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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Giugno 2009
UE: CONSULTAZIONE PIANO AZIONE EFFICIENZA ENERGETICA  
 
 Bruxelles, 30 giugno 2009 - La Commissione europea ha aperto una consultazione per raccogliere le opinioni delle parti interessate ai fini della valutazione intermedia sui risultati del piano d´azione per l´efficienza energetica 2007-2013. Lo rende noto L´ice. Il piano d´azione ha lo scopo di predisporre delle misure in grado di accrescere l´efficienza energetica di prodotti, edifici e servizi, migliorare il rendimento della produzione e della distribuzione di energia, ridurre l´impatto dei trasporti sul consumo di energia, favorire il finanziamento e la realizzazione d´investimenti nel settore, promuovere e rafforzare un comportamento razionale in merito al consumo di energia e potenziare l´azione internazionale in materia di efficienza energetica. Tale piano d´azione inoltre intende trasformare il mercato interno dell´energia e mobilitare la società civile, i responsabili politici e gli operatori del mercato per fornire ai cittadini dell´Unione europea infrastrutture, prodotti (compresi elettrodomestici e automobili), processi e servizi energetici che siano globalmente più efficienti dal punto di vista energetico. La consultazione si chiuderà il 3 agosto 2009. .  
   
   
IL RITORNO DELL’ENERGIA NUCLEARE: UNA SALVEZZA O UNA MINACCIA? ELETTRICITÀ, RISCHI E ARMAMENTI DALL’ATOMO FINALMENTE ON LINE LA CONFERENZA  
 
Firenze, 30 giugno 2009 - Finalmente on line sul sito http://media. Delbia. It/, all’indirizzo http://media. Delbia. It/?p=391, la conferenza sul nucleare ospitata il 20 marzo 2009 dall’Istituto Superiore “Leonardo da Vinci” di Firenze, secondo appuntamento del ciclo “Guerre e paci” organizzato nel contesto degli “Appuntamenti della Leonardo” . Un argomento di stringente attualità, che la scuola superiore più grande della Toscana ha voluto proporre a una platea di studenti e di cittadini dopo che il governo guidato da Silvio Berlusconi ha annunciato l’intenzione di tornare in Italia allo sfruttamento dell’energia nucleare attraverso uno specifico accordo col capo dell’Eliseo Nicolas Sarkozy, considerando superata la scelta espressa dalla popolazione all’indomani del disastro di Chernobyl col referendum abrogativo del 1987, a seguito del quale fu decisa la definitiva chiusura delle centrali nucleari esistenti nel nostro Paese. Il video, della durata totale di 65 minuti, è articolato in quattro sezioni: la presentazione e introduzione del preside prof. Massimo Batoni, gli interventi del docenti Girolamo Dell’olio e Marco Casini, la testimonianza scientifica del prof. Angelo Baracca, docente di Fisica all’Università di Firenze e membro del Comitato “Scienziate e scienziati contro la guerra”. Una opportunità in più di approfondire gli aspetti legati all’uso civile e all’uso bellico dell’energia nucleare, insieme ai nuovi scenari che la politica internazionale propone a valle dello storico spartiacque del 1989, la caduta del muro di Berlino. .  
   
   
PELLET LITUANO: AGGIORNAMENTO DELLA SITUAZIONE  
 
Aosta, 30 giugno 2009 - La Presidenza della Regione comunica che si è riunito questa mattina il Sistema regionale di Protezione civile per fare il punto della situazione venutasi a creare in Valle d’Aosta a seguito dell’indagine sul pellet proveniente dalla Lituania. A questo proposito, è stato riaffermato che proseguono, coordinati a livello nazionale, il monitoraggio, i controlli e le analisi sul materiale interessato e che tutte le informazioni acquisite, sia quelle emerse in Valle d’Aosta che quelle provenienti dalle altre regioni italiane, confermano che non è in atto nessuna emergenza sanitaria. Si informa nuovamente la popolazione che: chi fosse in possesso di pellet Natur Kraft deve segnalarlo ai Vigili del Fuoco o alla Questura di Aosta, ai numeri di telefono 115 oppure 113; chi avesse utilizzato il pellet Natur Kraft può contattare per analisi e supporto tecnico i Vigili del Fuoco, al numero di telefono 115; chi volesse fare eseguire un controllo radiometrico su combustibili di tipo pellet o similari provenienti da altre ditte, può contattare l’Arpa Valle d’Aosta, al numero di telefono 0165. 278511 (ore 9-12 ; 14-16). Si conferma infine che il controllo radiometrico del particolato atmosferico, effettuato quotidianamente da Arpa, non ha mai evidenziato, in tutti i mesi scorsi e fino ad oggi, la presenza in aria di concentrazioni di Cesio 137 misurabili. .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE LAGHI ITALIANI NELLA SECONDA PARTE DEL 2008 LE QUOTAZIONI IMMOBILIARI DELLE PRINCIPALI LOCALITÀ SUL LAGO SONO DIMINUITE DEL 4,2%.  
 
