Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Ottobre 2008
LINKEM BATTEZZA IL WI-MAX ITALIANO. DAL 1° OTTOBRE L´ATTIVAZIONE UFFICIALE DEL SERVIZIO IN LOMBARDIA E PUGLIA.  
 
Milano, 1 ottobre 2008 - E´ Linkem il primo operatore, tra le aziende aggiudicatarie delle licenze Wi-max per l´Italia, ad annunciare l´avvio della commercializzazione del servizio più atteso dal mercato. Dopo il completamento dei test pilota, annunciati lo scorso giugno, Linkem è ora in grado di realizzare il sogno tecnologico di imprenditori, professionisti, studenti, e tutti coloro che prevedono di migliorare la qualità di lavoro, studio e tempo libero attraverso l´innovazione portata dal Wi-max. Si parte in ottobre con la copertura progressiva di Lombardia e Puglia: le prime aree in cui sarà offerto il servizio saranno le province di Bari e Brescia, ed entro la fine dell´anno la disponibilità del servizio sarà estesa anche alle province di Bergamo e Cremona, sino a raggiungere la maggior parte del territorio lombardo. Contemporaneamente si provvederà alla copertura di Veneto e Lazio. L´offerta Wi-max di Linkem si chiama Max ed è articolata in tre profili: Max 20, Max 30, Max 45. Con il profilo Max 20 si naviga con velocità fino a 7Mb/s, senza limiti di tempo e di traffico, a 20 euro al mese. A 30 euro mensili è in più possibile chiamare tutti i numeri di rete fissa nazionale, senza scatto alla risposta e senza limiti di tempo. Con 45 euro mensili si hanno inoltre a disposizione 3 ore al mese di chiamate verso mobili, senza scatto alla risposta. Il tutto eliminando il costo del canone telefonico. Tutti i clienti Max, inoltre, navigano in Internet gratuitamente negli oltre 600 hotspot Wi-fi Linkem dislocati in tutta Italia. Collegarsi alla rete Wi-max di Linkem è semplice e veloce. Il cliente sceglie la tipologia di dispositivo, fornito da Linkem in comodato d´uso gratuito: la Max Box, un modem Wi-max da tavolo a cui è possibile collegare il proprio Pc e un comune apparecchio telefonico, o la Max Card, una Pc Card per utilizzare i servizi dell´offerta Max in piena libertà con il proprio computer portatile. Il cliente può scegliere di ricevere uno solo o entrambi i dispositivi, ed è disponibile anche la Max Box Wi-fi, dotata di router Wi-fi. "Linkem è da anni il leader nazionale nei servizi di connettività wireless; siamo stati di fatto i primi a collocare le postazioni wi-fi in Italia. - dichiara l´Amministratore Delegato Davide Rota - Il Wi-max è stato da sempre il nostro grande obiettivo: da oggi siamo in grado di offrire ai cittadini telefono ed Internet a banda larga ovunque e senza sorprese; per la prima volta infatti, non occorre preoccuparsi di costi nascosti, scatti alla risposta o aumenti inaspettati: le tariffe Linkem sono chiare, semplici e bloccate per tre anni. " .  
   
   
TISCALI: CONVERSIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE (60 MILIONI DI EURO) SOTTOSCRITTO DA MANAGEMENT&CAPITALI  
 
Cagliari, 1 ottobre 2008 - Il prestito obbligazionario convertibile sottoscritto da Management&capitali (M&c) il 27 dicembre scorso per 60 milioni di Euro di nominale sarà interamente e automaticamente convertito - anche per la quota di interessi capitalizzata - in circa 42,3 milioni di azioni ordinarie di Tiscali Spa, corrispondenti al 6,9 per cento circa del capitale post nuova emissione. Il regolamento del prestito prevedeva la conversione obbligatoria automatica nel caso in cui la media mobile (20 giorni) dei prezzi ufficiali di Borsa fosse, per cinque giorni consecutivi, uguale o inferiore al valore del titolo Tiscali calcolato dividendo il valore nominale del prestito più interessi capitalizzati per il numero massimo di nuove azioni autorizzate dalla delibera di aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, approvata dall’assemblea straordinaria degli azionisti di Tiscali del 27 dicembre 2007. “Siamo lieti che una società d’investimento dell’importanza di M&c entri nel capitale di Tiscali con una quota significativa. Inoltre, la conversione migliora ulteriormente la struttura patrimoniale di Tiscali riducendone la leva finanziaria. Considerando infatti anche l’aumento di capitale eseguito a febbraio, per circa 150 milioni di Euro, Tiscali ha raccolto 210 milioni di Euro di nuovo capitale nell’esercizio in corso” ha commentato Mario Rosso, Presidente e Amministratore Delegato di Tiscali Spa. .  
   
   
E-COMMERCE: CERCANSI PARTNERSHIP E PROGETTI  
 
“informazione commerciale” - Marketpress sta valutando l’apertura di un sito di e-commerce e quindi si rivolge a dei possibili partner che hanno già maturato esperienza nell’ambito del commercio elettronico oppure a coloro che hanno sviluppato dei progetti interessanti. L’invito a manifestare l’interesse è mirato esclusivamente alla ricerca di partnership su un progetto che Marketpress ha già sviluppato. I siti di e-commerce, le software house e le web agency interessate sono cortesemente invitate ad inviare un e-mail a redazione@marketpress. Info dichiarano il loro interesse, saranno quindi successivamente contattate dalla redazione. .  
   
   
OLIMPIADI DI INFORMATICA 2009: LANCIATO NELLE SCUOLE IL NUOVO BANDO C’È TEMPO FINO AL 15 NOVEMBRE PER ISCRIVERSI  
 
Milano, 1 ottobre 2008 – E’ stato lanciato il bando alle scuole per iscriversi alle selezioni delle Olimpiadi Internazionali di Informatica 2009 (Ioi) con finale in Bulgaria il prossimo agosto. Le scuole interessate a partecipare alle gare per formare il team italiano (4 titolari + 2 riserve) potranno iscriversi entro il 15 novembre. Rivolte agli studenti iscritti alle prime 4 classi delle scuole superiori di tutta Italia con meno di 20 anni, le selezioni per le Ioi prevedono un fitto programma di selezione e formazione che si svolge lungo tutto l’arco dell’anno scolastico: a dicembre ha luogo la prima fase di selezione a livello di singolo istituto; si prosegue ad aprile 2009 con le selezioni regionali; quindi con le selezioni nazionali da cui emergeranno i probabili “olimpionici”. Agli studenti interessati basta rivolgersi agli Istituti di appartenenza che potranno reperire tutte le informazioni del caso su Internet all’indirizzo www. Olimpiadi-informatica. It. Le Olimpiadi di Informatica riscuotono grande successo nella scuola (oltre 500 istituti e circa 14. 000 studenti iscritti alla scorsa edizione) ed è motivo di grande soddisfazione per i nostri giovani. In sole nove edizioni infatti (l’iniziativa risale al 1989, ma l’Italia partecipa solo dal 2000) i nostri ragazzi sono riusciti a conquistarsi un ruolo di tutto rispetto aggiudicandosi ben 22 medaglie: un oro, sette argenti e quattordici medaglie di bronzo. Proprio nella finale appena conclusa in Egitto lo scorso agosto sono arrivate le ultime tre grazie alle prestazioni di Massimo Cairo (argento), Paolo Comaschi e Giovanni Mascellani (entrambi medaglia di bronzo). Le Ioi, avviate dall’Unesco nel 1989 e promosse in Italia da Aica (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) insieme al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (Miur), sono una gara a cadenza annuale basata sull´abilità di risoluzione di problemi con il computer e riservate a studenti di età inferiore ai 20 anni inquadrati in rappresentative nazionali di più di 80 paesi. .  
   
   
IL GRUPPO RGI E IL GRUPPO EUROP ASSISTANCE FIRMANO IL CONTRATTO PER LA FORNITURA DEL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO  
 
Ivrea, 1 ottobre 2008 - Il Gruppo Rgi tramite la controllata Eurgi Ltd ha firmato un contratto con il Gruppo Europ Assistance per la fornitura del nuovo sistema informativo. Fondato nel 1963, il Gruppo Europ Assistance ha introdotto per primo il concetto di assistenza e oggi opera 365 giorni all´anno, 24 ore su 24, per fornire ai suoi 300 milioni di clienti pubblici e privati soluzioni efficaci sia in situazioni di emergenza che nella normale vita quotidiana. Controllato al 100% dal Gruppo Generali, il Gruppo Europ Assistance oggi conta corrispondenti diretti in 208 Paesi e 70 brand commerciali con 5. 500 dipendenti in 33 Paesi. Eurgi fornirà al Gruppo Europ Assistance una nuova piattaforma applicativa multilingue, multicanale, completamente on line. La fornitura comprende l’intero progetto di avviamento in diversi paesi Europei, partendo dalle installazioni presso le filiali in Italia, Francia, Germania, Belgio e Spagna. L’accordo, del valore di circa 15,6 milioni di euro e della durata di 4 anni, prevede un investimento da parte di Eurgi pari a 9,3 milioni di Euro per l’integrazione della piattaforma attualmente in uso da parte del Gruppo Europ Assistance. "L’accordo concluso con Europ Assistance ha un’importante valenza strategica, - afferma Vito Rocca, Amministratore Delegato di Rgi Spa - poiché rappresenta il primo passo verso l’internazionalizzazione del nostro Gruppo orientato ad esportare tecnologia ed esperienza nel settore assicurativo a livello europeo, a conferma della validità delle soluzioni software progettate dal Gruppo Rgi. " .  
   
   
INAUGURATO LABORATORIO AL DIPARTIMENTO DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA E INFORMATICA DELL’ UNIVERSITÀ DI TRIESTE  
 
Trieste, 1 ottobre 2008 - Un esempio di integrazione virtuosa fra didattica, ricerca e industria, fra Università e territorio. Così è stato presentato il nuovo laboratorio interdisciplinare all´interno del dipartimento di Elettrotecnica, Elettronica e Informatica della Facoltà di Ingegneria dell´Università di Trieste, realizzato dall´azienda friulana Danieli Automation anche con il concorso finanziario dell´Amministrazione regionale. Il laboratorio è stato inaugurato ieri mattina dall´assessore regionale all´Università e Ricerca Alessia Rosolen, presenti il rettore dell´Ateneo Francesco Peroni, il presidente della Danieli Automation Ferruccio Della Vedova, il preside della Facoltà Roberto Camus assieme a numerosi docenti, ricercatori e studenti. "Questo laboratorio costituisce un ottimo esempio, uno di quegli esempi che mi piacerebbe vedere in tutte le Università", ha detto l´assessore. "Siamo infatti di fronte a uno strumento - ha aggiunto - capace di ridare centralità all´Università, perché se vuole mantenere il suo ruolo centrale il mondo universitario deve essere capace di costruire un sistema con la società, con l´industria e con la produzione". La realizzazione del laboratorio nasce all´interno di un rapporto di lunga data fra l´Ateneo di Trieste e la Danieli Automation, che ha consentito, oltre al sostegno del corso di laurea in Ingegneria dell´automazione, anche la collaborazione su specifici progetti, con lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi processi produttivi. Il laboratorio si occuperà in particolare di automazione, di azionamenti elettrici e di robotica, coinvolgendo ricercatori e studenti in un percorso di sperimentazione di soluzioni innovative da applicare poi all´industria. "Il laboratorio - come ha osservato il rettore Peroni - si configura insomma come una delocalizzazione virtuosa di un´impresa in ambito accademico, perché con questa iniziativa un pezzo d´industria entra fisicamente nel recinto universitario". .  
   
