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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Gennaio 2009 |
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IL DIRETTORE DI RADIO 1 CAPRARICA CHIUDE “IL COMUNICATTIVO” IL POPOLARE PROGRAMMA DI GRANDE SUCCESSO DI CRITICA E DI PUBBLICO DI IGOR RIGHETTI IN ONDA DA 6 ANNI (1.400 PUNTATE) CHIUDERÀ IL 31 GENNAIO SENZA MOTIVAZIONI UFFICIALI. |
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Roma, 20 gennaio 2009 - Essere un programma di qualità e a basso costo, riscuotere riconoscimenti prestigiosi e apprezzamenti del pubblico non è stato sufficiente al "Comunicattivo" di Igor Righetti, in onda su Radio 1 da ben 6 anni consecutivi, per salvarsi dall´improvvisa eliminazione dal palinsesto comunicatagli da un addetto dell’ufficio del personale dieci giorni prima della chiusura. Una cancellazione inattesa e immotivata e questo proprio nel momento in cui gli ascolti di Radio 1 registrano un pesante ridimensionamento di pubblico. “Il Comunicattivo” è uno dei pochi programmi di Radio 1 che ha saputo conquistare, giorno dopo giorno, gli ascolti tenendo sempre alta la qualità con proposte intelligenti e innovative rivolte soprattutto al pubblico dei giovani così poco considerato dall’emittente. Le sue tecniche innovative di infotainment e il suo linguaggio hanno prodotto due corsi tenuti dallo stesso Righetti: all’Università di Roma Tor Vergata e all’Università di Udine. Viene così chiusa una delle rare finestre di Radio 1 aperte al nuovo e alla contemporaneità ricacciando in questo modo i tanti giovani che lo seguivano con entusiasmo e rinnovata speranza per una emittente pubblica portatrice di valori, di idee e di linguaggi appartenenti ormai al passato. “Il Comunicattivo” viene chiuso mentre altri programmi, privi di qualità, con minori ascolti e maggiori costi, restano nel palinsesto. Chi decide in Rai che cosa offrire al servizio pubblico e che cosa eliminare? E chi autorizza chi a cancellare un programma trasmesso ininterrottamente da sei anni senza fornire nessuna spiegazione ad alcuno? I quasi 500 mila ascoltatori del “Comunicattivo”, primo e finora unico programma d’infotainment ideato e condotto dal giornalista e docente universitario Igor Righetti, dal 31 gennaio 2009 resteranno orfani del loro programma preferito che va in onda su Radio 1 Rai da 6 anni e che il 24 gennaio festeggerà le 1. 400 puntate e l’uscita del terzo libro della saga del “Comunicattivo” dal titolo “Felici come mosche in un Paese di stitici” pubblicato da De Agostini e che sarà presentato il 29 in Campidoglio. “Il direttore di Radio 1, Antonio Caprarica, senza nessun preavviso e senza neppure convocarmi o scrivermi una lettera, uno straccio di e-mail o un sms – racconta Igor Righetti – mi ha fatto chiamare da un addetto dell’ufficio del personale il quale mi ha comunicato che il direttore aveva deciso di chiudere ‘Il Comunicattivo’. Alla mia richiesta di motivazioni non è seguita alcuna risposta. Un classico esempio di censura di un programma d’informazione libero e innovativo. Il direttore non ha pensato di avvisare neppure il caporedattore rubriche, Claudio Mantovani, sotto la cui responsabilità figura anche ‘Il Comunicattivo’. Un attacco alla libertà di espressione e d´informazione, un’operazione che sa tanto di epurazione. Caprarica mette la sordina a un programma amato da centinaia di migliaia di italiani che pagano il canone pubblico e che trovano nella trasmissione motivi per ristabilire un rapporto di comunicazione con la cultura e l´intelligenza troppo spesso offese da programmi insulsi e volgari nella loro banalità. Parafrasando il titolo di uno dei tanti libri scritti dal direttore ‘Dio ci salvi da Caprarica… o no?’