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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Giugno 2009
ELEZIONI EUROPEE, CHI HA VINTO E CHI HA PERSO: LE REAZIONI DEI LEADER POLITICI  
 
Bruxelles, 11 giugno 2009 - ´Non siamo soddisfatti della affluenza alle urne´, esordisce il Presidente Pöettering Amarezza e delusione da un lato, toni trionfali dall´altro. Come in ogni elezione, c´è chi vince e c´è chi perde, e questa volta i risultati delle europee sono chiari: un buon risultato per il centro-destra, calo del gruppo socialista, nascita di nuove forze euroscettiche e avanzamento dei Verdi. Come la nuova composizione cambierà le alleanze e la distribuzione di poteri? L´abbiamo chiesto ai leader dei gruppi politici. La vittoria del Ppe "Una vittoria larga, con oltre cento seggi in più rispetto ai Socialisti. Questa vittoria implica grandi responsabilità" - dice Joseph Daul, il deputato Ump alla guida del gruppo popolare. "E´ scomparso l´idraulico polacco, gli europei hanno votato contro il protezionismo e contro la retorica populista della sinistra. " Le priorità per la prossima legislatura? "Ripulire il sistema finanziario e garantire sicurezza a tutti. Sicurezza alimentare e sicurezza energetica per esempio. " "Una serata amara" per il Pse "Una serata molto amara per la socialdemocrazia europea" - è il commento a caldo di Martin Schultz, Spd tedesca, leader del gruppo socialista al Parlamento - "ci aspettavamo risultati migliori. Ma siamo in democrazia e bisogna accettare le scelte degli elettori". Il risultato, a suo avviso, è stato fortemente influenzato da considerazioni di carattere nazionale. "Il nostro dovere comunque rimane lo stesso: attuare l´agenda sociale dell´Europa". "L´ago della bilancia" liberale Graham Watson è pronto a lasciare l´incarico di Presidente del gruppo liberal-democratico per candidarsi alla Presidenza del Parlamento. Ma non rinuncia a commentare i risultati elettorali. Il suo gruppo resta "solido", e continuerà a fare "da ago della bilancia fra destra e sinistra". Ma il Lib-dem britannico mette in guardia sul "pericoloso avanzamento dell´estrema destra e dei nazionalisti. Tutti conosciamo la lezioni della crisi economica del 1929. Sono convinto che anche in questo caso la causa di un voto simile sia la crisi": la gente è "disillusa" e l´integrazione degli immigrati è stata "fallimentare". "L´europa di domani" degli ecologisti "Il chiaro successo dei Verdi mostra che gli europei hanno accettato la visione dell´Europa di domani proposta dagli ecologisti. Il nostro successo è dovuto al fatto che siamo stati gli unici a parlare di Europa" - secondo Daniel Cohn-bendit, storico leader franco-tedesco del gruppo verde. "Il risultato dei Verdi contrasta con l´avanzamento di forze anti-europee e distruttive, come gli euroscettici e l´estrema destra. " "Le nazioni dentro l´Europa" Secondo Cristiana Muscardini, co-Presidente del gruppo l´Europa delle Nazioni, il voto dimostra la necessità di "rispondere in maniera meno burocratica e più tempestiva alle esigenze dello sviluppo dell’impresa nel rispetto dell’ambiente e delle peculiarità nazionali". "Il centro-destra risponderà meglio a queste esigenze se in tutti i Paesi, Italia per prima, si comprenderà che il Parlamento europeo è motore di questo sviluppo". Sinistra "critica su quest´Europa" "Il tasso di astensione ancora in crescita ci interpella tutti, perché indica una crisi di fiducia di troppi cittadini nei confronti dell´Europa attuale. " - questa la lettura del capogruppo della Sinistra Unita Francis Wurtz. "Non sono d´accordo con questa divisione fra chi è per l´Europa e chi è contro l´Europa. Io sono per l´Europa, ma non per quest´Europa, con gli attuali orientamenti che ha. " Espansione a destra "Il grande successo delle forze euroscettiche Ukip in Gran Bretagna e Laos in Grecia ci permetterà di allargare il gruppo Indipendenza e Democrazia e combattere per un´organizzazione più democratica dell´Europa, con o senza l´Unione europea" - dichiara il capogruppo del gruppo Ind/dem Nigel Farage. Affluenza: poteva andare meglio Tutti i leader, a partire dal Presidente del Parlamento, hanno visto un segno negativo nel leggero calo di affluenza alle elezioni. Watson, Pöettering e Daul hanno biasimato l´assenza dell´Europa dai media nazionali, ricordando che è responsabilità anche della politica nazionale di parlare di affari europei. Una maggiore copertura dei lavori del Parlamento, che Watson concretizza in ´un canale televisivo sull´Europa in tutti i e 27 i Paesi´, è indispensabile - secondo Schulz - per superare la contraddizione fra ´la crescente importanza dell´eurocamera e il disinteresse dei cittadini´. .  
   
   
ELEZIONI EUROPEE: SEGGI PER GRUPPO POLITICO IN OGNI STATO MEMBRO  
 

EPP-ED

PES

ALDE

UEN

GREENS/ EFA

GUE/ NGL

IND/ DEM

Others

Totale

BE

6

5

5

0

3

0

0

3

22

BG

6

4

5

0

0

0

0

2

17

CZ

2

7

0

0

0

4

0

9

22

DK

1

4

3

2

2

1

0

0

13

DE

42

23

12

0

14

8

0

0

99

EE

1

1

3

0

0

0

0

1

6

IE

4

3

1

3

0

0

0

1

12

EL

8

8

0

0

1

3

2

0

22

ES

23

21

2

0

2

 

   
   
PARLAMENTO EUROPEO: NUMERO DI DEPUTATI PER STATO MEMBRO  
 
1979 1981 1986 1994 1995 2004 2007
Belgio BE 24 24 24 25 25 24 24
Danimarca DK 16 16 16 16 16 14 14
Germania DE 81 81 81 99 99 99 99
Irlanda IE 15 15 15 15 15 13 13
Francia FR 81 81 81 87 87 78 78
Italia IT 81 81 81 87 87 78 78
Lussemburgo LU 6 6 6 6 6 6 6
Paesi Bassi NL 25 25 25 31 31 27 27
Regno Unito UK 81 81 81 87 87 78 78
Grecia EL 24 24 25 25 24 24
Spagna ES 60 64 64 54 54
Portogallo PT 24 25 25 24 24
Svezia SE 22 19 19
Austria AT 21 18 18
Finlandia FI 16 14 14
Repubblica Ceca CZ 24 24
Estonia EE 6 6
Cipro CY 6 6
Lituania LT 13 13
Lettonia LV 9 9
Ungheria HU 24 24
Malta MT 5 5
Polonia PL 54 54
Slovenia SI 7 7
Slovacchia SK 14 14
Bulgaria BG 18
Romania RO 35
Unione Europea Totale EU 410 434 518 567 626 732 785
.
 
   
   
NUOVO PARLAMENTO EUROPEO: E ORA CHE SUCCEDE?  
 
Bruxelles, 11 giugno 2009 - Fermento intorno all´emiciclo di Strasburgo: sarà così il 14-17 luglio I 736 vincitori delle elezioni si riuniranno per la prima volta a Strasburgo per la seduta costitutiva dal 14 al 16 luglio. Il settimo mandato del Parlamento europeo inizia con l´elezione di Presidente e Vice-presidenti dell´assemblea. All´indomani delle elezioni, però, i giochi politici si annunciano complicati. E la ripresa dei lavori ordinari attenderà qualche settimana, prima di affrontare temi caldi come la regolazione dei mercati finanziario e la lotta al cambiamento climatico. I preparativi I gruppi politici si riuniranno nella seconda metà giugno per la costituzione dei gruppi stessi. Gli eletti non ancora chiaramente posizionati, come il Pd italiano o i Conservatori britannici, dovranno nei prossimi giorni decidere la loro collocazione. Durante le riunioni i gruppi stabiliranno anche le loro priorità riguardo agli incarichi più importanti, come quello di Presidente, Vice-presidenti e Presidenti di commissione. La sessione costitutiva Ma il nuovo Parlamento sarà nominato ufficialmente soltanto il 14 luglio: durante la seduta inaugurale i 736 nomi trasmessi dai Ministeri nazionali diventeranno a tutti gli effetti europarlamentari. Durante la stessa seduta si svolgeranno le elezioni del nuovo Presidente, di 14 Vice e di 6 Questori, responsabili delle questioni amministrative. E i negoziati per queste cariche si annunciano complessi. Un secondo mandato per Barroso? Un´altra patata bollente. I capi di Stato e di Governo dovrebbero accordarsi sul nome di un candidato durante il Consiglio europeo del 18-19 giugno, e i deputati voterebbero la fiducia il 15 luglio. Al momento il Presidente attuale ed ex-Premier protoghese José Manuel Barroso sembra il favorito, sostenuto anche dal risultato elettorale che avvantaggia il Partito Popolare. Ma alcuni parlamentari hanno già annunciato la loro opposizione a Barroso, e altri vorrebbero aspettare la ratifica del Trattato di Lisbona prima di votare la fiducia al Presidente dell´esecutivo europeo. La fiducia all´insieme dei commissari dovrebbe essere votata in autunno, dopo le audizioni dei singoli commissari da parte dei parlamentari. Ma anche questo passaggio è incerto, perchè il futuro Presidente della Commissione potrebbe decidere di rimandare al post-referendum su Lisbona la scelta dei ´suoi´ commissari. .  
   