   
L’EUROPA FINANZIA LA RICERCA MATEMATICA DELLA SISSA BORIS DUBROVIN È IL COORDINATORE DEL PROGETTO DI RICERCA FINALIZZATO ANCHE ALLA REALIZZAZIONE DI UNA SORTA DI ENCICLOPEDIA ONLINE  
 
Trieste , 1 ottobre 2008 - Ammonta a 864. 000,00 euro il finanziamento europeo che si è aggiudicato un team di matematici della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, per un progetto di ricerca in fisica matematica dalla durata quinquennale. Il progetto “Frobenius Manifolds and Hamiltonian Partial Differential Equations”, coordinato dal professor Boris Dubrovin, è tra i nove progetti italiani, nel campo delle scienze fisiche e ingegneristiche, finanziati nell’ambito del programma “Ideas” dal Consiglio Europeo della Ricerca per il Vii Programma Quadro, il principale strumento con cui l’Unione Europea finanzia la ricerca in Europa. «Abbiamo affrontato una competizione molto selettiva per aggiudicarci questo advanced grant europeo – commenta Dubrovin, che è il principal investigator del progetto –. Con questo progetto vogliamo trasformare alcuni strumenti analitici matematici in qualcosa di più user-friendly. Quindi il fine non è solo la ricerca pura, fare teoremi e calcoli, ma anche la condivisione dei risultati, che possono essere visualizzati attraverso una sorta di “enciclopedia” on-line, cioè di un portale con materiale a completa disposizione degli altri ricercatori». La fisica matematica per definizione è matematica applicata ai problemi fisici: Dubrovin e il suo team, tra cui la giovane professoressa Tamara Grava, si sono distinti per aver iniziato molto presto lo studio di temi che si sono rivelati di importanza chiave a livello internazionale, e che hanno la loro origine nelle varietà di Frobenius introdotte dallo stesso Dubrovin all’inizio degli anni ‘90. «La Comunità Europea negli anni ha apprezzato l’attività del nostro gruppo di ricerca. Attualmente sono infatti in corso altri due progetti europei: Misgam finanziato dall’European Science Foundation e Enigma finanziato dal programma Marie Curie del Vi Programma Quadro. Grazie a questo nuovo finanziamento – spiega Dubrovin – avremo la possibilità di approfondire lo studio di alcune classi di equazioni differenziali alle derivate parziali che hanno la loro origine nella teoria delle onde non lineari, importante per esempio, per la fisica del plasma e l’ottica non lineare. E potremo sviluppare e sperimentare, ancora di più, anche per la ricerca in matematica, l’interattività offerta dal web. Ovviamente sono contento che gli esperti della Commissione europea condividono la mia visione delle direzioni principali di sviluppo della matematica moderna». Dubrovin, matematico russo, dal 1993 è nello staff del Settore di fisica matematica della Sissa, di cui è stato il coordinatore dal 2001 al 2007. Laureatosi nel 1972 alla Moscow State University, nella stessa università ha poi conseguito il Dottorato in geometria per poi continuare a fare ricerca nel Dipartimento di meccanica e matematica, fino al suo arrivo alla Sissa come “professore di chiara fama”. Autore di numerosi testi universitari, tradotti tra l’altro in russo, inglese, italiano, spagnolo e francese, Dubrovin affianca all’interesse per la ricerca in matematica pura l’impegno per la didattica: in questo momento è supervisor di otto studenti che stanno proseguendo la formazione post-laurea, e negli anni ha ampiamente dimostrato uno spiccato talento nel coinvolgere nel suo lavoro giovani ricercatori. Tutti i suoi ex studenti, infatti, hanno intrapreso con successo la carriera accademica e proseguono nella ricerca in matematica. La sua attività ha avuto del resto un impatto significativo nel campo della geometria e della fisica matematica. Il nuovo progetto, che entrerà in piena attività all’inizio del nuovo anno, coinvolgerà oltre a Boris Dubrovin e Tamara Grava, altri tre ricercatori: uno proveniente dall’Inghilterra, uno dal Belgio e uno francese. .  
   
   
MASTER DI I° LIVELLO COMUNICAZIONE E DIDATTICA INTERCULTURALE SIENA, 11 DICEMBRE 2008 - 24 APRILE 2009  
 
Siena, 1 ottobre 2008 - Sviluppare le capacità e le conoscenze necessarie per progettare e realizzare interventi didattici secondo un approccio interculturale, destinati a bambini, adolescenti e adulti italiani e stranieri, per gestire situazioni conflittuali in ambito sociale, educativo e scolastico, per individuare i rischi e le potenzialità dell´educazione in un contesto plurilingue e multiculturale. Il percorso formativo è prioritariamente rivolto alla formazione e all´aggiornamento dei docenti della scuola primaria e secondaria, degli educatori, dei mediatori linguistici e culturali, dei formatori e di altri operatori sociali e socio-culturali interessati a migliorare l´efficacia didattica, a gestire con competenza situazioni di conflitto, ad accompagnare i processi di empowerment delle persone e delle comunità. Il titolo rilasciato può essere preferenziale per l´assegnazione di incarichi all´interno del sistema scolastico (funzione strumentale, referente di progetti o di area, formatore ecc. ) e nella formazione professionale. Il master è inoltre un titolo di studio riconosciuto dal Ministero dell´Istruzione per l´aggiornamento delle graduatorie permanenti per l´accesso all´insegnamento e per la mobilità all´interno del sistema scolastico. I 60 crediti formativi sono spendibili in ambito universitario e nel sistema della formazione professionale. È possibile accedere a borse di studio o voucher formativi. Scadenze Iscrizione: entro il 15 novembre 2008, Selezione dei candidati: entro il 30 novembre 2008, Pagamento della prima rata: entro il 4 dicembre 2008, Inizio del percorso formativo: 11 dicembre 2008. Modalità di iscrizione Le domande di ammissione devono pervenire entro il 15 novembre 2008 utilizzando l´apposito modulo www. Laltracitta. It .  
   
   
UN ARCHIVIO DELLE IDEE  
 
 Bolzano, 1 ottobre 2008 - Il Servizio Giovani della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano intende creare un archivio delle idee, una rete aperta alla raccolta di idee, progetti, alla quale sono chiamati a partecipare i giovani. È possibile partecipare al sito www. Tipifestival. It L’archivio delle idee è pensato come il luogo cui affidare i propri progetti per provare a realizzarli. Tutti i giovani fra i 16 e i 30 anni sono quindi invitati, individualmente o in gruppo, a esprimere, raccontare, a condividere le proprie idee, il proprio sogno basta che comportino un beneficio allargato alla comunità locale. Perché grazie alla condivisione una semplice idea ha la possibilità di trasformarsi in un progetto realizzabile. E’ così che il Servizio Giovani ha deciso di “censire” le idee dei giovani altoatesini per poi metterle tutte in mostra, renderle visibili e condivisibili attraverso un sito ed un catalogo. Su www. Tipifestival. It è infatti già possibile rendere pubblica la propria idea. Quelle che risulteranno fra le più sostenibili, quelle che punteranno al coinvolgimento dell’altro, alla dimensione sociale, quelle che avranno le maggiori ricadute sul proprio territorio, verranno “adottate”, portate avanti e presentate in un festival, anch’esso nuovo: Tipi, acronimo di Talenti, Incontri, Progetti, Idee. Per l’appunto. Un festival alla sua prima edizione, ma che si propone di agire negli anni, che a fine novembre a Bolzano darà vita ad un laboratorio di attività eterogenee ed incontri fra i giovani che “vogliono farcela” ed i grandi che “ce l’hanno fatta”, fra coloro che hanno voglia di imparare e coloro che hanno qualcosa da insegnare, che possono mostrare un cammino, dare degli spunti. Fra i “maestri” presenti al festival, personaggi del calibro di Carlo Cracco, Kean Etro, Aldo Cibic, e altri importanti nomi per i diversi settori indicati come i più attrattivi ed interessanti per i giovani, fra i quali anche spettacolo e cabaret. L’archivio delle Idee e Tipi festival formano un unico strumento sperimentale, a disposizione di tutti i giovani. Tipi è un progetto del Servizio Giovani della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, realizzato con il sostegno del Ministero della Gioventù e della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, in collaborazione con esterni, la Ripartizione Formazione Professionale Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, il centro giovani La Vispa Teresa, l’associazione giovanile Acras-i castori ed il circolo culturale Masetti-ex Novo. Per informazioni e materiali rivolgersi a Cristina Fasci, tel. 02 713613, 349 2206218. . .  
   
   
AL SARDO FRANCESCO MELE E AL POLACCO REMIGIUSZ LEWANDOWSKI L’EDIZIONE 2008 DEL PREMIO BERNARDO NOBILE PER LA RICERCA BREVETTUALE MENZIONE SPECIALE A FILIPPO CAVANNA DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA. I PREMI CONSEGNATI IERIDAL DIRETTORE GENERALE DI AREA, GIUSEPPE COLPANI.  
 
Trieste, 1 ottobre 2008 - Sono Francesco Mele, di Nuoro, e Remigiusz Lewandowski, di nazionalità polacca, i vincitori della quarta edizione del Premio Bernardo Nobile per la ricerca brevettuale, promosso da Area Science Park. Entrambi hanno ricevuto dalle mani del presidente Giancarlo Michellone, nel corso di una cerimonia tenutasi ieri nella Sala Anzellotti del parco scientifico, un assegno di 3. 000 euro ciascuno, rispettivamente per le sezioni lauree specialistiche e dottorati. Il numero di candidature pervenuto alla commissione giudicatrice di esperti ha superato di gran lunga il successo della passata edizione, raggiungendo complessivamente la quota di 234 tra tesi di laurea e di dottorato proposte, provenienti da tutta Italia e non solo. Un lavoro impegnativo selezionare le migliori, dal quale Francesco Mele, della facoltà di Economia manageriale dell’Università di Cagliari, è uscito vincitore tra i laureati, con la tesi dal titolo “Le alleanze strategiche per lo sviluppo di innovazione tecnologica: un’analisi empirica”. Al centro del lavoro il tema dell’innovazione tecnologica e i metodi per la sua misurazione e valutazione, con particolare riferimento ai brevetti. Oggetto dello studio è stato il settore medico farmaceutico, prescelto per le sue caratteristiche di innovazione e per l’elevato utilizzo dello strumento brevettuale. In particolare, è stato preso in esame il campo della ricerca oncologica, isolando i brevetti sviluppati in collaborazione tra due o più imprese, aventi per oggetto nuovi farmaci, nuove tecniche terapeutiche o nuovi metodi per la cura dei tumori. Per la sezione dottorati, Remigiusz Lewandowski, laurea in Technology and Life Sciences presso l’Università di Bydgoszcz (Polonia) e dottorato di ricerca in Metodologie di Biomonitoraggio dell’Alterazione Ambientale all’Università di Trieste, si è aggiudicato il Premio grazie alla tesi “Mapping of Biosafety of Genetic Modified Organism (Gmos) with the use of Data-mining Techniques”. Al centro del lavoro la “biosicurezza”, in relazione allo sviluppo e alla coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm). In Europa la commercializzazione degli Ogm è alla base di un contenzioso che ha portato a chiedere a gran voce rassicurazioni, in particolare scientifiche, sull’innocuità di tali organismi e leggi che ne regolino la diffusione nell’ambiente. Ne è nata una vera e propria nuova disciplina, la biosicurezza (biosafety) appunto, la cui evoluzione e il cui punto di vista è stato analizzato a partire dalle ricerche presenti in internet, mediante tecniche statistiche e di “data-mining”. Per la sua tesi Lewandowski ha svolto anche ricerche presso la Biosafety Unit dell’ International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (Icgeb). “Il successo del Premio intitolato a Bernardo Nobile – ha sottolineato il direttore generale di Area Science Park, Giuseppe Colpani - è la conferma della felice intuizione di un nostro collega prematuramente scomparso che, con competenza e impegno, ha consentito ad Area di dotarsi di un servizio di informazione brevettuale, oggi molto apprezzato dal mondo imprenditoriale e scientifico, quando ancora certe tematiche erano poco frequentate nel panorama italiano delle istituzioni di ricerca e innovazione. Lo straordinario numero di candidature pervenuto da tutta Italia e non solo in questa quarta edizione, credo siano il segnale della riconoscibilità che il servizio Pat Lib e il nostro Ente nel suo insieme hanno acquisito sul piano nazionale e internazionale”. Da ricordare, infine, che, per la sezione lauree specialistiche, la commissione giudicatrice ha voluto dare una menzione speciale a Filippo Cavanna, laureatosi in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Bologna, la cui tesi è stata pubblicata sul sito di Area Science Park www. Area. Trieste. It. .  
   
