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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 03 Marzo 2009 |
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LA GIUNTA MARCHIGIANA APPROVA PROGETTO SPERIMENTALE ACCOGLIENZA PER ZONE ASUR FANO,URBINO E SAN SALVATORE DI PESARO. |
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Ancona, 3 Marzo 2009 - La Giunta regionale ha approvato un progetto sperimentale di accoglienza che durera` dodici mesi, riguardante le zone territoriali Asur di Fano e Urbino e il San Salvatore di Pesaro. Il progetto riguarda i tempi di prenotazione, la segnaletica per accedere al servizio, il front e back office, le sale d´attesa e i percorsi interni, le informazioni in tempo reale sul rispetto degli orari di prenotazione, i rapporti tra personale e utenza. ´I tempi di prenotazione accettabili ´ sottolinea Almerino Mezzolani, assessore alla Sanita` ´ rivestono nel contesto della sanita` attuale un ruolo fondamentale, fino al punto da risultare il primo criterio di scelta della struttura a cui rivolgersi. Percio`, oltre che sugli altri aspetti del progetto, ci concentriamo su questo versante. Nostri obiettivi sono migliorare l´informazione all´utenza, promuovere l´educazione sanitaria, soprattutto attraverso la prevenzione, razionalizzare il flusso di lavoro delle risorse umane, aumentare la qualita` percepita. Ci proponiamo di raggiungerli tramite una vera e propria ingegnerizzazione delle procedure, in modo da offrire ai cittadini criteri tangibili e misurabili accessori alla prestazione medica. In questa prospettiva sara` possibile limitare i flussi di mobilita` passiva, tenendo comunque conto che l´obiettivo prioritario e` l´alta qualita` dei servizi sanitari erogati´. Il progetto si compone di quattro parti. La prima riguarda le procedure di diagnostica e gli ambulatori, la seconda la privacy, la terza le sale d´attesa, la quarta il software di connessione tra front e back office. I costi del progetto sono di 36mila euro per il San Salvatore, 58mila 800 per la zona di Fano e 25mila 200 per quella di Urbino. Accanto al progetto di accoglienza verra` attivato anche un progetto pubblicitario, in grado di garantire entrate finanziarie, in base alle norme sulle partnership pubblico private per sponsorizzazioni. La durata del progetto complessivo sara` di un anno, ma in caso di raggiungimento dei risultati attesi, dalla sperimentazione si passera` alla sua estensione su tutto il territorio regionale. . |
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198 MILIONI DI EURO INVESTITI PER GLI OSPEDALI LIGURI |
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Genova, 3 marzo 2009 - La Giunta Regionale ha approvato il 27 Febbraio la proposta di Accordo di Programma con il Governo che il Consiglio Regionale discuterà nelle prossime settimane per interventi a favore degli ospedali liguri. Con un investimento di circa 188 milioni da parte dello Stato e di 10 milioni della Regione si attivano finanziamenti per 387 milioni di euro. Ciò è reso possibile dalla decisione del Governo Prodi di stanziare nel 2007 e nel 2008 2,5-3 miliardi all´anno per gli interventi in Sanita. Lo hanno annunciato oggi, nella conferenza di dopo-giunta, il presidente Claudio Burlando e l´assessore alla Sanità, Claudio Montaldo. Nella proposta sono compresi il nuovo Ospedale di La Spezia per un totale di 188 milioni di euro di cui 117 tra Stato e Regione oltre al recupero dei precedenti stanziamenti e l´alienazione dell´Ospedale S. Andrea, il nuovo Ospedale Galliera con 44 milioni di euro tra Stato e Regione e 116 di risorse proprie. Inoltre sono previsti anche interventi per l´Ospedale S. Martino, 5 milioni di euro, l´Ospedale di Rapallo, 5 milioni, l´Istituto Gaslini, 4. 794. 000, l´Ist 4 milioni 274. 000 e per l´adeguamento delle strutture nelle Asl per circa 18 milioni di euro. . |
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DALLA REGIONE LAZIO 200.000 EURO PER LE VACCINAZIONI NEI CAMPI NOMADI DI ROMA |
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Roma, 3 marzo 2009 - Partono le vaccinazioni nei campi nomadi della Capitale e la Regione Lazio è accanto alla Croce Rossa Italiana nella gestione della macchina organizzativa. Con 200. 000 euro destinati all’acquisto dei vaccini per tutti i campi nomadi di Roma, di cui ben 20. 000 euro per il solo Casilino 900, la Regione Lazio, con Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio e Asl Roma B hanno contribuito alle vaccinazioni di 330 bambini. “Oggi abbiamo dato il via a una grande operazione di cittadinanza - ha detto l’assessore alla sicurezza Daniele Fichera presente al campo Casilino 900 - oltre che di prevenzione. Attraverso la vaccinazione diffusa dei giovani da zero a quindici anni stiamo svolgendo non solo una doverosa azione di sanità pubblica, ma anche un servizio che aumenta il benessere e va a vantaggio di tutta la cittadinanza romana, perché garantisce e accresce la salute sul territorio” . I vaccini resi disponibili dalla Regione Lazio saranno in tutto 900: oltre ai 330 impegnati per il Casilino 900, altri 570 saranno destinate ai richiami, uno o due, a seconda dei casi e delle età. Per provvedere alle vaccinazioni in tutti i campi nomadi della Capitale, la Regione ha inoltre previsto un contributo complessivo di circa 200 mila euro. La Agenzia di sanità pubblica ha gestito il coordinamento scientifico, mentre la Asl Roma B si è occupata della richiesta e fornitura dei vaccini. Nel corso della mattinata, oltre ai rappresentanti delle istituzioni e ai circa 200 medici e volontari della Croce Rossa, saranno presenti i medici della Asl Roma B che verificheranno la giusta applicazione del piano di vaccinazioni predisposto per ciascuno dei 330 bambini. La Asl Roma B ospita nel suo territorio circa il 40% dei nomadi dell’intera città di Roma, pari a circa 3. 200 persone su 14 campi. Il 40% di loro è di età inferiore ai 15 anni. . |
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CAMPOBASSO: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ´PRIMAVERA DONNA´ |
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Campobasso, 3 marzo 2009 - "La sanità non può e non deve essere terreno di scontro politico o di attacchi personali. Il Molise ha una tradizione consolidata di buona sanità. Dieci anni fa nessuno immaginava di potersi confrontare su progetti ambiziosi e scientificamente all´avanguardia, come quelli sul benessere della donna o su altre branche delle medicina specialistica ,come facciamo oggi qui nel Centro della Cattolica o in altre strutture sia pubbliche che private. Certo abbiamo delle problematiche che dobbiamo risolvere, ma sicuramente non possiamo non tenere conto della strada fatta e delle conquiste raggiunte". Lo ha detto il 25 febbraio il Presidente della Regione Michele Iorio intervenendo nel pomeriggio di oggi alla conferenza stampa, tenuta presso il Centro di Alta Specializzazione in Scienze Biomediche "Giovanni Paolo Ii" di Campobasso, per la presentazione del progetto "Primavera Donna" voluto dall´Università Cattolica del Sacro Cuore e dalla Lega Italiana per la Lotta ai Tumori di Molise e Puglia. "Dobbiamo abbandonare –ha detto ancora il Presidente Iorio- le inutili polemiche e pensare a potenziare i nostri ospedali con servizi e prestazioni che vanno incontro alle richieste dei cittadini e non alle volontà di alcuni operatori sanitari preoccupati non tanto per la salute dei malati, ma per qualche ipotesi di loro trasferimento ad altri reparti o a strutture limitrofe. Dobbiamo leggere il territorio, carpirne i bisogni e offrire le risposte adeguate. Oggi l´offerta sanitaria deve tenere conto di nuove richieste determinate dalle caratteristiche della popolazione e dalla morfologia del territorio sul quale essa vive. Dobbiamo quindi potenziare i nostri Nosocomi con migliori e nuove offerte per la riabilitazione o per altri tipi di prestazioni scientifico-mediche. Questo per riuscire a cogliere il duplice obiettivo di evitare ai malati di spostarsi in altre regioni e di ridurre i costi decisamente inutili della migrazione passiva. Basti pensare, ad esempio, che la sola migrazione nelle strutture sanitarie abruzzesi dei molisani