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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Febbraio 2009
LE TECNICHE DI FINGERPRINTING DEL DNA PERMETTONO LA SCOPERTA DI MICROBI DEL FORMAGGIO  
 
Molte persone associano il fingerprinting del Dna con gli esseri umani, ma un team internazionale di ricercatori ha usato con successo il fingerprinting del Dna per identificare microbi su un formaggio "a crosta lavata". Sotto la guida dell´università di Newcastle, nel Regno Unito, i ricercatori hanno rilevato e identificato otto microbi sul formaggio francese Reblochon. Queste scoperte sono state recentemente pubblicate sull´International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology. I ricercatori hanno detto che il nuovo tipo di batteri da loro scoperti danno sapore ad una vasta gamma di rinomati formaggi, tra cui il Reblochon, il Livarot, il Limburger e il Gubbeen. I microbi recentemente scoperti sono stati chiamati Mycetocola reblochoni, dal nome del formaggio nel quale sono stati scoperti. "Quello che la nostra ricerca ha effettivamente mostrato è che questo nuovo gruppo di batteri (i reblochoni) sono responsabili del processo di stagionatura, influenzando il gusto, la consistenza e l´odore del formaggio," ha affermato il professor Michael Goodfellow dell´università di Newcastle, a capo del progetto. "Si è sempre pensato che fossero i batteri aggiunti dai produttori di formaggio all´inizio del processo a dare al Reblochon il suo particolare sapore. " Secondo il professor Goodfellow, la ricerca ha mostrato che i Mycetocola reblochoni favoriscono efficacemente la stagionatura del formaggio. Per classificare i batteri i ricercatori hanno effettuato una serie di innovativi test molecolari su campioni provenienti da tre caseifici. Il Reblochon, un formaggio francese della regione alpina della Savoia, fa parte della famiglia dei formaggi "a crosta lavata", poiché i produttori di questi formaggi tipo Brie lavano la loro superficie con una soluzione salina contenente batteri, in modo da stagionarli dall´esterno verso l´interno. In passato i produttori esponevano i formaggi a crosta lavata ad una coltura starter contenente il microbo Brevibacterium linens per sviluppare il formaggio. I nuovi ceppi di batteri scoperti da questo team di ricerca internazionale sono attivi nella fase successiva della stagionatura. Il risultato finale è che il reblochoni ha il sopravvento sul Brevibacterium e inietta il sapore nel formaggio. Il passo successivo di questa ricerca consiste nel determinare l´uso di questi nuovi microbi. Il professor Goodfellow ha detto, "I batteri hanno una cattiva reputazione perché sono associati alle cause delle malattie, ma molti di essi sono estremamente utili e il nostro gruppo di reblochoni potrebbe rivelare usi molto importanti. " I microbi recentemente scoperti fanno parte del gruppo di batteri Actinomiceti. È importante ricordare che diversi actinomiceti sono usati per produrre antibiotici per la cura di malattie come la tubercolosi. Altri partecipanti allo studio sono stati l´università di Ghent (Belgio), il Dsmz - Raccolta di microrganismi e colture cellulari tedesca (Germania) e l´Institut Technique Français des Fromages (Francia). Prodotto inizialmente nelle valli di Thônes e Arly, adesso è Thônes il centro di produzione del Reblochon, fatto con la seconda mungitura della giornata. I maggiori produttori di Reblochon sono Abondance, Tarentaise e Monbéliard. La stagione migliore per la produzione del Reblochon, che ha un diametro di 14 cm ed uno spessore di 3 cm per 4 cm, va da maggio a settembre dopo una stagionatura dalle 6 alle 8 settimane, ma i produttori affermano che è ottimo anche da marzo a dicembre. Per ulteriori informazioni, visitare: Newcastle University http://www. Ncl. Ac. Uk/ International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology http://ijs. Sgmjournals. Org/ .  
   
   
PRESENTATA IERI A BOLOGNA "CEREALI EMILIA-ROMAGNA" LA PIÙ GRANDE ORGANIZZAZIONE ITALIANA DI PRODUTTORI CEREALICOLI .  
 
Bologna - E’ stata presentata ieri a Bologna “Cereali Emilia Romagna” la più grande organizzazione di produttori cerealicoli italiana, costituita dall’unificazione delle O. P. Cereali Romagna, O. P. Esperia e O. P. Progeo. Forte di una produzione di circa 850. 000 tonnellate, di una capacità di stoccaggio di 620. 000 tonnellate e di 8. 600 soci agricoltori, Cereali Emilia-romagna - ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - “rappresenta un’ulteriore dimostrazione di come questa regione si configuri come uno dei motori del rinnovamento dell’agricoltura italiana, indicando una strada da seguire anche a livello nazionale, specialmente in questa fase di difficoltà sul fronte dei prezzi pagati ai produttori. Il futuro è sempre più legato alla capacità di aggregarsi e di darsi dimensioni organizzative e commerciali di livello internazionale. ” “La Regione - ha aggiunto Rabboni - fa da sponda positiva a queste scelte con il Piano di sviluppo rurale di cui usciranno a breve bandi per circa 140 milioni di euro destinati a sostenere i progetti di filiera”. Per il presidente Raimondo Ricci Bitti “Cereali Emilia Romagna è uno strumento moderno per affrontare un mercato che ha irrobustito la domanda. Noi cerchiamo di fare lo stesso con l’offerta, per dare ai nostri produttori la migliore collocazione sul mercato dei loro cereali”. Ricci Bitti ha sottolineato anche l’importanza che tale aggregazione potrà avere “per combattere le speculazioni sui mercati e per dare più garanzie ai consumatori elevando il livello della sicurezza alimentare”. Illustrando le linee strategiche di Cereali Emilia-romagna, Ricci Bitti ha ricordato anche “l’ammodernamento dei centri di stoccaggio e la loro organizzazione con progressivo abbandono del conto deposito in favore del metodo di conferimento. ” Cereali Emilia-romagna ha come soci i Consorzi Agrari di Forlì-cesena-rimini, di Bologna-modena, le Cooperative Progeo di Masone (Re), Terremerse di Bagancavallo (Ra) e Padenna di Ravenna. I numeri di Cereali Emilia-romagna Soci agricoltori: circa 8. 600; Produzione : circa 850. 000 tonnellate così suddivise: quasi 550. 000 tonnellate di cereali a paglia (grano tenero, duro, orzo, favino, pisello proteico,colza); 300. 000 tonnellate di cereali autunnali (mais, sorgo, soia,risone, girasole). Specie produttive principali: grano tenero = 324. 000 tonnellate; grano duro = 161. 000 tonnellate; mais = 210. 000 tonnellate; sorgo = 85. 000 tonnellate; orzo = 47. 000 tonnellate. Capacità di stoccaggio: 620. 000 tonnellate. .  
   
