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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Ottobre 2008
TRAFFICO TELEFONICO E TELEMATICO: DECRETO LEGGE SULLA CONSERVAZIONE DEI DATI  
 
Il 23 settembre 2008 il Consiglio dei Ministri il ha approvato, tra gli altri, su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, del Ministro dell’interno, Roberto Maroni, del Ministro della giustizia, Angelino Alfano, e del Ministro della difesa, Ignazio La Russa, un decreto-legge che reca misure tese ad evitare effetti pregiudizievoli all’attività di prevenzione e repressione dei reati tramite conservazione dei dati del traffico telefonico e telematico: a tale proposito vi è la proroga fino al 31 dicembre 2008 dell´obbligo per i gestori di telefonia a conservare i dati del traffico telefonico e telematico. Il provvedimento consente anche l’impiego delle Forze armate per esigenze di prevenzione della criminalità attraverso il controllo del territorio (anche in zone diverse dalle aree metropolitane o da quelle densamente popolate) ed intende incrementare l’attività di contrasto all’immigrazione clandestina mediante la realizzazione tempestiva di ulteriori Centri di identificazione e di espulsione.  
   
   
TRANSIZIONE ALLA TELEVISIONE DIGITALE TERRESTRE: DECRETO MINISTERIALE CONTENETE IL CALENDARIO  
 
Il Ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, ha sottoscritto il decreto ministeriale contenete il calendario della transizione definitiva alla trasmissione digitale terrestre. Il provvedimento prevede una transizione al digitale progressiva delle varie regioni italiane divise in 16 aree a partire dal secondo semestre del 2009 fino al secondo semestre del 2012. Rimangono fissate per il secondo semestre del 2008 e il primo semestre dell´anno in corso i passaggi già previsti nelle aree cosiddette all digital, Sardegna e Valle D´aosta. Già nel secondo semestre del 2009 si vedrà la tv digitale terrestre nel Lazio, in Campania, in Trentino-alto Adige ed in Piemonte. Gradualmente si passerà al digitale nelle altre regioni fino alle ultime due, Sicilia e Calabria, dove la transizione avverrà alla fine del 2012. Per effetto del nuovo calendario entro il 2010 il 70 per cento degli italiani vedranno la televisione con il nuovo segnale digitale. Il Ministero, per venire incontro ai cittadini che non potessero permettersi l´acquisto di un decoder o di un nuovo apparecchio dotato di ricevitore integrale integrato, ha già deciso di erogare un contributo alle famiglie con reddito inferiore a 15 mila euro. A questo, oltre che a una campagna di informazione e comunicazione su larga scala, serviranno i 100 milioni annui del fondo digitale che, nelle previsioni del sottosegretario, potrebbero essere un po´ di meno nel 2012, quando la diffusione delle apparecchiature dovrebbe essere già molto estesa.  
   
