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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Maggio 2009 |
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IL GIORNALE DI VICENZA E L’ARENA: CHIESTO DA REGIONE INCONTRO A SOCIETA’ ATHESIS PER PARLARE DEL FUTURO DEI QUOTIDIANI |
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Venezia, 7 maggio 2009 - “Convinta che l’editoria nel Veneto, soprattutto in due importanti province come Vicenza e Verona, andrebbe potenziata e valorizzata, conservando gelosamente i caratteri tradizionali, ho chiesto un incontro alla società Athesis, cui parteciperanno anche i Comitati di redazione de Il Giornale di Vicenza e de L’arena”. Lo dichiara Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, a margine della riunione convocata ieri mattina a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, a Venezia, durante la quale ha incontrato i Comitati di redazione delle due testate, dopo aver saputo dell’esistenza di un piano di ristrutturazione degli stessi quotidiani con la previsione di un consistente taglio all’organico redazionale. “Ho appreso - aggiunge Donazzan - della volontà della proprietà di procedere non solo al ridimensionamento delle redazioni, ma altresì alla riduzione del formato dei quotidiani, con conseguente ricaduta sulla quantità delle notizie riportate e sulla possibilità di approfondimento degli argomenti trattati. ” “Tutto ciò – sottolinea - impensierisce sia per il profilo occupazionale, sia in relazione al servizio svolto dai due quotidiani che hanno sempre fornito un’informazione capillare qualificata e attenta al territorio con una professionalità che viene generalmente riconosciuta e apprezzata come dimostrano gli ottimi risultati in termini di venditi e i molti attestati di stima”. “Ho già inviato - conclude Donazzan - una lettera in cui chiedo un confronto con la società Athesis per discutere quindi della situazione e per cercare delle soluzioni possibili. ” . . |
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MACEDONIA, A COMPAGNIA SLOVENA GARA TV DIGITALE |
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Skopje, 7 maggio 2009 - Telekom Slovenije ha vinto la gara, bandita da parte dell´Agenzia per le comunicazioni elettroniche (Aec), per una licenza relativa ai servizi di televisione digitale in Macedonia. Ne dà notizia l´Ice. La licenza è concessa a Telekom Slovenije per un periodo di 10 anni, con diritto all´estensione di tale periodo. Secondo i requisiti d´appalto, la compagnia slovena dovrebbe coprire l´intero territorio della Macedonia entro un anno, investendo oltre 10 milioni di euro. . |
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ALPE ADRIA. CON “FLUSSIDIVERSI” INCONTRO DI POETI A CAORLE |
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Venezia, 7 maggio 2009 - Costituire una “comunità di poeti” che si incontri e crei relazioni: è questo l’obiettivo di“fluSsidiversi”, l’appuntamento con la poesia e con i poeti dell’area di Alpe Adria che dal 15 al 17 maggio torna a Caorle, dopo la prima edizione dell’anno scorso. Lo ha sottolineato Antonio Cassuti, presidente del Gruppo Relazioni Culturali della Comunità di Lavoro di Alpe Adria, che oggi ha presentato a Palazzo Balbi a Venezia la manifestazione insieme a Fiorenza Pietropoli dell’Ufficio relazioni esterne della Segreteria Cultura della Regione e Luca Antelmo assessore alla cultura del comune di Caorle. A Caorle si ritroveranno infatti poeti che parlano, scrivono, pubblicano in italiano, tedesco, ungherese, sloveno e croato, le lingue dei cinque stati nazionali e delle regioni che appartengono alla Comunità Alpe Adria e che per l’Italia sono Veneto, Lombardia, Friuli-venezia Giulia, per l’Austria i laender Carinzia, Alta Austria, Stiria, Burgenland, per l’Ungheria le contee di Baranya, Vas e Zala e le Repubbliche di Slovenia e Croazia. Nella tre giorni sarà un susseguirsi di incontri, readings, seminari, eventi, laboratori per bambini. Sarà coinvolto l’intero centro storico di Caorle che diventerà una “città della poesia”. Ad inaugurare la manifestazione nella sua prima edizione è stato Andrea Zanzotto che quest’anno passerà il testimone a Christoph Wilhelm Aigner, uno dei più noti poeti austriaci d’oggi. Come evento di apertura, le poesie dei due grandi maestri saranno proposte venerdì 15 maggio (ore 17. 30) da Tiziano Scarpa. Nelle tre giornate è prevista una presenza complessiva di oltre cinquanta poeti di Alpe Adria che leggeranno poesie e si confronteranno. Domenica, infine, sul lungomare alcuni versi di Aigner saranno scolpiti su pietra ad affiancare quelli di Zanzotto incisi in occasione della precedente edizione di “fluSsi diverSi”. Il tutto sarà costellato da molteplici proposte per tutti i pubblici, dai più piccoli ai più grandi, con la realizzazione di eventi teatrali, musicali, laboratori didattici e presentazioni editoriali. Un progetto che crea un connubio tra cultura e turismo facendo leva sulla dimensione poetica che non è esclusiva di pochi ma strumento di comunicazione rivolto a tutti, soprattutto ai giovani. . |
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DE FERRARI EDITORE PARTECIPA ALLA FIERA DEL LIBRO DI TORINO |
