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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Gennaio 2009
L´EUROPA DEVE INTENSIFICARE E RADDOPPIARE I PROGRAMMI DI SCREENING DEI TUMORI IL CANCRO COSTITUISCE LA SECONDA CAUSA DI DECESSI NELL´UNIONE EUROPEA. NELLE DONNE, IL CANCRO AL SENO, IL CANCRO DEL COLLO DELL´UTERO E IL CANCRO COLORETTALE SONO RESPONSABILI DEL 32% DEI DECESSI LEGATI AI TUMORI, MENTRE PER LA POPOLAZIONE MASCHILE, IL CANCRO COLORETTALE RAPPRESENTA L´11% DEI DECESSI DOVUTI A QUESTA MALATTIA.  
 
 Bruxelles, 28 gennaio 2009 - In considerazione dell´invecchiamento della popolazione, queste cifre rischiano di aumentare considerevolmente, a meno che non siano adottate misure preventive per ridurre il numero delle vittime. L´unione europea ha assunto impegni comuni per garantire un adeguato screening del cancro al seno, del cancro del collo dell´utero e del cancro colorettale, come indica la raccomandazione del Consiglio del 2 dicembre 2003 sullo screening dei tumori (2003/878/Ce). Nella prima relazione sull´attuazione di questa raccomandazione, la Commissione comunica che benché siano stati realizzati molti progressi in materia di screening, gli Stati membri non hanno pienamente attuato le misure previste al riguardo. Infatti, i paesi dell´Unione europea effettuano ogni anno meno della metà del numero minimo di esami raccomandato. Attraverso una chiara descrizione della situazione e delle carenze constatate, la relazione contribuisce a rinnovare l´impegno di fare dello screening del cancro al seno, del cancro del collo dell´utero e del cancro colorettale una misura fondamentale e un investimento ai fini di ridurre l´influenza del cancro nell´Unione europea. La Commissaria europea alla salute, Androulla Vassiliou, spiega: "In questi tempi d´incertezza finanziaria, dobbiamo più che mai misurare l´importanza di salvaguardare la nostra salute futura. Gli investimenti nei programmi di screening dei tumori si ripagheranno nel lungo termine, giacché la prevenzione costituisce il modo più efficace e meno oneroso di ridurre al minimo le conseguenze del cancro in Europa. " Le conclusioni della relazione Nonostante i molti progressi realizzati in materia di screening dei tumori, si deve fare di più: per il cancro al seno, solo 22 Stati membri applicano o introducono programmi di screening di popolazione; per il cancro del collo dell´utero, solo 15 Stati membri applicano o introducono programmi di screening di popolazione; per il cancro colorettale, solo 12 Stati membri applicano o introducono programmi di screening di popolazione. Il numero totale di test effettuati attualmente nell´Ue nell´ambito dello screening è considerevole ma costituisce meno della metà del numero minimo di esami che dovrebbero aver luogo se i test di screening dei tumori specificati nella raccomandazione del Consiglio fossero disponibili per tutti i cittadini europei che si trovano nella fascia di età interessata (circa 125 milioni di test all´anno). Inoltre, meno della metà degli attuali esami (41%) è effettuato nell´ambito di programmi a livello della popolazione che forniscono il quadro organizzativo per una garanzia di qualità totale come richiesto dalla raccomandazione del Consiglio Come aumentare il volume di screening nell´Unione europea? Gli Stati membri dovrebbero continuare a migliorare o condurre programmi di screening di popolazione del cancro, sostenuti nei loro sforzi da una cooperazione con gli altri Stati membri e con gli esperti e gli organismi professionali, organizzativi e scientifici. - Ulteriori progressi devono essere realizzati per migliorare le indagini e mantenere condizioni eccellenti al riguardo, al fine di garantire la qualità, l´efficacia e l´efficienza economica degli investimenti fatti a livello nazionale e a livello europeo. - Attraverso la chiara sintesi della situazione, la relazione incoraggia gli Stati membri a rinnovare gli sforzi per assolvere agli impegni contemplati dalla raccomandazione. Quali altre iniziative la Commissione prenderà nella lotta contro il cancro? La Commissione intende creare nel 2009 un partenariato europeo per la lotta contro il cancro che riunisca partecipanti competenti in tutta l´Unione europea per riflettere collettivamente sul problema del cancro. Il partenariato sosterrà gli Stati membri nei loro sforzi per combattere più efficacemente questa malattia. Fra i settori chiave ai quali saranno rivolte le future azioni contro il cancro, si prenderà in considerazione: - le informazioni in materia di salute, la raccolta e l´analisi di dati analoghi; - la prevenzione primaria; - la determinazione e la promozione delle buone pratiche in materia di cure sanitarie relative al cancro; - le priorità per la ricerca contro il cancro. .  
   