   
DIRITTO D’AUTORE: LICENZE EUROPEE PER LA MUSICA ON LINE  
 
Con 509 voti favorevoli, 24 contrari e 29 astensioni il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che ricorda come, nonostante l´esistenza della direttiva europea in materia ed alla luce del carattere territoriale del diritto d´autore, la situazione nel settore della gestione collettiva del diritto d´autore e dei diritti connessi per i servizi on line sia complessa soprattutto “a causa della mancanza di licenze europee”. Già nella sua risoluzione del 13 marzo 2007 il Parlamento aveva invitato la Commissione a presentare al più presto - previa stretta consultazione delle parti interessate - una proposta di direttiva quadro flessibile, da adottare in codecisione, volta a disciplinare la gestione collettiva del diritto d´autore e dei diritti connessi per quanto riguarda i servizi musicali on-line transfrontalieri. La direttiva avrebbe dovuto tenere conto della specificità dell´era digitale e tutelare la diversità culturale europea, gli interessati più piccoli e i repertori locali sulla base del principio della parità di trattamento. Secondo i deputati, rifiutando di legiferare e scegliendo di cercare di regolamentare il settore attraverso una raccomandazione, “si è creato un clima di incertezza giuridica per i titolari dei diritti e per gli utenti, in particolare le emittenti». D´altra parte, sottolineano che l´avvio di una procedura contro la Cisac (Confederazione Internazionale delle Società di autori e compositori), avrà l´effetto di impedire ogni tentativo da parte degli attori interessati di agire insieme per trovare soluzioni adeguate, portando così ad «una restrizione della possibilità di scelta e la sparizione delle piccole società di gestione collettiva a scapito di culture minoritarie”. Questa situazione, per i deputati, riflette il fatto che la Commissione ha scelto di ignorare la risoluzione del 2007 ed invitano la Commissione a garantire che il Parlamento europeo partecipi attivamente, in qualità di colegislatore, all´iniziativa sul contenuto creativo on line. La Commissione europea ha adottato, mercoledì 16 luglio, una decisione di condanna delle restrizioni geografiche applicate da numerose società ai loro servizi di gestione dei diritti d´autori musicali. Queste prassi vietate limitano le attività delle società ai loro territori nazionali rispettivi con accordi bilaterali di rappresentazione reciproca tra i membri della Cisac («Confederazione Internazionale delle società d´Autori e Compositori», cui aderisce l´italiana Siae). La Commissione ritiene dette prassi contrarie all´articolo 81 de Trattato sulla libera concorrenza ed esige che siano sospese, senza infliggere tuttavia alcuna multa. «Questa decisione avrà l´effetto di consentire [alle emittenti] d´ottenere i diritti per numerosi paesi presso una società di gestione collettiva» ha spiegato il portavoce della Commissaria alla Concorrenza Neelie Kroes, senza mettere in discussione il principio della gestione collettiva dei diritti d´autore. Lo stesso giorno in cui ha adottato la decisione, la Commissione ha pubblicato un Libro Verde sui diritti d´autore nell´economia basata sulla conoscenza. Questo documento lancia, fino al 30 novembre 2008, una consultazione pubblica sulla pertinenza della legislazione europea che disciplina i diritti d´autore per una diffusione in rete efficace delle conoscenze nei settori della ricerca, delle scienze e dell´insegnamento. Il libro verde verte su due elementi: le eccezioni ai diritti esclusivi previste dalla direttiva 2001/29/Ce che armonizza alcuni aspetti dei diritti d´autore e dei diritti affini nella società dell´informazione; l´impatto di queste eccezioni sulla divulgazione delle conoscenze. Pone il problema dell´evoluzione di queste eccezioni per adeguarle all´era della diffusione numerica. Attualmente, i musicisti di studio cedono, a pagamento, i loro diritti esclusivi a una società di produzione. La proposta di direttiva suggerisce che ottengano il diritto ad un pagamento annuale sulla durata di estensione dei loro diritti (45 anni). Questo pagamento proverrebbe da un fondo creato ad hoc che le società di produzione dovrebbero alimentare, versando almeno il 20% delle entrate provenienti dall´uso esteso dei diritti ceduti loro dagli artisti interpreti. La distribuzione agli artisti interpreti del denaro raccolto potrà essere affidata alle società di gestione collettiva dei diritti d´autore. D´altra parte, viene introdotta una clausola che permetterà agli artisti interpreti di recuperare i loro diritti quando una casa discografica non vuole più sfruttare sul piano commerciale alcune opere musicali .  
   
   
DIRITTO D’AUTORE E INTERNET  
 
Dall’11 al 14 Settembre 2008 si è tenuto a Chia Laguna in Sardegna il Convegno Internazionale dedicato al Diritto d’Autore promosso dall’Associazione Internazionale Giuristi Lingua Italiana Aigli sul tema “Il Diritto d’Autore all’epoca di Internet”. Fra i relatori l’Avvocato Maria Grazia Maxia, civilista esperto in diritto internazionale e di diritto d’autore musicale con studio a Milano, che ha commentato una sentenza della Cassazione che ha assolto due studenti i quali condividevano opere protette dal diritto d’autore con altri utenti a fronte del conferimento di vari file contenenti opere musicali e cinematografiche. Il tutto avveniva senza che gli autori e aventi causa delle opere protette percepissero i compensi previsti per l’utilizzazione. La Suprema Corte ha ritenuto insussistente il reato di duplicazione e distribuzione abusiva di opere protette dal diritto d’autore e ha fondato la sentenza di assoluzione sull’insussistenza dello scopo di lucro nell’attività degli studenti, ritenendo per scopo di lucro l’intenzione di conseguire “un guadagno economicamente apprezzabile”. L’avv. Maxia ha fatto rilevare che la Cassazione in un´altra sentenza, emessa dalla medesima sezione nel medesimo anno, ha condannato un extracomunitario, il quale pur non avendo conseguito alcun vantaggio economico dall’attività di duplicazione e distribuzione abusiva di opere protette dal diritto d’autore, si prefiggeva con la sua attività di ottenere uno scopo di lucro ancorché “di speciale tenuità”. L’avv. Maxia ha quindi concluso il dibattito denunciando l’insufficienza delle misure di protezione del diritto d’autore in relazione alle nuove tecnologie .  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: LA GIURISPRUDENZA MARITTIMA IN SICILIA DAL 2000 AL 2008 IN CD-ROM  
 
