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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Ottobre 2008
STATI GENERALI DELL’EDITORIA 2008 (ROMA, 1 E 2 OTTOBRE): LA TERZA EDIZIONE, DEDICATA AL TEMA “SCOMMETTERE SUI GIOVANI”, SI APRE OGGI CON LA LETTURA DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA  
 
Roma, 1 ottobre 2008 - Sarà la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ad aprire oggi, 1 ottobre, gli Stati generali dell’editoria, l’appuntamento biennale con le Assise del mondo del libro in programma a Roma l’1 e il 2 ottobre sul tema “Scommettere sui giovani”. La due giorni, organizzata dall´Associazione Italiana Editori (Aie), metterà a confronto gli editori italiani e tutto il mondo del libro con i Ministri Giorgia Meloni, Mariastella Gelmini e Sandro Bondi, con il Segretario generale e Capo Dipartimento Informazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio Mauro Masi, con esperti, giornalisti, tecnici, politici italiani. E per la prima volta con le esperienze inglese (interverrà Honor Wilson-fletcher, responsabile dell’Anno inglese della lettura), e spagnola (interverrà Rogelio Blanco Martinez, responsabile del Plan de Fomento de Lectura). Il programma di domani, 1 ottobre _ L’evento si aprirà domani, 1 ottobre, alle 10 nella Sala dello Stenditoio di San Michele a Ripa con il saluto delle autorità, introdotto dal presidente di Aie Federico Motta. Alla presentazione della ricerca Iard a cura di Antonio De Lillo (“Istruzione, consumi culturali e crescita sociale dei giovani”) sulle relazioni tra lettura e mobilità sociale nel nostro paese, seguirà l’intervento di Beppe Severgnini (“I giovani e il loro linguaggio - come dialoghiamo, se dialoghiamo”) sul nuovo linguaggio dei giovani. Chiuderà la mattinata alle 12. 30 il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. La prima sessione - dedicata al tema Alla ricerca del tempo perduto: nuovi scenari, strumenti e strategie per la lettura giovanili - sarà introdotta alle 14. 15 dall’intervento di Carlo Buzzi di Iard (La condizione giovanile oggi). In questo primo momento di discussione, in cui le tesi degli editori saranno presentate dal Consigliere incaricato per le problematiche relative all’editoria per bambini e ragazzi dell’Aie Martino Montanarini, ci si concentrerà sul mercato editoriale del libro per bambini e ragazzi, a partire dai soggetti e dagli strumenti di promozione della lettura – in primis il Centro per il libro e la lettura - e sul raffronto con le esperienze straniere. Si confronteranno il direttore Generale del Ministero della Cultura Spagnolo e responsabile del Plan de Fomento de Lectura Rogelio Blanco Martinez (Esp), Gian Arturo Ferrari del Comitato di Presidenza dell’Aie, il presidente del Gruppo Editoria di Varia dell’Aie Stefano Mauri e la Project Director del National Year of Reading Honor Wilson-fletcher (Gb), moderati dalla giornalista Luisella Costamagna. Chiuderà la sessione il Segretario generale e Capo Dipartimento Informazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio Mauro Masi. Seguiranno alle 16. 45 gli interventi del presidente dell’Associazione Librai Italiani Paolo Pisanti e del presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche Mauro Guerrini. La seconda sessione - dedicata al tema Il libro scolastico: dall’abbecedario di Pinocchio alle piattaforme tecnologiche – e anticipata dalla tesi degli editori illustrate dal presidente del Gruppo Editoria Scolastica dell’Aie Enrico Greco, si concentrerà sulla centralità del libro nei processi educativi, sul valore e sulla funzione del testo scolastico nella didattica e nello studio individuale, sulle caratteristiche della domanda e dell’offerta editoriale scolastica in un mondo che cambia sempre più e in rapporto al dialogo fra le generazioni. Alla tavola rotonda prenderanno parte Piero Cipollone della Banca d’Italia, Alberto De Toni della Commissione ministeriale per i nuovi indirizzi dell’istruzione tecnica, il direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto e Ulisse Jacomuzzi del Consiglio del Gruppo Editoria Scolastica dell’Aie, moderati dalla giornalista Maria Concetta Mattei del Tg2. Chiuderà la giornata l’intervento, in programma alle 18 circa, del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini. .  
   
   
NASCE IL PRIMO MASTER IN DIGITAL MARKETING & COMMUNICATION QUATTRO LE CITTÀ COINVOLTE: MILANO, ROMA, PADOVA E BARI.  
 
