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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Gennaio 2009 |
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URBAN ATLAS: L´OCCHIO SPAZIALE DELL´EUROPA FORNISCE ALLE CITTÀ STRUMENTI PER UNO SVILUPPO INTELLIGENTE |
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Bruxelles, 20 gennaio 2009 - Cosa hanno in comune Praga, Lipsia, Cork, Ljepaja, Poznan, Nizza, Glasgow, Venezia e Gozo? Che siano grandi o piccole, le città europee hanno bisogno di informazioni affidabili e comparabili su cui basare una politica urbanistica che garantisca uno sviluppo sicuro, sostenibile e sano. Quest’anno, per la prima volta, 185 città di tutti e 27 gli Stati membri dell’Ue trarranno beneficio da Urban Atlas, l’atlante urbano prodotto dalla Commissione europea e dagli Stati membri grazie alla tecnologia spaziale europea. Compilato sulla base di migliaia di fotografie satellitari, l’atlante urbano fornisce mappe digitali dettagliate che mettono a disposizione degli urbanisti i dati più aggiornati e precisi che esistano sull’uso dei terreni. L’atlante urbano consentirà di analizzare rischi e opportunità in modo più efficace: gli urbanisti potranno, per esempio, valutare meglio il pericolo di inondazioni e l’impatto dei cambiamenti climatici, ma anche stabilire quali siano le esigenze infrastrutturali e di trasporto pubblico. Entro il 2011 l’atlante urbano coprirà tutte le città dell’Ue. Il vicepresidente della Commissione Günter Verheugen, responsabile della politica “Imprese e industria”, e la commissaria Danuta Hübner, responsabile della politica regionale, hanno dichiarato: “Le città e le autorità comunali europee si trovano a dover affrontare nuove sfide importanti per la pianificazione urbana nei prossimi anni, e questo progetto offre loro una soluzione pratica ed efficiente. Urban Atlas, sfruttando la tecnologia spaziale europea, permetterà alle autorità locali di apprendere le une dalle altre e aiuterà le città a investire con maggiore cognizione di causa. L’atlante urbano dimostra quanto sia vantaggioso un approccio integrato a livello europeo ed è un esempio eccellente di come le applicazioni della tecnologia spaziale possano contribuire a soluzioni utili per le realtà locali in tutt’Europa. ” Urban Atlas rientra nell’iniziativa Gmes (Global Monitoring of Environment and Security: monitoraggio globale dell’ambiente e sicurezza). Esso è stato finanziato con 1 milione di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dovrebbe essere pienamente operativo nel 2011. Grazie alle economie di scala, Urban Atlas comporta un costo pari a 2,45 euro per km quadrato mappato, vale a dire un costo inferiore di almeno dieci volte rispetto a quello che richiederebbero altre metodologie di mappatura. Le mappe dell’Urban Atlas forniscono una classificazione paneuropea delle zone urbane, offrono informazioni comparabili sulla densità delle aree residenziali, sulle zone commerciali e industriali, sulle dimensioni degli spazi verdi e sull’esposizione al rischio di inondazioni, oltre a consentire il monitoraggio dell’estendersi delle aree urbane, così importante per la pianificazione dei trasporti pubblici nelle periferie. La prima edizione di Urban Atlas sarà consegnata nel 2009 a 185 città. L’atlante urbano copre, oltre a tutte le capitali dell’Ue, un significativo campione di città grandi e medie che partecipano all’audit urbano europeo, una raccolta di dati che riguarda oltre 300 città dell’Ue. Per le future edizioni dell’atlante si prevedono intervalli di 3-5 anni, a complemento dell’audit urbano. L’audit urbano è cofinanziato dalla Commissione europea e gestito in stretta concertazione con gli istituti statistici di tutti gli Stati membri dell’Ue. . |
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L’IMPREPARAZIONE INFORMATICA DEI DIPENDENTI COSTA ALLA PA CENTRALE FINO A 280 MILIONI DI EURO L’ANNO LA FORMAZIONE PERMETTERREBBE DI GUADAGNARNE IL TRIPLO |
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Roma, 20 gennaio 2009 – L’impreparazione informatica degli impiegati della sola Pubblica Amministrazione Centrale (Pac) costa al Paese circa 280 milioni di Euro. Tuttavia interventi di formazione di base a basso costo non solo contribuirebbero a ridurre tale importo ma aumenterebbero in modo significativo la produttività sul lavoro, generando vantaggi complessivi pari a circa 835 milioni per l’intero settore. Sono queste le evidenze principali emerse nel convegno di presentazione dello studio condotto da Aica, Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, in collaborazione con Sda-bocconi intitolato “L’ignoranza informatica: il costo nella Pubblica Amministrazione Centrale” tenutosi oggi a Roma presso la Ragioneria Generale dello Stato. L’incontro, patrocinato dal Cnipa e dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, ha permesso di evidenziare da un lato come la Pa Centrale italiana sia meno arretrata di quanto si creda rispetto a quelle degli altri paesi guida europei, e tra le più avanzate in alcuni settori (come ad esempio in quelle dei servizi di e-government alle imprese); e dall’altro, come essa subisca il freno di una preparazione ancora insufficiente all’uso degli strumenti informatici e di Internet. L’uso inefficiente del computer ha costi elevati Più in particolare lo studio, condotto da un team di ricerca guidato da Pier Franco Camussone di Sda Bocconi e da Fulvia Sala di Aica, ha evidenziato come nella Pa Centrale italiana: i dipendenti informatizzati o informatizzabili siano circa il 60% dell’organico, e cioè pari ad almeno 550 mila; gli effetti dell’impreparazione informatica – che comporta una perdita di tempo produttivo - generi costi annui pari a 1. 439 euro per addetto che si traducono per l’intera Pa Centrale in costi attorno ai 280 milioni di Euro. Formazione: stimati vantaggi enormi per la produttività I ricercatori hanno anche misurato con un test gli effetti della formazione sulla produttività, ottenendo risultati sorprendenti. Il dato più importante è quello dei vantaggi della formazione in termini di incremento della produttività. E infatti gli impiegati sottoposti al test prima e dopo la formazione (un corso Ecdl - la Patente Europea del Computer) hanno fatto registrare non solo un incremento delle conoscenze del Pc del 29%, ma anche e soprattutto una riduzione media del 5% del tempo necessario per svolgere le rispettive mansioni, pari a ben 6 giorni all’anno. Tutto questo ha permesso di stimare in 1374 euro l’anno per addetto il valore dell’aumento di produttività conseguente a un intervento di formazione informatica di base come l’Ecdl. Un dato che proiettato sull’intera popolazione degli impiegati informatizzabili della Pa Centrale si traduce in un incremento di produttività enorme, stimabile in oltre 755 milioni di euro l’anno e che, aggiunto all’abbattimento di una percentuale prudenziale dei costi vivi dell’impreparazione, porta appunto il totale del vantaggio conseguibile a 835 milioni di Euro . Lo studio ha anche stimato il tasso di ritorno dell’investimento (Roi, espresso dal rapporto tra i valori dei benefici ottenibili e dell’investimento) su base triennale per interventi formativi come quelli della già citata patente del computer Ecdl. Il valore ottenuto è impressionante, pari al 1500%, e risultante dal rapporto tra benefici in termini di produttività nei tre anni (stimati in circa 4500 Euro pro-capite) e i costi della formazione per conseguire la patente Ecdl (200-300 euro pro-capite). Il dato è una stima indicativa, ma dà la misura di come poche centinaia di euro per un corso di formazione di base possano avere un rendimento di gran lunga più elevato di altri investimenti. Luci ed ombre della formazione informatica dei dipendenti pubblici Lo studio infine rileva come il settore pubblico italiano sia oggi molto sensibile alla formazione qualificata e certificata, più del settore privato. La P. A. Si configura infatti come elemento di traino per quanto riguarda l’alfabetizzazione informatica (sono centinaia di migliaia i dipendenti pubblici con certificazione Ecdl) e sono molte le aree di eccellenza anche in termini di formazione specialistica. A quest’ultimo riguardo, la ricerca ha anche richiamato l’esperienza nella Pa di Eucip, il modello Europeo per la certificazione delle competenze dei professionisti informatici, richiamando come per gli specialisti che progettano, realizzano e gestiscono i servizi di e-government contino in misura sempre più rilevante le abilità professionali. Lo studio presentato oggi ha infatti illustrato anche i risultati di una recente indagine condotta da Aica su un campione dei 1100 diplomati Eucip nel settore pubblico, che ha rilevato come gli specialisti operanti nel settore pubblico abbiano assunto il modello Eucip come elemento d’orientamento per un continuo aggiornamento delle competenze, e come esso concorra a motivare la crescita professionale. A fronte di tale situazione tuttavia, lo studio presentato oggi rileva come gli investimenti totali in formazione informatica dei dipendenti pubblici siano ancora molto contenuti, e questo in rapporto sia al ruolo che la P. A. Ha in termini di sviluppo digitale, sia al fatto che la P. A. Dovrebbe essere un modello di riferimento per l’intera società. Obiettivo della ricerca, che mette in luce il rapporto fra formazione e produttività e adeguamento delle competenze e professionalità, è di fornire un contributo affinché la Pubblica Amministrazione possa continuare ad investire in quel capitale umano che oggi, nella società della conoscenza, viene indicato come il principale fattore di produttività e di sviluppo. . |
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PRATO, NUOVE TECNOLOGIE AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA |
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Firenze, 20 gennaio 2009 - Un sistema informativo che consentirà di avere dati aggiornati e completi, tradotti anche in una cartografia digitalizzata, sui fenomeni di criminalità, disordine urbano e inciviltà in provincia di Prato, in modo da rendere più puntuali, tempestive ed efficaci le azioni di prevenzione e repressione. È questo il progetto cui la Regione Toscana, nell´ambito del programma regionale per lo sviluppo della società dell´informazione, assicurerà il suo sostegno e la sua esperienza sul terreno delle nuove tecnologie. Ed è questo l´impegno che il governo regionale ha assunto il 18 dicembre 2008 con la firma del “Patto per Prato sicura”, siglato per la Regione Toscana dal vicepresidente Federico Gelli. «Questo patto – spiega il vicepresidente – è la dimostrazione che la sicurezza dei cittadini non ha bisogno di leggi speciali e tanto meno di proclami, ma semmai di risorse e di idee nuove. Questo patto prosegue un lavoro comune di diverse istituzioni che ha dato già frutti importanti, dando concretezza a un modello di politiche per la sicurezza in cui la Regione crede molto, per esempio con lo sviluppo di una polizia di prossimità, capace di costruire saldi legami con i territori e i cittadini. Ed è su questa strada che intendiamo andare avanti, anche portando il nostro contributo di esperienza maturata nel campo delle nuove tecnologie dell´informazione». Il progetto di sistema informativo prevede, tra le altre cose, il confluire in una banca dati comune delle informazioni raccolte dalle forze di polizia sui fatti criminali e di degrado. Informazioni che potranno essere fatte pervenire anche mediante terminali su palmare. Nell´ambito del “Patto per Prato sicura” la Regione si è impegnata anche a programmare e organizzare iniziative di formazione e aggiornamento professionale per le forze di polizia statali e locali, anche attraverso seminari interforze. . |
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"CARA COSTITUZIONE...", ONLINE LE CONVERSAZIONI E LE CARTOLINE DALL´EMILIA-ROMAGNA |
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Bologna, 20 gennaio 2009 - – “A sessant’anni da quell’evento la rilettura della nostra Carta rilancia quell’intensità di riflessioni e mostra la forza di principi che non sono nati da una contingenza ma dalla volontà di rispondere a sfide che sono, pur con forme diverse, ancora tutte davanti a noi”. Lo storico e politologo Paolo Pombeni presenta così il programma, da lui curato, “Il grande libro. Conversazioni sulla Costituzione” prodotto dall’emittente locale Telereggio e da oggi online sul sito www. Regione. Emilia-romagna. It/costituzione. Ogni video è introdotto dalla presentazione dei principali articoli della Carta costituzionale e prosegue con un approfondimento critico e una conversazione con personaggi della politica e della cultura, tra cui Romano Prodi, Ernesto Galli della Loggia, Umberto Veronesi, Augusto Barbera, Angelo Panebianco, Filippo Andreatta, Giuliano Amato e Valerio Onida. Tanti filmati dedicati ad una specifica area tematica, partendo dal testo della nostra Carta fondamentale. Da oggi sono online i primi 26 video, altri saranno caricati agli inizi del 2009. Prosegue - con una seria di mostre, incontri, giornate di studio, percorsi tematici e il sito internet - il programma di iniziative per i sessant’anni della Costituzione italiana promosse dalla Regione in collaborazione con Prefettura, Comune e Provincia di Bologna, Università degli studi e Ufficio scolastico regionale, che si svilupperanno fino ai primi mesi del 2009. A gennaio l’Arena centrale di Sala Borsa a Bologna ospiterà la mostra “La Costituzione illustrata”, in cui noti disegnatori italiani reinterpreteranno con le loro vignette il testo della Carta, intanto crescono di numero le cartoline che emiliano-romagnoli illustri hanno voluto dedicare al testo che regola la società italiana, tutela i diritti e riconosce le libertà dei cittadini. Alle prime arrivate - quelle “video” della presidente dell’assemblea legislativa regionale Monica Donini e del presidente dell’Emilia-romagna Vasco Errani - si sono aggiunte quelle di numerosi esponenti di tutti i settori della società civile: da Anna Maria Artoni (presidente Confindustria Emilia-romagna) a Danilo Barbi (segretario generale Cgil Emilia-romagna), da Stefano Canestrari (preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna) a Filippo Cavazzuti (economista). Dal mondo dell’arte, hanno scritto le loro dichiarazioni d’amore alla Costituzione Milva, Marcello Fois, Paolo Fresu. Tra i campioni sportivi, ci sono Luca Toni e Josefa. E poi ancora, cartoline dalla presidente del Bologna calcio Francesca Menarini; da don Giovanni Nicolini, parroco a Sant’antonio da Padova alla Dozza (Bologna); dagli scienziati Eleonora Porcu e Carlo Flamigni. Presenti anche le riflessioni degli scrittori Antonio Faeti, Valerio Varesi, Stefano Tassinari e degli attori Patrizio Roversi, Alessandro Bergonzoni e Stefano Nosei. Per chiudere con Pombeni e Sergio Zavoli. . |
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TELECOM ITALIA: NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA RIORGANIZZAZIONE DELLE DIREZIONI DOMESTIC MARKET OPERATIONS E INTERNATIONAL BUSINESS, COSTITUZIONE DELLA FUNZIONE DISPOSALS |