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Genova, 7 maggio 2009 - Più di 1400 espositori e 300. 000 visitatori: questi i numeri della Fiera Internazionale del Libro di Torino, una delle più importanti manifestazioni europee del settore editoriale, e che quest’anno, alla sua ventiduesima edizione, si terrà da giovedì 14 a lunedì 18 maggio 2009. E, come consuetudine, anche quest’anno nell’immensa libreria troveranno spazio i titoli della casa editrice ligure De Ferrari, che, con i suoi 1. 200 titoli a catalogo, suddivisi nelle classiche collane di arte, narrativa, gastronomia, storia. E in nuove di particolare interesse (come i Piccoli Classici, grandi autori del passato in testi inediti o irreperibili) si conferma fra le più attive del territorio ligure con un incremento di circa 100 nuovi titoli all’anno. “E’ un appuntamento importante - spiega l’editore Gianfranco De Ferrari, - sia per gli autori sia per gli editori; un appuntamento al quale, a mio avviso, è necessario essere presenti, soprattutto per l’opportunità di incontrare i lettori, per capirne gusti e tendenze. I titoli della De Ferrari sono dunque disponibili al Lingotto di Torino, da giovedì 14 a lunedì 18 maggio, nel Padiglione 1 (C79 – B86) in collaborazione con il Consorzio P. E. R. I libri. Anche in quest’occasione la casa editrice porterà in Fiera i volumi di ultima pubblicazione rappresentativi delle varie collane della casa editrice. A partire, in ambito storico e in omaggio al Paese Ospite dell’edizione 2009, l’Egitto, dal volume di Giorgio Spina “La civiltà sul Nilo. Storia e cultura dell’antico Egitto”. Di grande attualità poi “Israele, verità e pregiudizi. I media italiani e la seconda Intifada” del giornalista Giuseppe Giannotti, una riflessione e una provocazione sull’atteggiamento dei media italiana nella copertura di certe notizie. O ancora, di taglio prettamente storico, la novità “La Repubblica Islamica dell’Iran: il pensiero politico dell’Ayatollah Khomeini” di Pejman Abdolmohammadi e, sempre in bilico fra storia e politica “Limonte. Una provocazione o un progetto per costruire una macro-regione ligure e piemontese?” di Franco Monteverde. E il bel volume di memorie del vaticanista Benny Lai, coadiuvato da Annamaria Scavo “Giuseppe Siri. Le sue immagini, le sue parole” E ancora l’ultima uscita della collana dei Piccoli Classici, collana nata con l’intento di pubblicare testi ormai difficilmente reperibili o inediti di importanti scrittori italiani di secondo Ottocento e del Novecento, con “La carrozza di tutti” di Edmondo De Amicis, a cura di Elvio Guagnini. Un libro a metà fra letteratura di viaggio, romanzo e inchiesta. O i titoli di argomento artistico, con particolare attenzione al territorio, visto in un’ottica di riscoperta nazionale, come il bel volume di Franco Ragazzi, storico dell’arte purtroppo prematuramente scomparso, “Riviere Magiche. Artisti in Liguria da Monet, De Chirico, Picasso” o “I Ravaschieri. Storia e dimore di una famiglia signorile tra Chiavari, Genova e Napoli” a cura di Isabella Lagomarsino. O ancora la riedizione di un leggendario volume dello storico Gianluigi Barni sulla “Storia di Rapallo e della gente del Tigullio” o la riscoperta di una delle nostre città di frontiera con “Mete d’autore a Ventimiglia. Una città sullo scoglio del mediterraneo”, frutto di un’equipe di studiosi capitanati da Maria Teresa Verda Scajola e coordinati da Daniela Gandolfi. E, nell’anno delle iniziative per il centenario del Futurismo, « Lucio Fontana in dialogo con lo spazio: opere ambientali e collaborazioni architettoniche 1946-1968 » di Paola Valenti. Per il settore enogastronomico, la casa editrice ripropone l’edizione aggiornata della sua storica Guidatavola 2009” di Franco Accame e Bruno Lizzio, e l’edizione per la prima volta a colori e con prestigiosa copertina cartonata dei “Mandilli de saea” di Franco Accame e illustrata da Enzo Marciante: un viaggio nei piatti e nella storia della tradizione ligure. E sempre di storia, ma di quella “quasi” ufficiale, si parla ne “100 ricette di cucina dedicate alla Storia” il volume di Alessandra Vittoria Bianchi che indaga nelle pieghe meno conosciute delle origini di piatti arcinoti della cultura culinaria italiana. Di cibo e viaggio invece racconta il giornalista Mario Paternostro ne “Il pollice del cameriere”, una riflessione in linea con la convinzione che “per entrare nello spirito di un quartiere bisogna vedere chi ci abita, chi ci lavora, come si mangia“. E ancora un’altra testimonianza dell’amore per il cibo come esperienza civile nel volume della senatrice Maria Grazia Daniele “Da nonna a nipote. Lezioni di cucina e di vita”, ricordi della vita di una politica ad alto livello che non ha mai abdicato alla sua grande passione. O ancora la poesia, con la pubblicazione, nella nuova collana Chiaro-scuro, della raccolta del grande critico Giorgio Bàrberi Squarotti “Le foglie di Sibilla”, o il delicato racconto-allegoria, ispirato da Peynet “La Gatta Turchina e il Gatto Vagabondo” dello scrittore e giornalista Paolo Lingua. E, in un’ottica di titoli dedicati alla spiritualità “Medical Humanities. Percorsi di ricerca propedeutici alla bioetica”, di Luca Bucci, “L’ultima settimana di Gesù. Il Vangelo di Marco ci racconta gli ultimi giorni di Gesù a Gerusalemme” di Giampiero Gambaro, e “Il caso Lourdes. Storia, testimonianze, miracoli” di Daniele Gatti. Per terminare con “Angiolo Silvio Novaro. Vita di un poeta” di Franca Anfossi Inzaghi e Daniela Zago Novaro, un modo affettuoso e semplice per ricordare un letterato di rilievo nazionale, forse trascurato dal mondo culturale italiano degli ultimi anni, ma che, con la sua “pioggerellina di marzo” ci riporta al tempo dell’infanzia. . |
