Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


VENERDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6
Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Aprile 2009
COMO: PALIO DELLA LUCIA: DAL 2010 PARTECIPANO ANCHE LE BARCHE LECCHESI  
 
Dall´anno prossimo alle 18 imbarcazioni comasche se ne aggiungeranno 10 dell’altro ramo. Lo ha rivelato l’ass. Provinciale Achille Mojoli anticipando che si sta pensando a un grande carosello remiero sul Lario in collaborazione con Venezia per Expo 2015 “Scommettere sulle Lucie per rilanciare un brand classico del Lago di Como” Ne è più che convinto l’assessore provinciale a sport, turismo e marketing territoriale Achille Mojoli. “Le Lucie - dice - rappresentano non solo una tradizione storica del Lago di Como ma un marchio riconosciuto e molto amato dai turisti di tutto il mondo; un marchio che è opportuno rilanciare con forza”. Da qui le numerose iniziative che sono state rese note oggi a Lenno, nella splendida cornice del golfo di Venere, in occasione della conferenza stampa di presentazione del calendario 2009 dell’associazione “Amici della Lucia”. Molte, come detto, le novità alle viste. “Innanzitutto - spiega ancora Mojoli - dall’anno prossimo (2010) il Palio delle Lucie sarà in versione, per così dire, riunificata Como-lecco, nel senso che alle 18 imbarcazioni comasche si aggiungeranno anche 10 lucie lecchesi, dando vita ad un grande spettacolo sia sportivo che di costume”. Quindi il Palio remiero del Lago di Como (che sarà anche il nuovo nome ufficiale del Palio della Lucia) 2010 vedrà ai nastri di partenza: Argegno, Bellagio, Cernobbio, Cremia, Lenno, Lezzeno, Menaggio, Mezzegra, Ossuccio, Sala Comacina, Tremezzo, Dongo, Moltrasio, Laglio, Nesso, Colonno, Domaso, Gravedona, Oliveto Lario, Varenna, Olginate, Calolziocorte, Lecco, Pescate, Vercurago, Garlate, Malgrate e Dervio (più eventuali altri comuni che potrebbero ancora aggiungersi). Non solo, 6 barche con il marchio “Lago di Como” saranno presenti già quest’anno (grazie all’aiuto dello sponsor tecnico "Associazione Lombarda Spedizionieri e autotrasportatori") alla Vogalonga di Venezia del 31 maggio 2009. “In quella sede - rivela ancora Mojoli - abbiamo già programmato una serie di incontri con gli organizzatori della manifestazione lagunare (a cui partecipano più di 3000 barche!) per porre le basi di un evento in grande stile da organizzare sul Lago di Como nel 2015, un vero e proprio carosello remiero in occasione dell’Expo di Milano”. Http://www. Amicidellalucia. Org/ .  
   