   
LAUREATI USA NELLE SCUOLE LOMBARDE  
 
Milano, 1 ottobre 2008 - Il vicepresidente della Regione Lombardia e assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, ha firmato ieri con il rappresentante dell´Ufficio scolastico del Consolato generale d´Italia a Boston (Usa), Carlo Cipollone, con il coordinatore della Rete delle scuole autonome della Lombardia "Autonomia scolastica e relazioni internazionali", (che riunisce 25 istituti), Giuseppe Strada e con il direttore dell´ufficio scolastico regionale lombardo, Anna Maria Dominici, un Protocollo d´Intesa ("Intership - Assistenti di lingua straniera nelle scuole lombarde") per promuovere lo studio della lingua inglese nelle scuole, grazie alla presenza di docenti e assistenti di madrelingua inglese. In particolare, il documento, che ha durata triennale, intende favorire l´arrivo in Lombardia di studenti laureati o laureandi delle Università di Boston e del New England, interessati ad approfondire la lingua e la cultura italiane e che saranno impegnati allo stesso tempo come docenti o assistenti di lingua inglese in alcuni istituti scolastici. "In Lombardia - ha detto il vice presidente Rossoni - c´è una forte domanda per migliorare la competenza delle lingue straniere ed in particolare dell´inglese, con docenti e assistenti madrelingua; per questo abbiamo accettato la proposta dell´Università di Boston al fine di realizzare una comune strategia di sviluppo". .  
   
   
SCUOLA, PRODI: ”PIANO GELMINI PORTERA’ CONSIDEREVOLI TAGLI PER LA SCUOLA UMBRA, LE REGIONI NON SONO STATE SENTITE”  
 
 Perugia, 1 ottobre 2008 - Quale impatto avrà sulla scuola della nostra regione il Piano del ministro Gelmini? L’argomento è stato al centro di un incontro organizzato dall’assessorato regionale all’istruzione che si è svolto ieri a Perugia e al quale hanno partecipato, oltre all’assessore regionale, Maria Prodi, i rappresentanti delle Province di Perugia e Terni, dei Comuni umbri e dei sindacati. “Il Piano messo a punto dal ministro Gelmini prevede un tetto di 500 alunni per istituto – ha detto l’assessore Prodi – Ciò significa che, ad esempio in provincia di Perugia, su 30 istituti comprensivi, 16 contano meno di 500 alunni. Per quanto riguarda le scuole di primo grado su 26 istituti, 18 hanno una popolazione inferiore a 500, nei 46 istituti superiori 17 non rientrano nei requisiti del Piano. Queste scuole rischiano la chiusura. Se il Piano verrà peggiorato, come si ventila, il numero delle scuole che chiuderanno aumenterà”. “Le Regioni – ha riferito l’assessore - hanno letto il testo, ancora non ufficiale come è stato presentato ai sindacati. Sul Piano le Regioni andavano “sentite”, ma il decreto 137 sulla cui urgenza credo si possa opinare ha addirittura anticipato il Piano invertendo l’ordine logico e impedendo di fatto la stessa espressione di un’opinione da parte delle Regioni”. L’assessore è poi scesa nel dettaglio del testo: “Una riforma come quella del maestro unico non è stata preparata, discussa, accompagnata da alcun confronto con il Paese. L’orario a 24 ore, dice il Piano, va privilegiato, ma resta aperta la possibilità di una più ampia articolazione del tempo scuola”. “Ma con quali risorse? Con quale possibilità di scelta? – si chiede l’assessore - Le esigenze delle famiglie oggi tendono a privilegiare il tempo pieno e se una minima parte sceglierà il tempo cortissimo, agli altri sarà imposto? E dove c’è solo una classe come si eserciterà la scelta? Nel piano si lasciano aperte tutte le possibilità di tempo scuola ma il rischio è che solo quelle meno onerose poi vengano rese disponibili. La stessa scuola dell’infanzia “può” essere solo al mattino. Ma se poi diventa la formula dominante o esclusiva?” L’assessore Prodi analizza anche le ricadute del Piano sul personale. “In realtà l’utilizzazione ottimale del personale disponibile presso le scuole data l’autonomia scolastica - dice - dovrebbe essere deciso dalla scuola. Il forte taglio del personale può amputare anche la capacità della scuola di organizzarsi in funzione dei bisogni. Non c´è nessuna garanzia nel Piano che le risorse risparmiate vengano utilizzate per il tempo pieno. Si dice solo che questi risparmi potranno ridurre l´incidenza di altri interventi e non si parla di tempo pieno, ma si ventila l’ipotesi di estendere le ore, per un massimo di 10, comprensive della mensa. Nessuna garanzia che resti il tempo pieno attualmente in funzione”. “Il ridimensionamento colpirà la diffusione nel territorio della scuola, su cui i Comuni hanno investito molto – ha concluso - l’investimento fatto per il radicamento territoriale della scuola rischia di così essere vanificato. Sono sbagliati i modi e i tempi: non si può ridimensionare da lontano, senza il tempo di ragionare sulle concrete realtà. Inoltre, non si precisa quanto si ritiene di risparmiare, per ogni misura prevista, in termini di personale e quindi di risorse finanziarie. Ma nel complesso le cifre sono enormi, quindi uno sguardo ottimistico su ciascuna delle singole misure non è concesso. Fra le ipotesi possibili prevarranno le più severe”. .  
   
   
MAESTRO UNICO? NO, GRAZIE!  
 
Clusone, 1 ottobre 2008 - Siamo gli insegnanti della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Clusone (Bg), molti dei quali con più di trent’anni di servizio alle spalle, trascorsi tra una molteplicità incommensurabile di programmi, riforme, differenti criteri di valutazione, e quindi differenti pagelle e giudizi, svariati modelli educativi e tempi scolastici (maestro unico, tempo pieno sperimentale, tempo prolungato, classi aperte, moduli tre su due, moduli quattro su tre, maestro prevalente, maestro tutor e chi più ne ha più ne metta). Ad ogni cambiamento, non sempre effettuato per motivi pedagogici o didattici, ma spesso solo politici ed economici, ci siamo impegnati a riconvertire le nostre competenze per ricostruire un modello scolastico che fosse innanzitutto di aiuto alla crescita degli alunni. Dopo le trovate poco felici del ministro Moratti sul maestro tutor, sul portfolio e su quelle indicazioni di programmi confuse e decisamente poco fruibili, pensavamo, negli ultimi due anni, di aver finalmente ritrovato un equilibrio sensato, rispettoso dell’autonomia dei docenti e della personalità in formazione degli scolari. Troppa grazia! Il nuovo governo “ha pensato male” di mettere a guida del mondo della scuola una persona completamente estranea alla nostra realtà. L’on. Gelmini si preoccupa del grembiulino (materia a parer nostro non di sua competenza, ma delle singole scuole e dipendente dalla situazione socio-culturale dell’ambiente di appartenenza), della valutazione in decimi che dovrebbe “chiarire” i giudizi globali (i genitori non sono analfabeti e hanno sempre capito benissimo quello che volevamo dire), del cinque in condotta e, dulcis in fundo, del ritorno al maestro unico. Ogni nuovo governo è sempre preoccupato di fare qualcosa solo per disfare ideologicamente quanto creato dal governo precedente: non è necessario fare a tutti i costi, se non si sa bene di cosa ci si sta occupando; così sono più i danni che i vantaggi. Vorremmo chiedere al nuovo ministro quante volte è entrata in una classe di scuola primaria e ha toccato con mano cosa significhi occuparsi veramente dell’educazione e dell’istruzione di venti/venticinque alunni provenienti dalle più disparate realtà socio-culturali. In ogni modulo tipo del nostro Istituto (per modulo intendiamo due classi parallele) ci sono in media quarantacinque scolari, di cui uno o più handicappati gravi, bambini con disagio psico-fisico, alunni residenti in una comunità, e quindi con comprensibili problematiche socio-affettive, altri seguiti da psicologo, ortofonista, psicomotricista…, numerosi stranieri, alcuni dei quali senza la minima conoscenza della lingua italiana. Le poche, ma estremamente preziose, ore di compresenza dei tre insegnanti del modulo (complessivamente sei su trenta alla settimana) sono in parte dedicate alle supplenze, in parte al sostegno individualizzato e al recupero dei bambini in difficoltà, in parte ancora per proporre le obbligatorie attività alternative a chi non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica. Intanto i due maestri presenti nelle due classi educano, istruiscono, incitano e correggono tutti gli altri alunni. Scusi se è poco! Il Ministro Tremonti, durante una nota trasmissione, ha dichiarato che non capisce perché oggi occorrano “tre maestre per trenta alunni, mentre una volta bastava una sola maestra per tre classi”. Vorremmo ricordargli alcune cose: prima di tutto l’informazione è errata perché tre maestri lavorano su due classi, anche di venticinque, ventisei alunni ciascuna, e non su una classe sola! Sono presenti due docenti sulla stessa classe esclusivamente nelle sei ore di contemporaneità settimanali; nelle restanti ventiquattro ore il maestro è uno solo per sezione; nei piccoli plessi, dove non ci sono classi parallele, la situazione è critica proprio perché le compresenze sono pressoché nulle; “una volta” un unico maestro doveva insegnare solo italiano, matematica e qualche sporadica nozione di storia, geografia e scienze. Non esistevano gli studi sociali, la musica, l’arte, l’ed. Motoria, l’inglese, l’informatica, l’ed. Stradale, l’ed. Alimentare, l’ed. Alla salute, l’ed. All’affettività, il teatro, i laboratori… ; “una volta” non erano inseriti nelle classi i bambini diversamente abili (erano relegati nelle scuole speciali); “una volta” non erano presenti alunni stranieri che, pur essendo uno stimolo all’apertura verso altre culture, richiedono tempo e attenzioni particolari perché non capiscono e non parlano la nostra lingua e vanno aiutati ad integrarsi nel nuovo tessuto sociale; “una volta” la scuola era la sola agenzia educativa, dopo la famiglia, e il maestro era visto come unica e incontestabile figura di riferimento per tutti. Ci sembra chiaro che i tempi sono cambiati, che la società odierna, con la sua molteplicità di proposte e offerte formative, necessiti di una scuola più specialistica, originale e ricca di quella nostalgicamente rimpianta. Il maestro non può e non deve essere un “tuttologo” che si arrabatta alla meno peggio per fare troppe cose e in poco tempo, ma il membro di un’équipe di lavoro dove il confronto e la collaborazione sono carte vincenti per analizzare e risolvere le problematiche di una classe e per sostenere insieme, di fronte alla famiglia, le scelte educative effettuate. Anche il ritorno alle 24 ore settimanali è per noi assurdo. Che cosa elimineremo? Alcune ore di italiano e matematica, per leggere ancora sui giornali che siamo un popolo di analfabeti? O le ore di arte, musica e sport, così importanti per la formazione della persona? La scuola del maestro unico è, proprio come una volta, la scuola della porta chiusa, del banco degli “asini”, dove chi è in difficoltà non può essere seguito e recuperato individualmente, ma viene a poco a poco isolato e lasciato a se stesso… Noi vogliamo essere i maestri di tutti e la scuola del Ministro Gelmini non ci piace! Vorremmo chiedere anche per quale motivo, ancora una volta, viene rivisitata e penalizzata l’organizzazione della scuola primaria che invece, secondo i dati dell’Ocse, è ai primi posti in Europa per risultati. Se sono stati raggiunti punti di eccellenza è solo perché questa organizzazione (alla quale siamo arrivati dopo anni di faticose sperimentazioni, prove e riprove) funziona davvero. Ma forse è troppo costosa? Allora Ministro sia più sincera, non si mascheri dietro principi pedagogici e sociali che non hanno alcun fondamento (ricordi che i bambini possono meglio trovare il loro punto di riferimento con più figure educative che con una sola) e dica chiaro e tondo agli Italiani che le è stato chiesto di tagliare le spese e risparmiare a tutti i costi, anche sacrificando migliaia di posti di lavoro… E’ stato detto in più interviste che la scuola è malata, che è affetta da un grave virus che la porterà alla morte. Se torneremo alla scuola di cinquant’anni fa, la morte sarà certa, veloce e dolorosa. Per cortesia, onorevole Gelmini, sia più democratica: ascolti che cosa abbiamo da dire noi insegnanti, dia retta a chi la scuola la ama e la vive davvero e ci lasci lavorare in modo serio e intelligente, con tutta la passione e la buona volontà che abbiamo sempre dimostrato. Non sappiamo cosa farcene di “premi e incentivi”, se questi sono ottenuti a discapito della qualità dell’insegnamento. Abbiamo subìto tanto, ma reagito sempre con impegno e dignità professionale. Ora però non venga a raccontarci che siamo troppi, che siamo inutili! Il Collegio dei Docenti della Scuola Primaria di Clusone Seguono sessantanove firme depositate presso la segrateria dell´I. C. Clusone comprensivo. Clusone@tiscali. It .  
   
