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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Aprile 2008 |
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LISTA NERA DELLE COMPAGNIE AEREE SOGGETTE A DIVIETO OPERATIVO: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA NUOVE MISURE |
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Bruxelles, 14 aprile 2008 - Due anni dopo la pubblicazione del primo elenco comunitario delle compagnie aeree sottoposte a un divieto operativo nell´Unione europea, la Commissione europea ha adottato l’ 11 aprile il settimo aggiornamento della "lista nera". La Commissione impone un divieto a tutte le attività di volo di un´altra compagnia aerea ucraina (Ukraine Cargo Airways) e del vettore congolese Hewa Bora Airways. Contemporaneamente, la Commissione continua a seguire da vicino i progressi compiuti nelle azioni correttive da parte di vettori come l´iraniana Mahan Air, Taag Angola Airlines e dei vettori indonesiani, i quali, per il momento, restano tutti nell´elenco. Jacques Barrot, Vice-presidente della Commissione e responsabile del settore dei trasporti, ha dichiarato "La conclusione è chiara: gli Stati o le compagnie aeree che non sono in grado di intervenire con decisione per risolvere le loro carenze in materia di sicurezza verranno inseriti nell´elenco. Il nostro obiettivo però non è solo di individuare i problemi inerenti alla sicurezza, ma di risolverli. La Commissione continuerà instancabilmente a dialogare con gli Stati, con le rispettive autorità per l´aviazione civile e con le loro compagnie aeree, per fare in modo che vengano raggiunti livelli accettabili di sicurezza aerea su una base sostenibile. " Il nuovo elenco sostituisce il precedente e può già essere consultato sul sito Internet della Commissione (http://ec. Europa. Eu/transport/air-ban/) Con questo aggiornamento, Ukraine Cargo Airways è la terza compagnia aerea ucraina ad essere aggiunta all´elenco dopo Volare e Ukrainian Mediterranean Airlines. In questo modo la Commissione invia un segnale forte alle autorità ucraine per invitarle a migliorare l´applicazione delle norme di sicurezza. Il vettore congolese Hewa Bora, che precedentemente era autorizzato ad operare un unico aeromobile, nell´ambito di un accordo speciale che ora non è più in vigore, ha visto tutte le sue attività sottoposte a divieto operativo nella Comunità, come è già avvenuto per tutti gli altri vettori certificati nella Repubblica democratica del Congo, dopo la pubblicazione del primo elenco comunitario dei vettori assoggettati a divieto operativo nel marzo 2006. Nel caso di Taag Angola Airlines, la decisione della Commissione riconosce gli sforzi compiuti da questo vettore e dalle sue autorità, ma osserva che permangono ancora notevoli carenze in materia di sicurezza che devono essere corrette da entrambi i soggetti prima che il vettore in questione possa essere ritirato dall´elenco. Nel caso di Mahan Air, la Commissione esaminerà attentamente la documentazione presentata dal vettore ed effettuerà una visita in Iran allo scopo di verificare i risultati dell´attuazione delle misure correttive prima di decidere se ritirarlo dall´elenco. Nel caso di Garuda Indonesia, la Commissione e il Comitato per la sicurezza aerea, composto da esperti degli Stati membri, hanno proceduto ad una audizione di questa compagnia. Questo vettore ha compiuto dei progressi nell´attuazione delle azioni correttive, ma non in misura sufficiente. Inoltre le autorità indonesiane devono ancora dimostrare di aver completato tutte le necessarie azioni correttive. In attesa della suddetta prova e del completamento delle azioni correttive da parte di Garuda e delle altre compagnie aeree, è stato deciso che nessuno dei vettori indonesiani, per il momento, può essere ritirato dall´elenco comunitario. Cubana de Aviacion di Cuba e Islands Development Company delle Isole Seychelles, che hanno reagito con rapidità ed efficienza, assieme alle rispettive autorità, per risolvere i loro problemi di sicurezza, hanno evitato di essere inserite nell´elenco ma restano sotto osservazione. Pertanto, oggi, l´elenco comunitario impone un divieto operativo a tutti i vettori di: Guinea equatoriale, Kirghizistan, Liberia, Sierra Leone, Swaziland e Repubblica democratica del Congo. Inoltre, sono totalmente vietate nell´Unione europea le attività di 9 singoli vettori. . |
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IL VELIVOLO SOLAR IMPULSE AVVALORA IL PRINCIPIO DI MOBILITÀ PULITA |
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Bruxelles, 14 aprile 2008 - L´idea di un aeroplano pilotato dall´uomo, in grado di volare giorno e notte sfruttando unicamente l´energia solare potrebbe sembrare fantascienza, ma i partner del progetto Solar Impulse sperano che questa idea possa presto diventare la realtà di domani. Il progetto a coordinamento svizzero è stato presentato durante un seminario dal titolo "Towards a more sustainable aviation" (Verso un´aviazione più sostenibile), tenuto il 9 aprile al Parlamento europeo, dove ha ricevuto il sostegno ufficiale della Commissione europea. Il prototipo del velivolo, attualmente in fase di costruzione in Germania, presenta l´aspetto di un aliante dotato di un´ampia apertura alare e di una fusoliera leggera e affusolata. Per poter catturare sufficiente energia solare, il velivolo, pur essendo ultraleggero, è grande quanto un jumbo jet, con ali che misurano 61 metri da un estremo all´altro. Ciononostante, rispetto a un jumbo, il velivolo è molto più leggero, con un peso che si attesta su 1. 500 chili. Nessun aeroplano dotato di queste caratteristiche di peso, dimensioni e velocità è mai riuscito a volare. In termini di autonomia, si prevede che il prototipo sarà in grado di immagazzinare energia solare sufficiente a farlo volare per 36 ore. Ci riuscirà raccogliendo energia attraverso 200 metri quadri di celle fotovoltaiche di silicio monocristallino posizionate sulle ali dell´aeroplano. Ogni cella può fornire al propulsore dell´aereo fino a 30 watt di energia continua. Al 12% della propria efficienza totale, i motori dell´aeroplano saranno in grado di raggiungere tra gli 8 e i 12 cavalli di potenza, ossia la stessa potenza che i fratelli Wright avevano a disposizione nel 1903 quando effettuarono il loro primo volo su un velivolo a motore, e una velocità media di 70 chilometri orari. Sotto le ali sono collocate quattro gondole, ognuna delle quali contiene un motore, una batteria a polimeri di litio e un sistema di gestione in grado di monitorare la temperatura del velivolo. Il sistema di isolamento termico è stato progettato per preservare il calore sprigionato dalle batterie e mantenerle in funzione anche con le gelide temperature che si incontrano a 8. 