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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Giugno 2009
E’ CLAUDIO PAPPAIANNI, GIORNALISTA DELL’ESPRESSO, IL VINCITORE ASSOLUTO DEL 1° CONCORSO INTERNAZIONALE “GIORNALISTI DEL MEDITERRANEO”.  
 
 Bari, 4 giugno 2009 - Il premio, alla sua prima edizione, è stato organizzato dall’Associazione Culturale “Terra del Mediterraneo. Arte, Cultura e Comunicazione”, in partnership con l’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia e con Sec Mediterranea. I vincitori per le sette sezioni sono, invece, Sandra Nobre Lanca Lopes per la rivista portoghese “Tabu” - sezione “Tutela dei Minori”; Emiliano Bos per la rivista geopolitica “East” - sezione “Politica Internazionale”; Stefani Bizzarri per la rivista “Narcomafie”- sezione “Ecomafie e Pubblica Sicurezza”; Marco Loro per la rivista “Luce” - sezione economia “Vincenzo Fragassi”; Marco Merola per il settimanale “Oggi” - sezione “Mediterraneo”; dall’Albania Elsa Demo per il quotidiano “Shekulli” - sezione “Papa Wojtyla” e Domenico Cangemi della Rai di Palermo per la sezione “Anso”. Menzioni Speciali per: Lorenzo Trombetta (La Stampa), Medaglia di Bronzo del Presidente della Repubblica; Mauro Denigris (Antenna Sud), Medaglia di Bronzo del Presidente del Senato; Lucilla Aglioti (Rai Educational), Medaglia di Bronzo del Presidente della Camera; Loredana Pianta (Rete 7) e Corrada Onorifico (Napoli Tv News), Scultura di Bronzo dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia; Accursio Soldano (Tele Radio Sciacca), Premio Giuria; Angelo Saso (Rai News 24), menzione speciale “Provincia di Bari”; Massimo Fiorillo (Avvenire), menzione speciale “Città di Bari”; Giovanni Longo (Epolis Bari), Alto Riconoscimento della Presidenza del Parlamento del Mediterraneo; Francesco De Leo (Il Riformista), Alto Riconoscimento dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo; Giuseppe D’onchia (Tele Gela Color), Menzione Speciale “Terra del Mediterraneo”. “L’idea di dar vita a questo concorso giornalistico - spiega Tommaso Forte, giornalista e ideatore dell’evento - nasce dalla volontà di porre a confronto i giornalisti dei paesi del Mediterraneo. L’evento costituisce senz’altro un trampolino di lancio a livello non solo nazionale, ma anche e, soprattutto, internazionale per tutti gli operatori della comunicazione. Inoltre, il successo della prima edizione, unica nel Mezzogiorno d’Italia dimostra la forte progettualità dell’evento ma anche la volontà di intraprendere e promuovere le diverse culture del Mediterraneo”. “La massiccia adesione a questa prima edizione – aggiunge Lino Patruno, presidente di giuria - del nostro premio è un incoraggiamento a continuare a lavorare per un Mediterraneo che sia ancora la culla comune di una comune civiltà. Un mare che anche gli articoli e i servizi tv o on line che ci sono giunti da ogni dove hanno descritto come focolaio non solo di volontà di pace ma anche di tensioni, verso le quali la stampa può avere il compito di testimonianza ma anche di impegno civile a trovare ciò che unisce più che ciò che divide. Anche in questo, mi sembra, la funzione del nostro premio”. Nel corso della serata verranno consegnati anche i premi alla carriera “Caravella del Mediterraneo 2009” che, quest’anno, andranno a Maurizio Belpietro (direttore del settimanale Panorama), Carlo Bollino (direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”), Diego Minuti (direttore di Ansamed). La Giuria è composta da Lino Patruno, editorialista de La Gazzetta del Mezzogiorno, Francesco Strippoli, del Corriere del Mezzogiorno, Nello Mongelli, direttore del quotidiano Barisera, Patrizia Camassa, di Teleregione, Michele Dell’edera, direttore agenzia Zeroventiquattro. It, Nicola e Saverio Fragassi, de La Gazzetta del Mezzogiorno, Bernardo Notarangelo, dirigente Servizio Mediterraneo della Regione Puglia e Ileana Inglese di Europuglia. .  
   
   
DATI DELL’OSSERVATORIO STAMPA FCP RELATIVI AL PERIODO GENNAIO -APRILE 2009 RAFFRONTATI AL PERIODO GENNAIO-APRILE 2008.  
 
Milano, 4 giugno 2009 - Il fatturato pubblicitario del mezzo stampa in generale ha registrato nel mese di aprile 2009 un andamento in flessione rispetto allo stesso mese del 2008 (-26%). Questo dato è la conseguenza di andamenti diversi all’interno dei mezzi stampa rilevati. I Quotidiani in generale hanno registrato una diminuzione di fatturato del -23% ed una diminuzione degli spazi del -9%. La tipologia Commerciale nazionale ha registrato un - 27% a fatturato ed un -2% a spazio. La tipologia Di Servizio ha visto un -25% a fatturato e un -9% a spazio. La tipologia Rubricata ha segnato un calo del -10% a fatturato e del -13% a spazio. La pubblicità Commerciale locale ha ottenuto un -18% a fatturato ed un -10% a spazio. I Quotidiani a pagamento hanno registrato un andamento simile a quello dei quotidiani in generale. I quotidiani Free Press hanno segnato andamenti in calo a fatturato (- 31%) e a spazio (-19%). Diminuisce del -33% il fatturato della commerciale nazionale e del -26% quello della locale, mentre gli spazi registrano un andamento rispettivamente del (-22%) e del (-16%). I Periodici in generale hanno registrato un fatturato in diminuzione rispetto allo stesso mese del 2008 (- 31%) ed un calo degli spazi (- 24%). I Settimanali hanno ottenuto delle variazioni negative sia a fatturato (- 32%) sia a spazio (- 24 %). Per i Mensili si registra una diminuzione di fatturato del -30% e un calo degli spazi - 25%. Le Altre Periodicità hanno riportato una flessione sia del fatturato (-16%) che dello spazio (- 23%). Rispetto ai dati progressivi del mese di marzo 2009 i quotidiani presentano mediamente una situazione stazionaria. Tra le testate periodiche si registra un lieve miglioramento dei settimanali. .  
   
   
SI DEVE CHIEDERE PIU’ RESPONSABILITA’ AI CREATIVI. ALLA TRIENNALE DI MILANO, PUBBLICITA’ PROGRESSO PONE LE BASI DI UN MANIFESTO COLLETTIVO SULLA CREATIVITA’ RESPONSABILE .  
 
Milano, 4 giugno 2009 - “Design, Architettura, Urbanistica e Qualità della vita” è il tema dell’incontro promosso da Fondazione Pubblicità Progresso e da La Triennale che si terrà il 4 giugno in Viale Alemagna dalle 18:00 alle 20:30. In questa occasione la Fondazione Pubblicità Progresso lancerà le basi per un “manifesto” con i principi della Creatività Responsabile, proponendone una costruzione condivisa e partecipata tramite il web 2. 0 tra professionisti, intellettuali, studiosi e la società civile. I contributi, raccolti nello spazio messo a disposizione sul sito della Fondazione, www. Pubblicitaprogresso. Org, costituiranno il nucleo centrale di una pubblicazione che sarà presentata il 27 ottobre a Milano in occasione della Quinta Conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale di Pubblicità Progresso. All’incontro del 4 giugno parteciperanno il presidente de La Triennale di Milano, Davide Rampello e il presidente della Fondazione Pubblicità Progresso Alberto Contri. Interverranno inoltre il designer e architetto Michele De Lucchi, il direttore dell’istituto di ricerca Aaster e consulente del Cnel, Aldo Bonomi e il communication strategist in Globiz, Till Neuburg. Interverrà inoltre la responsabile sostenibilità Eni, Sabina Ratti. L’obiettivo è analizzare l’impatto che le scelte progettuali di urbanisti, designer, comunicatori hanno sulla vita quotidiana delle persone. Quali le conseguenze, per esempio, di un’architettura o di un progetto urbanistico che ponga il “ben-essere” dell’uomo al centro del proprio operare? Quali devono essere i valori che guidano un creativo? Creatività, responsabilità e qualità della vita saranno i termini chiave di un dibattito che cercherà di mettere a fuoco le conseguenze prodotte, consapevolmente o meno, da chi crea progetti in grado di influenzare il modo di abitare o di consumare beni e servizi. Partendo anche da esempi concreti, come il ponte di Calatrava a Venezia, intransitabile da carrozzine di bambini e disabili, il palazzo dell’Institute du Monde Arabe a Parigi, la cui facciata semovente è sempre ferma per i troppi costi di energia e manutenzione, i quartieri Zen di Palermo e S. Paolo di Bari, invivibili per la mancanza di servizi e connessioni con la città, le campagne bocciate dall´Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria perchè troppo violente, offensive per la dignità della persona, o per i sentimenti religiosi di qualsiasi tipo. L’evento rientra nel più ampio programma interdisciplinare “Think Up! La creatività responsabile per un futuro di valore” cartellone di eventi promosso dalla Fondazione Pubblicità Progresso, che vede - tra le numerose iniziative in programma da aprile ad ottobre - un susseguirsi di appuntamenti in collaborazione con le principali università italiane e con enti e istituzioni di grande prestigio. Il calendario è a disposizione su: www. Pubblicitaprogresso. Org .  
   
   
CONCORSO DI IDEE SULLA DONAZIONE DI SANGUE "RED SUBMARINE!", IERI LA PREMIAZIONE DEI NOVE PROGETTI MIGLIORI. "PRIMO ASSOLUTO" IL VIDEOCLIP REALIZZATO DAL GRUPPO CREATIVO IV A DELL´ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE "A. VOLTA" DI BORGONOVO VAL TIDONE (PIACENZA)  
 
Bologna, 4 giugno 2009 - Tanti modi diversi – tutti creativi, dinamici – per “veicolare” in un videoclip un messaggio di solidarietà. Fatto da giovani per i giovani. Per la giuria del concorso di idee sulla donazione di sangue “Red Submarine!”, rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti superiori dell’Emilia-romagna, non è stato semplice scremare i 143 progetti inviati, selezionare i nove vincitori (uno per ogni provincia) e, tra questi, individuare il “primo assoluto”, quello presentato dal Gruppo Creativo Iv A dell’Istituto tecnico commerciale “A. Volta” di Borgonovo Val Tidone (Piacenza). Numerosi gli studenti presenti stamani alla cerimonia di premiazione, inaugurata dal direttore dell’Agenzia informazione e ufficio stampa della Giunta regionale Roberto Franchini, con interventi degli assessori Giovanni Sedioli (Scuola) e Giovanni Bissoni (Politiche per la salute). Ai vincitori è stata consegnata una videocamera con l’invito a usarla per portare avanti l’esperienza di regia. Il videoclip del “primo assoluto” sarà programmato in 120 sale cinematografiche dell’Emilia-romagna. “Queste occasioni servono per dimostrare a tutti ciò che la scuola è capace di fare – ha sottolineato l’assessore Sedioli – . L’iniziativa è particolarmente apprezzabile, perché la donazione è un atto di solidarietà, di partecipazione alla società in cui si vive. Interessante anche la modalità: questi video sono un messaggio tra pari, i ragazzi parlano ad altri ragazzi, e questo rafforza il senso di quanto di intende comunicare”. Un’iniziativa estremamente importante “per mantenere e accrescere questa grande tradizione di donatori che l’Emilia-romagna possiede – ha ribadito l’assessore Bissoni – , affiancando agli adulti le giovani generazioni. Mediamente, in una regione come l’Emilia-romagna, ogni anno si fanno circa un milione di ricoveri in ospedale. Molti di questi – interventi chirurgici, trapianti, cure palliative – sarebbero impossibili senza la disponibilità di sangue”. Il concorso, organizzato da Regione (assessorati Scuola e Politiche per la salute), Ufficio scolastico regionale Emilia-romagna, Avis, Fidas/advs, ha visto la partecipazione di 221 studenti provenienti dalle diverse scuole superiori che hanno presentato 143 progetti. L’attore Neri Marcorè, che non ha potuto essere presente stamani per impegni di lavoro, ha voluto comunque assicurare la propria disponibilità come testimonial per le prossime edizioni del concorso. I nove progetti premiati e il primo assoluto I nove progetti premiati sono stati realizzati da Marco Mandia, V Liceo scientifico/Liceo classico “Rambaldi-valeriani” di Imola (Bologna); Silvia Flamigni, Iv A Igea Istituto tecnico commerciale “Matteucci” di Forlì (Forlì-cesena); Gruppo Creativo, Iv P Istituto professionale per l’industria e l’artigianato “F. Lli Taddia” di Cento (Ferrara); Giuseppe Federzoni, V G Liceo scientifico “A. Tassoni” di Modena; primo assoluto, Gruppo Creativo Iv A Istituto tecnico commerciale “A. Volta” di Borgonovo Val Tidone (Piacenza); Gruppo Creativo Iv B Istituto d’arte “P. Toschi” di Parma; classe Iv A Istituto tecnico agrario “L. Perdisa” di Ravenna; Gruppo Creativo V Liceo della comunicazione “S. Gregorio Magno” di Sant’ilario D’enza (Reggio Emilia); Matteo Galli Iv A Liceo classico-psicopedagogico “G. Cesare-m. Valgimigli” di Rimini. /cv Per scaricare il filmato con tutti i videoclip dei premiati bisogna cliccare sul link qui sotto e salvare la cartella “redsubmarine. Zip”. Una volta scaricata, occorre aprire la cartella ed estrarre il file del filmato (formato mpg). Il filmato è visionabile con i principali player per video. Www. Regione. Emilia-romagna. It/web_gest/download/2009/redsubmarine. Zip .  
   