   
PROGETTO MED-EPHV TIENE D´OCCHIO LE MEDICINE  
 
 Bruxelles, 28 gennaio 2009 - I farmaci fanno parte della vita di milioni di persone e aumentano il nostro benessere, ma esistono dei rischi legati al loro uso. Gli scienziati convengono sul fatto che nella fase di sviluppo delle medicine dovrebbe essere eseguita una rigorosa valutazione del rischio, benché individuare gli aspetti legati alla sicuezza nel corso delle prove cliniche sia complesso. La farmacovigilanza è un campo della scienza impegnato nella comprensione e prevenzione degli effetti avversi delle medicine. Il progetto Med-ephv ("Learning and practicing pharmacovigilance in the Mediterranean countries"), finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq) con 804. 420 euro, ha proposto un approccio innovativo alla pratica della farmacovigilanza dell´Ue. Gli operatori sanitari e i pazienti sono i primi a riconoscere le reazioni avverse ai farmaci e a riferirle alle autorità preposte. Ma la procedura viene complicata dalla trasmissione inefficiente della notifica, sia alle agenzie nazionali che a quelle europee. I regolatori farmacologici comunitari sottolineano l´importanza della farmacovigilanza per il benessere dei cittadini europei. Med-ephv ha cercato di progettare e implementare un sistema comune di apprendimento telematico che affronta i bisogni ed i profili degli operatori sanitari e dei pazienti appartenenti all´area del Mediterraneo, in particolare quelli di Spagna, Francia e Italia. I partner del progetto ritengono che il loro sistema innovativo "permetterebbe alle parti coinvolte di ricevere e applicare le notifiche relative alle reazioni avverse ai farmaci a livello periferico dei sistemi della farmacovigilanza". Il team ha anche cercato di sviluppare corsi di apprendimento telematico di farmacovigilanza e strategie di tutorato conformi alla legislazione comunitaria e adattabili alle necessità dei sitemi di attuazione nazionali. Hanno mirato alla prova e alla convalida dei moduli di apprendimento telematico in un campione rappresentativo di operatori sanitari e rappresentanti di aziende farmaceutiche selezionate. Infine, i ricercatori hanno cercato di progettare un ambiente collaborativo che avrebbe costituito il nucleo centrale di una "griglia di applicazione", che dovrebbe essere accessibile alle autorità sanitarie locali e agli operatori sanitari. Successivamente, sarebbero stati siglati accordi di partenaiato affinché i moduli di apprendimento telematico possano essere sfruttati a livello commerciale. Partita a settembre 2006, la piattaforma informatica basata su griglia comprendeva un pilota online per la formazione sulla notifica e segnalazione delle reazioni avverse ai farmaci, che fosse conforme agli standard internazionali stabiliti, e "meccanismi di corsi di apprendimento telematico e tutorati per la farmacovigilanza" che sostenessero la specificazione su base cognitiva delle reazioni avverse ai farmaci, nonché affrontassero questioni di correlazione e standardizzazione. Hanno partecipato al progetto le piccole e medie imprese (Pmi) Arisoft Editorial (Spagna), Pasteurmediavita (Francia) e Gruppo S Lab (Italia). Il gruppo spagnolo è specializzato nei portali internet impegnati nella promozione di programmi di formazione specialistica in vari settori, tra cui quello della sanità. Pasteurmediavita offre formazione specialistica tradizionale legata alla sanità e formazione di supporto internet, mentre Gruppo S Lab fornisce prodotti di informazione medica. Per favorire il successo del progetto, le Pmi hanno collaborato con gruppi di ricerca e di sviluppo tecnologico, tra cui l´Istituto nazionale francese per la ricerca sanitaria e medica e l´Università di Pavia, in Italia. Ha contribuito anche il Forum europeo delle buone pratiche, aumentando la consapevolezza dei risultati del progetto a livello comunitario. Per ulteriori informazioni, visitare: Med-ephv http://www. Medephv. Net Imprenditoria e industria dell´Ue http://ec. Europa. Eu/enterprise/pharmaceuticals/eudralex/ .  
   
