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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 09 Maggio 2008 |
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TURISMO ACCESSIBILE: REGIONE UMBRIA PRIMA IN ITALIA A REALIZZARE VIDEOGUIDE PER NON UDENTI |
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L’Umbria è la prima Regione in Italia a realizzare videoguide turistiche per non udenti, scaricabili via web e fruibili attraverso dispositivi mobili. Sono complessivamente 22, di cui 12 relative all’arte e 10 all’ambiente tutte in italiano, inglese, “Lis” (Lingua Italiana dei Segni) e presto anche in “Asl” (American Sign Language), nonché corredate di mappa sulla quale sono evidenziati i siti fruibili da portatori di handicap motorio. “È un segno di civiltà di cui dà prova la Regione – ha sottolineato la presidente Maria Rita Lorenzetti, durante la presentazione delle guide – e rappresenta un’ulteriore dimostrazione di come vogliamo caratterizzare l’Umbria: accogliente, solidale, aperta a tutti e ancora di più nei confronti dei turisti diversamente abili”. “L’umbria – ha ricordato Stefano Cimicchi, amministratore unico dell’Agenzia di promozione turistica che ha commissionato le video guide – da tempo si sta impegnando per garantire la piena ospitalità e fornire servizi altamente qualificati a chi sceglie la nostra regione. Con questa iniziativa – ha aggiunto – abbiamo raccolto le sollecitazioni dell’Ens, l’Ente Nazionale Sordi, ponendo rimedio alla disattenzione generale che spesso impedisce la fruizione della vacanza e del tempo libero senza ostacoli e difficoltà da parte dei sordi. Un’azione di solidarietà, ma anche imprenditoriale – ha concluso Cimicchi – per fare in modo che l’Umbria sia e diventi sempre più una destinazione privilegiata”. Il turista – ha spiegato Paolo Luchetti, amministratore di “Euromedia”, la società di Terni che ha realizzato le guide - potrà scaricare dal portale internet della Regione www. Regioneumbria. Eu i supporti multimediali in formato “mp4” in cui sono realizzate le 22 guide, insieme a cartine stampabili su cui sono riportati i punti di interesse con l’indicazione delle relative tracce “mp4” e fruibili attraverso i più diffusi dispositivi mobili (“smartphone”, lettori “mp4”, “I-phone”, palmari) per percorsi museali e all’aperto (cittadini, naturalistici, archeologici). Tra i siti prescelti figurano la Fontana Maggiore di Perugia, la Galleria Nazionale dell’Umbria, la Basilica di Assisi, il Duomo di Orvieto, Palazzo Trinci a Foligno e Palazzo dei Consoli a Gubbio, la Cascata delle Marmore, la foresta fossile di Dunarobba, parchi e oasi dell’Umbria. “Sono solo alcune delle testimonianze artistiche e ambientali dell’Umbria, non esaustive del suo patrimonio – ha sottolineato Luchetti - Lo sforzo compiuto, con il contributo dell’Ente nazionale Sordi, è stato quello di riassumere nei pochi minuti dei filmati, in un linguaggio fluido e piano per permettere una fedele traduzione nelle lingue dei segni, la complessità e la ricchezza di ciascun sito per mettere a disposizione strumenti di conoscenza in un contesto che non consente di disporre in tutti i luoghi turistici e in tutti i periodi di guide specializzate per sordi”. “Un progetto di alta qualità – ha detto il presidente regionale dell’Ens Pier Alessandro Samueli – che offre ai sordi la possibilità di superare le barriere della comunicazione. È un primo passo per l’accessibilità e la piena fruibilità delle risorse turistiche del territorio per un visitatore sordo, che ha il diritto di poter disporre di un servizio completo. Per l’Umbria, il visitatore sordo chiede spesso di Assisi, della Cascata delle Marmore e dei luoghi del Pintoricchio. Il prossimo passo – ha concluso – sarà quello di realizzare le videoguide anche con il linguaggio americano dei sordi, che fa da ponte a livello internazionale. Sarebbe importante, inoltre, promuovere nelle strutture ricettive la cultura dell’ospitalità per sordi”. Una sollecitazione alla quale si è unita la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti. “La Regione si impegnerà – ha concluso – perché lo strumento delle videoguide venga diffuso e si attiverà per la formazione delle guide turistiche. Un atto solidale e di civiltà, di una Regione che sa innovare e che è attenta al rispetto dei diritti di tutti i cittadini”. . . |
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MOLISE: CRESCE L’OCCUPAZIONE NELLE STRUTTURE RICETTIVE |
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A Pasqua l’occupazione delle camere nelle strutture ricettive del Molise ha superato di poco il 30% e si è attestata su circa la metà (14%) per i ponti di fine aprile e inizio maggio. Nella provincia di Isernia i dati sono molto superiori, ed arrivano rispettivamente al 41,5% delle camere vendute ed al 28% delle prenotazioni. Montagna e campagna sono le aree prodotto con l’occupazione più elevata a Pasqua, mentre sono le città ad indicare la quota maggiore di prenotazioni per i ponti (34,7%), in particolare nelle strutture a 4 stelle. Questi i dati che emergono dall’indagine sulle prenotazioni/presenze nelle aree turistiche della regione Molise, realizzata nell’ambito dall’Osservatorio Economico Statistico della Regione Molise da Unioncamere Molise, in collaborazione con l’Indis (Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi). Nel primo trimestre dell’anno l’occupazione oscilla tra il 26% e il 30% con performances migliori nelle città, seguite dalle aree di campagna e montagna. In tutta la stagione invernale gli hotel sono la tipologia ricettiva che ottiene i migliori risultati, mentre per la Pasqua gli agriturismi riempiono il 53% della disponibilità. Le prenotazioni per i mesi di maggio (11%) e giugno (16,5%) sono ancora molto contenute, con previsioni migliori per la provincia di Isernia, e in generale in città e negli alberghi a 4 stelle. |
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EMILIA ROMAGNA: A BELLARIA IGEA MARINA UNO DEI CENTRI DEL ´POLO DEI SAPERI TURISTICI E DEL BENESSERE´ |