 Milano, 1 ottobre 2008 – Primo Master a moduli di lunga durata in “Digital Marketing & Communication”, che inizierà a Milano il 22 novembre prossimo. Si tratta di una nuova offerta formativa, frutto dell’accordo tra Apogeo e Ifaf School of Finance, che darà vita ad una nuova realtà che prenderà il nome di Ifaf Apogeo - School of Technology. I contenuti del Master in “Digital Marketing & Communication” intendono fornire gli strumenti per affrontare l’attuale complessa sfida che Internet e i new media pongono alle aziende. I mezzi digitali non sono semplicemente un nuovo strumento di comunicazione su cui pianificare messaggi unidirezionali e accuratamente controllati, ma un luogo dove comunicare in modo orizzontale, trasparente, non prevedibile e senza soluzione di continuità. Obiettivo del Master: fornire gli strumenti e le conoscenze necessarie per gestire le dinamiche sociali e le logiche di comunicazione dei media sociali, secondo ricette non preconfezionate, ma fornendo la chiave per capire, valutare e affrontare le diverse situazioni che si propongono in una visione evolutiva. I giovani dai 25 anni sono, invece, il target strategico del progetto, che si rivolge al personale impegnato nel marketing business to consumer e coinvolto in attività di pianificazione e gestione di campagne di digital marketing, a consulenti che intendono ampliare la propria competenza nei new media, a creativi di agenzie di comunicazione che vogliono aggiungere la Rete nella gamma delle loro aree di intervento e ai neolaureati. Oltre ad essere la prima offerta formativa completa su questi temi, il Master “Digital Marketing & Communication” vanta un gruppo di docenti di altissimo livello, nomi da tempo presenti nel modo della comunicazione digitale e ben noti soprattutto nella blogosfera. Mafe De Baggis, famosa blogger e animatrice di maestrinipercaso. It - osservatorio sugli “onori e orrori della vita su Internet” – ne sarà la coordinatrice. Antonio Sofi, Marco Massarotto, Sergio Maistrello, Roberto Venturini e Giacomo Mason saranno alcuni tra i docenti. Il Master in “Digital Marketing & Communication”avrà una durata di 15 giornate in aula più 1 di follow up; sarà costituito da 4 moduli (i primi tre da 4 giornate, il quarto da 3 giornate) che affronteranno i seguenti argomenti: l’evoluzione della relazione tra azienda e clienti; gli strumenti della comunicazione online; la creazione e gestione delle community nei social media e la gestione dei fornitori, dei collaboratori e dei ruoli aziendali dell´azienda in rete. Le lezioni, della durata di 7 ore, si svolgeranno di sabato. A supporto della promozione del Master, le due società promotrici hanno programmato una serie di iniziative, che vedranno il momento di massima visibilità ed aggregazione in un Open Day che si terrà a Milano presso la Libreria Mondadori di Piazza Duomo lunedì 27 ottobre a partire dalle 17. 00 per incontrare i docenti ed avere informazioni dettagliate sul percorso formativo. Al termine della presentazione verrà offerto un cocktail. “La rivoluzione digitale implica un vero e proprio cambio di paradigma che investe tutte le funzioni aziendali – ha affermato Marco Ferrario, ad di Ifaf - che vengono chiamate a garantire la qualità dei prodotti e dei servizi offerti, invece di limitarsi a comunicarli e venderli. Questo Master vuole aiutare i decision makers a impostare e gestire correttamente le attività di marketing on line, innestandole in un necessario processo di evoluzione della cultura aziendale”. “Apogeo è da sempre attenta alla possibilità di integrare alla propria offerta editoriale altri strumenti formativi, che introducano all´uso delle nuove tecnologie e dei nuovi paradigmi della comunicazione online. – ha detto Marco Grezzi, ad di Apogeo - Per questo motivo siamo felici di poter collaborare con Ifaf nella realizzazione del Master in Digital Marketing”. Le iscrizioni al Master sono aperte dal 29 settembre. .  
   
   
TRADEDOUBLER ENTRA NELL’ASSOCIAZIONE FCP-ASSOINTERNET  
 
Milano -1 ottobre , 2008 - Tradedoubler, azienda globale di marketing digitale, annuncia di essere entrata a far parte dell’associazione Fcp-assointernet. Fcp è la Federazione Concessionarie Pubblicità che raggruppa le aziende che operano nella vendita di spazi pubblicitari su quotidiani, periodici, televisione, radio, Internet e cinema. In particolare, Tradedoubler è entrata a far parte di Fcp-assointernet che raggruppa le aziende sia concessionarie sia gestori diretti che operano nel settore della vendita di spazi pubblicitari online. Tradedoubler è presente non solo nei tradizionali servizi di Affiliation Marketing, ma anche nel mondo più conosciuto del display advertising. Attraverso il proprio network, Tradedoubler è in grado di fornire campagne di visibilità anche per periodi di breve durata e con remunerazione, oltre che per performance, anche per Cpm. Con questa strategia, l’azienda intende aumentare la percentuale di campagne Cpm, così da incontrare anche le esigenze degli editori - elemento centrale nell’erogazione delle campagne -consolidando i rapporti in essere e sviluppandone di nuovi, oltre a posizionarsi come il partner preferenziale nei confronti delle principali agenzie media italiane, come avviene già del resto negli altri mercati in cui l’azienda è presente. In Italia, Tradedoubler vanta anche la più ampia reach nel mercato dell’affiliazione, che ha raggiunto nel mese di Agosto 2008 quota 63,7 % (dati comScore). Da 3 anni l’azienda è attiva nella fornitura di campagne di display advertising vendute a Cpm (cost per thousand) sul proprio network, composto non solo da portali di primaria importanza, ma anche da siti verticali che consentono con grande efficacia il “microtargeting” dell’audience. “Tradedoubler non è solo il più importante e capillare affiliation network a livello europeo ed italiano, ma opera da anni e con successo anche con le agenzie media, fornendo loro soluzioni in linea con gli obiettivi prefissati; da qui la nostra decisione di associarci a Fcp/assointernet che ci consente di posizionarci tra le principali concessionarie italiane,” commenta Vittorio Lorenzoni, country manager di Tradedoubler Italia. .  
   
   
FESTIVAL DEL CINEMA DI BARI: APPROVATA DELIBERA DA GIUNTA  
 
Bari, 1 ottobre 2008 - Il grande cinema italiano approderà a Bari dal 12 al 17 gennaio del prossimo anno per la prima edizione di una manifestazione dalle molteplici sfaccettature, incluso un festival. Lo ha deliberato la Giunta regionale della Puglia nella seduta di ieri. “Per il cinema italiano” è il titolo generale dell’evento, consacrato in esclusiva alla cinematografia del nostro Paese: esso verrà promosso dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, sostenuto dal Comune di Bari e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, e organizzato dalla Apulia Film Commission con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di altri partner pubblici e privati. Il progetto è stato elaborato da Felice Laudadio, che torna così ad operare in Puglia dopo aver diretto a Bari una memorabile edizione di Europacinema nel 1988 e la Mostra del Cinema di Venezia nel biennio 1997-98. Laudadio, già amministratore delegato dell’Istituto Luce e presidente di Cinecittà Holding, è attualmente il direttore artistico della Casa del Cinema di Roma, da lui ideata e fondata nel 2004. “Per il cinema italiano” sarà una manifestazione molto variegata, che non si limiterà a consegnare premi prestigiosi al miglior cinema dell’anno: essa includerà anteprime assolute, lezioni di cinema, seminari, laboratori formativi, retrospettive, pitching, convegni e altro ancora, e naturalmente comprenderà anche alcune sezioni competitive dedicate ai lungometraggi, ai documentari e ai cortometraggi. Questi ultimi concorreranno per il Premio Michelangelo Antonioni, appena confermato da Enrica Fico, moglie del grande regista scomparso lo scorso anno. La manifestazione è far parte del più complessivo Progetto Cinema che il Governo pugliese sta sviluppando in una articolata e intensissima collaborazione con la Film Commission pugliese e con i soggetti artistici e istituzionali del territorio, disegnando un percorso organico di sviluppo del settore in funzione delle sue straordinarie ricadute culturali, artistiche, turistiche ed economiche. .  
   
