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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Aprile 2009
SIGLATO A ROMA DAL PRESIDENTE LOIERO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI UN “POLO TECNOLOGICO DELL´ENERGIA” IN CALABRIA  
 
Roma, 2 aprile 2009 - Un protocollo d´intesa per la realizzazione di un “polo tecnologico dell´energia” in Calabria è stato sottoscritto oggi dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero e dall´amministratore delegato di Apinovaenergia, Mauro Sartori nella sede della delegazione di Roma Con questo atto è stato avviato il percorso per ospitare alcuni insediamenti produttivi nel settore delle energie rinnovabili, con una potenzialità occupazionale di circa mille unità. “E’ un investimento importante - ha dichiarato il presidente Loiero - che si realizzerà in un contesto di crisi economica globale, ma proprio perché concentrato sul settore dell’innovazione tecnologica legata all’energia esso non dovrebbe subire contraccolpi nei prossimi anni. Siamo soddisfatti che il più importante degli insediamenti produttivi di Apinòvaenergia sorgerà a Saline Joniche, con circa 700 lavoratori occupati. Interpreto come positivo viatico il fatto che la presenza della società in Calabria nel settore delle biomasse abbia permesso di progettare un’espansione così rilevante ed innovativa ”. “La Calabria – ha sottolineato l’amministratore delegato di Apinòvaenergia, Mauro Sartori - ha una giusta collocazione nel bacino mediterraneo, per avviare iniziative manifatturiere e di impianti legati alla produzione di energie rinnovabili. Del resto, in Italia non c’è ancora uno stabilimento con una catena completa della filiera produttiva del silicio cristallino per il fotovoltaico. Infine, già dal 2003, a Crotone abbiamo in funzione un impianto per la produzione di energia da biomasse, con positivi risultati e con una ricaduta rilevante sull’indotto agroforestale”. Il progetto preliminare prevede investimenti per complessivi 500 milioni di euro per la realizzazione di un impianto per la produzione di silicio cristallino; una filiera fotovoltaica per la produzione di fette, celle e moduli; una filiera eolica per la produzione di componenti di turbine e per il relativo assemblaggio; un impianto fotovoltaico diviso in varie zone distinte al fine di realizzare impianti di diversa tecnologia; una turbina eolica. A queste realizzazioni industriali potranno eventualmente essere aggiunti: un centro test e certificazione pannelli fotovoltaici; un elettrolizzatore per la produzione di idrogeno da utilizzare come fuel per la produzione di energia; un parco a tema dotato di attrattive ludiche e di un centro visite capaci di abbinare divertimento ed educazione scientifica ambientale; progetti di ricerca e innovazione nel settore dell’energia; un programma di formazione per il personale. Apinòvaenergia, ha individuato le migliori localizzazioni per le iniziative produttive, formulando una ipotesi di riqualificazione dei siti industriali dismessi di Saline Joniche (ex Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie dello Stato – Ogr), di Lamezia Terme (ex Area Sir) e dell’area industriale di Crotone. La Giunta regionale della Calabria, con il parere degli Enti locali interessati, favorirà la realizzazione del piano di interventi per il raggiungimento degli obiettivi del “Protocollo d’intesa”. La Regione Calabria si impegna ad utilizzare, d’intesa con il Governo nazionale, specifici Accordi di programma quadro in materia di infrastrutture, ricerca e innovazione, sviluppo locale, sicurezza e legalità, ambiente e riuso di siti inquinati nell’ambito delle dotazioni finanziarie comunitarie e nazionali stanziate per gli interventi a favore delle aree sottoutilizzate. Inoltre, essa procederà a rendere disponibili le più opportune forme di sostegno (contributi in c/capitale, in c/interessi, sgravi fiscali, etc. ) per la realizzazione degli investimenti produttivi, per l’acquisizione di servizi reali, per le attività di ricerca e sviluppo e per la formazione, nell’ambito delle risorse del Por Calabria Fesr 2007/2013, del Par Calabria Fas 2007/2013 e del Por Calabria Fse 2007/2013. Infine, la Regione Calabria concorrerà all’attivazione di uno o più contratti di programma (parere vincolante per l’inoltro delle proposte al Cipe), ritenendolo fin d’ora coerente e compatibile con i programmi di sviluppo locale della Regione, con carattere di priorità. Il “Protocollo d’intesa” prevede anche impegni per identificare gli strumenti e le forme per contenere il costo del lavoro, tutelare l’ambiente, assicurare tecnologie e coordinare azioni di sicurezza e legalità. Apinòvaenergia effettuerà la verifica della fattibilità degli investimenti, includendo la valutazione tecnico-economica dei siti e quella in merito alla disponibilità e al tipo di finanziamenti erogati. Successivamente al buon esisto di queste verifiche la società procederà alla redazione del “Piano di sviluppo industriale”, necessario alla concreta realizzazione del “Polo tecnologico dell’Energia” in Calabria, con l’articolazione complessiva dei tempi e delle modalità dell’investimento. .  
   