per prestazioni non speciali, ma che sono già offerte dal sistema sanitario regionale, ammonta a 30-35 milioni di euro. Di contro il nostro sforamento del debito sanitario è di 25 milioni di Euro. Non si fa dunque fatica a capire la strada da imboccare e quali sono gli accorgimenti e gli aggiustamenti da porre in essere. Accorgimenti e aggiustamenti della strutturazione dell´offerta di servizi che vanno intesi come riorganizzazione del Sistema per ridurre i costi inutili. Parlare di tagli per quadrare i conti è inesatto e dannoso per costruire una sanità migliore e moderna. Dunque dobbiamo lavorare in sinergia per ridurre l´esportazione sanitaria. Occorre una presa di coscienza del problema da parte sia della classe politica, che di quella medica. E´ necessario che gli operatori della sanità, come le strutture sanitarie pubbliche e private, pensino e si impegnino a lavorare in rete e con un rapporto sinergico e complementare. Le eccellenze che il nostro Sistema offre debbono essere utilizzate e valorizzate al meglio. Così facendo, lo ripeto, eviteremo disagi ai cittadini e, riducendo le spese per la mobilità passive, liberemo risorse per potenziare e migliorare le prestazioni del nostro Servizio Sanitario". . |
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AL MINISTRO DEL WELFARE, MAURIZIO SACCONI, SULLA SANITÀ CALABRESE, RISPONDE IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA LOIERO |
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Reggio Calabria, 3 marzo 2009 - Di seguito una nota del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, in riferimento alla dichiarazione del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, sulla Sanità calabrese : Ho letto la dichiarazione del ministro del Welfare Maurizio Sacconi rilasciata a margine di un convegno sulle malattie rare. In essa si ipotizza un possibile commissariamento della Sanità calabrese. Piuttosto allarmato ho contattato lo stesso ministro con il quale mi sono intrattenuto a lungo sul problema-sanità della mia Regione. Intanto, mi preme sottolineare, senza per questo voler attenuare – cosa che non ho mai fatto – la drammatica situazione di questo importante settore, che il ministro mi ha detto che il riferimento alla Calabria è stato fatto nel contesto di tutte le altre Regioni che hanno accumulato in questi anni disavanzi nella Sanità. È bene, però, ricordare la situazione storica della sanità calabrese. La Regione Calabria si trova di fronte ad un deficit strutturale della sanità, che si è accumulato negli anni passati, per una gestione “allegra” e per la mancanza di adeguati controlli contabili. L’inattendibilità dei bilanci che venivano approvati ha fatto sì che, anche i provvedimenti di ripiano, posti in essere nel passato a livello nazionale, in particolare per il periodo antecedente al 2005, si sono rivelati insufficienti allo scopo ed hanno mantenuto in piedi una enorme massa debitoria sommersa. La Giunta Loiero, che si è insediata a metà del 2005, ha cercato di effettuare una operazione verità sui propri conti. Anzitutto, ha negato l’approvazione dei bilanci a tutte quelle Aziende, dove era palese la presenza di importanti situazioni debitorie occultate, imponendone la riformulazione, con l’inserimento delle sopravvenienze passive. L’azione di regolarizzazione dei bilanci e l’abbandono di tutti quegli accorgimenti ed artifici contabili che avevano mantenuto in falso equilibrio i sistema ha determinato un’esplosione della spesa, tant’è che, verso la fine dell’anno, quando sempre più forte è stata avvertita la gravità della situazione, la Regione ha dato l’intesa al Governo per la dichiarazione dell’emergenza economica in sanità e, su iniziativa congiunta con il Ministro Livia Turco, ha costituito una commissione d’indagine congiunta, presieduta dai Prefetti Serra (prima) e Riccio (dopo), commissione che ha stimato approssimativamente il debito in circa 900 Mln di euro. Anche a seguito dell’attrazione alla competenza del Commissario delegato dallo Stato delle iniziative e delle misure in materia do emergenza economica in sanità, la Regione ha continuato a collaborare, per procedere ad una più esatta ricognizione del deficit. Nell’ottobre 2008, per la verifica dei conti si è aggiunto anche l’advisor indicato dal nuovo Governo (Kpmg) che sta procedendo, con l’ausilio di tutte le strutture regionali ed aziendali, ad accertare l’entità del deficit che, dalle prime stime, si attesterebbe intorno ad 1,7 Mld di euro. La stima del debito è presupposto essenziale affinché si proceda alla sottoscrizione del piano di rientro, che la Regione Calabria ha estremo interesse ad accelerare, perché, alla sua definizione, il Ministero dell’Economia ed il Ministero della Salute hanno rinviato l’erogazione di finanziamenti aggiuntivi, ad oggi non corrisposti ed accantonati, per circa 635,5 Mln di euro. L’impossibilità di utilizzare queste somme ha determinato una forte crisi di liquidità del sistema, generando interessi passivi per un livello non più sopportabile (76,826 Mln negli ultimi cinque anni; 25 Mln solo nel 2007 e 17 Mln nel 2008). Pur non potendo procedere alla formulazione del piano di rientro, la Giunta regionale ha in corso un importante riflessione sulle forme necessarie per porre in equilibrio il sistema, che passano attraverso l’immissione di nuova liquidità e la razionalizzazione della rete ospedaliera. In ogni caso, incontrerò nei prossimi giorni il ministro Sacconi insieme al presidente della conferenza Stato-regione, Vasco Errani, e allo stesso advisor, per fare il punto definitivo sulla situazione contabile della Sanità in Calabria e assumere insieme al Governo i conseguenti provvedimenti. . |
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A VERONA CONVEGNO AIDO SU DONAZIONE E TRAPIANTI |
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Verona, 3 marzo 2009 - Nel corso del 2008 in Veneto sono stati effettuati 359 trapianti d’organo, con una leggera flessione rispetto ai 376 del 2007, motivata principalmente dalla positiva diminuzione (circa il 15%) degli incidenti dai quali scaturiscono molte donazioni. 209 (contro 225 del 2007) sono stati i trapianti di rene; 84 (contro 90) quelli di fegato; 43 (contro 37) quelli di cuore; 23 (contro 25) quelli di polmone. Questi inediti dati, contenuti nel Report Trapianti 2008 della Regione del Veneto, hanno fatto il 27 febbraio da sfondo al Convegno “Ti Voglio Donare – Donazione e Trapianti, Interrogativi e risposte”, organizzato dall’Aido del Veneto in collaborazione con la Regione ed il comune di Verona e tenutosi nella Sala della Gran Guardia del capoluogo scaligero. All’iniziativa, realizzata con lo scopo preminente di sensibilizzare i giovani rispetto al tema della donazione e del trapianto, è intervenuto l’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri, che ha definito il sistema trapiantistico del Veneto “una delle migliori eccellenze sanitarie della nostra Regione, resa tale da una molteplicità di fattori: la generosità dei veneti nell’accogliere il sempre difficile concetto della donazione come evoluzione positiva di una morte; il grande livello tecnico e professionale raggiunto dalle strutture trapiantistiche venete e dai sanitari; la moderna organizzazione operante nel sistema ospedaliero con la messa in rete di tutte le rianimazioni e il conseguente abbattimento al minimo indipensabile dei tempi dui attivazione di una procedura di trapianto”. “Questa iniziativa dell’Aido – ha aggiunto Sandri – è in questo quadro assolutamente benemerita, come benemerita è l’attività quotidiana di questa grande associazione di volontariato: la donazione è infatti una scelta di vita e spingere le giovani generazioni a riflettere e a decidere consapevolmente è un’operazione culturale di grande spessore. Se i nostri giovani, come non dubito, rifletteranno e capiranno, è probabile che in futuro avremo una generazione molto più attenta al delicatissimo tema della donazione di una vita come conseguenza di una morte”. Il Report Trapianti 2008 del Veneto scende anche nel particolare dell’attività delle diverse equipes di trapianto operanti nella regione. Per quanto riguarda il rene, 89 trapianti (14 pediatrici) sono stati effettuati a Padova; 46 a Treviso; 45 a Verona; e 29 a Vicenza. In totale, 209 sui 579 effettuati nell’intera area del Nord Italian Transplant (Nitp). Per quanto riguarda il fegato, 71 trapianti sono stati effettuati a Padova e 13 a Verona. In totale, 84 sui 352 dell’area Nitp. Per quanto riguarda il cuore, 30 trapianti sono stati effettuati a Padova e 13 a Verona. In totale, 43 sui 161 dell’area Nitp. Per quanto riguarda il polmone, tutti i 23 trapianti sono stati effettuati a Padova, sui 55 dell’area Nitp. . |