   
OLTRE 200.000 PRESENZE ALLA 1A EDIZIONE DI MILANO SETTEMBRE CINEMA  
 
 Milano, 1 ottobre 2007 - Quella che per Charlie Chaplin era una “moda passeggera”, in un mese ha coinvolto nella nostra città oltre 200. 000 spettatori. Si è chiusa con un grande successo di pubblico la prima edizione di “Milano Settembre Cinema” che aveva in programma proiezioni, mostre, incontri, dibattiti, laboratori e numerosi eventi collaterali. “Milano – commenta l’assessore Giovanni Terzi – ama il cinema. Lo conferma il successo di presenze a questa manifestazione che, nata con l’obiettivo di dare concretezza alle diverse proposte del settore cinematografico, è riuscita a coinvolgere il grande pubblico grazie a una formula vincente: qualità a costi contenuti. Protagonisti assoluti di questa rassegna sono stati i giovani che hanno accolto con entusiasmo gli appuntamenti a loro dedicati, a cominciare dal Milano Film Festival. Un doveroso ringraziamento, quindi, va a quanti hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento, con la speranza che, negli anni, possa ancora crescere fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento nel panorama internazionale della cultura dell’intrattenimento. Anche in vista dell’Expo 2015”. Patrocinata dall’Assessorato al Tempo libero del Comune, in collaborazione con La7, Milano Settembre Cinema ha coinvolto 50 sale con più di 1. 000 proiezioni per oltre 900 film, di cui 15 anteprime assolute. L’iniziativa ha anche contribuito a stringere i legami con la 65esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e ha permesso alla città sede dell’Expo 2015 di confrontarsi, attraverso il grande schermo, con le culture più diverse e temi d’attualità, dalla solidarietà alle donne, dalla politica all’immigrazione, dalla discriminazione allo sport. Punta di diamante della manifestazione è stata la 13esima edizione di Milano Film Festival che ha registrato un’affluenza di circa 100. 000 spettatori, con oltre 300 film proiettati e 350 registi provenienti da tutto il mondo. Tutto esaurito per l’inaugurazione, le serate dedicate agli incontri con Terry Gilliam al Teatro Strehler e con Vincent Gallo al Dal Verme, la proiezione di “Still Orangutans” (lungometraggio vincitore del concorso istituito dall’organizzazione) e la premiazione in piazza del Cannone. Grande successo anche per la 29esima edizione di Panoramica - 66 film dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e dal Festival del Film di Locarno con oltre 200 proiezioni – che in una settimana ha coinvolto quasi 31. 000 persone, 650 solo per l’anteprima de “Il papà di Giovanna” di Pupi Avati al Cinema Odeon. Stesso risultato per la Festa del Cinema che per due giorni ha dato la possibilità a tutti gli appassionati, anche ai più piccoli, di entrare nelle sale milanesi pagando un biglietto a soli 2 euro. Riscontri positivi anche per la prima edizione del Festival di Cortometraggi “I’ve Seen Films”, ideato dall’attore Rutger Hauer, che ha coinvolto oltre 2000 persone, e per le tre rassegne al Cinema Gnomo (Rotaie cinematografiche, Padri e figli: Dino e Marco Risi, Cinema e psicoanalisi: il Tempo) con quasi 600 presenze. Oltre 3000 spettatori hanno assistito alle proiezioni della seconda edizione di Festivall con le anticipazioni di Milano Doc Festival, Visioni Digitali, Filmmaker, Sguardi Altrove, Festival del Cinema Africano d’Asia e America latina, Invideo – alla Triennale – e Sport Movies & Tv all’Arena Civica “Gianni Brera”. A completare il panorama di Milano Settembre Cinema, infine, i tanti eventi collaterali dedicati alla settima arte, dalle mostre agli incontri aperti al pubblico con ingresso gratuito. .  
   
   
LA SARDEGNA AL NEW YORK FILM FESTIVAL  
 
Cagliari, 1 otobre 2008 - La settimana della Sardegna a New York promossa dall´assessorato del Turismo, che si è conclusa sabato 27 settembre, ha riscosso un grande successo di pubblico. A partire dal film "Sonetula". Alla proiezione di martedì 23, nella prestigiosa sede del Lincoln Center, hanno partecipato 250 spettatori, appassionati e intenditori di cinema, appositamente invitati dalla Film Society of Lincoln Center. Il pubblico dopo aver visto il lavoro di Salvatore Mereu in lingua sarda sottotitolato in inglese, ha seguito sino a tarda sera anche un vivace dibattito con il regista. Mercoledì 24 la Sardegna a New York ha proposto Sonos´e Memoria di Gianfranco Cabiddu e con la direzione musicale di Paolo Fresu. Stavolta gli spettatori al famoso teatro Town Hall, tempio del jazz a due passi da Times Square, erano 700. Lo spettacolo di Cabiddu è terminato con una standing ovation mentre gli applausi a scena aperta non si contano. Straordinaria l´esecuzione del suonatore di launeddas Luigi Lai, che ha strappato un appaluso di diversi minuti. L´iniziativa della Regione a New York finalizzata alla promozione turistica dell´Isola sul mercato americano ha previsto altre importanti "vetrine". Lunedì e martedì al palazzo del colosso editoriale Conde´ Nast sono state organizzate due giornate all´insegna delle specialità enogatronomiche della Sardegna e venerdì alla Columbia University sono state esposte le fotografie di Daniela Zedda sulle tradizioni artigiane. Sempre alla Columbia University, l´antropologa Maria Gabriella Da Re ha tenuto una lezione su artigiani, culture e tradizioni. .  
   