. Trovo grottesco che un direttore in scadenza e in un momento in cui Radio 1 è in affanno di ascolti chiuda un programma come ‘Il Comunicattivo’ che ha portato migliaia di giovani sulle frequenze della prima radio italiana notoriamente seguita soltanto da un pubblico adulto. Trovo ancora più sconcertante che venga chiusa una trasmissione che nella sola puntata del sabato raccoglie 451 mila ascoltatori (dati Audiradio 5° bimestre 2008 a cui bisogna aggiungere, però, i contatti dell’ascolto delle puntate dal sito del programma, di quelli che scaricano ‘Il Comunicattivo’ attraverso il podcasting e degli italiani all’estero che sentono la trasmissione grazie a Rai Italia, numeri non disponibili ma molto consistenti dato che la trasmissione è seguita anche da molti giovani che usano questi moderni mezzi di comunicazione a differenza del target più adulto, zoccolo duro di Radio 1. Del resto ‘Il Comunicattivo’ è stato tra i primi programmi di Radio Rai a dare la possibilità di scaricare le puntate attraverso questa nuova tecnologia, richiesta fatta dagli stessi ascoltatori). Alla mia esigenza di spiegazioni e di delucidazioni rivolta a Caprarica ha risposto Flavio Mucciante, uno dei vice direttori di Radio 1, il quale accenna a una possibile, eventuale, futura, indefinita possibilità per ‘Il Comunicattivo’ di essere presente in qualche futuro spazio di qualche ciclo. A motivazione della chiusura del programma Mucciante fa riferimento a un confuso e generico calo di ascolti che ha richiesto l´intervento sul palinsesto e fa il nome di due grandi personaggi: Uto Ughi e Italo Moscati come titolari di due programmi. Su Radio 1, dunque, si riparte dal nuovo, dallo sperimentale. Programmi adatti a un pubblico giovane! Secondo le ultime rilevazioni Audiradio risulta che quasi tutti i programmi hanno vistosi segni meno nelle differenze di share tra il 5° bimestre 2007 e il 5° bimestre 2008 (dai dati sul quarto d’ora emergono -33,6%, -28,7%, -22,9%, -21,4%, -19,9%, -15,9%, 14,4%, -13,2%,-11,4%, -9,9%, -6,5%, -4,0% ecc. Mentre ‘Il Cominicattivo’ ha il 5,1% di share nel 5° bimestre 2008 con un’irrisoria flessione dello 0,4% di share nel primo quarto d’ora del sabato (5,5% di share nel 5° bimestre 2007) su 22 minuti della durata totale e di -0,3% la domenica su 19 minuti di durata (5,4% di share nel 5° bimestre 2007). Sotto la direzione di Caprarica anche quasi tutte le edizioni dei Gr perdono ascoltatori. Perché Caprarica non fornisce i dati per quarto d’ora che noi conosciamo bene con i raffronti dello stesso periodo dell’anno precedente? Non si capisce quindi con quale criterio Caprarica abbia pensato di sopprimere ‘Il Comunicattivo’ e di lasciare in piedi programmi crollati in termini di ascolto. Ma il direttore di una rete pubblica deve dare spiegazioni ai cittadini che pagano il canone. Forse il grande calo di ascolti di Radio 1 è da imputare al fatto che gran parte del suo pubblico è anziano e non c’è ricambio. Questo accade quando non si studiano progetti rivolti a un target di età più esteso come è quello del ‘Comunicattivo’. E’ un vanto del ‘Comunicattivo’ essere arrivato ad aiutare con il proprio linguaggio un gruppo di bambini portatori di handicap di Latina che aspettavano con trepidazione il momento della messa in onda del programma in quanto assimilavano il linguaggio del ‘Comunicattivo’ facendolo proprio e lo ripetevano riuscendo così a migliorare la loro dislessia. La presidente dell’associazione intervenne in diretta ringraziando Il ‘Comunicattivo’ e portando la testimonianza del forte aiuto terapeutico del programma su questi bambini. ‘Il Comunicattivo’ è anche molto richiesto dagli inserzionisti pubblicitari che occupano alcuni minuti prima e dopo la messa in onda del programma che spesso ha anche la sponsorizzazione prima della sigla. Sponsor che, come fu il caso di Sony Ericsson, richiedono espressamente di andare in onda prima del ‘Comunicattivo’ o sponsorizzarlo in quanto ha anche un target più giovane rispetto alla media della rete. Ma forse Caprarica non è interessato a far guadagnare denaro a mamma Rai neppure in questo momento di recessione”. E ancora: “’Il Comunicattivo’ ha al suo attivo 20 tesi di laurea sostenute da studenti di tutta Italia. Nonostante tutto questo il programma viene realizzato con un budget ridotto all’osso: poche migliaia di euro al mese per 8-10 puntate da dividere tra il sottoscritto (come unico autore e conduttore) e due giovani collaboratori di cui uno studente di 22 anni con contratti a termine retribuiti per ogni puntata andata in onda così come il sottoscritto. Ma forse Caprarica ama i programmi costosi con redazioni composte da tante persone. E che cosa dire dei contratti da me stipulati con Radio 1 sotto la direzione di Caprarica? Fino al suo insediamento il contratto per ‘Il Comunicattivo’ aveva scadenza annuale, con un solo mese di intervallo tra l´uno e l´altro. Con Caprarica i contratti sono diventati di tre mesi rinnovabili di volta in volta e addirittura di un mese. Il direttore aveva già censurato ‘Il Comunicattivo’ pochi mesi dopo il suo insediamento tagliando le puntate da 5 a 2 e relegandolo al mattino del weekend. In questi 6 anni, 1. 