500 metri, l´altitudine massima dell´aeroplano. Per gli inizi del 2009 sono stati programmati test di volo virtuali sul prototipo, che consentano di convalidare la scelta delle tecnologie e dei processi di costruzione. Questi test consisteranno in far passare un modello del velivolo al computer attraverso condizioni simulate, modellate sulla base di dati meteorologici reali. In seguito sarà sviluppato un secondo velivolo con un´apertura alare di 80 metri (tanti quanti sono i metri di apertura alare di un Airbus A380), che possa restare in volo per diversi cicli di 24 ore. Se tutto andrà secondo i piani, nel 2011 il velivolo dovrebbe essere pronto per il primo giro del mondo, che sarà compiuto in cinque tratte. Gli avventurieri svizzeri, dott. Bertrand Piccard, l´iniziatore del progetto, e André Borschberg, il suo Ceo, si daranno il turno ai comandi dell´aeroplano durante il viaggio intorno al mondo. Nel corso del proprio intervento al seminario che si è tenuto a Bruxelles, il dott. Piccard ha affermato che l´ambizioso progetto da 70 Mio Eur, finanziato da fondi privati, sta aiutando a sfatare il pregiudizio secondo cui il mondo non sarà mai in grado di liberarsi della propria dipendenza dai combustibili fossili. "C´è sempre stato chi nega il progresso," ha detto il dott. Piccard, ricordando come venissero condannati per eresia coloro che mettevano in dubbio il fatto che la terra fosse piatta, sostenendone la sfericità. Il dott. Piccard ha anche affermato che un giorno non molto lontano rideremo della nostra convinzione dell´impossibilità di un futuro senza combustibili fossili, proprio come oggi ridiamo di coloro che ritenevano che la terra fosse piatta. Man mano che i costi dell´energia aumentano e non accennano ad arrestarsi, tutti saranno costretti a rivedere le proprie idee e ad accorgersi che le energie rinnovabili costituiscono una parte concretizzabile della soluzione. Anche il contributo della politica sarà necessario, ha detto il dott. Piccard nel ringraziare la Commissione europea per aver accordato il proprio sostegno al progetto. "Ammiro coloro che hanno il coraggio politico di costringere la società a divincolarsi dalla propria dipendenza dai combustibili fossili. Assurgendo a simbolo dell´impegno europeo nei confronti dell´ecomobilità, Solar Impulse si prefigge di dare il proprio contributo per imporre le energie rinnovabili come paradigma di un´opportunità che non dovremmo farci sfuggire," ha detto. Jacques Barrot, Vicepresidente della Commissione europea e commissario ai trasporti, anch´egli presente al seminario, ha riferito di non averci dovuto pensare due volte prima di accordare il proprio patrocinio a questo audace progetto. "Un mondo senza aeroplani sarebbe inimmaginabile. Tuttavia, non disponiamo ancora di un piano di azione per l´aeroplano del futuro, fermo restando che si tratti di un aeroplano ecocompatibile. La sfida incarnata dal progetto Solar Impulse è rappresentata dalla capacità di combinare le tecnologie e i materiali del presente, portandoli oltre i loro limiti, in modo da accelerare il processo di affermazione delle tecnologie del domani," ha osservato il Vicepresidente, e ha aggiunto: "Questo velivolo è un simbolo di ciò cui dovranno assomigliare i futuri mezzi di trasporto sostenibili". L´europarlamentare Christine de Veyrac, che si è incaricata di organizzare il seminario, ha riconosciuto che il progetto si configura come dimostrazione del fatto che la mobilità può essere armonizzata con il rispetto per l´ambiente. "Questo progetto non dovrebbe solo innescare progressi tecnologici stimolati dalle innovazioni necessarie ai fini del proprio successo, ma anche consapevolizzare i cittadini europei circa l´esigenza di rispettare l´ambiente, puntando i riflettori sul problema dell´esaurimento delle risorse energetiche," ha affermato. L´ue sta anche cercando di introdurre l´aviazione in una nuova fase di sviluppo tecnologico. Recentemente ha lanciato l´iniziativa Clean Sky, del valore di 1,6 Mld Eur, il cui obiettivo è migliorare l´ecocompatibilità e la competitività dell´industria aeronautica europea, sviluppando tecnologie più pulite e competitive. " L´iniziativa, che è una partnership pubblico-privata tra il settore, la comunità dei ricercatori e la Commissione europea, investirà nella ricerca e nell´innovazione con lo scopo di ridurre del 40% le emissioni di biossido di carbonio (Co2) e di ossidi di azoto (Nox), nonché ridurre di 20 decibel le emissioni acustiche. Si auspica che queste innovazioni siano operative prima dell´entrata in servizio della prossima generazione di velivoli, a partire dal 2015. Maggiori informazioni su Solar Impulse sono reperibile sul sito: http://www. Solarimpulse. Com Maggiori informazioni sull´iniziativa Clean Sky sono reperibili sul sito: http://www. Cleansky. Eu . |
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PRIVATIZZAZIONE DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA CECA |
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Budapest, 14 aprile 2008 - Il governo ceco ha lanciato la vendita della linea di bandiera Csa, annunciando un bando per un consulente di privatizzazione. Lo comunica il "Budapest Business Journal". Il bando per il consulente inizierà il 15 aprile e il vincitore avrà il compito di raccomandare una tabella di marcia e un metodo di vendita. La privatizzazione dovrebbe essere terminata in alcuni mesi. Gli esperti indicano che lo Stato potrebbe guadagnare circa 312,1 milioni di dollari dalla vendita del 91,5 per cento delle azioni della Csa. La compagnia di bandiera ha avuto un programma di ristrutturazione, seguito a tre anni di perdite in seguito a una costosa espansione della flotta, e si è accordata per la vendita delle divisioni cargo e catering. L´azienda ha riportato, nel 2007, un profitto netto di 6,89 milioni di dollari, e prevede un profitto netto di 24,26 milioni di dollari nel 2008. . |
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“MANIFESTO ACI 2008”: PROPOSTE PER UNA MIGLIORE MOBILITÀ |
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Firenze, 14 aprile 2008 - Un manifesto che ha come obiettivo una mobilità sicura, pulita ed efficiente: è quello promosso dall’Aci e presentato, a livello territoriale, ai candidati delle varie liste presenti in occasione delle elezioni politiche. Il documento riporta una serie di punti che, per l’Automobile Club, sono prioritari in materia di mobilità: nuovo codice della strada: facile da consultare ed europeo, con massimo 50 articoli. Pirati della strada: tolleranza zero. Bollo: in base alle emissioni di Co2. Carburanti: riduzione automatica accisa. Ottimizzazione parco circolante: forti incentivi alla rottamazione. Rc auto personalizzata: premi bassi per comportamenti più corretti. Autostrade: investimenti effettivi in sicurezza. “Guida accompagnata” a 16 anni. Potenziamento patente a punti. Risorse per strade più sicure. Via la segnaletica vecchia e inutile. L’iniziativa, che è promossa a livello nazionale, trova nelle singole sedi dell’Aci la sua applicazione concreta, attraverso l’illustrazione dei problemi da affrontare a livello territoriale. Per quanto riguarda la situazione mobilità a Firenze, il Presidente Silvano Berlincioni ha sottolineato come sia fondamentale “intervenire sulla riparazione e manutenzione della rete infrastrutturale cittadina. Lo stato critico, infatti, nel quale molte delle arterie principali versano a Firenze, rappresenta un elemento di estrema pericolosità, soprattutto per le utenze deboli come pedoni e veicoli a due ruote". Più nello specifico, il “Manifesto Aci 2008” riporta alcuni elementi che - per l’Automobile Club - dovranno essere inseriti nel piano di lavoro del prossimo Parlamento e sottoposti all’attenzione del nascente Governo. Tra le questioni aperte, eliminazione