   
LE ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO: BILANCIO E PROSPETTIVE PER IL FUTURO  
 
Roma, 11 giugno 2009 - Il Parlamento europeo festeggia l´anniversario dei 30 anni dalle sue prime elezioni a suffragio universale diretto con una consistente vittoria delle forze pro-europee. Dei 736 deputati chiamati a rappresentare oltre 500 milioni di cittadini, 263 seggi vanno ai Popolari e circa 163 ai Socialisti. Il gruppo Liberale con circa il 12% dei consensi si conferma invece come terza forza europea. Anche i Verdi ottengono un buon risultato, confermando la crescente sensibilità dei cittadini europei verso i temi ambientali. Il tasso di partecipazione non arretra sostanzialmente rispetto alle ultime elezioni ma si attesta, come pronosticato, ben al di sotto della soglia del 50%. E forse questo è il dato più inquietante di quella che rimane, comunque, una grande festa per la democrazia. Dopo le due guerre mondiali l´Europa è passata da una logica di contrapposizione per risolvere i problemi degli Stati nazione al ricorso alla collaborazione per risolvere insieme i problemi comuni. La storia dell´integrazione europea è dunque quella dell´evoluzione di questo approccio per renderlo non solo più efficace, ma anche più trasparente e democratico. Si tratta dello stesso impervio cammino che il Parlamento europeo ha dovuto intraprendere per poter davvero rappresentare con forza le istanze dei cittadini: da organo sostanzialmente consultivo si è trasformato in un´istituzione sempre più forte e centrale nell´equilibrio istituzionale dell´Ue. L´auspicata entrata in vigore del nuovo Trattato di Lisbona completerà questo processo mettendo finalmente su un piano di quasi totale parità Parlamento e Consiglio dei Ministri nell´approvazione delle leggi e nella definizione del bilancio ed estendendo il ruolo del Parlamento a nuove importanti competenze, evoluzione indispensabile per affrontare con energia e credibilità le grandi sfide che ci si pongono davanti. Di fronte alla crisi economica mondiale l´Ue ha saputo resistere, anche grazie alle regole comuni e all´euro. Tuttavia si avvertono segnali preoccupanti, rappresentati dalle non sempre trasparentissime corse agli aiuti di Stato e altre forme di protezionismo. Su clima ed energia il Parlamento ha dimostrato di saper fare la sua parte limitando le influenze di alcune lobby o di monopolisti nazionali spalleggiati dagli Stati meno sensibili ai vantaggi che il mercato europeo può portare ad imprese e consumatori. Ma questo non è il momento di abbassare la guardia. L´europa dovrà fare ogni sforzo per arrivare unità e determinata al negoziato internazionale sul clima a Copenaghen in modo da riflettere con una sola voce le istanze e preoccupazione dei suoi cittadini su questo tema. Terrorismo, crisi umanitarie, immigrazione illegale, problemi di good governance e di rispetto dei diritti fondamentali, estrema povertà e malattie sono altri importanti banchi di prova del nuovo Parlamento. Di fronte a questi scenari dispiace la scarsa attenzione del dibattito politico e dei media su temi che toccano molto da vicino il nostro presente e futuro e quello delle nuove generazioni. La costruzione europea con l´avvento di un metodo democratico nel processo decisionale sono state conquiste lunghe e difficili, probabilmente rese possibili proprio grazie all´ancora bruciante presenza del ricordo dei passati conflitti. Dare ora per scontate queste conquiste mi sembra perlomeno imprudente. Carlo Corazza Direttore della Rappresentanza a Milano .  
   
   
PUBBLICATO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE "SOSTEGNO ALLA POLITICA IN MATERIA DI TIC"  
 
Bruxelles, 11 giugno 2009 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte a titolo del programma di sostegno alla politica in materia di tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) nel quadro del programma quadro per la competitività e l´innovazione (Cip). L´invito è dedicato all´obiettivo 3. 5 del tema "Sostegno alla politica in materia di Tic": eParticipazione - rafforzare e coinvolgere i cittadini nei processi decisionali più trasparenti. L´obiettivo generale è di affrontare le sfide attuali nella politica con soluzioni basate sulle Tic, tra cui: combattere il deficit democratico percepito; ristabilire il rapporto tra cittadini e politica, e sotenere il coinvolgimento dei cittadini; ridurre la complessità dei processi decisionali e legislativi all´interno dell´Ue. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/information_society/activities/ict_psp/index_en. Htm .  
   
   
RIUNITO A PALERMO IL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL FSE GIÀ PUBBLICATI 8 BANDI, PER 430 MILIONI DI EURO  
 
Palermo, 10 giugno 2009 – Si è riunito, ieri mattina, a villa Igiea, a Palermo, il terzo Comitato di sorveglianza del Programma operativo Fondo sociale europeo Obiettivo convergenza 2007/13 della Regione siciliana, per fare il punto degli interventi messi in atto dalla Sicilia. Un incontro che ha consentito di mettere a fuoco il percorso realizzato dalla Regione nel 2008 per dare attuazione al programma, sulla base di procedure e criteri di gestione e controllo, sostanzialmente nuovi rispetto alla passata programmazione. Alla riunione erano presenti l´assessore regionale Titti Bufardeci, Claudio Spadon, della direzione generale Occupazione della Commissione europea, Danilo Tesei, in rappresentanza del ministero del Lavoro, i rappresentanti dei dipartimenti regionali Lavoro, Agenzia per l´Impiego e Pubblica istruzione, dei sindacati, delle associazioni e delle organizzazioni di categoria. Il dirigente generale del dipartimento della Formazione professionale, Patrizia Monterosso, che è autorità di gestione del Fse, ha fatto il quadro dei bandi pubblicati e di quelli in procinto di essere emanati. La Regione siciliana ha già pubblicato 8 avvisi, per circa 430 milioni di euro, sui 2 miliardi di disponibilità complessiva per il periodo 2007/13, che segnano il decollo del Po Fse, a sostegno del sistema dell’istruzione, della formazione e del lavoro. “L´incontro di oggi – ha detto l´assessore Bufardeci – segna una svolta importante nell´utilizzo del Fse: si può affermare che il decollo è avvenuto. Si tratta, adesso, di continuare con lo stesso ritmo assunto dall´amministrazione regionale, a partire dalla seconda metà del 2008”. L´assessore ha rilevato l´importanza della formazione come politica attiva per il lavoro: “non soltanto per i lavoratori, ma anche per le imprese. Anche grazie a una forte collaborazione con il partenariato sociale, partendo dal Fse, il governo regionale intende rendere la Formazione più moderna ed efficace, perchè corrispondente alle esigenze del territorio”. “Lo stato di avanzamento economico – ha detto Claudio Spadon – è ancora in una fase embrionale, ma ci tranquillizza quanto è stato fatto per recuperare i ritardi, che, comunque, non riguardano soltanto la Sicilia. Apprezziamo il lavoro compiuto per la riorganizzazione dell´Autorità di gestione”. “Nell´ultimo mese – ha detto Patrizia Monterosso – sono state messi in campo circa 600 milioni di euro, oltre due intere annualità del programma operativo, per interventi a sostegno dell´occupabilità e dello sviluppo di competenze e di saperi. Sono azioni che agiscono su bisogni e ambiti ce, nella nostra isola, appaiono al momento più colpiti dalla crisi economica e sociale”. Danilo Tomei ha illustrato l´accordo tra lo Stato e le regioni per l´utilizzazione delle risorse del Fse per fronteggiare la crisi. Nelle settimane scorse, è stato predisposto un nuovo protocollo d´intesa tra il ministero e l´Inps, che consentirà di sbloccare gli interventi di politiche attive, tra le quali spicca la Formazione, e di sostegno al reddito ai lavoratori coinvolti nella crisi. Il piano di azione per fronteggiare la crisi, predisposto dalla Regione, prevede due linee di intervento: la prima comprende le operazioni contenute nel Das e finanziate con 153 milioni del Fse; la seconda, riguarda l´attuazione dell´accordo del 12 febbraio sull´impiego di 8 miliardi nel biennio 2009/10 per gli ammortizzatori in deroga, di cui 5,35 a carico dello Stato e 2,35 a carico delle Rgioni, con le risorse del Fse. La quota a carico della Sicilia ammonta a 172. 895. 397 euro che dovranno essere utilizzati per le misure attive di politica del lavoro, a partire dalla Formazione. Il Comitato ha concluso i lavori raccomandando alla Regione di procedere sul percorso avviato, in considerazione del fatto che il Fse è uno strumento imprescindibile per contrastare la crescente vulnerabilità economia e sociale di una quota significativa della popolazione siciliana .  
   
