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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 22 Aprile 2009 |
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Politica |
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PARLAMENTO EUROPEO TERREMOTO IN ABRUZZO: OMAGGIO ALLE VITTIME E DIBATTITO IN AULA APPROVATO ANCHE UNA DICHIARAZIONE SCRITTA SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE. |
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Strasburgo, 22 aprile 2009 - Aprendo la sessione, il Presidente Pöttering ha espresso le condoglianze alle vittime del terremoto e ai loro familiari, e ha invitato i colleghi a osservare un minuto di silenzio. L´aula ha poi accolto la richiesta dell´Uen di tenere - mercoledì pomeriggio - un dibattito con la Commissione sulle conseguenze del sisma e sul ruolo dell´Ue. Il Parlamento ha anche approvato una dichiarazione scritta sulla violenza contro le donne. Prima di avviare i lavori della seduta, il Presidente Hans-gert Pöttering ha rilevato che il terremoto verificatesi in Abruzzo - «il più grave degli ultimi decenni in Italia» - ha provocato 295 morti, colpendo in particolare L´aquila. Dicendosi «sconvolto» per le tragiche conseguenze del sisma, ha sottolineato che oltre 40. 000 persone hanno dovuto abbandonare le proprie case e che una casa su tre è stata distrutta o gravemente danneggiata. In nome del Parlamento, ha quindi rivolto le condoglianze e solidarietà alle vittime e a tutti coloro che sono stati colpiti dal terremoto. I deputati hanno quindi osservato un minuto di silenzio. Nell´ambito della decisione sull´ordine del giorno definitivo della sessione, l´Aula ha accolto la richiesta di Roberta Angelilli (Uen, It), in nome del suo gruppo, di introdurre un dibattito con la Commissione sulle conseguenze del terremoto e sul ruolo dell´Ue. La proposta è stata anche sostenuta, in nome del suo gruppo, da Gianni Pittella (Pse, It). Dichiarazione scritta sulla violenza contro le donne - Il Presidente ha annunciato all´Aula che più della metà dei deputati ha firmato una dichiarazione scritta sulla violenza contro le donne. Il testo, corredato dei nomi dei firmatari, sarà quindi trascritto nel processo verbale come posizione ufficiale del Parlamento europeo. La dichiarazione (il cui testo è consultabile tramite il link in calce) sollecita gli Stati membri a sostenere la campagna dell´Unifem "Dire No alla violenza contro le donne" firmandone la petizione e chiede alla Commissione di dichiarare entro i prossimi cinque anni un "Anno europeo della tolleranza zero per la violenza contro le donne". . |
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LA SCIENZA SUPERA L´IMMAGINAZIONE: LA STRAGEGIA DELL´EUROPA PER DOMINARE LE TECNOLOGIE DEL FUTURO POTENZA COMPUTAZIONALE ILLIMITATA, COMPUTER CHE IMITANO IL CERVELLO, SEDIE A ROTELLE GUIDATE DAL PENSIERO E COMPAGNI ROBOT: QUESTE LE NOVITÀ DEL NUOVO PIANO EUROPEO DI RICERCA SULLE TECNOLOGIE DEL FUTURO, PRESENTATO IERI DALLA COMMISSIONE EUROPEA
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Bruxelles, 22 aprile 2009 - La Commissione propone di incentivare la ricerca europea ad alto rischio nelle tecnologie del futuro raddoppiando entro il 2015 gli investimenti destinati alla ricerca a livello nazionale ed europeo. La Commissione darà l´esempio aumentando del 70% entro il 2013 l´attuale stanziamento annuo di 100 milioni di euro a favore della ricerca. "L´europa deve essere inventiva e coraggiosa, soprattutto in questi tempi di crisi. La ricerca feconda l´innovazione, che è cruciale per la competitività dell´Europa su scala mondiale a lungo termine. Le scoperte scientifiche rivoluzionarie offrono opportunità dal potenziale enorme: per valorizzarle al meglio dobbiamo mettere insieme i migliori cervelli di tutto il mondo", ha affermato Viviane Reding, commissaria europea per la società dell´informazione e i media, inaugurando a Praga la Prima Conferenza europea sulle tecnologie del futuro. "L´europa deve assolutamente coordinare le attività di ricerca dei suoi 27 Stati membri e rafforzare la collaborazione con i partner mondiali per essere all´avanguardia delle future tecnologie dell´informazione, dalle quali possono scaturire soluzioni radicalmente nuove per i cittadini europei in settori come la salute, i cambiamenti climatici, l´invecchiamento della popolazione, lo sviluppo sostenibile e la sicurezza. " Rispetto ad altre regioni del mondo gli investimenti europei a favore della ricerca nel settore delle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic) sono in ritardo. Anche se l´Ue produce quasi un terzo della conoscenza scientifica mondiale, la ricerca in questo settore rappresenta solo un quarto delle sue attività complessive di ricerca ( Ip/09/397). La Commissione invita oggi gli Stati membri a mettersi al passo con Stati Uniti, Cina e Giappone raddoppiando entro il 2015 gli investimenti nella ricerca ad alto rischio sulle Tic, favorendo iniziative congiunte di ricerca a livello di programmi nazionali ed europei e dando vita a nuove iniziative faro, capaci di alimentare un vasto sforzo sostenuto di parecchie centinaia di milioni di euro. Da parte sua, già nel 2010 la Commissione inizierà ad aumentare la propria dotazione annua per la ricerca sulle tecnologie dell´informazione del futuro, portandola da 100 a 170 milioni di euro entro il 2013. Sempre entro il 2013 intende avviare almeno due iniziative di ricerca di alto valore simbolico, di carattere transnazionale e multidisciplinare, allo scopo di dare attuazione concreta a conquiste scientifiche come ad esempio i biocomputer. La Commissione propone iniziative che favoriranno anche il coinvolgimento di giovani ricercatori di talento nelle attività di ricerca ad alto rischio e sosterrà le piccole e medie imprese high-tech a forte intensità di ricerca, che sono in grado di trasformare i primi risultati della ricerca in nuove opportunità commerciali. Ecco alcuni esempi delle future ricerche europee presentati alla Conferenza di Praga inaugurata oggi: una sedia a rotelle comandata dal pensiero che si muove in base ai segnali inviati dal cervello, di cui potranno servirsi 300 000 europei disabili per lesioni al midollo spinale, e altri nuovi impianti neuronali per persone disabili; tecnologia computazionale che copia il modo in cui il cervello elabora le informazioni così da poter continuare a funzionare anche in caso di guasto a parti dell´hardware; computer più sicuri, più rapidi della velocità della luce e in grado di elaborare quantità illimitate di informazioni grazie ai primi di risultati dell´informatica quantistica, un campo in cui l´Europa è già leader. . |
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ZONE SVANTAGGIATE: LA COMMISSIONE EUROPEA INTENSIFICA LA COLLABORAZIONE CON LE AUTORITÀ NAZIONALI PER SEMPLIFICARE E RENDERE PIÙ MIRATI GLI AIUTI |
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Bruxelles, 22 aprile 2009 – Ieri la Commissione europea ha adottato una comunicazione che apre la strada ad una nuova classificazione delle zone agricole che presentano svantaggi naturali. La Commissione, con l’aiuto di esperti scientifici, ha individuato otto parametri pedoclimatici (cioè relativi al suolo e al clima) che formeranno la base per una classificazione chiara e oggettiva di tali zone. Tuttavia, prima di presentare una proposta legislativa, la Commissione ha bisogno di ulteriori dati per valutare l’applicabilità di questi parametri. Gli Stati membri sono dunque invitati a effettuare simulazioni, sulla base di dati nazionali, proprio per testare l’applicabilità dei parametri individuati. Il nuovo sistema di classificazione dovrebbe essere operativo nel 2014; nel frattempo rimane in vigore l’attuale sistema. La revisione non interessa né le zone montane (già classificate in base a criteri oggettivi comuni) né le zone caratterizzate da svantaggi specifici (come le isole e le fasce costiere), le quali sono classificate in base allo specifico svantaggio che le contraddistingue. “Occorre razionalizzare la delimitazione delle zone caratterizzate da svantaggi naturali pregiudizievoli per l’agricoltura e rendere gli aiuti più mirati. È nell’interesse degli agricoltori e di tutta la popolazione che queste zone continuino ad essere coltivate per evitare il degrado ambientale”, ha dichiarato la commissaria per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Mariann Fischer Boel. “L’obiettivo non è quello di restringere o di ampliare le zone svantaggiate, bensì quello di definire un metodo di delimitazione chiaro e trasparente, tenendo in considerazione le peculiarità di un territorio vasto e vario quanto l’Ue”. Una delimitazione delle zone più semplice e trasparente - Nell’insieme dell’Ue si conta oltre un centinaio di criteri nazionali, molto diversi tra di loro, utilizzati per stabilire se una zona abbia diritto a beneficiare dell’indennità ‘zone svantaggiate’. Questa varietà è stata additata dalla Corte dei conti europea come potenziale fonte di discriminazioni. La Commissione, con l’aiuto di esperti scientifici, ha individuato otto parametri pedoclimatici (basse temperature, stress da calore, drenaggio, tessitura, pietrosità, proprietà chimiche e bilancio idrico del suolo, profondità radicale e pendenza) che potrebbero costituire la base adatta per una classificazione chiara e oggettiva delle zone in questione. Tuttavia, la fattibilità di un nuovo sistema di delimitazione basato su tali parametri deve essere collaudata mediante simulazioni, che saranno effettuate dagli Stati membri utilizzando dati nazionali dettagliati. Aiuti più mirati - Il mantenimento di un’attività agricola sostenibile nelle zone in cui la coltivazione della terra è resa particolarmente difficile dalle condizioni del suolo e del clima appare essenziale per la conservazione del paesaggio, degli habitat naturali e della biodiversità, la prevenzione degli incendi boschivi e una migliore gestione del suolo e delle risorse idriche. Le sovvenzioni dell’Ue finalizzate al mantenimento dell’agricoltura in queste aree dovrebbero essere riservate alle zone caratterizzate da svantaggi naturali considerevoli e particolarmente pregiudizievoli per l’agricoltura. Anche le modalità di assegnazione delle indennità alle aziende agricole dovrebbero essere mirate là dove è maggiore il rischio di abbandono della terra. Prossime tappe - Le autorità nazionali devono trasmettere alla Commissione i risultati delle simulazioni entro il 21 ottobre 2009. Il nuovo sistema di classificazione dovrebbe diventare operativo nel 2014. . |
