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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Novembre 2008 |
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L´INDUSTRIA DELL´ENERGIA RINNOVABILE PRESENTA LA TABELLA DI MARCIA PER IL 2020 |
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Bruxelles, 20 novembre 2008 - Le industrie dell´energia rinnovabile europee hanno lanciato una tabella di marcia che espone come l´Ue potrebbe raggiungere i propri obiettivi di ottenere il 20% del fabbisogno energetico dell´unione tramite fonti di energia rinnovabile entro il 2020. La "Tabella di marcia per le energie rinnovabili -20% entro il 2020" è stata prodotta dal progetto Restmac ("Creare mercati per le tecnologie dell´energia rinnovabile - una campagna di marketing dell´Ue Res"), che è stato finanziato con ben 1. 098. 748 Mio Eur nell´ambito dell´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamenti globali e ecosistemi" del Sesto programma quadro (6°Pq). I capi di governo europei si sono posti una serie di ambiziosi obiettivi riguardo cambiamenti climatici e energia in occasione dell´incontro svoltosi a marzo 2007. A gennaio 2008, la Commissione ha presentato la direttiva sulla promozione dell´uso di energia da fonti rinnovabili. La direttiva proposta pone il quadro legislativo necessario per raggiungere tali obiettivi. Le industrie dell´energia rinnovabile sono ottimiste circa il raggiungimento degli obiettivi, a condizione che avvengano alcuni sviluppi di politica e che tutti gli Stati membri dell´Ue investano nelle tecnologie dell´energia rinnovabile in futuro. "Lo sviluppo di tutte le fonti di energia rinnovabile esistenti e una ripartizione bilanciata nei settori del riscaldamento e raffreddamento, elettricità e biocarburanti garantirà l´avvio di una vera commistione di energia sostenibile per l´Europa. Un quadro stabile a lungo termine è fondamentale per lo sviluppo futuro," ha spiegato Christine Lins, Segretaria generale del Consiglio europeo per l´energia rinnovabile (Erec), che ha coordinato il progetto Restmac. "Questo non è importante solo per assicurare l´approvvigionamento di energia dell´Unione Europea e per combattere i cambiamenti climatici, ma anche per assicurare una leadership all´industria europea dell´energia rinnovabile, che ad oggi dà lavoro a più di 400. 000 persone in Europa e produce un giro d´affari annuale di 40 miliardi di Euro. Crediamo che entro il 2020 l´industria potrebbe crescere fino ad offrire 2 milioni di posti di lavoro," ha aggiunto. Il documento espone le tabelle di marcia per una serie di tecnologie di energia rinnovabile, tra cui la bioenergia e l´energia eliotermica, fotovoltaica, idroelettrica, marina e eolica. Tra le altre cose, la tabella di marcia sottolinea le esigenze di ricerca in questi settori chiave. Per quanto riguarda l´energia geotermica, per esempio, sono necessarie innovative tecnologie di trivellazione e tecnologie per lo sfruttamento di risorse a temperature minori. Per quanto riguarda i biocarburanti, la sfida consiste nello sviluppare sistemi più efficienti e a costi più contenuti e nel migliorare allo stesso tempo il rendimento ambientale di tale tecnologia. "Gli obiettivi più importanti per quanto riguarda la R&s (ricerca & sviluppo) sono una ulteriore riduzione delle emissioni di gas serra e una maggiore fattibilità economica," si dice nel documento. Nel settore fotovoltaico, gli sforzi sono attualmente diretti verso una riduzione dei costi delle cellule fotovoltaiche e un aumento del ciclo vitale dei moduli, nonché verso lo sviluppo di sistemi nuovi e più efficienti. "L´annuncio degli obiettivi [dell´Ue su energia e clima] a marzo 2007 da parte dei capi di stato e di governo dei 27 Stati membri dell´Ue è stato un primo importante passo verso il riconoscimento del bisogno di orientarsi verso un sistema energetico più sostenibile," ha commentato il professor Arthouros Zervos, presidente dell´Erec. "Adesso è il momento di fare il secondo passo: implementare la legislazione necessaria e gli strumenti per trasformare in realtà questi obiettivi e per provare la credibilità e la responsabilità dell´Europa. La direttiva sulle energie rinnovabili deve essere adottata il più presto possibile. " Per ulteriori informazioni, visitare: Consiglio europeo per l´energia rinnovabile (Erec): http://www. Erec. Org/ Progetto Restmac ("Creare mercati per le tecnologie dell´energia rinnovabile - una campagna di marketing dell´Ue Res"): http://www. Erec. Org/projects/ongoing-projects/restmac. Html Pacchetto Ue sull´azione in materia climatica e di energia rinnovabile: http://ec. Europa. Eu/environment/climat/climate_action. Htm . |
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ENEL RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2008: RICAVI A 45.302 MILIONI DI EURO (28.760 MILIONI AL 30.9.2007,+57,5%) AVVIATE LE ATTIVITÀ PER LA CESSIONE DI UNA PARTECIPAZIONE DI MAGGIORANZA IN ENEL RETE GAS |
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Roma, 20 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel Spa, presieduto da Piero Gnudi, ha esaminato e approvato in data 11 novembre il Resoconto intermedio di gestione contenente i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2008. Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale di Enel, ha così commentato: “Gli eccellenti risultati dei primi nove mesi del 2008, unitamente alla liquidità disponibile, ci consentono di guardare con fiducia alle nostre capacità di far fronte a tutti gli impegni finanziari futuri, continuando a remunerare i nostri azionisti e a conseguire risultati operativi in crescita: per l’intero esercizio 2008 prevediamo un Ebitda di oltre 14 miliardi di euro”. Vendite di energia elettrica e gas - Le vendite di energia elettrica del Gruppo Enel ai clienti finali nei primi nove mesi del 2008 si attestano a 204,5 Twh (+60,6%), di cui 104,0 Twh in Italia e 100,5 Twh all’estero. In Italia, l’energia venduta sul mercato libero nei primi nove mesi del 2008 è pari a 41,3 Twh, in aumento di 12,8 Twh rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente (+44,9%), per effetto principalmente della maggiore apertura del mercato che ha comportato, per contro, una riduzione dei volumi venduti nei mercati di maggior tutela e salvaguardia (-15,3 Twh). All’estero, le vendite di elettricità passano da 20,8 Twh a 100,5 Twh; l’aumento pari a 79,7 Twh è sostanzialmente riferibile al consolidamento di Endesa. Le vendite di gas alla clientela finale nei primi nove mesi del 2008 ammontano a 5,8 miliardi di metri cubi con un incremento delle vendite sia sul mercato domestico, dove passano da 2,9 miliardi di metri cubi a 4,0 miliardi di metri cubi (+37,9%), sia sui mercati esteri per il consolidamento di Endesa. All’incremento delle vendite sul mercato domestico concorrono sia il segmento mass market (+24,8%) sia il segmento business (+51,4%) nonché la favorevole curva termica registrata nei primi mesi del 2008 con temperature sostanzialmente più rigide rispetto all’analogo periodo del 2007. Produzione di energia elettrica - La produzione netta complessiva del Gruppo Enel nei primi nove mesi del 2008 è pari a 187,0 Twh (+95,0%), di cui 73,1 Twh in Italia e 113,9 Twh all’estero. In Italia le centrali del Gruppo Enel hanno prodotto 73,1 Twh nei primi nove mesi del 2008 rispetto ai 69,9 Twh dello stesso periodo del 2007 (+4,6%). In particolare, i maggiori volumi prodotti sono riferibili principalmente alla produzione idroelettrica (+2,9 Twh) e termoelettrica (+0,3 Twh). La richiesta di energia elettrica sul mercato nazionale nei primi nove mesi del 2008 si attesta a 255,8 Twh, in crescita dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2007, mentre le importazioni nette hanno registrato una flessione (-6,5 Twh). La produzione netta del Gruppo Enel all’estero passa da 26,0 Twh a 113,9 Twh con un incremento di 87,9 Twh, di cui 75,3 Twh derivanti dal consolidamento di Endesa e 13,0 Twh relativi alla società russa di generazione Ogk-5. La produzione netta delle centrali di Enel in Italia e all’estero è generata per il 56,9% da fonte termoelettrica, per il 29,8% da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico, geotermico e biomasse) e per il 13,3% da fonte nucleare. Distribuzione di energia elettrica e gas - L’energia elettrica trasportata sulla rete di distribuzione del Gruppo Enel nei primi nove mesi del 2008 si attesta a 296,0 Twh (+46,5%), di cui 194,3 Twh in Italia e 101,7 Twh all’estero. I volumi di elettricità distribuita in Italia crescono dello 0,9% rispetto a quelli registrati nei primi nove mesi del precedente esercizio, in linea con la crescita della domanda di energia elettrica sulla rete nazionale. L’elettricità distribuita all’estero nei primi nove mesi del 2008 è in crescita di 92,3 Twh rispetto all’analogo periodo del precedente esercizio, per il contributo di Endesa (+91,5 Twh) e i maggiori vettoriamenti effettuati in Romania (+2,1 Twh) in parte compensati dalla cessione di Electra de Viesgo Distribucion ad E. On intervenuta alla fine del mese di giugno 2008 (-1,3 Twh). Il gas vettoriato dal Gruppo Enel si attesta a 2,7 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,5 miliardi di metri cubi rispetto ai primi nove mesi del 2007, sostanzialmente per effetto dell’andamento climatico più rigido dei primi mesi del 2008 e per il contributo delle attività all’estero (+0,3 miliardi di metri cubi). Dati Economico-finanziari I risultati consolidati dei primi nove mesi del 2008 - I Ricavi dei primi nove mesi del 2008 ammontano a 45. 302 milioni di euro, in aumento del 57,5% rispetto ai 28. 760 milioni di euro del medesimo periodo del 2007. L’incremento riflette il contributo apportato dalle acquisizioni effettuate a partire dal quarto trimestre 2007, i maggiori ricavi conseguiti sul mercato libero domestico dell’energia elettrica in virtù della crescita dei prezzi medi di vendita e delle maggiori quantità vendute, nonché i maggiori ricavi derivanti dalle attività di generazione della Divisione Generazione ed Energy Management. Con riferimento ai risultati delle singole divisioni operative, senza tenere conto delle elisioni intersettoriali, si evidenzia che i ricavi della Divisione Iberia e America Latina passano da 959 milioni di euro a 12. 417 milioni di euro sostanzialmente per effetto del consolidamento di Endesa; quelli della Divisione Internazionale si attestano a 3. 280 milioni di euro (+54,9%), quelli della Divisione Generazione ed Energy Management a 17. 262 milioni di euro (+41,9%), quelli della Divisione Mercato a 16. 658 milioni di euro (+3,7%), quelli della Divisione Infrastrutture e Reti a 4. 912 milioni di euro (+18,8%), quelli della Divisione Ingegneria e Innovazione a 778 milioni di euro (+20,8%). L’ebitda (Margine operativo lordo) dei primi nove mesi del 2008 si attesta a 11. 312 milioni di euro rispetto ai 6. 711 milioni di euro dei primi nove mesi del 2007, registrando un incremento di 4. 601 milioni di euro (+68,6%) riconducibile essenzialmente alla crescita generalizzata delle Divisioni operative del Gruppo. In particolare, l’Ebitda della Divisione Iberia e America Latina, riflettendo il consolidamento di Endesa, passa da 274 milioni di euro a 3. 839 milioni di euro; quello della Divisione Internazionale ammonta a 778 milioni di euro (+29,7%), quello della Divisione Generazione ed Energy Management a 3. 405 milioni di euro (+19,5%), quello della Divisione Mercato a 324 milioni di euro (+69,6%), quello della Divisione Infrastrutture e Reti a 2. 884 milioni di euro (+4,6%). L’ebit (Risultato Operativo) dei primi nove mesi del 2008, pari a 8. 184 milioni di euro, registra un incremento di 3. 433 milioni di euro (+72,3%) rispetto ai primi nove mesi del 2007, beneficiando essenzialmente dei risultati derivanti dalle nuove acquisizioni oltre che della crescita generalizzata delle Divisioni operative del Gruppo. In particolare, l’Ebit della Divisione Iberia e America Latina passa da 184 milioni di euro a 2. 731 milioni di euro grazie al consolidamento di Endesa; quello della Divisione Internazionale si attesta a 422 milioni di euro (+37,0%), quello della Divisione Generazione ed Energy Management a 2. 735 milioni di euro (+27,0%), quello della Divisione Mercato a 123 milioni di euro (18 milioni di euro nei primi nove mesi del 2007), quello della Divisione Infrastrutture e Reti a 2. 176 milioni di euro (+2,5%). Il Risultato netto del Gruppo dei primi nove mesi del 2008 ammonta a 4. 982 milioni di euro rispetto ai 2. 678 milioni di euro dei primi nove mesi del 2007, con un incremento dell’86,0%. Tale risultato risente del buon andamento della gestione operativa, parzialmente compensato dall’incremento degli oneri finanziari netti, e degli effetti positivi derivanti dalla diminuzione delle imposte sul reddito. In particolare tale ultima variazione include sia gli effetti positivi (pari a 1. 510 milioni di euro) connessi all’adeguamento della fiscalità differita conseguente al riallineamento delle differenze tra valori civilistici e fiscali relativi a talune immobilizzazioni materiali, in parte compensati dall’onere della relativa imposta sostitutiva prevista dalla Legge Finanziaria per il 2008, sia gli effetti negativi (pari a 251 milioni di euro) derivanti dalla maggiorazione dell’aliquota Ires prevista per le società operanti nella produzione e commercializzazione di energia elettrica e gas. La Situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2008 evidenzia un capitale investito netto di 77. 317 milioni di euro (79. 580 milioni di euro al 31 dicembre 2007), inclusivo delle Attività nette destinate alla vendita, pari a 1. 008 milioni di euro (4. 116 milioni di euro al 31 dicembre 2007). Esso è coperto per 25. 940 milioni di euro dal patrimonio netto complessivo (23. 789 milioni di euro al 31 dicembre 2007) e per 51. 377 milioni di euro dall’indebitamento finanziario netto (55. 791 milioni di euro al 31 dicembre 2007). L’indebitamento finanziario netto, non includendo l’importo riferibile alle attività destinate alla vendita pari a 218 milioni di euro al 30 settembre 2008 (1. 725 milioni di euro al 31 dicembre 2007), è in diminuzione di 4. 414 milioni di euro rispetto alla fine del 2007. Tale decremento risente essenzialmente dei benefici derivanti dal perfezionamento dell’operazione di cessione delle attività relative a Endesa Europa e Viesgo a E. On, parzialmente compensato dai fabbisogni connessi alla finalizzazione delle operazioni di acquisizione effettuate nei primi nove mesi del 2008. Al 30 settembre 2008, l’incidenza dell’indebitamento finanziario netto sul patrimonio netto complessivo, il cosiddetto rapporto debt to equity, si attesta a 1,98 a fronte di 2,35 di fine 2007. Gli Investimenti effettuati nei primi nove mesi del 2008 ammontano a 4. 128 milioni di euro, con un incremento di 1. 610 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2007 (+63,9%). La crescita è prevalentemente riferibile ai maggiori investimenti effettuati dalla Divisione Iberia e America Latina, conseguenti principalmente al consolidamento di Endesa, e dalla Divisione Internazionale essenzialmente su impianti di generazione di energia elettrica. I Dipendenti del Gruppo al 30 settembre 2008 sono 76. 760, in aumento di 3. 260 unità rispetto ai 73. 500 dipendenti di fine 2007, quale effetto netto delle variazioni di perimetro (+3. 891 unità) sostanzialmente riferibili alle acquisizioni di Ogk-5 ed Electrica Muntenia Sud e alle cessioni di Endesa Europa e Viesgo, solo parzialmente compensate dal saldo netto tra assunzioni e cessazioni (-631 unità). I Ricavi del terzo trimestre del 2008 ammontano a 15. 986 milioni di euro, in aumento del 61,4% rispetto ai 9. 903 milioni di euro del medesimo periodo del 2007. Con riferimento ai risultati delle singole divisioni operative, senza tenere conto delle elisioni intersettoriali, si evidenzia che i ricavi della Divisione Iberia e America Latina passano da 345 milioni di euro a 4. 056 milioni di euro sostanzialmente per effetto del consolidamento di Endesa; quelli della Divisione Internazionale ammontano a 1. 260 milioni di euro (+86,7%), quelli della Divisione Generazione ed Energy Management a 6. 397 milioni di euro (+43,5%), quelli della Divisione Mercato a 5. 519 milioni di euro (+1,3%), quelli della Divisione Infrastrutture e Reti a 1. 610 milioni di euro (+15,7%), quelli della Divisione Ingegneria e Innovazione a 238 milioni di euro (-9,5%). L’ebitda (Margine operativo lordo) del terzo trimestre del 2008, pari a 3. 907 milioni di euro, è in crescita di 1. 658 milioni di euro (+73,7%) rispetto allo stesso periodo del 2007, beneficiando essenzialmente dei risultati derivanti dalle nuove acquisizioni, oltre che del provento relativo alla cessione del 51% del capitale di Hydro Dolomiti Enel. In particolare, l’Ebitda della Divisione Iberia e America Latina passa da 89 milioni di euro a 1. 403 milioni di euro grazie al consolidamento di Endesa; quello della Divisione Internazionale si attesta a 198 milioni di euro (+26,9%), quello della Divisione Generazione ed Energy Management a 1. 384 milioni di euro (+46,5%), quello della Divisione Mercato a 33 milioni di euro (-56,6%), quello della Divisione Infrastrutture e Reti a 876 milioni di euro (-10,2%). L’ebit (Risultato operativo) del terzo trimestre del 2008 si attesta a 2. 899 milioni di euro rispetto ai 1. 617 milioni di euro del terzo trimestre del 2007, registrando un incremento di 1. 282 milioni di euro (+79,3%). In particolare, l’Ebit della Divisione Iberia e America Latina, riflettendo il consolidamento di Endesa, passa da 57 milioni di euro a 1. 094 milioni di euro; quello della Divisione Internazionale ammonta a 67 milioni di euro (+8,1%), quello della Divisione Generazione ed Energy Management si attesta a 1. 