   
UNGHERIA: IL PAESE AL 12° POSTO IN EUROPA PER ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI ESTERI DIRETTI  
 
Sofia, 11 giugno 2009 - L’ungheria si è collocata al 12°posto in Europa in termini di progetti di investimento estero diretto nel 2008 secondo quanto riportato nella ricerca sull’attrattività europea 2009 redatta dalla società di consulenza Ernst&young. Questo significa che è scesa di tre posti rispetto alla ricerca condotta l’anno precedente dal momento che il numero di grandi progetti di investimento nel Paese è sceso del 26% a/a nel 2008. Questo ha rappresentato il calo più rapido di tutti i paesi considerati dall’indagine. L’aspetto positivo è che il Paese è stato considerato favorevolmente rispetto ai criteri di creazione di lavoro. Oltre alla Bulgaria, l’Ungheria è stato il solo Paese a registrare una crescita nel numero di nuovi posti di lavoro lo scorso anno, fino al 5% a/a a 11. 659. Nella classifica degli Ide, l’Ungheria si è posizionata dopo la Polonia e la Romania ma prima della Repubblica Ceca. .  
   
   
L´OCSE DELINEA OPPORTUNITÀ E SFIDE PER LA BIOECONOMIA DEL FUTURO  
 
Bruxelles, 11 giugno 2009 - Entro il 2030 la biotecnologia potrebbe costituire fino al 2,7% del prodotto interno lordo (Pil) nei paesi industrializzati, e anche di più nei paesi in via di sviluppo, stando a una nuova relazione dell´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Per fare un confronto, attualmente nei paesi Ocse la biotecnologia rappresenta meno dell´1% del Pil. La relazione avverte, tuttavia, sul fatto che i governi e il mondo dell´industria devono abbattere le barriere che ancora ritardano il pieno sviluppo e la commercializzazione delle biotecnologie. Le barriere riportate nella relazione riguardano tra l´altro le difficoltà tecnologiche, questioni normative, mancanza di investimenti, accettazione sociale e strutture del mercato. Oggi le biotecnologie vengono usate nel settore dell´agricoltura e della sanità, nonché in certe industrie. Però, molte altre applicazioni - come la medicina rigenerativa - sono ancora allo stadio di sviluppo iniziale. Gli autori della relazione prevedono che entro il 2015 circa la metà della produzione mondiale delle più importanti coltivazioni alimentari e di mangime saranno probabilmente derivanti da specie vegetali sviluppate attraverso la biotecnologia. Il settore della farmacogenetica (che guarda a come i geni di un individuo agiscono sulla sua risposta a determinati farmaci) influirà sulla progettazione di trial clinici e sulle modalità di prescrizione dei farmaci. Nell´industria chimica il valore delle sostanze biochimiche potrebbe raggiungere tra il 12 e il 20% della produzione chimica complessiva (rispetto all´1,8% nel 2005). Entro il 2030 la domanda di biotecnologia probabilmente sarà cresciuta, visto che l´aumento delle entrate - soprattutto nei paesi in via di sviluppo - innalzerà la domanda di prodotti sanitari, agricoli, forestali e ittici. Contemporaneamente i cambiamenti climatici potrebbero esacerbare molti problemi ambientali. Secondo l´Ocse la biotecnologia sarebbe in grado di risolvere molti dei problemi sanitari e ambientali che il mondo si troverà ad affrontare nel 2030. "Nel 2030 la bioeconomia coinvolgerà probabilmente tre elementi: conoscenza avanzata dei geni e dei processi cellulari complessi, biomassa rinnovabile e integrazione delle applicazioni biotecnologiche nei vari settori," si legge nella relazione. Gli autori della relazione calcolano che entro il 2030 la biotecnologia potrebbe rappresentare il 2,7% del Pil nei paesi Ocse, soprattutto grazie all´uso delle biotecnologie nel settore industriale, agricolo e sanitario. Nei paesi in via di sviluppo questo dato potrebbe essere persino più alto, visto che l´economia di questi paesi si basa più marcatamente sull´agricoltura e sull´industria, fanno notare i relatori. Infine, il destino della bioeconomia dipende da una serie di fattori. "Sfruttare in pieno i benefici della bioeconomia richiederà delle politiche finalizzate e mirate," conclude il rapporto. "Ciò richiederà una leadership - soprattutto da parte dei governi, ma anche da ditte affermate - per stabilire obiettivi per l´applicazione delle biotecnologie nella produzione primaria, nell´industria e nella sanità, la creazione delle condizioni strutturali necessarie per il raggiungimento degli obiettivi - come gli accordi regionali e internazionali - e lo sviluppo di meccanismi per assicurare che le politiche possano facilmente adattarsi alle nuove opportunità. " L´ue investe 1,9 miliardi di euro nella creazione di una bioeconomia europea nell´ambito del tema "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie" del Settimo programma quadro (7° Pq). Per maggiori informazioni, visitare: Pagine dell´Ocse sulla relazione: http://www. Oecd. Org/futures/bioeconomy/2030 Sostegno dell´Ue per la ricerca sulle biotecnologie nell´ambito del 7° Pq http://cordis. Europa. Eu/fp7/kbbe/home_en. Html .  
   
   
CONGRESSO MONDIALE SU "ALTERNATIVE E USO DI ANIMALI IN BIOLOGIA"  
 
 Roma, 11 giugno 2009 - Dal 30 agosto al 3 settembre si terrà a Roma (Italia) il congresso mondiale "Alternative e uso di animali in biologia". Con il motto "Calling on science" (Appello alla scienza), la settima edizione del congresso vuole attirare l´attenzione sul fatto che oggi il progresso scientifico deve andare di pari passo con la riduzione, il perfezionamento e la sostituzione degli esperimenti che coinvolgono animali (le tre "R" in inglese: reduction - refinement - replacement). Le prime tre giornate dell´evento saranno dedicate alle alternative e all´utilizzo di animali, tra cui: - prima giornata: tecnologie, concetti e approcci innovativi; - seconda giornata: campi dell´utilizzo di animali - terza giornata: progressi nei vari campi della biologia. La quarta giornata della conferenza sarà dedicata agli sviluppi scientifici relativi alle tre "R", con particolare attenzione ai recenti progressi e alle implicazioni per la scienza, la salute pubblica, l´utilizzo di animali e il loro benessere. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Aimgroup. Eu/2009/wc7/ .  
   
   
MONTENEGRO: DIMEZZATO L’AFFLUSSO DI IDE DI GENNAIO-APRILE  
 
Podgorica, 11 giugno 2009 - La Banca centrale del Montenegro evidenzia che gli investimenti diretti esteri diretti nel Paese sono stati pari a 157,3 mln di euro nel corso dei primi quattro mesi dell’anno. Si tratta di una contrazione del 49% su base annuale e rappresenta il 4,4% del prodotto interno lordo previsto per l’intero anno, secondo le ultime proiezioni del Ministero delle finanze. Il mercato immobiliare ha attirato il 30,8% (48,5 mln euro) degli investimenti complessivi, mentre il 46,2% (72,6 mln euro) è andato a produttori locali e banche. L’immobiliare, in particolare, ha registrato una riduzione di Ide del 54% rispetto allo stesso periodo del 2008, mentre le banche del 47,2%. Inoltre, circa 35,8 mln di euro sono arrivati nel Paese sottoforma di debito intersocietario, con una flessione del 43,4% rispetto ai primi quattro mesi dell’anno scorso. Nello stesso tempo, l’uscita di Ide dal Montenegro ha totalizzato 32,9 mln di euro (-72,8% a/a). Gli Ide netti hanno toccato 124,4 mln di euro, con un calo del 33,7% a/a. Le autorità del Paese stimano che gli investimenti diretti esteri netti potranno raggiungere 300 mln di euro nell’intero 2009 se l’attuale tendenza viene confermata. Tuttavia, tale previsione potrebbe venire superata in modo significativo se verrà realizzato almeno uno dei grandi investimenti ancora in fase progettuale, come quello della società energetica Epcg, delle società turistiche Valdanos e Velika Plaza e quella del centro di riabilitazione Simo Milosevic. .  
   
   
EMISSIONE B.O.T. COLLOCAMENTO SUPPLEMENTARE  
 
Roma, 11 giugno 2009 - Il Mef, vista l´elevata domanda non sufficientemente soddisfatta nell´asta odierna , dispone per l´11 giugno 2009 che il collocamento supplementare di Bot annuali, di cui al decreto di emissione del 5 giugno 2009 n. 46480, con scadenza 15 giugno 2010, sia commisurato al 20% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Il collocamento supplementare è riservato agli operatori "specialisti in titoli di Stato". Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. .  
   