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GRECIA, 2,5 MLD PER RIQUALIFICAZIONE DISOCCUPATI |
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Atene, 22 aprile 2009 - Un piano da 2,5 miliardi di euro servirà a corsi di aggiornamento per i disoccupati greci, afferma "Setimes. Com". Il governo greco ha approvato il piano per supportare l´occupazione. Il ministro del lavoro, Fanny Palli-petralia ha detto che il 70 per cento del denaro stanziato arriverà dai fondi dell´Ue. Il programma beneficerà 500 mila persone nei settori maggiormente debilitati: edilizia, turismo, Pmi. In base alle statistiche ufficiali, il tasso di disoccupazione in Grecia è salito al 9,4 per cento in gennaio, dall´8,9 per cento registrato in dicembre 2008. . |
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VERSO IL G8 ITALIANO: QUALE GOVERNANCE PER L´ECONOMIA GLOBALE? |
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Milano, 22 aprile 2009 - Il ciclo di incontri "Dentro" la crisi. Promosso dall´Ispi prosegue il prossimo 4 maggio, alle ore 18. 00, con la seguente Tavola Rotonda: "Verso il G8 italiano: quale governance per l´economia globale?" L’evento - organizzato in collaborazione con le riviste "Formiche" e "east" - trae spunto dalla pubblicazione del volume di Paolo Savona "Il governo dell´economia globale" (ed. Marsilio-formiche). L´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Segreteria (tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi. Eventi@ispionline. It, sito: www. Ispionline. It) . |
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EST EUROPA: INFORMEST: LA RIVISTA ‘EST-OVEST’ RIPRENDE LE PUBBLICAZIONI. NEL PRIMO NUMERO DEL 2009 UN’ANALISI SUI PAESI DELL’EUROPA ORIENTALE: GRAZIE AGLI INVESTITORI ESTERI QUELL’ECONOMIA NON È AL COLLASSO. |
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Gorizia, 22 aprile 2009 - ‘Est-ovest’, la prestigiosa rivista interdisciplinare di studi sull’integrazione europea - già edita dall’Isdee, l’Istituto Studi dell’Est Europeo, ora inglobato in Informest di cui costituisce la nuova Area Studi e Ricerche - riprende le pubblicazioni con il numero 1/2009 (www. Est-ovest. Eu). Est-ovest si avvale della collaborazione di prestigiosi studiosi, docenti universitari e analisti internazionali riuniti nel Comitato Scientifico diretto dal professor Andrea Segrè, Preside della Facoltà di Ingegneria Agraria dell’Università di Bologna. “La Rivista – spiega Pierluigi Bolla, Presidente di Informest – torna a svolgere quel fondamentale ruolo di analisi e di approfondimento degli scenari economici e socio-culturali dei Paesi dell’Est tanto più indispensabile nell’attuale processo di integrazione europea; divenendo, al tempo stesso, una vera e propria unità di “economic intelligence” potendo contare su un alto livello di esperienza e di sensibilità rispetto ai mutamenti interni ai Paesi dell’Europa centrale e sud-orientale, alle loro interrelazioni e ai processi di riforma e ai rispettivi percorsi di adesione all’Unione Europea, e nelle loro relazioni esterne”. Il primo numero del 2009 di “Est-ovest” ospita interventi che sono lo specchio dell’eccezionalità di questi mesi per l’economia mondiale e per l’Europa dell’Est. Tra questi, una originale analisi sull’andamento dell’economia reale nell’Europa centro-orientale, che rappresenta l’avvio di un progetto di ricerca e di monitoraggio dell’Area Studi e Ricerche Isdee di Informest, rivolta espressamente al sistema delle imprese. Al di là della corrente rappresentazione della dimensione finanziaria della crisi globale, che ha particolarmente colpito il quadro macroeconomico dei Paesi dell’Europa centro- e sud-orientale, il comportamento reale degli investitori esteri nei settori manifatturieri e nei servizi alla produzione contraddice, infatti, l’idea di un’economia al collasso nella regione. Anche se gli investimenti di portafoglio abbandonano i mercati dell’area, le attività industriali e le Pmi produttive stanno “soltanto” affrontando gli stessi problemi che la crisi pone anche nelle economie più sviluppate, ma con tassi di crescita che restano superiori. “La Rivista – spiega ancora Bolla – svilupperà inoltre filoni di analisi sui processi di integrazione europea e sulle relazioni politiche, economiche e sociali fra Est ed Ovest; sulle forme di internazionalizzazione e competizione nei Paesi di riferimento, sulle politiche settoriali dall’agricoltura all’ambiente; dalla manifattura ai servizi, alle reti di trasporto ed energetiche, confermandosi come uno strumento unico in Italia, per l’analisi e il dialogo scientifico-economico con l’Europa dell’Est”. Il Comitato di Redazione di Est-ovest è composto da Romeo Danielis (Università di Trieste), Patrizia Tiberi Vipraio (Università di Udine), Matteo Vittuari (Università di Bologna), Mario Volpe (Università Ca´ Foscari Venezia) oltre che dai ricercatori Informest Corrado Campobasso, Sergio Gobet, Walter Goruppi, Benoit Hamende, Paolo Panjek . |
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20 ANNI DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-FRANCIA UN CONVEGNO A TORINO SUL PROGRAMMA INTERREG IIIA ALCOTRA |
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Torino, 22 aprile 2009 - Si è svolto il 21 aprile presso il Museo regionale di Scienze naturali, il convegno “Oltre i confini”, evento di chiusura del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Iiia Alcotra 2000-2006. Nel corso della giornata sono stati illustrati i risultati ottenuti e i progetti realizzati nell´ambito del programma, nell´ottica di dare utili suggerimenti per la presentazione di nuove iniziative di alto livello qualitativo per Alcotra 2007-2013. L´obiettivo di Alcotra è quello di far emergere, all´interno di un progetto di costruzione della "cittadinanza europea", una specifica identità dei territori frontalieri. La cooperazione è quindi realizzata attraverso il costante lavoro di una serie di strutture italiane e francesi, che collaborano in un partenariato allargato, dove la Regione Piemonte riveste da anni l’importante ruolo di autorità di gestione, di pagamento e di audit. Centinaia sono i progetti finanziati nei vent’anni di vita della cooperazione transfrontaliera, dalla promozione della ricerca nel campo della chirurgia, al recupero funzionale e alla valorizzazione del sistema delle fortificazioni alpine, dalla promozione dell´arte nello spazio alpino allo sviluppo di nuove colture. L’attuale programma ha un obiettivo globale: migliorare la qualità della vita delle popolazioni e lo sviluppo sostenibile dei sistemi economici e territoriali transfrontalieri attraverso la cooperazione in ambito sociale, economico, ambientale e culturale. Partendo da questa condivisione, la Regione Piemonte con le altre aree di frontiera ha deciso di estendere la propria collaborazione a tutto il territorio, dotandosi di uno strumento distinto e separato: l’Euroregione Alpi-mediterraneo. Essa nasce proprio dall’esperienza dei decenni di cooperazione economica e umana, e dei profondi legami storici e culturali tra la nostra Regione e le Regioni Liguria, Valle d’Aosta, Rhône-alpes e Provence-alpes-côte d’Azur. . |
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COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, TIENE EXPORT FEBBRAIO GRAZIE A CRESCITA EXTRA-UE CRESCITA A DUE CIFRE, RISPETTO A GENNAIO, IN GERMANIA (+11,3%), SPAGNA (+13,4%) E REGNO UNITO (+15,5%). BENE ANCHE IN FRANCIA, CON +8,6%. |
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Roma, 22 aprile 2009 - I dati destagionalizzati dell’export italiano in Europa segnalano la prosecuzione di una flessione delle vendite (-4,7% rispetto a gennaio 2009), sebbene per effetto dell’andamento positivo sui mercati extra-europei il dato complessivo fa segnare un leggero recupero (+0,6%). “Se guardiamo comunque ai nostri principali mercati di sbocco cogliamo segnali incoraggianti – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – a febbraio, infatti, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, che fanno il 36% del nostro export, registrano aumenti congiunturali rispettivamente dell’11,3%, 8,6%, 13,4% e 15,5%. Questa situazione potrebbe rivelare una tendenziale ripresa delle nostre esportazioni, trainata in particolare dai mercati extra-Ue – prosegue Esposito – su cui nel mese di febbraio il Made in Italy registra un surplus di 2,7 miliardi di euro e oggi le vendite fuori dall’Europa pesano per il 42%, contro il 39% del 2004. Probabilmente l’utilizzo di dati non destagionalizzati farebbe emergere tendenze molto più incoraggianti per le esportazioni italiane in Europa, soprattutto se confrontate con quelle dei principali competitor europei”. . |
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LOMBARDIA/SINGAPORE.FORMIGONI:VOLANO PER INVESTIMENTI IN ASIA RICEVUTO DAL PRESIDENTE SENIOR MINISTER, AL VIA NUOVI SCAMBI SOTTOSCRITTO DA ASSESSORE BUSCEMI ACCORDO DI INTESA SU RICERCA |
