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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Giugno 2008
CORECOM FVG: OGGI PRIMA CONCILIAZIONE TRAMITE VIDEOCONFERENZA  
 
Trieste, 17 giugno 2008 - Trieste, 17 giugno 2008 – Questa mattina a partire dalle 9. 00, ha luogo, presso la sede del Corecom, in piazza Oberdan 5 a Trieste, il primo collegamento in videoconferenza per esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione in materia di telecomunicazioni. Il collegamento avverrà tra il Corecom, la sede Urp di Udine e lo studio legale di Trieste che rappresenta Telecom Italia. E´ cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni l´attività conciliativa svolta dal Corecom, che prevede - su delega dell´Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, l´Agcom - il tentativo di risolvere le controversie tra utenti ed ente gestore del servizio di telecomunicazioni. Per farlo, il Corecom non ha fatto altro che applicare la tecnologia informatica alla propria attività attraverso la predisposizione di un sistema di videocomunicazione che ha facilitato e migliorato l´accesso ai servizi da parte degli utenti. Il suo utilizzo, infatti, in sede di udienza (per esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione) ha eliminato ogni spostamento fisico di persone. Il Corecom del Friuli Venezia Giulia ha quindi predisposto - unico in Italia - apparati informatici atti a supportare un sistema di collegamento audio e video per venire incontro alle numerose richieste dei cittadini in modo rapido e gratuito. I collegamenti avverranno tra il Corecom, le sedi Urp di Udine, Gorizia, Tolmezzo e Pordenone (dove potranno recarsi gli utenti) e le sedi dei gestori di telefonia. La presentazione del progetto si terrà mercoledì prossimo, 18 giugno, a Trieste, alla sala Tessitori di piazza Oberdan 5, alle 11. 00. All´incontro, che sarà aperto dalla vicepresidente del Corecom Ilaria Celledoni, sarà presente l´avvocato Alessandro Tudor in rappresentanza della Telecom Italia. Sono inoltre invitati i rappresentanti delle associazioni dei consumatori, degli Ordini degli avvocati, delle principali società telefoniche e rappresentanti dei media. .  
   
   
UN ITALIANO ALLA GUIDA DEGLI EDITORI EUROPEI – FEDERICO MOTTA, PRESIDENTE DELL’AIE, ELETTO PRESIDENTE DEGLI EDITORI EUROPEI (FEE-FEP): LO HA DECISO VENERDÌ POMERIGGIO A VARSAVIA L’ASSEMBLEA DI FEE  
 
 Milano, 17 giugno 2008 - Un editore italiano a rappresentare tutti gli editori europei: Federico Motta, presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), è stato eletto il 13 giugno a Varsavia presidente della Federazione degli Editori Europei (Fee-fep), l’associazione, fondata nel 1967, che riunisce gli editori dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo. Lo ha deciso l’assemblea della Fee, che rappresenta gli interessi di 26 associazioni nazionali di editori europei presso le istituzioni europee, dalla Commissione al Parlamento: una funzione sempre più importante in considerazione del ruolo che la legislazione comunitaria ha assunto, in particolare per ciò che riguarda la legislazione del diritto d’autore, la società dell’informazione, la protezione dei dati, il commercio elettronico dei contenuti, il regime fiscale dei prodotti culturali ecc. Motta – 53 anni, milanese, amministratore delegato della Federico Motta Editore, insignito nel 2003 dal Ministro della cultura francese della onorificenza di Officier de l’ordre des arts et des lettres, presidente di Sistema Cultura Italia dal 2006 e membro della giunta di Confindustria – sarà il quarto italiano nella storia dell’editoria ad assumere l’incarico di presidente in ambito europeo. Due i temi centrali del mandato di Motta: la fiscalità, per riuscire ad ottenere a livello europeo l’Iva ridotta anche per il libro elettronico e gli audiolibri, ma soprattutto la tutela del diritto d’autore: “Sono ovviamente orgoglioso di questo incarico, che costituisce un importante riconoscimento a tutta l’editoria italiana – ha commentato Motta – ma sono anche preoccupato perché il futuro europeo dell’editoria e soprattutto del diritto d’autore si presenta in pericolo. Dovremo presidiare quanto ottenuto sino ad ora sul piano della tutela della proprietà intellettuale per far sì che le nuove direttive continuino a rispettare la creatività e l’ingegno. Ci sarà tanto lavoro da fare. Siamo pronti, anche a dare risposte innovative a domande nuove. Ritengo infatti sia significativo – ha aggiunto – che questo incarico mi sia conferito pochi giorni dopo la pubblicazione dei lavori del gruppo di esperti, in cui la Fee ha avuto un ruolo importante, sul diritto d’autore nelle biblioteche digitali. E che la strada maestra indicata dalla Commissione sia quella dell’innovazione nella gestione dei diritti, richiamando esplicitamente il progetto Arrow, che l’Aie coordina e al quale la Fee partecipa in modo significativo”. .  
   
   
SERGIO ROMANO DONA I SUOI LIBRI E I SUOI SCRITTI AL CENTRO MANOSCRITTI DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA  
 
 Pavia, 17 giugno 2008 - L’ambasciatore Sergio Romano destina in donazione al Centro Manoscritti dell’Università di Pavia, creato da Maria Corti, i suoi libri e i suoi scritti. Il Rettore Angiolino Stella, nell’accettare la donazione, si fa garante che il materiale sia depositato presso il Centro Manoscritti e venga debitamente inserito a catalogo entro e non oltre sei mesi, secondo la normativa vigente, affinché possa essere messo a disposizione degli studiosi sulla base del Regolamento del Centro Manoscritti, di cui è attualmente Direttore il professor Renzo Cremante. L’ambasciatore Romano si riserva di aggiungere in futuro altro materiale, inerente la propria attività di saggista, storico e critico: la relativa donazione verrà perfezionata con successivo e separato atto ai sensi delle vigenti disposizioni di legge. Da parte sua il Rettore, nel ringraziare per questa preziosa Donazione, conferma all’Ambasciatore Romano che sono già in corso di pubblicazione presso l’Editore Il Melangolo di Genova gli atti del Convegno su “Il Mondo di Sergio Romano”, svoltosi nel marzo scorso. .  
   
