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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 21 Aprile 2008 |
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“SPORT E COMUNICAZIONE SOCIALE: UN’ACCOPPIATA VINCENTE” |
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Milano, 21 aprile 2008 – In occasione dell’evento “Sport e comunicazione sociale: un’accoppiata vincente” la Fondazione Sodalitas premierà oggi alle ore 14. 30 presso l’ Auditorium Assolombarda, via Pantano 2i vincitori del Premio Giornalismo per il sociale. Interverranno tra gli altri Diana Bracco, Presidente Assolombarda e Fondazione Sodalitas, e i direttori di 3 testate nazionali (Antonio Di Bella, Tg3; Carlo Verdelli, Gazzetta dello Sport; Pierluigi Visci, Direttore Quotidiano Nazionale). Parteciperà Ivan Ramiro Cordoba, calciatore di Fc Internazionale. Per informazioni: www. Sodalitas. It . |
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ANCHE IL MATEMATICO PIERGIORGIO ODIFREDDI FACEVA IL DJ: AL CONVEGNO VENEZIANO DI RADIO E RETI, SCIENZIATI, FILOSOFI, SOCIOLOGI E MUSICISTI DISCUTONO DEL SUCCESSO DELLA RADIO IN ITALIA. |
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Venezia, 21 aprile 2008 - Dal 1988, data di nascita di Audiradio, l’ascolto della radio in Italia è passato da 26 milioni di ascoltatori a 38,4 milioni. Della passione degli italiani per la radio e del futuro della veterana dei mass media si è discusso al meeting di Radio e Reti, storica concessionaria di pubblicità radiofonica, il 19 aprile a Venezia alla presenza dei principali operatori del mondo della pubblicità e a numerosi editori radiofonici nazionali e regionali. La crescita del pubblico della radio in questi due decenni è andata di pari passo con l’incremento degli investimenti pubblicitari sul mezzo: dai 94 miliardi di lire del 1988 ai circa 500 milioni di euro previsti per l’anno in corso, la quota è passata da 1,7% del 1988 al 7% del 2008. Le 700 radio rilevate da Audiradio nel 1988 sono scese alle circa 300 attuali. “Il mercato della radio in questi venti anni, per effetto di acquisizioni e accorpamenti, si è semplificato in termini quantitativi ma è cresciuto dal punto di vista qualitativo e la crescita dell’ascolto globale del mezzo ne è la dimostrazione. Quella che era considerato un mezzo in via di estinzione a causa dell’esplosione della tivù privata si è invece rivelato il mezzo più dinamico e innovativo del sistema dei media. La novità dei prossimi anni si chiamerà radio. ”, ha detto aprendo i lavori Enzo Campione, presidente di Radio e Reti. A indagare sui motivi del successo della radio sono stati chiamati filosofi, musicisti, matematici e sociologi. Coordinati da Claudio Sabelli Fioretti hanno discusso di radio il matematico Piergiorgio Odifreddi che, dopo aver raccontato i suoi esordi nel 1975 a Radio Cuneo Democratica come conduttore di un programma di free jazz, ha spiegato come in Fm si possa fare anche divulgazione scientifica. “ A patto però che il ragionamento non si debba interrompere continuamente per trasmettere la musica”. , ha precisato. “Musica e ancora musica”, chiede invece alla radio Max Gazzè, musicista e compositore, che con il brano Il solito sesso, presentato a Festival di Sanremo, ha totalizzato il maggior numero di presenze radiofoniche negli ultimi mesi. “Per un musicista la radio non è solo uno strumento di promozione del proprio lavoro ma è anche un indispensabile strumento di indagine su quello che altri artisti stanno facendo. A differenza di Odifreddi che vorrebbe una radio di sole parole io vorrei una radio di sola musica. ” La discussione non è stata solo sui modelli editoriali che si contrappongono nell’etere - radio di parola contro radio musicale - ma piuttosto sul ruolo della radio in un mondo della comunicazione che sembra ormai convergere non più sul computer, come si credeva fino a pochi anni fa, ma sul telefonino. Maurizio Ferraris, docente di filosofia teoretica all’Università di Torino, autore del saggio “Dove sei? Ontologia del telefonino”, ha spiegato come tutte le forme di comunicazione, pubblica e privata, stiano convergendo verso i cellulari (50 milioni di esemplari nella sola Italia) che sono diventati, da strumento di comunicazione personale, uno strumento elettronico in cui si raccoglie il nostro essere sociale e la nostra identità individuale e collettiva. “La radio indiscutibilmente sta vivendo una seconda vita”, ha concluso il sociologo Francesco Morace, presidente del Future Concept Lab, centro di studio sulle tendenze di consumo e sociali, “perché per la sua stessa natura lavora per affinità con il pubblico. Si ascolta una radio e ci si riconosce in essa per affinità di stili di vita, di gusti musicali. Questa adesione diventa fondamentale per orientarsi nel labirinto di informazioni e di emozioni che ci circonda quotidianamente. La radio ha una ‘buona reputazione’ e questo le ha consentito di guadagnare consenso più di altri media. ” . |
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SWISSCOM PORTA BLUEWIN TV SUL CELLULARE |
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Berna, 21 aprile 2008 - Swisscom amplia la propria offerta televisiva per il cellulare. Il nuovo servizio denominato «Bluewin Tv mobile» è disponibile sulla nuova rete Dvb-h con una qualità che finora poteva essere garantita solo dal televisore in soggiorno. Pagando un canone mensile di Chf 16. - o importo giornaliero di Chf 2. -, l’utente può usufruire di 20 emittenti. Grazie alla guida elettronica ai programmi e al tasto di navigazione, Bluewin Tv mobile può essere utilizzato anche fuori dalle mura domestiche. Dvb-h è l’acronimo di Digital Video Broadcasting Handheld e consente di richiamare le emittenti televisive sul proprio cellulare premendo semplicemente un tasto e beneficiare di una qualità del suono e delle immagini di prim’ordine. La gamma comprende 20 emittenti, fra cui Sf1, Tsr1 o Eurosport (in lingua tedesca). L’apposito tasto di navigazione facilita notevolmente il passaggio da un canale all’altro e con la guida elettronica ai programmi l’utente è sempre aggiornato sull’offerta del palinsesto televisivo. Swisscom è il primo fornitore della tecnologia Dvb-h a livello mondiale. L’introduzione di questo prodotto segna un ulteriore passo avanti nell’ambito della strategia multimediale di Swisscom. Con il telegiornale in 100 secondi, Napster mobile e il portale Vodafone live!, Swisscom propone già delle applicazioni multimediali di successo. Bluewin Tv mobile attraverso la tecnologia broadcast (Dvb-h) potenzia l’offerta di Swisscom nel settore della comunicazione mobile e allo stesso tempo completa l’assortimento dei prodotti televisivi: sia a casa con Bluewin Tv basic e plus o in viaggio con Bluewin Tv mobile, il cliente dispone di un prodotto commisurato alle proprie esigenze. La copertura Dvb-h in Svizzera raggiunge già il 44% della popolazione. Con un terminale che supporta la tecnologia Dvb-h, ad esempio il modello Nokia N77, negli agglomerati di Basilea, Berna, Ginevra, Losanna e Zurigo gli utenti possono seguire Uefa Euro 2008Tm sul proprio telefonino e beneficiare di una qualità elevata. Al di fuori della regione di copertura Dvb-h o con un cellulare non compatibile con questa tecnologia il cliente può avvalersi di Bluewin Tv mobile sul portale Vodafone live! tramite Umts/edge. Il grado di copertura Umts/edge corrisponde al 99,8% della popolazione svizzera. L’impiego