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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Marzo 2009
PARLAMENTO EUROPEO: CON OBAMA NUOVO IMPULSO AL PARTENARIATO EURO-ATLANTICO  
 
Strasburgo, 30 marzo 2009 - L’elezione di Obama è l’occasione per rinnovare le relazioni Ue-usa. E´ quanto sostiene il Parlamento auspicando il coordinamento sistematico in tema di politica estera e sicurezza, il rafforzamento della cooperazione su diritti umani, lotta al terrorismo, disarmo nucleare e crisi regionali. Chiede poi di unificare il mercato e integrare quello finanziario. Invita però gli Usa a cessare le consegne straordinarie, ratificare lo statuto della Corte penale internazionale e abolire la pena di morte. Approvando con 503 voti favorevoli, 51 contrari e 10 astensioni la relazione di Millán Mon (Ppe/de, Es) il Parlamento rileva che «l’insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti apre una nuova era nella storia del paese» e che «tale evento, può dare un nuovo impulso al partenariato transatlantico». Anche perché il rapporto Ue-usa rappresenta «il partenariato strategico più importante per l´Unione», e con l´elezione di Barack Obama vi è l´opportunità di rinnovare il quadro delle relazioni transatlantiche. In tale prospettiva, i deputati propongono di sostituire la Nuova Agenda Transatlantica (Nat) con un nuovo accordo che trasformi l´attuale dialogo legislativo in un´assemblea transatlantica che funga da strumento di dialogo parlamentare, di definizione degli obiettivi e di controllo dell’attuazione dell’accordo, nonché di coordinamento dell´attività del Parlamento europeo con quella del Congresso americano su temi d´interesse comune. Il Parlamento sollecita poi la creazione di un organismo per la consultazione e il coordinamento sistematico ad alto livello della politica estera e di sicurezza, suggerendo la denominazione di “Consiglio politico transatlantico”. Riguardo alle sfide globali che i due partner si trovano ad affrontare, li esorta a «impegnarsi in un multilateralismo efficace» e a promuovere il rispetto dei diritti umani nel mondo. Sottolinea poi la necessità di intensificare il coordinamento delle iniziative diplomatiche nella prevenzione e nella gestione delle crisi, e di dare una risposta efficiente e coordinata a pandemie ed emergenze umanitarie. Sicurezza, lotta al terrorismo e diritti umani - Il Parlamento accoglie con favore la decisione del Consiglio europeo di rafforzare il partenariato strategico Ue-nato e la costituzione di un gruppo ad alto livello che migliori la cooperazione tra le due organizzazioni. Invita poi Stati Uniti e Unione europea ad adottare una strategia comune in tutte le sedi internazionali, per il disarmo nucleare e gli armamenti convenzionali, ed esorta l´amministrazione Usa a riprendere l´impegno con la Russia in materia di controllo degli armamenti e disarmo, al fine di ampliare gli accordi bilaterali esistenti tra i due paesi. Sottolineando infine l´importanza di rafforzare la cooperazione atlantica nella lotta al terrorismo «sulla base del pieno rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani», valuta positivamente la decisione di chiudere il carcere di Guantanamo. Allo stesso tempo, però, incoraggia l´amministrazione americana a chiudere «qualsiasi centro di detenzione situato all´esterno degli Stati Uniti e non conforme al diritto internazionale, e a porre esplicitamente fine alla politica delle consegne straordinarie». Sollecita poi la nuova amministrazione statunitense a ratificare e ad aderire allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale e ribadisce il proprio appello per l’abolizione della pena di morte. Pur considerando la condivisione di dati e di informazioni uno strumento efficace nella lotta al terrorismo e alla criminalità transnazionale, i deputati ritengono che tale strumento debba essere regolato «da un quadro normativo adeguato, che garantisca una valida protezione delle libertà civili», basato su un accordo internazionale vincolante. Un mercato transatlantico nel 2015, anche finanziario - Chiedendo di includere nel nuovo accordo transatlantico il Consiglio economico transatlantico (Cet), in qualità di organismo incaricato di potenziare l’integrazione economica e la cooperazione normativa, il Parlamento esorta entrambi i partner a superare gli ostacoli all´integrazione economica in vista di un mercato transatlantico unificato per il 2015. Per quanto riguarda l´attuale crisi finanziaria, il Parlamento esorta Stati Uniti e Unione europea a guidare congiuntamente gli sforzi multilaterali per affrontare il problema, e a riformare il sistema senza ricorrere a misure protezionistiche. In proposito si compiace dei progressi finora registrati nel migliorare la cooperazione in settori quali investimenti, aspetti normativi, sicurezza dei prodotti importati e applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. Chiede poi una maggiore cooperazione tra le autorità di vigilanza per controllare le attività dei gruppi transfrontalieri e impedire determinate operazioni da parte di istituzioni finanziarie domiciliate in giurisdizioni poco trasparenti e non cooperative, e chiede l´abolizione dei paradisi fiscali. Appoggia anche una progressiva integrazione dei mercati finanziari, ricordando che «il libero accesso ai mercati, l´adeguamento delle norme agli standard mondiali, la loro applicazione uniforme e un dialogo costante con gli attori del mercato sono principi basilari per il suo successo». Ricorda però che tale integrazione «deve essere accompagnata da una revisione del quadro regolamentare e delle norme di vigilanza», e dall´adozione di regolamenti che «garantiscano la concorrenza, assicurino maggiore trasparenza e un´effettiva vigilanza su prodotti, istituzioni finanziarie e mercati, e creino modelli di gestione dei rischi comuni, in linea con gli accordi raggiunti nel vertice del G20 del novembre 2008». Pur riconoscendo che le autorità di vigilanza degli Usa hanno compiuto progressi nell´introduzione degli accordi di Basilea Ii per quanto riguarda le grandi banche, il Parlamento critica il persistere di discrepanze che impongono oneri supplementari alle filiali americane delle banche europee, riducendone così la competitività, e suggerisce quindi al Congresso statunitense di creare una struttura di vigilanza più coerente nei settori bancario e assicurativo per agevolare il coordinamento tra l´Ue e gli Usa. Questioni regionali - In merito alle questioni regionali che impegnano entrambi i partner, i deputati sostengono che nel conflitto israelo-palestinese «Stati Uniti e Unione dovrebbero adoperarsi per intensificare i negoziati (. ) al fine di approdare ad una soluzione che preveda l´esistenza di due Stati». Dovrebbero inoltre cooperare per rendere durevole il cessate il fuoco a Gaza, sostenere gli sforzi a favore della riconciliazione inter-palestinese, e rinnovare le strategie di difesa e promozione dei diritti umani e della democrazia nella regione. Confermano la disponibilità dell´Ue a partecipare alla ricostruzione dell´Iraq, con particolare impegno rivolto alla tutela dello Stato di diritto, al rispetto dei diritti umani e allo sviluppo economico della paese. Affermano poi che in Afghanistan «sono in gioco i valori, la sicurezza e la credibilità della comunità transatlantica» e che Ue, Stati Uniti, Nato e Onu dovrebbero impegnarsi a elaborare una nuova visione strategica comune che accresca la sicurezza e rafforzi le istituzioni statali e locali afgane. Sottolineando che il programma nucleare iraniano (Am 5)«rappresenta una minaccia . Per la stabilità della regione», il Parlamento appoggia l´intento comune di trovare una soluzione negoziata con l´Iran, adottando la duplice strategia del dialogo e delle sanzioni. In tale contesto accoglie con favore l´annuncio del Presidente Obama sulla possibilità di dare maggiore importanza ai contatti diretti con l´Iran. Chiede poi alle parti di sviluppare una strategia comune sul Pakistan per consolidare le sue istituzioni democratiche e la sua capacità di combattere il terrorismo. Usa e Ue sono infine chiamati a coordinare le rispettive politiche nei confronti della Russia e ad impostare con essa una cooperazione sulle questioni di reciproco interesse, quali la sicurezza, il disarmo e la non proliferazione delle armi nucleari, «senza compromettere l´osservanza dei principi democratici, dei diritti umani e del diritto internazionale». .  
   
   
LA COMMISSARIA EUROPEA ALLE TELECOMUNICAZIONI VIVIANE REDING SI ESPRIME A FAVORE DEL DIRITTO DEI CONSUMATORI DI CAMBIARE OPERATORE TELEFONICO IN UN GIORNO  
 
 Bruxelles, 30 marzo 2009 - In un videomessaggio pubblicato sul suo sito web, La commissaria invita il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri delle telecomunicazioni dell’Ue a essere ambiziosi quando, nei prossimi giorni, entreranno nella fase finale dei negoziati relativi ad una nuova serie di norme Ue dirette a rafforzare la concorrenza e i diritti dei consumatori nel mercato unico delle telecomunicazioni in settori come la telefonia cellulare e i collegamenti Internet. Sebbene i consumatori abbiano in tutti e 27 gli Stati membri il diritto di cambiare l’operatore di telefonia fissa o mobile mantenendo il loro numero, attualmente non tutti possono ottenere questo cambiamento in un giorno solo; anzi, in alcuni Paesi i consumatori devono aspettare per due - tre settimane, un’attesa che riduce l’impatto di questo importante diritto sulla concorrenza nel mercato e sulle scelte dei consumatori. In media, nell’Ue occorrono 8,5 giorni per ottenere il trasferimento di un numero mobile al nuovo operatore e 7,5 giorni nel caso di un numero fisso. “L’europa dovrebbe essere ambiziosa quando si tratta di conferire diritti ai nostri consumatori,” dice la commissaria Reding nel suo videomessaggio. “Infatti, conferire diritti ai consumatori è la ricetta migliore per rafforzare la concorrenza sul mercato, per attirare investimenti nei servizi interessanti e, in ultima analisi, per avere prezzi più bassi. ” La commissaria Reding sottolinea i vantaggi della norma europea che dal 2003 permette ai consumatori di cambiare l’operatore di telefonia fissa o mobile mantenendo il loro numero di telefono. “Questo diritto a cambiare operatore spinge le imprese di telecomunicazioni a offrire condizioni competitive, che consentano loro di trovare nuovi clienti o di mantenere quelli che hanno già”, dichiara la commissaria europea alle telecomunicazioni nel videomessaggio. Da quando è stata introdotta la regola sulla portabilità del numero telefonico, i consumatori hanno ottenuto il trasferimento a un nuovo operatore di quasi 24 milioni di numeri di telefoni fissi e di 60,2 milioni di numeri di telefoni cellulari. “C’è tuttavia un problema: in alcuni Paesi europei ci vuole ancora tantissimo tempo per trasferire un numero di cellulare ad un nuovo operatore. I consumatori irlandesi o maltesi sono molto fortunati, perché nei loro Paesi basta un solo giorno. Purtroppo, però, i consumatori polacchi e quelli italiani non sono così fortunati. Occorrono 38 giorni per trasferire un numero di cellulare ad un altro operatore in Polonia, e in Italia ci vogliono 15 giorni. ” “Questa è una situazione intollerabile in quanto falsa la concorrenza tra gli operatori del mercato unico europeo e pone in una situazione di svantaggio i cittadini dei Paesi nei quali vigono regole meno efficaci a tutela dei consumatori. ” “Desidero che tutti gli europei possano cambiare il loro operatore di telefonia fissa o mobile in un solo giorno, come già accade in Irlanda e a Malta. ” Una norma che permetterebbe ai consumatori in tutti e 27 i Paesi dell’Ue di cambiare operatore in un giorno solo è stata proposta dalla Commissione nel novembre 2007 ed è attualmente in discussione al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri dell’Ue. “In questi tempi di crisi economica l’Europa dovrebbe chiedersi che cosa possiamo fare per mettere i consumatori in grado di far valere i loro interessi sui mercati delle telecomunicazioni, per rafforzare la concorrenza leale e per migliorare il potere d’acquisto dei nostri cittadini. E dobbiamo chiederci come lo si possa fare rapidamente”, conclude la commissaria Reding nel suo videomessaggio. .  
   
   
UE: UNIFORMARE GLI STANDARD: SÌ, MA QUANTO? LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI  
 
Bruxelles, 30 marzo 2009 - Una "presa unica europea"? Per ora non esiste Hai notato che le carte di credito hanno tutte lo stesso formato e che ormai puoi pagare dappertutto con il bancomat? Comodo. Ti è capitato, invece, di essere all´estero e dovere comprare un adattore per la presa elettrica?! Non comodissimo. Ecco perchè l´Unione Europea insiste sulla armonizzazione degli standard tecnici. Ma quanto uniformare gli standard europei? Di´ la tua, vota alle elezioni del 6-7 Giugno! In certi settori, le aziende hanno la tentazione di proteggersi dalla concorrenza fissando regole e standard propri, incompatibili con quelli dei competitors. E spesso a discapito del consumatore, che è costretto - per esempio - a cambiare caricatore ogni volta che cambia telefonino. L´unione Europea vuole che ci sia vera concorrenza, per offrire prodotti innovativi e buoni prezzi ai consumatori. Ma per esserci vera scelta e un mercato realmente aperto, le regole devono essere uguali per tutti: la standardizzazione è in questo senso molto importante. Gli standard europei sono dappertutto: taglie dei vestiti, codici a barre, etichette, norme d´igiene per i ristoranti. Anche se non ce ne accorgiamo, questi standard ci permettono di riconoscere, comparare e scegliere prodotti e servizi, ci proteggono come consumatori e facilitano la concorrenza sul mercato. Ecco alcuni esempi concreti di quello che hanno fatto gli europarlamentari in questo campo: Giocattoli: Il Parlamento ha adottato standard di sicurezza comuni per i giocattoli, mettendo al bando le sostanze tossiche prima contenute in alcuni giochi e restringendo l´uso di metalli pesanti e aromi. Posta: nel liberalizzare i servizi postali all´interno dell´Ue, il Parlamento ha adottato standard minimi che saranno adottati in tutti i paesi: le lettere si devono raccogliere almeno una volta al giorno per cinque giorni a settimana, e ogni cittadino, ovunque viva, deve avere accesso ai servizi postali. Allergie alimentari: l´Ue ha stabilito i fattori potenzialmente allergici degli alimenti e ha obbligato i produttori a esporli chiaramente sulle etichette. Così le persone allergiche possono fare tranquillamente la loro spesa ovunque all´interno dell´Ue. Cosmetici: il Parlamento europeo ha messo al bando i test sugli animali a partire dal 2004 e, recentemente, ha definito una lista di sostanze nocive che dovranno essere eliminate da tutti i prodotti di bellezza europei. Caricatore unico: l´Ue sta lavorando alla definizione di un nuovo standard comune per i caricatori. Il ´caricatore unico´ sostituirà gli oltre 30 tipi di caricabatterie attualmente sul mercato. Il nuovo caricatore sarà valido non solo per i telefoni cellulari, ma anche per altri apparecchi elettronici come macchine fotografiche, lettori Mp3 e computer portatili. 112: i deputati hanno lanciato una campagna per fare conoscere il numero d´emergenza comune, valido in tutti i paesi Ue. Cetrioli…storti: standardizzare sì…ma quando è troppo è troppo! Se la leggenda sull´Ue che stabilisce le misure per le banane era una bufala, quella sui cetrioli non troppo! Fino a pochi mesi fa erano in vigore norme europee sulle dimensioni e la forma di frutta e verdura. Ma recentemente l´Ue ha riconosciuto queste regole come un eccesso di standardizzazione e le ha eliminate. Per cui da luglio 2009, cetrioli storti e melanzane bruttine torneranno sui banchi del mercato! In molti casi standard comuni ci semplificano la vita, anche se non ce ne rendiamo conto. Ma dove fermarsi? Quanto è necessario uniformare gli standard europei? Cosa si può fare ancora di utile a favore del consumatore, senza scadere in eccessi di burocrazia o forzare i cittadini a rinunciare alle loro tradizioni e usanze nazionali? La risposta nelle mani dei deputati che saranno eletti alle prossime Europee, il 6-7 giugno 2009. E nelle mani tue che li sceglierai! .  
   