152 milioni di euro (+61,8%), quello della Divisione Mercato è negativo per 26 milioni di euro, quello della Divisione Infrastrutture e Reti perviene a 637 milioni di euro (-16,3%). Il Risultato netto del Gruppo del terzo trimestre del 2008 ammonta a 2. 131 milioni di euro, in aumento di 1. 435 milioni di euro rispetto ai 696 milioni di euro dell’analogo periodo del 2007. Tale incremento include gli effetti netti positivi (pari a 704 milioni di euro) connessi all’adeguamento della fiscalità differita conseguente a un ulteriore riallineamento, nel terzo trimestre 2008, delle differenze tra valori civilistici e fiscali relativi ad alcune immobilizzazioni materiali (Legge Finanziaria 2008). Avvenimenti Recenti - In data 6 agosto 2008, le controllate Enel Latin America ed Enel Brasil Participações hanno firmato un accordo di cooperazione con Sowitec do Brasil Energias Alternativas (filiale dell’operatore tedesco Sowitec) per sviluppare progetti eolici in Brasile per una capacità totale fino a 1. 000 Mw. Grazie a tale accordo Enel acquisisce diritti di esclusiva su otto progetti, tutti ai primi stadi di sviluppo, con il diritto di acquistarli una volta completati da Sowitec. I progetti hanno una capacità preliminare compresa tra i 56 e i 200 Mw e sono situati nell’area nord-orientale del Brasile, che presenta un alto potenziale eolico. Il 12 agosto 2008 la controllata Enel Investment Holding (Eih) ha acquistato una quota del 10% del capitale sociale di Pt Bayan Resources (“Bayan”) nel corso dell’offerta pubblica iniziale sulla Borsa indonesiana delle azioni della stessa società e facendo seguito a un accordo stipulato con Bayan e i suoi azionisti. Il corrispettivo totale dell’operazione è stato pari a circa 138 milioni di euro. Bayan è l’ottavo gruppo produttore di carbone in Indonesia in termini di quantità prodotta nel 2007, con attività integrate di estrazione, lavorazione e logistica. La controllata Enel Trade ha inoltre stipulato con Bayan un accordo di approvvigionamento che prevede la fornitura di un quantitativo definito di carbone fino al dicembre 2019. In data 11 settembre 2008 il Consiglio di Amministrazione di Enel Spa ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo nella misura di 0,20 euro per azione. Tale acconto verrà posto in pagamento a decorrere dal 27 novembre 2008, con stacco cedola in data 24 novembre 2008. In data 26 settembre 2008, la controllata Enel Trade ha ceduto il 49% di Enel Stoccaggi a Fondi Italiani per le Infrastrutture (F2i), per un controvalore di circa 6 milioni di euro. Enel Stoccaggi continuerà l’iter tecnico-amministrativo avviato da Enel Trade che, nella gara indetta il 26 settembre 2006 dal Ministero dello Sviluppo Economico, è risultata assegnataria del progetto di conversione a stoccaggio del campo di Romanengo. La concessione relativa al campo di Romanengo verrà conferita a Enel Stoccaggi dopo l’ottenimento del parere favorevole di valutazione d’impatto ambientale. In base alla normativa vigente la concessione di stoccaggio avrà durata ventennale e sarà prorogabile per due periodi di dieci anni ciascuno. Il progetto di conversione prevede una capacità di stoccaggio di circa 300 milioni di metri cubi e l’entrata in servizio nel 2012. Gli accordi societari stipulati tra Enel Trade e F2i contemplano, tra l’altro, l’obbligo di non trasferire le partecipazioni possedute in Enel Stoccaggi per un periodo di almeno 5 anni. In data 15 ottobre 2008 Enel ha siglato un accordo di programma con il Comune di Portoscuso per la realizzazione di nuove iniziative industriali a favore dello sviluppo economico dell’area. La principale iniziativa prevista dall’accordo è la realizzazione nell’area industriale del Comune di un campo eolico per una potenza complessiva di circa 90 Mw, costituito da 39 aerogeneratori. In data 23 ottobre 2008, la controllata Enel Produzione e Società Elettrica Altotesina (“Sel”) – società partecipata dalla Provincia Autonoma di Bolzano per circa il 94% del capitale – hanno firmato un accordo preliminare per lo sviluppo del settore idroelettrico nella provincia di Bolzano. Enel Produzione è attualmente titolare nell’area interessata di 12 concessioni di grande derivazione idroelettrica per una potenza complessiva di 616 Mw, nonché di 8 concessioni di piccola derivazione idroelettrica per una potenza complessiva di 17 Mw. Enel Produzione e Sel hanno concordato di costituire una società (“Newco”) che sarà da esse partecipata a regime in misura rispettivamente pari al 40% ed al 60% del capitale sociale; tale Newco gestirà le indicate concessioni di grande derivazione idroelettrica di cui Enel Produzione è attualmente titolare e che dovessero essere rinnovate alla stessa Enel Produzione ovvero rilasciate a Sel all’esito dei procedimenti amministrativi in corso. Inoltre, in base all’accordo la controllata Enel Distribuzione cederà a Sel il ramo d’azienda di distribuzione elettrica della Provincia di Bolzano per un corrispettivo di 79 milioni di euro. In data 30 ottobre 2008, Eni, Enel e Gazprom hanno definito ulteriori sviluppi nell’implementazione della partnership tra le tre aziende. In particolare, le parti hanno sottoscritto gli accordi per lo sviluppo degli asset delle società Arcticgas e Urengoil, oltre a firmare le intese che impegnano Gazprom a entrare nel capitale di Severenergia, come previsto dall’accordo strategico del 2006. In data 6 novembre 2008, Enel ha sottoscritto due memorandum of understanding, uno con Inter Rao Ues finalizzato alla cooperazione nel settore energetico, sia in Russia che in Paesi terzi, l´altro con le Ferrovie Russe Rzhd per la fornitura a queste ultime di energia elettrica da parte di Rusenergosbyt su base pluriennale e indicizzata ai prezzi di mercato, consolidando una relazione già esistente. Prevedibile Evoluzione Della Gestione - La crescita delle attività internazionali, unitamente a tutte le azioni avviate nelle Divisioni operative, fanno prevedere per il 2008 dei risultati economici in crescita rispetto all’esercizio precedente. Si stima inoltre che i flussi di cassa operativi generati dalle società acquisite e dal Gruppo Enel nel suo complesso possano consentire di migliorare in modo significativo la posizione finanziaria netta del Gruppo rispetto al 31 dicembre 2007. Proseguiranno inoltre la realizzazione del piano di riconversione delle centrali a carbone pulito, le azioni di stabilizzazione del sourcing di combustibile, nonché i programmi di eccellenza operativa e di ottimizzazione dei costi nelle diverse aree di business. Cessione Della Rete Di Distribuzione Del Gas - Il Consiglio di Amministrazione di Enel Spa ha inoltre approvato lo schema dell’operazione finalizzata alla cessione di una partecipazione di maggioranza nella controllata Enel Rete Gas e ha dato mandato all´Amministratore Delegato di avviare gli adempimenti propedeutici all’attuazione dell’operazione stessa. Tale schema prevede che il partner venga individuato prioritariamente tra investitori finanziari di elevata affidabilità a seguito di un’asta competitiva, sotto forma di procedura ristretta. Lo schema prevede inoltre adeguate forme di tutela in favore di Enel in quanto socio di minoranza. Enel Rete Gas è oggi il secondo operatore nazionale nella distribuzione di gas naturale, con una quota di mercato pari a circa il 12%, oltre due milioni di utenti connessi alla rete e circa 3,5 miliardi di metri cubi di gas distribuito nel 2007 in circa 1. 200 comuni. L’operazione rientra nel programma di valorizzazione del portafoglio partecipazioni del Gruppo Enel annunciato al mercato nell’ambito delle linee-guida del piano industriale 2008-2012. . |
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A2A S.P.A. RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2008 RICAVI E MARGINE OPERATIVO LORDO IN CRESCITA RISPETTIVAMENTE DEL 15,3%E DELL’ 11,6%E PARI A 4.363 E A 797 MILIONI DI EURO |
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Milano, 20 novembre 2008 – Si è riunito il 13 novembre il Consiglio di Gestione di A2a S. P. A. Che ha esaminato e approvato il Resoconto intermedio di gestione confrontato con i dati restated al 30 settembre 2007 e al 31 dicembre 2007 e ha altresì approvato i dati pro-forma restated al 30 settembre 2007 del Gruppo A2a1. Di seguito vengono commentati i risultati del Gruppo A2a, comparati ai risultati economici pro-forma restated al 30 settembre 2007 e ai dati patrimoniali e finanziari pro-forma restated al 31 dicembre 2007 in quanto maggiormente significativi rispetto ai risultati restated al 30 settembre 2007 e al 31 dicembre 2007. Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi del Gruppo A2a sono risultati in crescita del 15,3% e hanno raggiunto i 4. 363 milioni di euro. L’incremento, pari a 578 milioni di euro, è prevalentemente riconducibile alla crescita dei prezzi di vendita dell’energia elettrica e del gas, per effetto delle dinamiche registrate sui mercati internazionali dei prezzi dei combustibili di riferimento. L’energia elettrica venduta nei mercati all’ingrosso e al dettaglio, pari a 19. 545 Gwh3, è risultata in linea con i primi nove mesi del 2007 (19. 510 Gwh). Le vendite hanno interessato, per 16. 689 Gwh, il mercato nazionale e per 2. 856 Gwh, i mercati esteri. Le vendite sul mercato nazionale sono state destinate, per 2. 999 Gwh, ai clienti della “maggior tutela”, per 3. 996 Gwh, alla Borsa (Ipex) e, per i rimanenti 9. 694 Gwh, a clienti finali e a grossisti. Le vendite di energia elettrica hanno beneficiato della produzione degli impianti gestiti dal Gruppo A2a, per complessivi 8. 731 Gwh. Nonostante la fermata per guasto dei Gruppi 1 e 2 della centrale idroelettrica di Premadio e il guasto occorso ai Gruppi 1 e 2 della centrale termoelettrica di Cassano d’Adda, le quantità complessivamente prodotte sono cresciute del 3%. Le vendite di gas ai clienti finali, pari a 1. 228 milioni di metri cubi, risultano in aumento del 9% rispetto ai primi nove mesi del 2007, mentre le quantità di calore venduto tramite reti di teleriscaldamento sono passate da 881 Gwh termici nei primi nove mesi del 2007 a 1. 085 Gwh termici al 30 settembre 2008 (+23%). Alla copertura del carico termico hanno contribuito gli impianti di cogenerazione e di termovalorizzazione dei rifiuti del Gruppo, mediante la generazione di 991 Gwh termici (+ 16 %). La produzione combinata di energia elettrica da tali impianti (e da impianti a biogas) è risultata pari a 1. 095 Gwh (-7%) ed è stata ceduta prevalentemente al Gestore Servizi Elettrici (Gse). Le quantità di rifiuti smaltiti sono risultate pari a 2. 142 migliaia di tonnellate, in lieve riduzione rispetto al dato registrato nell’esercizio precedente (2. 199 migliaia di tonnellate). Le quantità di gas e di energia elettrica distribuite sono risultate pari a 1. 244 milioni di metri cubi e a 9. 194 Gwh, in aumento rispettivamente del 16% e del 3% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio 2007. Le quantità di acqua distribuite (67 milioni di metri cubi) e trattate negli impianti di depurazione (47 milioni di metri cubi), sono state in linea con quelle registrate nei primi nove mesi del 2007. Nel periodo in esame i costi operativi sono risultati pari complessivamente a 3. 566 milioni di euro (+16%). Conseguentemente, il Margine Operativo Lordo del periodo ha raggiunto i 797 milioni di euro, in crescita rispetto al risultato pro-forma del 2007 di 83 milioni di euro (+12%). La Filiera Energia ha registrato una crescita, rispetto al risultato pro-forma dei primi nove mesi del 2007, di 45 milioni di euro. Tale performance positiva è attribuibile in particolare al comparto elettrico dove le produzioni sono risultate superiori rispetto al 2007, nonostante si siano verificate indisponibilità accidentali ai Gruppi 1 e 2 della centrale idroelettrica di Premadio e ai Gruppi 1 e 2 della centrale termoelettrica di Cassano d’Adda. Al positivo risultato del comparto elettrico ha contribuito l’efficace gestione del portafoglio fonti/impieghi volta a cogliere le migliori opportunità sui differenti mercati dell’energia. Si evidenzia a questo proposito l’incremento delle vendite di energia sui mercati esteri (+1. 587 Gwh) che ha più che compensato la riduzione delle vendite sui mercati nazionali all’ingrosso e sul mercato regolamentato della maggior tutela. La gestione del portafoglio gas ha evidenziato un margine inferiore rispetto ai primi nove mesi del 2007. Al positivo contributo derivante dalle maggiori quantità vendute ai clienti finali si è contrapposta una riduzione dei margini unitari di vendita conseguente ad un incremento del costo di approvvigionamento del gas a cui non è corrisposto un analogo incremento dei ricavi di vendita, per effetto dell’isteresi delle formule di indicizzazione, in uno scenario di forte crescita dei prezzi delle materie prime. Il confronto con il risultato conseguito nel 2007 sconta inoltre il fatto che tale esercizio aveva beneficiato del rilascio di parte del fondo rischi stanziato a fronte della deliberazione n. 248/04. Nel periodo in esame la Filiera Calore (cogenerazione, teleriscaldamento e gestione calore) ha registrato una lieve riduzione dei risultati industriali rispetto al 2007 (-2 milioni di euro), principalmente per il medesimo effetto di isteresi delle formule di indicizzazione registrato nel comparto gas. La Filiera Reti (distribuzione di energia elettrica e gas, ciclo idrico integrato) presenta un risultato in significativa crescita rispetto ai primi nove mesi del 2007. Tale risultato incorpora una posta non ricorrente pari a 45 milioni di euro relativa alla componente di ricavo denominata “perequazione specifica aziendale” (psa) prevista dalla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas n. 96/04 . E’ stato infatti possibile stanziare a bilancio i connessi ricavi relativi agli anni 2004-2007 a seguito della delibera dell’Autorità Arg/elt n. 121/08 che ha fatto seguito alla chiusura dell’istruttoria avviata nei confronti di Aem Elettricità ai sensi della citata delibera n. 96/04. Non essendo ancora stata avviata analoga istruttoria per il periodo regolatorio 2008-2012, al momento non è stata stanziata la componente di psa relativa all’esercizio 2008. I risultati della Filiera del settore reti, al netto di tale posta non ricorrente, registrano una contrazione della marginalità industriale principalmente attribuibile alla revisione del sistema tariffario per il terzo periodo regolatorio (pari a circa 10 milioni di euro). Il risultato della Filiera Ambiente (gestione integrata del ciclo dei rifiuti) evidenzia una crescita del margine operativo lordo (+11 milioni di euro) grazie in particolare alla maggiore produzione di energia elettrica e calore dell’impianto di termovalorizzazione di Brescia e all’avvio di una nuova discarica a Comacchio (Fe), fenomeni che hanno contribuito a più che compensare la contrazione dell’attività produttiva dell’impianto di termovalorizzazione di Milano a causa di fermate programmate per interventi volti a ridurre ulteriormente le emissioni inquinanti ben al di sotto dei limiti previsti dalla normativa rilevante in materia. Il Risultato operativo netto pari a 537 milioni di euro (489 milioni di euro al 30 settembre 2007) include gli effetti dei maggiori ammortamenti, per circa 23 milioni di euro, connessi ai cespiti gratuitamente devolvibili delle centrali idroelettriche del Gruppo. La loro vita residua, a fini contabili, è stata rivista per effetto della sentenza n. 1 del 18 gennaio 2008 della Corte Costituzionale che ha decretato l’incostituzionalità di una parte della norma contenuta nella Legge finanziaria 2006 che prevedeva il prolungamento decennale delle concessioni idroelettriche. Gli oneri finanziari netti presentano un saldo di 143 milioni di euro (-93 milioni al 30 settembre 2007). L’incremento degli oneri finanziari è attribuibile principalmente, per circa 22 milioni di euro, al maggiore indebitamento medio registrato nei primi nove mesi del 2008 rispetto al corrispondente periodo del 2007 e al fair value dei derivati in portafoglio(-20 milioni di euro rispetto al valore registrato a fine settembre 2007). La quota dei proventi derivanti dalla valutazione delle partecipazioni secondo il metodo del patrimonio netto è stata pari a 29 milioni di euro, in riduzione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente di 54 milioni di euro per effetto del minore risultato netto della co-controllata Transalpina di Energia S. R. L. Gli altri proventi e costi non operativi, positivi per 13 milioni di euro al 30 settembre 2008, si riferiscono alle penali applicate ad un fornitore e riconosciute alla controllata Amsa S. P. A. Ad esito positivo di un contenzioso. Al 30 settembre 2007 tale voce presentava un valore negativo per 3 milioni di euro e si riferiva a costi inerenti al recupero delle imposte relative al periodo 1996-1999. Gli oneri per imposte sono risultati pari a 181 milioni di euro (152 milioni di euro al 30 settembre 2007) ed includono gli effetti del recente decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008 cd “Manovra d’Estate” che ha comportato l’introduzione di un’addizionale Ires pari al 5,5% per le società che operano nei settori di produzione e commercializzazione di gas ed energia elettrica, con un impatto a livello di Gruppo pari a circa 30 milioni di euro. Il Risultato netto da attività operative non correnti destinate alla vendita include gli effetti della valutazione, secondo il principio contabile internazionale Ifrs 5, al minore tra il costo, pari al valore della partecipazione al 31 dicembre 2007 e il fair value al netto dei costi di vendita, della partecipazione, pari al 20%, in E. On Produzione S. P. A. (già Endesa Italia S. P. A. ). Tale valutazione non comporta alcun effetto sul conto economico al 30 settembre 2008. L’effetto al 30 settembre 2007 era pari a 61 milioni di euro. L’utile netto consolidato del periodo di pertinenza del Gruppo, dedotto l’utile di pertinenza di terzi azionisti, è pari a 238 milioni di euro (333 milioni di euro al 30 settembre 2007). Rettificando il risultato pro forma al 30 settembre 2007 dal contributo di Transalpina di Energia e di Endesa Italia al netto delle minorities, l´utile netto consolidato sarebbe stato pari a 232 milioni di euro. Con la stessa metodologia e anche al netto degli effetti derivanti da cambiamenti normativi di carattere fiscale (Robin Tax) e legislativo (concessioni idroelettriche) l´utile netto al 30 settembre 2008 sarebbe stato pari a 257 milioni di euro. Capitale investito ed indebitamento finanziario netto - Al 30 settembre 2008 il capitale investito netto consolidato é pari a 8. 016 milioni di euro, alla cui copertura contribuiva il patrimonio netto per 4. 688 milioni di euro (di cui 866 milioni di euro riferiti a quote di terzi azionisti) e l’indebitamento finanziario netto per 3. 328 milioni di euro (3. 349 milioni di euro al 31 dicembre 2007, dato pro forma che includeva l’esborso connesso al dividendo straordinario riconosciuto agli azionisti di Asm S. P. A. E pari a 85 milioni di euro). L’attività operativa ha generato risorse finanziarie per 545 milioni di euro. Gli investimenti netti in immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie hanno assorbito risorse per 379 milioni di euro, comprensivi dell’esborso per acquisto di azioni proprie per 43 milioni di euro. Le variazioni di patrimonio netto hanno assorbito risorse per 230 milioni di euro, per effetto della distribuzione dei dividendi ordinari pari a 299 milioni di euro. Evoluzione prevedibile Alla luce degli andamenti economici dei primi nove mesi dell’anno si prevedono risultati industriali relativi all’intero esercizio 2008 in miglioramento rispetto a quelli conseguiti nel 2007. . |
