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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Ottobre 2008
Politica
LA COMMISSIONE EUROPEA APRE UNA CONSULTAZIONE PER CAPIRE COME L´EUROPA POSSA PORSI ALLA GUIDA DELLA TRANSIZIONE VERSO IL WEB 3.0  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2008 - L´europa potrebbe assumere la leadership della transizione verso l´Internet della prossima generazione. Il 29 settembre la Commissione europea ha delineato quali dovranno essere i principali interventi dell´Europa per far fronte alla prossima ondata della Rivoluzione di Internet, che nei prossimi anni andrà intensificandosi con l´evolversi di varie tendenze come le reti sociali, il passaggio massiccio ai servizi aziendali on-line, la nomadizzazione dei servizi basati sul Gps e la Tv mobile e la maggior diffusione delle etichette intelligenti. Il rapporto mette in luce che l´Europa si trova in ottima posizione per sfruttare tutte queste evoluzioni, grazie alle politiche a favore della liberalizzazione e della concorrenza nelle reti di telecomunicazione e a quelle in materia di riservatezza dei dati e di sicurezza. Oggi la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica sulla sua politica nel settore e sui possibili interventi del settore privato. Il rapporto della Commissione propone anche un nuovo indice di prestazione della banda larga (indice Bpi) che mette a confronto le prestazioni dei vari Stati riguardo ad aspetti fondamentali quali la velocità della banda larga, il prezzo, la concorrenza e la copertura del servizio. Secondo questo indice, che integra l´indice più tradizionale di penetrazione della banda larga finora utilizzato dai regolatori nel settore delle telecomunicazioni, la Svezia e i Paesi Bassi figurano ai primi due posti della classifica sulla banda larga in Europa. "L´internet del futuro cambierà radicalmente la nostra società," ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria per la Società dell´informazione e i media. "Web 3. 0 significa potersi dedicare ad attività commerciali, sociali e ricreative "in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo", senza soluzioni di continuità, grazie a reti veloci, affidabili e sicure. Il Web 3. 0 mette fine alla divisione tra linee fisse e mobili e rappresenta un enorme balzo in avanti dell´universo digitale, che da qui al 2015 vedrà decuplicata la sua scala. L´europa ha le competenze e la capacità di rete necessarie per essere all´avanguardia di questa trasformazione. Dobbiamo far sì che il Web 3. 0 sia fatto e utilizzato in Europa. ". Gli utenti europei hanno sempre di più accesso a servizi Internet più rapidi e vantaggiosi: alla fine del 2007 la metà di essi aveva accesso ad una banda larga di oltre 2 megabit per secondo (Mbps), cioè il doppio della velocità dell´anno precedente, con la possibilità di accedere a servizi televisivi via Internet. La banda larga copre ormai il 70% della popolazione rurale dei 27 Stati membri dell´Ue, percentuale che si avvicina a quella relativa alla copertura totale (93%). Lo scorso anno, la copertura della banda larga nelle zone rurali dell´Ue-25 è aumentata di 8 punti percentuale. Questo significa che si sta già preparando una nuova generazione di Internet, con evidenti potenzialità per l´economia europea. Nel 2007 un quarto degli europei usava siti web 2. 0 e ora stanno prendendo piede le applicazioni aziendali basate sulle reti sociali. Infine, tra il 2006 e il 2011 si prevede un aumento anche per il software aziendale basato su Internet (+ 15% a livello mondiale). Le nuove applicazioni tecnologiche richiederanno che Internet sia disponibile ovunque. Il concetto di "Internet degli oggetti" si riferisce al collegamento senza fili di macchine, veicoli, dispositivi, sensori e molti altri oggetti attraverso Internet. Già adesso è possibile utilizzare biglietti elettronici per viaggi e spostamenti e in futuro i dispositivi mobili potranno scambiarsi informazioni per i pagamenti o per ottenere informazioni. Entro il 2015 oltre un miliardo di telefoni dovrebbe essere dotato di questa tecnologia. Alle imprese dell´Ue si aprono ampie prospettive purché si investa a sufficienza nell´accesso a banda larga ad alta velocità e si sostenga la ricerca e l´innovazione. Nella sua comunicazione adottata oggi la Commissione sostiene che l´Ue dovrebbe incentivare gli investimenti nell´accesso a banda larga della prossima generazione — ad esempio attraverso un maggiore coinvolgimento delle autorità locali che possono agevolare l´accesso alle condutture (o addirittura la posa di nuove condutture) per l´installazione di cavi a fibre ottiche più veloci nel corso delle opere civili —, garantire la concorrenza nel settore, evitare indebite restrizioni alla possibilità di scelta offerta ai consumatori, salvaguardare la fiducia dei consumatori nell´uso di Internet e finanziare la ricerca sui servizi Internet di domani. La comunicazione è corredata di un nuovo Indice di prestazione della banda larga che compara il livello di concorrenza, copertura, velocità e qualità dell´accesso Internet in tutta Europa (cfr. Allegato). L´indice mette in luce che l´Ue si trova già in una posizione ottimale per sfruttare tutte queste opportunità offerte dalla banda larga, perché dispone di un ambiente aperto e concorrenziale per gli investimenti. L´indice classifica le prestazioni dei paesi dell´Ue nel campo dell´Internet ad alta velocità considerando i principali fattori che incidono sullo sviluppo di una banda larga più veloce per mettere in luce gli elementi in cui è necessario intervenire in via prioritaria. L´indice mostra nettamente che la Svezia e i Paesi Bassi sono i due paesi leader all´interno dell´Ue, perché dispongono di un ambiente favorevole alla concorrenza e i cittadini e le imprese hanno le competenze per utilizzare i servizi avanzati. Al contrario, una scarsa concorrenza può frenare gli investimenti nel settore delle tecnologie avanzate e mantenere i prezzi elevati. Altri ostacoli di rilievo ad ulteriori sviluppi in questo campo sono fattori sociali quali la mancanza di competenze digitali, una scarsa diffusione dei computer e stanziamenti insufficienti per le Tic. La comunicazione della Commissione sull´internet e sulle reti del futuro è consultabile al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/information_society/eeurope/i2010/index_en. Htm La consultazione pubblica su "Internet degli oggetti" è disponibile sul sito: http://ec. Europa. Eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=iotconsultation .  
   
   
UE: IL CONSIGLIO COMPETITIVITÀ DECIDE DI PROMUOVERE LA POLITICA SPAZIALE EUROPEA  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2008 - Il 26 settembre, il Consiglio Competitività ha adottato una risoluzione per promuovere la politica spaziale europea. La risoluzione stabilisce quattro aree prioritarie: spazio e cambiamenti climatici; spazio e sicurezza; esplorazione spaziale; e il contributo dello spazio alla strategia di Lisbona. Gli Stati membri hanno sottolineato in particolare l´importanza della rapida ed efficace attuazione sia di Galileo, il sistema di navigazione via satellite dell´Ue, e di Gmes (Sistema globale di osservazione per l´ambiente e la sicurezza). Con l´adozione, nel 2006, del Settimo programma quadro (7°Pq) e il suo nuovo capitolo tematico Spazio, lo spazio è stato riconosciuto dall´Ue come uno degli elementi fondanti della società europea fondata sulla conoscenza. A maggio del 2004 è entrato in vigore l´accordo quadro tra la Comunità europea (Ce) e l´Agenzia spaziale europea (Esa), e a maggio 2007 il Consiglio spazio ha adottato una risoluzione che stabiliva la politica di base per quanto riguarda lo spazio in Europa. La Ce, il direttore generale dell´Esa e l´Unione Europea e gli Stati membri dell´Esa insieme monitorano e valutano l´attuazione della politica. La risoluzione di venerdì arriva dopo il lancio e la validazione in orbita, perfettamente riusciti, del satellite Giove-b, che ha dato una dimostrazione delle nuove e decisive tecnologie del sistema Galileo; la dimostrazione dei servizi Gmes pre-operativi presso il Gmes Forum di Lille; e l´adozione da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio del Regolamento sull´implementazione dei programmi europei Gnss, che chiarifica il governo pubblico dell´installazione di Galileo. La rapida implementazione sia di Galileo che di Gmes rimane una priorità. Galileo è un sistema satellitare costruito sulla falsariga del sistema di localizzazione globale statunitense. Gmes è un´iniziativa orientata verso l´utente progettata per massimizzare l´uso degli esistenti centri per l´osservazione della terra, spaziali e non, le capacità e i servizi in Europa. La capacità globale di osservazione e la copertura a lungo termine che caratterizzano i programmi spaziali li rendono perfettamente adatti a fornire dati scientifici fondamentali alla comunità di ricerca sui cambiamenti climatici. Essendo i problemi posti dai cambiamenti climatici di interesse globale, il Consiglio ha sottolineato l´esigenza di continuare e di espandere i programmi spaziali europei cosicché essi possano "costituire la base si riferimento sulla quale prendere le decisioni riguardanti la politica ambientale". Mentre sono stati riconosciuti i contributi a questo impegno del programma Pianeta Vivente dell´Esa, le missioni spaziali nazionali delle scienze della Terra, Eumetsat e Gmes Space Component, il Consiglio ha invitato la comunità scientifica, Ce, Esa e Eumetsat a riunire i dati di Gmes e delle osservazioni spaziali europee riguardanti i cambiamenti climatici in maniera più efficace. Inoltre, ha invitato la Commissione a valutare le esigenze della comunità della ricerca (e fornire i mezzi) per avere pieno accesso a dati standardizzati e un maggiore potere informatico. La recente risoluzione del Consiglio ha evidenziato l´esigenza di garantire la sicurezza delle risorse spaziali europee, che sono diventate indispensabili per l´economia, e ha sottolineato l´importanza di sviluppare la capacità europea "di monitorare e sorvegliare le sue infrastrutture spaziali e i detriti spaziali". Ha posto l´accento sul bisogno di "definire il modo ed i mezzi per migliorare la coordinazione tra i programmi spaziali civili e della difesa attraverso accordi a lungo termine" e di "riconoscere la dipendenza dell´Europa da fornitori esteri per specifiche tecnologie e componenti spaziali fondamentali, stabilire strategie di riduzione per assicurare l´accesso dell´Europa, e prendere misure pratiche per ottenere la riduzione della dipendenza europea". Il Consiglio crede che l´Europa dovrebbe impegnarsi nell´esplorazione spaziale "all´interno di un programma mondiale, senza alcun monopolio o appropriazione da parte di un singolo paese," e ha evidenziato il bisogno dell´Europa di un piano strategico di esplorazione a lungo termine. Il Consiglio ha accolto il lancio del laboratorio Columbus dell´Esa e le dimostrazioni, ben riuscite, del Veicolo di Trasferimento Automatico "Jules Verne", descrivendoli come "autentici progetti di sviluppo tecnologico europeo e fattori fondamentali per assicurare l´accesso europeo alla Stazione spaziale internazionale Iss". Ha riconosciuto che l´unico modo per far sì che l´Europa diventi leader nelle esplorazioni spaziali è quello di fare considerevoli investimenti, e ha sottolineato "il valore delle esplorazioni spaziali, che possono ispirare giovani europei a scegliere una carriera nella scienza e nella tecnologia". Per quanto riguarda il contributo dello spazio alla strategia di Lisbona, il Consiglio ha messo in rilievo il fatto che lo sfruttamento dei risultati della ricerca spaziale high tech può contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona, a tal punto che fornirà nuove opportunità di affari e soluzioni innovative per vari servizi in tutta Europa. Questo contribuirà a sua volta a concretizzare "le ambizioni economiche, formative e ambientali dell´Ue e le aspettative dei suoi cittadini". La risoluzione spiega che ci si aspetta che le applicazioni spaziali come le telecomunicazioni via satellite, i sistemi Egnos e Galileo e il Gmes "creino notevoli opportunità sul mercato globale, specialmente per le Pmi, attraverso lo sviluppo di servizi a valle a valore aggiunto". Per massimizzare il valore che gli Stati Membri dell´Ue possono ottenere da queste risorse spaziali, sono necessari "un quadro normativo appropriato, accesso prolungato allo spettro delle radiofrequenze per applicazioni spaziali, e lo sviluppo di standard nelle relative aree", si afferma nella risoluzione. Secondo la risoluzione, le principali questioni che rimangono da affrontare comprendono la promozione di un approccio coerente alla cooperazione internazionale nei programmi spaziali; assicurare un accesso aperto ed equo ai benefici delle attività spaziali in termini di politiche pubbliche, dati scientifici, sviluppo tecnologico, attività industriali e servizi; garantire la continuità di un accesso spaziale autonomo, affidabile ed economicamente conveniente a condizioni accessibili; promuovere lo sviluppo di un quadro normativo adeguato per far fronte alla repentina emergenza di servizi a valle innovativi e competitivi; e organizzare il dominio dello spazio in linea con la Risoluzione del Quarto Consiglio spazio e con le ambizioni politiche dell´Ue e dell´Esa. La risoluzione ha messo in risalto il bisogno di sviluppare "strumenti e schemi di finanziamento europei adeguati, tenendo in considerazione le specificità del settore spaziale, il bisogno di rafforzare le proprie competitività e la necessità di una struttura industriale equilibrata". Inoltre, rafforzare la cooperazione con i paesi in via di sviluppo è stata considerata come un´area di azione prioritaria. L´unione Europea e l´Esa sono attori chiave per quanto riguarda lo spazio, e intendono sviluppare l´Europa in modo da diventare una potenza spaziale leader sulla scena internazionale. La risoluzione adottata venerdì dal Consiglio ha messo in evidenza che tutte le attività spaziali europee contribuiscono ad usare lo spazio cosmico esclusivamente per fini pacifici, e "a promuovere la cooperazione internazionale nell´esplorazione e nell´uso dello spazio cosmico". È stato riconosciuto che i programmi spaziali europei sostengono gli "attuali sforzi del Comitato delle Nazioni Unite per l´uso pacifico dello spazio cosmico (Copuos) per la diminuzione e la prevenzione i detriti spaziali. " Per ulteriori informazioni, visitare: Agenzia spaziale europea: http://www. Esa. Int/esacp/italy. Html Consiglio dell´Unione europea: http://www. Consilium. Europa. Eu/cms3_fo/showpage. Asp?lang=it .  
   