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Rafforzare l’offerta scolastica a Bellaria Igea Marina, al servizio delle comunità locale e dell’economia del territorio, facendone uno dei poli d’attrazione della zona nord della provincia di Rimini e dell’area di confine fra questa e la provincia di Forlì Cesena. E’ stato l’argomento principale dell’incontro, svoltosi il 19 aprile in Provincia, fra il Vice Presidente della Provincia, Maurizio Taormina, il Sindaco e l’Assessore alla scuola del Comune di Bellaria Igea Marina, Gianni Scenna ed Alga Franciosi, durante il quale le parti hanno concordato di dar vita ad un istituto scolastico superiore nella città sul fiume Uso già a partire dall’anno scolastico 2009-2010. L’ultima parola, com’è noto, spetta alla Regione Emilia Romagna, tuttavia l’intenzione degli enti locali è quella di costituire a Bellaria Igea Marina uno dei centri d’ eccellenza del circuito denominato “Polo dei Saperi turistici e del Benessere”, che rappresenterà un significativo potenziamento ed una innovazione della proposta formativa riminese. “La rete avrà una presenza molto qualificata a Bellaria Igea Marina - dichiara il Vice Presidente della Provincia di Rimini, Maurizio Taormina - con l’obiettivo di dare una risposta di alto profilo, in primo luogo sul piano economico, non solo alle necessità della realtà locale, ma più in generale di tutto il territorio a nord della nostra provincia”. . |
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PIEMONTE: PROTOCOLLO D´INTESA REGIONE-CAI PER IL TURISMO MONTANO |
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E’ stato sottoscritto il 5 maggio dall’assessore regionale alla Montagna, Bruna Sibille, e dal presidente del Cai Piemonte, Gino Geninatti, il protocollo d’intesa tra Regione Piemonte e Club Alpino Italiano per il potenziamento e lo sviluppo del turismo montano sul territorio regionale. L’accordo, che coinvolge gli Assessorati regionali alla Cultura, al Turismo e alla Montagna, è finalizzato alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale della montagna piemontese e alla definizione di forme eco-compatibili di gestione e sviluppo del turismo. “La sigla di questo accordo - commenta Bruna Sibille - è momento importante di un lungo percorso costruttivo che caratterizza i rapporti tra la Regione e il Club Alpino. Il protocollo prevede innanzitutto che siano realizzati interventi di manutenzione dei sentieri e di ripristino della segnaletica e che vengano predisposte azioni di divulgazione, comunicazione e promozione dell’offerta turistica e culturale rivolte in particolare alle scuole. ” Il protocollo, che è volto a garantire la frequentazione della montagna nel rispetto di adeguate condizioni di sicurezza e di tutela dell’ambiente, riconosce e sostiene la funzione culturale e sociale del Cai nella realizzazione di attività escursionistiche e alpinistiche e nell’allestimento e gestione di opportune forme di ricettività. Il documento prevede infatti interventi di adeguamento normativo e miglioramento della qualità dei rifugi alpini ed escursionistici, nuove attività di verifica, monitoraggio ed aggiornamento dei dati tecnici relativi ai sentieri e la fornitura agli uffici turistici di informazioni sulle tappe e sulle offerte collegate agli itinerari della Via Alpina. Tutte le attività previste dal protocollo d’intesa saranno coordinate ed attuate attraverso una cabina di regia composta da quattro membri, due nominati dalla Regione Piemonte e due indicati dal Cai Piemonte, che si occuperà di redigere un programma annuale operativo delle singole operazioni, individuando le priorità degli interventi e monitorandone attentamente la realizzazione. Il Cai individuerà inoltre un referente in ogni Provincia per la gestione dei rapporti operativi con la Regione nell’ambito delle attività per la sentieristica. Il protocollo d’intesa ha la durata di due anni e può essere, con l’accordo delle parti, modificato in ogni momento e rinnovato alla scadenza. . |
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BASILICATA: “CITTADINI ATTIVI” SU SERVIZI MEDICI ESTIVI A METAPONTO LIDO |
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In prossimità della stagione balneare il Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto si rivolge all’Asl n. 4 di Matera, al Comune di Bernalda e alla Regione Basilicata perché affrontino per bene il problema dell’assistenza medica ai bagnanti del Lido di Metaponto. “Su questo argomento – spiegano in un comunicato - non c’è da temporeggiare, data la inaccettabilità della situazione esistente. Lo scorso anno i “Cittadini Attivi” chiesero ed ottennero per il Lido il prolungamento del servizio medico oltre la metà di settembre. Ora chiedono all’Asl n. 4 che questo servizio sia svolto in una struttura degna di esso. L’ambulatorio esistente è angusto, posto a piano di strada ed esposto per tale ragione alle indiscrezioni e alle imprudenze dei passanti, privo di una sala di attesa. I pazienti e i loro accompagnatori attendono il turno fuori dalla struttura, all’aperto e sotto il sole cocente o, nei casi più fortunati, all’ombra precaria di qualche raro arbusto di giardino. Le lamentele sono frequenti e spesso sguaiate. Tutto ciò non contribuisce a creare l’immagine di una località balneare allettante ed efficiente. Il Comitato chiede, inoltre, che l’attrezzatura d’ambulatorio risponda ai reali bisogni dei pazienti, bambini, adulti e anziani. A ciò si aggiunga la necessità che per tutta l’estate sia stabilmente presente il servizio di Pronto Soccorso del 118. Nei mesi della balneazione Metaponto ospita una popolazione enorme, che si aggiunge a quella che naturalmente aumenta, per quei periodi, anche per la stessa Bernalda. Non è possibile, per un’unica ambulanza, servire adeguatamente quella enorme utenza distribuita contemporaneamente tra i due centri, tra l’altro distanti 15 chilometri l’uno dall’altro! Alcuni operatori turistici hanno infatti dichiarato di aver condotto in più occasioni col proprio mezzo agli ospedali di Policoro o di Matera turisti bisognosi di pronto soccorso, analogamente a quanto successo anche qui a Bernalda in quei periodi di assenza dell’ambulanza. Non è fuori luogo segnalare, insieme a quelli già elencati, - aggiungono - i servizi di nettezza urbana e la difficoltà del traffico in accesso e in uscita a tutta l’area del Lido, servita in maniera assolutamente inadeguata da un’unica arteria, neanche a doppia corsia. I “Cittadini Attivi” segnalano questi problemi alle Autorità competenti con intenti di collaborazione, consapevoli che la pubblica utilità gratifica contemporaneamente i pubblici amministratori, gli operatori e gli imprenditori turistici e i cittadini utenti. La buona referenza su una località turistica è la migliore pubblicità per l’incremento del turismo stesso, e per la valorizzazione del territorio che lo offre”. . . |
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PUGLIA: ACCORDO SU CENTRO CONGRESSI DI BARI |
