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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Marzo 2009
PIANO ENERGETICO AMBIENTALE SICILIANO. IL 13 MARZO LA PRESENTAZIONE DI LOMBARDO E RIFKIN  
 
Palermo, 3 marzo 2009 – Con l’approvazione del Piano Energetico Ambientale (Pears), la giunta regionale di Governo, mette la Sicilia all’avanguardia della terza rivoluzione industriale. Da adesso ciascun siciliano potrà produrre la propria energia. Il piano energetico ambientale della Regione Siciliana, che verrà presentato con un apposito evento il prossimo 13 marzo a Palermo dal Presidente Raffaele Lombardo e dal professor Jeremy Rifkin, si pone in linea con le direttive energetiche e climatiche del Parlamento Europeo. La Sicilia, avrà dunque un piano energetico ispirato al modello di internet, in cui ciascuna impresa, ciascun ente locale, ciascuna famiglia potrà presentare domanda per ottenere finanziamenti per produrre energia sul territorio, a partire dalle fonti rinnovabili valorizzando al massimo la capacità di edifici vecchi e nuovi di diventare centrali energetiche, integrando le tecnologie solari e eoliche, lo stoccaggio sotto forma di idrogeno dell’energia prodotta, e il suo uso come carburante pulito, e scambiarsi l’energia prodotta localmente attraverso reti controllate da sistemi elettronici intelligenti. Ispirato alla visione dell’economista Jeremy Rifkin, che da anni consiglia i leader politici e industriali, e ha indirizzato le politiche climatiche ed energetiche dell’Unione Europea, il Pears permetterà a tutti i siciliani di diventare protagonisti del proprio destino energetico. In particolare il piano, punta a diffondere su tutto il territorio regionale, sistemi eolici di piccola taglia per le famiglie e la comunità, reti elettriche intelligenti, sistemi di accumulo e trasporto a idrogeno e a far fronte alle necessità dell’industria attraverso sistemi solari termodinamici ispirati alla tecnologia innovativa a Sali fusi introdotta dal premio Nobel professor Carlo Rubbia. La Sicilia svilupperà in parallelo tutti e quattro i cosiddetti pilastri della terza rivoluzione industriale: energie rinnovabili, edifici a energia positiva, idrogeno e “smart grids” che permetteranno di conseguire la progressiva decarbonizzazione del sistema produttivo Siciliano. “Questo Piano –afferma l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giuseppe Sorbello- contribuirà in maniera sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto e creerà decine di migliaia di posti di lavoro, nuova impresa ad alta tecnologia e crescita economica e industriale secondo la filosofia del Green New Deal e della strategia di crescita economica dell’Unione Europea conosciuta come Agenda di Lisbona”. “L’unione Europea – sottolinea il Dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Rossana Interlandi- identifica nella Terza Rivoluzione Industriale lo scenario energetico per raggiungere l’obiettivo di una Europa post carbon e post nuclear, in cui tutti i consumatori siano messi in condizione di diventare anche produttori di energia”. Tutti i cittadini siciliani potranno adottare e installare le più moderne tecnologie disponibili sul mercato, acquisirle attraverso fondi di provenienza europea resi disponibili tramite specifici schemi di finanziamento appositamente studiati dalla Regione Siciliana, e portati a conoscenza di tutta la cittadinanza attraverso la propria rete di sportelli comunali e provinciali in un grande sforzo storico tendente a portare la Sicilia all’avanguardia in tema energetico verso un destino di indipendenza energetica permessa dallo sfruttamento in modo nuovo della fonte più vecchia di tutte, il sole, la sola fonte energetica che non si esaurirà mai e di cui la Sicilia dispone in abbondanza. .  
   