sporadico del servizio costa Chf 2. - al giorno; l’abbonamento mensile di Chf 16. - permette di guardare la televisione illimitatamente a un prezzo fisso. Bluewin Tv mobile può essere disdetto mensilmente e quindi il cliente non deve onorare alcun obbligo contrattuale. Giâ dal 2004 è possibile ricevere la televisione sul cellulare attraverso il portale Vodafone live! (Umts/edge). Il servizio viene migliorato costantemente. Bluewin Tv mobile attraverso la tecnologia Dvb-h sarà disponibile dal 13 maggio 2008. Il modello Nokia N77 ê il primo apparecchio compatibile con questa tecnologia e può essere acquistato in tutti i punti vendita di Swisscom. Stipulando l’abbonamento swiss liberty per una durata contrattuale di 24 mesi e l’abbonamento mensile a Bluewin Tv mobile, il cellulare Nokia N77 costa Chf 1. -; senza contratto Chf 899. -. Nel corso dell’anno anche i modelli Nokia N96 e Samsung Sgh-p960 saranno integrati nell’assortimento di Swisscom. I clienti che possiedono già un cellulare compatibile con le tecnologie Umts/edge e che desiderano ricevere il link a Bluewin Tv mobile sul portale Vodafone live! devono inviare semplicemente un Sms gratuito con «Bluewintv» al numero 888. Bluewin Tv mobile via Dvb-h Bluewin Tv mobile; via Umts / Edge; Requisito apparecchio Dvb-h (Nokia N77, altri modelli seguiranno) apparecchi Umts/edge; Emittenti televisive 20 emittenti televisive 30 emittenti televisive; Copertura di rete città ospitanti Euro 2008 (Basilea, Berna, Ginevra, Zurigo) e Losanna; copertura Dvb-h = 44% ovunque in Svizzera; copertura Umts / Edge = 99,8%; Caratteristiche qualità Hd; accesso alla Tv con un solo tasto; rapido passaggio da un canale all’altro; Tv Guide accesso tramite portale Vodafone live; Prezzo Chf 16. - al mese oppure Chf 2. - al giorno; Disponibilità dal 13 maggio 2008 già disponibile, nuova versione dal 21 aprile 2008. . |
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DAL 21 APRILE IN ONDA SULLE RETI MEDIASET LO SPOT MEDIASET FIRMATO ANCHE DA GREENPEACE E WWF PER CELEBRARE L’EARTH DAY: “LA GIORNATA DELLA TERRA” |
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Milano, 21 aprile 2008 - “Concentra l’energia in gesti intelligenti”. Questo lo slogan della campagna informativa prodotta da Mediaset e firmata anche da Greenpeace e Wwf per la giornata del 22 aprile che celebrerà L’earth Day: “La Giornata della Terra". Un appuntamento diventato per tutto il mondo il simbolo della sensibilità ambientale di massa. Da lunedì 21 a sabato 26 aprile le Reti Mediaset trasmetteranno uno spot di 30 secondi a favore dell’ambiente che mostra come, attraverso semplici abitudini quotidiane, si possa ridurre il consumo globale delle risorse. Uno spot, con un linguaggio lineare e diretto che traduce in numeri concreti lo spreco e la possibilità di risparmio di risorse e, fa riflettere su come piccoli gesti domestici possano fare la differenza: un rubinetto che perde consuma in un anno tanta acqua da riempire 30 vasche da bagno; se fai la doccia invece del bagno risparmi 100 litri d’acqua; bollire l’acqua più del necessario è un inutile dispendio; un elettrodomestico in stand-by consuma in un anno quanto una tv accesa 8 ore al giorno per un mese; in un anno con lavaggi a pieno carico risparmi l’acqua necessaria a cucinare per tutta la famiglia; spegni la luce quando esci da una stanza. Lo spot si conclude con un pay off: “Concentra l’energia in gesti intelligenti “ La campagna è stata ideata e prodotta dalla Direzione Creativa Coordinamento Immagine Mediaset guidata da Mirko Pajé. Regia di Tony Brunetti. . |
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LOMBARDIA FINANZIA CINEMA D´AUTORE E PER BAMBINI |
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Milano, 21 aprile 2008 - La sesta edizione del festival "Il cinema visto da Milano", un seminario di restauro filmico e un festival-laboratorio dedicato al cinema per bambini e ragazzi: sono le iniziative messe in campo nel 2008 dalla Fondazione Cineteca Italiana che hanno avuto il sostegno della Regione Lombardia. Approvando una delibera proposta dall´assessore alle Culture, Massimo Zanello, la giunta regionale ha infatti assegnato alla Fondazione un finanziamento di 80. 000 euro per la promozione del cinema d´autore. Quest´anno il festival "Il cinema visto da Milano" prevede un concorso per sette film indipendenti non ancora distribuiti, la proiezione di 20 lungometraggi italiani e la presenza di registi, attori e uomini di spettacoli come Enzo Jannacci, Carlo Lizzani, Fabrizio Bentivoglio, Francesca Comencini e altri ancora. Altrettanto interessante il festival dedicato al cinema per l´infanzia che si terrà a ottobre 2008 e proporrà seminari, laboratori filmici destinati ai più piccoli (che si terranno all´ultimo piano di Palazzo Pirelli) e il recupero di vecchi film del genere. Soddisfatto Zanello: "Continua la collaborazione della Regione Lombardia con la Cineteca Italiana in occasione di una nuova e importante iniziativa che servirà a far conoscere al grande pubblico giovani e validi registi altrimenti misconosciuti nonostante il loro indubbio valore, e dall´altra a far conoscere ai nostri ragazzi la grande tradizione del cinema milanese e lombardo". . |
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L´ULTIMA MISSIONE (MR73):: UN´INDAGINE TRA FANTASMI DEL PASSATO E CONTRASTI TRA POLIZIOTTI CORROTTI |
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Milano, 21 aprile 2008 - Daniel Auteuil interpreta un poliziotto fallito della Squadra Omicidi di Marsiglia, Louis Schneider, che conduce un´indagine tra fantasmi del passato e contrasti coi colleghi corrotti, mentre Olivia Bonamy interpreta il personaggio di Justine, sopravvissuta al massacro dei genitori 25 anni prima. Il film si dipana fra la ricerca di un serial killer, che imperversa per Marsiglia a stuprare ed uccidere donne, e l´uscita di prigione dell´assassino dei genitori di Bustine che proprio Schneider aveva a suo tempo arrestato. I due personaggi paralleli, Louis e Justine, affrontano il dolore reagendo in maniere opposte. Il regista, Olivier Marchal, ex poliziotto, rende la messa in scena passionale, dando una certa credibilità tragica ai rapporti tra colleghi corrotti, ma firma un film troppo personale e disperato, dove s´intrecciano più trame non sempre ed opportunamente sviluppate, e non sono completamente curati gli ingranaggi del racconto. Forse proprio nei suoi eccessi, nell´amore per il cinema e nel trasporto con cui è filmato, L´ultima missione può però apportare un tocco di novità e interesse al genere. Un’annotazione finale: 73 è la sigla del revolver a sei colpi, micidiale e preciso, in dotazione alla polizia francese negli anni ‘70. . |
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AFTERVILLE. THE MOVIE OLTRE 1500 PERSONE INVADONO IL CINEMA MASSIMO PER LA PRIMA NAZIONALE |