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Milano, 22 aprile 2009 - Singapore rappresenta un piattaforma strategica per incrementare i rapporti con l´Asia e quindi un ottimo partner su cui puntare per rafforzare gli scambi di know how e personale soprattutto nei settori della ricerca e dell´innovazione tecnologica. Questi, in sintesi, i temi al centro dell´incontro che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, accompagnato dall´assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità, Massimo Buscemi, e dal delegato per le Relazioni Internazionali, Robi Ronza, ha avuto ieri mattina con il senior minister di Singapore, Goh Chok Tong. Erano presenti anche l´ambasciatore italiano, Folco De Luca Gabrielli, quello singaporegno Loo Choon Yong, il senior minister per l´Industria e il Commercio, Iswaran, e il direttore di Astar, l´agenzia asiatica per la scienza, le tecnologie e la ricerca, Lim Chuan Poh. "Singapore è un Paese moderno, che guarda avanti - ha detto Formigoni ricordando che quello di oggi è stato il terzo incontro in soli 2 anni con Goh Chok Tong - che si sta rivelando protagonista del mondo contemporaneo. Per questo riteniamo fondamentale dare ulteriore spinta a rapporti di vecchia data, focalizzando la nostra collaborazione su progetti di sviluppo e di ricerca comune nell´area della scienza, dell´ingegneria e della ricerca biomedica, nei settori strategici e tecnologici di reciproco interesse (biotecnologie, nuovi materiali e Ict), e focalizzati su aree prioritarie come energia, ambiente, salute e manifatturiero avanzato". Settori talmente strategici per entrambi da essere inseriti in un accordo di collaborazione che l´assessore Buscemi ha poi firmato con il direttore dell´Agenzia Astar. Saranno dunque selezionati i ricercatori più qualificati per assicurare loro un percorso formativo di carriera a Singapore e sostenuti programmi che favoriscano il rientro in Lombardia di ricercatori dall´estero; implementate e studiate nuove collaborazioni in materie scientifiche tra Astar e le eccellenze scientifiche e di alta formazione presenti nella nostra regione. Verrà favorito inoltre lo scambio di informazioni scientifiche e tecnologiche e di materiali di ricerca anche attraverso l´interscambio di ricercatori e di personale docente e garantito supporto per un´opportuna valorizzazione della proprietà intellettuale e il trasferimento tecnologico. "Regione Lombardia - ha detto a tal proposito Buscemi - vanta la più alta concentrazione di organismi di ricerca privati in Italia (circa l´80%) e un buon numero di quelli pubblici. Qui hanno sede i più qualificati centri di ricerca scientifica fortemente connessi con il sistema universitario da un lato e quello industriale dall´altro, e il 40% dei brevetti. Sottolineo anche che, oggi, sono 60 i ricercatori lombardi che svolgono la loro attività a Singapore". "Il colloquio con il senior minister - ha aggiunto Formigoni - mi ha anche confermato quanto mai sia importante sfruttare un momento come questo per penetrare, attraverso di loro, in mercati emergenti come quello cinese e quello vietnamita. Si allarga sempre di più, infatti, quella fascia di popolazione (il ceto medio) che strizza l´occhio al design e al gusto (in particolare per quanto riguarda il settore della moda e del fashion) italiani". "Non è certo un caso - ha fatto notare il presidente - che Goh Chok Tong abbia deciso di cominciare la propria visita istituzionale in Italia proprio dalla Lombardia e proprio in concomitanza con il Salone del Mobile dove espongono in uno spazio più che raddoppiato rispetto allo scorso anno proprio a conferma dell´interesse che nutrono nei nostri confronti". Al termine del colloquio e della firma dell´Accordo, Formigoni ha poi invitato il senior minister a partecipare ad un incontro con autorevoli esponenti del Comitato strategico per la competitività e dell´imprenditoria lombarda, anch´essi interessati a consolidare la loro presenza a Singapore. . |
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PERSONALE FVG: ANALISI IN COLLABORAZIONE CON UNIVERSITÀ |
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Trieste, 22 aprile 2009 - La Regione Friuli Venezia Giulia intende avvalersi della collaborazione delle università di Trieste e Udine per realizzare uno studio per ridefinire le funzioni proprie e le conseguenti necessità dell´Amministrazione regionale - relativamente al fabbisogno di personale - e quelle invece che possono essere trasferite a Province e Comuni. È questo in sintesi ciò che l´assessore regionale Elio De Anna ha spiegato ieri nel corso di un incontro al quale hanno partecipato i rappresentanti delle Rsu della Regione. Nell´occasione l´assessore ha chiarito e approfondito l´obiettivo dell´Amministrazione nell´ambito della gestione del personale all´interno del comparto unico. In particolare De Anna ha spiegato che con le università verrà compiuta un´analisi organizzativa, bozza che rappresenta una base di partenza da portare al tavolo della trattativa; dopodiché verrà avviato con i sindacati un confronto sui contenuti, per arrivare poi a delle decisioni condivise. "Quello che noi vogliamo portare avanti - ha detto De Anna - è una stagione riformista che sfoci in un progetto ben definito sul futuro del personale dipendente della Regione. È nostra intenzione razionalizzare funzioni e competenze svolte sia da noi che dalle singole amministrazioni, affinché non vi siano sovrapposizioni che rappresentano uno spreco di risorse e possibili inefficienze. Inoltre sarà di fondamentale importanza giungere alla stesura di un testo unico sul pubblico impiego regionale e locale, documento attualmente in fase di predisposizione". "Non è nostra intenzione - ha proseguito De Anna - spostare i dipendenti da una sede di lavoro all´altra in modo coattivo. Ma va da se che se trasferiamo una funzione piena, la stessa andrà poi necessariamente chiusa in Regione". "Insieme agli altri colleghi di giunta - ha concluso l´assessore De Anna - stiamo valutando quali siano le materie da decentrare. Entro metà maggio terminerà la consultazione e quindi potremo avviare un ragionamento per definire un progetto organico sugli eventuali trasferimenti di funzioni". . |
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ACCORDO IN REGIONE PER PIANO ASSETTO TERRITORIALE COMUNI VERONESI |
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Venezia, 22 Aprile 2009 - Anche i Comuni veronesi di Trevenzuolo e Vigasio si apprestano a disegnare il futuro dei loro territori, definendo le linee di sviluppo dell’intera comunità. Ieri mattina a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, i sindaci Fabio Meneghello (Trevenzolo) e Daniela Contri (Vigasio) hanno sottoscritto con l’Assessore regionale all’Urbanistica e alle Politiche del Territorio, Renzo Marangon e il Presidente della Provincia di Verona, Elio Mosele, l’accordo di copianificazione per la redazione dei rispettivi Pat, il Piano di Assetto del Territorio Comunale, documento con il quale la due “società” locali nel loro complesso indicheranno il percorso da seguire per il prossimo sviluppo. “Il Pat – ha sottolineato Marangon – è il nuovo strumento di governo del territorio previsto dalla riforma delle norme urbanistiche regionali: non un semplice cambio di nome rispetto ai “vecchi” piani regolatori”, ma una radicale trasformazione del modo in cui ciascuna comunità individua il proprio futuro. Il Pat, infatti, non è solo una straordinaria espressione di autogoverno, che coinvolge, responsabilizzandoli direttamente, amministratori e cittadini, ma è anche l’occasione per pianificare il territorio superando i vecchi confini amministrativi in una logica di copianificazione con i comuni limitrofi, la Provincia e la Regione”. A questo proposito i Sindaci di Trevenzuolo e Vigasio hanno ricordato che i Pat sottoscritti vanno ad interagire con quanto già previsto dalla Regione e dal P. A. Q. E. Sottoscritto dall’Unione dei 5 Comuni, per la realizzazione dell’Autodromo del Veneto, del Centro Agroalimentare e Produttivo, del Parco Campagna del Tione. In particolare i due Comuni hanno previsto una riqualificazione e rivalutazione del patrimonio esistente, con attenzione al residenziale e alla viabilità. . |
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COMUNI MONTANI E VENETO ORIENTALE: 8,4 MLN EURO DI CONTRIBUTI A 65 COMUNI AREE SVANTAGGIATE PER MIGLIORARE QUALITA’ VITA E SERVIZI A CITTADINI |
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Venezia, 22 aprile 2009 - Per migliorare la qualità della vita e dei servizi forniti ai cittadini che vivono nelle aree svantaggiate dei comuni montani e del Veneto orientale (gravati da situazioni di disparità socioeconomica dovute alla sfavorevole contiguità territoriale con Regioni a statuto speciale), la Giunta veneta, su proposta dell’Assessore regionale agli enti locali Flavio Silvestrin, ha adottato un provvedimento che assegna a 65 amministrazioni comunali contributi per il 2008 di 8. 352. 500 complessivi di euro. La deliberazione è prevista dalla legge regionale n. 30 del 2007 e da uno specifico provvedimento regionale dell’ottobre 2008. “Si ricorda che per l’accesso ai contributi – spiega Silvestrin – la Giunta veneta ha fissato, a suo tempo, alcune priorità legate alle minori dimensioni demografiche dei comuni interessati, con la presenza di frazioni inferiori ai 500 abitanti e altri criteri di svantaggio quali l’indice di spopolamento, di abbandono del territorio agricolo, della presenza di anziani tra la popolazione. Ai fini dell’assegnazione – sottolinea l’Assessore veneto – il contributo regionale è fissato nella misura massima di 135 mila euro per singolo Comune, pari al 90% massimo della spesa per la quale si propone l’intervento. Con questi provvedimenti, intendiamo – aggiunge l’Assessore regionale – tutelare le realtà dei piccoli Comuni di montagna per il ruolo da essi svolto come presidio e difesa del territorio montano e quelli del Veneto orientale, che vivono una situazione di disomogeneità economica e sociale dovuta alla loro contiguità territoriale, che si traduce in una differente qualità del tenore di vita sociale e nell’erogazione di servizi. Riteniamo – conclude Silvestrin – che con queste azioni della Regione si siano create le condizioni per avviare un progressivamente un maggiore equilibrio territoriale tra le diverse aree del Veneto e per favorire in maniera armonica lo sviluppo economico e sociale di tutti i cittadini della regione”. I Comuni assegnatari dei contributi per il 2008 sono tenuti a rendicontare alla Regione le spese sostenute entro il 31 dicembre 2012. I 65 Comuni beneficiari dei contributi sono: 23 della provincia di Belluno, 21 della provincia di Vicenza, 12 della provincia di Verona e 9 della provincia di Treviso. . |
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REGIONE SICILIA: NOMINATI I COMPONENTI DEL COMITATO CHE AMMINISTRERA´ IL FONDO REGIONALE PER IL COMMERCIO |
