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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 27 Febbraio 2009
DOLOMITI PATRIMONIO UNESCO: LAIMER AL CONVEGNO DI CORTINA  
 
Bolzano - Alla candidatura delle Dolomiti a patrimonio dell´Unesco è dedicato il convegno promosso dalla Provincia di Belluno sabato 28 febbraio a Cortina. Sono attesi esponenti del Ministero dell´ambiente e i massimi rappresentanti delle cinque Province che lavorano per questo riconoscimento. L´alto Adige sarà rappresentato dall´assessore provinciale all´Ambiente Michl Laimer. "Cinque Province, un territorio: le Dolomiti", questo il titolo del convegno promosso dalla Provincia di Belluno in programma dalle 9. 30 di sabato 28 febbraio nella "Alexander Girardi Hall" a Cortina d´Ampezzo. Viene fatto il punto sull´iter della candidatura delle Dolomiti a patrimonio dell´Unesco e i rappresentanti politici delle Province coinvolte (Alto Adige, Trentino, Belluno, Udine e Pordenone) discutono della candidatura come modello di governo del territorio. Alla tavola rotonda partecipano i Presidenti delle Province. In rappresentanza di Luis Durnwalder, attualmente impegnato nel viaggio in Africa per la cooperazione internazionale, interviene a Cortina l´assessore provinciale all´Ambiente Michl Laimer, che con il suo Assessorato segue da vicino la procedura per il riconoscimento mondiale da parte dell´Unesco. Il convegno, al quale partecipa anche il presidente nazionale del Cai Annibale Salsa, si conclude con l´intervento di Aldo Cosentino, Direttore generale del Dipartimento protezione natura del Ministero dell´ambiente. .  
   
   
CARNEVALE AMBROSIANO. EDIZIONE 2009 ISPIRATA A FUTURO, MOVIMENTO E VELOCITA’  
 