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XVII PREMIO LETTERARIO DI FRANCESISTICA TERME DI SAINT-VINCENT - XIV PREMIO BALMAS VALLE D´AOSTA |
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Aosta, 7 maggio 2009 - Sabato 9 maggio 2009, alle ore 17,30, all’Auditorium di Saint-vincent, si svolgerà la cerimonia di premiazione del Xvii Premio Letterario di francesistica terme di Saint-vincent e del Xiv Premio Balmas Valle d’Aosta, organizzati dall’Amministrazione regionale tramite l’Assessorato dell’istruzione e della cultura, dal Comune di Saint-vincent e dalla locale Biblioteca Comunale, dal Gruppo di studio sul Cinquecento francese, presieduto dalla Prof. Rosanna Gorris Camos, e dalla Società Universitaria per gli Studi di Lingua e Letteratura Francese. Alla manifestazione interverranno il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, il Sindaco del Comune di Saint-vincent, Sara Bordet, il Presidente della Società Universitaria per gli Studi di Lingua e Letteratura Francese, Sergio Cappello, e il Presidente della Biblioteca comunale di Saint-vincent, Sergio Rossi. Il Premio Letterario di Francesistica Terme di Saint-vincent è annualmente attribuito da una Giuria espressa dalla Società Universitaria per gli Studi di Lingua e Letteratura Francese (S. U. S. L. L. F. ), organismo che raggruppa i professori di Lingua e Letteratura Francese e di Letterature Francofone di tutte le Università italiane ed ha accolto nel suo seno anche studiosi stranieri di fama internazionale. I finalisti del Premio Letterario Terme di Saint-vincent per il 2009 sono: Elisa Biancardi (Università di Pavia) per Madame de Villeneuve, La Jeune Américaine et les contes marins (La Belle et la Bête); Les Belles Solitaires. Madame Leprince de Beaumont, Magasin des enfants (La Belle et la Bête), édition critique par Elisa Biancardi, volume 15 de la collection « Bibliothèque des Génies et des Fées », Paris, Champion, 2008. Luca Pietromarchi (Università di Roma 3) per Baudelaire, I fiori del male, traduzione di Giorgio Caproni, introduzione e commento di Luca Pietromarchi, Venezia, Letteratura Universale Marsilio, 2008. Agnese Silvestri (Università di Salerno) per René Kalisky une poétique de la répétition, Bruxelles, Archives & Musée de la Littérature, Peter Lang, 2006. Vittorio Fortunati (Università di Pavia) per Sénac de Meilhan fra passato e futuro, Pisa, Ets, 2007. Il Premio Balmas - Valle d’Aosta è una sezione particolare ed autonoma del Premio istituita nel 1995 e consacrata alla cultura storica, letteraria ed artistica francofona della Valle d’Aosta. E’ dedicato alla memoria di Enea Balmas (1924-1994), illustre francesista italiano di fama internazionale, professore ordinario di Letteratura Francese dell’Università Statale di Milano, scomparso nel 1994. Finalisti del Premio Balmas per il 2009 sono: Mgr Inos Biffi, Aldo Granata, Costante Marabelli e Davide Riserbato Anselmo d’Aosta, Nel ricordo dei discepoli. Parole, detti, miracoli, volume 5 delle Opere, Milano, Jacabooks, 2009. Viviane Fava, Œuvre poétique. 1979-2000, Aoste, Club francophone de l’Avion-à-vapeur, Duc, 2008. Andrea Désandré, Notabili valdostani. Dal fascismo al fascismo: viaggio a ritroso e ritorno, Aosta, Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in Valle d’Aosta, Le Château, 2008. Raymond Vautherin, L’Ėchentà, Textes de La Sainte Bible tradotti in lingua franco-provenzale, Aoste, Musumeci, 2008. Menzione speciale per la sua opera letteraria alla signora Irma Bonfillon. Per l’occasione, Max Engammare dell’Università di Ginevra e direttore della casa editrice Droz, uno dei massini studiosi della Bibbia nel Rinascimento e specialista di Calvino, terrà una conferenza su Calvin, l’homme pressé. . |
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LA GATTA TURCHINA E IL GATTO VAGABONDO DI PAOLO LINGUA |