   
ENEA: WORKSHOP TECNOLOGIE DUALI PER LA SECURITY: STRATEGIE LOCALI E PROSPETTIVE EUROPEE  
 
 Roma, 3 marzo 2009 - La crescente richiesta da parte della società civile di aumentare le proprie difese per la prevenzione e la neutralizzazione di pericoli esterni dovuti ad eventi non convenzionali (atti criminali, attentati terroristici), rende necessario un forte impegno per lo sviluppo tecnologico di soluzioni utili nel campo della security. Queste motivazioni devono coinvolgere, in uno sforzo comune, gli Enti di Ricerca, le Università e il mondo industriale per la ricerca di strategie comuni con gli amministratori locali, che possano giovarsi delle esperienze e delle professionalità sviluppate in ambito militare. Durante il workshop saranno presentate le opportunità di finanziamento esistenti nell’ambito di progetti di ricerca, a livello sia locale che internazionale, per lo sviluppo di tecnologie “dual use” per la security. La tavola rotonda tra i diversi stakeholders che conclude i lavori, ha l’obiettivo di favorire l’incontro su interessi condivisi ed avviare percorsi di collaborazione che portino anche all’identificazione di strumenti di raccordo istituzionale. Programma 9:30 Introducono e presiedono i lavori : Prof. Luigi Paganetto Presidente Enea; On. Mario Tassone Presidente Copit; 10:00 L’impegno delle Istituzioni per la security: Sen. Guido Possa Presidente Commissione Ricerca Scientifica – Senato della Repubblica; On. Andrea Lulli Presidente Commissione Attività Produttive - Camera dei Deputati; Gen. B. Giuseppe Adami Comandante della Scuola Interforze per la Difesa Nbc Rieti; Rappresentante Stato Maggiore Difesa; 11:00 Il know how nel campo della sensoristica e le opportunità di finanziamento: Dr. A. Palucci Enea; Dr. Ssa A. M. Fiorello Selex-sistemi Integrati; Dr. M. Busuoli Enea Bruxelles; Prof. A. Cassone Istituto Superiore di Sanità; Dr. L. Avaldi Cnr Imip; Dr. S. Mengali Creo; Prof. S. Martellucci Università Tor Vergata; Amm. Isp. Onofrio Flagiello Comandante 5° Reparto Segredifesa; Ten. Col. Franco Salerno Scuola Interforze per la difesa Nbc Rieti. 12:00 Tavola rotonda: Security e Dual Use: Importanza della interazione: Coordina: Dr. Ssa Roberta Fantoni Enea; On. A. Mazzoli Presidente Parco Scientifico e Tecnologico Alto Lazio; Avv. M. Di Dalmazio Regione Abruzzo; Dr. G. Manzella Provincia di Roma; Prof. C. Corsi Presidente Creo; Dott. Ssa F. Saccà Presidente Filas. 4 Marzo 2009 Enea Via Giulio Romano, 41 – Roma. .  
   
   
REGIONE LAZIO STANZIA 30 MILIONI PER MUTUI CASA  
 
 Roma, 3 marzo 2009 - La giunta regionale del Lazio ha dato il via il 27 febbraio al “fondo di solidarietà per i mutui” definendo i requisiti per l’accesso alle risorse regionali. Il fondo di solidarietà per i mutui, istituito con la Legge Finanziaria Regionale 2009, è una delle più importanti misure ‘anti-crisi’ della Regione Lazio. Il suo obiettivo è quello di compensare le situazioni di disagio economico di chi ha contratto mutui fondiari e ipotecari con le banche per l’acquisto, la costruzione, il recupero o l’autorecupero della cosiddetta ‘prima casa’. A tal fine la Regione ha stanziato 10 milioni di euro annui fino al 2011. Il fondo potrà intervenire in due modi: attraverso la sospensione dell’ammortamento della rata del mutuo, per un periodo non superiore ai 18 mesi, oppure favorendo la rinegoziazione del mutuo stesso. Potranno accedere alle risorse del fondo: i nuclei familiari con un reddito Isee fino a 25mila euro, tutti coloro che dopo aver acceso un mutuo hanno perso il posto di lavoro (nella misura in cui questo evento incida sul reddito familiare in misura non inferiore al 30% del reddito complessivo), le famiglie in difficoltà a causa della morte di uno dei componenti o di un incidente grave subito da uno di loro, le giovani coppie, i lavoratori atipici, le coppie separate. Inoltre, alle risorse del bando potranno accedere anche le cooperative che intendano effettuare interventi di recupero di immobili pubblici, con la clausola che il 70% dei soci assegnatari dell’appartamento abbiano un reddito Isee inferiore ai 25mila euro. Non potrà accedere ai bandi invece chi è in possesso di altre case di proprietà. “In questo momento di crisi dobbiamo essere vicini a chi è in forte difficoltà – ha detto l’assessore alle Politiche della Casa Mario Di Carlo – perché il combinato disposto di quella che era, fino a poco fa, la facilità eccessiva di accesso ai mutui e la stretta attuale rischia di gettare nel panico decine di famiglie. A chi ha difficoltà diamo, con questo provvedimento, 18 mesi di respiro”, ha concluso l’assessore. “L’obiettivo del fondo è quello di aiutare tutte quelle persone che per un qualche evento sfortunato non sono più in condizione di pagare la rata del mutuo – ha illustrato l’assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri, che ha presentato il provvedimento di concerto con l’assessore alle Politiche per la Casa Mario Di Carlo – In questo momento di crisi economica abbiamo scelto di intervenire direttamente sui redditi sostenendo così gli sforzi di tante famiglie e tante persone che improvvisamente si trovano in difficoltà. È una delle tante iniziativa che la Regione Lazio sta mettendo in campo per aiutare le fasce sociali più deboli. ” “Questo è un altro esempio concreto dell’attenzione che questa amministrazione dedica alla situazione delle persone e delle famiglie in difficoltà nella nostra regione – ha dichiarato il presidente della Regione Piero Marrazzo – non potevamo lasciare soli i cittadini, che già lottano contro gli effetti della crisi economica, di fronte al rischio di perdere il bene fondamentale, la casa. ” Le domande potranno partire 30 giorni dopo la pubblicazione della delibera sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. .  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA NELLE MARCHE, SQUADRE TECNICHE PER MONITORARE I RISCHI  
 
