Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE GLI EUROINDICATORI
Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Aprile 2008
PROGETTO UNICELLSYS, IN UNA CELLULA DI LIEVITO IL SEGRETO DELLA VITA LA COMMISSIONE EUROPEA FINANZIA CON 11,7 MILLIONI IL PROGETTO UNICELLSYS CHE HA L’OBIETTIVO DI SIMULARE I PROCESSI CHE AVVENGONO NELLE CELLULE DI LIEVITI - MOLTO SIMILI ALLE CELLULE DELL’ORGANISMO UMANO  
 
Milano, 14 aprile 2008 – L’università di Milano Bicocca partecipa al Progetto Unicellsys, un progetto di ricerca multidisciplinare finanziato con 11,7 milioni di euro dalla Commissione Europea. Capofila della ricerca è l’Università di Goteborg in Svezia (coordinatore del progetto è il prof. Stefan Hoffman). Per l’Università di Milano Bicocca, alla quale andrà un finanziamento di 650mila euro, responsabile scientifico è Lilia Alberghina, professore ordinario di biochimica. L´obiettivo dello studio, che si basa sulla biologia sistemica, è quello di sviluppare un modello di calcolo computazionale che permetta di simulare i processi che avvengono all´interno delle cellule. Le cellule modello utilizzate per la ricerca sono quelle di lievito (proprio quelle del comune lievito da pane), scelte perché molto simili per struttura a quelle umane ma anche molto semplici da gestire in laboratorio. Unicellsys coinvolge sedici centri di ricerca provenienti da Italia, Svezia, Danimarca, Germania, Olanda, Inghilterra, Svizzera, Austria e Spagna. Il Progetto Unicellsys - La ricerca, che è iniziata il primo aprile e avrà una durata di cinque anni, si svolge nell’ambito della Systems Biology - un settore di ricerca relativamente nuovo nell’ambito delle bioscienze molecolari - che ha lo scopo di capire come i geni interagiscono all’interno di cellule eucariote (cioè quelle che hanno un nucleo provvisto di memebrana) determinando il funzionamento delle cellule stesse e dell’intero organismo. La Systems Biology usa la matematica e i modelli computazionali per studiare l´interazione dell´enorme numero di molecole che si trovano all´interno di ogni cellula. Le conoscenze acquisite serviranno a mappare i processi che avvengono all´interno delle cellule umane. Le possibili ricadute dei risultati della System Biology potranno avere impatto sulla personalizzazione del trattamento delle malattie e sullo sviluppo dei processi biotecnologici. I partner Unicellsys - Università di Göteborgs (Svezia), Università di Milano Bicocca (Italia), Università di Cambridge (Inghilterra), Università di Edinburgh (Scozia), Università di Oxford (Inghilterra), Università di Manchester (Inghilterra), Stiftelsen Fraunhofer-chalmers Centrum för Industrimatematik (Svezia), Danmarks Tekniske Universitet (Danimarca), Eidgenössische Technische Hochschule Zürich (Svizzera), Universitat Pompeu Fabra (Spagna), Fundació Privada Centre de Regulació Genòmica (Spagna), Vrije Universitet Amsterdam (Olanda), Aberystwyth University (Galles), Max-planck-gesellschaft zur Förderung der Wissenschaften (Germania), Medizinische Universität Wien (Austria), Chalmers Tekniska Högskola (Svezia). Per maggiori informazioni http://www. Unicellsys. Eu/ .  
   
   
VIA AL MAXI-NETWORK WIFI PER GLI OSPEDALI UNIVERSITARI BRITANNICI  
 
Parigi, 14 Aprile 2008 - Nextiraone Uk si è aggiudicata un appalto multi-milionario per l´ampliamento del network del Nottingham University Hospitals (Nhs) Trust dell´Inghilterra Centrale. I professionisti della comunicazione del team Nextiraone metteranno in campo una piattaforma tecnologica di Cisco Systems per consentire al Trust di ottimizzare la governance delle attività cliniche e l´efficienza operativa nonché per accrescere la qualità del servizi a disposizione dello staff e soprattutto per migliorare quelli erogati ai pazienti. Utilizzando quello che è destinato a divenire, una volta portato a termine, uno fra i più avanzati Cisco Medical Grade Networks britannici, Nextiraone aiuterà il Trust a raggiungere gli obiettivi di una strategia che guarda al futuro. Il contratto appena siglato, che aggiunge un ulteriore tassello alla lunga collaborazione fra Nextiraone e il Trust, prevede in dettaglio la fornitura e la messa in opera di una Wlan basata sul tecnologia Cisco Wism e della piattaforma Cisco Unified Communications nonché di soluzioni destinate a garantire la sicurezza delle comunicazioni e di avanzati servizi di localizzazione. Sarà inoltre realizzato un sistema di video-conferenza in grado di supportare fino a 12mila utenti. Per Nextiraone si tratta della prima installazione di un Medical Grade Network end-to-end Cisco nel Regno Unito. L´installazione permetterà di dare vita alla maggiore rete Wifi mai realizzata per un campus nella Regione, con oltre 2. 000 punti di accesso, e di mettere in opera il maggior sistema di identificazione basato su tecnologia a radio-frequenza Rfid. In totale, il sistema prevede l´installazione di 10mila porte Ethernet e di 8. 500 porte Poe (Power over Ethernet): il tutto supportato da una dorsale multipla da 10 Gb. Nextiraone lavorerà a stretto contatto con Cisco per realizzare un´infrastruttura sicura e fornire risorse in grado di consentire la migliore gestione possibile dei dati e delle informazioni e di favorire il management innovativo dei processi, in modo da permettere allo staff del Trust di comunicare in un´ottica collaborativa ed efficiente – commenta Steven Skakel, Managing Director di Nextiraone Uk -. Garantiremo interoperabilità, sicurezza, efficienza, produttività e scalabilità del network, perfettamente in linea con quanto il Trust Nhs si aspetta da un Cisco Medical Grade Network. La realizzazione del progetto per il Nottingham University Hospitals (Nhs) Trust sarà possibile grazie all´esperienza e il know how acquisiti da Nextiraone a livello europeo nel settore dell´healthcare". Nextiraone è stata scelta dal Trust perché ha dimostrato di comprendere sin da subito a fondo le esigenze della struttura e per il suo approccio di massima disponibilità e flessibilità nel proporre soluzioni ai fini del raggiungimento degli obiettivi. Il Cisco Medical Grade Network ci permetterà di rivoluzionare il concetto di erogazione di servizi sanitari dandoci al contempo la possibilità di sfruttare al massimo le potenzialità delle nuove tecnologie anche in vista di progetti futuri che potranno essere sviluppati a costi competitivi – commenta Ian Smith, Head of Service Design and Innovation del Nottingham University Hospitals (Nhs) Trust -. Potremo migliorare la qualità dei servizi offerti ai pazienti, riducendo ad esempio i tempi di attesa. Benefici enormi riguarderanno anche la disponibilità delle informazioni cliniche da parte dei vari centri di cura: i dati saranno immediatamente disponibili attraverso l´accesso alla piattaforma tecnologica condivisa e ciò permetterà di velocizzare le pratiche. La piattaforma Cisco, inoltre, renderà possibile una migliore gestione e controllo delle spese operative nonché di ottimizzare il coordinamento e l´integrazione delle strutture sanitarie sul territorio". Nextiraone Uk è Cisco Gold Business Partner e membro di grande esperienza del Public Sector Partner Programme. La nascita del Trust fa seguito ad una visita all´ospedale St. Olaf in Norvegia, considerato una pietra miliare in materia di "ospedali connessi". .  
   
   
I TUMORI LASCIANO LA “FIRMA GENICA” TERAPIE MIRATE POSSONO RICONOSCERLA A PERUGIA OLTRE 300 ONCOLOGI PER LA XVI CONFERENZA NAZIONALE AIOM  
 