   
TAVOLO PERMANENTE SULLA SCUOLA IN SARDEGNA, PRESTO UNA BOZZA DI PIANO DI DIMENSIONAMENTO  
 
 Cagliari, 1 ottobre 2008 - Nuovo incontro ieri mattina, martedì 30 settembre, per discutere e trovare soluzioni ai problemi della scuola sarda. L´assessore regionale della pubblica istruzione Maria Antonietta Mongiu ha riunito la Direzione scolastica regionale, i sindacati confederali e quelli legati al mondo della scuola, i rappresentanti degli Enti Locali e dei Presidi intorno al tavolo permanente sulla scuola. Scaturito dall´emergenza contingente, legata alle problematiche dell´organico e dimensionamento della rete scolastica regionale a seguito dei decreti del ministro Gelmini, il tavolo di lavoro si conferma sede privilegiata di elaborazione di un percorso per tutti i soggetti coinvolti nel mondo della scuola in cui redigere una proposta unitaria da far valere nei confronti del Governo nazionale per l´immediato, e in cui affrontare tutte le questioni che riguardano la scuola più in generale. "L´istruzione e la scuola di qualità è un bene comune, pubblico e non negoziabile" ha ribadito l´assessore regionale Mongiu rimarcando la dura presa di posizione nei confronti dei provvedimenti nazionali che "minacciano la qualità del sistema didattico della Sardegna e si riflettono negativamente su altre problematiche peculiari all´Isola, quali lo spopolamento delle zone interne". Dal tavolo, che si riunirà nuovamente il prossimo 9 ottobre per un incontro meramente operativo, è emerso l´impegno a redigere, nel più breve tempo possibile, una bozza di piano di dimensionamento in cui la razionalizzazione della rete scolastica risulti compatibile con la presenza della scuola su tutto il territorio e con un´offerta di servizi scolastici utile a garantire la qualità della didattica. La strategia individuata è quella di operare in termini di filiera lunga dell´istruzione, dalla scuola dell´infanzia all´università, in cui la scuola sia anche luogo della formazione continua e permanete, rivolta dunque all´intera popolazione della Sardegna. .  
   
   
EMIGRAZIONE: CORSO ORIGINI CREA FUTURO PER SISTEMA FVG  
 
Trieste, 1 settembre 2008 - Maturare la necessaria esperienza, creare i contatti con la realtà economica locale e poi tornare nei rispettivi Paesi d´oltreoceano per contribuire a rafforzare il filo diretto operativo tra le generazioni di corregionali all´estero ed il sistema produttivo del Friuli Venezia Giulia. E´ questo il compito che il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha assegnato ai 16 allievi del Corso Origini che, terminata la fase di apprendimento in aula al Mib School of Management di Trieste, dai prossimi giorni saranno protagonisti attivi in alcune aziende del territorio, in particolare Snaidero, Illy, Syac, Personal Project, Villa Russiz, Savio, Tonon, Colombin, Lima, Consorzio Vini Collio, Pecorini e Calligaris, oltre a Promotrieste ed allo stesso Mib. Due mesi di stage "sul campo", infatti, faranno seguito ai sessanta giorni già trascorsi sui libri nella scuola internazionale d´economia del capoluogo giuliano. Accogliendoli in Consiglio regionale, dove, accompagnati dal direttore scientifico Vladimir Nanut, dal consigliere delegato Claudio Sambri e dal coordinatore Stefano Pilotto, hanno anche assistito per qualche minuto ai lavori dell´Assemblea legislativa, il governatore ha rivolto a tutti loro, "figli, nipoti e bisnipoti di emigranti provenienti da Argentina, Brasile, Canada, Stati Uniti e Sud Africa" un sentito apprezzamento per il ruolo di cerniera con la propria terra d´origine che stanno ricoprendo con volontà e determinazione, generazione dopo generazione, le comunità di corregionali sparse nel mondo. Ricordando il meeting mondiale che l´anno prossimo richiamerà a Villa Manin tutti gli imprenditori italiani all´estero, Tondo ha spiegato "alle generazioni che vivono l´oggi con la prospettiva di costruire il domani" il nuovo ruolo del Friuli Venezia Giulia in Europa, "non più regione di frontiera ma cuore del nuovo continente e passaggio obbligato verso i mercati emergenti, aree di interesse verso le quali il sistema regionale indirizza le proprie azioni di internazionalizzazione e innovazione". I 16 allievi dell´ultimo Corso Origini, master in economia territoriale voluto, realizzato e supportato dalla Regione già nel corso della precedente Giunta Tondo, si aggiungono agli oltre cento laureati che sono transitati dal Friuli Venezia Giulia negli scorsi anni, attivando in questo modo un canale privilegiato tra i rispettivi sistemi produttivi. .  
   
   
NOMISMA-ANP REALIZZERANNO UNA INDAGINE SUGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI  
 
Bologna, 1 ottobre 2008 - Grazie alla preziosa collaborazione con Anp (Associazione nazionale dei dirigenti e delle alte professionalità della scuola – www. Anp. It), entro novembre Nomisma realizzerà una indagine che coinvolgerà oltre 4mila studenti delle quarte e quinte classi delle scuole superiori. L’indagine intende mettere in evidenza l’atteggiamento dei giovani verso il gioco, il grado di consapevolezza dei rischi, nonché i profili di comportamento il rinnovato sistema di giochi con vincita in denaro. Per ricevere informazioni sull’indagine inviare richiesta a giocoegiovani@nomisma. It. .  
   
   
SCUOLA: IL 44% DEI FONDI POR ALLE PROVINCE DEL LAZIO  
 
Roma, 1 ottobre 2008 - Un programma operativo regionale (Por) da 736 milioni di euro per aumentare la competitività regionale e l’occupazione. E’ quello presentato dall’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Silvia Costa che ha parlato di "una nuova fase, riconosciuta positivamente dalla Commissione europea e dai ministeri del Lavoro e del Tesoro, che fa della Regione un ente affidabile e capace di una programmazione concertata con le province e con le parti sociali”. Grazie alla nuova programmazione, ha continuato Costa “il Lazio chiude definitivamente la fase riferita al 2000-2006, che ha visto il precedente programma oggetto di un contenzioso molto serio con la Commissione europea, ereditato da questa Giunta”. Tra le novità del programma vi è l’ampliamento del processo di delega alle Province, destinatarie di complessivi 305 milioni di euro, pari al 44% delle risorse complessive. “Il programma -ha precisato l’assessore - è ormai pienamente avviato ed è partito con il piede giusto e con la certezza del percorso da compiere, tanto che già oggi ne cominciamo a registrare i primi risultati concreti e positivi”. Grazie alla collaborazione con le Province, la Regione Lazio ha approvato il Piano esecutivo triennale (Pet) che individua la strategia complessiva di governance e le attività che fanno capo alle Province stesse sino al 2010. Il Pet 2008-2010, vero e proprio strumento attuativo del Por 2007-2013, si avvale di oltre 400 milioni di euro degli oltre 730 milioni totali del Programma operativo. Dei fondi predisposti per il primo triennio, ben 149 milioni di euro sono assegnati alle cinque Province del territorio e saranno finalizzati per il 45% all’occupabilità, per il 20% all’adattabilità, per il 15% al capitale umano, per il 13% all’inclusione sociale e per il 4% all’assistenza tecnica. Il nuovo Por, quindi, sarà quasi interamente dedicato al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona. Il 93% dei finanziamenti comunitari, infatti, saranno orientati a coniugare le politiche per la competitività e l’innovazione con quelle per l’inclusione e la coesione sociale. L’obiettivo è quello aumentare il livello di formazione e di apprendimento della popolazione promuovendo la costituzione di reti tra scuola, università, strutture formative e imprese. A questo si aggiunge la volontà della Regione di migliorare il funzionamento del mercato del lavoro, di rafforzare le politiche di inclusione sociale e lavorativa, coniugare flessibilità e sicurezza sul lavoro e rafforzare le pari opportunità di genere. “Proprio ieri -ha annunciato Costa - è stato firmato, dal mio assessorato e dall’assessorato regionale al Lavoro, l’Accordo regionale sulla formazione continua. Si tratta di un atto importante - ha detto - che prevede l’integrazione e l’armonizzazione delle politiche e delle relative risorse, anche con riferimento ai fondi interprofessionali. Il patto - ha concluso - rappresenta una tappa fondamentale, anche in funzione della nuova programmazione del Programma operativo regionale 2007-2013”. Rispetto agli obiettivi di Lisbona per il 2010, il Lazio si colloca in una posizione migliore della media nazionale soprattutto per quanto riguarda il tasso di scolarità che ammonta al 99,7% contro il 94,2% nazionale e il tasso di dispersione scolastica che è del 13,3% contro il 20% nazionale. Anche per quanto riguarda il tasso di diplomati, il Lazio ha già raggiunto il target dell’85% imposto da Lisbona. I laureati ammontano al 30,1% per le lauree triennali e al 24,7% per le quinquennali. Il Lazio presenta la più alta percentuale di laureati tra gli occupati (20 su 100), contro una media nazionale del 15,3%. Infine il Lazio è la seconda regione italiana, dopo la Lombardia, per l’entità della spesa effettuata per ricerca e sviluppo. .  
   