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Roma, 20 gennaio 2009 - Telecom Italia prosegue nel percorso di efficienza e riorganizzazione, così come annunciato in occasione della presentazione del Piano Strategico 2009-2011, e varata il 23 dicembre 2008una nuova struttura organizzativa. In particolare, la riorganizzazione al momento riguarda tre aree: il settore domestico, il progetto di dismissioni e il settore internazionale. La direzione Domestic Market Operations, affidata a Oscar Cicchetti, assume una nuova impostazione customer centric con l’obiettivo di orientare al cliente e alla sua soddisfazione tutti i processi aziendali. La nuova direzione offrirà ai rispettivi segmenti di clientela prodotti e servizi convergenti con l’obiettivo di presidiare la market share, aumentare la qualità del servizio e l’affezione della clientela al brand Telecom Italia, e sarà organizzata su tre macro aree: Consumer Market, affidata a Carlos Lambarri, che avrà la responsabilità della clientela consumer e si focalizzerà sull’aumento dell´uso dei servizi innovativi di rete da parte di individui e famiglie, sulla difesa delle quote di mercato nei servizi tradizionali e innovativi, nel fisso e nel mobile. Business Market, affidata a Pietro Labriola, che avrà la responsabilità della clientela business e centrerà la propria azione sulla promozione dell’uso delle tecnologie Ict da parte delle piccole e medie imprese e dei clienti Soho puntando a difendere ed aumentare le quote di mercato nei servizi tradizionali e innovativi, nel fisso e nel mobile. Top Clients & Networked It Services, affidata a Gianfilippo D’agostino, avrà la responsabilità di accrescere il valore della base clienti Top, Large Account ed Enterprise affiancando le grandi aziende dell’industria e dei servizi, le banche e la pubblica amministrazione nella trasformazione dei processi di business. All’interno della direzione Domestic Market Operations sono inoltre presenti le funzioni Business Innovation, affidata a Luca Tomassini, che guiderà il processo di innovazione dei servizi monitorando l’evoluzione dell’industry e individuando percorsi di innovazione dell’offerta coerenti con gli obiettivi aziendali, e Quality of Service, affidata a Paolo D’andrea, che coordinerà processi, attività e progetti finalizzati all’incremento della qualità percepita e misurata in tutte le relazioni prodotto/mercato. Alla direzione Domestic Market Operations fanno inoltre riferimento le società Olivetti, Telecontact, Matrix, Pathnet, Telsy. Per quanto riguarda il Progetto di dismissioni che dovrà implementare quanto previsto dal Piano Strategico 2009-2011 (e dunque la valorizzazione delle attività non-core per concentrarsi sul mercato domestico e sul Brasile), viene costituita la funzione Disposals, affidata a Giovanni Stella, che mantiene l’incarico di vice presidente esecutivo di Ti Media; Mauro Nanni verrà proposto come amministratore delegato di Ti Media. Contestualmente, la direzione International Business viene affidata ad interim all’amministratore delegato Franco Bernabè, e viene costituita la funzione International Operations, affidata a Stefano Mazzitelli, che opererà in costante raccordo con Disposals. Inoltre viene costituito lo Steering Committee Disposals Plan, che ha il compito di definire strategie e tempi degli interventi di dismissione al fine di massimizzare il valore per gli azionisti. Presieduto dall’amministratore delegato, allo Steering Committee partecipano: il responsabile della funzione Administration, Finance & Control, il responsabile della direzione Domestic Market Operations, il responsabile della funzione International Operations e il responsabile della funzione International Legal Affairs. Per quanto riguarda Tim Brasil, Luca Luciani sarà proposto per la cooptazione in Consiglio di Amministrazione e la nomina a Ceo, mentre Mario Cesar de Araujo sarà proposto come presidente di Tim Participacoes. Carlos Lambarri mantiene temporaneamente l’incarico di Ceo della tedesca Hansenet. . |
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DISPONIBILE SU INTERNET TUTTA LA CARTOGRAFIA REGIONALE DELLA PUGLIA |
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Bari, 20 gennaio 2009 - L’assessore al Territorio Angela Barbanente comunica che presso il sito http://www. Sit. Puglia. It/ sono gratuitamente consultabili e fruibili da ieri le cartografie tecniche e tematiche sinora prodotte nell’ambito del progetto di Sistema Informativo Territoriale della Regione Puglia. “Si tratta – spiega l’assessore di un risultato importantissimo, che innova profondamente il modo di operare di Comuni, enti, tecnici e singoli cittadini. Diventa facilissimo accedere a informazioni preziose per operare, fino ad ora “nascoste” in archivi polverosi e di difficile accessibilità. Tutta la cartografia è messa a disposizione gratuitamente, con grande risparmio di tempo e risorse per una enorme platea di enti pubblici e operatori privati. Si tratta peraltro di informazioni cartografiche di estrema accuratezza e elevato valore metodologico, al punto da vicere l’edizione 2008 del Premio Internazionale della società americana Esri, con sede a Redlands, California, leader nel mondo nel settore”. Oltre alla nuova carta tecnica alla scala 1:5. 000, elaborata con la collaborazione dell´Istituto Geografico Militare (Igm), sono disponibili il Modello Digitale del Terreno, l´ortofoto a colori e con pixel di 50 cm, l´uso del suolo in scala 1:10. 000, il database topografico multiprecisione alla scala 1:5. 000 e alla scala 1:2. 000 per quanto riguarda toponomastica e numeri civici dei centri urbani che dispongono di carta tecnica a questa scala, i rilievi di traffico operati nel periodo luglio - dicembre 2007 e ai flussi e alle indagini Origine-destinazione (O/d) su sezioni stradali, caselli autostradali e porti di Bari e Brindisi. . |
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AGGIORNAMENTI CONSULENZA AGLI INVESTIMENTI E GRUPPI DI DISCUSSIONE SU FACEBOOK E ACCESSO ALL’ALBO DEI CONSULENTI DI INVESTIMENTO. |
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Milano, 20 gennaio 2009 – E’ stato aperto un account personale/istituzionale come Stefano Masullo su facebook cwww. Facebook. Com dove sono altresì aperti due importanti gruppi di settore dedicati alle tematiche del Consulente di Investimento denominati rispettivamente Consulenti di Investimento e Consulenti Finanziari Indipendenti Fee Only ai quali è possibile iscriversi e ad alimentarli con nuovi argomenti e discussioni a presto. Decreto 206 24 Dicembre 2008 Decreto 206 del 24 dicembre 2008: stabiliti i requisiti per l’accesso all’Albo dei Consulenti di Investimento. Ci vorranno due anni d’anzianità per evitare l’esame. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre 2008 il “Regolamento di Disciplina dei Requisiti di Professionalità, Onorabilità, Indipendenza e Ppatrimoniali per l’iscrizione all’Albo delle persone fisiche Consulenti di Investimento i” del Ministero dell’Economia. Ai fini dell’iscrizione all’Albo, oltre ad un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore di durata quinquennale, sarà necessario possedere un’adeguata conoscenza specialistica in materie giuridiche, economiche, finanziarie e tecniche che verrà accertata tramite una prova valutativa indetta dall’Organismo . Importante è il requisito di indipendenza, per il quale non possono essere iscritti all’Albo i soggetti che intrattengono rapporti con emittenti o intermediari tali da condizionare l’indipendenza di giudizio nella prestazione della consulenza. I consulenti di investimento non possono percepire alcuna forma di beneficio da soggetti diversi dal cliente al quale rendono il servizio . Come previsto dalla Mifid per accedere all’Albo è necessaria inoltre la sottoscrizione di un’assicurazione a copertura della responsabilità civile per i danni derivanti da negligenza professionale che assicuri una copertura di almeno 1 milione di euro per ciascuna richiesta di indennizzo e di 1,5 milioni di euro all’anno per l’importo totale delle richieste di indennizzo. Per quanto riguarda gli attuali Consulenti di Investimento già attivi , si determina l’esonero dall’esame per chi, alla data della richiesta d’iscrizione, abbia svolto il servizio di consulenza per un periodo non inferiore a due anni nell’ultimo triennio; l’esenzione dalla prova valutativa è prevista anche per quei soggetti che, alla richiesta, abbiano ricoperto per un periodo non inferiore a due anni nell’ultimo triennio l’incarico di amministratore di società di persone o capitali operanti nella prestazione del servizio di consulenza. Per quel che concerne i promotori finanziari e i quadri bancari, saranno esonerati dalla prova valutativa (a condizione che l’iscrizione sia chiesta entro il 1° novembre 2009): - i promotori iscritti al relativo Albo che per uno o più periodi di tempo pari a due anni nei tre precedenti la richiesta di iscrizione, hanno esercitato la propria attività per conto di soggetti abilitati; - i quadri direttivi di 3° e 4° livello di soggetti abilitati che, per uno o più periodi di tempo pari a due anni nei tre precedenti la richiesta di iscrizione, siano stati addetti ad uno dei servizi di investimenti previsti dal Tuf o al settore della commercializzazione di prodotti finanziari o il personale preposto ad una dipendenza o ad un’altra unità operativa di un soggetto abilitato, o responsabile della stessa, addetto ad uno dei servizi di investimento. Promotori e bancari, che dovranno dimettersi dalla loro attuale attività, dovranno produrre la documentazione attestante l’esercizio dell’attività professionale,dichiarazione del soggetto abilitato, mansioni ricoperte e periodo di svolgimento. Iscrizione Albo Consulentidi Investimento - Come indicato nell´art. 5 comma 1 del decreto 206 del 24 dicembre 2008: "Non possono essere iscritti all´Albo i soggetti che intrattengono, direttamente, indirettamente o per conto di terzi, rapporti di natura patrimoniale o professionale o di altra natura, compresa quella familiare, con emittenti e intermediari, con società loro controllate, controllanti o sottoposte a comune controllo, con l´azionista o il gruppo di azionisti che controllano tali società, o con amministratori o dirigenti di tali società, se tali rapporti possono condizionare l´indipendenza di giudizio nella prestazione della consulenza in materia di investimenti". Ma, in verità, nel comma 2 dello stesso articolo si indica una via per ovviare a questo limite. Il regolamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a fine anno chiarisce, infatti, che se gli iscritti all´albo informano l´Organismo dei rapporti intrattenuti con i soggetti di cui al comma 1, dichiarando che tali rapporti non possono in alcun modo influenzare la propria attività, possono mantenere (e ritengo quindi ottenere) l´iscrizione all´albo. Spetterà però al nascituro Organismo stabilire le modalità e l´eventuale documentazione da presentare per potere dimostrare in questi casi particolari la propria indipendenza. Requisiti Iscrizione Albo Cosulenti Di Investimento - Come prevedibile gli articoli relativi al "Regolamento di disciplina dei requisiti di professionalità, onorabilità, indipendenza e patrimoniali per l´iscrizione all´albo delle persone fisiche consulenti finanziari" ha suscitato molto interesse tra promotori e consulenti. E i dubbi sulle modalità per iscriversi al nascituro albo di categoria non mancano. Da oggi, e nei prossimi giorni, cercheremo di rispondere a tutte le perplessità dei nostri lettori. Un primo dubbio riguarda i requisiti di indipendenza richiesti dalla legge. Tali requisiti sono indicati chiaramente nell´art. 5 del decreto 206 del 24/12/2008: "Non possono essere iscritti all´Albo i soggetti che intrattengono, direttamente, indirettamente o per conto di terzi, rapporti di natura patrimoniale o professionale o di altra natura, compresa quella familiare, con emittenti e intermediari, con società loro controllate, controllanti o sottoposte a comune controllo, con l´azionista o il gruppo di azionisti che controllano tali società, o con amministratori o dirigenti di tali società, se tali rapporti possono condizionare l´indipendenza di giudizio nella prestazione della consulenza in materia di investimenti". Il che si traduce, in termini economici, nell´obbligo di non poter "percepire alcuna forma di beneficio da soggetti diversi dal cliente al quale è reso il servizio" In caso contrario, ovvero nell´ipotesi in cui vi siano elementi in grado di condizionare l´indipendenza "di giudizio nella prestazione di consulenza in materia di investimenti", gli iscritti all´albo sono obbligati a informare l´Organismo che valuterà se radiare o meno il consulente. Sebbene la Mifid, quindi, come molti hanno sottolineato in passato, non parlava di consulenti indipendenti ma di consulenti finanziari, il decreto approvato la vigilia di Natale rende l´indipendenza un obbligo e una "conditio sine qua non" per offrire un tale servizio alla clientela. Incomatibilita´ Per I Consulenti Di Investimento - Secondo quanto indicato nel decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il promotore finanziario che intenda iniziare l’attività di consulente dovrà risolvere ogni relazione precedentemente intrattenuta con l’intermediario mandante (partecipazione al capitale, incarichi amministrativi o di collaborazione) o con soggetti ad esso collegati, al fine di garantire l’autonomia e indipendenza della nuova attività di consulenza. In effetti non c´è all´interno del regolamento per l´albo dei consulenti un´indicazione esplicita ai mandati assicurativi, cosa che invece è ben chiara nel Regolamento di attuazione dell´articolo 18-Bis, del D. Lgs n. 58/1998 in materia di consulenti finanziari diffuso in consultazione dalla Consob lo scorso 5 giugno 2008. L´art. 13 del documento redatto dall´autorità di vigilanza presieduta da Lamberto Cardia, e in attesa di essere approvato in via definitiva, vengono indicate chiaramente le cosiddette "incompatibilità": "L’attività di consulente finanziario è incompatibile: a) con l’esercizio dell’attività di promotore finanziario; b) con l’esercizio dell’attività di agente di cambio; c) con l’esercizio delle attività di intermediazione assicurativa di cui all’articolo 109, comma 2, lettere a), c) ed e), del decreto legislativo 7 dicembre 2005, n. 209; d) con l’esercizio delle attività di agente in attività finanziaria di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 25 settembre 1999, n. 374; e) con ogni ulteriore incarico o attività che si ponga in grave contrasto con il suo ordinato svolgimento". Non è quindi possibile, se tale articolo sarà confermato, iscriversi all´albo dei consulenti se si è in possesso di un mandato assicurativo. Esonero Prova Di Esame Per Iscrizione Albo Consulenti Di Investimento - Il decreto 24 dicembre 2008, n. 206 parla chiaro in termini di esonero dalla prova valutativa. Secondo quanto indicato dall´art. 7 sono esonerati dalla prova valutativa, "i promotori finanziari regolarmente iscritti al relativo albo che, per uno o più periodi di tempo complessivamente pari a due anni nei tre anni precedenti la richiesta di iscrizione all´Albo, hanno esercitato la propria attività professionale per conto di soggetti abilitati". A condizione che l´iscrizione all´Albo dei consulenti sia richiesta dagli interessati entro il 1° novembre 2009. E´ sufficiente quindi poter dimostrare di aver svolto l´attività per almeno