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AL VIA SETTIMANA DELLA DONAZIONE DEL SANGUE DEI GIOVANI VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE DA MARTEDÌ 3 ALL´8 MARZO IN TUTTA LA LIGURIA |
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Genova, 3 Marzo 2009 - "Un dono che serve". E´ lo slogan della campagna di sensibilizzazione alla donazione del sangue promossa dalla Regione Liguria in collaborazione con l´Ufficio nazionale per il servizio civile (Unsc) e il coordinamento interassociativo dei volontari italiani sangue (Civis) cui aderiscono Avis, Cri, Fidas e Fratres. La campagna, che s´inquadra tra le iniziative per festeggiare l´entrata in vigore della legge che ha istituito il Servizio civile nazionale in alternativa del servizio militare obbligatorio, è rivolta principalmente ai giovani volontari in servizio e prende il via in Liguria martedì 3 marzo per concludersi domenica 8 marzo. Per cinque giorni sarà possibile recarsi nei centri di raccolta allestiti sul territorio per l´occasione e presso i centri trasfusionali delle strutture ospedaliere. A Genova sarà montata una tenda della Croce Rossa Italiana in piazza De Ferrari che rimarrà aperta dalle 10 alle 17; a Sanremo il punto di raccolta sangue sarà il Ce. S. P. Im (centro per il volontariato) in via S. Francesco 11; a Savona presso l´Informagiovani in Corso Italia 157; ad Alassio nella sede dell´Avis in via Leonardo Da Vinci (ore 9-12 e 16-18); a La Spezia presso l´Informagiovani in via Valle 6. Ai volontari che aderiscono all´iniziativa è concesso, nel rispetto della normativa vigente, di assentarsi dal servizio per l´intera giornata e per ogni donazione. L´iniziativa punta a incoraggiare, nei giovani che prestano Servizio Civile, la donazione del sangue, un gesto di solidarietà che si sposa con i valori del Servizio Civile Nazionale di cui sia i volontari che gli Enti accreditati sono portatori. "Sostenendo anche in Liguria questa campagna - spiega Massimiliano Costa, vicepresidente e assessore regionale al Terzo settore - vogliamo offrire ai giovani un´occasione per conoscere la realtà della donazione del sangue, che può essere un ulteriore passo per fare propria quella cultura del dono che è alla base del servizio civile". Quest´anno in Liguria i giovani che svolgono servizio civile sono circa 800, impegnati in diversi settori di intervento fra cui l´assistenza, l´ambiente, il patrimonio artistico e culturale, l´educazione e la promozione culturale. . |
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DIPENDENZE DA ALCOL: APPROVATO PROGETTO PER MIGLIORARE SICUREZZA LUOGHI LAVORO RISPETTO USO E ABUSO DI ALCOL; INCARICO AFFIDATO A ULSS N.13 DI DOLO |
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Venezia, 3 marzo 2009 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’Assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, il progetto “Alcol e Lavoro” presentato dalla Direzione regionale per i Servizi Sociali, e da realizzare con il finanziamento assegnato alla Regione Veneto dall’Istituto Superiore di Sanità con 24. 549 euro, nell’ambito della ripartizione prevista dalle legge 125 del 2001 e cioè la legge quadro in materia di alcol e problemi alcorrelati. ”L’obiettivo del progetto si propone di migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro rispetto all’uso, abuso e dipendenza da alcol. L’attuazione delle azioni indicate nel programma d’intervento – spiega Valdegamberi – sarà affidata all’Azienda Ulss n. 13 di Dolo – Dipartimento per le Dipendenze – per la specifica competenza e professionalità acquisiti nell’area delle dipendenze e riguarderà azioni di comunicazione-informazione-prevenzione”. . |
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SANITÀ CALABRESE, LOIERO: DEFICIT ENORME NEGLI ANNI DEL CENTRODESTRA |
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Reggio Calabria, 3 marzo 2009 - “A chi, avendo responsabilità politiche e di governo, ha assistito passivamente al degrado della sanità calabrese e alla formazione di un debito storico, ricordo soltanto che l’enorme deficit è qualcosa che viene da lontano, dal 2001”. È quanto afferma il presidente della Regione Agazio Loiero, prendendo spunto dalla dichiarazione del parlamentare Giovambattista Caligiuri del Pdl, che accusa di fallimento la Giunta regionale. “Ho sempre detto con franchezza di assumermi le mie responsabilità - aggiunge Loiero - ma sinceramente non posso farmi carico delle responsabilità politiche e gestionali del centrodestra che ha governato la Calabria per dieci anni prima di me, lasciando un enorme deficit. Anche per tale motivo ritengo che l’ultima cosa da fare è quella di accapigliarci su un problema così delicato come quello della tutela della salute”. In ogni caso, afferma ancora Loiero, “per quanto riguarda il cambio di direttori generali e assessori, ricordo che accettare le dimissioni di qualcuno è un atto di civiltà politica. Non siamo, insomma, ai tempi in cui in presenza di un assessore messo fuori dalla Giunta dal mio predecessore possa accadere che un deputato, dunque estraneo al governo regionale, entri con veemenza negli uffici di via De Filippis, esprimendo la propria contrarietà con un atteggiamento da invasato o da drogato, battendo i pugni sulla porta del presidente che prudentemente l’aveva chiusa. Questo noi lo avremmo consentito”. L´episodio a cui il presidente Loiero fa riferimento, secondo quanto si è appreso, riguarda la sostituzione dell´ex assessore Domenico Crea, avvenuto nell’agosto 2001. “La situazione nella Sanità è difficile - conclude Loiero - ma la moralizzazione l´abbiamo voluta noi per evitare che scelte scellerate come quelle del passato, quelle si´, pesassero ancora sulle spalle dei calabresi doppiamente penalizzati da sprechi e spese folli e da scarsa qualità dell´assistenza. Il Piano di rientro ci consentirà di costruire una Sanità migliore ed equamente distribuita sul territorio”. . . |
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L´ATTO DELL´AREA VASTA VALORIZZA LA PROVINCIA DI MACERATA´. |
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Ancona, 3 marzo 2009 - ´L´atto amministrativo sull´area vasta approvato il 26 febbraio dal consiglio regionale non penalizza assolutamente ma, al contrario, valorizza la provincia di Macerata che assume un ruolo di guida sull´intero territorio marchigiano´. E´ quanto dichiara l´assessore regionale alla salute Almerino Mezzolani. L´area vasta 3 di Macerata, Civitanova e Camerino, infatti, e` protagonista del progetto di interesse regionale ´Modello sperimentale di organizzazione delle reti clinica, sociosanitaria, emergenza-urgenza, prevenzione e servizi di supporto´, che la giunta regionale ha deciso di effettuare con Dgrm 811/08, integralmente confermata dall´atto amministrativo approvato . ´Il progetto ´ prosegue l´assessore - e` stato avviato nel dicembre scorso e permettera`, in coerenza con quanto previsto dal Piano Sanitario 2007 ´ 2009, di tradurre in concreto un nuovo modo di fare salute a vantaggio dei cittadini, consentendo alle tre Zone Territoriali dell´Area vasta 3 di reinvestire nei propri territori le risorse che saranno liberate dalla riorganizzazione dei servizi, implementando le attivita` sia in termini quantitativi che qualitativi´. L``approccio metodologico della sperimentazione valorizza fortemente il merito e la responsabilita` dei 3550 professionisti ed operatori dell´Area Vasta, che gia` hanno predisposto importanti linee progettuali di integrazione nelle aree ospedaliere, territoriali, della prevenzione, dell´emergenza e del supporto amministrativo. L``avvio del nuovo sistema si basa su una logica di sussidiarieta`, a partire da funzioni ed attivita` per le quali le condizioni organizzative consentano una realizzazione piu` rapida ed efficace, in costante raccordo con il Servizio Salute, con il coinvolgimento pieno delle istituzioni locali e delle forze sociali. Gia` in questa fase di predisposizione delle linee progettuali si sono svolti, infatti, incontri dei tre direttori di Zona con le tre Conferenze dei Sindaci di Civitanova, Macerata e Camerino, che hanno fornito il loro assenso all´avvio della sperimentazione e deciso di monitorarne l´andamento in incontri congiunti a cadenza periodica. Analogo coinvolgimento ha interessato le Organizzazioni sindacali di categoria e le Rsu, con le quali si stanno predisponendo protocolli di intesa per favorire il pieno sviluppo dell´iniziativa. . |