 Ancona, 3 marzo 2009 - Garantire la sicurezza delle scuole attraverso controlli effettuati da apposite squadre composte da due tecnici. Tutti gli edifici scolastici delle Marche verranno monitorati, sul posto, da esperti messi a disposizione dal Provveditorato opere pubbliche dell´Emilia Romagna e Marche (ex Genio civile), e dagli enti locali proprietari degli edifici (Province e Comuni), coadiuvati dai responsabili della sicurezza delle singole scuole. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Lavori Pubblici, Gianluca Carrabs, che ha recepito l´intesa tra Governo e Regioni del 29 gennaio 2009. ´L´indagine ´ spiega l´assessore Carrabs - riguardera` gli elementi non strutturali degli edifici, in modo da prevenire incidenti come quello accaduto, in Piemonte, nella scuola di Rivoli, lo scorso 22 novembre, dove il cedimento di un controsoffitto ha purtroppo fatto perdere la giovane vita di uno studente. Le Marche sono una delle prime Regioni a recepire l´intesa e ad avviare i monitoraggi. Partono avvantaggiate anche perche` sono una delle poche ad avere ultimato l´Anagrafe degli edifici scolastici: un censimento di tutte le scuole, per accertare consistenza, situazione e funzionalita` degli immobili. Lo scorso 18 febbraio si e` riunito il Gruppo di lavoro, previsto dall´Intesa, e sono state subito costituite le squadre di tecnici. La precedenza nei sopralluoghi va agli edifici per i quali l´Anagrafe dell´edilizia scolastica ha evidenziato situazioni di potenziale pericolo e di carenza delle manutenzione. La sicurezza delle scuole e` una priorita` della Regione e un problema che poniamo all´attenzione della pubblica amministrazione con forza. L´avvio dei sopralluoghi e` imminente. Confidiamo nella sensibilita` e nella massima collaborazione da parte delle amministrazioni locali e del personale tecnico´. Il Gruppo di lavoro, che coordinera` le squadre tecniche, e` composto dall´assessore ai Lavori Pubblici, Gianluca Carrabs, e da funzionari della Regione, del Provveditorato interregionale opere pubbliche, dell´Ufficio scolastico regionale, dell´Anci (Comuni), dell´Uncem (Comunita` montane), dell´Upi (Province). Di ogni sopralluogo verra` redatto un verbale, con la tipologia e i costi stimati degli investimenti eventualmente necessari. Le rilevazioni dovranno concludersi entro sei mesi, pena interventi sostitutivi delle Prefetture. Sulla base dell´Anagrafe curata dalla Regione, il 46 per cento degli edifici scolastici marchigiani dispone del certificato di agibilita`. 1. 062 non sono stati progettati in base alla normativa antisismica, perche` costruiti antecedentemente all´entrata in vigore della legge (la n. 64 del 1974, operativa dal 1983): una parte di questi immobili e` comunque oggetto di interventi di miglioramento sismico, a seguito della ricostruzione post terremoto. .  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA NEL LAZIO: ALLE 5 PROVINCE ASSEGNATI 45 MILIONI  
 
