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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 19 Giugno 2009 |
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VINCHIO D´ASTI: FESTIVAL DEL PAESAGGIO AGRARIO |
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A Vinchio d´Asti, dal 19 al 21 giugno, difesa della biodiversita´ e tutela ambientale.
E’ stato presentato, a Torino, presso il Circolo dei Lettori, il Festival del paesaggio agrario, che si svolgerà a Vinchio d’Asti dal 19 al 21 giugno 2009. Sono intervenuti Gianfranco Corgiat Loia, Direttore Assessorato Agricoltura Regione Piemonte, Andrea Laiolo, Sindaco di Vinchio, Gianfranco Miroglio, Presidente Ente Parchi Astigiani, Lorenzo Giordano, Presidente della Cantina sociale Vinchio-Vaglio, introdotti da Laurana Lajolo, Presidente dell’Associazione Davide Lajolo onlus.
Il Festival intende evidenziare la connessione tra agricoltura di qualità, tutela dell’ambiente e identità del paesaggio rurale, valorizzando il paesaggio in quanto patrimonio ambientale, culturale ed economico della comunità.
Il presupposto è che l’agricoltura e l’ambiente siano elementi costitutivi e indissolubili della produzione di qualità, utili per sperimentare possibilità di intervento economico equilibrato, nuove prospettive di formazione e opportunità di lavoro, contribuendo alla valorizzazione della civiltà contadina.
Il Festival del paesaggio agrario propone incontri/confronti, mostre, documentari, spettacoli, passeggiate nella Riserva naturale della Valsarmassa sugli Itinerari letterari di Davide Lajolo e degustazioni dei prodotti tipici del territorio.
Interverranno esperti, amministratori, studiosi e operatori in campo agricolo, naturalistico, ambientale, paesaggistico, urbanistico e architettonico, esponenti di associazioni agricole e ambientaliste.
Gli incontri si concluderanno con la presentazione di manifesti programmatici, come contributi alla progettazione di linee di intervento e di operatività sul territorio.
Il luogo del Festival è Vinchio d’Asti, paese nel cuore del Monferrato sulle colline del Barbera (a circa un’ora d’auto da Torino, Milano, Genova) che ha ottenuto la certificazione ambientale.
La sua Cantina sociale è nota per la produzione di Barbera superiore, e festeggia in questa occasione il cinquantesimo anno della sua fondazione.
L’Ente Parchi Astigiani gestisce l’area protetta della Riserva naturale della Val Sarmassa.
L’Associazione culturale Davide Lajolo, voluta dalla famiglia dello scrittore e dal Comune di Vinchio, si occupa da più di dieci anni di promozione culturale e di valorizzazione paesaggistica del territorio.
Gli enti promotori.
La progettazione e la direzione del Festival sono a cura di Laurana Lajolo, presidente Associazione culturale Davide Lajolo, in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura Regione Piemonte, Asti Studi Superiori – Centro studi per lo sviluppo rurale della collina, Cantina di Vinchio Vaglio, Comune di Vinchio, Corintea, Ente Parchi Astigiani, Istituto nazionale di urbanistica, Leader Asti, Legambiente, Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti, Ordine degli agronomi, Osservatorio del paesaggio per l’Astigiano e il Monferrato, Provincia di Asti e i comitati per la difesa del territorio.
La filosofia.
Il paesaggio agrario è costruito dal lavoro dell’uomo, è strettamente legato alla produzione dei beni essenziali alla vita, produce reddito, ed è insieme patrimonio culturale, estetico e simbolico.
Le colline dell’Astigiano possono rappresentare in questo senso un microcosmo interessante su cui intessere una riflessione generale. Sorte dal mare milioni di anni fa, sono state plasmate dal lavoro contadino, che ha rispettato la loro fragilità, che le ha conservate con opere naturalistiche, che ha adattato le colture al clima e alla qualità del terreno, rendendole un paesaggio di natura e di lavoro unico nel suo genere, candidato al riconoscimento di patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco.
La modernizzazione della produzione, l’introduzione di nuove tecnologie nella coltivazione, la modificazione delle colture, le regole della commercializzazione, il proliferare di nuove costruzioni abitative e di uso agricolo e soprattutto la progressiva cementificazione del suolo hanno modificato profondamente la conduzione millenaria della piccola proprietà, le modalità di vita e di coesione della comunità rurale e hanno trasformato il paesaggio agrario, con problemi di salvaguardia dell’ambiente. Diventa quindi urgente una riflessione, in cui coinvolgere gli amministratori, sulla tutela e la riqualificazione del paesaggio rurale anche in campo architettonico e urbanistico . |
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PALERMO: MOSTRA ITINERANTE DI COSE, PAROLE ED IMMAGINI |
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Organizzata dal corso di Progettazione Ambientale e promossa dal Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali- Direzione Riserva Naturale Orientata dello Zingaro - dal Dipartimento di Design, dal corso di laurea in Disegno Industriale dell’Università di Palermo, si svolgerà domenica 21 giugno la mostra Design Zingaro 2009, presso il Centro Visitatori dello Zingaro e sarà in seguito accompagnata da diversi eventi, tra cui “La Puddiredda” coreografia a cura dell’Associazione Siciliana Danza, per concludersi nella primavera del 2010. L’inaugurazione sarà preceduta, tra il 20 e il 21, dal saluto al solstizio d’estate con “La notte dei poeti” organizzata dal Cenacolo della Associazione Triquetra di Castellammare. Saranno esposti progetti, modelli, prototipi ed installazioni realizzati in fibre vegetali da studenti e da artisti con la compartecipazione dei maestri intrecciatori della R. N. O. Dello Zingaro e realizzati seguendo la pratica della progettazione e della didattica partecipata. “Obiettivo dell’iniziativa - spiega il dott. Fulvio Bellomo, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali – è istituire il marchio “design Zingaro”, che consentirebbe lo sviluppo di modelli di produzione e consumo sostenibili nonché l’uso eco-efficiente delle risorse ambientali che, oltre ad essere una priorità della Commissione Europea, diventano fattori di competitività per lo sviluppo locale”. “In questi anni - spiega la Prof. Ssa Maria Luisa Conti, responsabile del coordinamento - il nostro principale scopo è stato divulgare ad un pubblico quanto più vasto possibile attraverso una mostra itinerante le grandi potenzialità delle fibre vegetali, sia sotto l’aspetto strutturale della materia, sia sotto l’aspetto creativo ed innovativo,avendo caratteristiche superiori a quelle sintetiche”. Un filo sottile lega quest’esperienza all’antichissima storia di una comunità, agricola e marinara che per circa 10. 000 anni sino alla fine degli anni ’60 del secolo scorso ha vissuto a Borgo Cusenza, nella Riserva dello Zingaro. Il filo si riannoda domenica 21 giugno, con la presentazione, lungo i sentieri della Riserva, delle opere di Land Art di diversi artisti. Quest’anno, all’interno del Museo Naturalistico, saranno esposti dei modelli di cus-cusiere realizzati dagli studenti di Progettazione Ambientale con i maestri intrecciatori della Riserva dove la cus-cusiera si fa leggera, trasportabile ed aromatica per inventare nuovi prelibati piatti a base di cus-cus . |
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LA PROVINCIA DI TORINO PROPONE LE VISITE ALL’ABBAZIA DI NOVALESA ALLA BORSA DEL TURISMO DEVOZIONALE |