dei “punti neri” e revisione complessiva della segnaletica su tutta la rete stradale italiana; un nuovo Codice della Strada, più snello e facile da osservare (50 soli articoli) che preveda, fra l’altro, la precedenza assoluta ai pedoni fin dal momento in cui si accingono ad attraversare sulle strisce; potenziamento della “patente a punti”, che deve diventare un sistema di “rieducazione stradale” per gli automobilisti imprudenti, e l’istituzione della “guida accompagnata a 16 anni”. Il Manifesto 2008 evidenzia, inoltre, che “gli automobilisti versano ogni anno nelle casse del fisco oltre 40 miliardi di euro e quella per i trasporti rappresenta la terza voce di spesa per le famiglie, dopo la casa e l’alimentazione. Per questo motivo occorre assicurare “un trattamento fiscale equo e strettamente collegato a modelli di comportamento virtuosi e sostenibili per l’ambiente”. L’aci chiede pertanto al futuro governo di “rendere automatico” il meccanismo che riduce l’accisa sui carburanti per compensare il maggior gettito Iva dovuto all’aumento del prezzo del petrolio, e una “rimodulazione e semplificazione” del “bollo auto” che, con le moderne tecnologie, potrebbe ritornare ad essere un “bollo di circolazione”, da pagare in proporzione ai chilometri effettivamente percorsi. Va poi riequilibrato e ottimizzato il parco circolante favorendo, attraverso una più incisiva politica d’incentivi, l’acquisto di vetture nuove e la rottamazione di quelle vecchie, in modo da far crescere la qualità e non la quantità delle auto sulle nostre strade. Per le assicurazioni, la proposta Aci è di “stabilire un modello di tariffazione Rc Auto in cui, collegando la tariffa base a comportamenti virtuosi del conducente (dotazione di punti patente, gravità dei sinistri, presenza di dispositivi di sicurezza sulla vettura) sia favorita una maggiore personalizzazione delle polizze”. Va inoltre introdotto il “reato specifico di frode assicurativa”. In tema di difesa dell’ambiente l’Aci chiede una politica che affronti tutte le cause dell’inquinamento urbano (l’auto ne è responsabile solo per il 12 per cento) ed un piano per la sostituzione, entro cinque anni, degli automezzi del trasporto pubblico locale (i più vecchi d’Europa) con veicoli ecologici. Una novità assoluta è la richiesta di stabilire la “valutazione di impatto sulla mobilità” per tutti gli interventi urbanistici, in modo che sia prevista e rispettata, per i nuovi insediamenti, anche un’adeguata dotazione di vie di scorrimento, parcheggi ed aree di sosta. Infine il richiamo affinché il controllo sulle strade sia finalizzato alla prevenzione, al rispetto della destinazione del 50% dei proventi delle sanzioni per il miglioramento della circolazione e della sicurezza stradale, alla tolleranza zero nei confronti dei pirati della strada e di coloro che insanguinano le strade guidando in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, ed alla certezza della pena. “Con questa proposta – ha dichiarato anche il Presidente nazionale Enrico Gelpi – consapevoli di rappresentare oltre un milione di famiglie che ogni anno ci rinnovano la loro fiducia associandosi liberamente all’Aci, chiediamo ai candidati Premier di inserire nell’agenda dei primi 100 giorni del loro governo iniziative concrete per risolvere i problemi che continuano a pesare fortemente sulla vita dei cittadini automobilisti. Gli utenti della mobilità non vogliono più nuove promesse. Da chi guiderà il Paese si aspettano provvedimenti di svolta. In tale ottica, l’Aci mette a disposizione alcune proposte in grado di trasmettere un forte segnale di discontinuità con il passato”. . |
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LA NUOVA AUDI A4 AVANT |
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Verona, 14 aprile 2008 - Dopo aver schiuso nuovi orizzonti nel segmento medio con la A4 berlina, la Audi presenta ora la A4 Avant, la pi bella tra le familiari della categoria. La nuova arrivata ha un vano bagagli con un volume di 1. 430 litri e numerose soluzioni studiate nel minimo dettaglio. Come da tradizione, la Avant coniuga un´eleganza seducente con una intelligente funzionalit . Per quanto riguarda la tecnica, la A4 Avant si inserisce nella stessa scia della berlina; le nuove sospensioni a 5 bracci sull´avantreno hanno sub to uno spostamento in avanti, consentendo una distribuzione ottimale dei carichi sugli assi e rendendo cos possibile una guida pi agile e precisa. La Avant suscita quelle stesse sensazioni di guida passionale e sportiva che hanno reso la versione berlina la migliore automobile della classe media. La Audi lancia sul mercato la A4 Avant con dieci motorizzazioni: cinque a benzina e cinque Tdi. Questi motori di elevata potenza vantano dei consumi ridotti in media di oltre il dieci per cento rispetto al modello precedente: una prova eloquente del successo della strategia Audi in fatto di efficienza. Anche l´ampia gamma dei gruppi di trasmissione e i numerosi accorgimenti tecnologici, mutuati dalla classe superiore e volti a privilegiare gli aspetti legati alla sportivi e al comfort, mostrano chiaramente l´elevato grado di competenza tecnica del Marchio dei quattro anelli. La nuova A4 Avant arriver sul mercato italiano alla fine di aprile. Le station wagon pi belle si chiamano Avant: il design della nuova A4 Avant riflette appieno il carattere dinamico ed esuberante della Casa. Con le superfici arcuate e scultoree, circoscritte da linee decise, la vettura conferma la posizione predominante che la Audi detiene in questo campo. Una fuga zero pressoch invisibile unisce la fiancata al tetto: una soluzione tecnica che ribadisce la tradizionale precisione della Audi. I fari, con i loro elementi di forma alare ("wings ), si presentano come una vera e propria opera d´arte tecnica. Le luci diurne sono di serie; i fari xeno plus sono composti da 14 diodi bianchi. La linea del tetto, subito digradante, e i montanti "D , caratterizzati da un´inclinazione piuttosto marcata, esaltano l´eleganza della silhouette, mentre le linee orizzontali, vigorose e decise, accentuano l´ampiezza della parte posteriore. Rispetto al modello precedente i disegnatori hanno dato un rapporto nuovo e sportivo alle proporzioni. Lo sbalzo anteriore stato ridotto, mentre il cofano del vano motore e il passo sono stati notevolmente allungati. La nuova A4 Avant misura 4,70 metri, quasi dodici centimetri in pi del modello precedente. Notevoli i progressi anche sul fronte carrozzeria: essa risulta pi rigida e sicura, pur essendo pi leggera di circa il 10% grazie alla raffinata struttura in acciaio. La nuova A4 Avant 1. 8 Tfsi pesa complessivamente solo 1. 470 chilogrammi. Con una capienza di 490 litri, la nuova Audi A4 Avant ha un vano bagagli pi grande di quello delle dirette concorrenti. Ribaltando il divano posteriore, si pu ampliare il volume fino a 1. 