   
FIRENZE: ALL´INCONTRO SUL RAPPORTO FRA CINEMA E MEMORIA NEL GIORNO DEL FILM DI SPIKE LEE PAOLO COCCHI: «E’ UN FILM, NON UN LIBRO DI STORIA» “MIRACOLO A SANT´ANNA” SERVIRÀ ANCHE AD ACCENDERE NUOVA MEMORIA  
 
Firenze, 1 ottobre 2008 - «Un film non è un saggio storico, da una fiction non ci si può attendere precisione scientifica come bene ha dimostrato anche Roberto Benigni con un capolavoro di poesia per raccontare ciò che di meno poetico può esistere, un campo di concentramento: i film stanno su un terreno diverso, quello che unisce passione e commozione nutrendosi anche di invenzione, il terreno della poesia e, in certi casi, anche dell´impegno civile». Così Paolo Cocchi, assessore alla Cultura in Regione Toscana, a margine dell´incontro “Cinema e Memoria” voluto all´Altana di Palazzo Strozzi dalla Regione - con Fondazione Mediateca, Fondazione Monte Paschi di Siena e Istituto di Scienze Umane – nella giornata che, a Firenze, vede l´anteprima del film “Miracolo a Sant´anna”. Sia il regista («Attraverso questo film molti americani si ! renderanno conto che c´è stata una Resistenza anche in ! Italia&r aquo;, ha detto Spike Lee) che lo sceneggiatore e autore del romanzo («Come americano nero non posso che rispettare i partigiani», ha aggiunto James Mcbride) hanno usato parole di rispetto per il movimento dei partigiani. Entrambi hanno invitato a riflettere sul fatto che che si tratta di una fiction («Sono uno scrittore commerciale di romanzi storici - ha precisato Mcbride – e ho dovuto trovare un modo per presentare questa storia al mondo: osservando la croce sulla sommità della chiesetta di Sant´anna, Dio mi ha dato l´idea del miracolo»). L´opera è ambientata nella Toscana 1944: racconta la storia di quattro soldati neri americani della 92ma Divisione “Buffalo Soldiers”, interamente composta da militari di colore, che rimangono bloccati in un piccolo paese toscano al di là delle linee nemiche, separati dal resto dell´esercito, dopo che uno di loro ha rischiato la vita per trarre in salvo un bimbo italiano! . Nel confronto, moderato da Ugo Di Tullio presidente di Mediateca, sono intervenuti gli storici Leonardo Paggi («Il pregio del film è la sua apertura ai sentimenti») e Paolo Pezzino, già consulente per il Pubblico Ministero sulla strage di Sant´anna («Non è un film su Sant´anna ma sulla guerra e sull´incontro fra culture diverse, fra due sconfitti della storia, che porta verso un miracolo. Sant´anna è solo lo sfondo»). Pezzino ha anche tenuto a ribadire che «nell´agosto 1944 a Sant´anna non si fu in presenza di una rappresaglia perché non c´erano state azioni partigiane, ma della brutale volontà di uccidere innocenti». Per Aldo Schiavone (Istituto Italiano Scienze Umane) «è comunque un´occasione preziosa che Spike Lee abbia posato i suoi occhi su questa vicenda». Per il presidente di Fondazione Mps, Gabriello Mancini bisogna comunque ricordare sempre che «non tu! tti i gatti erano bigi perché c´era chi stava dalla par! te giust a e chi dalla parte sbagliata». Il sindaco di Stazzema Michele Silicani, accompagnato da uno dei sopravvissuti, Enrico Pieri, ha rivolto un appello per la fine delle polemiche. «Conoscendo il valore del regista e il suo impegno per la causa dei diritti civili – ha aggiunto Cocchi – non credo sia lecito attendersi, dal film, intenti revisionistici: la verità storica e gli atti processuali sono innegabili. In ogni caso aspettiamo tutti di aver visto il film sapendo comunque che avrà una grande importanza: proiettato in tutto il mondo, accenderà nuova memoria su quanto accadde nella Toscana di anni ormai lontani, la lotta di un popolo che si è riconquistato la libertà sconfiggendo la barbarie anche con l´aiuto dei “neri” della Buffalo. E a proposito di “miracoli”, non mi pare che questo sia un “miracolo” da sottovalutare». .  
   
   
POTENZA, PRESENTAZIONE LIBRO CARMEN LASORELLA SULLA BIRMANIA  
 
Potenza, 1 ottobre 2008 - - Nel pomeriggio di Venerdi 3 a Potenza, alle 18,30, al Teatro Stabile la presentazione del libro di Carmen Lasorella dal titolo “Verde e Zafferano, A voce alta per la Birmania". Contestalmente sarà allestita la mostra fotografica di Stafano Paganini dal titolo "Mingalabar - Birmania: la lotta silenziosa di un popolo gentile". L´iniziativa promossa dal Comune nel quadro degli incontri con l´autore, vedrà la presenza del sindaco Vito Santarsiero, del presidente del Zonta club del capoluogo, Dina Russiello. Interverrano, oltre alla giornalista , direttorettore Rtv di San Marino, Lasorella, Francesco Rubino, esperto in politiche internazionali e del fotografo Paganini. Coordinerà il giornalista Rocco Brancati. La mostra è stata presentata per la prima volta a Milano nel Febbraio 2008 con la partecipazione di Amnesty International che è stata presente, per tutta la durata dell´esposizione, con petizioni e appelli per la Birmania. Ad Amnesty International Ë stata inoltre devoluta una parte del ricavato della vendita delle fotografie. La Birmania oggi si chiama Myanmar, il nome è stato imposto dopo la presa del potere da parte del Consiglio per la Restaurazione dello Stato, della Legge e dell´Ordine (Slorc: State Order and Restoration Council). Con intento polemico nei confronti della giunta militare, nei testi della mostra si Ë preferito utilizzare l´antico nome "Birmania". .  
   