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Dal 21 al 24 giugno al Santuario della Madonna Nera di Oropa si tiene la terza edizione della Borsa dei Percorsi Devozionali e Culturali. Nata per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta del turismo devozionale-culturale, grazie all’intreccio di arte, cultura e natura, la Borsa consente di valorizzare sul mercato turistico nazionale tutti quegli itinerari che coniugano benessere e spiritualità. La Provincia di Torino è ancora una volta presente alla manifestazione, con uno stand istituzionale che illustra i più importanti luoghi del turismo devozionale e la ricettività (anche in strutture religiose) ad essi collegata. Per l’edizione 2009, insieme ad altri opuscoli turistici, viene presentata nuova brochure “Itinerari della fede”, edita in italiano, francese ed inglese. Nella pubblicazione sono illustrati i siti di interesse spirituale più significativi della provincia, fra cui l’Abbazia della Novalesa, fondata nel 726 d. C. E protagonista in questi anni di eventi culturali importanti, quali la mostra dedicata ai Longobardi. Visitare il complesso edificato al tempo del regno dei Franchi consente di ammirare lo stupendo ciclo pittorico dedicato a Sant’eldrado e di approfondire la conoscenza del sito e della sua storia grazie al Museo Archeologico, inaugurato il 22 marzo scorso. Dal dicembre del 1972 l’Abbazia è patrimonio della Provincia di Torino ed è stata affidata alla Comunità benedettina nel luglio del 1973, restituendola alla sua funzione di luogo di preghiera, studio e lavoro. Il rapporto tra la Provincia di Torino e l´ordine religioso ha consentito di valorizzare l´importanza storica ed artistica del monumento e di diffondere la conoscenza dell´antichissima tradizione spirituale, culturale e sociale dell´Abbazia benedettina. Le campagne di scavo e il restauro del complesso sono state occasione di ricerca e recupero ed insieme premessa per la valorizzazione del complesso. Dal 2004 sono aperte al pubblico le sale dedicate alla storia del monachesimo, alla vita monastica e al restauro dei libri antichi. Il lungo percorso di cura della conservazione e della valorizzazione dell´Abbazia di Novalesa è stato e sarà ancora condotto dalla Provincia di Torino in sinergia con le Soprintendenze regionali per i Beni Archeologici, per i Beni Architettonici e Paesaggistici e per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici. Le azioni di tutela e di promozione culturale sono state affiancate e supportate dalla Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, dall’Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro”, oltre che dalla Comunità Benedettina di Novalesa. La gestione del Museo Archeologico dell´Abbazia di Novalesa è affidata al Centro Culturale Diocesano di Susa. Novalesa è il luogo ideale per ritemprare corpo e spirito, per dedicare un po’ di tempo alla meditazione e alla riflessione, alternando momenti di relax a momenti turistici e culturali. Il tutto è reso possibile dalla cortese accoglienza dei monaci Benedettini, i quali perseguono tuttora nella loro vita quotidiana il motto “Ora et labora” . |
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ALTA BADIA: UN LIBRO, UN RIFUGIO – LA CULTURA SALE IN QUOTA |
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Margaret Mazzantini, Catherine Spaak, Erri De Luca e tanti altri autori alla sesta edizione degli incontri letterari ideati e promossi da Gianna Schelotto. Si inizia il 27 luglio 2009. Un libro, un rifugio l’appuntamento culturale estivo per eccellenza in Alta Badia, curato e diretto da Gianna Schelotto, è giunto alla sesta edizione. Iniziato nel 2003 questa rassegna ha contribuito a rendere più ricca e interessante la già straordinaria vacanza in Alta Badia, aggiungendo al benessere del corpo un piacevole rifugio per la mente. Nelle accoglienti sale manifestazioni dell’Alta Badia si alterneranno dalla fine di luglio alla fine di agosto tutti gli autori che accompagnati da relatori e ospiti, presenteranno il loro ultimo libro in un incontro-dibattito con il pubblico presente dando vita a un vero e proprio happening letterario suddiviso per temi e argomenti. Attualmente sono confermati i seguenti appuntamenti: 27 luglio: Il giorno prima della felicità Erri De Luca, 29 luglio: La guerra dei figli Lidia Ravera, 31 luglio (o 1. Agosto): Venuto al Mondo Margaret Mazzantini, 4 agosto Storia di Francia Sergio Romano, 5 agosto: La variabile Dio Riccardo Chiaberge, 6 agosto: Storia di neve - Mauro Corona, 12 agosto: Papaveri e papere Antonio Caprarica, 13 agosto: Un uomo purchè sia Gianna Schelotto, 17 agosto: Gherardo Colombo . Da quest’anno si introdurrà inoltre una nuova formula degli incontri, chiamata “Il mio libro, il mio rifugio”, dove alcuni personaggi famosi parleranno del libro che hanno amato di più e che ha avuto più influenza nella loro vita. Tra questi Massimo Cacciari (7 agosto) e Catherine Spaak (14 agosto). Verrà riproposto anche lo spettacolo “Donne la solita canzone” di Gianna Schelotto e con Fabrizio Matteini, Simona Bondanza e Alessandro Trebo. Per informazioni Consorzio Turistico Alta Badia www. Altabadia. Org – Tel. 0471/836176-847037 – E-mail:info@altabadia. Org . |
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MILANO: IN VIA TORTONA LA MOSTRA “TOMBINI ART” “LA STRADA COME MUSEO DA RIEMPIRE DI EVENTI” |
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“A 100 anni dalla nascita del Futurismo, dobbiamo pensare e rappresentare il nuovo del Futurismo che, ancora una volta, passa attraverso la luce, la velocità, i colori, i giovani, la provocazione”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory alla presentazione di “Sopra il Sotto”, mostra open air di tombini art in ghisa, realizzata in occasione del decennale di attività di Metroweb. “La strada come museo da riempire di eventi – ha aggiunto Finazzer Flory –. Ho ispirato e condiviso questa iniziativa che sarà ripetuta anche in altri quartieri della città”. Allestita in zona Tortona (nelle vie Tortona, Savona, Montevideo, Bergognone, Voghera, Stendhal, Bugatti, Forcella, Novi, Cerano) dall’11 giugno fino alla fine di novembre, la mostra è nata da un’idea di Monica Nascimbeni ed è patrocinata dal Comune. Il curatore è Davide Giannella e la direzione artistica di Gisella Borioli. Per sei mesi saranno esposti 30 tombini realizzati da 16 street artist (108, 2501, Abbominevole, Bo130, Dem, El Gato Chimney, Faust, Luze, maba, Microbo, Ozmo, Pho, Santy, Sten&lex, Ufo5) grazie alla collaborazione di Attilio Tono e Veronique Pozzi . |
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LENZ RIFRAZIONI: LA GRANDE CICATRICE_EXILIUM 01 PERFORMANCE POETICA DA OVIDIO E PAUL CELAN |
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Lenz Rifrazioni presenta, all’interno del Parmapoesia Festival 2009, domenica 21 giugno alle ore 21. 30 a Lenz Teatro in Factory Court (il ‘cortile di fabbrica’ dell’edificio post-industriale) La grande cicatrice_Exilium 01, una performance poetica dai Tristia di Ovidio e da Todesfuge di Paul Celan, creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, e il videofilm Over Construction di Francesco Pititto con musiche di Robin Rimbaud /Scanner. In La grande cicatrice_Exilum 01 i versi del grande poeta latino Ovidio dalla terra d’esilio a Tomi in Romania insieme ai versi del grande poeta rumeno che ha vissuto in Francia ma che ha scritto in tedesco, la lingua della madre e dell’Olocausto. Quale miglior location del cortile di una ex-fabbrica ora luogo di creazione artistica? Il Factory Court degli edifici post-industriali di Lenz Rifrazioni, già reso luminoso dalle potenti scariche di sicurezza del cantiere Stu Pasubio a lato e illuminato, fin dentro i suoi interni, da proiezioni di contemporaneità, lavoro e memoria performativa. I versi di Ovidio e di Celan allora ri-abitano l’esilio originario in un luogo di ri-costruzione, di ri-salita verso il tempo futuro a cui appartiene il cantiere delle diverse età dell’uomo. Le gigantesche gru a riposo, la curvilinea e stanca gobba del padiglione Nervi, il campanile appuntito del Duomo, le scale di ferro del Lenz: questo lo skyline del presente, sagoma della nuova città in progress. La scena live abitata da corpi prestati al divenire poetico e immagini virtual motion stampate sui muri sbrecciati. Exilium è il nuovo progetto di visual e performing art di Lenz Rifrazioni realizzato per la parte filmica in Romania che prende in esame – come oggetto di indagine drammaturgica a tutto campo – il termine “exilium” come pretesto creativo per delineare una mappa di rappresentazione umana e artistica a partire dai Tristia e dalle Epistulae ex Ponto di Ovidio, opere dell’esilio del poeta latino. L’esilio nell’accezione latina è una forma di punizione, molto praticata nel mondo antico e medievale, che consiste nell’allontanamento forzato e obbligatorio di un condannato dalla sua terra d’origine. Nel mondo moderno all’esilio imposto si è aggiunto l’esilio volontario – exilium volontarium – come negli anni del fascismo o durante la persecuzione degli ebrei mentre nell’oggi la forma più diffusa di esilio volontario è praticata per motivi di sostentamento, di fuga da situazioni di guerra e persecuzione etnica, di difesa della propria vita e di quella dei familiari. In Over Construction, videofilm di Francesco Pititto, con musiche di Robin Rimbaud / Scanner, l’affresco della cupola del duomo di Parma affrescata dal Correggio nei suoi dettagli piu’ nascosti diventa il segno portante di una metamorfosi originaria che comprende materia, corpo umano, pensiero e storia, il punto iniziale di una composizione pittorica che tutto ricompone in un unicum di movimento, bellezza e proiezione divina. La potenza della forma ancora impregna la pratica artistica contemporanea, i suoi luoghi di lavoro, l’estetica dei nuovi artefici. E’ un’illusione, come il salire rotatorio dei corpi verso l’alto, verso il punto di fuga dell’anima, verso il futuro con lo sguardo rivolto al passato, a noi, come l’angelo di Benjamin, come l’angelo di Klee . |