400 puntate, il programma non ha mai ricevuto né denunce né querele, nonostante abbia toccato argomenti scottanti e abbia fatto uso della satira su temi delicati. ‘Il Comunicattivo’ dà voce a tutti. Al programma sono intervenuti ministri e politici di ogni schieramento, premi Nobel, personaggi del mondo della cultura, dell’economia, dello spettacolo e gente comune con qualcosa di interessante da dire. Per quattro anni l’allora presidente dell’Accademia della Crusca, Francesco Sabatini, ha tenuto una rubrica settimanale sulla lingua italiana. È da considerare anche che il programma è particolarmente apprezzato dagli italiani all’estero che inviano molte e-mail e che intervengono in trasmissione raccontando come vedono l’Italia da fuori. Con ‘Viva Radio 2’, ‘Il Comunicattivo’ è il programma di Radio Rai che ha maggiore visibilità mediatica. ‘Il Comunicattivo’ ha ideato il primo radio reality di contenuto ‘In radio veritas, la parola alla parola’ al quale parteciparono Renzo Arbore, Giorgio Albertazzi, Mario Monicelli, Domenico De Masi ecc. Riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, ha avuto tre riconoscimenti giornalistici (il premio nazionale ‘Penna d’oro’, il ‘Grand prix Città di Alghero’ e il premio internazionale Euromediterraneo) per ‘aver sperimentato un linguaggio moderno dove l’informazione e la cultura vanno di pari passo con l’ironia e l’intrattenimento’. A luglio dell’anno scorso, inoltre, ha ricevuto il ‘Leggio d´oro - Premio nazionale doppiatori’ come ‘Voce dell’anno, la più rappresentativa dell’informazione radiofonica’. Proprio il sociologo De Masi, intervenuto al mio radio reality, affermò di ricevere dal programma ‘continue scosse elettriche di intelligenza’ mentre Renzo Arbore in un’intervista del 26 giugno 2004 sull’Unità dichiarò: ‘Il Comunicattivo è un’idea originale, un tentativo da seguire perché premia la radio di qualità’. La missione del ‘Comunicattivo’ è quella di parlare di argomenti anche ostici con un linguaggio comprensibile a tutti, utilizzando l’ironia e la creatività, senza mai scendere a compromessi con l’intelligenza, lasciando da parte la volgarità e la banalità. ‘Il Comunicattivo’ non è soltanto un programma, è un progetto crossmediale, diffuso cioè attraverso più mezzi di comunicazione (radio, tv, Internet, editoria, carta stampata, audiolibri). E´ divenuto ormai un vero e proprio marchio riconosciuto dal grande pubblico (gli ascoltatori antepongono il termine ‘Comunicattivo’ al loro nome di battesimo) e si caratterizza per il linguaggio creativo e ironico con cui analizza temi complessi senza mai scendere a compromessi con il buon gusto. ‘Il Comunicattivo’ innova il linguaggio radiofonico mettendo in risalto le grandi trasformazioni dell’Italia che cambia portando alla luce mediatica attività curiose e bizzarre, i nuovi linguaggi giovanili, i nuovi media, le strategie di comunicazione innovative e tradizionali italiane ed estere, vincenti e perdenti. Sempre attraverso la formula che invita a non prendersi troppo sul serio, a dare spazio alla fantasia e all´ottimismo perché essere tristi e seriosi non vuol dire essere intelligenti e colti. Proprio per questa sua originalità il programma è stato più volte saccheggiato delle idee da personaggi e da altre trasmissioni. Come parlare di qualità dei programmi delle emittenti pubbliche quando si chiude una delle poche trasmissioni innovative e culturali in palinsesto?”. In merito alla laconica e generica risposta sulle motivazioni reali che hanno portato alla chiusura del “Comunicattivo” rilasciata all’Ansa alle 14. 