Roma, 2 marzo 2009 - La giunta regionale del Lazio ha approvato il 27 febbraio la delibera che, nella previsione di un Fondo straordinario triennale di 45. 000. 000 di euro per l’edilizia scolastica, ha definito la ripartizione dei finanziamenti per le amministrazioni provinciali. Le disponibilità del fondo vengono ripartite secondo l’entità della popolazione studentesca delle scuole secondarie di secondo grado di ciascuna delle Province della Regione. In questo senso, secondo i dati forniti dall’ufficio scolastico Regionale per il Lazio, riferiti all’anno scolastico 2008/2009, la popolazione studentesca risulta così suddivisa:
Provincia Numero di alunni Percentuale
Frosinone 26. 729 10,732%
Latina 27. 944 11,220%
Rieti 7. 668 3,079%
Roma 174. 420 70,035%
Viterbo 12. 287 4,934%
Totale 249. 048 100,00%
“Con tali premesse – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Bruno Astorre – al fine di consentire la programmazione di interventi urgenti e improcrastinabili, si è intanto attribuito a ciascuna amministrazione provinciale un importo fisso di 1. 000. 000 €, a valere sull’annualità 2009, ferma restando la ripartizione delle disponibilità residue del fondo secondo il numero della popolazione studentesca”. Al tempo stesso, si è poi definita la ripartizione dei finanziamenti per ogni provincia nel modo seguente:
Provincia % 2009 2010 2011 Totali €
Frosinone 10. 732 1. 000. 000 3. 219. 740,77 1. 073. 246,93 5. 292. 987,70
Latina 11,220 1. 000. 000 3. 366. 098,10 1. 122. 032,70 5. 488. 130,80
Rieti 3,079 1. 000. 000 923. 677,37 307. 892,45 2. 231. 569,82
Roma 70,035 1. 000. 000 21. 010. 407,63 7. 003. 469,21 29. 013. 876,84
Viterbo 4,934 1. 000. 000 1. 480. 076,13 493. 358,71 2. 973. 434,84
Totali 100 5. 000. 000 30. 000. 000 10. 000. 000 45. 000. 000,
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BARRIERE ARCHITETTONICHE: LA REGIONE LIGURIA STANZIA 1 MILIONE E 400MILA EURO  
 
Genova, 3 marzo 2009 - - La giunta regionale del Lazio ha approvato il 27 febbraio , su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Bruno Astorre, la delibera che autorizza la spesa di 1. 400. 000 euro per il finanziamento di ulteriori 261 domande, comprese nella graduatoria approvata il 24 ottobre 2008, in merito alle provvidenze atte a favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Gli interventi riguardano l’intero territorio della Regione. “Ringrazio la Giunta – ha detto l’assessore Astorre – per aver reso possibile, nonostante le difficoltà del quadro economico dell’Amministrazione, la disponibilità di ulteriori contributi, un segno di civiltà e di servizio ai cittadini”. .  
   
   
MATERA, SARA’ DELOCALIZZATO IMPIANTO CALCESTRUZZI  
 
Matera, 3 marzo 2009 - Sarà delocalizzato al nuovo sito in località Ciccolocane – Vallone S. Lucia l’impianto per la produzione di calcestruzzi preconfezionati, posti a margine della strada di San Vito. La decisione è stata presa venerdì scorso dalla Conferenza di Servizi, riunita al Palazzo Municipale per esaminare la richiesta di variante urbanistica relativa alla delocalizzazione dell’impianto. La riunione è stata presieduta dall’Assessore Comunale all’Urbanistica Antonella Guida, alla presenza del dirigente di settore, nonché responsabile del procedimento, Giuseppe Montemurro, dei delegati del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata Francesco Tataranni (Ufficio Urbanistica e Tutela del Paesaggio) e Paolo Severino (Ufficio Geologico ed Attività Estrattive), del delegato della Provincia di Matera Giancarlo De Angelis e del dott. Mariano Ruggieri in rappresentanza dell’Asm di Matera, nonché del progettista Roberto Bolettieri e del redattore degli elaborati geologico-tecnici e delle verifiche idrauliche il Mario Alfino. L’assessore Guida ha illustrato la variante al Prg vigente e il relativo progetto, con le motivazioni che rendono insostenibile il permanere della struttura in un sito inadeguato sia per le funzioni e le attività che lo connotano sia per la non compatibilità ambientale e paesaggistica, ricadendo a margine del centro urbano e nel perimetro del Parco delle Chiese Rupestri. “Tali incompatibilità – ha affermato l’Assessore Guida - motivano una immediata delocalizzazione dell’impianto, che dopo anni necessita di un altro sito”. Il possibile nuovo sito è stato quindi individuato dall’Ing Montemurro nell’area in prossimità della Stazione ferroviaria del Borgo Venusio, al nuovo sito in località Ciccolocane – Vallone S. Lucia. “Si tratta di un sito – ha evidenziato Montemurro - dove sono già presenti altre strutture industriali e produttive da tempo in attività e che pertanto non andrebbe a costituire un elemento incongruo per il contesto territoriale, paesaggistico ed urbanistico. La delocalizzazione in tale sito trova ulteriore motivazione nella indisponibilità per inadeguatezza di aree già esistenti che possano essere utilizzate per tale impianto”. Con il parere favorevole di tutti gli intervenuti, la Conferenza di Servizi ha quindi autorizzato l’Amministrazione Comunale di Matera ad adottare la variante urbanistica relativa alla “Delocalizzazione Impianto per la produzione di calcestruzzi preconfezionati posto a margine della strada vicinale di S. Vito al nuovo sito in località Ciccolocane – Vallone S. Lucia”e a procedere allo smantellamento della vecchia struttura. .  
   