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BASILICATAÇ AIAS, INCONTRO IN REGIONE SU SERVIZIO DI TRASPORTO DISABILI |
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Potenza, 3 marzo 2009 - Presso il Dipartimento Salute e Sicurezza Sociale della Regione Basilicata sì è svolto questa mattina un incontro promosso dalla Direzione Generale del Dipartimento e richiesto dalle Organizzazioni sindacali settore, per discutere della mancata liquidazione all’Aias di Potenza delle spettanze riferite al servizio di trasporto dei disabili dal domicilio ai centri di riabilitazione. All’incontro ha preso parte l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Potenza dottor Franco Casella ed il Presidente dell’Aias di Potenza, Gerardo Grippo. In premessa il Direttore del Dipartimento Salute, Rocco Rosa, ha comunicato di aver invitato all’incontro anche i Sindaci dei Comuni capo-fila dell’Ambito “Basento” e dell’Ambito “Marmo-melandro”, oltre che la Direzione Generale della Azienda Sanitaria Locale di Potenza. Rosa ha fatto inoltre presente che la Regione Basilicata ha riconosciuto la rilevanza sociale di detto servizio e che da alcuni anni sta trasferendo risorse finanziarie, a titolo di contributo straordinario annuale, agli Enti Locali per integrare l’onere finanziario a carico di queste ultime e far fronte ai costi del servizio, lasciando alla responsabilità degli Enti Locali le decisioni in merito alle modalità gestionali ed all’accesso ai servizi da parte degli utenti. Rosa ha anche precisato che tali contributi straordinari sono stati finalizzati al pagamento del servizio di trasporto presso i Centri Aias di Potenza, Matera e Melfi che assicurano in gran parte della regione le attività di riabilitazione. Per quel che riguarda i servizi prestati dall’Aias di Potenza, la Regione ha stanziato un contributo straordinario per l’anno 2007 di circa 48 mila euro l’anno 2008 di 100 mila euro a favore degli Ambiti Sociali di Zona: Comune di Potenza, Ambito “Basento” e Ambito “Marmo-melandro” nei quali il servizio viene prestato. Gli interventi dei rappresentanti sindacali hanno evidenziato lo stato di disagio dei lavoratori che hanno percepito solo alla fine della scorsa settimana le spettanze relative al mese di novembre 2008 e sono creditrici delle spettanze riferite ai mesi successivi, mentre i rappresentanti degli utenti hanno denunciato una inadeguata attenzione ai problemi delle persone con disabilità. Nel precisare che l’incontro aveva ad oggetto esclusivamente il tema dei trasporti, Rosa ha preso atto delle situazioni di disagio evidenziate per le quali ha autorizzato la costituzione di un tavolo tecnico che sarà attivato presso il Dipartimento immediatamente. Ha chiesto infine al Presidente dell’Aias di Potenza di trasmettere direttamente al Dipartimento le informazioni necessarie per poter ripartire ed accreditare ai tre Ambiti Sociali di Zona le risorse già stanziate. . |
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AIAS, INCONTRO IN REGIONE SU SERVIZIO DI TRASPORTO DISABILI |
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Potenza, 3 marzo 2009 - Presso il Dipartimento Salute e Sicurezza Sociale della Regione Basilicata sì è svolto questa mattina un incontro promosso dalla Direzione Generale del Dipartimento e richiesto dalle Organizzazioni sindacali settore, per discutere della mancata liquidazione all’Aias di Potenza delle spettanze riferite al servizio di trasporto dei disabili dal domicilio ai centri di riabilitazione. All’incontro ha preso parte l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Potenza dottor Franco Casella ed il Presidente dell’Aias di Potenza, Gerardo Grippo. In premessa il Direttore del Dipartimento Salute, Rocco Rosa, ha comunicato di aver invitato all’incontro anche i Sindaci dei Comuni capo-fila dell’Ambito “Basento” e dell’Ambito “Marmo-melandro”, oltre che la Direzione Generale della Azienda Sanitaria Locale di Potenza. Rosa ha fatto inoltre presente che la Regione Basilicata ha riconosciuto la rilevanza sociale di detto servizio e che da alcuni anni sta trasferendo risorse finanziarie, a titolo di contributo straordinario annuale, agli Enti Locali per integrare l’onere finanziario a carico di queste ultime e far fronte ai costi del servizio, lasciando alla responsabilità degli Enti Locali le decisioni in merito alle modalità gestionali ed all’accesso ai servizi da parte degli utenti. Rosa ha anche precisato che tali contributi straordinari sono stati finalizzati al pagamento del servizio di trasporto presso i Centri Aias di Potenza, Matera e Melfi che assicurano in gran parte della regione le attività di riabilitazione. Per quel che riguarda i servizi prestati dall’Aias di Potenza, la Regione ha stanziato un contributo straordinario per l’anno 2007 di circa 48 mila euro l’anno 2008 di 100 mila euro a favore degli Ambiti Sociali di Zona: Comune di Potenza, Ambito “Basento” e Ambito “Marmo-melandro” nei quali il servizio viene prestato. Gli interventi dei rappresentanti sindacali hanno evidenziato lo stato di disagio dei lavoratori che hanno percepito solo alla fine della scorsa settimana le spettanze relative al mese di novembre 2008 e sono creditrici delle spettanze riferite ai mesi successivi, mentre i rappresentanti degli utenti hanno denunciato una inadeguata attenzione ai problemi delle persone con disabilità. Nel precisare che l’incontro aveva ad oggetto esclusivamente il tema dei trasporti, Rosa ha preso atto delle situazioni di disagio evidenziate per le quali ha autorizzato la costituzione di un tavolo tecnico che sarà attivato presso il Dipartimento immediatamente. Ha chiesto infine al Presidente dell’Aias di Potenza di trasmettere direttamente al Dipartimento le informazioni necessarie per poter ripartire ed accreditare ai tre Ambiti Sociali di Zona le risorse già stanziate. . |
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REGIONE VENETO ADERISCE A PROGETTO “PASSI D’ARGENTO” SU QUALITA’ VITA TERZA ETA’ E INCARICA ULSS N.15 DI CITTADELLA SUA SPERIMENTAZIONE |
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Venezia, 3 marzo 2009 - Sperimentare a livello veneto il modello nazionale d’ indagine sulla qualità della vita, sulla salute e sulla percezione dei servizi nella terza età dal titolo “Passi d’argento” per arrivare a un sistema di sorveglianza attiva della popolazione anziana. Questo il senso del provvedimento approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi di concerto con il collega alle politiche sanitarie Sandro Sandri. “Il progetto – spiega l’Assessore - ha una durata biennale (2008-2010) e prosegue quanto già iniziato dalla Regione nel 2005, per disporre di misure della qualità della vita della popolazione anziana e di monitorare così nel tempo l’evoluzione delle problematiche socio-sanitarie legate all’invecchiamento in modo da indirizzare in maniera più razionale ed efficace, azioni e strategie di intervento a favore della terza e quarta età. La sorveglianza consisterà nella realizzazione di studi periodici che daranno informazioni al sistema sociosanitario sulla condizione e sui segni di fragilità dell’anziano. La popolazione studiata includerà un campione di 200 persone pari o maggiori di 65 anni d’età, non istituzionalizzate cioè non ospitate in centri di servizio, residenti nel territorio di competenza del progetto”. Il progetto regionale individua l’ambito dell’Azienda Ulss n. 15 di Cittadella l’area di sperimentazione dell’indagine e affida all’Osservatorio regionale sulla condizione della popolazione anziana e disabile il coordinamento. “La scelta dell’Azienda Ulss n. 15 – rileva Valdegamberi – è stata motivata da un punto di vista dei contenuti, per l’esperienza fatta in quel territorio negli anni scorsi sull’analisi dei bisogni della popolazione anziana per attivare un servizio di orientamento telefonico e anche perché esiste una delega da parte dei Comuni del territorio all’Ulss n. 15 delle funzioni sociali per la terza età, con la presenza di un gruppo omogeneo di operatori ai quali affidare la realizzazione dell’iniziativa”. . |