   
MILANO, FORMIGONI E LA GUERRA AL KEBAB, BUFALA DA SCHERZI A PARTE  
 
"Una bufala da scherzi a parte. A leggere certi articoli, anche autorevolmente firmati, che descrivono la Giunta regionale lombarda e il suo stesso presidente impegnato in una guerra più o meno santa al kebab, vien proprio da chiedersi se non si sia finiti su Scherzi a parte". Una Nota della Regione ricorda come stanno in realtà le cose: "La Giunta regionale ha approvato un progetto di legge, nella seduta del 20 gennaio, che (introducendo una modifica alla legge regionale sul territorio) dà la facoltà ai Comuni, finché non adottino il piano di governo del territorio, di individuare nel contesto dei piani regolatori vigenti ambiti territoriali in cui essi possono proibire la localizzazione di attività che determinano situazioni di disagio non momentaneo e non occasionale per i residenti. E consente ai Comuni stessi di definire adeguate discipline urbanistiche (per esempio i parcheggi) dove vi sia frequentazione costante e prolungata dei luoghi". In altri termini, i sindaci possono decidere se intervenire in relazione a pizzerie, ristoranti, cinema, teatri, sale o luoghi di ritrovo, discoteche, ecc. , cioè in "tutte le situazioni - prosegue la Nota - di disagio che possa determinarsi a causa dei diversi tipi di attività commerciali, di intrattenimento, di spettacolo, di manifestazioni sportive, ecc. , senza ovviamente alcuna discriminazione fra tradizioni culturali e culinarie". .  
   
   
INNOVAZIONE IN AGRARIA E ITTICOLTURA  
 
Udine - Si parlerà di innovazione in agricoltura e in itticoltura venerdì 6 febbraio, nella sede dell´Ersa, l´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, a Villa Chiozza di Scodovacca di Cervignano. E´ infatti in programma una giornata divulgativa organizzata dal servizio Investimenti Aziendali e Sviluppo Agricolo della direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, assieme all´Ersa Il convegno si aprirà alle ore 9,30. Gli interventi verteranno sulle possibilità di innovazione offerte alle aziende ittiche e agricole dall´Amministrazione, attraverso la legge regionale numero 26 del 2005. Si tratta di uno strumento che consente di concedere aiuti in diversi settori produttivi, tra i quali appunto quelli primario e ittico. A quattro anni dall´entrata in vigore di tale legge, mentre la Regione è impegnata a favorire l´innovazione già dal 2003, è emersa l´opportunità, sollecitata anche da parte delle aziende, di organizzare un momento di dialogo e di confronto, per migliorare l´efficacia dell´azione di crescita e sviluppo delle imprese agricole e ittiche. Il convegno di Villa Chiozza consentirà altresì di conoscere alcune delle realizzazioni già rese possibili dalla legge 26 del 2005, quali un impianto fotovoltaico, un impianto agro energetico integrato, nonché la produzione di energia dai residui di potatura della vite. I lavori si concluderanno nel primo pomeriggio con la visita a due aziende situate rispettivamente a Cormons e a Dolegna del Collio. .  
   
   
AGRICOLTURA DI MONTAGNA, A BOLZANO UN CONGRESSO SULLE STRATEGIE FUTURE  
 
Bolzano - "Il futuro dell´agricoltura di montagna si decide ora". Con queste parole l´assessore provinciale Hans Berger ha presentato le iniziative di sensibilizzazione sui problemi di un settore tradizionalmente molto importante per l´Alto Adige. La prima tappa sarà il congresso sull´agricoltura di montagna che si svolgerà venerdì 6 febbraio a Bolzano. "Dopo l´ottimo riscontro dello scorso anno - ha spiegato Berger - abbiamo deciso di riproporre questo congresso in modo tale da farlo diventare un appuntamento fisso per tutto il mondo dell´agricoltura di montagna". L´iniziativa, organizzata dalla Provincia Autonoma di Bolzano in collaborazione con numerosi partner tra cui la Lub e il Bauernbund, si svolgerà venerdì 6 febbraio a partire dalle ore 9 presso la Fiera di Bolzano. Il programma dei lavori sarà suddiviso in tre parti: due più tecniche legate al bestiame e ai boschi, e una di stampo più marcatamente politico, dedicata alle sfide che attendono l´agricoltura di montagna nell´ambito della Ue. Da segnalare la presenza in qualità di relatore di Klaus-dieter Borchardt, capo di gabinetto del Commissario europeo all´agricoltura Mariann Fischer Boel "Proprio a Bruxelles - ha ricordato l´assessore Berger - si giocano le partite più importanti: dagli indirizzi della futura politica agricola comunitaria per il periodo successivo al 2013, all´abolizione delle quote latte prevista per il 2015. Quest´ultimo punto avrà ricadute dirette sul settore lattiero-caseario, che rappresenta uno dei punti di forza dell´agricoltura altoatesina". Negli ultimi 18 anni, in provincia di Bolzano, si sono persi circa 1. 200 produttori di latte, ma ciononostante la produzione è cresciuta dal punto di vista quantitativo. "L´intensificazione non è la strada da seguire - ha concluso Berger - il futuro dell´agricoltura di montagna passa anche attraverso misure in grado di mantenere il delicato equilibrio ambientale su cui si reggono territori particolari come il nostro. La ricetta peggiore, comunque, è quella di abbandonarsi al pessimismo". .  
   
   
AL VIA IL MARCHIO DI QUALITÀ DELLE AZIENDE AGRICOLE DEL PARCO AGRICOLO SUD MILANO  
 
 Milano, 2009 - Il “Marchio di valorizzazione delle aziende agricole del Parco sud” è diventato realtà. E’ stato presentato il 28 gennaio presso la sala Parlamentino del Palazzo dei Giureconsulti, alla presenza dell’assessora provinciale all’Ambiente e presidente del Parco Sud Bruna Brembilla, e di Carlo Franciosi, direttore di Agrimercati. In chiusura l’assessora Brembilla ha premiato con la coccarda del Parco, le 21 aziende agricole che, per prime, otterranno tale prestigiosa certificazione di qualità. Obiettivo del progetto è la promozione di un’agricoltura attenta e consapevole dei propri ruoli, capace di soddisfare richieste diverse, ma tutte di grande importanza quali: la sicurezza alimentare, la salvaguardia del territorio, la protezione dell’ambiente, la valorizzazione del paesaggio, la qualità dei prodotti e la tipicità dei processi produttivi, l’esistenza di una filiera corta, l’impegno congiunto alla promozione e valorizzazione del Parco. “L’agricoltura di un Parco come il nostro, prossimo alla cintura metropolitana milanese” - dichiara l’Assessora provinciale all’ambiente e presidente del Parco agricolo Sud, Bruna Brembilla - “ necessita di un’attenzione e di una promozione costanti, anche in funzione dell’Expo 2015 che ha scelto l’alimentazione come tema centrale. Per fare questo il Parco Sud sta lavorando ormai da anni in diverse direzioni: dalla valorizzazione delle aziende agricole e della filiera corta, al progetto di un mercato dei prodotti del Parco fino alla creazione, presentata oggi, di un Marchio di qualità ambientale per le aziende agricole. Un processo che vuole diffondere sempre di più una cultura alimentare della qualità rispetto alla dilagante cultura del fast food”. “Ritengo sia molto importante avere un Marchio di qualità per le aziende agricole del Parco Sud – dichiara Carlo Franciosi, presidente di Agrimercati e membro di Giunta della Camera di Commercio. Il Parco è nato per salvaguardare un territorio e la sua agricoltura, salvarla dall’espansione edilizia. Anche Expo 2015, che propone il tema della sicurezza alimentare e della nutrizione del Pianeta, rappresenta un’opportunità importante non solo per assicurare un’alimentazione di qualità ma anche per tutelare l’ambiente e renderlo fruibile. Il territorio di questo Parco è un bell’esempio di un ambiente moderno e nuovo capace di produzioni tipiche di qualità e tradizionali”. Il marchio Parco Agricolo Sud Milano non è un marchio sulla qualità del prodotto, ma una certificazione della provenienza e della “sostenibilità” delle produzioni, oltre alla volontà e all’impegno dei produttori che scelgono di salvaguardare e conservare i segni e le tradizioni dell’agricoltura che hanno “costruito” il paesaggio del Parco. Nel Parco, circa 47mila ettari di territorio di cui 35mila agricoli, esistono ben 910 aziende agricole. . .  
   