   
PRESENTAZIONE DEL VOLUME "LA PRASSI DELLE PAROLE. GIUSEPPE GUGLIELMI ORGANIZZATORE CULTURALE E TRADUTTORE"  
 
Bologna, 17 giugno 2008 - L’istituto beni culturali apre la sua sede – il cinquecentesco Palazzo Bonasoni – in via Galliera 21 per una serie di incontri e di presentazioni di libri all’ora dell’aperitivo, che si terranno nel cortile dell’edificio. Si comincia mercoledì 18 giugno alle ore 18 con “La prassi delle parole. Giuseppe Guglielmi organizzatore culturale e traduttore”, a cura di Enzo Colombo e Andrea Toscani Ibc/compositori, Bologna 2008. Il libro è dedicato a Giuseppe Guglielmi, scomparso nel 1995, intellettuale di spicco nell’ambiente bolognese e nazionale, organizzatore culturale e traduttore, tra i fondatori e primi dirigenti dell’Istituto. Il volume raccoglie scritti, riflessioni e interventi apparsi su riviste e volumi nell’arco di quasi un trentennio ed è suddiviso in due sezioni: la prima ripercorre l’attività di Guglielmi come direttore negli anni Sessanta del Consorzio di pubblica lettura della Provincia di Bologna e successivamente come animatore dei primi anni di vita dell’Istituto beni culturali. La seconda ripropone il lavoro di Guglielmi critico letterario e traduttore. Di particolare rilievo le pagine riguardanti un seminario da lui tenuto a Cattolica nel 1994 sul significato del lavoro di traduttore, nell’incontro con il francese sulfureo di Céline, suo autore d’elezione. Alla presentazione intervengono Marcello Di Bella, direttore della Biblioteca Gambalunga di Rimini, Angelo Guglielmi, assessore alla Cultura del Comune di Bologna e Ezio Raimondi, presidente dell’Istituto beni culturali. .  
   
   
CONOSCENZA E REALTA’ – LA COSTRUZIONE DELLA REALTÀ NEL PENSIERO FILOSOFICO DI VITTORIO VARESE  
 
Milano, 17 giugno 2008 - Il saggio rappresenta lo sforzo letterario di dare sistemazione unitario ai principi concettuali elaborati nel corso della storia del pensiero per penetrare razionalmente la realtà. Attraverso il vaglio di opere filosofiche che trattano il tema della percezione della realtà, l’Autore propone il proprio pensiero in materia. Fin dagli inizi della filosofia greca l’uomo si è posto il problema della distinzione e della corrispondenza tra il mondo come si manifesta attraverso i sensi e il mondo come realmente è : da qui parte l’analisi filosofica di Vittorio Varese. Biografia Vittorio Varese vive a Ladispoli, in provincia di Roma. E’ stato avvocato nell’ufficio legale dell’Inail, attualmente è in pensione. Ha scritto numerosi articoli su riviste italiane e francesi. Editrice Nuovi Autori Milano pagine 165 Prezzo Copertina € 13. 00 .  
   
   
PALAZZI, GIARDINI E NOBILTÀ DEL ´700 AL PREMIO GRINZANE VILLA HANBURY ALLA MORTOLA DI VENTIMIGLIA SABATO 5 LUGLIO LA SEDICESIMA EDIZIONE CON UN RICORDO DI IPPOLITO PIZZETTI  
 
Genova, 17 Giugno 2008 . Sedicesima edizione del Premio Grinzane Cavour Giardini Botanici Hanbury, sabato 5 luglio 2008, alle 17,30, alla Mortola di Ventimiglia. La manifestazione è promossa con la Regione Liguria (assessorato alla Cultura) e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con l´Università di Genova, la Provincia di Imperia e gli Amici dei Giardini Botanici Hanbury. Il Premio prende il nome dal prestigioso complesso naturalistico del Ponente Ligure creato nel 1867 da Sir Thomas Hanbury, uno dei giardini botanici più incantevoli d´Europa, oggi affidato all´Università di Genova. Il premio promuove ogni anno la cultura dei giardini, dei fiori e del paesaggio attraverso tre sezioni di libri. I palazzi e i giardini della nobiltà settecentesca, la terra, il territorio e i suoi frutti sono al centro della sedicesima edizione della manifestazione. La cerimonia di premiazione sarà preceduta alle 16,30 dal convegno "Ippolito Pizzetti, un ricordo", dedicato alla memoria dell´architetto, giornalista e paesaggista per molti anni membro della giuria del Premio Grinzane Giardini Botanici Hanbury. Della giuria, presieduta da Marella Agnelli, fanno parte Boris Biancheri, Annalisa Maniglio Calcagno, Paolo Mauri, Paolo Pejrone, Giuseppe Conte, Nico Orengo, Giuseppe Conte, Francesca Marzotto Caotorta, Massimo Venturi Ferraiolo, Sergio Buonadonna, Sergio Givone, Paola Profumo, Claude Raffestin e il coordinatore del Premio Giuliano Soria. .  
   