 Perugia, 14 aprile 2008 – Il tumore lascia una prova del suo attacco all’organismo, la firma genica. Rintracciarla, sovrapponendola a quelle conosciute per vedere se corrispondono, dovrebbe permettere in un prossimo futuro di attaccarlo precocemente, sul nascere. O di stabilire il livello di rischio e scegliere se utilizzare i chemioterapici o passare a farmaci mirati. Già oggi con l’analisi dell’oncogene Her-2 neu si è rivoluzionato il trattamento del carcinoma mammario, abbattendo del 50% le ricadute. La selezione delle pazienti da curare con i nuovi farmaci a bersaglio molecolare è il tema di punta della Xvi conferenza nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia medica (Aiom), dal titolo “Ricerca traslazionale in oncologia: risultati e prospettive” che si è tenuta a Perugia l’ 11 e 12 aprile. “L’identificazione di nuovi bersagli molecolari e di nuovi farmaci mirati rappresenta uno degli scopi prevalenti della medicina traslazionale – spiega il prof. Francesco Boccardo, presidente nazionale Aiom - cioè diagnosi e cura mediante test in grado di caratterizzare meglio genotipo e fenotipo tumorali: se trattassimo con farmaci mirati pazienti non selezionate in base all’Her2 non si otterrebbe alcun risultato. Invece scegliendo le donne Her2 positive si ottiene la riduzione del rischio di recidiva”. “Altri notevoli progressi sono stati raggiunti nella terapia mirata del cancro del colon retto avanzato – aggiunge Marco Venturini, segretario Aiom - passando da sopravvivenze dell’ordine dei 6 mesi fino ai quasi 2 anni attuali e ulteriori avanzamenti sono stati ottenuti nel tumore del polmone, passando dai 6 mesi della terapia di supporto a 12 mesi con la terapia combinata con i nuovi farmaci”. “Le ultime ricerche cui partecipano attivamente i gruppi italiani – spiega Lucio Crinò, presidente della conferenza – sono concentrate sull’espressione dei geni della famiglia dei fattori di crescita tumorali, in particolare sulle mutazioni e sull’amplificazione dei geni di Egfr (Epidermal Growth Factor Receptor) e della “Erb family”, oltre che sull’inibizione dell’angiogenesi mediata dal Vascular Endothelial Growth Factor o Vegf. Il contributo della ricerca di nuovi target e nuovi farmaci per la cura dei tumori non è facilmente quantificabile tanto che un acceso dibattito è in corso da qualche tempo per capire se il notevole investimento richiesto sia giustificato da un significativo risultato terapeutico. “Gli enti regolatori potrebbero considerare come non economico l’impiego di questi farmaci – risponde Venturini – Ma, dal punto di vista del clinico, l’incremento di sopravvivenza anche di pochi mesi rappresenta, in alcuni tumori, un passo avanti importante. ” Inoltre non va dimenticato, secondo gli esperti riuniti a Perugia, che questo tipo di ricerca sui farmaci e sui bersagli, consente di portare i risultati al più presto al letto del paziente nel tempo più breve possibile. “Una delle maggiori criticità della ricerca oggi in Italia è rappresentata dallo scarso interesse per la translational research – afferma il prof. Boccardo - che nasce in laboratorio così come quella di base. Ma mentre questa è spesso mirata a comprendere meglio i fenomeni, per esempio i meccanismi di cancerogenesi, la translational si prefigge come scopo prodotti di applicazione clinica quasi immediata, al letto del paziente, per esempio per diagnosticare meglio le malattie o identificare fattori in grado di predire meglio il decorso clinico e la risposta a specifiche terapie. ” “Scopo principale della conferenza di Perugia – spiega Crinò - è proprio sottolineare come i recenti risultati della ricerca biomolecolare in oncologia abbiano consentito l’inizio di una personalizzazione dei trattamenti in molte neoplasie, identificando fattori individuali nel genoma dei tumori, responsabili della diversa storia naturale e della differente risposta ai trattamenti. ” Gli esperti riuniti a Perugia hanno anche sottolineato i limiti di una ricerca sempre più mirata, infatti la restrizione maggiore all’impiego dei farmaci a bersaglio molecolare è oggi rappresentata dallo spettro d´azione ristretto a quei particolari sottogruppi di neoplasie che, pur condividendo alcune caratteristiche, dipendono da specifiche alterazioni molecolari. Pertanto l’impiego delle nuove conoscenze sul Dna e delle nuove molecole passa attualmente da una combinazione con tecniche e cure tradizionali, per stabilire dosi meno invasive di chemioterapia o per aumentarne l’efficacia. Il nucleo del problema, per Marco Venturini, è che “lo sviluppo dei nuovi farmaci è legato quasi interamente a studi di tipo registrativo, disegnati per introdurre il farmaco in commercio. Studi che ricalcano le modalità utilizzate per i chemioterapici classici. Ovvero trattamento di tutti i pazienti senza un’adeguata ricerca di fattori che permettano di discriminare quali hanno maggiori possibilità di rispondere a un determinato farmaco. Questo atteggiamento porta alla registrazione di farmaci ad altissimo costo senza alcuna selezione dei malati da trattare. E’ necessario ritornare al concetto del farmaco giusto per il paziente giusto, altrimenti si potrebbe arrivare a una non sostenibilità delle terapie con le attuali risorse”. .  
   
   
UE E INDIA STRINGERANNO I LEGAMI NELLA RICERCA BIOTECNOLOGICA  
 
Bruxelles, 14 aprile 2008 L´ue e l´India sono pronte a rafforzare i loro legami nella ricerca nel campo della biotecnologia, in particolare nei campi dei prodotti alimentari e della salute. Una delegazione dell´Ue si è recentemente recata in India per discutere di cooperazione su questioni come i collegamenti tra salute e nutrizione e come questi possano essere sfruttati per prevenire malattie croniche. "Siamo andati là con un gruppo di importanti scienziati dell´Ue e volevamo provare a stabilire contatti con la comunità della ricerca sui prodotti alimentari, che non conoscevamo molto bene," ha spiegato il dott. Antonio di Giulio, capo dell´Unità per i prodotti alimentari, salute e benessere alla Direzione Generale Ricerca della Commissione europea. Uno dei punti salienti della spedizione è stata una giornata congiunta Ue-india ad un importante vertice sugli alimenti nutraceutici. I nutraceutici (la parola deriva dalla combinazione di "nutrizione" e "farmaceutici") sono integratori dietetici ottenuti da estratti alimentari, che sono progettati per apportare benefici alla salute. Questi includono antiossidanti ottenuti da bacche e oli ottenuti da determinati pesci. Il mercato mondiale dei nutraceutici ha un valore superiore ai 50 Mld Eur. Attualmente Usa e Giappone detengono la parte più grande di questo mercato, ma l´interesse verso questi prodotti sta crescendo rapidamente sia nell´Ue che in India. Sia l´Ue che l´India sono anche interessate a promuovere la ricerca destinata a scoprire di più su questi prodotti e su come funzionano. Tuttavia, anche se le discussioni hanno riguardato principalmente i nutraceutici, sono stati affrontati anche altri argomenti durante i colloqui. "Abbiamo discusso aspetti legati alla nutrizione personalizzata, abbiamo discusso aspetti legati a come prevenire alcune malattie neurodegenerative, come per esempio l´Alzheimer, con diete specifiche," ha detto il dott. Di Giulio al Notiziario Cordis. "Abbiamo anche discusso di più su come la nostra flora intestinale potrebbe essere migliorata con alcuni prodotti alimentari. " Il dott. Di Giulio ha descritto la spedizione come "molto fruttuosa". "Devo dire che sono rimasto molto colpito dalle capacità che possiedono, dal loro modo di pensare al futuro e dal modo di collaborare che si svolge realmente alla pari," ha commentato. Il sentimento è chiaramente reciproco; durante una visita a Bruxelles per formalizzare la cooperazione nei campi dei prodotti alimentari e di quelli nutraceutici, il dott. S Natesh, capo della Cooperazione Internazionale presso il Dipartimento di Biotecnologia del Governo indiano, ha svelato al Notiziario Cordis il motivo per cui l´India è così desiderosa di lavorare con l´Ue. "L´ue è una regione molto importante per noi. Abbiamo grande rispetto per il tipo di ricerca e innovazione nella regione dell´Ue e, cosa ancora più importante, riteniamo che ci siano forze complementari tra l´Ue e l´India," ha affermato. "Siamo molto fortiper ciò che riguarda le capacità e i servizi legati alla produzione e ora stiamo lentamente avvicinandoci alla scoperta e all´innovazione. E l´Ue è una regione con una grande tradizione nel campo dell ´innovazione. Quindi riteniamo che unendo entrambe le nostre forze, potremmo aiutare a portare maggiore sinergia in questo intero progetto e cercare nuovi prodotti, processi, ricerca sui beni pubblici e così via. " Per ulteriori informazioni: Finanziamento del 7°Pq per la ricerca sui prodotti alimentari, agricoltura, pesca e biotecnologia: http://cordis. Europa. Eu/fp7/kbbe/home_en. Html Vertice sui nutraceutici: http://www. Nutraceuticalsummit. In/ .  
   
   
IL VENETO SPERIMENTA LA CARTELLA CLINICA ELETTRONICA EUROPEA. STANZIATI 176 MILA EURO  
 
Venezia, 14 aprile 2008 - Migliorare la continuità della cura e della sicurezza del paziente, supportare la mobilità interregionale ed intereuropea dei cittadini italiani, incrementare la cooperazione e l’efficienza in termini di ottimizzazione dei tempi, di risparmio delle risorse e di riduzione degli errori medici, nonché agevolare il conferimento dei dati al ministero della Salute, all’Istituto superiore di sanità, alle Agenzie europee per la salute. Sono queste le finalità della cartella clinica elettronica europea che il Veneto si prepara a testare con un impegno finanziario di 176 mila euro. Per l’assessore alle Politiche sanitarie, l’introduzione della cartella clinica europea elettronica porterà reali benefici ai cittadini, ai sistemi sanitari regionali, alla rete sanitaria europea. La sperimentazione durerà 36 mesi. Si comincia a maggio. Le moderne tecnologie hanno oggi compiuto progressi significativi in ambito sanitario conquistando un ruolo centrale nei processi di riorganizzazione degli assetti gestionali e tecnologici. Servizi e strumenti basati su applicazioni di sanità elettronica sono attualmente implementati su scala nazionale e regionale per assicurare una migliore gestione dei sistemi socio sanitari e per facilitare la mobilità dei cittadini per una maggiore efficienza ed efficacia delle prestazioni. Per l’assessore alle Politiche sanitarie si dovrà lavorare in futuro, ancora di più che in passato, per raccordare e coordinare le iniziative europee così da meglio condividere i risultati ottenuti, le pratiche realizzate, le soluzioni tecniche adottate. .  
   