430 litri. Lo schienale del divano sdoppiabile con un rapporto di 40:60. Come optional inoltre disponibile un vano passante con sacca portasci e portasnowboard amovibile. La dotazione di serie comprende altre soluzioni intelligenti, quali, ad esempio, il fondo reversibile del vano bagagli e la pratica copertura. A richiesta la Audi fornisce un ampio repertorio di dotazioni di lusso, tra cui il portellone ad azionamento elettromeccanico o il set per il fissaggio dei bagagli. L´ambiente a bordo della nuova Audi A4 Avant trasmette un senso di grande spaziosit e luminosit ; lo spazio a disposizione per le gambe dei passeggeri posteriori di 895 mm, il pi grande del segmento premium. Lo stesso discorso vale anche per lo spazio per la testa (971 mm). L´abitacolo rispecchia i tradizionali valori Audi: estetica di gran classe, eccellente qualit delle finiture, cura dei dettagli e comandi logici e intuitivi. Il cockpit orientato verso il conducente, la consolle centrale inclinata di otto gradi verso sinistra. Per quanto riguarda la disposizione dei vari comandi, la A4 Avant si ispira spesso alla sorella maggiore, la A8. La strumentazione, pur essendo stata completamente ridisegnata, si presenta nel classico stile Audi. Grazie al nuovo freno di stazionamento elettromeccanico stato possibile eliminare la leva del freno a mano. Di serie la A4 Avant monta un climatizzatore automatico di nuova concezione. Questo climatizzatore ha una potenza di raffreddamento del 10% superiore a quella dell´impianto precedente, eppure consuma il 20% in meno, con un risparmio di carburante fino a 0,2 litri ogni 100 km. Chi si accomoda su uno dei sedili perfettamente ergonomici della nuova A4 Avant si sente subito a proprio agio: una sensazione del resto normale in ogni vettura Audi. Anche in fatto di sicurezza il Marchio impone nuovi standard; interagendo in modo ancor pi efficace di prima, gli airbag adattivi e i limitatori di forza a due livelli delle cinture assicurano agli occupanti un livello di sicurezza decisamente superiore. Gli schienali dei sedili anteriori e gli appoggiatesta sostengono la parte superiore del corpo nel caso in cui si subisca un tamponamento. Questo sistema integrale di protezione della testa ha ottenuto eccellenti risultati in sede di test effettuati da esaminatori indipendenti. La nuova Audi A4 Avant viene proposta con cinque motori a benzina potenti e armoniosi e cinque motorizzazioni Tdi, che coprono uno spettro di potenza da 120 Cv (88 kW) a 265 Cv (195 kW). Tutti i propulsori sono a iniezione diretta. Tutti i Diesel e i motori a benzina a quattro cilindri dispongono di un turbocompressore che fornisce un notevole potenziamento della coppia. Per il 2. 0 Tfsi, di nuova concezione, stato adottato l´innovativo "Audi valvelift system (Avs) che regola l´alzata delle valvole di scarico. Questa tecnologia utilizzata, sia pure in forma leggermente diversa anche nel 3. 2 Fsi, in grado di raggiungere livelli prestazionali superiori, riducendo al contempo i consumi. Nel complesso i consumi dei motori a benzina sono scesi quasi del 12%, mentre quelli dei Tdi si sono ridotti dell´8%: prova eloquente del successo ottenuto dalla strategia perseguita dalla Audi in fatto di efficienza. Per quanto riguarda la trasmissione, la Audi offre un´ampia scelta di soluzioni altamente tecnologiche che prevedono l´utilizzo di un cambio manuale a sei marce, di un cambio tiptronic o di un cambio automatico multitronic a variazione continua. Le quattro motorizzazioni, a partire dal 2. 0 Tdi 170 Cv/125 kW, si possono avere o di serie o su richiesta con la trazione integrale permanente quattro che, in normali condizioni di marcia, ripartisce la forza sull´assale anteriore e su quello posteriore con un rapporto di 40:60. Questo trattamento "preferenziale del retrotreno si addice perfettamente al carattere esuberante della nuova A4 Avant. In caso di necessit il differenziale centrale autobloccante invia la maggior parte della coppia all´asse che in quel momento dispone della trazione migliore. Nella catena cinematica della nuova A4 Avant il differenziale stato collocato immediatamente dietro il motore ed stato scambiato di posto con la frizione o con il convertitore di coppia. Questo accorgimento ha permesso di far avanzare l´avantreno di 154 mm. Tale soluzione ha consentito di ottenere un passo pi lungo, uno sbalzo anteriore minore e una ben calibrata ripartizione dei carichi sugli assi, a tutto vantaggio di una guida dinamica. Completamente nuovo: il telaio dinamico Il telaio dinamico della nuova Audi A4 stato completamente riprogettato. I supporti oscillanti e i cinque bracci per ogni ruota, che costituiscono le sospensioni anteriori, sono realizzati in alluminio, cos come il supporto di rinforzo dell´avantreno. La scatola dello sterzo montata in basso, in posizione avanzata, in modo che l´impulso di sterzata venga trasmesso direttamente alle ruote attraverso le barre trasversali. Lo sterzo a cremagliera d la sensazione di un´eccellente aderenza al fondo stradale. L´efficiente pompa del servosterzo ha permesso di ridurre i consumi di circa 0,1 litri per 100 km. Il retrotreno dispone, come nei modelli maggiori delle serie A6 e A8, di bracci trapezoidali con controllo della traiettoria. In gran parte i componenti delle sospensioni sono realizzati in alluminio, mentre la separazione delle molle dagli ammortizzatori contribuisce a rendere pi pronta la risposta. La nuova A4 Avant monta cerchi in lega da 16 pollici, dietro i quali sono alloggiati dei potenti freni dotati, limitatamente all´avantreno, di dischi autoventilanti. Il programma elettronico di stabilizzazione Esp pu essere parzialmente disinserito a una velocit inferiore a 100 km/h. Una serie di tecnologie innovative rende la guida della A4 Avant un´esperienza ancora pi avvincente e affascinante. Il sistema di regolazione modulare "Audi drive select comanda quei componenti tecnici che interessano le componenti emotive della guida. Il suo influsso riguarda la risposta del motore, i punti di cambio del tiptronic e il funzionamento del servosterzo. Premendo un semplice tasto, il conducente pu scegliere fra tre modalit : comfort, intermedia o sportiva. Nelle vetture dotate di sistema di comando Mmi possibile programmare una quarta modalit , creando una mappatura personalizzata. All´"audi drive select sono abbinati altri due moduli. Il primo un nuovo sistema di regolazione adattiva degli ammortizzatori, accoppiato a un telaio sportivo che ribassa la carrozzeria di 20 millimetri. Il secondo lo sterzo dinamico Audi che agisce con un rotismo epicicloidale a sovrapposizione e varia costantemente il rapporto di trasmissione della sterzata in base alla velocit della vettura; in condizioni limite, grazie all´interazione con il sistema Esp, stabilizza la vettura, effettuando dei piccoli e rapidi interventi di controsterzo. Il sistema si rivela di grande utilit anche in caso di sottosterzata o di frenata su fondo stradale con diversi livelli di aderenza. Lo sterzo dinamico Audi si dimostra un sistema all´avanguardia in grado di superare di gran lunga le soluzioni offerte dalle rivali dirette. L´audi drive select si pu ordinare in combinazione con lo sterzo dinamico o con il sistema di regolazione degli ammortizzatori o con entrambi. Grande padronanza di s : i sistemi di assistenza A richiesta la nuova A4 Avant pu essere equipaggiata con una vasta gamma di sistemi ad alta tecnologia, mutuati dalla categoria di lusso, in grado di rendere la guida ancora pi comoda e rilassata. Si tratta del sistema di assistenza al parcheggio "Audi parking system (disponibile in tre diversi livelli di comfort), dell´assistente di mantenimento corsia "Audi lane assist e dell´assistente di