   
PREVENZIONE IDROGEOLOGICA E CREAZIONE DI UN PARCO DELLE ENERGIE A SAN BENEDETTO DEL TRONTO .  
 
Ancona, 2 aprile 2009 - Tutela dell´ambiente, valorizzazione del verde, creazione di nuovi parchi per attivita` ludiche e di studio. Tutto questo prevede il progetto di rilancio della zona sambenedettese ´ex Cerboni´, attualmente lasciata in completo abbandono e presentato ieri in conferenza stampa dagli assessori Gianluca Carrabs della Regione Marche e Paolo Canducci, del Comune di San Benedetto del Tronto, insieme al sindaco della citta`, Giovanni Gaspari. Un progetto ambizioso che a breve vedra` la nascita di un parco urbano di circa 27mila metri quadrati all´interno di un´area densamente abitata, con giochi e un vero laboratorio di studio. E` intenzione del Comune creare un parco delle energie alternative, installando piccoli impianti eolici per farli vedere e studiare agli studenti delle scuole. L´area come ha sottolineato Canducci ´in prima istanza sara` resa sicura attraverso la messa in sicurezza delle scarpate in frana, la bonifica, la sistemazione del verde, il recupero di tutte le piante di olivo esistenti e la realizzazione di un sentiero´. Il progetto e` nato in collaborazione con il precedente Governo nazionale, che aveva previsto 500mila euro per la riforestazione dell´area, fondi pero` tolti dall´attuale Governo. ´La Regione Marche ´ ha detto Carrabs ´ nel riprendere il progetto iniziato interviene con un finanziamento di 150mila euro per la realizzazione di un programma di prevenzione idrogeologica della zona dove e` possibile il verificarsi di una frana da scivolamento del materiale. Inoltre, coniughiamo la manutenzione del territorio, punto fondamentale del Governo regionale, per prevenire i disastri e nel contempo agiamo per la riqualificazione urbana con opere di ingegneria naturalistica a basso impatto ambientale´. ´Con questo parco ´ ha concluso l´assessore regionale ´ San Benedetto del Tronto si dotera` di un altro polmone verde, punto di studio e di aggregazione sociale´. .  
   
   
ENEA, MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE E CONSIP SPA: FIRMATO ACCORDO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI APPALTI PUBBLICI  
 
 Roma, 2 aprile 2009 - Sviluppare misure relative all’incremento dell’efficienza degli usi finali dell’energia e ai servizi energetici negli appalti pubblici, con modalità tecnicamente efficaci ed economicamente convenienti per la Pubblica Amministrazione: è questo l’oggetto di un accordo quadro di collaborazione siglato da Enea, Ministero dell’Economia e delle Finanze e da Consip. L’accordo prevede la predisposizione di metodologie di supporto alle Amministrazioni Pubbliche per la migliore definizione di standard di acquisto di servizi energetici che includano, da parte del fornitore, la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica delle strutture e degli impianti, facendo ricorso a strumenti finanziari come il “finanziamento tramite terzi”. L’obiettivo è di sviluppare una serie di meccanismi per semplificare, razionalizzare, accelerare e incentivare il recupero e il riutilizzo della disponibilità finanziaria proveniente dalla quota di riduzione dei consumi energetici delle strutture, attraverso interventi di risanamento energetico ed aumento dell’efficienza. Le risorse così liberate potranno essere trasferite e riutilizzate dal mondo produttivo, innescando effetti moltiplicativi sul sistema economico e occupazionale. Enea , Mef e Consip collaboreranno in diversi ambiti operativi: verrà realizzata un’analisi dei fabbisogni energetici delle amministrazioni e dei loro comportamenti di acquisto per favorire iniziative volte al raggiungimento di obiettivi di risparmio energetico, razionalizzazione della spesa e incremento dell’uso di fonti rinnovabili; verranno individuati parametri, criteri e requisiti standardizzabili, valorizzate e rese replicabili best practices innovative in materia di efficienza energetica e tutela dell’ambiente, da integrare negli strumenti e nelle procedure di acquisto realizzati da Consip; verranno promosse presso le Amministrazioni Pubbliche soluzioni efficaci che possano contribuire a un’ulteriore diffusione delle opportunità in materia di efficienza e risparmio energetico nell’ambito dei processi di razionalizzazione della spesa pubblica. Le competenze scientifiche e tecnologiche di Enea, unite alla capacità di intervento sulle procedure di acquisto da parte di Consip, verranno impiegate per portare a compimento una delle fasi del processo di sviluppo del “Piano nazionale di intervento per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico”, la proposta elaborata da Enea nell’autunno scorso, in veste di Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica. Questa iniziativa vede l’interesse e il coinvolgimento di altri attori istituzionali come Abi, Unioncamere e Ance. . .  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI: CONFRONTO IL 20 APRILE SU SFIDE E OPPORTUNITÀ PER IMPRESE E PROFESSIONISTI  
 