La giurisprudenza marittima in Sicilia, nel periodo tra il 2000 e il 2008, è stata raccolta in un Cd-rom e in seguito sarà disponibile anche in un sito internet. L’importante antologia è stata realizzata grazie ad una convenzione tra l’assessorato regionale Territorio e Ambiente e il Centro siciliano per gli studi di diritto marittimo ed aereo: sono state raccolte, elaborate e pubblicate le documentazioni sulla giurisprudenza siciliana dei giudici civili, penali, amministrativi ed amministrativo-contabili in tema di fasce costiere, ambiente marino ed altri settori di interesse marittimistico. “Un lavoro certosino - ha commentato l’assessore Sorbello - di raccolta e di elaborazione delle rassegne di giurisprudenza civile, penale e amministrativa, e delle note delle sentenze che ne fanno una banca dati di tutta la giurisprudenza marittima in Sicilia. Si tratta di uno strumento utilissimo non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i cittadini con l’auspicio che l’opera possa servire anche per un effettivo sviluppo della cultura della marittimità dell’isola. Un ringraziamento particolare - conclude l’assessore – vorrei indirizzarlo ai magistrati autori delle rassegne di base e a quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’opera”. La rassegna non riguarda soltanto gli aspetti giuridici relativi alla gestione del demanio marittimo ma si occupa anche di numerosi altri profili. Le sentenze, incisivamente richiamate e commentate dall’autore, si riferiscono alla natura del bene demaniale, alle complesse procedure di delimitazione e a quelle sulle concessioni ed autorizzazioni. Una particolare importanza rivestono gli indirizzi in tema di esercizio del potere sanzionatorio e di determinazione delle indennità in tema di occupazione abusiva e di provvedimenti in sanatoria. Le altre materie richiamate comprendono questioni relative all’inquinamento marino e alla tutela dell’ambiente marino in generale, alle controversie connesse con la salvaguardia delle coste, alle limitazioni dell’attività edilizia, alle gestioni portuali, al lavoro marittimo e portuale e alla pesca .  
   
   
GIUSTIZIA CIVILE: "ARMADIO INTELLIGENTE" AL TRIBUNALE DI TRIESTE  
 
Un "armadio intelligente", vale a dire un avanzato sistema di archiviazione, rintracciabilità e gestione dei fascicoli cartacei capace di coniugare segretezza e tutela della privacy, è stato consegnato oggi dalla società informatica regionale Insiel al Tribunale di Trieste, nell´ambito di un´iniziativa congiunta con l´Amministrazione regionale. Il sistema consegnato al Tribunale di Trieste è costituito da un armadio blindato a gestione informatizzata. Grazie a tessere magnetiche fornite al solo personale autorizzato, a codici e meccanismi informatici di accesso e a fascicoli "tracciati" è possibile sapere in ogni momento, interrogando un personal computer dotato di uno specifico programma, chi ha consultato gli incartamenti, quando, e dove si trovano in quel momento. Un allarme scatta se il fascicolo è estratto o non è riposto nei tempi e modi dovuti. L´"armadio intelligente" è stato messo a punto dalla società Smartfile, nata da un accordo tra la Vda (che ha curato il software) e l´azienda di mobili Doimo, che ha costruito l´armadio blindato. Il sistema Smartfile per ora permette la gestione di fascicoli cartacei ma, in prospettiva, apre la strada per una completa informatizzazione e "de-materializzazione" degli archivi tradizionali. Con la fornitura sperimentale al Tribunale di Trieste, Insiel intende avviare un´organica collaborazione con Smartfile. Il settore dell´archiviazione elettronica dei documenti nella Pubblica amministrazione rappresenta infatti per l´Insiel, come ha confermato il presidente Santarossa, uno dei settori innovativi su cui puntare. Il progetto prevede in particolare l’integrazione dei programmi della Smartfile con quelli di ideazione e produzione Insiel. Il campo di applicazione dell´archiviazione elettronica è infatti molto promettente, soprattutto per i risparmi che potrebbe consentire alle Pubbliche amministrazioni. È stato infatti calcolato che la gestione di un archivio cartaceo costa mediamente un euro e 35 centesimi all´anno per ogni singolo pezzo di carta .  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: APPALTI AGGIUDICATI SENZA PUBBLICAZIONE  
 