   
LA CONSOB AUTORIZZA LA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO RELATIVO ALL’OFFERTA IN OPZIONE DELLE OBBLIGAZIONI DEL PRESTITO DENOMINATO “CONVERTENDO BPM 2009/2013 – 6,75%” CON ABBINATI “WARRANT AZIONI ORDINARIE BPM 2009/2013”  
 
 Milano, 11 giugno 2009 – Ieri la Consob ha autorizzato la pubblicazione del prospetto informativo relativo all’offerta in opzione agli azionisti della Banca Popolare di Milano e agli obbligazionisti del prestito “Banca Popolare di Milano/cic 2004-2009 Convertibile” di massime n. 6. 955. 352 obbligazioni del prestito denominato “Convertendo Bpm 2009/2013 – 6,75%”, con abbinati “Warrant azioni ordinarie Bpm 2009/2013” e all’ammissione a quotazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Di massimi n. 6. 955. 352 “Warrant azioni ordinarie Bpm 2009/2013”. Si riepilogano di seguito le caratteristiche principali dell’offerta in opzione e dei relativi strumenti. Caratteristiche principali dell’offerta in opzione: inizio del periodo di sottoscrizione: 15 giugno 2009; termine del periodo di sottoscrizione: 3 luglio 2009; inizio del periodo di negoziazione dei diritti di opzione sull’Mta: 15 giugno 2009; termine del periodo di negoziazione dei diritti di opzione sull’Mta: 26 giugno 2009; rapporto di opzione: 1 obbligazione ogni 63 azioni Bipiemme e/o obbligazioni del prestito “Bancapopolare di Milano/cic 2004-2009 Convertibile” detenute; prezzo di emissione: alla pari (Euro 100); rapporto di assegnazione del warrant: assegnazione a titolo gratuito di un warrant ogni obbligazione sottoscritta; Caratteristiche principali delle obbligazioni: denominazione del prestito: Convertendo Bpm 2009/2013 – 6,75% ; numero di obbligazioni offerte: 6. 955. 352; ammontare complessivo: Euro 695. 535. 200,00; cedola annua: 6,75%; livello di subordinazione: senior; data di Godimento: 3 luglio 2009; data di Scadenza: 1° giugno 2013: conversione obbligatoria a scadenza in azioni ordinarie Bpm al prezzo medio di mercato1, con un prezzo di conversione minimo pari a €6 e un prezzo di conversione massimo pari a €7. Non è prevista la quotazione delle obbligazioni su alcun mercato regolamentato. L’emittente, anche per il tramite di altre società appartenenti al gruppo, potrà, nell’ambito dell’attività di negoziazione per conto proprio e senza alcun impegno, riacquistare dai portatori i titoli che questi ultimi intendono rivendere. Caratteristiche principali dei warrant: denominazione del Warrant: Warrant azioni ordinarie Bpm 2009/2013; numero di warrant: 6. 955. 352; data di scadenza: 2 giugno 2013; rapporto di esercizio: 9 azioni Bipiemme di nuova emissione ogni Warrant presentato per l’esercizio; periodo di Esercizio: tra il 1° maggio e il 1° giugno 2013; prezzo di esercizio: €8 per ogni azione Bipiemme di nuova emissione. I Warrant sono stati ammessi a quotazione dalla Borsa Italiana con provvedimento n. 6323 dell’8 giugno 2009. L’inizio delle negoziazioni sarà disposto dalla stessa Borsa Italiana successivamente al termine del periodo di sottoscrizione (3 luglio 2009), previa verifica della sufficiente diffusione del titolo ad esito dell’offerta in opzione. .  
   
   
SUSSIDIARIETÀ ED ARGINE CONTRO LA CRISI, ECCO LE FONDAZIONI OGGI A SIENA IL 21° CONGRESSO NAZIONALE DELLE CASSE DI RISPARMIO  
 
 Siena, 11 giugno 2009 - Sussidiarietà, intesa come compartecipazione a progetti di sviluppo, rapporti con i territori e gli enti che li governano ed un argine contro la crisi. Sono alcune delle parole chiave dell´intervento del presidente della Toscana, che ha partecipato ieri all´apertura del 21° congresso nazionale della Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di risparmio, che proseguirà anche domani mattina sempre al Teatro dei Rinnovati in piazza del Campo a Siena. Un congresso importante, a dieci anni dalla legge sulle Fondazioni che ha portato a compimento la separazione l´attività creditizia da quella filantropica, un congresso che conta oltre 600 partecipanti, sessanta giornalisti accreditati, la presenza di numerosi esperti e che ha visto l´intervento, al termine della mattina, anche del ministro dell´Economia. Il presidente della Toscana ha sottolineato l´importanza delle fondazioni nel panorama toscano e il loro ruolo sussidiario, prima della crisi ed oggi con la difficile congiuntura economica che l´intero paese e molte nazioni stanno vivendo. Dalle Fondazioni arriva un contributo importante alla crescita economica e sociale del Paese. Le Fondazioni, in Toscana, collaborano con gli enti territoriali, ha detto. Le Fondazioni, a partire dalla Fondazione del Monte dei Paschi – ha sottolineato di seguito - possono vantare un ottimo rapporto di collaborazione con la Regione. Ma insieme, tra loro e con gli enti, le Fondazioni hanno imparato anche a fare squadra e lavorare in sinergia. Un´esigenza in questo momento di crisi dove occorre ottimizzare tutte le risorse in campo, come ha spiegato il presidente della Toscana. Le Fondazioni di origine bancaria sono realtà non profit, private e autonome, eredi dell’attività di carattere sociale che originariamente svolgevano le Casse di risparmio e le Banche del monte insieme all’esercizio del credito. Per qualche anno titolari esclusive del capitale delle stesse banche, poi da quasi tutte dismesso nel tempo. Oggi l’Acri, l´associazione delle Casse di risparmio d´Italia, rappresenta 88 Fondazioni di origine bancaria, 44 società bancarie tra Casse Spa e Banche del Monte Spa, 3 Associazioni territoriali di Fondazioni, e vari altri soggetti che, in qualità di soci aggregati, sono interessati alle attività culturali e di servizio svolte dall´associazione. A Siena, per la prima volta, ha partecipato stamani ai lavori del congresso anche la fondazione Compagnia di San Paolo di Torino. In Toscana le fondazioni di origine bancaria sono undici. Le fondazioni, ha spiegato nel suo intervento il presidente dell´Acri, Giuseppe Guzzetti, sono state pensate per preservare un controllo parapubblico su una parte del sistema creditizio. Un “vizio di origine” che a lungo ha fatto discutere sulla loro natura privata o pubblica. Ma anche i più critici oggi si sono ricreduti sulla loro identità. Le fondazioni, è stato sottolineato, hanno dato prova anche di buona amministrazione e saggezza. La recente verifica condotta dall´Autorità di vigilanza per accertare quale fosse stato l´impatto della crisi finanziaria sui patrimoni delle fondazioni ha accertato infatti che è stato diversificato il rischio e che nessuna ha investito in prodotti speculativi e rischiosi. Fondazioni, presenti nell´azionariato della banche, che non hanno esitato in questa difficile congiuntura a sottoscrivere gli aumenti di capitale che si sono resi necessari. .  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO GIUGNO 2009  
 
Regolamento 15/06/2009 Durata gg. 92 365
Prezzo medio ponderato 99,747 98,727
Ritenuta fiscale 12,5% 0,03163 0,15913
Arrotondamento 0,00137 0,00387
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,78 98,89
Rendimento semplice netto 0,86 1,11
Rendimento composto netto 0,87 1,11
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,88 99,19
Rendimento semplice (minimo) 0,47 0,81
Rendimento composto netto (minimo) 0,47 0,81
* Bot flessibile Fonte Assiom
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FORMIGONI: FINALMENTE REGIONI CO-PROTAGONISTE FIRMATA L´INTESA CON IL GOVERNO SULLE RELAZIONI INTERNAZIONALI  
 