   
BASILICATA: APPROVATO AVVISO CONTRIBUTI PER MASTER NON UNIVERSITARI  
 
Potenza, 1 ottobre 2008 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Antonio Autilio, ha approvato l’avviso pubblico per la concessione di contributi per la partecipazione a master non universitari, con una spesa complessiva di un milione di euro. Il provvedimento – ha spiegato l’assessore – intende estendere il beneficio, già concesso ai giovani che partecipano a master universitari, attraverso un voucher concedibile che non può superare i 10 mila euro, oltre a contributi per le spese di soggiorno, anche a coloro che hanno frequentato o stanno concludendo master non universitari attuati da qualificati organismi di alta formazione pubblici o privati. Si tratta pertanto di un atto che garantisce la parità di trattamento e di opportunità, al fine di rimuovere gli ostacoli derivanti dalla partecipazione delle persone residenti in località diverse da quelle di svolgimento delle attività di specializzazione post universitaria. .  
   
   
BOLZANO: EUROCITY E INTERCITY, SI VIAGGIA GRATIS SOLO CON ABO+  
 
Bolzano, 1 ottobre 2008 - Scolari e studenti in possesso della tessera Abo+ possono viaggiare gratuitamente, fra Trento e il Brennero, anche a bordo dei treni Eurocity e Intercity. La stessa possibilità non può invece essere offerta ai possessori delle tessere Abo60+. Lo rende noto l´Assessorato provinciale alla mobilità al termine delle trattative con Trenitalia. Le tessere annuali Abo+, riservate a scolari e studenti al di sotto dei 26 anni, e Abo60+, pensate invece per la terza età, fanno parte del più ampio progetto elaborato dalla giunta provinciale per incentivare l´utilizzo dei mezzi del trasporto pubblico tra la popolazione altoatesina. Per l´introduzione di queste due nuove offerte è stato necessario avviare intense trattative con Trenitalia, al fine di decidere quale tipologia di treni riuscire a coinvolgere nell´iniziativa. Oltre ai convogli regionali e interregionali, l´Assessorato alla mobilità è riuscito a "strappare" un´altra eccezione, riservata però ai soli possessori di Abo+: gli studenti under 26, infatti, potranno viaggiare gratis, fra Trento e il Brennero, anche a bordo dei treni Eurocity e Intercity. I motivi alla base della scelta sono diversi: innanzitutto, agli studenti in possesso delle tessere Abo+, era già consentito l´utilizzo di questi treni (con obbligo di vidimazione), e inoltre, per quanto riguarda i conguagli che la Provincia deve versare a Trenitalia, potranno essere utilizzati i dati degli anni precedenti. Infine, per la maggior parte di alunni e studenti, l´utilizzo del mezzo pubblico per recarsi a scuola o all´Università è pressochè obbligatorio. Le trattative per estendere l´offerta anche ai possessori di Abo60+ sono ancora in corso, e dall´Assessorato alla mobilità confidano di riuscire a convincere Trenitalia della necessità di dare anche alla terza età la possibilità di utilizzare Eurocity e Intercity sul territorio regionale. .  
   
   
E’ TEMPO DI SCUOLA : DAL 1 OTTOBRE RIAPRE IL DIPARTIMENTO DIDATTICO ALL’ACQUARIO DI CATTOLICA  
 
Cattolica, 1 ottobre 2008 - L’idea è quella di offrire alle scuole, itinerari, progetti e laboratori concepiti per soddisfare il desiderio di scoperta, la voglia di sperimentare e imparare a diretto contatto con gli ambienti marini, rispettando le esigenze di specifici programmi scolastici e le richieste degli insegnanti. Per questo l’Acquario di Cattolica in autunno diventa una base particolarmente richiesta e interessante per iniziare i viaggi d´istruzione, un comparto che ogni anno porta a Cattolica, un flusso di oltre 30. 000 presenze scolastiche da tutto il territorio italiano. Ampliato con ulteriori allestimenti, strumentazioni, materiali e uno staff altamente qualificato, il Dipartimento Didattico Culturale, riapre le porte dei suoi laboratori e i suoi percorsi marini, per accogliere il mondo della scuola da ottobre fino a giugno. “Un Mare di idee 2008/2009 ” la nuova gamma di proposte e di percorsi formativi spedita a oltre 60. 000 strutture scolastiche su tutto il territorio nazionale, sta dando i suoi frutti. E infatti, già dal 1 ottobre, sono in arrivo i primi flussi scolastici autunnali provenienti dalle Marche e dall’ Emilia Romagna, le due regioni che per vicinanza geografica sono quelle più attive nei mesi invernali. Mesi in cui l’Acquario apre al pubblico solo durante le domeniche e i festivi. Dal mese di febbraio in poi, invece iniziano le gite di istruzione da tutto il territorio nazionale. Le proposte si articolano tra temi dedicati alla biologia, alla geologia, archeologia formulate in base ai target di età e agli interessi dei docenti, con l’obiettivo di sviluppare attività interdisciplinari, interattive e divertenti. Tra le novità il progetto dedicato all’acqua e al suo ciclo e quello dedicato alla chimica – fisica per comprendere i segreti e gli equilibri determinati dai diversi fattori che governano il mare. Oltre a nuovi e interessanti pacchetti congiunti con altre strutture del territorio che permettono alla scuola di avvalersi di più percorsi educativi svolti in un´unica giornata. Tra le combinazione più richieste c’è il progetto “Lo Squalo al Castello” nato da una forte sinergia tra l’Acquario e Gradara Innova, proposto per abbinare alla conoscenza del mare e suoi abitanti, anche la storia, le mostre e i camminamenti di Ronda che Gradara attraverso i suoi esperti e i laboratori offre al mondo scolastico. Un altro percorso congiunto molto interessante è il Pacchetto Natura “Pipistrelli e squali ” realizzato in sinergia con la Riserva Naturale delle Grotte di Inferno, nel comune di Gemmano (Rn) dove guidati da esperti si percorre un interessante tragitto del sottosuolo di gesso, nel centro visite di scienze naturali e nell’orto botanico. A tutti i ragazzini in visita scolastica l’Acquario offre un coupon “ Guida per un giorno” che da loro la possibilità di tornare gratuitamente se accompagnati dai loro genitori paganti. Un opportunità unica per mostrare le loro capacità di guida naturalistica, appresa durante l’esperienza in Acquario con la scuola . .  
   
   
SALVARE GLI ECOSISTEMI DELLE BARRIERE CORALLINE DEL MONDO  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2008 - Le barriere coralline, spesso brulicanti di vita marina, sono tra gli organismi naturali più delicati. Una barriera corallina sana può contenere migliaia di specie; sfortunatamente, esse si trovano sotto un´immensa pressione e la loro sopravvivenza è a rischio. Una squadra internazionale di ricercatori guidata congiuntamente dall´Università di Newcastle, nel Regno Unito, e dalla Wildlife Conservation Society, negli Stati Uniti, ha individuato la aree su cui concentrare gli sforzi per salvare le barriere coralline. Le barriere coralline nel mondo sono minacciate. L´innalzamento delle temperature, anche soltanto di uno o due gradi, possono causare lo sbiancamento dei coralli o persino amplificare gli effetti delle malattie infettive, distruggendo enormi zone di coralli. Anche determinate tecniche di pesca, come l´uso della dinamite, sono responsabili della distruzione delle barriere coralline. Per questa ragione, le No-take Areas (Nta) sono state create non solo per proteggere i pesci, ma anche le barriere coralline dove questi vivono. Secondo le ultime ricerche, tuttavia, la posizione di queste Nta deve essere rivista e aggiornata. Una squadra internazionale di ricercatori provenienti da Australia, Francia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti è stata formata per condurre uno dei più grandi studi del suo genere. Assieme hanno esaminato delle Nta che coprono 66 siti in 7 paesi nell´Oceano Indiano. La loro ricerca è stata pubblicata sulla rivista Plos One. Ciò che hanno scoperto è che le zone di conservazione sono ora localizzate nei posti sbagliati, poiché lasciano alcune barriere coralline esposte agli effetti del cambiamento climatico. Secondo Nick Graham, capo dei ricercatori, della School of Marine Science and Technology dell´Università di Newcastle, è necessaria un´azione rapida. "Abbiamo bisogno di un approccio completamente nuovo e dobbiamo agire ora," ha affermato. La ricerca ha mostrato che tutte le Nta esistenti dovrebbero rimanere tali; tuttavia sono necessarie nuove zone per proteggere altre barriere coralline. "La nostra ricerca mostra che molte delle no-take areas del mondo sono nei posti sbagliati. Sono necessarie nuove zone protette che si concentrino su aree che si stanno sottraendo o stanno recuperando bene dagli effetti del cambiamento climatico. Ma l´attenzione principale deve essere posta sull´aumento della capacità di ripresa del sistema nel suo insieme, e questo significa ridurre quante più minacce locali sia possibile," ha proseguito Graham. Deve anche essere creato un sistema olistico di gestione dell´ecosistema se si vuole che le barriere coralline sopravvivano. "Il corallo muore quando viene messo sotto pressione, quindi ciò che dobbiamo fare è ridurre l´impatto umano diretto, come la pesca eccessiva, l´inquinamento e la sedimentazione, nell´intera area," ha affermato. "Eliminando tutte queste cause di stress noi stiamo dando al corallo la migliore possibilità di sopravvivere e di riprendersi da tutti i cambiamenti della temperatura che si potranno verificare come conseguenza del riscaldamento globale. " Per ulteriori informazioni, visitare: Università di Newcastle: http://www. Ncl. Ac. Uk/ Per un video sui coralli del Mediterraneo, fare click: qui. Consiglio internazionale per l´esplorazione del mare (Ices) http://www. Ices. Dk/ .  
   
   
CONFERENZA SUL DEPOSITO DEGLI STERILI MINERARI IN MARE PROFONDO  
 
Madang, Papua Nuova Guinea, 1 ottobre 2008 - Dal 4 al 7 novembre si terrà a Madang, in Papua Nuova Guinea, una conferenza sul deposito degli sterili minerari in mare profondo. Scopo della conferenza è quello di riunire scienziati internazionali e le principali parti interessate, come le agenzie gorvernative della Papua Nuova Guinea, organizzazioni non governative, industria mineraria e rappresentanti dei proprietari terrieri per divulgare e discutere i risultati di: una relazione sull´effetto ambientale della pratica di deposito degli sterili minerari in mare profondo (Dstp- deep sea mine tailings placement), una relazione sui risultati del monitoraggio ambientale eseguito in siti minerari usando il Dstp, presentazione di indagini ambientali indipendenti eseguite sulle isole Lihir e Misima nel 2007, linee guida e criteri per le pratiche di Dspt future in Papua Nuova Guinea, La popolazione mondiale avrà sempre bisogno di risorse minerali e le questioni ambientali associate alla loro estrazione avranno sempre più importanza. Per questo motivo, la sfida è quella di sviluppare le migliori paratiche e tecnologie minerarie, cercando di minimizzare l´impatto ambientale degli interventi minerari. I depositi di scorie sono un argomento importante che richiede attenzione e i depositi in mare profondo degli sterili minerari rimangono una soluzione controversa. Tuttavia, quando le miniere sono ubicate su isole che dispongono di poco terreno appropriato, visto il rischio di alluvioni dovuti alle abbondanti precipitazioni e i rischi di grande instabilità dovuta all´attività sismica, essi potrebbero essere la soluzione con il minore impatto. .  
   