   
PRESENTAZIONE A MATERA LIBRO DI GALLONI  
 
Matera, 1 ottobre 2008 - “Il Grande mutuo” - Le ragioni profonde della prossima crisi finanziaria, è il libro scritto da Nino Galloni. Il volume sarà presentato a Matera venerdì prossimo alle 18,00 nella sala della Mediateca provinciale. Tra gli interventi programmati, quello del presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro e del consigliere provinciale, Michele Corazza, curatore dell’iniziativa. L’occasione – riferisce una nota della Provincia di Matera - sarà utile per individuare le politiche che la Provincia per le sue competenze, vorrà adottare nel campo socio-economico. “L’auspicio – commenta il consigliere Michele Corazza - è di lanciare un segnale forte che crei le condizioni affinché le istituzioni possano prendere coscienza della grave crisi finanziaria che in questi ultimi mesi, ha colpito il pianeta e logicamente anche l’Italia, nonché sulle dinamiche che affliggono le famiglie che non sono più in grado di far fronte al pagamento del mutuo per l’acquisto della prima casa. Quando non si può onorare nemmeno il pagamento della rata che consente l’accesso ad un bene primario, qual è la prima abitazione, si intravede chiaramente il rischio americano di vedere diverse famiglie dover ricorrere a forme estreme di precarietà per poter andare avanti. Si tratta purtroppo – prosegue - proprio di quelle famiglie che a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 rappresentavano il ceto medio e che ora è diventato una minoranza molto risicata. A questo va aggiunto il fatto che Nino Galloni, ha anticipato attraverso la sua esperienza di economista di fama internazionale, i temi che oggi rappresentano un fenomeno rilevante che investe ormai il futuro economico e finanziario di questo Paese. Una fatica quella di Galloni, che non fa solo una valutazione sui rischi macro economici presenti in Italia, ma una valutazione puntuale di quello che è accaduto all’inizio degli anni Duemila. Anche dal punto di vista politico-istituzionale – conclude Corazza – l’ingerenza dei sistemi finanziari ha influito pesantemente sulle scelte dei Governi che hanno favorito in più occasioni un sistema bancario e finanziario che a consuntivo non ha favorito le imprese, i piccoli risparmiatori (la protezione dei loro investimenti) e quelle famiglie che storicamente avevano come ambizione sana quella di raggiungere il bene casa come obiettivo di una vita lavorativa”. .  
   
   
LA TRAVIATA DI QUELL’AMOR CH’È PALPITO... LO SGUARDO DI GRAZIELLA VIGO FA RIVIVERE LE PIÙ INTIME EMOZIONI DI UN TRIONFO NELLA MOSTRA FOTOGRAFICA ALLESTITA NEL CUORE DELLA CITTÀ  
 
Parma, 1 ottobre 2008 - Rivivono nelle foto di Graziella Vigo passione e scandalo della Traviata presentata al Festival Verdi 2007 nell’emozionante spettacolo creato da Ursel e Karl-ernst Hermann e diretto da Yuri Temirkanov. Con il Festival Verdi, si apre così la mostra fotografica di Graziella Vigo “La Traviata, di quell’amor ch’è palpito. ” allestita nei Portici del grano del Municipio della Città. Lo sguardo della celebre artista fa rivivere in una preziosa galleria di immagini in grande formato, le più intime emozioni di uno spettacolo che è già entrato nella storia. Dopo Otello - le cui immagini sono state in mostra al Lincoln Center di New York - ecco un nuovo appassionante racconto. Graziella Vigo rinnova in questa mostra la sua capacità di portarci sul palcoscenico e condividere le emozioni e le passioni dei personaggi dell’opera. “Parma – dichiara il Sindaco Pietro Vignali - è una città in cui si respira cultura in ogni giorno dell’anno. Nei suoi capolavori artistici, nei gioielli architettonici, ma anche nei borghi, nelle strade, nelle piazze. E soprattutto Parma è la città dove la musica, e la musica di Verdi, non è una cosa per pochi, ma patrimonio di tutta la città e di tutti i parmigiani. Le arie del maestro, qui a Parma, le si impara a conoscere da bambini e si cresce con esse. Ecco perché queste splendide immagini verdiane di Graziella Vigo, un’artista italiana apprezzata per la sua straordinaria sensibilità in tutto il mondo, trionfano nel cuore della città, in Piazza Garibaldi, crocevia e punto d’incontro”. Realizzata dal Teatro Regio di Parma con lo Studio Exhibita, la mostra è stata resa possibile anche grazie al contributo di Amber Capital, colosso americano dei fondi di investimento particolarmente attivo, da qualche anno, anche in Europa, è infatti presente nel capitale di molti tra i più importanti gruppi del nostro Paese. Parma, Portici del grano, Palazzo Municipale Dal 1 al 28 ottobre 2008, orario continuato Inaugurazione mercoledì 1 ottobre 2008 ore 11. 00 .  
   
   
CULTURA. NOBILE SEMPLICITA’, GRANDEZZA SERENA. VA IN SCENA ANTONIO CANOVA, DALL’11 OTTOBRE AL 6 GENNAIO A POSSAGNO  
 
Venezia, 1 ottobre 2008 - Antonio Canova era un perfetto gestore della propria immagine. Anche per questo la mostra “Il volto e la mano di Antonio Canova, nobile semplicità e serena grandezza” propone accanto a una analisi psicologica dell’artista, una interessante disamina su come, ancora in vita e molto presto, lo scultore di Possagno abbia saputo diventare mito. L’allestimento, promosso dalla Fondazione Canova, in collaborazione con la Regione del Veneto, riunisce per la prima volta la quasi totalità della produzione ritrattistica canoviana. L’appuntamento è dall’11 ottobre al 6 gennaio, con ingresso dalle ore 9 alle ore 19, al museo e gipsoteca Antonio Canova di Possagno, Treviso. I dettagli dell’allestimento, con opere che provengono da tantissimi Paesi europei, sono stati presentati stamattina a Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta, a Venezia, dal segretario regionale alla Cultura, Angelo Tabaro, e dal presidente della Fondazione Canova, Gian Pietro Favaro. Tabaro e Favaro hanno ricordato che “i cento autoritratti esposti non erano solamente a uso personale, bensì avevano una loro committenza tra Possagno, Venezia, Firenze e Roma. ” “Colpisce soprattutto il realismo delle opere e al tempo stesso - è stato sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione dell’ esposizione - affascina nei ritratti la grande capacità introspettiva del maestro. ” C’è, infine, da evidenziare che sarà possibile vedere la mano di Antonio Canova, staccata dalla sua salma, conservata all’Accademia di Venezia e “parte fondamentale di un singolare monumento reliquiario del Sommo. ” .  
   