   
INFLUENZA: I COSTI PER LE IMPRESE MILANESI SUPERANO GIÀ I 7 MILIONI E MEZZO DI EURO AD OGGI PIÙ DI 110 MILA I GIORNI PERSI IN MALATTIA TRA IMPRENDITORI E LAVORATORI MILANO LA PROVINCIA PIÙ “COLPITA” D’ITALIA, SEGUITA DA ROMA E TORINO  
 
 Milano, 28 gennaio 2009 - Sindrome da influenza? In Italia colpisce soprattutto le imprese milanesi: infatti, il costo stimato per 14 settimane, dallo scorso 13 ottobre al 18 gennaio, supera già i sette milioni e mezzo di euro, quasi un decimo del totale italiano che è pari a 89 milioni di euro. I giorni persi in malattia sono invece 110 mila. Questi dati considerano gli occupati milanesi costretti a letto, tra imprenditori e lavoratori, per una media di tre giorni di convalescenza a testa ed escludono il costo del week end. Influenza in continua ascesa nei contagi nelle ultime settimane. Nella classifica delle province italiane, considerando gli addetti influenzati, Milano è la più “colpita”, seguono poi Roma con 6 milioni e 400 mila euro e 103 mila giorni persi e Torino (oltre 3 milioni e 700 mila euro per 59 mila giorni). E’ quanto emerge da una stima della Camera di Commercio di Milano su dati Istat e Ministero della Salute considerando un’incidenza del virus uguale nelle diverse province. Settimana per settimana in Italia. Il maggior numero di occupati (123. 000) si è ammalato durante la terza settimana di gennaio e in 107 mila durante quella precedente: l’influenza sta arrivando al suo picco con una rapida progressione.
Costo per l’influenza nelle imprese Giorni di malattia da ottobre a gennaio
Milano 7. 590. 000 110. 600
Roma 6. 400. 000 103. 500
Torino 3. 700. 000 59. 000
Lombardia 18. 200. 000 266. 000
Italia 89. 000. 000 1. 430. 000
incidenza per settimana su 1000 persone età 15-64 incidenza per settimana su 1000 persone età 15-64 incidenza per settimana su occupati
42 0,21 4. 876 13-19 ott
43 0,21 4. 876 20-26 ott
44 0,30 6. 966 27 ott -2 nov
45 0,35 8. 127 3-9 nov
46 0,41 9. 520 10-16 nov
47 0,51 11. 842 17 - 23 nov
48 0,70 16. 254 24 -30 nov
49 0,78 18. 112 1 -7 dic
50 0,99 22. 988 8-14 dic
51 1,37 31. 812 15-21 dic
52 1,71 39. 707 22-28 dic
1 3,12 72. 448 29 dic-4 gen
2 4,61 107. 046 5 - 11 gen
3 5,31 123. 301 12-18 gennaio
Stima della Camera di Commercio di Milano su dati Istat e Ministero della Salute .
 