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GRUPPO ACOTEL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30/9/2008. RICAVI TOTALI A 64,6 MILIONI DI EURO (+32%) UTILE NETTO A 3,7 MILIONI DI EURO (-1,2 MILIONI NEI PRIMI 9 MESI 2007) |
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Roma. 20 novembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Acotel Group S. P. A. Ha approvato in data 14 novembre il Resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 30 settembre 2008. Risultati nel periodo gennaio – settembre - Prendendo in considerazione il periodo 1° gennaio - 30 settembre 2008, il Gruppo Acotel ha conseguito ricavi consolidati totali per circa 64,6 milioni di Euro, in crescita del 32% rispetto ai 49 milioni di Euro dello stesso periodo del precedente esercizio. L’analisi per aree di business evidenzia che l’85,8% dei ricavi deriva dalla fornitura di servizi a valore aggiunto, il 12,3% dalla vendita di apparati per le Tlc mobili ed il rimanente 1,9% dalla vendita di sistemi e servizi nel campo della sicurezza. Nell’area dei servizi (55,4 milioni di Euro di ricavi), la maggior parte del giro d’affari (68,6%) deriva dalle vendite dirette ai consumatori finali (B2c) da parte della controllata statunitense Flycell Inc. E delle sue partecipate nei mercati di Usa, Brasile, Turchia, Spagna ed Italia; le vendite ai Network Operator rappresentano il 25,8% dell’area e riguardano l’erogazione di servizi in favore di Telecom Italia, in Italia e Brasile, e di operatori telefonici mobili dell’area mediorientale. La fornitura di servizi a clienti corporate, in prevalenza banche, rappresenta invece il 3,9% dei ricavi dell’area, mentre la rimanente quota dell’1,7% riguarda il fatturato conseguito con i clienti “media”. Per quanto riguarda la progettazione di apparati telematici, i ricavi sono stati pari a 7,9 milioni di Euro e si riferiscono alle attività svolte dalla controllata Jinny Software verso gli operatori di telefonia mobile operanti in Africa, America Latina, Asia, Europa, Medio Oriente e Nord America. Il sensibile incremento (+67%) rispetto allo stesso periodo del 2007 conferma il gradimento ottenuto dalla proposta commerciale e l’efficacia della politica di rafforzamento della struttura di vendita perseguita sia per linee interne sia per linee esterne. I ricavi conseguiti nell’area della progettazione di sistemi di sicurezza, pari a 1,3 milioni di Euro (1 milione nei nove mesi 2007), si riferiscono interamente alla controllata Aem S. P. A. Per l’attività di installazione, fornitura, assistenza e manutenzione degli impianti di telesorveglianza presso le questure italiane, alcune filiali provinciali della Banca d’Italia e presso alcune società del Gruppo Acea. Dal punto di vista geografico si conferma il trend, già emerso nei primi sei mesi dell’anno, di una progressiva e più omogenea distribuzione dei ricavi rispetto al passato, grazie alla sempre maggiore internazionalizzazione di Flycell e Jinny. Dal punto di vista della redditività, l’Ebitda consolidato - sempre con riferimento ai primi 9 mesi dell’anno - è risultato negativo per circa 2,1 milioni di Euro; la flessione rispetto all’analogo valore dell’esercizio precedente, positivo per 1,3 milioni di Euro, è da ricondurre alla decisione di accelerare il ritmo di crescita dimensionale e di accesso a nuovi Paesi che ha comportato un sensibile incremento dei costi pubblicitari per i servizi B2c negli Usa, in Turchia, in Brasile, in Spagna ed in Italia e dei maggiori costi per il personale. Gli ammortamenti sono stati pari a circa 1 milione di Euro (718 migliaia di Euro nei primi 9 mesi 2007) e si riferiscono in gran parte alle immobilizzazioni materiali (apparati per le Tlc e infrastrutture) ed in misura minore alle immobilizzazioni immateriali (software e licenze). Il risultato operativo (Ebit) consolidato si è attestato a -3,1 milioni di Euro rispetto al valore positivo per 618 migliaia di Euro del periodo gennaio-settembre 2007. I proventi da partecipazioni sono pari a circa 7,9 milioni di Euro e si riferiscono alla plusvalenza netta derivante dal conferimento del diritto di sfruttamento nel mercato italiano della piattaforma Noverca per i servizi Voip ed alla sottoscrizione da parte di Intesa San Paolo di parte dell’aumento di capitale deliberato dalla controllata Noverca Srl. Al netto di proventi finanziari netti per circa 945 migliaia di Euro (328 migliaia nel medesimo periodo 2007), di imposte stimate per il periodo di quasi 2 milioni di Euro e della quota di pertinenza di terzi, l’utile netto è risultato pari a circa 3,8 milioni di Euro (1,2 milioni di Euro dello stesso periodo dell’esercizio 2007). La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2008 è positiva per 41,8 milioni di Euro, con un incremento di 17,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2007 in virtù essenzialmente delle operazioni finanziarie intercorse con Intesa Sanpaolo S. P. A. Risultati nel periodo luglio – settembre - I ricavi trimestrali, pari a 23,4 milioni di Euro, presentano un incremento del 49% rispetto al terzo trimestre 2007 grazie alle citate positive performance commerciali realizzate da Flycell Inc. , unitamente alle sue controllate dirette, e da Jinny Software. L’ebitda consolidato è risultato negativo per 2,4 milioni di Euro, in flessione rispetto al terzo trimestre 2007 a causa dei citati investimenti pubblicitari (+77%) e dei maggiori costi per il personale (+25%). Al netto degli ammortamenti (347 migliaia di euro) l’Ebit è risultato negativo per 2,7 milioni di Euro. Per effetto della gestione finanziaria (positiva per 730 migliaia di euro), della stima delle imposte del periodo (704 migliaia di Euro), e del risultato di pertinenza di terzi (-17 migliaia di Euro), la perdita del terzo trimestre 2008 è pari a 2,7 milioni di Euro (-992 migliaia di Euro nel 2007). Fatti di rilievo avvenuti nel trimestre - Si segnala l´avvio delle attività commerciali di Flycell Inc. In Spagna ed in Italia, dove è stata costituita Flycell Italia S. R. L. Tali attività, impostate secondo il modello di business già sperimentato negli altri paesi, si basano sui nuovi portali www. Flycell. Es e www. Flycell. It, messi “on line” nei primi giorni di luglio. Nell’ambito della progettazione di apparati telematici si segnala invece l´elevato numero di ordini acquisiti dalla controllata Jinny Software, il cui portafoglio alla fine del trimestre è salito a 14 milioni di euro, e la costituzione della Jinny Software Panama Inc. , con sede a Panama City, deputata a presidiare tutte le attività inerenti l’area Caraibica. . |
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ACEA TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2008 RICAVI CONSOLIDATI: 2.290,4 MILIONI DI EURO (+26,6%) UTILE NETTO DI GRUPPO: 110,0 MILIONI DI EURO (+4,4%) |
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Roma, 20 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Acea Spa, presieduto da Giancarlo Cremonesi, ha approvato, il 10 novembre, la Relazione trimestrale al 30 settembre 2008. Nella stessa seduta, il Consiglio di Amministrazione di Acea ha provveduto a nominare: membro e coordinatore del Comitato per il Controllo Interno Paolo Bassi; membro e coordinatore del Comitato per la Remunerazione Geminello Alvi; membro del Comitato per la Remunerazione Jean-louis Chaussade. I risultati dei primi nove mesi del 2008, in linea con le previsioni della Società, sono influenzati dalle modifiche apportate al criterio di consolidamento di Tirreno Power e Umbra Acque. A parità di perimetro, l’Ebitda al 30 settembre 2008 registra una crescita del 10,3% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Risultati Al 30 Settembre 2008 - I ricavi consolidati, pari a 2. 290,4 milioni di Euro, registrano un aumento di 481,3 milioni di Euro (+26,6%) rispetto ai 1. 809,1 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2007, attribuibile al contributo positivo di tutte le gestioni idriche e all’aumento dei volumi di energia elettrica venduta. Il costo del lavoro passa da 171,0 milioni di Euro del 30/9/07 a 197,3 milioni di Euro al 30/9/08 (+26,3 milioni di Euro). Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente è influenzato dall’impatto sul dato al 30 settembre 2007 del recepimento, ai fini del calcolo Ias 19, della modifica normativa relativa al Tfr, che pesa sulla variazione per 7,3 milioni di Euro. Escludendo tale effetto, il costo del lavoro al 30 settembre 2008 aumenta di 19 milioni di Euro prevalentemente a causa delle modifiche del perimetro di consolidamento. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) consolidato cresce del 22,6% a 438,5 milioni di Euro contro i 357,7 milioni di Euro del 30/9/07. La variazione è determinata principalmente: dall’aggiornamento della tariffa elettrica introdotto dal nuovo ciclo (2008- 2011) a partire dal 1° gennaio 2008; dal consolidamento proporzionale di Tirreno Power (39,1 milioni di Euro); dall’avvio dell’operatività a fine 2007 della centrale di Leinì; dal riavvio della centrale di Voghera, indisponibile per tutto il primo semestre dell’anno in corso; dal consolidamento proporzionale di Umbra Acque (3,2 mln di Euro); dalla crescita dei margini per il miglioramento della gestione industriale. Alla formazione dell’Ebitda complessivo concorrono: le gestioni idriche per il 39%; le reti dell’energia per il 38%; il mercato dell’energia per il 18%; la termovalorizzazione per il 5%. Il Risultato Operativo (Ebit) del Gruppo conseguito nei primi nove mesi del 2008 ammonta a 262,1 milioni di Euro, con un aumento di 65,3 milioni di Euro rispetto ai 196,8 milioni di Euro del 30/9/07, pari al +33,2%. Il Risultato ante imposte si attesta a 193,7 milioni di Euro e registra un incremento del 4,8% rispetto ai primi nove mesi del 2007. La variazione risente dell’iscrizione al 30/9/07 dell’importo di 19,9 milioni di Euro relativo all’earn out sul prezzo pagato da Electrabel per le azioni della società di vendita dell’energia elettrica. Al netto di tale provento, la variazione del periodo è pari al +17,4% 3 L’utile netto consolidato, al netto della quota di pertinenza delle minoranze, risulta pari a 110,0 milioni di Euro (+4,4% rispetto ai 105,4 milioni di Euro del 30/9/07). Le imposte sul reddito a carico del periodo sono pari a 78,6 milioni di Euro (tax rate 40,6%) e risentono, tra l’altro, delle modifiche normative introdotte dalla Finanziaria 2008 e dal Dl 25 giugno 2008 n. 112 (cosiddetta Robin Tax). Il tax rate del periodo, proformato al fine di un confronto omogeneo con il precedente esercizio, si attesta al 38,6% registrando una riduzione di due punti percentuali. L’utile per azione è di 0,5163 Euro (0,4948 Euro al 30/9/07). Gli investimenti complessivi dei primi nove mesi del 2008, pari a 283,1 milioni di Euro rispetto ai 252,6 milioni di Euro del 30/9/07, sono ripartiti tra: gestioni idriche: 148,5 milioni di Euro (52% del totale); reti dell’energia: 95,9 milioni di Euro (34% del totale); mercato dell’energia: 21,5 milioni di Euro (8% del totale); termovalorizzazione: 9,6 milioni di Euro (3% del totale); capogruppo: 7,6 milioni di Euro (3% del totale). La Situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2008 evidenzia un capitale investito netto di 3. 114,7 milioni di Euro (2. 762,2 milioni di Euro al 31/12/07), coperto per 1. 412,1 milioni di Euro dal patrimonio netto complessivo (1. 439,7 milioni di Euro al 31/12/07) e per 1. 702,6 milioni di Euro dall’indebitamento finanziario netto (1. 322,5 milioni di Euro al 31/12/07 e 1. 682,3 milioni di Euro al 30/6/08). L’aumento dell’indebitamento finanziario netto è influenzato: - dalla variazione del perimetro di consolidamento (154,9 milioni di Euro, di cui 127,1 milioni di Euro si riferiscono a Tirreno Power e 17,4 milioni di Euro a Umbra Acque); - dal crescente fabbisogno legato agli investimenti (+30,5 milioni di Euro rispetto al periodo precedente); - dal disallineamento tra il costo dell’approvvigionamento dell’energia ed i ricavi derivanti dalla fatturazione (che avviene in tempi successivi) della medesima componente. Tale aumento, che caratterizza il terzo trimestre, viene abitualmente riassorbito a fine anno. A parità di perimetro, la posizione finanziaria netta risulta negativa per 1. 547,7 milioni di Euro (+17,0% rispetto al dato del 31/12/07 e +1,8% rispetto al dato proformato del 30/6/08). Al 30 settembre 2008, il gearing (rapporto tra indebitamento finanziario netto e capitale investito) è pari al 54,7% (47,9% a fine 2007). Risultati Al 30 Settembre 2008 Per Settore Di Attivita’ Area idrica - Nei primi nove mesi del 2008 l’Ebitda dell’area idrica aumenta del 14,0% a 173,3 milioni di Euro. Al 30/9/08, i volumi di acqua fatturata dall’Ato2-lazio Centrale sono pari a 334 milioni di metri cubi (330 milioni di metri cubi al 30/9/07). L’acqua fatturata dagli altri Ato si attesta a 232 milioni di metri cubi (187 milioni di metri cubi al 30/9/07). Reti dell’Energia - Le Reti dell’Energia nei primi nove mesi del 2008 registrano una flessione dell’Ebitda del 2,7% a 170,0 milioni di Euro. Al 30/9/08, l’energia elettrica immessa in rete è pari a 9. 041,3 Gwh (8. 739,3 Gwh al 30/9/07), così ripartita: - mercato di maggior tutela 4. 695,1 Gwh (4. 642,0 Gwh al 30/9/07); - mercato libero e di salvaguardia 4. 346,2 Gwh (4. 097,3 Gwh al 30/9/07). Mercato dell’Energia - Nei primi nove mesi dell’anno in corso, l’Ebitda dell’area Mercato dell’Energia aumenta del 220,7% a 80,5 milioni di Euro. La variazione risente del consolidamento della partecipazione in Tirreno Power, il cui contributo all’Ebitda nei primi nove mesi del 2008 è pari a 39,1 milioni di Euro. La produzione di energia elettrica è pari a 13. 145,3 Gwh (di cui 403,0 Gwh da impianti idroelettrici, 12. 710,3 Gwh da impianti termoelettrici e 32,0 Gwh da impianti eolici), rispetto a 3. 221,1 Gwh al 30/9/07. Si evidenzia che la centrale di Voghera, ferma per guasto per quasi tutto il primo semestre, è stata riavviata il 13 giugno 2008. Le vendite di elettricità sono pari a 13. 190 Gwh (12. 678 Gwh al 30/9/07) ripartite nel seguente modo: - mercato di maggior tutela 3. 721 Gwh (4. 289 Gwh al 30/9/07); - mercato libero e di salvaguardia 9. 469 Gwh (8. 389 Gwh al 30/9/07). Termovalorizzazione - Il contributo dell’attività di termovalorizzazione all’Ebitda del Gruppo al 30 settembre 2008 è pari a 19,7 milioni di Euro (17,9 milioni di Euro al 30/9/07). Nei primi nove mesi del 2008 gli impianti di San Vittore e Terni hanno ceduto energia elettrica per 104. 908 Mwh (106. 038 Mwh al 30/9/07). Fatti Di Rilievo Successivi Alla Chiusura Del Terzo Trimestre 2008 Ed Evoluzione Prevedibile Della Gestione Il 29 ottobre 2008, Giancarlo Cremonesi, Geminello Alvi e Paolo Bassi sono entrati a far parte del Consiglio di Amministrazione di Acea Spa quali Consiglieri indipendenti. In tale occasione, il Cda ha eletto Giancarlo Cremonesi Presidente della Società. Reti dell’Energia – Si confermano la prosecuzione dell’installazione dei contatori digitali nella città di Roma, con oltre 1,1 milioni di misuratori sostituiti, in linea con quanto previsto dal Piano aziendale e lo sviluppo del programma nel comparto fotovoltaico. Mercato dell’Energia – Prosegue l’impegno nello sviluppo dei progetti eolici, coerentemente con gli obiettivi del Piano 2008-2012, finalizzati a garantire un modesto incremento dell’attuale quota di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili e a soddisfare il fabbisogno in termini di Certificati Verdi. Per quanto riguarda la vendita di energia elettrica, prosegue l’impegno della Società nella gestione e nello sviluppo del portafoglio clienti, migliorando il livello dei servizi offerti. Idrico – Il Gruppo è impegnato nel consolidamento della propria posizione di primo player nazionale, con una quota di mercato superiore al 14,5% della popolazione complessiva. Termovalorizzazione – Prosegue l’implementazione del programma di investimenti pianificati per l’esercizio 2008. Si è concluso l’iter autorizzativo relativo all’impianto di gassificazione del Combustibile da Rifiuti (Cdr) di Albano per il quale è previsto a breve l’inizio dei lavori. Dal primo settembre è operativa la società Acea8cento, controllata da Acea, che cura direttamente l’attività di customer care per le maggiori società del Gruppo che svolgono attività di distribuzione e vendita di energia elettrica, gas ed acqua. Sulla base dei risultati conseguiti e delle attuali previsioni sull’andamento della gestione nell’ultimo trimestre del 2008, la Società conferma, per l’anno in corso, il raggiungimento degli obiettivi indicati nel Piano economicofinanziario 2008-2012. . |