   
FESTIVAL INTERNAZIONALE ALLA MIGLIOR SCENEGGIATURA " PREMIO SERGIO AMIDEI" 28A EDIZIONE  
 
 Gorizia, 4 giugno 2009 - Sarà consegnato a Paul Schrader – a Gorizia assieme alla moglie Mary Beth Hurt - il Premio all’Opera d’Autore 2009. Attribuito a grandi autori che si sono cimentati nel cinema e nell’immagine, che hanno saputo distinguersi come artisti completi con una particolare attenzione nell’ambito della scrittura, della sceneggiatura e della narrazione, il Premio all’Opera d’Autore rappresenta uno dei momenti più importanti del Premio Amidei in quanto riconoscimento a figure cinematografiche che hanno saputo comprendere ed interpretare l’arte così come la vita, traducendo in immagini il senso profondo dell’umana esistenza. Un riconoscimento carico di intensità che - in occasione dell’edizione 2009 - si arricchisce di un ulteriore importante significato celebrando l’opera di un artista che ha raggiunto risultati straordinari nel campo non solo della sceneggiatura, ma della critica così come nella regia. Organizzato dal Comune di Gorizia - Parco Culturale e dalla Associazione di cultura cinematografica " Sergio Amidei" in collaborazione con il Dams (discipline arte musica spettacolo) di Gorizia - Università degli studi di Udine e con il contributo della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, Fondazione Cassa di Risparmio e l´Assessorato alla cultura della Provincia di Gorizia, il Festival Internazionale alla Miglior Sceneggiatura Premio Sergio Amidei ha premiato nelle scorse edizioni Fabio Carpi, Abbas Kiarostami, Bernard Tavernier, Ken Loach, Wim Wenders, Edgar Reitz, Giuliano Montaldo e Miklòs Jancsò e ora Paul Schrader, una figura straordinaria del cinema americano, un intellettuale originale e brillante che ha scritto alcune tra le pagine più intense del cinema statunitense. Noto come sceneggiatore di alcuni dei più importanti film di Martin Scorsese quali Taxi Driver e Toro scatenato, Schrader ha dato prova del suo eclettico dinamismo firmando la regia di alcuni capolavori dagli anni Ottanta a oggi come American Gigolo, Il bacio della pantera e Affliction. E’ stato inoltre critico cinematografico e teorico del cinema, il che ha permesso di collegarne l’attività alle forme varie della scrittura cinematografica che il Premio divulga. Il Premio all’Opera d’Autore a Schrader sarà anche e soprattutto un’imperdibile occasione per approfondire la sua opera attraverso un’attenta retrospettiva monografica dei film sceneggiati, diretti e persino recensiti. Sarà questa una chance per vedere e rivedere alcuni masterpieces del cinema di tutti i tempi - su cui Schrader ha lavorato come critico e teorico - tra cui Pickpocket di Bresson, e altri film di maestri del cinema europeo. Le tante proposte legate a Schrader, però, non finiscono qui. Nel corso del festival infatti verrà presentata la pubblicazione La Luce Della Scrittura. Schrader Critico, Sceneggiatore, Regista a cura di Roy Menarini. Un’opera monografica dedicata all’autore americano per conoscere la sua opera, comprendere la sua poetica e – motivazione che ha reso necessario un lavoro di ricerca documentaristica ed iconografica così importante – colmare la quasi totale assenza nell’editoria italiana di opere dedicate ad uno dei maggiori maestri del cinema di sempre. Per la prima volta, nel volume, verranno pubblicate (in doppia lingua, inglese e italiano) le recensioni di Paul Schrader all’epoca della sua attività critica. Si tratta di un’occasione unica per scoprire l’apprendistato di uno dei cineasti più appassionati di storia del cinema e più innamorati del cinema del passato. Nel libro, inoltre, saggi dei maggiori studiosi italiani dell’opera di Schrader. Schrader sarà dunque a Gorizia nelle giornate dell’Amidei per ritirare il premio ma anche per offrire al pubblico un importante momento – pressoché unico – di confronto e discussione nel corso di dibattiti e conferenze ancora una volta legate al mondo della scrittura cinematografica. Si conferma in questo modo il ruolo prezioso dell’Amidei nel panorama italiano per parlare di sceneggiatura e non solo con grandi nomi, professionisti del settore, critici e semplici appassionati. Dieci giorni di puro cinema lontano dai falsi clamori. Parco Coronini Cronberg Gorizia - Palazzo del Cinema Gorizia giovedì 16 luglio > sabato 25 luglio 2009 .  
   
   
EAVE 2 - 2009 MILANO INCONTRA LA MIGLIORE PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA EUROPEA MILANO, 7 - 15 GIUGNO 2009 - LUGANO, 10 GIUGNO 2009  
 
Milano, 4 giugno 2009 - L’agenzia per il Cinema a Milano, associazione presieduta da Lionello Cerri, che raggruppa dal 2007 oltre un centinaio di operatori del settore dell’audiovisivo con lo scopo di promuovere attività e programmi per valorizzare le iniziative cinematografiche nel territorio milanese, ha ritenuto un’opportunità interessante invitare Eave (European Audiovisual Entrepreneurs) - programma di formazione professionale per produttori europei finanziato dal Programma Media - a realizzare nel capoluogo lombardo il secondo Workshop 2009. Dal 7 al 15 giugno Milano ospiterà infatti 51 produttori e 15 sceneggiatori provenienti da 27 paesi europei iscritti al secondo workshop Eave, uno dei più accreditati programmi di formazione per produttori europei, incentrato sui temi del finanziamento, della co-produzione, della negoziazione e sugli aspetti legali. Obiettivo di questo programma non è solo quello di aumentare in modo rilevante le competenze e la specializzazione dei produttori di cinema e dell’audiovisivo, ma anche di creare un network di competenze e relazioni tra i partecipanti, gli esperti, le istituzioni e le risorse del territorio ospitante. Alan Fountain, direttore generale di Eave, definisce infatti il programma Eave come “un’occasione d’incontro, un laboratorio molto fruttuoso”, da cui molti progetti e collaborazioni tra paesi diversi hanno preso l’avvio. Vale la pena ricordare almeno due famose opere cinematografiche europee d’autore nate anche grazie ad Eave : 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni di Cristian Mungiu e L´ultimo re di Scozia di Kevin Macdonald. Al fine di estendere questa significativa opportunità anche agli operatori della città ospitante, sono state previste, in collaborazione con Agenzia per il Cinema a Milano, delle “Sessioni aperte” della durata di 90 minuti l’una, per un totale di 25 ore di formazione, che si svolgeranno presso l’Ata Hotel Quark di via Lampedusa 11/A. Nel corso di queste sessioni saranno approfonditi alcuni temi fondamentali per la produzione cinematografica, come per esempio il rapporto tra i programmi Media e il settore audiovisivo in Italia (Giuseppe Massaro), il Tax Credit Italiano (Mario La Torre e Gian Marco Committeri), gli aspetti legali (Roberto Olla) e finanziari (Linda Beath) della coproduzione, gli strumenti del marketing, i cambiamenti dell’industria cinematografica e le nuove vie distributive (Thomas Mai) e sviluppo progetti italiani e Programma Media (Rickard Olsson). Una particolare attenzione sara quindi dedicata anche ai temi della negoziazione (Dorothy Viljoen), del packaging (Linda Beath), del futuro del cinema e delle vie alternative alla distribuzione tradizionale (Michel Reilhac). Una sessione speciale sarà per la prima volta dedicata al Cinema per ragazzi (Eva Schwarzwald). 2 le proiezioni e relativi Case Studies: North Face di Philipp Stölzl (Locarno 2008, vincitore di 3 Lola) cui seguirà un approfondimento sull’ideazione, la produzione e la post produzione del film a cura del produttore Danny Krausz e The Age of stupid di Franny Armstrong, un documentario sul tema del riscaldamento globale, il cui fund raising tra la gente (1 milione di dollari) sarà analizzato dalla produttrice Lizzie Gillet. Lunedì 8 giugno, presso Palazzo Turati di via Meravigli 9/b, sede della Camera di Commercio di Milano, dalle 17. 15 alle 19. 15, si svolgerà il Panel Italiano: in questa occasione, i responsabili di alcune delle Film Commission italiane e dei Fondi regionali di sostegno (Piemonte, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia e Sicilia), illustreranno le proprie linee guida e analizzeranno le opportunità di co-produzione attualmente disponibili nel loro territorio. Mercoledì 10 giugno, si svolgerà a Lugano il Mini Eave Ticino, un ulteriore momento di approfondimento in collaborazione con la città di Lugano, il Canton Ticino e con il Cisa (Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive Pio Bordoni). Presso quest’ultimo, a partire dalle ore 10. 30, si terranno infatti alcune sessioni di lavoro incentrate sui temi del finanziamento dei film (Linda Beath) e dei documentari (Sylvia Stevens), del pitching (Sibylle Kurz) e della co-produzione tra Italia e Svizzera (Franco Bocca Gelsi ed Enzo Porcelli). Nel pomeriggio, alle ore 17. 30, presso il Palazzo dei Congressi di Lugano l’attenzione si sposterà sulle azioni promosse in Svizzera per il sostegno alle coproduzioni europee con la partecipazione di alcune delle più significative realtà locali impegnate su questo fronte, tra cui segnaliamo: l’Apice (Associazione Produttori della Svizzera italiana), il Festival del Film di Locarno e la Rsi (Radiotelevisione Svizzera). I workshop si svolgeranno in lingua inglese, mentre per il Panel Italiano (8 giugno) e per quello di Lugano (10 giugno) è prevista la traduzione simultanea inglese/italiano/inglese. Il costo di partecipazione alle sessioni aperte, per un totale di 25 ore è : ü 50 euro per gli iscritti all’Agenzia per il cinema a Milano ü 150 euro per i non iscritti. Le richieste di iscrizione, accompagnate da breve curriculum, vanno indirizzate a: eave@agenziacinemamilano. It. Il programma dettagliato delle sessioni aperte e le modalità di iscrizione e partecipazione sono a disposizione su: www. Eave. Org e www. Agenziacinemamilano. It. .  
   