Giungono direttamente dal futuro i suoni, i colori e le sorprendenti forme del Carnevale Ambrosiano 2009. Tante le iniziative e gli spettacoli che dal 26 al 28 febbraio daranno vita a tre giorni di festa per grandi e piccini. “Il futuro a Milano” è il tema scelto per questa edizione e costituisce lo spunto per vivere in prima persona l’innata vocazione della città alla sperimentazione, alla creatività e all’innovazione raccontate attraverso i suoi spazi, il dinamismo dei suoi mezzi di trasporto, l’energia dei suoni e dei colori delle sue panoramiche urbane che costituiranno il trait d’union dei numerosi appuntamenti, anche quest’anno ideati e realizzati dall’Assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità. “Il tema del futuro e del movimento che segue quello di Leonardo, ispiratore della passata edizione, consente alla città di coniugare il divertimento tipico del Carnevale con momenti di conoscenza dei tratti importanti della storia, dell’identità e dell’evoluzione di Milano”, commenta l’assessore Massimiliano Orsatti. “Un divertimento consapevole, che svela l’attenzione che da sempre la città ha verso la creatività e l’innovazione – continua Orsatti –. Milano intende entrare, grazie a questa ricca programmazione ludico culturale, nel circuito dei principali carnevali italiani e internazionali, coinvolgendo i milanesi e i tanti turisti che sempre più scelgono Milano quale meta per una fine settimana all’insegna del divertimento”. L’info-point. Un primo anticipo delle atmosfere carnascialesche si avrà sabato 21 febbraio, quando in via Mercanti farà la sua comparsa “La Lanterna Magica”, l’insolito info-point allestito dall’Assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità per promuovere tutte le iniziative del Carnevale Ambrosiano. Una grande struttura ispirata alle lanterne magiche di fine Ottocento, in stile liberty, che custodirà al suo interno un divertente gioco meccanico. Azionando una manovella, il gioco farà scorrere davanti agli occhi dei visitatori immagini retroilluminate e distribuirà gratuitamente ai bambini sacchetti di coriandoli. Eventi e manifestazioni continuative. Da giovedì 26 a sabato 28 febbraio il clima dinamico e festoso del Carnevale contagerà tutta la città dal centro storico alle periferie, passando per il grattacielo Pirelli, l’Acquario civico, il Palazzo delle Stelline sino alle zone della Barona, con una serie di appuntamenti per grandi e bambini. Proprio ai più piccoli è dedicata la maggior parte delle iniziative didattico ricreative, come “Milano, la città più città d’Italia”, un viaggio realizzato da Opera d’Arte nella città del futuro che inviterà i bambini dai 6 agli 11 anni a visitare il grattacielo Pirelli, dagli anni Sessanta simbolo della Milano che sale verso l’alto. I piccoli scopriranno com’è fatto il palazzo e come cambia la città vista da lassù; con l’aiuto di uno storico dell’arte proveranno a immaginare com’era la Milano di un tempo e a riconoscere i segnali visibili dei cambiamenti in corso. I cambiamenti della città e le evoluzioni tecnologiche dei suoi mezzi di trasporto e di comunicazione - dal tram all’elicottero e dal telegrafo a internet – saranno al centro di fantasiosi e interattivi percorsi all’interno dei laboratori del Museo della scienza e della tecnologia, per scoprire il ruolo di Milano, città da sempre aperta all’innovazione e alla modernità. Lo stesso clima si potrà vivere dalle 14. 00 alle 18. 00 in piazza Mercanti, grazie alle futuristiche sculture dei Guixot de 8, un parco giochi interattivo di grandissimo coinvolgimento per bambini di tutte le età. Ci saranno giochi di abilità capaci di competere con i più avanzati videogiochi, realizzati con materiali di recupero. Macchine geniali che parlano il linguaggio di un futuro sostenibile e di una modernità attenta alle esigenze del nostro pianeta. Anche quest’anno l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele ospiterà dalle 14. 00 alle 19. 00 il tradizionale Atelier di trucco e mascheramento: il duo spagnolo Osadia darà forma a divertenti maquillages e folli acconciature. Novità di quest’anno l’Atelierfantastico, in cui grandi e piccini potranno realizzare il proprio costume con grande rapidità. Al Paleolab del Museo di Storia Naturale, grazie a Adm, i più giovani potranno indossare i panni di un paleontologo in erba, scoprendo che non solo la natura, ma tutta la nostra cultura si trasforma nel tempo. Sarà invece l’Acquario Civico, uno degli edifici realizzati per l’Expo 1906, ad ospitare una straordinaria macchina del tempo: attraverso di essa i bambini potranno rivisitare storie, leggende e miti che saranno la base per emozionanti spettacoli teatrali portati in scena dai giovani attori della compagnia Quelli di Grock. La compagnia sarà nuovamente protagonista al Teatro Leonardo da Vinci, il 26 e 27 alle ore 16. 30 e il 28 alle ore 11. 00 - con la pièce “Con la testa fra le nuvole”, uno spettacolo teatrale di grande poesia e divertimento. Il teatro sarà ancora protagonista allo Iat di piazza Duomo con lo spettacolo “Milano verso la Luna”, un viaggio fantastico verso il nostro satellite naturale sulle orme di Jules Verne, Fredric Brown e Stanislaw Lem. Grazie al progetto “La città che vola – un clown per amico”, realizzato da By your side, sarà Carnevale anche per i bambini che non potranno festeggiare l’evento in piazza perché ricoverati in ospedale o in attesa di visite. Sempre i bambini saranno i protagonisti dei laboratori creativi allestiti da Ad Artem presso le mostre dedicate al Futurismo in corso a Palazzo Reale e alle Stelline. Le atmosfere del Carnevale non saranno presenti solo in centro, ma anche in quartieri come la Barona dove venerdì 27, alle ore 21. 00, presso il Centro Sociale Barrio’s andrà in scena “Nuvolo & Musica” pantomima, gioco di prestigio, canto e racconto evocati dalla magia della musica. Mentre sabato 28 prenderanno forma “scampoli di computer”, originali maschere e travestimenti creati con pezzi di computer ormai in disuso. Ancora “i riclartisti”, laboratori per riciclare e riutilizzare vecchi manufatti e trasformarli in preziosi oggetti d´arte. Gran finale con lo spettacolo di cabaret di Marco Bazzoni, in arte Baz 3. 0, della trasmissione Colorado Cafè. Anche le zone 2, 5 e 6 saranno coinvolte nelle atmosfere del carnevale grazie a una serie di laboratori creativi e workshop realizzati dalla cooperativa Lafucina, in cui i bambini potranno, attraverso tecniche differenti, dare vita al proprio costume ispirato alle forme e ai colori del futurismo. Sfilata dei carri. I colori, i suoni e le futuribili atmosfere del Carnevale ispireranno anche la tradizionale e coloratissima Sfilata dei Carri allegorici in programma sabato 28 febbraio, alle ore 15. 00. Sfilata che quest’anno torna a ripercorre il più classico degli itinerari: Giardini di via Palestro, corso Venezia, piazza san Babila, corso Vittorio Emanuele e il perimetro di piazza Duomo dove si concluderà verso le ore 17. 30. Ad aprire il corteo, come sempre, la carrozza di Meneghino e Cecca, le maschere simbolo del Carnevale Ambrosiano, seguiti dal folto gruppo di Sbandieratori e Musici della Città di Grugliasco, oltre che dai portatori di labari delle sei porte storiche della città di Milano che saranno accompagnati da un numeroso gruppo di dame e cavalieri e dal gruppo Renzo e Lucia. A seguire i carri realizzati dagli Oratori Milanesi: con “Diamo i Numeri” riporteranno tutti sui banchi di scuola, alle prese con le operazioni, le equazioni e i grafici. Ad accompagnare la sfilata anche il gruppo catalano Artristras-camaleó Teatro, 15 personaggi in perenne movimento, seguiti da Billy Bullet Boy il temerario e fantasioso uomo proiettile. Un aereo futurista farà da sfondo alle performance della compagnia spagnola. Chiuderà il corteo la celebre Compagnia Off, dalla Francia, con “Le Ruote dei Colori”, una “technoparata” di 35 elementi per scoprire la dinamica dei colori, e la Compagnia Astrobulles, anch’essa francese, con misteriosi personaggi venuti dal futuro, immersi in bolle elettromagnetiche, capaci di generare numerosi effetti audio e luce. Spettacolo finale. A introdurre il pubblico all’evento clou del carnevale 2009, sabato alle ore 21. 00, direttamente da Italia 1 arriveranno i comici di Colorado Cafè. Nelle vesti di conduttore ci sarà Omar Fantini, che lascerà spazio anche al suo personaggio di Nonno Anselmo, senza trascurare i monologhi sulle divertenti difficoltà dell’avere trent’anni oggi. Non mancheranno le incursioni di Paolo Casiraghi, con il personaggio di suor Nausicaa. Sul palco si alterneranno anche Pozzoli & De Angelis, con i loro dialoghi nonsense fra amici che si confrontano sul senso della vita. Alle ore 22. 00, sempre in piazza Duomo, gran finale con lo spettacolo "Up?" che ottenne un notevole successo nella passata edizione del carnevale, richiamando oltre 50mila persone. Up? è uno spettacolo ideato e realizzato appositamente da Oreventi e Urban Screen (diretto da Marco Boarino e scritto da Fabrizio Nocera) che si interroga sul senso del progresso attraverso un esperimento di narrazione multimediale, performance verticali ed effetti speciali nel primo cantiere della città del futuro. Uno straordinario viaggio nel tempo condotto dal Signor A. – Angelo Pisani - che racconterà la sua storia da un palco speciale, allestito con blueback, interagendo con sfondi virtuali proiettati sulla media facciata dell´Arengario. Le sue parole prenderanno vita grazie a performer volanti, acrobati e danzatori aerei scelti tra le più prestigiose compagnie internazionali di circo contemporaneo (Motus Modules, Cirko Vertigo, Sonics, Vertigimn) che trasformeranno il cantiere in uno spettacolare palcoscenico verticale. .  
   