   
GIUSEPPE MAGNIFICO PADRE DELL´ELETTRONICA VICENTINA  
 
 Vicenza, 17 giugno 2008 - Lavoro, passione e ricerca, ecco gli ingredienti del nuovo volume edito dal Centro Studi sull’Impresa e sul Patrimonio Industriale di Vicenza, ente collegato alla Camera di Commercio di Vicenza, che viene presentato al pubblico mercoledì 18 giugno alle ore 17. 30 presso la Sala conferenze dei Chiostri di Santa Corona a Vicenza. Il libro dal titolo "Giuseppe Magnifico padre dell´elettronica vicentina. Innovazione tra formazione e impresa" è stato realizzato con il contributo della Sezione Elettronica di Confindustria Vicenza e delle aziende Ap2 Srl, Eei Srl, Eltra Spa, Rbf Srl, Rowan Elettronica Srl, Tde Macno Spa e con il patrocinio dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “A. Rossi” di Vicenza. Per la presentazione è stata organizzata una tavola rotonda focalizzata sul tema “Formazione e impresa” alla quale partecipano il presidente del Centro Studi Giovanni Franco Masello, il professor Giorgio Mariga, curatore del volume, il professor Giovanni Zen, dirigente scolastico dell’Itis Rossi, l’ingegner Narciso Balbo della Eei Srl e Umberto Balestro della Ap2 Srl. Il libro, dedicato a Giuseppe Magnifico, per quattordici anni insigne docente dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “A. Rossi” di Vicenza e promotore dell’innovazione economica vicentina negli anni del secondo dopoguerra, è una raccolta di interviste di persone che raccontano l’esperienza formativa e lavorativa accanto al professore. La prima parte è costituita da un’introduzione di carattere storico-biografico e una catalogazione temporale degli avvenimenti che hanno portato alla costituzione della I. S. E. , l´Industria Servomeccanismi Elettronici fondata da Magnifico nel 1960, dal suo sviluppo alla "frammentazione", che ha dato vita ad un distretto industriale, nel settore specifico dell´automazione industriale, che non ha avuto eguali in Italia. Lo stretto legame con l’ambiente imprenditoriale permise infatti a Magnifico di dar voce alle nuove ed impellenti esigenze che provenivano dal mondo dell’impresa e, nel 1962 creò al Rossi il primo corso di specializzazione in Elettronica industriale per periti elettrotecnici e radiotecnici: “Era una matematica a livello universitario, con argomenti molto formativi e propedeutici alle nuove tecnologie” racconta Mario Piccolo diplomatosi nel 1953. La seconda parte è invece direttamente “narrata” dagli allievi del famoso corso di specializzazione, diventati con il passare del tempo, soci, collaboratori, leali concorrenti del professor Magnifico nell’incessante sfida all´innovazione, sempre, e tuttora, a confronto con i colossi mondiali dell´automazione industriale. La figura di Magnifico è stata un punto di riferimento straordinario per il tessuto imprenditoriale vicentino nel campo dell’elettrotecnica e dell’elettronica perché ha saputo accostare con lungimiranza “le cognizioni scientifiche alle applicazioni pratiche", secondo l´insegnamento di Alessandro Rossi. A caratterizzare la personalità di questo illustre docente sono stati la passione per la ricerca e la sperimentazione di soluzioni innovative accanto al talento per l’insegnamento e la formazione. .  
   
   
FATTURATI DELL’OSSERVATORIO FCP-ASSORADIO DEL PERIODO GENNAIO-APRILE 2008 RAFFRONTATI AL GENNAIO-APRILE 2007.  
 
Milano, 17 giugno 2008 - L´osservatorio Fcp-assoradio ha prodotto nel mese di aprile, per il secondo mese consecutivo, i dati relativi all´andamento del fatturato del mezzo radio. Il valore totale del fatturato nettissimo della pubblicità nazionale (al netto anche dello sconto di agenzia) nel mese di aprile è cresciuto del + 4,7% attestandosi a Euro 35. 071. 000 che da inizio anno divengono Euro 131. 871. 000, con un incremento del + 8. 2% rispetto al periodo omologo gennaio-aprile 2007. Gli avvisi trasmessi ad aprile sono aumentati del + 4% e da gennaio-aprile 2008 del + 8. 1% rispetto al 2007. I dati dell´Osservatorio Fcp-assoradio si basano sulle dichiarazioni puntuali delle Concessionarie associate, raccolte e certificate da una società terza che è Reply, ma non saranno mai forniti con il dettaglio per Concessionaria o per singola emittente, perché questo contraddirebbe lo spirito dell´Osservatorio che è quello di monitorare l´andamento dell´intero comparto. Sono invece ancora in corso ulteriori approfondimenti per poter dare al mercato, in futuro, anche dati con un maggior dettaglio per tipologia. .  
   
   
AL VIA LA SESTA EDIZIONE DELL’ISCHIA FILM FESTIVAL ISCHIA FILM FESTIVAL 23 - 29 GIUGNO 2008  
 
Ischia, 17 giugno 2008 - Si terrà dal 23 al 29 Giugno la sesta edizione dell’Ischia Film Festival, il concorso cinematografico internazionale dedicato a tutte le opere, ai registi, sceneggiatori, scenografi e autori della fotografia che hanno maggiormente valorizzato il territorio attraverso la scelta delle location, promuovendone così i paesaggi, le tradizioni e l’identità culturale. Il programma si sviluppa quest’anno in più sezioni: Primo Piano (non competitiva): nove lungometraggi italiani ed internazionali che, nell’attuale stagione cinematografica, hanno dato ampio spazio alle location come elemento narrativo essenziale al racconto cinematografico. Concorso: trentuno opere, tra documentari e corti nazionali ed internazionali, in gara per aggiudicarsi il premio Ischia come miglior documentario e cortometraggio del Festival. Location Negata: sezione speciale competitiva per opere che, pur ponendosi in un’ottica di valorizzazione dei luoghi, raccontano il territorio violato dalle contraddizioni della civiltà e i diritti o le speranze di quei popoli calpestati dalla guerra o colpiti da calamità naturali. Scenari: corti e documentari fuori competizione provenienti da tutto il mondo Focus Sicilia (non competitiva): spazio tradizionalmente riservato ad una regione italiana. Quest’anno è la volta della regione Sicilia, con una programmazione eterogenea che spazia dalla mostra dedicata all’attrice Anna Magnani durante i suoi soggiorni sull’isola, alla proiezione di lungometraggi e documentari che vogliono raccontare la bellezza, il fascino e la ricchezza di una terra unica. Euromediterraneo (non competitiva): l’incontro/scontro tra culture apparentemente agli antipodi in opere che nascono anche dalla collaborazione di forze imprenditoriali appartenenti ai paesi del Mediterraneo Location Mare (non competitiva): spazio in cui verranno esplorate le diverse declinazioni di uno sguardo cinematografico verso questo enorme patrimonio della natura, e le necessità sempre più urgenti di salvaguardarlo, attraverso un forum ed una selezione di proiezioni che sottolineeranno come il patrimonio marino sia elemento irrinunciabile di unione tra l’uomo e le sue eterne sfide. Per queste proiezioni è stata scelta una location assai suggestiva come il veliero “Tortuga”, ancorato nella baia antistante il Castello Aragonese. Come nelle passate edizioni, l’Ischia Film Festival si occuperà anche della parte mercato attraverso la Borsa delle Location e del Cineturismo con il suo sesto convegno sul tema: “Cineturismo: finzione o realtà?” Indagheremo le potenzialità di sviluppo del product placement che, utilizzato con competenza e mediato da una opportuna legislazione e dal saggio sguardo dell’autore, rappresentano una importante risorsa per il sostegno dell’audiovisivo. L’incontro con Carlo Bassi e l’Ente per lo Spettacolo ha dato vita al primo Product Placement e Location Festival. Numerosi gli ospiti previsti: tra gli altri, Vincenzo Marra, Francesco Munzi, Roberta Torre, Pasquale Scimeca, Edoardo Winspeare, Mattia Sbragia, Nello La Marca, Osvaldo Desideri, Donatella Finocchiaro, Amedeo Fago in una settimana che promette appuntamenti continui e la possibilità di vivere in un’atmosfera esclusiva quale quella offerta dal Castello Aragonese di Ischia Ponte o la Torre Guevara di Cartaromana, un connubio perfetto tra cinema e location. .  
   