   
“FILMARE UN EVENTO”: WORKSHOP CINEMATOGRAFICO SUL FESTIVAL DI ARTISTI DI STRADA “CASTELLARTE” A CAPOCASTELLO (MERCOGLIANO-AVELLINO) UN CORSO CON ESPERTI DI FAMA NAZIONALE NUOVI FILMAKERS CRESCONO IN IRPINIA CAPOCASTELLO  
 
 (Mercogliano – Avellino), 4 giugno 2009 - “Filmare un evento”: un workshop cinematografico con esperti di fama nazionale che dall’11 giugno a Capocastello (Mercogliano) si svilupperà intorno alla manifestazione Castellarte, il Festival di artisti di strada che si svolgerà dal 24 al 26 luglio, in un percorso pratico, teorico, seminariale e di montaggio che si svolgerà a Capocastello. “Filmare un evento” è un vero e proprio corso di iniziazione e approfondimento delle tecniche di ripresa audio-video, un seminario-laboratorio che mira ad approfondire poetiche e pratiche dell’attività di filmaker in percorsi di sguardo e di ascolto tra le persone ed i luoghi nei quali si svolge l’evento Castellarte. Un corso pensato come un’opera aperta, un contenitore vivo di sguardi sul territorio che ospita l’evento, promosso da Area Videosorvegliata – Evoluzioni audiovisive con l’Associazione Castellarte, in collaborazione con Regione Campania, Comune di Mercogliano, Università di Salerno, Università di Messina, Fondazione La Colombaia, Scuola di Etnografia Visiva, Quaderni di Cinemasud, Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata, Kyklops videocreatività, Lugega Films e Terra di Cinema. Le visioni sulla realtà del Festival saranno percepite come un movimento centrifugo che provi ad intercettare storie satelliti intorno all’orbita di Castellarte. L’intenzione è quella di promuovere una ricognizione visiva intorno al Festival, circumnavigando l’evento, per provare a collocarsi con il proprio corpo e con la macchina da presa in un raggio di azione lungo il quale si stabiliscono relazioni e legami con Castellarte, per favorire la costruzione di uno sguardo collettivo sulla realtà del Festival. Il corso vedrà tra i protagonisti Carlo Preziosi, ideatore e curatore del workshop, assistente alla cattedra di Antropologia Culturale dell’Università di Salerno, Francesco Festa, professore ordinario per il settore scientifico Mdea01 e docente di Antropologia Culturale, Storia delle Tradizioni Popolari e Antropologia Visiva presso l’Università degli Studi di Messina, Vincenzo Esposito, ricercatore presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Salerno, Gabriele Calmieri, che nella sua carriera è stato assistente di Luchino Visconti, Leonardo Di Costanzo, regista e documentarista, Paolo Speranza, direttore del periodico “Quaderni di Cinemasud”, Gaia Adducchio, esperta in sviluppo e finanziamento dei progetti audiovisivi, Gianni Papa, Angelo Penna e Carmine Masiello, videoperformer di Avellino. Alla fine del workshop, i partecipanti produrranno un cortometraggio finale che sarà materiale di proiezione per un dopo festival cinematografico appositamente organizzato dall’Associazione Castellarte, durante il quale saranno premiati i cortometraggi elaboratori dai filmakers durante il workshop. Al termine del percorso saranno rilasciati attestati di partecipazione. Le iscrizioni saranno chiuse il 6 giugno. Www. Castellarte. Org .  
   
   
FLOWER FILM FESTIVAL RASSEGNA CONCORSO INTERNAZIONALE DI CINEMA DEDICATO AI TEMI DELLA NATURA, DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO IN TUTTE LE SUE FORME ED ESPRESSIONI.  
 
 Assisi, 4 giugno 2009 - Sarà la città di Assisi, dal 1 al 5 luglio 2009, il grande schermo ideale del Flower Film Festival, la Rassegna Cinematografica Internazionale dedicata ai mille volti della natura e ai suoi abitanti. Ideato e promosso da Barbara Cannata, presidente dell´Associazione Palladium Productions, il Flower Film Festival rappresenta una preziosa occasione di riflessione, di approfondimento e di confronto sul rapporto uomo-natura, sulla salvaguardia dell’ambiente, e su modelli di vita più consapevoli ed ecosostenibili. Utilizzando il linguaggio universale delle immagini e dell’arte, l’unico in grado di emozionare, catturare, coinvolgere e allo stesso tempo far riflettere, il Festival, giunto alla sua terza edizione, guiderà il pubblico di appassionati, sempre più numeroso, alla scoperta delle meraviglie del nostro pianeta attraverso una folgorante carrellata di proiezioni e numerosi workshop e laboratori. Una decina saranno i film in concorso, presentati da autori emergenti e selezionati accuratamente da Mazzino Montinari, responsabile della sezione cinema del Festival, che avranno come tema centrale l’ambiente inteso in un’accezione di ampio respiro e in stretta relazione con tematiche sociali, culturali e morali di grande attualità. Oltre al concorso cinematografico, il Flower Film Festival vedrà rassegne di film e documentari senza distinzioni di genere, alcuni focus su autori e temi, e premi alla carriera a registi e, più in generale, a personalità del cinema che abbiano saputo far riflettere con la macchina da presa sul mondo contemporaneo, sui paesaggi naturali ed esistenziali. Uno spazio sempre maggiore verrà dedicato, all’interno del Festival, all’arte, sia attraverso installazioni permanenti a cura di Cinzia Verni, sia attraverso la sezione “En Regarde…”, rassegna di cortometraggi sulle forme dell’arte a cura di Paolo Spirito. Numerose saranno, inoltre, le proposte che impreziosiranno il cartellone di eventi dell’edizione 2009 del Festival e che offriranno al pubblico presente la possibilità di essere protagonista diretto del Flower Film Festival, animando di nuove forme, colori e suoni le strade e le piazza della città di Assisi, che con le sue suggestioni paesaggistiche e storico-culturali rappresenta il “cuore verde dell’Italia” ed esprime il concetto di “Anima Mundi” collimando perfettamente con i presupposti della manifestazione. Attraverso gli incontri, i giochi e i seminari/dibattito organizzati con il contributo del Corpo Forestale dello Stato e di Green Cross International, l’Associazione Palladium Production intende sensibilizzare adulti e bambini sui temi della sostenibilità, della tutela ambientale e della biodiversità. Le degustazioni sensoriali di vini italiani e di prodotti tipici della filiera agro-alimentare del nostro territorio, la proiezione di filmati sul turismo culturale, ambientale ed enogastronomico e sulle “Vacanze degli Italiani dagli anni 50 agli anni ’70” a cura di Rai Teche, offriranno un interessante spunto di riflessione sull’importanza di un rapporto equilibrato dell’uomo con la natura, intesa come una vera e propria filosofia di vita. Sarà un continuo rimandarsi tra immagine e realtà, il tutto reso ancor più magico dai meravigliosi concerti ed arrangiamenti per musiche da film della Palladium Cinema Orchestra, composta da musicisti appassionati e di fama. Www. Flowerfilmfestival. It .  
   
   
ROMA SI LIBRA FESTA DELL’EDITORIA ROMANA  
 
 Roma, 4 giugno 2009 - E’ dedicata all’editoria romana la prima edizione di “Roma si libra. Festa dell’editoria romana”, promossa dalla Federlazio con il sostegno della Regione Lazio, della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Roma, con la collaborazione di Promoroma (Azienda Speciale Cciaa Roma) e con il Patrocinio dell’Unesco. L’iniziativa è stata presentata il 29 maggio nel corso di una conferenza stampa, presso la l’Aula del Consiglio della Cciaa Roma, alla quale sono intervenuti l’Assessore alle Politiche Culturali della Regione Lazio Giulia Rodano, della Provincia di Roma Cecilia D’elia e del Comune di Roma Umberto Croppi, il Direttore Generale di Promoroma Roberto Novelli, il Presidente di Federlazio Editoria Enrico Iacometti, il Vicedirettore Generale della Federlazio Luciano Mocci. Roma si libra si svolgerà dal 27 giugno al 5 luglio in Piazza del Popolo, nel salotto più bello della città eccezionalmente concesso nella sua interezza. Nove giorni per conoscere da vicino una realtà fortemente in espansione sul territorio e che sarà rappresentata da oltre 50 stand e ospiti di grande livello. Le tensostrutture apriranno al pubblico dalle ore 18 alle 23, la piazza verrà animata da una serie di eventi - tavole rotonde, reading, incontri, dibattiti – con protagonisti alcuni tra i più importanti editori, scrittori, giornalisti, esponenti delle istituzioni pubbliche e della cultura, nonché personaggi del mondo dello spettacolo. Hanno dato la loro adesione, tra gli altri, Massimo Carlotto, Angelo Guglielmi, Linda Ferri, Valerio Massimo Manfredi, Piera Degli Esposti, Marina Ripa di Meana, Livia Turco, Moni Ovadia, Roberta Angelini, Yahya Pallavicini, Carla Cucchiarelli, Isabella Rauti, Vincenzo Mastronardi, Franco Ferrarotti, Andrea Frediani. Oltre 50 appuntamenti già confermati in calendario e ospitati all’interno di tre grandi spazi organizzati nella piazza dai soggetti promotori della kermesse. Sarà inoltre allestita una grande libreria gestita dall’A. Li. (Associazione Librai di Roma e Provincia), per accogliere altre decine di piccoli e medi editori che hanno reso fiorente negli anni questo settore. Ci sarà spazio anche per i piccoli lettori per i quali l’Istituto Biblioteche di Roma gestirà una zona ad hoc, lo Spazio Bambini, dove i giovani visitatori saranno intrattenuti con letture, spettacoli e giochi. L’organizzazione Bibliotecaria della Regione Lazio gestirà uno spazio dedicato alle attività dei sistemi bibliotecari ed al ruolo di centro culturale svolto dalla biblioteche regionali. Sono coinvolte, inoltre, grazie all’impegno mirato di Promoroma, anche numerose Accademie e Istituzioni Culturali straniere che parteciperanno con eventi di arte, musica e letteratura dando così un respiro internazionale alla manifestazione. Dal gusto per la lettura a quello degli alimenti tipici del territorio laziale. L’arsial (l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’innovazione dell’Agricoltura del Lazio), attraverso l’Enoteca regionale Palatium, appronterà infatti un centro di degustazione per deliziare i visitatori con assaggi dei prodotti caratteristici della regione e ricordare le potenzialità del territorio a tutte le latitudini. La manifestazione Roma si libra nasce da un antefatto: la crescita e il rafforzamento della produzione editoriale della capitale e della regione. Nel Lazio sono presenti 907 case editrici mentre in un confronto puramente numerico Roma sopravanza Milano nel numero di case editrici “censite” (788 contro 782). Seguono a distanza le altre capitali storiche dell’editoria italiana, Torino (226) e Firenze (195). Di fatto negli ultimi anni Roma è diventata a tutti gli effetti la capitale della piccola e media editoria. Entrando ancor più nello specifico, c’è poi un dato che riguarda le imprese che hanno una produzione “regolare e continua”, ossia quegli editori che hanno una presenza organizzata sul mercato (un piano editoriale, una distribuzione in libreria, un catalogo): nel Lazio sono 138 le imprese con queste caratteristiche. Altri dati significativi della crescita nel mercato editoriale si devono, infine, all’aumento del consumo di libri che si è registrato solo a Roma negli ultimi anni e che ha permesso alla Capitale di raggiungere Milano in questa particolare classifica. Roma si libra è dunque più di un semplice evento, è un osservatorio privilegiato, è la riprova che il patrimonio librario trova in questa zona lo slancio per una nuova stagione editoriale. .  
   
   
42° PREMIO H. C. ANDERSEN BAIA DELLE FAVOLE – E´ LA BOLOGNESE RENATA ADAMO CON “REGINA MAHARABA” LA VINCITRICE ASSOLUTA DEL PRESTIGIOSO PREMIO LETTERARIO PER FIABE INEDITE.  
 