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Torino, 21 aprile 2008 - Un trionfo annunciato. “Afterville. The Movie”, il cortometraggio presentato ieri a stampa e pubblico in anteprima nazionale al Cinema Massimo di Torino ha riscosso un successo che è andato al di là delle aspettative della stessa organizzazione. Tre proiezioni, tre “tutto esaurito” per un totale di quasi 1. 500 persone che hanno fatto la fila sino alle 23. 00 fuori dalle sale del cinema per poter assistere alla presentazione dell’attesissimo corto commissionato dalla Fondazione Ordine Architetti di Torino e coordinato dai quattro “head of project” Fabrizio Accatino, Michele Bortolami, Tommaso Delmastro, Massimo Teghille. “Il successo clamoroso di questa serata dimostra che la scelta di concentrarsi su un programma di eventi collaterali al prossimo Congresso Mondiale degli Architetti che puntasse sulla qualità - ha sottolineato il presidente dell’Oat Riccardo Bedrone - è stata vincente” Dunque, a poco più di due mesi dall’inizio del Xxiii Congresso Mondiale degli Architetti, Torino si mette in vetrina con un lavoro straordinario, che ha nell’originalità e nello spiazzamento i suoi tratti distintivi, gli stessi della linea artistica dell’intero progetto “Afterville. Tomorrow comes today”, ideato e curato dallo Studio Undesign di Michele Bortolami e Tommaso Delmastro insieme a Fabrizio Accatino e Massimo Teghille. Il cortometraggio “Afterville. The Movie”, diretto dai due giovani filmaker milanesi Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, già autori dei pluripremiati cortometraggi di genere “E:d:e:n” e “The Silver Rope”, vede la straordinaria partecipazione dello scrittore americano di fantascienza Bruce Sterling (considerato il padre del cyberpunk insieme a William Gibson), e si avvale per i titoli di coda del brano L´ultima risposta dei Subsonica, concesso espressamente dalla band per il film. “Questo corto è stato un lavoro lunghissimo e complesso – ha voluto precisare l´head of project Fabrizio Accatino – che ha visto un centinaio di persone impegnate nella sua realizzazione per quasi un anno. Il risultato è un film di fantascienza spettacolare e moderno: un´operazione senza precedenti in Italia”. Il cortometraggio sarà proiettato a Napoli il 24 aprile in occasione del Comicon, il Salone Internazionale del fumetto, a fine maggio a Milano, poi a seguire in altre grandi città italiane, mentre a Torino verrà presentato durante gli eventi del Xxiii congresso Mondiale Uia Torino 2008, prima di essere in distribuzione dall’autunno nelle sale cinematografiche di tutta Italia. “Afterville. The Movie” è un cortometraggio di fantascienza della durata di 33 minuti che presenta effetti visivi computerizzati di grande efficacia, girato in due formati diversi, super 16mm e Hd. Quest’ultimo formato è stato usato per incastonare gli enormi ufo (le “Rocce”) in diverse zone di Torino, nel cui tessuto urbanistico e skyline metropolitano convivono le astronavi aliene e i grattacieli a firma di Renzo Piano e Massimiliano Fuksas, oggetto di quotidiano dibattito cittadino. “Afterville. The Movie” è stato girato in 7 giorni con 15 attori e una trentina di comparse. Il casting lanciato su Internet ha selezionato Roberto Laureri, Giorgia Wurth e Paolo Giangrasso come attori protagonisti su oltre 500 candidati. . |
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"PROJECTS AWARD": CONCORSO PER GIOVANI CREATIVI IMPEGNATI NEL CINEMA D´ANIMAZIONE. SELEZIONE PER IDEE ORIGINALI DA REALIZZARE COL SUPPORTO DI STRUTTURE PROFESSIONALI. INIZIATIVA NELL´AMBITO DELL´ACCORDO "GECO" |
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Bologna, 21 aprile 2008 - Un’opportunità per giovani animatori, autori, registi che vogliano realizzare un proprio progetto con un contributo economico e tecnico professionale. E’ Emilia-romagna Regione Animata “Projects Award”, un concorso rivolto a giovani residenti o domiciliati in Emilia-romagna che ha come finalità quella di sostenere e sviluppare la creatività giovanile nel settore del cinema d’animazione. Per raggiungere questo obiettivo, il concorso seleziona idee originali da produrre e segue la fase di realizzazione in un cortometraggio o in un pilota di serie d’animazione, mettendo a disposizione gli strumenti necessari. Il concorso, indetto dall’Associazione Amici del Future Film Festival, è un’iniziativa resa possibile da un contributo finanziario statale e regionale, e fa parte dell’Accordo “Geco”. “Projects Award” è realizzato in collaborazione con il network Emilia-romagna Regione Animata. Il bando è riservato a giovani tra i 18 e i 30 anni residenti o domiciliati in Emilia-romagna. Un comitato vaglierà le domande pervenute (non oltre il 31 luglio 2008) e selezionerà i partecipanti al concorso che dovranno presentare il proprio progetto in una fase detta “pitching”. Una giuria valuterà i “lanci” e selezionerà i progetti vincitori (da 3 a 8 cortometraggi o episodi pilota di serie in animazione) che quindi potranno essere realizzati. I concorrenti avranno l’opportunità di realizzare la propria opera tramite uno stage presso una o più delle società che costituiscono il network Emilia-romagna Regione Animata; tramite lo stage i concorrenti potranno quindi usufruire degli strumenti adeguati e della competenza di professionisti che seguiranno tutte le fasi della lavorazione. Oggi, nella sede della regione a Bologna, si è svolta la presentazione del bando, con la partecipazione dell’assessore regionale alla Cultura, Alberto Ronchi, del direttore artistico del Future Film Festival, Giulietta Fara, di esponenti del network Regione Animata e dell´Emilia-romagna Film Commission. L’assessore Ronchi ha posto l’accento sulla “profonda condivisione degli obiettivi che stanno alla base del bando, in linea con le politiche di programmazione che costituiscono l’accordo Geco”. “Si tratta di un percorso cominciato fin dall’inizio della legislatura – ha detto Ronchi - che ha tra gli interessi prioritari il cinema d’animazione. Siamo riusciti a costruire una rete con produttori, autori e festival: ora cerchiamo giovani talenti che potranno sperimentare la propria abilità realizzando un prodotto, ed avendo la possibilità di andare ai nostri festival guadagnando una visibilità internazionale”. Tra l’altro, l’assessore ha annunciato l’intenzione di far circuitare i prodotti di animazione nelle sale d’essai, in collaborazione con gli esercenti cinematografici, così come accaduto per il genere documentaristico. Sintesi del bando Le opere finite saranno presentate entro il 2010 in occasione del Future Film Festival. Ad ogni concorrente verrà dato un rimborso spese di 2. 000 euro al termine della realizzazione dell’opera. Il bando di concorso e maggiori informazioni si possono trovare sul sito dedicato al concorso: www. Regioneanimata. It Cos’è Geco Andare al cinema spendendo tre euro, avere a disposizione più luoghi per sviluppare la propria creatività, maggiori occasioni di formazione nel settore multimediale, finanziamenti per la creazione di nuove imprese ad alta tecnologia, e poi concorsi, premi, siti web, progetti per la partecipazione alla vita democratica, la prevenzione e sensibilizzazione dei rischi alla salute per avere stili di vita più sani. Sono alcune delle nuove possibilità per i giovani messe in campo da Geco che prevede, per il triennio 2007-09, 22 progetti per un valore complessivo di 29. 488. 754 euro, messi a disposizione dal ministero per le Politiche giovanili e Attività sportive (12. 690. 000), dalla Regione Emilia-romagna (10. 240. 000) e da Enti locali e altri soggetti pubblici e privati (6. 558. 754 ). A questi si aggiungono altri 4 progetti attuabili a fronte di nuove risorse. L´accordo è stato sottoscritto l´11 dicembre scorso tra la Regione Emilia-romagna, il Pogas - ministero per le Politiche giovanili e Attività sportive e il Mise - ministero per lo Sviluppo economico. L´accordo, che riguarda i giovani di una fascia di età che va dai 14 ai 34 anni, si muove seguendo quattro linee strategiche. 