   
LISBONA E AMMORTIZZATORI, IMPEGNO DELLE REGIONI CONTRO LA CRISI  
 
Bruxelles, 30 marzo 2009 - La crisi economica non deve mettere in discussione gli obiettivi di Lisbona: lo ha detto l’assessore Gianfranco Simoncini, intervenendo, il 26 marzo, a Bruxelles alla tavola rotonda “Reagire alla crisi attraverso la cooperazione regionale”, organizzata al Comitato delle Regioni nel quadro dell’assemblea generale dell’associazione Earlall (European Association of Regional and Local Authorities for Lifelong Learning), di cui è vicepresidente. Le regioni, secondo Simoncini, hanno due linee d’intervento: devono impegnarsi a ridurre l’impatto sociale della crisi, come la Toscana che sta predisponendo un fondo di sostegno ai contratti di solidarietà, dopo aver già creato un fondo per i lavoratori privi di ammortizzatori sociali e contributi ad hoc per i lavoratori in cassa integrazione con un mutuo prima casa; devono però anche favorire la riorganizzazione dell’apparato produttivo, per renderlo più competitivo all’indomani della crisi, con interventi sulla conoscenza, l’innovazione e il capitale umano. Sono due linee che vanno perseguite entrambe, non una a discapito dell’altra. Quello che non è possibile, secondo Simoncini, è dirottare le risorse che dovrebbero servire a rilanciare gli apparati produttivi regionali esclusivamente verso gli ammortizzatori sociali, con il rischio di trovarci poi impreparati all’appuntamento con la ripresa economica. «Non possiamo limitarci a mettere le toppe – ha detto -, dobbiamo semmai ripensare gli strumenti idonei a raggiungere gli obiettivi di Lisbona». «In Italia invece – ha proseguito Simoncini – da un lato si tolgono 9,4 miliardi alla scuola e all’università, dall’altro si stanziano 8 miliardi per gli ammortizzatori sociali sottraendoli al Fse (Fondo sociale europe) e al Fas (Fondo per le aree sottosviluppate), cioè alle Regioni. Così facendo non si perseguono gli obiettivi di Lisbona. Si tratta di una scelta che le Regioni hanno fatto per senso di responsabilità, in modo da consentire ai lavoratori delle aziende con meno 15 dipendenti di accedere alla cassa integrazione». .  
   
   
BASILICATA ED EUROPA PER RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE PA  
 
Potenza, 30 marzo 2009 - Nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg Sud-est Europa, che promuove progetti dell’obiettivo comunitario “Cooperazione Territoriale”, è stato finanziato il progetto Gsr-model – “Responsabilità sociale delle amministrazioni pubbliche. Un Approccio Innovativo per la Qualità nelle operazioni e nei risultati di Governo”. Il progetto, di durata triennale, ha tra i suoi promotori il Dipartimento Attività Produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione tecnologica della Regione Basilicata e si avvale di un ampio e qualificato partenariato internazionale guidato dall’Hellenic Organisation for Standardisation (Elot). L’obiettivo del progetto – spiega il Dipartimento regionale - è promuovere la qualità e l’eccellenza delle organizzazioni pubbliche, migliorando in particolare l’efficacia e l’efficienza dei servizi per il cittadino, attraverso un innovativo sistema di standard e un modello operativo che trasferirà nel settore pubblico il concetto di “responsabilità sociale”, già noto nell’ambito delle imprese private. L’assegnazione del finanziamento da parte del Programma Interreg Sud-est Europa rappresenta oltremodo un successo, per il rigido processo di selezione che a fronte di 821 proposte pervenute ha visto finanziare solo il 5% delle stesse. “L’iniziativa – ha dichiarato l’Assessore Gennaro Straziuso - si inquadra nella più ampia strategia regionale di rafforzamento dei rapporti di cooperazione con l’Europa, puntando su innovazione, qualità e competitività del sistema Basilicata”. .  
   
   
TAVOLO PER I BALCANI  
 
Venezia, 30 marzo 2009 - I Balcani continuano a costituire un’area di primario interesse per il nostro Paese sia per motivi di ordine politico strategico, sia soprattutto per motivazioni economico commerciali. L’italia può, infatti, vantare nell’intera regione una forte e radicata presenza in termini d’interscambio commerciale e d’investimenti. Il Tavolo per i Balcani è stato convocato lunedì 30 marzo, alle ore 10. 00, nella sede dell’Ance a Treviso, in via Tolpada 20. I lavori saranno introdotti dall’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor. Sono previsti gli interventi del sottosegretario allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, e del sottosegretario all’Economia e Finanze, Alberto Giorgetti. .  
   
   
SLOVENIA, PREZZI INGROSSO FEBBRAIO 09  
 
Lubiana, 30 marzo 2009 - In Slovenia, nel mese di febbraio i prezzi di produzione sono aumentati dello 0,2 per cento rispetto al mese precedente e dell´1,1 per cento rispetto allo stesso mese del 2008, afferma l´Ufficio Statistico Sloveno. L´aumento è risultato dalle condizioni dei mercati dei beni finiti e delle materie prime, delle mutate condizioni di commercio e della minor quantità di prodotti venduti. Sono aumentati dell´8,8 per cento mensile i prezzi del settore manifatturiero e trasporti, del 4,4 per cento quelli dei prodotti in pelle, del 4,1 per cento quelli dell´elettricità e del 2 per cento quelli della produzione di legno, prodotti in legno e sughero. I prezzi alla produzione di coke e prodotti petroliferi sono aumentati dell´8,3 per cento, i prodotti farmaceutici di base sono saliti del 2,6 per cento, le bevande dell´1,7 per cento e i veicoli a motore dell´1,3 per cento. Rispetto al 2008 sono aumentati maggiormente i prodotti in gomma e plastica (8,7 per cento), macchinari per i trasporti (8,4 per cento). Si sono, per contro, registrati cali di prezzo per quanto riguarda la produzione di metalli base (12,8 per cento), stampa e riproduzione di mezzi registrati (4,4 per cento). .  
   
   
ROMANIA, CRESCONO I PROFITTI DI UNICREDIT  
 
Bucarest, 30 marzo 1009 - I profitti lordi ottenuti da Unicredit in Romania sono cresciuti nel 2008 del 41,2 per cento, a 153 milioni di euro. Nell´ultimo quarto dello scorso anno, Unicredit ha ottenuto sul mercato romeno un profitto ante tasse di 26 milioni di euro, con una crescita del 66,5 per cento, scrive "Seeurope". I ricavi ottenuti dal gruppo in Romania sono cresciuti del 39,5 per cento, a 85 milioni di euro. Il rapporto tra spese e ricavi nel trimestre finale del 2008 è stato del 48,9 per cento. Unicredit Leasing ha finanziato asset del valore di oltre 555 milioni di euro, con un incremento dell´11 per cento rispetto al 2007. I finanziamenti per l´acquisto di veicoli hanno rappresentato l´82,67 per cento dei nuovi contratti, mentre il leasing per veicoli commerciali leggeri ha coperto una quota del 7,13 per cento e il leasing per attrezzature il 6,13 per cento. I finanziamenti per l´acquisto di veicoli commerciali pesanti hanno coperto una quota del 4 per cento, quelli per gli immobili solo lo 0,06 per cento. Unicredit Leasing ha concluso nel corso dello scorso anno 15. 442 nuovi contratti, conquistando una quota di mercato dell´11,3 per cento. Il mercato del leasing in Romania nello scorso anno ha registrato una caduta del 2,6 per cento rispetto al 2007, per un totale di 4,817 miliardi di euro. .  
   
   
NANOTECNOLOGIE, L’ITALIA S’E’ DESTA? AL CNR UN CONVEGNO INTERNAZIONALE INTERAMENTE DEDICATO AL TEMA METTERÀ A CONFRONTO RAPPRESENTANTI DEL MONDO SCIENTIFICO, INDUSTRIALE E ISTITUZIONALE. UN’OCCASIONE PER CONOSCERE GLI ULTIMI SVILUPPI NEL SETTORE A LIVELLO MONDIALE  
 
 Roma 31 marzo 2009 - Le nanotecnologie provenienti da tutto il mondo si danno appuntamento a Roma, dal 31 marzo al 3 aprile, in occasione di Nanotec2009. It: il convegno internazionale organizzato da Airi / Nanotec It (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale - Centro Italiano per le Nanotecnologie), Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e Veneto Nanotech, alla cui realizzazione collabora l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice). La manifestazione ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e i patrocini dei ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, Salute e Politiche sociali, oltre che del Comune di Roma. L’iniziativa rappresenta l’occasione annuale per fare il punto sulla ricerca in questo promettente settore, con la partecipazione dei rappresentanti delle più importanti realtà italiane e di esperti di fama internazionale. I lavori saranno ospitati dal Cnr, nella Sala Convegni della sua sede di piazzale Aldo Moro 7, a Roma. L’obiettivo di Nanotec2009. It, con il contributo di rappresentanti del mondo scientifico, industriale e di quello economico e istituzionale, è fornire un quadro completo su attività, prospettive ed esigenze delle nanotecnologie in Italia; presentare gli sviluppi più recenti e le tendenze, a livello mondiale, per ciò che riguarda ricerca, applicazioni e governance; stimolare l’avvio di iniziative di collaborazione, coordinamento e sostegno che facilitino e rendano più efficace l’attività nel settore. Molti i temi di confronto. A partire dalla governance, passando per nanomedicina (salute e dispositivi medicali), sviluppo sostenibile (energia, trasporti, ambiente), Ict, elettronica, security fino al Made in Italy (materiali avanzati, agroalimentare, conservazione beni culturali. ). Nella prima giornata, oltre alla presenza dei presidenti del comitato organizzatore, sono previsti interventi di rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo economico e della Salute, della Commissione europea e la partecipazione di scienziati italiani e stranieri. Tra il 31 marzo e il 2 aprile interverranno le principali organizzazioni dedicate alla ricerca e alle applicazioni delle nanotecnologie. Molte sono pubbliche come Cnr, Instm (Consorzio interuniversitario nazionale per la scienza e tecnologia dei materiali), Civen (Coordinamento interuniversitario veneto per le nanotecnologie), Nanofab ( Nanofabrication Facility del Veneto), gli atenei di Milano Bicocca, Padova, Tor Vergata (Roma), Venezia, Modena e Reggio Emilia, Pisa, Firenze, Perugia, Catania, Gutenberg University, l’Istituto superiore di sanità, l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro. Ma anche l’imprenditoria privata vanta numerose partecipazioni, con aziende quali Mapei, Ferrari, Colorobbia, Italcementi, Stm, Bracco, Elsag, Fidia, Centro ricerche Fiat, Eni, A. P. E. Research, Selex S. I. ,cts, Lux Research. Infine, la giornata del 3 aprile sarà dedicata al networking, con presentazioni e incontri one-to-one per promuovere collaborazioni industriali e di ricerca, a cui parteciperanno anche Venture Capitalists, provenienti da Italia, Usa, Giappone e Cina. Il programma completo di Nanotec2009 è disponibile sul sito Internet www. Nanotec2009. It .  
   
   
EXPO, MISSIONE IN UGANDA-KENIA DI RAIMONDI E RONZA  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Un grazie al governo ugandese per l´appoggio alla candidatura italiana a Expo 2015, e soprattutto l´avvio di progetti congiunti sul tema alimentazione e ambiente sono i contenuti della missione a Kampala del sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, Marcello Raimondi e del delegato del Presidente per i rapporti internazionali, Robi Ronza. Nella capitale ugandese, lunedì e martedì prossimi, sono in programma incontri - organizzati a cura dell´ambasciata d´Italia - con il vicepresidente della Repubblica, Gilbert Bukenya, e con i viceministri Okello Oryem (Esteri) e Fred Omach (Finanze). Oggetto dei colloqui, appunto uno scambio di idee su progetti per Expo, ma anche una valutazione delle possibilità di crescita dell´import/export Italia-uganda. Sempre a Kampala sono previsti anche contatti con l´ufficio locale della Cooperazione Italiana e con le sedi locali delle varie Ong lombarde che vi operano, anche tramite progetti finanziati da Regione Lombardia. Raimondi e Ronza saranno già domenica 29 in Kenia, a Nairobi, per inaugurare la scuola "Urafiki" (che significa Carovana), gestita da una cooperativa di famiglie, ampliata e ammodernata grazie anche a un finanziamento di Regione Lombardia. Nella stessa città è in programma anche un colloquio con l´ambasciatore italiano. .  
   