   
VINI NOSTRANI E DA TUTTA ITALIA AD AGAZZANO L´1 E IL 2 MARZO. MAGNELLI: ´IL NOSTRO VINO UN TRAINO PER FAR CONOSCERE IL TERRITORIO´  
 
Domenica 1 e Lunedì 2 marzo 2009 apre i battenti la prima edizione di Sorgentedelvino Live, mostra dei vini naturali, di territorio e tradizione, che si svolge nella splendida Rocca quattrocentesca del Castello Anguissola Scotti - Gonzaga di Agazzano (Pc). La rassegna è stata presentata oggi, martedì 24 febbraio, in conferenza stampa, al castello di Agazzano, presenti l´assessore provinciale al Turismo e alla Cultura Mario Magnelli, il padrone di casa, principe Carlo Gonzaga, il presidente della strada dei vini e dei sapori dei Colli piacentini, Fabio Bernizzoni, l´assessore alla cultura del Comune di Agazzano, Pietro Franzini, gli organizzatori dell´evento, Barbara Pulliero e Paolo Rusconi, di Sorgentedelvino, e Orazio Gobbi, dell´associazione culturale Kairos. “E´ una iniziativa importante – ha sottolineato Mario Magnelli – perchè tesa a valorizzare un prodotto, il vino piacentino, che vogliamo non solo far apprezzare ai cosiddetti “enoturisti”, ma far diventare uno strumento per far conoscere ad un ben più vasto serbatoio di visitatori tutto quanto la nostra provincia è in grado di offrire al turista. Per questo appoggiamo l´iniziativa e per questo sosterremo tutte le altre che nei prossimi mesi si realizzeranno in questa parte di provincia. Apprezzabile il fatto che Piacenza Turismi abbia colto l´occasione per vendere pacchetti turistici. Sorgentedelvino Live è una proposta di qualità, che contribuisce a valorizzare il nostro territorio, ed è da apprezzare il lavoro degli operatori che l´hanno definita e resa possibile”. Barbara Pulliero e Paolo Rusconi sono scesi nel dettaglio dei contenuti della manifestazione. Che offrirà ai nostri vini, tra l´altro, la opportunità di un confronto (non di una gara, è stato precisato) con quelli di tante altre parti d´Italia: sarà una vetrina per molti versi privilegiata per farli conoscere, e ce n´è bisogno: nonostante la loro qualità, sono infatti pressochè sconosciuti fuori da Piacenza e dalle province a noi limitrofe. Come si legge nel comunicato di presentazione dell´evento definito dagli organizzatori, "in rassegna operatori e appassionati troveranno oltre 50 cantine e più di 300 vini in assaggio per portare alla luce quei piccoli grandi sogni del palato, magari prodotti in piccolissime quantità, che fanno grande quell´enologia italiana che si riconosce nel territorio, nelle tradizioni, nel rispetto dell´ambiente nel quale si trova ad operare. Vini naturali nati – per citare Luigi Veronelli, al quale questa manifestazione è idealmente dedicata - dall´inscindibile connubio tra vignaiolo, terra e cielo. I visitatori potranno lanciarsi in un interessante confronto tra i Nebbioli di Langa, quelli del Nord Piemonte e quelli della Valtellina. Oppure imbarcarsi nelle suggestioni di un viaggio al sud con quattro produttori siciliani e tre campani. O ancora bagnare il discorso con i vini di Toscana - da quelli di Montalcino e del Chianti fino a quelli della Maremma e della Costa degli Etruschi. E’ un’opportunità per andare alla scoperta di vini unici, magari non blasonati ma comunque capaci di suscitare grandi emozioni, piccoli gioielli artigianali, nati dal lavoro di vignaioli attenti, scrupolosi ma spesso lontani dall’avere una distribuzione capillare sul territorio italiano. A questo proposito, è graditissima e degna di nota la presenza dei produttori italiani aderenti all’associazione di viticoltori biodinamici Renaissance des Appellations, nata in Francia dall´iniziativa di Nicolas Joly, produttore della ben nota Coulée de Serrant, che oggi raccoglie più di 150 membri da 13 paesi del mondo". Sorgentedelvino Live è organizzata da Chiaroweb e Associazione Kairos. Il programma prevede: sabato 28 febbraio, nell’auditorium del municipio di Agazzano, tavola rotonda sul tema “Terroir e denominazioni da Veronelli ai giorni nostri”. Domenica 1 marzo, alle 15 nella sala del consiglio comunale di Agazzano, degustazione con “I grandi vini dolci dei Colli Piacentini” guidata da Luigi d’Amelio (prenotazione obbligatoria). Per le strade, dalle 10 alle 19, mercato del biologico, dell’artigianato e del libero ingegno; dalle 16 alle 19. 30, all’interno e all’esterno della Rocca, brani della tradizione musicale delle Quattro Province proposti dal gruppo “I Musetta”. La iniziativa rientra tra gli eventi di "Vini e Sapori a Piacenza", rassegna enogastronomica sostenuta da Strada dei vini e dei sapori e Provincia di Piacenza. Le degustazioni sono aperte domenica dalle 10 alle 19,30 e lunedì dalle 10 alle 18. L’ingresso alle degustazioni ha un costo di 10,00€ e include il calice da degustazione. Sostengono l’iniziativa – realizzata con il patrocinio e il supporto di Comune di Agazzano, Provincia di Piacenza-assessorato al Turismo, Strada del Po e dei sapori della Bassa Piacentina , Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini, Camera di Commercio di Piacenza - gli sponsor Bormioli Rocco, Steriltom srl, Autostrade Centro Padane e la trasmissione di Radio Popolare Network La Sacca del Diavolo. .  
   