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TENTATI SUICIDI IN ADOLESCENZA. ASSESSORE VALDEGAMBERI A VERONA: “NON LASCIAMOLI SOLI E COMBATTIAMO MODELLI DISVALORIALI” |
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Verona, 3 novembre 2009 - “Non lasciamoli soli, nella loro solitudine, che è la condizione peggiore per un adolescente, quella che può provocare gesti estremi. Ma anche combattiamo, perché ormai c’è un’emergenza educativa, i modelli disvaloriali imposti dalla società e dai media che allontanano dai ragazzi il senso di realtà e della vita vera che significa responsabilità e anche sacrificio”. Queste le parole che Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle Politiche sociali, ha rivolto agli operatori sanitari e sociali che gremivano, il 27 febbraio, la sala convegni dell’Unicredit di Verona, all’apertura dei lavori del convegno dal titolo “L’urlo senza voce - i tentati suicidi e le condotte parasuicidarie in adolescenza” promosso dall’ospedale “Villa S. Giuliana” e dall’azienda Ulss 20 di Verona, con il patrocinio della Regione Veneto. Il convegno intende essere un momento di riflessione teorica e organizzativa sul tema in questione. S’intendono approfondire le strategie atte a migliorare l’integrazione tra le progettualità nei diversi contesti sociali e sanitari che si occupano del problema dei tentati suicidi e delle condotte a rischio in adolescenza, “eventi che – è stato detto - mettono in scacco gli operatori e provocano un angoscioso senso di inadeguatezza nelle famiglie”. “C’è bisogno di creare punti di riferimento solidi per gli adolescenti – ha aggiunto Valdegamberi – che si contrappongano in modo decisivo a modelli sociali che propongono l’apparire, le veline, il grande fratello come massimo successo della vita. Dobbiamo agire come educatori, operatori, familiari, amici, per trasmettere agli adolescenti il senso di responsabilità e la fatica che la vita comporta contro questi modelli imperanti, virtuali, che alla fin fine generano frustrazione per l’abisso che esiste tra il facile successo che propongono e la vita reale di tutti i giorni. Va ritrovato allora – ha esortato Valdegamberi – il senso di comunità, la socialità vera che nessun rapporto virtuale può sostituire. Dobbiamo ripartire da noi stessi, dall’attenzione degli uni verso gli altri, amico con amico, vicino di casa con vicino di casa, cittadino con cittadino. . |
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ALCOLDIPENDENTI VENETI.: 1° CONGRESSO ALCOLISTI IN TRATTAMENTO:”VOSTRO MODELLO AUTOAIUTO ESEMPLARE PER RECUPERO SENSO COMUNITA´;12.500 SEGUITI DA SERVIZI;´95-07 QUASI TRIPLICATI UTENTI SEGUITI” |
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Santa Lucia di Piave (Treviso), 3 marzo 2009 - “Il modello complesso di mutuo aiuto per combattere l´alcolismo che voi portate avanti da sempre è un esempio magistrale per tutti noi, cittadini singoli e istituzioni. Ci aiutate ad avere un punto di riferimento forte per rilanciare e recuperare quel senso di comunità di cui tutta la nostra società ha enorme bisogno, in particolare in fasi come questa con la crisi economica, con modelli disvaloriali imperanti, con un futuro davanti dove non sarà possibile chiedere allo Stato la soluzione ai bisogni e ai mali sociali. Niente più deleghe. Voi ci insegnate questo. A riprendere in mano, tutti e ciascuno, la nostra vita, all´insegna della responsabilità e dell´attenzione sociale a partire dalle nostre case”. Con questo pubblico riconoscimento al lavoro dell´Arcat Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche sociali, ha introdotto il 28 febbraio il suo saluto personale e quello della Giunta veneta, al primo congresso regionale dell´Arcat veneto, l´associazione che riunisce i Club degli Alcolisti in Trattamento e che conta oltre 550 club nel territorio regionale. “Qui e ora” è il leit-motiv dell´iniziativa – tenutasi all´area Fiera ex-Fiandre a Santa Lucia di Piave (Tv) - che si è proposta di ridare slancio a una presenza attiva di questi gruppi per combattere la piaga dell´alcolismo e le sue nuove forme che colpiscono precocemente fasce d´età sempre più giovani. Nel 2007 - secondo il Report 2007 del Programma Regionale sulle Dipendenze di cui l´Assessore regionale ha dato notizia - gli alcoldipendenti seguiti dai Servizi di Alcologia delle Ullss e dei reparti di Alcologia delle Aziende Ospedaliere di Padova e Verona sono stati 12. 551 (di cui 10. 419 nei servizi per le alcologie e 2. 132 nelle due aziende ospedaliere) mentre 3. 342 sono stati i nuovi pazienti che si sono aggiunti ai 9. 209 già in carico ai servizi dagli anni precedenti. Gli alcoldipendenti sono nel 77,1% maschi e ciò vale sia per i nuovi utenti sia per quelli già in carico: la fascia d’età più frequente è quella dai 40-49 anni (27,7%), seguita da quella dai 50-59 anni (24,9%). Dal 1995 al 2007 si è assistito ad un costante aumento delle persone assistite per dipendenza da alcol passando dalle 4. 542 unità alle 12. 551. Relativamente alle bevande alcoliche di uso prevalente, l´assunzione di vino si verifica nel 69% dei casi, di birra nel 20%, di superalcolici nel 5%, di aperitivi nel 6%. Nel corso degli anni si è osservato un calo nel consumo di vino fino al 2005 a favore di un costante aumento nel consumo di birra. Il 6,4% degli utenti alcoldipendenti fa anche uso di sostanze stupefacenti e il 4,1% un uso improprio o abuso di psicofarmaci. Relativamente al trattamento erogato si è potuto notare che quello più frequentemente utilizzato (27,1%) è il trattamento medico farmacologico ambulatoriale. Seguono il counseling erogato all´utente o alla famiglia (25,2%) e l´inserimento nei gruppi di auto mutuo aiuto (23,4%). Valdegamberi ha sottolineato l´ottima collaborazione esistente tra Regione e Arcat e ha aggiunto: “Voi operate ogni giorno dando un contributo positivo al recupero della dignità personale oscurata dall´abuso di alcol. La dignità personale può esistere solo se c´è la libertà della persona, libertà innanzitutto da sostanze che rendono schiavi. Vi dobbiamo dire grazie – ha rilevato - perchè portate conforto, sostegno, fiducia a coloro che hanno avuto la vita distrutta per questa patologia; perchè insegnate a condividere le difficoltà, e insegnate che insieme si può vincere, combattendo l´isolamento, la solitudine, chiamando alla condivisione. Una lezione che vale per tutti e un modello di azione che intendiamo prendere ad esempio. Associazioni come le vostre realizzano appieno quel principio di sussidiarietà che è basilare nelle politiche sociali e che mira essenzialmente ad attuare il benessere della persona e delle famiglie. Oggi – ha concluso l´esponente del Governo regionale – più che dare il via a nuovi servizi, tenendo conto anche delle scarse disponibilità finanziarie esistenti,vanno sostenuti i servizi che già esistono egregiamente e che fanno da effetto moltiplicatore alle risorse territoriali molto di più di quanto potrebbero da sole le istituzioni. La Regione Veneto ha, tra l´altro, finanziato nel 2008 un progetto regionale dal titolo: "Progetto per attività di sensibilizzazione, prevenzione, formazione e ricerca in campo alcologico” . |
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HSS (GRUPPO CIR): RISULTATI AL 31 DICEMBRE 2008: RICAVI A 246 MILIONI (+34,7%), L’EBITDA CRESCE A 28,7 MILIONI (+42,3%) |