Milano, 30 giugno 2009 - Sul Lago di Garda si registra una contrazione del 3,9%; in particolare le località della sponda bresciana hanno segnalato una decrescita del 4,7%, con ribassi a Desenzano, Moniga del Garda e Sirmione. Sulla sponda veronese la diminuzione dei prezzi è stata del 2,9% con contrazioni più accentuate a Bardolino. Sul Lago Maggiore il mercato della seconda casa ha registrato una diminuzione del 4,7%, con ribassi a Baveno, Pallanza e Suna. Invariate le quotazioni immobiliari di Intra. Variazioni negative anche per le località sui laghi del centro Italia. Sul Lago di Bracciano si registra un calo del 5,7% mentre sul Lago di Trasimeno c’è stato un calo del 3,9%. Lago Di Garda – Sponda bresciana - Sulla sponda bresciana del Lago di Garda si registra stabilità a Manerba del Garda e una lieve diminuzione a Moniga del Garda (-4,8%). Un leggero rialzo delle quotazioni c’è stata a Padenghe sul Garda (+2,7%) che offre più tipologie di prestigio sempre molto richieste. In generale, le abitazioni maggiormente in difficoltà sono quelle con un prezzo compreso tra 250 e 400 mila €, mentre si vendono sempre bene soluzioni più costose o più economiche. In questa area del Lago di Garda la richiesta di seconda casa proviene soprattutto da turisti delle province lombarde e della provincia parmense. E’ invece meno sensibile la domanda da parte di turisti tedeschi, olandesi ed inglesi. La tipologia più ricercata è il bilocale da 50 mq circa, possibilmente con terrazzo o spazio esterno ed inserito in un contesto verde e tranquillo. Sono particolarmente apprezzate tutte le soluzioni con vista sul lago. Tra le aree più richieste di Manerba sono da segnalare le località fronte lago di Porto Dusano, Romantica e Gardoncino dove si trovano residence con piscina e villette costruite negli anni ’70. La zona di Gardoncino è apprezzata per la vista sul lago e per le aree verdi. Qui si possono acquistare ville singole costruite negli anni ’60 e ’70 ed appartamenti con vista lago che, in buone condizioni, hanno un prezzo compreso tra 2500 e 2600 € al mq. A Moniga il completamento del nuovo porto turistico ha determinato un aumento della richiesta da parte di diportisti. Le quotazioni dell’usato vanno da 1800 a 2150 € al mq mentre per le soluzioni nuove o ristrutturate si spendono tra 2000 e 2400 € al mq. Padenghe, ben collegata con l’autostrada ed apprezzata per la sua tranquillità, si caratterizza per la presenza di soluzioni di prestigio valutate anche 3000 € al mq. Da segnalare la realizzazione di un nuovo porto turistico. In calo (-4,6%) i prezzi delle case a Sirmione nel secondo semestre del 2008. Gli acquirenti infatti si sono dimostrati più prudenti nell’acquisto ed hanno comprato solo dopo lunghe trattative al ribasso. Nei primi mesi del 2009 comunque si registra una maggior fiducia da parte degli acquirenti. Circa l’80% delle compravendite a Sirmione riguarda il mercato delle seconde case e ad acquistarle sono prevalentemente famiglie provenienti dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna e dal Trentino Alto Adige. La scelta ricade in genere su bilocali in residence con piscina. Più rari gli acquisti da parte di turisti inglesi e russi mentre sono in diminuzione quelli da parte di turisti tedeschi. Gli stranieri investono capitali più importanti rispetto agli italiani ed acquistano generalmente ville oppure attici. Una villa nei pressi del lago può partire da un milione di €. Un appartamento ristrutturato in residence a ridosso del lago costa da 4000 a 4500 € al mq, mentre in zona Terme Nuove, nei pressi delle Terme di Virgilio ad un chilometro dal lago, il prezzo scende a 3000 € al mq. In fase di sviluppo l’area di Lugana, dove sono in costruzione appartamenti in residence e palazzine. Il nuovo si può acquistare spendendo 2600-2700 € al mq. Da segnalare poi il completamento di un nuovo porto turistico ed il rinnovo dell’arredamento urbano. Inoltre, entro il 2010, sul lungolago della penisola di Sirmione è prevista la realizzazione di una passeggiata. Scendono i prezzi delle case anche a Desenzano (-13%), per effetto del calo delle richieste e della disponibilità di spesa degli acquirenti. Segnali di ripresa invece si registrano sul fronte degli acquisti per investimento. Aumenta infatti il numero di piccoli risparmiatori che decide di acquistare appartamenti da mettere a reddito, per un capitale medio investito compreso tra 90 e 120 mila €. A comprare seconde case in questa zona del lago di Garda sono prevalentemente famiglie lombarde. Sono rari gli acquisti da parte di turisti inglesi, tedeschi e russi. La scelta ricade prevalentemente su ampi bilocali o piccoli trilocali in residence con piscina, per una spesa complessiva compresa tra 200 e 300 mila €. Le zone di Piscine e Villaggio Garda, sorte negli anni ’90, sono tra le aree maggiormente richieste da turisti e residenti, perché ben servite. Un appartamento in buono stato costa tra 3000 e 4000 € al mq. In zona Desenzanino si possono acquistare appartamenti in palazzine costruite negli anni ’60 e negli anni ’80 apprezzate per la vicinanza al lago. Il prezzo di un appartamento in buono stato oscilla tra 3000 e 4000 € al mq. Il Centro storico di Desenzano è caratterizzato da abitazioni risalenti al Xix secolo, i prezzi di queste tipologie variano tra 4000 e 6000 € al mq in base allo stato di conservazione, alla posizione ed alla presenza di terrazzi o balconi. Dovrebbe essere approvato entro la fine del 2009 il nuovo Piano di Governo del territorio che prevede la trasformazione di alcuni terreni agricoli in terreni edificabili. Lago Di Garda – Sponda veronese - Nel secondo semestre del 2008 si registra un calo delle quotazioni immobiliari nei comuni di Bardolino (-10,8%) e Garda (-4,9%) e Torri del Benaco (-1,6%). La diminuzione dei prezzi non coinvolge comunque le tipologie più signorili e di prestigio. A Torri del Benaco, caratterizzato da soluzioni di prestigio e da una bassa offerta, cercano la seconda casa soprattutto turisti provenienti dal Veneto, dal Trentino e dalle province di Modena e Mantova. La tipologia maggiormente ricercata è il trilocale, possibilmente posizionato nei pressi dei centri abitati e del lago. I turisti stranieri al contrario preferiscono le zone collinari e tranquille e cercano soluzioni indipendenti prevalentemente a Bardolino e a Torri del Benaco. Si tratta generalmente di turisti tedeschi ed austriaci ma si registrano anche sporadici acquisti da parte di turisti inglesi. Tra le aree più apprezzate di Bardolino da segnalare quella collinare di Montefelice perché panoramica e vicina al lago. In questa zona le villette costano tra 400 e 500 mila €. Sempre numerose le richieste di acquisto per la zona del Cornicello dove si trovano appartamenti in condomini costruiti tra gli anni 70 e gli anni ’80 e dove il prezzo di un appartamento in buono stato è di 4000 € al mq. Proseguono i lavori di riqualificazione del lungolago di Bardolino con la ripavimentazione ed il rinnovo dell’arredamento urbano. La domanda di seconde case a Torri del Benaco proviene prevalentemente da famiglie veronesi. Sempre molto richieste le soluzioni situate lungo la via per Albisano dove si possono acquistare ville prestigiose costruite tra gli anni ’50 e ’60 ad un prezzo non inferiore a 900 mila € ed appartamenti signorili a 4500 € al mq. Da segnalare nell’area centrale del paese alcuni interventi di riqualificazione sugli immobili. Il valore di una tipologia ristrutturata è di 4000 € al mq. Attualmente sono in corso alcuni studi sulla fattibilità per un nuovo porto turistico che garantirebbe un maggior numero di posti barca. A sud di Torri del Benaco è in corso la realizzazione di una pista ciclabile che costeggerà il lago e che permetterà di raggiungere il centro senza l’utilizzo delle auto. A Garda la richiesta dei turisti si concentra su residence con piscina, molto presenti in questa zona e costruiti negli anni ’80. Si continua ad edificare nelle zone meno centrali del paese, si tratta in prevalenza di bilocali e trilocali in residence con piscina venduti ad un prezzo di 3500 € al mq. A Garda è stato inaugurato un complesso sportivo-natatorio e anche in questo comune si