   
IL ROCK TRENTINO SEDUCE X FACTOR "SIAMO TRENTINI E SIAMO FIERI DI ESSERLO".  
 
Con questa frase, qualche settimana fa, si sono presentati, spavaldi e sicuri, sugli schermi di Rai Due. E da allora ne hanno combinate delle belle, attirando su di loro le attenzioni e l’ammirazione di migliaia di fan. I Bastard Sons of Dioniso sono tre giovanissimi rocker della Valsugana che, un po’ per gioco, hanno partecipato insieme a centinaia di aspiranti star alle selezioni per la seconda edizione di X Factor, il programma tv di Rai Due, tra musica e spettacolo, diventato ormai un appuntamento fisso del lunedì sera per milioni di italiani. Il trio ha brillantemente superato i provini, convincendo la giuria formata da Simona Ventura, Morgan e Mara Maionchi ed è entrato a far parte del cast del programma. Da allora, di puntata in puntata, il gruppo trentino sta sbaragliando la concorrenza, superando alla grande ogni "eliminatoria" (ogni lunedì un gruppo o un cantante viene eliminato dalla gara che mette in palio un contratto discografico). Federico Sassudelli di Vigolo Vattaro, Jacopo Broseghini di Baselga di Pinè e Michele Vicentini di Pergine, 66 anni in tre, hanno letteralmente "bucato" il video grazie alla propria energia, convincendo giurati e pubblico, fino a far affermare a tanti esperti del settore che "vada come vada X Factor, i tre si sono già assicurati un futuro nel mondo del rock italiano". I "dionisiaci", come li chiama l’ex Bluvertigo Morgan, si sono finora cimentati con canzoni di Clash, Cat Stevens, Rolling Stones, Depeche Mode e Knack, interpretandole a modo loro, sempre e comunque in chiave rock. La grande carica che riescono a trasmettere dal palcoscenico, unita alle indubbie qualità artistiche e canore, ha suscitato consensi da ogni latitudine nel mondo della musica: Nek, Red Ronnie, Irene Grandi, solo per citarne alcuni, interpellati alla radio, in tv o sulla carta stampata hanno speso parole d’elogio per il trio. Anche sul web il "fenomeno Bastard" è esploso: basti pensare che il sito ufficiale della band ha totalizzato 300. 000 visite negli ultimi due mesi. Tutto il Trentino, naturalmente, si è stretto intorno ai musicisti: ogni lunedì vari locali della provincia propongono delle "serate Bastard", con la visione in diretta di X Factor e anche alcune autorità locali si sono sbilanciate ammettendo il loro tifo per i figli di Dioniso. Addirittura la presidente dell’associazione albergatori per l’Altopiano di Piné pensa che l’Apt di zona debba "cercare il modo giusto per valorizzare i Bastard e rinverdire contestualmente la clientela, poiché i tre possono richiamare tanti giovani sull’Altopiano". Il gruppo, nel frattempo, non dimentica l’amato Trentino: durante i flash quotidiani i ragazzi parlano spesso dei loro monti, del loro dialetto e negli ultimi giorni hanno fatto assaggiare ai compagni di avventura alcuni prodotti tipici come il "parampampoli" (un liquore a base di caffè e miele) o i crostoli (un dolce di Carnevale). Perfino il gruppo vocale argentino dei Farias ha apprezzato le specialità trentine. Info: www. Tbsod. Com .  
   