   
SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE: LE BUONE ABITUDINI INIZIANO SUI BANCHI DI SCUOLA  
 
Milano, 30 settembre 2008 – Salvaguardia dell’ambiente: una questione (anche) privata. E’ uno dei temi affrontati durante il convegno “Vivere nel rispetto per l’ambiente” che si è svolto oggi a Milano, presso l’Unitre Teatro. Risulta infatti sempre più chiaro come per far fronte a problematiche come rifiuti e spreco di acqua ed energia sia necessario l’intervento non solo delle istituzioni ma anche dei singoli individui. Il convegno, realizzato nell’ambito del progetto “Ambientiamoci – Percorsi di educazione ambientale per alunni, insegnanti e famiglie”, intendeva, inoltre, essere un momento di incontro e di confronto sull’importanza della diffusione di una cultura attenta all’ambiente attraverso interventi che coinvolgano gli individui fino dalla più giovane età. I bambini e i giovani, infatti, sviluppano nei primi anni della vita abitudini che generalmente conservano in età adulta. Sono dunque necessarie forme di sensibilizzazione ed educazione al rispetto dell´ambiente affinché i "piccoli e giovani uomini e donne" imparino ad essere adulti responsabili delle proprie azioni. È con questa finalità che Fondazione Sorella Natura e Actl, con il contributo di Fondazione Cariplo, hanno realizzato il progetto Ambientiamoci: interventi di orientamento sulle tematiche della gestione dei rifiuti, del risparmio di acqua e di energia che hanno coinvolto direttamente gli attori che fanno parte della comunità scolastica di 5 scuole elementari delle province di Milano, Sondrio e Pavia, (alunni, insegnanti, operatori scolastici e famiglie). L’iniziativa è nata con l´obiettivo di educare le nuove generazioni ad attuare un comportamento ambientalmente responsabile nella gestione della propria quotidianità, a scuola e in famiglia e di svolgere un’azione di sensibilizzazione nei confronti degli insegnanti, degli operatori scolastici e delle famiglie, ciascuno destinatario di una specifica azione formativa. Ambiente: Il Contesto Italiano L’insostenibilità del nostro modello di sviluppo sta progressivamente causando l’inasprimento dei problemi ambientali. In particolare si fanno sempre più gravi le incertezze riguardanti i rifiuti, l’acqua e l’energia. Rifiuti Tra il 1995 e il 1998, la quantità prodotta in Italia è aumentata del 15 %. Si prevede che entro il 2020 getteremo il 45 % di rifiuti in più rispetto al 1995. Dal 2006 al 2007 nel nord Italia è avvenuto un aumento del 3% circa, nel sud Italia 2. 9% e nel centro 1. 8%. Acqua Dal 1950 al 2000 disponibilità pro capite in media è scesa dai 16. 800 metri cubi ai 6. 800 e soprattutto ha inasprito le naturali disuguaglianze nella sua distribuzione. Energia I consumi di energia primaria nel 2020 saranno cresciuti del 57% rispetto al 1997. L’italia continuerà a dipendere come oggi per:35% dal petrolio (nonostante si preveda il suo esaurimento fra il 2035 e il 2050), 23% dal carbone (nel 1997 era il 26%) gas naturale salirà dal 21 al 26%. Solo il 20% dell’energia prodotta proviene da fonti rinnovabili. (Fonte Istat). L’educazione Ambientale Nelle Scuole: Il Progetto Ambientiamoci L´educazione ambientale costituisce, in questo quadro, una forma di intervento sociale, i cui scopi fondamentali sono quelli di sviluppare la conoscenza e le azioni dell´uomo. In modo tale che egli distingua, osservi ed analizzi i vari aspetti del territorio in cui vive e del contesto sociale ed ambientale, ne conosca le caratteristiche, comprenda sempre più profondamente i modi attraverso cui salvaguardare e sviluppare in modo compatibile con la sopravvivenza delle specie viventi, le risorse di varia natura presenti nell´ambiente. Con Ambientiamoci abbiamo voluto favorire l’ingresso nelle scuole di programmi di educazione ambientale attraverso la sensibilizzazione degli insegnanti, degli alunni, degli operatori scolastici e delle famiglie. Le tematiche sono state affrontate in modo pratico e pragmatico, affiancando alle parti informative nozionistiche degli esempi pratici che favorissero l’adozione di comportamenti ambientalmente corretti. La fase sperimentale Il progetto, in una prima fase sperimentale, ha coinvolto direttamente gli attori che fanno parte della comunità scolastica di 5 scuole elementari delle province di Milano, Sondrio e Pavia, (alunni, insegnanti, operatori scolastici e famiglie) attraverso la realizzazione di interventi di educazione ambientale sulle tematiche della gestione dei rifiuti, del risparmio di acqua e di energia. Gli insegnanti a seguito di incontri di formazione tenuti da esperti di problematiche ambientali, hanno ricevuto un kit didattico, come supporto per la realizzazione delle attività con i bambini. I bambini sono stati coinvolti direttamente dai loro insegnanti attraverso attività didattiche pratiche e ludiche. Le comunità scolastiche e le famiglie hanno partecipato ad incontri di sensibilizzazione sul tema dell’ecologia domestica volti ad educare le famiglie a comportamenti ambientalmente corretti nella gestione della propria quotidianità (raccolta differenziata dei rifiuti, risparmio di acqua e di energia). I responsabili amministrativi delle strutture scolastiche, infine sono stati coinvolti attraverso seminari formativi sull’acquisto di beni e servizi ambientalmente sostenibili. I risultati Attraverso il progetto si è riusciti a coinvolgere un numero di utenti superiore agli obiettivi prefissati: hanno partecipato attivamente all’iniziativa 45 insegnanti (rispetto ai 30 previsti), oltre 700 allievi delle classi Iii, Iv, e V elementari e 19 responsabili amministrativi delle strutture scolastiche (rispetto ai 15 previsti). Attraverso dei questionari è stato monitorato il livello di soddisfazione da parte degli utenti sugli interventi formativi e l’interesse per i temi trattati: dai dati è emerso come la maggior parte dei docenti risulti soddisfatta degli insegnamenti appresi. In particolare il 63,41% ha espresso una valutazione tra il molto buono e l’eccellente per quanto riguarda l’interesse per i temi trattati; il 70,72% ha manifestato la massima soddisfazione sull’utilità dell’iniziativa. Positive anche le considerazioni espresse dal personale amministrativo: il 76,92% ha valutato molto buono/eccellente l’interesse e l’utilità degli argomenti affrontati. Oltre il 65% degli insegnanti e circa l’80% del personale amministrativo ha dichiarato, inoltre, un aumento del proprio grado di attenzione e sensibilità verso le tematiche ambientali. Il progetto ha consentito quindi ai destinatari di acquisire e consolidare stili di vita e di pensiero attenti all’ambiente e volti alla sua conservazione. Gli sviluppi Il progetto ha portato alla realizzazione di alcuni strumenti educativi (si veda scheda dedicata) sempre disponibili, per tutti coloro che fossero interessati, sul sito www. Ambientiamociascuola. It. Attraverso questo portale, articolato in sezioni interattive, Ambientiamoci desidera favorire la creazione di una rete di utenti (attori della scuola ma anche singoli cittadini) che possano con questo strumento incontrarsi e confrontarsi su tematiche ambientali. E’ auspicabile che questa iniziativa, realizzata nel territorio lombardo, possa svilupparsi su scala nazionale contribuendo così alla diffusione di una cultura attenta e rispettosa dell’ambiente. Educazione Ambientale: Gli Strumenti Didattici Del Progetto Ambientiamoci Nell’ambito del Progetto sono stati realizzati alcuni strumenti didattici ad hoc per ogni utenza raggiunta con informazioni esercizi e giochi interattivi sulle tematiche gestione rifiuti, consumo e risparmio di acqua ed energia. Gli strumenti di Ambientiamoci sono oggi disponibili e fruibili attraverso il portale www. Ambientiamociascuola. It. Cd Rom Un kit didattico come supporto per gli insegnanti nelle attività con i bambini, realizzato in collaborazione con Aisa - Associazione Italiana Scienze Ambientali, con percorsi formativi sulle tematiche acqua, energia e rifiuti. Il contenuto del cd - rom: è suddiviso in due sezioni: la prima, rivolta agli insegnanti, contenente informazioni scientifiche ed immagini, è stata ideata con l’obiettivo di supportare i docenti nella parte teorica del percorso di educazione ambientale La seconda sezione è costituita da domande di verifica dei temi trattati sottoforma di giochi: tris, memo, indovinelli, cruciverba, ricostruire un’immagine divisa in più pezzi (per esempio il ciclo dell’acqua) per un maggiore coinvolgimento dei bambini. Nella realizzazione del cd – rom è stata data una particolare attenzione alla fruibilità del kit didattico rendendolo accattivante, interessante e nello stesso tempo di facile comprensione. Brochure “Ecologia A Casa: Consigli Pratici Per Risparmiare” Per informare e sensibilizzare la comunità scolastica e le famiglie sulle tematiche ambientali sono state realizzate le brochure “Ecologia a casa: consigli pratici per risparmiare”. Questi opuscoli contengono consigli utili sull’ecologia domestica e forniscono suggerimenti in termini di comportamenti ambientalmente responsabili evidenziando anche il risparmio economico che ne deriva. In particolare sono presenti consigli sulle azioni quotidiane per ridurre l’inquinamento domestico e il consumo di acqua, per il risparmio di energia e la riduzione dei rifiuti. Portale Il portale www. Ambientiamociascuola. It è nato con l’obiettivo di creare una rete dove gli attori della scuola (insegnanti, personale amministrativo, genitori e bambini) ma anche i singoli cittadini possano interagire. E’stato realizzato un sito facilmente fruibile, articolato in sezioni quasi tutte interattive, con la possibilità per l’utente di informarsi, confrontarsi, porre domande, scaricare il materiale didattico. In particolare le sezione “forum” e “ l’esperto risponde”, rappresentano un luogo di scambio e confronto sulle attività di educazione ambientale e sui comportamenti da adottare. L’utente ha inoltre la possibilità di scaricare gratuitamente, tramite registrazione, gli strumenti didattici realizzati (il kit didattico presente nel cd-rom, la brochure “Ecologia a casa” e la dispensa per il personale amministrativo scolastico). Dispensa Per Il Personale Amministrativo Per quanto riguarda la formazione al personale amministrativo sono state realizzate alcune schede tecniche, raccolte in un opuscoletto, che affrontano i temi relativi al Gpp - Green Pubblic Procurement (uno degli strumenti principali che le Pubbliche amministrazioni hanno a disposizione per mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile mirate a ridurre gli impatti ambientali dei processi di consumo e produzione). In particolare le schede contengono i riferimenti normativi nazionali ed europei relativi agli “acquisti verdi”, spiegando cos’è il Green Pubblic Procurement, i suoi obiettivi e entrando poi nello specifico delle normative italiane ed europee. .  
   