   
"PRODOTTI ALIMENTARI PER LA RISTORAZIONE; SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Nel 2007, le forniture alla ristorazione, limitatamente ai settori presi in esame, hanno totalizzato volumi in crescita compresi fra 1,0 e 1,5%. Il quadro settoriale è caratterizzato da consumi fuori casa in frenata e dalla flessione della ristorazione tradizionale e maggiormente remunerativa a favore di quella più economica e veloce; questa evoluzione acuisce la competizione spostando sempre di più l’attenzione sul prezzo. La competitività registra un livello superiore soprattutto presso gli esercizi della ristorazione commerciale indipendente (bar e pizzerie), dove i fornitori di grandi dimensioni (che puntano sul servizio, sulla gamma, sulla garanzia derivante da un marchio forte) si scontrano con quelli di minori dimensioni locali (che puntano soprattutto sul prezzo e sulla flessibilità). Sulla fornitura ai grandi clienti, invece, lo scontro avviene prevalentemente fra le aziende di maggiori dimensioni specializzate in grado di partecipare alle gare d’appalto e di assecondare le rigide richieste dei capitolati di fornitura. A consuntivo nel 2008 i pasti fuori casa registreranno una lieve flessione a volume, penalizzati dal persistere di una fase congiunturale negativa e dalla conseguente ridotta disponibilità di spesa delle famiglie. Relativamente alle forniture dei prodotti alimentari presi in esame nel presente studio stanno registrando un andamento complessivo a volume anch’esso in flessione. Il risultato a valore supera il 3%: durante l’arco l’anno sono rimasti alti i prezzi dei principali prodotti. Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese(a) 4. 450
Numero di addetti specifici(a,b) 14. 500
Numero di addetti specifici per impresa(a,b) 3,2
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 3. 670,0
Variazione media annua del mercato 2007/2003 (%)(c) 1,7
Valore aggiunto (Mn. Euro) 862,4
Quota di mercato primi 4 gruppi (%)(c) 11,8
Quota di mercato primi 8 gruppi (%)(c) 18,8
Previsioni:
· Preconsuntivo 2008/2007(c) (%) 3,1
· tendenza di medio periodo(c) Crescita
a) - settori considerati: surgelati, sughi, salse condimenti, conserve, lattiero-caseari, salumi e grassi vegetali b) - addetti impiegati nelle forniture alla ristorazione c) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
AGRICOLTURA: ANCHE SARDEGNA E CAMPANIA CHIEDONO INCONTRO A BERLUSCONI  
 
Palermo - Sono già tre le Regioni che hanno chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e al ministro delle Politiche agricole e forestali, Luca Zaia. Anche Campania e Sardegna, infatti, hanno seguito l’esempio della Sicilia che ha sollecitato il governo nazionale per trovare una soluzione alla crisi drammatica che l’agricoltura sta attraversando. Proprio l’altro ieri, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, aveva incontrato il coordinatore nazionale dell’Associazione “Altra Agricoltura”, Tano Malannino, insieme ai vertici del Codifas (Consorzio di difesa dell’agricoltura siciliana), con una folta delegazione di imprenditori agricoli, di rappresentati di vari comitati spontanei e un gruppo di sindaci dei Comuni dell’entroterra dell’Isola. Nel corso dell’incontro, è stato deciso di riavviare il tavolo permanente per affrontare i problemi dell’agricoltura. I produttori agricoli siciliani chiedono il ‘congelamento’ delle cambiali agrarie e maggiore sensibilità da parte di Inps e Serit. “La crisi dell’agricoltura siciliana - ha detto alla fine dell’incontro il presidente Lombardo - è drammatica. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma ci sono problemi che vanno affrontati e, possibilmente, risolti in accordo con il governo .  
   
   
IL VENETO FA POKER DI RADICCHI. MANZATO: IGP ANCHE AL “VERONA”  
 
Poker vincente di Igp per i radicchi del Veneto. “Da oggi è ufficiale – ha annunciato il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato – anche il Radicchio di Verona può fregiarsi del riconoscimento europeo di Indicazione Geografica Protetta. E’ stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Comunità di oggi il regolamento del due febbraio che sancisce l’iscrizione di questo nostro prodotto nell’apposito Registro registro comunitario. Il Radicchio di Verona, proposta come “tipo precoce” e “tipo tardivo”, si affianca dunque al Radicchio di Treviso (il progenitore di tutti i radicchi Igp della regione), al Variegato di Castelfranco e al Chioggia. Il Veneto si conferma così come il distretto mondiale dei radicchi di qualità certificata, frutto della storia, del lavoro e della sapienza contadina dei nostri produttori”. “L’intera gamma dei radicchi veneti rientra così a pieno titolo pienamente nelle tutele di legge e potrà essere presentata e proposta, oltre che con il marchio comunitario, anche sotto il “logo a ombrello” del Veneto dell’ospitalità – ha aggiunto Manzato – che promuoverà e renderà facilmente riconoscibili i prodotti agroalimentari certificati di qualità: la stella a sette punte affiancata dal leone alato di San Marco e dalla frase “Veneto. Tra la terra e il cielo”. Anche il radicchio è infatti elemento di promozione e valorizzazione del Veneto e dei suoi primati in tutto il mondo: in campo agroalimentare, enogastronomico, culturale, artistico e turistico”. Il radicchio di Verona Igp si distingue per la sua forma a ovale allungato, con le foglie compatte di colore rosso scuro intenso abbellite da una nervatura principale bianca, molto sviluppata. Poliedrico nella sua presentazione culinaria, si può consumare crudo o cotto accompagnando molte pietanze La zona di produzione del “Radicchio di Verona” Igp si estende nella fascia del basso Veneto costituita da terreni sabbiosi ricchi di sostanza organica, profondi, ben drenati, freschi, e dotati di buona fertilità, con un clima caratterizzato da estati molto calde ed afose ed inverni rigidi e nebbiosi con escursione termica annua elevata. L’areale produttivo comprende il territorio dei seguenti Comuni. In provincia di Verona: Trevenzuolo, Salizzole, Nogara, Concamarise, Sanguinetto, Cerea, Casaleone, Legnago, Minerbe, Roveredo di Guà, Cologna Veneta, Veronella, Arcole, Zimella, Isola della Scala, Bovolone, Bevilacqua, S. Pietro di Morubio, Roverchiara, Gazzo Veronese, Sorgà, Erbè, Oppeano, Isola Rizza, Albaredo d’Adige, Pressana, Villa Bartolomea, Castagnaro, Terrazzo, Boschi S. Anna, Angiari, Bonavigo. In provincia di Vicenza: Asigliano Veneto, Pojana Maggiore, Noventa Vicentina, Campiglia dei Berici, Agugliaro, Sossano, Villaga, Albettone, Orgiano, Alonte, Lonigo, Barbarano Vicentino, San Germano dei Berici. In provincia di Padova: Casale di Scodosia, Castelbaldo, Masi, Megliadino S. Fidenzio, Megliadino S. Vitale, Merlara, Montagnana, Ospedaletto Euganeo, Saletto, S. Margherita d´Adige, Lozzo Atestino, Urbana. .  
   