   
IRIS, ACCORDO IN REGIONE:. NESSUN LICENZIAMENTO E PIANO INDUSTRIALE DI RILANCIO E CONSOLIDAMENTO PER I PROSSIMI TRE ANNI.  
 
Bologna, 3 marzo 2009 – Accordo in serata per Iris Ceramica, che ha accolto la richiesta di Regione, sindacati ed Enti Locali per il ritiro della procedura di messa in liquidazione dell’azienda modenese. L’intesa è stata raggiunta il 27 febbraio in Regione, nel terzo e decisivo incontro tra proprietà, sindacati e istituzioni che hanno condiviso un nuovo piano industriale . “E’ un buon accordo – ha commentato Duccio Campagnoli, assessore regionale alle Attività produttive – Iris Ceramica non chiude e proseguirà l’attività produttiva. Abbiamo condiviso un nuovo piano industriale, con il rilancio delle produzioni più innovative e il riequilibrio economico, finanziario e produttivo della società entro i prossimi tre anni”. Confermata l’attività dello stabilimento di Viano e l’integrazione in un unico polo produttivo di quelli di Sassuolo e Fiorano. Nessun licenziamento, dunque. L’intesa assicurerà l’occupazione di almeno 500 lavoratori, con il ricorso alla cassa integrazione a rotazione e ai pensionamenti. “Un accordo davvero importante – è il commento di Campagnoli - per il quale va il ringraziamento alla proprietà, che ha accolto il nostro invito alla responsabilità sociale e a investire nel futuro. Allo stesso modo va dato atto del grande impegno profuso dalle organizzazione sindacali dei lavoratori per salvare questo patrimonio produttivo”. Ora proprietà e organizzazioni sindacali dovranno definire i dettagli dell’intesa, “ma possiamo già dire che l’accordo rappresenta e conferma il principio che in Emilia-romagna pratichiamo per affrontare la crisi in atto: un patto tra imprese, sindacati e istituzioni per salvaguardare la capacità produttiva e del lavoro. “L’intesa – ha concluso Campagnoli - è anche la conferma che il settore ceramico, così strategico per la nostra regione, ha in sé le risorse per superare questa crisi e confermare la leadership internazionale del made in Italy”. .  
   
   
CERAMICA: AL VIA BANDO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE LAZIALI  
 
Roma, 3 marzo 2009 - Pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio n. 8 del 28 febbraio 2009 il bando che concede contributi agli investimenti delle imprese del settore ceramico e della filiera connessa nell´ambito Progetto Complesso denominato "Identità, Innovazione, Ambiente", in attuazione del Por Fesr Lazio 2007-2013. I programmi di investimento ammissibili riguardano una o più tipologie di intervento; le proposte di investimento, di importo pari o superiore a 50. 000 euro nel caso di imprese singole e pari o superiore a 100. 000 euro nel caso di aggregazioni tra imprese, devono essere articolate sulla base delle seguenti tipologie di intervento: Ambiente: riciclaggio e recupero, Emissioni, Efficienza energetica, Internazionalizzazione/manager della competitività, Difettologia. La presentazione delle domande avviene in due fasi: a) prenotazione telematica; b) invio postale della domanda in formato cartaceo (con allegati); La prenotazione telematica prevede la compilazione on-line di un apposito modulo sul sito www. Incentivi. Lazio. It, direttamente accessibile da www. Sviluppo. Lazio. It, e consente di ottenere un numero identificativo del progetto. Tale procedura è aperta dalle ore 9 del 2 marzo 2009, e rimarrà aperta fino alle ore 18 del sessantesimo giorno successivo. La domanda in formato cartaceo, redatta secondo lo schema allegato all´Avviso Pubblico, assieme alla documentazione richiesta, devono essere inviate a Sviluppo Lazio entro il 4 maggio 2009 tramite raccomandata A. R. , per la quale farà fede il timbro postale di partenza. Per informazioni: Numero verde Investelazio 800 264 525. .  
   