due anni, negli ultimi tre, per conto di una qualunque società abilitata. La situazione cambia per tutti coloro che prenderanno una decisione dopo il primo novembre 2009. Secondo quanto stabilito dall´art. 2 comma 3, in questa seconda ipotesi, sono esonerati dalla prova valutativa "i promotori finanziari regolarmente iscritti al relativo albo che, per uno o più periodi di tempo complessivamente pari a due anni nei tre anni precedenti la richiesta di iscrizione all´Albo, hanno esercitato la propria attività professionale per conto di soggetti abilitati che nei medesimi periodi hanno svolto attività di consulenza in materia di investimenti". Sarà quindi fondamentale, a partire dal primo novembre 2009, poter dimostrare di aver lavorato per una società che offriva anche un servizio di consulenza con regolare abilitazione da parte delle autorità di vigilanza. Tutto ciò comporta la cancellazione del professionista dall´albo dei promotori finanziari? Non necessariamente. Se un pf desidera intraprendere l´attività di consulente indipendente può iscriversi all´albo di categoria e mantenere aperta la propria posizione nell´albo dei promotori. Ciò che non è possibile è avere un mandato per conto di una qualunque società. Se quindi non c´è l´obbligo di cancellare la propria iscrizione dall´albo dei pf, c´è l´obbligo di dimettersi dalla banca per la quale si lavora. Mandato e consulenza finanziaria non vanno di pari passo per il "Regolamento di disciplina dei requisiti di professionalità, onorabilità, indipendenza e patrimoniali per l´iscrizione all´albo delle persone fisiche consulenti finanziari". Consulenti Di Investimento Attualmente In Attivita´ - Le norme definitive prevedono per l’iscrizione all’albo, tra le altre cose, un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore e l’obbligatorietà di dimostrare il possesso di una conoscenza specialistica adeguata da accertarsi per il tramite di una prova valutativa indetta dall’Organismo di governo dell’albo. Nel regolamento sui requisiti per l’iscrizione all’albo è presente anche una norma che ha sollevato parecchi dubbi, ovviamente quella relativa ai requisiti patrimoniali, che obbliga i consulenti a stipulare una polizza per il rischio professionale. In ogni caso le polemiche e i dubbi non sono finiti: il decreto licenziato dal tesoro si è infatti dimenticato di chi esercita già. Difatti non è ancora stato predisposto il regolamento attuativo dell’albo e, ben più grave, il Ministero non ha esteso, come si attendeva, il cosiddetto periodo transitorio al 31 dicembre 2009, in modo da consentire a Srl e persone fisiche di operare liberamente nell´attesa di regolare la propria posizione secondo quanto stabilito dal decreto. Quindi una domanda: visto che materialmente non è possibile iscriversi all´albo, come definire i professionisti che attualmente esercitano? Tempistica Per Iscrizione Albo Consulenti Di Investimento - Analizzando nel dettaglio i requisiti stabiliti per l’accesso all’albo dei consulenti finanziari, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre scorso, si osserva che i promotori finanziari e i quadri bancari saranno esonerati dalla prova valutativa a condizione che l’iscrizione sia richiesta entro il 1 novembre 2009 e siano iscritti, nei tre precedenti la richiesta, al relativo albo per uno o più periodi di tempo pari a due anni e abbiano inoltre esercitato la propria attività per conto di soggetti abilitati. Saranno esonerati dalla prova abilitativa i quadri direttivi di 3 e 4 livello di soggetti abilitati che, per uno o più periodi di tempo pari a due anni nei tre precedenti la richiesta di iscrizione, siano stati addetti ad uno dei servizi di investimenti previsti dal Tuf o al settore della commercializzazione di prodotti finanziari. In ogni caso bisogna sottolineare che i promotori e bancari dovranno ovviamente dimettersi dalla loro attuale attività, e produrre la documentazione attestante l’esercizio dell’attività professionale. Decreto Consulenti Di Investimento - Il decreto n. 206 del Ministero dell´Economia e delle Finanze pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 303 del 30-12-2008 è entrato in vigore lo scorso 14 gennaio. Da quel momento i requisiti di professionalità, di indipendenza e patrimoniali per iscriversi all´albo dei consulenti finanziari diventano legge. A quel punto, per completare il quadro, si dovrà attendere solo il via libera all´Organismo per la tenuta dell´albo che, secondo fonti vicine al Ministero, potrebbe giungere entro la seconda metà di febbraio. Intanto Consob dovrà emettere il regolamento definitivo in merito alla consulenza finanziaria e il Ministero prolungare il cosiddetto periodo transitorio al 31 dicembre 2009, in modo da consentire a Srl e persone fisiche di operare liberamente nell´attesa di regolare la propria posizione secondo quanto stabilito dal decreto. Ma il decreto in questione presenta, tra i vari aspetti, due elementi che non passeranno in secondo piano e, sicuramente, accenderanno i dibattiti tra promotori e consulenti finanziari. Il primo riguarda l´art. 5 sui "Requisiti di indipendenza" nel quale è indicato con estrema chiarezza che per la "prestazione di consulenza in materia di investimenti gli iscritti all´Albo non possono percepire alcuna forma di beneficio da soggetti diversi dal cliente al quale è reso il servizio". Il secondo aspetto riguarda invece le disposizioni finali e transitorie. In particolare emerge l´indicazione delle categorie esonerate dalla prova valutativa. Tra queste non potevano mancare naturalmente i promotori finanziari, ma in pochi, probabilmente, si aspettavano l´indicazione di un limite temporale (il 1° novembre 2009) per richiedere l´iscrizione all´albo dei consulenti. Un limite temporale che potrebbe suscitare qualche perplessità tra gli operatori. E´ evidente che il Ministero lancia un messaggio chiaro ai promotori finanziari: se volessero intraprendere la carriere di consulenti indipendenti dovranno abbandonare il sistema di remunerazione provvigionale ma, soprattutto,effettuare una scelta professionale entro i prossimi undici mesi,successivamente,scegliere sarà possibile ma meno semplice. . |
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NEWS VIA SMS DAL COMUNE DI AVIGLIANO |
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Potenza, 20 gennaio 2009 - Il Comune di Avigliano ha avviato, in via sperimentale un nuovo servizio gratuito attraverso il quale sarà possibile ricevere sul cellulare e/o nella casella di posta elettronica le più importanti notizie e le informazioni che riguardano prevalentemente l’area tematica dei servizi sociali. Lo fanno sapere, in un comunicato stampa, il sindaco Domenico Tripaldi e l’Assessore alle Politiche Sociali, Ivan Vito Santoro. “Il servizio è stato attivato dall’Amministrazione per offrire ai cittadini una modalità d’informazione pratica, veloce e completamente gratuita (indipendentemente dal gestore di telefonia mobile, dal tipo di telefono cellulare utilizzato e dal numero di Sms trasmessi dal Comune). Per l’iscrizione – proseguono Tripaldi e Santoro – basterà compilare il modulo di iscrizione in distribuzione presso l’ufficio socio-assistenziale del Comune di Avigliano. Tale iniziativa, rientrante nel cosiddetto E-government, ha lo scopo di ridurre la “distanza” tra l’Amministrazione e i cittadini rendendo più facile ed immediata la fruizione dei servizi sociali offerti. Nell’ambito di tale progetto L’amministrazione conta, nei prossimi mesi, di ampliare il servizio offerto ai cittadini coprendo anche le altre “aree” di intervento del Comune: viabilità; lavori pubblici; istruzione, sport; cultura”. . |
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BANDA LARGA, COPERTO IL CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA AL VIA OGGI CON UNA VIDEOCONFERENZA TRA EMPOLI, VINCI E MONTESPERTOLI |
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Firenze, 20 gennaio 2009 - Sarà una videoconferenza tra Empoli, Vinci e Montespertoli, in programma domani dalle 14. 30, a segnare il passaggio del circondario Empolese Valdelsa a una nuova fase delle tecnologie in rete, caratterizzato dalla banda larga e dalle sue straordinarie opportunità. Un nuovo importante passaggio nell´impegno del governo regionale per lo sviluppo della società dell´informazione, in un percorso che ha visto l´amministrazione pubblica collaborare con gli operatori della telecomunicazione per garantire la banda larga a tutto il territorio toscano entro il 2010. «Abbiamo saputo individuare strumenti e risorse adeguate per sostituirsi a un mercato che, per le sue naturali dinamiche, non poteva garantire la copertura in aree poco remunerative per gli investimenti», spiega il vicepresidente Federico Gelli, che domani sarà a Empoli, presso l´Agenzia dell o sviluppo Empolese Valdelsa. «Col nostro programma di interventi riusciremo a raggiungere tutti i 415 mila cittadini e le 30 mila imprese della Toscana finora sprovvisti di banda larga e quindi sostanzialmente esclusi da servizi sempre più importanti per la competitività economica e per gli stessi diritti di cittadini, quali l’e-government, l’e-learning, l’e-business, l’e-health, l’e-commerce. Una battaglia contro il digital divide, cioè contro il divario nell´uso e nella capacità di uso delle nuove tecnologie, che proprio in questo circondario fa ora segnare un importante punto a favore». Tutto questo anche grazie a un bando regionale che, con uno stanziamento complessivo di circa 20 milioni di euro, ha permesso di aggiudicare i lavori per tutte e dieci le province toscane. . |
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IN RITARDO LA BANDA LARGA NEL PORDENONESE |
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Trieste, 20 gennaio 2009 - La banda larga, nel Pordenonese, è in ritardo. Le stesse amministrazioni comunali hanno invitato la Giunta a velocizzare i tempi di esecuzione del progetto. Ora, a occuparsene, è il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone. In un´interrogazione, Ferone ricorda come i Comuni abbiano sollecitato un intervento dell´Esecutivo Tondo anche sulla successiva distribuzione del servizio ai privati. Intanto, però, il consigliere chiede quanto tempo occorrerà per veder completata la banda larga. . |
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IMPERIA - CONTRIBUTI PER IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA E SICUREZZA |
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Imperia, 20 gennaio 2009 - La Camera di Commercio di Imperia informa che a partire dal 2 febbraio fino al 2 maggio 2009 compreso è possibile presentare domanda per ottenere un contributo a fondo perduto per l’installazione di impianti di videosorveglianza e sicurezza. Il bando, approvato con Delibera della Giunta della Regionale n. 1473 del 14/11/2008, rientra negli interventi della Regione Liguria a sostegno delle attività commerciali (L. R. N. 3/2008) ed è indirizzato alle piccole imprese commerciali, artigiane, turistiche e agricole che esercitano attività di agriturismo e/o vendita al dettaglio prevalentemente dei propri prodotti, già attive alla data del 10 dicembre 2007. L’agevolazione può essere richiesta per l’acquisto e l’installazione di impianti di videosorveglianza, antifurto, antintrusione ed antirapina, cristalli antisfondamento, porte di sicurezza e/o serrande, armadi blindati, casseforti. Il contributo a fondo perduto è pari al 60% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 6. 000,00 euro. Gli interventi dovranno essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda, pena l’inammissibilità. La domanda deve essere spedita a mezzo raccomandata postale alla Camera di Commercio competente per territorio. Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Imperia (tel 0183 793. 258 – e-mail: studi. Statistica@im. Camcom. It) oppure consultare il sito camerale alla pagina incentivi per la sicurezza delle imprese a rischio criminalità (ex legge videosorveglianza). . |
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METROPOLI CREATIVA: L’HUB CREATIVO IDEALE PRENDE FORMA SU SECOND LIFE. |
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Milano, 20 gennaio 2009 - Metropoli Creativa, progetto promosso dal Settore Attività Economiche e Innovazione della Provincia di Milano, in collaborazione con Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, è giunto alle fasi finali e gli Hub Creativi Ideali, risultanti dalle volontà di tutti i creativi che hanno espresso le loro preferenze sul forum www. Milanomet. It/metropolicreativa, stanno per diventare “realtà virtuale” su Second Life. Il progetto, curato da Cross Creative in collaborazione con 2Lifecast, ha previsto infatti il coinvolgimento della community di virtual builders - architetti, designers, texturers, scripters - del famoso mondo virtuale che, dopo aver raccolto le indicazioni e i suggerimenti dal forum, è ora impegnata nella costruzione di esempi di Hub Creativi Ideali, in un processo di users community generated architecture. Il 20 gennaio alle ore 22, sul sito www. Milanomet. It/metropolicreativa è prevista la prima sessione pubblica di progettazione, in cui sarà possibile assistere ai “lavori in corso” e dialogare con i builders che, da soli o in gruppo, stanno edificando sia singoli spazi virtuali destinati alle singole funzioni dell’Hub Creativo Ideale, sia spazi unici che le contemplano tutte. Un successivo incontro di presentazione del cantiere finale è previsto il 5 febbraio. Il progetto Metropoli Creativa, attraverso il rapporto di collaborazione instaurata tra la community dei creativi che sul forum hanno espresso le loro opinioni e quella dei builders di Sl, realizza un esempio di progettazione partecipata che utilizza il mondo digitale come ambiente e possibilità di coinvolgimento di cittadini, pubbliche amministrazioni, enti e community nel dialogo sui processi di gestione del territorio, estendendo a queste tematiche il sogno realizzato dell’ “intelligenza collettiva”, il cosiddetto crowdsourcing (da crowd, folla, e outsourcing). . |
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SANTOCHIRICO: SU INTERNET CARTOLINE DALL’EUROPA |