sono realizzate opere di riqualificazione del Centro storico. Sono stabili le quotazioni immobiliari di Peschiera del Garda nel secondo semestre del 2008 anche se si allungano i tempi medi di vendita. Le difficoltà maggiori si registrano sulle vendite di immobili con un prezzo inferiore a 230-240 mila € mentre tiene bene il mercato delle tipologie più signorili. A Peschiera del Garda i turisti provengono dall’Emilia Romagna, dalla Lombardia, dal Veneto e dal Trentino. Non mancano comunque le richieste da parte di turisti irlandesi, anche se negli ultimi mesi sono diminuite. Al contrario, si registra un aumento di richieste da parte di turisti russi. Chi acquista la seconda casa si orienta sui trilocali o addirittura sui quattro locali mentre i bilocali risultano meno apprezzati rispetto al passato. Attualmente l’acquirente è molto attento alla qualità dell’immobile ed alla presenza della piscina e di ampi spazi verdi. Naturalmente sono sempre molto gradite le soluzioni con la vista sul lago. Peschiera del Garda si è sviluppata a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70 con la costruzione di numerosi residence. Tra questi uno dei più richiesti è il residence “Cappuccini”, costruito nei primi anni ’70, che si caratterizza per la sua vicinanza al lago, per gli spazi verdi e le piscine. Il prezzo di un appartamento in buono stato è di 2700-2800 € al mq. Sempre molto richiesti anche i quartieri a ridosso del lungolago Mazzini, dove però l’offerta immobiliare è molto bassa e la zona del lungolago Garibaldi caratterizzata dalla presenza di alberghi e ristoranti. I prezzi variano da 2300 € al mq per le soluzioni usate a 2500 € al mq per appartamenti nuovi o ben ristrutturati. Per quanto riguarda la zona collinare, nel quartiere Boschetti e nel quartiere Due Laghi si possono acquistare soluzioni in residence oppure ville vista lago ad un prezzo di 430-450 mila € se da ristrutturare e di 600-650 mila € per soluzioni nuove di livello qualitativamente superiore. In zona San Benedetto sono in costruzione ville singole e bifamiliari ed il prezzo di vendita è compreso tra 600 e 650 mila €. Lago Maggiore - Nel secondo semestre del 2008 ad Intra non si registrano variazioni dei prezzi immobiliari. La domanda si concentra prevalentemente sull’acquisto di prime case ma non mancano richieste da parte di turisti provenienti dalla Lombardia. Acquistano soprattutto bilocali e trilocali con terrazzo o spazi esterni. L’area maggiormente apprezzata, sia in acquisto che in locazione, è quella del lungolago. Sono sempre molto ricercate le soluzioni di nuova costruzione con vista lago e box auto ma queste tipologie sono poco presenti sul mercato. Da segnalare in Corso Cobianchi la costruzione di una palazzina signorile con 35 appartamenti acquistabili a 3200 € al mq. In zona San Giuseppe è in corso la ristrutturazione di una villa in stile liberty dalla quale si ricaveranno appartamenti con finiture di pregio a 3200 € al mq. Inoltre in via Annibale Rosa sono stati completati altri appartamenti signorili il cui prezzo è compreso tra 2600 e 2800 € al mq. Scendono i prezzi a Pallanza e a Suna (-6,2%) nel secondo semestre del 2008. E’ diminuito infatti il numero di richieste di seconde case e si è abbassata la disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti. Nei primi mesi del 2009 si registrano comunque timidi segnali di ripresa. La richiesta di casa vacanza proviene prevalentemente da famiglie di Milano e dell’hinterland. Da segnalare anche qualche acquisto da parte di stranieri, in particolare, Tedeschi e Svizzeri. Una delle caratteristiche più apprezzate è la vista lago e la presenza di spazi esterni come giardini e terrazzi. L’area di via Tonolli si trova a ridosso del lago ed è tra le zone più richieste di Pallanza. Si possono acquistare appartamenti in palazzine risalenti al Xix secolo ad un prezzo che va da 2000 a 3500 € al mq per le soluzioni fronte lago. Nell’area di via Guglielmazzi, nel Centro storico di Pallanza, si possono comprare appartamenti con prezzi a partire da 800 € al mq per soluzioni da ristrutturare, a 2200 € al mq per soluzioni ristrutturate. Le quotazioni salgono nella zona di via Ruga dove i prezzi variano tra 1100 e 2300 € al mq in base al grado di ristrutturazione dell’immobile. L’offerta comprende anche appartamenti in condomini costruiti tra gli anni ’60 e gli anni ’70 ed i prezzi oscillano tra 1200 e 2200 € al mq. Elitario e signorile il mercato immobiliare di Castagnola che si trova nell’area collinare di Pallanza ed è caratterizzata da ville singole ed appartamenti. Suna è un borgo antico posizionato a ridosso del lago ed è molto apprezzato dai turisti. I prezzi sono leggermente superiori di 100-200 € al mq a quelli del lungolago di Pallanza. In via Balilla ed in via Fiume sono in costruzione alcune palazzine con prezzi compresi tra 3000 e 3700 € al mq. Nel 2008 sono stati eseguiti alcuni lavori di ristrutturazione sul lungolago di Suna come la ripavimentazione, la sostituzione dell’arredamento urbano e la riqualificazione della spiaggetta. In calo i prezzi delle case a Baveno (-8,9%). I ribassi sono determinati da un rallentamento delle richieste di seconda casa e da un’offerta immobiliare superiore alla domanda. I turisti si dividono equamente tra italiani e stranieri. Nel secondo semestre del 2008 si è registrata una crescita delle richieste da parte di turisti russi per immobili di alto livello, ed è sempre buona la presenza di turisti tedeschi e svizzeri. Gli italiani provengono dalle province di Milano e Varese. I turisti stranieri acquistano in prevalenza soluzioni indipendenti con vista sul lago mentre gli italiani acquistano anche trilocali preferibilmente con spazi esterni. Feriolo è una frazione di Baveno molto apprezzata perché a ridosso del lago. In questa zona si possono acquistare appartamenti in residence, anche con piscina, costruiti tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Il prezzo di soluzioni in buone condizioni va da 2000 a 2500 € al mq. Nella parte più interna di Feriolo, oltre la statale, si possono trovare case indipendenti e villette ad un prezzo medio di 500-550 mila €. Soluzioni indipendenti vista lago si possono acquistare anche nell’area di Oltrefiume, in zona Tranquilla, ad un prezzo compreso tra 300 e 550 mila €, mentre per le soluzioni indipendenti signorili che si trovano in direzione Stresa i prezzi partono da 800 mila €. In zona Oltrefiume è stato da poco completato il residence Villa Mussi composto da numerosi appartamenti costruiti sia in edilizia privata (2200 € al mq) che in edilizia convenzionata (1500-1800 € al mq). Un nuovo residence è in costruzione anche nei pressi dello svincolo autostradale ed i prezzi sono compresi tra 2200 e 2300 € al mq. In zona Loita, nella parte alta di Baveno, sono terminati i lavori per la realizzazione di un nuovo residence da 26 appartamenti già venduti a 2500-3000 € al mq. In via due Riviere, a 500 metri dal centro di Baveno, è previsto l’abbattimento di vecchie abitazioni e la costruzione di un nuovo residence. Il prezzo di vendita è di 1900-1950 € al mq. Lago Di Como - In calo i prezzi immobiliari a Mandello del Lario (-15%) nel secondo semestre del 2008, anche se nei primi mesi del 2009 la discesa sembra essersi fermata. I ribassi sono la conseguenza di un generale rallentamento del mercato immobiliare e di una maggiore prudenza da parte degli acquirenti. Il mercato immobiliare è equamente diviso tra le compravendite di prime e quelle di seconde case. I turisti provengono prevalentemente da Milano e dall’hinterland e ricercano in genere bilocali e trilocali con giardino o sfogo esterno, preferibilmente con vista sul lago. Nell’area collinare di Mandello del Lario si registrano anche rari acquisti da parte di turisti inglesi che spesso cercano rustici da ristrutturare che si acquistano ad un prezzo compreso tra 600 e 700 € al mq. Sempre in questa zona un appartamento ristrutturato costa 2000 € al mq. A ridosso del lago si possono comprare appartamenti in residence o in palazzine costruiti dagli anni ’60 in poi. Una soluzione ristrutturata fronte lago costa 2700-2800 € al mq mentre le soluzioni non a ridosso del lago costano 