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Palermo, 22 aprile 2009 - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha nominato i componenti del comitato tecnico che amministrerà il Fondo regionale per il commercio di circa 45 milioni di euro, istituito con la legge regionale numero 32 del 2000 e gestito da Banca Nuova. Compito del comitato è sovrintendere all´istruttoria delle istanze e deliberare la concessione delle agevolazioni alle piccole e medie imprese commerciali e di servizi. Lombardo ha assicurato che “con queste somme potranno essere soddisfatte tutte le richieste rimaste inevase di finanziamento e di abbattimento degli interessi di mutui contratti. In un momento di crisi di liquidità bancaria di così grande portata i nostri imprenditori, oggi, in grande difficoltà, potranno accedere più facilmente al credito. Argomento molto sentito dalle imprese, a cui va assicurata grande attenzione attraverso un dialogo continuo tra Regione, associazioni di categoria e banche, che va reso più solido con tavoli permanenti di confronto”. Sono circa 100 le richieste di finanziamento, per un ammontare di circa 2 milioni di euro, e 350 le istanze per l’abbattimento degli interessi di mutui contratti. “Come è avvenuto in passato - ha detto l´assessore regionale alla Cooperazione e al Commercio, Roberto Di Mauro - l’utilizzo del fondo avrà un effetto moltiplicatore sui flussi di credito. Si prevede che la quota destinata ai contributi in conto interesse (circa 25 mln di euro) consentirà di immettere nel circuito finanziario del settore commerciale risorse per circa 250 milioni di euro”. Il 40% delle somme è destinato a finanziamenti diretti per l’adattamento e l’ammodernamento di esercizi commerciali, la rimanente parte sarà utilizzata per varie tipologie di finanziamenti (credito d’avviamento, credito d’esercizio, consolidamento passività onerose) concessi dalle banche convenzionate con il Fondo. Questa la composizione del nuovo comitato che rimarrà in carica per quattro anni: Presidente, il direttore generale di Banca Nuova. Componenti: Marino Julo Cosentino e Angelo Barone, in rappresentanza della Confcommercio; Salvatore Politino e Achille Andò, in rappresentanza della Confesercenti; Pietro Vultaggio, in rappresentanza della Cidec; Leonardo Pipitone, in rappresentanza dell´assessorato regionale alla Cooperazione e Commercio; Cosimo Aiello, in rappresentanza dell´assessorato regionale al Bilancio e Finanze; Michelangelo Valenza, quale esperto in materia di credito. Le funzioni di segretario saranno svolte da un dipendente di Banca Nuova nominato dal presidente. . |
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UN FONDO PER INCENTIVARE I CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE TOSCANA AI LAVORATORI CHE ADERISCONO A QUESTA MISURA ANTICRISI |
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Firenze, 22 aprile 2009 - Lavorare meno ma lavorare tutti. E soprattutto non disperdere un patrimonio di professionalità e competenze che si sono formate, spesso, nel corso di anni e anni di esperienze da parte dei lavoratori e delle lavoratrici all´interno della stessa impresa. La giunta regionale, su proposta dell´assessore all´istruzione formazione e lavoro, ha approvato ieri una delibera che istituisce un fondo per l´incentivazione dei contratti di solidarietà. Ll fondo, sul quale la Regione ha deciso di stanziare in prima battuta 1 milione di euro (ma che sarà incrementato già con la manovra di giugno), servirà a dare un contributo a quei lavoratori che, sulla base di accordi fra datori di lavoro e sindacati, utilizzano il contratto di solidarietà, una formula che comporta una riduzione dell´orario e del salario a fronte, però, della possibilità di scongiurare la messa in mobilità e assicurare il mantenimento del posto di lavoro. L´assessore spiega che questo provvedimento, costruito con le parti sociali che sono state coinvolte capillarmente nella sua definizione, è un modo per guardare oltre la crisi, perchè. Con un provvedimenti di alto valore sociale, si propone di frenare l´ espulsione dal processo produttivo e di sostenere il reddito dei lavoratori ma, nello stesso tempo, costituisce un modo di preservare il patrimonio industriale della nostra regione in un momento in cui si registra una pesante caduta dei volumi produttivi. E questo, sostiene ancora l´assessore, significa anche non disperdere una risorsa di altissimo valore per la stessa impresa attraverso la perdita di lavoratori qualificati. Tutte risorse di cui abbiamo bisogno per innescare la ripresa e fare in modo che la Toscana esca dalla crisi diversa e più forte da come ci è entrata. E´ allora un interesse prioritario del sistema che questi lavoratori e lavoratrici possano rimanere all´interno del processo produttivo, pronti a dare tutte le loro competenze ed energie al momento della ripresa. Perchè lo sviluppo, per essere davvero tale, ha bisogno, oggi più che mai, di qualità e competenza. Come funzionano: esistono due forme di contratto di solidarietà, quelli finalizzati al mantenimento del posto di lavoro e quelli finalizzati all´espansione delle aziende, con ampliamento degli organici. Questi contratti sono frutto di contrattazioni fra le parti sociali e devono essere autorizzati dal ministero. La Regione, verificata l´autorizzazione, integra il reddito dei lavoratori interessati con cadenza trimestrale, per un importo pari al 20% della retribuzione. In questo modo compensa la decur tazione della retribuzione legata alla riduzione di orario. Un massimo del 10% dell´importo complessivo è destinato ad interventi di sostegno di contratti di solidarietà di tipo espansivo. Il sostegno ai contratti di solidarietà è un provvedimento unico nel suo genere a livello nazionale. L´assessore sottolinea inoltre la rapidità con cui si è proceduto a dare forma all´idea e a concretizzarla nel provvedimento approvato ieri dalla giunta. Il fondo sarà operativo dalla prossima settimana. Per informazioni, aziende e sindacati possono rivolgersi agli uffici del settore lavoro della Regione. . |
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I GIOVANI FONDAMENTALI PER L´ARTIGIANATO PRESENTATO TEST PER VERIFICARE SE SI PUO´ "DIVENTARE ARTIGIANO" |
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Milano, 22 aprile 2009 - "Le botteghe artigiane hanno bisogno dei giovani, che sono una risorsa fondamentale per la sopravvivenza di molti mestieri e professioni artigiani". Lo ha detto l´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, intervenendo al convegno "Diventa Artigiano", organizzato dall´Unione Artigiani della Provincia di Milano con il patrocinio della Regione, durante il quale è stato presentato il test "Gli artigiani di domani". Si tratta di un "esame" attitudinale, ovviamente gratuito, al quale i giovani si possono sottoporre per verificare la loro propensione, appunto, a "diventare artigiani". Il test, contenuto anche in un Dvd, è composto da due sezioni: la prima, attraverso 14 domande, mira a verificare il livello di conoscenza della realtà artigiana da parte dell´intervistato; la seconda, attraverso 30 rapidi quesiti, individua l´attitudine dell´aspirante artigiano ad intraprendere un´attività in proprio. Il test può essere affrontato anche on line sul sito http://questionario-giovani. Unioneartigiani. It "Questo test - ha dichiarato l´assessore Zambetti - potrà fornire ai nostri ragazzi un punto di partenza per scoprire la realtà artigiana dopo il mondo della scuola. I nostri giovani possono scoprire una genuina alternativa alla precarietà, diventando imprenditori e, contemporaneamente, artisti di un inimitabile ´saper fare´. Abbiamo sempre avuto una grande attenzione ai giovani e, non a caso, l´assessorato all´Artigianato si è attivato per offrire agli studenti lombardi molteplici opportunità di occupazione". "Tra gli altri - ha proseguito Zambetti - ricordo il progetto ´Artigianato & scuola´, nel quale sono stati coinvolti i ragazzi delle medie inferiori con l´obiettivo di sensibilizzarli e indirizzarli verso la scelta di scuole professionali, dando loro la possibilità di sbocchi occupazionali alternativi e di percorsi formativi orientati verso il mondo produttivo". "Nell´ ultima edizione di questo progetto - ha concluso Zambetti - sono state coinvolte circa 300 classi, per un totale di oltre 6. 000 studenti". Nella provincia di Milano (Monza compresa) le imprese artigiane iscritte all´albo sono 93. 951, 1. 278 in più rispetto a fine 2007, con una crescita dell´1,4%. . |
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SARDEGNA: FINANZIARIA 2009, DALLA PROSSIMA SETTIMANA L´ESAME DEI DOCUMENTI |
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Cagliari, 22 Aprile 2009 - "Sono molto soddisfatto. Il varo della Finanziaria 2009, per noi e per l´intera Sardegna, era la priorità. Nella manovra abbiamo inserito misure urgenti a sostegno dell’economia e di contrasto alla disoccupazione e alla povertà. Ringrazio i componenti della Commissione per il loro alto senso di responsabilità". Sono queste le dichiarazioni con le quali il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha accolto le buone notizie che arrivavano dalla Commissione consiliare. Un intervento che ha fatto seguito a quelle dell’assessore regionale del Bilancio, Giorgio La Spisa, che ha manifestato apprezzamento per il grande senso di responsabilità di tutte le forze politiche. “Considero questo passaggio un buon inizio per il lavoro del nostro esecutivo” ha aggiunto il responsabile della Programmazione regionale. Il via libera alla manovra finanziaria da parte della Commissione presieduta da Paolo Maninchedda ed i relativi disegni di legge concernenti la legge Finanziaria, il Bilancio e il Documento di programmazione sono stati approvati a maggioranza, con l´astensione dei gruppi di opposizione. Relatore di maggioranza in Aula sarà lo stesso Paolo Maninchedda, mentre il relatore di minoranza, Chicco Porcu. Ora sarà compito dell´Assemblea abbreviare i tempi. Fin dalla prossima settimana comincerà l´esame dei documenti. Per domani alle 13 è convocata la conferenza dei Capigruppo per la programmazione dell’attività consiliare. . |
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"LEGALITÀ E SICUREZZA" IN SARDEGNA: OGGI CONFERENZA STAMPA DEL CREL |