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CERVIA: MOSTRA “PRESENTE” CON LA PIÙ VASTA MONOGRAFICA DELL’ARTISTA NICOLA SAMORÌ |
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A Cervia, dal 5 luglio al 30 agosto 2009 nel Magazzino del Sale Torre, via Nazario Sauro e a Bagnacavallo, dal 12 settembre all’11 ottobre 2009 nell’Antico Convento di San Francesco si svolge la mostra “Presente” con le opere di Nicola Samorì, nato a Forlì nel 1977, diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dai primi anni novanta sviluppa una intensa attività pittorica, che lo porta ad affinare le più diverse tecniche espressive, fra le quali quella dell’affresco, oggetto di due workshops tenuti nella Western Australia in qualità di docente, presso la Tafe Gallery di Perth e l’Università di Kalgoorlie nel 2003. Affronta anche le tecniche calcografiche, conseguendo nel 2002 il Premio Giorgio Morandi per l’incisione, e quelle plastiche, in particolare la scultura lignea, approfondita presso l’Accademia di Belle Arti di Berlino nel 2000. Giovane rivelazione dell’arte italiana è conosciuto ed apprezzato da pubblico, critica e collezionismo internazionali. Dal 2000 ad oggi è stato protagonista di decine di mostre e altrettanti premi. La Cna in collaborazione con il comune di Cervia organizza la mostra dell’artista Nicola Samorì, ospitata dal 5 luglio al 30 agosto 2009 nelle sale dello splendido complesso archeologico dei Magazzini del Sale di Cervia. Le opere saranno successivamente spostate, in autunno, nei locali del Convento di San Francesco a Bagnacavallo. La mostra costituisce la più vasta monografica dell’autore finora realizzata. Esposti i lavori tra i più significativi degli ultimi quattro anni, riletti in funzione delle due architetture, unitamente ad un’ampia sezione di inediti appositamente creati. In mostra quindici lavori di grandi dimensioni, una quadreria di pezzi di medie dimensioni e oltre quaranta tavole di piccolo formato. Al corpus pittorico si aggiungono numerose sculture ricavate in larga misura da pezzi appartenenti alle Civiche Raccolte di Bagnacavallo. Così scrive l’artista: «la mostra Presente ironizza sull’aspetto chiaramente datato dei contenitori e del contenuto annunciando un ribaltamento delle sensazioni che, dopo la verifica del progetto, non possono che trascinare ambiente e ambientazioni in un presente continuo dove sarà sempre più difficile comprendere il contesto storico culturale, il clima che ha visto la fondazione dei locali così come degli stili pittorici e plastici delle opere in mostra, rimarcando la presenza di corpi che non possono che essere solo “presenti” e adeguati a se stessi. Anzi, la condizione più diffusa sarà proprio quella di boicottare le radici dei luoghi e dei soggetti, impedendo ad essi di esprimersi con chiarezza turbandone la definizione. Ad essere processate saranno alcune opere custodite nei depositi, quei pezzi che per presunta mancanza di originalità ed esecuzione modesta, per anonimato o carenza di spazi espositivi sono confinate all’assenza dalla scena. Vengono così ri-presentate, ri-organizzate e caricate di segnali che le macchiano di una sorta di estraneità a se stesse e al loro corpo alimentando l’equivoco spazio/temporale. L’ovvio viene de-banalizzato o banalizzato al punto tale da mostrare quel risvolto parodistico che obbliga a rileggere la presenza e quindi il senso di questi testimoni. ». La pratica artistica di Samorì del resto si fa spazio da sempre fra la memoria visiva dell’occidente e la sua perdita, fra le sue ossessioni e le sue amnesie, fra la sparizione dell’arte e il tentativo difficile di rimanerle aggrappato. Attraverso riferimenti storici, artistici e filosofici i suoi lavori esplorano i confini fra il già detto e il sempre detto, il limine fra l’immagine del vivo e quella del morto e le dinamiche che accompagnano l’osservatore dalla fruizione del ritratto a quelle di un antiritratto che custodisce la folla ovvero il transito dal volto alla sua soluzione in testa. Specificamente concepito per i due differenti spazi espositivi, Presente tende a precipitare gli ambienti e le opere in uno stato di amnesia, di sospensione dovuta al forte inquinamento dei codici. Le opere si calano in modo quasi mimetico con l’ambiguità di reperti che potrebbero essere allo stesso tempo lavori antichi e opere d’arte contemporanea. Non c’è conflitto con il carattere dei contenitori ma, anzi, la voglia di assumerne il linguaggio e inviare messaggi contemporanei con un idioma arcaico. Non si tratta di fare il verso all’antico ma di comunicare il presente con versi antichi. Si mina così il criterio di lettura del contemporaneo in arte, suggerendo ed esplorando l’opportunità di nuove narrazioni che ridefiniscano il concetto stesso di contemporaneo. Ma ancora una volta si tratta di un inganno poiché anche questo percorso è destinato a perdere mordente e ricadere nell’inutilità disarmante dello stato attuale dell’arte, poiché anche “le cose vecchie, antiquate, e quindi inutili, acquisiscono immediatamente un’aura estetica (…) divengono anch’esse dei ready-made, delle vestigia nostalgiche risuscitate nel nostro universo museale” (J. Baudrillard) e manometterle, scuoterle, isterizzarle, serve a rianimarle solo per un istante, per il presente. Informazioni: tel. 0544 993435 - www. Turismo. Comunecervia. It . |
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ROMA, 17 E 18 GIUGNO 2009: AL CAFFE´ LETTERARIO PERSONAGGI DEL CINEMA IMPEGNATI IN LETTERATURA: MASSIMO RINALDI AL SUO ROMANZO D´ESORDIO; TINTO BRASS PRESENTA IL LIBRO DI FABIO BRIGAZZI |
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Per la rassegna "Sinergie d´Arte al Caffè Letterario" (Via Ostiense 95, Roma, ingresso libero), dialoghi ideali fra due diversi linguaggi creativi: cinema e letteratura. - Mercoledì 17 giugno, ore 18, Massimo Rinaldi, noto attore e doppiatore, presenterà il romanzo "Controtempo" (Ed. Albatros Il Filo). Introduce Leila Maiocco. Faccia a faccia con l´autore e Marzia Vitali. Letture di alcuni brani a cura degli attori Mino Caprio e Giorgio Lopez. Conduzione e interviste a cura di Deborah D´agostino. "Alla prima attenta e appassionata lettura riscontro molti valori di natura letteraria e di adesione alla realtà odierna" ha scritto Andrea Zanzotto a proposito del romanzo di Rinaldi, che ci accompagna nella quotidianità, nei pensieri e negli stati d´animo di personaggi "fuori dal coro", che cercano di ritrovare il senso delle cose che contano, la famiglia, l´amicizia, l´amore, troppo spesso offuscate e sminuite nella realtà odierna. - Giovedì 18 giugno, ore 18, Tinto Brass presenterà il libro "Sesso, scarpe e pesciolini" di Fabio Brigazzi (Edizioni Anordest), di cui ha curato anche la prefazione: la scoperta del sesso da parte di una cinquantenne in carriera, con un rapporto ormai stanco e prevedibile con il proprio coniuge. Una donna spenta e senza più sogni che, attraverso l´incontro con un nuovo Pigmalione, avrà modo di ritrovare la propria intraprendenza e femminilità, oltrepassando i limiti imposti dalla morale e dalla sua rigida educazione. Http://www. Autorionline. Org. |
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ROCCA DI GRADARA : MOSTRA DAL 20 GIUGNO AL 2 NOVEMBRE 2009 |