2200-2300 € al mq. Sia a Mandello del Lario che ad Abbadia Lariana sono in costruzione nuove villette a schiera ed appartamenti il cui prezzo di vendita è di 2800 € al mq. Anche a Lierna sono in fase di realizzazione alcune villette. Lago Di Iseo - In lieve calo (-2,7%) le quotazioni immobiliari ad Iseo. I ribassi, seppur contenuti, si evidenziano in particolare per le soluzioni usate e periferiche, mentre le tipologie di pregio conservano il loro valore. Buona parte delle compravendite riguarda il mercato delle seconde case, richieste prevalentemente da turisti bresciani, bergamaschi e milanesi. Si tratta di famiglie che cercano prevalentemente trilocali con spazi esterni e vista sul lago. Si registrano sporadiche richieste anche da parte di turisti olandesi ed inglesi che, di solito, però preferiscono soggiornare nei numerosi campeggi della zona. La frazione di Clusane è tra le aree più richieste grazie alla sua vista sul lago. Sorta circa 30 anni fa’, presenta un’edilizia eterogenea che spazia dalle soluzioni indipendenti agli appartamenti in residence. Per l’acquisto di una tipologia in buono stato si spendono circa 2000 € al mq. In località Dossello sono in corso d’opera i lavori per la costruzione di nuovi residence, ville ed appartamenti il cui prezzo di vendita è di 3000 € al mq. Numerose le richieste nell’area di via Bonardi, nella parte alta di Iseo, dove si possono acquistare ville ed appartamenti con vista sul lago ad un prezzo compreso tra 3000 e 4000 € al mq. Per soluzioni a ridosso del lago le valutazioni arrivano anche a 5000-6000 € al mq. E’ in fase di ultimazione la riqualificazione del lungolago sul quale è in corso la ripavimentazione ed il rinnovo dell’arredo urbano. Lago Di Bracciano - Nel secondo semestre del 2008 a Trevignano Romano si registra un calo delle quotazioni pari al 7,2%. Il ribasso è determinato da una diminuzione delle richieste e da una minor disponibilità economica da parte degli acquirenti. Le preferenze dei turisti ricadono su bilocali, trilocali e quattro locali in zone ben servite e nei pressi del lago. Si tratta prevalentemente di famiglie romane anche se si registrano sporadici acquisti da parte di turisti olandesi, tedeschi ed inglesi che ricercano soluzioni più esclusive e con vista sul lago. Il lungolago è una delle aree maggiormente richieste. In questa zona si possono acquistare appartamenti in palazzine costruite tra gli anni ’60 e ’70 ad un prezzo di 3000 € al mq se dotati di vista lago. Il Centro storico del paese è caratterizzato da immobili d’epoca che, ristrutturati e con vista sul lago, costano anche 3000 € al mq. Per immobili senza vista lago i prezzi scendono del 15% circa. In via di Mezzo Inferiore, a 150 metri dal lago, si possono acquistare villette bifamiliari ad un prezzo compreso tra 350 e 380 mila €. Anche nelle zone collinari e panoramiche di Poggio della Ginestra e di Possesso si possono acquistare ville singole, bifamiliari e a schiera ad un prezzo compreso tra 350 e 400 mila €. Alla periferia di Trevignano, in direzione Roma, sono in costruzione nuove ville il cui valore parte da un minimo di 350 mila €. Nel secondo semestre del 2008 i prezzi delle case a Bracciano sono scesi del 4,3%. Le quotazioni immobiliari negli scorsi anni erano salite in maniera eccessiva e, attualmente, si assiste ad un riassestamento dei prezzi. I turisti arrivano dalla Germania, dalla Francia, dall’Inghilterra e dall’Olanda, con questi ultimi in costante aumento. Il centro storico di Bracciano è tra le aree maggiormente apprezzate dai turisti, caratterizzato da casette indipendenti costruite dal 1500 in poi ed attualmente vendute ad un prezzo compreso tra 3000 e 4000 € al mq se ristrutturate. Sono molto apprezzate dai turisti anche l’antica frazione di Pisciarelli, che si trova a tre chilometri da Bracciano, e la zona collinare di Santo Celso da cui si gode della vista lago e del Castello. Nell’ultimo anno sia la zona del centro storico che quella del lungolago sono state interessate da lavori di riqualificazione come la ripavimentazione ed il rinnovo dell’arredo urbano. Lago Trasimeno - In lieve diminuzione le quotazioni di Passignano (-2,3%) e Tuoro sul Trasimeno (-7,4%) nella seconda parte del 2008. Il ribasso dei prezzi è determinato da una minore richiesta e da un’offerta immobiliare che supera la domanda. Ad acquistare sono prevalentemente persone alla ricerca della casa vacanza e della casa da mettere a reddito dal momento che entrambe le località sorgono in una posizione comoda per raggiungere sia la Toscana che il Lazio. A cercare la casa vacanza sono prevalentemente persone residenti a Roma, Perugia, Firenze non molto distanti da queste località; gradiscono bilocali possibilmente con vista lago e con un ingresso condominiale indipendente. Il budget medio di spesa è intorno a 130-140 mila €. Non mancano le richieste da parte di turisti provenienti dal Nord Europa (Belgio, Olanda, Inghilterra e Scandinavia) e dalla Svizzera che apprezzano sia il Centro storico di Passignano che le aree collinari. Passignano è la località che raccoglie il maggior numero di richieste. Il paese si sviluppa tra il lago e la collina ed offre numerosi servizi per il turista (numerose le attività commerciali e di ristorazione) concentrate prevalentemente sul lungolago. Negli ultimi tempi sono stati fatti degli interventi di nuova costruzione su tutto il territorio della cittadina. Nel Centro storico ci sono soluzioni cielo terra oppure appartamenti in contesti d’epoca. Per una soluzione in ottimo stato si registrano quotazioni di 1600 € al mq con punte di 1800 € al mq per le tipologie signorili che godono della vista lago. La maggioranza degli immobili sul territorio sono sorti negli anni ‘90. Chi desidera delle soluzioni indipendenti si orienta verso la zona collinare dove ci sono ville singole con 3000-4000 mq di giardino ed almeno 200 mq di abitazione. In questo caso occorre mettere in conto una spesa di almeno 400 mila €. Nelle periferie di Passignano e di Tuoro sono in costruzione palazzine e soluzioni con entrata indipendente. Il prezzo del nuovo a Passignano è di 1500 € al mq mentre a Tuoro è di 1300 € al mq. Più raccolto il paese di Tuoro, arroccato su una collina sul lago Trasimeno, il cui Centro storico è apprezzato anche da tanti turisti stranieri, del Nord Europa in particolare. L’offerta immobiliare è simile a quella di Passignano anche se i prezzi sono leggermente inferiori. Nel Centro Storico ad esempio si registrano quotazioni medie di 1300-1400 € al mq. Lo sviluppo edilizio ha riguardato soprattutto la parte bassa del paese. Nella seconda parte del 2008 le quotazioni delle abitazioni a Magione sono diminuite del 2,2%. Da gennaio si registra una ripresa della domanda sia per uso diretto che per uso investimento, anche se la maggioranza delle compravendite si realizzano sulla prima casa. Il nuovo costa mediamente intorno a 1450 € al mq. Per una soluzione singola o una bifamiliare si deve preventivare una spesa di 250-300 mila €. Negli ultimi cinque o sei anni a Magione e nelle colline circostanti si è registrato un notevole sviluppo edilizio. Mercato completamente diverso quello di S. Feliciano cittadina non distante da Magione e situata su una collina che domina il Lago Trasimeno. In questa località si trovano prevalentemente ville singole importanti con parchi e talvolta anche piscina. Interessano un target di acquirenti con disponibilità di spesa elevata, quasi sempre professionisti di Perugia e Roma e, tra gli acquirenti stranieri, i russi. La disponibilità di spesa da mettere in conto è almeno di 600 mila €. Un’altra località apprezzata per l’acquisto della seconda casa è Monte del Lago un borgo antico dove si acquistano abitazioni tipiche in pietra, con ingresso indipendente. L’offerta è molto bassa e i prezzi sono mediamente di 2000 € al mq. Sempre in queste zone si registra una buona richiesta di rustici di campagna ricercati nelle campagne intorno a Magione. Si cercano soluzioni da ristrutturare con almeno 1-2 ettari di terreno circostante. Si trovano tagli a partire da 400 mq e le quotazioni partono da almeno 200 mila €. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .  
   