   
BOLONGA, PRESENTATA LA NUOVA STAGIONE DE "L´ALTRO COMUNALE": IN CARTELLONE I PRINCIPALI GENERI E LINGUAGGI MUSICALI. SI PARTE CON IL "MARE NOSTRUM" DI MAURICIO KAGEL  
 
 Bologna, 1 ottobre 2008 - La Fondazione Teatro Comunale di Bologna inaugura lunedì 6 ottobre 2008 la nuova stagione de L’altro Comunale con la coproduzione insieme a Bologna Festival di Mare Nostrum di Mauricio Kagel. Vinta dunque la scommessa con la quale la scorsa stagione era stata lanciata la prima edizione de L’altro Comunale, la Fondazione di Largo Respighi ha dato corpo ad un nuovo e più articolato cartellone che, parallelamente alle stagioni di opera, balletto e concerti sinfonici, fa convivere tutti i principali generi e linguaggi della musica, dal jazz al musical, dalla musica antica ai concerti da camera contemporanei, in una ricca e variegata polifonia che dalla musica classica arriva sino a quella contemporanea. L’esperimento, progettato la scorsa stagione per aprire il Teatro ad un nuovo pubblico assumendo nel contempo un ruolo attivo all’interno della Città e della sua comunità, ha non solo dato esiti positivi dal punto di vista dell’affluenza e del gradimento del pubblico, ma ha altresì consolidato quella rete di relazioni tra il Teatro e le altre forze culturali della Città che hanno contribuito in maniera determinata a fare de L’altro Comunale un esempio unico e straordinario di collaborazione e coordinamento. Un cartellone che anche in questa nuova edizione 2008-2009, all’interno delle molte proposte e grazie al contributo delle tante collaborazioni diverse, si propone alla città e al pubblico con lo stesso spirito di servizio al pubblico con cui è stato concepito fin dagli inizi. L’altro Comunale, dunque, si conferma essere, nelle parole del Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Marco Tutino, “un teatro motore di culture e non solamente luogo autoriferito, all’interno di un sistema musicale bolognese assolutamente virtuoso rispetto al resto del paese, che dà un esempio importante all’altezza di altri paesi europei”. “Questa iniziativa – ha detto l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-romagna Alberto Ronchi – ha una caratteristica di fondamentale importanza: mette in rete diversi soggetti che dalla Regione hanno un sostegno in base alle linee guida culturali da noi definite a inizio legislatura”. L’assessore ha inoltre anticipato che “in controtendenza rispetto a ciò che avviene nel Paese sugli investimenti culturali, la Regione Emilia-romagna sta lavorando per un nuovo triennale, una Legge 13 che non riduca i finanziamenti, ma che invece provi ad incrementarli, pur in una situazione particolare per le finanze generali, perché vorremmo dare un’idea forte del ruolo che la cultura svolge per la nostra comunità”. Dal punto di vista dei contenuti, il cartellone de L’altro Comunale 2008-2009 è un perfetto esempio di contaminazione tra generi musicali diversi, una sorta di ricco ‘meticciato’ culturale ed espressivo che riesce a far convivere la ricerca musicale di un grande sperimentatore come Mauricio Kagel – recentemente scomparso e del quale verrà presentato Mare Nostrum – con il fascino della musica barocca eseguita, in un concerto che vede la collaborazione tra la Fondazione di Largo Respighi e l’Associazione Organi Antichi, dal grande organista Gustav Leonhardt; ma non mancano riletture di capolavori come Sogno della notte d’estate di Felix Mendelssohn – Bartholdy o Fidelio Off dall’opera di Beethoven, entrambi riadattati e allestiti con gli allievi della Scuola dell’Opera Italiana, accanto a musicals moderni e accattivanti come Sweeney Todd di Stephen Sondheim – coprodotto con il Teatro Rossini di Lugo di Romagna, il Teatro Comunale di Modena e il Teatro Municipale di Piacenza – e Il bacio della donna ragno di Kander & Ebb, che vede nuovamente coinvolti il Teatro Comunale, la Bernstein School of Musical Theater di Bologna e il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara. Grande spazio alla musica da camera dei nostri giorni – con il ciclo di concerti dell’Associazione Fontana Mix e il Festival Musica Insieme Contemporanea – e concerti sinfonici di grande respiro, come quelli eseguiti dai Filarmonici del Teatro Comunale diretti da Aldo Sisillo e Michele Mariotti, o il recital del soprano Monica Yunus. Un discorso a parte merita la Scuola dell’Opera Italiana, presente nel cartellone de L’altro Comunale sin dalla precedente stagione ma che solo da quest’anno entra prepotentemente nella programmazione con sei repliche di ben quattro allestimenti mutuati dalla stagione lirica ufficiale – Puritani, La Gazza ladra, Rigoletto e Nozze di Figaro – e quattro produzioni tra cui Fidelio Off ovvero Quaderni del Carcere, che fa parte del Progetto Opera Futura della Regione Emilia Romagna. La Scuola dell’Opera Italiana, che a novembre partirà ufficialmente con sette sezioni – cantanti, scenografi, direttori d’orchestra, maestri collaboratori, costumisti, registi, light designer - rende merito dunque alla propria unicità, che è appunto quella di offrire agli allievi la straordinaria opportunità di debuttare su un palcoscenico prestigioso, all’interno di allestimenti importanti e di grande richiamo. .  
   