Roma, 11 giugno 2009 - Sulla scena delle relazioni internazionali, c´è un ruolo proprio delle Regioni. Su questa materia è stata sottoscritta ieri un´Intesa tra Governo (con il ministro degli Esteri Franco Frattini) e Regioni. Il presidente Roberto Formigoni, che ha firmato per la Regione Lombardia, parla di "un nuovo metodo di collaborazione istituzionale", di "regole condivise", di un "proprium" dei Governi regionali che viene riconosciuto, ben oltre il rischio di concepire le Regioni quasi come "Prefetture" periferiche del Ministero degli Esteri. "Nel mondo postmoderno - ha sottolineato Formigoni - a relazioni diplomatiche diffuse corrisponde una diplomazia diffusa". Ciò vale in modo particolarmente evidente per una Regione come la Lombardia che ha forte peso demografico ed economico e che è fortemente internazionalizzata. Addirittura ha un corpo consolare, da poco definitosi "di Milano e della Lombardia", che rappresenta oltre 100 Stati. Esempi recente di azione internazionale significativa sono l´aiuto alla ricostruzione delle regioni costiere indiane colpite dal maremoto del 2004 (ove l´India non consentiva l´intervento diretto di Governi nazionali stranieri); il memorandum d´intesa tra Regione Lombardia e Kurdistan iracheno, con il quale si è creato un "ponte" economico tra i due Governi sub-nazionali interessati, ma di fatto tra Italia e Iraq; i numerosi gemellaggi ospedalieri internazionali; l´iniziativa delle due Conferenze economico-diplomatiche per il Mediterraneo e per l´America Latina, organizzate insieme al Mae. L´intesa impegna alla collaborazione e allo scambio di informazioni soprattutto nelle aree considerate prioritarie; prevede politiche di cooperazione in cui il Ministero svolge una preventiva consultazione con le Regioni; stabilisce che Ministero e rete diplomatiche collaborano con le Regioni per le missioni all´estero; mette in cantiere formazione e scambio di esperienze e istituisce un Tavolo permanente operativo. "Specialmente in una situazione di crisi come quella attuale - ha aggiunto Formigoni - le Regioni sono chiamate a sostenere, insieme al Governo, il nostro sistema economico, che necessita di un forte supporto istituzionale per sfruttare le opportunità di crescita e di sviluppo offerte dai mercati internazionali. Regione Lombardia ha sempre sostenuto l´internazionalizzazione delle nostre imprese, realizzando dal 1995 a oggi 49 missioni istituzionali da me guidate e finanziando nello stesso periodo 681 progetti di cooperazione allo sviluppo, con oltre 50 milioni di euro". E "per assicurare alla nostra azione il massimo successo - ha detto ancora Formigoni - abbiamo sempre lavorato in stretta collaborazione e totale sinergia con il Ministero che, grazie ad un rapporto di grande correttezza e supporto reciproco, si è sempre dimostrato un interlocutore presente ed attento". Ma anche la prospettiva di Expo esalta ulteriormente le prospettive di collaborazione sul piano internazionale. Formigoni - che ha voluto ringraziare il Governo per l´attenzione e il concreto supporto al Tavolo Lombardia - ha indicato i fronti comuni dell´impegno: "lo sviluppo delle relazioni commerciali ed imprenditoriali che l´Expo potrà generare, l´incremento delle relazioni diplomatiche con i paesi interessati a prendervi parte, la promozione degli interventi di cooperazione internazionale, così strettamente connessi al tema della manifestazione ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´". A questo proposito il presidente ha fatto notare che 27 progetti di cooperazione internazionale su 42 che Regione Lombardia ha finanziato nel 2009 riguardano tematiche relative a sicurezza alimentare, educazione alimentare, tutela della biodiversità. .  
   
   
INTESA GOVERNO E REGIONI IN MATERIA DI RAPPORTI INTERNAZIONALI  
 
Campobasso, 11 giugno 2009 - Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ha partecipato ieri a Roma nella Sala Conferenze Internazionali della Farnesina, alla presentazione ufficiale dell´ "Intesa Governo e Regioni in materia di Rapporti internazionali". Oltre al Ministro degli Esteri, Franco Frattini, e ai vari Presidenti delle Regioni italiane, hanno presenziato anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola,il Ministro degli Affari Regionali, Raffaele Fitto, e il Sottosegretario agli Affari Esteri Vincenzo Scotti. Iorio e gli altri Presidenti delle Regioni hanno espresso al Governo nazionale la soddisfazione per il raggiungimento di questo accordo che, hanno detto, conferma e rilancia il ruolo delle Regioni nell´ambito della cooperazione internazionale decentrata allo sviluppo. Il ruolo delle Regioni, hanno ancora sottolineato i Presidenti, è sempre più cresciuto negli anni nell´attivazione di iniziative di cooperazione tese a creare crescita, innovazione ed implementazione reciproca con le varie aree d´Europa e del mondo oggetto di intervento e di interesse economico-sociale. A tal fine, i massimi responsabili delle Regioni italiane hanno ribadito la necessità di dover aumentare il confronto con il Governo centrale nell´ambito di scelte corali per la cooperazione internazionale da intraprendere in coerenza con i programmi e con le politiche che rispettivamente stanno portando avanti. I presidenti hanno anche voluto ribadire la volontà di partecipare insieme al Governo nazionale alla individuazione delle priorità di intervento e dei settori di azione al fine di massimizzare il risultato delle varie attività e programmazioni nell´ottica di un piano strategico di sapiente utilizzo delle risorse disponibili. I Governatori delle Regioni, infine, hanno poi chiesto che venga fatta maggiore chiarezza riguardo all´azione svolta dai rispettivi Esecutivi nell´ambito delle politiche comunitarie, della cooperazione e della internalizzionalizzazione. Attività distinta da quella estera portata avanti con il resto dei Paesi del mondo e coordinata dal Governo centrale. Il Presidente Iorio era accompagnato dall´Assessore alla Programmazione Gianfranco Vitagliano e dai suoi Consiglieri per l´internazionalizzazione e per le politiche comunitarie Nelida Ancora e Francesco Cocco .  
   
   
ANNO DI PRESIDENZA ITALIANA DELL´INIZIATIVA ADRIATICO IONICA . 16 GIUGNO AD ANCONA LA CERIMONIA INAUGURALE .  
 
Ancona, 11 Giugno 2009 - Cerimonia inaugurale per l´anno di Presidenza italiana dell´Iniziativa Adriatico Ionica (Iai): si terra` martedi` 16 giugno, ad Ancona, che e` sede del Segretariato dell´Iniziativa stessa. Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, sottolinea che in questo anno si intendono consolidare i legami tra i Paesi che si affacciano sui due mari, definendo politiche condivise in settori strategici come trasporti, ambiente, turismo, cultura, internazionalizzazione, piccole e medie imprese. Un appuntamento - ad un anno esatto dall´inaugurazione della sede del Segretariato alla Cittadella di Ancona - cruciale per le tematiche che saranno al centro della comune progettazione in cui le Marche potranno dare un contributo fondamentale, anche in termini di formazione e know how. La presidenza italiana avra` come punto di riferimento organizzativo il Segretariato Iai, naturale proiezione verso l``area balcanica. Gli Stati che fanno parte dell´Iniziativa Adriatico Ionica, oltre all´Italia, sono Albania, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia, Slovenia e Grecia. Denso il programma della giornata inaugurale del 16 giugno. In mattinata, nella sede della Regione, si terra` una riunione tra gli alti funzionari Iai per mettere a punto le linee programmatiche dell´anno di presidenza italiana. Alle ore 11, si terra` la conferenza stampa, al Grandhotel Passetto, con il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, e il presidente Spacca. Seguira` la visita alla sede del Segretariato permanente alla Cittadella di Ancona a cui parteciperanno i capi delegazione, gli alti funzionari, i rappresentanti istituzionali della Regione e della Citta` di Ancona. Alle ore 16, prende inizio la cerimonia ufficiale all´Aula Magna del Rettorato dell´Universita` Politecnica delle Marche. Relazioneranno il sottosegretario Mantica, il presidente Spacca e il Rettore, Marco Pacetti. Nel corso della cerimonia, il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Puglia, Ruggero Martines, presentera` il catalogo della mostra ´Santi sull´Adriatico. La circolazione iconica nel basso Adriatico´ (Bari, Castello Svevo, 19 giugno-15 ottobre). Nella sala espositiva del Rettorato verra` poi inaugurata la mostra ´Antiche mappe dell´Adriatico´ organizzata dalla Regione Marche. .  
   
   
LE MARCHE NEL COMITATO NAZIONALE PER L´ANNO CULTURALE DELLA CINA IN ITALIA .  
 
Ancona, 11 Giugno 2009 - E´ stato formalmente costituito con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri il ´Comitato per l´anno culturale della Cina in Italia´ 2010 e anche le Marche ne fanno parte. Nel comitato infatti, accanto ai ministri degli Affari Esteri Franco Frattini, dell´Interno Roberto Maroni, della Difesa Ignazio La Russa, dell´Economia e Finanza Giulio Tremonti, dello Sviluppo economico Claudio Scajola, dell´Agricoltura Luca Zaia, dell´Ambiente Stefania Prestigiacomo, delle Infrastrutture Altero Matteoli, della Salute Maurizio Sacconi, dell´Istruzione Maria Stella Gelmini, dei Beni Culturali Sandro Bondi, dei rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e del Turismo Michela Vittoria Brambilla, siederanno anche il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e il presidente della Fondazione Italia ´ Cina Cesare Romiti. La presenza della Regione nel Comitato e` legata al progetto dedicato a Padre Matteo Ricci e all´insieme delle iniziative in preparazione per celebrare nel 2010 i 400 anni della morte del missionario maceratese, insigne filosofo e scienziato, primo straniero ad essere accolto nella Citta` Proibita, ospite dello stesso imperatore e primo straniero in assoluto a cui si a stato concesso un terreno dello Stato per la sepoltura. .  
   