   
FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2007-2013 OGGI A TERNI SECONDO INCONTRO TERRITORIALE  
 
 Perugia, 1 ottobre 2008 – Si tiene oggi a Terni il secondo degli otto incontri territoriali promossi dalla Regione Umbria per illustrare i contenuti del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (“Por Fesr”) 2007 – 2013, che prevede finanziamenti per 800 milioni di euro, pubblici e privati, a sostegno di investimenti rivolti principalmente a ricerca, innovazione, risparmio energetico ed energie alternative. I lavori, che si terranno nella Sala dell’Orologio (area ex Siri), si apriranno alle 15 con i saluti del sindaco di Terni Paolo Raffaelli e saranno presieduti da Lucio Caporizzi, coordinatore dell’Area Programmazione regionale della Regione Umbria. Alla relazione introduttiva, affidata all’assessore regionale alla Promozione dello sviluppo economico Mario Giovannetti, seguirà la presentazione del “Por Fesr” da parte del responsabile del Servizio Programmazione comunitaria della Regione Umbria Domenico Antonio Colombo. Sono previsti gli interventi di Giuliana Mancini, responsabile del Servizio Politiche della casa e riqualificazione urbana, su “riqualificazione delle aree urbane e Puc”; di Giovanna Saltalamacchia, responsabile dell’Unità operativa dirigenziale Promozione e coordinamento progetti comunitari della Regione Umbria su “prevenzione e gestione dei rischi naturali e tecnologici, recupero siti degradati”. Il responsabile del Servizio Aree protette, valorizzazione dei sistemi naturalistici e paesaggistici Paolo Papa parlerà di “promozione di interventi ambientali per la valorizzazione della rete dei siti di Natura 2000”; la responsabile del Servizio regionale Beni culturali Paola Domenica Gonnellini interverrà su “tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio ambientale e culturale”. Su “energia ed aiuti alle imprese” sono in programma relazioni a cura della Direzione regionale sviluppo economico e attività produttive. Seguirà il dibattito; alle 18,30 sono previste le conclusioni. Nella Sala dell’Orologio, in occasione dell’incontro territoriale per l’attuazione del “Por Fesr”, verrà esposta la mostra fotografica multimediale itinerante che documenta le principali realizzazioni del programma precedente, il “Docup Obiettivo 2”, nel periodo 2000-2006, in settori quali ambiente, turismo, impresa, innovazione, musei, iniziative nel sociale. La mostra resterà aperta nell’area ex-Siri fino al 3 ottobre. .  
   
   
UE: A GORIZIA RISULTATI INTERREG III A ITA-SLO 2000-´´07  
 
Trieste, 1 ottobre2008 - In vista dell´approssimarsi della fase di chiusura della programmazione, l´1 ottobre è in programma a Gorizia l´evento conclusivo del Programma di iniziativa comunitaria Interreg Iii A Italia-slovenia 2000-2006, finalizzato alla presentazione dei risultati conseguiti. L´incontro si terrà nell´aula magna della sede goriziana dell´Università degli Studi di Trieste, in via Alviano 18, con inizio alle ore 9. 30. In un´ottica di continuità tra la programmazione in chiusura e quella in fase di avvio, la seconda parte dell´evento sarà dedicata al lancio del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-slovenia 2007-2013: l´obiettivo è di informare il territorio in merito alle opportunità di finanziamento offerte dal nuovo Programma, nell´ambito del quale la Regione Friuli Venezia Giulia è stata confermata nel ruolo di Autorità di gestione. .  
   
   
SLOVENIA, INDICE FIDUCIA ECONOMICA QUASI STAZIONARIO  
 
Trieste, 1 ottobre 2008 - In Slovenia a settembre l´indice di fiducia dell´economia è rimasto lo stesso di agosto. Lo afferma l´Ufficio di Statistica Nazionale Sloveno. Rispetto a settembre 2007 e alla media su lungo termine, ha registrato rispettivamente un calo di 7 punti e un aumento di 1 punto. L´indice del settore manifatturiero è calato rispetto al mese precedente di 1 punto percentuale, mentre è sceso di 15 punti su base annua. Nel commercio al dettaglio, l´indice è sceso di 1 punto rispetto al mese precedente e di 12 punti percentuali su base annua; per quanto riguarda il settore terziario, è diminuito di un punto, mentre è migliorato di 8 punti quello di fiducia dei consumatori. Per quanto riguarda il settore edile, è aumentato di 3 punti rispetto al mese precedente, è calato di 9 punti rispetto all´anno scorso. Sulla media a lungo termine, l´indice del settore è aumentato di 7 punti percentuali. .  
   
   
CSSF: CONSEGUENZE SUL SISTEMA BANCARIO E FINANZIARIO CONTENUTE  
 
Roma, 1 ottobre 2008 - Si è riunito ieri il "Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria" per esaminare gli sviluppi più recenti delle tensioni sui mercati finanziari internazionali e nazionali. Alla riunione, presieduta dal Ministro dell´Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, hanno partecipato il Governatore della Banca d´Italia Mario Draghi, il Direttore generale del tesoro Vittorio Grilli, il Presidente dell´Isvap Giancarlo Giannini, il Presidente della Consob Lamberto Cardia. Il Comitato ha esaminato i recenti andamenti dei mercati e le analisi condotte dalle Autorità di supervisione e vigilanza. Tali analisi confermano che le conseguenze sul sistema bancario e assicurativo italiano rimangono contenute e che la situazione di liquidità delle banche italiane è adeguata. Il Comitato ha convenuto sull´opportunità di continuare a mantenere sotto costante osservazione la situazione e di tenere periodiche riunioni di aggiornamento. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI SPOLETO SPA: APERTURA 15 PUNTI OPERATIVI  
 