54 di ieri dal direttore di Radio 1 Antonio Caprarica si precisa quanto segue: il direttore dice che “non si tratta di una cancellazione ma di un avvicendamento nel palinsesto”. Dal 2003, data di nascita del programma, “Il Comunicattivo” va in onda ininterrottamente con la sola pausa del mese di agosto e, con Caprarica, anche di luglio. Quando due anni fa si insediò Caprarica tagliando 3 delle 5 puntate del “Comunicattivo” non parlò mai di avvicendamento ma di nuova fascia oraria ‘di pregio’ che avrebbe ospitato il programma il weekend ininterrottamente in quanto programma innovativo d’informazione che si rivolge ai giovani (20 le tesi di laurea fatte sulle trasmissione). E’ quindi surreale l’ipotesi dell’avvicendamento anche perché se cosi fosse stato progettato ne sarei stato informato almeno qualche mese prima. Inoltre, il direttore si è dimenticato di avvisare pure il caporedattore rubriche, Claudio Mantovani, sotto la cui responsabilità figura anche ‘Il Comunicattivo’. Strano che neppure Mantovani fosse a conoscenza del cosiddetto avvicendamento”. Caprarica afferma che “dopo 6 anni e 1. 400 puntate del Comunicattivo, probabilmente dopo un periodo così lungo, si può incorrere in una disaffezione da parte del pubblico, come testimoniano gli ultimi dati di ascolto non proprio esaltanti ottenuti dal programma”. Secondo le ultime rilevazioni Audiradio risulta che tutti i programmi di Radio 1 hanno vistosi segni meno nelle differenze di share tra il 5° bimestre 2007 e il 5° bimestre 2008 (dai dati sul quarto d’ora emergono -33,6%, -28,7%, -22,9%, -21,4%, -19,9%, -15,9%, 14,4%, -13,2%,-11,4%, -9,9%, -6,5%, -4,0% ecc. Mentre “Il Comunicattivo” ha il 5,1% di share nel 5° bimestre 2008 con un’irrisoria flessione dello 0,4% di share nel primo quarto d’ora del sabato (5,5% di share nel 5° bimestre 2007) su 22 minuti della durata totale e di -0,3% la domenica su 19 minuti di durata (5,4% di share nel 5° bimestre 2007). Sotto la direzione di Caprarica anche quasi tutte le edizioni dei Gr perdono ascoltatori. Risulta quindi pretestuosa l’affermazione riguardante il calo dei dati di ascolto del Comunicattivo. Trovo sconcertante che venga chiusa una trasmissione che nella sola puntata del sabato raccoglie 451 mila ascoltatori (dati Audiradio 5° bimestre 2008). Perché Caprarica non fornisce i dati per quarto d’ora che noi conosciamo bene con i raffronti dello stesso periodo dell’anno precedente? Non si capisce quindi con quale criterio il direttore abbia pensato di sopprimere “Il Comunicattivo” e di lasciare in piedi programmi crollati in termini di ascolto. “Il Comunicattivo” viene chiuso mentre altri programmi, privi di qualità, con minori ascolti e maggiori costi, restano nel palinsesto. Ma il direttore di una rete pubblica deve dare spiegazioni ai cittadini che pagano il canone. Forse il grande calo di ascolti di Radio 1 è da imputare al fatto che gran parte del suo pubblico è anziano e non c’è ricambio. Questo accade quando non si studiano progetti rivolti a un target di età più esteso come è quello del “Comunicattivo”. A motivazione della chiusura del programma Caprarica annuncia che lo spazio occupato dal Comunicattivo “verrà dedicato al ventennale del 1989, affidato a Italo Moscati, e un altro alla musica classica con Uto Ughi”. A Caprarica non “pare che Radio 1 perda così in qualità”. Su Radio 1, dunque, si riparte dal nuovo, dallo sperimentale. Programmi adatti a un pubblico giovane! Viene così chiusa una delle rare finestre di Radio 1 aperte al nuovo e alla contemporaneità ricacciando in questo modo i tanti giovani che lo seguivano con entusiasmo e rinnovata speranza per una emittente pubblica portatrice di valori, di idee e di linguaggi appartenenti ormai al passato. . |
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ROTTA SAUCH: TENZONE FOTOGRAFICA FRA INVERNO E PRIMAVERA |