   
MARIA GRAZIA CUCINOTTA CON LA SICILIA FILM COMMISSION ALL’ISCHIA FILM FESTIVAL ( ISCHIA 23-29 GIUGNO)  
 
 Ischia, 17 giugno 2008 - Nell´ambito della manifestazione ischitana la Sicilia Film Commission - la cui madrina sarà Maria Grazia Cucinotta nella sua nuova veste di produttrice cinematografica - presenterà le iniziative che hanno caratterizzato l´attività sul territorio come la fondazione a Palermo del Dipartimento di Cinema Documentario della Scuola Nazionale di Cinema, che verrà inaugurato a novembre, la nuova Legge Regionale sul cinema ed il nuovo Film Fund. Saranno inoltre presentati alcuni dei film realizzati grazie alle risorse destinate allo sviluppo dell´industria cinematografica in Sicilia fra i quali ricordiamo " I Vicerè" di Roberto Faenza, "Rosso Malpelo" di Pasquale Scimeca, "La terramadre" di Nello La Marca, unico film italiano invitato al Forum allo scorso Festival di Berlino, insieme ad una straordinaria mostra di fotografie di Fosco Maraini su Anna Magnani durante le riprese di "Vulcano" di W. Dieterl. Una rassegna di film e documentari di Vittorio De Seta, Roberta Torre, Ciprì e Maresco completeranno il programma della manifestazione. .  
   
   
VINCE IL PRIMO PREMIO A BRESCIA IL DOCUMENTARIO “ERA TUTTO MICHELIN. MEMORIA DI UNA FABBRICA” PRODOTTO DALLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO E DALLA FONDAZIONE MUSEO STORICO DEL TRENTINO,  
 
 Trento, 17 giugno 2008 – Il documentario “Era tutto Michelin, memoria di una fabbrica” di Vincenzo Mancuso e Francesco Tabarelli ha vinto, giovedì scorso a Brescia, il primo premio della prima edizione del Concorso nazionale “Roberto Gavioli” sul Film Documentario, promosso dalla Fondazione Musil – Museo dell’Industria e del Lavoro, con il patrocinio del comune di Brescia. Il film era stato prodotto dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Fondazione Museo Storico del Trentino nell’ambito del Progetto Memoria. In poco più di un’ora, il documentario di Mancuso e Tabarelli racconta la lunga “storia” della Michelin a Trento, con le sue luci e le sue ombre, utilizzando ben trentacinque testimonianze di operaie e di operai, di quadri e di sindacalisti raccolte dal Museo Storico tra il 2004 e il 2005, alternandole ad una ricca documentazione filmica prodotta dal Sindacato Cisl negli Anni Sessanta e Settanta e ora depositata presso il Museo, nonché su spezzoni di film messi a disposizione dall’Archivio del movimento operaio e democratico di Roma. “Quella della premiazione – ci ha detto Vincenzo Mancuso, regista del film premiato – è stata una serata piacevole e siamo molto contenti dell’interesse che il documentario ha suscitato e del premio assegnato da una giuria così prestigiosa. Una soddisfazione che aumenta se si pensa che è già trascorso un anno dalla chiusura definitiva del progetto Michelin con la realizzazione del Dvd, per un documentario al quale sia la Provincia sia il Museo Storico del Trentino hanno dato fiducia e sostegno”. Questa è la motivazione del premio attribuito dalla giuria presieduta da Gian Piero Brunetta: “Nell’esprimere la propria soddisfazione per la qualità complessiva delle opere partecipanti al concorso e la difficoltà nell’attribuire il primo premio, la giuria ritiene che il documentario “Era tutto Michelin. Memoria di una fabbrica”, di Vincenzo Mancuso e Francesco Tabarelli, rappresenti nel modo migliore lo spirito del Concorso, volto a valorizzare le potenzialità del documentario cinematografico sul piano della ricostruzione della memoria del lavoro, della cultura industriale e della conoscenza storica. La vicenda della fabbrica Michelin di Trento viene ricostruita fin dalla fondazione negli anni Trenta e narrata in modo incisivo, alternando filmati storici e interviste a testimoni e protagonisti, uomini e donne, operai, impiegati, dirigenti, soprattutto riuscendo a mantenere viva e alta la tensione tra documentazione e riflessione, reperto d’epoca e viaggio nella memoria e ad intrecciare esperienze soggettive e quotidiane con gli eventi della trasformazione del lavoro industriale nella seconda metà del Novecento”. .  
   
   
NO BORDERS MUSIC FESTIVAL 2008 – TARVISIO (UD) È ALLA RICERCA DI UNA RADIO UFFICIALE PER LA TREDICESIMA EDIZIONE ORMAI ALLE PORTE.  
 
Tarvisio (Ud), 17 giugno 2008 - Il Festival musicale No Borders, organizzato dal Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e del Passo Pramollo in collaborazione con Azalea Promotion, giunge quest´anno alla Tredicesima edizione. La collaborazione intesa come cambio merce tra la Radio e il festival. Il programma 2008, prevede delle novità per quanto riguarda la location degli eventi. Non si limiterà alle meravigliose cornici architettoniche di Piazza Unità d´Italia a Tarvisio e di Villa Manin a Passariano di Codroipo (i R. E. M. Il 24 luglio 2008). La novità del 2008, ispirata dalla grande passione trasmessa dall’eclettico alpinista, musicista e scrittore Julius Kugy (del quale ricorre quest’anno il 150° anniversario della nascita) è infatti la location nella spettacolare natura del Tarvisiano del concerto di apertura e di quello di chiusura del No Borders Music Festival 2008. L’edizione 2008 si terrà da domenica 20 luglio a sabato 09 agosto 2008. Il 20 luglio alle ore 17. 00 il Mangart e la catena delle Ponze faranno da scenario al concerto di Ludovico Einaudi che si terrà al Lago Superiore di Fusine. La chiusura del Festival avrà luogo sabato 09 agosto nell’abbraccio della maestosa catena dello Jôf di Montasio (2753 m s. L. M. ) accogliendo nel pomeriggio (alle 17. 00) gli spettatori di Stefano Bollani sull’altopiano del Montasio. Nel 1999 il No Borders Music Festival acquista carattere internazionale coinvolgendo diversi festival italiani e stranieri (il partenariato nella storia del festival interessa anche i paesi non direttamente confinanti con il Friuli Venezia Giulia come la Croazia e la Bosnia Erzegovina) Il partenariato sul versante della Regione Veneto coinvolge da anni l’Associazione Forte Marghera ed il Comune della Città di Venezia (www. Fortemarghera. It). In Austria dopo aver sperimentato diverse collaborazioni il No Borders Music Festival per l’edizione 2008 è tornato al partner originale e storico di Liveact productions – Jazz over Villach (www. Liveact. At). .  
   