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Potenza, 20 gennaio 2009 - Il portale internet www. Santochirico. It si arricchisce di una nuova sezione, tutta dedicata all’Europa. A presentarla è lo stesso assessore regionale della Basilicata in un post pubblicato ieri sul suo blog. “Mentre la politica italiana (e locale) appare tutta ripiegata su sé stessa, alla ricerca di equilibri, alleanze, leadership, concentrata su questioni che sicuramente non ampliano i nostri orizzonti – scrive Santochirico -, altrove si affermano nuove esperienze di crescita, di innovazione, di stili di vita ed opportunità. In Europa ci siamo entrati nel 1998, grazie a Romano Prodi e Carlo Azeglio Ciampi. L´impresa che agganciò il nostro Paese al treno della moneta unica è rimasta, probabilmente, l’unico grande traguardo raggiunto negli ultimi vent’anni dai governi italiani. Purtroppo, vi hanno fatto seguito molte occasioni perse”. “Al di fuori di certi orizzonti nostrani – aggiunge il vicepresidente della Giunta regionale lucana -, l’Europa cresce, con un’identità europea che si va delineando e diventando sempre più importante per la vita quotidiana. Da qui l’idea (o, forse, la necessità) di parlare del nostro continente avendo come riferimento innanzitutto l’‘Eurogenerazione”, la prima generazione che vive l’Europa sulla sua pelle. E’ un incoraggiamento a pensare come europei, dando ai cittadini la politica europea, che loro appartiene. Non possiamo continuare a non prendere atto che l´Europa è una comunità strettamente intrecciata sia dal punto di vista economico che politico. Noi tutti subiamo allo stesso modo, in quanto cittadini europei, le conseguenze del crollo economico così come le conseguenze delle nostre reazioni, a Roma come a Parigi, a Stoccolma come a Oporto, a Bruxelles, Berlino o Varsavia. Per questo il compito di superare la crisi può essere soltanto un compito comune, che deve avvenire attraverso una analisi d’insieme di questioni come quella dell´emigrazione, della competizione economica, l’ambiente, la cultura”. Ho voluto intitolare questa nuova sezione del portale internet ‘Cartoline dall’Europa’: all’interno vi sono articoli e notizie di attualità, storie di migranti, le opportunità e i bandi dell’Ue. Ma le cartoline dall’Europa sono anche in entrata. Nel senso che vorrei dare spazio alla partecipazione di tutti. Chi è stato in una città europea, può raccontare la propria esperienza, parlare di come si vive o di come funzionano i servizi. Naturalmente – conclude Santochirico -, saranno ben accolti commenti e considerazioni su come vorremmo che le nostre città somigliassero alle altre città europee”. . |
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APPALTI NAPOLI: I GIOVANI NAPOLETANI STUDIANO PER EVITARE CHE SI RIPETA UN NUOVO CASO ROMEO |
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Napoli, 20 gennaio 2009 - E´ un vero boom di domande da Napoli quello che sta registrando l´Università Lumsa di Roma per il Master in Public & Parliamentary Affairs che inizierà il 31 gennaio. "E´ la prima volta - dichiara il coordinatore del master Franco Spicciariello, che cura anche il portale di settore Lobbyingitalia. Info - che abbiamo un riscontro di decine di domande che vengono da una sola provincia italiana. Particolarmente interessante è che i tre quarti delle domande vengono da parte di professionisti della comunicazione o della pubblica amministrazione. Questo è il segnale di un malessere evidente di molti professionisti o giovani interessati alla politica o a lavorare negli enti pubblici che chiedono rapporti più chiari tra aziende e istituzioni". Il Master in Public & Parliamentary Affairs della Lumsa - giunto quest´anno alla sua Iii edizione - è finalizzato a formare profili professionali indirizzati a carriere negli organi costituzionali italiani e dell’Unione Europea, nelle organizzazioni di rappresentanza o nelle aziende, nelle aree professionali che devono relazionarsi con i decision makers pubblici. Come docenti la Lumsa ha chiamato - come già in passato – alcuni dei migliori costituzionalisti, parlamentari, lobbisti, giornalisti e comunicatori, mirando a fornire una formazione ai massimi livelli e unica nel suo ambito in Italia. Nel Consiglio Scientifico peraltro spiccano i nomi del Sottosegretario all´Economia Giuseppe Vegas, dei vicesegretari di Camera e Senato, del costituzionalista Paolo Ridola e di Tullio Camiglieri, già direttore della comunicazione di Sky e oggi a capo della società di lobbying e comunicazione Open Gate Italia. A questi si aggiunge poi la partnership con l’associazione “Il Chiostro”, che rappresenta i lobbisti italiani. "L’affaire Romeo - continua Spicciariello -, che sta coinvolgendo politici e amministratori tra Napoli e Roma, arrivando a toccare anche alcuni esponenti della politica nazionale, è l’ennesimo esempio non tanto di un malcostume diffuso (con responsabilità personali, nel caso specifico, tutte ancora da definire), ma di come un’assenza totale di regole di trasparenza possa portare a situazioni di confusione fra politica e affari, con comportamenti e rapporti tutto sommato “normali” che finiscono nel mirino della magistratura e nel tritacarne mediatico, oltretutto con gran ritardo sull’accadimento dei fatti stessi. Se fossimo stati negli Stati Uniti (o in altri paesi in cui l’attività di lobbying è regolata e trasparente, quali ad esempio Canada, Polonia, Ungheria e persino Perù), da molti mesi sarebbero stati noti al pubblico ed ai media, in quanto inclusi in documenti accessibili: gli incontri di Alfredo Romeo, o di suoi collaboratori, con i vari politici e amministratori, le motivazioni e i fini (legislazione, appalti, ecc. ), i soldi spesi dalla società di Alfredo Romeo per l’attività di lobbying (inclusi convegni, campagne media, ecc. ), le agenzie di lobbying e comunicazione utilizzate e le rispettive spese e gli eventuali benefit ricevuti da politici e amministratori coinvolti. Ma l’Italia – conclude Spicciariello- non è gli Usa, come Napoli non è Washington, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Per questo al Master si passa dallo studio delle best practices sulla regolamentazione dell’attività di relazione con le istituzioni alle migliori tecniche di lobbying, passando però per un’approfondita formazione sui processi decisionali di Governo, Parlamento ed enti locali. Conoscenze queste necessarie per operare all’interno o con le istituzioni apportando professionalità di cui le istituzioni stesse e i privati hanno oggi un profondo bisogno, come proprio i fatti degli ultimi mesi hanno dimostrato inequivocabilmente. Per ulteriori informazioni: info@mpalumsa. Info www. Lumsa. It . |
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CONGRESSO DELL´ASSOCIAZIONE DELLE UNIVERSITÀ EUROPEE |
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Praga, 20 gennaio 2009 - Dal 18 al 21 marzo si terrà a Praga (Repubblica ceca) il quinto congresso dell´Associazione delle università europee. Tra gli obiettici del congresso c´è quello di stimolare le priorità fissate dal Processo di Bologna post- 2010, nonché di assicurare che le preoccupazioni specifiche delle università vengano tenute nella dovuta considerazione secondo i termini fissati per l´ulteriore sviluppo dello Spazio europeo della ricerca (Ser). Per raggiungere questo scopo, ai responsabili delle università presenti all´evento sarà chiesto di offrire il loro contributo per identificare "dieci tesi" per il futuro dell´istruzione superiore e la ricerca europea guardando al 2020. Il congresso di quest´anno avrà anche una nuova struttura; e riguardo alle sessioni plenarie principali, saranno affrontate questioni fondamentali nell´ambito di quattro cluster tematici: l´università come istituzione inclusiva e di risposta; le università come istituzioni di ricerca; governare e gestire istituzioni complesse: nuove sfide nell´istruzione superiore - impatto e risposta istituzionale; espansione mondiale: interazione dell´Europa a livello mondiale. Ogni cluster includerà gruppi plenari e di lavoro. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Eua. Be/prague . |
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SCUOLA DI COMUNICAZIONE IULM: YES, WEB CAN |
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Milano, 20 gennaio 2009 - Dal caso “Obama” alle nuove opportunità offerte alla comunicazione aziendale dal “Web 2. 009” che si terrà venerdì 23 gennaio alle ore 10. 00 presso la sede della Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm . Attraverso i contributi di alcuni dei maggiori esperti del settore, l’evento fornirà un’autorevole ricognizione sulle opportunità (attuali e future) di comunicazione e marketing che il Web 2. 0 offre alle aziende e un’anticipazione sugli scenari di sviluppo a cui esso andrà incontro nel corso del 2009. Alla tavola rotonda moderata da Guido Di Fraia (direttore scientifico del Master in “Social Media Marketing & Web Communication. La comunicazione aziendale nel Web 2. 0”) prenderanno parte: Alberto Abruzzese (Direttore Istituto di Comunicazione Università Iulm); Luca Colombo (Marketing Officer Microsoft Consumer & Online Italia); Monica Fabris (Presidente di Gpf); Andrea Genovese (Direttore 7th Floor Magazine); Emanuele Invernizzi (Membro Comitato Direttivo Ferpi, Professore Ordinario Università Iulm); Mauro Lupi (Presidente di Ad Maiora); Giandomenico Sica (Responsabile comunicazione Itsme). Per informazioni e registrazione: master. Socialmedia@scuolacomunicazioneiulm. It - Tel: 02. 89. 141. 2371 . |
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PAGANETTO INAUGURA LA PRIMA EDIZIONE DI “E2 - ECCELLENZE ENEA” PER PREMIARE I MERITI DELLA RICERCA |
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Roma, 20 gennaio 2009 - Il Prof. Luigi Paganetto, Presidente Enea, 18 dicembre 2008 introducendo la cerimonia di premiazione di “E2 - Eccellenze Enea”, che si è tenuta oggi presso la sede romana dell’Ente, ha dichiarato: “Oggi si è tenuta la prima edizione di un’iniziativa che ha l’obiettivo di premiare i migliori risultati di ricerca conseguiti nell’ultimo anno presso i laboratori dei diversi Centri di Ricerca dell’Ente sul territorio nazionale. ” “Su un totale di più di 100 candidature presentate sono stati premiati 12 progetti di ricerca, che si sono distinti per i risultati conseguiti in termini di riconoscimenti internazionali, brevetti, articoli su pubblicazioni prestigiose ad alto ‘Impact Factor’, applicabilità industriale e caratteristiche di innovazione tecnologica, nuove conoscenze scientifiche e miglioramento della qualità della vita. ” “I progetti di ricerca premiati confermano il grande patrimonio di competenze presenti nell’Ente. Mettono anche in evidenza il valore aggiunto che si realizza quando tecnologie ed esperienze disponibili si integrano e raggiungono così risultati altrimenti difficili da conseguire. Ne sono esempi: la produzione di idrogeno ottenuto dall’impiego della tecnologia solare mediante cicli termochimici, nonché i sistemi laser applicati sia come strumenti diagnostici delle strutture interne delle macchine della fusione nucleare che per la valutazione dello stato di conservazione delle opere d’arte. ” “Hanno fatto parte dei team di ricerca giovani laureati, borsisti, stagisti e assegnisti di ricerca per fornire loro l’occasione per una formazione ‘on the job’ ai massimi livelli scientifici. A tale scopo, l’Enea sostiene la nascita di spin-off da progetti di ricerca con la finalità di favorire la diffusione di tecnologie innovative sul mercato e l’inserimento di giovani ricercatori in imprese ad alto contenuto tecnologico. ” Elenco delle candidature premiate a) Menzioni speciali 1) Menzione Speciale per la ricerca nel campo delle tecnologie per la fusione nucleare Costruzione e qualificazione di componenti ad alto flusso termico per reattori a fusione Stefano Libera, Andrea Mancini, Selanna Roccella, Luigi Verdini, Eliseo Visca Nei laboratori di Tecnologie della Fusione di Frascati sono state messe a punto e brevettate tecniche innovative, come quelle di giunzione fra materiali capaci di resistere ad altissime temperature, che sono state estese alle problematiche inerenti la fusione termonucleare controllata. Grazie all’applicazione di queste tecniche sviluppate all’Enea sono stati costruiti in Italia prototipi significativi di componenti della camera di combustione (divertore) della macchina sperimentale per la fusione Iter. Le eccezionali performance dei prototipi realizzati hanno ricevuto i riconoscimenti dei maggiori esperti internazionali e i successi ottenuti hanno indotto l’industria italiana a partecipare, in partenariato con Enea, alla gara di qualificazione per concorrere alla fornitura dei componenti del divertore di Iter. 2) Menzione Speciale per la ricerca nel campo della radioprotezione Dimostrazione in vivo del danno genetico da radiazioni ionizzanti su organi non direttamente esposti - effetto bystander Vincenzo Covelli, Vincenzo Di Majo, Simona Leonardi, Mariateresa Mancuso, Simonetta Pazzaglia, Maria Pimpinella, Simonetta Rebessi, Anna Saran, Mirella Tanori, Maria Pia Toni. Presso i laboratori di Tossicologia e Scienze Biomediche della Casaccia è stato condotto uno studio sperimentale, per la prima volta in vivo, sull’effetto “bystander”, cioè sul danno genetico provocato dalle radiazioni ionizzanti anche su organi non direttamente esposti alle radiazioni stesse, che può indurre lo sviluppo di tumori. I ricercatori hanno dimostrato la presenza di danni genetici ascrivibili alle radiazioni nel cervelletto di topi irraggiati con il capo schermato. Due principali meccanismi erano stati ipotizzati come mediatori del processo: il contatto fisico attraverso “comunicazioni intercellulari” specializzate, o “gap junctions”, tra cellule irraggiate e non irraggiate, o il rilascio di fattori solubili da parte delle cellule esposte. I ricercatori dell’Enea hanno messo in evidenza che nella trasmissione del danno genetico nel tessuto nervoso del topo sono implicate le “gap junctions”. Infatti, l’utilizzo di una sostanza chimica che inibisce tali comunicazioni è in grado di ridurre la trasmissione del danno negli organi schermati. La scoperta è pertanto di particolare rilievo in radioprotezione, per esposizioni ambientali, professionali e mediche e potrebbe richiedere, se confermata anche dopo la somministrazione di dosi più basse di radiazioni, la revisione dei modelli per la stima del rischio da esposizione alle radiazioni ionizzanti. I risultati di questo studio sono stati recentemente pubblicati dalla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences of the Usa. 3) Menzione Speciale per le ricadute industriali della ricerca Met-egeria: Apparato di litografia nell’estremo ultravioletto per applicazioni in microelettronica, nanobiologia, fotonica e anticontraffazione Sarah Bollanti, Paolo Di Lazzaro, Francesco Flora, Luca Mezi, Daniele Murra, Raffaele Scafè, Amalia Torre Presso il Laboratorio Sorgenti Laser e Acceleratori di Frascati è stato realizzato un apparato di litografia di ultima generazione, il primo in Italia basato su una sorgente di radiazioni nell’estremo ultravioletto e raggi X, denominato Egeria. Egeria è in grado di riprodurre un disegno arbitrario da una matrice su di un supporto polimerico o luminescente tramite un sistema di produzione/riduzione ad elevatissima risoluzione spaziale (migliore di 100 nanometri) ed ha dimostrato un’eccezionale versatilità di applicazione nel campo delle nanotecnologie. Con Egeria sono stati realizzati disegni di 90 nanometri di risoluzione spaziale su materiali polimerici che rappresenta il record mondiale di risoluzione ottenuta tramite analoghi sistemi di proiezione in laboratori di ricerca pubblici. Inoltre, i ricercatori dell’Enea, attraverso le competenze accumulate durante questi studi, hanno realizzato una nuova tecnica di scrittura invisibile tramite litografia su film luminescenti da applicare nel campo dell’anticontraffazione e che presenta livelli di sicurezza e di difficoltà di contraffazione superiori rispetto alle tecnologie attualmente in uso. L’apparato è stato interamente progettato e realizzato presso l’Enea. I risultati ottenuti da questi studi sono stati recentemente pubblicati su “European Physics Letters” e “Transaction of Plasma Science” e sono protetti da un brevetto italiano e da uno internazionale. 