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Cagliari, 22 aprile 2009 – Oggi alle ore 10:00, in via Roma 253 a Cagliari, il Presidente del Consiglio Regionale dell´Economia e del Lavoro, Gino Mereu, illustrerà alla stampa il contenuto della Proposta, elaborata dal Crel, riguardante il tema su "Legalità e Sicurezza". Attraverso la disamina effettuata e presentata nel Documento, l´Organismo intende farsi promotore, in ambito regionale, dell´avvio di un ampio e profondo confronto sulla materia. L´analisi prodotta, a differenza delle altre già realizzate, non si sviluppa a seguito della organizzazione di uno o più Seminari e attraverso l´acquisizione di informazioni da parte di voci competenti ed autorevoli sull´argomento, bensì scaturisce dalla necessità, ravvisata dall´Organismo, di porre questo tema al centro dell´attenzione, indicando una serie di percorsi da seguire al fine di sollecitare le forze politiche e istituzionali ad aprire una discussione responsabile sull´argomento. . |
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LAZIO: RADDOPPIATI FINANZIAMENTI PER CONTRASTARE USURA |
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Roma, 22 aprile 2009 - “La Regione Lazio è una delle prime ad aver attivato significativi strumenti di repressione contro il fenomeno del racket, e nonostante la triste classifica che vede la capitale e il sud Pontino come zone ad alto rischio di criminalità, possiamo affermare che esiste un tessuto di lotta all´usura non indifferente”. Così ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza Daniele Fichera, durante la presentazione del rapporto annuale di ‘Sos impresa Lazio’ e del bilancio dell´attività di aiuto e ascolto dello sportello antiusura. Secondo i dati presentati un terzo dei commercianti attivi nel Lazio, pari a 26 mila titolari di negozi (+10% rispetto alla media nazionale, il 32,4% sul totale degli attivi) ha avuto negli ultimi anni rapporti con il mercato del credito ´a nero´ del denaro, ma l´usura si estende anche ad artigiani, professionisti, dipendenti pubblici e pensionati. Per questo la Regione Lazio ha scelto la strada di “raddoppiare l´impegno finanziario - ha detto Daniele Fichera - passando da un finanziamento della legge antiusura del 2001 di 1,5 mln di euro nel 2007 a 3 mln nel 2008 e che diventeranno 6 mln con il bilancio 2009. Una risposta al fenomeno che riguarda, oltre a piccoli imprenditori artigiani o commercianti, 20 mila famiglie”. Il rapporto di ´Sos impresa Lazio´, che presenta il bilancio di un anno di attività dello sportello antiusura e antiracket (1. 288 contati nel 2008 di cui 211 casi presi in carico e assistiti, 189 che risiedono nel Lazio, il 59% a Roma, il 20% in provincia di Roma, il 9% al Viterbo, il 6% a Frosinone, il 5% a Latina e l´1% a Rieti e 22 in altre regioni e presto altri due sportello nella regione, uno a Monterotondo e uno a Latina) parla di un giro d´affari, solo per il settore commercio, stimato in circa 2,3 mld di euro fra interessi pagati ed altre utilità. A partire dal 2000 sono state censite oltre 4mila persone tra quelle denunciate, indagate o semplicemente coinvolte in giri usurari. Sos Impresa del Lazio mette a disposizione il numero verde 800 900 767, attivo da domani, per le vittime del racket e dell´usura. Nel Lazio, rispetto al resto del Paese, c´e´ una maggiore propensione alle denunce: Roma, Latina e Frosinone sono ai primi posti in quasi tutte le statistiche legate all´usura. I tassi d´interesse in compenso lievitano. A Roma sono passati dal 10% mensile al 15%-20%. Nel sud della regione i tassi sono più contenuti. Una vittima intrattiene 2-3 rapporti usurai insieme. Lo strozzino laziale ha tre facce: solitario, di età più matura dei quartieri periferici; persona che ruota intorno alle reti usurarie falsamente mutualistiche (società finanziarie) o, professionista (avvocato, commercialista o notaio), che si avvale di amicizie e connivenze in ambienti finanziari, bancari e giudiziari con l´obiettivo di espropriazione delle aziende degli usurati. . |
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I DANNI DA SISMA DIPENDONO ANCHE DAL TERRENO MISURE GEOFISICHE CONDOTTE DALL’IMAA-CNR NELL’AREA COLPITA DAL TERREMOTO EVIDENZIANO L’INCIDENZA DELLE DIFFERENTI TIPOLOGIE DI SUOLO. UN’INFORMAZIONE NECESSARIA PER RICOSTRUIRE IN SICUREZZA |
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Roma, 22 aprile 2009 - Ricercatori dell’Istituto di metodologie per l´analisi ambientale (Imaa) del Consiglio nazionale delle ricerche di Tito scalo (Pz), in collaborazione con università della Basilicata, università di Siena e German research centre for geosciences (Gfz) di Potsdam, sono al lavoro nel territorio abruzzese per una campagna di misure e di raccolta dati sulle caratteristiche vibratorie dei suoli nelle aree edificate colpite dal terremoto. “Non tutti i terreni sono di uguale ‘consistenza’ ed alcuni sono più vulnerabili di altri. Studiarne le caratteristiche consente di prevedere la loro risposta alle onde sismiche”, spiega Maria Rosaria Gallipoli, dell’Imaa-cnr. “Ad esempio, le informazioni elaborate mostrano che i terreni sedimentari di Navelli hanno amplificato l’intensità dell’onda sismica di 3-4 volte e prolungato di molti secondi la durata, rispetto agli effetti che la medesima scossa avrebbe provocato sulla roccia”. Le misure e le elaborazioni, in corso con il sostegno dei volontari dell’Associazione nazionale pubbliche assistenze e il contributo della società Progepiter, sono iniziate nel pomeriggio del 6 aprile, ad appena 12 ore di distanza dalla più devastante scossa notturna, utilizzando 5 tromometri digitali per l’acquisizione di microtremori, effettuando misure di geoelettrica e installando 8 accelerometri per la registrazione di aftershock (repliche). “I microtremori, essendo ‘rumore’ sempre presente nel terreno, di origine sia antropica sia naturale, permettono di stimare le ‘risonanze’ dei vari terreni”, prosegue Gallipoli. “Su tutta l´area del danno sono state effettuate oltre 150 misure elaborate con la tecnica Hvsr (Horizontal-to-vertical Spectral Ratio), che hanno fornito informazioni su come le caratteristiche vibratorie dei terreni abbiano potuto incrementare il danneggiamento sugli edifici sovrastanti. Abbiamo studiato molte località vicine tra loro che presentano caratteristiche particolari: in quelle meno danneggiate troviamo funzioni Hvsr piatte e sempre inferiori a 2, mentre nei siti danneggiati si misurano forti picchi sino ad oltre 7. Tali differenze caratterizzano, ad esempio, Monticchio ed Onna, Gagliano Aterno e Goriano Sicoli, San Pio alle Camere e Castelnuovo (fig. 1). La stessa differenza può emergere anche all’interno dello stesso abitato come ad esempio tra il centro storico di Navelli e la sua zona di espansione” (fig. 2 ). “Con la geoelettrica possiamo poi riconoscere lo spessore e la profondità sedimentaria dei terreni”, aggiunge Sabatino Piscitelli, ricercatore Imaa-cnr. “Finora sono state effettuate 4 tomografie di resistività elettrica (Ert) ad alta risoluzione presso i siti di Navelli, Castelnuovo, Onna e Goriano Sicoli, con obiettivo la caratterizzazione geologico-strutturale dei siti investigati (profondità del bedrock, geometria dei corpi sedimentari, etc. )”. I dati evidenziano la notevole variabilità delle condizioni geologiche, con coperture superficiali, come a Navelli, o con spessori oltre gli 80 metri come ad Onna. “A Navelli, durante uno degli eventi sismici, abbiamo registrato con gli accelerometri contemporaneamente le ‘reazioni’ al suolo della roccia e dei sedimenti. In corrispondenza della roccia il valore massimo delle accelerazioni è di circa l’1. 5% dell’accelerazione di gravità con una durata significativa di 7 secondi mentre in corrispondenza della parte sedimentaria si raggiungono picchi di accelerazioni doppie con durata di oltre 20 secondi”(grafico scossa navelli). Questo significa che nella parte rocciosa il terremoto è stato avvertito molto meno che nella zona sedimentaria dove si concentrano i danni più significativi. A conferma dei risultati ottenuti con i microtremori, a Castelnuovo, paese a pochi chilometri dall’Aquila e che ha subito danni equivalenti al Ix grado della scala Mercalli-cancani-sieberg (dunque tra le zone più colpite e danneggiate), sono stati registrati gli aftershock, per capire come oscillano i terreni anche in caso di forte terremoto. “I primi dati elaborati fanno ritenere che l´incremento di danno qui subito rispetto ad altre località pure prossime sia da attribuire ai notevoli effetti di amplificazione delle onde sismiche dovuti alla ubicazione del paese, che poggia su una collina di sabbia e ghiaie”, riprende Gallipoli. “Un terreno così ‘friabile’ ha provocato l’apertura di voragini, causando dissesti locali e aggravando il quadro del danneggiamento”. La campagna di misure, che proseguirà ancora in tutti i centri abitati colpiti dal sisma, si inserisce nelle recenti linee guida previste dagli ‘Indirizzi e criteri generali per la microzonazione sismica’ editi dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome con il Dipartimento della Protezione Civile. “Uno strumento operativo a disposizione di comuni e regioni”, conclude Marco Mucciarelli, dell’università della Basilicata, “che fornirà una base conoscitiva della pericolosità sismica locale suddivisa in zone, consentendo di programmare interventi di riduzione del rischio sismico a varie scale, e fornire supporto alle opere provvisionali nella fase dell’emergenza”. . |
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LA NUOVA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO DELLA REGIONE LAZIO |