   
L’ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO E IL PIANISTA IGOR ROMA PORTANO ALL’OLIMPICO L’INDIPENDENZA AFFERMATA DI BEETHOVEN  
 
 Vicenza, 17 giugno 2008 - Dopo il successo e le emozioni dell’opera, che ha dato nuova verve alla stagione primaverile dell’Oto, “Il Suono dell’Olimpico” porta in scena di nuovo la potente arte di Beethoven, in un concerto fatto di veri capolavori, giustamente famosi presso il pubblico più vasto. Martedì 17 giugno la serata musicale dell’Oto (in teatro Olimpico alle ore 20. 00) è dedicata alla “Indipendenza affermata” del maestro di Bonn. In programma il Concerto per pianoforte n. 5, “L’imperatore”, e la Sesta Sinfonia, la “Pastorale”. Brani che sono in assoluto i più conosciuti e amati anche dagli ascoltatori meno assidui del genere classico, ma anche quelli più rappresentativi della poetica del compositore e della sua forza nel definire una forma nuova, destinata a diventare pietra miliare per la musica occidentale. Protagonista, come di consueto, sarà l’Orchestra del Teatro Olimpico, sotto la direzione del Maestro Giancarlo De Lorenzo, che ha il piacere di ospitare un pianista amatissimo dal pubblico vicentino, dato che proprio dalla città berica ha iniziato una grande carriera internazionale. Igor Roma, nato in Svizzera da genitori italiani, si è infatti trasferito giovanissimo a Schio, diplomandosi in pianoforte al Conservatorio A. Pedrollo. Vincitore di diversi concorsi in Italia, come il Concorso Nazionale di Como, la Rassegna Pianistica Internazionale di Senigallia, i Concorsi Nazionali di Ravenna e Gallarate, e terzo al Premio Nazionale di Mantova, nel 1989 viene ammesso all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola, dove segue le lezioni di Franco Scala, Lazar Berman, Boris Petrushansky e Alexander Lonquich. Nel 1997 si diplomerà con il titolo di “Master”. Nel 1992 è terzo al Concorso Pianistico Nazionale di Venezia e l’anno seguente, seguito da Franco Scala, inizia la preparazione dei grandi concorsi pianistici internazionali, che saranno il Concorso Pianistico Internazionale di Dublino, dove vince il 6° premio, Concorso Internazionale di Hamamatsu, in Giappone, dove arriva 5°, così come al Concorso Internazionale “Arthur Rubinstein” di Tel Aviv, nel 1995. Nel 1996 al Concorso Internazionale “Franz Liszt” di Utrecht conquista il primo premio e anche il premio della Critica. La sua carriera si svolge poi prevalentemente in Olanda ma con molte esibizioni anche in molto altri Paesi di tutto il mondo, accanto a direttori d’orchestra, come Stanislaw Skrowacewsky, Reinbert de Leeuw, Roberto Benzi, Ton Koopman, Claus Peter Flor, Jaap van Zweden, Josep Pons, Zoltan Kocsis, e collaborando con prestigiose orchestre, come la Filarmonica di Rotterdam, l’Orchestra Filarmonica, Sinfonica e da Camera della Radio Olandese, la Nederlands Philharmonisch Orkest, l’Orchestra Sinfonica di Bilbao, la Sinfonica della Galizia, l’Orchestra Nazionale di Madrid, la Sinfonica di Milano “G. Verdi” e l’Orchestra Filarmonica Nazionale Ungherese. Nella serata del cartellone “Il Suono dell’Olimpico”, che si apre con l’ouverture da “La cambiale di matrimonio” di Gioacchino Rossini, Igor Roma sarà solista nel Concerto per pianoforte e orchestra nr. 5 di Beethoven, conosciuto con il titolo di “Imperatore”, che la tradizione gli ha dato forse per il tono marziale, forse per riferimenti all’epoca in cui fu concepito. Era il 1809, quando Vienna si arrese all’assalto delle truppe napoleoniche. Nella seconda parte della serata l’Orchestra proporrà la Sesta Sinfonia, op. 68 in Fa maggiore, detta “Pastorale” in una didascalia dello stesso Beethoven che non deve far pensare a musica descrittiva, ma ad un “Ricordo di vita campestre, un’espressione del sentimento”, come lui stesso lasciò scritto. È la musica pura la vera protagonista e l’elemento capace di far vivere emozioni al pubblico. Una musica, quella di Beethoven, che si libera dalle convenzioni del secolo precedente, affermando così l’indipendenza del genio che l’ha creata. .  
   
   
YURI TEMIRKANOV DIRETTORE MUSICALE DEL TEATRO REGIO DI PARMA L’INCARICO IMPEGNERÀ IL GRANDE MAESTRO DAL 1 GENNAIO 2009 FINO ALLE CELEBRAZIONI DEL BICENTENARIO VERDIANO DEL 2013  
 