   
EUROPA LA SARDEGNA CRESCE CON L´EUROPA  
 
Cagliari, 11 Giugno 2009 - La Sardegna cresce con l´Europa: questo il titolo scelto per l´iniziativa, organizzata dal Centro Regionale di Programmazione, aperta ieri mattina presso il T hotel a Cagliari dall´Assessore regionale della Programmazione, Giorgio La Spisa. Il programma della mattinata è stato dedicato alla presentazione degli interventi da avviare, nel periodo 2007-2013, con le risorse comunitarie, nell´ambito della Programmazione regionale unitaria; nell´occasione sono stati illustrati i risultati della Programmazione 2000-2006, ormai in fase conclusiva. Presenti i rappresentanti della Commissione europea, Patrick Amblard, e del Ministero dello sviluppo economico, Sabina De Luca. Nel corso dell´iniziativa sono stati presentati, dal valutatore indipendente del Por, Mario D´ambrosio dell´´Istituto di Studi e Ricerche Industriali (Isri), i risultati del Por Sardegna 2000-2006. Successivamente è toccato ai rappresentanti del partenariato istituzionale economico e sociale illustrare la loro esperienza nell´ambito del Por 2000-2006. I lavori della mattinata si sono conclusi con la presentazione della "buona pratica" realizzata dal Ctm su"Il controllo della mobilità dell´area vasta di Cagliari". I lavori sono ripresi nel primo pomeriggio e sono dedicati ai 6 workshop tematici di approfondimento: ricerca, innovazione e conoscenza, politiche urbane e sociali, ambiente e territorio, politiche del lavoro, politiche rurali e cooperazione territoriale. Una importante occasione di confronto - è stato sottolineato - tra coloro che gestiscono le risorse per lo sviluppo e i potenziali destinatari e luogo in cui trovare risposte alle domande che riguardano la nuova programmazione regionale. Per l´intera giornata sono operativi, presso il T hotel, gli Urp del Centro Regionale di Programmazione, della Presidenza e degli Assessorati regionali del Lavoro e dell´Agricoltura con uno spazio informativo e documentale a cura delle Reti europee d´informazione: Europe Direct, Entreprise European network, Eurodesk e i centri di documentazione europea. .  
   
   
TRENTO: AL LAVORO I COMITATI DI SORVEGLIANZA DEI FONDI EUROPEI FSE E FESR ALL’ESAME L’USO DEI FINANZIAMENTI EUROPEI PER LO SVILUPPO LOCALE  
 
Trento, 11 giugno 2009 - Presso la Provincia autonoma di Trento, si è riunito ieri il Comitato di sorveglianza del Programma operativo Fondo sociale europeo (Fse) Obiettivo 2 Competitività regionale 2007-2013, per esprimersi in ordine all’avanzamento in termini esecutivi delle strategie condivise con la Commissione europea grazie al principio fondamentale del “partenariato” fra attori istituzionali e parti economiche e sociali e per valutare il Rapporto di esecuzione finale annuale relativo al 2008. Alla riunione hanno partecipato Maurizio Corradetti, delegato del Capo Unità della Dg Occupazione, affari sociali e pari opportunità della Commissione europea, nonché rappresentanti dei ministeri nazionali del lavoro, dell’economia e dello sviluppo economico. Oggi, invece, sempre presso la Provincia autonoma di Trento, si riunirà per la terza volta il Comitato di sorveglianza del programma operativo per il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013 per l’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”col compito di esaminare lo stato di avanzamento del programma operativo e per approvare il Rapporto annuale di esecuzione per il 2008. Ai lavori prenderanno parte anche Francesco Bracani (funzionario della Direzione generale per la politica regionale della Commissione europea), Marco Valenti (del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica) e Paola Pajno, in rappresentanza del Ministero dell’economia e delle finanze, Ispettorato generale per i rapporti con l’Unione europea. Il comitato per il Fondo Sociale Europeo (Fse) che si è riunito stamani ha ratificato lo stato di avanzamento del programma operativo del Fondo Sociale Europeo (Fse) ed ha valutato il Rapporto di esecuzione annuale del 2008. Complessivamente i progetti approvati (azioni formative, incentivi all’assunzione, strumenti per la conciliazione ecc. ) ammontano a 990, di cui 618 avviati e 463 conclusi. Rispetto a questi dati, nel solo 2008 sono stati approvati 690 progetti, un numero più che doppio dei progetti dell’anno precedente, nel quale però erano ancora in corso di conclusione gli ultimi interventi della programmazione 2000-2006. Tutto questo con un’attenzione forte al tema dell’innovazione e al confronto con le esperienze maturate negli altri Paesi europei. I soggetti coinvolti negli interventi sono un numero già ragguardevole che ammonta a quasi 11mila persone. Il loro profilo risulta assai vario in ragione della tipologia degli interventi attivati spaziando dai lavoratori delle aziende operanti sul territorio trentino ai soggetti a rischio di esclusione sociale, dai giovani delle secondarie superiori ai neo diplomati e laureati, dalle persone immigrate e anziane alle donne che desiderano reinserirsi nel mondo del lavoro dopo periodi di inattività. Gli interventi sono stati coordinati dall’Ufficio Fondo Sociale Europeo, dall’Agenzia del Lavoro e dal Servizio per lo sviluppo e l’Innovazione del Sistema Scolastico e Formativo. Il Comitato è stato poi chiamato a condividere le modalità ed i termini di utilizzo dello strumento comunitario per la lotta alla crisi economica in atto. Le risorse a tal fine destinate risultano ormai consistenti (più di 20 milioni di euro l’anno), per attuare interventi di rafforzamento delle competenze professionali dei lavoratori espulsi o a rischio di disoccupazione. La riunione di domani, invece, riguarderà il Programma operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) 2007-2013 che, con una dotazione complessiva di 64. 287. 142,00 Euro, intende destinare le risorse assegnate ad interventi complessivamente rivolti a sostenere la competitività del sistema economico trentino, attraverso la promozione ed il rafforzamento di settori chiave quali l’energia e la sostenibilità ambientale, le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, l’avvio di nuove attività imprenditoriali, la valorizzazione del patrimonio storico culturale e naturale del territorio provinciale in prospettiva di uno sviluppo sostenibile. Gli interventi sono attuati sulla base di quattro “Assi strategici prioritari”, che rappresentano altrettante macro-aree strategiche di intervento: Asse 1: Energia/ambiente e Distretto Tecnologico; Asse 2: La Filiera delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (Tic); Asse 3: Nuova Imprenditorialità; Asse 4: Sviluppo Locale Sostenibile. Agli Assi tematici prioritari citati sopra se ne aggiunge un quinto di carattere strumentale per l’Assistenza Tecnica, destinato ad assicurare la sorveglianza e il controllo delle operazioni, il monitoraggio, l’informazione e la pubblicità, la valutazione, nonché ulteriori attività utili all’attuazione delle iniziative programmate. Scheda: Fondo Sociale Europeo (Fse) - A due anni dall’avvio della programmazione 2007-2013, il Rapporto 2008 sottolinea il forte impegno dell’Amministrazione provinciale nel dare avvio al nuovo ciclo di programmazione, con una vasta serie di attività per rispondere ai bisogni del territorio. Nel corso del 2008, infatti, si è proceduto, da un lato al completamento della ridefinizione del sistema di governance e all’approvazione delle nuove modalità di attuazione del Programma; dall’altro, all’avvio dell’attuazione di tutti gli Assi e Obiettivi specifici previsti dal Programma con un impegno molto consistente di risorse, pari a circa un quarto delle risorse dell’intera programmazione. Tali impegni di risorse consentiranno l’avvio di azioni esecutive anche nei prossimi anni con tempestività ed efficacia. Complessivamente i progetti approvati (azioni formative, incentivi all’assunzione, strumenti per la conciliazione ecc. ) ammontano a 990, di cui 618 avviati e 463 conclusi. Rispetto a questi dati, nel solo 2008 sono stati approvati 690 progetti, un numero più che doppio dei progetti dell’anno precedente, nel quale però erano ancora in corso di conclusione gli ultimi interventi della programmazione 2000-2006. Tutto questo con un’attenzione forte al tema dell’innovazione e al confronto con le esperienze maturate negli altri Paesi europei. I soggetti coinvolti negli interventi sono un numero già ragguardevole che ammonta a quasi 11mila persone. Il loro profilo risulta assai vario in ragione della tipologia degli interventi attivati spaziando dai lavoratori delle aziende operanti sul territorio trentino ai soggetti a rischio di esclusione sociale, dai giovani delle secondarie superiori ai neo diplomati e laureati, dalle persone immigrate e anziane alle donne che desiderano reinserirsi nel mondo del lavoro dopo periodi di inattività. Gli interventi sono stati coordinati dall’Ufficio Fondo Sociale Europeo, dall’Agenzia del Lavoro e dal Servizio per lo sviluppo e l’Innovazione del Sistema Scolastico e Formativo.
Programmazione 2007-2013 - Totale dei progetti e destinatari approvati, avviati e conclusi al 31. 12. 2008
2007 2008 Al 31. 12. 2008
App. Avv. Concl. App. Avv. Concl. App. Avv. Concl.
Progetti 300 249 180 690 369 283 990 618 463
Destinatari 2840 2075 1234 8111 3522 2381 10951 5597 3615
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BOLZANO: ATTIVITÀ INTERNAZIONALE: INTESA TRA GOVERNO E REGIONI, BERGER DISCUTE CON TRE MINISTRI  
 