cambio corsia "Audi side assist che avvisa in caso di pericolo durante il cambio di corsia. Accelerando e rallentando autonomamente, l´"Adaptive cruise control regola automaticamente la velocit impostata tenendo conto della distanza dal veicolo che precede. La Audi A4 Avant fissa nuovi standard anche per quanto riguarda uno dei settori pi innovativi e affascinanti del campo automobilistico, vale a dire quello multimediale. Come optional per gli impianti audio "Concert e "Symphony disponibile l´interfaccia "Audi Music Interface (Ami) in grado di integrare un iPod con tutti i suoi comandi. Per i pi esigenti sono disponibili i sistemi di navigazione Mmi Basic plus o Mmi, con accluso Dvd, che abbinati all´impareggiabile sistema di comando Mmi, permettono di trasformare i cellulari in telefoni veicolari Bluetooth. Il non plus ultra in fatto di Hi-fi rappresentato dal sound system della rinomata marca danese Bang & Olufsen: un amplificatore da 505 Watt controlla, mediante dieci canali attivi, ben 14 altoparlanti. La nuova Audi A4 Avant disponibile di serie in tre allestimenti: l´allestimento Attraction, moderno e dal carattere forte, la linea Ambition, dal carattere sportivo, e la linea Ambiente, pi votata al comfort e ricca di stile. Per dare un´impronta ancora pi dinamica alla vettura sono disponibili due pacchetti: il pacchetto "S line exterior e il pacchetto sportivo "S line . Disponibile, inoltre, anche la "Audi exclusive line . La vasta gamma di optional disponibili comprende, ancora, elementi di prestigio quali i sedili comfort climatizzati e ventilati, il climatizzatore automatico comfort a tre zone, la funzione "advanced key per un accesso alla vettura senza l´uso attivo della chiave, il controllo automatico degli abbaglianti e le luci di svolta dinamiche. Il tetto panoramico di vetro, con una superficie di oltre 0,8 m2, rende molto luminoso e arieggiato l´abitacolo. In breve La nuova Audi A4 Avant Carrozzeria: Lunghezza 4. 703 mm, larghezza 1. 826 mm, altezza 1. 436 mm, coefficiente di resistenza aerodinamica 0,31 — Peso ridotto — Mancorrenti di serie. Vano bagagli: Volume del vano bagagli da 490 a 1. 430 litri — Fondo reversibile, copertura comfort e rete divisoria di serie nel vano bagagli — Numerose soluzioni pratiche di serie, portellone ad azionamento elettromeccanico disponibile a richiesta. Interni: Ampio spazio per tutti gli occupanti e numerosi vani e cassetti portaoggetti — Eccellenti qualit ergonomiche, sistema di comando Mmi disponibile a richiesta — Innovativi accorgimenti tecnici volti a elevare il livello di sicurezza grazie all´interazione degli airbag con i limitatori di forza delle cinture Propulsione — Cinque motorizzazioni a benzina e cinque motori Tdi da 120 Cv (88 kW) a 265 Cv (195 kW) — Tutti i motori sono a iniezione diretta; nove con sovralimentazione turbo — Consumi medi ridotti del 10% — Nuovo 2. 0 Tfsi con sistema di controllo delle valvole Avs — Cambio manuale a sei marce, multitronic e tiptronic a sei rapporti. — Trazione quattro abbinata a quattro motorizzazioni a partire da 170 Cv (125 kW). Telaio: Telaio dinamico con passo lungo e assale anteriore in posizione avanzata — A richiesta sistema di regolazione "Audi drive select abbinato allo sterzo dinamico e/o al sistema adattivo di regolazione degli ammortizzatori. Equipaggiamento: Ricco equipaggiamento, climatizzatore automatico e impianto audio "Chorus di serie con lettore Cd, alzacristalli elettrici sia davanti che dietro — Disponibili modernissimi sistemi di comunicazione e di assistenza nonch altre funzioni ad alta tecnologia, normalmente prerogativa della classe di lusso. . |
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CAMPANIA, ANAS: NOMINATO NUOVO CAPO COMPARTIMENTO L’INGEGNER FRANCESCO CAPORASO |
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Roma, 14 aprile 2008 - L’ingegnere Francesco Caporaso è dal 10 aprile il nuovo Capo Compartimento della Campania. È stato nominato dal Presidente dell’Anas Pietro Ciucci. Il Compartimento Anas della Campania gestisce 1. 316 km di strade statali, oltre ai 30 km del Raccordo autostradale Salerno-avellino (Ra02) e ai circa 13 km del Raccordo autostradale di Benevento (Ra09). In Campania l’Anas ha in corso investimenti per un importo complessivo di oltre 354 milioni di euro, tra cui spiccano i lavori di costruzione della galleria di Pozzano sulla strada statale 145 “Sorrentina”; i lavori di realizzazione della variante alla strada statale 212 “della Val Fortore” dal bivio di Pietrelcina allo svincolo per San Marco dei Cavoti; i lavori di costruzione della circonvallazione di Cascano sulla strada statale 7; e i lavori di raddoppio della strada statale 268 “del Vesuvio`. L’anas, infine, ha programmato investimenti previsti nel piano 2007-2011 per circa 1. 597 milioni di euro tra interventi relativi agli itinerari della “Legge Obiettivo” e le nuove opere di viabilità ordinaria. Francesco Caporaso è nato a Benevento il 1° agosto 1966, è sposato e ha due figli. Specializzato nella realizzazione delle gallerie, si è laureato in Ingegneria all’Università degli Studi di Napoli “Federico Ii”. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Ingegneria dei Trasporti presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Dal 1992 al 1996 ha collaborato con un importante studio di ingegneria strutturale a Napoli e ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria dei Trasporti del Politecnico di Napoli. È entrato nell’Anas nel 1996, ricoprendo diversi incarichi prima presso il Compartimento della Basilicata e poi presso il Compartimento del Molise. Nel 2002 è stato nominato Dirigente Tecnico del Compartimento del Molise e ha coordinato le attività connesse alle emergenze del terremoto e dell’alluvione. Nell’aprile 2003 è diventato Capo Compartimento del Molise. L’ingegnere Caporaso mantiene anche l’incarico di Capo Compartimento della viabilità per il Molise ad interim. . |
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TAV, DALLA REGIONE TOSCANA COSTANTE ATTENZIONE ALLA TUTELA AMBIENTALE PRECISAZIONE DOPO LE RICHIESTE DEL PM AL PROCESSO PER I DANNI CAUSATI DAI LAVORI. IL MASTER PLAN E L’ADDENDUM GLI STRUMENTI PER FAR FRONTE AI NUOVI IMPATTI RILEVATI |