1) Promuovere la produzione e la fruizione culturale ha l’obiettivo di garantire un contesto favorevole alla ricerca e allo sviluppo della progettualità e della creatività dei giovani nella regione. Per questa sezione sono stati individuati 8 progetti per un totale di 10. 048. 254 euro. 2) La seconda linea strategica riguarda l´accesso dei giovani al lavoro e all´impresa nei settori produttivi emergenti di alta tecnologia e Ict. Al settore sono dedicati 4 progetti per un totale di 10 milioni e 406. 000 euro. A questo filone appartiene “Projects Award”. 3) Promuovere l´informazione, la partecipazione, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale è la terza linea strategica, che vede i giovani come protagonisti del cambiamento e del rafforzamento della coesione sociale. A questo settore sono dedicati 4 progetti per un totale di 5 milioni e 636 mila euro. 4) L´ultimo filone strategico promuove stili di vita sani, la pratica sportiva e il turismo giovanile, secondo un filo rosso che collega la prevenzione, lo sport, la mobilità e l’educazione alla sostenibilità. In questo campo i progetti sono 6 per un totale di 3 milioni e 398. 000 euro. . |
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A UDINE VA DI SCENA LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL LIBRO |
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Udine, 21 aprile 2008 - Sulla scia della tradizione spagnola, anche Udine ospita la giornata internazionale del libro, riconosciuta dall’U. N. E. S. C. O. In cui agli uomini viene donato un libro ed alle donne una rosa rossa. L’usanza è giunta sino a noi passando attraverso i paesi di lingua tedesca; in questo giorno i lettori di tutto il mondo festeggiano la propria passione, da cui il simbolo della rosa accanto a quello del libro. L´appuntamento è per mercoledì 23 aprile alle ore 18. 00 in via Cairoli nell´area verde "G". Ambrosoli”, recentemente riqualificata dalla 1^ Circoscrizione cittadina – Udine centro. I gruppi di lettura di tutte le circoscrizioni che hanno preso parte al progetto si ritroveranno per condividere con i partecipanti parole, storie, libri e poesie in una girandola di emozioni, a conclusione del percorso sperimentato assieme. Per saperne di più è possibile telefonare alla biblioteca della 1^ Circoscrizione (0432/297804) in via Chinotto 1, oppure alla biblioteca della 4^ Circoscrizione (0432/520534) in via Pradamano 21. . |
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IL TEMPO MIGLIORE LORELLA FOSCHI IN ARTE LUNA |
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Milano, 21 aprile 2008 - L’autrice, pervasa da una forte emotività, traduce in versi i propri sentimenti di amore, di amicizia e di riconoscenza verso quelle poche ma insostituibili persone che le sanno stare accanto. La silloge è composta da più sezioni, ciascuna delle quali è dedicata a un periodo fondamentale della vita di Luna: la perdita del padre per esempio, ha scosso in modo significativo la sensibilità della scrittrice, che lo ricorda con affetto e sofferenza. L’inesorabile scorrere del tempo è catturato nei versi di Luna che, con semplicità e linearità di stile, rende partecipe il lettore del proprio universo, un mondo spesso crudele, nel quale lei continua comunque a credere e di cui vuole fidarsi; ed è proprio grazie alla grande capacità di amare il prossimo che l’Autrice riscopre, ogni giorno, il vero valore della vita. Lorella Foschi, in arte Luna, è nata a Bologna e vive a Sesto Imolese. All’età di otto anni ha iniziato a soffrire di crisi epilettiche, uno stato di salute che l’ha isolata dai propri coetanei e dagli insegnanti incapaci di comprendere e accettare una bambina troppo sensibile. Ha frequentato una scuola regionale per segretaria d’azienda e un corso serale di cucina. Editrice Nuovi Autori Milano, Prezzo copertina: 8,00 € Pagine: 44. . |
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È PAOLA BRESSAN CON "IL COLORE DELLA LUNA" (LATERZA) LA VINCITRICE DELLA SESTA EDIZIONE DEL PREMIO GIOVANNI MARIA PACE PER IL MIGLIOR SAGGIO ITALIANO DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA |
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Trieste, 21 aprile 2008 - Per la prima volta in assoluto, è una donna a ricevere il riconoscimento intitolato al giornalista di Repubblica e L’espresso scomparso nel 2002. Edizione tutta al femminile anche per il Premio illy Leggi la scienza: la recensione di Federica Sustersic, del Liceo Classico Francesco Petrarca di Trieste, è stata giudicata la migliore recensione tra quelle scritte dagli studenti delle scuole superiori. È ‘Il colore della luna’ di Paola Bressan (Editori Laterza) il miglior libro italiano di divulgazione scientifica del 2007 per la giuria del Premio Giovanni Maria Pace. Il risultato è stato comunicato questa mattina a Trieste durante la cerimonia di premiazione, inserita nel programma della Fiera internazionale dell’Editoria Scientifica Trieste (Fest). Paola Bressan è la prima donna in assoluto a vincere il riconoscimento. Secondo la giuria l’opera è stata ‘in grado di illustrare in modo originale e approfondito la complessità del meccanismo della visione. ‘Il colore della luna’ di Paola Bressan rappresenta un esempio brillante di divulgazione nel campo della percezione visiva, in grado di fornire un quadro esauriente e aggiornato sui più recenti aspetti della ricerca nel settore’. ‘Il colore della luna’ ha superato in finale: ‘La scienza tra le nuvole. Da Pippo Newton a Mr. Fantastic’ (Raffaello Cortina Editore) di Pier Luigi Gaspa, Giulio Giorello e ‘Forme del divenire. Evo-devo: la biologia evoluzionistica dello sviluppo’ (Einaudi) di Alessandro Minelli. Paola Bressan è una ricercatrice dell’Università di Padova. I suoi interessi di ricerca riguardano soprattutto la psicologia della visione e la psicologia evoluzionistica. Su questi argomenti ha pubblicato decine di lavori in prestigiose riviste internazionali. Insegna scrittura scientifica alla Scuola di Dottorato in Scienze Psicologiche. All’evento, condotto da Rossella Panarese di Radio 3 Scienza, hanno partecipato i finalisti, Stefano Fantoni, direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) che promuove il Premio, e Andrea Illy, presidente illycaffè, l’azienda triestina che da anni collabora alla realizzazione della manifestazione. Sul palco anche il giornalista Rai e critico letterario Piero Dorfles. Il Premio, giunto alla sesta edizione, è intitolato alla memoria di Giovanni Maria Pace, il giornalista scientifico de La Repubblica e L’espresso, scomparso nel 2002. Il riconoscimento mira a promuovere la cultura scientifica nel nostro Paese premiando le opere che si distinguono per la capacità di parlare di scienza al grande pubblico con precisione e chiarezza. La prima edizione del Premio è stata vinta nel 2002 da Piergiorgio Odifreddi con ‘C’era una volta un paradosso’ (Einaudi). Come ogni anno il vincitore del Premio Giovanni Maria Pace concorrerà di diritto al Descartes Prize for Science Communication, l’evento organizzato dalla Direzione Scienza e Società della Commissione Europea che assegnerà 60. 