   
IL PARCO DELLE CINQUE TERRE CONQUISTA L´UNGHERIA  
 
Chili, magazine di viaggi ungherese, propone nel numero di febbraio, un itinerario turistico tra Toscana e Cinque Terre, indicando queste ultime come alternativa “bella e golosa” per le vacanze nel Bel Paese. Due esteti del gusto Andras Joo e Zsombor Joo, rispettivamente fotografo e giornalista del magazine di viaggi ungherese “Chili”, che in settembre hanno concluso alle Cinque Terre il loro tour italiano a caccia di nuove mete in cui il “bello si sposa al buono”. Dopo la Toscana, gli inviati hanno soggiornato nel Parco, girandolo in lungo e in largo, con zaino in spalla e obbiettivo sempre pronto ad immortalare gli angoli più nascosti dei borghi aggrappati alla roccia e le ripide coste che si gettano in mare. «L´italia non finisce mai di stupire. - Ha sottolineato il giornalista Zsombor Joo - Le Cinque Terre sono una vera e propria scoperta che sicuramente catturerà l´interesse del pubblico ungherese, soprattutto quello amante della natura, del trekking e della buona tavola. » .  
   
   
APERITIVOCORTO ARRIVA A NAPOLI  
 
Aperitivocorto, il primo circuito nazionale dedicato ai cortometraggi italiani, arriva a Napoli negli spazi del Museo Madre (Museo di Arte Contemporanea Donnaregina Napoli, via Settembrini 79). Per iniziativa del giornalista Ciro Cacciola, tra poco anche i napoletani potranno gustarsi i 70 cortometraggi della nuova stagione di Aperitivocorto, selezionati tra le migliori produzioni indipendenti d’Italia. A partire dal 1 marzo 2009, ogni domenica per dieci settimane consecutive alle 18. 30, in coincidenza con Apemadre, il Sunday Aperitiv del Madre, la Sala Polivalente del Museo ospiterà infatti su megascreen hi-tech i corti della rassegna nata a Milano nel 2006 e diventata il primo circuito di distribuzione per gli autori emergenti italiani. Il format delle serate, già testato con successo a Milano, Roma e altre 30 città della penisola, prevede un programma di 7 cortometraggi introdotti al pubblico napoletano dallo stesso Cacciola che, gradualmente, accompagnerà il pubblico alla scoperta del cinema indipendente di genere. Un elemento che caratterizza le serate di Aperitivocorto è infatti il coinvolgimento del pubblico il quale, oltre a essere chiamato ad assegnare un voto ai corti proiettati, potrà anche incontrarne gli autori. Il programma sarà dettagliato settimana per settimana ed è disponibile su aperitivocorto. It. La continua espansione di Aperitivo testimonia l’interesse che questo genere artistico, il cortometraggio, può suscitare anche in un pubblico non cinefilo. L’obiettivo della rassegna è duplice: aiutare a diffondere la cultura del cortometraggio e fornire ai giovani autori la possibilità di confrontarsi con un pubblico diverso da quello di nicchia presente nei festival. Www. Aperitivocorto. It .  
   
   
IN MOSTRA A FIRENZE ANCHE IL DITO DI GALILEO E’ LA SOLA RELIQUIA ESISTENTE DEL GRANDE ASTRONOMO TOSCANO, EROE E MARTIRE DELLA SCIENZA. SARÀ UNA DELLE 250 ATTRAZIONI DELL’ESPOSIZIONE DI PALAZZO STROZZI  
 
Firenze – Ci sarà anche un dito di Galileo, sola reliquia esistente del grande scienziato toscano, tra le 250 attrazioni (capolavori della pittura, disegni, stampe d’epoca, strumenti scientifici e reperti archeologici) in esposizione a Palazzo Strozzi in occasione della mostra dedicata al quarto centenario delle prime scoperte celesti (www. Palazzostrozzi. Org). Galileo. Immagini dell’universo dall’antichità al telescopio sarà presentata alla stampa l’11 marzo e resterà ininterrottamente aperta al pubblico dal 13 marzo al 30 agosto, per la curatela di Paolo Galluzzi, direttore dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Si tratta del dito medio della mano destra . E’ protetto da un’ampolla di cristallo che poggia su una base di marmo scolpita con una iscrizione celebrativa dell’astronomo Tommaso Perelli (1704 – 1783). Fu staccato dai resti di Galileo dallo storico Anton Francesco Gori il 12 marzo 1737. L’occasione fu la traslazione della salma dalla originaria sepoltura al sepolcro monumentale fatto erigere nella Basilica di S. Croce per iniziativa di Vincenzo Viviani (1622 – 1703), il più giovane discepolo di Galileo. Il dito passò poi ad Angelo Maria Bandini che lo fece esporre a lungo nella Biblioteca Laurenziana di cui era direttore. Nel 1841, fu trasferito nella Tribuna di Galileo, appena inaugurata nel Museo di Fisica e Storia Naturale. Insieme agli strumenti scientifici delle collezioni mediceo-lorenesi, dal 1927 è custodito dal Museo di Storia della Scienza (www. Imss. Fi. It). Oggi in restauro, il Museo riaprirà in ottobre con il nuovo nome di Museo Galileo. .  
   