   
MUSICACROSS,ZANELLO:PROGETTO MUSICALE D´ECCELLENZA TRE NUOVE PRODUZIONI NELL´EDIZIONE 2009 PRESENTATA OGGI IN REGIONE  
 
Dopo il grande successo della prima edizione torna a Milano "Musicacross", il festival di produzioni originali fortemente voluto dall´assessore alle Culture, identità e autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, e volto alla promozione di progetti che sperimentano nuovi linguaggi musicali e sinergie con altre forme d´arte. Affidato alla direzione artistica di Caterina Caselli, "Musicacross 2009 - La Musica si Muove" realizza i progetti annunciati nella prima edizione con la sezione "Contemporanea" e presenta a Milano tre nuove produzioni: "Indeepandance Live with Orchestra", "Avion Travel - L´amico Magico", "Liveacross - Indie Nights". "Una sfida nuova - ha detto Zanello, sottolineando l´apprezzamento riservato dalla stampa alla prima edizione - un percorso nuovo che, come succede alla prima esperienza, rischiava di non essere capito. Abbiamo avuto, invece, la conferma di aver fatto un lavoro di qualità. Ora abbiamo qualche responsabilità in più ma anche la certezza di una squadra, a partire dal direttore artistico, che ha saputo lavorare bene". "Il cartellone 2009 - ha proseguito l´assessore - è ricco di appuntamenti diversi ma collegati dal motivo ispiratore di Music Across: la musica attraverso i suoi generi attraversata dalla complicità con altre discipline artistiche". "Quello che abbiamo costruito con l´assessore Zanello - ha detto Caterina Caselli - non è un evento occasionale ma una vera e propria piattaforma dove le diverse espressioni della musica contemporanea, le forme più originali del pop, i linguaggi dell´arte visuale e del teatro di oggi possono incontrarsi, riconoscersi, confrontarsi, comprendersi. E insieme dare vita a forme e strutture innovative che raccontano l´evoluzione della creatività nei nostri tempi, anche misurandosi in una lettura contemporanea di autori del passato lontano e di quello più recente, come nella serata al Teatro degli Arcimboldi che gli Avion Travel, Marcello Rota e la Camerata Ducale dedicano al maestro Nino Rota. " Inserita nel cartellone del Festival Monteverdi di Cremona, "Contemporanea" si sofferma sugli autori del Novecento che hanno riscritto con sensibilità e modalità contemporanee pagine di musica antica. L´8 maggio, alle 21, il palcoscenico del Teatro Ponchielli accoglierà l´Ensemble da Camera dell´Accademia del Teatro alla Scala diretto da Giorgio Bernasconi con un programma di musiche di Knussen, Sciarrino, Clementi, Berio a confronto con le partiture di Purcell, Scarlatti, Carlo Gesualdo e Monteverdi. Il 23 maggio, sempre alle 21, sarà la volta di Katalin Karolyi con il prestigioso Ensemble Ictus di Bruxelles interamente dedicato alle riscritture monteverdiane di Luciano Berio. Il 19, il 20 e il 21 maggio alle 21. 30 all´Alcatraz di Milano arriverà "Indeepandance Live with Orchestra", seconda tappa del grande viaggio decollato dall´Arena Civica lo scorso mese di settembre. Vittorio Cosma, Masbedo e Aldo Nove continueranno le loro esplorazioni alla ricerca di nuovi linguaggi con nuovi compagni d´avventura. E´ il caso di Peter Bottazzi, regista e scenografo di questa nuova edizione che si appropria dello spazio per "polverizzare" tutte le abitudini d´ascolto della musica in discoteca. Grazie ad una struttura mobile in tutte le sue parti, pubblico e artisti si trovano a suonare, a ballare, a esprimersi in uno spazio le cui forme e dimensioni sono in continua evoluzione. Per realizzare uno spettacolo unico in ogni suo momento, scende in pista l´officina artistica dei musicisti, dei tecnici, dei video artisti e di una band internazionale d´eccezione composta da Howieb, David Rhodes, Richard Evans, Ged Lynch, Valgeir Sigurðsson accompagnati da Borgar Magnason che dirige una piccola orchestra di 20 elementi. Straordinaria inoltre la collaborazione con "Festival Uovo", che apre la serata del 20 maggio con Rhomboide, spettacolo di performing arts. Il 28 maggio alle 21 al Teatro degli Arcimboldi gli Avion Travel saranno in concerto per L´amico Magico, come Federico Fellini amava definire Nino Rota. Milano rende omaggio al suo grande compositore in puro stile Musicacross, con uno spettacolo frutto dell´incrocio fra arti e generi: una serata multimendiale con il teatro canzone degli Avion Travel, la musica della Camerata Ducale diretta dal maestro Marcello Rota e l´arte visuale di Giuseppe Ragazzini per la regia di Renzo Martinelli. Tutti insieme danno vita ad un concerto potente e emozionante, uno spettacolo nuovo, divertente, dove le musiche di "Amarcord", "Il Padrino", "Il Gattopardo", "La Dolce Vita" e "8 ½" saranno la colonna sonora di un film tutto nuovo per la voce degli Avion Travel e le videopitture animate Giuseppe Ragazzini. La musica si muove, i linguaggi evolvono e Musicacross, con la sezione Liveacross, porta alla ribalta i talenti più freschi e originali, con la musica indipendente al Teatro dal Verme. Due le serate, il 29 e il 30 maggio, interamente dedicate alle band, ai gruppi più interessanti del panorama indipendente europeo. A fine maggio si accendono i riflettori per le Indie Nights di Liveacross e proiettano idealmente la loro luce fino al prossimo 11 settembre, quando - nell´ambito del festival Mito - il Teatro degli Arcimboldi si aprirà per Songacross, il momento dedicato alla musica d´autore. .  
   