000 euro al miglior scrittore di scienza dell’anno. La giuria del Premio è composta da scienziati e giornalisti. Il Presidente è Enrico Bellone (Le Scienze, Mente & Cervello). Gli altri giurati sono Piero Bianucci (La Stampa), Umberto Bottazzini (Università Statale di Milano), Giovanni Caprara (Corriere della Sera), Claudia Di Giorgio (Le Scienze, Mente & Cervello), Arturo Falaschi (Scuola Normale Superiore di Pisa ‘ Icgeb), Armando Massarenti (Il Sole 24 Ore), Simona Morini (Università Iuav di Venezia), Piergiorgio Odifreddi (Università di Torino), Guglielmo Pepe (La Repubblica), Alberto Piazza (Università di Torino). Premio illy leggi la scienza Federica Sustersic, della Iic del Liceo Classico Francesco Petrarca è la vincitrice della Iii edizione del ‘Premio illy Leggi la scienza’, il riconoscimento destinato a premiare la migliore recensione scritta dagli studenti delle scuole superiori di Trieste su uno dei libri finalisti del Premio Pace. La studentessa, che ha recensito il libro ‘La scienza tra le nuvole’ di Gaspa e Giorello, riceverà una fornitura di libri a tema scientifico, così come la biblioteca del Liceo Petrarca. La giuria, composta dai docenti del Master in Comunicazione della Scienza della Sissa, inoltre ha voluto menzionare in via eccezionale il lavoro di Mila Vujovic, per la sua recensione de ‘Il colore della luna’. Il ‘Premio illy Leggi la Scienza’, fortemente voluto da Ernesto Illy, scomparso all’inizio del 2008, si affianca ai diversi progetti che l’azienda sta portando avanti da alcuni anni a Trieste con le scuole di ogni ordine e grado con l’obiettivo di avvicinare bambini, ragazzi e giovani al mondo della scienza, incoraggiando poi la scelta di facoltà scientifiche. Il premio Giovanni Maria Pace e il premio illy Leggi la scienza sono a cura di: Mauro Scanu premiopace@festrieste. It Mobile: +39 333 1615477 . |
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SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLA QUINTA EDIZIONE DEL CONCORSO LETTERARIO IL PRIMA E IL DOPO, ORGANIZZATO DAL FORUM ITALIANO DI EUROPA DONNA, IL MOVIMENTO D´OPINIONE EUROPEO PER LA LOTTA AL TUMORE DEL SENO FONDATO DA UMBERTO VERONESI. |
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Milano, 21 aprile 2008 - Scopo dell´ iniziativa di Europa Donna è informare sulla malattia utilizzando il linguaggio delle donne coinvolte in prima persona, oltre a quello di chi ha vissuto indirettamente questa esperienza: persone che dedicano alla scrittura i momenti più significativi e le riflessioni più intime della loro vita. Il miglior racconto breve e poesia saranno valutati da una giuria composta da Delia Cajelli, Nicoletta Carbone, Loredana Baragetti, Gianluca Ferrara, Adele Vallarino Gancia, Giovanna Gatti, Lilli Gruber e dalle vincitrici della quarta edizione del concorso Rosanna Spagnolo (per la sezione poesia) e Daniela Raimondi (per la sezione racconto breve). Gli elaborati dovranno essere inviati a mezzo posta ed e-mail alla Segreteria del Forum italiano di Europa Donna entro e non oltre il 3 ottobre 2008. Tutti gli scritti inviati verranno pubblicati all´interno del sito del Forum italiano di Europa Donna www. Europadonna-italia. It, nell’area dedicata al concorso. Il bando completo del concorso è consultabile e scaricabile dal sito dell’associazione. Per maggiori informazioni: tel. 02-72095416, e-mail: concorso@europadonna-italia. Eu . . |
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UN AMORE DI ZITELLA DI ANDREA VITALI DAL ROMANZO OMONIMO VINCITORE PREMIO BANCARELLA 2006 AL TEATRO MIL DI SESTO SAN GIOVANNI |
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Milano, 21 aprile 2008 - "Un amore di zitella" di Andrea Vitali è un capolavoro di minuzia nel descrivere la quotidianità di una Bellano datata anni ’60, una routine fatta di abitudini e piccoli riti provinciali, che la penna di Vitali mai tralascia, ma anzi sottolinea. La zitella Iole Vergara esce dalle sue mani come una figurina perfettamente scolpita, pronta per essere inserita nel movimentato “presepe” di Bellano; una Iole di cui conosciamo fin nei minimi dettagli le giornate, trascinate tra la noia dell´ufficio, le serate passate davanti alla tv e i pettegolezzi del paese. Fino a qui la zitella di Andrea Vitali. La rappresentazione teatrale in più si chiede come e perché questa donna sia arrivata ad accomodarsi e a nascondersi in una vita talmente grigia da gioire solo per la finale del Festival di San Remo vista in tv. Una donna che, “(…) a trenta e tot anni…”, per difendersi dalla monotonia di una vita spesa e persa nella tristezza di un’esistenza sempre uguale, arriva a costruirsi un universo di emozioni e sogni inespressi. Una zitella che giungerà a sognare un grande amore che poco importa se sarà vero o presunto. Un uomo misterioso che nel romanzo di Vitali non appare, proprio perché non fa parte della quotidianità di Iole. Andrea Vitali con la parola scritta riesce a comunicare quasi per empatia il tedio di certe giornate invernali trascorse tra le brume del lago, tratteggia acquerelli così minuziosi che ti pare di udire il fischio lungo del traghetto che da Bellano porta a Menaggio. Per restituire sulle tavole del palcoscenico la stessa atmosfera interiore fatta di uggia e malinconia non ci si poteva certo affidare a banali immagini da cartolina, ma era necessario trasformare il paesaggio di Vitali nel suo corrispettivo interiore ed emotivo. Dalle note di Laura Negretti, ideatrice del progetto teatrale “Ho sempre amato le zitelle. In parte perché alcune appartenenti alla categoria mi hanno cresciuto, in parte perché molte di quelle conosciute lungo la vita, e sino a qui, sono state la negazione vivente di quel sostantivo che tanto falsamente le definisce. Si vorrebbe farle passare per donne grigie, noiose, mutaciche e scontrose. Quelle che ho conosciuto erano allegre e spensierate perlopiù, divertenti e con una gran fiducia nella vita. Anche se sole, anzi, meglio così. In ‘Un amore di zitella’ ho cercato di concentrare questo affetto e ciò che di loro mi è rimasto: la fiducia, cioè, che dalla vita ci si può aspettare sempre qualcosa, in qualunque momento. Iole Vergara è il riassunto morale di tutte le zitelle che ho conosciuto e che mi hanno incantato: meravigliata e ingenua quanto basta, tanto davanti ad un tramonto invernale quanto di fronte alla fantasia di un fidanzato immaginario. Dal libro alla scena come sarà? Non lo so, sinceramente. Seguendo il mio costume, non ho messo becco nella trasposizione teatrale. A ciascuno il suo, di lavoro intendo, mi pare ottima regola da perseguire diuturnamente. Siederò come un qualunque spettatore, perché tale sono, dando per una volta ad altri il compito di riscattare una zitella, una per tutte, Iole Vergara. Tra le varie definizioni che abbiamo letto della scrittura di Andrea Vitali, una ci è sembrata particolarmente calzante; ha il dono di sondare la profondità della superficie. Noi proveremo a portare in superficie la profondità. ” info@teatrofilodrammatici. It . |
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AL TEATRO NUOVO MAURIZIO CASAGRANDE IN “IO SPERIAMO CHE…. ME LA CAVO” UNA COMMEDIA MUSICALE DI CIRO VILLANO TRATTA DAL BEST SELLER DI MARCELLO D’ORTA |