   
SARDEGNA: BILANCIO APPROVATA LA MANOVRA FINANZIARIA 2009  
 
Cagliari, 30 Marzo 2009 - Il Disegno di legge sulla manovra Finanziaria per il 2009 è stato approvato dalla Giunta Regionale il 26 marzo. La manovra ammonta a 8 miliardi, 329 milioni 652 mila euro. "Si tratta di una proposta elaborata in tempi necessariamente molto ristretti - ha detto il Presidente della Regione Ugo Cappellacci- per poter consentire al Consiglio regionale un esame ed una approvazione che stia dentro i termini del quarto mese di esercizio provvisorio e che consenta di affrontare le più gravi emergenze sociali ed economiche di questo periodo". Come ha sottolineato l’assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa, "la prima necessità è quella di dotare la Regione di un bilancio pienamente in vigore. Pur nella brevità dei tempi la proposta scaturisce da un proficuo confronto con le parti sociali che hanno arricchito il contenuto del documento con importantissimi suggerimenti finalizzati ad intervenire sulla disoccupazione e la povertà e sulla difficoltà delle imprese ad accedere al credito. Ora il confronto si trasferisce in Consiglio regionale ed è affidato alle forze politiche di maggioranza e di opposizione". "La Manovra sarà articolata in due tempi - precisa il presidente - una legge Finanziaria di 4 articoli, che contiene le scelte di fondo in materia di politica finanziaria e di politica delle entrate e gli interventi urgenti e indifferibili sull’emergenza sociale e sul sistema produttivo isolano. Abbiamo deciso di correggere il metodo scelto dal precedente governo di anticipare le entrate future, sostituendolo con il ricorso a mutui o prestiti obbligazionari, nella misura di 500 milioni di Euro per investimenti pubblici. Contemporaneamente si è ritenuto opportuno abrogare le leggi che hanno introdotto in Sardegna la tassa sulle imbarcazioni e la tassa di soggiorno, che erroneamente sono state denominate "tasse sul lusso” e che invece consistono in un appesantimento del sistema turistico". Sul versante delle politiche sociali, l’assessore Giorgio la Spisa precisa "che è stata incrementata la somma complessiva ed è stata anche ampliata la tipologia degli interventi, valorizzando i suggerimenti proposti dai sindacati e dalle imprese. In particolare sono previsti 28 milioni per l’assistenza domiciliare a favore di anziani non autosufficienti; 36 milioni per i programmi personalizzati a favore dei disabili: entrambe le misure potranno essere realizzate attraverso personale esterno o familiare. Sono stati conservati gli stanziamenti di 5 milioni per il programma "Ritornare a casa", 9 milioni per le azioni di integrazione socio sanitaria, 48 milioni a favore di soggetti con particolari patologie. Sono stati poi destinati ulteriori 30 milioni per azioni di contrasto alla povertà e 10 milioni per incrementare la quota dei cantieri lavoro attivati dai Comuni. Nella Politica del lavoro è previsto lo stanziamento di 3 milioni per l’anticipazione degli ammortizzatori sociali. A questi si aggiungono tre interventi innovativi: 6 milioni per sostenere i lavoratori e le imprese che decidono di far ricorso a contratti solidarietà, 3 milioni per la costituzione di un fondo di garanzia etica destinato a sostenere persone appartenenti alle fasce sociali più deboli sottoposte a indebitamento insostenibile, 5 milioni per contributi in conto occupazione. Particolare attenzione è stata dedicata al rilancio e riqualificazione della formazione professionale: entro 6 mesi la Giunta dovrà predisporre un piano straordinario di interventi per la valorizzazione e sviluppo delle risorse umane con una dotazione di circa 100 milioni di Euro, derivante da fondi regionali ed europei. .  
   
   
PUGLIA: BILANCIO DI PREVISIONE 2009  
 
Bari, 30 marzo 2009 - Gli assessori Pelillo (Bilancio), Fiore (Salute) e Introna (Opere Pubbliche) hanno presentato iul 27 in conferenza stampa il bilancio di previsione 2009 approvato nel pomeriggio dalla Giunta. Pelillo ha definito il documento “ un bilancio equilibrato, un bilancio sobrio, un bilancio che guarda insieme a tutte le altre misure che stiamo mettendo in campo, ai bisogni della Puglia e dei pugliesi in questo momento”. Secondo Pelillo “Con questo bilancio è stato rispettato il patto di stabilità 2008, abbiamo varato una manovra anticrisi ed è stato garantito il finanziamento alle aree vaste e ai piani strategici per impattare sulla crisi in atto”. Il bilancio per l’assessore “ha un pregio oggettivo: sostiene la dotazione finanziaria per i settori regionali allo stesso livello del 2008, nonostante le difficoltà. Le difficoltà sono dovute al poco avanzo di amministrazione, perché i settori e gli assessorati sono stati “bravi” e hanno impegnato quasi tutto e per la diminuzione del fondo per i residui perenti, dovuto a una variazione legislativa”. “Il bilancio – ha spiegato Pelillo – non è influenzato dal deficit sanitario che resta incomprimibile perché la quota del fondo sanitario nazionale destinata alla Puglia resta sottostimata. E la spesa è incomprimibile. Per questo il bilancio regionale sanitario chiude col segno meno da 11 anni a questa parte e siamo stati costretti a mantenere le addizionali fiscali. Lo 0. 5% in più sull’Irpef lo pagano il 12% dei pugliesi e corrisponde per gettito al ticket su farmaceutica e diagnostica non pagato dall’80% dei pugliesi. Insomma, il 12% dei redditi più alti pagano la mancata tassa sulla salute dalla quale sono esenti l’80 dei cittadini pugliesi”. “Con il bilancio – ha concluso Pelillo – abbiamo garantito però anche interventi sui trasporti (+35 milioni euro), per i concorsi (+10 mln) e per il cofinanziamento regionale del Fse, che sarà coperto al 100% con +8 milioni. E in più abbiamo 40 milioni di spese in meno per i mutui, dopo la rinegoziazione con la Cassa depositi e prestiti”. Il bilancio approvato oggi è composto da 25 articoli e inizierà l’iter consiliare e con il partenariato dalla prossima settimana. .  
   
   
FVG, TONDO: A SKOPJE, DAREMO KNOW HOW A MACEDONIA  
 
Trieste, 30 marzo 2009 - Il Friuli Venezia Giulia contribuirà con il proprio know how comunitario a favorire il processo di preadesione della Macedonia all´Unione europea. Sviluppo Modello Regionale - Con questo obiettivo, emerso dai colloqui a Skopje tra il presidente della Regione, Renzo Tondo, ed il primo ministro macedone, Nikola Gruevski, tre gruppi misti di lavoro valuteranno l´opportunità di siglare un protocollo d´intesa che, come suggerito da Tondo, potrebbe riguardare anche lo sviluppo di un modello regionale all´interno della Repubblica balcanica dove, allo stato attuale, il territorio (25mila kmq con 2 milioni di abitanti) è suddiviso unicamente in 84 Comuni. Volonta´ Di Entrare In Ue - "Questa è la prima volta che il Friuli Venezia Giulia si presenta in Macedonia", ha rilevato il governatore, accompagnato nella visita dall´ambasciatore d´Italia a Skopje, Donatino Marcon, dall´assessore ad Energia e Trasporti, Riccardo Riccardi, e dal consigliere regionale Alessandro Colautti, sottolineando che "ci siamo trovati di fronte ad una realtà istituzionale giovane, entusiasta, dinamica e, pur consapevole delle difficoltà che si trova ad affrontare, determinata a creare le condizioni necessarie per aderire ad Unione europea e Nato". Tre Gruppi Di Lavoro Misti - Oltre al premier, la delegazione regionale guidata da Tondo ha incontrato i ministri Mile Janakieski (Trasporti e Comunicazioni), Fatmir Besimi (Sviluppo economico) ed Ivo Ivanovski (Informatica e Tecnologia), costituendo i citati gruppi di lavoro che hanno già sviluppato una serie di tematiche legate ad Infrastrutture, Economia ed Informatizzazione. Dalle Autostrade Alle Universita´ - Dai colloqui operativi, a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche i presidenti di Insiel, Valter Santarossa, e di Bic-sviluppo Italia Fvg, Franco Asquini, oltre al vicepresidente di Informest, Silvia Acerbi, sono emerse buone prospettive di collaborazione per la progettazione e la realizzazione di collegamenti autostradali e ferroviari in Macedonia e, nell´ambito informatico, l´interconnessione ed il trasferimento tecnologico tra le Università di Udine e Trieste ed il nuovo ateneo di Ohrid. .  
   
   
PALESTINA, LA REGIONE CAMPANIA PRESENTA IL PROTOCOLLO D´INTESA PER LA COOPERAZIONE CON 5 GOVERNATORATI.  
 
Napoli, 30 marzo 2009 - Il vicepresidente della Regione Campania Antonio Valiante ha illustrato il 26 marzo i contenuti del protocollo d´intesa che sarà firmato con i 5 Governatorati della Palestina (Beltlemme, Hebron, Jenin, Jerico e Nablus) per la cooperazione sanitaria, urbanistica, culturale e scientifica. L´accordo, presentato in occasione del convegno indetto dal Cielm sul ruolo delle città nel Mediterraneo, cui hanno preso parte, tra gli altri, i sindaci di Gerico Hassan Saleh e di Betlemme Victor Batarseh, si inserisce nel Programma di Sostegno alle Municipalità Palestinesi, nato per accompagnare il processo di pace in Medio Oriente attraverso un´azione coordinata tra l´Autorità nazionale Palestinese, gli Enti locali italiani ed il Ministero degli Esteri. La cooperazione si articolerà nei seguenti punti: trasferimento di competenze tecniche ed amministrative per la realizzazione di un sistema informativo e la stesura di un piano territoriale; utilizzo dei Centri di Competenza della Regione Campania per lo sviluppo di moderne tecnologie nei settori dell´ambiente, della produzione, dei trasporti e dell´informazione; scambi di esperienze sulla gestione ed il recupero dei beni culturali legati al turismo archeologico e religioso; trasferimento di competenze sanitarie per la formazione di personale medico ed infermieristico altamente qualificato nell´ambito della chirurgia microinvasiva e microchirurgia. "Continua con questo protocollo – ha detto il vicepresidente Valiante – il nostro impegno verso una regione a cui guardiamo con particolare interesse. Gli sforzi prodotti finora dalla Regione Campania, e quelli che metteremo in campo nei prossimi mesi, sono importanti per rafforzare il processo di pace in Medio Oriente e per proseguire il lavoro che stiamo realizzando per intensificare la cooperazione con tutti i Paesi del Mediterraneo". .  
   
   
VALUTAZIONE DIRIGENTI, LA GIUNTA DELLA CAMPANIA VALORIZZA LE PROFESSIONALITÀ  
 
Napoli, 30 marzo 2009 - La Giunta regionale della Campania, su proposta del vicepresidente ed assessore alle Risorse Umane Antonio Valiante, ha approvato una delibera con cui viene modificato il sistema per la valutazione dei dirigenti regionali. Le prestazioni dirigenziali, sulla base delle proposte avanzate dal Nucleo di Supporto, continueranno ad essere valutate tenendo conto sia degli obiettivi raggiunti che dei comportamenti organizzativi. Ma, rispetto al passato, cambia il punteggio da attribuire alle due tipologie. Prima al raggiungimento degli obiettivi di efficienza e di innovazione veniva attribuito un peso fino al 60% del totale, mentre ai comportamenti organizzativi veniva assegnato il 40%. Ora, qualora si certifichi che il dirigente ha raggiunto tutti gli obiettivi fissati (incremento della produttività, soddisfazione degli utenti, razionalizzazione e snellimento delle procedure, riorganizzazione della struttura), il punteggio può raggiungere l’85% del totale. “Adottiamo – sottolinea il vicepresidente Antonio Valiante – una procedura diversa che mira ad esaltare le professionalità e le qualità individuali dei dirigenti e la loro capacità produttiva. “A partire da oggi, in sostanza, le prestazioni dirigenziali verranno giudicate efficaci se da esse deriveranno l’ulteriore sburocratizzazione della macchina amministrativa, un maggior grado di soddisfazione da parte dei cittadini e la realizzazione di processi innovativi e di ammodernamento. Obiettivi che riteniamo decisivi per far avvicinare sempre più le pubbliche amministrazioni alle comunità territoriali”, conclude Valiante. .  
   
   
CONTENIMENTO SPESA PUBBLICA, LA GIUNTA AFFIDA ALL´AVVOCATURA LA CONSULENZA E IL PATROCINIO DEGLI ENTI STRUMENTALI E DELLE SOCIETÀ REGIONALI DELLA CAMPANIA  
 
Napoli, 30 marzo 2009 - La giunta regionale della Campania, su proposta del presidente Antonio Bassolino e del vicepresidente Antonio Valiante, ha approvato lo schema di convenzione con cui vengono affidati all’avvocatura regionale la consulenza legale e il patrocinio in giudizio degli enti strumentali e delle società regionali. Il provvedimento attua la legge regionale n. 1 del 2009, in particolare l’art. 29 della stessa. Con questa delibera, tutti gli enti a finanza regionale derivata che manifesteranno il proprio interesse alla stipula della convenzione potranno richiedere all’avvocatura: pareri legali in ordine all’applicazione di leggi e regolamenti; pareri legali in ordine alla legittimità degli atti negoziali da porre in essere. Gli enti e le società si avvarranno altresì dell’avvocatura per l’attività di patrocinio ogni qualvolta gli stessi dovranno rispondere in giudizio innanzi agli organi di giurisdizione civile, penale, amministrativa e tributaria di ogni ordine e grado. Sarà il presidente della Regione, con proprio atto, a conferire il mandato speciale all’avvocatura regionale per la difesa giudiziale degli interessi degli enti in caso di resistenza in giudizio. “La delibera di oggi – sottolinea il vicepresidente della Regione Campania Antonio Valiante - è davvero importante. Con essa realizziamo un ulteriore passo avanti sulla strada del contenimento della spesa pubblica regionale evitando l’affidamento all’esterno da parte degli enti e delle società regionali degli incarichi di consulenza e di patrocinio legale. “Continueremo a muoverci con determinazione per perseguire l’obiettivo della riduzione dei costi in tutti i settori dell’Amministrazione”, conclude Valiante. .  
   
   
APPROVATI I PROGRAMMI DI SVILUPPO LOCALE DEL VENETO – 100 MILIONI DALLA REGIONE  
 
Venezia, 30 marzo 2009 - E’ stata pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto del 27 marzo la graduatoria delle domande presentate dai Gruppi di Azione Locale (Gal) per il finanziamento delle iniziative Leader, in attuazione del Programma di Sviluppo Rurale. “Queste azioni puntano allo sviluppo integrato del territorio – ha ricordato il vicepresidente della Giunta Franco Manzato – mettendo in sinergia diversi settori: gli interventi Leader sono infatti attivati in maniera coordinata dall’insieme delle imprese e dei soggetti che operano e risiedono in una determinata area. Per la loro realizzazione il Psr ha messo a disposizione oltre 100 milioni di euro”. Sono state in pratica approvate tutte le domande dei 14 Gal e i relativi programmi, con i piani finanziari, aprendo così l’accesso ai finanziamenti del Psr. “I Gruppi di Azione Locale – ha ribadito Manzato – sono l’espressione di un partenariato pubblico – privati formato dalle principali componenti pubbliche ed istituzionali, economiche e produttive, culturali, ambientali e sociali che operano all’interno degli ambiti territoriali individuati. Il loro compito è di verificare, progettare ed attivare, tramite appositi bandi, gli interventi ritenuti prioritari nelle singole aree”. La strategia definita da ciascun Piano di Sviluppo Locale non è solo concertata “dal basso”, ossia dagli operatori delle aree interessate, ma concentra l’attenzione su pochi temi strategici, in funzione delle effettive necessità del territorio, con particolare riferimento ai temi del miglioramento della qualità della vita, della diversificazione delle attività economiche e dell’integrazione tra i diversi settori economici e produttivi. I comuni veneti interessati sono 378, distribuiti su tutte le province, corrispondono al 40 per cento della popolazione regionale e al 71 per cento della superficie complessiva del Veneto. L’attivazione dei Gal è prevista entro il prossimo 30 aprile, con la diffusione sul territorio dei relativi Psl e la presentazione della domanda di finanziamento ad Avepa. Subito dopo potrà essere prevista anche l’attivazione sul territorio regionale dei bandi approvati dai Gal. Le risorse finanziarie del Psr potranno essere investite da qui al 2014. .  
   