   
BANDO EXPO DEI TERRITORI: VERSOIL2015 LE TUE IDEE, I TUOI PROGETTI: UN’OPPORTUNITÀ PER EXPO 2015 SISTEMA ALIMENTARE  
 
 "Expo dei Territori: Verso il 2015" è il Bando promosso da Provincia di Milano e Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo con il sostegno di Fondazione Banca del Monte di Lombardia, per favorire e promuovere le progettualità locali più in linea con l’Esposizione Universale di Milano. L’iniziativa si avvale in qualità di sponsor territoriali di Banche di Credito Cooperativo Provincia di Milano, Banche di Credito Cooperativo Provincia di Monza e Brianza, Banca di Legnano. La scadenza del Bando è prevista per il 16 marzo 2009. Atttraverso i vari Workshop tematici gli interessati al Bando (media, soggetti proponenti) hanno la possibilità di incontrare i tecnici della Giuria che valuteranno i progetti. Interverranno: Francesco Salamini, Chairman Comitato Scientifico, Parco Tecnologico Padano, Luciano Venturini, Professore ordinario di Economia Politica, Università Cattolica del Sacro Cuore, Claudia Sorlini, Preside della Facoltà di Agraria, Università Statale di Milano, Renato Galliano, Direttore generale, Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo. Workshop tematico Sistema alimentare Giovedì 5 Febbraio 2009, ore 17. 00 - 19. 00 Università degli Studi di Milano, Facoltà di Agraria Aula centrale, via Celoria 2 .  
   
   
ARTE: FINO AL 31 MARZO È APERTA LA SELEZIONE PER ‘SENSAZIONI’ MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA ALLESTITA NEGLI SPAZI DEL IV SALONE DELLA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP  
 
 “Il territorio della Piana del Sele, il gusto e i prodotti tipici” è il tema cui devono ispirarsi artisti italiani e stranieri per partecipare alla selezione di opere per le sezioni pittura e fotografia, promossa dal gruppo Tecniche in Associazione Libera. Le opere scelte comporranno la mostra d’arte contemporanea ‘Sensazioni’ che sarà allestita nell’ambito del Iv Salone della Mozzarella di Bufala Campana in programma nell’area archeologica di Paestum dal 30 aprile al 3 maggio. “Abbiamo voluto – sottolinea il direttore del Salone, Donato Ciociola – uno spazio per l’arte contemporanea perché pensiamo che le voci artistiche, locali, nazionali ed internazionali che si ispirano al nostro territorio, abbiano poco spazio pubblico per farsi conoscere ed ammirare; questo evento sarà l’occasione per tanti artisti per farsi apprezzare”. Ogni artista può partecipare alle selezioni inviando non più di due foto di opere reali in formato jpg. Il modulo di partecipazione, le immagini fotografiche, curriculum e biografia dovranno pervenire entro il 31 Marzo 2009 al seguente indirizzo di posta elettronica: info@tial. It. Il bando completo è consultabile su www. Tial. It; www. Salonedellamozzarella. It .  
   
   
A VENEZIA COMMISSIONE PESCA EUROREGIONE ADRIATICA  
 
Si è svolta a Venezia la riunione della Commissione Pesca dell´Euroregione Adriatica, l´associazione di cooperazione tra enti e istituzioni dei paesi che si affacciano sul Mare Adriatico. Ne parla l´Aise. L´euroregione Adriatica è stata costituita alla fine di giugno del 2006 e comprende tutte le Regioni italiane adriatiche, dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia, Regioni e Municipalità di Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro e Albania. La sede è stata stabilita a Pola, presso la Regione istriana, con una segreteria operativa anche a Bruxelles. Le Commissioni di lavoro in cui è articolata sono, oltre a quella per la pesca: cultura e turismo; trasporti e infrastrutture; tutela dell´ambiente; attività produttive. La Commissione Pesca è presieduta dal croato Denis Pece e ne è vicepresidente l´assessore veneto Marialuisa Coppola. .  
   
   
IL LATTE CRUDO A MARCHIO QM ARRIVA NEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI.  
 
D´ora in poi sara` possibile trovare il latte crudo a marchio Qm nei distributori automatici. La giunta regionale su proposta del vicepresidente e assessore all´agricoltura Paolo Petrini ha approvato la modifica del disciplinare di produzione ´Filiera latte crudo e latte fresco pastorizzato di alta qualita`´ per i prodotti a marchio Qm ´ Qualita` garantita dalle Marche´. Rispetto al disciplinare attualmente in vigore, la nuova versione del provvedimento introduce la possibilita` di somministrare il latte crudo a marchio Qm attraverso i distributori automatici. ´Il nostro obiettivo e` dare garanzia di qualita` con costi competitivi per il consumatore, coniugando anche lo sviluppo delle aziende locali ´ spiega Petrini ´ Fra i vantaggi di questa integrazione c´e` il fatto che il latte mantiene inalterate tutte le vitamine e le qualita` nutrizionali, viene prodotto da aziende del territorio ed e` costantemente controllato con analisi chimico-batteriologiche, si risparmia fino al 40 per cento rispetto al normale prezzo del latte fresco in vendita ed il consumatore puo` utilizzare un suo contenitore diminuendo cosi` la quantita` di rifiuti prodotti´. Il latte crudo e` il latte allo stato naturale, cosi` com``e` prodotto dalla mucca, prima ancora che venga pastorizzato e impacchettato. Non avendo subito trattamenti termici, prima della vendita, e` intero e genuino, saporito, cremoso e con tante vitamine. Si conserva fino a quattro o cinque giorni se fatto bollire dopo l´acquisto. Attualmente, nel settore lattiero caseario, nelle Marche ad avere le licenze d´uso del marchio Qm sono la cooperativa Latte Marche di Ancona e la cooperativa Cooperlat di Jesi per il latte fresco pastorizzato di alta qualita`. .  
   
   
AUSTRIA, BILANCI POSITIVI PER VOESLAUER E INTERNOM  
 
Nel 2008 l´azienda austriaca produttrice di acqua minerale Voeslauer, che detiene anche la licenza per i marchi delle bibite Pepsi e Sevenup, ha registrato un aumento di fatturato del 3,6 per cento, con ricavi pari a 84,5 milioni di euro, secondo quanto riporta l´Ice. Il fatturato relativo alle sole acque minerali è cresciuto da 65 a 67,1 milioni di euro. Sempre l´Ice dà notizia che anche un´altra azienda austriaca - la Internom produttrice di finestre - ha visto crescere il proprio fatturato del 14 per cento, da 228 a 260 milioni di euro. Il 52 per cento del risultato va attribuito alle esportazioni. .  
   