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Milano, 21 aprile 2008 - Scrivendo la riduzione teatrale di un best seller tra i più venduti e fotocopiati d’Italia, ho potuto cogliere l’occasione per rendere un piccolo omaggio alla città di Napoli, ma non solo…E’ un omaggio alla poesia dell’infanzia, a quella età che ha l’odore dei banchi di legno, dell’inchiostro e del gesso… E’ un omaggio alla gente onesta che vive di ideali e di stipendi modesti e che, per arrivare alla fine del mese, non cerca compromessi con facili guadagni… Un omaggio agli eroi di tutti i giorni. “Io speriamo che me la cavo” è, inoltre, un omaggio a quelle madri che sperano per i propri figli un futuro radioso, anche se devono andare a cercarselo lontano ed è un umile, quanto doveroso, omaggio a Raffaele Viviani che ha saputo esprimere la viscerale passionalità di queste donne. Il protagonista della vicenda è Marcello, un maestro che va ad insegnare nella scuola dove ha studiato da piccolo: il pubblico vedrà, attraverso i suoi occhi ingenui, lo svolgersi degli eventi che sembrano subissarlo di continuo e di cui sembra essere vittima senza via di scampo. Marcello e i suoi sogni si scontrano con la cruda realtà, si scontra con le madri colpevoli del più grave dei crimini: avere assassinato la speranza di credere in un futuro migliore. Nonostante le presenti note dell’autore possano essere un forte deterrente per andare a vedere questo spettacolo, la pièce, arricchita da musiche meravigliosamente evocative, è ricca di spunti comici, buffi e di situazioni paradossalmente esilaranti…O almeno lo erano nelle mie intenzioni. Sarò riuscito nel mio intento? Al pubblico e solo al pubblico l’ardua sentenza. . |
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IL MATRIMONIO È UN AFFARE DI FAMIGLIA (CLUBLAND): LA COMMEDIA AUSTRALIANA, DIRETTA DA CHERIE NOWLAN, È ARRIVATA NEI CINEMA. |
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Milano, 21 aprile 2008 - In Australia, in un quartiere residenziale di Sydney, Tim Dwight (Khan Chittenden) vive con il fratello maggiore Mark (Richard Wilson), ritardato dalla nascita ma con uno spiccato senso dell’umorismo, e Jean (Brenda Blethyn), la mamma, la star. Alle pareti di una casa anni ’60 sono appese vecchie locandine dei suoi spettacoli di cabaret, foto di lei e dell’altro orgoglio nazionale Benny Hill, nell’aria la voce roca di Janis Joplin. Cherie Nowlan ci racconta la vita, la famiglia e i club: palcoscenici su cui si muove lo straordinario e affascinante personaggio di Jean Dwight una “… maniaca del controllo bisognosa di una standing ovation anche quando va al bagno! …”. Il film, macchiettistico, è incentrato sulla figura di questa attrice comica inglese, emigrata in Australia per amore del marito ex cantante di successo (Frankie J. Golden), la cui carriera da cabarettista è in lento, ma inarrestabile declino e sul fatto che Tim, il suo “bambino”, ha trovato l’amore di Jill (Emma Booth) e con lei desidera costruire la famiglia normale che non ha, lontano dall’altalena emotiva in cui lo costringe l’instabile madre. Il finale è un’improbabile e scontata redenzione di Jean, con conseguente riconciliazione con il figlio Tim, con la futura nuora Jill e con l’ ex marito John, suo partner in una vivace esibizione canora al matrimonio dei ragazzi. Il film, da vedere, ha ricevuto il Premio del Pubblico al Sundance Film Festival. . |
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UN AMORE SENZA TEMPO (EVENING) INTERPRETATO DA UN CAST STELLARE. |
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Milano, 21 aprile 2008 - “Un amore senza tempo” è ispirato al romanzo di Susan Minot che, insieme a Micheal Cunningham, premiato col Pulitzer, lo ha adattato per il grande schermo. Il regista ungherese Lajos Koltai, candidato all’Oscar come Direttore della Fotografia, firma una straordinaria storia d’amore: la storia è quella di Ann Grant Lord, che in punto di morte, dovuta al cancro che l´ha colpita, ripercorre tutti i momenti più importanti della propria vita e rivela alle figlie Constance (Natasha Richardson) e Nina (Toni Collette) una verità nascosta. Tra i ricordi più intensi, infatti, c´è quello del matrimonio del suo migliore amico su un´isola del Maine. In quell´occasione Ann conobbe Harris, l´uomo della sua vita. Le ragazze, all’oscuro di quella che è stata la vita della madre, cercano di apprendere di più dal racconto della donna, ma, man mano che Ann procede nella narrazione, si trovano costrette a rimettere in discussione il loro rapporto e le scelte che hanno fatto nella vita . La pellicola tocca temi fondamentali dell’esistenza di ognuno, primo fa tutti il bisogno di una sicurezza nell’avvenire: scurezza nel prendere le decisioni, sicurezza nell’affrontare gli sbagli. Si parla della ricerca dell’amore e ci chiede se si è felici. La regia, splendida, ci fa capire gli accadimenti nei vari periodi in cui si scolve la storia, senza perderne nemmeno un attimo. Si passa continuamente dagli anni ’50 ai giorni d’oggi, seguendo col fiato sospeso ogni novità carpita dall’ermetiche parole di Ann ormai rapita dal suo passato. Pare però che in quella mente confusa e stanca ci sia ancora spazio per sentimenti travolgenti. Passioni indelebili traspaiono attraverso il volto della donna e nei momenti di lucidità si comprendono magici insegnamenti di una mamma alle loro figlie. Il bisogno di sapere di più della propria madre fa breccia nel cuore di Nina che si sforza di comprendere le sue vicissitudini. Malgrado però le fugaci parole della moribonda, non arriverà mai a sapere quello che ha veramente vissuto, lasciando nell’aria solamente una pallida e insostanziale immagine di una vita intera. “Un amore senza tempo” nasce da una domanda :«Qual è il senso della vita?», la risposta sembra essere che siamo tutti esseri umani in una continua ricerca, fatti di errori, di amori, di felicità, ma soprattutto che la nostra vita in ogni caso…è vissuta. In Evening, adattamento cinematografico di un complesso romanzo di Susan Minot, è ricchissimo di star, comprese di due coppie di madre e figlia: Vanessa Redgrave madre di Natasha Richardson e Meryl Streep madre di Mamie Gummer, Claire Danes, Toni Collette, , Patrick Wilson, Hugh Dancy, Eileen Atkins, , Gleen Close. Il cast di sole donne di grande impatto e intensità dipinge, con i colori caldi del regista-fotografo, una storia commovente e decisamente drammatica. . |
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DOPO IL SUCCESSO DELLA SCORSA STAGIONE, AL PICCOLO TEATRO STREHLER «MISS UNIVERSO», RITRATTO (MOLTO MOSSO) DI DONNA TORNA A GRANDE RICHIESTA ANGELA FINOCCHIARO |
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Milano, 21 aprile 2008 - Dopo il grande successo ottenuto nella scorsa stagione – quasi un mese di repliche che hanno registrato il tutto esaurito al Piccolo Teatro Grassi – sarà ora la grande sala del Teatro Strehler ad aprire i battenti ad Angela Finocchiaro nei panni di Miss Universo. Dal 6 all’11 maggio torna quindi a Milano una delle attrici più versatili del panorama teatrale, ma anche televisivo e cinematografico, con il suo personalissimo ritratto (molto mosso) di una donna di oggi. Nello spettacolo Angela è Laura, una donna inconsapevolmente divisa in due: non sa che la sua mente la guarda da fuori, da anni, sorvegliandola, controllandola, criticandola in ogni sua azione. Ma oggi a Laura succede qualcosa di diverso e la normale attesa nello studio di un medico si trasforma in un sorprendente viaggio dentro e fuori sé. Una straordinaria avventura in cui la donna deve affrontare una nonna sadica per eccesso di bontà, un dermatologo non troppo intelligente e forse innamorato, idraulici ossessionanti, un antennista che parla con Dio, e altre divinità inaspettate, fino a una spiazzante resa dei conti con se stessa. Miss Universo riflette con sguardo beffardo sulla complessità del nostro presente, in un esilarante gioco di scatole cinesi. Il testo dello spettacolo è stato scritto da Walter Fontana, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo, collaboratore di Aldo Giovanni e Giacomo, Claudio Bisio e della Gialappa’s Band. La regia porta la firma di Cristina Pezzoli già regista per Benneide, il precedente spettacolo teatrale di Angela Finocchiaro. Www. Piccoloteatro. Org . |