Spoleto, 1 ottobre 2008 - In linea con quanto previsto dal piano strategico 2007-2010 al fine di supportare lo sviluppo futuro della Banca anche con l’apertura nel periodo di nuovi 15 punti operativi nelle zone ritenute di maggiore potenzialità, il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Spoleto Spa in data 29 settembre ha deliberato di sottoporre all’Assemblea Straordinaria dei soci la previsione di un rafforzamento patrimoniale con emissione di azioni ordinarie, per un totale di risorse patrimoniali aggiuntive di 44 (quarantaquattro) milioni di euro ed ha deliberato di convocare l’Assemblea Straordinaria degli azionisti a Spoleto presso la sede legale della Banca “Sala Cesari” P. Zza Pianciani n. 5, in prima convocazione il giorno 22 dicembre 2008 ore 10,30 ed occorrendo in seconda convocazione il giorno 23 dicembre 2008, stessa ora e luogo, per trattare e deliberare il seguente Ordine del Giorno: Parte Straordinaria 1) Aumento di capitale sociale, a pagamento, per totali €. 44. 000. 000, da collocarsi in forma scindibile, con chiusura delle operazioni entro il 25 Aprile 2009 e con possibilità di chiusura anticipata, mediante emissione di azioni ordinarie Banca Popolare di Spoleto S. P. A. , del valore nominale di € 2,84 (duevirgolaottantaquattro) ciascuna, oltre a sovrapprezzo, godimento regolare, da liberarsi; deliberazioni inerenti alla determinazione del sovrapprezzo a) quanto ad €. 4. 400. 000 (quattromilioniquattrocentomila), pari al 10% dell’intero aumento di capitale, in forma scindibile , con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell´articolo 2441, comma 8 del codice civile, mediante emissione di azioni ordinarie Banca Popolare di Spoleto S. P. A. , da offrirsi, ai sensi dell’art. 5 dello Statuto della Banca Popolare di Spoleto spa, in sottoscrizione a ciascun dipendente, proporzionalmente al numero dei dipendenti come risultante al giorno iniziale dell’esecuzione dell’aumento di capitale, del valore nominale di € 2,84 (duevirgolaottantaquattro) ciascuna, godimento regolare, senza alcun diritto dei dipendenti, dei soci o di terzi sulle azioni non sottoscritte dai dipendenti b) quanto ad €. 39. 600. 000 (trantanovemilioniseicentomila), in forma scindibile, mediante emissione di azioni ordinarie Banca Popolare di Spoleto S. P. A. , da offrirsi in opzione agli azionisti ai sensi dell’art. 2441 codice civile, del valore nominale di € 2,84 (duevirgolaottantaquattro) ciascuna, godimento regolare. 2) Conseguente modifica dell´attuale articolo 5 – comma 1 - dello statuto sociale. 3) Conferimento al Presidente del Consiglio di Amministrazione e al Direttore Generale, in via disgiunta tra loro, di tutte le facoltà occorrenti per il compimento di ogni atto necessario od opportuno per l´attuazione dell’aumento di capitale ed in particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo: (i) determinare i modi e le condizioni dell´assegnazione; (ii) procedere alla pubblicazione della offerta in opzione presso il Registro delle Imprese, all´offerta in Borsa dei diritti inoptati, nonché al collocamento, anche presso terzi, delle azioni rimaste inoptate; (iii) approntare e presentare ogni documento richiesto ai fini dell´esecuzione dell´operazione deliberata, ivi compreso il prospetto informativo; (iv) chiudere anticipatamente l’operazione di aumento di capitale; 4) conferimento al Presidente del Consiglio di Amministrazione e al Direttore Generale, in via disgiunta tra loro, di ogni più ampia facoltà di introdurre nelle delibere assunte, ogni modifica e/o integrazione si rendesse necessaria, a richiesta di ogni autorità competente anche in sede di iscrizione nel registro delle imprese e, in generale, a provvedere a tutto quanto richiesto per la completa attuazione delle deliberazioni di cui sopra, con ogni potere a tale scopo necessario e opportuno, nessuno escluso o eccettuato, nonché ogni potere per curare le pratiche e formalità necessarie per l´esatta esecuzione delle presenti delibere, con facoltà di stabilire i termini e le modalità per il collocamento delle azioni rimaste eventualmente inoptate, e di provvedere, ai sensi dell´art. 2436, secondo comma, codice civile, al deposito della attestazione della avvenuta sottoscrizione del capitale di aumento, ai sensi dell´art. 2444 codice civile. 5) Conferimento di delega al Presidente a procedere in caso di collocazione dell’aumento per importo inferiore a quello deliberato, per effetto della scindibilità ad ulteriore modifica statutaria, una volta chiuse le operazioni. Si riassumono, di seguito, succintamente, le motivazioni del proposto aumento di capitale. Sulla base del Piano Industriale 2007-2010, elaborato in data 30 luglio 2007, nonché delle indicazioni strategiche successivamente fornite dal Consiglio di Amministrazione in data 21 gennaio 2008, è stato definito ed approvato il Budget Operativo della Banca Popolare di Spoleto per l’esercizio 2008, in conformità alla normativa Ias. Onde conservare il trend di crescita dei volumi al di sopra dei valori medi di sistema nel quadro della particolare situazione di mercato (processo di concentrazione del mercato creditizio e consolidamento dell’immagine positiva della Banca sul mercato, ecc. ), venivano identificati, tra gli altri strumenti strategici, il potenziamento degli strumenti organizzativi di supporto e l’impiego di maggiore personale da utilizzare nelle zone ritenute potenzialmente più interessanti, il rafforzamento della struttura organizzativa volta a massimizzarne l’efficienza, nonché l’ottimizzazione delle risorse investite ed il rafforzamento del patrimonio. Gli obbiettivi sopra descritti si perseguiranno, tra l’altro, con l’intensificazione dell’operatività dei punti operativi già esistenti (è stato superato il numero di 100) nonché con l’apertura di nuovi 15 punti operativi nel triennio. L’operazione di rafforzamento patrimoniale sottoposta all’Assemblea è sostanzialmente finalizzata a garantire tutte le necessità sopra indicate, essenziali per continuare ad operare in condizioni di competitività nel contesto dell’attuale dinamicità del mercato del credito mantenendo un ruolo attivo nella perdurante fase di trasformazione dell’intero settore del credito in generale e di quello umbro in particolare. Infine, l’iniziativa si pone in linea con le indicazioni del governatore della Banca d’Italia in ordine alla necessità di accrescere i livelli di patrimonializzazione delle Banche nonché con l’attenzione riservata dalla vigente normativa (Icaap) alla copertura dei rischi di secondo pilastro. Gli effetti economico-patrimoniali e finanziari connessi all’operazione di aumento di capitale, possono così riassumersi: Tier 1: 7% Total capital ratio: 10,3% Surplus patrimoniale: 72,3 milioni di euro, inclusi i rischi operativi previsti dall’accordo Basilea 2. A livello reddituale la patrimonializzazione è funzionale alla crescita del risultato lordo di gestione fino a 54,2 milioni di euro a fine triennio; dell’utile netto previsto a fine periodo, a 20,5 milioni di euro; nonché del pay out, previsto nei tre anni del piano, al 60/70%; il Roe è previsto per il 2009 all’ 8,2% e per il 2010 al 9,9%. .  
   
   
MELIORBANCA: ACCORDI CONTRATTUALI CON DRESDNER BANK AG  
 
Milano, 1 ottobre 2008 - In relazione agli accordi contrattuali stipulati con Dresdner Bank Ag, relativi alla warehouse Borromeo Finance srl (portafoglio di mutui ipotecari retail per complessivi Euro 642 milioni nominali), Meliorbanca comunica che, in data 24 settembre, ha versato a Dresdner Bank Ag l’importo di Euro 32 milioni e, conseguentemente, ha chiuso il programma di warehouse e smobilizzato dal proprio attivo di bilancio i suddetti mutui ipotecari. L’operazione determinerà per Meliorbanca un effetto economico negativo di circa Euro 13,5 milioni, tenuto conto delle garanzie collaterali a favore di Meliorbanca e degli accantonamenti effettuati fino al 30 giugno 2008; tale costo verrà contabilizzato nel terzo trimestre. Per effetto di tale operazione i crediti verso la clientela della Banca si ridurranno del 20% ed il portafoglio mutui retail del 53%, con un impatto positivo sui ratio patrimoniali. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SUISSE) SA - LUGANO APPROVAZIONE DELLE RISULTANZE SEMESTRALI AL 30 GIUGNO 2008  
 
 Lugano, 1 ottobre 2008 - I dti contabili (in franchi svizzeri):
30 giugno 2008 30 giugno 2007 Variazione
Raccolta complessiva da clientela 5. 695. 494. 395 5. 597. 710. 31 + 1,75%
Crediti di cassa verso clientela 1. 676. 018. 995 1. 280. 099. 624 + 30,93%
Utile netto 4. 800. 066 7. 122. 246 - 36,60%
Totale di bilancio 2. 249. 199. 753 1. 676. 485. 987 + 34,16%
Numero filiali 20 18 Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa, istituto di credito di diritto elvetico con sede a Lugano, controllato al 100% dalla Banca Popolare di Sondrio scpa, ha approvato il 21 luglio le risultanze del primo semestre 2008. L´utile netto segna franchi svizzeri 4. 800. 066, - 32,60%, pari a circa euro 3 milioni. La raccolta complessiva da clienti ammonta a franchi svizzeri 5. 695 milioni, pi 1,75%; i crediti a clienti sommano franchi svizzeri 1. 676 milioni, pi 30,93%. Il totale di bilancio si posiziona a 2. 249 milioni di franchi svizzeri, pi 34,16%. Il risultato economico risente inevitabilmente del negativo andamento dei mercati finanziari mondiali e della correlata operativitá , con particolare riguardo all´ attivitá di negoziazione. Bisogna per considerare che il dato si confronta con quello, particolarmente positivo, del primo semestre 2007, che aveva segnato un incremento prossimo al 60%. Attesta la vivacità operativa della Bps (Suisse) l´andamento delle masse. Da una parte, il sensibile incremento degli impieghi, segno del crescente radicamento della banca nel tessuto economico locale, nel rispetto della missione intrapresa; dall´altra, l´aumento, contenuto ma significativo, della raccolta, che nella parte indiretta subisce il deciso deprezzamento dei valori mobiliari di cui formata. Si può quindi affermare che la banca elvetica ha dimostrato, in un contesto di mercato e pure economico difficile, capacità di adattamento e di reazione, concretamente visibili nel sostanzioso incremento del totale di bilancio. .
 
   
   
CATTOLICA DI ASSICURAZIONE PRIMO SEMESTRE 2008: UTILE NETTO CONSOLIDATO 41 MILIONI (+ 41,4%)  
 
Verona, 1 ottobre 2008. Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Paolo Bedoni, ha approvato in data 27 agosto la Relazione finanziaria semestrale consolidata 2008 del Gruppo Cattolica. I primi sei mesi del 2008 sono stati caratterizzati dalla migliorata performance dei risultati tecnici con un combined ratio1 in sensibile riduzione a 99,4% nei primi sei mesi del 2008 da 102,2% nello stesso periodo del 2007 e da 105,7% a fine 2007. L’efficace gestione assicurativa ha permesso al Gruppo di realizzare un utile netto consolidato pari a 41 milioni (29 milioni nello stesso periodo del 2007; +41,4%), triplicando il risultato di 13 milioni conseguito a fine marzo 2008, ed un utile netto di Gruppo pari a 37 milioni (19 milioni al 30 giugno 2007; +94,7%). La raccolta2 del lavoro diretto e indiretto è pari a 2. 102 milioni (2. 057 milioni nello stesso periodo del 2007; +2,2%). I premi del lavoro diretto dei rami danni presentano una riduzione del 2,5% (783 milioni da 803 milioni al 30 giugno 2007) dovuta alla scelta di riqualificazione e riposizionamento del portafoglio. Dal punto di vista industriale la riduzione del combined ratio è dovuta al miglioramento del rapporto sinistri a premi del lavoro diretto che passa da 75,3% a giugno 2007 a 70,6% nel primo semestre 2008 confermando il buon trend della gestione sinistri e il crescente sviluppo della bancassicurazione danni. Prosegue inoltre il processo di razionalizzazione dei costi e di riorganizzazione dei sistemi così come pianificato nel Piano Strategico. 1 1 - (Saldo tecnico / premi di competenza del lavoro diretto) 2 Comprende i premi assicurativi e i contratti di investimento dei rami vita come definiti dall’Ifrs 4. Nel segmento vita, nonostante il contesto di mercato particolarmente critico, la raccolta del lavoro diretto aumenta del 5,4% (1. 308 milioni da 1. 241 milioni al 30 giugno 2007). Nel risultato si riflettono sia l’avvio dell’operatività con Banca Popolare di Vicenza che la cessazione dell’accordo con Banco Popolare che nel primo semestre 2007 aveva contribuito alla raccolta con 215 milioni. Gli investimenti ammontano a 14. 768 milioni. Le riserve tecniche lorde dei rami danni ammontano a 3. 084 milioni e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 11. 357 milioni. Il risultato degli investimenti (esclusi i titoli di Classe D3) si attesta a 148 milioni, in sostanziale stabilità rispetto a giugno 2007 (150 milioni). A fine giugno 2008 il patrimonio netto consolidato si attesta a 1. 291 milioni da 1. 457 milioni al 31. 12. 2007, principalmente per effetto della distribuzione del dividendo di 80 milioni e della riduzione della riserva titoli Afs (disponibili per la vendita), in particolare titoli obbligazionari di lunga durata che hanno risentito dell’aumento dei tassi di interesse e degli spread di credito, ed in misura minore titoli azionari penalizzati dall’andamento delle Borse. .  
   
   
OFFERTA DI ACQUISTO E SCAMBIO FONDIARIA-SAI S.P.A. IMMOBILIARE LOMBARDA S.P.A.  
 