   
AUTOGRILL ENTRA IN POLONIA IN JOINT-VENTURE CON IMPEL E APRE PUNTI DI RISTORO SULLE PRINCIPALI AUTOSTRADE DEL PAESE PROSEGUE LA STRATEGIA DI SVILUPPO DEL GRUPPO IN EUROPA DELL’EST  
 
Autogrill S. P. A. (Milano: Agl Im) e Impel Group (Varsavia: Ipl Pw), principale fornitore di servizi in outsourcing in Polonia, hanno siglato un accordo per la costituzione di Autogrill Polska (51% Autogrill; 49% Impel), la Newco attraverso cui gestiranno aree di ristoro lungo i maggiori assi autostradali della Polonia. A seguito dell’accordo con la petrolifera Shell, entro la fine del 2009 confluirà in Autogrill Polska la gestione di 4 aree di servizio sulla A4 (Mlynski Staw, Rzedziwojowice, Halemba, Wirek). Nel complesso, la Newco prevede di gestire un totale di 11 aree entro il 2010 che, a regime, genereranno un fatturato cumulato atteso di circa 14 milioni di euro a partire dal 2011. L’offerta di ristorazione sarà caratterizzata da piatti della cucina internazionale proposti all’interno di formule di ristorazione snack-bar e self-service. “Riteniamo strategico il nostro sviluppo in Polonia perchè questo Paese rappresenta la principale porta di transito e collegamento dell’Europa occidentale con i Paesi dell’Est – ha dichiarato Giorgio Minardi, Direttore Generale di Autogrill Europa. – La Polonia è uno dei Paesi economicamente più avanzati dell’Est Europa, con prospettive di forte sviluppo infrastrutturale nell’immediato futuro. E Impel è uno dei principali operatori del settore, fortemente radicato sul territorio e profondo conoscitore del mercato locale. Con questa joint-venture saremo in grado di soddisfare al meglio la domanda dei consumatori con un’offerta costruita sulle loro esigenze“ – ha concluso. Autogrill è tra i primi operatori internazionali specializzati nella ristorazione autostradale a entrare nel mercato polacco, in un contesto caratterizzato prevalentemente dalla presenza di molti player locali. Attraverso questa operazione il Gruppo prosegue la strategia di sviluppo del business nei Paesi dell’Europa orientale, dov’è già presente dal 2005 in Slovenia e dal 2007 in Repubblica Ceca. “Abbiamo deciso di cooperare con Autogrill per il know-how che il Gruppo ha acquisito negli anni. E questo nuovo investimento ci consentirà di sviluppare la nostra divisione catering all’interno di un contesto dinamico di mercato – ha dichiarato Grzegorz Dzik, Ceo di Impel Group. – La ristorazione per i viaggiatori ha un forte potenziale di sviluppo, soprattutto in Polonia, dove nei prossimi anni prevediamo una rapida crescita delle reti autostradali e stradali. Inoltre, ci sono chiari segnali che mostrano un notevole incremento del numero di viaggiatori e una crescita economica costante in Polonia. La partnership con Autogrill è quindi in linea con la strategia di sviluppo del nostro Gruppo. Al momento Impel coopera con la petrolifera Pkn Orlen nelle aree di servizio di Tulce, Osiecze Falesie” – ha concluso. Le aree di servizio sono situate lungo le autostrade A1, A2 e A4. I tre assi – il primo, parte del cosiddetto “Corridoio 1” che collega il Nord al Sud della Polonia; il secondo, parte del cosiddetto “Corridoio 2” che collega la Germania alla Bielorussia; e il terzo, parte del “Corridoio 4”, che collega la Germania all’Ucraina – costituiscono la principale porta di transito e collegamento dei Paesi dell’Est con l’Europa occidentale. Il sistema viario autostradale polacco, nel 2007 pari a circa 750 km, raggiungerà entro il 2013 un’estensione di oltre 1. 700 km di autostrade e di 1. 800 km di superstrade, offrendo ulteriori opportunità di sviluppo dell’accordo. Alle strade e autostrade successivamente si aggiungeranno anche gli altri canali del viaggio, valutando prospettive d’ingresso in aeroporti, stazioni, centri commerciali e musei. .  
   
   
ORGOGLIO MEDITERRANEA: 1° GIORNATA NAZIONALE SULL’ALIMENTAZIONE MEDITERRANEA  
 
Prima giornata mondiale dedicata all’alimentazione mediterranea ideata da Fede&tinto, autori e conduttori del programma Decanter di Rai Radio2. Un manifesto per “Orgoglio Mediterranea” L’appuntamento è fissato in occasione della tre giorni a Napoli del Premio Sirena d’Oro di Sorrento in programma dal 27 febbraio al 1 marzo Si avvicina a grandi passi “Orgoglio Mediterranea”, la prima giornata mondiale dedicata all’alimentazione mediterranea. Presentata per la prima volta ad Imperia, in occasione della manifestazione Olioliva 2008 e a Milano venerdì 16 gennaio in occasione della conferenza stampa del Premio Sirena d’Oro di Sorrento, l’iniziativa è stata ideata da Fede&tinto – Federico Quaranta e Nicola Prudente, autori e conduttori del programma Decanter di Rai Radio2 – e realizzata con il contributo del Mipaaf. Appuntamento, quindi, dal 27 febbraio al 1 marzo in occasione della nuova tappa a Napoli del Premio Sirena d’Oro di Sorrento, l’unico concorso nazionale dedicato agli oli Dop organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania in collaborazione con Città di Sorrento e la partecipazione dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Oleum e Federdop. Si inizia quindi dal tema della manifestazione, l’olio d’oliva, il vero e proprio plasma dell’alimentazione mediterranea e si prosegue con pasta, riso, verdure e legumi che saranno i protagonisti assoluti delle tavole italiane e dei ristoranti, per mettere al centro dell’attenzione la ricerca di un vero benessere e la riscoperta dei sapori genuini e dei prodotti freschi di stagione. Sarà una vera e propria tre giorni di adesione che si diffonderà nelle case di tutti gli italiani attraverso le onde del programma di Rai Radio2 Decanter in diretta da Napoli, nel Chiostro di Santa Chiara, venerdì, sabato e domenica. Durante la speciale diretta radiofonica, Fede&tinto inviteranno tutte le famiglie italiane a cucinare e a mangiare all’insegna di una sana e buona alimentazione, composta dai piatti della nostra tradizione mediterranea e coinvolgeranno molti ristoranti per far sì che venga proposto uno speciale menu mediterraneo nei loro locali. Altro fiore all’occhiello di questa tre giorni, sarà il convegno dal tema “Prima Giornata Mondiale dell’Alimentazione Mediterranea – Orgoglio Mediterranea” che si svolgerà la mattina di sabato 28 febbraio. Fede&tinto saranno i moderatori del tavolo composto da Andrea Cozzolino, Assessore Agricoltura e Attività Produttive Regione Campania, dall’onorevole Vincenzo Lavarra, europarlamentare, di Raffaele Sacchi docente all’Università di Napoli, del prof. Benvenuto Cestaro direttore della Scuola di Scienze dell’Alimentazione a Milano, di Alfonso Iaccarino e di Enrico Lupi, Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio. ““Orgoglio Mediterranea” - affermano Fede&tinto, ideatori del progetto - nasce, dalla consapevolezza di quello che ormai viene definito il paradosso della dieta mediterranea, secondo il quale in Italia, cuore e culla della dieta mediterranea, si stanno diffondendo abitudini alimentari sbagliate, diete orientate verso alimenti iperproteici, condimenti ricchi di grassi, comportamenti alimentari decisamente poco sani che, uniti ad una scarsa attività fisica, rappresentato un pericolo più che concreto per la nostra salute”. Tutti gli italiani possono aderire alla manifestazione e possono ritrovarsi all’interno dei punti creati dal particolare identi-kit del manifesto orgoglioso della filosofia alimentare mediterranea. Tanti sono i personaggi famosi, del mondo dello spettacolo e non che hanno messo la loro firma per aderire alla prima giornata nazionale dedicata alla dieta mediterranea e molti saranno gli italiani che a Napoli dal 27 febbraio al 1 marzo si tufferanno sotto le note della sigla appositamente composta per l’occasione e regalata dal cantante Alex Britti, in una tre giorni di degustazioni guidate, corsi di cucina, convegni di approfondimento e conoscenza sulla dieta mediterranea e molto altro ancora. .  
   