   
PIANO-CASA MARCHE PER IL RILANCIO DELLE ATTIVITA´ EDILIZIE - SPACCA: ´RILANCIO DELL´EDILIZIA A DIFESA DEL LAVORO´..  
 
 Ancona, 30 Giugno 2009 - ´Il rilancio dell´edilizia e` un´ulteriore e immediata misura anti-crisi per difendere il lavoro delle Marche. L´edilizia e` un volano fondamentale per l´economia: viene sostenuta con questo piano per offrire nuove opportunita` di occupazione e sviluppo alle piccole imprese, rafforzando anche la sostenibilita` energetica e antisismica delle tecniche edilizie a vantaggio della sicurezza dei cittadini. ´: cosi` il Presidente Gian Mario Spacca commenta il ´piano-casa´ approvato oggi dal Governo regionale. Il titolo della proposta di legge delle Marche chiarisce le finalita` che il Governo regionale persegue: ´Interventi della Regione per il riavvio delle attivita` edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l´occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e di promuovere tecniche di edilizia sostenibile´. ´E´ un piano che mira ad attivare subito lavori e cantieri - prosegue Spacca - a vantaggio dell´occupazione, delle imprese e dei professionisti. Inoltre salvaguarda la sostenibilita`, legando gli incrementi volumetrici all´aumento delle prestazioni energetiche e di sicurezza degli edifici. Le procedure sono snelle e semplificate perche` la velocita` e l´estensione degli interventi edilizi attivabili sono fondamentali per stimolare l´economia e tutelare l´occupazione. ´ ´La proposta di legge regionale ´ dichiara l´Assessore regionale Gianluca Carrabs - si ispira all´edilizia sostenibile, collegando l´espansione, la nuova costruzione o la ristrutturazione, alla certificazione di un miglioramento delle prestazioni di efficienza energetica e di rispetto dell´ambiente; questo testo, in definitiva, coniuga l´ecologia con l´economia, infatti l´espansione volumetrica e` legata ad una performance energetica che verra` certificata attraverso il Protocollo Itaca sintetico´. Piano-casa Marche: Scheda Il piano-casa delle Marche si basa su due linee di intervento principali: ampliamenti; demolizioni e ricostruzioni. Interventi di ampliamento. Sono consentiti nella misura massima (+20%) prevista dall´accordo nazionale e riguardano edifici aventi volumetria non superiore ai 1000 metri cubi. La proposta di legge delle Marche estende tali interventi di ampliamento anche gli edifici non residenziali, per offrire un ulteriore stimolo allo sviluppo delle attivita` economiche ed alla tutela dell´occupazione. Interventi di demolizione e ricostruzione. Sono previsti con incremento di volumetria fino a +35%. Tali interventi debbono migliorare la sostenibilita` energetico-ambientale e la sicurezza anti-sismica degli edifici stessi, nonche` prevedere l´utilizzo di fonti rinnovabili. Questo legame premia con maggiori incrementi volumetrici i soggetti che riescono a realizzare superiori prestazioni energetiche e antisismiche, misurati secondo parametri prestabiliti. Anche tali interventi sono estesi all´edilizia non residenziale, per incentivare lo sviluppo delle attivita` produttive a tutela dell´occupazione, senza vincoli quantitativi all´incremento del 35%. E´ inoltre ammessa la ricostruzione con ampliamento anche su aree diverse, con il consenso dei Comuni interessati. Non sono previsti mutamenti di destinazione, per evitare fenomeni speculativi. Ambiti e modalita` di applicazione. Gli ampliamenti, come le demolizioni e ricostruzioni, si possono applicare anche per gli edifici destinati ad opere pubbliche o di pubblica utilita`, compresi gli edifici di edilizia residenziale pubblica, nonche` per il patrimonio immobiliare della Regione e degli Enti locali. Gli interventi debbono rispettare la normativa vigente in materia di sicurezza del lavoro e non si possono effettuare nei centri storici, nelle aree definite di tutela integrale dai piani regolatori comunali ed in altre zone a tutela paesaggistica o demaniale. I progetti vanno presentati ai Comuni con una relazione del tecnico-professionista che accerti il miglioramento delle prestazioni energetiche e di sicurezza degli edifici. La proposta di legge varata della Giunta e` stata trasmessa al Consiglio Regionale per la sua definitiva approvazione. .  
   