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Esprime soddisfazione l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Massimo Ostillio, per l’accordo di programma raggiunto tra Regione, Camera di commercio e Fiera del Levante, che verte sulla realizzazione del centro congressi nel quartiere fieristico di Bari. “Sono d’accordo con quanto ha detto il 7 maggio il presidente di Confindustria Bari Alessandro Laterza - dichiara l’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio -. L’iniziativa – dichiara - rafforzerà senza dubbio il turismo congressuale nell’area barese e non solo. Peraltro, – come annunceremo durante la seconda edizione del Forum del Turismo in programma a Bari i prossimi 23 e 24 maggio – stiamo definendo le misure di agevolazione a supporto dell’offerta, e in questo quadro abbiamo espressamente previsto una specifica azione a vantaggio delle organizzazioni congressuali in Puglia. Mi sono già sentito con il segretario generale della Fdl Riccardo Rolli e conto di avere a breve un incontro operativo con i responsabili del progetto per concordare un’azione comune che esalti il ruolo di Bari, città crocevia di commercio e culture provenienti da tutta l’area del Mediterraneo. D’altra parte, come ci confermano le statistiche, Bari presenta un picco di turismo di affari pregiato perchè si sviluppa nei mesi fuori dal periodo estivo”. “Inoltre, - continua Ostillio - la Puglia sta partecipando ad un programma interregionale guidato dalla Regione Toscana che ha lo scopo di rafforzare quel segmento di mercato utile ad intercettare congressi ed eventi (nice, meeting, incentives, congresses and events) nazionali e internazionali che, a mio parere, ha ottime prospettive di crescita anche in Puglia. In questa logica dovremo valutare, anche dal punto di vista normativo, la possibilità di creare un convention bureau unico di tutta la Puglia per la cui realizzazione la Regione e l’assessorato al Turismo, in particolare, potrebbero assicurare il loro contributo per il pieno sviluppo del progetto”. |
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FRIULI VENEZIA GIULIA: PRESENTATO A PALAZZO GALATTI IL PROGRAMMA DI EVENTI E INIZIATIVE ORGANIZZATI DALLA PROVINCIA DI TRIESTE IN VISTA DELL’ESTATE |
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Eventi e iniziative programmate dalla Provincia di Trieste in vista dell’estate, saranno promosse presso lo stand allestito dall’amministrazione al Molo Iv in occasione della Bavisela Sport Expò 2008. Nel corso di una Conferenza Stampa che si è svolta a Palazzo Galatti, la Presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, ha voluto anticipare alcuni particolari che riguardano le principali manifestazioni. “L’evento più significativo che stiamo preparando è Teatri a Teatro a Trieste e provincia – ha detto Maria Teresa Bassa Poropat - il Festival dedicato alla classicità, giunto quest’anno alla seconda edizione che si svolgerà come nel 2007 nei luoghi più suggestivi del territorio provinciale e cioè il Teatro romano, i castelli di Duino Aurisina e di Muggia e la cava di Sgonico”. Senza scendere nei dettagli Maria Teresa Bassa Poropat ha specificato che quest’anno il cartellone affianca agli spettacoli di prosa anche concerti e performances di danza in un arco di tempo che va da sabato 14 giugno al 18 luglio”. La Provincia ha indetto anche il Concorso fotografico “Fotografa i siti di Teatri a teatro” e invita tutti i cittadini a partecipare inviando entro il 30 aprile le fotografie realizzate nei luoghi del Festival. Le tre migliori foto che giungeranno via mail all’indirizzo concorsoteatriateatro@provincia. Trieste. It entro il 30 aprile, saranno premiate con una confezione di olio extravergine di oliva “Consorzio Tergeste Dop”. Maggiori informazioni sul concorso sono disponibili sul sito della Provincia di Trieste (www. Provincia. Trieste. It) oppure presso lo stand dell’ente nella Bavisela Sport Expò 2008. “Anche quest’anno ripartirà da giugno a settembre Overnight – ha anticipato Maria Teresa Bassa Poropat - il bus gratuito che collega Trieste a Sistiana in andata e ritorno e permette così a tanti giovani di vivere notti di divertimento senza correre rischi sulle strade. A coadiuvare il servizio saranno presenti, come l’anno scorso, gli operatori dell’Azienda sanitaria per dare informazioni utili sul servizio, prenotare il bus di ritorno e distribuire gadget e premi agli automobilisti affidabili. La Presidente ha quindi ricordato che domani, 25 aprile, riapre il centro naturalistico Carsiana (Info: www. Provincia. Trieste. It) con un ricco programma di visite guidate e a tema, laboratori e giochi di educazione ambientale, materiali informativi e pubblicazioni in più lingue. Aperto anche l’1 maggio. Il giardino sarà aperto dal martedì al venerdì, dalle ore 10 alle 13; sabato e i festivi (anche il1 maggio) dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; (chiuso i lunedì). Proseguono intanto gli appuntamenti di Itinerari fra il mare e il carso: Primavera 2008 organizzati dalla Provincia di Trieste, nell´ottica di promuovere il territorio nella sua globalità, migliorandone la conoscenza e sostenendo la promozione dei prodotti tipici dell´enogastronomia. Nel corso della Conferenza stampa odierna la Presidente della provincia di Trieste ha ricordato come sia ancora possibile partecipare al corso di educazione ambientale natura 2008 organizzato dalla Lipu con il patrocinio dell’ente. Il corso che prosegue fino a giugno per riprendere, dopo la pausa estiva, in ottobre, si propone di far conoscere la fauna, la flora e gli habitat naturali del territorio e èer evidenziare come e quanto le attività umane possano incidere sulla conservazione della biodiversità del nostro territorio. Per le visite programmate il 26 aprile, il 1, il 2 e il 3 maggio sarà possibile prenotare la propria partecipazione presso lo stand provinciale nella Bavisela Sport Expò 2008 (Info: www. Provincia. Trieste. It). |
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VALLE D’AOSTA / IL GOLF FRA LE MONTAGNE, IN UN CLIMA PERFETTO
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Nato in Scozia, il golf gode oggi in tutto il mondo di sempre maggiore popolarità ed è diventato un vero “must” per ogni località a vocazione turistica. Sebbene piccola e perlopiù montuosa, la Valle d´Aosta dispone fin dagli inizi del Novecento di circuiti golf accurati e dall’estate 2008 anche di un nuovo campo a 18 buche a Cervinia. Courmayeur, Pila, Gressoney-Saint-Jean e Gignod dispongono di strutture a nove buche. Tre i campi pratica, rivolti ai neofiti della specialità: Ayas, Brissogne (con tre buche) e Saint-Christophe. GOLF CLUB DEL CERVINO – Realizzato nei primi anni ’50 dal famoso progettista di Clasano (Svizzera) Donald Harradine, con i suoi 2050 m di altitudine è uno dei percorsi più alti in Europa. Il campo, situato in un contesto naturalistico unico, offre al giocatore un panorama spettacolare al cospetto della “Gran Becca”. Nell’estate 2008 verrà inaugurato il nuovo percorso a 18 buche destinato a aumentarne il grande richiamo nazionale e internazionale per il suo contenuto tecnico e sportivo. Aperto tutti i giorni da giugno a settembre il Club è gestito dalla società degli impianti che mette anche a disposizione dei turisti interessanti pacchetti ‘sci estivo+golf’. Prevista una ‘Prima tessera’ per neofiti in offerta a 300 euro (Tessera Federale 60 euro) con cinque lezioni collettive. Anche i più piccoli (dai 6 anni) possono partecipare a speciali corsi (in gruppi da 4-6 ragazzi). Info: Cervino SpA, tel 0166/944311; 0166/949131, www. Golfcervino. Com