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PUGLIA: FONDI PER LO SPETTACOLO |
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Bari, 21 aprile 2008 - L’assessore al Mediterraneo, prof. Silvia Godelli, ha presentato alla Giunta Regionale il Piano 2008 delle attività ammesse a finanziamento nel settore dello Spettacolo, per un complessivo impegno di spesa di € 4. 275. 500, destinato a 220 soggetti pugliesi ripartiti per attività come di seguito: Teatro 29,87% 1. 277. 000,00; Musica 55,09% 2. 355. 500,00; Danza 3,86% 165. 000,00; Cinema 11,18% 478. 000,00. Per la prima volta il Piano dello Spettacolo, sulla base di quanto previsto dal Regolamento approvato nel 2007, si avvale di indicatori precisi e oggettivi sulla cui base verrà definita l’assegnazione delle risorse: storicità del soggetto, volume di attività, qualità artistico-gestionale. I soggetti dello spettacolo individuati nel Piano sono articolati in tre tipologie: i 127 soggetti inseriti nell’Albo dello Spettacolo della Regione Puglia (25 soggetti teatrali, 5 di danza, 73 di Musica, a partire dalla Fondazione Lirico-sinfonica Petruzzelli, 24 di cinema); i progetti presentati dagli Enti Locali (in questa fase 42); e 51 progetti di soggetti dello spettacolo più giovani finanziati con la formula della “promozione”. Tra questi ultimi, ai soli “giovani talenti” del settore della musica, verrà altresì ripartito un ulteriore milione di Euro riveniente dalla seconda annualità del Patto con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, che porterà così i finanziamenti complessivi dello spettacolo per il 2008 a 5 milioni 275 mila Euro. Per l’assessore Godelli “Il Piano dello Spettacolo, che consegue ai provvedimenti normativi e programmatori approvati negli ultimi due anni, disegna un quadro complessivo volto a sostenere la stabilità, la professionalizzazione, la qualità artistica e la promozione di nuovi talenti in un settore, quale quello dello spettacolo, che offre al territorio importanti possibilità di crescita culturale, di attrattività e di occasioni occupazionali, come peraltro le azioni nel campo del cinema e dell’audiovisivo con la Film Commission, e quelle dell’economia creativa con la Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo, entrambe fruitici di altre risorse finanziarie, stanno chiaramente a loro volta indicando”. . |
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OSCAR PRUDENTE IN “BENVENUTO FORTUNATO” |
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Milano, 21 aprile 2008 - Un percorso attraverso la canzone italiana dagli anni sessanta ad oggi. Da “Jesahel” e “Pensiero stupendo” a “Odissea”mercoledì 23 aprile alle ore 21. 00, il Teatro Ciakwebank. It-fabbrica del Vapore ospita Oscar Prudente con lo spettacolo Benvenuto fortunato, dal titolo della sua prima canzone scritta nel 1968 con il regista dello spettacolo, Tonino Conte. Un viaggio-concerto attraverso la storia della musica italiana, dagli anni ‘60 ad oggi: a guidare il pubblico è Oscar Prudente, musicista genovese e autore, con più di 800 canzoni all’attivo, molte delle quali portate al successo da interpreti e artisti quali Patty Pravo, Adriano Celentano, i Delirium, Ornella Vanoni, Loredana Bertè e Dori Ghezzi. Oscar Prudente – accompagnato dalla cantautrice Maria Pierantoni Giua (in gara quest’anno al Festival di Sanremo nella categoria Giovani), dallo Gnu Quartet (flauto e archi) e dall’attore Pietro Fabbri – si riappropria di alcuni dei suoi successi più famosi: da “Benvenuto Fortunato” a “Odissea”(composta di recente), passando per “Jesahel”, “Pensiero stupendo” e “Margherita non lo sa”. Nell’ambito della canzone italiana Oscar Prudente – un innamorato del jazz con la dote inconsueta di precorrere i tempi senza mai seguire le mode del momento ma solo il suo istinto artistico - può essere definito l’anello di congiunzione tra la primissima generazione della scuola genovese, quella di Umberto Bindi, Luigi Tenco, Gino Paoli, Bruno Lauzi, Fabrizio De André (artisti con molti dei quali ha collaborato) e quella successiva: Ivano Fossati, con il quale ha scritto l’album “Poco prima dell’Aurora” e Francesco Baccini, di cui è stato anche produttore. . |
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AMEDEO MINGHI CAMMINA CAMMINA TOUR |
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Milano, 21 aprile 2008 - Martedì 22 aprile, alle ore 21, Amedeo Minghi salirà sul palco del Teatro Ciakwebank. It – Fabbrica del Vapore per la data milanese del suo nuovo tour teatrale, Cammina cammina. Dopo la sua ultima partecipazione al Festival di Sanremo, Amedeo Minghi torna a cantare per il suo pubblico per festeggiare 40 anni di carriera, ripercorrendo tutte le tappe della propria storia artistica, da 1950 a Cammina Cammina, brano presentato a Sanremo, una ballata orchestrale che narra di un amore vero, forte, di un legame per sempre, di una profonda conoscenza dell’altro. Tappe che l’artista ha racchiuso in un disco live, registrato con l’orchestra sinfonica e coro Roma Sinfonietta, diretta dal maestro Renato Serio, presso l’Auditorium della Conciliazione in Roma, il 2 Febbraio 2008; è una festa per i 40 anni di carriera dell’Artista, ma anche una festa che celebra il sentimento della Pace e dell’Unione. All’interno del disco si alternano numerosi ospiti: Rossana Casale, Mietta, Serena Autieri, Lino Banfi ed altri ancora. Molto sentita l’interpretazione di Gerusalemme, brano commissionato dal Vaticano per il Giubileo del 2000 e qui eseguito da Minghi con l’israeliana Gabriel Orit ed il palestinese Hakeem Abu Jaleela. Una vera preghiera perché la musica sia fonte d’ispirazione di un mondo nuovo in cui le guerre cessino di essere; infatti questo live fa parte del progetto Cuori di pace in Medio Oriente di cui Minghi è portavoce e promotore. Oltre ai classici del suo repertorio il cantante proporrà anche alcuni inediti, tra cui Distanti Insieme: un’aria che sviluppa il crescendo di una frase musicale originale, aperta, nostalgica. Sul palco sarà accompagnato da Giandomenico Anellino e Bruno Marinucci alle chitarre, Roberto Mezzetti alla batteria, Alessandro Mazza al basso e Luca Perroni al pianoforte. Minghi coinvolgerà il pubblico attraverso questo viaggio nella sua lunga carriera, trasmettendo il suo concetto di musica come messaggera di pace e di giustizia. . |
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"PIETRE URLANTI" AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE GIOVEDÌ 24 APRILE |