   
SOGEFI: CHIUDE IN UTILE (28,5 MILIONI) UN ANNO DI CRISI PER IL SETTORE AUTO  
 
Milano, 3 marzo 2009 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi Spa, riunitosi il 26 febbraio sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato la proposta di bilancio civilistico e il bilancio consolidato per l’esercizio 2008. Andamento della gestione Nel corso del 2008 la crisi finanziaria globale ha determinato un forte rallentamento dell’economia, in particolare del livello dei consumi. Uno dei settori più colpiti è stato quello automobilistico, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti. A partire dal mese di settembre la domanda e la produzione di autoveicoli si sono progressivamente ridimensionate su tutti i principali mercati, con un calo intorno al 20% rispetto all’analogo periodo 2007. Nella sola Europa, principale mercato di riferimento del gruppo Sogefi, le vendite di auto nuove hanno registrato la maggiore riduzione degli ultimi 15 anni. In tale scenario, la società ha chiuso l’esercizio con un risultato netto positivo (28,5 milioni di euro), in calo rispetto al 2007. I ricavi, attestatisi a oltre 1 miliardo di euro, hanno registrato una sostanziale tenuta rispetto all’anno precedente, soprattutto nella Divisione Componenti per Sospensioni, mentre la redditività ha risentito anche dell’effetto cambi e dell’andamento sfavorevole delle poste straordinarie rispetto al 2007. Nel corso del 2008, inoltre, Sogefi ha avviato azioni di ristrutturazione e riduzione dei costi per contrastare la congiuntura negativa ed è entrata in un mercato promettente come l’India nella Divisione Filtrazione. Nella Divisione per Componenti per Sospensioni, nel 2008 Sogefi ha dato vita a una nuova iniziativa per realizzare prodotti con materiali alternativi all’acciaio per rendere i veicoli più leggeri e dunque meno inquinanti. Risultati consolidati I ricavi consolidati sono ammontati a 1. 017,5 milioni di euro, in calo del 5,1% rispetto a 1. 071,8 2 milioni di euro nel 2007. La variazione è sostanzialmente riconducibile al significativo rallentamento del business nel quarto trimestre dell’anno. I mercati più colpiti sono stati l’Europa e gli Stati Uniti, mentre in Sud America si è registrato un incremento a doppia cifra delle vendite (+17,9%). La riduzione dei ricavi ha maggiormente riguardato la Divisione Filtrazione (-9,3%), mentre la Divisione Componenti per Sospensioni ha registrato una sostanziale tenuta (-0,5%) grazie all’aumento dei prezzi di vendita. Il dato complessivo dei ricavi risente anche dalla svalutazione della sterlina inglese sull’euro (valuta di consolidamento): a parità di cambi, sarebbero ammontati a 1. 039,9 milioni di euro, con una flessione limitata al 3% rispetto al 2007. La redditività dell’esercizio è stata negativamente influenzata dalle minori vendite, dai cambi e dall’andamento sfavorevole delle poste straordinarie rispetto al precedente esercizio. L’utile operativo consolidato è dunque ammontato a 87,6 milioni di euro (8,6% dei ricavi), in calo rispetto ai 113,6 milioni (10,6% dei ricavi) nel 2007, anche in presenza di un generalizzato incremento di costo per materiali ed energie. Le quotazioni degli acciai sono salite del 25% e i maggiori costi sono stati sostanzialmente trasferiti sui prezzi di vendita con un differimento temporale di qualche mese. L’ebitda consolidato è sceso a 104,9 milioni di euro (10,3% dei ricavi) rispetto a 134,6 milioni (12,6% dei ricavi) nel 2007, mentre l’Ebit consolidato è stato pari a 62,4 milioni di euro (6,1% dei ricavi) rispetto a 89,9 milioni nel 2007 (8,4% dei ricavi). L’ebitda e l’Ebit risentono del minore utile operativo, dei maggiori oneri per ristrutturazioni (11,5 milioni di euro contro 7,6 milioni nell’anno precedente) e dell’assenza nell’esercizio 2008 di poste straordinarie positive, di cui il precedente esercizio aveva beneficiato per 9 milioni di euro. L’utile prima delle imposte e della quota di azionisti terzi è stato pari a 48,2 milioni di euro, in calo rispetto a 80,6 milioni di euro nel 2007. Il dato ha risentito dell’aumento degli oneri finanziari per il maggiore indebitamento dovuto all’esborso per dividendi (159,5 milioni euro) sostenuto nell’esercizio. L’utile netto consolidato si è attestato a 28,5 milioni di euro (2,8% dei ricavi), in riduzione del 45,4% rispetto a 52,2 milioni di euro (4,9% dei ricavi) nel 2007. L’indebitamento finanziario netto al termine dell’esercizio ammontava a 257,2 milioni di euro, in aumento rispetto al dato di fine 2007 (92,4 milioni di euro) per la già menzionata distribuzione di dividendi. L’indebitamento finanziario netto risulta invece in lieve riduzione rispetto al dato al 30 settembre 2008 (263,3 milioni di euro) Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2008 ammontava a 160,9 milioni di euro, rispetto a 310,9 milioni a fine 2007. Il Roe (redditività sul patrimonio netto) è stato del 12,1% (17,7% nel 2007), mentre il Roi (rendimento sul capitale investito) è sceso al 14,6% (21,4% nel 2007). I dipendenti del gruppo Sogefi al 31 dicembre 2008 erano 6. 100, inclusi i 155 addetti della nuova società indiana (6. 208 a fine 2007). I dipendenti in attività a fine 2008, tenendo conto delle chiusure temporanee di alcuni stabilimenti per contrastare il calo della domanda, erano 5. 