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Sarà la fiabesca Rocca di Gradara il suggestivo scenario che ospiterà la mostra Baci rubati. Storie d’amore tra arte e letteratura. Dal 20 giugno al 2 novembre in questa splendida cornice si potrà ammirare una speciale selezione dei più famosi baci della letteratura che la pittura italiana ha immortalato in opere di forte impatto. Dopo la fortuna della mostra Il Bacio. Tra Romanticismo e Novecento, tenutasi alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, in cui si è indagato il gesto del bacio nelle diverse declinazioni possibili, Gradara ospiterà unicamente i baci degli sventurati amanti, protagonisti di amori contrastati o negati sul nascere, vittime incolpevoli di un destino sublime e struggenti eroi dell’amore romantico. La mostra sarà occasione imperdibile per un viaggio sentimentale tra i baci rubati - non legittimi, ma furtivi e colpevoli - di amori impossibili e per questo ancora più affascinanti. L’amore rivisitato attraverso i topoi della letteratura tragica e romantica, che vede nel bacio un atto passionale e un gesto ‘politico’ insieme, costituisce uno dei soggetti più frequentati e rappresentati dalla pittura dell’Ottocento italiano. E nella galleria di baci ottocenteschi protagonista su tutti sarà, non a caso, il bacio tra Paolo e Francesca, i tragici amanti cantati da Dante, che la leggenda vuole scambiato proprio nelle stanze della Rocca, la quale, alla fine del Xiii secolo era una delle residenze più frequentate dai Malatesta, famiglia a cui apparteneva anche Gianciotto, marito di Francesca. Al bacio più celebre della letteratura italiana fa da preludio il dolce bacio del libro “galeotto” di Ginevra e Lancillotto, al quale è dedicato il dipinto di uno dei più grandi artisti napoletani, esponente del realismo visionario: Domenico Morelli. Paolo e Francesca sono raffigurati nell´attimo del bacio nelle pregevoli opere di Amos Cassioli, Ludovico Cremonini e Giuseppe Poli. Intenso e tragico è anche il bacio di Giulietta e Romeo nella versione di Gaetano Previati, massimo esponente del Divisionismo, già testimone di spicco della Scapigliatura, che restituisce in questo caso un´immagine di marca preraffaellita ad attestare la complessità della sua formazione pittorica. Lo stesso soggetto è trattato anche da Francesco Hayez, presente in mostra altresì con l´acquerello Il bacio, prima redazione della nota opera del 1859. Sventurati ed estenuati baci, dati in punto di morte, sono anche quelli di Tristano e Isotta, di Imelda de´ Lambertazzi e Bonifacio de´ Geremei, nonché il bacio adulterino di Ugo e Parisina. Una visita alla mostra farà rivivere storie di amori sublimi e appassionati in un contesto unico: negli anni ’20 del secolo scorso la Rocca di Gradara è stata oggetto di un’interessante operazione di restauro ‘in stile’, ispirato alla vicenda dantesca e realizzato sulla scia delle suggestioni dannunziane, con il contributo di importanti studiosi e artisti. Fortemente voluta dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche-urbino, per impreziosire il ricco programma di attività di valorizzazione della Rocca di Gradara, attualmente monumento più visitato nella regione, allestita in collaborazione con il Comune di Gradara e Gradara innova, la mostra trova in essa un’ambientazione estremamente suggestiva che permette l´esposizione di quelle opere che possono essere considerate emblematiche del periodo storico e della situazione culturale nella quale la fortezza/residenza malatestiana riprese vita. Un video, curato da Gianni Canova completa l´esposizione, ripercorrendo la storia dei più famosi baci della cinematografia italiana. Ulteriori informazioni: Baci rubati. Storie d’amore tra arte e letteratura - 20 giugno - 2 novembre 2009 - Rocca Demaniale di Gradara - Piazza Alberta Porta Natale 1 - Gradara (Pu) - tel. +390541964181 info@alefcultural. Com servizimusei@gebart. It . |
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FVG: SECONDO MOLINARO LA PROMOZIONE FVG PASSA DA SAN DANIELE |
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Nell´inaugurare la mostra fotografica "San Daniele del Friuli, natura, gente, città, prosciutto", che riporta le foto contenute nell´omonimo libro realizzato dai fotografi Mario Dondero e Marco Signorini, l´assessore regionale all´Istruzione e Cultura, Roberto Molinaro ha affermato che tale iniziativa rappresenta lo strumento migliore per avviare le manifestazioni collegate ad Aria di festa, la grande kermesse del prosciutto in programma nella località collinare friulana dal 26 al 29 giugno prossimi. Ovvero, prospettando al grande pubblico le attrattive, le carature, le peculiarità e le ricchezze anche culturali del territorio. Nel rivolgersi ai numerosi partecipanti alla vernice della mostra, che si tiene al Museo del territorio di San Daniele del Friuli, Molinaro ha affermato che non a caso all´inaugurazione della rassegna fotografica e del libro, a rappresentare la Regione è intervenuto l´assessore all´Istruzione e Cultura. " Si tratta infatti - ha detto - della concretizzazione di un nuovo percorso di promozione della nostra terra che è stato sposato anche dal Consorzio del prosciutto di San Daniele". Molinaro si riferiva alla scelta di legare le produzioni locali, di qualità e grande pregio, al territorio, e di proporre al pubblico, ai consumatori ed ai degustatori non semplicemente il prosciutto di San Daniele, ma anche le bellezze riposte nell´area collinare, che sono state ritratte ed esaltate con efficacia dai due fotografi. La mostra e il libro costituiscono infatti anche uno degli elementi con i quali il Consorzio di San Daniele vuole celebrare il venticinquennale della manifestazione Aria di festa. "Il prosciutto - secondo Molinaro - è un prodotto saldamente ancorato a questo territorio di produzione, che vive una dimensione economica, ma anche culturale, strettamente connessa con tale realtà produttiva". A introdurre la presentazione, il neo sindaco, Emilio Iob, aveva ribadito lo stretto legame tra le produzioni agroalimentari di pregio e la comunità locale. Mentre il presidente del Consorzio del prosciutto di San Daniele, Alberto Morgante, aveva ricordato che la mostra fotografica di Dondero e Signorini era stata presentata alcuni giorni fa anche a Milano, riscuotendo notevole interesse tra il pubblico e i critici. Le foto dei due foto reporter ritraggono diversi aspetti della vita nel sandanielese. Dondero, reporter e cronista, ha colto taluni scorci della vita quotidiana, soffermandosi sui personaggi che animano la cittadina e le vicinanze. Signorini ha saputo invece ricavare, con un taglio che risulta essere poetico, immagini legate all´arte di produzione del prosciutto, ma anche all´affascinante ambiente naturale della zona. Infine, Antonio Giusa, che ha curato la redazione del volume, aveva fornito una chiave di lettura dell´opera . |
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ROMA: A PALAZZO MARGUTTA, DAL 20 AL 27 GIUGNO, LA MOSTRA “SENZA SPAZIO NÉ TEMPO”, OMAGGIO ALL’ARTISTA LUCIANO A. LAFFI |
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Nel corso della personale, in programma a Via Margutta 55, saranno esposti oltre 70 pezzi tra scatti fotografici e lavori d’arte digitale. Uno spazio sarà dedicato anche ai quadri di Francesca Fara Da sabato 20 giugno, la Galleria “Il Mondo dell’Arte” ospita una mostra personale dedicata a Luciano A. Laffi, artista recentemente e prematuramente scomparso. L’esposizione, in programma a Palazzo Margutta (Via Margutta, 55) fino al 27 giugno prossimo (ingresso gratuito), presenta un’ampia raccolta di immagini e lavori grafici – circa 70 pezzi - dai quali emerge con forza non solo la vena creativa di Luciano ma l’artista stesso. Così, accanto a pareti create con giochi di luci fatti sul suo volto, trovano posto ali di farfalle ritoccate con i disegni dei suoi occhi e tanti altri preziosi scatti che ritraggono alla perfezione il mondo in cui credeva Luciano: un luogo dove tutto è possibile, dove ci si può librare in totale libertà, senza vincoli e costrizioni, dove spazio e tempo non esistono. “Con la scomparsa di Luciano – hanno spiegato i genitori - sentivamo l´esigenza di dedicargli qualcosa che riuscisse a tenerlo vivo nella memoria di tutti, non solo attraverso i ricordi della famiglia e degli amici, ma anche realizzando qualcosa che si potesse "toccare" con mano. E´ per questo che, dopo lunghe riflessioni, è nata l´associazione "Senza spazio né tempo" attraverso la quale, oltre che continuare a ricordarlo, dare la possibilità a tanti giovani artisti di esporre le proprie opere pur non avendone la disponibilità”. “Osservando quello che lui ci ha lasciato, i suoi lavori, le sue foto, ci siamo resi conto che, forse, è stata proprio la mancanza di fondi a non avergli dato l´opportunità di esporre prima i suoi pezzi. In ognuno di questi scatti così come in ognuno dei suoi lavori grafici è facile ritrovare la vena artistica di Luciano e una parte di lui, anche se per comprenderne al meglio la profondità occorre essere in grado di guardare oltre ciò che appare, proprio come bisognava fare con lui, senza quelle chiusure mentali e quei limiti che ci privano della possibilità di vedere come sono fatte realmente le persone”. Alla mostra - grazie alla disponibilità dell’Associazione “Senza spazio né tempo”, nata in memoria di Luciano Laffi - saranno esposte anche opere della pittrice Francesca Fara. L’appuntamento per il vernissage è fissato per sabato 20 giugno 2009 dalle 18. 30 alle 22. 00. A curare l’allestimento dell’intera esposizione i galleristi Remo Panacchia e Adriano Chiusuri e il Maestro Elvino Echeoni, direttore artistico de “Il Mondo dell’Arte”, che - da anni - propone nella sede espositiva di Via Margutta artisti professionisti, Maestri che hanno portato l’arte italiana nel mondo. Galleria Il Mondo dell’Arte “Palazzo Margutta” - Via Margutta, 55 Roma Mostra personale: Luciano A. Laffi Presenti anche opere dell’artista Francesca Fara. Vernissage cocktail sabato 20 giugno 2009, ore 18. 30 - 22. 00. La mostra si protrarrà fino al 27 giugno 2009: dal martedì al sabato dalle 10. 30 alle 13. 00 e dalle 16. 00 alle 20. 00 (chiuso domenica tutto il giorno e lunedì mattina). |