   
L’EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLE SCUOLE: IL PROGETTO AMBIENTIAMOCI  
 
Milano, 1 ottobre 2008 - L´educazione ambientale costituisce, in questo quadro, una forma di intervento sociale, i cui scopi fondamentali sono quelli di sviluppare la conoscenza e le azioni dell´uomo. In modo tale che egli distingua, osservi ed analizzi i vari aspetti del territorio in cui vive e del contesto sociale ed ambientale, ne conosca le caratteristiche, comprenda sempre più profondamente i modi attraverso cui salvaguardare e sviluppare in modo compatibile con la sopravvivenza delle specie viventi, le risorse di varia natura presenti nell´ambiente. Con Ambientiamoci abbiamo voluto favorire l’ingresso nelle scuole di programmi di educazione ambientale attraverso la sensibilizzazione degli insegnanti, degli alunni, degli operatori scolastici e delle famiglie. Le tematiche sono state affrontate in modo pratico e pragmatico, affiancando alle parti informative nozionistiche degli esempi pratici che favorissero l’adozione di comportamenti ambientalmente corretti. La fase sperimentale - Il progetto, in una prima fase sperimentale, ha coinvolto direttamente gli attori che fanno parte della comunità scolastica di 5 scuole elementari delle province di Milano, Sondrio e Pavia, (alunni, insegnanti, operatori scolastici e famiglie) attraverso la realizzazione di interventi di educazione ambientale sulle tematiche della gestione dei rifiuti, del risparmio di acqua e di energia. Gli insegnanti a seguito di incontri di formazione tenuti da esperti di problematiche ambientali, hanno ricevuto un kit didattico, come supporto per la realizzazione delle attività con i bambini. I bambini sono stati coinvolti direttamente dai loro insegnanti attraverso attività didattiche pratiche e ludiche. Le comunità scolastiche e le famiglie hanno partecipato ad incontri di sensibilizzazione sul tema dell’ecologia domestica volti ad educare le famiglie a comportamenti ambientalmente corretti nella gestione della propria quotidianità (raccolta differenziata dei rifiuti, risparmio di acqua e di energia). I responsabili amministrativi delle strutture scolastiche, infine sono stati coinvolti attraverso seminari formativi sull’acquisto di beni e servizi ambientalmente sostenibili. I risultati - Attraverso il progetto si è riusciti a coinvolgere un numero di utenti superiore agli obiettivi prefissati: hanno partecipato attivamente all’iniziativa 45 insegnanti (rispetto ai 30 previsti), oltre 700 allievi delle classi Iii, Iv, e V elementari e 19 responsabili amministrativi delle strutture scolastiche (rispetto ai 15 previsti). Attraverso dei questionari è stato monitorato il livello di soddisfazione da parte degli utenti sugli interventi formativi e l’interesse per i temi trattati: dai dati è emerso come la maggior parte dei docenti risulti soddisfatta degli insegnamenti appresi. In particolare il 63,41% ha espresso una valutazione tra il molto buono e l’eccellente per quanto riguarda l’interesse per i temi trattati; il 70,72% ha manifestato la massima soddisfazione sull’utilità dell’iniziativa. Positive anche le considerazioni espresse dal personale amministrativo: il 76,92% ha valutato molto buono/eccellente l’interesse e l’utilità degli argomenti affrontati. Oltre il 65% degli insegnanti e circa l’80% del personale amministrativo ha dichiarato, inoltre, un aumento del proprio grado di attenzione e sensibilità verso le tematiche ambientali. Il progetto ha consentito quindi ai destinatari di acquisire e consolidare stili di vita e di pensiero attenti all’ambiente e volti alla sua conservazione. Gli sviluppi - Il progetto ha portato alla realizzazione di alcuni strumenti educativi (si veda scheda dedicata) sempre disponibili, per tutti coloro che fossero interessati, sul sito www. Ambientiamociascuola. It. Attraverso questo portale, articolato in sezioni interattive, Ambientiamoci desidera favorire la creazione di una rete di utenti (attori della scuola ma anche singoli cittadini) che possano con questo strumento incontrarsi e confrontarsi su tematiche ambientali. E’ auspicabile che questa iniziativa, realizzata nel territorio lombardo, possa svilupparsi su scala nazionale contribuendo così alla diffusione di una cultura attenta e rispettosa dell’ambiente. Educazione Ambientale: Gli Strumenti Didattici Del Progetto Ambientiamoci - Nell’ambito del Progetto sono stati realizzati alcuni strumenti didattici ad hoc per ogni utenza raggiunta con informazioni esercizi e giochi interattivi sulle tematiche gestione rifiuti, consumo e risparmio di acqua ed energia. Gli strumenti di Ambientiamoci sono oggi disponibili e fruibili attraverso il portale www. Ambientiamociascuola. It. Cd Rom - Un kit didattico come supporto per gli insegnanti nelle attività con i bambini, realizzato in collaborazione con Aisa - Associazione Italiana Scienze Ambientali, con percorsi formativi sulle tematiche acqua, energia e rifiuti. Il contenuto del cd - rom: è suddiviso in due sezioni: la prima, rivolta agli insegnanti, contenente informazioni scientifiche ed immagini, è stata ideata con l’obiettivo di supportare i docenti nella parte teorica del percorso di educazione ambientale La seconda sezione è costituita da domande di verifica dei temi trattati sottoforma di giochi: tris, memo, indovinelli, cruciverba, ricostruire un’immagine divisa in più pezzi (per esempio il ciclo dell’acqua) per un maggiore coinvolgimento dei bambini. Nella realizzazione del cd – rom è stata data una particolare attenzione alla fruibilità del kit didattico rendendolo accattivante, interessante e nello stesso tempo di facile comprensione. Brochure “Ecologia A Casa: Consigli Pratici Per Risparmiare” - Per informare e sensibilizzare la comunità scolastica e le famiglie sulle tematiche ambientali sono state realizzate le brochure “Ecologia a casa: consigli pratici per risparmiare”. Questi opuscoli contengono consigli utili sull’ecologia domestica e forniscono suggerimenti in termini di comportamenti ambientalmente responsabili evidenziando anche il risparmio economico che ne deriva. In particolare sono presenti consigli sulle azioni quotidiane per ridurre l’inquinamento domestico e il consumo di acqua, per il risparmio di energia e la riduzione dei rifiuti. Portale - Il portale www. Ambientiamociascuola. It è nato con l’obiettivo di creare una rete dove gli attori della scuola (insegnanti, personale amministrativo, genitori e bambini) ma anche i singoli cittadini possano interagire. E’stato realizzato un sito facilmente fruibile, articolato in sezioni quasi tutte interattive, con la possibilità per l’utente di informarsi, confrontarsi, porre domande, scaricare il materiale didattico. In particolare le sezione “forum” e “ l’esperto risponde”, rappresentano un luogo di scambio e confronto sulle attività di educazione ambientale e sui comportamenti da adottare. L’utente ha inoltre la possibilità di scaricare gratuitamente, tramite registrazione, gli strumenti didattici realizzati (il kit didattico presente nel cd-rom, la brochure “Ecologia a casa” e la dispensa per il personale amministrativo scolastico). Dispensa Per Il Personale Amministrativo - Per quanto riguarda la formazione al personale amministrativo sono state realizzate alcune schede tecniche, raccolte in un opuscoletto, che affrontano i temi relativi al Gpp - Green Pubblic Procurement (uno degli strumenti principali che le Pubbliche amministrazioni hanno a disposizione per mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile mirate a ridurre gli impatti ambientali dei processi di consumo e produzione). In particolare le schede contengono i riferimenti normativi nazionali ed europei relativi agli “acquisti verdi”, spiegando cos’è il Green Pubblic Procurement, i suoi obiettivi e entrando poi nello specifico delle normative italiane ed europee. .  
   
   
CRISI IDRICA: ISTITUITO COMITATO DI COORDINAMENTO PER LAGO TRASIMENO  
 
 Perugia, 1 ottobre 2008 - Avrà soprattutto il compito di verificare l’efficacia delle misure adottate per fronteggiare la crisi idrica del Lago Trasimeno il Comitato di coordinamento istituito dalla Giunta regionale dell’Umbria su proposta dell’assessore all’ambiente Lamberto Bottini. Del Comitato, presieduto dall’assessore regionale all’ambiente, faranno parte i Servizi Aree Naturali Protette della Regione Umbria, la Provincia di Perugia, i Comuni del comprensorio, l’”Arpa” e la Comunità Montana Trasimeno-medio Tevere. All’organismo spetterà di fornire indirizzi, elaborare e monitorare le misure adottate e quelle ritenute ancora necessarie, ma anche essere supporto tecnico scientifico nella individuazione delle azioni da realizzare per la salvaguardia e la tutela del lago. Il Comitato si rapporterà con le competenti autorità di livello nazionale, in particolare Ministero dell’ambiente e Autorità di Bacino del fiume Tevere, per concordare gli interventi da programmare. “Ciò anche in conseguenza del perdurare di una situazione di criticità accentuata dalla mancanza di piogge. E’ dunque sempre più necessario – secondo Bottini – meglio coordinare le azioni delle istituzioni coinvolte nel recupero del livello idrometrico del lago”. .  
   
   
LA REGIONE: «STIAMO LAVORANDO NELL´INTERESSE DELL´AMIATA» PRESTO LO STUDIO DELL´UNIVERSITÀ DI SIENA E IL BANDO PER IL PIEZOMETRO  
 
 Firenze, 1 ottobre 2008 - «Come Regione stiamo lavorando secondo un preciso programma, nell´interesse dell´Amiata e dei cittadini che la abitano, e stiamo rispettando gli impegni assunti, sia per ciò che riguarda lo studio commissionato all´Università di Siena, sia per la messa in funzione del piezometro per la misurazione dell´andamento della falda idrica. E´ sinceramente sconcertante dover continuare registrare le reiterate accuse dei comitati amiatini e soprattutto i loro numerosi tentativi di delegittimare l´autorevolezza, il rigore, le competenze scientifiche e l´indipendenza dell´Università di Siena (alla quale stavolta viene affiancata anche quella di Pisa) e dei suoi ricercatori. Inaccettabile appare poi il tentativo di condizionare i dirigenti dell´ateneo senese ai quali riconfermiamo tutta la nostra stima, invitandoli a concludere il proprio lavoro liberamente e s! enza lasciarsi influenzare da nessuno». Gli assessori regionali all´energia e all´ambiente, Anna Rita Bramerini, e alla tutela delle risorse idriche, Marco Betti, replicano così all´ennesimo attacco che i Comitati ambientalisti hanno diffuso, in seguito all´iniziativa su Amiata e geotermia organizzata a Siena dall´Ordine dei geologi. «Registriamo – aggiungono i due assessori – che, almeno a parole, gli esponenti dei comitati affermino che non ci sono certezze circa gli effetti della coltivazione geotermica. Vogliamo puntualizzare che l´atteso studio dell´università di Siena, la cui consegna è imminente, non dovrà “certificare l´opportunità o meno di continuare la con la coltivazione geotermica”, quanto fornire un´analisi scientifica della situazione, e rappresentare uno strumento indispensabile per tutti, in primo luogo Regione ed enti locali, utile per favorire una decisione in merito ai provvedimenti da adottare. Del resto era questo l´impegno preso al mom! ento della sottoscrizione a Roma dell´accordo generale sulla geotermia. Anche le indagini che l´Agenzia per la protezione dell´ambiente e l´Agenzia regionale di sanità stanno conducendo, vanno in questa direzione: fare chiarezza, approfondire scientificamente tutti gli aspetti del problema e fornire strumenti di valutazione utili a prendere decisioni necessarie». Quanto all´installazione del piezometro, l´apparecchio in grado di fornire un monitoraggio in tempo reale della portata e di alcuni parametri qualitativi dell´acqua di falda, è imminente la pubblicazione del bando europeo da cui uscirà l´impresa vincitrice, quella che, dopo aver perforato per circa 600 metri in località Poggio Trauzzolo nel comune di Santa Fiora, installerà l´apparecchio, per un investimento regionale di oltre mezzo milione di euro. L´arpat sta invece proseguendo la sua attività di monitoraggio che riguarda la presenza di mercurio, acido solforico, arsenico e dal 2007 anche il radon. Quanto al monitoraggio del le sostanze come il boro e l´ammoniaca, per le quali la legge non prevede limiti, la campagna di Arpat inizierà dopo la firma dell´accordo attuativo con Enel, che è attualmente all´attenzione degli enti firmatari, come previsto nel protocollo del dicembre 2007. .  
   