   
PALERMO, STORIA E NATURA: RIAPERTO IL PALAZZO REALE DI FICUZZA  
 
 Anche la Sicilia ha la sua Reggia di Caserta, nella Riserva naturale orientata di Ficuzza, a 45 chilometri da Palermo. Dal 21 aprile , e per i prossimi weekend, il “Reale Casino di caccia alla Ficuzza” (così come si legge sui documenti dell’epoca) dove Ferdinando Iv di Borbone amava organizzare le battute di caccia - suo diletto preferito - potrà essere visitato. Il gioiello storico-architettonico, progettato da Giuseppe Venanzio Marvuglia, lo stesso architetto che ha lavorato alla realizzazione della Palazzina Cinese, è stato riaperto dopo un accurato lavoro di restauro, voluto dal Dipartimento Azienda Foreste Demaniali dell’assessorato regionale all’Agricoltura, che ha acquisito il prestigioso immobile. Alla cerimonia di apertura, avvenuta stamattina, hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale all’Agricoltura e Foreste, Giovanni La Via, e quello ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione, Antonello Antinoro, il presidente della Provincia Giovanni Avanti e il dirigente generale del Dipartimento regionale Azienda foreste Demaniali, Fulvio Bellomo. “La Sicilia - spiega l’assessore La Via - parla offrendosi al mondo attraverso i propri luoghi straordinari, la propria cultura e folklore e il proprio patrimonio enogastronomico. E in un luogo dove gli spazi rurali e le aree forestali rappresentano la realtà di vasti territori, conferire all’agricoltura anche una funzione turistica è certamente indispensabile”. Nel corso della manifestazione, sono state presentate le attività realizzate, negli ultimi anni, dall’ente gestore che fanno della Riserva di Ficuzza un polo di eccellenza per la conservazione della biodiversità vegetale e animale dell’Isola. Tra queste la Banca regionale del germoplasma vegetale, a Valle Maria, la nuova aula didattica intitolata alla memoria del perito agrario forestale, Antonino Saccaro, presso il Centro regionale di recupero della fauna selvatica e l’innovativo Piano di gestione selvicolturale dell’area naturalistica, realizzato in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo. “Un altro prezioso scrigno - dichiara l’assessore al Territorio e Ambiente Sorbello - si somma all’inestimabile patrimonio ambientale e culturale della Sicilia. Un patrimonio composto da quasi 600 mila ettari di territorio tutelato, circa il 20% della superficie dell’isola, diviso in quattro parchi e 79 riserve naturali, che sono una risorsa preziosissima della nostra isola”. All’interno del Palazzo verrà realizzato il nuovo museo della Riserva naturale orientata. Il Centro visitatori della Riserva si articolerà in due sezioni, una architettonica in cui sarà ospitato il museo storico del Palazzo reale tra cui anche, a disposizione del pubblico più curioso, la riproduzione di pubblicazioni, custodite nell’archivio storico di Stato, che testimoniano le diverse fasi costruttive della Reale Casina e l’altra ambientale dove sarà presentato il ricco patrimonio di biodiversità faunistico - vegetale della Riserva con l’utilizzo di strutture tecnologiche hardware e software per un’informazione interattiva con il visitatore. Il primo piano sarà destinato a sede degli uffici della Riserva naturale orientata, mentre sarà di pura rappresentanza e di pubblica fruizione l’ala dell’appartamento e della stanza reale. Per i locali del sottotetto l’intervento è finalizzato esclusivamente al recupero di tutti gli ambienti. La Reale Casina riapre dopo un accurato lavoro di restauro realizzato dal Dipartimento regionale Azienda foreste demaniali, nel solco della sua mission che coniuga progetti di tutela degli ecosistemi presenti sul territorio con attività di valorizzazione della memoria storica. “Aver restituito al suo antico splendore, il Palazzo Reale dei Borboni - afferma il dirigente generale Fulvio Bellomo - significa dare alle popolazioni dei diversi comuni che ricadono nell’area della Riserva, un’opportunità di crescita che sappia trovare nelle radici profonde del proprio vissuto, la volontà di costruire nuove prospettive di sviluppo compatibile e duraturo”. La complessa attività di restauro, nell’ambito di Agenda 2000 (misura 1. 11 del Pit 19 - Alto Belice Corleonese) ha visto il coinvolgimento di un gruppo di studio interdipartimentale, che ha utilizzato tecniche di restauro in conformità alla “carta del restauro”. “Il Real casino di caccia - afferma l’assessore Antinoro - rappresenta una testimonianza del lavoro sinergico compiuto fra vari rami dell’amministrazione regionale e ha le carte in regola per divenire un punto di riferimento, in Sicilia, sia per le peculiarità storico-artistiche che per quelle naturalistiche”. In particolare, sono stati oggetto di restauro: i sotterranei, che sono stati riportati all’assetto originario, rimuovendo alcuni lievi interventi che negli anni erano stati eseguiti sulla struttura; il piano terra, dove è stata ripristinata l’originaria distribuzione planimetrica degli ambienti e l’antica pavimentazione; il primo piano, il sottotetto, i prospetti, la copertura e le scale di servizio. .  
   