Il 2 ottobre 2008 è stata pronunciata la sentenza della Corte di giustizia delle Comunità relativa alla causa C-157/06, Commissione/italia. La Corte afferma che il Decreto del Ministro dell´Interno che - per l´acquisto di elicotteri leggeri per Polizia e Vigili del Fuoco - deroga alla normativa comunitaria sugli appalti è in contrasto con la direttiva 93/36/Cee sugli appalti pubblici di forniture. Il decreto del Ministro dell’Interno 11 luglio 2003 autorizza la deroga alla normativa comunitaria (Direttiva del Consiglio 93/36/Cee, che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture) in materia di appalti pubblici per forniture per l’acquisizione di elicotteri leggeri per le esigenze delle Forze di Polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, senza che ricorra alcuna delle condizioni idonee a giustificare una tale deroga secondo la direttiva. La Commissione ha agito dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee. La Commissione contesta all’Italia di aver indebitamente escluso dall’ambito di applicazione della direttiva 93/36, mediante il decreto ministeriale, le forniture di elicotteri di tipologia leggera per le esigenze delle Forze di Polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, ancorché non ricorra alcuna delle condizioni della direttiva medesima. Tali elicotteri infatti sono destinati alla Polizia e ai Vigili del Fuoco, vale a dire a corpi civili che, di regola, non dovrebbero essere coinvolti in operazioni militari e l’installazione di un’arma leggera è prevista come una mera eventualità. Il fatto che gli elicotteri debbano possedere determinate caratteristiche proprie degli elicotteri militari non sarebbe sufficiente ad equipararli a forniture militari, ma si tratterebbe al massimo di aeromobili destinati ad un eventuale doppio uso. La Corte ricorda innanzitutto che ogni deroga alle norme miranti a garantire l’efficacia dei diritti conferiti dal Trattato nel settore degli appalti pubblici deve essere interpretata restrittivamente e che l’onere di dimostrare che sussistano effettivamente le circostanze eccezionali che giustifichino una deroga grava su colui che intenda avvalersene. Il Trattato stabilisce che ogni Stato membro può adottare le misure che ritenga necessarie alla tutela degli interessi essenziali della propria sicurezza e che si riferiscano alla produzione o al commercio di armi, munizioni e materiale bellico, a condizione, tuttavia, che tali misure non alterino le condizioni di concorrenza nel mercato comune per quanto riguarda i prodotti che non siano destinati a fini specificamente militari. Pertanto i prodotti in questione devono essere destinati a fini specificamente militari e l’acquisto di attrezzature la cui destinazione a fini militari sia dubbia deve necessariamente rispettare le procedure degli appalti pubblici. D’altro canto, la necessità di prevedere un obbligo di riservatezza non impedisce affatto il ricorso alla procedura di gara per l’attribuzione di un appalto; l’Italia non ha dimostrato che tale obiettivo non sarebbe stato conseguibile nel contesto di una gara come quella prevista dalla direttiva. Per questi motivi, la Corte (Seconda Sezione) dichiara: la Repubblica italiana, avendo adottato il decreto del Ministro dell’Interno 11 luglio 2003, n. 558/A/04/03/rr, con il quale viene autorizzata la deroga alla normativa comunitaria in materia di appalti pubblici di forniture per l’acquisizione di elicotteri leggeri per le esigenze delle Forze di Polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, senza che ricorra alcuna delle condizioni idonee a giustificare una tale deroga, è venuta meno agli obblighi che le incombono in virtù della direttiva del Consiglio 93/36/Cee, che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture, in particolare degli artt. 2, n. 1, lett. B), 6 e 9 della stessa. La Corte ha già condannato l´Italia (sentenza 8/4/2008, causa C-337/05, sempre Commissione / Italia) per la prassi costante e risalente delle amministrazioni italiane di attribuire direttamente (al di fuori di qualsiasi procedura di gara) alla Agusta Spa gli appalti per l’acquisto di elicotteri di fabbricazione Agusta e Agusta Bell, destinati a sopperire alle esigenze di vari corpi militari e civili dello Stato italiano.  
   