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Roma, 21 aprile 2008 - Metz Yeghern (il grande male) - 24 aprile 1915 - In questa data, durante la Prima Guerra Mondiale, gli Armeni, furono costretti ad abbandonare la terra sulla quale vivevano da millenni; i sopravvissuti sparsi per il mondo, diedero inizio ad una diaspora internazionale. Il 24 aprile 2008 all’Auditorium Conciliazione, questo giorno, che segnò l’inizio di una tragedia dimenticata, verrà onorato. Nel programma della serata, “Pietre Urlanti”, scritta e diretta da Satenig Gugiughian, una piece autobiografica, da italiana-armena (o armena italiana?) I due protagonisti, sono figli di un armeno miracolosamente sopravvissuto alla sanguinosa deportazione del 1915. Siranush ha 25 anni e va ad incontrare Vartan, il fratello che quindici anni prima aveva improvvisamente lasciato la famiglia. Vuole convincerlo a rivedere, prima che sia troppo tardi, il padre morente. La "piece" descrive in tempo reale quanto accade fra i protagonisti. Una giostra di ricordi racconta i delicati risvolti psicologici e il dramma, di chi ha ereditato un vissuto che ha ineluttabilmente segnato, in modi simili e diversi le loro vite. Auditorium della Conciliazione giovedì 24 aprile - ore 19,30 programma: Pietre Urlanti”, scritto e diretto da Satenig Gugiughian - Sinfonia n. 6 Patetica in si min. Op. 74 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky concerto dell’Orchestra Sinfonica di Roma - l´autore si è ispirato alla musica armena Ingresso Libero . |
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ROMA SCOPRE IL QUATTROCENTO AL MUSEO DEL CORSO |
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Roma, 21 aprile 2008 - La grande mostra “Il ´400 A Roma. La Rinascita Delle Arti Da Donatello A Perugino” (Roma, Museo del Corso dal 29 aprile al 7 settembre 2008; conferenza stampa il 28 aprile) curata da Claudio Strinati (Sovrintendente del Polo Museale Romano) e Marco Bussagli (professore di prima fascia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, storico dell’arte, studioso di iconologia e iconografia e collaboratore di varie testate giornalistiche) con il coordinamento di Maria Grazia Bernardini della Sovrintendenza del Polo Museale Romano, pone l’attenzione sul grande contributo di Roma alla cultura rinascimentale. Voluta dalla Fondazione Roma, organizzata da Arthemisia e promossa dalla Sovrintendenza Speciale per il Polo Museale Romano, l’esposizione raccoglie 170 prestiti dai maggiori musei al mondo (Musei Vaticani, Uffizi, Staatliche Museen di Berlino, British Museum ed altri), testimoniando la grandezza della città attraverso i lavori dei maestri che vi operarono (Mantenga, Perugino, Piero della Francesca, Pintoricchio, Donatello, Michelangelo, Lippi) e contribuirono alla rinascita delle arti nella città papale. Grazie ad un’indagine approfondita sugli aspetti urbanistici, sociali, religiosi, artistici (rappresentati nelle sezioni “La città”, “La vita civile e religiosa”, “Roma, scrigno dell’antico”, “La Roma di Papi”, “La rinascita delle arti”) si offre un nuovo punto di vista sul Rinascimento, che evidenzia come, insieme a Firenze, l’Urbe concorse allo sviluppo del Quattrocento. “Con le sue vestigia Roma insegnava agli uomini del Quattrocento- spiega Marco Bussagli - quali fossero le basi stesse del “rinascimento” delle arti, passate adesso dal calligrafismo del Gotico fiorito (di cui Pisanello è l’ultimo esponente) alla plastica bellezza di un Mantegna o di un Piero della Francesca, illuminata dall’esperienza dell’antico. La città, inoltre, rappresentava anche il più importante sito del Cristianesimo occidentale sia da quando l’Europa aveva perduto i Luoghi Santi di Gerusalemme, sia con il ritorno del Papa in Vaticano dopo la fine del periodo avignonese nel 1377. Questo mutamento politico e storico, si rivelò uno straordinario “motore” culturale poiché il ritorno dei pontefici potenziò lo sviluppo delle arti a cominciare dal pontificato di Martino V (1417-1431), al punto da rendere Roma meta ambita da tutti gli artisti europei. Accanto ai grandi pittori e scultori che ivi hanno lasciato tracce del loro passaggio (Masolino, Gentile da Fabriano, Pisanello, Filippo Lippi, Beato Angelico, Benozzo Bozzoli, Benedetto Bonfigli, Mino da Fiesole, Andrea Bregno, Antonio del Pollaiolo Piero della Francesca, Mantegna, Pinturicchio, Michelangelo, Filippino Lippi e altri) vengono documentati anche artisti di estrazione locale e di formazione tardo-gotica (Leonardo da Roma, Antonio da Viterbo e Bartolomeo di Tommaso) per mostrare il tessuto culturale sul quale poggiava la nuova fioritura artistica”. Grazie all’ausilio di strumentazioni e software sofisticati, i visitatori vengono attivamente coinvolti nella visita. E’ infatti possibile ripercorrere strade e palazzi della Roma quattrocentesca grazie ad una grande tavola multimediale interattiva che permette di scrutare edifici e monumenti. Inoltre la ricostruzione 3D della Cappella Carafa (per la quale è stato adottato un radar ottico a colori fornito dall’Enea e usato nelle indagini aereospaziali) permette una lettura ravvicinata, nitida e dettagliata degli inaccessibili affreschi di Filippino Lippi sulle alte volte della Cappella in Santa Maria Sopra Minerva. . |
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CAPOLAVORI DI TASSIDERMIA AL MUSEO DI SCIENZE NATURALI DI BOLZANO |
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Bolzano, 21 aprile 2008 - Dal 19 aprile al 22 giugno 2008 al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano sarà possibile ammirare gli animali selvatici preparati magistralmente da Peter Morass. La mostra, intitolata “Momenti di vita selvatica. Capolavori di tassidermia”, sarà inaugurata venerdì 18 aprile 2008 alle ore 18:30. Due lontre che inseguono i pesci sott’acqua, una volpe rossa che atterra con il naso nella neve mentre agguanta una preda, un martin pescatore che emerge dall’acqua con un pesce guizzante nel becco… questi alcuni degli animali selvatici colti nella quotidianità della loro esistenza da Peter Morass, il preparatore che come nessun altro è in grado di cristalizzare la vitalità e il fascino del mondo selvatico. Le scene sono realistiche fino nel minimo dettaglio, dalle palpebre che si socchiudono all’indietro e le labbra che si arricciano scoprendo i canini del cane-procione che sbadiglia alle zampe che si aprono e rivelano le membrane tra le dita dell’anatra tuffatrice. Nel Museo di Scienze Naturali saranno riprodotte 42 scene di vita selvatica, con animali di diverse parti del mondo: dieci grandi figure, dai tassi intenti ai rituali di accoppiamento alla femmina di capriolo che allatta il piccolo, undici teche grandi e 21 vetrine di dimensioni minori ospiteranno dal 19 aprile al 22 giugno le scene sullo sfondo dell’habitat dei diversi animali. La mostra è completata da versi e suoni della natura, che permettono ai visitatori di immergersi pienamente nell’atmosfera. Peter Morass, autodidatta nell’apprendere la tecnica della preparazione animale, ha collaborato con l’Alpenzoo di Innsbruck, l’Università di Innsbruck e con diverse istituzioni museali di rilievo in Giappone. Attualmente lavora per il Museo provinciale tirolese Ferdinandeum di Innsbruck. Nel 2004 ha ottenuto un primo, due secondi e ben sei terzi posti alla sesta edizione del Concorso europeo di preparazione animale di Dortmund (D); l’opera che gli ha consentito di conquistare il titolo di campione europeo, una testa di macaco del Giappone, fa parte della mostra allestita a Bolzano. Morass è uno dei preparatori più stimati nell’ambiente internazionale, anche perché, secondo Bernd Lötsch, direttore del Museo di storia naturale di Vienna “ha la straordinaria capacità di riuscire a congelare i soggetti animali al culmine di una loro movenza tipica, scattando istantanee autentiche e tridimensionali, opere d’arte ricche di forza espressiva” . |
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