   
MONTE SANTA GIULIA  
 
Sabato 25 aprile riapre il Centro servizi del Parco della Resistenza di Monte Santa Giulia, a Monchio di Palagano. La Provincia di Modena ha affidato la gestione della struttura polifunzionale del parco provinciale al consorzio di promo-commercializzazione dell´Appennino modenese, Valli del Cimone. Il Parco della Resistenza di Monte Santa Giulia è situato a 900 metri di altitudine, si estende per oltre 28 ettari e sulla sua sommità sorge l´antica Pieve dei Monti (X-xi secolo). Durante la resistenza italiana fu punto strategico per la costituzione della Repubblica di Montefiorino. All´ingresso è allestito il Memorial S. Giulia, un complesso scultoreo di 14 monoliti, opera di artisti di diverse nazionalità. Tutta l´area è percorribile a piedi, in bicicletta, a cavallo. Una fitta rete di percorsi segnati collega il Parco alla rete sentieristica della Comunità Montana dell´Appennino Modena Ovest ed alle vie storiche della Provincia di Modena. L´area è attrezzata con un campo-scuola di orienteering. Info: 0536. 325526 - 335357956 .  
   
   
TREKKING SUL CONFINE ORIENTALE: TRE ITINERARI SULLE ORME DELLA STORIA NEL TERRITORIO DI GORIZIA  
 
Gorizia e il confine orientale: un luogo dove il tempo sembra non trascorrere, e dove le epoche non si succedono l’una all’altra ma si integrano armonicamente. Un territorio in cui le rocce antiche di castellieri protostorici affiancano le trincee della Grande Guerra, teatro di avvenimenti drammatici e decisivi per la storia europea. La guida Walking dell’Agenzia Turismofvg propone tre itinerari attraverso questa terra cruciale, destinati tanto all’escursionista provetto quanto all’appassionato di storia: tra sentieri e villaggi, il visitatore potrà apprezzare il fascino dei colli boscosi in cui l’Italia s’incontra ai Balcani e sentire aleggiare nell’aria lo spirito ancora vitale del passato. Il primo percorso, il “Sentiero dei Castellieri” vanta di un punto di partenza d’eccezione: il Centro visite Gradina, la cui struttura sorge all’interno della Riserva naturale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa. Attraverso il paesaggio suggestivo della landa carsica l’itinerario conduce il passeggiatore alla scoperta dell’osservatorio italiano della Grande Guerra di casa Cadorna e da lì ai resti dell’antico castelliere del Castellazzo, per concludersi lungo le sponde silenziose del lago carsico di Doberdò. Il “Sentiero delle trincee del monte Ermada”, invece, sconfina nella provincia di Trieste e, partendo dal minuscolo abitato carsico di Medeazza, si inoltra tra le trincee e le grotte della zona del monte Ermada, dove si svolsero alcune tra le più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale: il contrasto tra una natura così rigogliosa e una storia tanto cruenta non mancherà di sorprendere l’escursionista. L’itinerario “Da Poggio Terza Armata al monte San Michele” conduce, infine, dalle rive azzurre dell’Isonzo allasommità del monte san Michele, dove ancora oggi si possono osservare i segni degli scontri feroci che nel 1916 opposero le armate italiane all’esercito austrungarico. Giunto alla vetta, l’escursionista potrà comprendere l’importanzastrategica di quei luoghi abbracciando con lo sguardo un ampio panorama, che dalla pianura friulana arriva alle spiagge del golfo di Trieste. Giunto al termine delle sue passeggiate, il visitatore potrà trovare ristoro nelle “osmizze”: locande semplici ma accoglienti dove degustare le prelibatezze enogastronomiche del confine orientale, frutto dell’incontro tra le tradizioni culinarie latina, slava e germanica. Un piatto di tradizionali gnocchi di susine, accompagnato magari da una fetta di presniz (tipico dolce sloveno), saprà ripagare le fatiche delle ore gradevoli trascorse passeggiando tra storia e natura. .  
   