   
ISTITUTO ORTOPEDICO GAETANO PINI: LA RESPONSABILITÀ CIVILE E PENALE DELL’APPLICAZIONE DELLE BIOTECNOLOGIE IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA  
 
Milano, 14 aprile 2008 - “La responsabilità civile e penale dell’applicazione delle biotecnologie in ortopedia e traumatologia è un tema molto attuale ed importante da affrontare in maniera articolata,” dice il prof. Giorgio Maria Calori, dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini, organizzatore e co-direttore del convegno a Firenze,”il problema si pone sia nell’applicazione terapeutica che in quella sperimentale ed occorre che sia affrontato in maniera strutturata e metodica, anche in relazione al recente quadro normativo italiano ed europeo. Ecco perché abbiamo dato vita a questo convegno, fortemente voluto dal C. E. S. Do. R. S. (Centro Europeo di Studi e di Documentazione sulla Responsabilità Sanitaria)”. Il 12 aprile esperti sia del settore medico-scientifico che del settore giuridico ed amministrativo per la sanità si sono confrontati sull’esigenza delle biotecnologie in ortopedia e traumatologia. Tra i presenti avvocati esperti di diritto sanitario, Direttori generali e Direttori amministrativi di ospedali di rilievo italiani, professori universitari, massime autorità accademiche, giuridiche e amministrative da tutta Italia e particolarmente in rappresentanza di Milano e di Firenze , che hanno promosso questo evento. Apre i lavori il prof . Marco d’Imporzano, Direttore Dipartimento di Orto-traumatologia dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini, e membro del Consiglio Superiore di Sanità , che nella Sua relazione, pone gli interrogativi su cui si confronteranno gli esperti. “E’ aperto il problema della sperimentazione clinica dei farmaci biotecnologici (procedure, normative, prospettive)“, dice il prof. Giorgio Maria Calori, “il tissue-engineering, il rapporto tra diritto nazionale e quello comunitario. Inoltre c’è il problema della filiera ovvero le scienze di base nella produzione delle cellule staminali; la medicina rigenerativa con cellule mesenchimali; la normativa stessa della raccolta e trasformazione delle cellule staminali. L’applicazione terapeutica delle biotecnologie tocca il tema delle banche dell’osso, degli scaffold e nuovi biomateriali. Sono da risolvere problematiche giuridiche di responsabilità degli operatori e della struttura sanitaria in quanto le evidenze scientifiche sono in evoluzione e, sulla base di queste, l’inquadramento giuridico si dovrà aggiornare. C’è inoltre un problema di governance (rischi infettivi, tema della qualità, problemi assicurativi) e sono da valutare i rapporti costi-benefici nella gestione pratica dell’applicazione delle biotecnologie in ortopedia e traumatologia. Molto interessanti sono i dati e le esperienze di risk management che vengono presentati dalla Regione Toscana e dalla Regione Lombardia”. C’è anche un problema di comunicazione e per questo nella tavola rotonda che segue il convegno gli esperti si confrontano sulle aspettative del paziente, le prospettive della scienza e l’evoluzione della giurisprudenza per fare il punto su come affrontare questa nuova sfida della medicina, tra il divenire delle certezze della Scienza e l’incertezza del Diritto. .  
   
   
IL FLUSSO SANGUIGNO RALLENTA QUANDO L´ANSIA AUMENTA  
 
Bruxelles, 14 aprile 2008 - Secondo uno studio condotto da un gruppo di scienziati della medicina dell´Università di Bonn, in Germania, il flusso del sangue rallenta quando le persone sono tese o impaurite. Il team ha scoperto che le persone che soffrono di disordini d´ansia acuti sono più a rischio di sviluppare coaguli nel sangue, cosa che potrebbe causare trombosi o infarti. Le persone che soffrono di ansia non sono una minoranza. Prima o poi nella vita, tutti si trovano ad affrontare situazioni che procurano tensione, ad esempio nell´adattarsi a un nuovo lavoro, comprare una nuova casa o affrontare un esame scolastico. Tuttavia, per certe persone, anche le situazioni quotidiane più comuni possono essere fonte di paure paralizzanti. L´aumento fisiologico dell´agitazione e della paura sono legate a una serie di sintomi somatici e cognitivi, compresi il sudore freddo, la respirazione affannosa e la perdita dei sensi. Nel loro studio i ricercatori della Clinica e del Policlinico per la medicina psicosomatica e la psicoterapia e l´Istituto per l´ematologia sperimentale e la medicina delle trasfusioni dell´Università di Bonn, hanno messo a confronto 31 pazienti affetti da gravi forme di disordini da panico o fobie sociali con un gruppo di controllo sano. Per evitare che una serie di fattori influisse sui risultati, a ogni paziente con disturbo d´ansia i ricercatori hanno abbinato un corrispondente paziente sano della stessa età e dello stesso sesso. I ricercatori hanno preso campioni di sangue e hanno chiesto a dei volontari di compiere una serie di test al computer. È seguito un secondo campione si sangue. Le analisi del sangue hanno dimostrato che i pazienti affetti da disturbi d´ansia avevano un sistema di coagulazione più attivo rispetto ai volontari sani. Il sistema di coagulazione del nostro organismo è composto da due meccanismi che si bilanciano a vicenda e sono fondamentali per tenerci in vita. Durante la coagulazione il sangue si addensa per impedire un´eccessiva emorragia dai vasi danneggiati. Allo stesso tempo, il sangue si mantiene fluido attraverso un processo detto fibrinolisi, che scioglie gli eventuali coaguli che si sono formati durante la fase di coagulazione. I ricercatori hanno scoperto che mentre il processo di coagulazione veniva attivato nei pazienti con ansia, la fibrinolisi era invece inibita. Un collasso nell´equilibrio del sistema di coagulazione può portare alla formazione di coaguli e all´occlusione delle arterie coronariche. Una coagulazione aumentata potrebbe quindi essere l´«anello mancante» per spiegare perché i pazienti con disturbi d´ansia statisticamente corrono un rischio più alto di morire di malattie cardiache, spiega la dott. Ssa Franziska Geiser dell´Università di Bonn, che ha guidato lo studio. E sottolinea che "naturalmente ciò non significa che ogni paziente con un evidente disturbo d´ansia debba ora preoccuparsi di avere un infarto. I valori di coagulazione che sono stati misurati rientravano sempre nella media fisiologica, ciò significa che non c´è pericolo acuto. " Ma la dott. Ssa Geiser ritiene che si potrebbe fare di più per assicurare la diagnosi precoce dei disturbi d´ansia onde ridurre il rischio di malattie cardiache, e aggiunge: "Dopo tutto, disponiamo di programmi per aiutare la popolazione a smettere di fumare o fare più attività fisica. Ma se vogliamo ridurre il numero di disturbi cardiaci, sarebbe bene migliorare il modo in cui i disturbi d´ansia vengono diagnosticati e trattati. " Benché anche in passato siano stati condotti studi su come l´ansia e lo stress influiscono sulla coagulazione, questa è la prima volta che la coagulazione in pazienti con disturbi d´ansia è stata effettivamente misurata. Per ulteriori informazioni: http://www. Uni-bonn. De/en/the_university. Html .  
   
   
UNO STUDIO MOSTRA CHE LA CHIUSURA DELLE SCUOLE POTREBBE RALLENTARE LA PANDEMIA INFLUENZALE  
 
Bruxelles, 14 aprile 2008 - Secondo nuovi studi finanziati dall´Ue la chiusura delle scuole in caso di pandemia influenzale riuscirebbe a prevenire un caso su sette della malattia e a rallentare lo spargersi del virus. Mantenere provviste di vaccini antinfluenzali e farmaci antivirali è estremamente costoso, così i legislatori sono lieti di trovare soluzioni non-farmacologiche per controllare lo spargersi di una potenziale futura pandemia influenzale. Una delle soluzioni più spesso menzionate è quella della chiusura delle scuole. Una tale misura comporterebbe dei costi sociali ed economici altissimi; e comunque ci sono prove insufficienti sugli effetti positivi che questo potrebbe avere sulla prevenzione e la diffusione della malattia. In questo ultimo studio, scienziati del Regno Unito e della Francia hanno analizzato dati raccolti dal 1984 da dottori francesi per osservare come i tassi di trasmissione dell´influenza sono influenzati dalle vacanze scolastiche. Hanno usato questi dati per creare dei modelli per computer per vedere come la chiusura della scuola potesse influenzare la trasmissione di un teorico virus H5n1, che era stato mutato affinché potesse essere trasmesso da uomo a uomo. Le loro scoperte sono state pubblicate nell´ultima edizione della rivista Nature. Lo studio ha rivelato che la chiusura della scuola per lunghi periodi nel corso di una pandemia potrebbe prevenire fino a uno su sette casi della malattia. Inoltre, rallenterebbe il diffondersi della malattia, in modo che il numero di coloro che si ammalerebbe nella settimana di picco dell´epidemia verrebbe ridotto fino al 40%. Questo allenterebbe di molto la pressione sugli operatori sanitari durante il picco della pandemia. Tuttavia, i ricercatori avvertono che la chiusura delle scuole per periodi prolungati creerebbe dei problemi, in particolare a quei genitori che lavorano e che sarebbero costretti a trovare soluzioni alternative di custodia per i figli. "Chiudere le scuole per periodi di tempo prolungati non è un provvedimento che può essere applicato facilmente, a causa del suo enorme impatto sociale ed economico. La misura in cui produrrebbe un effetto knock-out sulla trasmissione della malattia non è facile da prevedere," spiega il prof. Neil Ferguson dell´Imperial College London, uno degli autori dello studio. "Anche se i bambini non andassero a scuola, verrebbero comunque a contatto con altri bambini o adulti della popolazione e il virus verrebbe diffuso attraverso questo contatto. " E ha aggiunto:" Riteniamo anche molto probabile che i genitori sarebbero costretti a trovare nuove sistemazioni per l´accudimento dei figli, in modo da poter continuare a lavorare; così si verrebbero a creare delle piccole scuole alternative dove sarebbe facile il diffondersi del virus. " Gli scienziati hanno altresì sottolineato che la chiusura delle scuole toccherebbe anche i servizi di sanità pubblica, dato che gli operatori sanitari non potrebbero accudire i malati se costretti a rimanere a casa per prendersi cura dei propri figli. Ciononostante, i ricercatori osservano che le loro conclusioni "non escludono l´uso della chiusura delle scuole in caso di grave pandemia", anche se i governi non dovrebbero basarsi su di essa come unica soluzione. "La nostra ricerca mostra che la chiusura delle scuole potrebbe dimostrarsi una misura utile in termini di rallentamento del diffondersi della pandemia," commenta il dott. Simon Cauchemez dell´Imperial College London. "Tuttavia, la sua efficacia dipenderebbe in gran parte da quali altri provvedimenti, come la vaccinazione o i farmaci antivirali, verrebbero adottati. Il sostegno Ue per la ricerca è avvenuto attraverso i progetti finanziati dall´Ue Sarstrans ("Control policy optimisation for Sars and other emerging infections - characterising transmission dynamics and estimating key epidemiological parameters") e Inftrans (´"Transmission modelling and risk assessment for released or newly emergent infectious disease agents"), ambedue finanziati nell´ambito dell´area tematica "Ricerca per sostenere la politica" del sesto Programma quadro (6°Pq). Attualmente il ceppo H5n1 dell´influenza è soprattutto limitato ai volatili. Secondo gli ultimi dati dell´Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dal 2003 la malattia è stata contratta da 379 persone, di cui 239 sono decedute. Per ulteriori informazioni: http://www. Nature. Com/nature http://www. Imperial. Ac. Uk .  
   