   
FINANZA IMMOBILIARE: PRESENTATO IL SECONDO RAPPORTO A CURA DI NOMISMA  
 
Bologna, 30 giugno 2009 - La finalità di questo Ii Rapporto sulla Finanza Immobiliare, a cura di Nomisma, è quella di mettere a disposizione degli operatori uno strumento di informazione, aggiornato annualmente, una sorta di vademecum, quindi, da consultare per ritrovare, all’occorrenza, il quadro più completo delle statistiche e delle fonti in materia di finanza immobiliare. Nel documento, infatti, vengono trattati, dando conto della loro recente evoluzione, consistenza attuale ed impatto sull´economia, temi quali i mutui, le cartolarizzazioni su prestiti immobiliari, il leasing immobiliare, i titoli di società immobiliari quotate, i fondi immobiliari, così come il private equity nel real estate e il project finance. I settori delle costruzioni e dell’immobiliare generano infatti un enorme fabbisogno di credito che dipende dall’entità dell’ammontare complessivo delle risorse finanziarie necessarie per assicurarne il funzionamento. A livello dell’intera economia mondiale, il processo di finanziarizzazione ha significato una dimensione delle attività finanziarie cresciute sino a raggiungere 4 volte la dimensione del Pil, con un ammontare di derivati che alcune fonti stimano abbia toccato una consistenza addirittura pari a circa 12 volte il prodotto lordo del globo. In Italia il valore complessivo delle operazioni immobiliari che in un anno devono essere finanziate è, in prima approssimazione, dato dalla somma del valore degli investimenti fissi lordi in costruzioni, poco meno di 150 miliardi di Euro, a cui si può aggiungere anche l’ammontare della spesa in manutenzioni, pari ad altri 37 miliardi di Euro (anche se i minori importi unitari di questi interventi stimolano certamente una quota minore di finanziamento), oltre ad altri 133 miliardi di Euro costituiti dal valore complessivo delle compravendite di immobili, per un totale, quindi, di circa 319 miliardi di Euro,una misura nell’ordine del 20% del Pil italiano. Questo flusso annuo di spesa viene finanziato con un ricorso al credito che, per quanto riguarda la componente di quello di origine bancaria garantito da ipoteca, ammonta annualmente a un valore complessivamente erogato di circa 160 miliardi di Euro, ovvero circa il 50% del valore delle operazioni. Tale incidenza del valore erogato, tuttavia, è più da assumersi come indicatore dell’ammontare dei movimenti finanziari che sottendono e sono stimolati dal comparto immobiliare piuttosto che come una precisa misura dell’entità dei finanziamenti alle operazioni immobiliari di mercato a causa dell’utilizzo che concretamente si fa, in termini di window dressing sui bilanci bancari, di strumenti come le cartolarizzazioni piuttosto che dell’impatto esercitato sui volumi dei mutui dalle surroghe. .  
   