   
   
SANITA’: IN VENETO INDAGINE DI “QUALITA’” TRA I PAZIENTI DI 4 AZIENDE. OGGI A LEGNAGO PRESENTAZIONE RISULTATI ULSS 21  
 
Venezia, 28 gennaio 2009 - In quattro Aziende sanitarie campione del Veneto, l’Azienda Ospedaliera di Padova, l’Ulss 21 di Legnago (Vr), l’Ulss 7 di Pieve di Soligo (Tv), l’Ulss 19 di Adria (Ro) è stata effettuata, a cura dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (Arss), un’indagine sulla qualità percepita da parte dei pazienti, considerati attori a pieno titolo del sistema sanitario e non semplici soggetti passivi. I risultati ottenuti nell’Ulss 21 di Legnago verranno presentati mercoledì 28 gennaio 2009 alle 10. 30 nel corso di un incontro al quale interverrà l’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri, che si terrà nella Sala Pilade Riello dell’Ospedale Mater Salutis. L’indagine è stata svolta facendo compilare al paziente un questionario rigorosamente anonimo al momento della dimissione dall’Ospedale in cui si chiedeva una valutazione complessiva sull’esperienza del ricovero; la disponibilità ricevuta nell’ambito della comunicazione e dell’informazione; la qualità delle informazioni ricevute direttamente; il livello di coinvolgimento del paziente nelle decisioni assunte nel corso della cura; il livello di cortesia di medici e infermieri; il rispetto della Privacy; la tempestività del ricovero e delle chiamate in reparto; l’igiene e pulizia riscontrati; la qualità dei pasti ed il comfort ambientale percepito; il supporto sociale ed emotivo ricevuto. .  
   
   
PRESENTATA IN SICILIA LA NUOVA ANAGRAFE ASSISTITI  
 
Palermo, 28 gennaio 2009 – E’ stata messa a punto la nuova anagrafe regionale (Nar) che costituisce il nucleo dell’intera infrastruttura informativa del Sistema Sanitario Regionale capace di identificare gli assistiti e i medici/pediatri di assistenza primaria. Il sistema fornirà inoltre alle Ausl la possibilità di allineare quotidianamente i propri dati con quelli della Sogei (la banca dati del ministero delle Finanze) e di gestire i dati anagrafici e sanitari degli assistiti di propria competenza, mantenendo inalterata la piena responsabilità su tali dati. E’ già stato verificato oltre il 90% delle informazioni contenute nell’attuale base dati regionale (Ced): la individuazione delle anomalie presenti e la conseguente bonifica delle informazioni anagrafiche permetterà alle Ausl la gestione dei propri assistiti attraverso una anagrafe unica e centralizzata. Nei prossimi mesi la nuova anagrafe verrà pure utilizzata per consentire l’elaborazione in tempo reale delle paghe dei medici, senza che possano essere commessi errori nel conteggio delle quote relative agli assistiti. La Nar servirà a pianificare la medicina del territorio che ha nel rapporto medico – assistito il suo punto di forza e potenzierà le attività di prevenzione: i cittadini, infatti, sono informati dal proprio medico di base sui corretti stili di vita, sull’uso corretto di farmaci e terapie o sulle campagne di prevenzione per i tumori e le principali patologie. La Nar costituisce inoltre il cuore del fascicolo sanitario elettronico (Fse), uno strumento informatico in fase di progettazione che servirà al cittadino per avere i propri dati sanitari in rete, nel rispetto della privacy, in modo da avere sempre con sé la propria storia clinica, disponibile per i medici. “Con la nuova anagrafe – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo – non sarà più possibile che si verifichi il pagamento dell’assistenza sanitaria per persone decedute da tempo o mai esistite. Grazie alla nuova anagrafe, abbiamo scoperto dati paradossali. Secondo il sistema di controllo dei dati finora in vigore, ad esempio, in Sicilia risultano in vita 3. 862 ultracentenari. Sembrerebbe un indice di longevità ed invece è probabilmente un indicatore di cattiva amministrazione: infatti, secondo la Sogei, solo 265 di questi hanno il codice fiscale, necessario per qualunque ricetta medica, di tutti gli altri abbiamo finora pagato l’assistenza medica senza certificazione della loro esistenza. Errori e disorganizzazione hanno causato spreco di denaro pubblico. Sfrutteremo la Nar per una migliore pianificazione della medicina sul territorio che rientra tra i punti più qualificanti della legge di riforma del sistema sanitario”. “Con l’avvio della nuova anagrafe regionale informatizzata – ha aggiunto l’assessore regionale al Bilancio Michele Cimino - prosegue la fase di rinnovamento. Il sistema, che è stato progettato da Sicilia-eservizi, società regionale che risponde al mio assessorato, permetterà di conoscere esattamente la relazione tra medici/pediatri e cittadini, di gestire le esenzioni e la scelta e la revoca del medico. E’ evidente che la gestione di una anagrafe efficiente, unita al piano di rientro e alle misure di razionalizzazione del servizio sanitario regionale che saranno attuate dal governo, potrà contribuire ad assicurare l’eliminazione di ogni spreco”. .  
   