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Roma, 22 aprile 2009 - Un team di ingegneri, geologi, fisici, esperti di statistica e di analisi storico-ambientali, nell’ambito di una convenzione tra Enea e Regione Lazio, hanno messo a punto una nuova metodologia per la classificazione sismica del territorio regionale. Ne parliamo con Dario Rinaldis e Guido Martini rispettivamente ingegnere e geologo del Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Globali e Sviluppo Sostenibile, Sezione Prevenzione Rischi Naturali e Mitigazione Effetti. L’enea ha stipulato una Convezione con la Regione Lazio per la nuova classificazione sismica di tutto il territorio regionale. Perché è stata attivata? Dal 1998, ai sensi del Decreto Legislativo 112/98, è delegata alle regioni l’individuazione delle zone sismiche presenti nei rispettivi territori. In ottemperanza a quanto disposto dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/03 la Regione Lazio ha riclassificato sismicamente il suo territorio con la Delibera di Giunta Regionale n. 766/03. La successiva Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3519/06 ha stabilito i nuovi criteri per la classificazione sismica del territorio nazionale rendendo di fatto necessario un aggiornamento della classificazione regionale. E’ in questo quadro normativo che nel 2006 è stata firmata una Convenzione tra Enea e Regione Lazio per l’analisi della sismicità regionale ai fini dell’individuazione di classi di comuni con situazioni omogenee di scuotibilità in occasione di eventi sismici; tale convenzione è diventata operativa il 1° dicembre 2006. Quando si è conclusa? Un anno fa nei primi mesi del 2008. I risultati scientifici delle attività sono stati presentati nel corso della Xiv Conferenza Mondiale di Ingegneria Sismica tenutasi a Pechino nell’ottobre 2008. Sulla base dei risultati ottenuti, insieme ai geologi della Regione, i comuni del Lazio sono stati suddivisi secondo le diverse classi di pericolosità sismica. E’ stato raggiunto l’obiettivo della definizione di accelerogrammi di riferimento per ogni zona del territorio regionale, con caratteristiche di sismicità omognenee. Nelle intenzioni dei tecnici regionali, tali accelerogrammi dovranno rappresentare gli standard di input sismico per i progettisti e geologi che operano per la pianificazione territoriale. Quali parametri di pericolosità sono stati analizzati? L’indagine è stata condotta sia analizzando la sismica storica che ha interessato il territorio regionale, sia i parametri di accelerazione al sito previsti dalla normativa vigente. Nel primo caso sono stati identificati i massimi livelli di intensità sismica locale risentiti storicamente nei comuni del Lazio, nel secondo sono stati analizzati statisticamente i valori e le forme degli spettri di accelerazione locale disponibili per tutto il territorio nazionale. Mediante la tecnica statistica di “cluster analysis” sono stati identificati raggruppamenti di comuni con caratteristiche omogenee di scuotibilità locale o meglio di accelerazioni del suolo; detti raggruppamenti, insieme ai valori di massima accelerazione attesa, sono alla base della classificazione sismica regionale. Per la definizione degli accelerogrammi di riferimento, l’analisi storica ha fornito alcuni parametri sismologici utilizzati come chiavi di ricerca per interrogare le banche dati accelerometriche mondiali. Sono state così selezionate una serie di registrazioni reali compatibili con le caratteristiche sismologiche e geologiche dei terremoti che possono prevedibilmente colpire il territorio regionale; tali registrazioni sono state poi adattate, mediante una tecnica di confronto delle forme spettrali, agli spettri medi dei raggruppamenti di comuni identificati con l’analisi statistica. Come è cambiata la classificazione rispetto al 2003? In linea generale, per ottenere un maggiore dettaglio classificativo, le precedenti Zone Sismiche 2 e 3 sono state suddivise in 2 sub-zone ottenendo così un totale di 5 Zone Sismiche: Zona 1, Zona 2A e 2B, Zona 3A e 3B. Inoltre si è deciso di classificare più dettagliatamente sia il Comune di Roma, adottando i confini amministrativi dei 19 Municipi, sia i comuni di Rieti, Colfelice, Vejano, Nepi e Pescorocchiano. L’analisi conferma l’elevata pericolosità sismica del settore appenninico regionale: il numero di comuni in Zona 1 della provincia di Rieti è sostanzialmente stabile mentre aumenta quello dei comuni della provincia di Frosinone. La Zona 2A forma una fascia di comuni a contatto con la Zona 1, mentre la Zona 2B copre gran parte del territorio regionale: numerosi comuni della provincia di Viterbo passano dalla precedente Zona 3 alla Zona 2B così come diversi comuni della provincia di Latina e della provincia di Frosinone passano dalla Zona 2 alla Zona 3A. Interessante è il risultato ottenuto per il Comune di Roma che vede il suo territorio diviso nei Municipi più vicini all’area dei Colli Albani, classificati in Zona 2B, ed i rimanenti classificati in Zona 3A: questo risultato conferma l’opportunità della scelta di classificare separatamente i Municipi della Capitale. La nuova Delibera di Giunta Regionale che riclassifica il territorio è in via di consultazione nel comitato Regione-amministrazioni locali, dopo di che arriverà alla Giunta Regionale per la deliberazione sostituendo la precedente Dgr 766/03. E’ giusto mettere in risalto che questo studio non è figlio del terremoto de L’aquila, ma deriva da una filosofia di prevenzione in campo sismico che la Regione Lazio sta mettendo in pratica da molti anni. A proposito di Roma: è una leggenda che non sia influenzata dai terremoti? Come ormai noto da tempo, la pericolosità sismica di Roma deriva da zone sismogenetiche poste al di fuori della città, siano esse relativamente vicine, come i Colli Albani, o lontane come quelle appenniniche. Pertanto è da escludere la possibilità che Roma si venga a trovare in area epicentrale. Diverso è però il discorso relativo ai possibili danni provocati in città dai terremoti con epicentro in zone lontane. Per poter estendere le analisi di pericolosità sismica su ampie aree, dobbiamo assumere condizioni di morfologia e geologia uniformi. I risultati andranno successivamente adattati alle caratteristiche locali in modo da tener conto di situazioni geologiche particolari che potrebbero provocare un’amplificazione degli scuotimenti. Per tale ragione i possibili danneggiamenti nella città di Roma dipendono, oltre che dalla vulnerabilità degli edifici, sia dalle caratteristiche sismologiche degli eventi, sia dalla geologia e morfologia locale che può determinare fenomeni di amplificazione sismica. Questa situazione emerse già in passato, ad esempio con il terremoto di Avezzano del 1915; in quell’occasione i danni in città si concentrarono lungo l’alveo del fiume Tevere evidenziando l’influenza dei depositi sedimentari. Effetti di questo tipo possono essere valutati solo attraverso dettagliate analisi di microzonazione sismica. . |
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TERREMOTO: CHIODI, LA UE NON CI FARA´ MANCARE IL SUO SOSTEGNO IL PRESIDENTE A BRUXELLES AL COMITATO DELLE REGIONI |
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L´aquila, 22 aprile 2009 - "A Bruxelles ho trovato grande disponibilità. La Ue non farà mancare il suo sostegno. Stiamo lavorando a stretto contatto con la Commissione per far partire l´iter di utilizzo dei fondi comunitari. Abbiamo bisogno dell´aiuto dell´Europa e del Governo con linee di intervento efficaci e veloci". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, a margine della seduta plenaria del Comitato delle Regioni europee, che si è svolta ieri a Bruxelles con i rappresentanti degli enti locali e regionali dei 27 Stati membri dell´Ue. Il Presidente nel corso del suo intervento ha delineato il quadro dei danni provocati in Abruzzo dal sisma del 6 aprile scorso e ha sottolineato la necessità di ottenere subito aiuti comunitari per la ricostruzione e per arrivare in fretta ad un rilancio socio economico delle zone colpite. La Regione Abruzzo, dunque, stringe i tempi per avviare la macchina degli aiuti comunitari destinati alla ricostruzione post-sisma. Chiodi, infatti, a Bruxelles sta tenendo una serie di riunioni di lavoro proprio per sostenere l´urgenza dell´avvio delle procedure di finanziamento. La commissione europea si è detta disponibile a concedere una proroga per i fondi Docup fino al 31 giugno 2010 per l´utilizzo di risorse ancora a disposizione. C´è poi la disponibilità ad approvare una modifica del Por Fser. Si tratterebbe di una riprogrammazione destinata sia a interventi strutturali, sia alla ripresa socio-economica del comprensorio. Si sta poi valutando la possibilità di beneficiare di ulteriori stanziamenti con il fondo "solidarietà" dell´Unione europea. . |
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TERREMOTO: CHIODI INCONTRA AMBASCIATORE ITALIA IN EUROPA CONFERMATA VISITA HUBNER PER 14 E 15 MAGGIO IN ZONE COLPITE |
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L´aquila, 22 aprile 2009 - Il Presidente Gianni Chiodi, ieri ha incontrato anche il rappresentante permanente d´Italia presso l´Unione Europea a Bruxelles, l´ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, a cui ha ribadito la necessità di un sostegno forte dell´Europa in favore delle zone colpite dal sisma. E´ stata inoltre confermata la visita ufficiale in Abruzzo di Danuta Hubner, commissario europeo alle Politiche regionali prevista per il 14 e 15 maggio nelle zone colpite, per esprimere la solidarietà dell´Europa alle vittime del terremoto e per valutare la gravità dei danni. . |
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TERREMOTO, A CASTELNUOVO NASCE IL COMITATO DEI CITTADINI FARÀ PRESSIONE SUGLI ENTI LOCALI PER UNA RICOSTRUZIONE RAPIDA DELLE CASE RESPONSABILITÀ E AUTOGESTIONE, ECCO COME CRESCE LA COMUNITÀ DEL CAMPO |