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CA’ DEL MONTE A CECIMA (PV): ALL’OSSERVATORIO ASTRONOMICO IL 3° INCONTRO DELLA MANIFESTAZIONE "DALLA VIA FRANCIGENA ALLA VIA LATTEA: I PERCORSI DELL´UOMO" |
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Sabato 20 giugno alle ore 21, in occasione dell´imminente solstizio d´estate, presso l´Osservatorio Astronomico "Giacomotti" di Cà del Monte a Cecima, si svolgerà il 3° incontro nell´ambito della manifestazione "Dalla Via Francigena alla Via Lattea: i percorsi dell´uomo", promossa dalla Associazione Tethys, con il contributo dell´Assessorato al Turismo e alle Attività Termali della Provincia di Pavia, dell´Associazione "il Cammino" di Varzi, e con il patrocinio della Comunità Montana Oltrepò Pavese. La serata del 20 giugno avrà per tema "il solstizio d´estate": interverranno come relatori Cristina Delucchi (biologa), Elisa Gastaldi (esperta d´arte e beni culturali), Nevia Tisce (ingegnere) e Fabrizio Barbaglia (responsabile di gestione dell´osservatorio). L´incontro, con un taglio divulgativo, tratterà, in contesto multidisciplinare, degli aspetti naturalistici, antropologico-culturali e storici connessi al ciclico ripetersi del fenomeno astronomico del solstizio d´estate, preludio alla stagione estiva. L´iniziativa avviata la scorsa primavera propone un itinerario multidisciplinare articolato in quattro incontri tra l´astronomia, la storia, le arti e le scienze naturali, nel contesto della storia culturale del territorio pavese, tracciando gli ideali percorsi dell´uomo tra la Terra e il cielo dall´antichità alle prospettive future. E´ preferibile prenotare la partecipazione all´indirizzo di posta elettronica: vialattea2009@gmail. Com, l´ingresso è libero. Per ogni altra informazione visitare il sito: www. Astrotethys. Org . |
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CAMPI BISENZIO (FI): GIANNI CAVERNI |
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Due pannelli, la posterizzazione dell’immagine digitale scattata, elaborata con mirabile creatività al computer, infine stampata su forex per rappresentare la crescita, la maturazione degli affetti, il legame stretto con la terra e con la vita. Gianni Caverni, artista, critico d’arte, giornalista fiorentino è in mostra con Intimi Orti, dal 19 giugno al 19 luglio, presso la Galleria d’Arte Contemporanea Lo Studiolo (www. Emt. It/studiolo, via Santo Stefano, 53). Una installazione manifesto che con due grandi fotografie (100 x 100 cm. ) esaurisce il tema della nascita e del divenire ad libitum. C’è dunque un inizio che si ripete continuamente nel sostegno che l’uomo, così la donna, danno rispettivamente alla terra, ad una zolla che libera sussulti di verde. Si accende quindi il colore in un gioco di bicromia dove il grigio dell’ambiente che rimane sullo sfondo disegna l’ipperrealismo e il marrone tumido della materia organica rappresenta il carico vitale di energia. Nel recinto che le braccia conserte ergono a difesa dell’humus, la natura si riconcilia con il suo significato di “genesi” e nell’allegorico accostamento al ventre trova strada il senso di appartenenza e il ricondursi alle origini. I protagonisti allora non sono più né Rosanna né Aroldo ma l’intimità che deriva da un racconto privato, e i soggetti, una coppia nella vita, con la loro nudità, diventano il tramite attraverso cui questa si palesa. Con il loro sguardo, con il loro atteggiamento dimostrano di non aver coltivato solo tre piante di pomodori o di zucchini, ma di aver portato la vita sulle braccia, di averla saputa affrontare e coccolare, di averla sfidata e accettata. E la storia non è ancora finita, le piantine appena nate offrono la visione di nuove sempre verdi prospettive che la aspettano e che le crescono in seno, per niente è mai troppo tardi. L’orto è anche la coltivazione di sé, è la storia del crescere in una dimensione arcana che costringe ciascuno a ripetersi nell’ordine maniacale con cui vengono disposti i frutti, fatti maturare i figli, il proprio io, dentro la casa e nella vita. Un lavoro profondo, un’elegia nostalgica sull’importanza di capire l’esistenza, non ultimo il territorio. Ne è una riprova la videoinstallazione dal titolo “Erba di casa mia” che, con lo stesso gioco di contrasti – ciuffi sparuti di tenere pianticelle strappano spazio al cemento urbano –, mostra un andare più fisico, realistico. Dice in sostanza Caverni, “guardate dove state andando, questo è il suolo, è la terra, è la memoria”. Gianni Caverni, è nato a Firenze dove vive e lavora. Da anni scrive di arte e cultura su “L’unità” e collabora a “Segno”, rivista specializzata di arti visive contemporanee. Dai quadri “astratti” fatti di sabbie e gesso, materici, disposti e “pettinati” in modo da ricordare sia i solchi che l’uomo incide sulla terra, sia gli sfiniti intonaci segnati dalle pallide tracce di misteriosi alfabeti, alle installazioni di orti, realizzati in galleria con terra e canne, nei quali vengono piantati pani e pesci vivi in piccole vasche (“L’orto dei Miracoli”). Negli ultimi lavori realizza fotografie e video che testimoniano la pervicacia della natura, (“Erba di casa mia”) e della memoria, che smussa gli spigoli della cronaca privata e collettiva facendola somigliare alla storia. Nel 2007 ha pubblicato “When I’m sixtyfour di Lennon Mccartney” per “Gli Ori”. Dove: Galleria Lo Studiolo: Via Santo Stefano, 53 – Campi Bisenzio. Quando: 19 giugno – 19 luglio Orario: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica ore 17 - 19,30; lunedì e sabato chiuso. Ingresso: gratuito Per informazioni: mediateca@emt. It, tel. 334 3499013 . |
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CORTONA: FESTIVAL DEL SOLE, VII EDIZIONE, 3-9 AGOSTO 2009 |
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Anche quest’anno Cortona ad agosto è inondata dalle note e dall’arte del Festival del Sole 2009, tanto prestigioso quanto intimo e raffinato, come l’atmosfera che si repira nella piccola città gioiello toscana, ormai pienamente affermatasi sulla scena musicale internazionale proprio per il festival fondato e diretto da Barrett Wissman che ha dato vita anche a un Tuscan Sun Festival a Napa Valley in California (Iv ed. 17-25 luglio) e a Singapore (Iii ed. 1-11 ottobre) Un Festival fitto di ospiti di spicco e articolato, nell’arco della giornata, in un denso calendario di eventi delle tante sezioni oltre la musica: danza, arte, letteratura, discipline orientali e un’intrigante sezione sul gusto. Il Festival che è un’autentica esaltazione dei cinque sensi. Ritornano le icone della grande musica internazionale nello splendido centro storico toscano, in caratteristiche locations, quali il Teatro Signorelli, il medievale Palazzo Casali, la scenografica Piazza Signorelli e altre sedi come chiostri, palazzi e perfino siti archeologici. Dopo il successo dello scorso anno, che ha visto, tra i tanti ospiti, anche Robert Redford, fiore all’occhiello di questa edizione sarà un artista, anch’egli del grande schermo, eclettico e di grande fama: Anthony Hopkins, testimonial d’eccellenza di un Festival all’insegna della multidisciplinarietà. La star hollywoodiana, infatti, sarà presente a Cortona in una duplice, inconsueta veste, quelle di artista visivo e compositore. Fermandosi a Cortona per tutta la durata del Festival, Hopkins rivelerà al pubblico sfaccettature del tutto nuove della sua personalità. Nella cornice d’effetto di Palazzo Casali il 3 agosto, infatti, sarà inaugurata una sua mostra con opere d’arte visiva, intitolata Masques. "I sogni mi affascinano. Ho sempre sognato in modo vivido e provato a disegnare le immagini rimaste nella mia memoria. Mi piace guardare cose nascoste dietro altre cose e strani paesaggi