Napoli, 2 aprile 2009 - “Energie rinnovabili e fonti alternative: nuove sfide e concrete opportunità per imprese e professionisti”: questo il tema del convegno organizzato dall’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli che si svolgerà il 20 aprile dalle 9 alle 13 nella sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli in Piazza dei Martiri 30. I lavori si apriranno con i saluti del presidente dell’Ordine Achille Coppola, del consigliere segretario dell’Ordine Vincenzo Moretta e del consigliere nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Vincenzo Laudiero. Seguiranno le introduzioni del presidente del Gruppo Giovani Industriali di Napoli Andrea Bachrach, del presidente dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Napoli Gianluca Battaglia, del consigliere d’amministrazione della Fondazione Centro Studi dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Barbara Guglielmetti e dell’amministratore delegato di Open Dot Com Spa Fabio Cigna. Alle 11 prederà il via la tavola rotonda, che sarà moderata dal Consigliere dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Napoli Vincenzo Caputo, a cui prenderanno parte la responsabile dei Programmi Comunitari dell’Ipi Coesione Istituto per la Promozione Industriale Rosella Vitale, l’Amministratore Delegato del Polo Tecnologico dell’Ambiente S. C. P. A. Paolo Minucci Bencivenga, il Direttore Tecnico di Omniasolar Italia S. R. L. Francesco Marconi, l’Investment Manager di Atmos S. P. A. Matteo Tempia, il Responsabile della Direzione Business Banca Popolare di Bari Gianluca Jacobini e l’Amministratore Delegato della Envolta Srl - gruppo Altair Facility Management Spa Roberto Trifilò. Le conclusioni saranno affidate all’assessore alle Attività Produttive della Regione Campania Andrea Cozzolino. “L´organizzazione di questo evento - dichiara il presidente dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Napoli Gianluca Battaglia -ricade in un momento congiunturale particolare. Per rispondere alla crisi non bisogna piangersi addosso e restare inerti ma cercare nuove opportunità di crescita e sviluppo. Le fonti di energia alternativa rispondono perfettamente a questo identikit e soprattutto consentono di coniugare sviluppo ed ambiente in perfetta sintonia con le linee guida europee di Lisbona e Goteborg. ” “Le opportunità e le nuove sfide offerte dal settore delle energie rinnovabili – dichiara il Consigliere dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Napoli Vincenzo Caputo - sono ormai evidenti per le imprese. Il ruolo che in questo scenario riveste il professionista e´ di estrema importanza oltre che strategico a supporto delle scelte imprenditoriali. I Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli discutono e si confrontano su tali opportunità ed in particolare sugli strumenti finanziari ordinari, straordinari ed agevolati dedicati e necessari per far fronte a tali investimenti. ” Segue il programma: Energie Rinnovabili E Fonti Alternative: Nuove Sfide E Concrete Opportunita’ Per Imprese E Professionisti 20 aprile 2009 9. 00 – 13. 00 Sede dell’Odcec di Napoli – Piazza dei Martiri 30 Saluti: Achille Coppola – Presidente Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Napoli; Vincenzo Moretta – Consigliere Segretario Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Napoli; Vincenzo Laudiero – Consigliere Nazionale Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Introduzione Ai Lavori: Andrea Bachrach – Presidente Gruppo Giovani Industriali Napoli; Barbara Guglielmetti – Fondazione Centro Studi Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili; Fabio Cigna - Open Dot Com Spa; Gianluca Battaglia – Presidente Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Napoli; Tavola Rotonda: Rosella Vitale – Programmi Comunitari Ipi Coesione Istituto per la Promozione Industriale - "Energie alternative e risparmio energetico nelle aree Convergenza: il ruolo del Mse nella programmazione 2007-2013". Paolo Minucci Bencivenga – Amministratore Delegato del Polo Tecnologico dell’Ambiente S. C. P. A. – “Il Pta di Bagnoli quale centro di eccellenze e di sviluppo delle fonti di energia alternativa”. Francesco Marconi – Direttore Tecnico Omniasolar Italia S. R. L. – “Testimonianza diretta di una azienda campana”. Matteo Tempia - Investment Manager Atmos S. P. A. – “I fondi private equity a sostegno dell’imprenditoria nel settore delle fonti alternative di energia”. Gianluca Jacobini - Responsabile della Direzione Business Banca Popolare di Bari – “Il ruolo delle banche nel settore delle energie alternative”. Roberto Trifilò - Amministratore Delegato della Envolta Srl - gruppo Altair Facility Management Spa - "Gli strumenti di finanziamento del settore fotovoltaico". Modera: Vincenzo Caputo – Consigliere Ugdcec Napoli. Conclusioni: Andrea Cozzolino – Assessore Attività Produttive della Regione Campania. .  
   