Milano, 1 ottobre 2008 - Con riferimento alla procedura per l’adempimento dell’obbligo di acquisto sorto a seguito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio promossa da Fondiaria-sai S. P. A. Su azioni ordinarie emesse da Immobiliare Lombarda S. P. A. Avente ad oggetto n. 409. 509. 044 azioni ordinarie Immobiliare Lombarda, rappresentanti il 9,98% del capitale sociale dell’Emittente, l’Offerente comunica che alla data del 29 settembre, data di chiusura del Periodo di Presentazione delle Richieste – sulla base dei dati provvisori – risultano pervenute Richieste di Vendita per complessive n. 354. 530. 692 azioni, pari al 86,57% delle azioni oggetto della Procedura e pari al 8,64% del capitale sociale dell’Emittente. Come precisato nel Paragrafo C del documento integrativo al documento di offerta il pagamento del corrispettivo dell’obbligo di acquisto,determinato da Consob con delibera n. 16560 del 21 luglio 2008, in: a) per ogni n. 28 azioni Immobiliare Lombarda poste in vendita, un corrispettivo costituito da: n. 1 azione ordinaria Milano Assicurazioni S. P. A. , quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. , già emessa e detenuta da Fondiaria-sai, godimento regolare, del valore nominale di Euro 0,52; e Euro 1,3392 in contanti; ovvero, alternativamente, nel caso in cui il possessore dei titoli esiga il corrispettivo in contanti in misura integrale ai sensi dell’articolo 108, comma 5, del D. Lgs. 58/1998 (“Tuf”): b) Euro 0,1659 in contanti, per ciascuna azione Immobiliare Lombarda posta in vendita, avverrà, secondo le indicazioni fornite dagli azionisti richiedenti, il quinto giorno di borsa aperta successivo alla chiusura del periodo di presentazione delle richieste, ovvero il 6 ottobre 2008. Si precisa che nel corso del Periodo di Presentazione delle Richieste, l’Offerente non ha effettuato, anche per il tramite di società controllate, acquisti di azioni dell’Emittente al di fuori della Procedura. Pertanto, tenuto conto dei dati sulle Richieste di Vendita pervenute ad oggi in possesso dell’Offerente e delle azioni Immobiliare Lombarda già possedute, Fondiaria-sai risulta detenere, direttamente e indirettamente, complessivamente n. 4. 050. 361. 375 azioni ordinarie Immobiliare Lombarda, pari al 98,66% del capitale sociale della stessa. In conseguenza del raggiungimento da parte dell’Offerente di una partecipazione superiore al 95% del capitale sociale dell’Emittente, risultano verificati i presupposti di legge per l’esercizio del diritto di acquisto ai sensi dell’art. 111 del Tuf e il contestuale adempimento dell’obbligo di acquisto ai sensi dell’art. 108, comma 1, del Tuf. L’offerente, come dichiarato nel paragrafo H del Documento Integrativo, esercitando il Diritto di Acquisto, adempirà all´obbligo di acquisto ai sensi dell´articolo 108, comma 1, del Tuf dando corso ad un´unica procedura avente ad oggetto le azioni dell’Emittente ancora detenute dal mercato alla data di pagamento della Procedura. Con apposito avviso che sarà pubblicato sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” quanto prima e, comunque, entro il giorno antecedente la Data di Pagamento, ai sensi dell’articolo 41, comma 5, del regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche, l’Offerente comunicherà i dati definitivi relativi al numero di Richieste di Vendita pervenute nell’ambito della Procedura nonché, poiché sussistono i presupposti di legge per l’avvio della Procedura di Sell Out/squeeze Out, (i) il quantitativo delle azioni residue (in termini assoluti e percentuali), (ii) le modalità e in termini con cui si darà corso alla Procedura del Sell Out / Sqeenze Out e (iii) la tempistica della revoca dalla quotazione delle azioni di Immobiliare Lombarda. .  
   
   
A FRANçOIS SEMERDJIAN LA RESPONSABILITÀ DELL’AREA FINANZA DI BANCA PROFILO  
 
Milano 1 ottobre 2008 – Banca Profilo ha affidato il 9 settembre a François Semerdjian la responsabilità dell’Area Finanza. Semerdjian, 46 anni, vanta un’esperienza professionale di oltre 20 anni presso primarie società finanziarie internazionali (Jp Morgan, Merrill Lynch, Barclays) e nazionali (Cariplo, Caboto, Abaxbank). Negli ultimi due anni in Bear Stearns International a Londra, Semerdjian ha avuto la responsabilità di Managing Director dell´aerea Fixed Income. Il Presidente Sandro Capotosti ha dichiarato: “L´ingresso di Francois Semerdjian rappresenta un passaggio significativo del processo di potenziamento e riorganizzazione operativa dell´Area Finanza che Banca Profilo ha avviato anche attraverso l’inserimento di 5 qualificati professionisti nel settore equity”. “François, ha aggiunto Capotosti, porta in Banca Profilo le competenze e l’esperienza internazionale fondamentali per il raggiungimento dei nostri obiettivi di sviluppo. ” .  
   
   
GALATEO DELL’AZIENDA “CONSIGLI DI BUON COMPORTAMENTO PER MIGLIORARE IL CLIMA LAVORATIVO”  
 
 Milano, 1 ottobre 2008 - Asseprim (Associazione Servizi Professionali per le Imprese) presenterà il “Galateo dell’Azienda”, una sorta di Guida alle Buone Maniere in Azienda, che ha voluto fortemente realizzare al fine di riproporre, in chiave moderna, l’insieme di regole e buoni comportamenti, di principi positivi che esistono da sempre, ma che spesso vengono dimenticati e sottovalutati. Riteniamo sia un’idea allo stesso tempo semplice e utile, che ci ha indotto a mettere a frutto la nostra conoscenza del mondo delle imprese e del lavoro accumulata nel tempo, sia come collaboratori, che come componenti dell’Associazione. Alla presentazione Che si terrà a Milano, mercoledì 8 ottobre presso il Circolo del Commercio – C. So Venezia, 51 – ore 11. 15 interverranno: Umberto Bellini – Presidente Asseprim; Gruppo Etica Asseprim; Il mondo del lavoro interpretato da Andrea Brambilla “Zuzzurro” . Il Galateo è composto da 4 capitoli: 1. Principi fondamentali; 2. Le imprese ed il proprio personale; 3. I collaboratori verso l’impresa ed i colleghi; 4. Il personale nei confronti di terzi. A tutti i partecipanti verrà consegnata una copia gratuita del Galateo. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla Segreteria Asseprim: tel. 02/7750452-426 – e-mail: asseprim@unione. Milano. It – www. Asseprim. It .  
   
   
LOMBARDIA: INFRASTRUTTURE, APPROVATE LE MODIFICHE DELLA LEGGE  
 
 Milano, 1 ottobre 2008 - Sono state approvate ieri dal Consiglio regionale le attese modifiche alla legge regionale sulle infrastrutture (n. 15 del 24 maggio 2008). In questo modo la legge - che dà più autonomia alla Regione e velocizza la realizzazione delle opere - viene resa più chiara ed efficace soprattutto per quanto riguarda il necessario coordinamento fra Stato e Regione per le opere di competenza cosiddetta "concorrente", risolvendo le obiezioni che avevano portato alla impugnazione da parte del Governo. "Abbiamo attuato quanto già concordato con l´Esecutivo e in particolare con il ministro Fitto - ha commentato oggi l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo al termine della votazione - Ora ci aspettiamo che il Governo ritiri l´impugnazione come preannunciato dallo stesso ministro Fitto". "Abbiamo esplicitato in ogni punto - spiega Cattaneo - che l´intervento regionale avvenga d´intesa con il Governo, ma questo era già nello spirito della legge. Questa modifica, peraltro, non ci ha fatto perdere tempo tanto è vero che dopodomani sarò a Roma dal ministro Matteoli per proseguire il lavoro iniziato". "L´impianto generale della legge - prosegue Cattaneo - è confermato e anzi viene rafforzato il grado di coordinamento e intesa tra Stato e Regione per rendere pienamente efficace e operativa la legge. Si prevede infatti, per esempio, che prima dell´eventuale sostituzione della Regione al Cipe (in caso di inerzia che arrechi grave pregiudizio alla Regione) ci sia una valutazione di concerto con lo Stato e si definiscano modalità, tempi e contenuti dell´intervento regionale". L´articolo 3 - L´articolo 3 disciplina la procedura di approvazione del progetto preliminare relativamente alle infrastrutture strategiche e decreta che la Regione formuli la proposta di approvazione del progetto preliminare al Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica) entro 60 giorni dallo scadere della ricezione del progetto preliminare. Sulla proposta formulata dalla Regione, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti si esprime nei successivi venti giorni, decorsi i quali su di essa si pronuncia il Cipe nei successivi trenta giorni. Decorsi questi termini, in assenza del pronunciamento del Cipe, il Presidente della Giunta regionale segnala al Governo che l´inerzia può arrecare un grave pregiudizio alla realizzazione dell´infrastruttura affinché inviti il Cipe ad ottemperare. Perdurando l´inadempimento del Cipe per un termine di ulteriori 30 giorni a decorrere dalla segnalazione al Governo, la Regione può esercitare tutte le funzioni necessarie all´approvazione del progetto d´intesa con il Governo, che potrà stabilire le modalità, i contenuti e i tempi dell´intervento regionale a superare l´inerzia. L´articolo 10 - In questa occasione è stato modificato anche il comma 3 dell´articolo 10 con un emendamento presentato dallo stesso assessore Cattaneo, che accentua il coinvolgimento dei Comuni interessati dalle Infrastrutture dando loro il potere di intervenire sulle opere che nasceranno sul territorio. "Con questo emendamento - spiega Cattaneo - abbiamo voluto rispondere a chi ci accusava di volere lasciare campo libero alle speculazioni. E´ invece vero il contrario. Questo emendamento chiarisce i limiti degli interventi in modo che siano realizzate d´intesa con il territorio dando ai Comuni il potere di influire sulle opere che nasceranno intorno alle infrastrutture". .  
   
   
FORMIGONI RICEVE VICEMINISTRO COMMERCIO KENYA  
 
Milano, 1 ottobre 2008 - La Regione Lombardia e il Kenya sono pronti a rilanciare i loro rapporti (soprattutto in campo turistico e commerciale), intensificando così una collaborazione già avviata da tempo. E´ quanto emerso dall´incontro svoltosi oggi a Palazzo Pirelli tra il presidente lombardo, Roberto Formigoni - affiancato dal delegato alle Relazioni Internazionali, Robi Ronza - e il viceministro del Commercio keniota, Omingo Magara (accompagnato dall´ambasciatrice Ann Belinda Nyikuli). Il Paese africano è recentemente uscito da un periodo di grave instabilità a seguito delle ultime elezioni, ma - ha assicurato il viceministro - la situazione è tornata ora alla normalità. Magara ha quindi invitato il presidente lombardo a recarsi in visita in Kenya, proprio per ridare nuovo slancio ai legami che già uniscono le due realtà dal punto di vista politico ed economico. Formigoni si è detto molto lieto dell´invito e ha assicurato il viceministro sulla possibilità di svolgere in futuro una missione in Kenya, accompagnato dagli imprenditori lombardi interessati a lavorare nel Paese africano. .  
   
   
LA LIGURIA RICEVE AMBASCIATORE DEL VIETNAM VAN NAM E HANOI CHIEDE RICONOSCIMENTO UFFICIALE AGOPUNTURA  
 
Genova, 1 ottobre 2008 - Visita in Regione Liguria dell´ambasciatore in Italia del Vietnam Nguyen Van Nam. L´alto diplomatico, ambasciatore - non residente - anche di Grecia e Malta, è stato ricevuto ieri nella sala giunta dal vicepresidente Massimiliano Costa. Nel corso dell´incontro, l´ambasciatore Van Nam e Costa hanno affrontato temi riguardanti una possibile collaborazione con la Liguria in diversi campi, dallo shipping, alla sanità, all´Università. Al vicepresidente Costa che, riferendosi indirettamente a recenti tensioni, aveva auspicato un miglioramento dei rapporti tra la il governo del Vietnam e la Chiesa cattolica che nel paese asiatico raccoglie il 10% della popolazione, circa 7 milioni di abitanti, l´ambasciatore Van Nam ha ricordato che dopo lo storico incontro del primo ministro Ngueyen Tan Dung con Papa Benedetto Xvi i rapporti con il Vaticano sono cordiali e molto positivi e di recente sono continuati con una visita dello stesso ambasciatore al segretario di Stato del Vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone che Van Nam aveva conosciuto negli anni scorsi a Genova. E che il Vietnam è terra di incontro di tante culture e religioni e che i conflitti con i cristiani- che dal 2006 hanno 4 nuovi seminari e due cardinali, ad Hanoi e a Ho Chi Minh - appartengono al passato coloniale francese. Altro argomento sul quale l´ambasciatore si è soffermato nel corso dell´incontro in Regione Liguria è la terapia dell´agopuntura . Al vicepresidente Costa , l´ambasciatore Van Nam ha chiesto che anche la Regione Liguria inserisca l´agopuntura nei livelli essenziali di assistenza, estendendo a tutti le esenzioni già in atto per i malati oncologici all´Ist e in altre realtà ospedaliere. Per tutelare questa diffusissima pratica medica, in Vietnam esiste l´Istituto Nazionale dell´Agopuntura. Van Nam ha sottolineato come la scuola di agopuntura vietnamita, soprattutto in campo anestesiologico, sia affermata in tutto il mondo e che anche a Genova, all´ospedale San Martino, negli anni scorsi, un parto venne portato felicemente a termine attraverso questa terapia. .  
   