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Milano, 3 marzo 2009 – Il Consiglio di Amministrazione di Hss-holding Sanità e Servizi Spa (Gruppo Cir), riunitosi il 27 febbraio sotto la presidenza di Claudio Stabon, ha approvato il progetto di bilancio per l’esercizio 2008. Andamento della gestione Nel corso dell’esercizio, Hss ha proseguito il trend di crescita che in soli cinque anni di attività ha consentito al gruppo di diventare uno dei principali operatori della sanità privata in Italia. L’anno si è concluso con un aumento significativo di ricavi (+34,7%) ed Ebitda (+42,3%). Nel 2008 Hss ha consolidato la propria posizione nel mercato italiano, in particolare nel settore socio-sanitario (con la gestione di residenze per anziani non autosufficienti) e in quello sanitario (con la gestione di ospedali e centri di riabilitazione). Uno dei principali eventi dell’anno è stata l’acquisizione del Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato (Pr), a seguito della quale Hss ha ulteriormente rafforzato la propria presenza nell’area riabilitazione. Risultati consolidati Nel 2008, il gruppo Hss ha conseguito ricavi consolidati per 246,3 milioni di euro, in crescita del 34,7% rispetto all’esercizio 2007 (182,9 milioni), grazie allo sviluppo di tutte le aree di attività e a nuove acquisizioni effettuate nel corso dell’esercizio. Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato di 28,7 milioni di euro, in crescita del 42,3% rispetto al 2007 (20,2 milioni). Il risultato netto consolidato è stato negativo per 1,5 milioni di euro, rispetto a un utile di 0,3 milioni nell’esercizio precedente. La variazione è dovuta essenzialmente a una componente straordinaria rappresentata da accantonamenti per 2 milioni di euro relativi al valore di partecipazioni di 2 minoranza del gruppo, derivanti da precedenti acquisizioni e considerate non strategiche. Tali accantonamenti sono stati ritenuti opportuni alla luce dell’attuale contesto economico e finanziario. L’indebitamento finanziario netto consolidato del gruppo Hss al 31 dicembre 2008 ammontava a 149,1 milioni di euro (148,6 milioni al 31 dicembre 2007), a fronte di immobili di proprietà con un valore contabile di 120 milioni di euro. Il dato sull’indebitamento è la risultante, da un lato, della sottoscrizione nel mese di giugno 2008, da parte di Cir e dei fondi di Morgan Stanley (già azionisti di Hss), di un aumento di capitale per complessivi 40 milioni di euro e, dall’altro, delle acquisizioni e degli investimenti effettuati nell’esercizio. I dipendenti del gruppo Hss al 31 dicembre 2008 erano 3. 130 (2. 476 al 31 dicembre 2007). Attività del gruppo Hss Il gruppo Hss, che a oggi gestisce complessivamente un totale di 4. 917 posti letto, ai quali si aggiungono oltre 380 posti letto in fase di realizzazione, è attivo in tre settori: - gestione di residenze per anziani, con 36 strutture gestite (3. 690 posti letto operativi e oltre 330 in fase di realizzazione); - gestione di ospedali e centri di riabilitazione, con 6 strutture di riabilitazione (in Lombardia, Emilia Romagna, Trentino e Marche), 8 comunità di riabilitazione psichiatrica (in Liguria, Piemonte e Lombardia) e 13 centri ambulatoriali, per un totale di 1. 107 posti letto operativi e 50 posti letto in fase di realizzazione; - gestione di un ospedale e di servizi ad alta tecnologia all’interno di ospedali, con 7 reparti di diagnostica per immagini. . |
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"FILI AL FILO" SCULTURE DI FABRIZIO POZZOLI TEATRO FILODRAMMATICI |
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Milano 3-24 Marzo 2009 Milano, 3 marzo 2009 - Il Teatro Filodrammatici inaugura la mostra “Fili al Filo”, sculture antropomorfe in filo di ferro realizzate da Fabrizio Pozzoli, un giovane artista milanese, in concomitanza con il debutto di “Un soggetto per un breve racconto”, liberamente tratto da Il Gabbiano di Anton Cechov, con la regia di Fabrizio Visconti, in scena dal 3 all’8 marzo all’interno della Rassegna Gli Arrabbiati del Naviglio, dedicata per un mese a quattro giovani realtà teatrali formatesi artisticamente a Milano, Oggetto della mostra è la figura femminile, scolpita, intessuta, modellata con un materiale sui generis: il filo di ferro intrecciato, talvolta trattato per evitarne l’ossidazione, talvolta lasciato al bruno rugginoso processo del tempo, che rende le sculture leggere, intense ed eteree. “Fettucce di seta intessute fra loro, punto dopo punto. A partire da un piede, salendo su lungo un polpaccio, fino a una coscia e a un torso. L’opera nasce da una germinazione. Cresce come un ordito, per dare volume a creature ogni volta diverse, in cui la fisionomia dei corpi e dei volti rivela accenti di rara introspezione psicologica. ” (Chiara Gatti) L’esposizione, a cura di Fabrizio Visconti, è impreziosita da alcune immagini in bianco e nero, scattate da Gianni Berengo Gardin, il celebre fotografo italiano, vincitore del “World Press Photo”, inserito dalla rivista Modern Photography tra i “32 World’s top Photographers”, presente tra gli 80 fotografi scelti da Henri Cartier-bresson per la mostra “Les choix d’Henri Cartier-bresson”. Gli scatti, che ritraggono il giovane scultore milanese al lavoro nel suo studio, guidano il visitatore alla scoperta del processo creativo, dello spazio e del rapporto che intercorre tra l’artista, la materia e l’opera finale. “La scelta di ospitare una mostra delle sculture di Fabrizio Pozzoli in concomitanza con “Un soggetto per un breve racconto” nasce da una qualità che io trovo straordinaria nell’opera di questo artista: la sua capacità di rendere permeabile la scultura attraverso la scelta dei materiali e della lavorazione adottati. Ed infatti l’intreccio di fili di ferro e aria che Pozzoli disegna passaggio dopo passaggio rende la sua scultura estremamente disponibile al dialogo. Non c’è superficie compatta contro cui impattare, non c’è durezza nel ferro che lui usa. C’è al contrario un’infinita fragilità che si esprime ancor più pienamente per contrasto con il materiale che lui sceglie. Come se non bastasse, l’incidere del tempo sulla sua opera, l’ossidazione che la trasforma, avvicina ancora di più le sue figure alla nostra corruttibilità umana, rendendocele vicine e calde. In particolare le sue figure femminili, docili e vittime, ma improvvisamente passionali e sensuali, disegnano le pieghe contrastanti dell’anima femminile. E per anima femminile non intendo solo quello dell’essere donna, intendo allo stesso tempo il taglio di tutti noi nella nostra sensibilità e vulnerabilità, disponibilità al sentire ed incapacità di sfuggire al dolore. E così ci affianchiamo con la sua opera al personaggio femminile dello spettacolo, una donna incapace di vivere la vita guardandola dall’esterno, ma sempre immersa a piene mani nelle emozioni e negli slanci di sentirla e volerla in grande. Una donna con tutta la sua libertà di essere piena e vera, pronta a vivere conflitti e contrasti con l’ingenua sincerità di chi mostra le sue mani spalancandole. Quella stessa donna che si rifugia per un attimo di schiena, e presso la quale il tempo si ferma ad aspettare, perché il dolore stanca e chi è troppo esposto al vento deve ripararsi a tratti. E in nessun essere il tempo si piega con curve così calme e docili come attorno ad una donna che decide. Ed allora le pieghe lente dei fili di Pozzoli introducono il morbido percorso di chi parlerà di scelte nel luogo dell’incontro teatrale, e la figura della donna, ancora lei, sarà al centro di un incontro che inizia con pudore nell’atrio del teatro per concludersi allo spegnersi finale delle luci della scena. ” . |
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FILIPPO LAMANNA FIGURE LE SEGRETE DI BOCCA 2 MARZO - 5 APRILE 2009 |