   
MATERIALI INNOVATIVI: CONVEGNO A TERNI, ASSESSORE GIOVANNETTI: “DIRETTRICE DA RISCOPRIRE PER SVILUPPO CONCA TERNANA E UMBRIA”  
 
Terni, 2 aprile 2009 – “La base solida dell’area industriale di Terni-narni, sia in termini di imprenditorialità che di lavoro e specializzazione del capitale umano, di bagaglio scientifico, di integrazione e supporto istituzionale, è il punto di partenza a cui l’impulso dei materiali innovativi e le frontiere dell’innovazione e della ricerca possono offrire ulteriori interessanti opportunità per lo sviluppo di tutta la comunità regionale”. Lo ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mario Giovannetti, introducendo i lavori del convegno sulle “frontiere dei materiali innovativi” nella Conca ternana, organizzato dalla Regione con il contributo delle Agenzie regionali, nel corso del quale sono stati illustrati i risultati del rapporto commissionato dalla Regione Umbria all’Agenzia Umbria Ricerche (“Aur”). Al convegno, che si concluderà nel pomeriggio con l’intervento della presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, prendono parte imprenditori, rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, di Università e centri di ricerca, amministratori locali. “La produzione dei materiali innovativi – ha ricordato Giovannetti – ha costituito nel processo di industrializzazione dell’area ternano-narnese la frontiera di innovazione e sviluppo che ha reso le nostre produzioni eccellenze mondiali. Il convegno di oggi, promosso dalla Giunta regionale, risponde alla necessità di riscoprire questa direttrice di sviluppo”. Giovannetti ha ricordato innanzitutto l’impegno della Giunta regionale nel promuovere lo sforzo di tutti i soggetti economici e sociali, impegnati lungo questa direttrice di sviluppo attraverso il “Patto per lo sviluppo, cornice di riferimento dell’azione di governo, la legge sulle politiche industriali, la strategia per l’assegnazione delle risorse del ‘Pacchetto per la competitività’ e altre azioni che si pongono il tema dell’innovazione e dell’integrazione delle imprese come orizzonte entro cui muoversi”. Ha ricordato inoltre “il Patto di Territorio, nel momento più critico della storia industriale degli ultimi decenni, da cui prende le mosse la costituzione del Distretto tecnologico dell’Umbria nelle sue quattro specializzazioni: meccanica avanzata, meccatronica, materiali speciali metallurgici e micro e nanotecnologie. Strumenti importanti ed innovativi che hanno reso protagonisti i soggetti economici e sociali del territorio, che pur scontando limiti nella fase attuativa, restano un punto avanzato di sviluppo locale”. “La forza di questo territorio – ha detto ancora, ripercorrendo la storia dell’area industriale di Terni e Narni - sta nell’aver saputo innovare, a partire dalle risorse a disposizione e di sviluppare, a partire dal potenziale naturale, scientifico, tecnologico ed umano in dotazione, una direttrice ed una leva per lo sviluppo in grado di garantire il futuro di tutta l’area e non solo. In questo momento storico, di crisi globale è la sfida da intraprendere”. “Una deve essere la consapevolezza che va ribadita – ha proseguito Giovannetti – il manifatturiero non è un peso di cui liberarsi per risalire la china. Anzi è la leva per ridare slancio alla nostra economia e superare la crisi. Il manifatturiero dà lavoro e crea ricchezza. Non esistono soluzioni diverse, fantasiose leggere. Esistono solo se si ancorano alla industria manifatturiera”. “Oggi - ha proseguito - i materiali innovativi, rappresentano questa frontiera in tutti i settori della nostra industria: dalla siderurgia, alla chimica verde, alla nautica, alla meccanica, alle filiere delle energie rinnovabili, alle micro e nano tecnologie e all’aerospazio. In particolare, la filiera della chimica ‘verde’ può rappresentare per davvero la fuoriuscita dalla decennale crisi della chimica a Terni e Narni e può proiettarci verso nuovi modelli industriali che coniughino sostenibilità ambientale e competitività d’impresa ricercando nuovi equilibri fra impresa, territorio e centri di acquisto. Non va poi dimenticato il settore aerospaziale. La recente adesione della Regione Umbria al Metadistretto dell’aerospazio, promosso insieme ad altre Regioni, e la costituzione del Polo aeronautico dell’Umbria che rappresenterà un’importante occasione di sviluppo sempre in direzione di innovazione e di ricerca”. “Il sistema industriale dell’area ternana - ha evidenziato - è focalizzato nella produzione e nella trasformazione dei materiali che, sebbene tradizionali, posseggono un alto contenuto di innovazione e di ricerca industriale. Questa è la strada per crescere e per dare sviluppo solido al sistema industriale locale e non solo. Il punto di partenza più importante è che si può e si deve ripartire da politiche pubbliche che ci permettano di puntare sulla radicata, profonda e rinnovata identità industriale dell’area. Va anche restituita – ha concluso - centralità al