   
MANGIA POMODORO E VIVI CENT’ANNI! A DIMOSTRARLO I RISULTATI DI UNO STUDIO “PROGETTO 100 ANNI”, CHE CONFERMANO IL CONCENTRATO DI POMODORO UN VERO ELISIR DI LUNGA VITA.  
 
Tutti oramai sanno che il segreto per mantenersi giovani e in buona salute risiede nell’attività fisica e nell’alimentazione. Per questo, gli esperti consigliano di consumare 5 porzioni al giorno di frutta, ortaggi e loro derivati1. Tra quest’ultimi, si posiziona in prima linea il concentrato di pomodoro che, grazie al suo naturale contenuto di sostanze dalle proprietà antiaging, è l’alleato numero uno della nostra salute e… longevità! Lo dimostra lo studio “Progetto 100 anni”, promosso dalla Mutti e nato con l’obiettivo di valutare l’impatto dell’alimentazione sulla salute della popolazione anziana, al fine di evidenziarne il ruolo di fattore preventivo contro l’invecchiamento e malattie collegate. Lo studio ha coinvolto 250 persone ultra ottantenni, uomini e donne, residenti al nord e al sud Italia. L’indagine è stata realizzata sulla base di un Questionario di Frequenza Alimentare2 per raccogliere dati sulle abitudini alimentari presenti e passate, sulla frequenza media dei consumi e sullo stato di salute della popolazione anziana italiana. I risultati emersi hanno evidenziato la correlazione tra gli anziani in buona salute (più dell’80% degli intervistati si ritiene tale) ed il consumo quasi giornaliero dei prodotti a base di pomodoro, alimento principe della nostra dieta mediterranea (abitudine che riguarda il 62% degli intervistati). Inoltre, si è osservato che il 77,7% degli intervistati consumano concentrato di pomodoro con una frequenza compresa tra 1 e 3 volte la settimana e di questi, l’85,6% si ritiene in stato di buona salute. I dati dello studio sono avvalorati e interpretati scientificamente in relazione agli importanti nutrienti contenuti nel concentrato di pomodoro e scoperti nelle due ricerche nutrizionali coordinate dal Prof. Fiorenzo Pastoni, Vicepresidente dell’Ordine dei Biologi Italiani, la prima sul contenuto di licopene e la seconda sul contenuto di minerali. Il concentrato di pomodoro, infatti, contiene il licopene in 1 Linee guida per una sana alimentazione italiana. Inran Roma 2003 2 Il Food Frequency Questionnaire è stato condotto da un gruppo di ricercatori in Nutrizione su soggetti volontari, scelti casualmente e poi selezionati sulla base del possesso di buone capacità cognitive. Le interviste sono state condotte telefonicamente all’interno delle case di riposo per anziani tra novembre 2006 e gennaio 2007. Quantità sino a 10 volte superiore rispetto al pomodoro fresco. Il licopene è un potente antiossidante che svolge la funzione di difesa naturale contro l’invecchiamento e se assunto regolarmente con l’alimentazione protegge le cellule contrastando l’attività ossidativa dei radicali liberi. Si tratta di un composto assolutamente naturale, perché contenuto nel frutto fresco e non aggiunto come capita in certi alimenti che ingeriamo quotidianamente. Anche il calcio, il fosforo e il potassio, sono risultati presenti nel concentrato di pomodoro a livelli da 5 a 10 volte superiori a quelli riscontrati nel pomodoro fresco. «Per coloro che raggiungono la terza o la quarta età, è ancora più importante seguire un’alimentazione personalizzata, variata ed equilibrata - dice Gianni Tomassi, Professore di Scienze dell’Alimentazione e Direttore Scientifico Fosan - Fondazione per lo Studio dell’Alimentazione e della Nutrizione – che deve comprendere frutta e ortaggi di stagione, ricchi oltre che di fibra, minerali e vitamine di sostanze ad attività protettiva antiossidante. Infatti, l’azione dei radicali liberi, non solo causa un rapido invecchiamento cellulare, danneggiando le molecole lipidiche delle membrane cellulari, ma può favorire l’insorgere di gravi patologie come il cancro, l’aterosclerosi e altre malattie degenerative. E poiché l’organismo umano riesce solo in parte a difendersi da questo attacco radicalico, è fondamentale inserire nella propria dieta alimenti naturalmente ricchi di antiossidanti, come il concentrato di pomodoro» conclude Gianni Tomassi. .  
   
   
“CRESCE IL GUSTO DI VEDERCI CHIARO” DA NATURASI’ LENTI DI INGRANDIMENTO PER LEGGERE LE ETICHETTE  
 
Disponibili negli scaffali di tutti i bio-supermercati della catena, incoraggeranno la lettura delle informazioni riportate sulle confezioni. Un segnale forte per dar massima evidenza alla qualità del biologico ma anche un aiuto in più per gli anziani e per chi ha qualche difficoltà visiva. “Cresce il gusto di vederci chiaro”: con questo slogan, Naturasì – la più importante catena di bio-supermercati in Italia – sta promuovendo in tutti i 66 punti vendita distribuiti nelle principali città, un’iniziativa originale, a favore della spesa consapevole. Negli scaffali, segnalate da apposite bandierine e attaccate ad una catenella, sono state collocate numerose lenti di ingrandimento, da utilizzare per leggere con più facilità le etichette dei prodotti. Il cliente che “vuol vederci chiaro” può afferrare la lente, avvicinarla alla confezione e informarsi così sulla composizione del prodotto, sul peso e sulle certificazioni. Molti sono infatti i contenuti di una etichetta, ma le dimensioni spesso molto piccole del carattere ne scoraggiano la lettura. Il progetto è quindi un messaggio chiaro a favore della trasparenza nei confronti del consumatore: Naturasì incoraggia da sempre la lettura delle etichette sia per approfondire la conoscenza dei prodotti, in particolare la loro provenienza e tracciabilità, sia per rendere disponibili tutte le garanzie di un biologico di qualità e sicuro. Nella bacheca dei punti vendita sono già da tempo pubblicate le analisi effettuate a campione sui prodotti presenti negli scaffali e gli esiti delle ispezioni compiute dagli Organismi di controllo. Attraverso questa iniziativa inoltre si dimostra un’attenzione in più per chi è un po’ avanti con gli anni e ha qualche difficoltà a leggere da vicino. Oltre agli ipovedenti gravi infatti esiste una considerevole fascia di popolazione che presenta difficoltà visive tali da non essere considerate disabilità, ma che creano disagio di fronte a prodotti poco leggibili. L’intento è far capire come, quando si fa informazione, ci si debba preoccupare di fornire messaggi chiari, ma anche accessibili a tutti i cittadini. E questo vale in particolare per gli alimenti ed i prodotti di consumo quotidiano. .  
   