   
PRESENTATO A NAPOLI IL PROGETTO “I VOLTI DEL MEDITERRANEO"  
 
Napoli, 1 ottobre 2008. “I volti del Mediterraneo": questo il progetto presentato questa mattina al Comune di Napoli in occasione della cerimonia conclusiva della Summer School “L’impresa culturale nel Mediterraneo” organizzata a Procida dall’ Osservatorio Euromediterraneo e del Mar Nero (www. Mediterraneomarnero. It )presieduto da Raffaele Porta. L´iniziativa, che prevede la pubblicazione di circa mille ´ritratti´ rappresentativi di donne e uomini di 55 città che hanno contribuito a dare forma alla civiltà plurimillenaria del Mediterraneo, vede come testimonial Predrag Matvejevic l´intellettuale croato cosmopolita testimone dei valori di pace e fratellanza impressi nel perimetro del mare nostrum. Le immagini, opera della sensibilità di Pino Bertelli, noto esponente della fotografia contemporanea ed autore di opere magistrali sul popolo Saharawi, l´Iraq, l´Amazzonia ed il Burkina Faso, saranno raccolte in cinque volumi dalla casa editrice Arte´m, oltre a divenire oggetto di mostre e convegni che si terranno in tutte le città protagoniste del progetto. Alla presentazione hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, il saggista Predrag Matvejevic - che ha tenuto la lectio magistralis "Mediterraneo alle soglie del nuovo millennio" e l´assessore comunale alla Cultura, Nicola Oddati, che ha consegnato agli studenti i diplomi di fine corso. "Uso la bellezza - ha dichiarato Bertelli - per sconfiggere tutti i brutti pensieri di guerra. In un viaggio in città come Napoli, Barcellona, Algeri, Tripoli, Gaza, Tel Aviv, Istanbul, Atene, Durazzo e Fiume ho fotografato volti che raccontano la grande storia del nostro amato Mediterraneo con le sue risorse ed anche con le sue contraddizioni ed i suoi tanti problemi. ” Nel corso della giornata Porta ha presentato poi la mostra di Eugenio Tibaldi “My personal bridge” che sarà realizzata con un’istallazione in Turchia ad Istanbul e a Napoli. .  
   
   
A NIGUARDA IL PRIMO ECOMUSEO URBANO DI MILANO  
 
 Milano, 1 ottobre 2008 – Da oggi fino a venerdì 10, a Villa Clerici (via Terruggia 14) e per le strade di Niguarda sono in programma incontri, visite guidate, cene narranti, mostre e feste di quartiere. L’iniziativa si chiama “Milano in 10 giorni - Ecomuseo urbano di Milano” ed è un progetto pilota che vuol far conoscere il quartiere storico di Niguarda ai cittadini della zona. Alla presentazione dell’iniziativa sono intervenuti questa mattina l’assessore alle Aree cittadine e Consigli di zona Ombretta Colli e l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli. Promossa dall’associazione Tramemetropolitane in collaborazione con il Consiglio di zona 9, la manifestazione intende seguire l’esempio dell’Ecomuseo urbano di Torino. L’ecomuseo non è un luogo fisico, ma un processo dinamico che investe il territorio e si alimenta della partecipazione dei cittadini, insieme ai quali dà vita a percorsi di ricerca sulla memoria, raccolta di testimonianze e documentazione, ricognizioni urbane. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio materiale e immateriale, creare o ricreare relazioni tra i cittadini, promuovere una nuova sensibilità per il luogo in cui vivono che si traduca anche in difesa delle testimonianze della loro storia. “E’ un’occasione per conoscere e vivere al meglio un quartiere ricco di storia – ha detto l’assessore Colli -, recuperando quel senso di appartenenza a un territorio ormai perduto. Niguarda, infatti, si pregia della presenza oltre che del noto ospedale Ca’granda, anche di ville storiche quali villa Clerici, in via Terruggia, che ospiterà numerose iniziative dell’Ecomuseo. Il quartiere vanta inoltre sedimenti storici come il ristorante California di inizio secolo scorso, famoso per il breve passaggio di Buffalo Bill e della sua compagnia”. “Questa iniziativa è l’esempio della bontà degli interventi del Ccomune sul territorio – ha aggiunto l’assessore Masseroli -. Amo il metodo della sussidiaretà e il sostegno a questo progetto pilota ne è la prova, perché l’Amministrazione non si deve inventare risposte da dare al territorio se esiste già una soluzione che viene proposta dai cittadini e che condividiamo”. .  
   
   
MORIMONDO,NUOVA VITA PER L´ABBAZIA DOPO IL RECUPERO PRESENTATI IN REGIONE I LAVORI DI RESTAURO DELL´ANTICO COMPLESSO  
 
Milano, 1 ottobre 2008 - A 25 anni dall´acquisizione del cenobio monastico da parte dell´amministrazione comunale si è conclusa la lunga e articolata fase dei lavori di restauro che ora consentono la visita delle sale dell´abbazia di Morimondo. Gli interventi di recupero sono stati presentati oggi in Regione, dall´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, insieme al sindaco di Morimondo, Maurizio Spelta, che nei primi anni ´80 riuscì ad acquistare da privati il cenobio monastico per evitarne il degrado e un´eventuale diversa destinazione. "Il complesso fondato dai monaci cistercensi, risalente al Xii secolo - ha ricordato oggi Zanello - è un esempio della Lombardia medievale che torna a nuova vita, viene restituito ai cittadini e si appresta a tornare ad essere luogo di produzione di cultura attraverso nuovi eventi e allestimenti". I primi in programma già a partire dal prossimo fine settimana, con l´inaugurazione di una mostra sui restauri avvenuti in questi anni, con le visite guidate al cenobio monastico (da venerdì 3 a domenica 5 ottobre). Dopo l´acquisizione del cenobio, il comune di Morimondo, con la parrocchia di Santa Maria Nascente, ha istituito la Fondazione Abbatiae Sancte Marie de Morimundo per curare studio e divulgazione del patrimonio culturale del complesso monastico attraverso corsi, mostre e visite guidate. Dal dicembre 2007 la Regione Lombardia ha conferito a Morimondo l´accreditamento museale, necessario per realizzare il lavoro di catalogazione e divulgazione del patrimonio storico e artistico. Il passaggio più "concreto", tuttavia, punto di partenza dei lavori di restauro del complesso monastico, è stato l´Accordo di programma siglato nell´ottobre del 2003, finanziato con 2 milioni di euro da Regione Lombardia su un totale di 7 milioni e che ha coinvolto oltre a Regione Lombardia, Ministero dei Beni Culturali, Comune di Morimondo, Fondazione Cariplo e Fondazione Abbatiae. "Con l´attuazione dell´accordo - ha sottolineato Zanello - offriamo un concreto esempio di quella virtuosa concertazione tra enti e istituzioni del territorio che ha reso possibile il sostanziale recupero degli spazi dell´antico complesso. Il progetto dedicato a Morimondo, sostenuto con grande convinzione dal mio assessorato, è un prezioso supporto per la riscoperta e la riaffermazione dell´identità locale che, con questo esempio, mantiene intatto il fascino della sua storia più antica". Concluso il restauro, si apre ora la fase di valorizzazione culturale. "Stiamo lavorando - ha ricordato il sindaco Spelta - a una ricostruzione, per ora virtuale, dell´antico scriptorium e a un centro di documentazione dell´architettura cistercense. Ma c´è un altro grande obiettivo, in vista di Expo 2015: riunire i circa 80 codici arricchiti di miniature, oggi sparsi per il mondo". .  
   