   
REGIONE ABRUZZO: RICEVUTA DELEGAZIONE DELLO STATO DEL BURUNDI  
 
L´aquila, 1 ottobre 2008 - "La nostra Regione dedica molta attenzione ai temi della cooperazione e dello sviluppo. E´ un fatto di civiltà e di grande sensibilità". E´ il commento dell´assessore Marco Verticelli a margine dell´incontro con la delegazione dello Stato del Burundi che si è avuto ieri mattina all´Emiciclo. La visita si inserisce nell´ambito del Progetto "Appui au Secrétariat permanent du Conseil National du travail, organe tripartite" che si propone, attraverso l´approfondimento della formazione nell´informatica e telematica, l´ampliamento dello studio della macroeconomia e della comunicazione, l´apporto di mezzi di trasporto, di attrezzature e strumenti didattici. L´attività progettuale prevede anche un reciproco stage conoscitivo Italia/burundi. Il progetto, finanziato dalla Regione Abruzzo nell´ambito del Programma regionale di Cooperazione Internazionale ha come partners il Consiglio Nazionale del Lavoro del Burundi, Federazione Coldiretti Abruzzo e Iscos Cisl Nazionale. La delegazione straniera oggi era composta da Clotilde Niragira ? Ministra del lavoro, della Funzione Pubblica e della Sicurezza Sociale della Repubblica del Burundi, Pierre Ntirabampa ? Direttore Generale del Ministero della Funzione Pubblica, del Lavoro e Sicurezza Sociale, da Leopold Ndayisaba - Ambasciatore del Burundi in Italia e da altri rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale del Burundi. L´incontro è stato coordinato dal consigliere Gianni Melilla, Presidente del Comitato Tecnico Consultivo per la Cooperazione e lo Sviluppo. "Con il Burundi - ha tenuto a precisare Melilla - abbiamo una relazione che si è consolidata nel tempo, un progetto di contrasto alla povertà in un paese in via di sviluppo che necessita di interventi in vari settori. Da qui nasce l´impegno della nostra Regione nel dare un sostegno forte a questi territori; questi incontri rispondono proprio alla esigenza di raggiungimento degli obiettivi del progetto ovvero la promozione della democrazia ed i diritti umani attraverso il dialogo sociale e lo sviluppo socio ? economico equilibrato, utilizzando adeguatamente gli strumenti di comunicazione e mediazione idonei ad una fattiva concertazione economica e sociale". Questa visita in Abruzzo è anche l´occasione per un confronto con le istituzioni locali (Regioni, Province e Sindacati dei datori e dei lavoratori), attraverso seminari e tavoli di approfondimento) . .  
   
   
FEDERALISMO, SARTOR: A ROMA PER DARE FORZA ALLA BATTAGLIA DEI SINDACI VENETI  
 
Venezia, 1 ottobre 2008 - L’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, sarà oggi pomeriggio a Palazzo Chigi insieme ai sindaci veneti per chiedere che il 20% dell’Iperf resti nelle casse comunali. I primi cittadini che andranno a Roma sono 300. Saranno ricevuti dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. “Credo che sia importante stare vicino ai veneti che rivendicano un diritto, e cioè il trattenere sul territorio una parte delle nostre risorse, che considero – ha detto l’assessore - giusto e sacrosanto. Per conto del presidente, Giancarlo Galan, voglio dare forza ad una proposta semplice, ma che da concretezza a quel federalismo fiscale che tanto auspichiamo si realizzi. Bisogna però fare in fretta perché la nostra Regione non può più attendere. ” Per Sartor il federalismo che desideriamo dovrà superare il concetto di spesa storica, dovrà premiare il buon governo delle risorse pubbliche, dovrà smettere di sottofinanziare chi ben amministra e chi con successo gestisce la cosa pubblica. . .  
   
   
PARTECIPAZIONE: ANCHE BAGNO A RIPOLI ADERISCE ALL’INTESA LA FIRMA IERI NELLA SEDE DELLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 1 ottobre 2008 - La prima firma era stata del comune di Livorno, a giugno. Poi era stata la volta di Fabbriche di Valico in provincia di Lucca, di Abbadia San Salvatore in provincia di Siena, di Cinigiano e Follonica a Grosseto, di Arezzo e della Comunità montana del Casentino. Ieri si è aggiunta anche la firma del comune di Bagno a Ripoli (Fi). «La legge sulla partecipazione diventa ogni giorno sempre più condivisa ed operativa» commenta l´assessore alle riforme istituzionali Agostino Fragai, ´padre´ della legge, la prima del genere in Italia, scritta insieme a tanti altri toscani ed approvata dal Consiglio regionale alla fine dello scorso anno. Una legge per aiutare i cittadini a partecipare alle decisioni prese dalle istituzioni, con associazioni e Comuni che in questi mesi già hanno chiesto di aprire processi partecipativi ed un´autorità indipendente, a far da garante, nominata dal Consiglio! regiona le appena qualche settimana fa. «E´ una legge che guarda alle esperienze anglosassoni e al dibattito pubblico francese, ma anche molto toscana – commenta l´assessore – E assieme alla legge abbiamo predisposto un protocollo d´intesa, inviato a tutti gli enti locali toscani. L´adesione è volontaria, ma aiuterà l´applicazione delle nuove norme». Lo stesso protocollo firmato appunto stamani dal sindaco di Bagno a Ripoli, Luciano Bartolini. «Per noi è una firma importante», commenta il primo cittadino. «Abbiamo contribuito alla stesura e all´approvazione della legge, portando la nostra esperienza pilota sul piano strutturale – aggiunge – e nelle prossime settimane apriremo una nuova stagione partecipativa legata sempre al piano strutturale. Per noi la partecipazione non è un obbligo burocratico, non mina l´efficienza. È un metodo di lavoro che ci serve per meglio governare. ! Il che non significa che, di fronte ad un´assemblea, noi dobbiamo automaticamente applicare ciò che viene indicato in quella sede. Ma l´organo istituzionale, dopo un processo partecipativo serio, può sicuramente decidere meglio». .  
   
   
MANIFESTAZIONE DEI SINDACI A ROMA, CRESCE L´ATTESA  
 
Rubano (Pd), 1 ottobre 2008 - 400 sindaci veneti pronti a prendere il treno mercoledì 1 ottobre con destinazione Roma Termini. Tutti uniti per chiedere il vero federalismo fiscale, cioè il 20% di compartecipazione Irpef, al Governo. I primi cittadini partiranno alle 12. 30 dall´Altare della Patria e sfileranno a piedi fino a Piazza Montecitorio; a seguire l´incontro con le autorità presso Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio e Palazzo Chigi. Alla manifestazione sono stati invitati anche i presidenti di Anci Emilia Romagna, Anci Friuli Venezia Giulia, Anci Liguria, Anci Lombardia, Anci Piemonte e Anci Trentino Alto Adige. “Tutte le precedenti iniziative hanno avuto un ottimo riscontro da parte dei nostri sindaci – sottolinea Vanni Mengotto, presidente Anciveneto -; e mano a mano che il movimento è cresciuto la stampa regionale ha assicurato grande spazio alle diverse istanze. Nelle scorse settimane abbiamo raccolto anche l´adesione da parte di Anci Lombardia che ha firmato un apposito documento; proprio per questo domani auspico una presenza di delegazioni di tutte le Anci del Nord Italia”. E´ pronto intanto l´atto di ingiunzione di pagamento nei confronti del Ministero dell´Interno per il rimborso dei 50 milioni di euro illeggittimamente tagliati ai Comuni veneti nel 2007. Il contenzioso fra Anciveneto e lo Stato si era sviluppato dopo la decurtazione di 609 milioni di euro ai Comuni italiani. Questa era calcolata in base alle entrate comunali ricavate dall´Ici, in particolare nell´ambito della riclassificazione di aree e immobili agricoli. Il nodo è che per tale calcolo ci si basava su presunte entrate future, non su calcoli matematici, facendo cioè riferimento ai dati del Catasto comunicati dalle Agenzie del Territorio. Ora il “lieto fine” per i municipi. .  
   
   
3,1 MLN EURO DI RISORSE A FAVORE UNIONI COMUNI DEL VENETO E COMUNITA’ MONTANE PER ESERCIZIO ASSOCIATO FUNZIONI E SERVIZI  
 
Venezia, 1 ottobre 2008 - La Giunta veneta, su proposta dell’Assessore regionale alle politiche degli enti locali Flavio Silvestrin, ha deliberato un provvedimento che ripartisce alle Unione di Comuni e alle Comunità Montane del Veneto 3. 145. 000 euro di risorse statali per l’esercizio 2008 a sostegno dell’associazionismo comunale, secondo quanto deciso dall’intesa del 2006 stabilita dalla Conferenza Unificata. “I criteri di ripartizione – spiega Silvestrin – sono invariati rispetto agli anni scorsi. Quindi la quota assegnata alle Comunità Montane è del 6,58% mentre quella assegnata alle Unioni di Comuni è del 93,42% . Di conseguenza sono assegnati 2,9 milioni di euro alle Unioni di Comuni e 207 mila euro alle Comunità Montane. Il provvedimento è coerente con quanto già stabilito dalla Giunta regionale in precedenza sulle risorse statali da attribuire in base alle spese correnti certificate risultanti dal bilancio di previsione 2008, per l’esercizio di funzioni e/o servizi ad esse affidati dai Comuni rendere più efficiente e più efficace la gestione dei loro servizi. La deliberazione, come tutta la programmazione portata avanti dal governo veneto in questo settore, va a tutto vantaggio della trasparenza amministrativa e della semplificazione delle procedure burocratiche con l’obiettivo di ampliare l’offerta di servizi ai cittadini”. Entro la data del 10 giugno 2006, sono pervenute le richieste di contributo da parte di 30 Unioni di Comuni e 19 Comunità Montane che svolgono gestioni associate su delega dei Comuni. .  
   