 Sestri Levante, 4 giugno 2009 - Si intitola “Regina Maharaba” la fiaba vincitrice del 42° Premio H. C. Andersen Baia delle Favole per la più bella fiaba inedita. Questa la motivazione con cui l’autorevole Giuria ha conferito il prestigioso riconoscimento letterario alla bolognese Renata Adamo (58 anni, ex insegnante): “Fiaba dalla narrazione armoniosa, avvolta nel fascino e nel mistero che solo il bambino sa contemplare”. Promosso dal Comune di Sestri Levante, in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Genova, il Premio Hans Christian Andersen Baia delle Favole è dedicato alle fiabe inedite, suddivise in quattro sezioni, differenziate per l’età degli autori: Scuola Materna, Bambini, Ragazzi e Adulti. La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina, presso il Convento dell’Annunziata di Sestri Levante, alla presenza del Sindaco Andrea Lavarello, dell’Assessore alla Cultura Valentina Ghio, del Prof. David Bixio, Presidente della Giuria e fondatore del Premio, e di un testimonial d´eccezione: Guido Stagnaro, ideatore di Topo Gigio. “Regina Maharaba” di Renata Adamo ha trionfato sulle oltre 1200 fiabe pervenute quest´anno: oltre 200 in più rispetto alla precedente edizione. Una crescita rilevante, che conferma il successo di un genere letterario senza tempo, in grado di conquistare grandi e piccini. Lo speciale riconoscimento Trofeo Baia delle Favole è stato assegnato alla vicentina di Bassano del Grappa Cristina Bellemo per la fiaba “La leggerezza perduta”: “Un´idea originale che si concede ai maestri del genere”. Premiate anche le fiabe vincitrici per ognuna delle sezioni in concorso: per la Sezione Scuola Materna “Lucilla la lucciola”, presentata dalla sezione B della Scuola Materna “Il Campino” - Istituto Comprensivo Mazzoni di Prato; per la Sezione Bambini, “Dipingimi le ali” di Elisa Farris, classe Iv sez. A Scuola Primaria “Fedele Piras” di Assemini (Ca); per la Sezione Ragazzi, “Il lupo mangiafrutta” di Fabio Filiàci da Ascoli Piceno. Tra le fiabe in lingua straniera – una ventina quest´anno – è stata premiata “Il gatto di Lucy ”, presentata nella Sezione Bambini, dalla piccola olandese di Maastricht, Noelle Stadler. A tutti i vincitori, accanto al premio, è stata consegnata l’artistica “Sirefiaba Andersen”, un piccolo “Oscar” che raffigura la Sirenetta, protagonista della celebre fiaba. Le fiabe sono state esaminate da una autorevole giuria, presieduta da David Bixio, e composta da Donatella Curletto, coordinatrice del Sistema Bibliotecario Provinciale, Lorenzo Del Boca, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Gianfranco Noferi, Direttore di Raisat Ragazzi, Maria Chiara Bettazzi, editor della redazione Ragazzi di Giunti, Betto Bonadies, della Casa Editrice Einaudi, dai giornalisti Antonio Bozzo del Corriere della Sera, Silvana Zanovello del Secolo Xix e Pierantonio Zannoni di Rai Liguria, dalla scrittrice Sandra Verda e dalla professoressa Gabriella Castagnola. Alla premiazione, è intervenuta questa mattina una delegazione composta da 10 rappresentanti turchi provenienti dalla Provincia di Adyiaman, nella regione dell’Anatolia sud orientale della Turchia, presente all´Andersen Festival con una serie di iniziative culturali legate alle fiabe della tradizione. La visita rientra in uno scambio di esperienze socio-culturali, nell’ambito del progetto europeo B. E. S. N. I. (acronimo di Bütün Emek Sorunsuz Nesil Ýçin ovvero All labor is for Problem-free Generation) di promozione del dialogo civile e sociale tra Ue e Turchia. Si conferma così anche la sempre maggiore internazionalizzazione del Premio Andersen per fiabe inedite. Il Premio Hans Christian Andersen Baia delle Favole, dedicato alle fiabe inedite, è giunto quest’anno alla sua quarantaduesima edizione e si conferma manifestazione di riferimento nel mondo della letteratura per l’infanzia a livello internazionale. In occasione del Premio letterario H. C. Andersen – Baia delle Favole, da dodici anni si svolge anche l’Andersen Festival, che ogni anno vede una vera e propria invasione di artisti internazionali e centinaia di eventi fra teatro di strada, urbano e circo contemporaneo, performance, narrazioni e racconti, incontri, mostre, laboratori e progetti speciali. .  
   
   
AIB, DIRETTORE BIBLIOTECA BAVARESE IN VISITA IN BASILICATA  
 
Potenza, 4 giugno 2009 - Il direttore della Biblioteca Statale di Monaco di Baviera, Klaus Kempf, ha visitato nei giorni scorsi la Basilicata, ospite della sezione lucana dell´Associazione italiana biblioteche. Il Dott. Kempf ha visitato le principali biblioteche della Regione, manifestando vivo apprezzamento per il lavoro svolto dalla comunità bibliotecaria lucana, e ha tenuto presso la Biblioteca Provinciale di Potenza un corso di aggiornamento professionale dal titolo "Costruire la biblioteca digitale: l´approccio della Bayerische Staatsbibliothek", al quale hanno partecipato numerosi bibliotecari, provenienti anche da altre regioni. Nell´occasione, il Direttore della Biblioteca Provinciale di Potenza, Dr. Ssa Angela Costabile, ha presentato il nuovo progetto di Emeroteca lucana in digitale, realizzato grazie al finanziamento del Ministero per i Beni e le attività culturali e della Provincia di Potenza: la banca dati contiene attualmente più di 70. 000 pagine relative a testate periodiche pubblicate in Basilicata dal 1820 al 1950, provenienti in gran parte dalla Biblioteca Provinciale di Potenza, ma anche dalla Biblioteca Provinciale di Matera e dalla Biblioteca Comunale di Vaglio. L´archivio digitale è per il momento consultabile soltanto presso la sede della Biblioteca Provinciale di Potenza, in attesa di essere messo on line, a disposizione di tutti. Klaus Kempf è Commendatore della Repubblica Italiana per il ruolo instancabile svolto nel promuovere i legami culturali tra la Germania e l´Italia, membro onorario dell´Associazione italiana biblioteche e membro del Comitato Nazionale del 75° Congresso Ifla (la principale associazione internazionale bibliotecaria), in programma a Milano dal 23 al 27 agosto 2009. Kempf è inoltre è uno dei massimi esperti a livello internazionale di biblioteca digitale, il cui approccio professionale dinamico e innovativo si concretizza nella struttura da lui diretta presso la Biblioteca Nazionale Bavarese, che ha già digitalizzato milioni di pagine, tra cui anche i numerosissimi testi italiani presenti nelle collezioni della grande biblioteca di Monaco di Baviera. Ne dà notizia il presidente della sezione lucana dell’Aib (associazione lucana biblioteche), Luigi Catalani. .  
   
   
IL SEGRETO DI PIAZZA FONTANA UN’INCHIESTA DI PAOLO CUCCHIARELLI  
 
Milano, 4 giugno 2009 - Finalmente la verità sulla strage: le doppie bombe e le bombe nascoste, Pinelli, Calabresi, Feltrinelli, i servizi deviati e quelli paralleli, la Dc, il Pci, la Nato e gli Stati Uniti. Il racconto tragico e sconvolgente del pasticciaccio che ha ammalato l´Italia. 12 dicembre 1969, il nostro venerdì nero. In un Paese che dopo il fascismo e la guerra civile si credeva innocente, quattro esplosioni lacerano il pomeriggio invernale, una a Milano e tre a Roma. Per la più grave, alla Banca nazionale dell’agricoltura di piazza Fontana a Milano, moriranno in diciassette. I feriti sono in tutto centocinque. Comincia la strategia della tensione, comincia la stagione dei sotterfugi e delle manipolazioni, della corruzione e dei soprusi: la stagione che dura ancora oggi. Leggete, leggete questo libro. La sua serietà, la sua passione per la verità – in un Paese in cui questi sono pregi rari – ha portato l’autore a indagare per dieci anni e a penetrare la cortina di acciaio di un segreto coltivato da tutte le parti politiche. Il segreto indicibile delle doppie bombe, piazzate dagli anarchici e raddoppiate dai fascisti; il segreto delle altre due bombe scomparse e dell’esplosivo utilizzato in quel giorno fatidico; quel che sapeva la Dc, quel che sapeva il Pci, quel che sapevano gli Usa e la Nato. Un segreto che non salva nessuno. E che spiega anche la tragica morte di Pinelli, Calabresi, Feltrinelli. Dopo troppe assoluzioni, dopo che con l´ultima sentenza i parenti delle vittime sono stati condannati a risarcire le spese processuali, il nostro Pasticciaccio finalmente si sbroglia, in un libro che riserva tanti colpi di scena quante sono le sue pagine. Un libro che, ci auguriamo e crediamo, contribuirà a riscrivere un pezzo della storia d’Italia: perché l’Italia merita, oggi, una storia migliore. Ponte alle Grazie Editrice. .  
   
   
UN’ESTATE DI LIBRI E SCIENZA NEL SEGNO DI GALILEO  
 
Firenze, 4 giugno 2009 – Undici conferenze di taglio scientifico-divulgativo collegate concettualmente e fisicamente alla mostra Galileo. Immagini dell’universo dall’antichità al telescopio in corso a Palazzo Strozzi fino al 30 agosto. Undici incontri con altrettanti autori prestigiosi, destinati a connotare il profilo dell’Estate Fiorentina 2009 e a offrire al panorama culturale della città un contributo di indiscutibile alta gamma, ma con un linguaggio alla portata di tutti. A partire da giovedì 4 giugno, Palazzo Strozzi ospita nella Sala Ferri e nel cortile la prima edizione di un Caffè letterario serale, che si annuncia ricco di temi e riflessioni sul ruolo e l’influenza della scienza sulla società, senza nascondere ambizioni per un ipotetico futuro (mai dire mai) come centro di ideazione, programmazione e produzione letteraria. Organizza ogni giovedì, fino al 6 agosto, Rinascimento Digitale, la Fondazione promossa dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze con l’obiettivo primo di salvare le nostre fragili memorie elettroniche e di valorizzare i beni culturali attraverso le nuove tecnologie. Collaborano la Fondazione Strozzi, il Gabinetto Vieusseux, Mandragora Editore, il Teatro della Pergola e la Regione Toscana (progetto Rinfrescatevi la mente). Il debutto di Caffè letterario Galileo è affidato a Piergiorgio Odifreddi, matematico e polemista, e al suo ultimo libro In principio era Darwin (editore Longanesi). L’11 giugno parola al filosofo Paolo Rossi, autore di Speranze (Il Mulino) e la settimana seguente (il 18) allo storico della medicina Giorgio Cosmacini (Il medico e il cardinale, S. Raffaele). Il 25 giugno doppio rendez vous: con Piero Bianucci, presidente del Planetario - Parco Astronomico di Torino (Viaggio verso l’infinito. Le sette tappe che ci hanno svelato l’universo, Gruppo B) e Umberto Guidoni, primo astronauta italiano (Dallo Sputnik allo Shuttle, Sellerio). A luglio cinque appuntamenti. Il 2 con il genetista Edoardo Boncinelli (L’etica della vita. Siamo uomini o embrioni?, Rizzoli). Il 9 l’informatico Giuseppe O. Longo (Homo Technologicus (Meltemi). A seguire due noti giornalisti scientifici. Il 16 Armando Massarenti (Il Sole 24 Ore domenicale) con Staminalia (Guanda) e il 23 Giovanni Caprara (Corriere della Sera) con L´era spaziale. Dallo Sputnik al viaggio verso Marte (Mondadori – Electa). Chiude luglio (il 30) lo storico Adriano Prosperi, autore per Il Mulino di Chiesa cattolica e mondo moderno. Infine l’astronoma Margherita Hack (6 agosto), che con l’editore Sperling Paperback ha pubblicato Così parlano le stelle. Tutte le conferenze saranno animate da letture di brani a cura degli attori del Laboratorio sul metodo mimico di Orazio Costa del Centro Teatro Educazione dell’Eti/teatro della Pergola. Caffè letterario Galileo prevede anche un’appendice teatrale il 13 agosto, promossa dall’associazione Firenze dei Teatri. Il Catalyst-teatro Corsini di Barberino di Mugello metterà in scena la pièce Il dito di Galileo. Su religione, scienza e altri pensieri, con Paolo Santangelo e Jacopo Gori, regia di Riccardo Rombi. L’omaggio al grande Galileo di questa primo Caffè letterario può così dirsi completo. Al pubblico sarà offerto il biglietto della mostra a prezzo ridotto (www. Galileofirenze. It) Tutti gli eventi iniziano alle ore 21 (ingresso libero fino a esaurimento dei posti) e si svolgono in Palazzo Strozzi, nel quale l’omonima Fondazione, con l’Ente cassa di Risparmio, ha organizzato la mostra galileiana per la curatela di Paolo Galluzzi, direttore dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza, nonché presidente di Rinascimento Digitale. Caffè Letterario Galileo è stato presentato dal professor Galluzzi con il vicepresidente dell’Ente Cassa di Risparmio Giampiero Maracchi, Eugenio Giani, assessore alla Cultura del Comune di Firenze (organizza Estate Fiorentina 2009), e il direttore della Fondazione Strozzi James Bradburne. .  
   