 Parma, 17 giugno 2008 - Yuri Temirkanov sarà, dal 1 gennaio 2009, il nuovo Direttore Musicale del Teatro Regio di Parma, con un incarico che lo impegnerà fino alle celebrazioni del bicentenario verdiano del 2013. Dopo lo straordinario successo al Festival Verdi 2007 con La Traviata, capolavoro amato fin da giovanissimo e che ha segnato il suo debutto sul podio del Teatro Regio di Parma (Premio Abbiati della Critica Nazionale) il grande direttore, direttore musicale e principale della mitica Filarmonica di San Pietroburgo e ospite acclamato delle più grandi compagini del mondo, continuerà una sempre più intensa collaborazione con il Teatro Regio di Parma, partecipando al grande progetto produttivo e artistico che porterà al compimento dell’integrale delle opere verdiane entro il 2013. Il concerto del 5 ottobre, per il Festival Verdi 2008, alla testa dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, segna l’ideale avvio di questo sodalizio che darà uno straordinario impulso alla crescita dell’orchestra, del coro e del teatro tutto. «Si, forse non tanti conoscono la mia grande passione per l’opera e il mio amore per Giuseppe Verdi – dichiara il Maestro. A Parma tutto sembrava giusto: la serietà del Teatro e l’entusiasmo del pubblico appassionato e attentissimo, in una città dove è ancora un piacere passeggiare. In questo clima ho ritrovato lo spirito che sempre deve accompagnare il fare musica. È per questo, e per la mia antica amicizia con Mauro Meli, che ho accettato senza dubbi di partecipare al grande progetto che il Teatro Regio di Parma dedica a Verdi in vista del bicentenario». Yuri Temirkanov, che è stato negli ultimi cinque anni il Direttore Musicale della Baltimore Symphony, è considerato internazionalmente uno dei direttori di maggior talento della sua generazione. Il Maestro Temirkanov è attualmente Direttore Musicale e Direttore Principale della mitica Filarmonica di San Pietroburgo, Primo Direttore Ospite della Danish National Radio Symphony Orchestra e Direttore Onorario della londinese Royal Philharmonic Orchestra. È inoltre regolarmente invitato dalle più importanti orchestre europee ed asiatiche e gode di un’ottima fama anche presso i principali ensemble degli Stati Uniti. Le sue direzioni con la Baltimore Symphony sono state acclamate dalla stampa statunitense e da quella internazionale. Yuri Temirkanov è nato nel 1938 a Naltscik nel Caucaso e ha iniziato la sua formazione musicale all’età di nove anni. All’età di tredici anni è stato ammesso alla Scuola per giovani talenti di Leningrado dove ha perfezionato la sua preparazione in violino e viola. Al termine di questo corso studia viola anche al Conservatorio di Leningrado, dove torna nel 1965 per frequentare il corso di direzione d’orchestra. Durante questo periodo di studio lavora con Evgeny Mravinsky come assistente del Direttore Musicale alla Filarmonica di Leningrado. Nel 1966 Yuri Temirkanov è nominato Direttore del Teatro d’Opera e di Balletto Maly. Nel 1967 vince il rinomato Concorso Nazionale di Direzione d’Orchestra a Mosca, che segnò l’avvio di grandi carriere di dirigenti russi come Mravinsky e Rachlin. È immediatamente invitato dal suo collega Kiril Kondrashin a partecipare a una tournèe negli Stati Uniti con la Filarmonica di Mosca e il leggendario violinista David Oistrakh. Nel 1968 è nominato Direttore Principale della Sinfonica di Leningrado, carica che mantiene fino al 1976 quando è nominato Direttore Musicale del Teatro Kirov. In questo periodo Temirkanov dirige, opere che sono divenute patrimonio del repertorio del Teatro Kirov, tra le altre, La dama di Picche e Evgenij Onegin di Čajkovskij. A Yuri Temirkanov è consentito, primo tra gli artisti sovietici, di esibirsi negli Stati Uniti nell’ambito della ripresa dei rapporti culturali tra i due paesi dopo la fine della guerra in Afganistan nel 1988. Un simile riconoscimento è stato concesso alla Baltimore Symphony nel 1987, la quale, dopo un’interruzione di ben 11 anni, è andata in tournèe in Unione Sovietica, a Mosca e a Leningrado, prima tra le orchestre americane. Nel 1988 Yuri Temirkanov ha dato inizio alla sua lunga collaborazione con l’etichetta discografica Bmg/rca. Le sue innumerevoli registrazioni con la Royal Philharmonic Orchestra comprendono tra le altre tutti i balletti di Stravinskij e tutte le sinfonie di Čajkovskij. Tra le sue numerose registrazioni con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo troviamo opere di Šostakovič, Prokof’ev, Rachmaninov, Berlioz, Ravel e Sibelius. Le tournèe di Yuri Temirkanov con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo hanno riscosso e riscuotono tuttora enorme successo in Europa, in Asia, in Sud America e negli Stati Uniti. Con la direzione della Traviata al Festival Verdi 2007 si è aggiudicato il prestigioso Premio Abbiati della Critica Nazionale Italiana. .  
   