pieni di colori. Ho spesso provato ad esprimere le impressioni della mia infanzia ma solo negli ultimi anni (dipinge dal 2004), attraverso la pittura, sono riuscito ad immortalare quello che é sempre stato nella mia mente" racconta Hopkins. Ed eccoci all’Hopkins compositore: la scena è sua con il primo appuntamento della rassegna di concerti, il 4 agosto nel Teatro Signorelli. La serata sarà aperta da una conversazione-incontro tra Barrett Wissman, fondatore e direttore del Festival, e l’attore, cui seguirà l’esecuzione di musiche di Mendelssohn, Beethoven e dello stesso Hopkins dirette dal francese Stéphane Denéve, insieme a solisti ormai ‘di casa’ a Cortona, il pianista Jean-yves Thibaudet e il violinista Joshua Bell. La star tornerà a parlare di sé al pubblico di Cortona la sera del 7 agosto, al Teatro Signorelli, con un’intervista del giornalista-scrittore Matthew Gurewitsch. La serata proseguirà con le performances di Nina Kotova, violoncellista e direttrice artistica del Festival, che ritorna attesissima a Cortona dopo due anni dovuti alla maternità e del soprano Maija Kovalevska. Musiche di Anthony Hopkins. E a proposito della sua performance musicale al Festival Hopkins ha detto: “Sono veramente onorato di essere stato invitato come compositore. E’ il sogno della mia vita ascoltare la mia musica suonata in un evento come questo. ” Nina Kotova si esibirà anche in un secondo appuntamento: l’8 agosto, in duo col pianista francese Thibaudet, acclamato dalla critica per la sua tecnica impeccabile e per le sue interpretazioni singolari. Tra le bacchette illustri del 2009: il già citato e affezionato Denéve che torna per la quinta volta, a seguire, per la prima volta sul podio del Tuscan Sun Festival, Jaap van Zweden (7 agosto), direttore olandese che ha al suo attivo numerose collaborazioni con la Concertgebow Orchestra e la Chicago Orchestra e molte apprezzatissime incisioni d’opera e di repertorio sinfonico, e infine la vincitrice del Premio Bartók, Gisèle Ben-dor che il 9 agosto con l’Orchestra della Toscana dirigerà la serata di chiusura ‘Opera Gala’, in Piazza Signorelli con la star Angela Gheorghiu. Sfila sulla passerella anche Michael Guttman, direttore e violinista belga che si esibirà il 6 agosto dirigendo la Brussels Chamber Orchestra, di cui è direttore artistico. Per il secondo anno consecutivo ritorna al Tuscan Sun Festival la danza. Mercoledì 5 agosto sarà la volta delle star dell’American Ballet Theater, una delle compagnie più famose al mondo, in un appuntamento open air in Piazza Signorelli. Irina Dvorovenko, ucraina, prima ballerina dalla grande personalità artistica, danzerà insieme a suo marito, il primo ballerino Maxim Beloserkovsky, e ad altre star ‘special guests’ dell’American Ballet Theatre, sulle note di Bizet, Chopin, Minkus, Maller, Pergolesi, Saint-saëns e Šostakovič. Il festival che è diventato famoso anche per le voci prestigiose, anche quest’anno vedrà rappresentata la lirica ad altissimo livello. Serata di chiusura di questa edizione, il 9 agosto, con in repertorio le più famose arie d’opera a cielo aperto sotto le stelle in piazza Signorelli. Protagonisti il tenore rumeno Vlad Mirita, giovane astro nascente della scena lirica mondiale e la star internazionale, la soprano Angela Gheorghiu. Considerata dai critici una delle migliori soprano di questa epoca, una straordinaria sintesi tra la Callas e la Tebaldi, oltre che per il temperamento assai passionale e una forte presenza scenica si è sempre distinta per una raffinata recitazione vincendo nel fraseggio e nell’espressione. Non a caso tanti i film-opera interpretati, tra cui Tosca di Jacquot, presentato fuori concorso al Festival di Venezia nel 2001. Quest’anno la Gheorghiu ha anche partecipato, insieme all’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, all’incisione dell’opera Madame Butterfly pubblicata dalla Emi, nel ruolo della protagonista. Per il primo anno a Cortona, il 7 agosto si esibirà il soprano Maija Kovalevska, giovane talento lettone, allieva di Mirella Freni, e vincitrice della Domingo Operalia 2006. Ritorno attesissimo invece, per il secondo anno di seguito (l’anno scorso fece il ‘tutto esaurito’), quello del soprano australiano Danielle De Niese, dalla splendida presenza scenica e dall’eccezionale calore vocale, il 6 agosto, in un concerto interamente mozartiano, insieme alla sopra citata Brussels Chamber Orchestra, diretta da Michael Guttman. Sono molti gli ospiti internazionali che hanno voglia di ritornare ad esibirsi al Festival del Sole proprio per il fascino che suscita sia tra il pubblico che tra gli artisti. Una sorta di magia data proprio dalla corrispondenza tra l’incanto del paesaggio, l’atmosfera raccolta e intima in simbiosi con la grande musica di tutti i tempi interpretata da artisti di straordinaria caratura. E proprio il piacere di esibirsi a Cortona e di tornare è uno dei segreti dei grandi nomi presenti in cartellone. Un privilegio che il Tuscan Sun Festival riesce a dare ogni giorno con tale pienezza di programma e qualità eccellente emblematicamente riassunte quest’anno da Anthony Hopkins e Angela Gheorghiu, a proposito dei quali Barrett Wissman ha detto: “Siamo privilegiati ad averli al festival. La Gheorghiu è la ‘stella polare’ della lirica mondiale e Hopkins un artista di straordinaria completezza e poliedricità come d’altronde ci si attende da una delle più grandi star del cinema mondiale. ” Programma Dettagliato www. Festivaldelsole. Com www. Tuscansunfestival. Com. Prevendita Biglietti (fino al 24 luglio): www. Ticketing. Terretrusche. Com Tel: 0575. 606887. Vendita Biglietti (dal 25 luglio): www. Ticketing. Terretrusche. Com Tel: 0575. 630084 l. R. Comunicazione@libero. It . |
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‘VOLA VELOCE VARESE’, UN DOPPIO EVENTO AL CIVICO MUSEO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA - CASTELLO DI MASNAGO E A VILLA MENAFOGLIO LITTA A VARESE PER CELEBRARE IL CENTENARIO DEL PRIMO VOLO ITALIANO |
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Nell’ambito della manifestazione ‘Vola Veloce Varese’, promossa da Regione Lombardia - Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie, Provincia e Comune di Varese, in occasione del centenario del primo volo di un pilota italiano, inaugureranno a giugno a Varese, città simbolo dell’industria aereonautica, due percorsi espositivi dedicati al tema del volo, dal taglio diverso, ma complementari: L´officina del Volo Futurismo, Pubblicità e Design 1908 – 1938 Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago, Varese 20 giugno / 18 ottobre 2009 Prova a volare! La simulazione del volo dai primi aeroplani all’esplorazione spaziale. Villa Menafoglio Litta Panza 27 giugno / 22 novembre 2009 Con l’apertura sabato 20 giugno della mostra L´officina del Volo. Futurismo, Pubblicità e Design 1908 – 1938 al Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago, ideata e curata dal Massimo & Sonia Cirulli Archive di New York, si intende attraversare il tema del volo attraverso un corpus di oltre 150 opere - tra manifesti, dipinti, sculture e oggetti di design – molte delle quali inedite, provenienti dall’archivio newyorkese, oltre che da importanti musei e istituzioni internazionali. Non la solita mostra sull’aviazione per addetti ai lavori, ma un percorso dal taglio innovativo, che affronta il tema da più angolazioni, a partire da una settantina di manifesti realizzati dai più rappresentativi artisti del periodo in oggetto, tra cui Mario Sironi, Plinio Codognato, Adolfo Wildt, Aldo Mazza, Umberto di Lazzaro, Alberto Mastroianni, Giuseppe Magagnoli, Mario Gros, Gino Boccasile, Tito Corbella, Tato, Cesare Gobbo, Luigi Martinati, Mario Borgoni, solo per citarne alcuni. Un’esposizione che presenta il meglio della produzione di ‘manifesti commemorativi’, legati a tutti quegli eventi di carattere promozionale che hanno distinto il percorso dell’aviazione italiana: dai primi Circuiti Aerei di Brescia, Milano o Firenze (1908-1911); ai molti Raid Aerei come il Parigi-roma-torino del 1911; alle Trasvolate Atlantiche di Cesare Balbo del 1931 e 1933, questi ultimi pezzi inediti; alle numerose Giornate dell’Ala, eventi di richiamo popolare; alle più varie Riunioni Aviatorie, come quelle a Taliedo e a Cinisello Balsamo. Non solo, anche quei manifesti creati per presentare le nascenti compagnie aeree civili come l’Ala Littoria e la Lati (Linee Aeree Transcontinentali Italiane); per annunciare i Concorsi per Piloti finalizzate al reclutamento di giovani nell’aeronautica militare; per