831. Divisione Filtrazione I ricavi della Divisione Filtrazione sono ammontati a 497,5 milioni di euro, in riduzione del 9,3% rispetto a 548,2 milioni di euro a fine 2007. Il dato risente della flessione della domanda nei mercati europei del ricambio, nonostante la positiva performance ottenuta nell’area Mercosur (+13,9%). La redditività è risultata in calo, anche per gli oneri di chiusura di due stabilimenti (in Italia e Spagna), con l’Ebitda a 44 milioni di euro (67,8 milioni nei dodici mesi precedenti) e l’Ebit a 26,6 milioni di euro (49,1 milioni nel 2007). Nel mese di novembre Sogefi è entrata nel mercato indiano della filtrazione acquistando, con un investimento di 4,7 milioni di euro, il 60% delle società M. N. Ramarao Filters Private Co. Ltd ed Emw Environmental Technologies Private Co. Ltd, che operano nei settori dei veicoli a due, tre e quattro ruote, oltre che nella filtrazione industriale. Con l’apporto della tecnologia Sogefi, le società potranno potenziare la propria competitività e incrementare i volumi di attività. Divisione Componenti per Sospensioni La crescita sul mercato brasiliano e l’incremento dei prezzi di vendita hanno consentito alla Divisione Componenti per Sospensioni di realizzare ricavi consolidati per 521,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea con 524,6 milioni di euro del 2007. L’ebitda consolidato è ammontato a 64,5 milioni di euro (75,8 milioni nel 2007), mentre l’Ebit consolidato è stato pari a 40,2 milioni di euro (50,3 milioni nel 2007). Tali risultati non sono stati influenzati dall’incendio che nel mese di luglio ha distrutto lo stabilimento gallese di Clydach, poiché i danni saranno interamente coperti da contratti di assicurazione e le forniture sono state garantite da altri siti produttivi. Nell’esercizio, inoltre, è stata costituita una joint-venture paritaria con la società francese Sardou Sa per lo sviluppo, produzione e commercializzazione nel medio termine di prodotti in materiali alternativi all’acciaio, con obiettivo di fornire al mercato componenti per la riduzione del peso dei veicoli rendendoli, conseguentemente, meno inquinanti. Risultati della Capogruppo La società capogruppo Sogefi Spa ha realizzato un utile netto pari a 29,2 milioni di euro, in miglioramento del 12,2% rispetto a 26 milioni dell’esercizio precedente, grazie ai maggiori dividendi percepiti dalle controllate e all’assenza di oneri straordinari per acquisizioni non realizzate, che nel 2007 avevano avuto un impatto di 5,3 milioni di euro. Il patrimonio netto di Sogefi Spa al 31 dicembre 2008 era di 130,3 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 258,2 milioni nel 2007 a seguito dei già citati esborsi per dividendi. Evoluzione prevedibile per l’intero esercizio La crisi del settore automotive proseguirà anche nel 2009 ed è presumibilmente destinata ad aggravarsi. In particolare, in tutti i mercati maturi si registrerà un sensibile calo di domanda e di produzione di veicoli rispetto al 2008, anche in presenza di azioni di sostegno statali. In tale contesto, Sogefi prevede una riduzione dei ricavi e della redditività rispetto al 2008, nonostante i benefici derivanti dalla riduzione del costo dei materiali e dell’energia. Per fare fronte alla crisi del mercato, il gruppo attiverà ulteriori e drastiche misure per la riduzione di tutti i fattori di costo, soprattutto degli oneri di struttura. Assemblea degli Azionisti L’assemblea degli Azionisti di Sogefi è convocata in prima convocazione per il 23 aprile 2009 e in seconda convocazione per il 24 aprile 2009. Il Consiglio di Amministrazione della società, in considerazione dell’attuale situazione dell’economia e del mercato dell’auto, ha deciso di proporre la non distribuzione di dividendi per l’esercizio 2008. Il Consiglio ha inoltre deliberato: _ di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti un piano di stock option per il 2009 destinato a dirigenti del Gruppo per un massimo di N° 2. 400. 000 opzioni e la proposta riservata ai soggetti già beneficiari dei piani di phantom stock option 2007 e 2008 che siano ancora dipendenti della società o di società controllate di sostituire i citati piani di phantom con un piano di stock option straordinario 2009; _ di proporre all’Assemblea degli Azionisti la revoca ed il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione stesso per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di massimo 4 milioni di azioni proprie (comprese N° 1. 956. 000 azioni proprie ad oggi detenute, corrispondenti all’1,68% del capitale sociale ordinario) a un prezzo unitario che non dovrà essere superiore al 10% ed inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione. La motivazione principale per cui viene rinnovata l’autorizzazione è la possibilità di investire in azioni della società a prezzi inferiori al loro effettivo valore, basato sulla reale consistenza economica del patrimonio netto e sulle prospettive reddituali. _ di proporre all’Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio stesso per aumenti di capitale fino a un importo massimo di 250 milioni di euro, per aumenti di capitale sociale a favore di dipendenti per un importo massimo di 5,2 milioni di euro, e per emettere prestiti obbligazionari convertibili nei limiti di legge. L’assemblea degli Azionisti sarà anche tenuta, in sede ordinaria, a deliberare in merito al rinnovo del Collegio Sindacale per il triennio 2009-2011. Nuovo Cfo e Investor Relator Il Consiglio di Amministrazione, infine, ha deliberato la nomina, con il conferimento dei relativi poteri, del dr. Giancarlo Coppa quale Chief Financial Officer, Investor Relator e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari del Gruppo. .  
   