   
I GOLOSI MONOPIATTI INVERNALI DIMMIDISÌ PASTA E FAGIOLI E ZUPPA TOSCANA PER SCALDARSI DAGLI ULTIMI FREDDI  
 
Dimmidisì propone due referenze nutrienti per finire l’inverno con gusto: la nuovissima Dimmidisì- le Zuppe Fresche- Pasta e Fagioli o Dimmidisì- le Zuppe Fresche- Zuppa Toscana. Ottimi monopiatti caldi preparati secondo le ricette mediterranee e in linea con i principi della corretta alimentazione, con verdure freschissime, attentamente selezionate e già lavate. Sono la soluzione ideale per un pasto pratico e buonissimo, subito pronto in tavola! Pasta e Fagioli è ricca e nutriente, per gli appetiti più insaziabili; Zuppa Toscana, è sfiziosa e saporita, per gli amanti dei sapori delicati. Assieme alle altre sei referenze (Minestrone di Verdure, Zuppa Ortolana, Passato di Verdure, Zuppa di Zucca e Carote e Zuppa di Asparagi), sono le uniche zuppe non pastorizzate sul mercato italiano, le sole a conservare intatti i valori nutrizionali e la genuinità. .  
   
   
UMBERTO CESARI, STORICA AZIENDA VINICOLA DELL’EMILIA ROMAGNA, CELEBRA L’ARTE LA BAGNANTE DI MORANDI DIVENTA L’ETICHETTA DEL MOMA  
 
Umberto Cesari, storica azienda vinicola dell’Emilia Romagna, celebra uno dei maggiori pittori italiani del Novecento, Giorgio Morandi - in mostra dal 22 gennaio al 13 aprile 2009 presso il Mambo – Museo d’Arte Moderna di Bologna - dedicando con orgoglio a una delle sue opere, La bagnante, l’etichetta della bottiglia più trendy e artistica della sua “collezione”: Moma. Moma nasce infatti da un progetto nuovo e innovativo, che prevederà, dopo questa prima etichetta dedicata al celebre pittore bolognese, la riproduzione di una delle opere d’arte create da giovani artisti emergenti selezionati a seguito di uno specifico concorso. Pensata per catturare l’occhio del consumatore, l’etichetta cambierà infatti ogni tre anni. Nata per celebrare il territorio emiliano-romagnolo e la città di Bologna, l’etichetta è stata dedicata al pittore bolognese. Con questo vino, infatti, s’intende così sottolineare il legame tra Umberto Cesari e la sua regione, quella terra che ha offerto generosamente la possibilità di produrre uve straordinarie che consentono di ottenere vini di qualità eccellente, espressione di un territorio altamente vocato. Ed è sempre da queste splendide colline che nasce così Moma Rosso, un vino giovane e accattivante ottenuto da uve Sangiovese affiancate ad una minima percentuale di Merlot e Cabernet Sauvignon, confluendo in un vino dal gusto rotondo e vellutato, fine al palato, con profumi di frutta matura e piccoli tocchi di frutti di bosco. Ma non finisce qui, grazie ad un blend di uve Trebbiano al 40%, Sauvignon al 30% e Chardonnay al 30% , Moma diventa un ottimo Bianco, un vino giovane dai sentori molto fruttati, di pera e mela. Perfetto per antipasti a base di pesce e primi piatti, si apprezza anche da solo, come aperitivo, vista la gradevole bevibilità. Umberto Cesari è da oltre 40 anni sinonimo di vino di qualità. L’azienda fondata dall’omonimo viticoltore vanta una posizione di rilievo nella produzione enologica internazionale, grazie all’ideale posizione geografica dei poderi, alla bontà dei vigneti e soprattutto all’incessante passione e lavoro di un’intera famiglia. Dal 1967 tra le colline al confine tra Emilia e Romagna l’azienda è cresciuta fino a diventare leader, all’estero, della produzione di Sangiovese. Il rispetto dell’ambiente e della tradizione, unite alle più avanzate tecnologie sono il segreto del successo di Umberto Cesari e dei riconoscimenti e premi ricevuti nel corso degli anni. .  
   
   
BANCO D’ASSAGGIO DEL BARDOLINO E DEL CHIARETTO 2008: L’8 MARZO A LAZISE, SUL LAGO DI GARDA  
 
Più di cento vini in degustazione, suddivisi fra rossi e rosati: è la prima volta che la nuova annata viene presentata in anteprima nella storia quarantennale del Consorzio di tutela del Bardolino. La manifestazione si svolge nello storico edificio della Dogana Veneta. In piena estate sembrava che la stagione non fosse particolarmente propizia. Poi, però, un lungo periodo di giornate soleggiate ha prolungato forse come non mai la vendemmia, e i riscontri di cantina sono stati così convincenti che il Consorzio di tutela del Bardolino ha deciso di proporre quel che mai aveva osato nella sua storia quarantennale: un banco d’assaggio che presenta in anteprima l’ultima vendemmia, quella del 2008, quando ancora non tutti i vini sono in bottiglia. Il banco d’assaggio del Bardolino 2008 e della sua versione rosata, il Chiaretto 2008, si svolgerà domenica 8 marzo, dalle 10 alle 18, a Lazise, sulla sponda veronese del lago di Garda, nello storico edificio della Dogana Veneta, affacciata sul porticciolo, accanto alla chiesetta romanica dedicata a San Nicolò. Più di cento i vini in degustazione, pressoché equamente divisi fra il rosso Bardolino e il Chiaretto rosato. Alcune aziende offriranno al pubblico anche la possibilità di una degustazione comparativa fra le annate 2007 e 2008. L’evento è aperto al pubblico, e vista la non casuale coincidenza con la Festa della Donna, scelta per la consonanza con la femminilità del Chiaretto, alle signore sarà dedicato un piccolo pensiero floreale. Per i visitatori sono a disposizione anche degli spazi dedicati ad assaggi di prodotti tipici della zona. Un ulteriore simbolico riconoscimento delle profonde radici territoriali del Bardolino sarà costituito, nel pomeriggio, dai canti dei pescatori lacustri proposti dal coro La Rocca di Garda. Ai banchi di degustazione saranno presenti i produttori e i sommelier Ais della Delegazione di Verona. “Alcuni dei vini in assaggio – spiega il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi – hanno già iniziato la loro vita in bottiglia da dicembre, altri saranno invece imbottigliati solo nell’imminenza del Vinitaly, verso fine marzo. Gli uni e gli altri sono tuttavia perfettamente in grado di regalare quella succosa fragranza fruttata che caratterizza il Bardolino e il Chiaretto, vini che stanno decisamente ritrovando il favore del pubblico, al punto che il 2008 si è chiuso con ben 32 milioni e mezzo di bottiglie vendute, per il 40% sul mercato nazionale”. Affascinante, si diceva, la sede di questo banco d’assaggio del Bardolino e del Chiaretto 2008: recentemente restaurata e trasformata in centro congressi, la Dogana Veneta di Lazise venne costruita nel Trecento come arsenale, per essere successivamente utilizzata come luogo di produzione del nitro necessario alla composizione delle polveri da sparo, e quindi dogana per le merci in entrata ed uscita dal territorio veneto attraverso il lago di Garda. L’iniziativa, organizzata dal Consorzio di tutela del Bardolino, si avvale del supporto del Comune di Lazise e della Regione Veneto (nell’ambito della misura 133 del piano di sviluppo rurale 2007-2013). .  
   