4) Menzione Speciale per la ricerca in campo ambientale Nasus 1: Stazione sperimentale autonoma per il monitoraggio dell’aria con sensori miniaturizzati a nanotubi di carbonio Marco Alvisi, Patrizia Aversa, Gennaro Cassano, Mimmo Dimaio, Rocco Pentassuglia, Michele Penza, Valerio Pfister, Riccardo Rossi, Emanuele Serra, Maria Assunta Signore, Domenico Suriano Presso i laboratori per i Materiali Compositi e Nanostrutturati di Brindisi è stata realizzata la stazione sperimentale “Nasus 1” per il monitoraggio ambientale dell’aria. Si tratta di un prototipo in grado di operare in maniera autonoma e programmata per la misurazione di inquinanti atmosferici dispersi in aria, costituito da una matrice di multisensori miniaturizzati a stato solido, basati su tecnologie di film sottili che impiegano nanotubi di carbonio che consentono di aumentare la capacità di rilevazione di un dato inquinante anche a concentrazioni bassissime in tracce, dell’ordine di qualche decina di parti per miliardo. La stazione ha funzionalità avanzate di acquisizione dati, trasmissione wireless Gprs, controllo remoto, algoritmi di reti neurali e pattern recognition, operazioni intelligenti basate su microcontrollore. “Nasus 1” è stata realizzata interamente all’interno dell’Enea, dalla progettazione alla messa in opera, fino alle prove di qualificazione, con il contributo di competenze multidisciplinari. L’innovazione è coperta da brevetto nazionale e nel corso dell’ultimo anno è stata oggetto di 9 pubblicazioni su riviste ad elevato Impact Factor. 5) Menzione Speciale per la ricerca nel campo dei materiali Sintesi di materiali ceramici ad alto valore aggiunto a partire da rifiuti Giovanni Bezzi, Giovanni Casciaro, Stefania Casu, Giacinto Cornacchia, Sergio Galvagno, Maria Martino, Sabrina Portofino, Antonio Russo Presso i laboratori per lo Sviluppo di Tecnologie e Processi di Recupero e Riuso della Trisaia, nell’ambito delle attività di ricerca sul recupero e la valorizzazione di materia dai rifiuti, il gruppo ha messo a punto una metodologia basata sui processi termici e di pirolisi in grado di sfruttare il residuo solido come fonte di carbonio per la sintesi di materiali ceramici ad alto valore aggiunto, ed in particolare il carburo di silicio. Il gruppo di ricercatori dell’Enea ha condotto studi anche su una gamma più ampia di materiali, tra cui pneumatici, biomasse di scarto e Cdr (combustibile derivato dai rifiuti). Un Progetto Europeo permetterà di realizzare un impianto dimostrativo dedicato alla sperimentazione e all’industrializzazione di questo processo. La metodologia è coperta da brevetto nazionale e lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Journal of Material Science”. 6) Menzione Speciale per l’invenzione Stasi: Sistema per la Taratura di Accelerometri e Sismometri Aldo Renato Terrusi Presso i laboratori di Qualificazione Materiali, Componenti e Sistemi della Casaccia è stato realizzato Stasi, un sistema che consente la taratura degli Accelerometri e dei Sismometri utilizzati per misurare le scosse sismiche (frequenze comprese tra 0,01 e 10 Hz ad una accelerazione di 1g), avendo come unità di misura primaria di confronto l’accelerazione della gravità terrestre. Il sistema di eccitazione innovativo di Stasi si basa sulla rotazione anziché sullo spostamento alternato utilizzato usualmente per la taratura di questi strumenti e questo permette di ottenere prestazioni uniche a livello mondiale. In sistema, inoltre, è in grado di emettere un certificato di taratura automaticamente ed in tempo reale. Stasi è protetto da un brevetto italiano e la licenza di produzione e vendita è stata acquistata dalla ditta italiana Bps s. P. A. b) Premi 7) All In One: Medicamento per la risoluzione di ferite in medicina umana e veterinaria Valerio Abbadessa, Chiara Alisi, Marco Antonini, Roberto Balducchi, Fiorella Carnevali, Tiziana Coccioletti, Massimo Cristofaro, Arianna da Ros, Anna Rosa Sprocati, Enzo Stella, Flavia Tasso, Stephen Andrew van der Esch Nei laboratori della Sezione Sviluppo Sostenibile del Sistema Agro-industriale della Casaccia è stato sviluppato un dispositivo medico a base di estratti vegetali efficace per la terapia delle lesioni esterne di qualsiasi estensione e natura, utilizzabile in medicina umana e veterinaria con proprietà cicatrizzanti, antidisidratative e lenitive. L’utilizzo del medicamento ha dimostrato un evidente vantaggio terapeutico rispetto alle terapie tradizionali per i tempi più brevi di risoluzione delle lesioni e delle ustioni estese, per la scomparsa permanente del dolore e per la riduzione delle complicazioni infettive, con ricadute positive sulla qualità della vita dei pazienti e con notevoli risparmi economici. L’utilizzo del dispositivo è di estrema utilità per l’impiego in situazioni di emergenza o di scarse condizioni igenico-ambientali, come nel caso di ospedali da campo nel corso di conflitti e catastrofi naturali, e per la cura di malati che vivono nelle aree più depresse del mondo. Il prodotto è stato brevettato dall’Enea nel 2004 e lo sfruttamento del brevetto è stato concesso in licenza alla Rimos, una società del consorzio medicale di Mirandola. 8) Rgb-itr: Sistema laser a colori ad altissima risoluzione per impieghi in ambienti ostili e per la diagnostica dei beni culturali Mario Ferri De Collibus, Giorgio Fornetti, Massimo Francucci, Massimiliano Guarneri, Marcello Nuvoli, Emiliano Paglia, Roberto Ricci Nei Laboratori di Applicazioni Laser di Frascati è stato sviluppato il laser a colori Rgb-itr (Rgb Imaging Topological Radar) per controllare lo stato delle strutture all’interno delle macchine per la fusione nucleare, in aree in cui l’uomo non può accedere. Successivamente i ricercatori Enea hanno avuto l’intuizione di applicare questa tecnologia al campo della diagnostica, della valorizzazione e del restauro dei Beni Culturali, combinando le funzioni del Radar con quelle di un sofisticato software, ideato per la raccolta e l’analisi dei dati. Il Radar funziona usando la luce ed emettendo un raggio laser che è la sommatoria di tre fasci di lunghezze d´onda corrispondenti ai tre colori primari: rosso, blu e verde. Ciò consente un’analisi accuratissima delle caratteristiche sia dimensionali che di colore dell’opera, mentre il software elabora le informazioni consentendo di riprodurre l´immagine in tre dimensioni. Il sistema è stato proposto come unico candidato alla gara internazionale indetta da F4e (Fusion for Energy) per essere adottato come sistema ufficiale per la diagnostica dell’interno della macchina per la fusione nucleare Iter. Il Radar Topologico a Colori è stato utilizzato per accuratissime campagne di misura in diversi luoghi di culto in Slovenia e nella Cappella Carafa, dipinta da Filippino Lippi alla fine del Xv secolo, all’interno della Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva a Roma. Quest’ultima è stata riprodotta in 3D nel corso della mostra “Il Quattrocento a Roma”, svoltasi nel Museo del Corso dall’aprile al settembre 2008. I risultati sono stati pubblicati su riviste internazionali di settore come “Optics Letters” e “Fusion Engineering”. 9) Sistemi di perforazione profonda in ghiaccio e analisi delle carote prelevate in Antartide Maurizio Armeni, Gianluca Benamati, Luciano Degli Esposti, Stefano Fabbri, Fabrizio Frascati, Massimo Frezzotti, Nicola La Notte, Massimo Muzzarelli, Biancamaria Narcisi, Sergio Nucci, Saverio Panichi, Marco Proposito, Messero Querci, Nei laboratori Enea di Casaccia, Frascati, Bologna e Brasimone è stato progettato il primo sistema per perforazioni in Antartide completamente italiano. Tale risultato è stato ottenuto grazie all’esperienza acquisita nel corso delle campagne di perforazione in Antartide nel sito di Dome C con il Progetto Epica (European Project for Ice Coring in Antarctica). Il contributo Enea ha riguardato in particolare il sistema elettronico di controllo e di comando del carotiere utilizzato per la perforazione. L’impegno nelle spedizioni in Antartide ha consentito all’Ente di affermarsi come attore di primo piano nell’evoluzione tecnologica da applicare ai sistemi di perforazione profonda in ghiaccio, a quelli di superficie, alle sonde di temperatura e ai sistemi per le analisi delle caratteristiche delle carote di ghiaccio. Questo ruolo si è rafforzato nei progetti Itase e Taldice, che hanno richiesto lo sviluppo di tecnologie altamente specializzate, che hanno permesso di disporre di una carota ad alta risoluzione temporale che contiene una registrazione dettagliata della storia della calotta di ghiaccio, del clima e dell’atmosfera terrestre delle ultime due glaciazioni. Il Progetto Epica ha ottenuto nel marzo 2008, il premio Cartesio della Commissione Europea per l’eccellenza scientifica per il risultato raggiunto con l’esame del ghiaccio più antico mai recuperato con il carotaggio del ghiaccio antartico, raggiungendo la profondità record di 3270 metri, avendo così esteso la conoscenza della storia climatica della Terra ad un arco temporale di circa un milione di anni. Le attività del gruppo sono state oggetto di numerosi articoli pubblicati su prestigiose riviste, come “Geophysical Research Letter”. 10) Strategia biotecnologica per l’ottenimento di piante resistenti ai Geminivirus, responsabili di ingenti danni alle produzioni agricole Daniele Barboni, Alessandra Berardi, Alessandra Lucioli, Velia Papacchioli, David Emanuele Sallustio, Mario Tavazza, Raffaela Tavazza Nei laboratori della Sezione Genetica e Genomica Vegetale della Casaccia è stato messa a punto una nuova metodologia per ottenere piante resistenti ad un’importante classe di virus vegetali, i geminivirus. Questi virus causano ingenti danni alle produzioni agricole di mais, manioca, cotone e pomodoro, soprattutto nelle regioni sub tropicali e tropicali del mondo. Anche in Italia questa classe di patogeni ha provocato ingenti danni, come è accaduto in Sardegna nel 2003, dove è andato perso oltre il 50% del raccolto del pomodoro. La tecnologia made in Italy sviluppata in Enea permette di potenziare le resistenze biotecnologiche derivate dall’uso di sequenze del patogeno. La metodologia prevede la sintesi ad hoc in laboratorio del gene d’interesse in modo che la sua sequenza nucleotidica, pur codificando per la stessa proteina, sia sufficientemente distinta dalla sequenza originaria. Il nuovo gene, così sintetizzato, è in grado di esprimere la proteina d’interesse in maniera stabile anche in presenza del virus, conferendo quindi resistenze durevoli. L’utilizzo delle biotecnologie permette quindi di rendere resistente ad una malattia anche quelle specie vegetali a cui mancano i “fattori” di resistenza nel patrimonio genetico. La metodologia è protetta da un brevetto Enea-cnr. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Biotechnology. 11) Sviluppo metodologie probabilistiche per analisi di affidabilità dei sistemi di sicurezza passivi di impianti nucleari Luciano Burgazzi Presso i laboratori di Fisica Nucleare di Bologna sono state sviluppate metodologie innovative per la valutazione dell’affidabilità dei sistemi di sicurezza passivi, in particolare di quelli termoidraulici, che sono previsti nei progetti degli impianti nucleari di prossima generazione. Si tratta di metodologie riconosciute a livello internazionale per gli studi di analisi di rischio dei reattori nucleari di prossima generazione e per le analisi di sicurezza di installazioni nucleari non di potenza. I risultati sono stati referenziati da prestigiose riviste scientifiche. Luciano Burgazzi è Delegato italiano presso l’Oecd, il Comitato per la sicurezza delle Installazioni Nucleari e ricercatore capo presso l’ Aiea, Agenzia Internazionale per l´Energia Atomica. Queste metodologie sono state oggetto di articoli pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali. 12) Sviluppo di processi di produzione di idrogeno dall’acqua mediante cicli termochimici alimentati da energia solare Vincenzo Barbarossa, Giampaolo Caputo, Antonio Ceroli, Maurizio Diamanti, Paolo Favuzza, Claudio Felici, Alberto Giaconia, Roberto Grena, Michela Lanchi, Raffaele Liberatore, Pierpaolo Prosini, Alfonso Pozio, Giovanni Salvatore Sau, Annarita Spadoni, Pietro Tarquini, Silvano Tosti Nei laboratori dell’Unità di Ricerca e Sviluppo del Progetto Solare Termodinamico della Casaccia è stato sperimentato con successo il procedimento di produzione di idrogeno dall’acqua mediante il ciclo termochimico zolfo-iodio alimentato da energia solare. Lo studio ha consentito di individuare due possibili applicazioni con ricadute significative sul sistema industriale: nella prima l’idrogeno viene prodotto utilizzando in parte una fonte solare e in parte una fonte fossile, con un risparmio di quest’ultima compreso tra il 30% e il 70%. La seconda applicazione riguarda lo sviluppo di un processo di desolforazione, messo a punto modificando il ciclo zolfo-iodio, in grado di produrre idrogeno e acido solforico concentrato. In questo caso il progetto può essere applicato sia alla desolforazione di gas naturale e di prodotti petroliferi, sia ai fumi di combustione di centrali termoelettriche. L’attività di sperimentazione è coperta da quattro brevetti ed è stata oggetto di articoli pubblicati su prestigiose riviste italiane e straniere. . |
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APPROVATO IL PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO MARCHIGIANO. BENATTI: UNA SOLUZIONE CHE CI PERMETTE DI RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEI TERRITORI E RIFLETTERE SULLE SCELTE PIU´ RAZIONALI DA ADOTTARE. |