   
ACCORDO MAGGIOLI – GALGANO: CONSULENZA DI DIREZIONE ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Il Gruppo Maggioli e il Gruppo Galgano annunciano l’accordo che ha l’obiettivo di far adottare i più evoluti modelli di gestione alla Pubblica Amministrazione italiana. Il Gruppo Maggioli è da oltre cent’anni la principale realtà italiana specializzata nella produzione e distribuzione di servizi per la Pa nei settori dell’editoria, del document management, della formazione, dei sistemi informativi, delle entrate e dell’organizzazione eventi. Attraverso le sue divisioni, il Gruppo si pone al primo posto nel mercato di riferimento ed è riconosciuto come la principale organizzazione aziendale impegnata in un ruolo guida per chi opera nelle amministrazioni pubbliche locali e nelle professioni ad esse collegate (http://www. Maggioli. It). Il Gruppo Galgano è una delle prime e più affermate società di consulenza di direzione e di formazione manageriale, fondata nel 1962 dall’attuale presidente Alberto Galgano, al servizio dell´economia nazionale con forte orientamento ai risultati attraverso il modello organizzativo Qualità Totale e Organizzazione Snella, denominato anche “Sistema Toyota” (http://www. Galganogroup. It). L’obiettivo principale dell’accordo è quello di affermare sul mercato della consulenza di direzione della Pubblica Amministrazione italiana il marchio Maggioli – Galgano, come sinonimo di qualità, esperienza ed eccellenza. Paolo Maggioli, amministratore delegato del Gruppo dichiara: “Crediamo che l’organizzazione snella o Sistema Toyota, uno dei più efficaci modelli manageriali, sia l’approccio più valido e straordinariamente efficace per migliorare l’organizzazione interna, liberare risorse e valorizzare le risorse umane. Questo approccio è applicabile in ogni realtà, e la Pubblica Amministrazione deve comprendere l’importanza di mettere continuamente in gioco le proprie modalità di operare alla ricerca del miglioramento continuo. Le prime esperienze italiane nella P. A. Testimoniano la possibilità di ottenere risultati concreti”. Mariacristina Galgano, amministratore delegato del Gruppo sottolinea che “La Pa italiana è un settore strategico per la competitività del Sistema Paese e la Galgano ritiene importante affrontarlo con risposte specializzate”. La Pubblica Amministrazione, che ha bisogno di organizzare i propri servizi con i criteri tipici della qualità e dell’organizzazione snella, presenti da anni nelle organizzazioni più evolute, avrà così un nuovo punto di riferimento caratterizzato da un know how innovativo e costantemente aggiornato a livello internazionale. L´introduzione di un servizio di consulenza direzionale all’interno della Pa, permette di soddisfare le esigenze dell´utilizzatore del servizio, ottimizzare l´utilizzo delle risorse interne ed esterne, ridurre i costi e gli sprechi nell´erogazione dei servizi, con risultati impensabili. Con la partnership nasce così il marchio Maggioli – Galgano nell’ambito esclusivo della Pubblica Amministrazione, attivando un’area dedicata alla Consulenza di Direzione, complementare ai segmenti professionali del Gruppo Maggioli.  
   
