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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 13 Febbraio 2009 |
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IL CARNEVALE ALPINO DI SAN MICHELE ALL’ADIGE ACCANTO ALLE MASCHERE DELLA TRADIZIONE TRENTINA ANCHE GLI SCAMPANATORI DELLA CROAZIA |
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Trento - Cresce il Gran Carnevale di San Michele all’Adige, giunto alla sua 29^ edizione, e si conferma un appuntamento importante: diciotto i carri presenti ed in più quattro gruppi attivi provenienti da tutto il Trentino sfileranno insieme a sei Carnevali storici della nostra provincia. A formare, come indica il titolo della manifestazione, “Sette Carnevali e mezzo” tra rito, arte e tradizione. I laché, il bufón e i marascóns del Carnevale ladino di Penìa; il Banderàl di Carano; i matòci, gli arlechini e i paiaci del Carnevale storico di Valfloriana; i Lachè di Coredo; i Lachè di Romeno ed il Carnevale di Varignano saranno a San Michele: un’occasione unica per vedere le maschere della tradizione trentina riunite. Inoltre quest´anno – a sottolineare il fatto che l’appuntamento di San Michele si configura davvero come Festa del Carnevale Alpino, al suo secondo appuntamento - saranno presenti anche gli zvoncari, gli scampanatori croati che in cento arriveranno appositamente da Fiume. Oggi, nella sala stampa della Provincia, la presentazione. Franco Panizza, assessore alla cultura, ha parlato di “felice combinazione con un risultato che riesce ad accostare il carattere popolare, proprio del carnevale, con una riflessione più profonda sulle nostre tradizioni”. Alla presentazione odierna – accanto all’assessore Panizza - i protagonisti di questo importante appuntamento. Il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di San Michele, Franca Pangrazzi; il presidente e il direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Emanuela Renzetti e Giovanni Kezich, i rappresentanti dei Gruppi storici del carnevale trentino (con il sindaco di Valfloriana, Graziano Lozzer e il presidente del Comitato di Coredo, Cornelio Brentari) e il vicepresidente del Gran carnevale di San Michele, Vittorio Passer. Il Gran Carnevale di San Michele, giunto alla sua 29^ edizione, cresce e si conferma dunque un appuntamento rivolto a tutto il Trentino. Dopo il successo dello scorso anno, quando Quattro Carnevali e mezzo ha visto una folla entusiasta applaudire le maschere della tradizione trentina per la prima volta insieme ai carri di oggi, quest’anno la manifestazione si è arricchita di nuove presenze. Lo spirito “europeo” dell’appuntamento, nel segno della valorizzazione delle esperienze autenticamente popolari dell’arco alpino, sarà dato dagli zvoncari, i diabolici scampanatori croati, che arriveranno da Fiume. Il Carnevale, come mostrato recentemente proprio a San Michele All’adige dalla mostra Carnival King Of Europe, è un qualcosa che può unire popoli provenienti da zone lontane, ma che hanno in questa festa una radice comune che unisce culture solo apparentemente così differenti. Un evento importante, che vede San Michele all’Adige protagonista di una festa che rappresenta uno dei momenti più importanti dell’anno, la celebrazione del risveglio della natura dopo il rigore dell’inverno. Il programma della manifestazione è diviso in due momenti: sabato 14 febbraio, a partire dalle 10 del mattino, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina diventa protagonista, con laboratori didattici e la proiezione di filmati etnografici. ; mentre il giorno 15, a partire dalle 14. 00 si svolgerà la sfilata dei carri che da Grumo si dirigeranno verso il comune di San Michele All’adige, attorno al quale compieranno due giri per poter essere meglio apprezzati dalle persone presenti. Ad organizzare il tutto, il Comitato Carnevale San Michele, in collaborazione con il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, al Comune di San Michele all´Adige e con il patrocinio dell´Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento. Programma : Sabato 14 febbraio ore 10. 