Bolzano, 11 giugno 2009 - La cooperazione tra Stato e Regioni nelle attività internazionali sul piano economico e della solidarietà è stata discussa il 10 giugno a Roma nel vertice tra i ministri Franco Frattini (esteri), Raffaele Fitto (affari regionali), Claudio Scajola (sviluppo economico) e i rappresentanti delle Regioni. Per la Provincia di Bolzano il vicepresidente Hans Berger ha sottolineato l´importanza di evitare le contrapposizioni tra Governo e Regioni e la necessità di salvaguardare le competenze della Provincia in materia. Nel pomeriggio il ministro Franco Frattini ha aperto a Roma la riunione dedicata all´approfondimento dell´intesa raggiunta tra Governo e Regioni in materia di attività internazionali. Al vertice con le Regioni hanno partecipato anche i ministri Scajola e Fitto, la Provincia di Bolzano è stata rappresentata dal vicepresidente Hans Berger. Sono stati sottolineati gli aspetti di rilievo che l´intesa Governo-regioni può avere per la politica estera italiana, sia sul piano della cooperazione economica che della solidarietà internazionale. "Nel vertice abbiamo discusso di come raggiungere un migliore e maggiore coordinamento tra Governo e Regioni e un utilizzo adeguato delle risorse disponibili", sottolinea Berger. Stato e Regioni garantiranno quindi lo scambio di informazioni in merito a progetti internazionali, come ad esempio quelli di cooperazione allo sviluppo, per avviare un´azione il più possibile concertata e non contrapposta. Allo scopo verrà istituito anche un tavolo permanente sulle attività internazionali all´interno della Conferenza Stato-regioni. Il vicepresidente della Provincia Berger ricorda che per l´Alto Adige è fondamentale non vedersi limitare le possibilità di avviare collaborazioni transfrontaliere. "Ma la nuova intesa Stato-regioni non preclude questa strada e conferma la nostra autonomia, garantendo inoltre adeguato spazio di manovra a tutte le Regioni", spiega Berger dopo l´incontro con i tre ministri. Un accordo che dovrebbe pertanto sostenere le azioni promozionali di Regioni e Province all´estero e il lavoro di rappresentanze come gli uffici dell´Euregio a Bruxelles. Infine nel vertice di Roma le Regioni sono state informate sui programmi per l´Expo 2015 a Milano: a tutte le Regioni verrà offerta la possibilità di presentarsi in maniera adeguata all´interno della rassegna mondiale. .  
   
   
NASCE NUOVA COLLABORAZIONE TRA MILANO E BUDAPEST  
 
Milano, 11 giugno 2009 - Sviluppare una collaborazione nelle materie di urbanistica, cultura e turismo. Creare un gemellaggio tra Milano e Budapest e, soprattutto, dar vita a un coordinamento dei progetti del ‘Corridoio 5’. Sono questi i temi al centro dell’incontro svoltosi ierei mattina all’Urban Center tra l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli e una delegazione della città di Budapest in visita ufficiale a Milano guidata dal vice Sindaco Imre Ikvai-szabò. “Il confronto tra le rivoluzioni in atto a Budapest e Milano – ha detto l’assessore Masseroli – soprattutto in ambito culturale e architettonico, ci permette di mettere a confronto gli investimenti messi in campo per lo sviluppo e la crescita delle due metropoli”. “Il confronto tra due città molto vive – ha commentato il vice Sindaco Ikvai-szabò – servirà ad avvicinare culture diverse. Cercheremo di creare con Milano alleanze totali per poter investire nel nostro sviluppo”. .  
   
   
BOLZANO: INNOVAZIONE: REPETTO SPIEGA I 4 PUNTI DEL PIANO DELLA PROVINCIA  
 
Bolzano, 11 giugno 2009 - Le quattro linee strategiche del piano pluriennale per l´innovazione varato dalla Provincia sono state illustrate dall´assessore Barbara Repetto all´Innovation Day promosso a Bolzano dal Tis. Gli impegni della Provincia in un settore di fondamentale importanza come l´innovazione sono stati al centro dell´intervento dell´assessore competente Barbara Repetto in occasione dell´Innovation Day organizzato dal Tis, una giornata dedicata alla ricerca e allo sviluppo. L´assessore Repetto ha illustrato alla folta platea il piano pluriennale voluto dalla Provincia e che si articola lungo quattro linee strategiche di intervento: "Vogliamo sostenere il sistema imprenditoriale locale e la valorizzazione del capitale umano, favorire la governance e le politiche di sviluppo locale, garantire un sistema territoriale integrato per le imprese e infine avviare un forte impulso alla ricerca e alla formazione", ha spiegato Barbara Repetto. Davanti agli imprenditori e ai ricercatori riuniti al Tis l´assessore provinciale ha ricordato inoltre che "chi fa innovazione si candida a diventare leader nei mercati di domani. Nei momenti di crisi, come quello che sta attraversando l’economia globale, chi investe in ricerca e sviluppo si prepara al meglio per affrontare in modo competitivo la ripresa. " Durante l’Innovation Day è stato infine sottolineato che creare reti e collegamenti tra le imprese e gli istituti di ricerca è di fondamentale importanza per dare vita a filiere di valore anche in Alto Adige. .  
   
   
CONTRIBUTI PER LE AZIENDE DELLA SARDEGNA CENTRALE  
 
Cagliari, 11 Giugno 2009 - Via libera alle nuove direttive d´attuazione per la concessione di contributi in conto capitale a favore delle aziende operanti nella Sardegna centrale. Lo ha deciso la giunta regionale, su proposta dell´assessore dell´Industria, Andreina Farris, nel corso della seduta svoltasi l’altro ieri. "Le agevolazioni - ha spiegato l´esponente dell´Esecutivo - sono quelle previste dalla legge regionale 17 del 1993 e vengono concesse a fronte della effettuazione di programmi d´investimento da realizzarsi nel territorio della Sardegna centrale; beneficeranno dei contributi in particolare le piccole e medie imprese industriali ed artigiane, il cui programma si inserisca in una filiera produttiva di particolare rilievo dal punto di vista industriale e dell´innovazione tecnologica e che possa portare vantaggi in termini di reddito e di occupazione". Le direttive approvate dalla Giunta, che hanno già ottenuto nei mesi scorsi il nulla osta da Bruxelles, prevedono che l’intervento sia "a sportello" e che vengano accertate annualmente le risorse disponibili per le nuove domande, che dovranno essere presentate a seguito di un apposito avviso che fisserà i termini per la loro presentazione. L´aiuto consiste in un contributo in conto capitale pari al 40% delle spese ritenute ammissibili e potrà essere cumulabile con altri aiuti regionali, nazionali e comunitari fino al raggiungimento dei massimali previsti dalla "Carta degli aiuti" per il periodo 2007-2013. L´intervento, stabiliscono le direttive, sarà gestito da un soggetto convenzionato con la Regione che si occuperà dell´istruttoria, dell´erogazione, della verifica, del controllo, nonché dell´eventuale recupero del credito. .  
   
   
LA MEDIAZIONE PENALE PER I MINORI IN CAMPANIA, OGGI CONVEGNO CON L´ASSESSORE DE FELICE  
 
 Napoli, 11 giugno 2009 - L´assessore alle Politiche Sociali Alfonsina De Felice, conclude giovedì 11 giugno, il convegno sulla mediazione penale minorile in Campania, in programma a partire dalle 9,30 nell´Antisala dei Baroni al Maschio Angioino. Il convegno, promosso dall´Assessorato regionale e dal Centro Giustizia Minorile per la Campania, in collaborazione con l´Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, rappresenta la conclusione del percorso formativo svoltosi da novembre 2007 ad ottobre 2008 sull´ampliamento del Servizio di Conciliazione e Mediazione Penale minorile di Napoli e presenta le attività svolte nel settore e la realizzazione di tre antenne collegate all´ufficio di mediazione di Napoli. All´iniziativa interverranno, tra gli altri, il presidente del Tribunale dei Minori di Napoli Gustavo Sergio; il presidente del Tribunale dei Minori di Salerno Paolo Giannino; il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Napoli Luciana Izzo; il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno Antonio Grasso. Moderatori la giornalista Chiara Marasca e Adolfo Ceretti dell´Università degli Studi di Milano "Bicocca". .  
   