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Firenze, 14 aprile 2008 - Pur nel pieno rispetto delle prerogative e dell’autonomia della magistratura, la Regione Toscana, a seguito delle notizie uscite sulla stampa del 11 aprile a proposito del processo in corso sui danni ambientali determinati dai lavori per l’Alta velocità, ritiene opportune e doverose alcune precisazioni. Il governo regionale è sempre stato consapevole che per realizzare un’opera di tale difficoltà e importanza fosse necessario investire risorse ed energie straordinarie per garantire controlli e verifiche sul rispetto delle prescrizioni stabilite dalla Via, in modo da poterle verificare e integrare durante i lavori. Proprio per questo insieme alla Regione Emilia-romagna è stato sottoscritto con i Ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti, con le Ferrovie dello Stato e con la Tav, un accordo procedimentale che prevedeva, tra l’altro, l’istituzione dell’Osservatorio nazionale e il Piano di monitoraggio. All’attività svolta dall’Osservatorio, la Regione ha aggiunto quella dell’Arpat, dotata di un’apposita sede e struttura per poter seguire i lavori. Tale attività rivolta alla Tav è stata finanziata dal 1997 ad oggi dalla Regione con circa 500mila euro annui. Ed è proprio grazie alle analisi e al quadro conoscitivo realizzato da Arpat che si è alimentata l’inchiesta della procura fiorentina. Analogamente anche l’Asl 10 si è data un apposito servizio per far fronte alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni. Il progressivo avanzamento dei lavori – la cui complessità è sottolineata dai 74 chilometri di gallerie su un tracciato di 78,5 chilometri totali - ha evidenziato il manifestarsi di impatti sul regime idrogeologico profondo e di superficie ben più significativi di quanto previsto nella fase progettuale e nella Via. A seguito del manifestarsi degli impatti, la Regione si è fatta parte attiva nei confronti dei Ministeri competenti per reperire ulteriori risorse finalizzate alla mitigazione degli impatti stessi così da giungere, nel 2002, alla stipula dell’Addendum che prevedeva risorse per 50 milioni di euro. Successivamente, a seguito di ulteriori elementi conoscitivi e alla conclusione delle opere di scavo delle gallerie, la Regione ha approvato nel 2007 il Master Plan contenente tutte le opere necessarie per il ripristino ambientale: da ciò emerge l’esigenza di ulteriori risorse per 50 milioni di euro, portando così il totale degli investimenti necessari per il ripristino ambientale a 100 milioni. Sia l’Addendum sia il Master Plan fanno riferimento alla individuazione di opere di mitigazione degli impatti ambientali e non entrano dunque nel merito circa le questioni relative alla quantificazione dei danni complessivamente subiti dal territorio che verranno stabiliti dal procedimento penale in corso nel quale la Toscana si è costituita parte civile. La Regione in più occasioni a partire dal 2006 ha chiesto e sollecitato sia il Ministero dell’Ambiente che quello dei Trasporti ad erogare i 15 milioni di euro di finanziamenti ancora mancanti da quanto previsto dall’Addendum 2002, e gli ulteriori 50 milioni giudicati necessari per completare le opere necessarie alla mitigazione del danno. In sintesi, significa che dei 100milioni richiesti il Governo ne ha finanziati ad oggi solo 35. Infine, preme precisare che non vi è stata nessuna discriminazione verso il geologo dell’Amministrazione regionale che nel ’95 segnalò rischi per le falde a causa della costruzione delle gallerie per l’Alta velocità. Non è vero che non ha avuto avanzamenti di carriera, tant’è che nel ’95 si trovava al livello più basso di funzionariato, nel ’99 ha avuto un primo avanzamento e nel 2004 ha assunto una “posizione organizzativa organica”, livello immediatamente inferiore a quello dirigenziale. . |
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LOMBARDIA, ANAS: AGGIUDICATO L’APPALTO INTEGRATO PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA E PER I LAVORI DI COMPLETAMENTO DEL 1° LOTTO DELLA STRADA STATALE 237 DEL “CAFFARO”, DA VOBARNO A SABBIO CHIESE, IN PROVINCIA DI BRESCIA |
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Roma, 14 aprile 2008 - l’Anas ha aggiudicato, il 10 aprile, in via definitiva l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e i lavori di ammodernamento relativi al completamento del 1° lotto della strada statale 237 del “Caffaro” da Vobarno a Sabbio Chiese, nel tratto Tormini-barghe, in provincia di Brescia. “Attraverso questo appalto – ha ricordato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – abbiamo sbloccato un’opera incompiuta da anni, che quindi sarà finalmente completata entro la fine del 2009. La nuova arteria migliorerà la viabilità della zona e permetterà al traffico pesante proveniente dalle acciaierie limitrofe di bypassare completamente il centro abitato di Vobarno con notevoli benefici sia per la circolazione che per l’ambiente”. La gara è stata aggiudicata con un importo di circa 15 milioni di euro all’Associazione Temporanea di Imprese Bregoli S. P. A. (mandataria); A. B. P. Novicelli S. P. A. ; Sias S. P. A. ; Girpa S. P. A. ; Barana Engineering S. R. L. . |
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SERVIZI LOGISTICI SLOVENI PER EUROPA CENTRALE |
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Lubiana, 14 aprile 2008 - Europe Intermodal, una joint venture tra la slovena Adria Kombi e la tedesca Kombiverkehr, ha lanciato il Bosporous-europe Express, collegamento ferroviario tra la Turchia e la Germania. Il collegamento passa attraverso la Slovenia e offre servizi di trasporto intermodale. "Reporter. Gr" afferma che il nuovo servizio collega il più grande terminale per container di Istanbul - Halkali - con la rete ferroviaria europea di Adria Kombi e Kombiverkehr, e rende possibile l´accesso alle regioni economiche principali d´Europa. Il servizio è studiato per trasportare merci dalla Turchia all´Europa Centrale e viceversa in sei o sette giorni. La Germania è attualmente il più importante partner commerciale per la Turchia, sia per le importazioni sia per le esportazioni, secondo quanto dichiara il direttore di Adria Kombi, Rok Svetek. Il nuovo servizio garantirà un trasporto veloce e affidabile tra i due Paesi. . |
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FERROVIA BASSANO MESTRE |
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Venezia, 14 aprile 2008 - “E’ già in programma da tempo, per dopo le elezioni, un incontro tra Regione, Amministrazione comunale bassanese e Trenitalia, proprio per discutere le questioni ben note della linea ferroviaria Bassano – Mestre. Voglio dire all’Ufab che non siamo mai restati né resteremo con le mani in mano, rispetto a problematiche che devono avere risposta, sulle quali come Regione siamo impegnati e non da oggi, e che corrispondono anche a impegni contrattuali della società ferroviaria”. Lo ha ribadito l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, intervenendo sui continui disservizi riscontrati sulla linea e nuovamente segnalati dal locale Comitato Utenti. “Su queste tematiche – ha aggiunto Chisso – c’è una concertazione forte in atto tra le istituzioni e vogliamo anche noi risultati, con grande determinazione, visto che siamo anche fortemente impegnati negli investimenti presenti e futuri per l’ammodernamento della linea e nel finanziare il servizio. Vogliamo per primi le risposte, consapevoli peraltro di quale sia l’effettiva situazione di Trenitalia. Di certo non ci basta sapere che, per quanto riguarda il trasporto locale su ferro, in Veneto le cose vanno meglio che in altre regioni, quando sulla Bassano – Mestre si riscontra una media di ritardi fuori di ogni logica e ragionevolezza”. “In ogni caso le risposte al problema guardano al presente ma anche in prospettiva – aggiunge Chisso – con un impegno immediato per ciò che riguarda il rispetto degli orari e la qualità del materiale rotabile: su questi c’è un impegno contrattuale preciso da rispettare. La prima risposta in termini infrastrutturali passa invece anzitutto per il cosiddetto “scavalco di Maerne”, ormai pronto, che permetterà alla linea da Castelfranco, e quindi da Bassano, di arrivare a Mestre direttamente senza interferenze con i grandi assi ferroviari da Udine e da Trieste, limitando gli attuali ritardi. La soluzione definitiva sarà data dal raddoppio della linea, sul quale stiamo lavorando con Rete Ferroviaria Italiana, ma che non è cosa da tempi brevi, mentre va studiato un allargamento a Bassano del Sfmr”. “Aggiungo anche – conclude Chisso – che ho voluto l’incontro con Trenitalia dopo le elezioni, per sgomberare preventivamente il campo dalle polemiche tipiche di questi periodi, che servono a far clamore ma poco aiutano le soluzioni”. . |