   
LE FOGLIE DI SIBILLA DI GIORGIO BÀRBERI SQUAROTTI E LE VIE DELLA SAGGEZZA DI ELIO ANDRIUOLI  
 
Genova, 4 giugno 2009 - Un appuntamento d’eccezione: giovedì 4 giugno, alle ore 17 nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia (via Balbi, 2) sarà infatti presentata la nuova collana di poesia della casa editrice De Ferrari Editore, Chiaro-scuro, diretta da Guido Zavanone, con i primi due titoli pubblicati: Le Foglie Di Sibilla di Giorgio Bàrberi Squarotti (De Ferrari, €12) e Le Vie Della Saggezza di Elio Andriuoli (De Ferrari, €12). Dopo i saluti del prof. Francesco Surdich, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, interverranno Guido Zavanone e Francesco De Nicola, insieme agli autori, Giorgio Bàrberi Squarotti ed Elio Andriuoli. Letture di Mario Menini. Un parterre di autori e relatori di elevata qualità culturale, per la presentazione al pubblico di una nuova collana di poesia. In tempi in cui la poesia si scrive, e magari si pubblica, ma non si legge, “il problema sembra dunque”, come sostiene il curatore della nuova collana Chiaro-scuro, Guido Zavanone, “quello di diminuire il numero di chi pubblica e accrescere quello di chi legge. ” O, come nel progetto della De Ferrari Editore, operare “una selezione rigorosa che rassicuri il lettore. ” Ecco quindi che la collana Chiaro-scuro intende proporre poeti tra i più significativi nel nostro panorama letterario. A cominciare da uno dei più grandi critici e poeti contemporanei, Giorgio Bàrberi Squarotti, che raccoglie in Le Foglie Di Sibille, i componimenti degli ultimi anni. L’elemento inconfondibile, caratterizzante della grande poesia di Giorgio Bàrberi Squarotti è senz’altro da ravvisarsi nella singolare capacità del poeta di animare un continuo scambio tra mondo reale e mondo vagheggiato, come se l’uno fosse lo specchio dell’altro e, frantumandosi, ne moltiplicasse all’infinito le immagini. L’attenzione è volta particolarmente alla condizione umana, esistenziale e storica insieme, nello scenario sconvolto di una civiltà in crisi. Ma il segno della poesia è più forte e schiude miracolosamente dinanzi a noi la visione di un itinerario, pur tribolato e malsicuro,verso la verità attraverso la parola. Così la drammatica tensione tra ciò che è e quello che vorremmo fosse si placa in una personalissima, inquieta speranza cristiana che “allevia” le nostre anime “fragili”, “sbagliate”. Giorgio Bàrberi Squarotti, critico letterario, studioso, professore universitario, poeta. Ha organizzato e redatto il Grande dizionario della lingua italiana (in 21 volumi) dell’Utet, per la quale ha curato anche una Storia della civiltà letteraria italiana. Ha scritto e pubblicato un grande numero di studi su autori italiani del Duecento da Dante fino ai contemporanei. Fondamentali i suoi saggi sulla poesia e narrativa del secondo Novecento, con particolare attenzione agli aspetti stilistici e strutturali dell’opera letteraria. A partire dal 1960 è autore di numerose raccolte di versi, tra cui Da Gerico (1983), Un altro regno (1986), Dal fondo del tempio (1999), Trionfo d’inverno (2003).   Secondo titolo della collana Le Vie Della Saggezza, di Elio Andriuoli. Dopo quasi cinquant’ anni di fedeltà alla poesia, contrassegnati da numerose raccolte in cui l’estro creativo si veste di eleganti metri classici sapientemente innovati e accortamente variati, il cammino di Elio Andriuoli, sotto un cielo “quasi sereno” e insolitamente aperto alla speranza, si snoda nei versi luminosi e rifuggenti da ogni sperimentalismo fine a se stesso, raccolti in questo volume. Lo stesso Giorgio Caproni di lui scriveva: “Elio Andriuoli ha il dono rarissimo della cristallinità delle immagini e delle sensazioni, sempre suscitatrici di idee, e di quella profonda semplicità, oggi quasi del tutto scomparsa…” . Questa poesia, che si pone decisamente nel versante “chiaro” di questa collana, è stata tradotta con molto successo, in varie lingue. Elio Andriuoli, poeta e critico, è nato a Genova, dove vive e lavora, co-dirigendo tra l’ altro, la rivista di poesia e arte “ Nuovo Contrappunto” Pubblica i primi lavori a partire dagli anni ’60: da Il tuo volto si perde (1961) a Maree (1990), Epifanie (1996) fino alle opere più recenti Scirocco (2003), Il caos e le forme (2004), Per più vedere (2007). Le foglie di Sibilla, De Ferrari Editore, Genova pagg. 80, formato 12x19, euro 12,00, Isbn: 978-88-6405-000-3. Le vie della saggezza, De Ferrari Editore, Genova pagg. 104, formato 12x19, euro 12,00, Isbn: 978-88-6405-040-9. .  
   
   
IL MIRACOLO CHE E’ DENTRO DI NOI DI DANIELA FEDERICI  
 
Milano, 4 giugno 2009 - Il romanzo, una storia per molti versi verosimile, propone una lettura a due livelli: la storia di un’insegnate che dà ripetizioni a Raffaella e la storia di Samantha. L’insegnante rivede in Raffaella la Samantha di un tempo e in Samantha ritrova una ragazza giovane come molte, una protagonista in cui molte adolescenti hanno la possibilità di riconoscersi. Samantha, la piccola principessa, è una ragazza buona d’animo e cresciuta dallo zio Arturo con solidi principi morali che purtroppo si scontra con una realtà che umilia la sua correttezza: Marco, il suo ragazzo, la tradisce con Paola, la sua migliore amica. La vendetta non fa parte del codice comportamentale di Samantha che in questa circostanza però si trasforma. Sullo sfondo di un mondo giovanile costituito di gioie, dolori, amori, delusioni e conflitti generazionali, prende vita la storia di Samantha, una storia attuale scritta in uno stile fluido e di piacevole lettura. Daniela Federici è nata a Milano negli anni ’60. Dopo un’infanzia difficile, trascorsa negli ospedali e sfociata nell’adolescenza con due importanti operazioni, scopre come esperienze così traumatiche possano insegnare a riscoprire la gioia di vivere che è insita in noi. Con un libro semplice e diretto, in un periodo storico che sembra uccidere i sogni, l’Autrice vorrebbe condividere con i lettori la sua filosofia: la speranza è una fiamma che brucia le negatività e apre le porte ai miracoli. Editrice Nuovi Autori Milano pagine 70 Prezzo Copertina € 12. 00 .  
   
   
MILANO: AL TEATRO I SANDOKAN O LA FINE DELL’AVVENTURA 04 - 07 GIUGNO  
 
Milano, 4 giugno 2009 - Il nuovo spettacolo dei Sacchi di Sabbia (premio Speciale Ubu 2008) è liberamente tratto da uno dei grandi classici della letteratura di avventura del novecento: Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari. Scritto da Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano (tutti e tre in scena insieme a Gabriele Carli ed Enzo Illiano) Sandokan o la fine dell’avventura racconta in modo irrituale, con l’intelligente ironia, la divertita sapienza e quel pizzico di follia tipici della cifra artistica della compagnia, le avventure dell’eroe salgariano sempre pronto a combattere per difendere quello in cui crede e a sacrificarsi per i suoi compagni-tigrotti. Sulla scena, scarna come la ribalta di una semplice cucina, i cinque protagonisti danno vita alle avventure della Tigre della Malesia preparando un minestrone, lavando e tagliuzzando verdure, stimolando la fantasia degli spettatori a galoppare e a immaginarsi quel mondo avventuroso, in un suggestivo richiamo ai giochi dei bambini. "…supponete racchiuse entro le cinta di questo tinello due terribili potenze, che dalle sponde opposte di un rischioso braccio di mare si minacciano! Gli invasori inglesi, coloni a Sarawak e i terribili pirati di Mompracem, giustizieri e paladini dei mari, guidati dall´invincibile Sandokan, la Tigre della Malesia! Sopperite alla nostra insufficienza con la vostra immaginazione. Fate d´un uomo mille uomini; createvi di fantasia un poderoso esercito. Se noi diciamo navi figuratevi vere navi, e guardatele rincorrersi sfidando le furie dei venti …. " Sacchi di Sabbia (dal prologo dell’Enrico V di William Shakespeare) I Sacchi di Sabbia nascono a Pisa nel 1995. Negli anni la Compagnia si è distinta sul piano nazionale, ricevendo importanti riconoscimenti per la particolarità di una ricerca improntata nella reinvenzione di una scena popolare contemporanea. Già vincitori di due Premi Eti "Il Debutto di Amleto", I Sacchi di Sabbia ricevono una nomination al Premio Ubu 2003 per lo spettacolo Orfeo. Il respiro (". Per il loro intreccio di ironia, storia e metafisica") e vincono il Premio Speciale Ubu 2008 con la seguente motivazione: "I Sacchi di Sabbia, per il complesso di un´attività caratteristica dalla vivacità di una scrittura condotta con freschezza creativa e irridente, giunta con Sandokan o la fine dell´avventura a un nuovo capitolo di una ricerca sincera, lunga e appassionata". In perenne oscillazione tra tradizione e ricerca, tra comico e tragico, il loro lavoro ha finito per concretizzarsi in un linguaggio in bilico tra le arti (arti visive, danza, musica), nella ricerca di luoghi performativi inconsueti, e sempre con uno sguardo vivo e attento al territorio in cui l´evento spettacolare è posto. Liberamente tratto da Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari; scrittura scenica Giovanni Guerrieri; con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano; con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano; tecnica Federico Polacci; costumi Luisa Pucci; produzione I Sacchi di Sabbia/compagnia Sandro Lombardi. Www. Teatroi. Org .  
   
   
MATTHEW BOURNE’S DORIAN GRAY L’ULTIMA PRODUZIONE DELL’ACCLAMATO COREOGRAFO E REGISTA INGLESE EVENTO SPECIALE DEL FESTIVAL PARMADANZA  
 
 Parma, 4 giugno 2009 - Reduce da un successo senza precedenti all’ultimo Festival di Edimburgo, dove si è guadagnato il titolo di produzione ballettistica di maggiore successo nei 62 anni di storia del Festival, e da un’intera stagione sold-out al Sadler’s Wells di Londra, arriva al Teatro Regio di Parma mercoledì 24 e giovedì 25 giugno 2009, alle ore 20. 00 - evento speciale del festival Parma Danza - Dorian Gray, l’ultima produzione dell’acclamato coreografo e regista inglese Matthew Bourne. Osannato dalla stampa britannica, assai severa nel giudicare spettacoli che toccano capisaldi della cultura anglosassone, questo Dorian Gray viene definito dall’Independent “un racconto perfetto su questi personaggi e il loro tempo”, per il Guardian “Bourne dà un’immagine di Dorian molto più completa di quella di Wilde”; per l’Evening Standard è “uno degli eventi dell’anno”, il Financial Times ha trovato lo spettacolo “ricco di riferimenti intelligenti e originali”, l’ Herald: “assolutamente fantastico”. Signore dell’entertainment di qualità con i suoi show di danza fenomeni al botteghino, Bourne è sulla cresta dell’onda da vent’anni, unanimemente esaltato dalla grande stampa internazionale, acclamato dal New Yorker come “il coreografo di maggior successo di tutto il mondo”, l’Observer l’ha riconosciuto “l’indiscusso re del teatro di danza”, il Newsday “un maestro nell’osservazione della società”, il Village Voice “un narratore di grande talento”, dal Wall Street Journal, che ne ha lodato la “vena teatrale che stupisce, l’inventiva e l’attenzione per il dettaglio”. Già leggendarie le sue produzioni: ricchissimo il palmarès di Matthew Bourne, che ha firmato la produzione di balletto più longeva al mondo, ha vinto 5 volte l’Olivier Award ed è l’unico artista inglese ad essersi aggiudicato il Tony Award come “miglior coreografo e miglior regista di musical”. Dopo Swan Lake en travesti, Nutcracker! in versione musical, Edward Scissorhands (Edward mani di forbice) brillantemente dark, oltre alle originalissime e spregiudicate riletture di Carmen (The Car Man) e La Sylphide (Highland Fling), Bourne affronta - con la sua strepitosa compagnia New Adventures - il celebre romanzo di Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, ambientato ai nostri giorni. Dorian Gray è un ragazzo comune, ma dalla straordinaria avvenenza: scoperto a un party da un fotografo, come capita a modelli e attori, improvvisamente vede accendersi i riflettori su di sé, diventa ragazzo-copertina e testimonial del profumo Immortal, qui metafora del ritratto del capolavoro di Wilde. Nelle abili mani del coreografo-regista, il decadente apologo dello scrittore dandy si trasforma in una perversa favola nera, in uno spettacolo a tinte forti - quasi senza censure - che oltre la superficie patinata e glamour della Londra più alla moda mostra i riti decadenti di una società edonista che si consuma nella droga e nel sesso. E l’ossessione per la bellezza e la giovinezza diviene ricerca smodata di fama ad ogni costo. «Molte delle storie che racconto nei miei spettacoli hanno un protagonista in cui ci immedesimiamo, che vogliamo abbia successo e coroni le proprie aspirazioni, così per il Principe in Swan Lake, Angelo in The Car Man, Cinderella ed Edward-shissorhands negli spettacoli omonimi» – spiega Matthew Bourne. «Dorian Gray è un altro genere di storia: oscura, ossessiva e sinistra, con un eroe bello e affascinante che si rivela un assassino perverso e sadico. Ci si può appassionare a un personaggio così? Come narratore mi sono interrogato attentamente e ben presto mi sono reso conto che la storia di Wilde è ammonitrice e ha tanto da dire oggi quanto nel 1890. La scoperta da parte di Dorian del potere della propria bellezza innesca in lui un percorso che lo trasforma in un mostro senza cuore, conducendolo all’auto-distruzione». .  
   