lavoro e alla cultura del lavoro. In un periodo di crisi come questa, ripensare gli strumenti di ‘welfare’ in grado di proteggere e al tempo stesso di formare e riqualificare i lavoratori che escono dal mercato dal lavoro, permettendo di rientrarvi con una rinnovata qualificazione professionale, può diventare una leva di sviluppo inaspettata”. Il Rapporto. “Il Rapporto sulle frontiere dei materiali innovativi nella Conca ternana segnala che oggi si può continuare a scommettere, per qualità e forza, sulle nuove frontiere industriali e che comunque, dentro gli stabilimenti dell’area, passa un pezzo essenziale del futuro, prossimo e più lontano”. È quanto ha sottolineato Claudio Carnieri, presidente dell’Agenzia Umbria Ricerche, che ha presieduto i lavori del convegno. “Anche il resto dell’economia – ha detto tra l’altro, illustrando indicazioni e spunti di ‘policy’ della ricerca commissionata dalla Regione Umbria - avrebbe ben più modeste dimensioni senza la forza di queste connessioni che dalla rete delle imprese industriali ternane si dipartono con l’Europa e con il mondo e che fanno di questa un’area di grande forza, caratterizzata da una peculiarità straordinaria nell’Italia centrale e che può essere fondativa e fertilizzante in molte altre direzioni”. Tra i nodi su cui intervenire, sia in base alle sollecitazioni del “management” e degli imprenditori intervistati sia alle valutazioni del gruppo che ha realizzato il Rapporto, figurano la formazione e l’orientamento nel ciclo di istruzione secondaria. “In generale – ha detto Carnieri – l’esistenza di questa larga e complessa base manifatturiera ha reso evidenti le distanze e le criticità, seppur in un trend positivo, che ancora permangono in rapporto ai servizi alle imprese e al terziario relativo. Una sottolineatura forte è venuta attorno alla questione della chimica – ha aggiunto - così come molte sollecitazioni sono state registrate circa la necessità di dotare tutta l’area di una disponibilità di aree produttive più consistenti. In questo contesto si colloca la questione energetica, con tutto il peso che il costo dell’energia ha sulla competitività più complessiva delle imprese dell’area”. Tra i dati contenuti nel Rapporto che è stato illustrato al convegno, dall’analisi sui caratteri dell’economia della Conca ternana effettuata da Sergio Sacchi, docente di Politica economica all’Università di Perugia, emerge che nei settori in cui operano le classi di lavorazione interessate ai materiali speciali si attestano quasi il 40 per cento delle imprese e il 60 degli addetti. Una incidenza, inoltre, che cresce rapidamente: in un solo anno (dal 2004 al 2005), si avanza di quasi 3 punti percentuali nel numero delle imprese e di quasi 5 punti nel numero di addetti. Uno specifico approfondimento è stato dedicato da Mauro Casavecchia ed Elisabetta Tondini, dell’Agenzia Umbria Ricerche, al sostegno regionale all’innovazione per favorire la competitività del sistema produttivo. Sono stati analizzati i progetti finanziati dalla Regione Umbria attraverso gli strumenti a supporto della ricerca e lo sviluppo tecnologico: il Pacchetto integrato di agevolazioni “Pia” finalizzato alla competitività e all´innovazione del sistema produttivo umbro, la legge 598/94 (art. 11) che sostiene gli investimenti in ricerca industriale e sviluppo precompetitivo delle piccole e medie imprese industriali, il Bando multimisura integrato per l’industria per la promozione di progetti integrati da parte di raggruppamenti di piccole e medie imprese appartenenti a filiere produttive. “L’esito di questa ricognizione – hanno detto Casavecchia e Tondini - è stato positivo per le imprese che lavorano materiali ad alto contenuto innovativo insediate nella Conca ternana: la quota di progetti finanziati e di risorse concesse è stato più elevato della concentrazione di imprese presenti. Costituiscono il 12 per cento dei progetti complessivamente finanziati in Umbria nel periodo 2004-2007 e il 15 per cento come contributi ottenuti. Rappresentano – hanno rilevato - oltre la metà dei progetti che nella Conca ternana hanno beneficiato dei finanziamenti (il 68 per cento dei contributi), a conferma dell’alta presenza di produzioni ad alto contenuto innovativo nel territorio. Le percentuali salgono al 76 e all’81 per cento, per progetti e contributi, quando si isola la progettualità che incorpora attività di ricerca e sviluppo, a testimonianza della particolare caratterizzazione delle produzioni di e su materiali ad alto contenuto innovativo”. Il “cuore” del Rapporto è rappresentato dall’indagine effettuata su un “campione ragionato” di 36 aziende che, partendo dai materiali, si è spostata “sulla manifattura che li genera – ha spiegato Maurizio Cipollone, di Sviluppumbria - per coglierne gli aspetti più sensibili ai mutamenti di fase e i più idonei a darne conto”. Sono state coinvolte imprese operanti in vari ambiti manifatturieri: polimeri, metalli, ceramici tradizionali, compositi, “rappresentativi