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Genova, 7 maggio 2009 - Sarà presentato giovedì 7 maggio, alle ore 17,30, alla Camera di Commercio di Genova (via Garibaldi, 4) il romanzo “La Gatta Turchina e il Gatto Vagabondo”, (De Ferrari Editore, €13) di Paolo Lingua. Interverrà Franco Cardini. Modererà Mario Paternostro. Sarà presente l’Autore. Una metafora minima di una città, dei suoi abitanti, colti nei tic e nelle contraddizioni della vita sociale e dei difetti individuali, è il soggetto sul quale Paolo Lingua dipana un fabliau medievale, recuperando un racconto lungo, scritto nel 1980 e dimenticato in una consunta cartella di testi inediti. Il testo, lo rivela lo stesso Lingua nella postfazione, era stato concepito per essere illustrato da Raymond Peynet, sulla base d’un progetto editoriale sfumato all’ultimo momento. Lingua si inventa una popolazione autoctona di gatti anarchici - allegri, bizzarri, burloni, ma anche un po’ briganti e attenti a difendere libertà e identità in un mondo sempre più teso all’omologazione che appiattisce - che vivono sui tetti d’ardesia del rione della Marina, guidati dal loro capo carismatico, il Gatto Vagabondo, detto anche il Principe Senza Regno, ladro di pesci pregiati al mercato all’ingrosso e di altre derrate prelibate nelle botteghe fascinose dei quartieri medievali, cavaliere dell’anarchia e appassionato della poesia che gli legge un professore amico dei gatti che vive nella mansarda d’un palazzo dei Rolli. In quello stesso edificio storico, tutto marmi, arenaria e ardesia, vive la più bella micia del rione, la misteriosa e affascinante Gatta Turchina dagli occhi incantevoli, dai mille riflessi e dal manto dello stesso colore dell’ardesia. Poesia, avventura, ironia, antipatie, gelosie, persino congiure, paradossi dell’esistenza privata e della vita politica (ma anche una adombrata love story, tenera e paradossale, tra i due gatti protagonisti) fanno da cornice alla favola moderna che segna, con un testo di singolare scrittura tersa e levigata, - dopo venticinque anni dedicati esclusivamente alla storia e alla saggistica - il ritorno di Paolo Lingua alla narrativa di pura fantasia, il genere letterario dove appena trentenne aveva colto i suoi primi successi. Paolo Lingua (Genova, 1943), giornalista, è da cinque anni il direttore dell’emittente regionale ligure “Telenord”, dopo aver trascorso quasi quarant’anni nella carta stampata (Il Secolo Xix e La Stampa). Ha esordito come narratore con “Assessore di Denari” (Rusconi, 1976), Palma d’Oro per la Letteratura al Salone Internazionale di Bordighera; sono seguiti altri quattro romanzi: “Piove, governo ladro” (con Ada Lorini, Mondadori, 1978), “Il Vaso dell’Orzo” (Mondadori, 1980), “La bussola amorosa” (Bompiani, 1981) e “La via dell’ambra” (Bompiani, 1982). Successivamente s’è dedicato alla saggistica storica: “Andrea Doria” (De Agostini, 1984), “I Grimaldi di Monaco” (De Agostini, 1986), “Caterina degli Ospedali” (Camunia, 1987), “Mazzini il riformista” (Ecig, 1992), “Enrico il Navigatore” (Camunia, 1994), “La storia del Brasile” (Ecig, 2000), “Breve storia dei Genovesi” (Laterza, 2001). Altre pubblicazioni sono state dedicate ad aspetti peculiari dell’imprenditoria e dell’armamento in Liguria e alla storia dell’alimentazione e del costume a tavola. La Gatta Turchina e il Gatto Vagabondo, De Ferrari, Genova. Pgg. 64; Formato: 14x19; €13 . |
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TEATRO STABILE TORINO E COMITATO ITALIA 150 LAVORANO INSIEME VERSO IL 2011 QUATTRO APPUNTAMENTI COSTITUIRANNO IL CICLO “TEATRO E STORIA”, CHE SEGNERÀ UNA DELLE TAPPE DI AVVICINAMENTO AL 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA. |
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Torino, 7 maggio 2009 – Parte già dalla stagione 2009/2010 con un ciclo di spettacoli sul rapporto tra teatro e storia il percorso che il Teatro Stabile Torino ha deciso di realizzare, in accordo con il Comitato Italia 150, verso il 2011, anno del 150° anniversario dell’unità d’Italia. La notizia è stata annunciata questa mattina durante la conferenza stampa tenutasi a Torino per la presentazione della prossima stagione teatrale. L’occasione nasce dal lavoro che vede impegnati Tst e Italia 150 per la realizzazione della mostra “Fare gli italiani”, curata da Giovanni De Luna e Walter Barberis, e che rappresenterà uno dei principali appuntamenti di Esperienza Italia, l’evento internazionale che Torino ospiterà dal 17 marzo al 20 novembre 2011. Gli spettacoli proposti costituiranno un ciclo intitolato “Teatro e storia” (curato da Giovanni De Luna) e rappresenteranno un’occasione per riflettere sull’Italia, sui suoi valori e sulla sua recente storia: “Il signore del cane nero” opera di Laura Curino narrerà una storia esemplare del dopoguerra italiano, quella di Enrico Mattei, in occasione del centenario della nascita; “Fratello clandestino” di Mimmo Sorrentino, nato dai racconti dei ragazzi “nuovi italiani” di recente immigrazione; “Il prete giusto” è tratto da un’opera letteraria di Nuto Revelli, portato sul palcoscenico da Marco Pautasso e Vincenzo Gamna: racconta la storia di don Raimondo Viale sacerdote che fece della giustizia la sua ragione di vita; “Terra matta”, produzione del Teatro Stabile di Catania, è tratta dall’autobiografia di un contadino siciliano, Vincenzo Rabato, che ha attraversato lo scorso secolo tra emigrazione, guerre e vita quotidiana. Filo conduttore degli spettacoli sarà la narrazione, modalità teatrale ma anche linguaggio che racconta la storia. I quattro spettacoli sono il preludio di una programmazione speciale, più ampia, che il Teatro Stabile Torino ha allo studio per il 2011 e che costituirà parte integrante di Esperienza Italia. . |
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MILANO. A GIUGNO IL ‘GRAN CONCERTO’ DI CLAUDIO BAGLIONI |