   
"CENTRALE FOTOGRAFIA" A FANO. L´ARGOMENTO DELLA PRIMA EDIZIONE È: "LA SCUOLA FOTOGRAFICA MARCHIGIANA: MARIO GIACOMELLI, LUIGI CROCENZI, GIUSEPPE CAVALLI"  
 
Fano, 4 giugno 2009 - Nasce Centrale Fotografia, una rassegna annuale di eventi sulla fotografia e l’arte contemporanea, allo scopo di costruire a Fano un centro di osservazione sulla realtà attraverso i linguaggi visivi attuali. Ogni anno un tema di riferimento, che sarà affrontato attraverso eventi espositivi, incontri e presentazioni di libri. Luogo d’elezione di Centrale Fotografia è il Caffè Centrale, locale storico al centro di Fano al 104 del Corso Matteotti , dove dal 1910 intellettuali e artisti trascorrono con i cittadini momenti di condivisione sociale. Attualmente il caffè è gestito dai fratelli Fabio e Matteo Cavazzoni che sono anche importanti collaboratori della rassegna. L’argomento della prima edizione, curata da Marcello Sparaventi in collaborazione con l’Associazione Culturale Il Teatrodelleisole, è la Scuola Fotografica Marchigiana: una realtà artistica del secondo dopoguerra tra le più apprezzate da pubblico e critica. Insieme a diversi ospiti, e attraverso tre incontri, parleremo delle personalità più importanti di questa scuola, con la presunzione di rispondere alla domanda: “da dove siamo partiti con la fotografia nelle Marche?” L’arrivo di Giuseppe Cavalli a Senigallia nel 1939, la nascita del Gruppo Misa nel 1953, Mario Giacomelli che realizza le sue prime immagini sul bagnasciuga della spiaggia di Senigallia nel 1953, Luigi Crocenzi che fonda il Ccf (Centro per la Cultura nella Fotografia) di Fermo nel 1954: sono alcuni momenti significativi della storia fotografica marchigiana, che verranno ricordati dai relatori, negli incontri che avverranno nei primi tre venerdì di giugno 2009, alle 21. 30 presso le sale del Caffè Centrale. Possiamo segnalare che nel primo appuntamento del 5 giugno, ci sarà la presenza del figlio di Mario Giacomelli, Simone, che attualmente si occupa dell’Archivio M. Giacomelli di Senigallia, e le nipoti dell’artista, Katiuscia Biondi e Simona Guerra , che hanno curato eventi espositivi e editoriali legati al grande fotografo senigalliese. Da Fermo per il secondo appuntamento del 12 giugno su Luigi Crocenzi, verranno il prof. Giocondo Rongoni e l’architetto Giuseppe Tranali , profondi conoscitori della figura intellettuale di Crocenzi e delle vicende del Ccf di Fermo legate alla diffusione del Fotoracconto; assieme a loro sarà Marco Andreani, giovane studioso pesarese, che ha appena concluso il suo Dottorato di Ricerca in Storia della Fotografia presso l’Università di Parma, con una tesi sui rapporti tra Mario Giacomelli, Luigi Crocenzi e la fotografia italiana degli anni Cinquanta e Sessanta. L’ultimo incontro del 19 giugno, è dedicato a Giuseppe Cavalli, figura centrale della fotografia italiana della seconda metà del Novecento per il suo impegno nella ricerca di un linguaggio fotografico specifico, fondatore, a Senigallia, di Gruppi storici quali “La Bussola” e il “Gruppo Misa”, e autore di numerosi articoli di estetica della fotografia pubblicati nelle principali riviste fotografiche dell’epoca. Interverranno all’incontro: Daniele Cavalli, responsabile dell’Archivio Giuseppe Cavalli di Roma; Cesare Colombo, fotografo milanese e importante storico della fotografia italiana; Sandro Genovali, critico letterario e fotografico; Lidia Ferroni Barucca, moglie del fotografo Ferruccio Ferroni scomparso nel settembre del 2007, e che espose a Fano nel giugno del 2007 con la mostra “Un modo Sublime”, curata da Marcello Sparaventi. La signora Ferroni conosce Giuseppe Cavalli nel autunno del 1945, mentre egli fondava la Compagnia teatrale Filodrammatica a Senigallia. Programma: Caffè Centrale Corso Matteotti, 104 Fano (Pu). Venerdì 5 giugno 2009 alle 21,30. Mario Giacomelli. “La fama internazionale di un fotografo di Senigallia…” Interverranno: Katiuscia Biondi, Simone Giacomelli, Simona Guerra. Venerdì 12 giugno 2009 alle 21,30. Luigi Crocenzi “La rivoluzione culturale del fotoracconto e il Ccf ( Centro per la Cultura nella Fotografia) di Fermo£ Interverranno: Marco Andreani, Giocondo Rongoni, Giuseppe Tranali. Venerdì 19 giugno 2009 alle 21,30. Giuseppe Cavalli “Giunto a Senigallia nel 1939, fotografo e uomo di cultura, farà da guida a un’ importante generazione di fotografi. Nel 1953 fonda il leggendario Gruppo Misa. ” Intervengono: Daniele Cavalli, Cesare Colombo, Lidia Ferroni Barucca, Sandro Genovali. .  
   
   
PRESUNTI TAGLI DELLA REGIONE UMBRIA AL “FESTIVAL DI SPOLETO”? PER ASSESSORE ALLA CULTURA “POLEMICHE PRETESTUOSE, NELLO STILE DEL SINDACO USCENTE”  
 
Perugia, 4 giugno 2009 – “L’importanza che attribuiamo al Festival di Spoleto, il suo grande rapporto con l’Umbria e con la Regione, non verrà certo scalfito da polemiche pretestuose e prive di fondamento, che una volta di più vengono da una parte precisa, il sindaco uscente, e che quindi, nello stile e nei modi, non costituiscono sicuramente una novità”. Lo ha detto l’assessore alla cultura della Regione Umbria, intervenendo su presunti “tagli” al Festival di Spoleto, e nella fattispecie di un contributo di 70 mila euro, che la Regione – secondo le dichiarazioni del sindaco riportate da un quotidiano locale – avrebbe deciso di non erogare al Festival. “Non c’è niente di vero – sottolinea l’assessore -, fra l’altro si parla di contributi per l’edizione 2010 e di certo si tratta di un errore materiale. Per il 2009, così come comunicato dalla Presidente Lorenzetti con una lettera, la Regione ha stanziato direttamente a favore del Festival 100 mila euro: ne ha erogati 20 mila, gli altri 80 mila verranno versati contestualmente a tutti gli altri finanziamenti previsti dalla legge regionale sullo spettacolo. Questi erano gli impegni, e gli impegni sono stati puntualmente mantenuti”. Ma i 70mila euro, che secondo il sindaco di Spoleto mancano all’appello, perché “negati alla manifestazione più rappresentativa dell’Umbria”? “Quella è un’altra questione – risponde l’assessore regionale alla cultura -, e va posta correttamente: la Regione (che com’è noto fa parte della Fondazione del Festival) pose in un incontro tecnico l’esigenza che nel cartellone del ‘2 Mondi’ figurassero spettacoli con artisti umbri e produzioni umbre, ed ipotizzò un contributo mirato a questo fine di 70 mila euro. Questo progetto, finora, è rimasto purtroppo allo stato di ipotesi, come ho fatto rilevare in più di una seduta del comitato di gestione, e dunque anche la somma collegata resta ipotetica”. Il fatto è – sottolinea l’assessore – che ai 100 mila euro di finanziamento che abbiamo stanziato andrebbero aggiunti, nel computo del sostegno complessivo della Regione al Festival, il contributo dello spettacolo che il Teatro Stabile dell’Umbria ha prodotto per il ‘2 Mondi’ (costo 450 mila euro), così come il contributo per lo spettacolo di ‘Umbriajazz’ a Spoleto e per l’anteprima al Festival delle bande della regione: eventi – dice l’assessore - che concorrono alla ricchezza del Festival ed alla sua volontà di rilancio, che condividiamo e sosteniamo. Il Festival è una ricchezza per l’Umbria, che va di pari passo con la riconquistata dimensione internazionale dell’evento, in grado di veicolare un’immagine alta della nostra regione (vorrei ricordare come, con il Festival, anche la città di Spoleto sia costante oggetto dell’interesse e del sostegno della Regione, che ha recentemente finanziato la biblioteca, il Museo delle Miniere, la filiera culturale-turistica legata alla Spoleto-norcia, ma questo il sindaco lo sa bene). Quanto poi al fatto che la Regione, stando a quanto riportato, ‘avrebbe voluto che i fondi ministeriali direttamente erogati nelle casse della manifestazione passassero prima per Palazzo Donini’, la sorpresa è grande: ma quando mai fondi ministeriali direttamente erogati, in qualsiasi settore, passano per la Regione?”. .  
   
   
CONSEGNATI I PREMI ABBIATI, GLI OSCAR DELLA MUSICA IL FESTIVAL MODENESE GRANDEZZE & MERAVIGLIE È STATO GIUDICATO “MIGLIORE INIZIATIVA”  
 
 Modena, 4 giugno, 2009 - Si è svolta venerdì 29 maggio, nella Sala Conferenze del Teatro Donizetti di Bergamo, la cerimonia della consegna della Xx edizione del Premio Franco Abbiati, assegnato al termine di ogni Stagione dall’Associazione dei critici musicali italiani. La giuria ha designato i vincitori nel corso di una riunione che si è svolta nel maggio scorso. Angelo Foletto, critico musicale de La Repubblica e presidente della giuria, ha consegnato la medaglia e il diploma al Fidelio di Abbado - presente il Teatro di Reggio Emilia - alla Fedra di Henze, nell’ambito del Maggio Musicale Fiorentino, al direttore Roberto Abbado per la direzione d’orchestra - presente la moglie -, al regista russo Dmitrij Tcherniakov, al Quartetto Hagen, a Daniela Dessì e Vito Priante come migliori cantanti, a Filemone e Bauci di Haydn invece il premio speciale e al Festival Musicale Estense Grandezze & Meraviglie. La consegna del premio al festival modenese è stata preceduta da un breve video e da una presentazione del critico musicale de L´unità, Paolo Petazzi che aveva il compito di motivare la scelta. Ha sottolineato che non si premiava un´edizione di particolare importanza di una manifestazione, ma il Festival Musicale Estense in sé e questo è un evento del tutto inusuale nella storia del premio. Ha inoltre aggiunto che, considerato il grande pregio dell’iniziativa, Grandezze & Meraviglie avrebbe potuto ricevere prima il riconoscimento, ma ciò non è accaduto per una semplice mancanza di conoscenza della sua esistenza. Il premio è stato ritirato da Enrico Bellei, direttore del Festival. La motivazione ufficiale addotta per assegnare il premio come migliore iniziativa individuata nel 2008 al Festival Musicale Estense Grandezze e Meraviglie è “per la capacità di coniugare la divulgazione dei repertori antichi e barocchi europei con la valorizzazione del patrimonio musicale estense (in particolare quello delle Raccolte Ducali) in una programmazione oramai decennale affidata a complessi di ricercata autorevolezza, inquadrata in un contesto interdisciplinare e diffusa capillarmente nel territorio”. .  
   