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Trento, 20 gennaio 2009 – La Rete trentina di educazione ambientale dell´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente (Appa), in collaborazione e con il patrocinio dei Comuni di Cembra e Giovo, lancia la tenzone fotografica “Scatti alla Rotta Sauch, suggestioni inverno e primavera”. La Rotta Sauch è un Centro di esperienza della Rete trentina di educazione ambientale dal 2004, in convenzione con i Comuni di Cembra e Giovo. Possono partecipare alla tenzone fotografi dilettanti e/o professionisti con due scatti digitali, uno realizzato in inverno e uno in primavera. La scadenza è il 3 maggio. L´iniziativa è stata presentata ieri dalla responsabile della rete di educazione ambientale dell´Appa Lucia Rigotti, assieme a Maddalena Di Tolla Deflorian, referente del Centro di esperienza Rotta Sauch, Stefano Brugnara, assessore all´ Ambiente e Cultura del Comune di Giovo, Fabrizio Gottardi, Assessore al Turismo del Comune di Cembra. Il roccolo del Sauch è un luogo unico in Trentino, a cui guardano con attenzione anche le regioni limitrofe; in passato uno strumento a disposizione dei cacciatori, oggi esso è in pari misura un luogo di interesse scientifico - dove il Museo tridentino di scienze naturali, nelle due ultime settimane di ottobre, procede al monitoraggio e all´inanellamento dell´avifauna migratoria - e di educazione ambientale, con lo sviluppo di iniziative mirate, per bambini, ragazzi, adulti e famiglie (un solo dato: lo scorso anno le persone che hanno approfittato delle "porte aperte" durante la fase del monitoraggio sono state oltre 400). Il Centro Sauch è quindi uno dei fiori all´occhiello della rete realizzata in questi anni dall´Appa, che comprende da un lato i laboratori presenti in tutti i comprensori del Trentino (in genere in luoghi più "istituzionali") e dall´altro i centri di esperienza, particolarmente significativi sul piano naturalistico e non solo: come spiegato dagli amministratori dei Comuni interessati, la Rotta Sauch, che comprende, oltre al roccolo (messo ancora oggi a disposizione dal suo proprietario, Ettore Brugnara), anche zone umide e ambienti forestali di particolare pregio, è nota per il passaggio del Dürer, che in valle di Cembra ha trovato stimoli preziosi per la sua attività artistica. L´obiettivo della tenzone fotografica è quindi far conoscere ed apprezzare ulteriormente la zona della Rotta Sauch, ambiente di grande bellezza, caratterizzato da un esemplare bosco misto, dal porfido del Dossone di Cembra, dalla torbiera del Lagabrun (riserva protetta), dalla notevole struttura vegetale del roccolo Sauch stesso e dalla rotta di uccelli migratori in primavera e autunno. Un altro scopo della tenzone è produrre un archivio fotografico a disposizione delle attività dei Comuni di Cembra e Giovo e dell´Appa stessa. Ai fotografi - dilettanti e non - si chiede di partecipare con due immagini digitali, una invernale e una primaverile. Non essendo questo un concorso a premi, non ci sarà un unico vincitore: verranno invece selezionati i primi 10 ex-equo, le cui fotografie verranno adeguatamente valorizzate e resteranno nella disponibilità gratuita delle due amministrazioni comunali di Cembra e Giovo nonché della Rete trentina di Educazione Ambientale, per le loro attività istituzionali, di promozione e educazione ambientale. Le foto, in formato digitale, vanno inviate entro il 3 maggio all´indirizzo internet: Ce. Edamb. Rottasauch@provincia. Tn. It due. Il sito del centro di esperienza Rotta Sauch è: http://www. Appa. Provincia. Tn. It/educazioneambientale/centri_esperienza/attivita/-rotta_sauch/ È possibile anche effettuare una visita di presentazione del contesto (e di ispirazione), prima di scattare le foto, con l´educatrice ambientale referente del Centro di esperienza: informazioni e prenotazioni visita guidata tel. 349/2302344, dott. Maddalena Di Tolla Deflorian. . |
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RIFORMA DELL’EDITORIA: L’AIE AUDITA DALLA COMMISSIONE CULTURA DELLA CAMERA LORENZON: “PER I LIBRI NECESSARIO IL CREDITO D’IMPOSTA SULLA CARTA E L’AVVIO DEL CENTRO PER IL LIBRO” |
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Roma, 20 gennaio 2009 - Ripristino del credito d’imposta sugli acquisti di carta per i libri e avvio del Centro per il Libro e la lettura: sono solo alcune delle richieste per il futuro del libro avanzate il 15 gennaio dal direttore dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Alfieri Lorenzon nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Cultura della Camera in vista della riforma della legge dell’editoria. “E’ per noi necessario - ha chiarito Lorenzon – un sostegno all’offerta editoriale libraria, anche attraverso il credito d’imposta sugli acquisti di carta. Altrettanto fondamentale e decisivo è l’avvio del Centro per il libro e la lettura, che non ha ancora né organi, né fondi stanziati per il 2009 in Finanziaria. Senza questo nuovo Istituto, la promozione della lettura in Italia sarebbe davvero frammentaria e poco incisiva. Al di là delle promesse, attendiamo fatti per questo 2009 dal Governo”. . |