pubblicizzare le ditte costruttrici dei primi aerei e delle ditte distributrici di carburante; o per comunicare i Saloni e le Esposizioni Internazionali, che informavano il pubblico sulla produzione. Infine, il mezzo aereo è soggetto o partner di eventi, soprattutto cinematografici, come, ad esempio, nel caso del film Luciano Serra pilota del 1938 con Amedeo Nazzari o della pellicola La Conquista dell’Aria del 1940 con Carlo Ninchi. La mostra prevede anche l’allestimento di una quarantina di tele, appartenenti al movimento del Futurismo, di cui quest’anno cade il centenario, e in particolare legate alla poetica e al linguaggio dell’Aeropittura, che ne rappresenta una pagina fondamentale: preannunciata da vari contributi teorici e figurativi, l’Areopittura prende propriamente corpo a ridosso della fondazione dell’Aereonautica Italiana. L’attività degli aviatori italiani, fatta di record, raid e trasvolate, per i futuristi sembra veramente incarnare il mito della velocità, ma anche quello del futuro, ovvero di un futuro liberato dalle contingenze terrene. Esposti capolavori di Balla, Depero, Bruschetti, Ambrosi, Baldessarri, Marinetti, con alcuni esempi di paroliberismo, come nel caso di Rrrr Rumore di Aereoplano (inchiostro e collage su carta, 1927) di Munari e alcune testimonianze preziose di Sepo (Benzina Avio, 1934/38), Bucci con un Paesaggio di guerra del 1916 e un’opera esposta alla Biennale di Venezia dal titolo Idrovolante a Augusta, Sironi (Aereo in volo, olio su tela, 1936), Pratelli con l’Aviatore Dro (olio su tela del 1913), realizzato in occasione della prima opera futurista scritta dal cugino Balilla Pratella; e Licini, con La città sale (olio su tela, 1914), opera esposta all’Hotel Baglioni di Bologna in occasione della prima mostra futurista con Morandi e Sepo, dispersa per lungo tempo e solo di recente ritrovata; Boccioni con un disegno a pastello raffigurante la Nike, autografato nel retro con dedica all’amico e maestro Duilio Cambellotti. Ad arricchire il percorso rappresentativo di un’avanguardia artistica tutta italiana - che mira al coinvolgimento globale dell’espressività e che individua nelle ‘prospettive mutevoli del volo’, nella mobilità, nella velocità, nella visione sintetica, i suoi principi fondanti (Aereopittura Futurista di F. T Marinetti e M. Somenzi, Manifesto, 1929) - oltre a un nucleo di importanti aereosculture di Mino Rosso e Thayaht; ad alcuni esempi illuminati di fotografia, come nel caso della stampa fotografica di Filippo Masoero, Aereoveduta della Basilica di S. Maria Maggiore a Roma (1930) e dei rari fotomontaggi futuristi di Bruno Munari, come Motori e Nike del 1934, realizzato per la rivista ‘Ali d’Italia’ o Le Forze dell’Impero del 1937, reclamizzante le industrie Isotta Fraschini, Reggiane e Caproni; anche alcuni esclusivi oggetti di design, tra i quali, la inedita ‘Coppa Pegaso’ di Ercole Drei, realizzata in maiolica a lustro dal ceramista Anselmo Bucci (1925-30); un servizio di ‘Tazze e piattini aerei’ di Flamigni di Faenza con il manico a forma di timone di aereo; un portasigarette in argento dell’orafo Mario Buccellati con le firme in smalto blu dei grandi piloti dell’epoca; il salotto disegnato dall’areopittore futurista Gugliemo Sansoni, in arte Tato, per l´aviatore Balbo nel 1928; un separé a quattro ante, pezzo unico decorato da Fortunato Depero nel 1936 con oli e smalti su tavola, dal titolo Ali Italiane – Trinfo Tricolore. Cimeli, memorabilia e curiosità (lettere, documenti, tute, occhiali…), appartenenti ad aviatori famosi, fra i quali Balbo e D’annunzio, modellini di aerei ed eliche, veri e propri oggetti di design, corredano la mostra, attingendo agli oltre 30. 000 pezzi della Collezione dell’Archivio Cirulli, il maggior archivio storico privato di arte italiana del Novecento, fondato nel 1985 con l’obiettivo di divulgare la cultura italiana del Xx secolo. Affiancherà l’appuntamento, Prova a volare. La simulazione del volo dai primi aeroplani all’esplorazione spaziale, un’iniziativa ideata e curata dal Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento, che inaugurerà sabato 27 giugno a Villa Menafoglio Litta Panza, in stretta collaborazione con il Fai - Fondo Ambiente Italiano e con la Fondazione Europa Civiltà, e che esporrà diverse tipologie di simulatori di volo, dai modelli più antichi e storici a quelli più sofisticati e contemporanei, con possibilità di esperienza diretta e personale e percorsi e laboratori didattici in tema. Sezione storica: - Primo simulatore storico di Amedeo Herlitzka datato 1916 riproducente il beccheggio e il rollio. - Secondo simulatore storico di Amedeo Herlizka riproducente ulteriore movimenti compresa l’imbardata, datato 1917. - Sedia girevole (anni 20). - Campana per la prova della resistenza alla depressione barometrica (anni ’20). - Cronografo di Hipp e chimografo usati per la selezione degli aspiranti piloti. - Link Trainer o “Blue box”, primo simulatore vero e proprio, di progettazione e costruzione americana degli anni ’40. Sezione “volo libero” - simulatore di volo a vela - simulatore di volo con il deltaplano Sezione “interattiva” con simulatori moderni: - Simulatore su piattaforma mobile riproducente le manovre di decollo, volo e atterraggio del Caproni Ca. 9. - Tavola stereoscopica di Alenia Aeronautica con la simulazione delle evoluzioni dell’Eurofighter Typhoon in volo sul territorio varesino. - Pannello di pilotaggio Simkits riproducente la cabina di pilotaggio e le operazioni di volo di un biposto Cessna 172 Sezione simulatori di volo per Pc - 8 postazioni a disposizione del pubblico di Pc complete di barra e pedaliera con i softwares delle varie versioni di Flight Simulator di Microdoft (dal 1982 al 2006) - 2 postazioni a disposizioni del pubblico complete di barra con softwares di simulazione di volo a vela e volo del deltaplano - breve esposizione di modelli storici di Pc sui quali si è “sperimentato” e usato i Flitght Simulator (dall’Apple Ii all’Atari 400 al Commodore 64 fino ai Pc per Windows 95) Sezione volo spaziale - una postazione Pc con il software Orbiter per la simulazione del volo spaziale (compresa la simulazione del volo dello Space Shuttle Atlantis, dei rendez-vous con la Stazione Spaziale Internazionale, la stazione russa Mir e il Telescopio Hubble, la simulazione del volo lunare dell’Apollo Project completa di allunaggio e passeggiata spaziale e attività extraveicolari) - possibilità di fare evoluzioni sul “Gyrobic” simulatore del disorientamento. Sezione Video - Filmato “Selezione piloti a Torino nel 1917” - Videosaggio “Res Aeronautica. L’avventura del volo raccontata dal cinema” - Videosaggio “Voli animati. Il sogno e l’esperienza del volo nel cinema di animazione” Sezione dedicata ai bambini - simulatore didattico I-mini - svariati laboratori e giochi per bambini . |
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ARRIVA L´ESTATE... NEI PARCHI: IL 21 GIUGNO - SCOPRIAMO I RAGNI AL PARCO FLUVIALE REGIONALE DEL TARO (EMILIA-ROMAGNA) |
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Appuntamento dedicato alla conoscenza dei ragni, piccoli abitanti dei nostri giardini e delle nostre case. Con Daniele Giovanelli. Appuntamento alle ore 17. 00 presso il Centro Parco "Corte di Giarola". Iniziativa gratuita. Prenotazione: 0521/802688 (uff. ) - 329/2105937 (cell. ). Per informazioni, curiosità o suggerimenti: Centro Parco Corte di Giarola Strada Giarola, 11 - 43044 Colecchio (Pr) - Tel. 0521/802688 - Fax 0521/305732 - Sito web: www. Parcotaro. It - www. Parchi. Parma. It - E-mail: info@parcotaro. It . |
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20 E 21 GIUGNO - ROSSENA IN ARME TRA STORIE E NATURA - RIVIVI IL MEDIOEVO. STORIA E NATURA ALLA RISERVA NATURALE ORIENTATA RUPE DI CAMPOTRERA (EMILIA-ROMAGNA) |
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Ritrovo alle ore 18. 00 di sabato e domenica presso il parcheggio sottostante la Torre di Rossenella - loc. Rossena. Visite guidate gratuite nella Riserva Naturale della Rupe di Campotrera lungo il sentiero attraverso il quale si rivive la storia della nostra terra e l´arrivo al tramonto davanti il vecchio fronte di cava. Si raccomanda un abbigliamento adatto: scarpe da trekking e pantaloni lunghi. La durata della visita è di circa 2 ore. In caso di maltempo l´iniziativa sarà rinviata. Prima e dopo l´escursione, al borgo e al castello di Rossena grande festa medievale con animazioni e spettacoli, giochi per bambini, banchi medievali e possibilità di ristoro. Sono aperti al pubblico e alla visita i castelli medievali di Rossena e Canossa e la torre di Rossenella. Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 0522/248413 - Email: riservacampotrera@comune. Canossa. Re. It Altre info sulla Riserva Rupe di Campotrera http://www. Parks. It/riserva. Rupe. Campotrera. |