   
TUVIXEDDU, PRIMA RIUNIONE DEL COMITATO DI VIGILANZA  
 
Cagliari, 1 ottobre 2008 - Si apre uno spiraglio nella vicenda Tuvixeddu. Ieri pomeriggio, nel Palazzo della Regione di viale Trento, si è svolta la prima riunione del Comitato di Vigilanza sui Pia-pit dell’Accordo di programma 1999 per il Parco archeologico e urbano. Attorno al tavolo si sono seduti i rappresentanti della Regione e del Comune di Cagliari. Assente, per impegni istituzionali, il Presidente della Provincia. Il Presidente della Regione, Renato Soru, ha coordinato i lavori del Comitato e ha rivolto un invito al Sindaco di Cagliari, Emilio Floris: "Ci sono cospicue risorse finanziarie da spendere – ha sottolineato –, mille nuove tombe scoperte nella più grande necropoli del Mediterraneo e anche una differente visione del parco. Rivediamo insieme il progetto per dare avvio a una grande operazione di recupero naturalistico, attraverso un’azione di geodiagnostica non distruttiva e il restauro archeologico e paesaggistico. Pensiamo a una cosa comune, in grande". La riunione è stata aggiornata per consentire ai rispettivi uffici tecnici di esaminare la cartografia della zona, i materiali e i dati disponibili. Intanto prosegue la trattativa tra la Regione e i privati per le aree sul fronte di via Is Maglias. .  
   
   
ALLA SCOPERTA DELLA VITA NEGLI ABISSI, UNA MOSTRA SU CENTO ANNI DI ESPLORAZIONI ESPOSTO PER LA PRIMA VOLTA IL MODELLO DELLA NAVE “CITTÀ DI MILANO” AFFONDATA A FILICUDI NEL 1919.  
 
Milano, 1ottobre 2008 - Nel 1908 il Comune di Milano inaugurava una Stazione di biologia e idrobiologia applicata presso l’Acquario realizzato, solo due anni prima, al Parco Sempione in occasione della grande Esposizione internazionale del Sempione (1906). Nata in un’epoca che vide l’avvento dell’oceanografia e della biologia marina negli acquari delle nuove Stazioni zoologiche, la Stazione milanese di idrobiologia applicata è la testimonianza dell’attenzione che la società d’inizio Novecento aveva per l’acqua e la sua vita sotto il profilo del progresso scientifico, economico e sociale. Cento anni dopo, la mostra L’acqua e la sua vita, ripercorre la storia dell’Acquario a partire proprio dall’anno della fondazione della Stazione, il 1908. La mostra è parte del progetto interuniversitario e intermuseale “Nascita di una comunità poliscientifica, attori luoghi e ideali di un secolo di cultura scientifica a Milano. 1863-1963”, coordinato dall’Università di Milano-bicocca e finanziato da Fondazione Cariplo. «La Stazione milanese di idrobiologia – dice Pietro Redondi, professore di Storia della scienza presso l’Università di Milano-bicocca, che coordina il progetto – è nata per tutelare le acque e l’ittiocoltura in Lombardia, puntando al risanamento e all’allevamento su grande scala delle specie ittiche d’acqua dolce che popolano i fiumi, i canali e i laghi della regione. Un’idea sviluppata per migliorare le condizioni alimentari diffondendo su tutte le tavole il consumo di pesce, a prezzi inferiori rispetto alla carne bovina. La realizzazione di una stazione milanese di idrobiologia applicata era il chiaro segno dell’attenzione che la società d’inizio Novecento aveva per l’acqua e la sua vita sotto il profilo del progresso scientifico, economico e sociale». Cosa si può vedere in mostra La mostra, che può essere visitata gratuitamente dal 15 ottobre al 7 dicembre presso il Palazzo dell’Acquario (via Gadio 2, Milano), si articola in due parti. La prima, allestita sulla terrazza coperta, racconta la scoperta della vita abissale, avvenuta anche grazie alle navi che, tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, deposero sui fondali chilometri di cavi telegrafici, che per l’epoca costituivano quello che oggi è per noi la “rete”, e al lavoro degli scienziati che con le loro scoperte hanno ampliato il panorama della conoscenza dei fondali. In questa sezione, tra scandagli, termometri e strumenti di biologia marina, sarà esposto per la prima volta a Milano il grande modello (circa 3 metri di lunghezza) della nave posacavi della Pirelli “Città di Milano”. Questa nave operò dal 1886 al 1919 quando affondò al largo di Filicudi con a bordo l’equipaggio e l’ingegnere Emanuele Jona, capo del laboratorio elettrico della Pirelli. La seconda parte della mostra, nel sotterraneo dell’edificio, ripercorre la storia parallela degli acquari e dei laboratori di zoologia marina: dai grandi acquari spettacolari e divulgativi appositamente creati per le Esposizioni universali, alle vasche di ricerca delle nuove Stazioni di zoologia marina, ai reperti biologici come molluschi e spugne, agli elmi e alle tute da palombaro. Grazie a strumenti e reperti provenienti in parte dall’Università degli Studi di Milano sarà ricostruito un laboratorio di biologia marina come quelli imbarcati sulle navi oceanografiche dell’inizio del Novecento. Non manca una panoramica sulla letteratura “degli abissi”, con raffronti tra le opere e i racconti di Jules Verne ed Emilio Salgari. Www. Acquariocivicomilano. Eu .