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Milano, 7 maggio 2009 - Il “Gran Concerto - Q. P. G. A. ” di Claudio Baglioni doveva svolgersi al Vigorelli. Ma il Comune ha chiesto all’artista di spostare l’esibizione all’Arena Civica, mantenendo la data del 5 giugno, per celebrare i 200 anni della struttura e inaugurare l’estate milanese. “Credo che l’estate musicale milanese – sottolinea l’assessore ai Grandi Eventi Giovanni Terzi - non potesse avere apertura più prestigiosa del Gran Concerto di Claudio Baglioni. Siamo felici di poter inaugurare la stagione dei live sotto le stelle con questo appuntamento e siamo particolarmente onorati di poter celebrare la lunga storia dell’Arena Civica con uno spettacolo che si preannuncia come uno dei più coinvolgenti e originali del 2009”. La scelta nasce dal desiderio del Comune di festeggiare i 200 anni dell’Arena Civica con quello che, probabilmente, sarà il più importante concerto dell’estate italiana e contemporaneamente di inaugurare la stagione estiva milanese con il primo appuntamento di prestigio di fronte a 30. 000 spettatori. Il “Gran Concerto” di Claudio Baglioni non è un semplice spettacolo musicale. Dopo il film e il romanzo ispirato a Qpga, lo show è concepito come una vera e propria opera moderna, il racconto in musica di un grande amore, cui seguirà un viaggio tra i pezzi storici del repertorio dell’artista. Una formula innovativa e spettacolare con la quale, per la prima volta, è la dimensione live ad anticipare i contenuti di un album ancora inedito: il nuovo doppio cd del musicista che verrà pubblicato dopo l’estate e che sarà possibile scoprire e ascoltare integralmente nell’esecuzione dal vivo. “La proposta del Comune – afferma Ferdinando Salzano di F&p Group, organizzatore della tournèe di Baglioni – non può che incontrare il nostro favore, considerando che i biglietti messi in prevendita stanno andando letteralmente a ruba e la capienza dell’Arena, decisamente superiore a quella del Vigorelli, ci consentirà quindi di accontentare un maggior numero di spettatori”. . |
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UMBRIA JAZZ: PRESENTATA A NEW YORK EDIZIONE 2009 |
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New York, 7 maggio 2009 – “Welcome in Umbria, benvenuti in Umbria”, ha detto Francesco Maria Talò, Console Generale d’Italia a New York, ai giornalisti e al pubblico americano, che l’latro ieri sera hanno affollato come non mai (è stato lo stesso console a sottolinearlo) l’Istituto Italiano di Cultura, dove il presidente Renzo Arbore, il Direttore Artistico Carlo Pagnotta e l’amministratore unico dell’Agenzia di Promozione Turistica dell’Umbria Carlo Pagnotta hanno presentato l’edizione 2009 di “Umbria Jazz”, in una conferenza-stampa che è stata conclusa da un breve e applaudito concerto del pianista Danilo Rea. “Benvenuti in Umbria – ha detto il Console – perché qui, concentrato in questi pochi giorni, c’è un ‘assaggio’ del ‘sistema Umbria’, una regione piccola ma piena di risorse e proposte. Ed oggi presentiamo una manifestazione, che ha fatto del jazz ‘made in Umbria’ un fenomeno mondiale”. “È la prima volta che l’Umbria si presenta sulla scena internazionale, presentando insieme, nella stessa settimana, i suoi festivals più prestigiosi, ‘Umbria Jazz’ e il ‘Festival dei Due Mondi’ – ha affermato Stefano Cimicchi, amministratore unico dell’Azienda di Promozione Turistica dell’Umbria, che ha promosso e curato l’iniziativa umbra a New York -, ed è un fatto importante, perché questi festivals, le tante manifestazioni culturali che si tengono tutto l’anno in Umbria, costituiscono il nostro modo d’intendere la vita, il nostro ‘stile di vita’, la nostra ‘arte di vivere’, ispirata alla gioia nella semplicità, che è rappresentata e veicolata dalla nostra ricca offerta turistica”. “Trentasette anni fa in Italia il jazz era una piccola cosa, e i suoi adepti italiani – ha detto il presidente dell’Associazione Umbria Jazz Renzo Arbore - si concentravano in gran parte sull’imitazione dei maestri americani. Si deve proprio al fondamentale apporto di ‘Umbria Jazz’(che oggi è fra i tre più importanti festivals del mondo), se il jazz è diventato così popolare in Italia e se il jazz italiano è il secondo del mondo, dopo quello americano, provvisto di una sua specificità ed originalità e protagonista della musica mondiale”. Il segreto di Umbria Jazz? Carlo Pagnotta non ha dubbi: una politica di valorizzazione di talenti non ancora scoperti, la contaminazione con generi vicini al jazz, ma soprattutto – ha sottolineato, rivolgendosi in inglese al pubblico, “l’atmosfera unica in cui la manifestazione si svolge, la speciale magia di Perugia e dell’Umbria”. E di questa magia, di questa “atmosfera unica”, mentre su un maxischermo scorrevano immagini dell’Umbria, dei sentieri francescani e delle bellezze turistiche della regione, ha dato un saggio Danilo Rea, eseguendo una composizione originale, che ha citato, rivisitato e mescolato Puccini, Mascagni, Trovaioli, Morricone, De Andrè, “all together, tutto insieme – ha spiegato il pianista al pubblico entusiasta –, in un ‘mix’, che è un omaggio alla grande musica italiana di ieri e di oggi”. . |