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Ancona, 20 Gennaio 2009 - La giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore regionale all´Istruzione, Stefania Benatti, la programmazione delle rete scolastica regionale per l´anno 2009-2010. Il provvedimento e` stato trasmesso al Consiglio regionale per la definitiva approvazione. Come si ricordera`, venerdi` scorso la proposta per il dimensionamento scolastico era stata presentata e illustrata dall´assessore regionale al Tavolo interistituzionale che l´aveva condivisa totalmente. In sostanza, venivano ricalcati i contenuti dei Piani provinciali e sospese nel giudizio alcune situazioni a rischio di accorpamento, in attesa di maggiore certezza normativa e regolamentare a livello nazionale. ´La proposta approvata oggi- spiega Stefania Benatti ´ci permette di rispondere alle diverse esigenze dei territori e di riflettere su alcune scelte definitive di aggregazione, quando avremo maggiori e migliori strumenti normativi per decidere un dimensionamento ottimale. Del resto ´ prosegue - la sospensione di giudizio sugli accorpamenti riguarda in gran parte scuole che sono sotto il dimensionamento richiesto solo per pochissime unita`. Il Governo nazionale non dovrebbe quindi opporre difficolta` su tali ´sospensioni´, poiche` stiamo arrivando ad un dimensionamento ottimale secondo quanto previsto dalla legge. Le Marche infatti non presentano situazioni di esubero eccessivo o di grave sottodimensionamento, ma stanno vicino alla media richiesta ed hanno la migliore situazione rispetto a tutte le altre regioni italiane. ´ In particolare, per quanto riguarda la Provincia di Pesaro- Urbino erano state rilevate difformita` rispetto alle linee guida delle deliberazioni regionali precedenti, relativamente all´Istituto Comprensivo Alighieri S. Lorenzo in Campo (410 studenti) e all´Istituto Omnicomprensivo di Sassocorvaro. Il piano provinciale non ha approvato alcuna variazione al dimensionamento riferito all´Istituto comprensivo Alighieri di San Lorenzo in Campo con presidi nei Comuni di San Lorenzo in Campo e Fratte Rosa, non appartenenti alla Comunita` montana, che risulta pertanto sottodimensionato. I Consigli Comunali di San Lorenzo in Campo e Fratte Rosa hanno deliberato di unificare l´Istituto comprensivo Alighieri di San Lorenzo in Campo e l´Istituto Comprensivo Gio` Pomodoro di Orciano di Pesaro. Poiche` non e` stato possibile formulare soluzioni che non fossero sovradimensionate, le decisioni sono state sospese. Per quanto riguarda invece, la costituzione di un Istituto Omnicomprensivo composto dall´Istituto comprensivo Battelli di Sassocorvaro e l´Iis Montefeltro di Sassocorvaro si esprime parere negativo in quanto non sussistono le condizioni di ´particolare isolamento´ previste per questo tipo di istituzione dal Dpr 233/98. Confermato, inoltre, il parere favorevole per l´ aggregazione all´Istituto Comprensivo Mercantini della scuola dell´infanzia e primaria di Isola di Fano della Direzione Didattica di Fossombrone e nel Comune di Fano la soppressione dell´autonomia dell´ Ipssctp A. Olivetti ;l´ aggregazione degli indirizzi professionali Grafico pubblicitario Aziendale e Turistico dell´Ipssctp A. Olivetti all´Iss Volta Apolloni; l´aggregazione del corso tecnico per il turismo Iter dell´Ipssctp A. Olivetti all´ Itc Battisti. In Provincia di Ascoli Piceno le difformita` alle linee guida riguardavano l´ Istituto Comprensivo Capoluogo di Folignano (465 studenti), l´ Istituto Comprensivo di Offida (446 studenti), l´ Istituto Comprensivo di Castel di Lama (461 studenti) e l´Istituto Tecnico Industriale Fermi di Ascoli Piceno per l´ istituzione di un nuovo indirizzo. Per gli istituti comprensivi, il giudizio e` stato sospeso, mentre per la costituzione di un nuovo indirizzo di studio (Liceo scientifico Tecnologico presso l´Itis Fermi) e` stato espresso parere negativo, perche` non e` stata prevista una contestuale soppressione di altro indirizzo all´interno dello stesso istituto. Poiche` non e` stato possibile formulare soluzioni entro i parametri dei 900 alunni, le decisioni sono state sospese. In Provincia di Macerata le difformita` alle linee guida interessano l´Istituto Comprensivo Coldigioco Apiro (295 studenti) e l´Istituto Comprensivo Luca della Robbia di Appignano (453 studenti). Anche in questo caso, ogni possibile accorpamento avrebbe comportato un sovradimensionamento degli istituti, anche in considerazione del fatto che entrambi sono lievemente sotto le soglie minime, (300 per Apiro e 500 per Appignano) e quindi una concreta possibilita` di raggiungerle nel prossimo anno scolastico. Il Piano regionale ha quindi deciso per ora la sospensione del giudizio. Accolta favorevolmente, invece, l´unificazione degli Istituti Comprensivi G. Boccati e U. Betti di Camerino. Per quanto riguarda la Provincia di Ancona sono state accolte tutte le richieste formulate dal Piano Provinciale: - soppressione dell´autonomia Iis Elia Calzecchi Onesti di Ancona - aggregazione I. T. Nautico ed Aeronautico Elia con I. T. I. S. Volterra di Torrette di Ancona; - aggregazione I. P. S. I. A. Calzecchi Onesti e I. P. C. Con Podesti di Ancona; - unificazione I. T. C. Benincasa di Ancona e Liceo Savoia di Ancona. . |
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PUNTI DI VISTA. ALLA RICERCA DELLA REALTÀ INCONTRO PUBBLICO CON DON VIRGINIO COLMEGNA PRESIDENTE DELLA CASA DELLA CARITÀ DI MILANO ED EX DIRETTORE DELLA CARITAS AMBROSIANA SUL TEMA: “INTEGRAZIONE E RAZZISMO” |
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Milano, 20 gennaio 2009 - Questo e´ il primo di una serie di incontri promossi, nella’ambito del Progetto Scuola Consorzio Mia: “Alla ricerca di forme e significati”, dal Consorzio Mia in collaborazione con l´Universita´ di Milano-bicocca e tre Istituti Scolastici Superiori del territorio di Monza e Brianza: Liceo Zucchi di Monza, Liceo Einstein di Vimercate e I. I. S. -isa-las di Monza. Tutti gli Incontri si terranno il giovedì alle ore 18. 00 presso una delle scuole promotrici del Progetto. Su richiesta sarà consegnato l’attestato di partecipazione. Giovedì 22 gennaio, ore 18. 00 Aula Magna dell’Isa via Giovanni Boccaccio 1, Villa Reale, Monza. I Prossimi Incontri: 12/2/09 Valerio Onida: Democrazia e costituzione; 12/3/09 Giulio Giorello: Filosofia della Scienza; 16/4/09 Edoardo Rosati: Formazione scientifica ed informazione scientifica; 14/5/09 Jacopo Meldolesi: La ricerca scientifica. “Punti di vista - Alla ricerca della realtà” è una iniziativa prevista dal Progetto multidisciplinare “Alla ricerca di forme e significati” rivolto soprattutto ai giovani. Questo Progetto, partendo da un tema “scientifico”, l’immagine microscopica, si pone come obbiettivo quello di sottolineare l’importanza di affrontare un argomento da molteplici “punti di vista”. Facendo ciò vogliamo dimostrare che valorizzando ed integrando conoscenze, capacità e competenze diverse è possibile ottenere validi risultati in campo scientifico, artistico ed anche sociale, favorendo l’inserimento di ogni singolo individuo. Il Progetto ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Milano e dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell´Autonomia Scolastica ed il sostegno da parte della Fondazione Monza e Brianza, della “Invest for children Foundation” e di importanti aziende. Tramite gli incontri “Punti di vista - Alla ricerca della realtà” desideriamo allargare il nostro campo di interesse, affrontando da “punti di vista” diversi altri argomenti rilevanti. L’ idea è quella di riflettere su come valori ideali condivisi (quali ad esempio: la democrazia, l’importanza della ricerca scientifica, l’integrazione) trovano oggi “applicazione reale” nella nostra società. Ad esempio la Democrazia è certamente un grande “valore ideale”, su cui, almeno in apparenza ci troviamo tutti d’accordo, ma la sua “applicazione reale” dipende dalla Costituzione e dalle Leggi, e su queste ci possono essere posizioni differenti e contrastanti. Con il contributo del nostri relatori cercheremo di approfondire questo “dualismo” trattando diversi temi. Se desiderate essere informati di tutte le iniziative promosse dal Progetto, iscrivetevi, tramite il nostro sito web, alla mailing list: “Progetto Scuola Consorzio Mia”. . |
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UNIVERSITA’ DI HERITY IN PORTOGALLO: SUCCESSO DELL’INSTITUTO POLITECNICO DE TOMAR |
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Roma, 20 gennaio 2009 - L’istituto Politecnico di Tomar in Portogallo, che ha lanciato numerosi corsi di laurea e dottorato sulla Gestione del Patrimonio Culturale, Archeologia, Conservazione e Turismo culturale, è coordinatore di un programma intensivo annuale sulla Gestione di qualità del Patrimonio Culturale, finanziato dalla Commissione Europea e basato sui principi Herity. L’istituto è stato riconosciuto come la Prima Università di Herity nel Paese. L’importante notizia è giunta in concomitanza con la Seconda Conferenza Herity 2008 che si è svolta a Roma dal 3 al 5 Dicembre 2008 presso Palazzo Valentini e la Sala Santa Marta. Herity, unione delle due parole heritage e quality, è l’Organismo Internazionale per la Gestione di Qualità del Patrimonio Culturale, presieduto dal Cardinale Francesco Marchisano, e in Italia dalla Senatrice Cav. Tullia Carettoni Romagnoli. Herity è in grado di descrivere il livello raggiunto da beni culturali aperti al pubblico, come musei, monumenti, chiese, castelli, palazzi storici, ville, parchi, resti archeologici, biblioteche, archivi, itinerari, reti tematiche ed altre emergenze culturali nei quattro settori della rilevanza, della conservazione, della comunicazione e dei servizi offerti. L’analisi restituisce un rapporto per ogni bene culturale i cui risultati vengono resi visibili graficamente mediante un “ bersaglio” diviso in quattro quadranti, che indica, per ogni settore, il punteggio raggiunto su una scala da 1 a 5. . |
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IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA SOTTOLINEA IL VALORE DELLE INIZIATIVE 2009 APPELLO AGLI STUDENTI TOSCANI: «SCEGLIETE FACOLTÀ SCIENTIFICHE» |
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Firenze, 20 gennaio 2009 - «Sette progetti di grande valore da cui ci attendiamo consistenti ritorni sia in termini di confronto culturale che di ricadute economiche». Così il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, illustrando le iniziative della Regione Toscana per l´anno galileiano, nel corso di una conferenza stampa svolta a Roma presso la Stampa Estera. Martini ha anche colto l´occasione per sottolineare «l´importanza di una effettiva riconciliazione fra le ragioni della scienza e quelle della fede. L´elevato spessore del confronto che, su iniziativa dei padri gesuiti dell´Istituto Stensen, si terrà a fine maggio nel capoluogo toscano sul caso Galilei, con il significativo coinvolgimento di istituzioni culturali non solo italiane ed europee ma anche vaticane – ha proseguito Martini – è un passaporto davvero credibile in direzione di una riconciliazio ne per cui, con grande autorevolezza, si sono spesi gli ultimi due pontefici. Firenze e l´intera Toscana può essere il luogo migliore per costruire ponti di dialogo anche attorno alle, delicatissime, questioni del rapporto contemporaneo fra scienza e fede». Martini ha poi rivolto un appello ai giovani. «Nella Toscana di Galileo esistono anche oggi grandi eccellenze scientifiche, ma il numero degli studenti iscritti in facoltà scientifiche è, purtroppo, molto diminuito tanto che oggi per ogni 1. 000 matricole in Psicologia se ne contano solo 50 in Chimica o Fisica. Ciò accade in un momento nel quale – ha proseguito Martini – è molto chiaro non solo il valore ma anche l´utilità della ricerca scientifica per vincere le grandi sfide del presente. Celebrare al meglio il genio di Galileo deve quindi comportare uno sforzo maggiore verso la diffusione della cultura scientifica con l´auspicio che fra i giovani aumenti il desiderio di considerare le scienze come una fondamentale opportunità di crescita». Venendo agli aspetti economici, Martini ha evidenziato l´importanza del “lavoro sinergico” che per l´intero programma “Galileo 2009” si è sviluppato in Toscana. «Nel nome di Galileo si è verificata una importante convergenza fra istituzioni pubbliche e soggetti privati ed è proprio questo lo stile di lavoro che oggi dobbiamo perseguire». Illustrando i dati relativi ai costi delle iniziative toscane, Martini ha tenuto a far presente il significato della scelta sostenuta dalla Regione («In un momento certo non facile per la finanza pubblica e in una preoccupante fase di tagli sulle risorse per la Cultura, siamo convinti che scommettere, in Toscana, su Galileo avrà un significato positivo anche sull´economia del nostro territorio»). Il presidente ha poi precisato di voler «evitare qualunque po lemica nei confronti del ministero dei Beni Culturali anche se, dai dati, risulta con chiarezza come sia incomprensibilmente bassa la percentuale dei denari messi dal governo centrale”. Sul rapporto fra investimenti per cultura e ritorni per l´economia locale ha convenuto Paolo Cocchi, assessore regionale alla Cultura e al Turismo. «Non esistono certo contraddizioni fra le spese a favore della cultura e le più generali difficoltà economiche: la cultura, e le iniziative di questo pacchetto lo dimostreranno, è un fondamentale volano per lo sviluppo dell´economia. Specie in una regione come la Toscana». Martini è infine intervenuto con un ironico commento alla notizia, uscita ieri sulle agenzie, secondo cui sarebbe stato non Galileo Galilei ma un semisconosciuto astronomo inglese («tale Thomas Harriot») a osservare per primo la luna attraverso un telescopio. «Per così poco – ha commentato divertito; non dichiareremo certo guerra alla Gran Bretagna». . |
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BOLZANO: BORSE DI STUDIO PER STUDENTI FUORI PROVINCIA: DOMANDE ENTRO IL 29 GENNAIO |
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Bolzano, 20 gennaio 2009 - Per l’anno scolastico 2008/09 sono state bandite 115 borse di studio fino a 4mila euro ciascuna per studenti che frequentano fuori provincia e non alloggiano in famiglia. Le borse di studio sono scaglionate in base al reddito, le domande vanno presentate entro il 29 gennaio 2009. L´ufficio provinciale assistenza scolastica comunica che le borse di studio sono scaglionate in base al reddito e vanno da 1. 500 a 4mila €. Tutti gli studenti frequentanti fuori provincia ma che continuano ad alloggiare in famiglia hanno diritto invece a una borsa di studio ridotta del 70%. La domanda può essere presentata dai cittadini dell’Unione Europea, che risiedono in Alto Adige da almeno due anni e nel 2007 hanno raggiunto un reddito netto massimo di 27mila €. Per i corsi con costi molto elevati il tetto massimo è elevato a 30mila €. Una novità: il rimborso delle tariffe scolastiche può essere concesso per l’anno scolastico in corso qualora le tariffe a carico del richiedente ammontino a un importo minimo di 500 €. Per la formazione per pilota di volo nel 2008/2009 possono presentare richiesta per il rimborso del corso solo quei richiedenti che nell´anno scolastico 2007/2008 hanno percepito per lo stesso corso una borsa di studio o un contributo. I moduli sono disponibili presso l’Ufficio assistenza scolastica, a cui vanno anche presentate le domande. Per ulteriori informazioni: Ufficio assistenza scolastica, via Andreas Hofer 18 a Bolzano, palazzo Vii, 2° piano, stanza 205, tel. 0471 / 413305 – 413344 - 412924 e 412925. Tutte le informazioni e i moduli sono reperibili nella Rete civica dell’Alto Adige all´indirizzo www. Provincia. Bz. It/diritto-allo-studio . |
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PRENDE IL VIA L´ANNO INTERNAZIONALE DELL´ASTRONOMIA 2009 |