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Castelnuovo, 22 aprile 2009 - Sono passati solo quindici giorni dal tremendo sisma che ha colpito l´Abruzzo ma gli abitanti di Castelnuovo di San Pio delle Camere - ospiti del campo gestito dalla Protezione civile e dai volontari toscani - non perdono tempo e costituiscono un Comitato spontaneo con il duplice scopo di fare pressione nei confronti delle istituzioni locali, affinché la ricostruzione avvenga nei tempi più rapidi possibili e in maniera partecipata dai cittadini e garantire, nel frattempo, una vita dignitosa all´interno della tendopoli. E´ questa la novità più importante che arriva dal campo base di Castelnuovo dove vive ormai una comunità di circa 250 persone tra terremotati e volontari dell´associazionismo toscano che ogni 5/6 giorni si danno il cambio per dare continuità all´opera di assistenza. La nascita del Comitato è il frutto di giorni di discussione e dibattito all´interno della grande sala mensa del campo. E´ lì che gli abitanti di Castelnuovo hanno deciso di prendere direttamente in mano il proprio destino, ponendo le basi per una vera e propria autogestione del campo condivisa dalla Protezione civile nella definizione delle norme e delle regole. Il primo passo è stato quello di assumersi la responsabilità di alcune attività necessarie per il buon funzionamento della comunità: dalla gestione della segreteria per quanto riguarda l´assistenza alla popolazione alla cura e distribuzione degli aiuti stoccati nei magazzini; dalla pulizia dei bagni e delle docce all´assistenza ai cucinieri per tutto ciò che non implica il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Il campo si sta ormai strutturando in maniera definitiva. I bambini e le bambine hanno ricominciato a frequentare le scuole elementari e medie all´interno d ella tendopoli/scuola montata a San Pio alle Camere. A Castelnuovo è stata allestita una ludoteca per i più piccoli mentre gli adolescenti hanno chiesto e ottenuto uno spazio sicuro tutto per loro, lontano dal controllo degli adulti. Una roulotte speciale è stata messa a disposizione della famiglia che ha una bambina di pochi mesi con qualche problema di salute. Tutte le tende hanno ormai veri e propri letti al posto delle brande e sono riscaldate. Il campo è stato completamente recintato, offrendo così maggiore sicurezza agli ospiti. Grazie alla collaborazione dei Vigili del Fuoco del campo è stato infine organizzato un corso di formazione antincendio per gli abitanti di Castelnuovo - con il superamento della prova del fuoco - che ha consentito loro di apprendere le manovre necessarie per un utilizzo consapevole ed efficace degli estintori presenti tra le tende. . |
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TERREMOTO: GR APPROVA CONVENZIONE CON ALBERGHI:NESSUNO SARA´ALLONTANATO |
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L´aquila, 22 aprile 2009 - Nessuno degli sfollati aquilani ospiti degli alberghi della costa sarà allontanato dalla struttura ricettiva che lo ha accolto senza che prima non verranno ripristinate le condizioni abitative definitive. La rassicurazione è pervenuta dall´assessore al turismo, Mauro Di Dalmazio, che il 20 aprile, all´Aquila ha tenuto una conferenza stampa insieme alla collega Daniela Stati, per illustrare i contenuti dello schema di convenzione che la Giunta regionale ha approvato nella sua seduta di questa mattina. Nessuno, quindi, sarà allontanato da alberghi, agriturismi e campeggi, se non dopo che saranno ripristinate le condizioni di sicurezza strutturale relativamente alle loro abitazioni. Ma al tempo stesso Di Dalmazio ha rivolto un segnale di rassicurazione anche agli operatori preoccupati per le conseguenze che il sisma potrebbe avere sul turismo: verranno comunicate modalità e tempistica di deflusso e trasferimento degli ospiti per liberare quelle strutture che hanno esigenze immediate di natura turistica. In questi casi, gli ospiti non saranno allontanati, ma soltanto trasferiti in strutture disponibili. Di Dalmazio ha anche sottolineato lo spirito di solidarietà e di spontanea partecipazione manifestata da tutti gli albergatori della zona costiera abruzzese che hanno dato la massima disponibilità. E´ stato anche annunziato che verrà istituita una commissione di vigilanza sui servizi resi agli ospiti aquilani. Un altro aspetto all´attenzione del governo regionale è quello relativo alla salvaguardia e alla promozione dell´immagine turistica della regione che potrebbe risentire dei contraccolpi determinati dalla situazione: il governo nazionale e quello regionale hanno allo studio un´azione congiunta finalizzata a ripristinare un sistema di comunicazione rivolto a rassicurare i turisti. . |
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TERREMOTO. L´AZIONE DI REGIONE LOMBARDIA PER L´ABRUZZO |
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Milano, 22 aprile 2009 - Questa la situazione alle ore 17 delle operazioni lombarde di soccorso alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Campi Regione Lombardia A L´aquila - Nei Campi 1 (Monticchio- Garden) e 2 (Monticchio-campo sportivo) sono presenti 740 ospiti assistiti da 250 volontari. A disposizione delle tendopoli: 7 ambulanze, 2 automediche, 12 furgoni, 19 fuoristrada e altri 10 mezzi di trasporto, oltre ad 1 mezzo antincendio. Al Campo 1 sono in funzione farmacia, servizio psicologi, intrattenimento bambini, servizio postale, lavanderia. Una delle tende polifunzionali è utilizzata anche per proiezioni di film e per concerti. Continua l´attività didattica, con circa 120 studenti coinvolti (scuole materna, elementare, media, superiore). Attivita´ Sanitarie Al Campo Lombardia - Proseguono le attività di assistenza sanitaria alla popolazione presente al campo base in località Monticchio. Dall´inizio dell´attività ad oggi gli interventi sono stati 842. In funzione tutti i servizi attivati e la collaborazione con i medici di medicina generale. In aumento l´attività di prelievi ematici per esami di laboratorio, provenienti anche da campi-base vicini. Verifica Agibilita´ Edifici - Dall´inizio dell´attività sono state complessivamente effettuate circa 1. 600 verifiche da parte dei tecnici coordinati da Regione Lombardia. Gli esiti della giornata di ieri confermano la percentuale di agibilità attestatasi attorno al 50%. Oggi sono operative 15 squadre di tecnici nelle aree Civita di Bagno, Bagno Piccolo, Palombata, L´aquila. . |
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TERREMOTO IN ABRUZZO: LA PROVINCIA DI COMO RICOSTRUIRA´ UN EDIFICIO PUBBLICO |
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Como, 22 aprile 2009 - La Provincia di Como lancia una raccolta fondi per ricostruire uno o più edifici pubblici in Abruzzo. L’iniziativa è stata lanciatail 15 aprile, che ha annunciato l’invio da parte della amministrazione, di due lettere in cui si chiede ai sindaci comaschi e alle associazioni di categoria la disponibilità a contributi fondi per aiutare i terremotati. La prima lettera, indirizzata ai 162 Comuni è stata già inviata a firma del presidente, Leonardo Carioni, e dell’assessore agli Enti locali e Protezione civile, Ivano Polledrotti: «Questa amministrazione intende avviare delle iniziative di solidarietà in favore della popolazione abruzzese. Al fine di rendere le azioni più efficaci, appare opportuno che non si proceda con numerosi interventi di modesta entità, bensì venga effettuato un coordinamento e si possa disporre di risorse adeguate al raggiungimento di uno o più obiettivi significativi. Si chiede, pertanto, ad ogni sindaco, di comunicare se e quali somme il Comune sia disponibile a stanziare». Nei prossimi giorni una lettera simile verrà inviata alle principali associazioni di categoria del territorio e alle banche, con l’obiettivo di creare un unico fondo da destinare a un’opera che verrà scelta nell’arco di un paio di mesi. Ai contributi erogati,inoltre, Villa Saporiti aggiungerà i propri, con iniziative da parte della giunta e la donazione, come ha annunciato il presidente Ferdinando Mazara, del gettone del consiglio di lunedì dei consiglieri. Intanto la Protezione civile comasca è sempre impegnata in prima persona. Sabato 18 aprile sono partiti 20 volontari. Si tratta di persone selezionate ed esperte e tra loro ci saranno idraulici, fabbri, elettricisti e muratori, una vera e propria task force per contribuire alla ricostruzione di quanto è andato distrutto. Altri 10 volontari partiranno il 26 aprile. Da segnalare anche un´ulteriore iniziativa dell’associazione Amici di Como e del Consorzio Como Turistica. «I bambini - spiega il coordinatore delle due associazioni Daniele Brunati - sono sempre stati al centro dell’attenzione di Como Città dei Balocchi che da 15 anni organizziamo. Grazie al Gruppo Cartorama e alla collaborazione della Provincia di Como verranno convogliati in Abruzzo migliaia di articoli della linea scuola: diari, quaderni, copertine ad anelli, zaini, astucci, bustine, tracolle e trolley, articoli per scrittura e disegno e altro. In totale articoli per quasi 100 mila euro di valore". . |
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A POTENZA, PRESENTATA GUIDA AI SERVIZI PER I MIGRANTI |
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Potenza, 22 aprile 2009 - Una guida ai servizi per gli immigrati dove trovare tutte le informazioni utili su: ingresso, permessi di soggiorno, lavoro, sistema previdenziale, assicurativo e fiscale, anagrafe, sanità, dichiarazioni dei redditi, istruzione. La guida, stampata in cinque lingue (italiano, inglese, francese, inglese, arabo e russo), è stata realizzata dalla Provincia di Potenza con il supporto del Formez. Lo rende noto l’ufficio stampa della Provincia di Potenza. Obiettivo: consentire agli stranieri di districarsi fra gli uffici e la modulistica, in modo autonomo, affidandogli uno strumento che li avvicini sempre più allo status di cittadini. La guida, realizzata nell’anno europeo del dialogo interculturale per favorire l’integrazione fra etnie diverse, è stata presentata questa mattina dall’assessore provinciale alle Politiche Sociali Michele Iacovera e dal Gruppo di lavoro sull’immigrazione, cui hanno aderito diversi enti e associazioni, dalla Caritas diocesana di Melfi e Potenza alla Questura di Potenza, dall’associazione Filemone alla “Città dei Colori”. “La guida – ha commentato l’assessore Michele Iacovera – rappresenta uno strumento utile per gli immigrati che, in autonomia, leggendola nella lingua d’origine, sapranno cosa fare per ottenere permessi, per lavorare, per l’assistenza sanitaria o l’istruzione”. “Si tratta del primo strumento concreto mai realizzato prima in Basilicata – ha aggiunto - che sarà inviato ai Comuni e alle associazioni di settore per la distribuzione agli immigrati che risiedono sul territorio provinciale”. Nel corso della presentazione Nicola Coviello, presidente della cooperativa sociale “Punto a capo”, ha ribadito che “la guida contribuirà ad orientare gli immigrati nella giungla burocratica italiana, nella quale spesso anche gli italiani hanno difficoltà a districarsi”. All’incontro hanno partecipato Giuseppe Grieco, direttore della Caritas di Melfi, Sara Ulivi e Raffaele Paciello del Formez e la responsabile del settore Politiche Sociali, Marcella Avena, che ha sottolineato come “la Provincia ha realizzato, nel 2004 e nel 2007, due rapporti sull’immigrazione che hanno fornito una fotografia puntuale dei flussi migratori sul territorio provinciale”. . |