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IX° EDIZIONE DEL PREMIO PASCOLI DI POESIA DUE LE SEZIONI: IN LINGUA E DIALETTO IN PASSATO PREMIATI LUZI, GIUDICI, BONNEFOY, ADONIS |
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San Mauro Pascoli, 20 gennaio 2009 - Quota nove per il Premio Pascoli di poesia. A bandirlo è Sammauroindustria, l’associazione che raggruppa i principali imprenditori di San Mauro Pascoli, che per in nono anno consecutivo organizza un premio nazionale di poesia in due sezioni (lingua e dialetto), intitolato a Giovanni Pascoli. Due i premi, entrambi di caratura nazionale, riservati ad opere edite non prima del 1 maggio 2008: il primo, del valore di 2. 500 euro, è dedicato ad una raccolta edita di poesia in lingua; il secondo, sempre del valore di 2. 500 euro, ad una raccolta edita di poesia in dialetto (corredata con testo in italiano a fronte). A queste si aggiunge un premio internazionale alla carriera di 5. 000 euro a discrezione della giuria. La giuria che vaglierà i lavori è composta da sei esperti e studiosi di letteratura: Andrea Battistini (Università di Bologna, presidente della giuria), Franco Brevini (università di Bergamo e Milano), Gualtiero De Santi (università di Urbino), Gianfranco Miro Gori (saggista, poeta), Claudio Marabini (giornalista), Piero Meldini (scrittore). Il termine ultimo di partecipazione è il 30 aprile 2009. La partecipazione al concorso è gratuita. La premiazione avverrà nel corso di una serata pubblica in programma nel mese di settembre, alla presenza dei vincitori. Per informazioni è possibile rivolgersi direttamente all’Associazione Sammauroindustria, presso la Biblioteca Comunale di San Mauro Pascoli (P. Zza Mazzini, 7), tel. 0541-933656, www. Sammauroindustria. Com Nelle edizioni passate il Premio Pascoli è stato assegnato illustri nomi della letteratura nazionale e internazionale: Mario Luzi, Giovanni Giudici, Yves Bonnefoy, Adonis, Nelo Risi, Franco Loi. L’ultima edizione ha visto il successo di Umberto Piersanti nella sezione in lingua col volume L´albero delle nebbie (Einaudi editore, 2008), in quella dialettale al poeta Achille Serrao con il testo Disperse (I libri del Quartino edizioni, 2007). . |
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PROFESSIONE MEDIATORE CREDITIZIO: DISCIPLINA E OPERATIVITÀ |
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Milano, 20 gennaio 2009 - In un mercato finanziario sempre più complesso, dove è difficile orientarsi, diventa fondamentale sia per l’investitore che per l’impresa, nonché per i gruppi bancari e assicurativi, essere assistiti da un professionista altamente preparato e qualificato che sappia individuare razionalmente e analiticamente la migliore soluzione possibile sia sul fronte dell’erogazione che su quello degli impieghi. Il Consulente di Credito Bancario e Finanziario professionista, naturale evoluzione dell’obsoleta figura del mediatore creditizio e dell’agente in attività finanziarie, dovrà essere in grado di comprendere e analizzare i molteplici bisogni del cliente;l’obiettivo sarà la realizzazione di soluzioni personalizzate, che portino all’instaurarsi di un rapporto duraturo basato sulla fiducia. Il volume realizzato da due importanti e noti operatori del settore Stefano M. Masullo e Mattia Lettieri descrive gli aspetti operativi per l’esercizio dell’attività, definisce gli elementi tecnici, contrattuali, economici e legali, descrivendo metodi e strumenti per la creazione e il consolidamento del vantaggio competitivo di di questa nuova ed emergente figura professionale. Profili degli autori Stefano M. Masullo Stefano M. Masullo, classe 1964, laurea in economia e master in comunicazione e finanza, in passato procuratore alla Borsa di Milano presso gli Agenti di