GOLF CLUB COURMAYEUR ET GRANDES JORASSES – Disegnato dall´inglese Peter Gannon negli anni ’30 e rivisto una decina di anni dopo da Henry Cotton, il percorso si sviluppa in Val Ferret, ai piedi del Massiccio del Monte Bianco, con 9 buche con doppie partenze. Aperto tutti i giorni da giugno a settembre, il Golf dispone di club house, bar, ristorante e servizio driving range. Info: tel 0165/89103, www. Golfcourmayeur. It
GOLF CLUB AOSTA ARSANIÈRES – Situato a 1050 m nella Valle del Gran S. Bernardo, il Golf Club Aosta Arsanieres si snoda per una lunghezza di circa 2 km, con 9 buche e campo pratica, putting green illuminato, bar, ristorante, spogliatoi, nolo carrelli e attrezzatura. Chiuso il mercoledì da aprile a novembre. Aperto tutti i giorni nei mesi di luglio e agosto. Info: tel 0165/56020, www. Golfaosta. It
GOLF CLUB GRESSONEY – Tra i più recenti campi da golf valdostani, il Golf Club Gressoney dispone di un percorso a 9 buche PAR 68 di 4406 m. Situato nei pressi del centro di Gressoney-St. Jean, è caratterizzato da un tracciato sempre delicato, con fairways relativamente stretti, green ben protetti, pendenze che aumentano le difficoltà e la costante presenza d´acqua. Aperto tutti i giorni dal 1 giugno al 30 settembre. Info: tel 0125/356314 www. Golfgressoney. Com
GOLF CLUB PILA – VALLE D’AOSTA – A 18 km da Aosta (a 2200 m), il Golf Club di Pila è fornito di Driving range, putting green, bunker di pratica, pitching green, due buche executive, noleggi carrelli, foresteria, eliporto, bar, ristorante. Il Golf Club Pila – Valle d’Aosta offre 9 buche, doppie partenze e 2282 m di lunghezza. Aperto tutti i giorni dal 1 giugno al 15 ottobre. Info: tel 0165/236963. DRIVING RANGE VALLE D’AOSTA – All’ingresso di Aosta, accanto all’aeroporto (St-Christophe), il campo pratica Driving Range mette a disposizione di chi voglia avvicinarsi a questa disciplina postazioni coperte, putting green, bar, pro shop, illuminazione notturna, palestra invernale. Aperto tutti i giorni da marzo a novembre. Info: Hotel Alp, tel 0165/40349, www. Aostagolf. Com
A. S. D. GOLF LES ILES – Situato a 535 m nella località di Les Iles (Brissogne), il Circolo sportivo mette a disposizione un campo pratica a 3 buche, un putting green e un pitch and put. L’ampio driving range permette un reale allenamento, anche nelle ore serali in quanto è illuminato. I soci possono accedere anche alla piscina, al campo polivalente (tennis, pallavolo, pallacanestro, calcetto), al lago per attività di wind surf, canoa e immersioni e ancora al fiume Dora per attività di rafting. Aperto tutti i giorni da marzo a novembre. Info: tel 0165/762932, www. Golflesiles. It
www. Federgolf. It
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FRIULI VENEZIA-GIULIA / DA MAGGIO PERCORSI DIDATTICI, STRUTTURATI COME ACCATTIVANTI “CACCE AL TESORO” E INTEGRATI CON ORIGINALI LABORATORI CREATIVI, PER PALAZZO CORONINI CRONBERG E IL SUO PARCO
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Dal 2 maggio la dimora storica Palazzo Coronini Cronberg di Gorizia - una delle più importanti istituzioni museali italiane costruita nell’ultimo decennio del 1500 e riaperta al pubblico nel 2006 dopo due anni di importanti lavori di restauro - e il magnifico parco che la circonda, uno dei più ampi polmoni verdi della città, un tempo nota come la “Nizza austriaca”, si arricchiranno di due distinti percorsi didattici complementari fra loro, destinati ai giovani e giovanissimi. I due itinerari presteranno particolare attenzione all´età degli studenti, saranno quindi diversificati tra di loro, modellati di volta in volta sulle esigenze delle classi ospiti. “Proprio perché il Palazzo Coronini Cronberg e il parco annesso sono sempre più spesso meta di turisti, italiani e stranieri, grandi e piccini –spiega Serenella Ferrari Benedetti, coordinatore culturale della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg–, abbiamo deciso, grazie a un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, di rivolgerci ai più giovani attraverso la creazione di due percorsi di grande valore didattico, consentendo loro di visitare una dimora storica che è un vero e proprio scrigno ricco di capolavori artistici e cimeli storici, sia di accostarsi alla natura nelle sue forme più suggestive imparando così a rispettarla”. Tutti i percorsi e i laboratori, ideati e coordinati da Valentina Randazzo che ha realizzato anche i disegni per i pannelli illustrativi, verranno concordati con i docenti in un momento precedente alla visita vera e propria. Il veicolo comunicativo per le prime classi della scuola materna e primaria sarà la favola, o un particolare tema od oggetto che accompagnerà i bambini lungo tutto il percorso. Uno degli itinerari studiati per la visita al Palazzo, è denominato "Willy, il piccolo conte". Il percorso verrà presentato attraverso dei pannelli plastificati (cm 120 x 70) con le illustrazioni della favola, posizionati, ciascuno, all´interno di ogni sala presa in considerazione. Ai bambini verrà raccontata la storia di Willy, il piccolo conte di Palazzo Coronini, che si circonda di oggetti dalle forme e dai nomi strani. I bambini, alla fine di ogni racconto, saranno invitati a ritrovare all´interno della sala, come in una sorta di accattivante “caccia al tesoro”, l´oggetto in questione. Per le classi successive gli itinerari si concentreranno sulla storia della famiglia Coronini, sul Palazzo o su un aspetto particolare delle collezioni che esso contiene. Si presterà attenzione ai dipinti, invitando i visitatori a ricercarli nelle sale individuando a quale genere pittorico appartengono. Uno dei percorsi, "Ritratti", inviterà i visitatori all´osservazione del ritratto nelle sue componenti fondamentali prestando attenzione alle diverse finalità della rappresentazione umana (celebrativa, commemorativa, rappresentativa…). Un altro percorso si baserà sulla storia del costume: "Velluti, merletti, gorgiere e belletti". Attraverso i dipinti i bambini indagheranno sugli abiti dei personaggi ritratti, sulle sculture o su qualsiasi oggetto che permetta di porre l’attenzione sull’abito in genere. Questi sono solo alcuni esempi di visite didattiche che potranno