   
MILANO, PIANO CASA. VERGA: “DA VALORIZZAZIONE PATRIMONIO PUBBLICO NUOVE RISORSE PER L’ERP” SNELLIRE PROCEDURE E RIVEDERE LEGGE SUGLI AFFITTI  
 
Milano, 30 marzo 2009 - “Nel momento di crisi economica in cui si trova anche il nostro Paese e con la costante riduzione dei contributi pubblici, è fondamentale reperire risorse da impiegare nell’edilizia sociale. Il bisogno di case è evidente: in Italia le richieste di edilizia residenziale pubblica sono circa 600mila, di cui 20mila solo a Milano”. Lo ha affermato il 26 marzo l’assessore alla Casa Gianni Verga, intervenendo a Roma alla tavola rotonda “Patrimonio pubblico: recupero, valorizzazione e ‘rottamazione’?”. “Trovare le risorse è possibile mediante la valorizzazione del patrimonio immobiliare non solo dei Comuni ma di tutti gli enti pubblici proprietari di immobili residenziali – ha spiegato Verga -. Questo patrimonio può diventare una risorsa per il risanamento dei quartieri in cui il degrado incrementa il disagio sociale”. “Con operazioni strategiche di valorizzazione di aree e immobili pubblici – ha aggiunto – si può intervenire per la trasformazione dei quartieri di edilizia sociale investendo i proventi delle alienazioni, integrando funzioni e servizi (residenza, commercio, artigianato, servizi sociali, culturali, spazi aperti comuni) e diversificando le popolazioni che abitano in questi contesti (mix sociale). La cosiddetta ‘Finanziaria d’estate’ (legge 133/08) incentiva proprio la costituzione di fondi immobiliari e la valorizzazione del patrimonio pubblico“. “Nella realizzazione di interventi di edilizia residenziale sociale – ha detto l’assessore riferendosi alla bozza del Piano Casa presentata dal Governo - uno degli elementi critici è rappresentato dalle procedure per arrivare alla realizzazione delle opere. Il decreto legge che lo Stato sta predisponendo con le nuove normative urbanistiche è caratterizzato proprio da procedure snelle e da tempi di esecuzione rapidi per l’edilizia privata. E’ necessario che questa accelerazione valga ancora di più nel pubblico. La lunghezza e la laboriosità delle procedure, infatti, non consentono il rispetto delle tempistiche di intervento pianificate, risultando un danno per la Pubblica amministrazione. Se i soggetti competenti fossero chiamati a un tavolo in cui fossero concessi, in un’unica soluzione, tutti i permessi necessari, i tempi sarebbero di gran lunga ridotti”. In Italia oltre l’80% delle famiglie è proprietario dell’abitazione in cui vive. Anche se solo il 17,2% vive in un’abitazione in affitto (si tratta di un valore in costante calo, nel 2005 era pari al 18,8%), nel decennio 1997-2007 i canoni di affitto a prezzi di mercato sono aumentati, nelle aree urbane, del 66,7% a fronte di una crescita delle disponibilità delle famiglie del 20,8%. Per le famiglie meno abbienti, un affitto a prezzo di mercato può pesare fino a oltre il 30% del reddito. In un contesto del genere, non stupisce l’aumento degli sfratti per morosità. “Per superare l’emergenza abitativa – ha concluso Verga - che in questi anni si è riversata sul settore pubblico e che si presenta come l’unica strada percorribile per quelle famiglie che non possono permettersi l’acquisto di una casa, occorrono iniziative che incrementino l’offerta abitativa in locazione a canone sostenibile anche sul mercato privato. Bisognerebbe procedere alla revisione della legge 431/1998 per adeguarla alla situazione attuale, ampliando l’offerta della casa in affitto riattivando il mercato privato, compatibilmente con le possibilità reddituali dell’utenza. E’ necessario introdurre anche la cosiddetta ‘cedolare secca’, per semplificare la fiscalità e contrastare gli affitti in nero”. .  
   
   
EDILIZIA: ACCORDO FRA REGIONI E GOVERNO PRESENTE A ROMA PER IL TRENTINO L´ASSESSORE ALL´URBANISTICA E ENTI LOCALI RICHIESTE GARANZIE PER IL MANTENIMENTO DELLA QUALITÀ PAESAGGISTICA  
 
Trento, 30 marzo 2009 - Rispetto delle prerogative delle Regioni, ed in particolare delle autonomie speciali. E´ quanto hanno chiesto a Palazzo Chigi i rappresentanti degli enti locali che si sono confrontati con al proposta del Governo sul tema del rilancio dell´economia attraverso l´edilizia. Una proposta di decreto, va detto subito, che ha incassato il netto rifiuto da parte delle regioni e province autonome (per il Trentino era presente l´assessore all´urbanistica e enti locali), che hanno raggiunto col Governo un´intesa. Si parte anzitutto dalla richiesta di affrontare il tema non attraverso decreti legge (quindi venerdì il Governo non discuterà la proposta) ma con altri strumenti come il disegno di legge o accordi specifici con le singole realtà locali. Verrà istituito allo scopo un tavolo tecnico tra regioni (ed è questo il secondo risultato importante, spiega l´assessore trentino) che entro martedì dovrà effettuare una ricognizione delle singole situazioni raccogliendo le osservazioni delle diverse amministrazioni, a cominciare dalla autonomie speciali che hanno rivendicato il rispetto delle competenze primarie loro attribuite in tema di edilizia ed urbanistica. Si punta a definire infine i principi che i diversi livelli istituzionali (Stato, regioni e comuni) dovranno seguire per garantire lo snellimento delle procedure e tutte le azioni atte a garantire un´impulso all´attività edile, purchè ciò avvenga nel rispetto di regole precise cui spetta il compito di garantire il mantenimento della qualità paesaggistico-urbanistica. .  
   
   
PIANO CASA: LOMBARDO, “DISCUTEREMO SOLO IN PRESENZA DI UN TESTO”  
 
Roma, 30 marzo 2009 – “Le competenze delle Regioni in tema di governo del territorio sono chiare e determinate costituzionalmente e la Sicilia in materia urbanistica, tutela del paesaggio e dei beni artistici, ha competenza legislativa esclusiva”. Lo ha detto il 26 marzo il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo. “Il governo nazionale fornisca un testo di legge - ha aggiunto Lombardo - di principi e di incentivi per la casa e ne discuteremo”. .  
   
   
IL PIEMONTE E TORINO: REGIONE E PROVINCIA DELLA PACE REGIONE E PROVINCIA ARSENALE DELLA PACE  
 
 Torino, 30 Marzo 2009 - Il Piemonte e Torino sono diventati rispettivamente la Regione e la Provincia dell’Arsenale della Pace. Per farlo sapere, hanno posizionato lungo le principali strade ed autostrade dei cartelloni riproducenti i loghi del singolo ente e una riproduzione della sede del Sermig integrati dalla scritta “pace” che si sovrappone alle bandiere del mondo. Le motivazioni dell’iniziativa e i punti di posizionamento dei cartelloni sono stati illustrati oggi presso la sala riunioni della Giunta regionale dalla presidente della Regione, Mercedes Bresso, dal il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, e dal fondatore del Sermig, Ernesto Olivero. “E’ la realizzazione di un’idea semplice ma di grande valore civile e sociale - ha detto la presidente Bresso - nata alcuni anni fa, quando la Provincia finanziò la bandiera della pace, e che si è poi sviluppata con la scelta formale di far sapere a chi viene in Piemonte che la nostra è una Regione di pace. L’iniziativa, che prevede il posizionamento di cartelli su autostrade, strade statali e provinciali, lancia un messaggio universale e sempre attuale”. Per Ernesto Olivero si tratta del risultato tangibile di un percorso di sensibilizzazione alla solidarietà e al rispetto tra gli individui: “In 25 anni di attività - ha sottolineato - l’Arsenale della Pace ha coinvolto centinaia di migliaia di persone, soprattutto giovani, nel progetto di costruzione della pace. Dietro a dei semplici cartelli è sotteso un concetto molto profondo, la presa di una responsabilità collettiva, di un impegno che dobbiamo dimostrare di meritarci” Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Provincia, Antonio Saitta: “L’arsenale ha il grande merito di aver contribuito in questi anni a far avanzare le relazioni internazionali tra la nostra Regione e territori anche molto lontani geograficamente, con i quali abbiamo avviato importanti progetti di collaborazione e ai quali ci sentiamo uniti da vincoli di umana solidarietà”. I cartelloni della Regione sono ubicati a Novara sull’autostrada A4, sulla tangenziale di Torino, ad Asti sull’autostrada A21 e sulla ss20 del Tenda, quelli della Provincia sono posizionati ai confini territoriali sulle ex strade regionali 10, 11, 589, 20 e 29 e sulle sp 31bis, 228, 429, 458, 590, 595, 661 e 663. In questo modo si vuole significare che la pace è un sentimento, un ideale che oltrepassa i confini delle nazioni e le differenze tra i popoli e dà corpo al sogno e al desiderio di unire le varie etnie sotto un’unica bandiera per sconfiggere la fame e la guerra. .  
   
   
URBANISTICA E APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE: LA NUOVA LEGGE URBANISTICA INCLUDA ANCHE UN APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE PER LA SICUREZZA URBANA LA REGIONE PIEMONTE CENSIRA´ ANCHE LE TELECAMERE INSTALLATE DAGLI ENTI LOCALI  
 
Torino, 30 marzo 2009 - Si è svolto il 26 marzo a Villa Gualino, Torino, il convegno “Urbanistica e sicurezza” indirizzato ad amministratori, tecnici della committenza pubblica, architetti, ingegneri, esperti ed operatori di sicurezza urbana. Il convegno promosso dalla Regione Piemonte ha raccolto intorno al tavolo il contributo di diverse aree dell’ente pubblico proprio per offrire la migliore risposta possibile alle tematiche relative alla sicurezza integrata. Argomento molto complesso che richiede, come prevede la legge regionale n. 23 /12 2007 “Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata”, una collaborazione di politiche trasversali, fondate sul metodo della collaborazione istituzionale, della cooperazione tra Enti, all’interno di Enti a cui alle politiche penali e criminali, proprie dello Stato, siano affiancate politiche sociali, del lavoro e dell’urbanistica. “La sicurezza integrata – dichiara l’assessore regionale alla Promozione della sicurezza, Luigi Sergio Ricca - rimanda anche alla molteplicità di approcci culturali e operativi mediante i quali occorre affrontare la materia al di là della pur fondamentale attività repressiva della criminalità. Entrano in gioco in questo modo le attività di prevenzione sociale ma anche di prevenzione ambientale-urbanistica, che vedono coinvolte direttamente le competenze delle autonomie locali. Nel corso del convegno è stato illustrato l’innovativo manuale “di Pianificazione, Disegno urbano, Gestione degli spazi per la sicurezza” a cura del Politecnico di Milano, l’Institut d’Amènagement et d’Urbanisme de la region Ile- de – France e la Regione Emilia Romagna, strumento finalizzato alla prevenzione del crimine attraverso la pianificazione urbana e la progettazione degli edifici. Sono anche state presentate alcune significative esperienze urbanistiche, per la parte di sicurezza realizzati in ambito urbano nell’Italia del nord, Emilia Romagna, e in ambiente regionale con un breve cenno alle realtà adottate dalla Regione Piemonte che ha usufruito delle nuove potenzialità offerte dalla tecnologia riconducibili alla sicurezza integrata. “Oggetto del congresso – continua l’assessore - e stato l’approccio multidisciplinare della prevenzione urbanistica, allo scopo chiedo al collega, Conti, che nel disegno di legge di “Pianificazione per il governo del territorio” venga introdotto un richiamo alla necessita di una progettazione urbanistica che abbia un occhio di riguardo agli aspetti della sicurezza urbana. Inoltre anche nella nostra regione si assiste ad una forte tendenza ad attivare o potenziare sistemi di videosorveglianza, ma non esiste un censimento per avere un quadro della consistenza e della qualità dei mezzi posti in campo e i risultati eventualmente raggiunti. Per questo motivo – commenta Ricca –l’assessorato ha avviato in queste settimane, in collaborazione con l’assessorato all’Innovazione e Ricerca, un censimento di tutte le telecamere di proprietà degli Enti Locali, iniziando dai Comuni con popolazione superiore ai 10. 000 abitanti su territorio regionale”. Ricorda ancora l’assessore, - “che nel 2008 la Regione ha erogato alle Province 4 milioni di euro per la realizzazione dei progetti locali di sicurezza innovativa, di azioni pilota, mentre per il 2009 i finanziamenti previsti sono di circa 5 milioni di euro, e attualmente si sta svolgendo la raccolta delle candidature, sempre nell’ambito di ciascuna Provincia, per i Patti locali di sicurezza integrata che possono essere proposti da Enti locali a cui possono partecipare soggetti pubblici e privati”. .  
   
   
MILANO: IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL GOVERNO PER EXPO 2015 PROPONE UN COMITATO DI VIGILANZA PER GARANTIRE OPERE  
 
Milano, 30 marzo 2009 - L’impegno per garantire a Expo la massima trasparenza e assicurare la più assoluta legalità agli appalti legati alle opere necessarie alla sua realizzazione è un’attenzione costante del Comitato di Pianificazione e, in particolare, del Commissario Straordinario del Governo per Expo 2015, Letizia Moratti. In questa prospettiva, in concomitanza con la messa a punto degli organi di gestione Expo e l’avvio della necessaria attività operativa, fin dallo scorso 23 gennaio 2009 il Commissario Expo ha proposto al Governo l’istituzione di un Comitato di Sicurezza e Vigilanza, con una lettera inviata alla Presidenza del Consiglio. E proprio oggi, approssimandosi importanti passaggi per l’operatività di Expo 2015, il Commissario straordinario ha ricevuto conferma dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, dell’opportunità di istituire questo Comitato. “Si tratta di un organismo – ha spiegato Letizia Moratti, illustrando la proposta fatta al Governo – che avrà il compito di monitore gli interventi e fornire informazioni preventive agli organi di gestione. Al Governo ho proposto una bozza di decreto che prevede una proposta di Comitato e l’articolazione dei suoi compiti. In particolare, saranno rappresentati: i ministeri dell’Economia, delle Infrastrutture, dell’Interno e del Welfare, il Presidente del Consiglio e il Prefetto di Milano che lo presiederà. Il Comitato potrà avvalersi della collaborazione dell’Osservatorio regionale sulle opere pubbliche e dei Prefetti delle Province interessate, oltre ad un nucleo di Forze dell’Ordine ad hoc. Sarà uno strumento che grazie alla collaborazione tra più istituzioni potrà agire con prontezza per reprimere, ma soprattutto per prevenire ogni infiltrazione illegale in Expo”. .  
   