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ASCOPIAVE: RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI 2008. RICAVI CONSOLIDATI EURO 537,5 MILIONI (+132,2%) UTILE NETTO DEL GRUPPO EURO 7,9 MILIONI (-24,8%) |
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Pieve di Soligo, 20 novembre 2008 Si è riunito il 13 novembre, sotto la presidenza di Gildo Salton, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S. P. A. , per deliberare, tra l’altro, in merito (i) all’approvazione del resoconto intermedio di gestione del Gruppo Ascopiave al 30 settembre 2008; (ii) alla richiesta all’Assemblea dei Soci di autorizzare un piano di acquisto e disposizione di azioni ordinarie della Società; (iii) all’approvazione della relazione illustrativa predisposta dagli amministratori ai sensi degli artt. 73 e 93 del Regolamento Consob del 14 maggio 1999, n. 11971; (iv) all’attuazione del piano di acquisto di azioni proprie oggetto della suddetta richiesta di autorizzazione e conferimento dei necessari poteri. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì dato mandato al Presidente Gildo Salton di convocare, entro la fine dell’anno in corso, l’Assemblea dei Soci per l’adozione delle delibere di propria competenza. Approvazione del resoconto intermedio di gestione del Gruppo Ascopiave al 30 settembre 2008 In data odierna il Consiglio di Amministrazione ha approvato il resoconto intermedio di gestione del Gruppo Ascopiave al 30 settembre 2008. Il Gruppo Ascopiave chiude i primi nove mesi del 2008 con ricavi consolidati a 537,5 milioni di Euro. La significativa crescita del fatturato (+132,2% rispetto allo stesso periodo del 2007) è dovuta allo sviluppo delle attività di vendita di gas al Punto di Scambio Virtuale e come grossista ed alla crescita dei ricavi di vendita del gas al mercato finale, ascrivibile sia al perimetro di attività del 2007 che all’ampliamento dell’area consolidamento. Si precisa che il 2008 rappresenta infatti il primo esercizio di consolidamento dei dati economici delle società acquisite a fine 2007; Asm Dg è consolidata al 100%, mentre Estenergy ed Asm Set, sulle quali Ascopiave esercita un controllo congiunto con i rispettivi soci di maggioranza, sono consolidate pro-quota al 49%. Con effetto dal 1° luglio sono state consolidate inoltre le società Edigas Due ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas, attive rispettivamente nella distribuzione e vendita di gas in Lombardia, Liguria e Piemonte. L’allargamento del perimetro di consolidamento, rispetto ai primi nove mesi del 2007, ha comportato ricavi aggiuntivi per 92,2 milioni di Euro. In miglioramento l’Ebitda, in crescita di Euro1,8 milioni (7,0%), mentre l’Utile Netto del Gruppo segna una flessione di Euro 2,6 milioni (-24,8%), dovuta all’incremento degli ammortamenti (+Euro 2,1 milioni) e del peso degli oneri finanziari netti (+Euro 4,8 milioni), parzialmente compensato dal decremento delle imposte (-Euro 2,6 milioni). Le variazioni sui margini indicate devono peraltro tenere in considerazione il fatto che il risultato dei primi nove mesi dell’esercizio precedente ha beneficiato di un provento straordinario di Euro 3,9 milioni dovuto alla ripresa del fondo accantonato prudenzialmente nel 2006 a fronte dei presunti oneri derivanti alla società di vendita del gas Ascotrade dall’applicazione dei provvedimenti tariffari assunti dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas con la deliberazione n. 248/04 e seguenti. Normalizzando i risultati dei primi nove mesi del 2007 da tale provento, l’Ebitda dei primi nove mesi del 2008 registrerebbe una crescita di Euro 5,7 milioni (+26. 7%), mentre l’Utile Netto si attesterebbe sui livelli precedenti. L’incremento dell’Ebitda è stato raggiunto grazie alla crescita dei volumi di gas venduto, al miglioramento della marginalità specifica sull’attività di vendita al dettaglio e di distribuzione, all’allargamento del perimetro di consolidamento, oltre che al contributo positivo della nuova attività di vendita di gas come trader e grossista. Il consolidamento delle società Estenergy, Asm Set e Asm Dg, Edigas Due ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas ha avuto un impatto positivo sull’Ebitda di Gruppo per 2,3 milioni di Euro e sull’Ebit per 0,5 milioni di Euro. La crescita degli ammortamenti rispetto ai primi nove mesi del 2007 è dovuta prevalentemente al consolidamento delle società neo-acquisite, mentre l’incremento degli oneri finanziari è stato determinato dall’andamento dell’esposizione debitoria negli ultimi dodici mesi, influenzata in parte da dinamiche di natura straordinaria e temporanea riconducibili alla gestione del capitale circolante ed in parte a variazioni strutturali legate agli investimenti in acquisizioni societarie realizzati a fine 2007 (Estenergy, Asm Set e Asm Dg) e nei primi nove mesi del 2008 (Edigas Esercizio Distribuzione Gas ed Edigas Due). I volumi di gas venduto al mercato finale nei primi nove mesi del 2008 dalle società consolidate al 100% sono stati pari a 576 milioni di metri cubi (di cui 4 milioni di metri cubi dovuti alle vendite di gas nel terzo trimestre 2008 da parte di Edigas Due), segnando una crescita del 11,5% rispetto allo stesso periodo del 2007, caratterizzato da una termica molto mite. A questi si aggiungono i volumi delle società consolidate al 49% (Estenergy ed Asm Set), che nei primi nove mesi del 2008 hanno venduto complessivamente 322 milioni di metri cubi di gas. L’attività di vendita al Punto di Scambio Virtuale e come grossista, svolta dalla controllata Ascotrade, ha infine comportato, nel periodo, la movimentazione di 603 milioni di metri cubi. Per quanto riguarda le società consolidate al 100%, la crescita dei volumi venduti si è accompagnata ad un incremento della clientela servita che, al 30 settembre 2008, ha raggiunto le 387. 800 unità, con una crescita di 38. 700 clienti rispetto al termine del terzo trimestre 2007 (+11,1%), di cui 31. 800 sono dovuti al primo consolidamento di Edigas Due. Le società consolidate al 49% (Estenergy ed Asm Set) al 30 settembre 2008 gestivano invece 270. 500 clienti. Per quanto concerne l’attività di distribuzione del gas, i volumi erogati attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati oltre 568 milioni di metri cubi (+20,7% rispetto ai primi nove mesi del 2007), di cui 38 milioni attraverso le società neo-acquisite Asm Dg (34 milioni di metri cubi nei primi nove mesi del 2008) ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas (4 milioni di metri cubi nel terzo trimestre del 2008). La rete distributiva ha seguito i trend di sviluppo storicamente consolidati e, per effetto delle nuove estensioni e del consolidamento delle attività di Asm Dg e di Edigas Esercizio Distribuzione Gas, al 30 settembre 2008 ha un’estensione di oltre 7. 350 chilometri. Nei primi nove mesi del 2008 il Gruppo ha realizzato investimenti netti per oltre 50,4 milioni di Euro, di cui Euro 36,5 milioni in acquisizioni societarie (acquisizione di Edigas Due, Edigas Esercizio Distribuzione Gas e di quote di partecipazione in Global Energy e Le Cime Servizi) e Euro 13,9 prevalentemente nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas. Al 30 settembre 2008 la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è pari a 69,0 milioni di Euro, di cui 3,3 milioni di Euro dovuti al consolidamento integrale o pro-quota della posizione finanziaria delle società neo-acquisite. Più in dettaglio, nei primi nove mesi del 2008 la variazione della Posizione Finanziaria Netta, pari a 37,8 milioni di Euro, stata determinata da: Autofinanziamento (utile + ammortamenti): +18,6 milioni di Euro; Gestione del capitale circolante netto: +80,0 milioni di Euro; Investimenti in acquisizioni societarie: -36,5 milioni di Euro; Consolidamento della posizione finanziaria netta delle società neo-acquisite: +8,1 milioni di Euro; Altri investimenti netti: -13,9 milioni di Euro; Gestione patrimonio (distribuzione dividendi e acquisto azioni proprie): -18,5 milioni di Euro. Richiesta di autorizzazione all’Assemblea di un piano di acquisto e disposizione di azioni ordinarie della Società L’assemblea sarà chiamata ad autorizzare il Consiglio di Amministrazione a porre in essere atti di acquisto e di disposizione, in una o più volte, su base rotativa, di un numero massimo di azioni ordinarie in maniera tale che la Società non venga a detenere in alcun momento una partecipazione superiore al 10% del capitale sociale della stessa (pari, alla data odierna, a 23. 441. 157 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,00 ciascuna), nel rispetto dei termini e delle condizioni determinate dall’Assemblea, nonché delle norme legislative e regolamentari applicabili. L’operazione è finalizzata a consentire alla Società di acquisire azioni proprie da utilizzare, coerentemente con le linee strategiche della Società, per operazioni di alienazione e/o permuta di azioni proprie in vista o nell’ambito di accordi con partner strategici o per l’esecuzione di operazioni di investimento finalizzate all’acquisizione di partecipazioni o pacchetti azionari o per altre operazioni di finanza straordinaria che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie. Il piano proposto è altresì finalizzato a consentire alla Società di intervenire, nel rispetto della normativa vigente, per contenere eventuali movimenti anomali delle quotazioni e per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi, a fronte di fenomeni distortivi legati ad un eccesso di volatilità o a una scarsa liquidità degli scambi. La proposta di autorizzazione prevede che le operazioni di acquisto possano essere effettuate secondo le modalità operative stabilite nel Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S. P. A. Ed in conformità a quanto indicato nell’art. 132 del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e nell’art. 144-bis, comma 1, lettera b) e c) della Deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e che il corrispettivo unitario per l’acquisto delle azioni sia stabilito di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione o dall’amministratore all’uopo delegato, fermo restando che lo stesso non potrà essere né inferiore né superiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nel giorno di borsa precedente ad ogni singola operazione di acquisto. Per quanto riguarda la disposizione delle azioni proprie così acquistate, la proposta di autorizzazione prevede che la loro cessione potrà essere effettuata nel rispetto delle modalità previste dalla normativa vigente e che il corrispettivo per l’alienazione delle azioni proprie sarà determinato dal Consiglio di Amministrazione o dall’amministratore all’uopo delegato con l’unico vincolo costituito dal corrispettivo minimo che (salvo talune specifiche eccezioni) non potrà essere inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nel giorno di borsa precedente ad ogni singola operazione di cessione. L’autorizzazione ad effettuare acquisti di azioni proprie è richiesta per una durata massima di 18 mesi a far tempo dalla data di rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Assemblea. All’assemblea, che sarà convocata entro la fine dell’anno in corso, è altresì richiesta l’autorizzazione a disporre delle azioni acquistate senza limiti temporali. Alla data odierna la Società possiede un numero di azioni proprie pari a 3. 253. 191 per un valore nominale di Euro 3. 253. 191 (pari all’ 1,39% del capitale sociale) che risultano contabilizzate a riduzione delle riserve disponibili iscritte nel patrimonio netto della Società. Nessuna società controllata dalla Società detiene azioni di Ascopiave S. P. A. Per dare attuazione al piano, il Consiglio di Amministrazione richiederà all’Assemblea di essere autorizzato a utilizzare l’intero importo degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato che non risultino intaccati da perdite di periodo. Dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007 l’importo complessivo di tali riserve ed utili risulta pari a Euro 59. 353. 992,53. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di iniziare a dare esecuzione al piano di acquisto e disposizione di azioni proprie immediatamente dopo la sua approvazione da parte dell’Assemblea, conferendo al Presidente del Consiglio di Amministrazione tutti i necessari poteri. Al termine della seduta il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni del Presidente del Collegio Sindacale, Gaetano Terrin, a causa del limite al cumulo degli incarichi di amministrazione e controllo di cui all’articolo 148-bis, comma 1 del d. Lgs. N. 58/1998, ringraziandolo per il significativo contributo apportato alla società nello svolgimento del suo mandato. Secondo quanto previsto dallo statuto sociale, al posto del dott. Gaetano Terrin, subentra il sindaco supplente dott. Paolo Nicolai, il quale, all’atto della sua nomina, apparteneva alla medesima lista del sindaco dimissionario espressione della minoranza. . |
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TOSCANA: L´ASSESSORE FRAGAI HA ACCOMPAGNATO IERI UNA DELEGAZIONE DI CINQUE GIOVANI TOWN MEETING SULL´ENERGIA, CONSEGNATI I RISULTATI AL PARLAMENTO UE |
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Firenze, 20 novembre 2008 - La Commissione speciale del Parlamento Europeo sui cambiamenti climatici terrà conto dell´electronic town meeting che si è svolto sabato alla Fortezza da Basso a Firenze. L´esperienza partecipativa, che ha coinvolto nell´arco di un´intera giornata oltre seicento giovani di tre diverse regioni europee – oltre alla Toscana, la spagnola Catalogna e la francese Poitou-charentes, strette in un dialogo telematico - sarà inserito nel rapporto finale che la Commissione presenterà a dicembre e che sarà votato in plenaria a febbraio, come pratica da valorizzare e da esportare. «Siamo orgogliosi dell´impegno preso dal presidente della Commissione speciale, Guido Sacconi – commenta l´assessore alla partecipazione, Agostino Fragai - E´ un apprezzamento per il lungo lavoro svolto fino ad oggi in Toscana, prima e finora unica regi one in Italia a scrivere ed approvare una legge per promuovere il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni prese dalle istituzioni» L´assessore ha accompagnato ieri mattina a Strasburgo una delegazione di tre ragazze e due ragazzi, estratti a sorte tra quanti sabato hanno partecipato al primo Town meeting continentale. A rappresentare la Toscana c´erano due diciottenni: Carlo Alberto Elmi da Prato e Alessandra Persiani, che vive a Piombino ma studia a Cecina. I ragazzi hanno incontrato per due ore il parlamentare europeo e presidente delal Commissione, Guido Sacconi. Hanno raccontato ciascuno le proprie impressioni e gli hanno consegnato il report, con i risultati della discussione di sabato. A proposito di nuove fonti energetiche il 55% dei seicento giovani europei coinvolti considera “irresponsabile” promuovere l´uso dell´energia nucleare: il più convinto “no” viene dagli spagnoli (63%) e dai frances i (59%). Sulle rinnovabili piace ai giovani toscani l´eolico, soprattutto se più partecipato: l´energia eolica è infatti importante, ma lo è per i giovani anche il paesaggio. . |
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LAVORI PUBBLICI. GIORGETTI: “STANZIATI 14 MILIONI DI EURO CONTRO IL CARO MUTUI” IN VENETO |
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Venezia, 20 novembre 2008 - 14 milioni di euro in tre anni per contrastare il caro mutui: è la cifra stanziata dalla Regione del Veneto nell’ambito del piano regionale contro la crisi economica e finanziaria. A sottolinearlo è Massimo Giorgetti, assessore ai Lavori pubblici, all’Edilizia pubblica, allo Sport e alla Sicurezza dei cittadini, che ricorda come l’obiettivo sia “risolvere i problemi dei nuclei familiari colpiti dalla lievitazione dei mutui e delle imprese costruttrici a corto di liquidità. ” Giorgetti spiega le modalità di intervento: “la prima consiste nello stanziamento di 14 milioni di euro per contrastare il caro mutui. Abbiamo pensato soprattutto ai problemi della famiglie che lavorano, che pensavano di investire sulla casa e si sono ritrovate a far fronte a una lievitazione della rata del mutuo da 500 a 800-900 euro. ” “C’è un problema sociale - aggiunge Massimo Giorgetti - e oggi si corre il rischio che questi nuclei familiari si ritrovino al limite della povertà o siano costretti a rimettere in gioco tutto ciò per cui hanno risparmiato, e cioè la casa. ” “Un altro intervento previsto - spiega ancora l’assessore - riguarda i nuclei familiari con figli piccoli e le giovani coppie: 5 milioni di euro saranno infatti assegnati, tramite bando, per l’acquisto, la costruzione o il recupero di immobili da adibire ad abitazione. ” “Vi è poi un terzo intervento - aggiunge l’assessore - che si rivolge a quella fascia di cittadini che non è abbastanza povera per accedere alle abitazioni di edilizia pubblica, ma non è così ricca da potersi permettere l’acquisto di case che possono costare anche alcune centinaia di milioni di euro. ” “La Regione - spiega Giorgetti - ha pensato anche ad una collaborazione con le Fondazioni bancarie, che presenteremo martedì, per far nascere un fondo etico, stanziando a questo scopo 5,5 milioni di euro”. . |
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MERCATO IMMOBILIARE MILANO NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO LE QUOTAZIONI DI MILANO SONO DIMINUITE DEL 2.2%. |