   
BISOGNO DI MAGGIORE TRASPARENZA PER IL NON PROFIT: IL TERZO SETTORE SCEGLIE L’ISTITUTO ITALIANO DELLA DONAZIONE!  
 
 Milano, 14 aprile 2008 – Ferve l’attività all’Istituto Italiano della Donazione (Iid) che durante l’ultimo Consiglio Direttivo ha assegnato i primi 3 marchi “Donare con fiducia” dell’anno ad altrettante Organizzazioni Non Profit. Le organizzazioni che hanno dimostrato di possedere tutte le carte in regola per soddisfare i numerosi requisiti previsti dalla Carta della Donazione - codice etico di autoregolamentazione nella raccolta fondi - sono Gils-gruppo Italiano Lotta alla Sclerodermia, Cpd-consulta per le Persone in Difficoltà e Compassion Italia onlus. Gils – Gruppo Italiano Lotta alla Sclerodermia nasce nel 1993 ed opera su tutto il territorio nazionale. L’associazione ha lo scopo di favorire la promozione e la diffusione della conoscenza sulla malattia sia in campo medico che sociale. In tal senso, si occupa di promuovere e sostenere la ricerca scientifica ed informare ed ampliare la conoscenza della sclerodermia. Tra le numerose iniziative di cui sono promotori ricordiamo il progetto pilota per l’individuazione di percorsi riabilitativi ottimali per ridurre la disabilità del paziente affetto da sclerodermia. Cpd Consulta per le Persone in Difficoltà è polo integrato sulla disabilità, volto a diffondere la cultura dell’integrazione ma anche a identificare e realizzare strumenti per il superamento delle barriere e l’ausilio ai propri associati. Cpd è infatti prima di tutto un’associazione di associazioni: tra gli iscritti ci sono gran parte degli organismi che si occupano di sostegno alla disabilità e di ausilio alle categorie sociali più deboli. Associazione cristiana, è l’emanazione italiana di Compassion International (Usa), organizzazione che dal 1952 opera in 25 Paesi in via di Sviluppo di Asia, Africa e America Latina. Si occupa di sviluppo infantile principalmente attraverso lo strumento del Sostegno a Distanza (Sad). Realizza inoltre iniziative per raccolta fondi in risposta a situazioni di crisi e organizza periodici seminari di sensibilizzazione sulle problematiche dell’infanzia. ”Il numero delle Organizzazioni Non Profit che decidono di avvicinarsi all’Istituto è in continua crescita” afferma Maria Guidotti, Presidente Iid. “Il bisogno di comunicare, ai propri donatori e a coloro che potrebbero diventarlo, la trasparenza e l’etica della propria gestione dei fondi è problema sempre più sentito da tutte le realtà del Terzo settore che da sempre sopravvive ed opera grazie all´iniziativa solidale dei cittadini”. “L’istituto rappresenta ad oggi in Italia l’unica realtà terza ed indipendente in grado di effettuare un controllo a 360° sull’intera Organizzazione” continua Franco Vannini, Consigliere Delegato Iid. “E’ importante che i cittadini donatori sappiano che la loro fiducia è ben riposta nel momento in cui decidono di donare alle Organizzazioni che fanno parte dell’Istituto. Queste Organizzazioni hanno infatti investito grandi energie per superare la verifica di conformità ai principi etici contenuti nella Carta della Donazione”. .  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE NANOBIOTECNOLOGIE, SAN PIETROBURGO, RUSSIA  
 
San Pietrobugo, 14 aprile 2008 - La seconda conferenza internazionale sulle nanobiotecnologie di San Pietroburgo, Nanobio´08, si svolgerà dal 16 al 18 giugno a San Pietroburgo, in Russia. L´evento farà da cornice al confronto tra biologi, fisici, informatici e ingegneri, configurandosi come ponte tra la scienza dei materiali e la scienza della vita. La conferenza radunerà esponenti primari della scienza, rappresentanti del mondo industriale, enti di ricerca pubblici e organismi governativi. Oltre a workshop e sessioni di dibattito tra esperti, l´evento dedicherà una sessione speciale allo sviluppo responsabile delle nanobiotecnologie. Questa sessione è intesa a offrire nuove possibilità di cooperazione internazionale tra scienziati russi ed europei, in particolare nell´ambito del settimo Programma quadro (7°Pq) dell´Ue. Per ulteriori informazioni: http://www. Spbcas. Ru/nanobio/nanobio08/scope. Html .  
   
   
CONCLUSA IN ABRUZZO GARA PER LA FORNITURA DEL VACCINO ANTI-HPV SI PUNTA A PROTEGGERE OLTE 100 MILA DONNE DAGLI 11 A 26 ANNI  
 
 Pescara, 14 aprile 2008 - . E´ stata completata dall´Ufficio Gare ed Appalti della Direzione Sanità la procedura di gara per l´individuazione della ditta che, nel corso del 2008, fornirà, alle locali Aziende sanitarie il vaccino anti - Hpv, il virus del papilloma umano. Il vaccino, tra meno di un mese disponibile presso tutte le Asl, sarà erogato gratuitamente alle bambine di 11 anni e, in regime di versamento preventivo del solo costo per l´acquisto del vaccino, alla popolazione femminile fino a 26 anni di età su prescrizione del medico di medicina generale o di specialisti. "La campagna vaccinazione, - spiega l´Assessore regionale alla Sanità - che sarà preceduta da una intensa attività di comunicazione ed informazione, consentirà di proteggere oltre 5951 undicenni e circa 99. 000 donne di età compresa tra i 12 ed i 26 anni dal carcinoma della cervice uterina, un tumore determinato in maggior misura dal virus dell´Hpv e che annualmente determina in Italia la morte di circa 1. 000 donne". Alla gara con procedura negoziata, sono state invitate a partecipare le due uniche società farmaceutiche che, attualmente, sono autorizzate all´immissione in commercio, in ambito europeo, del vaccino contro il papilloma virus: la Glaxosmithkline produttrice del vaccino bivalente Carvarix e la ditta Sanofi Pasteur produttrice del vaccino quadrivalente Gardasil. La procedura di gara si è caratterizzata per la quasi omogeneità dei giudizi tecnici espressi dalla Commissione giudicatrice sui due vaccini concorrenti efficaci, entrambi, a proteggere dalle lesioni Cin2 e Cin3 della Cervice uterina. La fornitura, infatti, per un solo punto di scarto è stata affidata, secondo il criterio dell? offerta economicamente più vantaggiosa, alla ditta Sanofi Pasteur il cui vaccino Gardasil in quanto quadrivalente, oltre a proteggere dlle citate lesioni Cin2 e Cin3 previene anche le lesioni causate dagli Hpv genotipi 6 ed 11, quali condilomi genitali, malattie anagenali e papillomatosi respiratoria ricorrente". .  
   
   
CENTRI DIURNI PER DISABILI ATTIVI PRESSO L’ISTITUTO DON GNOCCHI E L’ISTITUTO SACRA FAMIGLIA  
 
Milano, 14 Aprile 2008 - Presso questi grandi istituti di riabilitazione e cura delle persone disabili sono attivi dei Centri Diurni che ospitano 109 disabili milanesi. ( 69 in Sacra Famiglia – 40 al Don Gnocchi ) L’estate scorsa la Regione Lombardia ha emanato una normativa secondo la quale, a partire dal 1° luglio 2007, le famiglie degli utenti devono concorrere al costo della retta per una quota pari a 15 euro al giorno. Per molte famiglie tale spesa mensile è insostenibile ed i loro rappresentanti ci hanno chiesto di sostenere l’iniziativa di chiedere un intervento del Comune di Milano visto che gli utenti interessati sono tutti i cittadini milanesi. Così dal settembre 2007 è iniziato un confronto serrato con il Comune di Milano, che ha visto anche la partecipazione della Ledha, nel quale dopo una lunga trattativa si è giunti alla soluzione a lungo richiesta. Come consiglieri comunali abbiamo sollecitato più volte l’allora assessore De Albertis e l’attuale Landi di Chiavenna chiedendo espressamente l’intervento del Comune per garantire alle famiglie un trattamento uniforme e facendo sì che non fosse accollato loro il costo di un servizio necessario per sostenere i loro figli disabili. Ricordiamo che le famiglie già sostengono il costo del pasto e dei trasporti. La Giunta Comunale il 28 marzo scorso ha deliberato un protocollo d’intesa stipulato con i due Enti interessati secondo il quale la quota che la Regione Lombardia aveva messo a carico delle famiglie degli utenti sarà coperta interamente dal Comune di Milano. A carico delle famiglie rimarrà soltanto la quota Mensa pari a poco più di due euro al giorno. Nel prendere atto con soddisfazione di questo provvedimento tanto atteso vogliamo sottolineare: quanto deciso dal Comune di Milano va nella direzione di considerare i Centri Diurni tra i servizi cosiddetti essenziali, per i quali è fatto obbligo agli enti locali sostenere in toto tutte le spese di carattere socio/assistenziale ; questa decisione rende omogeneo il trattamento di tutti gli utenti disabili milanesi che frequentano i Centri Diurni, perché il Comune di Milano nelle proprie strutture gestite direttamente od in convenzione non fa pagare alle famiglie nessuna retta di partecipazione al costo del servizio, e di conseguenza un trattamento diverso per i centri di Sacra Famiglia e Don Gnocchi avrebbe creato una disparità di condizione inaccettabile .  
   