della matrice produttiva locale e comprensivi di una gamma ampia di materiali, dai più tradizionali ai più innovativi”. Le interviste sono state strutturate “su alcune parole chiave: evoluzione, materiali, sviluppo, rapporti con il territorio, consigli di ‘policy’. Dall’indagine – ha detto Cipollone – è emersa una diversità di situazioni, relativamente a quanto connesso con i materiali, in termini di cultura imprenditoriale, specializzazione, competenze distintive espresse dall’impresa, affinità con altre competenze strutturate su altri materiali trattati nel territorio, connessioni di filiera, strutture relazionali, rapporti con il contesto territoriale”. Nel corso dei diversi colloqui, ha evidenziato il presidente dell’”Aur” Carnieri, è emersa “la strategicità essenziale delle reti di ricerca e di trasferimento tecnologico presenti nel territorio, a scala locale e regionale, attori e presidi territoriali di reti più lunghe a scala europea e mondiale. E tutto questo va dalla siderurgia, alla chimica, alle produzioni energetiche, ai materiali di costruzione, lungo uno spettro davvero ampio. Ecco allora tutto il peso strategico che oggi hanno nell’area, e il Rapporto ne dà conto, agenzie ed aree di ricerca come il Csm, l’Isrim, Umbria Innovazione, l’Icsim, il Centro europeo delle Nanotecnologie, e, più in generale, l’operatività del Polo Universitario ternano”. Il Rapporto sulle frontiere dei materiali innovativi parte dalla ricostruzione, nel periodo 1880-1980, di un secolo di sviluppo industriale e di innovazioni nell’area ternana (a cura di Renato Covino, docente di Storia contemporanea all’Università di Perugia); a seguire José Maria Kenny (docente di Scienza e tecnologia dei materiali all’Università di Perugia) si sofferma sugli scenari entro cui si collocano le produzioni di materiali ad alto contenuto innovativo, in rapporto alle vicende dello sviluppo contemporaneo. Luca Ferrucci, docente di Economia e gestione delle imprese (Università di Perugia) illustra i diversi modelli di sviluppo locale che aiutano a comprendere meglio l’evoluzione dell’area. Nel Rapporto sono riportati, inoltre, una serie di contributi dei principali protagonisti del sistema locale della ricerca e del trasferimento tecnologico (Centro Sviluppo Materiali, Isrim, Polo Universitario di Terni, Centro Europeo per i Polimeri Nanostrutturati, Umbria Innovazione, Steelmaster-eurosteelmaster-eusteelforum), con l’obiettivo “di fornire un quadro del complesso e variegato ambiente della ricerca specializzata nei materiali avanzati e del grado di robustezza dei legami che questo mondo delle competenze specialistiche intrattiene con il sistema locale delle imprese”. “Senza un apparato industriale solido non si possono definire condizioni sostenibili per lo sviluppo”. Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, concludendo a Terni i lavori del convegno sulle “Frontiere dei materiali innovativi”. “Per questo come Regione – ha aggiunto Lorenzetti - siamo impegnati a lavorare sull’industria, usando questa parola, ‘Industria’, non per gusto del modernariato o per una sorta di revanscismo rispetto al fallimento dell’economia finanziaria. In questa parola – ha sottolineato - ci mettiamo un’idea di consolidamento e di sviluppo che tiene insieme industria, servizi, ricerca e innovazione, qualità del capitale umano ed altro ancora. Per noi – ha proseguito Lorenzetti - fare politiche per l’industria vuol dire sostenere uno sforzo selettivo d’innovazione a tutto campo, che il lavoro dell’Aur ed il dibattito di oggi hanno bene esemplificato. Da Terni, dal suo vissuto produttivo, dal presente ricco di eccellenze produttive e da un futuro che il tema dei materiali innovativi promette ricco di opportunità, si può quindi ripartire. Le applicazioni dei materiali innovativi e di quelli più tradizionali, propri delle produzioni della chimica e della siderurgia, dovrebbero essere diffuse nelle scuole, perché – sostiene la Presidente - c’è un elemento importante da recuperare nella cultura comune: l’industria, vale per la chimica e la siderurgia particolarmente, è nelle cose che utilizziamo ogni giorno, contribuisce alla qualità della vita della gente”. Occorre inoltre “ritornare all’idea che l’Umbria, come l’Italia, esprime una manifattura forte ed una identità industriale perché tiene insieme entrambi i pilastri, quello delle grandi industrie di base e quello della piccola e media impresa diffusa”. Bisogna poi avere consapevolezza che “alcuni settori più di altri assumono un ruolo strategico per l’intero sistema industriale. Pensiamo – spiega Lorenzetti - alla pervasività della chimica nel tessuto produttivo, in quanto fornisce materie prime o semilavorati a numerosissimi settori a valle, trasferendo così le nuove tecnologie all’intero sistema produttivo e trainandone la crescita”. Partendo da queste premesse “saremo e vogliamo essere – ha concluso Lorenzetti – una regione industriale in un paese industriale”. .  
   