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2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
I sem 2008 |
+15. 2% |
10. 9% |
+13. 5% |
+10. 8% |
+6. 9% |
+4. 7% |
+5. 7% |
+1. 8% |
-2. 2% | Milano, 20 novembre 2008 - In diminuzione del 3. 1% le quotazioni degli immobili nelle aree centrali della città. I tempi di vendita aumentano e il gap tra domanda ed offerta si amplia sempre di più. La maggiore offerta di immobili in vendita fa temporeggiare sempre più gli acquirenti, ben disposti ad acquistare, investendo anche cifre elevate, ma solo se sussistono determinati standard qualitativi. In zona Duomo, nei primi sei mesi dell’anno, si sono compravenduti soprattutto tagli piccoli (bilocali) acquistati da genitori per i figli o da professionisti a Milano per lavoro e le vendite si sono realizzate in special modo su via Torino e nelle traverse dove, per una soluzione ristrutturata si pagano anche 7500 € al mq. Le richieste sono sempre più selettive e indirizzate ad abitazioni situate ai piani alti, luminose ed inserite in contesti d’epoca. E’ molto più difficile collocare con successo sul mercato gli immobili situati ai piani bassi e soprattutto inserti in contesti degli anni ’50-’60. In zona Missori sono in corso degli interventi di ristrutturazione su vecchie case da cui si ricaveranno tagli piccoli (50-70 mq), con operazioni di frazionamento e attici. Rallentamento del mercato anche in Brera, più richiesto da un target giovane, soprattutto in locazione. La domanda di immobili si orienta sia sui tagli piccoli, monolocali e bilocali, che sono stati maggiormente compravenduti che sui tagli più grandi (200 mq). Le abitazioni più richieste sono state quelle d’epoca inserite nel tratto compreso tra corso Garibaldi e le sue traverse, che si estende verso il centro della città (via Solferino, via Palermo) e dove si concentrano soprattutto le tipologie d’epoca. Per una soluzione ristrutturata si pagano anche 9000 € al mq. Il mercato delle soluzioni di prestigio ha tenuto bene su entrambe le zone ma parliamo di un mercato di nicchia che regge grazie anche all’ offerta esigua. Le richieste in questo caso si orientano su tagli oltre i 200 mq, posizionati all’ultimo piano, con affreschi, dotati di vista o terrazzo, posizionati in contesti tranquilli e silenziosi. Abbastanza stabile il mercato delle locazioni che registra una buona richiesta soprattutto sui piccoli tagli richiesti da studenti, italiani e stranieri e da dirigenti a Milano per lavoro. Nei primi sei mesi dell’anno si sono ribassate le quotazioni degli immobili della zona di Porta Ticinese – Parco delle Basiliche. Chi ha comprato lo ha fatto per necessità e si è rivolto alla prima abitazione in assoluto. Chi ha venduto lo ha fatto prevalentemente perché ha acquistato contemporaneamente un’altra abitazione e necessitava del capitale e in questo caso le quotazioni sono state riviste verso il basso. Tra gli investitori resistono i genitori degli studenti universitari. Il prezzo dell’immobile sta diventando fondamentale per la conclusione della compravendita. Si registrano maggiori difficoltà per la vendita dei tagli più grandi (dal quattro locali in su). Le soluzioni di pregio, tra 120 e 150 mq, registrano maggiori difficoltà di vendita se superano il milione di €, anche se con finiture e caratteristiche di rilievo. Mentre per le abitazioni di lusso, oltre i 200 mq, se la posizione è ottimale e l’immobile molto signorile, il venditore può ancora realizzare importanti valori. Anche le tempistiche di vendita sono aumentate e si registrano tempi minimi di 4 mesi. Particolarmente apprezzate le soluzioni, ben rifinite, di 40-50 anni fa, situate intorno al Parco delle Basiliche perché più esclusivo. Per un buon usato difficilmente si scende sotto i 5000 € al mq. Apprezzate anche le tipologie del 1800 e quelle più recenti degli anni ’60-’70 situate in via Arena e via Conca del Naviglio. Per un buon usato si spendono cifre medie di 4700-4800 € al mq. Sul mercato delle locazioni si registra una diminuzione dei canoni e in zona sono sempre protagonisti gli studenti e coloro che si trovano a Milano per motivi di lavoro. Per un bilocale oggi non si superano 1000 €. Tra le macroaree che hanno registrato la contrazione più sensibile delle compravendite c’è quella di Bovisa-sempione (-3. 8% nella prima parte dell’anno) che vede performance particolarmente negative nei quartieri di Espinasse-certosa e Sarpi-canonica. Il calo delle quotazioni nel quartiere di Espinasse-certosa ha riguardato in particolare la zona più popolare, dove si concentravano in passato le compravendite degli stranieri e di coloro che non potevano permettersi investimenti cospicui. Tra queste Villa Pizzone dove ci sono abitazioni dell’Aler degli anni ’50-’60 ma anche vecchie case di ringhiera. Per una soluzione usata si spendono cifre medie di 2000€ al mq. Hanno tenuto le quotazioni in piazzale Accursio e viale Espinasse così come quelle situate in viale Certosa presso gli stabilimenti della Bayer, dove ci sono stabili civili degli anni ’50-’60. La ricerca vede protagonisti famiglie, giovani coppie, single alla ricerca di bilocali e trilocali. Su viale Espinasse ci sono degli immobili di nuova costruzione venduti a 3200 € al mq. Al momento non si prevedono interventi di riqualificazione per la zona ma la vicinanza alla Bovisa potrebbe avere effetti benefici anche in questo quartiere. Infatti alla Bovisa si prevede la realizzazione di un parco scientifico, una sorta di cittadella per migliaia di persone che possano vivere e lavorare. Si prevede il raddoppio del Politecnico, un parco scientifico ed industriale che conviva con aree verdi, negozi, residenze, teatri, cinema e altre strutture di intrattenimento. In ribasso le quotazioni dell’area di Sarpi-canonica dove le trattative si sono prolungate anche fino a quattro mesi. Ad avere successo tra gli acquirenti sono state soprattutto le tipologie d’epoca, costruite tra la fine dell’800 ed i primi del ‘900 e caratterizzate da soffitti alti, camino e pavimenti in legno. Le richieste si concentrano soprattutto sulle abitazioni situate in via Londonio, corso Sempione e in tutta l’area adiacente al parco Sempione. In questa zona si possono acquistare appartamenti in palazzi nati negli anni ’60 e ’70 (4000 € al mq per una tipologia ristrutturata) oppure soluzioni in case d’epoca (4500 € per una tipologia ristrutturata). I top prices si realizzano in via Melzi D’eril o via Canova dove soluzioni d’epoca costano anche 5000 € al mq. Da settembre 2008 via Paolo Sarpi è diventata isola pedonale. Sul mercato degli immobili in locazione, i canoni elevati spingono all’acquisto. Le richieste di affitto provengono essenzialmente da singles e giovani coppie. Il canone di un bilocale è di 650-700 € al mese mentre quello di un trilocale è di 750-800 € al mese. In diminuzione del 2. 8% anche le quotazioni degli immobili nella macroarea di Fiera-san Siro, con ribassi abbastanza generalizzati su tutti i quartieri ad eccezione di Fiera-monterosa dove, in questi primi sei mesi dell’anno, non si sono registrati cali di compravendite e difficoltà di incontro tra domanda ed offerta. I proprietari degli immobili hanno compreso il nuovo andamento del mercato e, di conseguenza, le tempistiche di vendita e le trattative non hanno subito allungamenti. Il target medio della zona è rappresentato soprattutto da famiglie che acquistano per uso diretto, a cui piace la zona e che quasi sempre vi hanno già vissuto. Nei primi sei mesi dell’anno hanno preferito soprattutto le tipologie già ristrutturate o comunque abitabili. Non ci sono investitori dal momento che i prezzi sono elevati per questo tipo di acquisto mentre le locazioni sono in linea con quelle dei quartieri limitrofi. Nell’ultimo anno si registra poco movimento sul mercato delle locazioni, perché i locatari selezionati ricercati dai proprietari, al momento, non sono presenti sul mercato che invece vede una domanda alimentata soprattutto da stranieri. Le tipologie più richieste sono il trilocale ed il quattro locali. Tra le zone più ambite c’è viale Monterosa e le sue traverse dove si concentrano soluzioni degli anni ’20 e ’30 e condomini signorili degli anni ’60-’70, con appartamenti non inferiori a 200 mq. Per un buon usato non si spendono meno di 5000 € al mq. Leggermente inferiori le quotazioni dei condomini medio-signorili degli anni ’60 situati in via Albani e valutati mediamente da 3500 a 4500 € al mq. La zona, dopo i benefici legati al trasferimento della Fiera a Rho, ha acquistato maggiore tranquillità e allo stesso tempo ci sono aspettative di miglioramento per la realizzazione del progetto City Life che ha portato già alla demolizione dei vecchi capannoni della Fiera. Ricordiamo che esso prevede quasi 290 mila mq tra interventi residenziali, negozi e terziario, oltre 165 mila mq di aree verdi, poco più di 28 mila mq per piazze e spazi pubblici, 27 mila mq di parcheggi pubblici, un museo di arte contemporanea, una linea della metropolitana. Nella macroarea Città Studi-indipendenza si registra una diminuzione delle quotazioni del 2. 6% che vede contrapposte performance dinamiche in Piceno – Plebisciti e, al ribasso, in Città Studi – Pacini e Padova-crescenzago. In quest’ultimo la posizione periferica ed una serie di disordini sociali registrati negli ultimi mesi rende difficile vendere gli immobili se non dopo una serie sensibile di ribassi. Ad acquistarli sono persone che hanno legami con la zona oppure giovani coppie che non possono permettersi spese elevate per l’abitazione. In passato in zona hanno acquistato numerosi stranieri, ma al momento la loro domanda è decisamente diminuita. Si cercano prevalentemente bilocali che consentono una spesa compresa tra 120 e 130 mila €. Il quartiere comunque è interessato dal progetto del recupero dell’area dell’ex Magneti Marelli ora nella sua fase più importante. Si prevede la fine dei lavori per il 2010. Si costruiscono appartamenti e villettine a schiera. E’ stata ultimata invece la filotramvia che collega viale Monza con il quartiere Adriano. Il nuovo si vende a 2800 € al mq. Sempre in questo quartiere ci sono numerosi stabili in edilizia convenzionata che si collocano con difficoltà sul mercato. A Crescenzago prevalgono le soluzioni civili degli anni ’70. In lieve ribasso le quotazioni degli immobili nella zona di Città Studi – Pacini dove si registra una tenuta dei piccoli tagli ed un calo sulle abitazioni di dimensione più grande. Esiste una certa difficoltà per coloro che desiderano vendere e soprattutto realizzare un surplus o recuperare almeno il valore a cui avevano acquistato. E’ più difficile infatti che riescano a farlo perché si trovano di fronte acquirenti che hanno ridotto il budget. Il taglio più richiesto è il bilocale, apprezzato soprattutto da chi deve realizzare il primo acquisto, dai genitori degli studenti universitari e dagli investitori che continuano ad acquistare in zona grazie alla presenza dell’Università. Gli immobili hanno quotazioni molto diverse a seconda che ci si trovi verso piazza Piola o verso Lambrate. Nel primo caso infatti sono disponibili soluzioni d’epoca valutate mediamente intorno a 3500 € al mq mentre abitazioni degli anni 50-’70 sono disponibili verso Lambrate dove le quotazioni scendono a 3000 € al mq. Performance ancora positive per gli immobili nella zona di Piceno-plebisciti dove, nei primi sei mesi dell’anno, si sono realizzate compravendite su soluzioni di qualità. Sono state compravendute le tipologie ristrutturate o comunque in buone condizioni, con una disposizione razionale degli spazi interni, inseriti in bei contesti condominiali. Si sono venduti tagli fino a 120 mq. Tra le soluzioni più ambite quelle costruite tra gli anni ’20 e gli anni ’50, collocate tra corso Xxii Marzo e via Archimede e gli appartamenti in palazzi della fine del 1800 ed inizi del 1900 su corso Plebisciti. Parliamo di un mercato di nicchia , che acquista tagli minimi di 300 mq. Per disponibilità di spesa più bassa si prestano le abitazioni situate in viale Campania e viale Corsica. Al momento sono in corso i lavori per la riqualificazione dell’ex scalo di Porta Vittoria che al momento ha visto la realizzazione di un palazzo destinato ad uso residenziale, con finiture di prestigio e valutato a 4500-5000 € al mq. Il progetto è molto più ampio e prevede una volumetria complessiva di 55. 866 mq, suddivisa tra residenze, terziario, albergo, cinema multisala , attività commerciali di dettaglio e parcheggi. La macroarea di Vercelli-lorenteggio segnala un ribasso delle quotazioni dell’1. 9% trascinato da variazioni nominali negative dei prezzi particolarmente sensibili nelle aree di Washington e Forze Armate. Nell’area intorno a via Washington sono aumentati i tempi medi di vendita che si attestano sui sei mesi. La tipologia più richiesta è il bilocale mentre sono in calo gli acquisti per investimento. A cercare casa in zona sono singles, giovani coppie e famiglie. L’edilizia di zona Washington è caratterizzata da palazzi costruiti tra gli anni ’30 ed i primi anni ’70. Un appartamento ristrutturato costa circa 5000 € al mq. In piazza Piemonte sono in costruzione numerosi box sotterranei e altri sono in previsione in via Washington. La domanda di box auto è alta ma l’offerta è scarsa, il prezzo di un box singolo è di 50 mila €. Il mercato delle locazioni in zona è sempre dinamico e vede protagoniste soprattutto società e banche. Cercano case in affitto anche studenti ed impiegati. Il canone di locazione di un bilocale è di 850-900 € al mese, quello di un trilocale è di 1300-1500 € al mese. In diminuzione le quotazioni delle abitazioni nella zona di Forze Armate dove la presenza di immobili di tipo civile e popolare con prezzi relativamente più bassi rispetto ad altri quartieri della città lo rende interessante per categorie di acquirenti dalla disponibilità di spesa più bassa. Infatti nel quartiere si cercano bilocali a cui destinare un budget medio di 140-160 mila €. Si è ridimensionato il numero degli stranieri che acquistano in zona e si sono registrati anche alcuni casi di vendita da parte di persone che non riuscivano più a pagare il mutuo e che hanno ceduto la loro abitazione per acquistare un immobile più piccolo o di tipologia più popolare. In zona ci sono appartamenti di nuova costruzione per i quali si chiedono anche 3500 € al mq. Gli immobili più richiesti sono quelli situati su via delle Forze Armate, meno richieste le vie limitrofe. Chi ha acquistato nei primi sei mesi dell’anno ha preferito le soluzioni da ristrutturare. Sul mercato delle locazioni si registra un calo dei canoni di locazione dal momento che le cifre richieste sono molto elevate e non alla portata del budget medio dei potenziali affittuari della zona. Si prevedono degli interventi di alloggi in edilizia convenzionata non lontano da Bisceglie. In diminuzione dello 0. 5% i prezzi delle abitazioni nella macroarea di Lodi-corsica dove si registra un incremento delle quotazioni nella zona di Tito Livio, influenzato dalle nuove realizzazioni in corso in aree non lontane. Infatti in viale Caldara è stata recuperata una vecchia cascina che lascerà posto ad appartamenti di nuova costruzione, valutati 6800 € al mq, in via Muratori si è proceduto al recupero di una ex falegnameria per ricavare appartamenti valutati 7000 € al mq. Altri recuperi sono in corso in via Lattanzio. In questi primi sei mesi dell’anno si sono venduti tagli piccoli (intorno ai 60 mq) a coppie giovani o giovani al primo impiego oppure tagli oltre i 160 mq (per famiglie). Tra gli acquirenti di bilocali anche genitori di studenti presso la vicina Bocconi. Tra le zone più quotate quella che si sviluppa intorno a piazzale Libia e viale Lazio perché verde e con condomini degli anni ’50-’70. Per un medio usato si spendono mediamente 5000 € al mq. Meno quotati gli immobili situati intorno a piazzale Cuoco, verso l’Ortomercato, acquistabili a 2800 € al mq. La zona potrebbe riqualificarsi a lungo termine in seguito al progetto che prevede lo smantellamento dell’Ortomercato per lasciare spazio alla “Città del gusto e della salute”, una sorta di «hub dell’agroalimentare della qualità», che sorgerà sull’ex area carni dei Mercati generali di via Lombroso. Ci sarà la nuova Borsa telematica agroalimentare, uno dei progetti di punta nella candidatura di Milano all’Expo 2015. In diminuzione dell’1. 7% le quotazioni degli immobili nella macroarea di Stazione Centrale-gioia -Fulvio Testi con la performance negativa del quartiere della Stazione Centrale dove oltre ad esserci un calo delle compravendite si registra anche un degrado di alcune zone a ridosso della Stazione, con la conseguenza che la domanda si è decisamente ridotta. Si registrano richieste da parte di stranieri che non riescono a comprare perché non hanno più accesso al credito come un tempo. Ad acquistare nei primi sei mesi dell’anno sono stati prevalentemente residenti del posto che hanno cambiato casa o hanno acquistato la prima casa. Tra le zone più richieste c’è viale Melchiorre Gioia dove ci sono abitazioni della fine degli anni ’60 e dove acquistano quasi sempre persone che vi hanno sempre vissuto. Le quotazioni di un buon usato sono di 2800 € al mq. Al momento le tipologie più richieste sono quelle più grandi (trilocali e quattrolocali) e non si registrano penalizzazioni per le fasce alte di spesa (da 500 - 600 mila €). Più colpita la fascia inferiore a 200 mila € che più spesso ricorreva al mutuo. Non ci sono molte nuove costruzioni ma soprattutto interventi di ristrutturazione. Unica macroarea positiva quella di Navigli-famagosta che registra un lieve aumento dello 0. 