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NASCE IN FVG LA PRIMA AUTOSTRADA DEL MARE CHE COLLEGA I PORTI REGIONALI IMPORTANTI VANTAGGI ECONOMICI, OCCUPAZIONALI E AMBIENTALI: STIMATI 75 MILA CAMION IN MENO SULLE STRADE DELLA REGIONE PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA SI APRE L’OPPORTUNITÀ DI DIVENTARE UNA RETE PORTUALE DI RIFERIMENTO PER IL NORDEST |
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Trieste, 14 aprile 2008 - La prima nave da 19 mila tonnellate di bramme – semilavorati ferrosi destinati al laminatoio Palini e Bertoli, a San Giorgio di Nogaro -, è arrivata giovedì 10 aprile all’Adriaterminal a Trieste e, nel giro di una settimana, l’intero carico sarà consegnato al committente, a Porto Nogaro, tramite una nave-chiatta da 3mila tonnellate e una nave da circa 750 tonnellate. Risultato: circa 1360 camion in meno sulla strada (“in e out”, pari a un totale di 64 mila chilometri di percorrenza). Il progetto di cabotaggio tra i porti di Trieste e di Porto Nogaro per il trasporto delle bramme ai laminatoi della zona industriale Aussa Corno, che in questi giorni Tradax srl sta avviando – dopo aver fatto una prima prova tecnica nell’ottobre scorso – aderisce perfettamente ai dettami dell’Unione europea in materia di ambiente e trasporti: ridurre la congestione stradale, migliorare le prestazioni ambientali del sistema di trasporto, potenziare l’intermodalità contribuendo a una logistica più efficace e sostenibile. “Nasce una nuova filiera logistica via mare, alternativa al trasporto via terra – afferma Alessandro Paoluzzi, amministratore delegato Tradax. In questo progetto sono coinvolti tutti gli operatori della filiera, sia istituzionali - l’Autorità Portuale di Trieste, Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione Pianificazione Territoriale – il Consorzio Aussa Corno - che del mondo economico locale, in primis gli impianti di laminazione, poi la F. Lli Midolini Spa che ha preso in concessione l’Adriaterminal lato Nord nel Porto di Trieste (la banchina di cui Porto Nogaro non dispone, con un pescaggio di 12 metri) e l’Impresa Portuale Porto Nogaro che opera nella movimentazione merci”. Si stima che i tre laminatoi di San Giorgio di Nogaro – Palini e Bertoli (gruppo Evraz), Marcegaglia, Trametal (gruppo Metinvest) - lavorino 1,2 milioni di tonnellate di bramme l’anno in arrivo dal Porto di Monfalcone, per il 70% circa su gomma e il restante via ferrovia. Si tratta di circa 65 mila camion all’anno (in e out) che fanno la spola tra Monfalcone e la zona industriale Aussa Corno. Inoltre una buona quota parte della lamiera prodotta dai laminatoi esce dagli impianti via camion e si calcola che almeno 120 mila tonnellate del semilavorato, pari ad altri 10 mila camion annui, ritornino a Monfalcone per essere imbarcate. Per ogni euro investito in attività di cabotaggio l’Unione europea stima 6 euro di ritorno dell’investimento in termini ambientali e sociali. Nel caso specifico, esiste la concreta possibilità di ridurre gli impatti ambientali e sociali di 75 mila veicoli pesanti in circolazione sulle strade della nostra regione. Oltre ai risvolti occupazionali stimati in 40-50 posti di lavoro, è un punto di forza del progetto anche la garanzia della continuità degli approvvigionamenti per attività a ciclo continuo come quelle degli impianti di laminazione, che potrebbero incrementare la produzione a fronte di una crescente domanda mondiale di semilavorati ferrosi. La nuova rete logistica soddisferà anche gli incrementi produttivi previsti da Marcegaglia con l’ampliamento dello stabilimento di San Giorgio di Nogaro. Inoltre, i laminatoi potranno usufruire dei vantaggi fiscali e finanziari legati al regime di punto franco, in particolare della dilazione a tasso agevolato, fino a un massimo di sei mesi, per il versamento dell’Iva e delle imposte erariali. Con sede a San Giorgio di Nogaro, Tradax è agenzia marittima e broker, ed è specializzata nei servizi intermodali di logistica, in particolare in nuovi servizi di collegamento marittimo per il trasporto combinato di merci a corto raggio. Per mettere a punto l’innovativo progetto “trasporto bramme” che potrebbe aprire la strada a una serie di nuove potenzialità per l’area, Tradax si è avvalsa della consulenza del project manager Massimiliano Cafarelli, partner di B&c Srl di San Giorgio di Nogaro. “Inizialmente il collegamento è tra Trieste e Porto Nogaro, ma è nostro obiettivo coinvolgere al più presto anche il Porto di Monfalcone e integrare l’operatività dei tre porti della regione – aggiunge Paoluzzi. Daremo così vita a un polo logistico di smistamento bramme che in futuro potrebbe essere interessato anche ad estendere il servizio ad altre commodities o tipologie di materie prime e semilavorati. È questa la strada da percorrere per riqualificare e diversificare l’offerta logistica del Friuli Venezia Giulia e diventare una rete portuale di riferimento per il Nordest”. “Il break even point del progetto – spiega Massimiliano Cafarelli - è previsto già nel secondo esercizio, ottimizzando l’utilizzo delle navi e fornendo un servizio di cabotaggio giornaliero. Nel terzo esercizio, su una movimentazione prevista di 1 milione di tonnellate di bramme ai costi attuali, stimiamo che il servizio sarà in attivo, autonomo e svincolato dal contributo. In fase iniziale infatti il “progetto bramme” ricorre ad un contributo regionale di sostegno ai costi aggiuntivi necessari per i servizi di trasporto combinato, compensando la differenza per i diversi costi esterni e costi infrastrutturali specifici derivanti dall’uso del trasporto marittimo in sostituzione del trasporto su strada (ad esempio costi relativi a congestione traffico, inquinamento, inquinamento acustico, incidenti, clima, carico e scarico, diritti portuali)”. . |
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VENDOLA SCRIVE A PRODI E A PARISI PER QUESTIONE ARSENALE TARANTO |