   
TRENTO: SOSTEGNO AL REDDITO: EROGATE 321 INDENNITÀ OLTRE LA METÀ AVEVANO UN POSTO A TEMPO DETERMINATO, PIÙ DEL 46 % GLI STRANIERI  
 
Trento, 30 marzo 2009 - - Sono 321 i lavoratori licenziati per crisi ai quali Agenzia del Lavoro ha erogato dal 16 febbraio scorso ad oggi l´indennità di sostegno al reddito (da 200 a 600 euro mensili) prevista nell´ambito delle misure contenute nel Piano straordinario anticrisi. Fino ad oggi si sono rivolte ai Centri per l´impiego per avere informazioni sullo strumento dell´indennità 2. 892 persone. Le domande "caricate" per l´istruttoria (secondo l´ordine cronologico di presentazione) nel database dell´Agenzia del Lavoro sono 604 (151 donne, 453 uomini), mentre 321 sono le indennità già pagate e in pagamento. Mercoledì scorso è stato liquidato l´ultimo pacchetto di 91 indennità. Gli importi già maturati dagli aventi diritto sono liquidati in unica soluzione, mentre quelli in via di maturazione sono erogati con cadenza mensile. Dei 321 beneficiari (172 italiani e 149 stranieri), 73 sono donne e 248 uomini. Trentotto di loro hanno un´età superiore ai 50 anni, 75 hanno tra i 40 e i 49 anni e 208 hanno meno di quarant´anni (di cui 111 sotto i trent´anni). La quota maggiore, il 53,9 %, è composta da lavoratori (173, di cui 137 maschi e 36 femmine) che hanno cessato o terminato un rapporto di lavoro a tempo determinato; 98 (78 maschi, 20 femmine) sono i licenziati che avevano un posto di lavoro a tempo indeterminato, 33 gli apprendisti, 16 i collaboratori a progetto e 1 associato. Dai dati elaborati da Agenzia del Lavoro e dall´Osservatorio del mercato del lavoro, emergono ulteriori elementi di conoscenza relativi, in particolare, al comprensorio di residenza di quanti hanno fino ad ora beneficiato dell´aiuto economico provinciale: il comprensorio maggiormente rappresentato è quello della Valle dell´Adige, con 106 lavoratori (84 maschi, 22 femmine) pari al 33 % del totale, segue la Vallagarina con 79 lavoratori (24,6 %), quindi i comprensori Alta Valsugana (34 lavoratori), Bassa Valsugana e Tesino (31), Alto Garda e Ledro (24), Valli Giudicarie (20), Primiero (13), Val di Non (9), Val di Sole (3), Valle di Fiemme e Ladino di Fassa (1 ciascuno). Significativo è, infine, il dato che riguarda i 149 lavoratori stranieri (46,4 % del totale) che hanno ottenuto l´indennità, di cui 131 sono i maschi e 18 le femmine. Le nazioni di provenienza maggiormente rappresentate sono il Marocco (30 persone), il Pakistan (21), la Romania (19) e l´Albania (15). .  
   
   
CREDITO ALLE IMPRESE LOMBARDE, BANDO DA 6 MILIONI PER CONFIDI INTERVENTO NEL PACCHETTO ANTICRISI PER COMMERCIO E TURISMO  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Regione Lombardia conferma il proprio impegno a favore delle imprese, con un nuovo intervento di sostegno per favorire l´accesso al credito. Con decreto della Direzione generale Commercio, Fiere e Mercati, è stato approvato il bando 2009 per sostenere le imprese lombarde del commercio e del turismo attraverso il sistema delle garanzie (Confidi). La disponibilità finanziaria dell´intervento regionale ammonta a 6 milioni di euro complessivi, 4 a carico dell´assessorato regionale al Commercio, Fiere e Mercati e 2 stanziati dall´assessorato regionale ai Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza. I Confidi dovranno facilitare l´accesso al credito delle piccole e medie imprese lombarde, impegnandosi a concordare con il sistema bancario le condizioni di maggior favore e trasparenza in tempi brevi e a costi competitivi. In particolare, i Confidi lombardi che inoltreranno alla Regione richiesta di contributo dovranno rilasciare - entro i 18 mesi dall´erogazione del finanziamento regionale - garanzie per finanziamenti che coprano fino al 70% del finanziamento della banca all´impresa, per un controvalore di garanzie pari ad almeno 20 volte il valore del contributo ricevuto, cioè 120 milioni. Per accelerare le procedure e rispondere più velocemente possibile ai bisogni delle imprese, le richieste di contributo dovranno essere presentate entro il 27 aprile prossimo alla Direzione generale Commercio, Fiere e Mercati. Tutte le informazioni sul bando sono consultabili sul sito www. Commerciofiere. Regione. Lombardia. It .  
   
   
SVILUPPO ECONOMICO: INNOVAZIONE, DALL´ 1 APRILE BANDO PER PMI PIU´ OPPORTUNITA´ PER LE IMPRESE ABRUZZESI  
 
Pescara, 26 marzo 2009 - Sarà pubblicato sul Bura il 1 Aprile prossimo il bando rivolto alle Piccole e Medie Imprese abruzzesi per Progetti di Innovazione Tecnologica. L´intero Programma "Sostegno a programmi di investimento delle Piccole e Medie Imprese per progetti di Innovazione Tecnologica, di processo e delle riorganizzazione dei servizi", rientrante nel Programma Operativo Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2007-2013, è stato illustrato il 26 marzo in conferanza stampa, dal vicepresidente ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione. "Dopo poco più di 40 giorni dal nostro insediamento - ha subito commentato Castiglione - siamo riusciti ad emanare, in Giunta, un bando molto importante per il nostro territorio, aperto alle Pmi abruzzesi, ma anche, per la prima volta al mondo delle Cooperative. Ben 16 milioni di euro sono gestiti dalla Regione, ed altri 16 milioni dalle Province attraverso i Pit, per investire sull´innovazione tecnologica. Si tratta di misure rispetto alle quali, ho voluto fortemente che potessero accedere tutte le Pmi e Cooperative del territorio regionale - ha sottolineato il vicepresidente - abbassando anche i limiti di accesso, e cioè si va da un minimo di spesa di 20 mila euro ad un massimo di 200 mila, indipendentemente dalla zona in cui l´impresa risiede, cosi come ho inteso anche ampliare i codici di attività". In particolare le linee di intervento del Por Fesr (Asse I) 2007-2013 sono due : la prima è legata a progetti di innovazione tecnologica, di processo e di organizzazione dei servizi, e la seconda fa riferimento a progetti organici di investimento rivolti a promuovere l´eco innovazione ed il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro. "In questo momento di grande crisi economica - ha ripreso il vicepresidente - abbiamo voluto dare i primi segnali che questa Regione vuole offrire al territorio utilizzando lo strumento del finanziamento europeo, fino a poco tempo fa, forse, non molto preso in considerazione. L´obiettivo è quello di creare le migliori condizioni e le più alte opportunità affinchè tutte le Pmi possano accedere in maniera libera e meno vincolistica possibile". La presentazione delle domande dovrà avvenire entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bura del bando. La durata massima del progetto è di 12 mesi a partire dalla pubblicazione della graduatoria sul Bura, con una proroga massima di 3 mesi da richiedere entro 90 giorni prima della scadenza naturale del Progetto. "Entro poche settimane - ha anticipato Castiglione - altre misure ed altri bandi andranno a trasportare verso il territorio abruzzese risorse altrettanto importanti". .  
   
   
PMI, SIGLATA INTESA CONFINDUSTRIA BASILICATA-UNICREDIT  
 
Potenza, 30 marzo 2009 - Confindustria Basilicata e Unicredit hanno sottoscritto la convenzione che rende operativa, anche a livello locale, l’intesa quadro tra Confindustria e il Gruppo Unicredit, che ha messo a disposizione delle imprese italiane di piccole dimensioni un plafond di risorse finanziarie pari a 5 miliardi di euro, di cui 3 miliardi destinati alle micro imprese e 2 miliardi alle aziende medio-piccole. L’accordo tra Confindustria e Gruppo Unicredit (Unicredit Corporate Banking, Unicredit Banca, Unicredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, Unicredit Leasing, Unicredit Factoring) rientra nel progetto “Impresa Italia”, teso a sostenere le esigenze delle imprese in questo particolare momento di difficoltà. “Si tratta di una iniziativa interessante – ha commentato il Vice Presidente di Confindustria Basilicata, Antonio Imbrogno – che incontra le aspettative delle imprese, che spesso denunciano le rigidità del rapporto tra banche e imprese. L´intesa tra Confindustria e Unicredit rappresenta un utile strumento per favorire l´accesso al credito delle Pmi, che rappresentano il cuore del sistema economico e produttivo italiano”. L’accordo prevede il sostegno agli investimenti immobiliari e produttivi; il rafforzamento della gestione del circolante a fronte dell’allungamento dei tempi di incasso e il miglioramento della struttura patrimoniale con interventi finanziari ad hoc. Sono, inoltre, previste forme di finanziamento a breve termine del ciclo produttivo, servizi di consulenza, leasing strumentale e immobiliare e prodotti factoring. “L’auspicio – ha concluso Imbrogno – è che tale strumento possa essere funzionale rispetto alle necessità delle imprese, per trovare nuovi stimoli e rinnovata fiducia per vincere le complessità della crisi attuale”. Le imprese lucane che intenderanno usufruire delle risorse messe a disposizione dal Gruppo Unicredit potranno rivolgersi a Confindustria Basilicata, per ricevere le necessarie informazioni. .  
   
   
ROMA: IL CAMPIDOGLIO, CON UN´OPERAZIONE "TRASPARENZA", PUBBLICA LE SPESE DELLA GIUNTA ALEMANNO  
 
 Roma, 30 marzo 2009 – Il Comune avvia un´operazione «trasparenza» e rende note le spese sostenute in poco meno di un anno dalla giunta Alemanno. Un solo consulente - il prefetto Mario Mori -, 24 dirigenti in meno rispetto alla precedente Giunta, una significativa diminuzione delle spese per il personale comandato e per lo staff degli assessori. Questi i risultati evidenziati, nel corso di una conferenza stampa convocata dagli assessori al Personale e alla Cultura Enrico Cavallari e Umberto Croppi. La Giunta Alemanno si avvale di un solo consulente, il prefetto Mario Mori, per un compenso lordo di 149. 893 euro nel 2008, rispetto alle oltre 2. 000 consulenze della precedente Amministrazione, per una spesa di 15. 178. 003 euro nel 2007. Nel 2008 l´attuale Giunta ha nominato: 1) 27 dirigenti esterni per una spesa di 2. 835. 841 euro, rispetto ai 35 dirigenti della precedente Amministrazione per una spesa di 3. 655. 923 euro. 2) indennità ad personam per due dirigenti nel 2008 contro indennità ad personam per 26 dirigenti nel 2007. 3) 270 posizioni dirigenziali nel 2008 rispetto alle 294 del 2007, con un risparmio annuo di 30 milioni di euro (rispetto al totale di 379 posizioni dirigenziali previste nella pianta organica del Comune di Roma). In sensibile diminuzione anche il personale comandato, ovvero quello che proviene da altri enti e amministrazioni, con una spesa complessiva che nel 2009 è scesa a 3. 885. 735 euro contro i 7. 070. 622 del 2007. Infine riduzione di spesa anche per gli assessorati, che passano da 16 a 12 con un risparmio annuo di 500. 000 euro. .  
   
   
MARCHE, UNA RISPOSTA ALLA CRISI: INVESTIRE CON IL CUORE  
 
Ancona, 30 marzo 2009 - In occasione della presentazione dell´ultima prestigiosa linea di macchine per il fitness marcate dal binomio Panatta-pininfarina, il presidente Spacca ha tenuto a sottolineare quanto investimenti di questo tipo siano importanti due volte per il sistema produttivo marchigiano. Prima di tutto le sinergie che scattano fra tecnologia e design, giovano ad elevare la qualita` e la competitivita` del made in Marche, cuore pulsante del made in Italy costituendo la prima e migliore risposta alla crisi. Poi, perche` questo tipo di collaborazione a cui bisogna augurare il piu` grande successo, testimonia quanto tali investimenti vengono attratti proprio dalle Marche, che possono vantare non solo un modello sano e forte di impresa, ma anche un ambiente, un territorio e una coesione sociale come veri punti di forza. ´E´ qui, e lo sanno in tutta Europa - ha detto Spacca ´ il miglior tessuto economico e modello imprenditoriale per assicurare il proprio business ma allo stesso tempo per lavorare bene e con soddisfazione´. Subito dopo, la stretta di mano con l´ing. Paolo Pininfarina, presidente del mitico marchio che ha sempre abbellito Ferrari e Alfa Romeo, che ha commentato: ´Mi piace fare le cose in partnership e non ho scelto a caso Panatta e le Marche: il feeling che scatta, come in questo caso, fra persone e aziende non puo` che portare a ottimi prodotti´. Insieme al padrone di casa, Rudy Panatta, imprenditore marchigiano che dagli anni ´90 a oggi ha cambiato il panorama del fitness seguendo un´evoluzione scientifica dell´allenamento e della preparazione muscolare che lascia spazio al Bello inteso come design e confort, Pininfarina ha poi ringraziato oltre al presidente Spacca, per la partecipazione, anche le banche che hanno sostenuto la nuova produzione, una vera scommessa visto il momento di mercato difficile e la crisi congiunturale. ´Tre milioni di euro per una linea studiata, progettata e fortemente voluta, che oggi vede il coronamento di un sogno, anche se ´ ha detto Rudy Panatta ´ abbiamo raschiato il fondo delle risorse aziendali. Ma noi ci mettiamo il cuore, certi che rilanciare e investire e` un segnale per tutti´. Tantissimi gli ospiti e le autorita` presenti: da Valentina Vezzali a Adriano Panatta che si e` dichiarato un ´lontano parente´, al fior fiore dell´imprenditoria della Vallesina con in testa il presidente di Confindustria Germano Ercoli: tutti hanno fatto i complimenti a Panatta per questa nuova, avvincente avventura imprenditoriale. .  
   