5% e con un ribasso delle quotazioni nella zona di Pezzotti-bocconi che, da semestri, continuavano a crescere e che ora per la prima volta iniziano a ridimensionarsi. La zona che è sempre stata oggetto di acquisti per investimento sta registrando un cambio delle richieste in questo senso. Gli investitori attirati dalla presenza della Bocconi, infatti, pur avendo il denaro necessario per acquistare sono molto attenti nelle loro scelte. Tra questi anche genitori di studenti universitari. Negli ultimi tempi prediligono soprattutto le tipologie con due camere da letto in modo che ognuno abbia la sua stanza e se l’immobile presenta una cucina ed un soggiorno anche quest’ultimo viene trasformato in camera da letto. L’orientamento in generale è sui trilocali di 80-90 mq. Tagli ancora più grandi sono richiesti da chi invece cerca l’abitazione per poter vivere (il taglio più richiesto è mediamente di 120-130 mq) . Quanto allo stato di conservazione di prediligono le soluzioni già ristrutturate oppure da ristrutturare (in questo caso non si vogliono spendere più di 4000 € al mq). In diminuzione la richiesta dei bilocali che in passato erano acquistati, oltre che dagli investitori, anche da giovani coppie in difficoltà con l’acquisto. Altro elemento emerso è che in questo periodo chi cerca casa sembra avere limitato il proprio interesse alla zona di via Teuliè, viale Bligny, via Sarfatti, via Giambologna e via Castelbarco che sono immediatamente a ridosso della struttura universitaria. Per quanto riguarda il mercato delle locazioni è animato soprattutto dagli studenti e anche in questo caso c’è una preferenza per le tipologie arredate, predisposte per il collegamento internet e strutturate in modo tale che ogni studente abbia la sua stanza. In lieve aumento nel secondo semestre del 2008 le quotazioni degli immobili nella zona di Ripa di Porta Ticinese dove si sono realizzate compravendite soprattutto con genitori di studenti universitari che studiano presso la Bocconi o lo Iulm. Il taglio più ricercato è stato il bilocale. Tra le caratteristiche più apprezzate la vicinanza alle sedi universitarie, la tranquillità della zona e la presenza dei servizi. Per quanto riguarda lo stato di conservazione degli immobili si sono preferiti quelli da ristrutturare per una maggiore personalizzazione. Le famiglie che cercano l’ abitazione per uso diretto e che si orientano soprattutto su tagli più grandi preferiscono acquistare in zone meno costose come piazzale Abbiategrasso o Ludovico il Moro. Le zone più richieste sono quelle lungo il Naviglio, dove si concentrano le soluzioni di ringhiera tipiche milanesi che hanno prezzi medi di 4000 € al mq (se ristrutturate) o 3000 € al mq (da ristrutturare). Prezzi più elevati si possono toccare per le abitazioni situate nella parte pedonale del Naviglio dove però c’è poca offerta. Da segnalare una serie di interventi di nuova costruzione in viale Cassala e a ridosso della fermata della metropolitana di Romolo. Segnali deboli arrivano dal mercato delle locazioni che comunque registra una buona domanda da parte di studenti universitari e di personale della vicina “Nestlè”. Si registra una minore appetibilità dei loft, in particolare se non hanno subito il cambio di destinazione d’ uso ad abitazione. Gli interventi di urbanistica sul territorio milanese vedono nell’Expo un potente volano per la realizzazione di importanti infrastrutture. Tra queste il prolungamento delle linee metropolitane esistenti e la realizzazione di nuove: entro il 2015 la rete metropolitana che attraversa Milano e il suo hinterland sarà raddoppiata. Nei primi mesi del 2009 termineranno i prolungamenti delle linee 2 e 3 ad Assago e al quartiere Comasina. Sono partiti i cantieri per la linea 5 (Garibaldi-bignami). I cantieri per il lotto Ovest, da Garibaldi a San Siro, saranno avviati nel 2009. In progetto anche quelli per la prima tratta della linea 4 da via Lorenteggio a via Sforza. Il prolungamento fino a Linate potrebbe essere avviato entro l’estate del 2009. Si prevede poi il prolungamento della linea 2 da Cologno a Vimercate e della linea 3 da San Donato a Paullo. Inoltre si realizzerà la Pedemontana, la Tem (tangenziale esterna) e la Brebemi (Brescia-bergamo-milano). E’ in previsione anche la navigabilità del Naviglio dalla Darsena a Rho. Sicuramente si velocizzerà il completamento delle opere urbanistiche più importanti quali tra cui Garibaldi-repubblica, l’ex Fiera Campionaria e Santa Giulia. Infine l’area Rho-pero dove sorgerà la struttura che ospiterà l’Expo (Expo Tower) sarà collegata con la Fiera già esistente. Sono iniziati da alcuni mesi i lavori per la riqualificazione dell’ex Magneti Marelli, sul Quartiere Adriano dove sorgeranno torri residenziali, 155 mila mq di verde pubblico, piscine, centri benessere, campi sportivi, sedi universitarie, asili, centri culturali e per anziani. A sud della città, a Milanofiori Nord sono in corso lavori per la costruzione di un complesso residenziale e di un parco verde oltre all’arrivo della fermata della metropolitana di Assago. Altro importante progetto riguarda l’area est della città dove sono in corso i lavori per il recupero dell’area dell’ex Maserati nel quartiere Rubattino. Completata la prima parte del progetto iniziano ora i lavori per il versante est, oltre il viadotto della tangenziale. Sono previste destinazioni terziarie, commerciali, produttive a cui si aggiungerà un polo universitario di chimica, farmacia e medicina ed un parco centrale.
Domanda |
Monolocali |
2 locali |
3 locali |
4 locali |
5 locali |
Luglio ‘08 |
10. 1% |
41. 9% |
34. 1% |
11. 6% |
2. 3% |
Luglio ‘07 |
10. 9% |
44. 2% |
31. 8% |
10. 4% |
2. 7% | Da Luglio 2007 a Luglio 2008 le richieste di trilocali sono passate da 31. 8% a 34. 1% e quelle dei quattro locali da 10. 4% a 11. 6%.
Offerta |
Monolocali |
2 locali |
3 locali |
4 locali |
5 locali |
Luglio ‘08 |
11. 4% |
45. 6% |
31. 3% |
9. 0% |
2. 7% |
Luglio ‘07 |
11. 2% |
41. 4% |
32. 9% |
11. 9% |
2. 6% | Dal lato dell’offerta la tipologia più presente sul mercato è il bilocale con il 45. 6% delle richieste. A seguire il trilocale con il 31. 3%. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa . |
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COSTITUITO FRA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, BANCHE E CONFIDI TRENTINI RIUNITO IL TAVOLO TECNICO PER IL CREDITO, FISSATA LA DURATA SETTENNALE DEI MUTUI DI RIASSETTO FINANZIARIO |
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Trento, 20 novembre 2008 - Il tavolo tecnico per il credito, costituito fra Provincia autonoma di Trento, banche e Confidi trentini, si è riunito ieri presso Unicredit Banca. Oltre ai dirigenti provinciali interessati erano presenti i rappresentanti della Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine, di Unicredit e della Banca di Trento e Bolzano, e, per i Confidi, Confidimpresa Trentino, Cooperativa Artigiana di Garanzia e Cooperfidi, nonché il direttore di Cassa del Trentino. Il tavolo ha considerato l’aggiornamento dei dati relativi alle domande pervenute e in corso per i mutui di riassetto finanziario, domande che – si ricorda – vanno presentate entro il 30 novembre prossimo. Ha poi preso atto delle iniziative attuate a livello italiano ed europeo per fronteggiare in via d’emergenza gli effetti della crisi finanziaria internazionale ed ha infine discusso sulle iniziative strutturali necessarie al rafforzamento della finanza d’impresa. Per quanto riguarda l’aggiornamento dei dati, si è preso atto del notevole afflusso di domande sul Fondo di riassetto finanziario delle imprese, costituito presso i Confidi, allo scopo – come è noto – di assistere mutui di ammontare fino a 250 mila euro per azienda, concordati con le banche operanti sul territorio, che hanno condiviso un’azione di sistema. Dal 3 novembre, giorno di «apertura» delle domande, sono già pervenute numerose richieste di garanzia e abbattimento dell’interesse per considerevoli entità finanziarie, come risulta dalle tabelle allegate. A questo proposito, il tavolo ha discusso e preso atto della disponibilità già espressa dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, per un’integrazione del sostegno finanziario che consentirà di far fronte ad un fabbisogno aggiuntivo di mutui agevolati, rispetto agli originali 145 milioni già assicurati. Accanto a questo, è stata ribadita l’opportunità di eseguire istruttorie rigorose per assicurare la coerenza degli interventi con i fini prefissati. Le domande saranno pertanto valutate sotto il profilo della congruità e della sostenibilità economica, modificando eventualmente la durata o l’ammontare dei mutui in relazione alla struttura finanziaria delle imprese e all’obiettivo di ridurne l’anomala esposizione sul breve termine, causata, come è noto, dal rallentamento del mercato e dalla accresciuta difficoltà di riscossione dei crediti commerciali. Il tavolo ha espresso quindi l’avviso che, ai fini dell’equilibrio complessivo dell’operazione, i mutui potranno attestarsi sulla durata massima di sette anni. È stato comunque confermato che, ad oggi, l’emergenza è tenuta sotto controllo dal sistema finanziario locale. Per quanto riguarda le iniziative in atto a livello italiano ed europeo, il tavolo ha preso visione di un documento elaborato da un gruppo tecnico costituito nell’ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che indica gli strumenti di intervento messi in campo dallo Stato e dalle varie Regioni per fronteggiare la crisi economico – finanziaria (in allegato a questo comunicato, nel sito internet dell’ufficio stampa, i relativi documenti). Si è constatata la tempestività e l’incisività delle misure adottate dalla Provincia autonoma di Trento. Per quanto riguarda gli aspetti strutturali, la discussione ha focalizzato i principali indirizzi da perseguire in alleanza fra la politica economica e il mondo del credito, con particolare riferimento al rafforzamento dimensionale e patrimoniale delle imprese. Il tavolo si è soffermato, in particolare, sulla possibilità di rilanciare lo strumento del «prestito partecipativo» o altri strumenti finanziari adeguati alle esigenze e alle caratteristiche delle imprese trentine, da affidare in gestione al sistema finanziario. A tal fine potrebbe essere utilizzato anche il nuovo fondo per iniziative volte al rafforzamento del capitale di rischio delle imprese, istituito dalla Provincia con la legge finanziaria 2009. Dopo aver affrontato pure i temi di possibili vincoli sulla distribuzione degli utili e sulla fruizione di incentivi pubblici, il tavolo ha infine condiviso l’opportunità di stabilire appositi contatti con l’Università e di verificare la disponibilità di una mappatura generale della situazione economica e patrimoniale delle imprese trentine. Il tavolo si è riconvocato per il 9 dicembre prossimo, presso la Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine. Mutui Riassetto Finanziario Domande Presentate
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Coopertiva Artigiana Di Garanzia |
Condifimpresa Trentino |
Cooperfidi |
Totale |
Industria |
Turismo |
Commercio |
Cooperative |
Agricoltura |
N. Domande pervenute |
356 |
158 |
104 |
184 |
31 |
107 |
940 |
Importo totale |
48. 500. 000,00 |
36. 000. 000,00 |
17. 000. 000,00 |
29. 000. 000,00 |
8. 000. 000,00 |
14. 000. 000,00 |
152. 500. 000,00 |
Totale teorico utilizzo fondo per le doman-de pervenute |
5. 000. 000,00 |
8. 000. 000,00 |
800. 000,00 |
1. 200. 000,00 |
15. 000. 000,00 |
Scheda B - Stima Nuove Domande La stima per le nuove domande viene così indicata:
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N. Domande |
Importo |
Utilizzo Fondo |
Cooperativa Artigiana |
250 |
30. 000. 000,00 |
3. 000. 000,00 |
Confidimpresa |
100 |
100. 000. 000,00 |
10. 000. 000,00 |
Coperfidi |
220 |
20. 000. 000,00 |
2. 000. 000,00 |
Totale |
570 |
150. 000. 000,00 |
15. 000. 000,00 | . |
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BARRIERE ARCHITETTONICHE, DALLA REGIONE OLTRE 13 MILIONI DI EURO PER 69 INTERVENTI |
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Roma, 20 novembre 2008 - Un finanziamento complessivo di 13 milioni e 400mila euro è stato approvato dalla Giunta. Saranno così approvate le graduatorie finalizzate ad interventi per l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche. La misura riguarda una serie di lavori in 69 strutture, ripartite tra piccoli comuni ed enti pubblici in tutto il territorio della Regione, con la destinazione ai primi di oltre il 60 % della spesa complessiva. Con queste modalità si svolgeranno 42 interventi nei piccoli municipi, mentre saranno 27 i progetti attuati nei comuni più grandi. “Esprimo la mia soddisfazione – ha dichiarato l’assessore regionale ai Lavori pubblici Bruno Astorre - per l’avvio di questo ulteriore contributo per la piena accessibilità di uffici ed enti: un’azione di civiltà e servizio che, in questi anni, ha visto protagonista la giunta presieduta da Piero Marrazzo”. . |
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VIA LIBERA BANDO COMPLETAMENTO RESTAURO CASTELLO MAREDOLCE |
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Palermo, 19 novembre 2008 - Ritornerà a splendere il complesso del castello di Maredolce a Palermo, rara testimonianza storico-ambientale che documenta la cultura dei “giardini paradiso” in Occidente. E’ stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, n. 46, del 3 ottobre scorso il bando di gara per i lavori di restauro della struttura. L’importo previsto è di 2. 027. 155,37 euro, la durata contrattuale prevista è di diciotto mesi. Le domande dovranno essere inoltrate entro le ore 13 del 10 dicembre 2008 all’ufficio regionale per l’espletamento Gare per l’appalto di lavori pubblici, Sezione provinciale di Palermo, Via Munter 21, 90145 Palermo. I lavori oggetto del bando riguardano principalmente la prosecuzione dello sbancamento del terreno di riempimento del bacino lacustre, che si vuole riportare all’antica destinazione. Fra le altre opere che saranno realizzate la demolizione delle superfetazioni addossate sul fronte di Via Giafar e la demolizione dei corpi di fabbrica insistenti sulla corte interna del castello. Si provvederà anche al restauro dei paramenti murari esterni non ancora definiti, alla realizzazione di una struttura lignea che ricomponga il disegno delle volte del cortile interno, alla pavimentazione, previo scavo preliminare, della cappella di San Filippo, dell’aula regia, degli ambienti prospicienti la corte interna, dell’aula di preghiera e della grande sala lato lago. Il castello di Qasr Ga’far, meglio conosciuto come Maredolce, caposaldo di riferimento della produzione palaziale dell’architettura arabo-normanna, ha versato per decenni in condizioni di gravissimo degrado. Ad avviare la lunga e complessa azione di recupero è stata l’opera dell’architetto Silvana Braida, sulla cui scia si è delineato l’impegno della Soprintendenza di Palermo, a cui l’assessorato regionale Beni Culturali ha affidato il restauro. Gli interventi rientrano dunque in un quadro complessivo di azioni già compiute e di altre ancora da compiere per riportare all’antico splendore non solo il castello, ma anche tutta l’area circostante. Si intende infatti ripristinare il lago sulla base del sistema di giardino arabo, anche restaurando l’agrumeto storico che contiene essenze originarie, attraverso accordi e convenzioni già sottoscritti con gli enti locali per mettere a regime la manutenzione del parco ed il completamento del sistema di irrigazione. Al tempo stesso si continua il percorso di individuazione delle stratificazioni storiche precedenti all’edificazione del castello. “Far ritornare alla luce un monumento di tale valore, pezzo importante della storia della Sicilia non può che rappresentare un altro importante simbolo del riscatto culturale della nostra terra – dichiara l’assessore regionale ai Beni culturali, Antonello Antinoro - il lavoro compiuto dalla Soprintendenza ha già dato ottimi risultati e con questo nuovo bando si intende proseguire nel percorso di recupero già avviato. Stiamo già esaminando ipotesi di accordi programmatici con le istituzioni locali, al fine di far rivivere e far conoscere un bene inestimabile quale è il complesso di Maredolce”. . |
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35 MILIONI DI EURO PER L’EDILIZIA SCOLASTICA SICILIANA |
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Palermo, 20 novembre 2008 - L’assessorato regionale ai Lavori Pubblici ha emanato un decreto, a firma del dirigente generale del dipartimento, Fulvio Bellomo, che sblocca contributi per 35 milioni di euro per l’esecuzione di opere di recupero e ristrutturazione di edifici scolastici già esistenti di ogni ordine e grado nel territorio siciliano. Il provvedimento fa riferimento un bando pubblico del 2006 per la selezione delle opere destinate ad edifici scolastici, a cui potevano partecipare enti locali ed enti morali o di culto. In quell’anno è stata approvata la graduatoria con il relativo piano di riparto delle somme, con un importo massimo finanziabile di un milione e 500mila euro, ferme restando le opzioni di co-finanziamento da parte degli Enti interessati. Oggi, in virtù delle sentenze favorevoli alla Pubblica amministrazione regionale, si è potuto procedere allo sblocco delle graduatorie, innescando così un processo amministrativo che porterà nuova linfa vitale agli Enti interessati per il recupero degli edifici scolastici in Sicilia. Il decreto adesso andrà alla Gurs per la pubblicazione e sarà consultabile anche via internet (entro questo fine settimana), in maniera che gli enti beneficiari degli interventi potranno procedere all’appalto delle opere e venire incontro alle esigenze del territorio. “Quello dell’edilizia scolastica, del recupero e della messa in sicurezza degli edifici adibiti all’istruzione – dichiara l’assessore Luigi Gentile - è un tema che cavalca anche l’attuale dibattito politico. In tale ambito la Regione si è sempre adoperata, e si adopera, per assicurare gli standard di sicurezza necessari e il recupero complessivo degli istituti scolastici”. Per Gentile quello dell’istruzione “è un tema dalla grande attualità, ma in tale contesto occorre che le scuole esprimano anche quelle elementari garanzie strutturali, estetiche, funzionali, di stabilità e di messa in sicurezza che una società civile come la nostra non può far passare in secondo piano, ragion per cui il provvedimento odierno si manifesta in tutta la sua importanza sociale e culturale”. . |