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Bruxelles, 20 gennaio 2009 - L´anno internazionale dell´astronomia (Iya2009) è stato ufficialmente lanciato con una cerimonia a Parigi (Francia). Per i prossimi 12 mesi, tutti avranno la possibilità di osservare le stelle, scoprire cose sull´universo e su alcune delle più recenti scoperte dell´astronomia. Il tema dell´anno è: "L´universo: sta a te scoprirlo". L´anno è organizzato congiuntamente dall´Unione astronomica internazionale (Iau) e dall´Organizzazione delle Nazioni Unite per l´Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco). "Finora erano soprattutto gli astronomi e gli astrofisici a godere della conoscenza e comprensione dell´universo, delle stelle e dei pianeti, nonché del loro collegamento e il loro impatto sulla nostra vita di tutti i giorni," ha detto il direttore generale dell´Unesco Koichiro Matsuura alla cerimonia d´apertura. "Questo Anno ci offre un´ottima opportunità per espandere questa conoscenza e permette alle persone di esplorare i miracoli dell´universo e di apprezzare i benefici dello studio di esso per la società. " Oltre 130 paesi si sono candidati per partecipare a Iya2009, e sono in programma migliaia di eventi in diversi luoghi del pianeta. Alcuni eventi saranno organizzati in molti paesi contemporaneamente. Il Solar Physics Group dell´Iya2009, ad esempio, darà la possibilità ad astronomi non professionisti in più di 30 paesi di collocare i loro telescopi sui marciapiedi e in centri scientifici per offrire al pubblico generale l´opportunità di osservare il sole tramite l´uso di speciali apparecchiature di sicurezza. Altrove, l´esposizione From Earth to the Universe proietterà su schermo immagini astronomiche su larga scala, in luoghi come parchi, musei d´arte, centri commerciali e fermate della metropolitana. Ad aprile, l´iniziativa "100 ore di astronomia" ("100 hours of astronomy") è volta ad incoraggiare il maggior numero di persone possibile a guardare attraverso un telescopio, proprio come fece Galileo 400 anni fa. Sul Cosmic Diary (online) oltre 50 astronomi scrivono della loro vita quotidiana, del loro lavoro e delle sfide che affrontano, permettendo così al pubblico generale di vedere in cosa consiste il lavoro dell´astronomo e come viene svolta la ricerca. Infine, il progetto "She is an astronomer" ("Lei è un astronomo") fornisce una piattaforma internet che cerca di promuovere la parità dei sessi nell´astronomia e nelle altre scienze. Gli organizzatori dell´Iya sono particolarmente fiduciosi di riuscire a coinvolgere i bambini nell´astronomia, e l´Iau e l´Unesco stanno collaborando allo sviluppo di materiale educativo e formativo di alta qualità in diverse lingue. "Iya2009 rafforzerà i legami tra istruzione scientifica e carriera scientifica, stimolando una crescita a lungo termine del reclutamento di studenti nel campo delle scienze e della tecnologia, nonché l´apprezzamento dell´apprendimento lungo tutto l´arco della vita," ha detto Catherine Cesarsky, presidente dell´Iau. In un suo disorso, tenutodi recente durante un evento nella Repubblica ceca, Janez Potocnik ha fatto notare il contributo dell´Europa all´astronomia: "Gli europei sono stati pionieri della ricerca astronomica per molti anni," ha dichiarato. "E per molti anni hanno collaborato a livello transfrontaliero. Questi sono tempi di grande entusiasmo per il progresso dell´astronomia. Sono a disposizione una generazione di strumenti talmente potenti da far girare la testa! [. ] Essi affrontano e cercano di dare risposte ad alcune delle maggiori domande, come ad esempio, se c´è vita su altri pianeti o come si formano i buchi neri supermassicci. " Riassumendo lo spirito dell´anno alla cerimonia d´apertura, Matsuura ha affermato: "L´uomo ha sempre guardato al cielo per trovare le risposte a domande tipo: "Come siamo giunti qui?" e "Perché siamo qui?". Il cielo è di tutti. L´astronomia è un mezzo importante per promuovere la pace e la reciproca comprensione tra le nazioni, e per questo motivo è al centro della missione dell´Unesco. Per ulteriori informazioni, visitare: Anno internazionale dell´astronomia: http://www. Astronomy2009. Org Unione astronomica internazionale: http://www. Iu. Org Agenzia spaziale europea http://www. Esa. Int/esacp/italy. Html Ricerca spaziale nell´ambito del Settimo programma quadro (7°Pq): http://cordis. Europa. Eu/fp7/cooperation/space_en. Html . |
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POZZI DI CARBONIO: IL FATTORE DETERMINATO DAI PESCI |
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Bruxelles, 20 gennaio 2009 - Una ricerca finanziata dall´Ue ha fatto luce su come gli intestini dei pesci marini ossei contribuiscono al ciclo marino del carbonio, che sta subendo rapidi cambiamenti a causa dell´aumento di Co2 nell´atmosfera. Queste scoperte, pubblicate sulla rivista Science, hanno contribuito a rispondere ad un annoso interrogativo scientifico ed aprono nuove vie per la ricerca sul ciclo del carbonio. Il carbonato di calcio si dissolve quando va a fondo, rendendo l´acqua del mare alcalina. In passato ciò era stato attribuito principalmente al plankton marino microscopico, i cui "scheletri" precipitano a fondo quando muoiono. Infatti, molte creature migrano tra i fondali bassi per l´alimentazione a zone più profonde dove continuano a secernere Co2, assorbendolo dall´atmosfera per espellerlo nelle profondità marine. In questo studio, alcuni ricercatori di Regno Unito, Stati Uniti e Canada hanno stimato che tra il 3% e il 15% di questo carbonato di calcio viene in effetti prodotto negli intestini del pesci ossei, e viene sprigionato a prescindere dal fatto che il pesce abbia mangiato o meno. Questa scoperta spiega per un certo verso il perché il carbonato sia distribuito nei 1000 metri superiori degli oceani, piuttosto che più in basso dove si trovano i corpi svuotati del plankton. Il dott. Rod Wilson dell´Università di Exeter nel Regno Unito ha detto: "Le nostre stime più caute suggeriscono che dal 3 al 15% del carbonato degli oceani viene dai pesci, ma questo valore potrebbe salire fino a tre volte di più. Sappiamo anche che il carbonato dei pesci differisce notevolmente da quello prodotto dal plankton. Insieme, queste scoperte potrebbero aiutare a rispondere ad un annoso interrogativo che assilla i chimici marini, ma mostrano anche i limiti della nostra conoscenza attuale del ciclo del carbonio marino. " I pesci ossei ingeriscono continuamente acqua di mare; assumono un´eccessiva quantità di calcio, che precipitano poi in cristalli di carbonato di calcio chiamate "gut rocks". Questi cristalli vengono espulsi in un processo separato dalla digestione e dalla produzione di feci. In questo studio, si è visto che tali carbonati sono più solubili rispetto a quelli prodotti dal plankton, il che spiega il perché si dissolvono a profondità minori. I biologi hanno usato due approcci scientifici completamente diversi per fare un modello delle dimensioni, la composizione e l´abbondanza di pesci marini negli oceani del mondo. Entrambi gli approcci si basavano sulla tecnologia satellitare e usavano stime di concentrazioni di fitoplankton e modelli di conversione di materia organica nella catena alimentare derivanti da dati di osservazioni satellitari Questi dati hanno permesso loro di fare una stima della massa totale del pesce nell´oceano: tra 812 e 2. 050 milioni di tonnellate. Ulteriori calcoli li hanno portati a concludere che i pesci ossei producono circa 110 milioni di tonnellate di carbonato di calcio l´anno. Prese insieme, le loro scoperte mostrano che l´impatto dei pesci nel ciclo del carbonio è molto grande. "Questo studio costituisce veramente la prima occhiata all´enorme impatto che i pesci hanno sul ciclo del carbonio - e sul perché ne abbiamo bisogno negli oceani," ha commentato il dott. Christensen della University of British Columbia in Canada. "Dobbiamo opporci all´attuale tendenza di radere al suolo gli oceani e proteggere questi alleati non riconosciuti contro i cambiamenti climatici. " I ricercatori prevedono che l´aumento delle temperature del mare e l´innalzarsi dei livelli di Co2 porteranno i pesci a produrre ancora più carbonato di calcio, poiché le temperature più alte stimolano il metabolismo generale dei pesci. Comunque, ci si aspetta che ciò sia compensato dalla diminuzione del numero dei pesci. Il dott. Wilson ha concluso: "Abbiamo appena scalfito la superficie della conoscenza della chimica e del destino dei carbonati del pesce. Date le attuali preoccupazioni circa l´acidificazione dei nostri mari tramite le emissioni globali di Co2, è più importante che mai capire come l´equilibrio del pH del mare sia normalmente mantenuto. A causa dell´impatto dei cambiamenti climatici globali, i pesci potrebbero avere un´influenza ancora maggiore sulla chimica dei nostri oceani in futuro. È quindi di enorme importanza costruire su questa ricerca per aiutare a capire pienamente questi processi e come ciò influenzerà alcuni dei più preziosi ecosistemi marini. " Per ulteriori informazioni, visitare: Scienza http://www. Sciencemag. Org/ Università di Exeter http://www. Exeter. Ac. Uk/ . |
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IL CAMBIAMENTO CLIMATICO ALL´ORIGINE DELL´ESTINZIONE DELL´ORSO DELLE CAVERNE ERBIVORO |
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Bruxelles, 20 gennaio 2009 - Un gruppo di ricercatori austriaci e britannici ha calcolato che l´estinzione del grande orso delle caverne (Ursus spelaeus), in passato presente in Europa, risale a 27. 800 anni fa e coincide, dunque, con l´Ultimo massimo glaciale, periodo che si è contraddistinto per il cambiamento climatico. In quell´epoca la temperatura scese drasticamente, determinando la riduzione o la scomparsa della vegetazione alla base della dieta di queste gigantesche creature. La ricerca è stata finanziata dall´Unione europea nel quadro del progetto Alpinet (Cultura 2000), nonché mediante una concessione culturale della Bassa Austria e grazie al Consiglio nazionale britannico della Ricerca sull´ambiente. Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista Boreas. La scomparsa della vegetazione provocò la scomparsa dell´orso delle caverne (Ursus spelaeus), il primo mammifero gigante ad estinguersi, ben 13. 000 anni prima di quanto finora ritenuto dai ricercatori. Accanto all´orso delle caverne, la categoria dei mammiferi giganti comprendeva il leone delle caverne, i mammut e il cervo gigante. I ricercatori hanno rinvenuto numerosi resti appartenenti all´orso delle caverne nelle aree in cui si pensa che gli animali possano essere morti durante il letargo invernale. Secondo i ricercatori, questi orsi erano enormi e gli esemplari di sesso maschile potevano arrivare a pesare una tonnellata. Al giorno d´oggi, gli orsi che presentano le dimensioni maggiori (vale a dire l´orso Kodiak e l´orso Polare) pesano all´incirca 800 kg, mentre il peso medio delle altre specie si aggira attorno ai 500 kg. Secondo quanto affermato dal team che ha condotto la ricerca, nel Medioevo le ossa degli orsi delle caverne venivano utilizzate a scopo curativo, sebbene nella convinzione che fossero ossa di drago. Nel corso degli anni sono state elaborate numerose teorie sull´estinzione dei mammiferi giganti, ma non è stato possibile ottenere risultati concreti. Molti ricercatori ritengono che la scomparsa dei mammiferi giganti sia attribuibile all´uomo e alla sua attività di cacciatore. La dottoressa Martina Pacher dell´università di Vienna e il professor Anthony J Stuart del National History Museum (Gran Bretagna) hanno sottolineato che, per quanto riguarda gli orsi delle caverne, non esiste alcuna prova a sostegno di questa teoria. Hanno inoltre aggiunto che, contrariamente alla tesi secondo la quale una grande malattia avrebbe colpito questi mammiferi, "è improbabile che (una malattia) possa spiegare la collocazione temporale della loro estinzione o l´enorme differenza di dimensioni tra questi animali". A riprova della teoria del cambiamento climatico, la dottoressa Pacher ha confrontato i dati della datazione al radiocarbonio relativi ai resti degli orsi delle caverne per mettere a punto una nuova cronologia dell´estinzione di questi animali. "Il nostro lavoro dimostra che l´orso delle caverne è stato uno dei primi animali ad estinguersi tra le specie appartenenti alla megafauna che sono scomparse in Europa nel corso dell´ultima Glaciazione. Le altre specie si sono estinte più tardi, nel corso degli ultimi 15. 000 anni. " I ricercatori hanno inoltre scoperto che l´orso delle caverne era erbivoro. La stima è basata su dati ottenuti dall´anatomia del cranio, dal collagene delle ossa e dai denti. Dal punto di vista geografico, i ricercatori affermano che l´orso delle caverne era presente esclusivamente in Europa, in modo particolare nell´area compresa tra la Spagna e i Monti Urali della Russia. "Le sue abitudini di vita molto specifiche (in particolare la dieta composta da vegetali di alta qualità) insieme alla sua diffusione limitata, l´hanno esposto al rischio di estinzione nel momento in cui si è verificato un abbassamento significativo delle temperature e le risorse di cibo sono diminuite," ha spiegato la dottoressa Pacher. Per ulteriori informazioni, visitare: Alpinet: http://www. Archeoalpinet. Eu Università di Vienna: http://www. Univie. Ac. At National History Museum: http://www. Nhm. Ac. Uk/ . |
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AMBIENTE AL VIA IL MASTER IN GESTIONE DELL´AMBIENTE, OSPITE BERTOLASO IL 21 MARZO, ORE 10.00, NELL´AULA MAGNA DELLA SCUOLA SANT´ANNA A PISA |
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Firenze, 20 gennaio 2009 - Formare professionisti a servizio dell’ambiente e in grado di gestire con efficacia il processo di gestione integrata del ciclo dei rifiuti, sono questi alcuni obiettivi del “Master in gestione e controllo dell´ambiente: tecnologie e management per il ciclo dei rifiuti” promosso dalla Scuola Superiore Sant´anna, con il contributo della Regione Toscana. Il Master sarà inaugurato il 21 gennaio alle ore 10. 00 nell´aula magna della Scuola Sant´anna a Pisa, alla presenza di un ospite di eccezione: il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso. Alla cerimonia parteciperanno l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il direttore di Arrr Stefano Bruzzesi, il direttore dell´Ato Toscana Costa Franco Borchi, la direttrice della Sant´anna Maria Chiara Carrozza e il presidente della Scuola Riccardo Varaldo. Interverranno inoltre Marco Frey e Paolo Ghezzi, rispettivamente direttore e responsabile scientifico del Master. Il sottosegretario Bertolaso interverrà sul tema "La gestione dell´emergenza rifiuti in Campania: l´insegnamento per il paese" . . |
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EDUCAZIONE AMBIENTALE, LA TOSCANA PUNTA SUI RIFIUTI LA GIUNTA APPROVA LE NUOVE LINEE GUIDA 2008-2009 UN NUOVO METODO BASATO SUL GIOCO DI SQUADRA PER SCEGLIERE I PROGETTI |