   
QUANTO SOFFRIRÀ LA BRIANZA PER LA CRISI AMERICANA  
 
Monza e Brianza, 1 ottobre 2008 - L’economia aveva già mostrato segnali di difficoltà: nel secondo trimestre 2008, la variazione tendenziale dell’indice della produzione industriale manifatturiera era negativo pari a –2,3% per la Brianza e -0,6% per la Lombardia. Un quadro congiunturale in rallentamento, che già evidenziava preoccupazione per il futuro. La tempesta sembra ora arrivata e si teme che la crisi finanziaria americana impatti ancor più negativamente sull’evoluzione dell’economia mondiale, quindi anche sul già incerto andamento congiunturale Lombardo e Brianzolo. Se il clima di sfiducia si aggraverà, le ripercussioni saranno maggiori e diffuse, dal mercato finanziario a quello reale, dal commercio internazionale, agli investimenti esteri diretti. A preoccupare gli imprenditori brianzoli sono i consistenti flussi commerciali con l’America che raggiungono i 1. 218, 76 milioni di euro di esportazioni manifatturiere, di cui il 62,7% con gli Stati Uniti. Anche sul fronte dell’import l’America gioca un ruolo di rilievo nel commercio internazionale della Brianza con 1. 105,83 milioni di euro di importazioni manifatturiere, di cui 61,6% con gli Stati Uniti. Anche l’attrattività del territorio brianzolo come meta di investimenti diretti esteri potrebbe trovarsi in difficoltà. Attualmente la provincia di Monza e Brianza registra, in Lombardia, il maggior numero di imprese a controllo estero (223), dopo la provincia di Milano che ne conta 2522. Se si trascura il dato relativo al commercio all’ingrosso, gli Ide stranieri si concentrano nei settori del manifatturiero (chimico, meccanico e macchine elettriche), in cui il sistema economico locale possiede un vantaggio competitivo, che oggi potrebbe risentire ancora di più della crisi in atto. La crisi americana potrebbe impattare anche sulle 82 imprese di Monza e Brianza controllate da un gruppo estero, che rappresentano una quota molto importante dell’attività economica della provincia e dell’intero Paese; in particolare, ne sarebbero colpite il 25,6% che risulta statunitense per nazionalità di origine dell’azionista di riferimento estero. La stessa situazione si verifica per il paese Italia. “In questo tempo di globalizzazione -ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza- , con la rilevante apertura internazionale della Brianza, c´è il rischio che la crisi finanziaria americana si ripercuota sull´economia reale. E’ necessario monitorare da vicino la situazione per ristabilire un clima di fiducia sui mercati, in grado di contrastare la fase di congiuntura mondiale negativa, al fine di sostenere il commercio internazionale come elemento di rilancio, ridando quindi anche fiducia al mondo imprenditoriale”. .  
   
   
LODI: MISSIONE IMPRENDITORIALE A PRAGA  
 
Lodi, 1 ottobre 2008 - L’economia mondiale, a causa della finanza americana, è frenata bruscamente in queste settimane. E la bassa marea della crescita che in Italia avrebbe dovuto raggiungere il culmine fra la fine di quest’anno e l’inizio del 2009, si è messa a correre sotto gli shock americani, non ancora dispiegati in tutti i loro effetti. Ma l’imprenditoria manifatturiera lodigiana non si è per questo arenata, accogliendo l’invito del presidente della Camera di Commercio di Lodi, Enrico Perotti, che “per sottrarsi al peggioramento del quadro generale, le condizioni di crescita e di resistenza vanno afferrate là dove ci sono”. Praga, al centro dell’Europa, viene da più parti indicata come un mercato in forte sviluppo. Con caratteristiche di particolare richiamo per le piccole e medie imprese lodigiane, in particolare della meccanica, della chimica e dell’agroalimentare. Da qui la decisione di una missione di imprenditori locali che, organizzati dalla Camera di Commercio di Lodi in collaborazione con il Consorzio Lodi Export, la Banca Popolare di Lodi e la Camera di Commercio Italo-ceca, si recherà nei prossimi giorni nella Repubblica Ceca. La missione lodigiana è accompagnata dal disegno di concludere qualche buon affare e di ampliare anche per questa strada la propria presenza sul mercato internazionale. Dall’8 al 10 ottobre prossimi, la missione lodigiana a Praga incontrerà pertanto, attraverso incontri mirati e personalizzati gli operatori locali. Anche in questi giorni la Repubblica Ceca si sta confermando un mercato dinamico ed interessante per piccole e medie imprese ed in particolare per i settori metalmeccanico, chimico, della plastica e dell’alimentare. Tra i principali investitori italiani sono da segnalare: Marzotto, Candy, Fiat, Beghelli, Agip, Boscolo Hotel, Ferrero, Autogrill, Indesit, Radici Filati, ecc. L’interscambio verso la Repubblica Ceca ha registrato l’anno passato e nei primi sei mesi di quest’anno una forte crescita che ha riguardato e riguarda tutti i comparti, mentre nelle esportazioni il manifatturiero italiano ha superato per la prima volta Francia e Russia, conquistando il quinto posto nella graduatoria dei Paesi fornitori. L’agenda degli incontri è stata organizzata in modo personalizzato sulla base delle esigenze espresse dalle imprese lodigiane che prenderanno parte alla missione: Brelil, Caribul, Kelvin, Ever, Monteverdi, Ferrari Formaggi, Anelli, Bertoletti, Ital-lemon, Giannoni e Molino Pagani. Per tutta la durata della missione saranno assistite dai funzionari esperti della Camera di Commercio di Lodi, Consorzio Lodi Export, Banca Popolare di Lodi e Camera di Commercio Italo-ceca che metteranno a loro disposizione interpretariato, conoscenza del mercato ed altri servizi utili a corrispondere alle esigenze delle imprese lodigiane. .  
   
   
LAVORO: LE MARCHE TENGONO E VANNO MEGLIO DI ALTRE REGIONI DEL NORD.  
 
Ancona, 1 ottobre 2008 - ´La situazione del mercato del lavoro marchigiano mostra in generale un peggioramento non forte, che mantiene le Marche leggermente al di sotto della media del Nord Ovest e del Nord Est. ´ E´ questa in sintesi l´opinione dell´assessore regionale al Lavoro, Ugo Ascoli a commento dei dati elaborati dall´Osservatorio regionale sul Mercato del Lavoro, relativi al secondo trimestre 2008. ´Tale peggioramento tuttavia ´ spiega Ascoli- e` dovuto esclusivamente alla componente maschile. Confrontando il secondo trimestre 2008 e il secondo trimestre 2007,tutti i dati sull´occupazione femminile mostrano invece un netto miglioramento. ´ Complessivamente, dunque, il mercato del lavoro mostra segni di tenuta e le Marche hanno un andamento complessivo che le pone davanti a gran parte delle regioni del Centro e del Nord Est. Il secondo trimestre del 2008 paragonato al secondo trimestre del 2007 ci dice che il tasso di attivita` femminile e` in aumento, arrivando a sfiorare il 60% con un incremento leggermente maggiore di quello registrato nel Centro e nel Nord; il tasso di attivita` maschile e` invece in diminuzione. ´ Le crepe che si stanno aprendo ´ conclude Ascoli - soprattutto per quanto riguarda gli uomini, non debbono certo essere sottovalutate: sono l´effetto di crisi settoriali e territoriali che continuano a caratterizzare le Marche. Di fronte agli scenari di crisi che si apriranno nel fabrianese c´e` quindi motivo di preoccupazione, ma non appaiono giustificati i proclami di catastrofismo, cosi` come sembrerebbero fuori luogo le esaltazioni del modello marchigiano´. Gli occupati aumentano percio` solo nella componente femminile: conseguentemente i tassi di occupazione femminile registrano un aumento molto sensibile dal 54,5% (secondo trimestre 2007) al 56,4% (secondo trimestre 2008) tale incremento e` il piu` alto tra tutte le regioni del Centro Nord Est. Diminuisce pertanto anche il numero delle donne in cerca di occupazione che passa da 17. 859 unita` (secondo trimestre 2007) a 17. 395 (secondo trimestre 2008); in sensibile aumento invece appare il numero degli uomini che cercano lavoro che passa da 8. 973 unita` (secondo trimestre 2007) a 13. 808 (secondo trimestre 2008). Cosi` il tasso di disoccupazione femminile e` in diminuzione e quello maschile e` in crescita: il primo passa dal 6,2% al 5. 8%, il secondo dal 2,3% al 3,4%. Complessivamente si registra un peggioramento del tasso di disoccupazione che va dal 3,9% al 4,4%. Una tendenza piu` rallentata di quanto accaduto nel Nord e nel Centro: nel Nord Ovest dal 3,4% al 4,1%, nel Nord Est dal 2,9% al 3,5%, nel Centro dal 4,8% al 6,4%. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, si rileva un forte aumento del ricorso alla mobilita` da parte delle imprese in tutte le province marchigiane. Tra i maggiori comparti dell´economia regionale coinvolti, gli incrementi piu` consistenti riguardano: calzaturiero, costruzioni, commercio e trasporto-comunicazioni. In notevole calo il ricorso alla mobilita` nel tessile-abbigliamento. In relazione alla cassa integrazione guadagni, si registrano aumenti in particolare nelle Province di Ascoli Piceno e Ancona; nella prima a causa del settore calzaturiero, nella seconda relativamente alla meccanica. .  
   
   
MISSIONE IN INDIA: BILANCIO POSITIVO  
 
 Pordenone, 1 ottobre 2008 - L’arredamento e il design “made in Friuli” piacciono agli indiani. Si stanno infatti rivelando ottime le opportunità di business per le imprese della regione, in questi giorni in missione tra Delhi e Mumbay nell’ambito del Progetto “Friuli Venezia Giulia-india: imprese e conoscenza”, finanziato dalla legge regionale 1/2005 e coordinato dalla Cciaa di Udine congiuntamente a quelle di Gorizia, Pordenone e Trieste. È la terza occasione per i nostri imprenditori di conoscere il mercato indiano: un mercato che, come hanno spiegato loro, a Delhi, gli esperti della società indiana Arcon, nel prossimo anno avrà una domanda di 20 milioni di abitazioni di livello medio-alto. Questa volta la missione è combaciata con l’inaugurazione della Fiera Index, evento cardine per l’arredo indiano a Mumbay, all’interno del quale lo spazio riservato alle imprese del Friuli Vg è amplissimo e rappresenta il top del contenuto creativo delle nostre realtà produttive del settore: una rassegna d’innovazione, inventiva e design italiano e friulano, valorizzata in modo davvero efficace. Gli imprenditori regionali, in questo bilancio di metà-percorso, si sono già detti soddisfatti: hanno avviato gli incontri di business e visitato showroom di ottimo livello. «Il mercato indiano è vivace e molto interessante per le nostre aziende – ha dichiarato Franco Buttazzoni, imprenditore del manzanese, per la seconda volta in India –: chiede soprattutto il made in Italy prodotto in Italia e ha enormi potenzialità d’acquisto. Per le nostre imprese, però, va affrontato in forma aggregata: abbiamo carte da giocare e così saranno giocate al meglio». Soddisfatta della missione anche Renata Puiatti Barriviera, di Barriviera Cappe di Prata di Pordenone, specializzata in cappe aspiranti per cucine che uniscono tecnologia a design e qualità. «È la prima volta in India, per noi – ha spiegato –. Siamo contenti perché abbiamo avuto un incontro con un distributore che pensiamo sia adatto alla nostra produzione. Già da qualche anno lavoriamo per l’internazionalizzazione e questa si sta dimostrando un’ottima occasione per conoscere, con un’organizzazione impeccabile, un mercato nuovo in cui è possibile prevedere interessanti sviluppi». Questa terza missione, cominciata il 24 settembre, continuerà con incontri one to one tra imprenditori, visite istituzionali e seminari, per concludersi il 2 ottobre. Alla prima missione (marzo 2007) hanno aderito 24 imprese e 26 tra rappresentanti di Enti e Associazioni mentre alla seconda, che si è svolta nel marzo di quest’anno, hanno partecipato 12 realtà operative nel comparto dell’agroalimentare e dell’arredo. .  
   