essere scelte dai docenti accompagnatori. Le visite al Parco, invece, si concentreranno sulla storia del giardino e sulla sua evoluzione nel corso del tempo. Il percorso porrà attenzione alle scenografie che il parco offre ai visitatori attraverso sculture, scalinate, terrazze panoramiche, pergolati, fontane e specchi d´acqua. Questi scorci offriranno lo spunto per raccontare la storia del giardino illustrando anche la presenza di particolari essenze botaniche, caratteristica imprescindibile del parco. Il percorso sarà unico, ma sempre conformato all´età e alle esigenze dei visitatori e verrà anche in questo caso presentato attraverso alcuni pannelli sagomati raffiguranti la trasposizione dell´immagine di Alfredo Coronini (1846-1920) che nel 1880, facendo tesoro delle esperienze acquisite durante i suoi viaggi in Italia e all’estero, decise di trasformare il piccolo originario giardino all’italiana a pianta quadrata, posto a fianco del palazzo in uno splendido parco all’inglese. Sfruttando l’andamento irregolare del terreno, infatti, egli progettò un parco di tipo romantico, sviluppato su diversi livelli altimetrici, in cui le varie componenti, naturali e artificiali, concorrono a creare una successione di suggestivi scorci e di pittoresche vedute. Alle classi sarà offerta la possibilità di concludere le visite al Palazzo e al Parco con dei laboratori didattici che verranno svolti all’aperto o nei locali delle Scuderie. I laboratori riguardanti le visite al Palazzo cercheranno di stimolare la creatività dei giovanissimi visitatori coinvolgendoli in attività riguardanti il disegno, la pittura, il découpage e la creazione di piccoli elaborati che potranno poi essere portati a scuola o lasciati alla Fondazione. Il laboratorio inerente il parco coinvolgerà i bambini in una “caccia al tesoro” conformata alle età dei piccoli protagonisti, che permetterà non solo di creare un momento ludico a coronamento della fase didattica, ma anche un´occasione per verificare quanto appreso da bambini durante la visita. Il parco Coronini diventerà così lo spazio ideale in cui gli alunni potranno scoprire i segreti dell’ecologia, della botanica, della storia e dell’arte; un’avventura tra siepi, alberi secolari, statue e storie di ragazzi d’altri tempi. Tutti i percorsi e i laboratori verranno concordati con i docenti in un momento precedente alla visita vera e propria. Www. Coronini. It
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BASILICATA / VULTURE ALTO BRADANO (POTENZA): ITINERARI TEMATICI “SLOW TRAVEL”, PER GUSTARE CON TUTTI I SENSI UNA TERRA POCO NOTA, RICCA DI STORIA, TRADIZIONI E SAPORI
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In Basilicata, nella parte settentrionale della provincia di Potenza (a due passi da Napoli e da Bari), sulla strada che vi porta all´incantevole Matera o sulle spiagge di Maratea e di Scanzano, si estende il territorio del Vulture Alto Bradano. Un verdissimo bacino di storia e di cultura, in cui zampillano sorgenti millenarie, in cui crescono da secoli boschi, foreste e alberi monumentali, in cui vivono animali, pesci, uccelli e farfalle uniche. Un paradiso selvaggio per gli aspetti naturalistici e ambientali, assolutamente accogliente per l’ospitalità che lo caratterizza. Un territorio “riservato”, ricco di testimonianze storiche e di bellezze rare, che non appartiene comunque ai grandi circuiti del turismo di massa. Quest’anno, senza stravolgere l’identità che gli appartiene, e rispettando le peculiarità che lo distinguono, il Vulture Alto Bradano offre una ragione in più per essere visitato. Col 2008, il territorio valorizza infatti se stesso con avvenimenti culturali, previsti dal progetto voluto dalla Regione Basilicata e definito “Culture in loco”: una grande Mostra allestita nelle scuderie del castello di Melfi (“Il Vulture e il Sacro. Segni e forme della pietà popolare”, aperta fino al 21 giugno; il Festival di Teatro e di Cortometraggi “Festival delle arti Culture / Vulture 08”, in programma a Rionero e Venosa fra maggio e giugno; la Rappresentazione Teatrale “Vulture fra Oriente e Occidente”, scritto e interpretato dall’attore lucano Ulderico Pesce, in programma il 21 giugno a Venosa, nella famosa città natale di Orazio, all’interno della Chiesa Incompiuta: un progetto dei monaci Benedettini iniziato nel XII secolo, interrotto dopo pochi decenni, che oggi si mostra come paesaggio architettonico di grande suggestione e di magica atmosfera. Si tratta di iniziative importanti, che affiancano sagre e musei, intrecciano feste religiose e pagane, valorizzano soggiorni ai laghi, visite a castelli, catacombe, chiese, scavi archeologici; iniziative che integrano suggestive passeggiate sui sentieri percorsi dal mitico Crocco, il famoso brigante di Rionero, che si oppose alla conquista del Sud Italia da parte dei piemontesi. Oltre ciò, il progetto “Culture in Loco” propone quattro itinerari tematici, per gustare con tutti i sensi le peculiarità del territorio. SULLE TRACCE DEL SACRO (Itinerario I) – In tremila anni di storia, il Vulture ha visto intrecciarsi, fra conflitti e pacifiche convivenze, culture provenienti da tutto il Mediterraneo, che hanno fatto di questo territorio un luogo sacro per differenti credi e religioni. Uno straordinario patrimonio culturale, che ancora oggi si può scoprire partendo da Venosa, dove sono da visitare le suggestive Catacombe ebraiche, da poco riaperte dopo un lungo lavoro di consolidamento e restauro, e il complesso dell’Incompiuta, uno dei capolavori dell’arte normanna nell’Italia del Sud. A Rapolla merita una visita il Duomo, mentre a Melfi, dopo una sosta nella bella Cattedrale, si possono conoscere i segni e le forme della pietà popolare visitando la mostra “Il Vulture ed il Sacro”, allestita fino a giugno nelle Scuderie del castello di Melfi. Rionero in Vulture è una tappa da non mancare per la maestosa abbazia di S. Michele, affacciata sugli splendidi laghi di Monticchio, che nasconde una suggestiva chiesa rupestre. A Ripacandida merita una visita il santuario di S. Donato, mentre a San Fele la rotte della devozione ci portano al santuario di S. Maria di Pierno, risalente al secolo XIII, uno dei gioielli dell’arte romanica in Lucania. Tappa obbligata ad Acerenza, con la splendida cattedrale risalente ai primi anni del XII secolo, per finire con una sosta a Genzano di Lucania, per visitare la chiesa dell’Annunziata. TRA BORGHI STORICI, CASTELLI E SPETTACOLI (Itinerario II) – A spasso nel tempo nel Vulture. In un fine settimana, e muovendosi in un raggio di pochi chilometri, si possono attraversare migliaia di anni di storia. Cominciando con Acerenza, uno dei borghi medievali più belli d’Italia, dove a luglio si