   
SALUTE, ADOTTATE DALLA GIUNTA LIGURE LINEE GUIDA SULLA 194  
 
Genova, 14 Aprile 2008 - Sono state adottate l’ 11 aprile dalla Giunta regionale ligure su proposta dell´assessore alla Salute, Claudio Montaldo le linee guida redatte dal Ministro, Livia Turco sull´applicazione della 194 e la prevenzione dell´interruzione volontaria di gravidanza in anticipo rispetto al territorio nazionale. La conferenza Stato Regioni non si era infatti messa d´accordo sull´adozione per l´opposizione di alcune regioni. La proposta presentata dall´assessore alla Salute e adottata dalla Giunta prevede una serie di indirizzi alle aziende sanitarie e ospedaliere per il miglioramento dell´applicazione della legge 194. Rivalorizzare il ruolo dei consultori familiari, attraverso l´organizzazione, prima dell´estate, di una conferenza regionale sui consultori. Strutturare una politica di tutela della salute delle donne, degli adolescenti con particolare riferimento agli immigrati. Promuovere azioni che sostengano la donna e la famiglia nella rimozione delle cause che possono indurre all´interruzione di gravi8danza, sostenendo le maternità difficili. Rendere omogenea su tutto il territorio ligure la presa in carco delle donne che vogliono avvalersi della 194, offrendo le opportunità rese disponibili dai più moderni indirizzi terapeutici per i processi di interruzione di gravidanza. Garantire l´appropriatezza e la qualità della diagnosi prenatale. Attivare iniziative per la qualificazione e l´aggiornamento del personale operante nell´area materno infantile. Garantire il diritto di ogni donna di partorire nell´anonimato. L´adozione delle linee guida da parte della Giunta era stata proposta dall´assessore Montaldo dopo alcuni episodi che avevano messo in evidenza la necessità di un rafforzamento ulteriore dei servizi di prevenzione dell´interruzione di gravidanza e per la necessità di garantire a tutte le donne liguri il pieno funzionamento della legge 194. .  
   
   
SALUTE: PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA, A CAPRI, IL CONGRESSO INTERNAZIONALE DI CHIRURGIA DELL´OBESITÀ PER TRE GIORNI L’ISOLA AZZURRA OSPITERÀ SPECIALISTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO  
 
 Capri, 14 aprile 2008 - Appuntamento internazionale dal 17 al 19 aprile a Capri, dove avrà luogo la terza edizione del Congresso dell’International federation for the surgery of obesity and metabolic disorders European Chapter. Ospitato dal Grand Hotel Quisisana e coordinato dal Professore Luigi Angrisani, l’evento sarà in Italia per la prima volta e vedrà la partecipazione di oltre cinquecento professionisti già accreditati. La malattia dell’obesità è il tema centrale del Congresso che sarà l’occasione per un importante confronto fra l’Europa e l’America attraverso il contributo di medici e studiosi provenienti da tutte le parti del mondo. E’ fondamentale, infatti, riflettere sulle differenze di approcci e sulle conoscenze reciproche per un interscambio che possa sinergicamente orientare lo studio, la medicina e la ricerca verso importanti e nuove soluzioni nel campo della lotta contro l’obesità. Sempre più diffusa e spesso settore di una non chiara informazione, l’obesità oggi è una malattia quasi endemica nel mondo occidentale (8-10% della popolazione) e ne soffrono circa un miliardo di persone. L’europa è uno dei paesi all’avanguardia in materia, dove equipe di medici e studiosi hanno costantemente lavorato nell’ambito della ricerca e dell’innovazione per contrastare questa patologia che, attualmente, colpisce più le donne rispetto agli uomini ed è sempre più preoccupante nei bambini e negli adolescenti. La Campania è tra le regioni più colpite con l’ 11. 2% di obesi in età scolare. Durante i tre giorni del Congresso i più importanti esperti del settore si incontreranno per discutere sulle nuove tecniche, trattamenti e strategie che negli ultimi anni sono stati adottati in Europa e nel resto del mondo. Di questi, a sorpresa, molti arriveranno non solo dall’Europa ma, in particolare dall’America, dall’India e dal Giappone. Si discuterà, in particolare, di diabete e la sostanziale possibilità di curarlo attraverso la chirurgia dell’obesità e sulla chirurgia plastica, talvolta impropriamente utilizzata per la riduzione del peso corporeo. La ricostruzione cosmetica, infatti, rientra in una fase successiva all’intervento sull’obesità e agisce per modificare gli inestetismi cutanei(pelli cadenti), causati dalla significativa perdita di peso, esito dell’intervento chirurgico. Il Congresso propone, inoltre, una grande novità: il Simposio Ortopedico sull’obesità del 17 aprile all’Hotel “La Palma”, Orthopaedic issues in obese patient, presieduto dal Professore Donato Rosa dove si svolgerà un confronto fra i chirurghi dell’obesità e gli ortopedici per discutere, per la prima volta al mondo a un Congresso sull’obesità, sulla interrelazione tra obesità ed ortopedia. Il programma, visionabile all’indirizzo web www. Ifsocapri2008. Com, prevede numerosi incontri in cui si parlerà inoltre di tecniche di ricostruzione nonché dei temi e delle tecniche più all’avanguardia nel campo. Venerdì 18 alle ore 20. 30 il social dinner & entertainment che prevede una frizzante serata al famoso locale di Capri “Anema e Core”. .  
   
   
IL VENETO ADERISCE ALL’OSSERVATORIO EUROPEO SUI SISTEMI SANITARI E SULLE POLITICHE PER LA SALUTE  
 
 Venezia, 14 aprile 2008 - La Regione del Veneto aderisce all’osservatorio europeo sui sistemi sanitari e sulle politiche per la salute. L’osservatorio, che ha la sede di coordinamento a Bruxelles, è una partnership tra l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il Belgio, l’Olanda, la Grecia, la Finlandia, la Norvegia, la Spagna, la Slovenia, la Svezia, la Banca mondiale, la Banca europea d’investimenti, la London school of economics e la London school of hygiene and tropical medicine. Si occupa di studiare e di confrontare i sistemi sanitari europei e l’evoluzione delle loro politiche sia per ipotizzare le future strategie sia per pensare le scelte innovative. Il Veneto, come spiega l’Assessore alle Politiche sanitarie, è l’unico partner italiano. L’obiettivo dell’osservatorio per il 2008 è proporre studi e linee guida per la gestione in senso globale della sanità europea. La collaborazione internazionale non si ferma al semplice confronto tra i Paesi, ma mira a uniformare il sistema sanitario da due punti di vista: quello tecnico, cioè tramite la condivisione dei protocolli d’intervento sulla qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini europei, e quello organizzativo, cioè facilitando il dibattito sulla mobilità degli operatori sanitari e soprattutto la mobilità dei pazienti nei Paesi dell’Unione europea. L’investimento finanziario della Regione del Veneto è di 225 mila euro. .  
   
   
LA SCUOLA IN OSPEDALE. 80 MILA EURO PER GLI ISTITUTI DI VERONA, VICENZA, PADOVA, ROVIGO, TREVISO, CASTELFRANCO, MONTEBELLUNA, CONEGLIANO, BELLUNO  
 
Venezia, 14 aprile 2008 - La Regione del Veneto ha finanziato anche quest’anno la scuola in ospedale. Sono stati stanziati 80mila euro per 15 istituti scolastici di primo e secondo grado a Verona (nono istituto comprensivo di Valdonega e decimo istituto comprensivo Borgo Roma Est),vicenza (undicesimo istituto comprensivo), Padova (scuola elementare Ardigò e scuola media Mameli), Belluno (primo circolo didattico), Rovigo (quarto circolo didattico), Treviso (quarto circolo didattico), Castelfranco (terzo istituto comprensivo), Montebelluna (primo circolo didattico) e Conegliano (primo circolo didattico). Gli insegnanti coinvolti nel progetto sono 38. Per l’assessore alle Politiche dell’istruzione e della formazione, Elena Donazzan, che ha approvato il programma di concerto con l’assessore alle Politiche sanitarie, il servizio scolastico dentro le strutture ospedaliere rappresenta, prima che una erogazione didattica in sostituzione di quella ordinaria, il riconoscimento di un diritto costituzionalmente garantito, oltre che l’affermazione della cultura della solidarietà a favore dei più deboli come per altro sancito dalla Carta europea dei bambini e dalla Convezione internazionale sui diritti dei fanciulli. Per le scuole superiori l’auspicio per il prossimo anno scolastico è che venga costituita, dove possibile, una rete di istituti che veda presenti più indirizzi di studio con una copofila che coordini il sistema. Nell’anno scolastico in corso solamente l’Azienda ospedaliera di Padova e l’Azienda sanitaria 16 di Padova ospitano un corso superiore, collegato all’istituto tecnico commerciale Calvi e al liceo classico Marchesi Fusinato con dieci docenti. Le lezioni, spiegano l’assessore Elena Donazzan e l’assessore alle Politiche sanitarie, sono aperte a tutti i bambini e a tutti i ragazzi, non sono obbligatorie, prevedono interventi personalizzati e flessibili, utilizzano biblioteche e videoteche mobili, possono essere seguite on line, qualora le cure sanitarie siano domiciliari, e prevedono videoconferenze e visite virtuali a mostre umanistiche e scientifiche e a città d’arte e di storia. Il numero degli studenti che usufruiscono delle lezioni è in costante aumento: si è passati dai 7mila del 2004 ai 10mila del 2007 con una media di 16 giorni di degenza. I bambini e i ragazzi che hanno utilizzato il servizio di scuola a domicilio sono stati 50 nel 2004, sono oggi 72. Il ministero della Pubblica istruzione ha trasferito alla Regione del Veneto per la scuola in ospedale 153 mila euro. .  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO PER I CIECHI E I SORDI DELLA CAMPANIA, 400 MILA EURO DALLA REGIONE  
 