   
PIANO CASA: INGENEROSA INSODDISFAZIONE ANCE UMBRIA  
 
Perugia, 30 giugno 2009 – “Trovo ingenerosa l’insoddisfazione espressa oggi dall’Ance umbra sulla legge per l’edilizia ‘Norme per il governo del territorio e la pianificazione e per il rilancio dell´economia attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente’, approvata martedì scorso dal Consiglio regionale, in osservanza dei termini stabiliti nell’intesa tra Governo e Regioni”. È quanto dichiara, il 26 giugno , l’assessore all’Ambiente e Sviluppo sostenibile della Regione Umbria, Lamberto Bottini. “Lo spirito di quella intesa, e cioè contribuire a ridare vitalità all’economia attraverso il comparto dell’edilizia, non è stato affatto tradito. La legge della Regione Umbria – prosegue – è stata fatta nel pieno rispetto dell’intesa, offrendo altresì un originale contributo per il miglioramento delle norme a salvaguardia del territorio”. “Mi piace ricordare che lo stesso quotidiano di proprietà di Confindustria, ‘Il Sole 24 ore’ – dice ancora l’assessore regionale - alla vigilia dell’approvazione della nostra legge regionale ha avuto modo di sottolineare come ‘l’Umbria varerà in settimana una ottima legge che prevede la riqualificazione di aree industriali e artigiane’, aggiungendo che la strada scelta dalla nostra Regione ‘sulla scia dell’intesa’ fosse ‘rigorosa ma originale’”. “Appaiono, infine, davvero singolari le critiche avanzate dall’Ance Umbria circa presunte ‘differenze enormi’ tra regione e regione che recherebbero gravi ingiustizie per imprese e cittadini. Senza voler entrare nel merito delle valutazioni di ‘Ance’ – conclude Bottini - ritengo però che si debba rispettare la prerogativa costituzionale e il conseguente potere legislativo che ciascuna Regione ha in materia di urbanistica”. .  
   
   
"CERAMICHE SANITARIE E VASCHE DA BAGNO" SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 30 giugno 2009 - Nel 2008 il mercato interno nell’area delle ceramiche sanitarie evidenzia una diminuzione in valore, intorno a -6,6%, con prezzi medi in moderato aumento; ne deriva una flessione più accentuata in quantità, pari a -9,2%, legata alla contrazione della domanda del settore edilizio. Nell’area delle vasche da bagno si accentua nel 2008 l’andamento negativo già registrato nell’anno precedente, con una flessione pari a -12,6% in valore e a -16,8% in quantità. La diminuzione del mercato interessa in diversa misura tutti i segmenti; l’impatto negativo derivante dalla flessione dell’attività edilizia in Italia si somma alla tendenza preesistente a evitare l’installazione della vasca nei contesti abitativi che non dispongono di spazi adeguati per l’area bagno Il rallentamento dell’attività settoriale nel 2008 e le prospettive di una più accentuata flessione nel 2009 si traducono in un innalzamento della tensione competitiva a livello di fidelizzazione delle figure distributive, rinnovo mirato dell’offerta, prezzo. Per il 2009 è attesa una riduzione complessiva della produzione venduta, legata a una ulteriore flessione in entrambe le aree d’affari, a loro volta condizionate dal trend negativo dell’edilizia di nuova costruzione e dalla ridotta disponibilità di spesa delle famiglie, con inevitabili ripercussioni su tempi e caratteristiche dei riassortimenti da parte delle figure distributive. Dati Di Sintesi, 2008
Ceramiche Vasche
sanitarie da bagno
Numero di imprese (a) 37 30
Numero di addetti(b) 3. 900 1. 350
Numero di addetti per impresa 105 45
Produzione nazionale:
· in quantità (‘000 pezzi) 8. 550,0 664,0
· in valore (Mn. Euro) 530,0 194,0
Variazione media annua della produzione 2008/2004 (%):
· in quantità -3,0 -5,2
· in valore 1,6 -3,2
Fatturato per addetto (‘000 euro) 135,9 143,7
Valore aggiunto (Mn. Euro) 167,5 61,3
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 43,0 45,4
Quota della produzione prime 4 imprese(c) (%) 58,1 67,4
Quota della produzione prime 8 imprese(c) (%) 76,3 86,4
Export/produzione(c) (%) 27,0 35,8
Import/consumo(c) (%) 16,8 14,1
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 465,0 145,0
Variazione media annua del mercato 2008/2004 (%):
· in quantità -1,4 -8,0
· in valore 1,8 -4,3
Quota di mercato prime 4 imprese(c) (%) 63,2 56,3
Quota di mercato prime 8 imprese(c) (%) 77,6 75,6
Previsioni di sviluppo della produzione(d):
· 2009/2008 (%) -7/-8 -10/-11
· tendenza di medio periodo stasi flessione
a) - imprese produttrici, escluse le piccole imprese contoterziste del comprensorio di Civita Castellana b) - inclusi gli addetti in Cig c) - in valore d) - in quantità Fonte: Databank .
 