   
RESIDENZIALITA’ EXTRAOSPEDALIERA VENETA PER NON AUTOSUFFICIENTI E DISABILI: APPROVATA RENDICONTAZIONE 2007 DELLE ULLSS PER COMPLESSIVI 454 MILIONI EURO”  
 
Venezia, 28 gennaio 2009 - La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell´Assessore alle Politiche Sociali Stefano Valdegamberi, ha deliberato di approvare le risultanze contabili relative ai rendiconti dei centri di Servizio per anziani non autosufficienti e disabili per l’anno 2007 per importi complessivi pari a 454 milioni di euro. “Questo provvedimento – spiega il relatore Valdegamberi che lo ha presentato al governo veneto di concerto con il collega alle Politiche Sanitarie Sandro Sandri – riguarda la rendicontazione relativa alle attività di prestazioni sociosanitarie nei Centri di Servizio residenziali e semiresidenziali e autorizza le Aziende Ullss a regolarizzare i rapporti contabili con i centri stessi riconoscendo alle Ullss i costi sostenuti per l’emissione delle impegnative di residenzialità”. Dell’importo complessivo di 454 milioni di euro, 410 milioni sono per il capitolo che riguarda la residenzialità (e che comprende il contributo regionale per le diverse fasce di non autosufficienza, per i costi dell’impegnativa di residenzialità definiti da una specifica deliberazione del maggio 2007, per i costi delle figure professionali presenti nei centri diurni) mentre 44 milioni di euro si riferiscono alle quote di rilievo sanitario delle persone con disabilità ospitate nelle residenze sanitarie assistenziali e nelle comunità alloggio. “Sono cifre che danno un’idea immediata delle enormi risorse finanziarie che la Giunta regionale impiega nel settore della non autosufficienza. A questo proposito credo sia doveroso sottolineare che il bilancio regionale per il 2009, pur in una fase così complessivamente critica per l’economia, ha lasciato sostanzialmente inalterate le risorse a dimostrazione del fatto che è coscienza comune a tutti gli schieramenti che si tratta di uno dei comparti più delicati e strategici della programmazione regionale”. Il provvedimento ha riguardato 24500 persone presso i centri residenziali per anziani non autosufficienti, 1200 ospiti nei centri diurni per anziani non autosufficienti, 105 persone in stato vegetativo permanente, 120 Sapa (strutture alta protezione Alzheimer), 2800 disabili ospiti presso strutture residenziali .  
   