Napoli, 15 aprile 2008 - L´assessorato regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro ha disposto un finanziamento di 400 mila euro, di cui 200 mila per l´Unione Ciechi della Campania ed altrettanti per l´Ente Nazionale dei Sordomuti per il diritto allo studio. "Si tratta - dichiara l´assessore - di un importante gesto di attenzione al mondo dei non vedenti e dei non udenti. Con questo stanziamento si potranno realizzare attività per l´integrazione sociale e l´elevazione morale dei disabili visivi e dell´udito e favorire interventi a sostegno dell´integrazione nei percorsi educativo-formativi per una piena realizzazione del diritto allo studio. Molti dei nostri ragazzi non vedenti e sordi spesso vivono una condizione di esclusione sociale proprio perché trovano difficoltà per una piena integrazione nel sistema di istruzione. Con questo e successivi provvedimenti che adotteremo, intendiamo superare questi ostacoli e accompagnare in percorsi di sostegno la voglia di apprendimento ed integrazione di centinaia di giovani disabili in Campania", conclude l´assessore all´Istruzione. .  
   
   
FORMAZIONE DEGLI OPERATORI PER CONTRASTARE IL FENOMENO  
 
 Perugia, 14 aprile 2008 – La formazione degli operatori dei servizi è utile per combattere la dipendenza da sostanze. Con questo obiettivo la Direzione regionale Sanità e Servizi Sociali ha previsto un corso dal titolo “Innovazione e integrazione nell’approccio alle dipendenze e ai disagi correlati: aspetti metodologici e organizzativi per un sistema complessivo di intervento”, in programma a partire dal 21 aprile. Il corso, che rientra nel Piano degli interventi formativi per i dipendenti del servizio sanitario regionale per l’anno 2008 ed è rivolto agli operatori del “Sert”, dei Servizi di Alcologia, Sociali e Consultoriali, è suddiviso in tre moduli e prevede 4 edizioni di cui 2 in programma a Perugia e altre due a Terni e Foligno. Complessivamente è prevista la presenza di circa 240 operatori suddivisi in 4 gruppi. “L’iniziativa – ha precisato la Direzione regionale – vuole proporre nuove strategie di approccio in relazione alle profonde trasformazioni relative all’uso-abuso e dipendenze da sostanze e, di conseguenza, ai bisogni di salute correlati. Inoltre, vuole sviluppare l’integrazione tra il settore pubblico e privato sociale per la costruzione di un sistema unitario. Motivo per il quale il corso è stato aperto anche agli operatori impegnati in attività afferenti al settore servizi sociali dei Comuni, di cooperative, dei nuclei operativi tossicodipendenti delle prefetture, agli operatori sociosanitari degli istituti di pena”. La conferenza regionale sulle dipendenze che si è svolta a Foligno lo scorso dicembre, ha portato all’attenzione alcuni orientamenti fondamentali verso i quali indirizzare lo sviluppo del sistema di intervento: tra questi la necessità di potenziare e riqualificare il sistema dei servizi, adeguare le modalità di interventi alla variabilità dei fenomeni e dei bisogni, recuperare il rapporto con le comunità locali promuovendo anche la partecipazione attiva degli utenti. “La diffusione dei consumi di sostanze – ha spiegato la Direzione regionale - ha ribadito l’esigenza di un lavoro in comune tra tutti i soggetti che operano nel settore. In questo contesto assume grande importanza l’attivazione di percorsi formativi più puntuali, in relazione anche alle sfide rappresentate da nuove sostanze e nuovi consumi. Ciò permetterà maggiore puntualizzazione dell’offerta dei servizi che deve potersi riferire a modelli operativi il più possibile definiti e condivisi a livello regionale. .  
   
   
NUOVO PRONTO SOCCORSO A FROSINONE  
 
Frosinone, 14 aprile 2008 - “Finalmente abbiamo creato un percorso sanitario che risponde alle esigenze dei cittadini´´. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo nel corso dell´inaugurazione del pronto soccorso e del nuovo reparto di ematologia del policlinico Umberto I di Frosinone. Il nuovo reparto è dotato di una sala visita per codici bianchi, che eviterà ai pazienti meno gravi l’ingresso nel Pronto Soccorso, e di un reparto di Osservazione Breve con 9 letti, di cui 2 di Osservazione Breve Intensiva (non ricovero di 6-36 ore). Il piccolo reparto per l’ ”Osservazione Breve” è composto da una Medicheria, 2 servizi igienici e 3 stanze da degenza da 3, 4 e 2 posti letto. La stanza di degenza per 2 posti è separata con una porta a vetri in modo da poter ricoverare anche eventuali “sospetti” portatori di malattie infettive. “Al nuovo ospedale, che verrà consegnato alla città a dicembre del 2009 - ha aggiunto Marrazzo - potrò dare una deroga, al massimo, nei primi mesi del 2010. Vigilerò sui lavori della nuova struttura: a fine maggio farò un altro sopralluogo per poi tornare alla fine dell´estate. Stanno comunque lavorando, rispettando il crono programma. Quando il nuovo ospedale sarà pronto, questa struttura dismessa sarà venduto - ha detto il presidente della Regione Lazio - e con il ricavato abbiamo intenzione di investire ancora sulla sanità. Un esempio fra tutti il project financing ad Anagni´´. Visitando i due nuovi reparti Marrazzo ha aggiunto di aver avuto ´´l´impressione di essere in uno degli ospedali anglosassoni dove si lavora con le barriere mobili. ” .  
   
   
SANITA’-PRESENTATA A VERONA LA PET CARD. ILLUSTRATI I PACCHETTI SANITARI GRATUITI PER GLI ANIMALI DOMESTICI  
 
Verona, 14 aprile 2008 - Il Veneto è la prima regione italiana ad aver recepito la legge quadro in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo lavorando per la creazione di una rete di canili sanitari e di canili rifugio, per l’informatizzazione dell’anagrafe canina, per la promozione di campagne di sterilizzazione, per la definizione di misure minime di assistenza e di profilassi. Al Centro Marani di Verona l’assessore alle Politiche sanitarie ha illustrato alle associazioni e ai veterinari delle aziende sanitarie la pet card ed i pacchetti sanitari minimi garantiti. La Regione del Veneto sta agendo per la diminuzione delle entrate nelle strutture di prima accoglienza, per la sensibilizzazione delle adozioni, per l’aggiornamento e la revisione della legge regionale sugli animali domestici. L’assessorato alle Politiche sanitarie si è impegnato a mettere in rete comuni, aziende sanitarie, associazioni animaliste, organi di vigilanza per implementare l’identificazione degli animali. Nelle prossime settimane si valuterà la possibilità di stanziare incentivi per chi adotta cani di età superiore ad un anno, a predisporre visite cliniche, profilassi vaccinale, test diagnostici e interventi di profilassi, a stipulare una convenzione per l’erogazione biennale di pacchetti di cure. Per ridurre il numero di cani non identificati la Regione del Veneto continuerà la distribuzione gratuita dei microcip e renderà più salate le misure sanzionatorie per la non iscrizione della banca dati dell’anagrafe canina. Per l’assessore alle Politiche sanitarie, infine, le strutture di ricovero e di detenzione dovranno avvalersi in un futuro non lontano di medici veterinari esperti in benessere animale e in medicina comportamentale. .  
   
   
PIERREL S.P.A.: OTTENUTO IL DECRETO DI AUTORIZZAZIONE DA PARTE DELL’AIFA - AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO - PER LA NUOVA LINEA DI PRODUZIONE DI INIETTABILI DELLO STABILIMENTO DI CAPUA  
 
 Milano, 14 aprile 2008 – Pierrel S. P. A annuncia di aver ricevuto dall’Aifa – Agenzia Italiana del Farmaco – l’autorizzazione alla produzione di iniettabili in tubofiale per il nuovo reparto del sito produttivo di Capua. Tale autorizzazione fa seguito all’esito positivo dell’ispezione Aifa che il sito produttivo di Capua aveva ottenuto lo scorso gennaio. Grazie a questa autorizzazione, Pierrel sarà in grado di incrementare la capacità produttiva del nuovo reparto iniettabili dagli attuali 50 milioni a circa 180 milioni di tubofiale per anno, non solo per il mercato Europeo, ma anche per Giappone, Canada e Australia. “Sono particolarmente soddisfatto – commenta l’ingegner Canio Mazzaro, Amministratore Delegato di Pierrel S. P. A. - di aver ottenuto l’autorizzazione dell’Aifa che qualifica sempre più Pierrel, ed in particolare, lo stabilimento di Capua quale importante player nel settore farmaceutico. Nel corso dell’esercizio 2006-2007, abbiamo completato un importante piano di investimenti per circa 10 milioni di euro sul sito produttivo, con l’obiettivo di aumentarne ed internazionalizzarne la produzione. Inoltre, come previsto dai nostri piani – conclude l’ingegner Mazzaro – Pierrel è pronta a richiedere entro agosto 2008 la submission alla Food and Drug Administration (Fda) con l’obiettivo di allargare la produzione del nuovo reparto anche al mercato americano”. .  
   