00 Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina; “Le maschere di Mastro Remo” Laboratorio didattico con Remo Barcatta di Valfloriana; ore 14. 30 Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina “La danza degli arlecchini” Laboratorio didattico con il gruppo dei Lachè di Romeno; ore 16. 30 Sala consiliare del Comune di San Michele all’Adige Proiezione dei film: Tre carnevali e 1/2 di Michele Trentini (2008, 52’); Djolomars di Vladimir Bocev (1998, 16’); Un giorno a Chelnik di Michele Trentini (2008, 14’); Un giorno a Rukavac di Michele Trentini (2008, 12’); Carnival King of Europe di Giovanni Kezich e Michele Trentini (2008, 20’): Presentano: Giovanni Kezich, Antonella Mott, Michele Trentini. Domenica 15 febbraio: ore 14. 00 Grande sfilata dei carri mascherati (in concorso) con la partecipazione straordinaria dei gruppi storici (fuori concorso): il laché, il bufón e i marascóns del Carnevale ladino di Penìa; il Banderàl di Carano; i matòci, gli arlechini e i paiaci del Carnevale storico di Valfloriana; i Lachè di Coredo; i Lachè di Romeno; i Carnevali di Varignano; gli Zvoncari di Grobnik (Croazia). Accompagnamento musicale a cura della Banda musicale di Faedo diretta dal Maestro Renzo Mosca ore 16. 00 Premiazione dei carri in concorso, ore 16. 30 Maccheroni per tutti. . |
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SLITTE E BOB, CHE PASSIONE |
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Indipendentemente dall’età è sempre un gran divertimento scendere lungo un pendio imbiancato a bordo di una slitta. E in Trentino sono molte le località sciistiche che riservano apposite aree, impianti e tracciati, agli adulti e ai bambini che vogliono divertirsi e provare l’emozione di una veloce corsa sulla neve. Fino a qualche decennio fa questo era un mezzo di trasporto piuttosto comune tra le popolazioni alpine. Oggi rappresenta invece un modo divertente e allegro per trascorrere una piacevole giornata in montagna. Per scivolare sulla neve, con le classiche slitte in legno oppure con quelle più tecnologiche o ancora con i bob o le grandi camere d’aria, basta un leggero pendio ed il gioco è fatto. In Trentino esistono dei luoghi dedicati totalmente a questo sport. Nella zona di Lavarone ci sono ben tre le slittovie che, funzionando come skilift, portano le persone, o meglio l’equipaggio, dove cominciano le piste: si trovano in Località Costa, nell´area di Maso Spilzi, in Località Fondo Piccolo e a Lavarone, in Località Bertoldi nei pressi della seggiovia Tablat, e permettono di accedere a tracciati che mediamente misurano alcune centinaia di metri. Ben più lunga, compresa tra i 700 e gli 800 metri, è invece la pista servita dalla slittinovia "Carezze" a Passo Tonale. Ad Alba, in Valle di Fassa, nei pressi dello Stadio del Ghiaccio, è stata recentemente aperta un’area per la discesa su gommone. Un impianto a fune è in funzione tutti i giorni tra le 16. 30 e le 19. 00 e, grazie a un moderno sistema di illuminazione, anche tra le 20. 30 e le 23. 00, per farvi provare l’emozione di una discesa in notturna. Soltanto agli ospiti più piccoli è accessibile invece l’area gioco allestita in Località Prà delle Nasse, a San Martino di Castrozza, e chiamata "Baby Nasse", dove si può sfruttare l’apposito nastro trasportatore per le ciambelle e divertirsi con i molti altri giochi del parco. Rivolto ai bambini è anche il Fun Park di Fai della Paganella, dove non mancano le discese, poco ripide, da affrontare in piena sicurezza. Info: www. Visittrentino. It . |
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TEOFIL, L’ARCHETTO MAGICO |