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Firenze, 20 gennaio 2009 - E´ quello dei rifiuti il tema sul quale si concentrerà nell´anno scolastico 2008-2009 la programmazione delle iniziative di educazione ambientale nelle scuole toscane. I nuovi indirizzi di educazione ambientale sono stati approvati dalla giunta, su proposta degli asssessori all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini e all´ambiente Annarita Bramerini. E´ la prima volta che le linee guida regionali per l´educazione ambientale contengono indicazioni su un tema specifico, scelto anche in sintonia con la campagna di educazione allo sviluppo sostenibile proclamata dall´Onu e gestita e coordinata dall´Unesco. L´obiettivo che si prefiggono gli indirizzi regionali è quello di coinvolgere enti locali, istituzioni pubbliche e tutti i soggetti interessati sul territorio nella gestione dei rifiuti attraverso un sistema integrato di interventi, che attivino sia iniziative di tipo educativo, sia la diffusione di buone pratic he a tutela dell´ambiente. Le risorse destinate alle azioni locali di educazione ambientale sono complessivamente oltre 688 mila euro, circa 150 mila euro in più rispetto alla precedente programmazione. «Abbiamo deciso di potenziare gli strumenti a disposizione dei territorio - spiega l´assessore all´istruzione Gianfranco Simoncini - sia con un sensibile aumento delle risorse finanziarie, sia con la riconferma di un metodo di lavoro, quello del patto con il territorio, che ha già dato buoni frutti nella prima fase di sperimentazione nell´anno scolastico 2007-2008. Quello che vogliamo fare è coinvolgere tutte le Province toscane, attraverso la stipula di un patto, nella definizione dei progetti di educazione ambientale destinati agli studenti delle scuole e ai cittadini toscani. La progettazione locale non avviene più come in passato attraverso bandi pubblici, ma parte dal basso, attraverso un confronto che consenta di non disperdere il patrimonio di esperienze accumulato negli anni e di favorire la partecipazione ai progetti di tutti i soggetti che operano nei vari territori». Un gioco di squadra, insomma, che vede nelle Province uno snodo operativo essenziale nell´orientare le attività verso gli obiettivi di miglioramento ambientale, crescita culturale e sostenibilità locale, traducendo in progetti concreti gli obiettivi del Piano regionale di azione ambientale 2007-2010. «La gestione dei rifiuti – sottolinea l´assessore all´ambiente Annarita Bramerini – è un tema di grande attualità e importanza, oltre ad essere trasversale rispetto alle politiche della Regione Toscana. Abbiamo ritenuto opportuno concentrare su questo argomento gli interventi di educazione ambientale nell´anno scolastico 2008-2009 e promuovere così sia l´educazione delle giovani generazioni, sia la diffusione di buone pra tiche. Gli obiettivi specifici che abbiamo individuato sui rifiuti sono otto: azioni di prevenzione, produzione e consumo sostenibile, comportamenti ambientalmente compatibili, coscienza del riciclo, corrette modalità per la raccolta differenziata, conoscenza del ciclo dei rifiuti e del sistema impiantistico finalizzato al trattamento, recupero (anche energetico) e smaltimento dei rifiuti urbani, riutilizzo materiale recuperabile». . |
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VERSO UN CATASTO REGIONALE DELLE SORGENTI D’ACQUA PRESENTATI I PRIMI RISULTATI DEL CENSIMENTO REALIZZATO DA UNCEM |
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Firenze, 20 gennaio 2009 - In Toscana ci sono quasi 10. 500 sorgenti. Si tratta di risorse che la Regione Toscana e l´Uncem hanno deciso di voler conoscere meglio per portare avanti insieme un´opera di tutela e valorizzazione delle fonti sorgive e dell´acqua di buona qualità che da esse scaturisce. «Il censimento delle sorgenti curato da Uncem – spiega l´assessore regionale alla difesa del suolo e delle risorse idriche Marco Betti – è stato il primo passo verso la definizione di un vero e proprio bilancio idrico della Toscana. Ora dobbiamo portare avanti un lavoro di approfondimento lungo e complesso che porterà a creare un vero e proprio catasto unico delle fonti sorgive, uno strumento conoscitivo utile a tutelare la risorsa idrica e anche a governare meglio il territorio». «E´ significativo – aggiunge Betti – il fatto che su più di 600 0 di queste sorgenti noi non abbiamo dati di portata, che almeno altre 550 non siano captate, cioè vedano le loro acque disperdersi nell´ambiente circostante, e che di ulteriori 2800 non abbiamo informazioni sufficienti per comprenderne le destinazioni. Questi dati mostrano chiaramente l´importanza e l´urgenza di un lavoro di documentazione e censimento. Ad oggi è possibile che circa 2,3 milioni di metri cubi di acqua ogni anno vadano perduti. Dobbiamo conoscere meglio questa realtà, anche perché l´analisi delle fonti sorgive può portare a significativi risvolti, sia per quanto riguarda l´implementazione delle reti degli acquedotti, sia per usi non potabili, come la reimmissione negli alvei dei fiumi o nei bacini antincendio». Il censimento delle sorgenti toscane è stato accompagnato da una dettagliata opera di mappatura. Ogni fonte è stata riportata su un ´geodatabase´ e per ciascuna è stata inserita una sch eda con le coordinate nel sistema Gauss Boaga. A questo punto si tratta di inserire informazioni specifiche sulla portata, sulla qualità delle acque, sulla vicinanza a centri abitati o aree industriali, ecc. Tutte queste informazioni sono già oggi on-line anche se per accedere alle pagine web che le raccolgono servono specifiche autorizzazioni. Al censimento delle sorgenti toscane hanno lavorato le Comunità Montane Toscane, il Coordinamento delle Aato (Autorità d’ambito territoriale ottimale) dell´acqua, le dieci Province toscane, l´Autorità di bacino del fiume Arno e la Regione Toscana in particolare con il progetto Sira (Sistema informativo ambientale della Regione Toscana). Tra i risultati del censimento è emerso anche un dettaglio sugli usi ai quali vengono destinate le acque ´captate´, cioè quelle acque sorgive delle quali è noto l´utilizzo finale. Dall´analisi risulta che dell´acqua delle 7. 022 sorgenti ´captate ´ la maggior parte, il 32% (circa 18 milioni di metri cubi su un totale di oltre 55 milioni), finisce in acquedotto, il 26% viene utilizzato nel ciclo produttivo, il 4% è consumato per uso domestico, il 3% affiora in risorgenze, il 2% serve per alimentare fontane pubbliche ed infine l´1% serve rispettivamente per alimentare abbeveratoi, impianti ad uso zootecnico e invasi antincendio. Il lavoro di censimento delle sorgenti da parte di Uncem dovrebbe proseguire per i prossimi due anni. Tra i prossimi passi previsti dal progetto c´è l´identificazione delle sorgenti ´di qualità´, l´identificazione di sorgenti adatte per impieghi diversi da quello idropotabile ed infine il posizionamento di rilevatori in continuo che aiutino a controllare sia le sorgenti sia le falde acquifere che si trovano sotto di esse. . |
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PROTEZIONE CIVILE NELLE MACHE: PARTONO I CORSI PER STUDENTI E VOLONTARI |
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Ancona, 20 Gennaio 2009 - Su proposta dell´assessore regionale, Sandro Donati, la giunta regionale ha approvato per quest´anno il programma formativo di protezione civile, rivolto a studenti delle scuole di ogni ordine e grado e per volontari. Tana salva tutti, Fuoco, aria, terra e acqua, Tra svantaggio e sicurezza e Alcesti in rete saranno i progetti che oltre a sensibilizzare alunni e docenti sulle tematiche della protezione civile, informeranno anche sui corretti comportamenti da tenere in situazioni di pericolo con la consapevolezza dei rischi. Imparare a convivere con i rischi appare di per se` elemento di prevenzione e diminuzione di possibili danni. Infatti, in seguito al Protocollo d´intesa tra Regione Marche e Ufficio scolastico regionale, stipulato nel 2004, e` da diversi anni che vengono realizzati interventi di natura pluriennale su tematiche di protezione civile. I corsi, invece, di Primo soccorso, Protezione civile base, Lettura aste idrometriche, Osservatorio nivometrico, Segreteria campi, Voloweb, Comunicazioni radio, Sicurezza idrovora e motosega, Spegnimento incendi boschivi, Triage start, Superpiolo 118 Marche e Codice Rosso verranno rivolti esclusivamente al personale appartenente alle organizzazioni di volontariato. ´L´informazione e la formazione ´ ha detto Donati- sono strategici per sviluppare la cultura della sicurezza alla popolazione marchigiana e per innalzare il grado di operativita` dei nostri volontari. I programmi formativi sviluppati dalla Regione hanno ottenuti riconoscimenti prestigiosi tra i quali quello della Commissione italiana Unesco nell´ambito del decennio dell´educazione allo sviluppo sostenibile´. E´ il caso di dire che la protezione civile e` innanzitutto scambio di conoscenze, buone prassi e sinergie tra le istituzioni per raggiungere adeguati obiettivi di sicurezza. . |
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PARCHI NEL LAZIO, PARTE IL PRIMO BANDO DA 8 MILIONI PER AREE PROTETTE |
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Roma, 20 gennaio 2009 - Parte il primo bando per la valorizzazione delle aree protette del Lazio con una dotazione finanziaria di 8 milioni di euro. Lo ha annunciato l´assessore regionale all´Ambiente Filiberto Zaratti durante l´incontro che si è svolto ieri a Villa Piccolomini a Roma. “Gli interventi che abbiamo deciso di ammettere a questo primo bando – ha detto Zaratti - sono quelli relativi agli itinerari storico-religiosi e naturalistici, come la via Francigena, le antiche vie romane, i percorsi benedettini e francescani e quelli legati alle vie dell´acqua, come corsi d´acqua e canali di bonifica, zone umide, bacini lacuali e ambiti sorgentizi. Questa prima iniziativa è solo una parte di un progetto più complessivo di ampie dimensioni”. Il bando è rivolto ai soggetti pubblici locali come Comuni, Province, Comunità Montane ed Enti gestori delle aree protette di interesse regionale. “Questa iniziativa è solo una parte di un progetto più complessivo di ampie dimensioni. Il Por Fers Lazio, infatti – ha spiegato Zaratti - dispone complessivamente di 41 milioni di euro di cui 20 di fondi regionali aggiuntivi, mentre il Programma Attuativo Regionale (Par), che sostituisce i vecchi Apq, prevede che sulla conservazione della biodiversità e sulla valorizzazione delle aree protette, ci sia una disponibilità di 14 milioni di euro. Il Piano Regionale di Sviluppo Rurale, inoltre, prevede misure specifiche di tutela dei boschi, la promozione dell´economia forestale, nonché di protezione della Rete Natura 2000, con un budget di 50 milioni di euro”. . |
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QUALITA´ DELL´ARIA 2008 IN PIEMONTE: DATI PM10 IN MIGLIORAMENTO, LA MEDIA NEI LIMITI UE BRESSO: BENE, CONTINUIAMO. DE RUGGIERO: OBIETTIVO ALLA NOSTRA PORTATA |
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Torino, 20 Gennaio 2009 - “La media di diffusione di Pm10 in Piemonte è ormai stabilmente sotto i limiti europei. E’ un dato molto positivo, ma dobbiamo accelerare, anche per favorire un recupero nell’ambito della crisi economica esistente, la sostituzione dei mezzi di trasporto pubblico che permettano ulteriori miglioramenti, soprattutto per i picchi di superamento giornaliero ancora evidenti. Purtroppo la zona geografica in cui siamo e altri fattori di carattere climatico non aiutano a rientrare in una situazione di normalità come ci chiede l’Europa. E’ necessaria una ulteriore riduzione drastica delle emissioni nocive. Questa passa anche attraverso la trasformazione, in senso ecologico, del sistema di mobilità pubblica e privata. Per il trasporto pubblico la Regione sta intervenendo. Aspettiamo però che il Governo faccia la sua parte, come auspicato recentemente dal ministro Scajola nell’ultima riunione europea”. Mercedes Bresso , presidente della Regione Piemonte, esprime una valutazione positiva nell’illustrare ai giornalisti il confronto dei dati di diffusione del particolato nell’aria tra il 2006 ed il 2008. “E’ un risultato significativo che ci incoraggia ad andare avanti - aggiunge l’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero - perché cominciamo a respirare un’aria più accettabile, meno dannosa per i nostri polmoni ed il nostro cuore. Tutti i limiti posti dall’Ue a protezione della salute umana cominciano ad essere alla nostra portata”. Il consuntivo sui dati del 2008 conferma quanto già si era registrato nel 2007. La riduzione del numero dei giorni di superamento di Pm10 e, soprattutto, la diminuzione della media annua sono il risultato dell´importante lavoro che la Regione, insieme a Comuni e Province, ha fatto nel corso degli ultimi tre anni. In particolare si evidenzia una riduzione del 36,7% del numero dei giorni di superamento complessivo del valore soglia di 50 mg/mc. Ma il dato più emblematico dice che nel 2008 la media si è attestata a 35,2 mg/mc, ben al di sotto del limite Ue di 40 mg/mc. In questo caso la riduzione sul triennio 2006-2008 è stata complessivamente del 21%. “Il risultato - aggiunge de Ruggiero - è il frutto di politiche coordinate e condivise sulle emissioni industriali, sul rinnovo dei sistemi di riscaldamento, sulla riorganizzazione del traffico veicolare, oltre che di un impegno costante a favore del trasporto pubblico. Il lavoro paga, ma gran parte del merito va ai piemontesi che hanno messo al centro delle loro scelte, in modo costante e paziente, le ricadute ambientali dei propri comportamenti”. “Per la prima volta dopo molti anni il dato regionale è confortante - conclude l’assessore - anche se occorre non abbassare la guardia, intensificando gli sforzi. Dobbiamo segnalare che permangono alcune criticità locali, in particolar modo nell’agglomerato metropolitano torinese. Anche qui è evidente la riduzione dei valori tra il 2006 e il 2008, ma, per le caratteristiche tipiche della zona, occorre che le politiche di limitazione del traffico veicolare privato, di potenziamento del servizio pubblico, di ampliamento delle zone a traffico limitato e delle piste ciclo pedonali procedano in modo più incisivo”. . |
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RAGGIUNTO ACCORDO FEDERLAZIO-REGIONE: SCIOPERO RIFIUTI SLITTA AL 3 FEBBRAIO |
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Roma, 20 gennaio 2009 - A seguito all’incontro svoltosi ieri tra i tecnici della Regione Lazio e le aziende di trattamento e smaltimento rifiuti, rappresentate dal Direttore generale della Federlazio, Giovanni Quintieri, e dal Presidente di Federlazio Ambiente, avv. Bruno Landi, è stato raggiunto un accordo che ha fortunatamente scongiurato lo sciopero delle discariche laziali in programma per la giornata di oggi. L’accordo firmato da Regione, Federlazio e dai rappresentanti di Anci Lazio, Lega Autonomie Locali, Uncem e Upi, impegna la Regione ad assumere delle iniziative al fine di garantire il pagamento dei crediti vantati dalle aziende di smaltimento rifiuti nei confronti dei Comuni morosi (oltre 200 milioni di euro) e di limitare il contenzioso fiscale conseguente al mancato pagamento della tassa di smaltimento rifiuti. Il piano prevede che la Regione trasferisca, in breve tempo, delle risorse agli enti locali grazie alle quali, questi ultimi, possano coprire il 30% dei propri debiti nei confronti delle aziende creditrici entro il 28 febbraio c. A. Attraverso la stessa modalità i Comuni copriranno un ulteriore 30% di debito entro la data del 30 giugno c. A. Regione e Federlazio, attraverso un’apposita calendarizzazione degli incontri, definiranno poi un percorso per l’erogazione del restante 40% di debito, impegnandosi a monitorare il pagamento da parte dei Comuni e altri enti per i servizi erogati a partire dalla data di oggi. Il tutto al fine di evitare il ripetersi di situazioni di crisi come quelle attuali. Parallelamente, attraverso specifiche formule previste dal bilancio regionale, saranno realizzati percorsi di sostegno nei confronti del sistema bancario e creditizio nonché ad individuare forme con cui regolare il credito vantato dalla Regione nei confronti dei gestori per il mancato versamento dell’ecotassa. Alla luce degli accordi raggiunti, la Regione ha chiesto alla Federlazio di sospendere lo sciopero indetto per la giornata di domani. La Federlazio ha accolto la richiesta della Regione e, in attesa di valutare gli sviluppi dell’accordo appena raggiunto (attraverso una riunione già fissata in Regione per il prossimo 23 gennaio) comunica che lo stato di agitazione della categoria è attualmente posticipato al prossimo 3 febbraio. . |
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