   
REFERTI SANITARI CONSEGNATI DA POSTE ITALIANE NEI PICCOLI COMUNI MONTANI DELLA LIGURIA NESSUN RISCHIO CHIUSURA DEGLI SPORTELLI E RECAPITI ASSICURATI FULL TIME. LA PROSSIMA SETTIMANA FIRMA DELL´INTESA A ROMA  
 
 Genova, 14 aprile 2008 - Nessun rischio chiusura per gli uffici postali dei piccoli comuni montani della Liguria. Il programma di "rimodulazione" di Poste Italiane Spa prevede infatti non solo la salvaguardia, ma anche un potenziamento dei servizi essenziali per le comunità interessate. Impegni contenuti in un protocollo di intesa che verrà firmato la prossima settimana, a Roma, dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, dal ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e dall´amministratore delegato di Poste Italiane Spa Massimo Sarni. Su richiesta del presidente Burlando, il documento, prevede che gli 80 uffici postali sparsi in tutta la Liguria, interessati dal programma di "rimodulazione", mantengano una apertura minima settimanale di tre giorni per un totale di almeno 18 ore di servizio in ogni comune e l´impegno a garantire il servizio di recapito postale in tutti i comuni montani per 6 giorni settimanali. "Un´intesa molto importante- anticipa Burlando - perché apre un confronto con Poste Italiane Spa per esaminare globalmente il problema degli sportelli nei piccoli comuni. Noi, come Regione Liguria, siamo interessati e disponibili a fornire nuovi servizi, per esempio in campo sanitario, come la consegna dei referti. Tutto questo può rafforzare la presenza degli uffici postali come centri di servizi essenziali per la salvaguardia e lo sviluppo delle zone dell´entroterra della nostra regione, località che stanno anche conoscendo un interessante fenomeno di nuove residenzialità". Poste Italiane Spa si impegna a valorizzare il servizio erogato nei piccoli comuni attraverso nuove attività, quali, per esempio, la consegna e la distribuzione dei plichi contenenti documenti, referti, medicinali e altri generi. Per l´erogazione di questi servizi molto importanti, essenziali per i piccoli centri liguri, Poste Italiane Spa stipulerà specifici accordi sulla base delle esigenze di ciascun territorio con i comuni interessati, con eventuali altre amministrazioni interessate e la Regione Liguria. Un percorso già avviato in via sperimentale in Piemonte. Poste Italiane Spa si impegna anche a dar vita, sempre sulla base di accordi con i comuni e con la Regione Liguria un piano di distribuzione automatica -sul modello dello sportello bancomat- per garantire la continuità del servizio anche nelle giornate di chiusura degli sportelli postali , assicurando la fruizione di attività di forte ricaduta sociale, come il pagamento delle pensioni alle persone anziane. L´utilizzo del servizio automatico potrà essere garantito sia attraverso una manutenzione regolare sia, coinvolgendo gli enti locali, con l´assistenza di dipendenti comunali avviati a un numero adeguato di ore di formazione da parte di Poste Italiane Spa. L´intesa sui servizi postali, già sottoscritta dalla Presidente della Regione Piemonte, rientra nelle scelte di politica comune che la Regione Liguria e la Regione Piemonte stanno sviluppo sui temi del territorio marginale e montano. .  
   
   
50 MLN PER NUOVO CENTRO "MATERNO-INFANTILE" FORMIGONI: PROSEGUE NOSTRA POLITICA A FAVORE DI MAMME E BAMBINI BRESCIANI:NUOVO TASSELLO CHE HA COME OBIETTIVO TUTELA DELLA VITA  
 
Milano, 14 aprile 2008 - Cinquanta milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Lombardia per la creazione a Milano di un grande ospedale policentrico interamente dedicato alla mamma e al bambino: l´annuncio è stato dato il 10 aprile nel corso di una conferenza stampa dal presidente Roberto Formigoni e dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. "Sarà un ospedale realizzato in maniera innovativa - ha spiegato Formigoni - per il quale abbiamo voluto predisporre un consistente finanziamento, e che utilizzerà le eccellenze già esistenti a Milano, ampliandole significativamente. Il progetto prevede infatti alcune opere di riqualificazione strutturale dell´Ospedale Buzzi (blocco operatorio, patologia neonatale e day hospital) e l´avvio di nuovi servizi quali l´oculistica, la neurochirurgia, la neurologia, nonché la realizzazione di un monoblocco dedicato e con percorsi autonomi all´interno della Fondazione Policlinico". Una decisione, ha sottolineato il presidente lombardo, "che si sposa perfettamente con la linea culturale e politica del governo regionale, da sempre attento alla salute della mamma e del bambino". "Il nuovo ospedale policentrico - ha concluso Formigoni - porterà a una forte integrazione delle attività delle due eccellenze già esistenti, in modo da creare una vera e propria sinergia che le porti ad essere il Centro di riferimento regionale per patologie rare e complesse, molte delle quali richiedono un approccio multidisciplinare". Soddisfazione è stata espressa anche dall´assessore Bresciani: "Con questo progetto - ha dichiarato - andiamo a realizzare una vera e propria filiera materno-infantile, una realtà di cui c´è grande richiesta anche per l´alto numero di pazienti che arrivano da fuori regione per farsi curare a Milano. L´ospedale Policentrico sarà un nuovo fondamentale tassello nella politica di tutela della vita da parte della Regione Lombardia". Un ringraziamento alla Regione per l´impegno e l´aiuto dato a questo innovativo progetto è stato espresso dai rappresentanti dei due ospedali. Per il direttore generale del Policlinico, Giuseppe Di Benedetto, "siamo di fronte a un´occasione straordinaria per mettere in rete due strutture già all´avanguardia", mentre il direttore dell´Unità operativa di Neonatologia dello stesso Policlinico, Fabio Mosca, ha sottolineato come "la cura della salute delle mamme e dei bambini sia un lungimirante investimento nel futuro". Infine, secondo Francesco Beretta, direttore generale degli Istituti Clinici di Perfezionamento (al quale appartiene il Buzzi), "il Polo specializzato che nascerà da questa sinergia sarà un esempio unico in Italia e in Europa". Nel corso della presentazione del nuovo ospedale materno-infantile, sono state anche illustrate due novità del Policlinico. Una di queste è l´utilizzo (introdotto a breve nella Clinica Mangiagalli) di un´innovativa "clamp ombelicale" (il dispositivo che serve a tagliare e chiudere il cordone ombelicale dei neonati), munita di un sistema di rilevazione magnetico: in questo modo, il neonato sarà sempre identificabile e i suoi spostamenti all´interno dell´ospedale potranno essere costantemente controllati. Allo stesso tempo è in corso una ricerca sperimentale per l´uso delle cellule staminali del cordone ombelicale per riparare eventuali danni polmonari neonatali. .  
   
   
ARKIMEDICA S.P.A.: APPROVAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO DELEGHE AL PRESIDENTE PER LO SVILUPPO DEL CARE  
 
Cavriago, 14 aprile 2008 - In data 11 aprile il Consiglio di Amministrazione di Arkimedica S. P. A. Ha approvato in seconda lettura il Bilancio Consolidato del Gruppo per l´esercizio chiuso al 31 dicembre 2007 che, rispetto a quello approvato in data 27 marzo 2008, porta differenze non significative rispetto ai dati economici mentre sono state effettuate riclassifiche patrimoniali. Inoltre che è stato dato mandato al Presidente del Consiglio di Amministrazione di negoziare e perfezionare gli accordi in corso di discussione volti alla riorganizzazione di alcune strutture facenti parte della divisione Care, che riguarderanno principalmente la componente immobiliare di alcune strutture scarsamente performanti. Tali accordi, qualora venissero concretizzati in contratti definitivi porterebbero ad un miglioramento della posizione finanziaria netta fino ad un massimo di 40 milioni di Euro, libererando contestualmente importanti risorse da investire nell’accelerazione dello sviluppo della divisione Care secondo il modello federativo. .  
   
   
MILANO: ALLA ROTONDA DELLA BESANA LE OPERE DI FABIO NOVEMBRE  
 
Milano, 14 aprile 2008 - Da venerdì 11 aprile, all’8 giugno la Rotonda di via Besana ospita una mostra dedicata al designer Fabio Novembre. L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Cultura e da Change Performing Arts, si intitola “Fabio Novembre. Insegna anche a me la libertà delle rondini”. Lavori e progetti in mostra saranno collegati da un lungo nastro nero, riproduzione ideale della traiettoria del volo delle rondini. “Dopo le mostre dedicate a Dino Buzzati, Chiara Dynys, Giulian Schanbel e Bruno Munari – ha detto l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi –, l’esposizione di Novembre segna un importante passo nella valorizzazione di un luogo suggestivo come la Rotonda della Besana, che sta ospitando artisti, architetti e designer capaci di interagire e rapportarsi ai suoi spazi, in modo da sfruttarne pienamente la struttura architettonica”. .  
   