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AEDES S.P.A. APPROVATO IL RESOCONTO INTERMEDIO SULLA GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2008. I RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI DEI PRIMI NOVE MESI DELL’ANNO RISENTONO FORTEMENTE DELLA PESANTE CRISI FINANZIARIA MONDIALE, DELLA STASI DEL MERCATO IMMOBILIARE E CONSEGUENTEMENTE DEL PEGGIORAMENTO DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA DI GRUPPO. |
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Milano, 20 novembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Aedes S. P. A. , riunitosi il 12 novembre ha approvato il Resoconto intermedio sulla gestione consolidata al 30 settembre 2008. Il Resoconto intermedio sulla gestione al 30 settembre 2008 è stato fortemente influenzato dalla pesante contrazione delle attività, a seguito della crisi del mercato immobiliare, che non ha permesso di portare avanti il programma di cessione di parte degli assets e delle partecipazioni di Gruppo, e aggravata dal peggioramento dell’attuale situazione finanziaria della società, dovuta sostanzialmente alla mancanza di liquidità. Di seguito i principali dati economico-finanziari consolidati: I ricavi, al netto del costo del venduto, ammontano a Euro 30,2 mln al 30 settembre 2008 in decremento rispetto a Euro 74,5 mln al 30 settembre 2007. Nel terzo trimestre 2008 tale tendenza rimane confermata, con ricavi, al netto del costo del venduto, che ammontano a Euro 5,1 mln (Euro 9,8 mln nel terzo trimestre 2007). Il costo del venduto include una svalutazione per Euro 7 mln su immobili di trading potenzialmente conferibili nel progetto Siiq. Si evidenziano ricavi per prestazioni di servizi in crescita di circa il 9% a Euro 22,3 mln (Euro 20,5 mln a fine settembre 2007). L’incremento dei ricavi da servizi è dovuto alle commissioni percepite nell’ambito dell’attività di fund management, alle provvigioni percepite nell’ambito dell’attività di intermediazione ed al consolidamento di Unicenter. Nel terzo trimestre 2008 tali ricavi si attestano a Euro 6,2 mln (Euro 6,5 mln nel terzo trimestre 2007). I ricavi per affitti e riaddebiti a conduttori si attestano a Euro 11,6 mln, evidenziando una crescita di Euro 3,4 mln rispetto a Euro 8,2 mln a fine settembre 2007 per effetto del consolidamento di società quali Actea, Afs e Manzoni 65. Nel terzo trimestre 2008 tali ricavi raggiungono Euro 4,2 mln, in crescita di Euro 1,6 mln rispetto a Euro 2,6 mln nel terzo trimestre 2007. Il margine netto realizzato nei primi nove mesi del 2008 attraverso la vendita di immobili iscritti nell’attivo circolante registra una perdita di Euro 8,8 mln rispetto a Euro 198 mila al 30 settembre 2007, a causa di svalutazioni di immobili per Euro 7 mln, minusvalenze consolidate per circa Euro 3 mln e risultati positivi dalle cessioni delle unità immobiliari di Prato e Lacchiarella. Il terzo trimestre 2008 riflette una perdita di Euro 6,9 mln. A causa della situazione di stasi delle attività di Gruppo, si registra nei primi nove mesi del 2008 una netta contrazione delle plusvalenze da vendita di partecipazioni immobiliari e di immobili rispetto ai primi nove mesi del 2007, che beneficiava delle plusvalenze relative al collocamento del fondo “Boccaccio” e alla cessione di alcune partecipazioni. Nel terzo trimestre 2008 e 2007 non vi sono state operazioni di questa tipologia. I costi operativi diminuiscono di circa il 29% a circa Euro 47 mln (Euro 65,8 mln a fine settembre 2007), in netto miglioramento anche per effetto della politica di ottimizzazione dei costi e mirata ad una migliore efficienza. Il terzo trimestre 2008 registra costi operativi pari a Euro 16,4 mln rispetto a Euro 18,8 mln del terzo trimestre del 2007. La voce ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti rischi relativa ai primi nove mesi del 2008 è pari a Euro 44,4 mln (Euro 11,8 mln a fine settembre 2007). In particolare, gli accantonamenti e le svalutazioni di carattere non ricorrente riguardano un accantonamento pari a Euro 9 mln su alcune caparre, la svalutazione di crediti finanziari verso società collegate per circa 8,6 milioni di Euro e la svalutazione del goodwill sulla partecipazione in Aedes Project per 6,5milioni di Euro (già recepiti nella relazione semestrale al 30 giugno 2008) nonchè la svalutazione di 13 milioni di Euro su alcuni immobili potenzialmente oggetto di conferimento in Nova Re nell’ambito del progetto di trasformazione in Siiq. Nel terzo trimestre del 2008 tale voce si attesta a Euro 16,3 mln rispetto ad un risultato positivo pari a Euro 695 mila nel terzo trimestre 2007 La voce proventi/oneri da società collegate e Jvs presenta una perdita pari a Euro 4,3 mln rispetto ad un utile di Euro 34,1 mln a fine settembre 2007, che beneficiava delle plusvalenze di circa Euro 38 mln relative alla costituzione del fondo immobiliare “Boccaccio”. Nel terzo trimestre tale voce presenta una perdita di Euro 6,7 mln (perdita di Euro 1,8 mln nel terzo trimestre del 2007). Il risultato operativo è negativo per Euro 65,5 mln (utile pari a Euro 31 mln a fine settembre 2007). Nel terzo trimestre 2008 si registra una perdita di Euro 34,3 mln (perdita di Euro 10,1 mln nel terzo trimestre 2007). La gestione finanziaria evidenzia oneri finanziari per Euro 37 mln (Euro 14 mln a fine settembre 2007), in aumento a causa della crescita dell’indebitamento finanziario medio e della maggiore onerosità del debito. Il dato dei nove mesi del 2007 aveva, tra l’altro, beneficiato dell’effetto positivo della ripresa di valore di quei derivati, all’epoca in essere. Nel terzo trimestre del 2008 gli oneri finanziari si attestano a Euro 13,6 mln (oneri finanziari per Euro 9,4 mln nel terzo trimestre 2007). Il risultato ante imposte di competenza di Gruppo è negativo per Euro 103 mln a fine settembre 2008 (utile di Euro 17 mln a fine settembre 2007). Nel terzo trimestre la perdita si attesta a Euro 48,8 mln (perdita di Euro 19,3 mln nel terzo trimestre 2007). Il capitale investito è pari a Euro 1. 095. 913 migliaia (Euro 1. 135. 558 migliaia a fine dicembre 2007), mentre il patrimonio netto consolidato è pari a Euro 236,6 mln (Euro 337,4 mln a fine dicembre 2007). L’indebitamento finanziario netto si attesta a circa Euro 803 mln a fine settembre 2008 rispetto a Euro 752 mln al 31 dicembre 2007 e a Euro 807,2 mln al 30 giugno 2008. La situazione finanziaria di Gruppo evidenzia, alla data del 30 settembre 2008, un indebitamento lordo in linea capitale pari a Euro 838,4 milioni a fronte di depositi bancari pari a Euro 35,4 milioni, per la maggior parte non disponibili. Al 30 settembre 2008 le rate, in linea capitale, scadute e non pagate verso il sistema bancario ammontano a circa Euro 197 milioni ed i debiti scaduti da oltre 60 giorni verso creditori commerciali sono pari a circa Euro 19 milioni. Non risultano ad oggi disponili linee di credito per esigenze di cassa. La società non ha richiesto al sistema bancario alcuna nuova linea di credito né, per quanto a conoscenza della stessa, ne sono state concesse d’iniziativa. La percentuale di indebitamento lordo a tasso variabile è pari all’85% dell’indebitamento complessivo di Gruppo. Il Gruppo ha in essere contratti di copertura dal rischio di variazione dei tassi di interesse per complessivi Euro 24,7 milioni di nozionale. Il valore di mark-to market di tali strumenti risultava pari ad Euro 0,2 milioni positivo alla data del 30 settembre 2008. I contratti derivati si riferiscono a strumenti a basso rischio, in linea con la politica aziendale in tema di coperture, riconducibili a swap plain vanilla o a cap. Alcuni dei finanziamenti di cui sopra presentano specifici impegni finanziari (c. D. Covenant) di cui i più utilizzati sono sostanzialmente riconducibili a: a) Loan to Value Ratio (Ltv): rapporto tra il valore facciale del debito ed il valore di mercato delbene finanziato. Il livello massimo di tale covenant è fissato in un range compreso tra un minimo di 50% e un massimo di 85%; b) Interest Cover Ratio (Icr): rapporto tra il risultato operativo e gli interessi maturati sul debito. Illivello minimo di tale covenant è fissato in un range compreso tra un minimo di 125% e un massimo di 150%; c) Pfn/pn: rapporto tra Posizione Finanziaria Netta (Pfn) e Patrimonio Netto (Pn) di Gruppo. È un covenant presente nei principali finanziamenti chirografari ed è fissato ad un livello massimo in un range compreso tra un minimo di 2 e un massimo di 2. 5; d) Patrimonio Netto di Gruppo non inferiore a Euro 300 milioni. È un covenant presente nei principali finanziamenti chirografari. Si segnala che, come risultato del combinato effetto del mancato raggiungimento di tali covenant sulla maggior parte dei finanziamenti e per la presenza di clausole di c. D. Cross-default, per la quasi totalità dei contratti di finanziamento di cui sopra risultano non rispettate una o più clausole, la cui principale conseguenza è la possibilità per le banche finanziatrici di attivare clausole di recesso o risoluzione dagli stessi. Ad oggi tuttavia, non sono state attivate tali clausole da nessuno degli Istituti finanziatori né esercitate le relative garanzie, ad eccezione dell’avvenuta escussione di una fidejussione corporate da parte di Société Générale relativamente ad un finanziamento verso una società partecipata, evento già ampiamente segnalato nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2008; si segnala peraltro che Aedes ha immediatamente escusso controgaranzia ricevuta per il 50% dell’esposizione dal partner dell’iniziativa. Dichiarazione d’interesse da parte di Vi-ba Srl (Gruppo Amenduni) ed Isoldi Immobiliare S. P. A. Il Consiglio di Amministrazione di Aedes S. P. A. Ha ricevuto, in data 13 novembre, una dichiarazione d’interesse non vincolante da parte dei gruppi industriali Vi-ba Srl (Gruppo Amenduni) e Isoldi Immobiliare S. P. A. Relativa ad un’operazione di rafforzamento patrimoniale di Aedes nell’ambito di un più ampio piano di riequilibrio finanziario del Gruppo. I dettagli circa le modalità di intervento saranno esplicitati entro il 25 novembre 2008 attraverso un’eventuale offerta vincolante. Aggiornamento relativo all’accordo di moratoria con le banche Aedes ha sottoscritto l’8 settembre scorso con le banche, che rappresentano il 95% dei debiti bancari in default, un accordo di moratoria che prevedeva l’impegno delle stesse banche a non azionare i rimedi previsti dai contratti di finanziamento in relazione agli inadempimenti di Aedes e delle altre società creditrici (standstill period) fino al 30 di settembre, per dare il tempo ad Aedes di trovare possibili candidati a garantire la sottoscrizione dell’aumento di capitale necessario al riequilibrio finanziario del gruppo. Il 25 settembre Aedes ha incontrato le Banche, presentando loro la manifestazione di interesse di Sopaf Spa e chiedendo una estensione del periodo di moratoria per consentire ad Aedes, insieme a Sopaf, di redigere il nuovo Piano Strategico e proporre -da parte di Sopaf- gli interventi richiesti alle banche creditrici. Il 10 ottobre è stata inviata a tutte le banche una bozza di accordo modificativo della moratoria stessa, chiedendo, fra l’altro, l’allungamento dei termini della stessa fino al 31 dicembre 2008. Le Banche non hanno ancora finalizzato una controproposta a quanto richiesto da Aedes. Nel frattempo non hanno intrapreso alcuna azione nei confronti del Gruppo finalizzata ad ottenere il rimborso dei propri debiti. Aedes incontrerà le banche creditrici il 14 novembre p. V. Per aggiornarle circa l’evoluzione dei contatti e delle trattative con i potenziali investitori. Manifestazione d’interesse di Sopaf Il Consiglio di Amministrazione di Aedes ha ricevuto manifestazioni di interesse da parte di soggetti interessati a sottoscrivere un aumento di capitale ed in data 17 settembre 2008 ha deliberato di avviare trattative con Sopaf (per conto proprio e per terzi) per definire gli aspetti dell’offerta, preferendola alle offerte di altri due concorrenti. Successivamente alla presentazione della manifestazione di interesse di Sopaf del 17 settembre 2008, in cui era stato concesso un “right to match” fino al 30 di ottobre, sono state effettuate le attività previste e sono stati effettuati incontri con i rappresentanti dell’offerente in funzione di specificare, chiarire e determinare le condizioni della prospettata operazione di aumento di capitale e di ristrutturazione del debito. Con riferimento alle condizioni e termini posti alla base dell’eventuale operazione di aumento di capitale Sopaf, con successive comunicazioni del 23 ottobre 2008 e del 29 ottobre 2008, ha modificato quanto contenuto nella lettera del 17 settembre 2008 in senso significativamente peggiorativo per gli istituti creditori e per la società. Tuttavia in data 31 ottobre il Consiglio di Amministrazione di Aedes S. P. A. , pur non condividendo alcune delle ipotesi contenute nella nuova proposta di Sopaf, riteneva doveroso presentare i nuovi termini alle banche creditrici e nel contempo riteneva prudente ed opportuno valutare soluzioni alternative. Successivamente Aedes insieme all’Advisor ha avviato colloqui informali con alcune delle banche creditrici al fine di presentare la nuova proposta Sopaf con riscontri poco favorevoli. In data 7 novembre 2008 Aedes ha ricevuto una lettera in cui Sopaf ha comunicato che è definitivamente decaduto il suo interesse all’operazione. In pari data, Aedes ha provveduto a darne comunicazione al mercato. Per quanto concerne, infine, la Vendor Due Diligence, portata avanti da Aedes su richiesta di Sopaf, si informa che quella legale e fiscale, è in fase conclusiva, mentre quella ambientale, inizialmente solo attivata, è stata sospesa a seguito della rinuncia di Sopaf. Dalle analisi effettuate non sono state riscontrate problematiche di rilievo. Eventi prevedibili della gestione Alla luce di quanto sopra espresso si prevede di chiudere l’esercizio con una perdita significativa che sarà influenzata, sia dall’andamento del mercato immobiliare, con i suoi conseguenti riflessi sui valori immobiliari, sia dall’evoluzione delle trattative con altri potenziali acquirenti ed alle relative indicazioni che verranno recepite dal piano strategico sviluppato su tali basi. In particolare gli Amministratori ritengono che il valore stimato di mercato del patrimonio immobiliare del Gruppo dovrà essere determinato, alla chiusura dell’esercizio, sulla base oltre che delle relative perizie anche dei valori che verranno ipotizzati nel piano strategico. A tale proposito, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di procedere alla selezione della società di valutazione indipendente alla quale affidare la realizzazione delle perizie sul patrimonio immobiliare. Con riferimento alla continuità aziendale il Consiglio di Amministrazione di Aedes ritiene che questa sia direttamente correlata alla positiva soluzione di reperire risorse finanziarie per circa Euro 150-200 milioni e nella sottoscrizione da parte delle Banche creditrici di una Convenzione Bancaria che consenta di ridefinire i termini del debito bancario, facendo riferimento ad un Piano Strategico condiviso. Nomina Membri dell’Organismo di Vigilanza Il Consiglio di Amministrazione di Aedes ha provveduto a rinnovare l’Organismo di Vigilanza, confermando Luciano Soldi e Antonella Ciocca e nominando come nuovo membro Fabrizio Redaelli . Eventi significativi del periodo In data 2 luglio 2008 la controllata Aedes Financial Service S. R. L. Ha ceduto tre immobili ad uso commerciale al conduttore dei medesimi, al prezzo complessivo di 22,3 milioni di Euro registrando una minusvalenza consolidata di circa 3,3 milioni di Euro. Il possibile esito negativo di tale contenzioso avrebbe comportato per Aedes un onere maggiore della minusvalenza rilevata. L’operazione ha permesso di migliorare la posizione finanziaria netta di 22,3 milioni di Euro ed avere un effetto di cassa positivo, al netto delle tasse e del debito allocato, per circa Euro 6 milioni. In data 24 luglio 2008 Aedes ha ceduto la propria partecipazione del 21,2% in Ssrp Iii, fondo che investe in attività immobiliari in Germania, al prezzo di 2,0 milioni di Euro che si confronta con un investimento totale di 3,3 milioni di Euro. Tale cessione rientra nella politica di dismissione di partecipazioni non strategiche e permette ad Aedes di disimpegnarsi da un investimento che prevedeva capital commitment per ulteriori 17 milioni di Euro. In conseguenza dell’acquisizione del 78% del capitale di Nova Re S. P. A. , per la realizzazione del progetto Siiq, è stata promossa un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria avente ad oggetto n. 1. 365. 039 azioni di Nova Re, pari al 10,1114% del capitale sociale della stessa, corrispondenti alla totalità delle azioni possedute dal mercato ad un corrispettivo di Euro 1,7778 per azione, pari complessivamente a Euro 2,4 milioni. Il periodo di adesione dell’offerta pubblica di acquisto si è concluso il giorno 1° di agosto, con l’adesione di n. 1. 226. 714 p. 9 azioni pari all’89,866% delle azioni oggetto di offerta e pari al 9,087% del capitale sociale dell’emittente. Il controvalore complessivo degli strumenti finanziari apportati in adesione all’Offerta è stato pari a Euro 2,2 milioni e il pagamento, per contanti, è avvenuto in data 6 agosto. A conclusione di tale offerta pubblica Aedes detiene n. 11. 756. 714 azioni ordinarie Nova Re, pari all’87,087% del capitale sociale della stessa. In data 12 settembre 2008 Fiat Partecipazioni s. P. A. Ha notificato a Aedes S. P. A. Un decreto ingiuntivo e contestuale atto di precetto per l’importo di circa Euro 11 milioni, a fronte del debito della partecipata Aedilia 5 per l’acquisto della società Rubattino 87, garantito da Aedes Spa, per il quale è rimasta insoluta l’ultima rata appunto pari a Euro 11 milioni, scaduta il 30 giugno 2008, su un debito complessivo di Euro 43,5 milioni. A fronte di tale debito Fiat Partecipazioni S. P. A. Ha richiesto il pignoramento di azioni e quote di società partecipate da Aedes Spa il cui valore è ritenuto dalla Società essere notevolmente superiore rispetto al credito. La Società ha avviato le opportune iniziative giudiziali opponendosi al decreto ingiuntivo e chiedendo in ogni caso la riduzione del pignoramento stesso. . |