   
FESTIVAL VERDI 2008 DAL 1 AL 28 OTTOBRE OPERE, CONCERTI, EVENTI, MOSTRE AL TEATRO REGIO DI PARMA E NELLE TERRE DI VERDI  
 
 Parma, 17 giugno 2008 - Nel mese in cui ricorre l’anniversario della nascita del grande compositore, il Teatro Regio di Parma e le terre di Verdi celebrano il più alto momento della storia, della cultura e della tradizione della città, rinnovando anche per il 2008 il colossale impegno produttivo e artistico del Festival Verdi. È l’Italia il filo rosso di questa edizione: ad artisti italiani di diverse generazioni, accomunati dallo stesso amore per la più genuina tradizione teatrale e musicale italiana, Bruno Bartoletti, Michele Mariotti, Carlo Montanaro, Massimo Zanetti, Daniele Abbado, Gabriele Lavia, Lamberto Puggelli, Stefano Vizioli, tra gli altri, il Festival affida tutte le sue produzioni. Giovanna d’Arco, Rigoletto, Il corsaro, Nabucco sono le opere che segnano il programma del Festival Verdi 2008, a Parma e nelle terre di Verdi, dal 1 al 28 ottobre, con una concentrazione senza paragone di grandi spettacoli e eventi cui prenderanno parte artisti e interpreti di assoluto prestigio. Nei ventotto giorni del Festival - dedicati ognuno a un’opera verdiana e uno al 195° compleanno del Maestro - si potrà ammirare quanto di meglio offre l’interpretazione verdiana dei nostri tempi: Irina Lungu, Désirée Rancatore, Dimitra Theodossiou, Svetla Vassileva, Francesco Demuro, Renato Bruson, Anthony Michaels-moore, Leo Nucci, tra i cantanti, e con loro tanti altri grandi artisti, tutti richiamati a Parma dal rinnovato e consolidato prestigio del Festival Verdi. Il Festival Verdi è realizzato dal Teatro Regio di Parma - soci fondatori Comune di Parma, Provincia di Parma, Fondazione Cariparma, Fondazione Monte Parma - con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Major partner Fondazione Cariparma; main sponsor Cariparma, Crédit Agricole, Barilla; media partner Mediaset; Il Festival Verdi è realizzato anche grazie a: Parma Capitale della Musica - Arcus, Reggio Parma Festival e con il sostegno e la collaborazione di:, Enìa, Mercedes Benz Agricar Group, Radio Italia, Traiettorie, Teatro Verdi di Busseto, Teatro Comunale di Modena, iTeatri di Reggio Emilia. Le Opere - Il sipario sul Festival Verdi 2008 si alza con un nuovo allestimento di Giovanna d’Arco (1, 3, 7, 12, 17, 25 ottobre), l’opera che Verdi trasse dal dramma di Friedrich Schiller, liberamente ispirato alle vicende storiche della Pulzella d’Orleans. Attore celebre e ancor più apprezzato regista, Gabriele Lavia si cimenta per la prima volta con il melodramma verdiano, avvalendosi delle scene di Alessandro Camera e dei costumi di Andrea Viotti, per uno spettacolo di fortissimo impatto emotivo. In scena cantanti del calibro di Svetla Vassileva (Premio Abbiati della Critica Italiana per la sua interpretazione di Traviata al Festival Verdi 2007), Renato Bruson, Evan Bowers, affidati alla bacchetta esperta di Bruno Bartoletti. Un cast straordinario sarà impegnato nel secondo titolo del Festival in scena al Teatro Regio di Parma. Rigoletto (6, 9, 11, 13, 16, 20, 22, 24, 26, 28 ottobre) segna il ritorno del grande Leo Nucci nelle vesti del protagonista di cui è interprete insuperato in tutto il mondo. E con lui Désirée Rancatore, Francesco Demuro, Stefanie Irany e Nino Machaidze saranno i protagonisti dell’opera affidata a Massimo Zanetti, bacchetta di grande talento. Il Festival Verdi 2008 proporrà una nuova produzione curata da Stefano Vizioli e basata sullo storico allestimento creato per Parma da Pierluigi Samaritani. Nello scrigno del Teatro di Busseto, prezioso gioiello fra i tanti splendidi teatri lungo le terre di Verdi, sarà presentato Il corsaro (2, 5, 15, 19, 21, 23, 27 ottobre), melodramma carico di passione e colpi di scena, ispirato al romantico eroe di Lord Byron. Con le voci di Bruno Ribeiro, Irina Lungu, Silvia Dalla Benetta e Luca Salsi, affidate al talento direttoriale di Carlo Montanaro, sarà il regista Lamberto Puggelli a dare vita ad uno spettacolo carico di intensità e suggestione. Il Festival Verdi 2008 arricchisce e rafforza il suo intenso calendario con Nabucco (4, 8, 12, 14, 18 ottobre) in scena al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia. È con questa produzione che si dà seguito alla collaborazione con Reggio Emilia, città che con Modena e Busseto disegna un’ideale mappa delle Terre di Verdi. L’allestimento, realizzato in coproduzione con iTeatri di Reggio Emilia, è firmato dal regista Daniele Abbado e diretto da una giovane promessa del podio, Michele Mariotti. Con il loro carisma vocale Anthony Michaels-moore, Dimitra Theodossiou, Carlo Colombara daranno ulteriore prestigio all’opera che segnò la prima grande affermazione del genio di Busseto. .  
   
   
IL RINASCIMENTO? IN MUGELLO È UN GIOCO DA BAMBINI  
 
Firenze, 17 giugno 2008 – Il Rinascimento è anche un gioco da bambini. Si può imparare molto, divertendosi, con gli speciali laboratori per i più piccini organizzati in Mugello a Scarperia, S. Piero a Sieve, Borgo S. Lorenzo e Vicchio, ovvero nelle sedi delle quattro mostre che con il Mugello culla del Rinascimento celebrano i grandi artisti e la famiglia Medici originari della zona (fino al 30 novembre, www. Mugellorinascimento. It). Volete diventare maestri del colore come Giotto, Donatello e il Beato Angelico? Un gruppo di bravissimi animatori di Promocultura sono a disposizione delle famiglie per mostrare gratuitamente ai bambini come quei grandi artisti dipingevano, con quali tecniche e quali trucchi. Un’esperienza curiosa e divertente in programma ogni domenica, a rotazione per ciascuna delle quattro sedi delle mostre. Occorre prenotare (055. 8468165) e l’appuntamento alla biglietteria è sempre per le ore 11. Si comincia domenica 15 giugno al Museo della Manifattura Chini (Villa Pecori Girali) di Borgo S. Lorenzo per la mostra Le ville dei Medici. Il 22 a Vicchio (Museo del Beato Angelico) per la mostra Il Mugello e le Arti. Il 29 a Scarperia (Palazzo dei Vicari) dove è allestita un’esposizione sulle Armi dei Medici. Quindi, mostra per mostra, le altre date. S. Piero a Sieve (convento Bosco ai Frati dove sono esposti tre crocifissi capolavoro di Donatello, Brunelleschi e di un terzo maestro anonimo ma geniale) 20 luglio, 17 agosto, 14 settembre, 12 ottobre, 9 novembre. Borgo S. Lorenzo: 6 luglio, 3 e 31 agosto, 28 settembre, 26 ottobre, 23 novembre. Vicchio: 13 luglio, 10 agosto; 7 novembre, 5 ottobre, 2 e 20 novembre. Scarperia: 27 luglio, 24 agosto, 21 settembre, 19 ottobre, 16 novembre. . .  
   