   
FESTIVAL DELL’OPERETTA  
 
 Il Festival Internazionale dell’Operetta, organizzato dalla Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” e giunto alla sua 40ª edizione, è una delle punte di diamante dell’estate culturale e musicale triestina. Unico nel suo genere, il Festival ha fatto di Trieste l’indiscussa capitale della “piccola lirica”, oltre che un importante punto di riferimento nel panorama dello spettacolo non solo italiano. Ogni anno vengono presentati, in un’entusiasmante alternanza, spettacoli d´operetta, concerti e/o musical. Tutti gli spettacoli, oltre alla partecipazione di compagnie artistiche create ad hoc, prevedono la partecipazione di Orchestra, coro e corpo di ballo del teatro Lirico "Giuseppe Verdi". Data: Dal 1 al 30 luglio, Tipo evento: Operetta, Luogo: Trieste, Informazioni: Sito: www. Teatroverdi-trieste. Com .  
   
   
MAGRAID - CORRENDO NELLA STEPPA  
 
Partecipare a un raid di tre giorni nella steppa, affrontando le difficoltà di un clima torrido e scoprendo a ogni passo le meraviglie di una fauna inconsueta: è il genere di avventura non ci si aspetta di poter vivere nel cuore della pianura friulana. In realtà la steppa è un fenomeno mondiale, di cui i Magredi sono un’atipica variante europea: ed è proprio in questo tratto del Friuli occidentale, il cui nome significa “terre magre”, che ha luogo il Magraid, un’avventurosa corsa nella steppa. La competizione si svolgerà dal 19 al 21 giugno, partendo dal campo base in località Parareit di Cordenons (Provincia di Pordenone): durante i tre giorni i 100 partecipanti alla corsa proveranno l’esperienza di immergersi completamente in un’atmosfera particolare e selvaggia. La gara si articola in due tappe da 20 chilometri e una maratona da 44 chilometri, per un totale di 50 miglia. Il regime del podista sarà di autosufficienza parziale, verrà infatti assicurato il rifornimento idrico anche se sarà obbligatorio partire con una riserva di liquidi. Le due notti del raid verranno trascorse in una tendopoli appositamente approntata dall’Esercito Italiano, in un clima di vera avventura nel deserto. Data: Dal 19 al 21 giugno, Tipo evento: Sport, Luogo: Cordenons, Informazioni: www. Magraid. It .  
   
   
MAESTRI TRENTINI ALLE ALBERE  
 
Dal 25 aprile al 22 novembre Palazzo delle Albere, la sede di Trento del Mart, ospita la mostra “Maestri trentini tra ’800 e ’900”, realizzata con i lavori delle Raccolte d’arte del Xix secolo. Il percorso espositivo intende suggerire le principali tappe storiografiche della pittura trentina, con le opere dei più importanti artisti locali del periodo. Tra gli episodi più significativi delle collezioni dell’800 vanno menzionati, a fianco del celebre dipinto di Francesco Hayez, “Venere che scherza con due colombe”, i lavori di Giustiniano degli Avancini (1807-1843), di Domenico Udine (1784-1850) e quelli di Ferdinando Bassi (1812-1883), interprete significativo della ritrattistica ottocentesca trentina. Nella collezione del museo sono visibili i ritratti dei principali protagonisti dell’800 trentino, da Felice Mazzurana al conte Coronini Cronberg, accanto a opere provenienti dalle importanti collezioni private dell’epoca, o ai gessi e ai marmi della Gipsoteca dello scultore Andrea Malfatti (1832-1917). Non mancano le sezioni dedicate ai grandi protagonisti trentini della seconda metà dell’Ottocento, Eugenio Prati, Bartolomeo Bezzi, Giovanni Segantini, che furono i maestri ai quali si riferì tutta la generazione seguente. Le sale del primo piano ospitano i lavori di Luigi Bonazza, Luigi Ratini, Benvenuto Disertori e Dario Wolf. Il percorso espositivo include anche esempi di pittura della Scuola di Ca’ Pesaro, forse l’ultima Secessione europea prima della grande Guerra, rappresentata da un ampio nucleo di opere del trentino Umberto Moggioli, affiancate dai dipinti di Gino Rossi, e di Tullio Garbari, per concludersi con un nucleo di Gino Pancheri. Questa mostra è una sorta di continuazione di un percorso iniziato nel 2004 con l’esposizione permanente delle Raccolte d’arte dell’Ottocento, alla quale sono state affiancate, con cadenza annuale, alcune mostre tese alla valorizzazione di questo periodo, specie nelle sue connessioni con i maestri dell’arte europea fra ’800 e ’900, da Max Klinger (2005) a Franz von Stuck (2006), fino alla rassegna sulle declinazioni simboliste fra Trentino e Tirolo (2007). Info: www. Mart. Tn. It .  
   