Cambio Leonzio – Combi e broker registrato al Nasd a New York per le Borse statunitensi, fondatore e presidente Opus Consulting Spa, amministratore delegato Euro Sopa Holding Spa, consulente e consigliere di gruppi bancari, assicurativi, finanziari, industriali, è specializzato in consulenza e gestione di patrimoni mobiliari ed immobiliari, finanza di impresa, pianificazione fiscale, comunicazione finanziaria e formazione. Attualmente direttore marketing e comunicazione Sintesi Spa, Sib – Sintesi Investment Broker Spa, Sintesi Financial Network srl; direttore relazioni esterne De Vittori of Switzerland Sa gruppo con sede a Lugano e presente direttamente in 12 piazze finanziarie internazionali. Socio fondatore e segretario generale di Assoconsulenza e di Assocredito, rettore Università Isfoa di Lugano, autore di oltre 300 pubblicazioni e di 20 best sellers aziendali, di cui uno adottato dall’Università Bocconi di Milano, è opinionista presso le più importanti testate giornalistiche e televisive specializzate di settore. Autore nell’ottobre del 2001 di un libro dedicato alla finanza islamica di cui è reputato uno dei maggiori esperti italiani, è direttore editoriale di Shirkah prima rivista svizzera dedicata all’Islamic banking. Mattia Lettieri, classe 1968, laurea in economia e commercio e master Assoconsulenza per Consulenti di Investimento ed in pianificazione societaria e fiscale Università Isfoa. Tributarista e revisore contabile, attivo dal 1994 nel settore della consulenza fiscale, aziendale e finanziaria; ha collaborato con gruppi bancari e finanziari quali Fida Sim, gruppo Cassa di Risparmio di Torino e Unicredit Sim, attualmente è vice delegato Campania Int Istituto Nazionale Tributaristi, responsabile delegazione Avellino del Collegio dei Periti Italiani, vice presidente Nova Universitas Solofrae Onlus, delegato provinciale Avellino Assoconsulenza, presidente collegio dei revisori comune di Solofra assistente di Economia e Gestione delle Imprese Commerciali e di Strategie dei Finanziamenti alle Aziende Pubbliche all’Università degli Studi di Salerno, docente di Analisi Finanziaria e Finanza di Impresa alla Università Isfoa di Lugano. Valter Casini Editore Roma euro 18 . |
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PER IL BENE DELLA CISL … SCHERZI A PARTE! DI ANNA MAZZOCCHI |
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Milano, 20 gennaio 2009 - Anna Mazzocchi, sindacalista, nel 2006 lascia il suo posto di segretario generale della Fisiscat Cisl di Cremona per pensionamento. La persona da lei indicata come successore, e che credeva essere un amico, si dimostra un individuo ambiguo. Nonostante i molteplici tentativi di far emergere la verità, Anna non viene ascoltata ai vertici, ma ottiene comunque il sostegno e l’aiuto da parte di tutti i delegati che le dimostrano fiducia totale e solidarietà piena. Un caso che ha dell’incredibile, un “grande pasticcio” che l’Autrice ha deciso coraggiosamente di rendere pubblico, ricostruendo e documentando in modo chiaro e preciso la cronologia dei due anni durante i quali si svolgono i fatti. Per il bene della Cisl è dunque un’esperienza letteraria che affonda le radici nella storia personale e nella vita, è un documento che acquista valore etico, morale e che interpreta una delle tante sfaccettature che la società attuale offre. Biografia Anna Mazzocchi è nata nel 1947 a Ombriano, frazione di Crema, dove tuttora vive. Ha lavorato per parecchi anni nel settore del commercio finché ha deciso di essere sindacalista a tempo pieno, all’interno della Cisl, occupandosi della categoria del commercio e del terziario. E’ mamma di tre splendidi figli e nonna di due meravigliosi nipotini: Alice e Alessio. In pensione da pochi anni, dedica parte del tempo libero alla lettura e alla scrittura. Editrice Nuovi Autori Milano pagine 191 Prezzo Copertina € 13. 00 . |
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MOSTRA FOTOGRAFICA “GENTE DI IERI. REPORTAGE PHOTOGRAPHIQUE” |