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ASTALDI S.P.A., RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2008 UTILE NETTO IN CRESCITA A 32 MILIONI DI EURO +20,1% SI RIDUCE L’INDEBITAMENTO NETTO A 467,7 MILIONI DI EURO |
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Roma, 20 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S. P. A. , riunitosi in data 12 novembre sotto la presidenza di Vittorio Di Paola, ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2008. Nonostante la difficile congiuntura economica e le complessità dei mercati che ne derivano, i primi nove mesi del 2008 chiudono con un utile netto di 32,2 milioni di euro, in crescita del +20,1% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Crescono anche i ricavi (+16,9%), che si attestano a 1. 087 milioni di euro. Migliora la posizione finanziaria netta che si attesta nel terzo trimestre a (467,7) milioni di euro anche grazie ai primi effetti positivi degli incassi di anticipi contrattuali previsti a fronte di contratti acquisiti all’estero. Stefano Cerri, Amministratore Delegato, ha così commentato: “L’andamento di Astaldi nel 2008 continua a progredire nel segno della crescita in linea con quanto programmato. L’indebitamento finanziario netto della Società è in calo nel trimestre, lasciando prevedere il raggiungimento a fine anno di un rapporto debt/equity vicino all’unità. Ci apprestiamo ad affrontare le prossime sfide, ivi comprese quelle inerenti la crisi dei mercati in atto, con la consapevolezza di avere costruito nel tempo solide basi per lo sviluppo”. Risultati economici consolidati dei primi nove mesi del 2008 I primi nove mesi del 2008 confermano risultati in linea con quanto programmato, grazie alla validità delle politiche e delle scelte strategiche formulate nel corso degli ultimi esercizi e all’ottima pianificazione delle attività, che hanno permesso di far fronte a un quadro macroeconomico deteriorato dagli effetti temuti per il rallentamento delle economie mondiali, dal peggioramento delle condizioni di credito per le famiglie e le imprese, da spinte inflazionistiche derivanti dai rincari dei prezzi delle materie prime. I ricavi si attestano a 1. 041 milioni di euro (892 milioni di euro al 30 settembre 2007), con una crescita del +16,7% che riflette l’accelerazione delle attività produttive per alcune delle commesse gestite in Italia e all’estero e il raggiungimento della piena fase di produzione per le rilevanti commesse in general contracting e project financing acquisite nel corso degli ultimi esercizi. Crescono del +16,9% i ricavi totali, pari a 1. 087 milioni di euro (929,9 milioni di euro nell’analogo periodo dell’anno precedente), grazie anche al contributo degli altri ricavi operativi, in crescita del +20,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La struttura e l’entità dei costi riflettono l’accelerazione delle attività e l’orientamento crescente del portafoglio ordini verso commesse in general contracting, tipicamente associate a economie di scala e al maggior ricorso agli affidamenti a terzi. I costi di produzione ammontano a 788,1 milioni di euro (+18,1% rispetto ai 667,4 milioni di euro al 30 settembre 2007), con una incidenza sui ricavi totali al 72,5% (71,8% al 30 settembre 2007). I costi del personale sono pari a 156,1 milioni di euro (+11,1%, rispetto ai 140,5 milioni di euro dello scorso anno), con una incidenza sui ricavi in calo al 14,4% (15,1% nell’anno precedente). L’ebitda (margine operativo lordo) cresce del +17,1% e si attesta a 122,2 milioni di euro (104,3 milioni di euro per l’anno precedente), con un Ebitda margin all’11,2%. L’ebit (risultato operativo netto), pari a 92,5 milioni di euro, mostra una crescita più decisa, +19,7% rispetto ai 77,2 milioni di euro al 30 settembre 2007, con un Ebit margin che cresce all’8,5% dall’8,3% dell’anno precedente. Gli oneri finanziari netti sono pari a 38 milioni di euro (contro i 31,9 milioni di euro a fine settembre 2007 +19%). L’accresciuta operatività del Gruppo si traduce, infatti, in una maggiore esposizione finanziaria media, per l’incremento del capitale investito tipicamente associato all’aumento dei volumi produttivi e alla ciclicità del business. Si segnala inoltre che, pur in presenza di un mercato del credito caratterizzato da rilevanti complessità, non sono ad oggi riscontrabili sul conto economico impatti significativi risultanti dalla crescita intervenuta a livello globale del costo dei finanziamenti: in questa parte dell’esercizio sono state infatti riscontrate variazioni contenute del costo del debito, anche grazie alla politica di copertura del rischio di tasso attuata. L’utile netto è pari a 32,2 milioni di euro, in crescita del +20,1% rispetto ai 26,8 milioni di euro dello scorso anno, con un net margin stabile al 3%. Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata al 30 settembre 2008 La struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo riflette una politica degli investimenti volta a privilegiare progetti (in general contracting e in project finance) il cui rendimento sul capitale investito risulta crescente. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2008, al netto delle azioni proprie, è pari a (467,7) milioni di euro. Il valore indicato, in crescita rispetto ai (393,5) milioni di euro di fine 2007, si confronta con un dato equivalente di (496,5) milioni di euro registrato al 30 giugno 2008, evidenziando una riduzione dell’indebitamento nel corso del terzo trimestre pari a 29 milioni di euro. Infatti, da una parte l’andamento della posizione finanziaria su base annua riflette il supporto offerto alla produzione; dall’altra, la dinamica del cashflow previsto in relazione ai progetti in corso e agli incassi anche di anticipi contrattuali previsti a fronte di contratti acquisiti all’estero, inizia a produrre i suoi primi effetti positivi, consentendo un più equilibrato impiego delle risorse e creando le condizioni per una diminuzione del capitale investito entro la fine del 2008, con effetti positivi sulla posizione finanziaria netta del Gruppo. È importante inoltre evidenziare che l’attuale struttura del debito, già orientata prevalentemente verso il mediolungo termine, presenta la prima scadenza significativa da rifinanziare solo nel 2013. Terzo trimestre 2008 I conti del terzo trimestre 2008 ricalcano le dinamiche registrate per i risultati dei primi nove mesi dell’anno. I ricavi sono pari a 368,5 milioni di euro (+12,9% rispetto al terzo trimestre 2007), grazie all’accelerazione delle attività registrata in Italia e all’estero, concorrendo alla determinazione di ricavi totali per 382,3 milioni di euro (+14,1% di incremento). I costi confermano il crescente orientamento del portafoglio ordini verso attività prevalentemente gestite in general contracting: i costi di produzione si attestano a 281,9 milioni di euro (+16,1%), con una incidenza sui ricavi totali del 73,7% (72,5% nei primi nove mesi del 2007); i costi per il personale sono pari a 51,8 milioni di euro, con una incidenza in calo al 13,6% (14,5% nel terzo trimestre 2007). La struttura dei costi che ne discende si traduce in migliori performance economiche, anche su base trimestrale. L’ebitda (margine operativo lordo) è pari a 42,1 milioni di euro (+15,3%), con una incidenza dell’11% sui ricavi totali (10,9% nel terzo trimestre 2007), mentre l’Ebit si attesta a 31,9 milioni di euro (+14,9%), rappresentando l’8,4% dei ricavi (8,3% nel terzo trimestre dell’anno precedente). Gli oneri finanziari netti, pari a 16,6 milioni di euro, accolgono in minima parte l’effetto di un parziale accrescimento del livello dei tassi di interesse del periodo, e, per il resto, l’accresciuto livello dell’indebitamento medio associato all’operatività del Gruppo, comunque attualmente in fase di contrazione. Il trimestre chiude con un utile netto in decisa crescita (+47,5%), pari a 11,1 milioni di euro, con una incidenza del 2,9% sui ricavi. Il portafoglio ordini I nuovi ordini registrati nei primi nove mesi dell’anno sono pari a 1,2 miliardi di euro, che portano il portafoglio ordini al 30 settembre 2008 a 8,5 miliardi di euro, di cui 6,4 miliardi di euro relativi al settore costruzioni e 2,1 miliardi di euro riferiti ad attività in concessione e project finance. La struttura del portafoglio ordini risulta coerente con le linee di sviluppo adottate dal Gruppo e con quanto registrato nei precedenti periodi. Il 62% delle attività, incluse le iniziative in concessione, è relativo a iniziative domestiche; il restante 38% si riferisce ad attività sviluppate all’estero, prevalentemente in America Latina, Europa dell’Est, Algeria, Turchia. Le infrastrutture di trasporto si confermano il settore di riferimento per l’operatività del Gruppo (62% del portafoglio complessivo), ma cresce anche il contributo del settore degli impianti di produzione energetica (6%), seguito dall’edilizia civile ed industriale che pesa per il 7%. Si conferma una presenza importante e qualificata nel settore delle concessioni, con 2,1 miliardi di euro pari al 25% del portafoglio totale. I nuovi ordini sono essenzialmente riconducibili al settore delle infrastrutture di trasporto, sia in Italia che all’estero (Turchia e Romania), e degli impianti di produzione energetica (prevalentemente America Latina). In particolare, segnaliamo il contratto per la diga di Chacayes, in Cile, del valore di 282 milioni di euro (95% in quota Astaldi), che verrà realizzato in partnership con il gruppo australiano Pacific Hydro. Questo progetto prevede la realizzazione di ulteriori centrali idroelettriche, per un valore complessivo di 600 milioni di dollari, per le quali la Astaldi ha già sottoscritto con la Pacific Hydro un accordo di esclusività che prelude alla firma di nuovi eventuali contratti nel corso del 2009. Significativo anche il progetto per l’impianto idroelettrico di El Chaparral, in El Salvador, del valore di 220 milioni di dollari, che conferma la leadership nel settore degli impianti di produzione energetica e ne rafforza la presenza in America Latina, oltre al contratto per la nuova metropolitana di Istanbul, del valore di 751 milioni di euro (42% in quota Astaldi), il progetto più significativo gestito negli ultimi anni dalla Municipalità di Istanbul. Ricordiamo anche l’acquisizione di un primo tratto dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, del valore di 630 milioni di euro (24% in quota Astaldi), oltre che di nuovi contratti nel settore delle infrastrutture di trasporto in Romania. Restano da accogliere in portafoglio, i valori sottostanti la nomina a Promotore per il project finance relativo alla realizzazione e successiva gestione del collegamento tra il Porto di Ancona e l’Autostrada A14 e la Strada Statale Adriatica (Ss 16), per la quale si è in attesa degli esiti definitivi della procedura. Evoluzione prevedibile della gestione ed eventi successivi Nonostante le complessità che si vanno delineando nel contesto economico-finanziario di riferimento, per i prossimi esercizi è atteso un ulteriore consolidamento della presenza del Gruppo a livello internazionale. Per l’estero, si punterà a rafforzare ulteriormente la presenza nei Paesi tradizionalmente presidiati (America Latina, Maghreb, Est Europa). Ulteriori scenari positivi si potrebbero aprire: in mercati limitrofi (Polonia, Perù); in Cile, per gli accordi di esclusività in ambito idroelettrico sottoscritti tra la Astaldi e la Pacific Hydro; in Venezuela, per le opzioni relativi ai progetti ferroviari in corso; in Honduras, per i recenti accordi di cooperazione firmati tra il Governo Italiano e quello Honduregno. In El Salvador, nuovi significativi accordi sono attesi nel campo idro-energetico. Per l’Italia, si è in attesa di conoscere gli esiti dell’iter di gara per il project finance per la realizzazione e successiva gestione del collegamento tra il Porto di Ancona e la viabilità circostante, e non sono escluse possibili estensioni per la Linea 5 della Metropolitana di Milano. L’avvio della fase di gestione prevista per il Nuovo Ospedale di Mestre renderà poi più significativo il contributo alla determinazione dei ricavi. In ultimo, si sono concluse positivamente le negoziazioni con la Repubblica di Croazia per la definizione contrattuale e l’incasso dei crediti rivenienti dal lodo arbitrale relativo al contratto per la costruzione e gestione dell’autostrada Zagabria-gorican. L’accordo sottoscritto dalla Astaldi e dalla Repubblica di Croazia prevede il pagamento in tre tranche del credito dovuto, il primo dei quali è già stato effettuato. . |
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BRIOSCHI SVILUPPO IMMOBILIARE S.P.A. TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2008: PERDITA DEL TERZO TRIMESTRE 2008 PARI A 1.953 MIGLIAIA DI EURO (1.244 MIGLIAIA DI EURO NEL 2007) |
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Valori espressi in migliaia di euro
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30 sett 2008 |
30 sett 2007 |
Utile/(perdita) netto consolidato |
(7. 317) |
(473) |
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30 sett 2008 |
31 dic 2007 |
Capitale investito netto consolidato |
382. 292 |
269. 465 |
Mezzi propri |
205. 294 |
241. 112 |
Indebitamento finanziario netto |
176. 998 |
28. 353 | Milano, 20 novembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Brioschi Sviluppo Immobiliare S. P. A. , riunitosi in data 12 novembre , ha esaminato e approvato la relazione sull’andamento della gestione al 30 settembre 2008. La situazione consolidata del Gruppo Brioschi Sviluppo Immobiliare al 30 settembre 2008 presenta una perdita, al netto dell’effetto fiscale, di 7. 317 migliaia di euro (di cui 6. 974 migliaia di euro di pertinenza del Gruppo) rispetto ad una perdita, al netto dell’effetto fiscale, di 473 migliaia di euro (di cui 47 migliaia di euro di pertinenza del Gruppo) del corrispondente periodo del 2007. La perdita del periodo è imputabile principalmente ai costi connessi allo sviluppo dei rilevanti progetti immobiliari in portafoglio, i cui efetti positivi si manifesteranno a partire già dall’ultimo trimestre del corrente esercizio. Si ricorda peraltro che il risultato al 30 settembre 2007 beneficiava della plusvalenza realizzata dalla cessione della partecipazione in Seis, dell’incasso parziale di un credito verso una procedura fallimentare precedentemente svalutato e di minori oneri finanziari in ragione di una più contenuta esposizione verso il sistema bancario. La perdita operativa del terzo trimestre 2008 pari a 1. 953 migliaia di euro (1. 244 migliaia di euro nel 2007) è influenzata dai costi operativi e di struttura connessi con l’avanzamento dei progetti immobiliari in portafoglio. La perdita netta del terzo trimestre 2008 pari a 5. 623 migliaia di euro (1. 319 migliaia di euro nel 2007) deriva inoltre dai risultati imputabili ad alcune partecipazioni e dagli oneri finanziari correlati agli investimenti efettuati. Nel periodo in esame il capitale investito netto è aumentato di circa 113 milioni di euro, passando da 269 milioni di euro a 382 milioni di euro. L’incremento, oltre a recepire gli efetti dell’operazione di scissione parziale proporzionale inversa di Bastogi a favore di Brioschi (32 milioni di euro) è attribuibile principalmente agli investimenti sostenuti per lo sviluppo del progetto Milanofiori Nord e per l’acquisto della società Istedin, proprietaria di un’area immobiliare di circa 500. 000 mq situata a Monza. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2008 è di 205 milioni di euro rispetto a 241 milioni al 31 dicembre 2007. Tale diferenza deriva principalmente dall’operazione di scissione parziale inversa di Bastogi a favore di Brioschi che ha determinato, tra l’altro, l’annullamento di 384. 799. 036 azioni Brioschi ricomprese nel compendio scisso. Al 30 settembre 2008, la posizione finanziaria netta è negativa per 177 milioni di euro rispetto ad una posizione finanziaria netta negativa di 28 milioni di euro al 31 dicembre 2007; tale variazione, oltre a recepire gli efetti dell’operazione di scissione parziale proporzionale inversa di Bastogi a favore di Brioschi (62 milioni di euro), è la diretta conseguenza degli investimenti effettuati. Il patrimonio immobiliare è aumentato di 167 milioni di euro rispetto a quello al 31 dicembre 2007, passando da 215 milioni di euro a 382 milioni di euro. Il patrimonio immobiliare del Gruppo Brioschi Sviluppo Immobiliare è composto principalmente da terreni destinati a progetti di sviluppo immobiliare e da immobili a reddito situati esclusivamente in Italia, principalmente al Nord. Nel seguito si riportano i principali elementi del conto economico e dello stato patrimoniale. Si ricorda che dall’1 giugno 2008 è eficace la scissione parziale proporzionale inversa di Bastogi a favore di Brioschi: il conto economico e lo stato patrimoniale ne recepiscono gli effetti. . |
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