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MATERA: L’API CHIEDE AL GOVERNO LO SBLOCCO DEI FONDI PER LE IMPRESE |
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Matera, 22 aprile 2009 - Il presidente dell’Api di Matera Nunzio Olivieri ha inviato una nota ai ministri dello Sviluppo economico Scaiola e dell’Economia Tremonti per denunciare “i danni provocati dall’enorme ritardo nell’erogazione del saldo dei contributi della legge 488/92, bloccati dalla Finanziaria 2008”. “Il perdurare del ritardo – afferma Olivieri - sta creando serie difficoltà alle imprese beneficiarie che da almeno 4 anni attendono la seconda e ultima quota del contributo. Questa situazione, in provincia di Matera, ha assunto una connotazione particolare con aziende con progetti già finanziati e realizzati che hanno da tempo richiesto l’erogazione dei contributi e non sanno quando riceveranno il saldo. Inoltre per quelle imprese che sono riuscite a farsi anticipare dal sistema creditizio l’ultima rata di contributo, ciò si riflette in un aggravio di costi per i maggiori interessi passivi dovuti in virtù dei tempi più lunghi. Senza contare le richieste di rientro di fido da parte delle banche medesime”. Olivieri ha chiesto pertanto ai ministri competenti che “venga rivista la norma che blocca i fondi, rispettando i progetti già in avanzata fase di realizzazione o già conclusi, al fine di evitare i danni da esposizioni bancarie e, soprattutto, per non vanificare gli investimenti in un settore, quale quello turistico, su cui la provincia di Matera punta molto per il suo sviluppo socio-economico”. . |
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PRESENTAZIONE DELLA GIORNATA DEL POPOLO SARDO "SA DIE DE SA SARDIGNA" 2009 |
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Cagliari 22 Aprile 2009 - L´edizione 2009 della celebrazione della giornata del popolo sardo ritrova la sua originaria matrice di rievocazione storica. La celebrazione dei "vespri sardi", in programma a Cagliari il 27 - 28 Aprile e il 1 Maggio, sarà un occasione per sviluppare soprattutto tra i più giovani lo conoscenza dei valori dell´Autonomia regionale. La manifestazione sarà presentata in una conferenza stampa venerdì 24 aprile 2009, alle ore 10. 00, nella sala conferenze del palazzo del Consiglio regionale in via Roma a Cagliari. La conferenza stampa sarà aperta dal Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci. Interverranno, inoltre, la Presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo, l´assessore regionale alla Pubblica Istruzione Maria Lucia Baire. . |
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ASSOCIAZIONE PROVINCE, AL VIA LA FASE OPERATIVA |
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Udine, 23 aprile 2009 - Sul Tagliamento è nata e sul Tagliamento ha dato il via libera ai primi progetti. Il 20 aprile a Dignano la “Comunità delle Province friulane”, l’associazione composta dalle Province di Udine e Pordenone presieduta dal presidente del consiglio di Udine Marco Quai, si è riunita e ha dato il via libera alle funzioni e ai servizi da associare, ha approvato la convenzione quadro per la realizzazione associata di opere di viabilità nonché la “Convenzione per l’esercizio associato e coordinato di azioni a tutela della lingua friulana”. «Con il voto quasi unanime di oggi – ha commentato il presidente della Provincia di Udine on. Pietro Fontanini – prendono finalmente corpo alcune importanti progettualità. L’assemblea si è impegnata a dare attuazione ai lavori per completare tutta una serie di infrastrutture atte a rendere operativa una nuova viabilità a nord della strada Pontebbana che possa, da un lato, decongestionare il traffico sulla Ss 13 e, dall’altro, costituire una via di collegamento alternativa tra Udine e Pordenone. Non solo viabilità – ha proseguito -: l’Assemblea ha licenziato anche la Convenzione per la tutela della lingua friulana grazie alla quale potremo finanziare importanti iniziative volte alla diffusione sui media locali della lingua parlata in entrambi i territori provinciali». I due Consigli provinciali, riuniti sotto il denominatore comune dell’Assemblea, hanno approvato dunque il documento che prevede gli interventi di completamento per creare una viabilità alternativa alla Ss13 Udine-pordenone. In pratica si tratta della realizzazione di cinque varianti: Plasencis, Silvella, Fagagna, Dignano e Barbeano. In più, i Consigli hanno dato il via libera alla richiesta di fondi alla Regione per la ristrutturazione dei ponti di Verzegnis, Varmo e Ragogna. Per Alessandro Ciriani, presidente della Provincia di Pordenone, l’Associazione delle Province friulane si sta arricchendo di contenuti concreti dando risposte puntuali a problemi reali come quelli dei ponti della Val D’arzino e il completamento dell’asse dei guadi Barbeano-dignano. La Comunità delle Province friulane ha altresì dato il via libera all’esercizio congiunto di funzioni e servizi relativi al Governo del territorio (ad esempio: rilascio di autorizzazioni per scarichi idrici, emissioni in atmosfera, gestione rifiuti, bonifiche e autorizzazioni integrate ambientali) e a Formazione, università e scuola (tra le quali: il coordinamento di azioni per la salvaguardia dell’Università degli studi di Udine quale istituzione culturale che promuove su tutto il territorio friulano la formazione tecnico-scientifica della Comuinità delle Provincie friulane). «In questo modo – ha proseguito Fontanini – riusciremo a massimizzare le potenzialità dei rispettivi uffici garantendo servizi migliori, in quanto coordinati, a parità di costi». Il presidente del Consiglio Marco Quai ha espresso la massima soddisfazione per il voto dato da Pordenone, assieme ai componenti del Consiglio di Udine, per l’Università di Udine. «Un gesto importante – ha riferito Quai – vista la necessità di fare sistema per salvaguardare, in questo momento di difficoltà l’ateneo friulano». . |
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SICILIA: NEL PACCHETTO ANTICRISI SOSTEGNO A FAMIGLIE E IMPRESE |
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Palermo, 22 aprile 2009 - “Il sostegno economico-sociale alle famiglie ed alle microimprese siciliane residenti e operanti nel territorio siciliano è uno degli obiettivi primari del pacchetto anticrisi previsto dalla legge di bilancio in corso di approvazione all’Assemblea regionale siciliana”. Lo afferma l’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Michele Cimino. Che aggiunge: “A tal fine sarà costituito un fondo etico vincolato che verrà utilizzato per l’attivazione di iniziative di microcredito. Il fondo potrà essere alimentato, oltre che con le entrate regionali, anche da contributi volontari di terzi, da donazioni, lasciti, erogazioni conseguenti a stanziamenti deliberati dallo Stato, dagli enti territoriali o locali, da altri enti pubblici o privati”. “Per l’attuazione di queste iniziative - conclude l’assessore Cimino - presso gli uffici dell’assessorato verrà istituito un comitato regionale per il microcredito. L’assessorato è autorizzato a stipulare convenzioni con la Conferenza episcopale siciliana, con l’ufficio regionale per la carità e con le singole diocesi per il sostegno alle famiglie, nonché con le aziende di credito operanti in Sicilia”. . |
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AL VIA NEL LAZIO ´PATTO FORMATIVO´ PER SERVIZI SOCIALI |
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Roma, 22 aprile 2009 - Tutela dei minori e delle nascite, promozione dell´affido familiare, interventi per contrastare il bullismo, l´abuso o il maltrattamento nell´infanzia e nell´adolescenza ma anche formazione di operatori socio sanitari: sono alcune delle iniziative messe in atto dalla Regione, in collaborazione con le province del Lazio, nell´ambito del “Patto formativo sulla formazione a sostegno dei processi di integrazione nei servizi sociali”. Il Patto, finanziato con 1 milione e 500mila euro del Fondo sociale europeo, ha consentito di intervenire nei 55 Distretti sociali della regione, previsti dalla legge 328. Tra le iniziative maggiori, sono stati realizzati in Provincia di Roma 12 interventi di formazione rivolti alla tutela di famiglie e minori, mentre nel Pontino 40 persone sono state formate all´assistenza disabili; nel Reatino sono stati raddoppiati a 60 gli allievi ai corsi per Operatore sociosanitario; a Frosinone sono stati realizzati due corsi su disagio giovanile e inclusione sociale; a Viterbo infine operatori Asl e comunali sono stati formati a intervenire su maternità difficili, abusi e bullismo. “Dopo l’importante intervento di formazione integrata nell’ambito delle politiche sociali e familiari, attivato nella scorsa programmazione insieme all’Assessorato regionale alle Politiche sociali – ha detto l’assessore all’Istruzione Silvia Costa – stiamo ora lavorando ad un Patto formativo ‘di seconda generazione’ per fare in modo che i servizi offerti in ciascuna provincia si integrino fra loro, per poter dare una risposta a 360° alle varie esigenze provenienti dal territorio. In particolare vogliamo promuovere un Tavolo regionale permanente, del quale potrà fare parte anche il Comune di Roma, che potrebbe prevedere, tra le sue funzioni, anche quella di estendere e coordinare tutti gli interventi di formazione promossi dal Patto formativo a supporto del sistema di welfare regionale. ” “Abbiamo verificato – ha concluso l’assessore Costa - come la formazione e lo studio dei casi, rivolti agli operatori del pubblico e del no profit coinvolti nei servizi sociali, nelle istituzioni scolastiche e negli enti locali, costituisca la chiave di volta per realizzare una vera integrazione tra i servizi e quella prevenzione prevista dalla legge 328/2000”. . |
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