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Aosta, 20 gennaio 2009 - L’assessore all’istruzione e cultura, Laurent Viérin, inaugurerà venerdì 23 gennaio 2009, alle ore 18. 00, alla Sala espositiva Finaosta di Aosta, la mostra fotografica Gente di ieri. Reportage photographique. Progettata da Sergio Fumasoli e organizzata dal Servizio attività espositive dell’Assessorato Istruzione e Cultura, l’esposizione presenta al pubblico un reportage fotografico dedicato alla città di Aosta, realizzato a cavallo tra Ottocento e Novecento da Enrico Fumasoli, bisnonno di Sergio e grande appassionato di fotografia. La mostra prevede l´esposizione di una serie di pannelli fotografici di varie dimensioni che presentano immagini, realizzate tra il 1889 e il 1915 da Enrico Fumasoli, aventi per soggetto persone di Aosta colte nei momenti della vita quotidiana dell´epoca. Accanto a quelli antichi sono presentati al visitatore anche gli scatti contemporanei riproposti da Sergio Fumasoli negli stessi luoghi che rendono più immediato ed accattivante il confronto. Si tratta di fotografie di gente ritratta nelle vie e nelle piazze del centro storico, che consentono di osservare i cambiamenti intercorsi tra la fine dell´Ottocento e oggi. L’iniziativa è inoltre resa particolare da una ricerca sulla musica tra fine Xix e inizi del Xx secolo, coordinata da Gaetano Lo Presti. Sarà realizzato un progetto musicale di recupero e riproposizione di brani dal fondo Albino Bosonetto, che prevede il coinvolgimento di un gruppo di strumentisti. «La città di Aosta e i suoi abitanti – sottolinea l’Assessore Laurent Viérin – sono i protagonisti di questa suggestiva mostra fotografica. Il pubblico potrà così osservare le trasformazioni del centro storico e ripercorrere alcuni itinerari cittadini attraverso lo sguardo di un fotografo aostano dell’Ottocento. Il progetto espositivo si segnala dunque per il suo interesse storico e documentaristico, oltre che artistico». La mostra è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese edito da Musumeci con testi di Joseph-césar Perrin, Gaetano Lo Presti e Sergio Fumasoli. L’esposizione resterà aperta al pubblico con ingresso gratuito dal 24 gennaio all’8 marzo 2009 (orario: martedì domenica dalle 9. 30 alle 12. 30 e dalle 14. 30 alle 18. 30, lunedì chiuso). . |
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DAL FREDDO ALLA FORMA RICERCHE FOTOGRAFICHE DI PIETRO FIORAVANTI E LUCIANO HAUDEMAND 20 NOVEMBRE 2008 – 22 FEBBRAIO 2009 ESPACE PORTA DECUMANA |
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Aosta, 20 gennaio 2009 - Si terrà dal 20 novembre 2008 al 22 febbraio 2009 all’Espace Porta Decumana della Biblioteca Regionale di Aosta, l’esposizione fotografica “Dal freddo alla forma. Ricerche fotografiche di Pietro Fioravanti e Luciano Haudemand”. I due fotografi valdostani non professionisti Pietro Fioravanti e Luciano Haudemand si confrontano sul tema dell´inverno con particolare riferimento al ghiaccio e alle molteplici forme che l’acqua assume in natura alle basse temperature. La mostra presenta al pubblico 25 fotografie in bianco e nero realizzate da Fioravanti e 25 scatti a colori eseguiti da Haudemand, il quale ha approfondito le tecniche della macrofotografia in luce polarizzata. Pietro Fioravanti nasce ad Aosta nel 1969 ove risiede. Dal 1990 si dedica alla fotografia, partecipa a diverse mostre e contribuisce ad alcune pubblicazioni a livello regionale. Collabora con l’archivio fotografico dell’Ufficio beni archeologici per la conservazione e tutela dei beni fotografici storici e, nel tempo libero, si dedica a ricerche fotografiche personali prediligendo lo still-life o l’interpretazione del territorio con l’utilizzo di materiali sensibili all’infrarosso. Luciano Haudemand vive e lavora a Saint-pierre, dove svolge l’attività di medico di base. Appassionato di fotografia, e in particolar modo di quella digitale, ha esposto nel 2005 le sue foto alla Maison Gerbollier di La Salle. Coltiva, inoltre, numerosi interessi tra i quali la musica e l’enogastronomia. Ha studiato pianoforte e vocalità e ha cantato in vari gruppi musicali tenendo concerti in Italia e all’estero. L’esposizione è accompagnata da un catalogo bilingue italiano-francese edito da Musumeci, che contiene le riproduzioni di tutte le opere esposte e i testi critici di Denis Curti e Enrico Peyrot. . |
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