   
FRANCO CALIFANO “C’E’ BISOGNO D’AMORE”  
 
Roma, 4 giugno 2009 - “C’è bisogno d’amore” è l’ennesima prova della inesauribile vena poetica di Franco Califano. All’età di 70 anni, con un bagaglio di oltre 1000 canzoni, il Maestro con questo album aggiunge un nuovo importante capitolo di altissima qualità alla sua carriera, con la partecipazione di grandi musicisti e interpreti che hanno voluto rendere amichevolmente omaggio a quello che è considerato il più autorevole chansonnier italiano: stelle del jazz mondiale come il poeta della tromba Fabrizio Bosso e il mago del sax Stefano Di Battista, e voci straordinarie come Nicky Nicolai e Simona Bencini dei Dirotta su Cuba. “C’è bisogno d’amore” è la canzone che dà il titolo all’album, che arriva a quattro anni dalla pubblicazione del doppio cd "Non escludo il ritorno" (inediti, cover e monologhi celebri), uscito dopo l´ultima partecipazione dell´artista in gara al Festival di Sanremo. “C’è bisogno d’amore. In questa frase – spiega l’autore - c´è tutto. Diventerà uno slogan. E´ una canzone scritta per il tempo che viviamo, con qualche capatina nella mia vita”. La tracklist include dodici brani, otto inediti e quattro preziose rivisitazioni di canzoni immortali scritte da Franco Califano: “La nevicata del ‘56”, portata al successo dall’indimenticata Mia Martini (qui cantata dal Maestro con Federico Zampaglione), “E la chiamano estate”, scritta per Bruno Martino (arricchita dall’accompagnamento di Fabrizio Bosso), “Allora sì”, cantata negli anni ‘70 da Mina (riproposta con Nicky Nicolai e Stefano Di Battista) e una nuova versione ‘smooth jazz’, con la complicità del sax di Renato Vecchio, della recente “Un tempo piccolo”, hit sulle cui note nacque il sodalizio artistico tra Franco Califano e Federico Zampaglione. Sette brani dell’album (‘C’è bisogno d’amore’, ‘Due strade parallele’, ‘Un secolo che va’, ‘Pallide memorie’, ‘Quello che non sappiamo’, ‘Strana la vita’, ‘Un tempo piccolo’) sono stati scritti con la collaudata coppia di autori Alberto Laurenti - Antonio Gaudino, storici collaboratori del Maestro, esponenti di una scuola poetica che fa capo al ‘Prevert di Trastevere’. Una collaborazione cominciata con “Napoli”, brano presentato al Festival di Sanremo nel 1994 e suggellata dal grande successo di “Un tempo piccolo”, scritta insieme al Maestro e Federico Zampaglione. Nel nuovo album, ricco di sfumature musicali, si segnala un tango interamente scritto da Califano, “Solo e innamorato”, impreziosito da Daniele Di Bonaventura al bandoneon. Dalla collaborazione con due giovani artisti, Andrea Cardillo e Andrea Amati, nasce ‘Una donna’, mentre una emozionata Simona Bencini duetta con il Maestro nell’inedito “Quello che non sappiamo”. “C’è bisogno d’amore”, album prodotto e arrangiato da Alberto Laurenti, è il primo lavoro discografico della neonata etichetta Audacia di Aldo e Giuseppe Stornelli (distribuzione Sony Music), che si propone come nuovo punto di riferimento della musica di qualità. Durante l’estate il Maestro sarà in tour in molte città italiane. .  
   
   
RITORNANO GLI “ITINERARI PASCOLIANI” DAL 4 GIUGNO AL 3 SETTEMBRE A SAN MAURO PASCOLI  
 
San Mauro Pascoli, 4 Giugno 2009 - La conoscenza di Giovanni Pascoli passa anche attraverso i luoghi dove ha vissuto e che attirano un certo interesse se si pensa che sono oltre 10mila le persone che ogni anno fanno visita nella sua casa natale. E anche quest´anno l’Assessorato al Turismo della Regione Emilia-romagna e il Comune di San Mauro Pascoli ripropongono “I paesaggi d´autore”, ovvero le visite nei luoghi pascoliani (Casa Pascoli e la Torre) a San Mauro. L´obiettivo è quello di integrare il mondo della letteratura con quello del turismo, organizzando una serie di visite gratuite riservate in modo particolare ai turisti ospiti della Romagna. L´appuntamento è tutti i giovedì mattina dal 4 giugno al 3 settembre prossimo, con ritrovo alle 8,30 davanti all’Ufficio Turistico di San Mauro Mare. La visita consente di visitare gratuitamente con tanto di guida i due luoghi pascoliani per eccellenza: la casa natale del poeta oggi divenuta un museo e la Seicentesca Torre. L´itinerario, tra i due luoghi letterari, contempla anche un dolce intermezzo di degustazioni di prodotti a base di miele grazie alla collaborazione dell’Apicoltura Praconi di San Mauro Pascoli. Il rientro è previsto entro le ore 12:30 presso l´Ufficio Turistico di San Mauro Mare. La partecipazione a queste iniziative è gratuita, riservata in modo particolare ai turisti ospiti nella località balneare di San Mauro Mare. Per informazioni e prenotazioni: Numero Verde 800. 580920. .  
   
   
“DE ANDRÉ CANTA DE ANDRÉ” FABRIZIO DE ANDRÉ CON GLI OCCHI E LA VOCE DI CRISTIANO DE ANDRÉ UN TOUR ESTIVO NELLE PIÙ IMPORTANTI CITTÀ ITALIANE  
 
 Roma, 4 giugno 2009 - “De Andrè Canta De André”. Quello che di Fabrizio De André si è ascoltato, riletto con gli occhi di un compagno di viaggio unico. Quello che di Fabrizio De André non si sa, raccontato dal suo erede reale e morale. Cristiano De André, polistrumentista, compositore, cantautore, scava nelle pieghe del repertorio di Faber e parte per un tour che è un viaggio meraviglioso fra le canzoni che hanno consegnato alla storia della musica e della letteratura italiana il nome di De André. Sono passati 10 anni dalla scomparsa di Fabrizio De André. Una decade che invece di offuscare il valore culturale e popolare del suo lavoro, ci riconsegna il cantautore genovese in tutto il suo splendore. Cristiano non è solo un figlio d’arte. Diplomato al conservatorio, sale sul palco al fianco di suo padre Fabrizio nel 1980 a 18 anni, e non scende più, proseguendo con successo anche nella sua carriera solista. Un compagno di un’avventura dal vivo che rivive in questo nuovo viaggio musicale. Un’anteprima a Musicultura, il 28 giugno, manifestazione che da sempre ha uno stretto rapporto con Cristiano e Fabrizio stesso, tra i primi firmatari del Comitato Artistico di Garanzia nella scelta dei finalisti, e che ha visto Cristiano ospite fin dalle prime edizioni. Una data speciale alla Reggia di Venaria (Torino) per il Venaria Real Music il 30 di giugno con una serata tributo al grande Faber. Dopo l’esibizione della All Stars Italian Jazz Band (Stefano di Battista, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli), il concerto di Cristiano De Andrè. Il tour toccherà importanti e suggestive località italiane, da luglio a settembre (Roma il 29 luglio e Milano 14 settembre), per poi riprendere in autunno nei teatri. “De André canta De André” avrà un’anima rock ed una più acustica e intimista. Cristiano mostrerà tutta la sua abilità di musicista polistrumentista. Suona di tutto: dalla chitarra al bouzouki, dal violino al pianoforte e tastiere. Sarà accompagnato da quattro musicisti coordinati da Luciano Luisi, già arrangiatore di Zucchero e Ligabue. La regia dello spettacolo è curata da Pepi Morgia già regista di tutti gli spettacoli di Fabrizio. Il progetto è prodotto da Bruno Sconocchia e Michele Torpedine che ritornano a collaborare insieme dopo eventi storici come “Vanoni Paoli Insieme”, tour di Zucchero “Sugar” Fornaciari e Pooh. La tournèe è gestita dalla Ph. D. , società che nasce 25 anni fa producendo proprio il tour legato all’album “Creuza de ma”, capolavoro di Fabrizio De André, continuando con i tour di “Le nuvole” (1991), “In teatro” (1993), “Anime Salve” (1997). .  
   
   
UN CUORE DI LUCE PER SANTA RITA FINO AL 10 GIUGNO 2009  
 
Trieste, 4 giugno 2009 - Nuovo messaggio di luce per la Chiesa dei Santi Andrea e Rita a Trieste (via Locchi 22), firmato dall’architetto Marianna Accerboni: in occasione della festa di Santa Rita da Cascia, la Santa dei casi impossibili, la light designer triestina, chiamata da don Vincenzo Mercante, parroco della Chiesa di Santa Rita, ha ideato un grande cuore di luce che verrà proiettato fino al 10 giugno sulla facciata dell’edificio sacro dalle ore 21. 00 alle 24. 00. Tale simbolo vuole ricordare la grande bontà della Santa (1381 – 1457), che, madre, moglie e monaca agostiniana e una delle sante più venerate del mondo cattolico, purchè non avesse luogo una faida fratricida in seguito all’uccisione del marito, uomo in passato assai violento, chiese a Dio di accogliere in Cielo i suoi figli. Rita, che durante l’esistenza terrena praticò soprattutto le virtù dell’umiltà e dell’obbedienza, fu proclamata santa da papa Leone Xiii il 24 maggio1900. Grazie a don Vincenzo Mercante, critico d’arte, insegnante di lettere, scrittore e pubblicista, di cui proprio in questi giorni sono stati pubblicati i saggi, “Il viaggio come vita” e “Le vele e la parola, il vangelo viaggia con l’apostolo Paolo”, anche le prossime ricorrenze dell’anno liturgico continueranno a essere sottolineate nella chiesa triestina dai progetti di luce dell’architetto triestino, che, avvalendosi delle più sofisticate tecnologie lavora dalla metà degli anni novanta in Italia e all’estero nell’ambito della public art sul tema della luce e progetta delle interpretazioni illuminotecniche, che rendono da qualche anno S. Rita l’unica Chiesa di luce della città. E anche i matrimoni e i battesimi potranno essere arricchiti da una moderna valenza luministica, secondo una delle tendenze più innovatrici del linguaggio artistico contemporaneo. La chiesa di Santa Rita è infatti da anni anche un luogo d’arte e spesso ha ospitato manifestazioni in tale ambito: è stata teatro di alcune esposizioni pittoriche ed è oggi abbellita da diverse opere scultoree e di pittura e da una splendida vetrata artistica a colori di grandi dimensioni ideata dalla pittrice Maria Visconti. Marianna Accerboni, già collaboratrice del famoso scenografo Luciano Damiani, ha curato numerosi allestimenti personali e costumi in Inghilterra, Belgio, Austria e Italia. Ha ideato scenografie d’avanguardia da realizzarsi attraverso raggi laser, allestimenti e scenografie di luce per concerti, spettacoli teatrali e mostre d’arte ed eventi multimediali e di luce per spazi urbani e musei a Roma, Bruxelles, in Austria e a Trieste. Ha esposto abiti-scultura e di luce, bozzetti per scene e costumi e installazioni luminose in gallerie d’arte e teatri in Italia e all’estero. Dal 1998 dirige a Trieste un Laboratorio di Scenografia e Costumistica. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private. . .  
   
   
AL POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO DELL’UNIVERSITÀ DI FERRARA LA SCULTURA “REDITUS AD ORIGINES” DI AGAPITO MINIUCCHI.  
 
Ferrara, 4 giugno 2009 - Da giugno la grande opera “Reditus ad origines” di Agapito Miniucchi è al Polo Scientifico-tecnologico dell’Università degli Studi di Ferrara martedì 9 giugno 2009, ore 17 – . I due blocchi che la compongono danno immediatamente l’idea, non solo per le loro dimensioni monumentali, ma per la forza che li caratterizza, di un’opera che volutamente intende impressionare chi se la trova davanti e vuole intraprende il percorso di attraversarla. L’artista rivisita e piega alle sue esigenze espressive alcune delle forme fondamentali della geometria, dal quadrato al rettangolo, dal triangolo al semicerchio, e evoca simboli variegati, dall’aereo diapason a una incombente trave metallica o a una lancia atta a ferire. Tra terra, aria, cielo, sole due grandi sculture in acciaio corten, rispettivamente di m 11 x 5,70 x 5,20 e di m 6 x 2,50 x 6, tracciano un itinerario metaforico. “Dalle impervie strade della civiltà, si attraversa una scultura portale, imponente limen iniziatico (che permette il passaggio ad una sola persona), da cui si scende per poi entrare in una seconda scultura che costringe ad una condizionante larvalità, da dove si esce però con occhi aperti al desiderio della conoscenza”, come indica l’artista stesso nell’iscrizione posta all’ingresso. Sandro Parmiggiani sottolinea in catalogo, come in quest’opera si alternino buio e luce, sentimento di reclusione e respiro largo di una ritrovata libertà, costrizione alla solitudine, colloquio con la propria interiorità e apertura al mondo… e sia senz’altro uno dei capolavori di Agapito Miniucchi, qualcosa che testimonia il suo valore di artista e che resterà a segnare la storia della scultura italiana del Novecento. L’installazione è collocata negli spazi del Polo Scientifico Tecnologico, nell’area dell’ex Zuccherificio Eridania: uno splendido esempio di recupero architettonico di una struttura produttiva dismessa. Il Polo conserva, completamente ristrutturati, la ciminiera e l’edifico principale del complesso a cui sono stati recentemente affiancate moderne strutture, sedi dei Dipartimenti dell’Università. L’opera di Miniucchi è collocata, molto ben visibile dalla strada di accesso alla città, proprio nel parco antistante l’ex Zuccherificio, per il quale era stata progettata agli inizi degli anni ottanta. Accade così che un luogo del sapere scientifico accoglie al suo interno, essendone a sua volta accolto, un segno “architettonico” quale è l’opera di Miniucchi, portatrice di un forte valore simbolico che allude peraltro al cammino iniziatico dell’uomo, alla ricerca delle proprie radici, che può compiersi solo nell’incontro tra umanesimo e progresso, tra arte (cultura) e scienza. Catalogo: biografia artista, saggi critici di Ada Patrizia Fiorillo e Sandro Parmiggiani Museo dell’artista: http://rocca. Sinibalda. Comune. Italiavera. It/biografia. Htm) . .  
   