   
“K2 CENTENARIO CREVAL 2008” IL 21 GIUGNO PARTIRÀ LA SPEDIZIONE DI MARCO CONFORTOLA  
 
 Milano, 17 giugno 2008 - Appena rientrato dalla prestigiosissima spedizione “Share Everest 08”, organizzata dal Comitato Everest-k2-cnr presidiato da Agostino da Polenza, Marco Confortola è pronto a partire per una nuova grande avventura. Dopo la spedizione che, lo scorso 15 maggio - insieme a Gnaro Mondinelli e Michele Enzio - lo ha visto installare, senza l’ausilio dell’ossigeno, la stazione meteorologica più alta del mondo, mancando di poco la cima, Marco Confortola partirà il 21 giugno alla volta del Pakistan, per guidare la spedizione “K2 Centenario Creval 2008”, accanto al compagno Roberto Manni. La spedizione entrerà nel vivo il 22 Giugno con l’arrivo nella capitale Islamabad; due giorni dopo si volerà alla volta di Skardu dove, una volta preparato il materiale e individuati i portatori baltì che seguiranno Marco e il suo compagno, si partirà in jeep verso Askole, piccolo villaggio sulle montagne del Karakorum, l’ultimo prima dei ghiacciai. Dopo sette giorni di trekking si arriverà al campo base. Il tentativo di raggiungere la vetta (8. 611 m) avverrà tra il 20 e il 30 di Luglio. Marco percorrerà il versante pakistano detto Sperone degli Abruzzi, o cresta sud-ovest, la via utilizzata per la prima ascesa al K2 da Achille Compagnoni e Lino Lacedelli nel 1954. Nonostante sia considerata la via “normale”, è tra le più difficili e pericolose di tutti gli Ottomila. “Sono molto orgoglioso - ha dichiarato Marco Confortola - di quanto siamo riusciti a fare all’Everest, anche se, confesso, mi sarebbe piaciuto arrivare in cima. Ma aver fatto parte di quest’importante spedizione scientifica e aver contribuito, in prima persona, all’installazione della stazione che permetterà, d’ora in poi, di avere in tempo reale dati precisi sulle temperature in quota, dati preziosi per lo studio della salute del nostro pianeta, mi ripaga di tutte le mie ambizioni personali deluse. E poi, forse, non aver raggiunto il tetto del mondo, mi ha lasciato la grinta e la voglia di farcela che mi saranno utili per intraprendere questa nuova avventura. Anche questa volta parto con il sostegno di una grande realtà che ha riconosciuto le mie capacità e che mi ha dato fiducia: quando si parte così c’è una motivazione in più, un senso di responsabilità maggiore. Non si risponde solo a se stessi ma anche a coloro che credono in noi: non è cosa da poco ma sicuramente è per me uno stimolo nuovo e importante. Questa volta spero di essere più fortunato e che vi siano le condizioni favorevoli per arrivare in cima. Sicuramente ce la metterò tutta”. .  
   
   
AL TEMPO DEI METALLURGHI PREISTORICI SABATO 21 GIUGNO A SEGONZANO A CURA DELLA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI VISITA AGLI SCAVI DELL’AREA ARCHEOMETALLURGICA DI PECIAPIAN E ATTIVITÀ DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE.  
 
Trento, 17 giugno 2008 - Dopo la presentazione presso il Teatro di Segonzano lo scorso 4 giugno, entra nel vivo “Cembrarch”, il progetto di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico della Valle di Cembra ideato e realizzato dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento, dal Comune di Segonzano e dal Comprensorio della Valle dell’Adige per valorizzare il territorio cembrano a partire dalle sue radici più antiche. L’appuntamento, rivolto ad adulti e bambini, è per sabato 21 giugno presso il sito archeologico di Peciapian, nei boschi sopra Segonzano, per trascorrere assieme agli archeologi una giornata quasi come al tempo dei metallurghi preistorici. Lo scorso anno la Soprintendenza archeologica trentina ha iniziato le ricerche a Peciapian, sito che si delinea tra i più interessanti del Trentino per quanto riguarda l’attività metallurgica degli abitanti dell’età del Bronzo (Xiii-xi sec. A. C. Circa). I primi accertamenti hanno portato alla luce le tracce delle diverse fasi del processo di lavorazione del minerale metallifero trentino: macine, scorie grossolane, scorie piatte, “sabbia”, nonché resti ceramici. Particolarmente importanti i resti ben conservati delle strutture lignee di queste officine che hanno permesso l’effettuazione di datazioni radiometriche. Il programma prevede la visita guidata allo scavo archeologico condotta da Paolo Bellintani archeologo della Soprintendenza e da Elena Silvestri archeologa della Società di Ricerche Archeologiche Cora di Trento. Il luogo delle attività è raggiungibile a piedi in circa un’ora e un quarto, con ritrovo alle 14 presso il Santuario Madonna dell’Aiuto, mentre per chi non desidera camminare è a disposizione un mezzo di trasporto. La pausa pranzo è dedicata alla degustazione di prodotti tipici della zona presso il Centro di Didattica Ambientale-albatros di Segonzano. Su richiesta è disponibile anche un menu per celiaci. Il pomeriggio è dedicato ai laboratori di archeologia in presa diretta condotti dalle operatrici dei Servizi Educativi della Soprintendenza. I partecipanti potranno assistere a prove di archeologia sperimentale relativa alla fusione in matrice di oggetti in bronzo. La partecipazione all’escursione e ai laboratori è libera e gratuita, mentre la degustazione è a pagamento (10 euro gli adulti, 5 euro i bambini). Il programma: ore 09. 30 Ritrovo al parcheggio del Santuario Madonna dell’Aiuto (Segonzano) per chi raggiunge a piedi il sito (ore 1 ¼ di cammino). Ore 10. 15 Ritrovo al parcheggio del Santuario Madonna dell’Aiuto per chi desidera usufruire del servizio navetta (gratuito). Ore 11. 00 Presso il sito archeologico in località Peciapian: illustrazione delle prime indagini sulla torbiera, prezioso archivio paleoambientale, e dell’area archeometallurgica protostorica (Xiii-xi sec. A. C. ), con ricostruzioni delle strutture utilizzate per la fusione . Ore 12. 00 Rientro al parcheggio del Santuario Madonna dell’Aiuto e trasferimento al Centro di Didattica Ambientale-albatros in loc. Magnola di Segonzano. Ore 13. 00 Degustazione di prodotti biologici a cura dal Centro Didattica Ambientale (su prenotazione, adulti € 10, bambini €5). Ore 14. 30 “La vita ai tempi dei metallurghi preistorici” laboratori per bambini e adulti sulla fusione dei metalli, la lavorazione della ceramica e delle lamine a sbalzo a cura dei Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni Archeologici. Ore 16. 00 La metallurgia secondaria: esposizione degli attrezzi da metallurgo con spiegazione da parte degli esperti e prova archeologica sperimentale della fusione in matrice di oggetti in bronzo. Prenotazione Obbligatoria Entro Mercoledi’ 18 Giugno presso il Centro Didattica Ambientale - Albatros srl di Segonzano tel. 0461 686152 ore 9-12/14. 30-17 .