   
AMBIENTE, INNOVAZIONE E ARTIGIANATO MARCHIGIANI: AL VIA I BANDI DI CONTRIBUTO.  
 
Ancona 30 marzo 2009 - A distanza di soli dieci giorni dal via libera da parte della commissione consiliare competente, sono gia` operativi i bandi di contributo previsti dalla legge regionale 20 del 2003, testo unico su industria, artigianato e servizi. ´Si tratta di 5,66 milioni di euro ´ dice l´assessore alle Attivita` produttive, Fabio Badiali - a sostegno delle imprese artigiane che mettiamo a disposizione a strettissimo giro dal passaggio in Consiglio regionale. Tempestivita` e semplificazione sono state le nostre linee d´intervento, la documentazione che bisognera` predisporre per fruire delle agevolazioni, infatti, e` stata resa omogenea, mentre scadenze e adempimenti saranno i medesimi per tutti gli interventi. A queste misure, si aggiunge poi il bando recentemente approvato sugli investimenti eco innovativi delle imprese. Un altro milione e mezzo di euro per sostenere investimenti finalizzati all´introduzione di eco-innovazione di processo per la protezione dell´ambiente´. I bandi relativi alla legge 20, gia` reperibili in internet (sito www. Norme. Marche. It ´ decreti della P. F. Industria, artigianato, politiche distrettuali e infrastrutture nn 80 ´ 86 del 26 marzo 2009) saranno pubblicati sul Bollettino ufficiale del 4 aprile 2009. Sara` possibile presentare domanda (nella duplice versione cartacea e telematica) fino al 18 giugno 2009. Il bando relativo agli investimenti innovativi ambientali e` invece reperibile al sito www. Marcheimpresa. Net , le domande possono essere presentate dal 20 marzo al 20 maggio 2009. (f. B. ) .  
   
   
LA SOSTENIBILITA’ PUO’ ESSERE UN VANTAGGIO COMPETITITO. MOBILITIAMO IL CAPITALE UMANO CHE TANTI TRAGUARDI IMPORTANTI HA FATTO RAGGIUNGERE AL VENETO  
 
 Portogruaro, 30 marzo 2009 - “La sostenibilità rappresenta una delle più importanti fonti di vantaggio competitivo per le imprese. Mobilitiamo ancora una volta il capitale umano che tanti traguardi di successo ha fatto raggiungere alle imprese venete. Il nostro modello sarà nuovamente capace di trascinare il Paese oltre la crisi finanziaria che sta interessando purtroppo anche le nostre città. ” Così, indicando nella ricerca e nell’innovazione una delle strade più efficaci da percorrere per oltrepassare l’odierna congiuntura globale, l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, ha introdotto il 26 marzo, nella sala della biblioteca antica del polo universitario di Portogruaro, il convegno la sostenibilità come risposta alla crisi economica: la parola agli imprenditori. “Un numero crescente di aziende, grandi e piccole, hanno cominciato processi di profondo cambiamento - ha ricordato l’assessore - per rendere sostenibile e quindi duraturo il proprio sviluppo. Serve continuare a confrontarsi su quali sono gli ostacoli reali o solamente percepiti che rallentano o addirittura impediscono l’implementazione di strategie aziendali improntate sulla sostenibilità. L’importante è saper cogliere le opportunità che persino l’attuale periodo di grande disagio offre e iniziare immediatamente con ottimismo a migliorare e a rendere più moderno il sistema veneto. ” L’economia sostenibile è contemporaneamente un’idea, uno stile di vita, un modo di produrre. Per l’assessore è una forma di sviluppo che non compromette il futuro delle giovani generazioni, che salvaguardia la qualità e la quantità del patrimonio naturale, che garantisce l’equità sociale, che tutela gli ecosistemi. “L’ispirazione che sta alla base del programma regionale di sviluppo e che traccia le linee guida del Terzo Veneto - ha concluso l’assessore - è la sintesi perfetta di competitività e di sviluppo sostenibile: crediamo nelle energie rinnovabili, nella ricerca applicata e nell’innovazione, nella mobilità alternativa, nella salvaguardia delle specificità del territorio e verso tali ambiziosi obiettivi stiamo camminando. ” .  
   
   
PRESTITI AI GIOVANI PROFESSIONISTI, APPROVATO IN TOSCANA IL REGOLAMENTO GARANZIE GRATUITE SU FINANZIAMENTI DA TRE A NOVEMILA EURO. DISPONIBILI IN SESSANTA BANCHE  
 
Firenze, 30 marzo 2009 - E´ un altro modo, in fondo, per affrontare la crisi economica che sta colpendo anche la Toscana: un aiuto riservato stavolta ai giovani professionisti, che potranno disporre di garanzie gratuite fino al 60 per cento su prestiti da tremila a novemila euro, e un aiuto ancora più grande per le donne professioniste, che avranno garanzie gratuite fino all´80 per cento del finanziamento richiesto. Sta tutto nel regolamento approvato nei giorni scorsi dalla giunta e che attua una parte importante della legge sulle professioni che aveva ricevuto dal Consiglio regionale, a dicembre, il via libera. Il provvedimento passa adesso alla competente commissione del Consiglio, che, nell´arco di tre-quattro settimane, esprimerà il parere definitivo. Tirocinanti e giovani professionisti potranno di fatto chiedere in banca, ad uno qualsiasi degli oltre sessanta istituti che hanno firmato il protocollo d´intesa, prestiti da 3. 000 a 9. 000 euro fino a cinque anni e a far da garante, se garanzie non hanno, sarà la Regione. Per tirocinanti che non hanno più di trent´anni, appena usciti dalla scuola o dall´università e alla prese con la pratica d´ufficio, il finanziamento (al massimo di tremila euro) dovrà essere utilizzato per l´acquisto di strumenti informatici: per comprare un computer oppure la licenza di un programma. Ai giovani professionisti con non più di quarant´anni, che il tirocinio oramai l´hanno concluso, il prestito (fino a novemila euro) servirà invece a mettere su uno studio per conto proprio. Magari associato. Vanno bene anche gli studi on line. Potranno beneficiare dell´aiuto non solo i professionisti iscritti ad ordini o collegi professionali, ma anche quelli che fanno capo ad associazioni o fondazioni (purché con personalità giuridica riconosciuta e precisi standard e requisiti, a partire da un codice deontologico, a garanzia del consumatore). “Per garantire questi prestiti – ricorda l´assessore alle riforme istituzionali e al rapporto con le professioni, Agostino Fragai - la Regione ha stanziato un fondo da un milione di euro, che per effetto di un moltiplicatore tecnico e sommato alla garanzie che le banche decideranno di aggiungere, potrebbero alla fine permettere di autorizzare garanzie fino ad otto milioni. Ovvero almeno 1500 operazioni per altrettanti professionisti”. “Penso che possa essere un aiuto nel momento di crisi economica che stiamo vivendo anche in Toscana – commenta - Ma penso che il provvedimento aiuterà anche una maggiore mobilità sociale. Perché se per il figlio di un professionista è più facile mettere su uno studio, non altrettanto può dirsi del figlio di un operaio o di un artigiano. E la nostra società, troppo ingessata, ha bisogno invece di maggiore mobilità e dinamicità”. .  
   
   
APOF-IL, SI SPERIMENTA IL PROGETTO “LABOR”  
 
Potenza, 30 marzo 2009 - Uno sportello unico per la formazione, l’orientamento e il lavoro. Questo l’obiettivo del progetto ‘Labor, servizi innovativi per il lavoro’, che coinvolge la Provincia di Potenza (capofila è la Provincia di Teramo) con il partenariato attivo dell’Apof-il e dei Centri per l’Impiego. Il progetto si propone di potenziare i servizi dei centri per l’impiego, in particolare per il supporto all’occupazione; ottimizzare la circolazione delle informazioni fra comuni, scuole, enti di formazione; migliorare complessivamente i servizi offerti all’utenza, rappresentata sia dai cittadini sia dalle imprese. Con questo progetto – sottolinea il presidente dell’Apof-il Antonio Giansanti - si sta lavorando ad una rete che consentirà l’inserimento e l’accesso da un unico punto e con un unico sistema dei dati riguardanti chi lavora, chi cerca lavoro, gli studenti, le offerte formative, finora rintracciabili in vari enti e in numerose banche dati. Ancora – riferisce Giansanti - è stata effettuata la progettazione della struttura dati dell’offerta formativa, che sarà alimentata da tutte le scuole ed enti di formazione sul territorio provinciale, e raccoglierà quindi tutte le opportunità di formazione e riqualificazione professionale, che saranno disponibili in un punto di accesso unico su Internet. Grazie al progetto, quindi, è stato realizzato un modulo software in grado di raccogliere in modo automatico dati dai sistemi informativi di scuole, enti di formazione e anagrafi comunali, e integrarli con i dati presenti nel Sistema provinciale. E sono stati sviluppati strumenti per integrare le informazioni presenti nel Sistema provinciale con i sistemi informativi di altri soggetti. Allo stesso tempo, è stato realizzato un software in grado di gestire i vari servizi di politica attiva erogati dai centri per l’impiego provinciali, dalla partecipazione a borse lavoro e tirocini ai corsi e progetti formativi. Con un’attenzione particolare, alla luce delle misure emanate con urgenza per far fronte alla crisi economica che sta investendo numerosi settori produttivi, per la gestione delle procedure riguardanti i lavoratori che percepiscono trattamenti di sostegno al reddito. In particolare, è in fase di realizzazione: la raccolta dei nominativi dei lavoratori provenienti da aziende che hanno sospeso l’attività per motivi di crisi aziendale e occupazionale, e che pertanto possono godere di un trattamento di sostegno al reddito da parte dell’Inps; la gestione della Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) da parte del lavoratore, che è tenuto a rilasciarla per poter godere del trattamento; le azioni di politica attiva nei confronti di tali lavoratori, che comprendono anche al segnalazione ad aziende e ai soggetti privati di intermediazione. . .  
   
   
IL MODELLO SOCIO ECONOMICO VENETO SI E’ COSTRUITO DAL BASSO SECONDO I PRINCIPI DELLA SUSSIDIARIETA’  
 
 Venezia, 30 marzo 2009 - L’attenzione alle dinamiche dell’economia reale e del mondo delle piccole e medie imprese si rivela oggi di straordinaria attualità, nonché una delle principali espressioni del fatto che una società non può che costruirsi dal basso secondo il principio di sussidiarietà. Mentre sono molti i contributi presenti in letteratura a proposito dell’applicazione del principio di sussidiarietà alla concezione di stato, al mondo delle istituzioni e delle imprese no profit, pochi invece sono stati purtroppo i tentativi sino ad ora di indagare le implicazioni del principio di sussidiarietà per le realtà produttive e imprenditoriali. Lo studio sulla sussidiarietà e le piccole e medie imprese, presentato , il 27 marzo, pomeriggio al Parco Scientifico Vega di Venezia, costituisce un tentativo di affrontare e di approfondire una tematica tutt’ora poco esplorata. L’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, ha partecipatoall’illustrazione del rapporto analizzando come la sussidiarietà possa essere una strada per uscire dalla difficile congiuntura finanziaria che ha colpito anche il nostro Veneto. “I recenti avvenimenti – ha spiegato l’assessore – hanno dimostrato che il paradigma della massimizzazione del profitto di breve periodo risulta riduttivo se applicato alle piccole e medie imprese. ” In questa visione, la centralità della persona non è strumentale, ma è un valore in sé. Il secondo aspetto da tenere in conto è la convinzione che la forza competitiva di una azienda si basa sempre più sulla sua capacità di costruire reti orizzontali e reti verticali. Essenziale è definire con chiarezza compiti e competenze. Le sovrapposizioni di ruoli sono infatti deleterie per l’economia. Il modello veneto regge pur con alcune difficoltà, proprio perché è rimasto fedele alle sue peculiarità: la finanza innovativa non ha sedotto il nostro sistema. La ricerca sulla sussidiarietà e sulle piccole e medie imprese, realizzata dalla fondazione per la sussidiarietà ha preso a campione 1600 aziende. Per il 50 % sono società di capitali. La maggioranza degli imprenditori si colloca tra i 30 e i 50 anni (62%), prevale il diploma di scuola superiore (74%), si tratta nel 46% di casi della prima generazione imprenditoriale. Lo studio, conferma che il 54% delle piccole e medie imprese vuole più semplificazione amministrativa e fiscale per favorire lo sviluppo, che il 28% chiede maggiore defiscalizzazione, che il 53% desidera maggiore decentramento. Importante è quanto emerge dal monitoraggio sulla contrattazione salariale decentrata: è pretesa dal 36 %. Per l’assessore Vendemiano Sartor, le maggiori criticità delle piccole e medie imprese restano le dimensioni del fatturato e l’insufficiente dotazione di capitale umano. “Nel futuro – ha concluso l’assessore – l’impegno delle piccole e medie imprese deve essere per l’internazionalizzazione, per l’export e per la ricerca. ” Infine, secondo l’assessore, per trovarci preparati ai futuri scenari dobbiamo investire maggiormente in alta formazione: il 46% delle piccole e medie imprese spende solo il 5% per il personale. .  
   