   
UNIONE EUROPEA: CONVEGNO SULLA GIUSTIZIA TRIBUTARIA  
 
Venerdì, 10 ottobre 2008, dalle 14. 30 alle 18. 45, a Milano, nel Palazzo delle Stelline, Sala Leonardo di Corso Magenta 61 si terrà il convegno Il Rinvio Pregiudiziale Alla Corte Di Giustizia Delle Comunita’ Europee E I Relativi Indirizzi Giurisprudenziali Con Particolare Riguardo Alla Materia Tributaria, organizzato dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, in collaborazione con la Presidenza dell´Associazione Magistrati Tributari della Lombardia. L’evento fornisce l’occasione alle istituzioni ed alle organizzazioni delle categorie interessate (giudici tributari, avvocati, commercialisti e patrocinatori dei contribuenti avanti le Commissioni Tributarie), per conoscere meglio il ruolo degli organi della giustizia europea (la Corte di Giustizia ed il Tribunale di Prima istanza), ed in particolare con riferimento al ruolo centrale di queste istituzioni in materia di “rinvio pregiudiziale” previsto dall’art. 234 del Trattato Ce, applicabile anche al diritto tributario. Gli interessati possono confermare la loro partecipazione entro martedì 7 ottobre al seguente indirizzo e-mail: comm-rep-mil@ec. Europa. Eu .  
   
   
UNIONE EUROPEA: IL 2009 ANNO EUROPEO DELLA CREATIVITÀ E DELL´INNOVAZIONE  
 
Il Parlamento europeo nella seduta plenaria del 23 settembre 2008 ha adottato la decisione di sostenere la proposta della Commissione europea intesa a proclamare il 2009 “Anno europeo della creatività e dell´innovazione”. In occasione del dibattito parlamentare che ha preceduto il voto, Ján Figel´, commissario all´istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù ha spiegato che i sistemi educativi sono sottoposti a pressioni contraddittorie: sono oggetto di un numero crescente di sfide, dato che devono dotare i giovani delle conoscenze, delle competenze e dei comportamenti di cui avranno bisogno nella nostra società e la nostra economia in cambiamento rapido, pur continuando a rispondere alle esigenze educative tradizionali. L´anno europeo della creatività e dell´innovazione è un´iniziativa di grande portata che associa gli Stati membri, le istituzioni dell´Unione europea ed un´ampia gamma di destinatari. Si prefigge di sfruttare e favorire i passi, come pure le iniziative, creativi ed innovativi in molti settori d´attività, a tutti i livelli. L´anno europeo sarà centrato sull´istruzione e la cultura, ma avrà anche effetti su numerosi altri settori d´azione come l´impresa, la società dell´informazione, l´occupazione o la politica regionale. In attesa dell´apertura del sito Internet, le organizzazioni ed i destinatari interessati possono ottenere più ampie informazioni scrivendo all´indirizzo elettronico seguente: eac-Eyci2009@ec. Europa. Eu.  
   
   
UNIONE EUROPEA: CONSULTAZIONE SCIENTIFICI  
 
La Commissione europea intende garantire che i risultati della ricerca che finanzia nell’ambito del Settimo programma quadro (7° Pq), con oltre 50 miliardi di euro nel periodo 2007-2013, siano diffusi nel modo più efficace possibile per garantirne la massima valorizzazione e il massimo impatto nel mondo dei ricercatori e non solo. La Commissione ha lanciato il 20 agosto 2008 un progetto pilota (http://europa. Eu/rapid/pressreleasesaction. Do? - reference=Ip/08/1262&format=html&aged=0&language=it&guilanguage=en) che concederà un accesso online illimitato ai risultati delle ricerche finanziate dall’Ue, soprattutto articoli di ricerca pubblicati in riviste soggette alla valutazione di esperti, dopo un periodo di embargo di 6 o 12 mesi. Il progetto riguarda circa il 20% dello stanziamento di bilancio del 7° Pq in settori come la sanità, l´energia, l´ambiente, le scienze sociali e le tecnologie dell’informazione e comunicazione.  
   