   
LIBERTA´ DI PENSIERO  
 
Dal 4 all´8 marzo avrà luogo a Guastalla (Re) la prima edizione di "Libertà di pensiero" un ciclo di incontri focalizzati sul tema della libertà letta attraverso diverse visuali e sfaccettature. Il Comune di Guastalla, nell´ideare e organizzare questo appuntamento, ha voluto offrire la possibilità di uno spazio di riflessione, perché oggi è importante trovare la capacità di confronto con le idee e con gli ideali che stanno alla base del nostro essere donne e uomini di questa società. Info: 0522. 839757 .  
   
   
INAUGURAZIONE DELLA DONAZIONE DI NINO CARUSO TORGIANO (PG) - PALAZZO MALIZIA 13 MARZO 2009  
 
 Promossa ed organizzata dal Comune di Torgiano, venerdì 13 Marzo 2009, alle 17, a Torgiano, presso Palazzo Malizia, si inaugurerà la raccolta di sculture in ceramica che Nino Caruso ha donato alla città di Torgiano. L’esposizione ospiterà 60 opere circa che documentano il percorso dell’artista a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso fino ai nostri giorni. All’inaugurazione interverranno il Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, l’Assessore alle Attività Culturali della Provincia di Perugia Pier Luigi Neri, il Soprintendente al Polo Museale Romano Claudio Strinati e il Direttore della Fondazione Guglielmo Giordano Andrea Margaritelli. Nino Caruso è legato profondamente alla Città di Torgiano alla quale ha dato un notevole apporto di idee e di opere, contribuendo alla qualificazione del centro storico e del territorio. Nel corso degli anni, un legame sempre più forte si è stabilito tra l’artista, i cittadini e l’Amministrazione Comunale la quale, in riconoscimento dei meriti acquisiti, ha voluto conferirgli la cittadinanza onoraria. Le opere, che documentano l’iter artistico di un maestro dell’arte ceramica contemporanea dagli inizi dell’attività sino ai giorni nostri, trovano un’adeguata collocazione nelle sale, funzionalmente attrezzate, di Palazzo Malizia. Le tipologie della stele, della colonna, del vaso, della lucerna, attestano il rapporto culturalmente pregnante con le forme della tradizione, reintepretate in chiave contemporanea. Le sobrie vetrine di accoglienza, l’appropriato sistema di illuminazione, conferiscono alle opere un’atmosfera evocativa, peraltro, ben esplicitata dall’artista nella serie di sculture che hanno come titolo “Memorie oniriche”. Dell’aspetto memoriale che caratterizza gran parte del suo lavoro, Nino Caruso ne rintraccia i segni nel passato lontano degli etruschi con il trono, lo scudo rituale e, più recentemente, nel motivo di “Africa Africa” in omaggio alla terra dove l’artista è nato, pur essendo di ascendenza siciliana. Le opere risultano, così, indicative di una coscienza culturale nella quale la memoria e il ricordo assumono un significato profondo. I passaggi da un ambiente all’altro sono segnati da cornici-arco costituite dall’assemblaggio di forme modulari che documentano il rapporto dell’artista con il design e l’architettura. Le opere sono realizzate con molteplici tecniche che Caruso ha riversato in numerosi manuali e testi teorici. Il progetto espositivo è scaturito dalla collaborazione di Nino Caruso con l’Architetto Fausto Battimelli. L’iniziativa, che si avvale del patrocinio della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia e della Fondazione Guglielmo Giordano, si è concretizzata grazie al sostegno offerto dai tecnici della Margaritelli Italia S. P. A. Ed il contributo della Listone Giordano. Nino Caruso nasce nel 1928 a Tripoli da genitori provenienti da Comiso in Sicilia. Trasferito in Italia nel 1940, segue i corsi della scuola professionale prima a Ferrara poi a Vittoria, città vicina a Comiso dove si stabilisce insieme alla madre. Ottenuta la licenza della scuola tecnica professionale lavora in un oleificio di Comiso. Nel 1947 rientrato a Tripoli, lavora come tornitore meccanico in una grande officina automobilistica; nel 1951, è espulso per motivi politici, insieme ad altri compagni, dall’autorità britannica. A Roma è accolto a Villa Massimo nel laboratorio del ceramista Salvatore Meli, dove conosce Guttuso, Leoncillo, Mazzacurati, Brunori, Greco, Caron e matura un vivo interesse per la ceramica. Nel 1953/54 a Casale Monferrato, durante il servizio militare, frequenta il laboratorio di ceramica S. I. C. Nel 1954 rientra a Roma, ottiene da privatista il diploma dell’Istituto Statale d’Arte, sezione ceramica; nel 1955 apre a Roma, in Via Ruggero Fauro n. 57, un piccolo laboratorio ed inizia a sperimentare nuove tecniche e materiali. Nel 1956 allestisce la prima mostra personale presso la Galleria “L’incontro” di Roma, presentato da Renato Guttuso; partecipa a concorsi nazionali ed internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti. Sperimenta anche l’impiego del ferro nella realizzazione del Monumento alla Resistenza di Pesaro. Nel 1964 partecipa a New York alla costituzione del World Craft Council, dove viene eletto membro del direttivo, carica che ricopre fino al 1968. Promotore del C. I. P. A. (Centro Italiano Produzioni d’Arte), con lo scopo di innovare e promuovere un artigianato che sappia inserirsi nella cultura moderna. Intraprende viaggi di studio nei maggiori centri di produzione ceramica a livello internazionale, acquisendo la conoscenza di nuove tecniche. A metà degli anni sessanta trasferisce lo studio nei locali del Pio Sodalizio dei Piceni in Piazza S. Salvatore in Lauro a Roma. Nel 1965 inizia ad elaborare elementi modulari in polistirolo espanso che riversa in ceramica con la tecnica a colaggio: le forme ottenute consentono la produzione di oggetti, sculture e applicazioni nell’architettura. Nel 1968 fonda il Centro Internazionale di Ceramica, dove lavorano ceramisti provenienti da numerosi paesi stranieri; nel 1970, l’Istituto Statale d’Arte di Roma gli conferisce la cattedra di progettazione ceramica. In qualità di designer collabora con numerose industrie della ceramica italiane e straniere. Attenzione particolare rivolge anche alle tecniche antiche quali il bucchero, la terra sigillata, utilizzate in tipologie dal forte impatto evocativo come la stele, il portale, lo scudo, il vaso. Nel 1977 fonda insieme a Piero Dorazio e Giuliana Soprani il Centro Internazionale di Ceramica Montesanto di Todi. A metà degli anni novanta, lasciata la tecnica a colaggio, torna a modellare l’argilla, dando luogo a forme insolite dalle inedite tonalità cromatiche e dalle suggestive sfumature ottenute grazie al sapiente controllo del fuoco di cottura. Nel 2002 ha l’incarico per un triennio, di direttore dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. Ha curato eventi rivolti alla diffusione della ceramica contemporanea italiana e straniera (Ceramic Art Exhibition, Cottaterra, Vaselle d’Autore); estesa è la sua attività di divulgazione attraverso seminari, corsi e workshops tenuti sia in Italia che all’estero. Fra le numerose pubblicazioni, Nino Caruso è autore di opere quali: Ceramica Viva, Decorazione Ceramica, Ceramica Raku, Dizionario dei materiali e delle tecniche ceramiche, Nino Caruso/ceramica Oltre. Per la Rai Tv (Dse) ha curato un programma in dieci puntate intitolato “L’arte della ceramica”. Numerose le mostre allestite in Italia e all’estero in prestigiose sedi e gallerie d’arte: le sue opere sono accolte in musei e collezioni pubbliche e private. Alcune caratterizzano il panorama urbano di Torgiano e di molte città italiane e straniere; la città di Torgiano, per i meriti acquisiti, gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Attualmente svolge la sua attività artistica fra Todi e Roma. .  
   