   
FONDO DI SOLIDARIETA’ IN UMBRIA: PRESIDENTE LORENZETTI SCRIVE AI SINDACI, PRESIDENTI PROVINCE E CONSIGLIO REGIONALE  
 
Perugia, 30 marzo 2009 “Anche nella nostra regione si stanno facendo sempre più acute le ripercussioni della crisi finanziaria e a risentirne sono le famiglie a più basso reddito, il nostro sistema produttivo, ed in modo particolare le piccole e medie imprese. La Ceu ha deciso di attivare un ‘Fondo di Solidarietà’ al quale ho fatto la personale scelta di aderire. Vorrei dunque rivolgere anche a voi, e per il vostro tramite estenderlo a tutti i componenti delle vostre assemblee elettive, l’invito ad assumere iniziative personali e volontarie di adesione”. E’ in sintesi il senso della lettera inviata dalla presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ai sindaci dei Comuni umbri, ai presidenti delle Province e al presidente del Consiglio regionale, per invitarli ad aderire alle iniziative della Chiesa umbra a favore dei nuclei familiari in difficoltà. “La Regione ha già provveduto, con la manovra di bilancio, a predisporre un pacchetto integrato di interventi, attraverso la costituzione di un fondo di garanzia di 5 milioni di euro presso Gepafin per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, con provvedimenti a sostegno della patrimonializzazione dei consorzi fidi che impegnano oltre 3,5 milioni di euro, oltre che una serie di misure a favore dei lavoratori coinvolti da crisi aziendali, posti in cassa integrazione o mobilità, con uno stanziamento di 2,5 milioni di euro – scrive la presidente - Questi lavoratori, e le loro famiglie, grazie a queste risorse, potranno beneficiare di una serie di provvedimenti diretti di sostegno, per aiutarli a far fronte alle improvvise difficoltà, come la sospensione del pagamento di bollette e mutui, l´abbattimento delle rette per gli asili nido e il contenimento delle tariffe per il trasporto pubblico”. “Per tutte le altre famiglie che dovessero trovarsi in difficoltà abbiamo stanziato altre rilevantissime risorse per aiutarle, almeno in parte, ad affrontare i disagi della crisi. Sono state quindi incrementate le risorse per l’assistenza di persone non autosufficienti e del fondo regionale per il sostegno ai servizi socio-assistenziali per compensare, in parte, il pesantissimo taglio effettuato dal Governo Berlusconi con la Finanziaria 2009. Inoltre, la Regione si sta coordinando con le amministrazioni comunali al fine di integrare tutte le possibili iniziative”. “La Ceu, per parte sua ha deciso di attivare un ‘Fondo di Solidarietà’, che interverrà con una logica di sussidiarietà e collaborazione rispetto agli interventi regionali e che verrà costituito a partire da una grande colletta regionale, promossa per la quinta domenica di Quaresima, il prossimo 29 marzo. Per ciò che mi riguarda ho fatto la personale scelta di aderire all’invito della Conferenza Episcopale Umbra – continua la lettera - Sono convinta infatti che abbiamo tutti la responsabilità e il dovere di combattere la povertà e fare qualcosa per rendere meno faticosa la vita delle persone e delle famiglie in difficoltà, oltre a quello che già facciamo in quanto pubblici amministratori nella nostra quotidiana azione di governo per contrastare gli effetti negativi di questa crisi. Vorrei dunque rivolgere anche a voi, e per il vostro tramite estenderlo a tutti i componenti delle vostre assemblee elettive, l’invito ad assumere iniziative personali e volontarie di adesione, nelle forme e modalità che riterrete opportune, al Fondo istituito dalla Ceu o ad altre analoghe iniziative di solidarietà”. “Certo, non si può e non si deve dimenticare che questo stato di difficoltà, per famiglie e imprese, è frutto anche di scelte di questo Governo che ha operato la strategia dei ‘tagli’ in settori delicatissimi e fondamentali come le politiche sociali. In ogni caso – conclude la presidente - ed è questo il significato più importante di questa grande iniziativa di solidarietà, l’Umbria civile e solidale non si ritrae e fa la sua parte. Né in termini di carità, né di supplenza. Così come sono certa che, tutti insieme, faremo anche la nostra parte di battaglia politica per contrastare chi, come questo Governo, non assumendosi in pieno la responsabilità di iniziative concrete di contrasto della grave crisi economica, fa ricadere su di noi, Regioni e Comuni, che siamo gli enti a più diretto ed immediato contatto con i cittadini, il compito di affrontare le vere emergenze di questa crisi”. .  
   
   
LIGURIA: LEGGE ORGANICA PER RAFFORZARE LE AZIONI A FAVORE DEI PICCOLI E DELLE FAMIGLIE APPROVATA LEGGE SU MINORI E GIOVANI  
 
Genova, 30 Marzo 2009 - Approvata il 26 marzo a larga maggioranza dal consiglio regionale della Liguria la legge “Promozione delle politiche per i minori e i giovani”, proposta dal vicepresidente Massimiliano Costa. Si tratta di una legge quadro che disciplina, in maniera organica, le politiche per l’infanzia e per i giovani, individuando le varie competenze di Regione, Province, Comuni e Terzo settore nella promozione di interventi a sostegno del benessere dei minori e dei giovani. Particolare rilievo viene assegnato alla tutela dei minori in condizione di fragilità: dalle vittime di reato, per cui la Regione assicura azioni di protezione e cura, ai minori soggetti a misure penali sostenendone un percorso di recupero e riabilitazione. In questo contesto, la legge prevede anche interventi per sostenere i giovani che escono da strutture di accoglienza e per quelli inseriti nel circuito penale. Viene anche regolata l’educativa di strada, in modo da prevenire condizioni di disagio ed emarginazione. Ampio spazio è riservato ai temi dell’affidamento familiare e dell’adozione, nazionale ed internazionale: “A questo proposito – spiega il vicepresidente Costa – ricordo che abbiamo già in essere una convenzione tra Regione Liguria e l’Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali della Regione Piemonte per fornire alle coppie liguri un servizio di consulenza, assistenza e formazione circa le pratiche e i percorsi da seguire per adottare bambini all’estero con l’obiettivo di garantire alle coppie un servizio qualificato e competente che possa sostenerle prima e dopo l’adozione, con vantaggi in termini di praticità nell’assolvimento delle pratiche stabilite dalla legge”. Nel testo sono anche dettagliati e regolamentati gli asili nido e i servizi per la prima infanzia. In proposito, Costa ricorda che “nel 2008 sono stati ampliati i posti in asili nido di 800 unità, che consentiranno di raggiungere, entro il 2010, i parametri europei di 33 posti disponibili ogni 100 bambini di età 0-3 anni”. Attualmente tale percentuale è del 27%. Il testo regola poi l’istituzione del Forum dei giovani, organo di rappresentanza che avrà sede presso il Consiglio regionale. Verrà poi ampliata e rafforzata la rete degli Informagiovani sparsi sul territorio, anche grazie all’utilizzo di nuove tecnologie telematiche. Il provvedimento assorbe anche due leggi regionali, quella sui soggiorni socio-educativi e didattici e quella sulla valorizzazione e funzione degli oratori e degli enti similari “nell’intento – chiarisce Costa – di ampliare le potenzialità e valorizzare al meglio le politiche per i minori valorizzando le tante esperienze positive che operano sul territorio”. La legge istituisce inoltre un Coordinamento Tecnico regionale per le politiche sui minori incaricato di diffondere buone prassi e promuovere una cultura di attenzione verso il mondo dell’infanzia, dell’adolescenza e dei giovani. Il Coordinamento tecnico lavorerà a stretto contatto con i servizi territoriali, i consultori, il mondo associativo e del terzo settore per favorire il più possibile politiche integrate a favore dei minori. “Abbiamo voluto raggruppare e dare organicità a tutti gli interventi indirizzati ai minori e ai giovani, che fino ad oggi operano in ordine sparso, in modo da creare un sistema più razionale ed efficace per tutelare i diritti dei più giovani e promuovere azioni e servizi mirati” conclude il vicepresidente. Stanziamenti 2008 in materia di minori e giovani: Progetto “Liguria famiglia” (asili nido, servizi prima infanzia, consultori, famiglie numerose, assistenti familiari): 8. 000. 000 euro- Progetto giovani (Accordo di programma quadro triennale): 10. 000. 000 euro - Soggiorni socioeducativi e didattici: 1. 000. 000 euro - Oratori ed enti similari: 2. 600. 000 euro. .  
   
   
UNO STUDIO RIVELA CHE I CAMBIAMENTI CLIMATICI STANNO GIÀ AVENDO DEGLI EFFETTI SUGLI UCCELLI EUROPEI  
 
Bruxelles, 30 marzo 2009 - Secondo uno studio condotto da scienziati cechi, olandesi e britannici, i cambiamenti climatici stanno già avendo delle conseguenze sugli uccelli europei. I ricercatori sono arrivati a questa conclusione dopo aver sviluppato il primo indicatore in assoluto dell´impatto dei cambiamenti climatici sugli animali selvatici su scala continentale. L´indicatore rivela che mentre alcune specie stanno reagendo bene alle conseguenze dei cambiamenti climatici, gli habitat di molte altre specie si stanno riducendo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Plos One. "Sentiamo spesso parlare di cambiamenti climatici, ma il nostro articolo mostra che i loro effetti si stanno risentendo già adesso. I risultati mostrano che il numero delle specie colpite in modo negativo supera il numero delle specie che potrebbero trarre benefici nella proporzione di tre a uno," ha commentato l´autore principale dello studio, il dott. Richard Gregory della Rspb (Royal Society for the Protection of Birds) del Regno Unito. "Sebbene abbiamo registrato soltanto un piccolissimo aumento effettivo della temperatura media, è sconcertante vedere i grandi cambiamenti che ciò sta provocando nella fauna selvatica. "Il nostro indicatore mostra che, se non rallentiamo subito, ci saranno maggiori e peggiori effetti in futuro. Dobbiamo mantenere l´aumento della temperatura globale al di sotto del tetto dei due gradi; qualunque valore al di sopra di questo creerebbe una devastazione globale," ha dichiarato il dott. Gregory. Negli ultimi anni, gli scienziati hanno raccolto prove degli impatti dei cambiamenti climatici sulla fauna selvatica; i dati raccolti coprono cambiamenti nell´habitat o nell´abbondanza di animali o piante, per esempio, e cambiamenti nella tempistica di eventi come la riproduzione o la migrazione. Comunque, fino ad ora, nessuno ha sviluppato un indicatore singolo che esprima in maniera semplice gli impatti dei cambiamenti climatici sulla fauna selvatica su scala continentale. In questo recente studio, gli scienziati si sono basati su dati del Pan-european Common Bird Monitoring Scheme (Schema pan-europeo di monitoraggio degli uccelli comuni) che, come suggerisce il suo stesso nome, usa dati su uccelli comuni provenienti da tutta Europa come misura della salute dell´ambiente più in generale. Gli uccelli sono buoni indicatori perché si trovano in tutta Europa, rispondono rapidamente ai cambiamenti e i molti ornitologi dilettanti europei raccolgono moltissimi dati su di essi. Per questo studio, gli scienziati hanno esaminato le tendenze a lungo termine delle popolazioni in 20 paesi europei per oltre 100 specie di uccelli durante il periodo che va dal 1980 al 2005. Oltre 500 specie di uccelli nidificano in Europa e le specie studiate sono ampiamente distribuite in tutto il continente ed includono sia specie con ampi habitat che specie con habitat più ristretti. Gli scienziati hanno quindi associato questi dati a modelli di previsione di come le popolazioni di uccelli potrebbero rispondere ai cambiamenti climatici. In breve, se la popolazione di una data specie di uccello cambia in linea con la proiezione del modello, l´indicatore si alza. Al contrario, se la tendenza della popolazione di una specie osservata contraddice la previsione del modello, l´indicatore si abbassa. Il dott. Stephen Willis della Durham University nel Regno Unito paragona il nuovo indicatore all´indice Ftse (Financial Times Stock Exchange), che descrive l´andamento degli affari delle maggiori aziende del Regno Unito. "Solo che invece di riassumere le alterne vicende delle aziende, [il nostro indicatore] riassume come sta cambiando la biodiversità a causa dei cambiamenti climatici," ha detto. "Al contrario del Ftse, che è attualmente al minimo degli ultimi sei anni, l´indice dei cambiamenti climatici è aumentato ogni anno dalla seconda metà degli anni ´80, il che indica che il clima sta avendo conseguenze sempre più pesanti sulla biodiversità. "Quegli uccelli che secondo le nostre previsioni dovrebbero cavarsela bene durante i cambiamenti climatici sono aumentati dalla seconda metà degli anni ´80, mentre quelli che dovrebbero sopportare conseguenze negative sono diminuiti nello stesso periodo," ha spiegato. ´´La nostra preoccupazione è però dettata dal fatto che il gruppo in diminuzione consiste in realtà nel 75% delle specie che abbiamo studiato. " Gli scienziati notano che il loro indicatore "è rilevante per chi prende le decisioni politiche perché può essere usato per descrivere gli impatti biologici su base annua e fornire informazioni sui risultati delle politiche. " Suggeriscono che rallentare il tasso di crescita dell´indicatore potrebbe essere un buon obiettivo politico, sebbene i politici dovrebbero essere consapevoli del fatto che il raggiungimento di questo obiettivo potrebbe richiedere del tempo. Intanto, i ricercatori annunciano che l´Ue ha adottato l´indicatore come misura ufficiale degli impatti dei cambiamenti climatici sulla fauna selvatica europea. Per maggiori informazioni, visitare: Plos One: http://www. Plosone. Org/home. Action Pan-european Common Bird Monitoring Scheme: http://www. Ebcc. Info/pecbm. Html .  
   
   
MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI A JESOLO CHIAREZZA DA GOVERNO SU COMPARTECIPAZIONE A SPESA  
 
Venezia, 30 marzo 2009 - “A fronte della massima disponibilità della Regione a collaborare per l’individuazione di un percorso di integrazione nel Veneto dei minori stranieri non accompagnati, attualmente ospitati nel centro della Croce Rossa a Jesolo, non posso non rilevare che questo tipo di problematica deve essere affrontato a livello nazionale, perché lo Stato non può prima tagliare i fondi per il sociale alle Regioni e poi chiedere che siano loro ad accollarsi le spese per questo tipo di accoglienza imposto da situazioni di emergenza. Su questo tema, in qualità di coordinatore delle Regioni, chiederò quanto prima un incontro con i ministri dell’interno e del welfare, soprattutto per chiarire una volta per tutte a chi dovremo presentare il conto”. E’ quanto ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali Stafano Valdegamberi al rappresentante del Dipartimento libertà civili e immigrazione del Ministero dell’interno nel corso di una riunione in Prefettura di Venezia sul problema di minori stranieri non accompagnati che si trovano ospitati a Jesolo, su richiesta del ministero dell’interno, dall’inizio dell’anno. Per loro il Tribunale ha provveduto alla nomina del tutore e, secondo la regolamentazione in vigore, dovrebbero ora essere affidati a strutture territoriali. Dal ministero è stata quindi avanzata la richiesta alla Regione e ai comuni veneti di farsene carico. L’assessore Valdegamberi ha sottolineato quanto la Regione sta facendo con le proprie strutture residenziali, in cui sono già ospitati circa 400 ragazzi stranieri, ma ha anche rilevato che il fenomeno dei minori non accompagnati è in continua crescita e sta mettendo in difficoltà i bilanci delle Regioni e degli enti locali, peraltro soggetti a continui tagli da parte dello Stato proprio sul fronte dei servizi sociali. L’assessore ha quindi fatto presente che la Regione e i comuni veneti non potranno farsi carico di queste ulteriori spese senza un preciso impegno del ministro Maroni sulla compartecipazione finanziaria da parte del governo. .  
   