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A MILANO IL PRIMO CONCORSO IN RICORDO DEL MUSICISTA CARLO DONIDA LABATI |
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Milano, 7 maggio 2009 - Giovani e musica d’autore. È il binomio a cui si ispira il primo concorso canoro dedicato alla memoria del celebre musicista milanese Carlo Donida Labati, organizzato dall’associazione culturale “La Compagnia di Donida”, con il patrocinio dell’Assessorato allo Sport e Tempo libero. La serata finale si terrà sabato prossimo 9 maggio al teatro Derby. Al vincitore andrà una borsa di studio per frequentare il corso di perfezionamento per autori presso il Cet, il Centro europeo di Toscolano, prestigiosa scuola di musica diretta da Giulio Rapetti, in arte Mogol presidente onorario de “La Compagnia di Donida”. Oggi a Palazzo Marino la presentazione dell’iniziativa con l’assessore allo Sport, Giovani e Tempo libero Alan Rizzi, Monica Bettinelli Donida, nipote del musicista milanese, Maria Grazia Maxia legale dell’associazione e Cesare Cadeo componente della giuria del concorso. “È un grande onore per la città ospitare il Primo concorso dedicato alla memoria di uno stimato autore come Carlo Donida Labati – ha detto l’assessore Rizzi – che con le sue canzoni ha reso famosa Milano in Italia e nel mondo, attraverso le cover di artisti di livello nazionale e internazionale. Questo premio consentirà a giovani musicisti di talento di emergere e, grazie alla borsa di studio, di frequentare la scuola diretta dal grande Mogol”. Nelle parole di Monica Bettinelli Donida il significato dell’iniziativa: “Il Premio Donida è finalizzato a diffondere il ricordo e la testimonianza di mio nonno e a trasmettere messaggi di carattere culturale e artistico che siano di esempio ai giovani - ha detto commossa -. Auspichiamo quindi che da questa iniziativa i giovani traggano un esempio positivo e comprendano l’importanza della musica e dell’arte nella formazione e sviluppo della personalità”. Proprio Mogol sarà al Derby per premiare il vincitore del concorso. Oltre alla borsa di studio, il primo classificato avrà anche la possibilità di vedere pubblicata la propria opera dalla Universal Ricordi srl. Gli altri premi saranno un pianoforte digitale P85 Yamaha e la realizzazione di un video-clip. Tutti i vincitori potranno frequentare un corso in materia di Diritto d’Autore organizzato dalla Compagnia di Donida e tenuto dall’avvocato Maria Grazia Maxia. I finalisti si esibiranno davanti a una giuria composta da Giulio Rapetti Mogol, Francesco Rapetti Mogol, Franco Daldello, Michele Del Vecchio, Beppe Andreetto, Platinette, Mario Lavezzi, Claudia Cotti Zelati, Claudio Bonoldi, Severino Colombo, Oscar Avogadro, Oscar Prudente, Renato Brioschi, Cesare Cadeo, Gianni Pettinati e Ricky Gianco. “La scelta dei partecipanti a questo premio è stata fatta in base alle loro capacità di composizione - ha detto Cesare Cadeo -. A Milano non si organizzano solo grandi eventi, ma anche iniziative più piccole che diffondono la cultura tra i giovani”. A rendere omaggio al Maestro Donida ci saranno Platinette, Ricki Gianco, Mario Lavezzi ed altri nomi prestigiosi della musica italiana. . |
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"L´AQUILA COM´ERA, L´AQUILA COM´È", UNA MOSTRA A MILANO FOTOGRAFIE DAL SISMA PER SOSTENERE IL RECUPERO DEL PATRIMONIO CULTURALE |
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Firenze, 7 maggio 2009 - Viene inaugurata oggi la mostra fotografica “L’aquila come era, l’Aquila com’è”, nell’ambito della fiera“La Campionaria” che si terrà a Milano fino al 10 maggio prossimo. Lo ha reso noto oggi con un comunicato il Ministero dell´Interno accogliendo la proposta di Symbola e Fiera Milano Congressi per organizzare un´esposizione fotografica relativa al patrimonio artistico de L’aquila, finalizzata alla raccolta di fondi per il recupero delle opere d’arte della città colpita dal sisma del 6 aprile scorso. Un immenso patrimonio documentale del Corpo dei Vigili del Fuoco - recita la nota del Ministero - messo a disposizione per non dimenticare e sostenere il recupero di ciò che rappresenta l’identità culturale ed economica della città abruzzese. Su uno spazio di circa 300 mq sarà allestito un percorso di immagini, filmati, testimonianze, reperti “simbolici”, accuratamente selezionati con l’obiettivo di suscitare emozioni e spunti di riflessione sull’evento e sull’impatto enorme che ha avuto sulle genti e sui patrimoni dell’Abruzzo, come la campana della torre crollata della Chiesa di San Bernardino da Siena, Chiesa del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno. Oltre alle foto dei Vigili del Fuoco saranno proiettate - in dissolvenza - alcune immagini provenienti dall’archivio fotografico Carsa Edizioni. La mostra sarà arricchita dal contributo artistico di Ernani Paterra, art director di Wps. L’accademico – conclude la nota del Ministero - ha realizzato una clip dedicata alle rappresentazioni delle chiese prima e dopo il terremoto, sottolineando l’intervento dei Vigili del Fuoco nelle azioni di recupero. In sottofondo un “tappeto musicale” con brani di Wagner e Mendelssohn. . |