   
CONGIUNTURA “FREDDA” PER L’ECONOMIA FERRARESE  
 
Ferrara, 1 ottobre 2008 - Economia ferrarese decisamente in affanno nel secondo trimestre 2008, penalizzata, in particolare, dall’andamento negativo - seppure in fase di rallentamento – delle esportazioni, oltre che dalla stagnazione della domanda interna. Cresce la produzione ed aumenta il fatturato delle imprese industriali, ma solo dei settori chimico ed alimentare. A pagare, invece, il conto più salato di questo periodo di crisi sono il settore metalmeccanico, in particolare nella componente estera della domanda, e quello dei materiali. E le prospettive per i prossimi mesi non appaiono migliori alla luce dell’andamento degli ordinativi nella seconda parte dell’anno. E’ quanto mostrano i dati dell’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio, che si avvale del prezioso apporto dei componenti di Enti locali, Università di Ferrara, Banca d’Italia, Casse di Risparmio di Ferrara e di Cento, Sipro, Unindustria, C. N. A. , Confartigianato, Lega delle Cooperative, Confcooperative, Coopagri, Ascom, Confesercenti, Unione Agricoltori, Coldiretti e C. I. A. , in sinergia con il Centro studi di Unioncamere Emilia-romagna. L’export: meno 6,9% - L’export, dopo la brusca frenata verificatasi nel primo trimestre (-9,4% tendenziale), ha tuttavia registrato un leggero incremento: le esportazioni provinciali sono infatti diminuite, in termini valutari, del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, unica eccezione provinciale in un panorama regionale, che può invece vantare una crescita complessiva del 9,2% (del 6,7% nel trimestre precedente). Anche l’andamento complessivo nazionale (+5,9%) ha del resto registrato nell’ultimo periodo segnali di miglioramento. Il saldo negativo dell’interscambio commerciale con l’estero della provincia di Ferrara è riconducibile alle forti (e generalizzate su scala mondiale) difficoltà delle produzioni collegate agli “autoveicoli” (-15,6%), che da soli rappresentano addirittura il 35% dell’intero fatturato provinciale all’esportazione. Ad esso si aggiunge poi il calo non trascurabile (-16,1%) registrato dalla gomma e materie plastiche, al quale, dopo un periodo di difficoltosa tenuta, si associa anche quello della chimica di base (-4,9%), un comparto peraltro “trainato” da una domanda interna in buona crescita. Forti difficoltà vengono segnalate anche per i minerali non metalliferi, ed in particolare per le piastrelle in ceramica, la cui competitività sui mercati esteri è fortemente erosa dagli aumenti vertiginosi di prezzo del gas metano, che incide fortemente sul costo finale di tali produzioni. Altri comparti produttivi mostrano invece una situazione decisamente migliore. Cresce in modo sostenuto l’export di prodotti agricoli di base (meno, invece, di quelli lavorati, riconducibili alla voce prodotti alimentari), così come quelli della pesca ed, in misura più contenuta ma significativa, delle macchine e degli apparecchi meccanici. .  
   
   
SVILUPPO ECONOMICO IN LIGURIA: APPROVATA RIPARTIZIONE FONDO UNICO PER INDUSTRIA  
 
Genova, 1 ottobre 2008 - E´ stata definitivamente approvata ieri dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore allo Sviluppo economico, Renzo Guccinelli la ripartizione dei 10. 500. 000 € destinati al fondo unico per l´industria, che aumenta le risorse previste non solo per l´industria, ma anche per l´artigianato e per il commercio. Le principali direttrici: 3. 500. 000 di euro sono stati destinati all´industria, implementando con 2. 500. 000 euro il fondo della legge Sabatini, per gli investimenti delle imprese che rinnovano macchinari ed attrezzature, e destinando un altro 1. 000. 000 di euro alle aziende che intendono investire nell´innovazione tecnologica; 3. 000. 000 di euro sono stati destinati all´artigianato, di cui 2. 000. 000 per implementare i fondi artigiancassa, 500. 000 euro per accrescere i fondi della misura "creazione d´impresa", operazione che permetterà di soddisfare un più alto numero di domande pervenute, le restanti quote sono state destinate al Confart ed ai Centri Assistenza Tecnica (Cat); 3. 000. 000 di euro sono stati destinati al commercio, risorse destinate al Fondo per il sostegno alle piccole imprese commerciali; Infine, 200. 000 euro sono stati destinati agli interventi per la riorganizzazione ed aggregazione dei Confidi liguri, con riferimento al settore cooperazione, 800. 000 agli incentivi per l´uso razionale dell´energia e di fonti rinnovabili; "Dopo la prima approvazione in Giunta a fine luglio e i necessari passaggi in consiglio - ha spiegato l´assessore regionale allo Sviluppo economico - Renzo Guccinelli - martedì 30 settembre abbiamo definitivamente approvato la ripartizione del fondo unico che ha alla base un certo equilibrio tra i diversi comparti dell´economia regionale, necessario per lo sviluppo complessivo della regione. Il provvedimento è frutto del dialogo con le parti sociali, sia per quanto riguarda la decisione nella ripartizione, sia, non meno importante, sulle linee di indirizzo specifico delle risorse. Infatti abbiamo implementato i fondi e gli strumenti di agevolazione che hanno dimostrato in passato di essere graditi ed utili alle imprese". .  
   
   
MARCHE: SITI DI INTERESSE PUBBLICO PER LA RICONVERSIONE INDUSTRIALE.  
 
Ancona, 1 ottobre 2008 - La Giunta regionale ha trasmesso al ministero dello Sviluppo Economico la lista dei siti inquinati, di interesse pubblico, per la riconversione industriale attraverso i fondi Fas, destinati alle aree sott´utilizzate. La graduatoria e` stilata in ordine di priorita` e comprende, al primo posto, la Sgl Carbon (Ascoli Piceno), al secondo due aree di Falconara Marittima (Ancona) e Basso bacino del Chienti (Macerata e Fermo), al terzo il sito Sacomar (Fermo). Gli interventi, come sottolinea l´assessore all´Industria Gianni Giaccaglia, ´mirano a bonificare le aree inquinate attraverso programmi di riconversione industriale e di sviluppo economico e produttivo´. Il Cipe ha stanziato 3 miliardi di euro per i fondi Fas, di cui 450 milioni a favore del Centro Nord. La graduatoria e` unica e nazionale. Quella delle Marche e` stata predisposta coinvolgendo le amministrazioni provinciali, insieme alle categorie economiche e sociali. Secondo Giaccaglia e l´assessore al Piceno Sandro Donati, rappresenta ´un atto politico importante che conferma l´impegno della Giunta regionale per il recupero delle aree industriali piu` critiche e il loro rilancio economico´. Donati, in particolare, si sofferma sulle vicende della Carbon: ´E` un´occasione per rilanciare il Piceno. La riconversione industriale del sito contribuisce a rafforzarne l´economia e l´occupazione. E` ora compito del Ministero avviare tutte le verifiche previste dal Progetto strategico speciale (Pps) indicate dalla delibera del Cipe del marzo scorso per l´inserimento dell´intervento tra quelli da finanziare´. Le riconversioni vengono agevolate sulla base delle disponibilita` economiche dello Stato. Sono ammessi anche gli investimenti finalizzati alla realizzazione di interventi produttivi, non solo manifatturieri, e centri di competenza per la ricerca e l´innovazione delle attivita` produttive. E` necessario un impegno a investire, dimostrato e documentato, da parte di imprese e altri soggetti interessati al sito. Il Ministero accantona le risorse per finanziare le proposte pervenute, privilegiando quelle con cronoprogramma piu` contenuto nei tempi e che comportino investimenti pubblici inferiori. . . .  
   
   
FIRENZE: AL VIA I NUOVI BANDI PER LE IMPRESE DI TURISMO E COMMERCIO  
 
Firenze, 1 ottobre 2008 - - Aiuti alle piccole, medie e micro imprese turistiche e commerciali per interventi di qualificazione e di innovazione, anche dal punto di vista ambientale e sociale. Giovedì 2 ottobre saranno presentati i nuovi bandi, finanziati con fondi comunitari e regionali, nel corso di un seminario presso la sala Verde del Palazzo dei Congressi in Piazza Adua 1 (ore 9. 30). Aprirà i lavori l’assessore al turismo, commercio e cultura della Regione Toscana, Paolo Cocchi. Gli altri interventi in programma sono di Paolo Bongini, coordinatore dell´area “Politiche per il turismo, il commercio e il terziario” della Regione Toscana, e di Antonino Melara, responsabile del settore incentivi e investimenti di turismo e commercio. La parola passerà poi ai rappresentanti delle associazioni di categoria. .  
   
   
PRESENTATI DATI REGIONE UMBRIA SU PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO  
 
Perugia, 1 ottobre 2008 - Interventi di vigilanza in oltre 3mila 700 aziende (di cui 2mila 700 nel settore costruzioni) e in circa 1600 cantieri (il 24 per cento dei cantieri aperti), per un totale di aziende con dipendenti ispezionate pari al 9 per cento, contro una media nazionale del 5 per cento. Sono questi alcuni tra i dati più significativi di una conferenza-stampa che l’assessore alla Sanità della Regione Umbria Maurizio Rosi, alla presenza di dirigenti regionali del settore “Prevenzione e Sanità pubblica”, ha tenuto ieri a Perugia per illustrare quanto hanno fatto i servizi delle Asl umbre per la prevenzione e della sicurezza negli ambienti di lavoro nel biennio 2006/2007 e per confrontare i due primi semestri degli anni 2007 e 2008. “Quello degli infortuni sul lavoro è un settore delicato. Anche contare un solo morto non può essere considerato un successo”, ha detto l’assessore Maurizio Rosi. “Nella nostra regione gli infortuni sul lavoro rappresentano una criticità - ha proseguito l’assessore -, soprattutto quelli con conseguenze invalidanti, che si verificano più di frequente nei settori metalmeccanici, dell’edilizia e del legno, caratterizzati dal prevalere di piccole e piccolissime imprese, da un peso sempre maggiore di lavoratori stranieri, da una flessibilità dei rapporti di lavoro con frequenti cambi di mansione, da un diffuso utilizzo di lavoratori irregolari”. Sono tutti fattori - ha sottolineato Rosi - che minano la sicurezza e amplificano il rischio di infortunio, ma in questi ultimi anni molti obiettivi sono stati raggiunti, sia per il grande impegno delle Asl e di tutte le istituzioni interessate, dalle associazioni datoriali a quelle sindacali all’Inail, sia grazie a recenti accordi e normative nazionali, finalizzate “a superare le disomogeneità tra regioni, tenute a definire standard di prevenzione e vigilanza minimi”. Parallelamente all’aumento delle attività di prevenzione, nel biennio 2006/2007 - ha ricordato l’assessore alla Sanità - in Umbria si è registrata una diminuzione di infortuni con un calo del 3,2 per cento nel 2006 rispetto al 2005 (-500 infortuni) e un ulteriore calo del 3 per nel 2007 rispetto al 2006. “Dato ancora più rilevante - ha detto Rosi - è la riduzione registrata rispetto agli infortuni mortali che, seppure fenomeno ancora grave, sono passati da 38 nel 2004 a 20 nel 2007”. Anche confrontando i primi semestri 2007/2008 - ha aggiunto l’assessore - riscontriamo una maggiore copertura del territorio (dal 4 al 6 per cento), con un numero di sopralluoghi nelle aziende che passa da 1. 882 a 2. 783 e un rilevante incremento di violazioni riscontrate. Mariadonata Giaimo, del settore “Prevenzione e Sanità pubblica” della Regione Umbria, si è soffermata in particolare sul ruolo svolto dal Comitato regionale di Coordinamento per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (previsto dal D. Lvo 81/08 e del quale fanno parte anche le forze sindacali e datoriali), che ha lo scopo “di realizzare la necessaria collaborazione per individuare punti critici e priorità del territorio, definire gli interventi da porre in atto o da migliorare, rendere più efficace la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali”. Il Comitato, è stato detto nel corso della conferenza-stampa, sta definendo un piano operativo di vigilanza integrata proprio nelle aziende dei settori a maggior rischio di infortunio, intervenendo sia con un controllo della sicurezza che della regolarità dei rapporti di lavoro, con l’obiettivo di amplificare le sinergie e ridurre le sovrapposizioni. Grande spazio, nei prossimi mesi, sarà dedicato alla sorveglianza epidemiologica delle malattie. In questa ottica, è stato spiegato, vanno viste la partecipazione della Regione al progetto nazionale di sorveglianza delle malattie professionali promosso dal ministero della Sanità e il progetto regionale cancerogeni, realizzato in collaborazione con l’Inail, che in questi anni ha portato alla valutazione dell’esposizione a sostanze cancerogene dei lavoratori di circa 120 aziende umbre. Dal 2007, è stato infine ricordato, i Servizi di “Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro” delle Asl umbre hanno avviato due nuovi filoni d’intervento: la sorveglianza sanitaria dei lavoratori in passato esposti ad amianto e la valutazione dell’esposizione degli operatori sanitari addetti alla preparazione e somministrazione di chemioterapici antiblastici. .  
   