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Bari 14 aprile 2008 - Il Presidente della Regione, Nichi Vendola, ha inviato l’11 aprile una lettera al Presidente del Consiglio Romano Prodi e al Ministro della Difesa Arturo Parisi sulla questione dell’Arsenale di Taranto, sequestrato dalla Magistratura in parti fondamentali per la produzione. Come è noto, oggi si è tenuta una riunione presso la Prefettura di Taranto durante la quale sono stati chiesti interventi a tutti i livelli per scongiurare il prolungarsi del blocco della produzione e Vendola ha così inteso sollecitare il Governo a prendere decisioni utili alla ripresa del lavoro. Vendola ha poi deciso di chiedere un appuntamento al Procuratore della Repubblica di Taranto perché, nel rispetto dell´autonomia e delle funzioni della Magistratura, possano essere sollecitati tempi il più possibile celeri nello svolgimento dell’inchiesta. Il Presidente Vendola ha ricordato così nella sua lettera che “l’Arsenale di Taranto è il più grande stabilimento di manutenzione di navi e sommergibili della Marina Militare Italiana, di rilevante importanza per il sistema della Difesa e, quindi, per la Sicurezza Nazionale. Al suo interno sono impiegati circa 2500 tra lavoratrici e lavoratori diretti, dipendenti pubblici, e lavoratori terzi, dipendenti della aziende di appalto; è sede del più grande bacino in muratura del Paese e di decine di reparti di lavorazione. Tuttavia, da almeno un decennio, versa in condizioni di difficoltà notevoli che vanno dall’obsolescenza delle apparecchiature, al degrado delle infrastrutture, alla mancata riqualificazione del personale, alla carenza di quadri intermedi, condizioni che hanno determinato una situazione di crisi preoccupante che rischia di portarlo al collasso definitivo”. Vendola ha sottolineato che “l’intero Paese per il ruolo strategico che questo stabilimento riveste nel sistema Difesa, oltre che la città di Taranto e il territorio jonico, non può permettere che ciò avvenga”. Il presidente ha confermato che “in questi ultimi giorni la situazione è ulteriormente precipitata a seguito dell’ennesimo intervento dell’Ispettorato del Lavoro sul bacino Brin, cuore della funzione di manutenzione. I lavoratori, le lavoratrici e le loro organizzazioni sindacali sono immediatamente scesi in piazza in difesa del loro posto di lavoro e hanno chiesto l’intervento di tutte le Istituzioni del territorio per scongiurare l’ipotesi, che era circolata, di sospensione delle attività lavorative e ricercare soluzioni in grado di rispondere all’emergenza e di riaprire una prospettiva di reale rilancio dello stabilimento. Durante l’incontro presso la Prefettura di Taranto, chiesto dalle organizzazioni sindacali, al quale hanno partecipato Istituzioni locali, la Regione, i rappresentanti della Marina Militare, sono stati scongiurati i provvedimenti di sospensione ma resta l’urgenza di intervenire con la massima celerità e con strumenti adeguati. Pressante la richiesta di Vendola: “E’ assolutamente necessario che il Governo nazionale assuma una iniziativa che, partendo dal riconoscimento dell’emergenza nella quale è venuto a trovarsi l’Arsenale e delle ricadute sul mantenimento in efficienza della flotta italiana che questa comporta, affronti la situazione con strumenti eccezionali”. “Vanno accelerati – scrive inoltre Vendola -i tempi burocratici per l’utilizzo dei fondi ordinari e straordinari a disposizione dell’Arsenale di Taranto, vanno risolte tutte le lungaggini che impediscono gli interventi necessari a rispondere alle numerose prescrizioni, in materia antinfortunistica e di sicurezza del lavoro emanate dalla Magistratura, va assunta una concreta responsabilità da parte dei vertici politici e militari della Difesa al fine di mettere, in questo scorcio di Legislatura, questa emergenza al primo posto tra le priorità del Ministero perché sono in gioco migliaia di posti di lavoro e la dismissione di un fondamentale ruolo pubblico” “La Regione – conclude Vendola - pur non avendo competenze dirette sulla questione, seguirà passo dopo passo la situazione pronta a fare la sua parte per arrivare ad una soluzione positiva della vertenza in atto, per dare una risposta alla pressante e accorata richiesta degli eredi di una storica classe operaia, quella nata e cresciuta al di là del muraglione della Marina Militare, nel cuore della città di Taranto, di continuare a svolgere il proprio ruolo al servizio dell’interesse nazionale senza perdere neppure un posto di lavoro. Questa città, questa regione non possono permettere una qualsiasi altra ipotesi”. . |
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AICON YACHTS PUNTA A EST AICON HA PRESENTATO UFFICIALMENTE A SHANGHAI IL BRAND E LA STRATEGIA COMMERCIALE PER LA CINA E L’AREA ASIA-PACIFIC |
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Milano, 14 aprile 2008 – In occasione del China International Boat Show, previsto a Shanghai da oggi 10 aprile fino al 13 aprile 2008, Aicon Yachts ha presentato in via ufficiale il brand e la strategia d’espansione nel mercato Cinese e nell’area Asia-pacific. Il Top Management di Aicon in collaborazione con il dealer cinese Speedo Marine, ha organizzato una conferenza stampa per raccontare per la prima volta in assoluto al mercato orientale la storia dell’azienda, i punti di forza, la gamma di prodotto. Con il Boat Show di Shanghai il Gruppo mira a consolidare la sua presenza nel vasto mercato asiatico, e la partecipazione ad un evento di portata internazionale consente ad Aicon di mostrare non soltanto il brand e i suoi prodotti, ma anche la strategia commerciale in continuo sviluppo e potenziamento. Per l’occasione, Aicon Yachts ha mostrato gli elementi cardine che hanno così ben contribuito a sviluppare il successo del cantiere messinese a livello internazionale. Alla stampa locale e internazionale presente alla conferenza stampa è stata proiettata una panoramica dell’intera gamma Aicon, puntando l’attenzione sullo sviluppo del brand, sui servizi offerti e sullo stile tutto italiano che caratterizza ogni singola imbarcazione a marchio Aicon. In seguito, un overview dell’azienda sul vasto mercato asiatico: le strategie commerciali, elementi fondamentali affinchè Aicon diventi una garanzia di successo per i clienti futuri. L’obiettivo è di consolidare il brand sul mercato cinese a nell’are Asia Pacific in modo tale da garantire una serie di servizi volti a customizzare le imbarcazione in base alle esigenze della clientela orientale e offrire un prodotto in linea con le richieste di questo mercato che attualmente offre delle potenzialità ben riconosciute e riconoscibili. Le imbarcazioni a marchio Aicon traducono i concetti chiave dello stile del Gruppo: continuità degli spazi, ambienti idealmente aperti ed essenzialità delle linee che garantiscono ad ogni area la giusta privacy, esaltandone la vivibilità. Il design delle imbarcazioni Aicon è studiato sia per assicurare una vita di mare all’insegna del benessere e dell’armonia, sia per valorizzare la fruibilità degli ambienti, assicurando continuità tra gli esterni e gli interni ed esaltando la funzionalità di ogni spazio. Il risultato è, quindi, un’impostazione progettuale di base che promuove una razionalità espressiva e costruttiva delle barche Aicon a cifra stilistica del cantiere. “Il brand Aicon, i cui prodotti sono sbarcati in Cina già da diversi anni, è stato presentato ufficialmente durante la conferenza stampa di Shanghai” – afferma Fabrizio Pisciotta, Direttore Commerciale di Aicon Yachts – “La nostra presenza al salone è soltanto una delle azioni che stiamo portando avanti sul mercato asiatico. La strategia di posizionamento e di penetrazione prevede: l’apertura di uffici a Shanghai, un piano di marketing dedicato, l’apertura di un centro assistenza after sales in collaborazione con un partner locale e l’individuazione di nuovi dealer a Hong Kong,singapore e in Thailandia, Malaysia e Sud Corea. Tutto ciò sarà importante per Aicon per perseguire nell’arco dei prossimi 2 anni un obiettivo ambizioso ma raggiungibile: la presenza di dieci yacht Aicon in Cina e ulteriori dieci nell’area asiatica” . |
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