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L’OMAGGIO DELLA BASILICATA AL FOTOGRAFO RON GALELLA |
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Potenza, 7 maggio 2009 - L’8 maggio prende il via il programma di iniziative organizzato dal Consiglio regionale della Basilicata per esaltare la fotografia, medium efficace e straordinario capace di documentare, testimoniare ed esprimere l’immaginazione, e per rendere omaggio ad un interprete di tale arte, Ron Galella, un italoamericano che in oltre 50 anni di carriera ha fermato nei suo scatti le icone del cinema e della musica, oltre che importanti personaggi pubblici della seconda metà del ventesimo secolo. Un riconoscimento che il Consiglio regionale, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici, la Soprintendenza per i beni archeologici, l’Università, le Province di Matera e Potenza, e i Comuni di Matera e Muro Lucano, rivolge ad un professionista che ha saputo rappresentare la Basilicata in termini di alta positività. Venerdì 8 maggio, alle ore 11,00 l’artista terrà una lezione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. “Photographing with the Paparazzi Approach - Stili e modalità del lavoro fotografico nella società contemporanea” è il titolo della lezione che sarà introdotta da Pasquale Frascolla, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi della Basilicata. Seguiranno gli interventi di Ferdinando Mirizzi, docente di Antropologia culturale presso l’ateneo lucano, e Prospero De Franchi, presidente del Consiglio regionale della Basilicata. Il giorno successivo, il 9 maggio, alle ore 18,00, verrà inaugurata a Matera “Italian Icons”, una straordinaria panoramica sulla cultura italiana e americana. Fotografie in bianco e nero che riescono a trasmettere il colore emotivo e a documentare l’inafferrabile, che Ron Galella ha dedicato alla Regione Basilicata. La personale, che resterà aperta fino al 7 giugno prossimo, avrà una cornice suggestiva, quella di Palazzo Lanfranchi, sede del Museo Nazionale d´Arte Medievale e Moderna della Basilicata. L’11 maggio, alle ore 12,00, Ron Galella sarà ricevuto dal presidente della Regione, Vito De Filippo, dagli assessori e dal presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi. Nel pomeriggio, alle ore 16,30, ci sarà il conferimento della cittadinanza onoraria a Muro Lucano. Alla manifestazione che si terrà presso gli splendidi locali del Museo archeologico Nazionale di Muro Lucano, saranno presenti il presidente De Franchi, il presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, e il commissario straordinario, Lidia Claudia Cimadomo. Durante la stessa giornata, l’autore presenterà, in anteprima mondiale, la sua ultima fatica, “Viva l´Italia”, un catalogo fotografico dedicato ai talenti italiani ed italoamericani che si sono distinti in tutto il mondo nel campo dell’arte. Sempre, qui, il 12 maggio, alle ore 10,00, l’artista esaminerà i progetti realizzati per il concorso “Muro Lucano un paese da fotografare”, organizzato dal coordinamento delle associazioni culturali del posto. . |
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LENZ RIFRAZIONI XV EDIZIONE MEETING CON I GIOVANI : C0NSEGNACI, BAMBINA, I TUOI OCCHI |
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Parma, 7 maggio 2009 - Lenz Rifrazioni presenta venerdì 8 maggio alle ore 10. 30 al Teatro al Parco, all’interno della Xv edizione del Meeting con i giovani, progetto educativo rivolto agli adolescenti e agli operatori promosso dal Consultorio per adolescenti Spazio Giovani dell’Ausl di Parma, nell’ambito delle attività rivolte alla promozione della salute, l’esito di un progetto artistico formativo integrato realizzato tra febbraio e maggio rivolto ad adolescenti con disabilità psico-fisica, operatori ed insegnanti realizzato con l’Istituto Tecnico Agrario Statale I. T. A. S. “F. Bocchialini” di Parma con direzione e regia di Maria Federica Maestri, direttrice artistica di Lenz Rifrazioni, la co-docenza di Elena Sorbi e Barbara Voghera ed il coordinamento di Barbara Cresci. Il progetto artistico/formativo si innesta sull’opera scenica Consegnaci, bambina, i tuoi occhi (2008), creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, prima trasposizione teatrale assoluta del testo La Ballata di Cappuccetto Rosso di Federico García Lorca (Ugo Guanda Editore 2005), poema in versi scritto nel 1919 dal grande poeta e dramma- turgo spagnolo e rimasto sconosciuto fino a metà degli anni Novanta. Gli interpeti sono Marco Ancona, Maria Grazia Guazzi, Andrea Chierici, Lorenzo Mazzera, Barbara Cresci, Federico Monaco, Luca Di Pietro, Martina Mucio, Luigi D’urso, Alessandro Pattini, Francesca Fonesi, Silvia Pedrozzi, Cecilia Galvani, Davide Tamani, Giuseppe Geroldi, Stefano Teseo. Il testo, ritradotto e adattato per la rappresentazione teatrale, presenta, grazie alla particolare scrittura poetica e alla struttura narrativa, caratteristiche particolarmente stimolanti per la ricostruzione di un paesaggio poetico i cui confini, territoriali e culturali, si spingono alle origini dell´immaginazione e della memoria infantili dell´intera Europa. La rivisitazione della favola dei