   
FORMIGONI APRE ECSITE, CONGRESSO INTERNAZIONALE MUSEI SCIENZA  
 
Milano, 4 giugno 2009 Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, interviene oggi alla cerimonia di apertura del congresso internazionale di Ecsite (European Network of Science Centers and Museum), che associa oltre 400 musei scientifici di 30 nazioni. Per tre giorni, da domani a sabato, Milano e la Lombardia saranno la capitale europea dei Musei scientifici, con 1000 delegati provenienti da tutto il mondo, e che si confronteranno - nelle sessioni plenarie e in 70 gruppi di lavoro - sui temi della comunicazione e della museologia scientifica. Sono previsti tra gli altri, gli interventi del ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, del Commissario europeo Janez Potocnik, e del sindaco di Milano, Letizia Moratti. Partecipa anche l´assessore regionale alle Reti, Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi. "Eventi culturali di questa portata - sottolinea il presidente Formigoni - che convocano studiosi e esperti da tutto il mondo sono un giusto riconoscimento alla nostra grande tradizione di operosità e creatività scientifica e un fattore importante di visibilità e di attrattività. Per questo motivo Regione Lombardia sostiene la candidatura di Milano come sede, nel 2013, per il Congresso mondiale dei musei (Icom, International Council of Museums) 2013. "Tutto ciò - aggiunge Formigoni - può essere una risorsa significativa in prospettiva di Expo 2015: che non sarà solo un appuntamento fieristico globale, ma una grande opportunità di promozione della cultura. Alimentare l´uomo, come dice il tema di Expo, significa a mio avviso anche nutrirlo di conoscenza e di cultura". - ore 9, Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia, padiglione Aeronavale, via Olona 6, Milano. .  
   
   
L’AGENZIA PER IL PATRIMONIO CULTURALE EUROMEDITERRANEO HA OTTENUTO DA TUV ITALIA DEL GRUPPO TUV SUD LA CERTIFICAZIONE ISO 9001  
 
Lecce, 4 giugno 2009 - Si è tenuta ieri presso la sede dell’ Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo in via Libertini 15/a (Lecce), la consegna ufficiale del certificato di qualità Iso 9001, che è stato consegnato dall’Ing. Stefano Cucurachi, Responsabile Area Sud Est di Tuv Italia del gruppo Tuv Sud di Monaco, nelle mani della Sen Adriana Poli Bortone, Presidente dell’Agenzia per il patrimonio Culturale Euromediterraneo. La certificazione di qualità Iso 9001 è una sorta di bollino blu di garanzia per i servizi di progettazione, sviluppo e gestione di progetti legati alla fruizione ed alla valorizzazione del patrimonio culturale, finanziati con fondi comunitari, nazionali e regionali e per la progettazione ed erogazione di attività formative su tematiche inerenti la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale Un riconoscimento ufficiale dell’eccellenza degli standard di qualità di servizi, know-how, e progettualità, fortemente voluto dai propri associati, dal Consiglio Direttivo ed, in particolare, dal suo Presidente Prof. Ssa Sen. Adriana Poli Bortone. L’iso 9001 è il sistema di certificazione più diffuso nel mondo, che permette a imprese, enti, amministrazioni di fissare obiettivi di qualità per la fornitura di servizi, mettendo a punto un sistema di procedure che definisca gli standard qualitativi e programmando revisioni della macchina organizzativa. Ad accompagnare questo percorso di certificazione e di garanzia dei servizi offerti è stato il Tuv Sud, ente indipendente di certificazione ed ispezione accreditato dal Sincert, presente in 60 paesi per un totale di oltre 12. 000 dipendenti, un gruppo internazionale con un eccellente know-how ed esperienza che, grazie alla professionalità e conoscenza del mercato dell’Italia meridionale in particolare, ha agevolato il raggiungimento di questo traguardo. L‘agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo è stata costituita nel Marzo 2003 su iniziativa del Comune di Lecce, dell‘Unimed (Unione delle Università del Mediterraneo), dell‘Università del Salento e dell‘Università degli studi di Foggia. Hanno aderito successivamente, in qualità di soci onorari, la Cum di Bari (Comunione delle Università del Mediterraneo), l‘Università di Patrasso, l‘Accademia di belle arti di Lecce, l‘Università Telematica Guglielmo Marconi di Roma, l‘Istituto per la Storia e l‘Archeologia della Magna Grecia di Taranto L‘agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo è un‘organizzazione no-profit legalmente riconosciuta, iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche dal 04/08/2006, iscritta nell‘Albo regionale dei soggetti operatori di partenariato di cooperazione internazionale e di promozione della cultura dei diritti umani, iscritta anche nel registro generale delle associazioni di promozione sociale, con sede legale a Lecce in via Libertini. L´agenzia costituisce, oggi, un punto di riferimento negli interventi e nelle attività di sostegno alla valorizzazione, promozione, conservazione, tutela, restauro, progettazione del patrimonio culturale euromediterraneo, e si pone come un trait d’union fra le esigenze di valorizzazione del territorio e le direttive delle politiche degli stati nazionali e degli organismi internazionali, con il fine di implementare una politica di integrazione tra le diverse aree dell’Unione Europea e del bacino del Mediterraneo. . .  
   
   
BENI CULTURALI: INCONTRO SU NUOVA NORMATIVA PER RESTAURATORI  
 
Udine, 4 giugno 2009 - Si tiene oggi , nella sala convegni di Villa Manin di Passariano, con inizio alle ore 10. 30, un incontro rivolto ai restauratori di beni culturali. Verranno trattati in particolare i temi inerenti l´insegnamento della materia, la disponibilità delle scuole di alta formazione, le professionalità richieste per favorire la miglior tutela e il recupero del ricco patrimonio culturale e artistico del Friuli Venezia Giulia. In particolare si farà riferimento ai decreti ministeriali di prossima emanazione relativi al profilo professionale dei restauratori e al livello di qualità che sarà loro richiesto, alle modalità di accreditamento delle scuole di alta formazione e alla validità del titolo di studio che esse consentiranno di conseguire. .  
   
   
BOLZANO: INAUGURATA A TEODONE LA MOSTRA SULLE IMMAGINI VOTIVE DELL’ANTICO TIROLO  
 
Bolzano, 4 giugno 2009 - Le lotte di liberazione del 1809 lette alla luce di paure e speranze della gente comune. Inaugurata oggi dal presidente Durnwalder presso il Museo provinciale degli usi e costumi di Teodone la mostra sulle immagini votive dell’antico Tirolo “Necessità e miseria, aiuto e riconoscenza”. Ha aperto sabato 30 maggio, al Museo provinciale degli usi e costumi di Teodone, presso Brunico, la mostra temporanea “Necessità e miseria, aiuto e riconoscenza – Immagini votive come fonti per il periodo intorno al 1809”, dedicata alle immagini votive dell’antico Tirolo ai tempi delle lotte di liberazione tirolesi. Richiamando storie e tragedie personali di gente semplice, le immagini votive esposte aiutano a comprendere quel periodo storico così turbolento. L’esposizione è in programma fino al 31 ottobre 2009 ed è allestita nell’edificio “Wipptalerhof”. Il 1809 è un anno cruciale per il Tirolo, con la sollevazione guidata da Andreas Hofer contro le truppe di occupazione filo-napoleoniche. A duecento anni da quegli avvenimenti, la mostra del Museo degli usi e costumi di Teodone cerca di leggerli da una prospettiva inconsueta ed originale. “Necessità e miseria, aiuto e riconoscenza” non indaga infatti la “grande” storia, quella fatta dagli eroi e dai condottieri, ma si concentra sulle angosce, le paure e le speranze delle persone comuni sconvolte dagli eventi bellici. Lo fa mettendo in mostra una selezione di immagini votive provenienti da chiese, luoghi di pellegrinaggio o musei del Tirolo meridionale, settentrionale ed orientale. Intorno al 1809 nel Tirolo storico si registra una notevole produzione di immagini votive. La ragione è chiara: in un periodo segnato dalla guerra, molti perdevano i propri cari a causa delle uccisioni o della miseria, rimanendo soli. Incendi, furti e saccheggi erano all’ordine del giorno e l’unico rimedio per chi giaceva nella disperazione era confidare in Dio, nella Vergine o nei Santi gettando su di loro i propri affanni. Spesso una preghiera specifica o un suo esaudimento erano accompagnati da tavole lignee o tele dipinte raffiguranti le richieste dell’orante o i motivi di ringraziamento per essere stato esaudito. Esse venivano collocate nei luoghi di pellegrinaggio, nelle cappelle o nelle chiese. Hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, il presidente dell’Ente musei provinciali altoatesini Bruno Hosp e la direttrice del museo Alexandra Untersulzner. Il Museo provinciale degli usi e costumi di Teodone, nei pressi di Brunico, è aperto al pubblico fino al 31 ottobre 2009, dal martedì al sabato dalle ore 9. 30 alle 17. 30 e la domenica ed i festivi dalle ore 14 alle 18. Il lunedì il museo rimane chiuso, tranne in agosto quando non osserva alcun giorno di riposo e prolunga il proprio orario serale di un’ora. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www. Museiprovinciali. It o al numero 0474 552087. .  
   
   
SARAGOZZA (SPAGNA) : AFFISSI I BERSAGLI HERITY DEI QUATTRO MUSEI DELLA RUTA DE CAESARAUGUSTA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL MUSEO.  
 
 Roma, 4 giugno 2009 – Il 18 maggio scorso, presso la sala conferenze del Museo del Teatro di Saragozza, alla presenza di Jerónimo Blasco Jáuregui, Consejero de Cultura y Grandes Proyectos della Giunta cittadina si è svolta la giornata di presentazione dei risultati della certificazione Herity della Ruta de Caesarugusta un itinerario che raccoglie quattro musei archeologici: Museo del Foro, Museo del Porto Fluviale, Museo delle Terme Pubbliche e Museo del Teatro. Questi luoghi sono tutti dislocati nel centro storico e rappresentano un considerevole polo attrattivo sia per i cittadini che per il crescente turismo. Una opportunità da cogliere anche dopo l’Expò del 2008. Saragozza è il sito pilota in Spagna per la certificazione Hges (Herity Global Evaluation System) che racchiude in un bersaglio diviso in quattro settori, con una gradazione 1 a 5, il livello raggiunto rispetto a quattro aspetti: Valore, Conservazione, Comunicazione e Servizi. Il risultato è espressione di tre fonti: gestore del sito, pubblico e valutatori esterni. La certificazione può essere rinnovata ogni tre anni e si applica a beni aperti al pubblico come musei, monumenti, chiese, castelli, palazzi storici, ville, parchi, resti archeologici, biblioteche, archivi, itinerari, reti tematiche e altre emergenze culturali. Alla conferenza stampa sono intervenuti Maurizio Quagliuolo, Segretario Generale Herity International, Matilde Gonzalez Mendez, Coordinatrice del comitato per Herity in Spagna e lo stesso Jerónimo Blasco Jáuregui, ma erano presenti anche Gaël de Guichen, Vicepresidente Herity International e Ricardo Castella Zaragoza, dell’Associazione Spagnola per la Qualità. Sullo scenario dell’antico teatro, sono stati presentati i quattro bersagli. In prima fila anche Rafael Ordóñez Fernández, Responsabile del Servizio Cultura del Comune di Saragozza e Carmen Aguarod Otal, Responsabile dell’Unità Musei ed Esposizioni all’interno della stessa struttura, che hanno mostrato apprezzamento per gli esiti della certificazione richiesta esprimendo l’intenzione di continuare la collaborazione in vista di altri progetti per la città. Già dalla mattina del 19 maggio i bersagli erano ben visibili accanto all’entrata dei musei ed i custodi informati. Si tratta della prima certificazione in Spagna ma l’iniziativa è stata molto sentita, come dimostra l’inserimento di un’intera sessione su Herity nell’ambito delle Jornadas de Calidad, Museos y Turismo svoltesi nella stessa città il 13 e 14 maggio e organizzate per la Giornata Internazionale del Museo in occasione proprio dell’imminente presentazione della certificazione Herity. Informazioni sul sito www. Herity. It .