tiene la manifestazione “Acheruntia”, con rievocazioni storiche e il “Palio della Pietra”. Anche il borgo di Forenza merita una sosta, magari approfittando del corteo medievale che si tiene in agosto. A Rionero in Vulture l’itinerario tocca il Palazzo Giustino Fortunato, perfettamente conservato, con la biblioteca e gli arredi appartenuti allo storico lucano. Ma anche al Teatro La Piccola, dove a maggio si tiene il “Festival delle Arti Culture Vulture 08”, dedicato a cortometraggi e opere teatrali che celebrano il territorio. A Melfi, visita d’obbligo al castello normanno-svevo, che ospita il Museo Archeologico Nazionale, con una collezione che comprende preziosi corredi funerari dal VII al III secolo aC. Da seguire anche “Brahmea”, manifestazione che a maggio mette in scena sfilate, convegni e spettacoli ospitati tra il castello di Melfi e quello di Venosa. Venosa merita almeno una giornata: oltre al Castello Pirro del Balzo con il museo Archeologico Nazionale, c’è da vedere l’area archeologica con i resti monumentali della colonia latina di Venusia (fondata nel 291 aC). A maggio si tiene il “Certamen Horatianum”, dedicato al poeta venosino Orazio, che qui nacque nel 54 aC. Il 21 giugno, il complesso dell’Incompiuta farà da suggestiva cornice allo spettacolo teatrale “Vulture tra Oriente e Occidente”, scritto e diretto da Ulderico Pesce. A seguire, serata finale del “Festival delle Arti”, con la premiazione delle opere vincitrici del premio “Culture Vulture 08”. LA NATURA DEL VULTURE, A PIEDI O IN MOUNTAIN BIKE (Itinerario III) – Il sistema ambientale del Vulture Alto Bradano offre diverse possibilità per chi cerca escursioni a diretto contatto con natura: dalla visita alle aree protette alle arrampicate sui sentieri di montagna; dal trekking in bicicletta alle escursioni a cavallo lungo le mulattiere dei parchi; dal birdwatching alla semplice contemplazione del paesaggio, dominato dalla mole di un vulcano spento. Grazie anche alla scarsa densità della popolazione, l’area conserva un ricco patrimonio ambientale, ricco di folti boschi. Ad esempio quello di Forenza, dove si possono compiere escursioni nei rigogliosi boschi circostanti, che si estendono per più di 2500 ettari. Per gli appassionati di birdwatching, particolarmente interessante si rivela l´avifauna acquatica presso i Laghi di Monticchio, nel comune di Rionero in Vulture. Una zona indicata anche per gli appassionati di mountain bike, grazie alla presenza di diversi sentieri sterrati. Altra tappa a San Fele con il Monte Pierno (1268 m), a Nord Est dell’Appennino Lucano. Il suo profilo atipico, con quello conico del Monte Santa Croce (1407 m), domina la Valle di Vitalba. Il versante occidentale della montagna, ai piedi del quale sorge un santuario, è rappresentato da massicce pareti di calcari dolomitici, mentre la specie forestale dominante è il faggio, presente nella quasi totalità dei versanti nelle esposizioni più fresche e umide. Sul versante occidentale del monte la faggeta si spinge fino quasi a lambire il santuario e l’abitato. Ma anche la sua fauna è particolarmente ricca. Tra i mammiferi sono frequenti la volpe, la faina, la martora e il tasso. A Ruvo del Monte, infine, una sosta rigenerante si può fare nel Bosco di Bucito, nell’oasi gestita da WWF e Lipu, con il centro di Educazione Ambientale di «Casone Bucito». I MILLE SAPORI DEL VULCANO (Itinerario IV) – Oggi il Vulture è terra di produzione di eccellenze agroalimentari apprezzate anche all’estero, come il Pecorino di Filiano Dop, la cui produzione è diffusa in vari comuni dell’area, al pari di altre tipicità. Tuttavia, volendo costruire per un itinerario, per la scoperta dei mille sapori del vulcano, possiamo partire da Melfi, la meta ideale dei golosi che, fra tante specialità, possono apprezzare i famosi marroncini e i dolci tipici a base di castagne (varole), e dove si onora il grande Aglianico del Vulture, con la manifestazione “Aglianica”, prevista dal 5 al 7 settembre. Proseguiamo per Rampolla, la capitale dell’olio extravergine, altro prodotto eccellente e in attesa di certificazione Dop. Tappa successiva è Venosa, la città del vino: qui sono molte le cantine in cui effettuare ottime degustazioni, che si possono proseguire anche a Maschito. Ma nel Vulture Alto Bradano, territorio dove zampillano secolari sorgenti, anche l’acqua è protagonista, celebrata dalle numerose fontane artistiche disseminate per il paese. A Genzano di Lucania merita una visita la fontana Cavallina, monumento all’acqua costruito nella seconda metà dell’Ottocento. Proseguendo, mettiamo in conto di assaggiare i famosi funghi cardoncelli e un dolce molto particolare di Forenza: “U cauzun”, squisito accostamento di mandorle, cioccolato e cipolla. Ma la meta più dolce che possiamo incontrare nell’area è senza dubbio Ripacandida, grazie alla presenza della mellinoteca nazionale, recentemente inaugurata, che propone il meglio della produzione di miele della Penisola. Altra località squisita è la successiva Ginestra, centro che conserva tracce della cultura albanese e zona di produzione della Malvasia del Vulture. A Barile, invece uno scenario unico si mostra attraverso le grotte dello “Sciescio”, antiche abitazioni di profughi albanesi scavate nel tufo, che successivamente furono adibite a cantine, e che ancor oggi, conservano vini, formaggi ed olii che si possono assaggiare in loco. L’itinerario si conclude a Rionero in Vulture, il maggior centro di produzione dell’Aglianico. Qui, entrando in una delle macellerie del paese, chiedendo una squisita salciccia lucana, aromatizzata con finocchio selvatico e peperoncino, gusterete un sapore esclusivamente lucano. . |
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LOMBARDIA / VARESE 2008 PER GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE
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L´aeroporto internazionale della Malpensa ha tenuto a battesimo, almeno per quanto riguarda l´Italia, i Campionati mondiali di ciclismo in programma a Varese dal 22 al 28 settembre. La conferenza stampa di Varese 2008 si è tenuta nel meeting point della Malpensa, che da oggi si è trasformato in info point dei Mondiali. Tutti i viaggiatori che arriveranno da ogni parte del mondo avranno la possibilità di raccogliere ogni tipo di informazione relativa alla rassegna iridata, dai biglietti agli orari, dalle disponibilità alberghiere ai numerosissimi e diversificati eventi collaterali. Il presidente della Sea, l´avvocato Giuseppe Bonomi, ha fatto gli onori di casa, quindi Amedeo Colombo, presidente di Varese 2008, ha illustrato a grandi linee i principi ispiratori che hanno indotto un gruppo di industriali a riportare a Varese una manifestazione di tale portata. Si sono quindi succeduti gli interventi delle autorità, dal Prefetto al Sindaco di Varese, dagli assessori regionali allo sport e alle infrastrutture ai rappresentanti della Provincia di Varese e del commissario della Protezione Civile, Guido Bertolaso. Molto apprezzato il discorso del presidente dell´Uci, Pat McQuaid, che ha sottolineato l´importanza dell´Italia nel mondo del ciclismo soprattutto a livello organizzativo: la stagione 2008 è cominciata infatti con i Mondiali di ciclocross a Treviso e si concluderà a Varese. Il direttore generale Gabriele Sola si è soffermato sulla trasformazione dell´ippodromo "Le Bettole" in Cycling Stadium, capace di ospitare quasi 20mila persone, mentre i vicepresidenti hanno illustrato nel dettaglio i percorsi delle varie prove in programma. Prima del gran finale, con la presenza sul palco a fianco di Memo Remigi, autore dell´inno dei mondiali ´Varese va´ di campioni del mondo quali Baldini, Basso e Fondriest, di grandi corridori del calibro di Motta, Ballerini, Gabriele Colombo, è intervenuto il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco. Significativo il ringraziamento a Varese 2008 per aver messo a disposizione dei giovani un migliaio di biciclette, un altro passo in avanti per la conquista di un numero sempre maggiore di appassionati dell´antico mondo delle due ruote. . |
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ALTO ADIGE / IN VALLE ISARCO ARRIVA IL ‘MALGAPASS’
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Suggestioni di profumi, erba, fieno, fiori, e di suoni, campanacci, muggiti, acque scroscianti. Di sapori dimenticati, latte e burro, quelli ‘veri’. Giornate che scorrono come decenni, secoli fa, dettate dai ritmi del clima, dall’allevamento del bestiame e dalla produzione artigianale… Vivere a fondo l’esperienza della malga, quintessenza della cultura alpina è un’opportunità straordinaria e totalizzante, possibile in Valle Isarco - in Alto Adige/Südtirol. Nella valle che è punto di congiunzione fra nord e sud d’Europa ci sono da scoprire oltre 30 baite e alpeggi con ristoro (in tedesco, ‘Almen’), concentrate soprattutto nella zona tra Rodengo, Rio Pusteria, Valles/Jochtal, Maranza/Gitschberg, Spinga e Vandoies/Val di Fundres. Da quest’estate (novità) sarà ancora più facile farlo, in particolare nella zona del Gitschberg-Jochtal grazie all’Almen Card. Una card, gratuita per gli ospiti degli alberghi, valida dal 1 giugno al 19 ottobre 2008, che offre il ‘necessaire’ per esplorare il mondo fatato degli alpeggi in quota: utilizzo illimitato delle cabinovie Gitschberg, Jochtal e della funivia Rio di Pusteria/Maranza per salire agli alpeggi; escursioni a piedi o in mountain bike e visite guidate alle malghe; programma ad hoc per i bambini; riduzioni e sconti in molti negozi e impianti sportivi. L’Almen Card è uno strumento inedito nel panorama turistico europeo che permette davvero di entrare, ma sempre in punta di piedi, nel mondo delle malghe, un mondo di prati e pascoli tra i 1500 e i 2500 metri sui pendii della Valle Isarco, già nei dintorni della cittadina di Bressanone. Un paesaggio in singolare contrasto con il fondo valle ammantato di vigneti, frutteti, castelli e dimore. Qui, una delle malghe da visitare è quella di Fane, sopra Valles. Le baite in legno con i tetti di scandole sembrano comporre un poster, un quadretto: impossibile non pensare di fotografare questo armonioso insediamento storico! Un alpeggio con baite abitate, fienili, stalle, una piccola chiesa e tre piccoli spacci e punti ristoro, dove assaggiare il formaggio d’alpeggio. Da non perdere la festa tradizionale del 27 luglio 2008, un vero tuffo nel mondo contadino del Sudtirolo: messa all´aperto al mattino, poi a mezzogiorno i malgari servono canederli di polenta, gnocchi al formaggio, la tipica mosa e l´omelette spezzettata dolce (Kaiserschmarren). Gruppi folcloristici locali attaccano con musiche ‘etniche’ tra danzatori tirolesi e schioccatori di frusta. I soggiorni nella zona Valles/Jochtal, Maranza/Gitschberg si aggirano a partire dai 35 euro, mezza pensione in 3 stelle. Altre zone di spettacolari malghe, con panorama che spazia da una parte su tutte le Dolomiti, dall’altra sulle Alpi Austriache e le Vedrette di Ries, sono i verdi ‘panettoni’ dell’Alpe di Rodengo e Luson, luogo di speciale pregio ornitologico per le torbiere e zone paludose utilizzate da molte specie di uccelli per nidificare, in vista dei massicci dolomitici del Sasso Putia e delle Odle. All’Alpe di Rodengo e Luson una scenografica passeggiata su un piccolo altopiano erboso porta verso la Baita Roneralm, il Rifugio Rastner Alm, e più avanti fino alle Malghe Starkenfeld, Kreuzwiesen e Wieser. La Malga Kreuzwiesen in particolare è famosa per il formaggio, il burro e lo yogurt, prodotto dal giovane malgaro Johannes. Appuntamento festoso il 31 agosto, sull’Alpe di Rodengo, con la Sagra con musica e specialità proposte nelle baite e negli stand delle associazioni locali disseminati sulla distesa dell’Alpe. Altre malghe in Valle Isarco sorgono immediatamente sopra Bressanone: il panorama sulla valle e sulla cittadina è a volo d’uccello… Siamo sul versante orientale della Plose, la montagna di casa (bella stazione sciistica d’inverno), e la vista domina il Passo delle Erbe e le slanciate guglie delle Odle. Sempre nei pressi, sopra la val di Funes ci sono le Malghe di Funes (all’interno del parco naturale Puez-Odle, che festeggia quest’anno il 30° anniversario con una grande festa il 15 giugno presso il Rifugio Genova e molti altri appuntamenti come il concorso di sculture ‘Parco Naturale Puez-Odle: espressioni di un paesaggio’ il cui vincitore vedrà la sua opera collocata all’esterno del nuovo Centro Visite del Parco), in un fiabesco e quasi proverbiale paesaggio dolomitico: come la malga Gampen o Geisler, Zannes, Dusler, Kaseril o Gschnagenhardt. Nel versante soleggiato della Valle Isarco che guarda a est si gode una memorabile visione di tutte le Dolomiti. Qui si distendono gli aperti altopiani e pendii prativi dell’Alpe di Velturno e di Villandro. E’ un mondo a parte, insospettabile, di cui condividere lo spirito e l’anima. Un’ottima occasione è quella delle manifestazioni tradizionali. Il 26 e 27 luglio alla malga Glanger, sull’Alpe di Velturno, c’è la tradizionale ‘festa del formaggio’, accompagnata da musica popolare. Si continua il 3 agosto con la sagra della baita Brugger. Sempre all´Alpe di Velturno, il 9 e 10 agosto si svolge una grande festa con molte iniziative per i bambini e assaggi di prodotti caseari. Sia la Malga Glanger che la Malga Joch hanno caseifici propri dove il latte di vacca o capra viene lavorato direttamente per produrre un formaggio