   
AL VIA IN LIGURIA CAMPAGNA INFORMATIVA SULLA DONAZIONE DEL SANGUE PRESSO I CITTADINI STRANIERI  
 
 Genova, 28 Gennaio 2009 - Prende il via mercoledì 28 la campagna informativa "Terre diverse stesso sangue" organizzata da Avis con il patrocinio e il sostegno della Regione Liguria e della Cgil per promuovere presso gli stranieri residenti nella regione la cultura della donazione del sangue. Si tratta di un´iniziativa già realizzata da Avis in altre regioni italiane che per la prima volta arriva in Liguria con l´obiettivo di favorire un processo di integrazione e partecipazione alla vita sociale dei cittadini stranieri. "E´ un´iniziativa - ha spiegato l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - che noi sosteniamo concretamente, dando un supporto ad Avis, con l´obiettivo di allargare il bacino dei donatori giovani e di avviare una grande operazione culturale e civile di coinvolgimento degli immigrati". Il progetto prevede la realizzazione di materiale informativo multilingue da divulgare nei centri culturali, nei locali di aggregazione e nei negozi frequentati da stranieri. Mille manifesti saranno affissi nei comuni capoluogo a cui si aggiungeranno vetrofanie nei mezzi pubblici di tutta la rete dei trasporti liguri, 2500 locandine nei locali pubblici, negozi e ristoranti frequentati prevalentemente da cittadini stranieri e 250. 000 depliant, tradotti in diverse lingue, per sensibilizzare sull´importanza della donazione come gesto volontario e gratuito e diffusi in tutta la regione, con sopra i numeri dell´Avis e gli indirizzi dove recarsi per donare il sangue. A livello provinciale saranno inoltre sviluppati momenti di dibattito e confronto sulle problematiche sociali dell´integrazione e della donazione, concepita anche come mezzo di prevenzione sanitaria, rivolte alle etnie maggiormente presenti nelle singole realtà. La campagna di informazione si concluderà a Genova il 14 giugno in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue che culminerà con un convegno e un concerto. Secondo i dati Istat risalenti al 1 gennaio 2008 ammontano a 90. 881 gli stranieri regolari residenti in Liguria, di cui 42. 827 uomini e 48. 054 donne, così suddivisi nelle quattro province: 11. 189 alla Spezia, 47. 887 a Genova, 16. 358 a Savona e 15. 447 a Imperia. .  
   
   
GREGORIO GUGLIELMI, PITTORE ROMANO DEL SETTECENTO ROMA – AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO EX CONVENTO DI SANT’AGOSTINO 6 FEBBRAIO – DOMENICA 15 MARZO 2009  
 