   
CINEWAY PRESENTA UNA SERATA DA STAR VENERDÌ 6 MARZO 2009  
 
 Anche quest´anno gli infaticabili alunni di Cineway hanno realizzato le loro opere prime (o le loro prime opere!) e ora, prima di calcare il "tappeto rosso", stanno noleggiando smoking e tailleur per la loro serata da star! Durante l´evento verranno proiettati i cortometraggi e i relativi backstage realizzati dagli alunni in corso. Corti: “L´imbarazzo” di Cristian Lavore, Emanuele Coco e Giulio Colacino. “La cupola” di Andrea Rolfini, Nicholas Papadimitriou e Marco Valerio. “Certe invenzioni” di Davide Merizzi, Nicolò Tagliabue e Alessandro Alpini . “Per 10 euro in più” di Alessio Mauro, Enrico Ortu e Neil Devetti. Backstage di: Federica Carbone, Stefano Martinotti, Ottavia Fragnito, Fulvio Re, Paolo Cippone e Alessandro Viola. L’appuntamento è fissato per venerdí 06 marzo 2009, alle ore 20:00, al “Q-beer” in Via Mecenate 76, di fianco agli Studios Rai. L´evento sarà accompagnato da bouffet. E al termine della maratona cinematografica, si potrà finalmente festeggiare con un cocktail degno delle future stelle. Attenti alle punte! Confermare la presenza allo 02-73951673 o inviando una mail a info@cineway. It www. Cineway. It .  
   