Grimm, il rimando alla Divina Commedia di Dante, la passione poetica di Lorca costituiscono una potente metafora per una visione contemporanea del mondo reale. All´interno di questa fiaba originale e di grande forza estetica seguiamo il cammino di Cappuccetto Rosso perduta in un bosco oscuro di memoria dantesca, abitato da fiori e farfalle crudeli, esseri mostruosi che vogliono strappare la purezza infantile dei suoi occhi. Ma il cammino trascende la natura prima del corpo per accedere al luogo dell´illuminazione spirituale. Attraverso il bagno santo, l´immersione in un ruscello battesimale, inizia il viaggio di Cappuccetto Rosso nel Paradiso. La sua guida è San Francesco d´Assisi, il "poverello" giullare di Dio, che ama ogni essere del creato: in un rapporto di continui rincorrersi e cercarsi il viaggio prosegue tra sogno e finzione, tra citazioni bibliche e riferimenti danteschi, tra elementi del racconto popolare e suggestioni colte. La scoperta di un mondo sconosciuto e tutt´altro che rassicurante si allea, poeticamente, ad una serie di incontri-visioni che culminano con la santità volgare di San Apapucio Pappagorgia, invenzione lorchiana estremo segno di bruttezza in un luogo - il Paradiso - che dovrebbe contenere essenze di bellezza e spiritualità. Un canto deturpato pieno di immagini e parole sull´abbandono della purezza e la recisione netta dei sogni di poesia e di amore. La selva buia e pericolosa che attrae smarrimento, un Paradiso capovolto abitato da santi sporchi e brutti, divinità pagane e figure mitologiche, una Vergine crocifissa e sottratta alla sua iconografia di bellezza e perfezione, un San Francesco che nel distacco dalla bambina si mostra come identità oscura di tutti gli spiriti irregolari del creato, dopo ver percorso le soglie più sotterrane dell´umano. Il lupo e la lepre, figure mitiche tra favola e tragedia, custodiscono la bambina ritornata nella selva, elevandola a eroina tragica dell´amore in un mondo che né il poeta, né San Francesco, né l´intera umanità potrà mai più raggiungere. Quest’anno il tema del meeting, che si terrà dal 7 al 9 maggio al Teatro al Parco, è "Ridere e piangere: liberi di. " ed è dedicato ai sentimenti. Il comitato scientifico / organizzativo del Meeting con i giovani è composto da Ausl di Parma, Comune di Parma, Provincia di Parma, Università di Parma, Ufficio Scolastico Provinciale di Parma, Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, Associazione “Galleria dei Pensieri”. Il progetto vede la collaborazione di numerosi soggetti della città, dal Centro Antiviolenza alla compagnia teatrale Era Acquario, dal Forum Solidarietà al Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti. Www. Lenzrifrazioni. It . |
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ADUNATA ALPINI: LA TENACIA E IL SACRIFICIO DEI VENETI FURONO DETERMINANTI PER LATINA. AL VIA L’82ESIMA ADUNATA NAZIONALE DEGLI ALPINI DAL 7 AL 10 MAGGIO |
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Venezia, 7 maggio 2009 - “La tenacia, l’onestà e il sacrificio dei veneti trasferitisi a Latina durante il periodo della bonifica hanno contribuito in modo determinante alla rifondazione e alla crescita di quella città. ” Commenta così Elena Donazzan, assessore alla Protezione civile, la scelta della città di Latina per la 82ª Adunata Nazionale degli Alpini, in programma dal 7 al 10 maggio, e aggiunge: “Durante il periodo della bonifica, in quella città arrivarono circa tremila famiglie, quasi trentamila persone, di cui la metà di origine veneta. ” “La storia dei veneti emigrati nell’agropontino - sottolinea l’assessore - trova un elemento conduttore di aggregazione e di mantenimento dei legami con la Regione di origine nella fondazione della locale associazione dei veneti che da anni opera per sviluppare i rapporti con il Veneto”. “L’adunata degli alpini - prosegue Donazzan - si presenta pertanto come un’importante occasione per rafforzare i legami e siglare un ulteriore patto di gemellaggio. ” L’assessore ricorda quindi come: “L’adunata è stata ospitata per due volte negli ultimi anni dalla Regione del Veneto e ha portato nei territori del Monte Grappa e del Monte Ortigara quasi settecentomila persone con l’apporto della Protezione civile che è risultato strategico e essenziale per l’organizzazione dell’evento. ” Donazzan sottolinea poi: “l’adunata sarà per me un appuntamento immancabile come da tantissimi anni, ma chi non potrà recarsi a Latina avrà comunque l’opportunità di sentirsi partecipe con una diretta televisiva su Rete Veneta. Tutta la manifestazione verrà infatti ripresa, sarà raccontato il gemellaggio ideale tra Borgo Grappa (Latina) e il Monte Grappa, si parlerà del programma della manifestazione e del ruolo svolto dalla Protezione civile sia in fase di preparazione dell’evento che di svolgimento concreto dell’iniziativa. ” “Le informazioni sulle iniziative di Protezione civile - conclude l’assessore - saranno diffuse pure attraverso strumenti della rete internet e in particolare collegandosi a www. Bassanonet. It mutuando l’esperienza positiva dell’anno precedente a Bassano. ” . |
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