   
PIANO GESTIONE DIFFICOLTA´ SETTORE LEGNO A GORIZIA  
 
Trieste, 2 aprile 2009 - Il Piano di gestione della situazione di grave difficoltà occupazionale del settore del legno e arredamento in Provincia di Gorizia è stato approvato oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen. La redazione del Piano è stata affidata alla Provincia di Gorizia, che dovrà occuparsi della sua attuazione anche in collaborazione con l´Agenzia regionale del lavoro. Il documento resterà valido per 2 anni e, come conferma l´assessore Rosolen, potrà venir prorogato qualora la situazione di grave difficoltà occupazionale non dovesse trovare sbocco adeguato. Nel Piano sono illustrate le trasformazioni intervenute nel settore nel corso degli ultimi anni, l´andamento degli indicatori di crisi e le difficoltà intervenute nella domanda interna ed estera. Esso illustra anche i progetti finalizzati all´orientamento, alla riqualificazione e alla ricollocazione dei lavoratori. Nel complesso, attraverso questo strumento le istituzioni si propongono di attuare un monitoraggio del settore e delle imprese che lo compongono, in modo da valutare l´incidenza della crisi, avviare le azioni utili a fronteggiare il fenomeno e promuovere la cultura della gestione dei processi di crisi. Altri obiettivi sono il coinvolgimento nella progettazione degli interventi di formazione e ricollocazione dei lavoratori di tutti gli attori interessati e la promozione di una rete di gestione del progetto tra la Provincia di Gorizia, i Centri per l´impiego e gli operatori privati. .  
   