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Ha da poco spento nove candeline, ma è già un virtuoso del violino. Fra una partita ai videogames ed un compito di matematica, Teofil Milenkovic, di origine serba ma trentino d’adozione, trova il tempo per dedicarsi alla musica classica. E lo fa con la maestria e l’abilità tipiche dei grandi musicisti. Il bambino prodigio vive a Brentonico, sull’omonimo Altopiano, e nella sua breve ma già brillante carriera ha tenuto qualcosa come 200 concerti, oltre a preziose affermazioni in concorsi internazionali di prestigio come quello di Tortona, l’Esta, ma anche il “Carlo Mosso” ed il “Lorenzo Perosi”. Tutto il mondo si è accorto della straordinaria abilità di questo talento in erba, tanto che non è raro vederlo strimpellare in diretta sui più importanti canali televisivi, nazionali e non. Recentemente lo si è potuto ammirare al Tg1 delle 20, chiamato a rilasciare un’intervista ed, ovviamente, ad esibirsi. A chi lo paragona a Mozart, risponde con decisione di preferire Bach, mentre a quanti gli chiedono che cosa voglia fare da grande, con altrettanta convinzione fa sapere di «voler fare l’artista, di voler essere una persona originale in tutto». Nonostante la giovane età dimostra di avere le idee chiare, a tal punto da sottolineare come per lui i concerti siano un divertimento, ma anche un lavoro. Teofil si appresta così a seguire le orme del fratello, il trentaduenne Stefan, violinista di fama mondiale che vive e lavora negli Stati Uniti. Il più piccolo dei fratelli Milenkovic è reduce da una tournée a Belgrado, dove ha esibito con temperamento brani di Vivaldi, Massenet, Brahms, Paganini, Schumann, Offenbach e altri. Un’interpretazione premiata con applausi calorosi da parte del folto pubblico, rimasto a bocca aperta anche per il taglio in perfetto stile punk esibito da Teofil, in netto contrasto con il mini frac indossato. . |
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IL GIRO D’ITALIA TRA I VIGNETI DI VALDOBBIADENE: PRESENTATO IL LOGO DELLA TAPPA TREVIGIANA |
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È caduto il velo sul nuovo logo che contraddistinguerà la tappa del Giro d’Italia con arrivo a Valdobbiadene. Presenti alla conferenza stampa, durante la quale sono state illustrare molte novità dell’evento, il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, il vicepresidente e assessore al Turismo della Regione Veneto, Franco Manzato, il presidente del Comitato Tappa Grado-valdobbiadene, Gianatonio Tramet, il sindaco di Valdobbiadene, Pietro Giorgio Davì, gli assessori provinciali Floriano Zambon (Turismo), Paolo Speranzon (Sport), Marco Prosdocimo (Agricoltura), il presidente del Coni provinciale Giovanni Ottoni, il presidente provinciale della Federciclismo, Ivano Corbanese, i sindaci dei Comuni di Tappa. “E’ un onore far parte della squadra che sta sviluppando i numerosi eventi collaterali legati al Giro d’Italia, un evento molto atteso sul territorio che, assieme al G8 dell’Agricoltura, rappresenta una grande opportunità turistica ed economica per la Marca Trevigiana. Per questo ringrazio il direttore del Giro Angelo Zomegnan, il ministro Luca Zaia e il vicegovernatore Franco Manzato per aver fortemente voluto, assieme a me, questa tappa a Valdobbiadene. La Provincia farà la sua parte, stando al fianco dell’organizzazione ma eseguendo, ad esempio, un restyling delle strade di competenza interessate dal passaggio di tappa – ha dichiarato Muraro – Analogamente, posizioneremo lungo il percorso di tappa oltre un centinaio di cartelli in modo da permettere ai numerosi appassionati di riconoscere e percorrere l’intero percorso. Penso anche al ritorno d’immagine del territorio. Ecco perché, in vista anche delle riprese televisive aeree, lancio un invito ai viticoltori e agli operatori del settore agricolo, per evitare il diserbo dell’erba nella fase di sfalcio, in modo da offrire un panorama verde tra i vigneti. Infine, ci tengo a ricordare la mie precisa volontà che la tappa passi anche per il Combai. Mi sono già