   
PARCO POLLINO, PARTE IL PIANO ABBATTIMENTO CINGHIALI  
 
Potenza, 1° ottobre 2008 – Parte oggi il Piano sperimentale di prelievo selettivo del cinghiale nel Parco nazionale del Pollino. Il Piano – riferisce una nota dell’Ente parco nazionale del Pollino - prevede la cattura e l´abbattimento selettivo del cinghiale per effettuare il controllo della presenza della specie nell´area protetta dove è massicciamente presente causando gravi problemi all´agricoltura. Da mercoledì gli "operatori di selezione", prescelti dall´Ente parco e con i quali lo stesso Ente ha sottoscritto, nei giorni scorsi, una convenzione, coadiuvati dagli agenti forestali del Cta (Coordinamento territoriale per l´ambiente) del Cfs del Parco, opereranno in tutto il territorio del Parco per catturare e abbattere i capi a loro assegnati dal Piano di prelievo. "E´ una fase sperimentale e straordinaria - precisa il presidente del Parco, Domenico Pappaterra - che ci consente, secondo quanto previsto dal Piano elaborato dal Parco e approvato dall´Istituto nazionale di fauna selvatica e dal ministero dell´Ambiente, di intervenire, con la massima attenzione e sicurezza per riequilibrare la presenza della specie nel territorio al fine di evitare ulteriori danni alle colture e, di conseguenza, alla presenza dell´uomo nell´area del Pollino. Comprendo - prosegue il presidente del Parco - le ragioni di quanti si sono opposti all´attuazione del Piano, di alcune associazioni ambientaliste e animaliste in particolare, ma la scelta è obbligata. La sovrappopolazione di cinghiali riveste, ormai, carattere d’emergenza in molte aree del Parco calabro-lucano tanto da avere più volte richiamato l´attenzione dei prefetti delle Province interessate e scaturito proteste e prese di posizione eclatanti da parte di Sindaci e cittadini". “L’intento del Piano – aggiunge Pappaterra - è quello di cercare di attuare tutte le possibili tecniche che hanno come finalità quella di ridurre l’impatto sulle attività umane e quella di sperimentare tecniche per il controllo numerico della specie. Tutto ciò allo scopo di diminuire il “conflitto” con le attività produttive, coltivazioni in particolare, presenti nel territorio del Parco che, specie negli ultimi periodi, si sta presentando come un vero e proprio problema sociale. L’attuazione del piano sperimentale di abbattimento con operatori di selezione qualificati viene effettuato – conclude - con la tecnica del tiro con la carabina all’aspetto poiché risulta caratterizzato dal miglior grado di selettività e da un disturbo assai limitato”. .  
   
   
APPROVATO IL PIANO REGIONALE PIEMONTESE 2008 DEI SITI DA BONIFICARE  
 
Torino, 1 ottobre 2008 - La Giunta regionale ha approvato nella seduta odierna il programma 2008 di finanziamento degli interventi di bonifica. “Lo stanziamento globale - dice l’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero - ammonta a oltre 10,2 milioni di euro e prevede interventi in quasi tutte le province piemontesi. La tipologia delle attività va dalla messa in sicurezza di alcuni siti, a veri e propri progetti di ripristino ambientale. Vengono utilizzate risorse proprie della Regione Piemonte, a differenza delle bonifiche di carattere nazionale (Acna, Pieve Vergonte, Basse di Stura, Casale Monferrato, ecc. ) che vengono finanziate con fondi statali. Sotto il profilo economico si tratta un impegno considerevole, dalla Giunta regionale ritenuto imprescindibile e vincolante nonostante le difficoltà attuali della finanza pubblica”. .  
   
   
CASALE, BONIFICA AMIANTO: FIRMATO L´INTEGRATIVO DA 6,5 MILIONI DI EURO  
 
Torino, 1 ottobr e2008 – Ieri a Roma la Regione Piemonte ed il Ministero per l’Ambiente hanno firmato l’atto integrativo dell’accordo di programma del 27 aprile 2006 relativo alla bonifica da amianto dell’area di Casale Monferrato. “L’atto siglato oggi - dice l’assessore all’ambiente Nicola de Ruggiero - prevede l’utilizzo di altri 6,5 milioni di euro finalizzati alla realizzazione degli interventi sul polverino e sulle coperture. Avevamo chiesto e ottenuto che l’iter fosse concluso entro settembre, dopo le preoccupazioni che erano emerse durante l’estate per i tagli ai fondi nazionali già stanziati che, per il Piemonte, dopo una lunga trattativa, sono rimasti invariati. Possiamo così continuare un lavoro positivo e diffuso. L’area del sito di interesse nazionale, perimetrata con Decreto Ministero Ambiente del 10 gennaio 2000, comprende il territorio di 48 Comuni, dei quali 45 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Vercelli e 1 in provincia di Asti. L’intervento consiste nella decontaminazione da amianto attraverso la bonifica di utilizzi impropri degli sfridi di produzione dei manufatti di cemento - amianto (polverino) e delle coperture in eternit. Il soggetto attuatore dell’intervento è il Comune di Casale Monferrato (Comune capofila sulla base di accordo di programma tra i Comuni). Gli interventi di bonifica del polverino sono eseguiti su aree non confinate (cortili, strade, ecc. ) e su aree confinate (i sottotetti). Gli interventi di rimozione di coperture sono eseguiti su edifici residenziali, commerciali ed industriali di vario genere. .  
   
   
EMERGENZA RIFIUTI COSENZA, RIUNIONE OPERATIVA SUL PIANO DI GESTIONE CON IL PRESIDENTE LOIERO  
 
 Cosenza, 1 ottobre 2008 - Riunione settimanale alla Regione Calabria sull’emergenza legata alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti. All’incontro hanno preso parte il presidente della Regione, Agazio Loiero il commissario delegato all’emergenza ambientale, prefetto Goffredo Sottile; l’assessore all’Ambiente Silvio Greco; il direttore generale del dipartimento Ambiente, Giuseppe Graziano; il segretario generale della Giunta regionale, Nicola Durante, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio; il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini; il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici del Comune di Cosenza, Franco Ambrogio e il sindaco di Rende Umberto Bernaudo. Durante la riunione, che si è svolta in un clima di vera sinergia e collaborazione fattiva tra la Regione Calabria, l’Ufficio del Commissario, Provincia e Comune di Cosenza, sono state fatte alcune verifiche legate allo stato di avanzamento dei lavori delle discariche e alle relative autorizzazioni; contemporaneamente sono state prese in esame determinate misure da adottare nei prossimi giorni. Tutti i presenti al tavolo hanno affrontato i principali nodi legati all’organizzazione del piano di gestione e controllo dei rifiuti. Si è stabilito inoltre di proseguire su una linea di collaborazione assidua e di costante monitoraggio dei problemi. Una nuova riunione si terrà nella sede regionale di Palazzo Alemanni durante la prossima settimana. .  
   
   
PLASTICA, DAL 1° GENNAIO 2009 IL CONTRIBUTO AMBIENTALE CONAI PASSA DA 72,30 EURO/TON A 105,00 EURO/TON  
 
Milano, 1 ottobre 2008 - Il Consiglio di amministrazione Conai, su proposta di Corepla - il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica - ha deliberato la variazione del Contributo Ambientale sugli imballaggi in plastica a partire dal 1° gennaio 2009. A decorrere da tale data il Contributo passerà dagli attuali 72,30 Euro/ton a 105,00 Euro/ton. Tale decisione si è resa necessaria per poter garantire l’equilibrio economico della filiera consortile, assecondando lo sforzo compiuto dai Comuni, specie del Sud, tenuto conto del rilevante aumento della raccolta. Questo, infatti, si è rivelato di gran lunga superiore rispetto alle attese: +20% rispetto al 2007 e + 8% rispetto al programma specifico di prevenzione del 2008. Il disavanzo di gestione previsto per il prossimo triennio, dovuto essenzialmente al rilevante esborso relativo alla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, con tassi di crescita accelerati, ha reso inevitabile la revisione del valore unitario del contributo ambientale. Alla luce di una previsione di crescita continua, anche per i prossimi anni, dei volumi di raccolta e per non incidere in maniera eccessiva sui settori di utilizzo degli imballaggi e della distribuzione, con possibili ripercussioni inflazionistiche, il Consiglio Conai ha altresì deciso di dilazionare nel tempo un ulteriore aumento del contributo, deliberando sin da ora, stante la situazione prevista, un suo successivo assestamento a quota 115,00 Euro/ton, a partire dal 1° gennaio 2011. Nel corso degli ultimi mesi Corepla ha avviato molteplici iniziative per contenere i costi di esercizio e coprire il deficit di bilancio con i ricavi di vendita del materiale. Tali iniziative non hanno potuto, tuttavia, contenere il disavanzo. Nel 2007, Corepla ha raccolto 444. 000 tonnellate di rifiuti da imballaggio in plastica del circuito domestico, con un incremento del 13% rispetto 2006. Ben 40 sono i centri di selezione che fanno capo al Consorzio, mentre sono quasi settemila i comuni convenzionati, per un totale di 54 milioni di cittadini italiani che abitualmente hanno come gesto quotidiano la separazione domestica degli imballaggi in plastica. .  
   
   
SEMINARIO IL TRASPORTO DI RIFIUTI IN ADR. LE NOVITÀ INTRODOTTE DALL´ADR 2009  
 
Milano, 1 ottobre 2008 - Come individuare e trasportare correttamente i rifiuti che sono classificati anche come merci pericolose ai fini dell´Adr (accordo internazionale per il trasporto di merci pericolose su strada)? Il seminario che si svolgerà a Milano, 24 Ottobre 2008, Ore 9. 15 - 13. 00 affronterà, con un´impostazione operativa, i principali temi connessi con la classificazione dei rifiuti e i conseguenti obblighi dei produttori e dei trasportatori. Verranno perciò forniti gli elementi fondamentali per: individuare gli imballaggi adeguati al trasporto di rifiuti in Adr ed assicurare una corretta marcatura ed etichettatura dei medesimi; garantire un´accurata predisposizione della documentazione necessaria al trasporto; impostare l´indispensabile formazione del personale; adempiere l´insieme di prescrizioni in materia di sicurezza del trasporto di rifiuti assoggettati al regime delle merci pericolose. Nel corso del seminario verranno esposte anche le più significative innovazioni introdotte dall´Adr 2009. A tutti i partecipanti al seminario verrà rilasciato un attestato di partecipazione valido per ottenere la qualifica di Esperto Ambientale Certificato. Programma http://www. Eco-nomos. Com/progr_adr08. Pdf Scheda Di Iscrizione http://www. Eco-nomos. Com/sch_iscr_adr08. Pdf .