Roma, 28 gennaio 2009 - Il 5 febbraio 2009 s´inaugura a Roma, ospitata nei saloni dell’Ex convento di Sant’agostino, oggi sede dell’Avvocatura Generale dello Stato che per l’occasione apre per la prima volta al pubblico, la mostra “Gregorio Guglielmi, pittore romano del Settecento”. La prima retrospettiva interamente dedicata a Gregorio Guglielmi, grande protagonista del Settecento romano ed europeo, è stata ideata e fortemente voluta dal Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, Prof. Claudio Strinati e curata dalla storica dell’arte della stessa Soprintendenza, Edith Gabrielli. La mostra è organizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio, Storico, Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma di concerto con l’Avvocatura Generale dello Stato. L’esposizione ripercorre la vicenda artistica e umana di un grande maestro del passato a lungo dimenticato, attraverso 20 capolavori provenienti dai musei e dalle collezioni di tutto il mondo. Gregorio Guglielmi fu uno degli artisti più richiesti e apprezzati del suo periodo: lavorò per chiese come quella di Santa Maria in Vallicella a Roma e di San Michele Arcangelo a Caprarola, per residenze nobiliari, come Palazzo Corsini a via della Lungara, e per alcune delle corti europee più importanti del Settecento, da quella di Vienna, dove realizzò gli affreschi nella reggia di Schönbrunn, fino alla Russia di Caterina Ii. Tra le opere presenti in mostra: la “Santa Caterina”, imponente pala d’altare di oltre 6 metri, proveniente dalla chiesa di Santa Caterina a Praga; il grande affresco della “Moltiplicazione dei pani e dei pesci”, conservato all’interno del salone vanvitelliano dell’Ex convento di Sant’agostino e il bozzetto preparatorio per l’affresco, proprietà del Minneapolis Institute of Art. Ai lavori di Guglielmi sono accostate le opere di grandi maestri del passato, suoi contemporanei: Marco Benefial, Pierre Subleyras, Jean-françois de Troy e Gaetano Lapis. Organizzata nello stesso luogo in cui Guglielmi lavorò e realizzò il suo massimo capolavoro, l’affresco della “Moltiplicazione dei pani e dei pesci”, l’esposizione ha rappresentato anche l’occasione per riportare alla luce dipinti inediti, come i due tondi ad affresco nella cappella del convento, e, allo stesso tempo, per mostrare, grazie ai restauri effettuati, le opere già note nel loro splendore originario. Sarà inoltre possibile visitare l’Ex convento di Sant’agostino che, per la prima volta, verrà aperto al pubblico. Durante tutto il periodo della mostra sarà infatti possibile partecipare a visite guidate, che si terranno due volte al giorno alle 15. 00 e alle 17. 00. Il 5 febbraio sarà inoltre presentato un volume dedicato all’Ex convento di Sant’agostino “La Chiesa, la Biblioteca Angelica, l’Avvocatura Generale dello Stato. Il Complesso di Sant’agostino in Campo Marzio”, edito dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato – Libreria dello Stato. L’opera racconta la storia dell’ordine degli Agostiniani, della chiesa e del convento dalla costruzione ai giorni nostri, della Biblioteca Angelica e dell´Avvocatura Generale dello Stato attraverso alcuni importanti contributi. Tra questi ricordiamo i saggi dell’avvocato dello Stato Giuseppe Fiengo, che si è occupato anche del coordinamento editoriale del volume, e quello dell´architetto Francesco Scoppola, Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell´Umbria, autore di un’attenta riflessione sulla vicenda architettonica del Complesso. L’ architetto Federica Galloni, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma, ha analizzato i restauri effettuati mentre il Prof. Claudio Strinati e la curatrice della mostra Edith Gabrielli hanno dedicato i loro saggi all’esame dei capolavori conservati nel Complesso. Proprio grazie alle ricerche effettuate durante la preparazione del volume Claudio Strinati ha avuto modo di riconoscere e attribuire al grande scultore fiorentino Andrea Sansovino un rilievo raffigurante la Madonna con il Bambino nascosto all´interno del convento. Biografia - Gregorio Guglielmi nasce a Roma nel 1714. Formatosi nella bottega di Francesco Trevisani, lavorò in Italia e nelle maggiori corti europee del Settecento. Il suo percorso artistico inizia nei primi anni trenta: la sua prima commissione di rilievo è per la Chiesa di Santa Caterina a Praga, per cui l’artista realizza due pale d’altare (1739). Negli anni ’40 il pittore è ancora in Italia e lavora per la Chiesa di San Michele Arcangelo a Caprarola, per cui esegue una pala d’altare raffigurante l’incredulità di San Tommaso, mentre nel 1745 inizia i lavori per gli affreschi della corsia grande del nuovo braccio dell’Ospedale di Santo Spirito in Sassia, su commissione di papa Benedetto Xiv. La fama raggiunta in quegli anni lo porta a lavorare a Palazzo Corsini alla Lungara e nella Chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli. Per Palazzo Corsini Guglielmi esegue le decorazioni per la biblioteca, affiancato da altri grandi protagonisti del periodo: Sebastiano Conca, Vincenzo Meucci ed Etienne Parrocel. Dal 1748 entra a far parte dell’Accademia di San Luca, traguardo professionale di notevole importanza per qualsiasi artista dell’epoca. L’incarico per la decorazione del convento degli Agostiniani arriva nel 1750, anno del Giubileo, dal potente Generale Agostino Gioia, il quale aveva promosso la ristrutturazione dell’edificio, conferendone l’incarico all’Architetto Luigi Vanvitelli. È all’interno del refettorio che Guglielmi realizza il suo capolavoro, l’affresco della Moltiplicazione dei pani e dei pesci, in cui introduce importanti e significative novità, come la forte vena illusionistica e scenografica, che fanno apparire l’intero ambiente rappresentato nel dipinto come un “teatro”. Negli anni seguenti Guglielmi lavora nelle corti di tutta Europa: Dresda, Vienna, Bruxelles, Berlino e San Pietroburgo. Ma è a Vienna che realizza gli affreschi per il Castello di Schönbrunn, apice della concezione decorativa del rococò europeo. La commissione del castello di Vienna rappresenta il momento più alto della sua carriera professionale. Nel 1762 decide di tornare a Roma, da cui riparte l’anno seguente alla volta di Berlino, in cui gli viene conferito l’incarico di decorare due soffitti del palazzo imperiale. Negli anni successivi si sposta in Italia, lavora a Bergamo e a Torino, in Germania, in Polonia e in Russia dove si spegne, misteriosamente, nel 1773. Ex Convento Di Sant’agostino - Il convento di Sant’agostino, oggi sede dell’Avvocatura Generale dello Stato, fu edificato per volere del Cardinale d’Estouteville, ed ampliato successivamente nel Xvii secolo. La ristrutturazione del convento primitivo fu voluta da Padre Agostino Gioia, Priore generale dell’Ordine, che diede l’incarico all’Architetto Luigi Vanvitelli. Il progetto fu approvato nel 1745 e i lavori ebbero inizio nel 1746. Il Vanvitelli fu assunto ufficialmente il 7 marzo 1747 e gli fu assegnato come assistente Antonio Rinaldi. Vanvitelli realizzò la Sala Vanvitelliana (il refettorio) e la sovrastante sala capitolare (oggi Biblioteca dell’Avvocatura generale di Stato), riducendo la superficie originaria del convento. Parti della facciata del convento furono realizzate da Felice Antonio Casoni e da Domenico Castelli. Ma la vera “chicca” dell’edificio è la Sala Vanvitelli, così chiamata dal 1968 ed oggi adibita a sala per le riunioni dell’Avvocatura. La sala a pianta rettangolare ha la volta a botte e quattro finestre sui lati maggiori. Sulla parete di fronte all’ingresso l’affresco con la Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gregorio Guglielmi. .  
   