incontrato con Zomegnan, che mi ha dato più di una rassicurazione. L’idea è che durante la cena di gala del 28 febbraio, possa essere annunciato un percorso che passi sia per il Combai che per San Vito, senza scontentare nessuno. Sono sicuro che la Provincia di Treviso risponderà in modo eccezionale all’evento. Se riusciremo a dimostrare di essere all’altezza – chiude Muraro – potrò chiedere a Zomegnan di inserire ogni anno una tappa del Giro che passi per la Provincia di Treviso”. “Utilizzare lo sport per promuovere il territorio e i suoi prodotti è sempre un mezzo vincente – ha detto Manzato – Ecco perché la Regione, per quanto concerne la Marca Trevigiana, promuove l’Ecò Gusto, nuovo evento allestito alla vigilia della tappa ed in grado di esaltare il sistema turistico ed enogastronomico della zona attraverso un percorso sviluppato attorno all’anello della produzione del Prosecco con tappe nella zona e in presidi Slow Food dove sarà possibile effettuare degustazioni di vino e prodotti tipici. E’ un evento che avrà uno sviluppo futuro e che prenderà slancio dal passaggio del Giro”. “La mia soddisfazione è indescrivibile – ha dichiarato Tramet – Da molti anni portavo dentro di me questo sogno diventato realtà. Una serie di grandi coincidenze mi hanno portato a tirare le fila di questo evento. Poi la Regione ci ha messo il tocco finale. ” In sala Marton campeggiava un tappo gigante rosso realizzato dall’artista Roberto Bertazzon. “Questi tappi decorati verranno piazzati lungo il tracciato e daranno un tocco davvero originale” ha chiuso Tramet. “Già dal 2002 con Tramet – ha commentato Davì – avevamo depositato la richiesta in via Solferino (sede Rcs Sport, ndr). Adesso questo perfetto gioco di squadra innescato da amministratori che hanno origini nel nostro territorio ci ha regalato questo esaltante evento. Siamo pronti ad ospitare i grandi campioni del ciclismo e questo Giro del Centenario che porterà in una cittadina di 11mila abitanti un personaggio come Lance Armstrong. Per noi sarà un investimento importate. Perché, come insegnano gli economisti, è proprio nei momenti di crisi come questo che si deve investire: essenzialmente per la riserva del nome prosecco e per fare vedere ai 400 milioni di persone che scopriranno Valdobbiadene alla televisione che il nostro prodotto di eccellenza viene coltivato a mano. Per il circuito finale invece dovremo trovare il giusto equilibrio per fare entrare sia San Vito che Combai”. Il nuovo logo è nato da un’idea del designer Enrico Gatto e fonde il prodotto principe del Valdobbiadene, l’uva di prosecco, con il ciclismo. . |
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MASTER ITALIANI DI FONDO |
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A Frassinoro (Mo) da venerdì 13 a domenica 15 febbraio, sulle piste del Centro Fondo Boscoreale di Piandelagotti si disputeranno i Campionati italiani di master di fondo. Arriveranno oltre duecento atleti da tutta Italia con folte delegazioni dal Veneto e dal Trentino Alto Adige. Molte le vecchie glorie dello sci nordico azzurro alla partenza; tra di esse, Gianfranco Stella, che insieme a Giulio De Florian, Franco Nones, e Franco Manfroi conquistò nel 1966 la prima medaglia azzurra ad un campionato del mondo. Info: Comunità Montana Apennino Modenese Ovest (Mo) 0536. 962727 - www. Paradisodelfondo. It . |
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CASTEL THUN, CRESCE L´ATTESA PER L´INAUGURAZIONE |