   
NUOVI SINDACI VENETI, UNO SU DIECI E´ DONNA I RISULTATI RACCOLTI DA UN´APPOSITA INDAGINE SVOLTA DA ANCIVENETO  
 
Rubano (Pd) 11 giugno 2009 - Aspettando i risultati dei ballottaggi, i primi dati sui sindaci veneti già eletti (353) descrivono un trend ormai classico: il 13,60% (48) dei nuovi primi cittadini sono donne, mentre l´86,40% (305) sono uomini. Nel quinquennio precedente le percentuali erano pressoché identiche. 13,04% donne, 86,96% uomini. Si tratta di uno dei dati più significativi raccolti nell´indagine effettuata da Anciveneto dopo la tornata amministrativa dello scorso fine settimana. 15 i Comuni in tutta la Regione che andranno al ballottaggio, cioè il 4,08% dei totali; per quanto riguarda i sindaci confermati la percentuale è del 40,49% (149), mentre quelli nuovi sono il 55,43% (204). Da sottolineare anche i dati relativi alla percentuale di rielezione: il 57,58% delle donne che si sono ripresentate sono state rielette; la percentuale sale fino al 69,52% nel caso degli uomini. Vanni Mengotto, presidente Anciveneto, pone l´attenzione sulle donne che sono state elette: “Nei 368 Comuni veneti che sono andati alle urne non ci sono grossi cambiamenti rispetto al precedente mandato: ora le donne elette sono il 13,60%, prima erano il 13,04%. Tuttavia, credo che nel lungo periodo assisteremo ad una – seppur lenta – inversione di tendenza. Fare il sindaco non è facile, soprattutto per le donne: richiede molto tempo e impegno. Da parte mia rimango comunque fiducioso. Negli anni a venire le donne sapranno ritagliarsi uno spazio sempre più importante nel mondo della politica. A questo proposito i risultati ottenuti da alcune candidate alle Elezioni Europee nella circoscrizione del Nord Est rappresentano un vero e proprio punto di svolta”. .  
   
   
UN PROGETTO DI FORMAZIONE LAVORO PER LAVORATRICI IMMIGRATE  
 
Torino, 10 Giugno 2009 - Un progetto di formazione specifica per donne che lavorano part-time in attività di cura delle persone. Un’opportunità per migliorare le loro competenze e avere maggiori possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. E’ quanto propone il piano “Formazione e inserimento lavorativo nel settore della ristorazione di assistenti familiari immigrate” presentato dalla Città, in partenariato con la Fondazione dei Mestieri, al ministero dell’Interno, dipartimento per le Libertà Civili e per l’Immigrazione, direzione centrale per le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo. Il progetto beneficia dei finanziamenti del Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini di Paesi Terzi. Il provvedimento, con il quale è stata ratificata anche la convenzione di sovvenzione sottoscritta il 20 maggio scorso tra il Ministero e la Fondazione, è stato licenziato dalla Giunta questa mattina. Il programma sarà attuato in sinergia con il Sistema delle prestazioni domiciliari dei servizi sociali della Città, che attualmente occupa 2. 600 lavoratrici immigrate nel ruolo di assistenti agli anziani, e mira ad aumentare l’orario di lavoro e il reddito delle cittadine extracomunitarie. Tale attività è compatibile con la mansione già ricoperta sia perché le fasce orarie d’impiego previste dalle due mansioni sono complementari, sia per il numero complessivo di ore richieste. Il Comune con la Fondazione hanno partecipato alla selezione di progetti per attuare iniziative nell’ambito dell’Azione 2 per “promuovere attività di orientamento al lavoro e di formazione professionale per favorire l’inserimento degli immigrati nel contesto lavorativo nazionale”. L’obiettivo è sostenere attività di accoglienza innovative per consentire ai cittadini di Paesi terzi di lavorare e studiare allo stesso tempo attraverso corsi part-time, formazioni rapide e sistemi di apprendimento a distanza. E’ un’iniziativa che rientra tra le attività di co-progettazione attuate dall’Amministrazione comunale per aiutare l’inserimento regolare di cittadini immigrati che dai dati dell’ultimo censimento risultano essere l’11,56% della popolazione totale. La convenzione prevede, a fronte di una spesa complessiva di 368mila euro, un finanziamento ministeriale (contributo comunitario e statale) pari a 334mila euro. .  
   
   
OSPITALITÀ NOTTURNA PER DONNE SENZA FISSA DIMORA  
 
Torino, 9 Giugno 2009 - La Giunta comunale, ieri , ha approvato la convenzione con l’Associazione Gruppo Abele per la messa a disposizione di 20 posti letto per donne senza fissa dimora nella casa di ospitalità notturna di via Pacini 18. La Città di Torino attua da molto tempo interventi rivolti a persone senza fissa dimora che necessitano di accoglienza e aiuto nel reinserimento del tessuto sociale. In una logica di integrazione, la Città valorizza e sostiene le attività promosse dal terzo settore ed in particolare dalle Associazioni che operano a favore di cittadini senza fissa dimora; oltre all’accoglienza diurna e notturna, tali Associazioni offrono sostegno, ascolto, informazioni, consulenza, orientamento e accompagnamento sociale. L’associazione Gruppo Abele è soggetto attivo del Sistema Integrato dei Servizi Sociali ed opera in stretta collaborazione con il Settore Prevenzione delle Fragilità Sociali, partecipando attivamente alla rete delle Case di prima accoglienza notturna. Per consentire all’Associazione l’attivazione di servizi di accoglienza a favore delle persone in condizioni di marginalità, la Città ha concesso in comodato d’uso la struttura di sua proprietà ex Ceat di via Leoncavallo 25 angolo via Pacini 18. Nell’ambito dell’ospitalità notturna, che è ad accesso libero ed è aperta tutto l’anno, l’Associazione offre anche attività e servizi come ascolto, segretariato, distribuzione vestiario, medicazioni, e accompagnamento ai percorsi di reinserimento sociale. La convenzione decorre dal prossimo 1° luglio e fino al 30 giugno 2012. La convenzione stabilisce inoltre che l’Associazione, oltre a dover corrispondere un canone annuo di Euro 100,00, deve sostenere con proprie risorse finanziarie i costi per la manutenzione ordinaria e straordinaria necessari alla gestione delle struttura. A parziale copertura delle spese sostenute, la Città destinerà all’Associazione Gruppo Abele, la somma complessiva di 378. 000,00 Euro così ripartita: Euro 63. 000,00 per il 2009, Euro 126. 000,00 per il 2010 e 2011 e Euro 63. 000,00 per il 2012. (p. V. ) .  
   
   
WELFARE REGIONE LAZIO: 78 MILIONI PER SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE AD ANZIANI E NUOVI ASILI NIDO  
 
Roma, 11 giugno 2009 - Sono in arrivo in tutto il Lazio nuovi asili nido per un totale di 5mila posti e servizi di assistenza domiciliare sanitaria per anziani, disabili, malati cronici o temporanei. Per un totale di 78 milioni di euro che la Regione Lazio ha deciso di impegnare per la realizzazione di questi nuovi interventi. E´ il risultato ottenuto al termine di un incontro per il tavolo permanente interistituzionale Regione Lazio - Anci, Upi, Uncem, Legautonomie - riunitosi ieri, che ha dato il via libera a tre importanti provvedimenti, proposti dall´assessore alle Politiche Sociali Anna Salome Coppotelli, nel settore del welfare regionale. "Si tratta - ha detto l´assessore regionale agli affari Istituzionali Daniele Fichera, presidente del Tavolo - di uno sforzo economico di grandi dimensioni da parte di questa amministrazione regionale per il welfare laziale che ha incontrato il pieno apprezzamento da parte delle Autonomie Locali". "Il risultato di un impegno condiviso - ha detto l´assessore regionale alle politiche Sociali Anna Salome Coppotelli - il cui obiettivo è migliorare la qualità della vita dei cittadini per renderli partecipi di un progetto comune di crescita". Quarantacinque milioni di euro saranno impegnati per la realizzazione di nuovi asili nido nei Comuni in cui non sono ancora presenti tali strutture o nei Comuni con una dotazione insufficiente, per un totale di quasi 5000 nuovi posti nido. Con il secondo provvedimento approvato saranno finanziati azioni in favore di persone non autosufficienti. Si tratta di 27 milioni di euro per sostenere interventi di assistenza domiciliare sanitaria e sociale per anziani, disabili, malati cronici o temporanei. Ma allo stesso tempo saranno sostenute le famiglie che assistono quotidianamente persone non autosufficienti attraverso servizi di sollievo e di affiancamento, in particolare nei periodi di temporanea impossibilità, come ad esempio negli orari di lavoro. Infine, saranno stanziati 6 milioni di euro per sostenere le famiglie impegnate nell´accoglienza di minori. Quest´ultimo è un intervento che riguarderà circa 1200 famiglie impegnate nell´assicurare il mantenimento, l´educazione e l´istruzione di minori allontanati dalla proprie famiglie di origine per gravi motivi. Al termine del Tavolo Interistituzionale il Presidente dell´Arall (Associazione Regionale delle Autonomie Locali del Lazio) Francesco Chiucchiurlotto, ha espresso "soddisfazione per gli interventi approvati, positivi sia per il settore specifico del welfare al quale sono diretti, sia per l´effetto tonico di spesa pubblica per l´economia regionale". .