   
UN CORSO PER STUDIARE LE TARTARUGHE MARINE  
 
L’arcipelago delle Pelagie è uno tra i pochi luoghi in Italia scelto dalla tartaruga marina (Caretta caretta) come sito di deposizione. Pochi sanno però che tale area è frequentata da questi splendidi animali anche in altri periodi dell’anno. La Necton Marine Research Society da diversi anni si occupa di studi sulla presenza e la distribuzione dei cetacei e delle tartarughe marine nelle acque che circondano l’Arcipelago. Negli ultimi anni i campionamenti hanno infatti dimostrato la presenza nell’area della tartaruga marina Caretta caretta anche nei periodi invernali. Nasce così il Mediterranean Sea Turtle Project un progetto che ha tra i suoi obiettivi anche quello di approfondire le conoscenze biologiche ed etologiche della specie e le ragioni della loro presenza in queste acque anche nei periodi invernali. All’interno della raccolta dati la Necton organizza un corso di formazione aperto a tutti coloro che per passione o studio vogliono approfondire le loro conoscenze sulle tartarughe marine . Il corso di durata settimanale fornisce ai partecipanti, attraverso lezioni teoriche e uscite in mare, la possibilità di prendere parte ad ogni singola fase della ricerca diventando così protagonisti del progetto. Nel corso delle uscite in mare i partecipanti avranno inoltre la possibilità di utilizzare tutta la strumentazione necessaria per la raccolta dati: Plotter, Gps, Ecoscandagli, Macchine Fotografiche e Binocoli. Il progetto si svolgerà dal 20 marzo al10 aprile 2009. Il corso, riconosciuto da Università ed enti, da la possibilità di ricevere crediti formativi. Per ulteriori informazioni e per il programma dettagliato delle attività vi invitiamo a visitare il sito www. Tartarugamarina. It o scrivere a corsi. Necton@email. It .  
   
   
CONVEGNO: IL CONFINE DEL VELO ATTRAVERSATO DA VOCI DI DONNE VERSO LA RICONCILIAZIONE PER PROMUOVERE E STIMOLARE IL DIALOGO INTERCULTURALE TRA CULTURE DIVERSE  
 
Verona - Cosa rappresenta il velo (in arabo “hijab”) per la religione e la cultura musulmane? Come viene percepito nella nostra società? Quale il ruolo delle donne nell’integrazione? Intorno a questi interrogativi si snodano le riflessioni proposte dal convegno “Il confine del velo attraversato da voci di donne verso la riconciliazione”, in calendario sabato 7 marzo, dalle ore 9. 00 alle 17. 00, a Verona (piazza Bra) presso la Sala Convegni della Gran Guardia, promosso e organizzato dalla Commissione Pari Opportunità della Regione del Veneto e dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Verona, in collaborazione con Fondazione Aida/ Teatro Stabile d’Innovazione di Verona. L’appuntamento, che si inserisce nella manifestazione Ottomarzo femminile plurale promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Verona, ha l’obiettivo di stimolare il dialogo interculturale, superando stereotipi e preconcetti, e di cercare un confronto tra le diverse realtà culturali e religiose che contraddistinguono Verona e l’intero territorio veneto, per orientarsi verso una civile convivenza e un’integrazione reale, effettiva, civile e proficua. L’iniziativa è la naturale evoluzione del progetto europeo “Reconcart: Reconciliation through Art, Perceptions of Hijab” ideato per l’Italia da Fondazione Aida. Si tratta di un percorso al femminile che, attraverso il linguaggio dell’arte e del teatro in particolare, ha fatto incontrare donne di cultura e fedi differenti, facendo superare le differenze e creando un ponte di dialogo e convivenza. Il progetto si tradurrà nello spettacolo teatrale “Hijab o del confine”, per la regia di Letizia Quintavalla, e sarà presentato nel pomeriggio alle ore 15. 00, durante la terza sessione del convegno (“Un progetto realizzato a Verona ponte di conoscenza, accettazione e comprensione delle differenze”). Il convegno vuole essere un’occasione per guardare al mondo femminile e a quell’oggetto tangibile e insieme simbolo forte che maggiormente identifica il concetto di diversità, segnando il discrimine tra chi utilizza l’Hijab-velo e chi - per scelta o appartenenza - non lo indossa. Un confronto, dunque, sul velo come “confine” per arrivare oltre, tramite un percorso di “riconciliazione” e dialogo, attraverso le voci di chi, a vario titolo e nei diversi ambiti di vita e di impegno, si occupa di immigrazione e quindi di integrazione, di politiche e quindi di scelte legislative, di informazione e quindi di educazione. La giornata, a partecipazione libera e gratuita, ha uno sguardo internazionale importante per temi, ospiti e linguaggi. Dopo i saluti istituzionali di Flavio Tosi (sindaco del Comune di Verona), Vittorio Di Dio (assessore alle Pari opportunità del Comune di Verona) e Simonetta Tregnago (presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione del Veneto) e l’intervento di Maria Luisa Coppola (assessore alle Politiche di bilancio, Diritti umani e Pari Opportunità della Regione del Veneto), le voci significative di esperti e testimoni tra cui, al mattino, Maria Teresa Coronella, direttore del Sistema statistico regionale del Veneto, Sumaya Abdel Quader, autrice di “Porto il velo, adoro i Queen”, scrittrice di origine giordano-palestinese e fondatrice dell´associazione Gmi (Giovani Musulmani d´Italia. Nel pomeriggio gli interventi di Mohammed Nabil Ben Abdallah, il nuovo ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, in carica dallo scorso novembre; Karima Moual, presidente dell’associazione Genemaghrebina e membro dell’Acmid-donna, giornalista collaboratrice del settimanale "Metropoli" (gruppo Espresso), Ferrial Ben Kelaya ed Elena Migliavacca della Casa di Ramia di Verona, un centro interculturale che è luogo d’incontro per donne migranti e italiane. A moderare il convegno Toni Capuozzo, giornalista vicedirettore del Tg5 e scrittore. .