   
MILANO - L’UFFICIO FA MALE ALLA SALUTE  
 
Milano, 2 aprile 2009 - Cinque ore e dieci minuti davanti al computer o attaccati al telefonino: così la giornata media nell’impresa milanese. Con conseguenze sulla salute: circa 390 mila i milanesi che soffrono per il lavoro d’ufficio. Di questi quasi 140 mila dichiarano problemi seri e continuativi, gli altri occasionali o ridotti. Sul totale oltre la metà ha problemi agli occhi e alla vista (216 mila), circa 83 mila soffrono di mal di schiena, più di 35 mila hanno dolori e altri problemi alle mani, circa 20 mila risentono del mal di testa. E in media le lavoratrici soffrono di più dei colleghi maschi, oltre 200 mila le addette che lamentano disturbi. Soprattutto per schiena (oltre 52 mila su 83 mila in totale) e mal di testa (quasi 14 mila su 19 mila). Emerge da una stima della Camera di Commercio di Milano su dati Istat e registro delle imprese e da un’indagine della Camera di Commercio di Milano su 518 imprenditori milanesi. .  
   
   
IMPRESE DEL LAZIO A DUBAI AL BRIDE SHOW  
 
Roma, 2 aprile 2009 - Una delegazione di imprese del Lazio, sarà presente al “Bride Show di Dubai” nell’ambito di un progetto di internazionalizzazione per il settore Moda, promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con Sviluppo Lazio, agenzia di sviluppo regionale. Otto aziende di cui 6 stilisti di Alta Moda, un Hair Stylist e un Make-up Artist condurranno visitatori, buyer ed addetti ai lavori, lungo un viaggio tra tradizione, eleganza, design, alla scoperta dell’universo-sposa Made in Italy-made in Lazio. Carnevali, Franco Ciambella, Curti Spose, Muriel, Merinda Spose, Sarli sono gli artisti dell’abito da Sposa che rappresenteranno con le loro creazioni il Lazio Life Style, quell’insieme di elementi intangibili frutto dell’incontro tra arte, storia e grandi professionalità artigiane che risultano nell’eccellenza delle produzioni di Lusso degli stilisti. E ancora Roberto Carminati e Massimo Toppi, due “professionisti della bellezza” che contribuiscono con la loro creatività, a rappresentare un mondo fatto di stile, eleganza, per la sposa moderna di classe. Il Bride Show di Dubai rappresenta, nell’area del Golfo, l’evento di punta per il settore e richiama oltre 30. 000 visitatori provenienti da tutto il Medio Oriente e si indirizza ad un pubblico medio-alto. Il 90% degli espositori si ripropongono anno dopo anno alla manifestazione, in quanto il mercato emiratino è in costante crescita (nell’ultimo anno si è registrato un incremento nel numero di matrimoni del 20%, con una spesa media di € 80. 000). Nel Lazio il settore della moda e del tessile occupa una posizione rilevante all’interno del sistema economico-produttivo. .  
   
   
FVG: VIA LIBERA A INTEGRAZIONE A CARTA ACQUISTI  
 
Trieste, 2 aprile 2009 - Approvato in via definitiva dalla Giunta regionale lo schema di protocollo d´intesa tra Regione-stato che permetterà all´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia di integrare con ulteriori 20 euro mensili gli importi della carta acquisti nazionale, che sono pari a 40 euro. Con questo provvedimento si intende accrescere, specie in questa fase di crisi economica, le capacità di acquisto da parte delle famiglie in difficoltà. L´incremento degli importi avverrà in modo automatico, senza che vi sia dunque la necessità di alcun adempimento da parte dei beneficiari, non appena i competenti uffici della Regione e dei ministeri delle Finanze e del Lavoro avranno sottoscritto l´intesa approvata oggi. .