   
1/9 UNOSUNOVE ARTE CONTEMPORANEA PRESENTA LA MOSTRA CARLA MATTII RUMORE BIANCO  
 
 Roma, 14 aprile 2008 - La galleria 1/9 Unosunove arte contemporanea è lieta di annunciare la prima mostra personale a Roma dell’artista italiana Carla Mattii (1971, Fermo). La sua indagine artistica da anni si concentra sullo studio e sull’esplorazione di quella linea, a volte sottilissima, che separa realtà e finzione, bellezza naturale e bellezza artificiale. Attraverso la fotografia, la pittura e la scultura Carla Mattii ha dato vita nel corso del tempo ad un personalissimo erbario, ad una serie composizioni floreali risultato di creazioni ibride e innesti artificiali. Denominatore comune è sempre la manipolazione di un elemento naturale attraverso ciò che offrono le nuove tecnologie: elaborazione digitale, scanner tridimensionali, processi di prototipazione rapida. Tutti strumenti che le permettono di dedicarsi a quell’attività che da sempre occupa l’uomo: imitare la natura, per poi modificarla o addirittura migliorarla secondo le proprie necessità o velleità. In occasione della mostra Rumore Bianco Carla Mattii ha compiuto un importante passo in avanti in questo percorso esplorativo. La realizzazione di due imponenti installazioni, ospitate negli ampi spazi espositivi della galleria 1/9 Unosunove, che ribadiscono in maniera rigorosa la lucida volontà di intervenire non solo sulla forma ma soprattutto sulla geometria interna della natura. Uno dei due lavori, Waiting for the rain, riprende la forma di un antico strumento musicale e cerimoniale sudamericano il "palo de lluvia" o "rainstick", amplificandone la funzione grazie ad una serie di sovrastrutture altamente tecnologiche. La macchina, come l´arcaico strumento originale a cui si ispira, riprodurrà artificialmente il rumore della pioggia, sulla base di un automatismo legato alle necessità di umidità delle vere piante presenti. In aggiunta, l’odore virtuale del "durante la pioggia" pervaderà l´ambiente, grazie alla diffusione di un´essenza sintetica che ne riproduce le caratteristiche olfattive. Due elementi esistenti in natura vengono dunque ricreati interamente “in laboratorio”, e l’unico elemento naturale saranno le piante, adibite alla regolarizzazione del ciclo della macchina. Non si tratta di mimesi della natura, ma dell´evocazione simbolica di una post-natura in un luogo completamente diverso da quello in cui siamo abituati ad osservare i fenomeni naturali. Carla Mattii si è diplomata presso l’Accademia d’Arte di Macerata nel 1994. Attualmente vive e lavora tra Montegiorgio e Milano. Tra le principali mostre personali: Carla Mattii, Galleria Marconi, Cupramarittima (2007), Grafting by numbers, Symphonia arte contemporanea, Milano (2006), Type/notype, Fabio Paris art gallery, Brescia (2005). Tra le principali mostre collettive Isca Greenfield-sanders, Carla Mattii, Silvia Zotta, 1/9 unosunove arte contemporanea, Roma (2005), Giardino. Luoghi della Piccola Realtà, Pan Palazzo delle Arti, Napoli (2006), Calma Apparente, Fondazione Ambrosetti, Brescia (2006), Temptation of Small Realities – Micro-narratives 48th October Salon, Belgrade Cultural Centre, Belgrado (2007) e Serrone, Biennale Giovani 2007, Serrone della Villa Reale, Monza (2007). In queste due ultime occasioni Carla Matti ha ricevuto rispettivamente il premio speciale del Belgrade Cultural Centre ed il premio speciale Rottapharm, istituito dall’omonima azienda farmaceutica. La mostra proseguirà fino al 7 giugno 2008. .  
   
   
GOLF - MASTERS: TREVOR IMMELMAN NON MOLLA, WOODS E´ QUINTO A SEI COLPI  
 
Roma, 14 aprile 2008 - Il sudafricano Trevor Immelman ha mantenuto la leadership nel 72° Masters Tournament, il primo major stagionale che si disputa sul percorso dell´Augusta National ad Atlanta, in Georgia, e si presenterà sul tee di partenza dell´ultimo giro con lo score di 205 (68 68 69) e due colpi di vantaggio su Brandt Snedeker (207 - 69 68 70), tre su Steve Flesch (208 - 71 69 69), quattro su Paul Casey (209 - 71 69 69) e sei su Tiger Woods (211 - 72 71 68). Il numero uno mondiale (4 birdie per il 68) ha finalmente trovato il ritmo giusto e un ottimo feeling con il putter e può invocare a piena giustificazione la malasorte se non è riuscito a scendere di almeno altri due colpi sotto il par. La lotta per il titolo è probabilmente ormai ristretta a questi cinque giocatori e, forse, sarebbe una questione a quattro se il quinto non si chiamasse Tiger Woods, che peraltro ha un compito difficile, poiché in caso di grande performance qualcuno potrebbe sempre sfuggirli e anche per le statistiche che gli sono contro: infatti raramente vince in rimonta nel quarto giro. I distacchi per gli altri sono pesanti. Stewart Cink, che nel giro finale giocherà con Woods, è sesto con 212, mentre ha alzato bandiera bianca Phil Mickelson con un 75 che l´ha fatto scendere al settimo posto con 214 alla pari con Retief Goosen, Ian Poulter, Robert Karlsson, Sean O´hair, Padraig Harrington, Andres Romero, Boo Weekley e Zach Johnson, il campione uscente che continua ad andare su e giù per la classifica in attesa di consegnare la giacca verde al nuovo masters champions. Non lasceranno tracce apprezzabili Vijay Singh, 16° con 215, Mike Weir, Adam Scott e Jim Furyk, 19. I con 216, Angel Cabrera 28° con 218, David Toms 35° con 219 e Geoff Ogilvy 40° con 222. A cinque buche dalla fine del turno e con Woods già in club house sembrava che la classifica fosse abbastanza corta da rimettere in gioco parecchi concorrenti, invece Brandt Snedeker, dopo un buon avvio e due birdie, rimediava con altri tre birdie a un tris di bogey devastante sull´Amen Corner e risaliva a "-9". Anche Immelman, che aveva rallentato il ritmo rispetto ai due turni iniziali, regalava un finale pirotecnico con tre birdie nelle ultime cinque buche che lo portavano a "-11" e che risultavano pesantissimi per gli avversari. Tutto ora dipenderà dalla consistenza nervosa del quartetto che anticipa Woods, a patto che questi si esprima ai suoi livelli. Immelman non si è mai trovato nella condizione di leader in un major a diciotto buche dal traguardo, Snedeker è giovane (28 anni), vanta un titolo ma poca esperienza, il quarantunenne Flesch ha esperienza da vendere ma poca sostanza nel palmares e Paul Casey molte volte si distrae quando compete a questi livelli. Facendo un ragionamento un po´ diverso la loro pericolosità consiste soprattutto nel fatto che i major alcune volte vanno contro pronostico perché all´improvviso il cantante che meno t´aspetti si inventa una giornata da gran tenore. Orario Tv: la tv satellitare Sky trasmetterà in diretta la giornata finale del Masters sul canale Sky Sport 3 con il commento di Mario Camicia e Silvio Grappasonni dalle ore 20,30 alle ore 1,00 Lpga Tour: Lorena Ochoa Verso Il Trionfo, 30ª Giulia Sergas, 36ª Silvia Cavalleri - Dopo la delusione patita lo scorso anno, quando fu sconfitta da Silvia Cavalleri, questa volta Lorena Ochoa ha preso le giuste precauzioni, anche perché supportata da una condizione di forma straripante, e con il terzo 66 consecutivo per un totale di 198 ha ipotecato il titolo del Corona Championship, che si conclude sul difficile percorso del Tres Marias Residential Gc (par 73) di Morelia in Messico. La coalizione orientale si è liquefatta e la seconda in classifica, Inbee Park, accusa un ritardo di sette colpi (205 - 69 64 72). Al terzo posto Song-hee Kim con 206, al quarto la francese Karine Icher con 207, al quinto Na Yeon Choi con 208 e al sesto un´altra transalpina, Sophie Giguel, con 212. Corsa di metà classifica per Giulia Sergas, 30ª con 222 (71 75 76) e per Silvia Cavalleri, 36ª con 224 (75 73 76). Per entrambe un 76 con un birdie, due bogey e un doppip bogey per la triestina e due birdie e cinque bogey per la Cavalleri. Si gioca per un montepremi è di 1. 300. 000 dollari. Challenge Tour: Lorenzo Gagli 37°, In Vetta Besseling - Lorenzo Gagli ha effettuato il terzo giro del Club Colombia Masters in 72 colpi (tre birdie, quattro bogey) e con il punteggio di 212 (73 67 72) è passato dal 32° al 37° posto. Nel torneo allestito in collaborazione tra l´European Tour e il Tour de Las Americas, che si disputa al Country Club de Bogotà (par 71), è in vetta il giovane olandese Wil Besseling con 202 colpi (67 66 69), seguito con 204 dal finlandese Antti Ahokas e dal danese Mark Haastrup e con 205 dal colombiano Alvaro Pinedo. E´ uscito al taglio Marco Soffietti, 75° con 144 (76 68). Il montepremi è di 115. 000 euro. .  
   
   
VELA/ELBA: CONCLUSO A MARCIANA MARINA L’8° TROFEO MIELE MATCH RACE MARCIANA  
 
Marina, 14 aprile 2008 – Si è aperta ufficialmente la stagione agonistica del Circolo della Vela Marciana Marina con l’ormai classico appuntamento del Trofeo Match Race Open Comandante Fernando Miele. La manifestazione che è giunta quest’anno alla sua 8° edizione è un Grado 3 Isaf (Federazione Mondiale della Vela). Nei tre giorni di regate si sono sfidati nelle regate testa a testa con le imbarcazioni J24, dieci timonieri di livello internazionale provenienti non solo dal nostro paese, ma anche da Inghilterra, Monaco, Russia e Nuova Zelanda. L’equipaggio guidato da ravennate Jacopo Pasini (C. V. Ravennate) per il secondo anno ha avuto la meglio sul lotto dei partecipanti concludendo la sua prova davanti al team monegasco di Gianluca Perris (secondo) e a quello del milanese Fabio Mazzoni (terzo). Il programma è stato rispettato in pieno grazie a condizioni meteorologiche abbastanza favorevoli che hanno permesso di disputare 23 voli complessivi in tutte le fasi del programma: il primo giorno di gare era caratterizzato da un vento teso di maestrale, il secondo giorno il vento era leggero in una giornata soleggiata e anche la giornata di chiusura, con venti instabili era comunque possibile far disputare ulteriori 6 voli. Il prossimo appuntamento del calendario agonistico del Cvmm è ora fissato per i giorni 25/27 aprile con la seconda tappa del Circuito Italiano M30(ex Mumm30). .