   
IMMIGRAZIONE: CONSIGLIO ABRUZZESE, APPROVA PIANO TRIENNALE  
 
Pescara, 1 ottobre 2008 - Il Consiglio Regionale ha approvato, ieri mattina, il Piano regionale degli interventi e delle attività a favore degli stranieri immigrati per il triennio 2008-2010. Il provvedimento da la possibilità alla Giunta Regionale di approvare, a sua volta, il Piano Annuale e di sbloccare fondi per circa 1. 200. 000 euro, che saranno destinati al finanziamento di interventi rivolti al sostegno delle persone immigrate da parte degli Ambiti Sociali Territoriali, delle Province e delle Associazioni di immigrati. Verranno, inoltre, rifinanziate le attività dei 4 Centri Polivalenti Provinciali Immigrati. "Per la prima volta il Piano immigrati - ha commentato l´assessore alle Politiche Sociali, Elisabetta Mura - prevede anche interventi di protezione sociale rivolti al contrasto del fenomeno della tratta, con la previsione di "Linee guida Regionali a contrasto del fenomeno della tratta" e dell´attivazione di azioni di sostegno alle persone vittime di sfruttamento e di riduzione in schiavitù in senso ampio, ponendo attenzione - ha spiegato - al fenomeno della tratta di donne a scopo sessuale e al tema del traffico degli esseri umani. Si tratta di un importante risultato - ha concluso l´Assessore - che amplia l´efficacia del Piano Sociale Regionale 2007-2009, armonizzando ad esso tutta la programmazione sociale regionale". .  
   
   
RITORNO E RIMESSE PER FAVORIRE L’IMPATTO DELLA MIGRAZIONE SULLO SVILUPPO IN ROMANIA  
 
Bologna, 1 ottobre 2008 - Il 18 e 19 settembre scorsi, a Bucarest, Nomisma ha animato un seminario inter-istituzionale su servizi innovativi nell’ambito delle politiche migratorie in Romania, a cui è seguito un workshop dedicato ai ministeri del Lavoro, dello Sviluppo economico e delle Piccole e Medie Imprese. L’intervento al seminario ha illustrato proposte per servizi innovativi per favorire il ritorno dei romeni dall’estero e l’investimento imprenditoriale legato alle rimesse, come misure di sviluppo locale. Il workshop era invece incentrato sulle opzioni per favorire gli investimenti in servizi di utilità pubblica. Anche in virtù della crescente importanza che va assumendo il fenomeno della mobilità circolare del lavoro, il modello di servizi integrati, per il lavoro e per lo sviluppo di impresa, prevede che i territori coinvolti si dotino di uno strumento finanziario evoluto, che qualifichi i flussi di mobilità tra paesi europei. Si tratta, nello specifico, di un sistema di garanzia del credito che utilizza le rimesse dei migranti come leva per attivare il sistema bancario italiano, da un lato, e per alimentare nei paesi di origine i fondi di garanzia che sostengono l´accesso privilegiato al credito da parte delle piccole, piccolissime e medie imprese. .  
   
   
LA FEDERAZIONE ITALIANA COACH ORGANIZZA LA 1° EDIZIONE DEI “COACHING DAY 2008”. ROMA, 2 OTTOBRE – MILANO, IL 9 OTTOBRE  
 
Roma, 1 ottobre 2008 – La Federazione Italiana Coach (Fic) - l’unica referente in Italia per la certificazione Icf (International Coach Federation) - dà il via alla prima edizione dei ‘Coaching Day’, gli incontri annuali ideati dalla Fic per promuovere la conoscenza del Coaching, la nuova disciplina di formazione che ha conquistato gli Stati Uniti e che sta avendo altrettanto successo in Italia. Si inizia con un duplice appuntamento, 2 e 9 ottobre rispettivamente a Roma e Milano. Le due città sono state scelte come ‘rampa di lancio’ per presentare il processo di certificazione dei coach e per promuovere il nuovo progetto School Community della Federazione Italiana Coach. Il progetto School Community consiste nel voler creare e sviluppare una Community professionale tra le scuole aderenti con la supervisione della Federazione Italiana Coach. Durante i Coaching Day, le scuole illustreranno, al pubblico dei professionisti Hr, ai neolaureati, ai consulenti aziendali, ai trainer sportivi e del benessere e, più genericamente, a tutti i ‘curiosi’, i percorsi per diventare coach ‘accreditati e certificati’ e quali possono essere i molteplici ambiti di applicazione e le opportunità di carriera e di sviluppo. Verranno presentati anche i ‘Circoli della Conoscenza’ ossia i laboratori didattici gratuiti il cui obiettivo è far conoscere e apprendere le competenze di base del coaching. “Vogliamo fare in modo che i contenuti ed i requisiti della didattica delle scuole che formano i futuri Coach – sostiene Laura Quintarelli, presidente Fic - siano in linea con i più elevati standard qualitativi fissati dalla International Coach Federation e che la figura professionale che esce dalle scuole italiane sia ‘certificata’ ”. .  
   
   
FINECCANICA: CDA DELIBERA AUMENTO DI CAPITALE IN OPZIONE AGLI AZIONISTI CON EMISSIONE DI AZIONI FINO AD UN MASSIMO DI 1,4 MILIARDI DI EURO  
 
 Roma, 1 ottobre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha deliberato in data 8 settembre di dare attuazione alla delega, conferitagli dall’Assemblea Straordinaria del 1° agosto 2008, ad aumentare il capitale sociale in via scindibile per un controvalore massimo di 1,4 miliardi di euro comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione a pagamento di azioni ordinarie, del valore nominale di 4,40 euro, godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti di Finmeccanica in proporzione al numero di azioni possedute. Le condizioni di emissione saranno fissate da un successivo Consiglio di Amministrazione, che sarà convocato – a valle del completamento delle procedure autorizzative – nei giorni immediatamente precedenti l’avvio dell’offerta. In tale occasione il Consiglio di Amministrazione provvederà inoltre a determinare il prezzo di emissione, il numero di azioni da emettere e, pertanto, l’importo definitivo dell’aumento di capitale e il conseguente rapporto di assegnazione in opzione. Il prezzo sarà determinato tenuto conto, tra l’altro, della prassi di mercato per operazioni similari, delle condizioni del mercato in generale nonché, in particolare, dell’andamento della quotazione delle azioni della Società. Si ritiene che il Consiglio possa dare esecuzione all’operazione entro il corrente esercizio. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato di procedere alla presentazione alla Consob, ai fini del rilascio del provvedimento di autorizzazione alla relativa pubblicazione, del prospetto informativo relativo all’offerta. L’aumento di capitale rientra nell’ambito della complessiva operazione di finanziamento collegata all’acquisto di Drs Technologies da parte della Società. Finmeccanica ha annunciato lo scorso 13 maggio l’acquisizione per un importo di 81 Usd per azione in contanti di Drs Technologies, azienda statunitense leader nel settore dei servizi e dei prodotti elettronici integrati per la difesa, che nell’esercizio fiscale chiuso al 31 marzo 2008 ha registrato ricavi per 3,3 miliardi di dollari e un utile operativo pari a 360 milioni di dollari. .  
   
   
GIORNATA DELLE DONNE, UN FILM PER CELEBRARE IL ‘MOVIMENTO’ IN ITALIA  
 
 Reggio Calabria, 1 ottobre 2008 - Con la proiezione del film “Vogliamo anche le Rose” è stata celebrata il 28 settembre la ricorrenza dei cento anni della Giornata internazionale della Donna. L’evento, promosso dalla Consigliera regionale di Parità Stella Ciarletta e dall’Ufficio provinciale in collaborazione con il Circolo del Cinema “Cesare Zavattini”, ha visto la presenza della giornalista reggina Adele Cambria. Il film, che racconta la storia del movimento delle donne in Italia negli anni ’70 attraverso il montaggio creativo e dovizioso di documentari, filmati, spot, fotoromanzi, filmini di famiglia e musiche di quel periodo combinati con la lettura di tre diari di donne che sono state protagoniste di quegli anni, ha emozionato la sala stracolma di gente, che è rimasta anche senza posto a sedere, per ascoltare Adele Cambria. Il dibattito è stato aperto da Tonino De Pace, presidente del Circolo “C. Zavattini”, il quale ha sottolineato l’importanza del lavoro di rete con le istituzioni per creare momenti aggregativi di confronto e discussione sulla storia della società italiana. È intervenuta, poi, la consigliera Ciarletta che ha portato i saluti del vicepresidente della Giunta Domenico Cersosimo, assente per impegni istituzionali, e si è detta felice di aver organizzato un evento così importante nella propria città per celebrare in modo alternativo il centenario della Giornata internazionale della Donna. Ha preso la parola, quindi, Patrizia Malara, consigliera provinciale di Parità supplente, che ha portato i saluti della Consigliera effettiva, anche lei assente per i motivi istituzionali. Adele Cambria, da parte sua, ha letto la propria recensione del film, pubblicata su L’unità, e ha raccontato l’emozione di aver visto finalmente "il film che ha restituito la nostra memoria. Uno dei miei sogni non realizzati era proprio fare un musical brechtiano sulla storia del Governo Vecchio (sede romana occupata dalla Comune femminista in quel periodo) assieme a quello di fondare un giornale del Mezzogiorno in Calabria". Adele era a Campo dei Fiori l´8 marzo del ´72, quando la polizia caricò brutalmente le donne dopo aver tentato di rimandarle a casa col paternalismo di sempre. Il film si chiude con la cronologia di questi sorprendenti quarant´anni di trasformazioni: il divorzio, l’aborto, il nuovo diritto di famiglia, la parità sul lavoro, la pillola legalizzata. Come spiega la regista Alina Marazzi il film ha voluto ripercorrere la storia delle donne tra la metà degli anni ’60 e la fine degli anni ’70 per metterla in relazione, a partire dal “caso italiano”, con il nostro presente globale, conflittuale e contraddittorio. Con l´intenzione di offrire uno spunto di riflessione su temi ancora oggi parzialmente irrisolti o addirittura platealmente rimessi in discussione. “Dove sono approdate oggi queste donne? Che tipo di coscienza - ha aggiunto Marazzi - hanno di sé, quali sono ancora i traguardi da raggiungere, i desideri da esaudire? Come vivono le loro relazioni affettive, l’amore, la maternità? Di quanto esigeva il celebre slogan “Vogliamo il pane, ma anche le rose”, con cui nel 1912 le operaie tessili marcarono con originalità la loro partecipazione a uno sciopero di settimane nel Massachusetts, forse il necessario, il pane, è oggi dato per acquisito. Ma le donne si sono battute per un mondo che desse spazio anche alla poesia delle rose. Ed è una battaglia più che mai attuale”. .