dagli intensi aromi di erbe di pascolo. E quanto le malghe fossero storicamente importanti, lo si può capire dalle contese che ne nascevano. La ‘battaglia’ per l’Alpe di Villandro tra i comuni confinanti di Renon, Barbiano e Villandro durò ben 500 anni. Solo nel 1823 vennero definitivamente determinati i confini dell’alpe: la piccola ‘muraglia’ di sassi, lunga vari chilometri e risalente al XIV secolo, è ancora visibile. Oggi l’Alpe di Villandro è considerata una delle malghe più belle dell’Alto Adige e viene mantenuta e lavorata grazie anche alle oltre cento baite sparse, d’estate quasi tutte abitate dagli abitanti di Villandro. Attorno a Vipiteno, Racines e Colle Isarco, nella parte settentrionale della Valle Isarco (nei pressi del Brennero), la vista che si gode dalle malghe (che si possono avvicinare salendo con la cabinovia del Monte Cavallo direttamente dal paese) è ancora diversa: a nord lo spartiacque alpino con le Alpi di Stubai, a sud le Dolomiti e in mezzo le cime innevate degli oltre tremila come il Zuckerhütl, Wilder Pfaff, Hochfeiler, Tribulaun e Wilder Freiger. Nella vicina laterale della val di Fleres l’Alpe di Ladurns offre il nuovo sentiero delle tre malghe Ladurns-Allriss, inaugurato di recente: porta fino alla Malga Toffring, passando per piccoli laghetti con una vista spettacolare sulla cima del Tribulaun. Info: Consorzio Turistico Valle Isarco, tel 0472/802232, info@valleisarco. Info
www. Valleisarco. Info
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TOSCANA / “SOTTO LO STESSO CIELO”: MUSICA, TEATRO, LETTERATURA, CINEMA, DANZA. BREGOVIC, HARPER, BROOK, SUBSONICA E TANTI ALTRI AL PLAY AREZZO ART FESTIVAL 2008
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“Uno dei nuovi nati nel panorama, ricchissimo, dei festival toscani: e siccome è nato bene, vogliamo continuare a seguirlo con la massima attenzione”. Così Paolo Cocchi, assessore alla Cultura di Regione Toscana, alla conferenza stampa che ha presentato la seconda edizione di PLAY Arezzo Art Festival, manifestazione multimediale – organizzata, con la Regione Toscana, da Comune e Provincia di Arezzo e dall’associazione Bluesin-Metamusic – che porterà nella città toscana decine di migliaia di giovani dal 23 al 27 luglio 208 con una edizione (“Sotto lo stesso cielo”) che renderà protagonista, nelle diverse sezioni tematiche, proprio il cielo. “Se esprimi un desiderio è perchè vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardano il cielo, se stai guardando il cielo è perché credi ancora a qualcosa”, sono versi di Bob Marley e gli organizzatori li hanno voluti come emblema della manifestazione. Articolato in varie sezioni (musica, teatro, letteratura, cinema, danza e multimedialità) e ospitato in diversi luoghi del centro storico di Arezzo, il PLAY 2008 punta molte carte sulla California di Ben Harper, sui Balcani di Goran Bregovic, sulle atmosfere più rarefatte di Peter Brook, sulla Torino dei Subsonica. Il programma completo si trova sul sito ufficiale www. Playarezzo. It. Fra le iniziative anche mostre e degustazioni di prodotti tipici locali. L’ultimo giorno, domenica 27 luglio, sarà rivolto al “cielo come “occasione di riflessione sul tema d! ella pac e, del dialogo tra culture e della solidarietà”. Sarà presentato, fra l’altro, il nuovo romanzo di Vauro e si svolgerà una conferenza – curata da “Rondine Cittadella della Pace” – per tenere viva l’attenzione sulla crisi nel Darfur. Chiude Goran Bregovic. (Fonte ‘Toscana Notizie’, Agenzia di informazione della Giunta Regionale)
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LOMBARDIA / MANTOVA E PROVINCIA: LA NUOVA CARD TURISTICO-CULTURALE OFFRE MUSEI E SERVIZI A PORTATA DI TURISTA
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Si chiama Mantova Card ed è un nuovo strumento, promosso dal Comune di Mantova e dalla Provincia di Mantova, a disposizione dei turisti per agevolare la loro presenza e la visita di Mantova e del suo territorio, alla scoperta di un notevole patrimonio storico, artistico e ambientale e dei suoi musei. La Card ha un costo di 5 euro e offre numerosi vantaggi: ingressi ridotti nei musei (e alle mostre che vi sono allestite) della città e della provincia; sconti in numerosi negozi e alberghi convenzionati. La Mantova Card è individuale e nominativa, va compilata negli appositi spazi con nome, cognome e data. Se in caso di controllo, la card risultasse non debitamente compilata, non può essere considerata valida e non dà diritto alle agevolazioni previste. Numerosi i musei di Mantova che aderiscono al circuito di questa promozione (con biglietto ridotto o ingressi gratuiti): Palazzo Te, Palazzo San Sebastiano, Teatro Bibiena, Museo Diocesano Francesco Gonzaga, Casa del Mantegna, Museo di Palazzo d’Arco, Chiesa di Santa Maria della Vittoria, Museo Tazio Nuvolari, Galleria Museo Valenti Gonzaga, Museo Numismatico della Fondazione Banca Agricola Mantovana, Museo Storico Nazionale Vigili del Fuoco, oltre ai tanti musei della provincia aderenti al Sistema Museale Provinciale. Inoltre i possessori di questa tessera possono usufruire anche di uno sconto sul pernottamento in una delle diverse strutture ricettive (non solo di Mantova, ma anche di Castellaro Lagusello, Castel d’Ario, Castiglione delle Stiviere, Curtatone, Ostiglia, San Benedetto Po, Sabbioneta, San Giorgio, Solferino, Virgilio), scegliendo tra Bed & Breakfast, Hotel e Residence. Le aziende agrituristiche che aderiscono all’iniziativa applicano una riduzione di prezzo del 10% sull’alloggio e sul ristoro in agriturismo. Per i camper la possibilità di avere un primo giorno gratuito su una sosta di tre giorni (l’area camper si trova al Parco Paganini di Grazie di Curtatone). I vantaggi della Mantova Card non finiscono qui. Tra gli altri benefit anche il trasporto gratuito, durante i primi due giorni di utilizzo della card (e previa presentazione di un documento d’identità) sulle linee cittadine dell’Apam (circolare 1, 3 e 4 Due Pini – Campo Canoa). La Card si può acquistare sia presso le IAT del territorio (Mantova, Sabbioneta, San Benedetto Po e Castiglione delle Stiviere), sia all’Info Point del Fashion District, pochi chilometri da Mantova centro. Un’offerta davvero completa, una sola card, dunque, per avere la città in tasca, per viverla in ogni stagione, per scoprire il territorio circostante in più giorni. Mantova Card diventa un ulteriore strumento a vantaggio dei turisti, per un territorio che riesce a miscelare sapientemente la tecnologia e l´amore per il proprio e immenso patrimonio storico, artistico e culturale. Info: Iat Mantova, tel 0376/432432, info@turismo. Mantova. It
www. Turismo. Mantova. It
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