   
FORMAZIONE GRATUITA SULLA RISTORAZIONE  
 
Campobasso - La Camera di Commercio di Campobasso, in collaborazione con le Associazioni di categoria della provincia, organizza delle giornate informative gratuite rivolte agli operatori del settore della ristorazione con l’obiettivo di fornire gli elementi di base sul marketing e l’eccellenza nei sistemi ristorativi (in particolare sulla qualità, l’empatia, il processo decisionale, il processo della fruizione dei servizi, il menù) e lo sviluppo del business, gli strumenti gestionali e l’innovazione. Le lezioni gratuite saranno tenute da esperti dell’Isnart e si svolgeranno molto presumibilmente nei mesi di febbraio e marzo, separatamente nelle seguenti località: Termoli (n. 2 incontri di lunedì dalle ore 15,30 alle ore 19,30) e Campobasso (n. 2 incontri di lunedì dalle ore 15,30 alle ore 19,30). Al termine degli incontri verrà rilasciato un attestato di partecipazione e la distribuzione di materiale didattico e informativo. Al fine di poter predisporre il programma delle giornate ed individuare i locali dove svolgere gli incontri, si invitano le aziende interessate a voler far pervenire tramite fax (0874 471730 oppure 0874471728) o all’indirizzo e-mail (cciaa@cb. Legalmail. Camcom. It) entro il 10 febbraio 2009 il modulo allegato per la manifestazione di interesse che è scaricabile anche dal sito internet dell’Ente. .  
   
   
SIMBOLO DELL´ECCELLENZA DELLA MAISON G.H. MUMM, LA CUVÉE G.H. MUMM CORDON ROUGE STUPISCE PER FRESCHEZZA, INTENSITÀ E PERSISTENZA.  
 
Champagne simbolo della ricchezza e della finezza del vigneto di G. H. Mumm, dal 1876 si arricchisce del celebre "cordon rouge", diventato elemento distintivo e carattere d´eccellenza della filosofia della Maison. Espressione tangibile del motto "Solo il meglio" di Georges Hermann de Mumm, del savoir-faire e della passione della Maison, G. H. Mumm Cordon Rouge è oggi uno dei simboli d’eccellenza nel mondo dello champagne. Alla vista, si presenta di color giallo dorato con riflessi di giada. Il perlage è fine, elegante e fitto. Al naso, emergono aromi di agrumi associati a sentori di frutti carnosi come la pesca bianca e l´albicocca. Qualche nota vanigliata, di frutta secca e di miele prolungano l´istante. Al palato, la complessità dei sapori della frutta fresca e del caramello richiama la personalità di un grande vino. Una leggera acidità, un´effervescenza ricca, ma non invasiva, e una notevole persistenza in bocca assicurano un finale equilibrato, sempre fedele e costante. G. M. Mumm R. Lalou La Cuvée R. Lalou 1998 si ispira alla leggendaria antenata, la Cuvée René Lalou. Nella scia dei Millesimati 1982, 1990 e 1996, alcuni dei quali appartengono già alla leggenda, l´annata 1998 è stata caratterizzata da forti contrasti climatici, tanto da racchiudere in sé gli elementi distintivi dello stile G. H. Mumm "freschezza e intensità". All’interno dei 220 ettari di proprietà G. H. Mumm sono state selezionate le migliori parcelle Grand Cru, il meglio del meglio del Pinot noir e dello Chardonnay, e tra queste lo Chef de Cave Didier Mariotti ne ha selezionate sette per l’assemblaggio della cuvée R. Lalou 1998, curando ogni processo fino all’attenta scelta del dosaggio. Ha un naso molto elegante ed equilibrato, con note tostate. In bocca svela la sua struttura profonda e articolata, ma è anche morbido e intenso, ben bilanciato tra mineralità e acidità. Splendido il finale, persistente e ricco. "Se l´assemblaggio resta fedele allo spirito Lalou, la Maison firma con R. Lalou una Cuvée, capace di arrivare al cuore, all´essenza stessa di tutto un terroir, di tutta una storia, se non addirittura di un uomo. ” G. H. Mumm De Cramant. Cuvée rara e preziosa, elaborata fin dal 1882 solo da Chardonnay del terroir di Cramant, G. H. Mumm De Cramant fu a lungo una produzione riservata agli amministratori e amici della Maison e messa in commercio solo nel 1960. La sua etichetta con angolo ripiegato richiama l´uso che si faceva una volta dei biglietti da visita: l´angolo ripiegato indicava che la bottiglia era stata consegnata a mano. Fin dalle sue origini, lo Chef de Cave della Maison ha scelto di non millesimare il Mumm de Cramant anche se selezionato dal raccolto di una stessa annata, per preservarne al massimo freschezza e finezza e ottenere infine una personalità unica tra gli champagne. Alla vista, si presenta di un giallo tenue, luminoso e puro. Il perlage, leggero ed esile, finisce in una schiuma cremosa e fine. Al naso, emerge un profumo di fiori bianchi, di frutta fresca e di limone. Alla giovinezza degli aromi si mescolano note fresche ed eleganti. Al palato, dopo le note di frutta fresca e di limone, si scoprono gli accordi di pompelmo e di kumquat. La dolce effervescenza riempie la bocca e poi lascia che si esprima tutta la pienezza dello Chardonnay. G. H. Mumm Rosé. Mumm Rosé è stato lanciato nel 1957 col nome di Cordon Rosé. Nel 1958, Léonard Foujita, artista giapponese e amico di René Lalou, presidente della Maison, realizza per lo Champagne G. H. Mumm una rappresentazione de «La Vergine nella vigna». La rosa che appare sull’opera diventa l’emblema del vino e appare sul collo delle bottiglie del Cordon Rosé. Nel 1995, la rosa viene sostituita dall’emblema del Royal Warrant, distinzione che identifica la Maison G. H. Mumm come fornitore ufficiale della Corte d’Inghilterra. Il celebre fiore oggi appare sulla capsula. La Cuvée Mumm Rosé unisce la finezza, l’equilibrio e la ricchezza aromatica del Cordon Rouge al gusto fruttato del Pinot Nero conferito dai vini rossi provenienti prevalentemente da Bouzy. Questo vino rosso aggiunto all’ assemblage (tra il 12 e il 14%) proviene da zone rinomate per i loro vigneti di uve rosse: la Montagna di Reims (Bouzy, Ambonnay, Verzenay, Verzy) o la Côte des Bar (Les Riceys, Neuville sur Seine, Celles sur Ource). Una gran parte dei vini che lo costituiscono proviene dai Grand Cru e dai Premier Cru della Champagne, classificati tra il 90 e il 100% sulla scala dei cru. .