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Milano, 3 marzo 2009 - Due occhi fissi, persistenti, a volte fieri e decisi, altre quasi timidi e spaventati catturano la nostra attenzione, obbligandoci a non distogliere lo sguardo da quei volti, nei quali il passare del tempo e le vicende di ogni giorno sembrano avere lasciato un segno. Forse dei nuovi Dorian Gray, ritratti da Filippo La Manna su tavola, con l’ausilio di pennelli e colore ad olio. Non vi sono variazioni cromatiche, solo quei toni bruciati che sanno di terra e d’antico, e che conferiscono a questi personaggi una solennità probabilmente a loro sconosciuta. Sì perché le persone rappresentate sono uomini e donne comuni, di età ed esperienze differenti che attraverso i loro sguardi lasciano trasparire le loro paure e sofferenze, sottolineando la loro diffidenza e chiusura verso il mondo esterno, ma anche la disperata necessità di raccontare quel mondo intimo e segreto che è parte di loro stessi, del loro vissuto e nel quale tutti noi in un certo modo ci rivediamo. Una condizione di profonda solitudine che Lamanna sembra superare in alcuni dipinti, nei quali ritrae un ambiente familiare, probabilmente il suo, dove una giovane coppia è seduta comodamente su un divano; l’atmosfera è distesa e rilassata, la composizione del quadro si arricchisce di nuovi tagli e prospettive e fa la sua comparsa il colore. Le tonalità predominanti rimangono quelle dei ritratti, ma in esse si insinuano dei rosa e dei blu ed infine un rosso acceso, metafora forse di una ritrovata serenità. Filippo La Manna Filippo Lamanna nasce a Milano il 29 agosto 1973. A tredici anni si trasferisce con la famiglia a Gioia del Colle in provincia di Bari. Si laurea in Lettere Moderne. Nel 2002 partecipa al Premio Arte con l’opera Via Capruzzi, superando la prima selezione. L’opera poi viene pubblicata sul numero 39 del catalogo “Arte moderna”, Mondadori. Comincia la collaborazione con l’”Adriatica Editrice Divisione Arte” di Bari, presso cui tiene numerose mostre personali e partecipa a varie collettive. Collabora inoltre con la “Dep Art” di Milano, che lo presenta a importanti fiere di arte moderna e contemporanea, fra cui: Bari, Expo Arte, febbraio 2003; Viterbo, Vitarte, aprile 2004. Lavora come illustratore per importanti pubblicazioni universitarie e letterarie, collaborando, fra gli altri, con la poetessa brasiliana Vera Lùcia de Oliveira. Nel 2007 sposa si trasferisce ad Ascoli Piceno dove lavora come insegnante di lettere. Notevole successo riscuote intanto la personale dal titolo To the Lighthouse, tenuta presso l’”Adriatica Editrice Divisione Arte” nell’ottobre 2007. Con l’opera Sandra è tra i quaranta finalisti al Premio Arte 2008, la cui cerimonia di premiazione avverrà il 23 ottobre alle ore 11 alla Permanente di Milano. . |
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GOLF – GEOFF OGILVY HA VINTO L’ACCENTURE MATCH PLAY A IS MOLAS SI DISPUTA IL QUADRANGOLARE BOYS (5-7 MARZO) |
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Roma, 3 marzo 2009 - L’australiano Geoff Ogilvy ha battuto per 4/3 nella finale su 36 buche l’inglese Paul Casey e ha vinto per la seconda volta in quattro anni (la prima nel 2006) l´Accenture Match Play Championship, il primo dei quattro tornei annuali del World Golf Championships disputato al Ritz Carlton Gc a Marana, nei pressi di Tucson in Arizona. Il 32enne di Adelaide è al sesto titolo in carriera e al secondo stagionale per un palmares che è di assoluta qualità comprendendo un major (Us Open 2006), tre tornei del Wgc (suo anche il Ca Championship 2008) e il Mercedes Championship (2009). Unica gara fuori dal coro il Chrysler Classic del 2005, ma non bisogna andare troppo per il sottile quando si tratta di prima vittoria. Ogilvy, nella storia dei tornei Wgc, si è portato al secondo posto nella classifica dei plurivincitori (tre in tutto) che comprende anche Darren Clarke (2 titoli) e che è dominata da Tiger Woods con 16, unico a completare lo slam (3 Accenture, 6 Ca, 6 Bridgestone Invitational, 1 World Cup) La finale non ha avuto storia con Ogilvy che si è portato 4 up dopo nove buche e che ha metodicamente bloccato tutti i tentativi di rimonta di Casey. Questi è passato 3 down alla 18ª, ma alla 19ª Ogilvy ha ristabilito le distanze, poi però ha dovuto concedere la buca successiva al rivale. Il 3 up è durato poco, perché l’australiano con tre birdie consecutivi (dalla 25ª alla 27ª) ha sostanzialmente chiuso il conto. Il generoso Casey ha provato a ribellarsi al suo destino, ha conquistato ancora due buche ma alla 33ª si è dovuto arrendere. Da rilevare che Ogilvy, al quale sono andati 1. 350. 000 dollari su un montepremi di 8,5 milioni di dollari, era stato anche finalista nel 2007, superato dallo svedese Henrik Stenson. Nella finale per il terzo posto lo statunitense Stewart Cink ha prevalso per 1 up sull’inglese Ross Fisher grazie a due birdie nelle ultime tre buche con cui ha ribaltato il risultato che lo vedera 1 down alla 14ª. Per giungere all’atto conclusivo Ogilvy ha eliminato nell’ordine Kevin Sutherland (19ª), Shingo Katayama (19ª), Camilo Villegas (2/1), Rory Mcilroy (2/1) e Stewart Cink (4/2), mentre Casey ha battuto Aaron Baddeley (1 up), Mathew Goggin (6/4), Peter Hanson (4/2), Sean O’hair (4/3) e Ross Fisher (2/1). Il torneo ha segnato il ritorno alle gare di Tiger Woods, dopo 254 giorni di stop per l’intervento al ginocchio. Il numero uno mondiale ha sconfitto nel primo turno l’australiano Brendan Jones (3/2), poi nel secondo è uscito per mano del sudafricano Tim Clark (4/2). Questi è stato poi estromesso dal diciannovenne irlandese Rory Mcilroy (4/3), il cui debutto negli Stati Uniti è stato altamente positivo, anche se ha dovuto arrendersi nei quarti all’esperienza di Ogilvy. Us Pga Tour: Secondo Titolo Per Mark Wilson – Mark Wilson si è imposto con 267 colpi (66 64 69 68) nel Mayakoba Golf Classic (Us Pga Tour), svoltosi a El Camaleon Gc di Praya del Carmen in Messico. Il trentacinquenne di Menomonee Falls, nel Wisconsin, al secondo titolo in carriera, ha lasciato a due colpi J. J. Henry (269 – 66 66 69 68), a tre Kevin Streelman e Heath Slocum, a cinque Kevin Na. Buona rimonta finale di David Toms da 26° a sesto con 273. La gara, che ha evitato una settimana di stop agli esclusi dall’Accenture Match Play, ha avuto un montepremi molto basso rispetto alla media: 3,5 milioni di dollari dei quali 630. 000 sono andati a Wilson. Quadrandolare Boys A Is Molas (5-7 marzo) - Sull’impegnativo percorso dell’Is Molas Golf Club, a Santa Margherita di Pula (Ca), si svolgerà da giovedì 5 marzo a sabato 7 il Quadrangolare Boys, la tradizionale manifestazione annuale che vede impegnate le nazionali di Italia, Francia, Scozia e Svezia. Per gli azzurri, che lo scorso anno in Francia giunsero quarti, è naturalmente un’occasione di riscatto, ma anche il primo importante test verso la composizione della compagine che poi prenderà parte agli europei. A Is Molas scenderanno in campo Filippo Bergamaschi, Andrea Bolognesi, Corrado De Stefani, Luca Gobbi, Luca Saccarello ed Emanuele Sesia, seguiti dal capitano Leonardo Motta, campione mondiale universitario in carica, e dall’allenatore Marco Soffietti. Difenderà il titolo la Scozia con Davis Law, Paul Shields, Andrew Mclachlan, Paul Mcphee, Scott Gibson e Jack Scott, con Law capitano-giocatore, Spencer Henderson coach e William Miller Team Manager. Il capitano francese Jean Jacques Wolff e il coach Ciryl Gouyon guideranno Erwan Vieilledent, Gary Stal, Clément Sordet, Thomas Elissalde, Matthieu Decottignies-lafon e Joel Stalter. Infine da non sottovalutare l’agguerrita formazione svedese con Niclas Carlsson, Oscar Lengden, Oscar Arvidsson, Robin Kukocinski, Joakim Lagergren e Adam Strom. Capitano Ola Lindgren, coach Rickard Lindberg. Il torneo si svolge con formula all’italiana e classifica a punti, uno per la vittoria e mezzo per il pari. Ogni incontro prevede tre match di doppio e sei di singolo con 9 punti in palio. In caso di parità tra due squadre in vetta alla classifica conterà il risultato dello scontro diretto, nel caso che le compagini siano tre si farà riferimento ai punti conquistati complessivamente nei tre scontri diretti. Quadrangole Girls: Le Azzurre In Francia Difendono Il Titolo – L’italia sarà impegnate nel Quadrangolare Gilrs, in programma dal 5 al 7 marzo sul percorso del Golf de Chiberta a Anglet, nei pressi di Lione, al quale prenderanno parte anche i team di Francia, Austria e Norvegia. Le azzurre difenderanno il titolo conquistato lo scorso anno a Is Molas con una formazione quasi tutta rinnovata: infatti del precedente sestetto sono rimaste solo Chiara Brizzolari e Laura Sedda, che saranno affiancate da Anna Antoniutti. Bianca Fabrizio, Caterina Garbaccio e Roberta Liti. Capitana