   
PRESENTATO PROGETTO “MAI PIÙ VIOLENZE” “NON MOLLARE E’ LA PAROLA D’ORDINE”  
 
Perugia, 30 marzo 2009 – “Non mollare”. Per la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, è la parola d’ordine di tutte le donne per tenere alta l’attenzione e combattere il grave fenomeno della violenza di genere. Il 26 marzo , durante l’incontro organizzato a Perugia dall’assessorato regionale alle politiche sociali per presentare il progetto “Mai più violenze – Mille Azioni e Interventi Per Impedire Ulteriori violenze”, la presidente Lorenzetti ha affermato che “le donne non devono rassegnarsi ed accettare passivamente ‘luoghi comuni’ che fanno rientrare quasi nella normalità alcune forme di sopruso”. “Portare avanti queste battaglie – ha detto la presidente – è una forma di civiltà e di dignità non solo per chi si impegna, ma per tutto il Paese. Il progetto attivato dalla Regione – ha aggiunto – va in questa direzione e permette alle donne abusate di riprendersi la loro vita e recuperare autostima. Non si può più pensare che uno schiaffo possa essere ‘pedagogico’, bisogna rompere i luoghi comuni là dove forme diverse e antiche di violenza convivono. Parliamone per non far cadere l’attenzione, non rassegniamoci”. Per la presidente “il lavoro che sta alla base del progetto regionale permette di costruire una rete tra istituzioni e privato sociale, per arrivare a capire tutti insieme cosa dobbiamo fare e, soprattutto per dotare l’Umbria di una legge regionale per le politiche di genere”. La presidente in apertura dell’incontro ha apprezzato la lettura di un brano del libro “Rose Rosse: 17 anni di violenza domestica” da parte della sua autrice Beatrice Lilli: “Grazie a Beatrice che ha avuto la forza di uscire da tutto quello che racconta nel testo – ha detto la presidente – Per fortuna che ci sono tante donne che ‘non mollano’. Bisogna sempre ritrovare la motivazione e il senso civico”. .  
   
   
PROGETTO:“MAI PIÙ VIOLENZE ” PRESTO IN UMBRIA UNA LEGGE REGIONALE PER PREVENIRE IL FENOMENO”  
 
Perugia, 30 marzo 2009 – “Spezzare la coltre di silenzio insopportabile dietro la quale si nascondono atti violenti verso le donne”. Riassume così l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, il senso del progetto “Mai più violenze – Mille Azioni e Interventi Per Impedire Ulteriori violenze”, presentato stamani a Perugia. All’incontro erano presenti, oltre all’assessore Stufara, la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, il sostituto procuratore della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia, Antonella Duchini, la coordinatrice della Commissione Politiche di Coesione Sociale Anci Umbria, Rita Zampolini, Beatrice Lilli dell’Associazione Donne Contro la guerra, l’autrice del libro “Femminicidio”, Barbara Spinelli, la dirigente regionale, Adriana Lombardi. L’iniziativa, attivata per fermare e prevenire il fenomeno del maltrattamento e degli abusi sessuali e fisici sulle donne e, più in generale, la violenza di genere, è promossa dall’assessorato alle politiche sociali della Regione Umbria e conta sull’apporto di 37 partner. “Il progetto – ha detto l’assessore ci permetterà di iniziare a costruire un sistema regionale e dotare l’Umbria di una legge per prevenire e contrastare i gravi episodi di cui spesso sono vittime le donne. Il nostro lavoro parte dalla mappatura territoriale del fenomeno della violenza di genere che ci permetterà, tra qualche mese, una lettura più ampia, in termini quantitativi e qualitativi, della presenza e della tipologia del problema in Umbria. Di certo c’è, che non siamo un’isola felice e anche nel nostro territorio numerose indagini, documenti e rapporti testimoniano come in realtà, acconto ai casi di violenza più noti all’opinione pubblica, esista un quotidiano fatto di violenze, soprusi e abusi, perpetrati contro le donne semplicemente per il fatto di essere donne. Per ora - continua l’assessore - possiamo affidarci ai dati del Rapporto Istat 2007 e del telefono Donna del Centro Pari Opportunità regionale”. “Questi i dati – continua l’assessore - In Umbria nel 2007 il 6,4 per cento delle donne ha subito violenza fisica o sessuale, il 6,9 per cento di tali violenze è stato commesso dal partner mentre il 14,5 per cento dall’ex partner. Secondo l’Istat (dati aggiornati al 2006) sempre in Umbria il 28,6 per cento delle donne di età compresa tra i 16 e 70 anni ha subito nel corso della propria vita violenza fisica o sessuale. Tra il 2003 e il 2008 il servizio Telefono Donna del Centro Pari Opportunità della Regione ha accolto 1544 richieste di sostegno, di cui il 67,8 per cento era legato a violenza e maltrattamento, sempre nello stesso periodo il Centro Pari Opportunità ha tenuto 2861 colloqui di accoglienza per l’uscita dalla violenza. L’analisi dei dati realizzata dal Centro per il periodo 2003-2007 ci dice che l’87,6 per cento delle violenze è avvenuto nell’ambito della famiglia. Ciò sostanzia la scelta compiuta con l’impianto progettuale di intervento integrato e conferma, allo stesso tempo, che lavorare sulla destrutturazione di una cultura sbagliata del maschile e del femminile sia in realtà l’unica strada da percorrere”. L’assessore Stufara ha spiegato che “le azioni del progetto sono molteplici, tutte volte a sviluppare e sperimentare strumenti metodologici, formativi e valutativi innovativi per sostenere e attivare una rete di attori territoriali di diverse forme organizzative e professionali così da giungere all’elaborazione di obiettivi, strategie e metodologie di lavoro condivise”. “Per realizzare queste azioni – ha aggiunto – sono previsti anche interventi volti a sensibilizzare, informare e specializzare i vari attori territoriali. I soggetti saranno coinvolti attraverso giornate di studio e seminari di approfondimento per affrontare le complessità del fenomeno della violenza di genere e la complessità delle azioni di contrasto e di protezione, le buone prassi in Italia e all’estero, i sistemi di protezione esistenti in Europa ed in Italia coinvolgendo esperti e consulenti di varie discipline”. Il sostituto procuratore della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia, Antonella Duchini, ha sottolineato che il fenomeno della violenza di genere è estremamente ampio e passa anche attraverso la tratta delle donne e dei minori sfruttati e costretti a prostituirsi. “Il problema – ha precisato – anche se affrontato in sede giudiziaria, non può mai prescindere da un approccio sociale. Ecco perchè è importante un lavoro incrociato anche con le istituzioni. Non bisogna dimenticare che l’Umbria è territorio di destinazione finale della tratta e della prostituzione”. Il sostituto procuratore ha poi spiegato le varie forme di violenza: “Esiste la violenza psicologica – ha detto – quella fisica e quella economica, perchè se una persona è senza lavoro si può creare una forma di sudditanza. Un fattore che accomuna tutte le donne in difficoltà è la paura di essere sole. Ecco perchè è fondamentale una rete di supporto”. Duchini ha anche sollevato il problema della cosiddetta “violenza assistita”, cioè quella che subiscono i minori costretti ad assistere ad abusi tra le mura domestiche. “Una forma devastante – ha precisato – perchè spesso chi vive queste situazione pensa che sia normale”. Scheda sintetica: Il progetto “Mai più violenze – Mille Azioni e Interventi Per Impedire Ulteriori violenze” è stato presentato dalla Regione Umbria in qualità di capofila, in seguito all’avviso emanato dal Dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio per il finanziamento di progetti finalizzati a rafforzare azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere – ha spiegato la dirigente regionale, Adriana Lombardi – E’ stato giudicato fra i tre migliori presentati a livello nazionale e prevede un finanziamento complessivo di 232mila euro, di cui 150mila (quota massima finanziabile) provenienti dal ministero e la restante parte dalla Regione, dalle Asl, dai Comuni e dalla Provincia di Perugia. Complessivamente conta su 37 partner e punta alla sperimentazione di azioni di sistema su scala regionale finalizzate da un lato alla costruzione e al rafforzamento di una rete di servizi per attivare metodologie condivise di prevenzione, contrasto e intervento, dall’altro a far emergere, grazie a una campagna di sensibilizzazione, il fenomeno della violenza di genere con particolare riferimento alle sue dinamiche culturali. .  
   
   
BOLOGNA: CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE OGGI PREMIAZIONE DELLO SPOT VINCITORE DEL CONCORSO .  
 
 Bologna, 30 marzo 2009 – Oggi alle 11. 30 nella Cappella Farnese di palazzo d’Accursio, piazza Maggiore 6, si terrà la premiazione del concorso per la realizzazione di uno spot pubblicitario: Contro la violenza alle donne. Interverrà: Milli Virgilio, Assessora Istruzione e Politiche delle Differenze. Il concorso è un’iniziativa del Comune di Bologna - Assessorato Scuola, Formazione e Politiche delle Differenze, in collaborazione con Cineteca del Comune di Bologna e Fice Emilia-romagna – lanciata in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza alle donne indetta dall’Onu per il 25 novembre 2008. Il concorso ha coinvolto giovani e adolescenti nella riflessione sulla violenza di genere a partire dalla loro stessa percezione del senso e delle conseguenze di un distorto rapporto con l’altra/o, di una sessualità equivocata, di un’idea patriarcale della relazione uomo-donna e della libertà femminile. Attraverso il linguaggio “pubblicitario” reinterpretato da adolescenti e giovani, autori e fruitori avranno una occasione di attenzione ad un tema su cui usualmente prendono parola donne adulte, ma che invece è parte fondamentale dell’identità e della differenza di genere. Gratuito e rivolto a due categorie di partecipanti -studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Comune di Bologna e studenti dell’Università degli Studi di Bologna iscritti ai corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione e Discipline Musica e Spettacolo o ai corsi di Laurea Magistrale in: Cinema, Televisione e Produzione multimediale; Scienze della Comunicazione Pubblica e Sociale- il concorso ha visto il coinvolgimento di intere classi e gruppi di studenti/esse: 17 i lavori in concorso, un centinaio gli studenti/esse coinvolti/e, senza contare le classi che hanno comunque iniziato il percorso ma non hanno consegnato lo spot. Una giuria composta da Giovanna Grignaffini, Angela Mastronardo, Maria Luce Bongiovanni, Patrizia Violi, Paola Bosi, Gian Luca Farinelli, Elena Pagnoni, ha selezionato tra gli spot pervenuti i due vincitori(uno per categoria) I due spot vincitori saranno proiettati e riceveranno in premio il gonfiaggio in pellicola 35mm e la proiezione presso le sale cinematografiche di Bologna aderenti alla Fice – Federazione Italiana Cinema d’Essai- Emilia-romagna. .  
   
   
PROTEZIONE MINORI: A PADOVA CONVEGNO CENTRO I GIRASOLI: “79 I MINORI SEGUITI NEL 2008 E 131 I MALTRATTAMENTI SEGNALATI; I CENTRI REGIONALI FANNO PARTE STABILE DEI SERVIZI MINORI”  
 
Padova, 30 marzo 2009 - In questi anni il centro regionale specialistico nella presa in carico di minori abusati di Padova “I Girasoli -Ulss 16” ha seguito 79 minori di cui 48 bambine e 31 bambini (63 italiani, 16 stranieri) e ha avuto segnalati 131 maltrattamenti di minore di cui 106 in ambito familiare. Di questi delicati problemi si è parlato il 27 marzo a Padova nella sala Diego Valeri, nel corso di un convegno dal titolo “Sguardi – la protezione e la cura dei bambini, ragazzi e famiglie nella collaborazione istituzionale, al quale ha partecipato l’ assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi. “La Regione Veneto - ha affermato Valdegamberi - lavora da anni su questo fronte e ha ottenuto risultati molto apprezzabili, puntando proprio alla realizzazione di una rete di centri regionali di cura e protezione. Ho il piacere di informare che questi centri da sperimentali sono diventati, con provvedimento regionale, stabilmente inseriti nella rete dei servizi territoriali di cura, assistenza e protezione per i minori e le famiglie. I centri infatti- ha aggiunto l’assessore- sono luoghi di presa in carico, di terapia e di riabilitazione a lungo periodo, con la presenza di figure professionali specializzate (psicologi, pediatri, neuropsichiatri, assistenti sociali, esperti in scienza dell´educazione) che si coordinano con i servizi accompagnando il bambino e/o l´adolescente maltrattato o abusato nell´eventuale percorso giudiziario, così come previsto dalla convenzione di Strasburgo. Ma il compito che abbiamo davanti - ora - ha concluso - e non solo il verificare costantemente i risultati delle attività ma anche la presa in carico di tutta la famiglia e della persona che abusa non solo di colui che è abusato, perché solo chiarendo i rapporti e le dinamiche dentro la famiglia si può sperare di sanare le ferite inferte”. I centri regionali specialistici, ha informato l’Assessore, hanno sede a Verona (Il Faro), a Vicenza (L’arca, su progetto presentato dal Comune di Vicenza, dall´Ulss di Vicenza e dall´Ipab di Vicenza Proto Salvi), a Venezia (Il germoglio, nella sede della Fondazione Mater Domini a Marghera), a Treviso e a Belluno (Tetto Azzurro, su proposta dell´Associazione Telefono Azzurro), a Padova “I Girasoli - Aulss16). “Si tratta - ha ricordato Valdegamberi – di riferimenti ormai essenziali per i servizi territoriali e fanno parte dei livelli di assistenza sociosanitaria riconosciuti dalla Regione. Si sa che le situazioni di abusi sui minori che arrivano ad essere segnalate – ha rilevato ancora – rappresentano solo una piccola parte della realtà e resta elevata la quota del sommerso perché anche i servizi stessi spesso non sono a conoscenza della situazioni di abuso e/o maltrattamento. Tali vicende rappresentano un segnale evidente di come, senza il riferimento di valori che facciano da guida e da collante, la famiglia oggi tenda a sgretolarsi. Le politiche pubbliche devono intervenire per invertire questa tendenza, risanare la famiglia, ridare speranza e un progetto di vita a questi bambini e ragazzi sfortunati”. Valdegamberi ha ricordato inoltre che sono oltre 800 i bambini abusati e maltrattati presi in carico dai cinque centri regionali specialistici dal 2004, primo anno di attività dei centri, all’agosto 2008. La maggioranza è rappresentata da bambine ed è di nazionalità italiana. Tra gli stranieri prevale la cittadinanza rumena, seguita da quella marocchina e ghanese. Fra i maltrattamenti gravi segnalati la maggior parte riguarda l’abuso/molestie sessuali, seguite dal maltrattamento fisico e dalla grave trascuratezza. Nel caso di abuso/molestie sessuali il maggior numero di bambini ha un’età compresa tra 6 e 10 anni. I maltrattamenti gravi avvengono nella maggior parte dei casi in ambiente intrafamiliare ed in maniera continua. Sono i genitori seguiti dai fratelli e sorelle e dalla scuola i maggiori autori delle segnalazioni ai servizi sociali che poi, tramite le Aziende Ulss ed i Comuni inoltrano la richiesta di intervento ai Centri. .