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Gli amanti dell’arte, della storia e della cultura possono iniziare a fare il conto alla rovescia. È stata infatti ufficializzata la data di riapertura al pubblico di Castel Thun, fissata per il 17 aprile 2010, al termine dei lunghi lavori di restauro. Il complesso monumentale di Vigo di Ton, in Valle di Non, che fu centro e dominio della famiglia Thun, una delle più ricche e potenti del Principato Vescovile, è entrato in possesso della Provincia autonoma di Trento nel 1993. A breve il maniero verrà rimesso a nuovo, grazie ai lavori svolti su interni, esterni e strutture portanti. Per festeggiare in maniera degna la nuova apertura si prepara fin d’ora un evento che avrà risonanza nazionale, anche se nulla è ancora trapelato sui particolari. Quello che è già noto è che, a partire dalla prossima estate, sono in programma alcuni eventi "pre-apertura": una mostra, curata dal Castello del Buonconsiglio, di stampe e dipinti che riproducono vedute del castello ed alcuni esponenti significativi della dinastia Thun dal Xvi al Xix secolo ed alcune manifestazioni culturali. Il 17 aprile è una data scelta non a caso: in quel periodo, infatti, una splendida scenografia paesaggistica sarà assicurata dai meleti della Valle di Non in fiore. Il maniero, costruito nella metà del Xiii secolo, è situato in cima ad una collina in una bellissima posizione panoramica. È un monumentale fabbricato civile-militare in stile gotico e circondato da un complesso sistema di fortificazioni. Dall’esterno si possono ammirare le torri, i bastioni lunati e la Porta Spagnola. Varcata la porta del ponte levatoio, si entra nel colonnato dominato dalle due torri medievali dette "delle prigioni" e 18 massicce colonne di pietra. Di fronte si erge il palazzo baronale, la parte più antica del castello. Al suo interno sono conservati preziosi arredi, una biblioteca con 10. 000 volumi, stanze signorili, un’armeria ed un gran numero di stufe di maiolica. Info: www. Castelthun. Com . |
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DRODESERA INCORONATO A MILANO |
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Drodesera e il gruppo Pathosformel, una delle cinque giovani compagnie della crew di Fies Factory One, hanno ricevuto un importante riconoscimento. O meglio, il più importante. Il Festival ed il gruppo, infatti, sono stati insigniti del Premio Ubu, considerato il principale per quanto riguarda il teatro italiano. Cinquantacinque critici, partecipando a una votazione scritta in due tornate patrocinata da Franco Quadri, designano le nomination e i premi alle realtà artistiche più meritevoli. Il 26 gennaio scorso, in una serata aperta al pubblico che si è svolta nella sede della Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano, sono stati consegnati i trofei alle due realtà artistiche trentine. I due nomi trentini vengono scritti in una lista prestigiosa, che contiene, giusto per citarne alcuni, i nomi di Carmelo Bene, Alessandro Bergonzoni e Luca Ronconi. Il nome del premio è un riferimento all´opera teatrale "Ubu re" di Alfred Jarry, drammaturgo francese. Drodesera e Pathosformel hanno vinto nella categoria "segnalazioni per premi speciali". Queste le motivazioni con le quali la giuria ha accompagnato la consegna delle targhe: "il Festival per il crescente impegno nel configurarsi come emblematico crocevia di diverse generazioni di artisti e come luogo di confronto in cui far maturare l’esperienza di ricerca di formazioni anche molto giovani, grazie alla creativa proposta di una Fies Factory One in interessante sviluppo sul piano nazionale e internazionale". Pathosformel, invece, è una "giovane compagnia tesa a un teatro astratto e fisico da perseguire con un segno già distinto e stratificato, che fa della ricerca sulla materia e sul corpo un punto di partenza per restituire una teatralità visionaria, frammentata, decostruita, di grande fascino, entrata in modo dirompente nella scena nazionale e internazionale, realizzando un significativo intreccio tra arte concettuale e teatro". Oltre che per gli organizzatori del Festival questi riconoscimenti sono un motivo di vanto anche per l’intera provincia, che da anni punta sulle iniziative artistiche e culturali di alto livello per la propria promozione. Info: www. Drodesera. It . |
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