   
BOLZANO: FINALE DI UPLOAD 09  
 
Dal 3 al 6 giugno, i Prati del Talvera a Bolzano faranno da cornice al gran finale del festival Uplaod 09 che vedrà ospite d’onore il cantante, bassista e compositore, Max Gazzè . È un’iniziativa promossa dal Servizio giovani della Ripartizione cultura italiana in collaborazione con vari enti. Durante questi tre giorni sarà protagonista la musica dal vivo nelle sue varie espressioni. Ospiti musicisti provenienti da tutta Europa e naturalmente i finalisti del concorso Upload 09 che si esibiranno. I Prati del Talvera saranno trasformati in uno spazio vivo, per divertirsi, incontrarsi, dalla mattina alla sera con proposte di vario tipo dalle mostre di fumetti, dalla letteratura al teatro di strada e alla gastronomia. Uno spazio speciale sarà dedicato alle scuole di ogni ordine (elementari, medie e superiori) con un programma di formazione musicale informale in collaborazione con l’Istituto Musicale Vivaldi, l’Istituto Pedagogico e l’Intendenza scolastica italiana. “La musica”, come pone in evidenza l’assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini, “è una delle forme artistiche predilette dai giovani; attraverso il progetto Upload si è inteso fornire ai giovani musicisti altoatesini proposte formative inedite e possibilità di confrontarsi con realtà musicali nazionali ed internazionali. Il progetto costituisce, così, una grande occasione di crescita per i giovani di tutti e tre i gruppi linguistici che hanno l’opportunità di lasciare un traccia nella cultura dell’Alto Adige ed in tal modo di contribuire al suo sviluppo”. Il 5 e 6 giugno presso il Museion Museo d´arte moderna e contemporanea di Bolzano si esibiranno dal vivo i dj. Gran finale il 6 giugno ai prati del Talvera a Bolzano con Max Gazzè, cantante, bassista e compositore, che porterà sul palco il suo ultimo progetto, lo spettacolo audiovisivo Casi Ciclici che propone canzoni in un ordine preciso accompagnate da immagini che rendono parole e musica visibili, dilatandone il contenuto interprentandole ed estendendole. Per questo progetto di contaminazione fra generi musicali Gazzè ha scelto musicisti provenienti da mondi musicali diversi e apparentemente incompatibili: Megahertz (teremin e sintetizzatori) Sergio Carnevale (batteria), Silvia Catasta (flauto traverso e ottavino) e il Quartetto d´Archi Edodea. In perfetto stile Upload si creerà così una piattaforma aperta ai diversi linguaggi musicali, dalla musica elettronica alla musica classica, dal rock al pop. Le immagini, curate da Pastis (Marco e Saverio Lanza), in sincronia con musica e parole daranno l’idea del movimento, della mutazione, dell´evoluzione e del ritorno. In scaletta non solo le canzoni più conosciute, ma anche quelle che seppure amate, non sono mai state eseguite dal vivo, tutte completamente riarrangiate, ma anche le prime canzoni del nuovo album in preparazione. Upload è un progetto promosso dal Servizio Giovani della Ripartizione Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, realizzato in collaborazione con l’Ufficio giovani di lingua tedesca e ladina della Provincia, l’Istituto Musicale A. Vivaldi, la rete dei centri giovanili e numerose istituzioni locali. L’iniziativa è realizzata con il contributo del Ministero della Gioventù, dell’Azienda Energetica, della Fondazione Cassa di Risparmio e gode del patrocinio del Comune di Bolzano. Info Servizio Giovani - Ripartizione Cultura Italiana 0471 411280 http://www. Upload. Bz. It/ .