   
MOSTRA DEL GUERCINO A NEW YORK, NOTA DELL´ASSESSORE MARIA CRISTINA SANTANDREA  
 
Bologna, 28 gennaio 2009 - Il 2 febbraio 2009 a New York sarà inaugurata la Mostra del Guercino. Le opere giovanili del grande pittore bolognese saranno ospitate all’Istituto di Cultura Italiana, per poi tornare in Italia il 21 marzo. Sull´evento l´assessore alle Attività Produttive Commerciali Turistiche Marketing Urbano e Politiche per il Lavoro, Maria Cristina Santandrea dichiara quanto segue: "Una larga sinergia ha reso possibile quest’evento: La Mostra del Guercino all’Istituto di Cultura Italiana di New York infatti, prende avvio dalla collaborazione tra l’Assessorato al Turismo per il Comune di Bologna, il Comune di Cento, la Regione Emilia Romagna, Bolognaincoming, Unicredit Banca, Apt e Promobologna a cui si sono aggiunti entusiasti Cotabo e Conad, Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e le Associazioni Amici della Pinacoteca ed Industriali di Cento. Si tratta di un evento culturale unico nel suo genere che vede per la prima volta negli Stati Uniti le opere giovanili del Guercino, evento con l’alto Patrocinio del Presidente della Repubblica. La Mostra del Guercino a New York si inaugurerà il 2 febbraio. A Bologna sarà presso l’Accademia di Belle Arti dal 21 Marzo al 30 Aprile. Tale mostra è una perfetta sinergia tra cultura e turismo ed è sponsorizzazione del nostro patrimonio culturale (storico-artistico e gastronomico) ed anche promozione commerciale del nostro territorio. Ci auguriamo che il Guercino sia per la nostra Regione il tramite ideale per far conoscere oltre oceano, non solo la nostra identità artistica, ma anche i nostri paesaggi, le nostre radici profonde, il nostro inconfondibile stile di vita". .