   
MARAZZATO IN LIQUIDAZIONE: DEFISCALIZZARE LE AZIENDE CHE MANTENGONO I POSTI DI LAVORO SUL TERRITORIO  
 
Venezia, 2009 - “Defiscalizziamo tutte le attività commerciali che anche in un periodo di crisi mantengono i posti di lavoro. Aiutiamo così le aziende e gli imprenditori che salvano l’occupazione, gli stipendi dei lavoratori e i consumi”. E’ quanto ha proposto 27 febbraio il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato, prendendo spunto dalla liquidazione della Marazzato, che suggerisce una strategia per affrontare la congiuntura economica sfavorevole soprattutto alle imprese piccole e medie del Nordest. “Il Governo ha stanziato grossi fondi per la rottamazione delle vecchie vetture, ma non so – afferma Manzato – se questi enormi investimenti ed agevolazioni abbiano una contropartita nel mondo dell’industria dell’automobile. Ovvero: da un lato lo Stato consente la rottamazione, dall’altro non si può essere sicuri che a tutte queste agevolazioni corrisponda il mantenimento del lavoro in loco da parte delle grandi imprese, che in teoria possono ricominciare a de localizzare senza investire sul territorio. Oggi il problema non è incentivare la produzione, ma stimolare la domanda e il consumo. Per questa ragione la mossa da attuare è defiscalizzare chi mantiene lo stesso numero di posti di lavoro nel luogo di produzione, e non portandoli all’estero. Questa è la miglior manovra anticrisi che permetterebbe di salvare l’occupazione nel Paese, ed impedire casi eclatanti come quello della liquidazione di Marazzato a Treviso, che pur è una concessionaria storica con un bilancio più che positivo fino a due anni .