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21 GIUGNO - CORTA E´ LA NOTTE DI SAN GIOVANNI - SOLSTIZIO D´ESTATE AL PARCO NATURALE REGIONALE DELL´AVETO (LIGURIA) |
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Sorge il cielo estivo a Villanoce. Il solstizio d´estate non è solo un importante fenomeno astronomico, ma anche una notte ricca di tradizioni che risalgono a pratiche precristiane. Gli esperti astrofili e le guide del Parco vi introdurranno ai segreti astronomici e alle leggende legate a questo evento, e nel corso di una breve escursione insegneranno a orientarsi con le stelle. Cena presso il ristorante "Brizzolara" a Villanoce. Ritrovo alle ore 19. 30 presso il Ristorante "Brizzolara" a Villanoce (Comune di Rezzoaglio - Ge). Rientro alle ore 24. 00. In caso di mal tempo le escursioni potranno essere annullate a discrezione delle guide del Parco. Le escursioni sono a numero chiuso, variabile a seconda del grado di difficoltà. Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie) telefonare al Parco dell´Aveto 0185/343370, entro venerdì 19 giugno. Altre info sul Parco dell´Aveto http://www. Parks. It/parco. Aveto tuttoparchi-bounces@parks. It. |
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21 GIUGNO - 5 ECOTRAILMARATHON DEI LAGHI, 14 SALTO DEL CERVO, CAMPIONATO ITALIANO 2009 UISP DI TRAIL - SPORT AL PARCO REGIONALE DEI LAGHI DI SUVIANA E BRASIMONE (EMILIA-ROMAGNA) |
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V Ecotrailmarathon dei Laghi Km 42,195 - Xiv Salto del Cervo Km 16,00 - Passeggiata Ludico motoria Km 10,00. Ecomaratona - il programma: Sabato 20 giugno: dalle 16. 00 alle 19. 30 ritiro dei pettorali presso il municipio di Castiglione dei Pepoli; alle ore 20. 00 pasta party e musica sulla piazza del municipio Castiglione dei Pepoli. Domenica 21 giugno: ore 7. 00 ritrovo e ritiro pettorali presso il municipio di Castiglione dei Pepoli; ore 8. 30 partenza V Ecotrailmarathon; ore 9. 15 partenza Xiv Salto del Cervo e Passeggiata ludico - motoria; ore 9. 30 partenza mini podistica giovanile; ore 10. 30 premiazione gruppi e Salto del Cervo; ore 12. 30 apertura pasta party presso il municipio di Castiglione dei Pepoli; ore 14. 00 premiazione V Ecotrailmarathon. Per tutti gli iscritti ingresso gratuito la domenica alla piscina con uso delle docce. Organizzato dalla Polisportiva Parco dei Laghi con la collaborazione della Lega Atletica Uisp. Informazioni e iscrizioni: www. Uispbologna. It - www. Comune. Castiglionedeipepoli. Bo. It - parcodeilaghi@cosea. Bo. It Altre info sul Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone. Ttp://www. Parks. It/parco. Suviana. Brasimone . |
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21 GIUGNO - A CONTATTO CON LA NATURA DEL PARCO DEL PO SUL PERCORSO PER NON VEDENTI NEL BOSCHETTO MILITARE DELLA RISERVA DEL MEISINO - ESCURSIONE NATURALISTICA GUIDATA AL PARCO FLUVIALE DEL PO -TRATTO TORINESE (PIEMONTE) |
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Escursione naturalistica guidata sul percorso per non vedenti nel boschetto militare all´interno della Riserva Naturale Speciale del Meisino, a cura del Parco del Po Torinese ed in collaborazione con l´Associazione Il Tuo Parco, la Scuola di Applicazione e Istituto di Studi Militari dell´Esercito, l´Unione Italiana Ciechi, l´A. P. R. I. La Polisportiva U. I. C. I. Ritrovo presso il parcheggio del Cimitero di Sassi a Torino, alle ore 10. 00. Iniziativa gratuita. Informazioni: Il Tuo Parco - Tel. 0118981362. Altre info sul Parco del Po Torinese http://www. Parks. It/parco. Po. To . |
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21 GIUGNO - BRUGORA: MONASTERO DELLE BENEDETTINE E CHIESA DI S. PIETRO - ESCURSIONE DOMENICALE AL PARCO REGIONALE DELLA VALLE DEL LAMBRO (LOMBARDIA) |
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Ritrovo al parcheggio della Casa di Riposo a Brugora di Besana Brianza (Mi) alle ore 9. 00. La partecipazione è gratuita ma, per motivi organizzativi, è obbligatoria l´iscrizione. Le iscrizioni si raccolgono fino alle ore 14. 00 di venerdì 19 giugno. Per informazioni e iscrizioni: Parco Regionale delle Valle del Lambro dott. Ssa Michela Zanone Poma - Tel. 0362/970961 interno 2 - E-mail: michela. Zanonepoma@parcovallelambro. It Altre info sul Parco Valle del Lambro http://www. Parks. It/parco. Valle. Lambro. |
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21 GIUGNO - I MAESTRI DELLA PALUDE - VISITA GUIDATA AL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO (LAZIO) |
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Visita guidata presso Lestra Cocuzza e centro di Documentazione "Opera sanitaria e Istruzione Scolastica". Ore 9. 30, appuntamento presso il Centro Visitatori del parco. Grado di difficoltà del percorso: Nessuno. Lunghezza in km del percorso: km 2. Abbigliamento/attrezzatura particolari: Scarpe comode. Accessibilità: bambini, sì; passeggini, sì; portatori di handicap motori (carrozzine), sì. Attività gratuita. Informazioni Centro Visitatori Parco Nazionale del Circeo, Tel 0773/511385; Porta del Parco di San Felice Circeo, Tel 0773/549038; Porta del Parco di Sabaudia, Tel 0773/515046. Prenotazioni: Stefano Raimondi - Cell. 347/5252133. Altre info sul Parco Nazionale del Circeo http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Circeo. |
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21 GIUGNO - FESTA DELLA MINIERA - VISITA IN MINIERA AL PARCO NATURALE REGIONALE DELLE PREALPI GIULIE (FRIULI VENEZIA GIULIA) |
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Visita alla "Mostra Miniera del Resartico" di Resiutta ed escursione fino al Borgo minerario, con suggestiva visita a una porzione della vecchia miniera. Ritrovo: Mostra Miniera del Resartico di Resiutta (Ud), ore 8. 30. Durata: 6 ore. Quota individuale di partecipazione: Euro 10,00. Prenotazione: entro le ore 17. 00 di venerdì 19 giugno. Per partecipare alle escursioni è previsto l´obbligo della prenotazione da eseguirsi presso l´Ufficio educazione-ambientale e promozione dell´Ente Parco: Tel. 0433/53534 - Fax 0433/53129 - E-mail: info@parcoprealpigiulie. It Altre info sul Parco delle Prealpi Giulie http://www. Parks. It/parco. Prealpi. Giulie. |
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21 GIUGNO - TAPPA: LIMONETTO - PALANFRE´ - GRAND TOUR AL PARCO DELLE ALPI MARITTIME (PIEMONTE) |
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Il Grand Tour Alpi Marittime Mercantour. Partenza: ore 8. 00. Tempo di percorrenza: 5,30 ore. Dislivello in salta e in discesa: +950 m; -890 m. Difficoltà: media. Il Grand Tour Alpi Marittime Mercantour. Proiezione del video che illustra un suggestivo viaggio attraverso i parchi delle Alpi Marittime e del Mercantour. La serata è organizzata in occasione dell´arrivo a Palanfrè della carovana di escursionisti di "Occitania a Pè", iniziativa nata per sostenere l´iscrizione della Lingua d´Oc nella lista Unesco Patrimonio Immateriale a rischio di estinzione. A Palanfrè (Cn), ore 21. 00. Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 0171/97397 - Email: info@parcoalpimarittime. It Altre info sul Parco delle Alpi Marittime http://www. Parks. It/parco. Alpi. Marittime . |
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21 - 27 GIUGNO - SETTIMANE NATURA NEL PARCO DELL´ADAMELLO PER BAMBINI DA 8 A 11 ANNI - VACANZE AL PARCO DELL´ADAMELLO (LOMBARDIA) |
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Una settimana di giochi ed attività all´aperto per scoprire gli aspetti più nascosti del Parco dell´Adamello percorrendo comodi sentieri e trincee utilizzate durante la Grande Guerra, riscoprire gli antichi sapori delle tradizioni agricole della montagna. Divertenti prove di orientamento nel bosco, un´emozionante notte in tenda. Una visita ad una fortezza fatta di alberi come il roccolo dei Ciusk e per finire un´indimenticabile "battesimo della sella" con Ulula la cavalla del Parco! I posti sono limitati ed è necessaria la prenotazione. Per info: Casa del Parco dell´Adamello-alternativa Ambiente Via Nazionale, 132 - 25059, Vezza d´Oglio - Tel/fax: 0364/76165 - E-mail: alternamb@libero. It - Sito web: www. Alternativaambiente. Com Altre info sul Parco dell´Adamello http://www. Parks. It/parco. Adamello . |
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