   
UNIONE EUROPEA: BIBLIOTECA DIGITALE EUROPEA  
 
Lo scorso 25 agosto 2008 la Commissione europea ha sollecitato gli Stati membri dell´Unione europea ad istituire strutture di digitalizzazione su vasta scala per accelerare la messa in linea del patrimonio culturale europeo attraverso la biblioteca europea digitale. In una raccomandazione sulla digitalizzazione e la conservazione digitale, la Commissione invita gli Stati membri ad agire in vari settori, dalle tematiche connesse ai diritti d´autore alla conservazione sistematica dei contenuti digitali per garantire l´accesso a lungo termine a tale materiale. Il testo della raccomandazione sulla digitalizzazione e la conservazione digitale è disponibile sul sito internet dell´iniziativa i2010 sulle biblioteche digitali all´indirizzo: http://ec. Europa. Eu/information_society/activities/digital_libraries/index_en. Htm. Il portale della biblioteca europea è accessibile all´indirizzo: http://www. Theeuropeanlibrary. Org/portal/index. Htm.  
   
   
BOLZANO: REGOLE E RISPETTO CON GHERARDO COLOMBO  
 
Tra giovedì 25 settembre e venerdì 26 settembre, a Palazzo Widmann di Bolzano l´ex giudice di "Mani Pulite" Gherardo Colombo in tre appuntamenti incontrato i giovani e la cittadinanza per promuovere la cultura della legalità prendendo le mosse dal suo recente libro “Sulle regole”. Gli incontri hanno fatto parte dell’iniziativa “Regole e rispetto” posta in essere dal Servizio Giovani della Provincia Autonoma di Bolzano con la collaborazione della Formazione professionale e della Libera Università di Bolzano. L´iniziativa è parte a sua volta del progetto “I giovani e la legalità” predisposto per celebrare i 60 anni della Costituzione Italiana, che si struttura in vari momenti di riflessione, e che recentemente ha ottenuto l´alto patronato del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Assieme a Colombo hanno preso la parola anche il senatore Oskar Peterlini, il procuratore capo della procura di Bolzano Cuno Tarfusser e il giudice Edoardo Mori. Gherardo Colombo ha sottolineato come per il vivere civile sia molto importante “fare riferimento alla Costituzione che non è molto conosciuta dai giovani che con essa hanno un rapporto superficiale”. Facendo un paragone ha detto che “sarebbe come giocare una partita di calcio o di videogame senza conoscerne le regole”. Come ha ricordato Katia Tenti, direttrice dell’Ufficio Servizio giovani quello dell’educazione civica e alla legalità costituisce un’asse dell’attività dell’ufficio che sarà proseguito ed arricchito nei prossimi anni; il progetto si articola in interventi fruibili dai giovani quali il “Podcast Costituzione” con articoli rilevanti della Costituzione letti da testimonial di rilevo e proposti in formato Mp3 su Internet e chiavette Usb; il ministro all’istruzione Mariastella Gelmini, come ha riferito, ha espresso i propri complimenti per il progetto di carattere innovativo. Gli interventi sono contenuti anche nel “K-book”, un kit informativo con le varie opportunità culturali, formative e lavorative in provincia di Bolzano, “Avvicinamento alla lettura” con testi per gli insegnanti per approfondirne le tematiche in classe, “Avvicinamento alla lettura dei quotidiani d’informazione” per stimolare l’interesse dei giovani per l’informazione con abbinato il concorso Up to date, “Occhio alla Costituzione” altro concorso per giovani chiamati a raccontare per immagini i principi e i diritti della Costituzione, e gli incontri sulla legalità di “Regole e Rispetto”. Il senatore Oskar Peterlini, in qualità di costituzionalista, sottolineando la bontà del progetto del Servizio Giovani, ha detto che al giorno d’oggi sussiste “disorientamento e che ci vuole una bussola, che può essere la Costituzione ed i suoi valori fondamentali”. Il giudice Edoardo Mori ha affermato che "tutte le Costituzioni costituiscono programmi di buone intenzioni; in Italia ne sono state realizzate molte, resta molto da fare per garantire il diritto dei cittadini alla giustizia". Il direttore della Ripartizione Cultura italiana, Antonio Lampis, portando i saluti dell’assessore provinciale competente, ha espresso apprezzamenti per il progetto del Servizio giovani nel settore dell’educazione civica, troppo trascurata negli ultimi vent’anni; come ha sottolineato "è molto importante, infatti, ragionare da giovani sul rispetto delle norme fondamentali".