Giuliana Colavito, allenatore Stefano Soffietti. Internazionali Di Spagna All’olandese Reinier Saxton – L’olandese Reinier Saxton ha vinto lo Spanish International Amateur Championship disputato sul percorso del Real Club de Golf a Siviglia in Spagna, battendo in finale per 2/1 l’inglese Sam Hutsby. I due avevano eliminato in semifinale rispettivamente lo scozzese Gavin Dear (2/1) e il francese Victor Dubuisson (20ª). Alla gara hanno preso parte sei giocatori italiani nessuno dei quali si è qualificato per i match play (32 ammessi). I più penalizzati sono stati Cristiano Terragni e Nino Bertasio, che hanno chiuso al 33° posto con 154 colpi e gli stessi parziali (78 76), insieme ad altri sette concorrenti, tutti beffati dal francese Nicolas Peyrichou che con il medesimo score ha ottenuto il 32° posto nel tabellone grazie al punteggio più basso nel secondo giro (72). Al 50° con 156 Joon Kim (75 81), al 64° con 157 Nunzio Lombardi (76 81), al 74° con 158 Niccolò Quintarelli (79 79) e Matteo Manassero (78 80). Ha vinto la qualifica lo svedese Pontus Widegren (145 - 67 78) davanti all´inglese Matthew Nixon (146) e a un quartetto con 147 composto da Kalle Samooja, Pedro Oriol, Reinier Saxton e Antonio Hortal Ochoa classificati nell´ordine. La Svezia A (Pontus Widegren, Bjorn Akesson, Mattias Nordqvist) si è imposta con 291 nella Coppa delle Nazioni davanti a Spagna B (294) e a Inghilterra C (298). All´11° posto con 308 Italia A (Manassero, Bertasio, Terragni) e al 18° con 311 Italia B (Kim, Lombardi, Quintarelli). Non ha partecipato alla gara, per infortunio, Claudio Viganò che era tra gli iscritti. "Il tipo di inverno che abbiamo avuto - ha detto l´allenatore Alberto Binaghi - non ci ha permesso una buona preparazione e pertanto siamo un po´ indietro. Abbiamo trovato un campo con green molto duri e particolarmente ventoso che ha fatto alzare notevolmente gli score nel secondo giro e che ha ulteriormente penalizzato i ragazzi. Comunque, pur con queste premesse ed essendo anche per alcuni azzurri la prima uscita stagionale, qualcosa di buono si è visto. Due giocatori sono rimasti fuori per lo score peggiore nel secondo giro e Kim ha ceduto proprio nelle ultime battute. Prossimo impegno il Quadrangolare dove arriveremo in condizioni di forma certamente migliori". . |
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PRESENTATO IL MONDIALE MASTER DI SCI DA TARVISIO A PIANCAVALLO |
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Sacile (Pn), - La ricetta del successo organizzativo di una regione di piccole dimensioni qual è il Friuli Venezia Giulia, che ha fruttato grandi risultati anche di recente a Tarvisio, alla Coppa del mondo femminile di sci, si riproporrà tra breve da Tarvisio a Piancavallo. Dal 9 al 12 marzo, infatti, la località sciistica pordenonese ospiterà il Campionato del mondo Master dello sci della Fis, la Federazione internazionale dello sci. L´evento è stato presentato il 28 febbraio a Palazzo Biglia a Sacile, città sede dello Sci Club organizzatore, alla presenza del vicepresidente della Giunta regionale, Luca Ciriani, dell´assessore regionale allo sport, Elio De Anna, e del vicepresidente del Consiglio regionale, Maurizio Salvador. È una ricetta efficace, quella del modello organizzativo delle grandi manifestazioni prescelta dall´Amministrazione: "essa - come ha detto Ciriani - si fonda in particolare sul grande apporto del volontariato sportivo. E consente di coniugare con grandi risultati lo sport con la promozione turistica delle singole realtà e dell´intero Friuli Venezia Giulia". La presentazione di Sacile è stata occasione per l´assessore De Anna per ribadire la funzione che hanno gli atleti master nella promozione degli ideali dello sport: "ideali che sono essenziali per far crescere in modo corretto la società civile e per educare i giovani ad affrontare la vita con i giusti principi". De Anna ha poi caldeggiato l´ulteriore sviluppo delle infrastrutture sciistiche di Piancavallo, a beneficio dell´intero territorio pordenonese. Piancavallo, secondo l´assessore, è una realtà strettamente legata agli sport invernali, ma potrebbe trarre grande giovamento dalla realizzazione di una funivia tra la montagna pordenonese e Tambre, la località situata sul versante bellunese del Cansiglio, alle spalle del polo turistico friulano. Proposta che ha trovato la piena condivisione del sindaco di Aviano, sul cui territorio si trova il polo turistico. Stefano Del Cont Bernard, infatti, ha accolto con entusiasmo le parole di De Anna, ricordando le azioni già avviate dal Comune per il rilancio della località montana, come il ripristino del "Palazzetto 2", realizzato in occasione delle Universiadi, che sarà la sede logistica del Mondiale master. De Anna ha anche manifestato la grande disponibilità della Giunta regionale a sostenere con ingenti risorse i progetti innovativi legati allo sport che saranno presentati dalle amministrazioni comunali. Auspicando infine che possa essere completata anche la viabilità verso Piancavallo. Il mondiale di sci riservato ai Master, come hanno poi specificato il sindaco di Sacile, Roberto Capuzzo, e il presidente del locale Sci Club, Franco Pessot, ha già raccolto 515 iscrizioni, ma è a numero chiuso per problemi organizzativi e comporterà l´utilizzo di tutte le piste del polo montano. Movimenterà inoltre oltre mille persone per una settimana. Come esempio dell´interesse che l´evento suscita, Pessot e Renzo Sima, responsabile Promotur del polo sciistico, hanno citato la nazionale austriaca che ha chiesto di poter partecipare con un numero di atleti superiore a quello previsto dal regolamento. I partecipanti al mondiale Master provengono venti Paesi: l´Italia schiererà 160 atleti. Tra gli iscritti, oltre 30 sono quelli a punteggio Fis "0". Ovvero si tratta di sciatori classificati, che nella loro carriera hanno partecipato anche alle gare di Coppa del mondo. Hanno preso la parola alla presentazione, condotta da Fabio Carini, anche il presidente del Consiglio provinciale di Pordenone, Antonio Sartori di Borgoricco, il vicepresidente della Fis, Alberto Piccin, il presidente provinciale del Coni, Lorenzo Cella, e il vicepresidente di Promotur, Armando Angeli. . |
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2009 INTERNAZIONALE PER L´ITALIA CHE VOLA |
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Torino, 3 marzo 2009 - fervono i preparativi per i Wag 2009 (World Air Games), le "Olimpiadi dell´aria". L´evento, promosso dalla Federazione Aeronautica Internazionale, raccoglierà dal 6 al 14 giugno 400 concorrenti in rappresentanza di un centinaio di federazioni nazionali. A contendersi i 25 titoli in palio, oltre alle specialità di volo libero, cioè deltaplano e parapendio senza motore, vedremo in cielo alianti, aerostati, paracaduti, elicotteri, ultraleggeri, velivoli sperimentali, aeromodelli e piloti d´acrobazia aerea. Sede principale dell´evento l´aeroporto Torino-aeritalia di Collegno. Le mongolfiere voleranno nel cielo di Mondovì (Cuneo); dai laghi di Avigliana (Torino) spiccheranno il volo deltaplani e parapendio, mentre l´aeromodellismo indoor usufruirà del Palaruffini nel capoluogo. Il torinese Pierandrea Patrucco, dopo l´avventuroso volo in parapendio dello scorso anno (in 28 giorni 840 km lungo l´arco alpino) tenterà in giugno di allungare il percorso a 1111 km, da Montecarlo a Trieste, in coppia con il friulano Marco Zonca. Costui detiene diversi record nazionali, mentre Patrucco dal canto suo vinse due medaglie di bronzo ai mondiali ed agli europei, più due titoli italiani. Poggio Bustone (Rieti) ospiterà la finale di Coppa del Mondo di parapendio dal 1 al 12 settembre, a chiusura del circuito che tra primavera ed estate toccherà Brasile, Corea, Turchia, Francia e Croazia. A Hall in Austria i rappresentanti delle federazioni competenti hanno stabilito la sede dei mondiali 2011 di deltaplano. All´italia, con 16 voti a favore contro i 13 ottenuti dall´Australia, l´onore di ospitare l´evento a Sigillo (Perugia) dal 16 al 30 luglio 2011. Un anno prima, dal 19 al 31 luglio 2010, lo stesso sito ospiterà la sessione dei pre-mondiali. . |
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