   
   
MILANO: COMUNE FIRMA PROTOCOLLI D’INTESA CON AVVOCATI E COMMERCIALISTI  
 
Milano, 30 giugno 2009 - Prosegue l’impegno dell’Amministrazione comunale a favorire la collaborazione tra libere professioni e attività produttive. Dopo l’accordo con il Consiglio Notarile dello scorso maggio, il Comune ha firmato in questi giorni due protocolli d’intesa, rispettivamente con l’Ordine dei Commercialisti e con quello degli Avvocati. “Si tratta di importanti ambiti di eccellenza del nostro territorio che meritano di essere valorizzati – ha commentato l’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi -. Per questo abbiamo allargato l’area d’azione, coinvolgendo, dopo i notai, anche commercialisti e avvocati”. Il Protocollo d’intesa con l’Ordine dei Commercialisti prevede in una prima fase le seguenti azioni: organizzare breafing sul tema del sostegno alle imprese per evidenziare i problemi legati alla procedura dell’accesso al credito da parte delle piccole imprese, per la ristrutturazione del debito mediante prestito finanziario a breve termine e per creare un sistema di comunicazione sulla verifica dei bilanci delle società che richiedono l’accesso al credito; avviare un percorso di ottimizzazione dell’accesso al Suap (Sportello Unico delle Attività Produttive) da parte delle imprese per perfezionare il sistema di avviamento dell’attività a seguito della presentazione di Diap (dichiarazione di inizio attività produttive); organizzazione di workshop per aggiornamenti nelle materie del diritto commerciale, con particolare riferimento alle nuove forme di società (es. Impresa a socio unico) e del diritto fallimentare. Sul piano operativo, nell’arco dei 365 giorni di validità del Protocollo, sono previsti tavoli di lavoro con i diversi settori dell’Amministrazione comunale. Il Protocollo siglato con l’Ordine degli Avvocati prevede invece: analisi delle istanze presentate dai professionisti, attività di orientamento e informazione sui possibili benefici legati all’insediamento di nuovi studi legali a Milano; fornire informazioni sulle procedure in essere per nuovi insediamenti produttivi, semplificare le procedure per i nuovi insediamenti produttivi, gli inizi delle attività, gli incentivi e le misure di sostegno al fare impresa; un tavolo di lavoro sulla tutela del marchio, con particolare riferimento al tema della lotta alla contraffazione; organizzazione di incontri per aggiornamenti e scambi culturali in materia di diritto fallimentare per gli uffici del settore Commercio (Ufficio Pianificazione e Sviluppo e Ufficio Licenze di Pubblico Spettacolo). Anche in questo caso saranno avviati tavoli di lavoro con i diversi settori comunali. .  
   
   
NUOVI SEMINARI DELLO SPORTELLO EUROPA AL VIA UNA SERIE DI INCONTRI PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO PIEMONTESI SULLE TEMATICHE DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
Torino, 30 giugno 2009 - Dal 30 giugno al 15 luglio si svolgerà un nuovo ciclo di seminari su tematiche comunitarie d’interesse per le imprese organizzati dallo Sportello Europa (il servizio nato dalla collaborazione tra le Camere di commercio piemontesi con il supporto di Unioncamere Piemonte) e dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione. Durante i seminari verranno trattate diverse tematiche legate all’internazionalizzazione e saranno fornite indicazioni pratiche agli imprenditori che intendono operare con l’estero. Nel corso degli incontri sarà inoltre presentata e distribuita gratuitamente la nuova guida della collana “Unione europea. Istruzioni per l’uso” pubblicata dallo Sportello Europa e dal settore Europa e imprese della Camera di commercio di Torino, realizzata in collaborazione con il Centro Estero per l’Internazionalizzazione, dal titolo “Abc dell’import-export”. Gli incontri si terranno presso le Camere di commercio del Piemonte, secondo il seguente calendario: “Come scrivere un contratto “sicuro” vendendo o acquistando all’estero” Camera di commercio di Biella - via Aldo Moro 15 martedì 30 giugno 2009, ore 9. 15. “Vendere all’estero vino e altre bevande alcoliche” Camera di commercio di Cuneo - sede di Alba, Piazza Prunotto Urbano 9/a martedì 7 luglio 2009, ore 9. 15. “Come scrivere un contratto “sicuro” vendendo o acquistando all’estero” sede di Confindustria Vercelli Valsesia - Viale Varallo 35 - Borgosesia martedì 14 luglio 2009, ore 9. 30. “Come scrivere un contratto “sicuro” vendendo o acquistando all’estero” Camera di commercio di Vercelli - Piazza Risorgimento 12 martedì 14 luglio 2009, ore 14. 30. “La corretta compilazione dei documenti nelle operazioni di cessione in Ue/export in Paesi extra-Ue” Camera di commercio del Verbano Cusio Ossola - Strada Statale del Sempione 4 mercoledì 15 luglio 2009, ore 9. 15. Lo Sportello Europa è un servizio che fornisce informazioni su politiche, finanziamenti, ricerca partner commerciali-produttivi e normative dell’Unione europea: le imprese possono trovare informazioni utili nell’apposita sezione sul sito di ogni Camera di commercio e di Unioncamere Piemonte all’indirizzo www. Pie. Camcom. It/sportello. Europa, oppure possono porre i propri quesiti sulle tematiche comunitarie direttamente on line sul sito internet www. Promopoint. Pie. Camcom. It, o telefonando al numero 848 800 229. .  
   
   
LE IMPRESECHERESISTONO RICEVUTE IN REGIONE PIEMONTE BRESSO E BAIRATI HANNO INCONTRATO IL COMITATO SPONTANEO DEGLI IMPRENDITORI  
 
Torino, 30 giugno 2009 - La Presidente della Regione, Mercedes Bresso, e l’assessore all’Industria, Andrea Bairati, hanno ricevuto ieri pomeriggio una delegazione del Comitato spontaneo "Impresecheresistono", composto da rappresentanti delle piccole e medie imprese del Piemonte e del Nord-ovest. All’incontro era presente anche l’assessore regionale al Commercio, Sergio Luigi Ricca. Gli imprenditori, che ieri hanno manifestato lungo le vie del centro cittadino, hanno esposto alla presidente e agli assessori le loro istanze per cercare di superare la grave crisi che sta colpendo le Pmi piemontesi (con particolare riferimento alla meccanica, alla metalmeccanica, alla siderurgia e al manifatturiero connesso all´industria dell´auto), sfociata in un calo degli ordinativi e delle prospettive produttive, stimato tra il 50 e il 70%, che sta producendo effetti devastanti sulla tenuta economica e finanziaria delle imprese stesse e che rischia di avere a breve termine pesanti ripercussioni anche sull’occupazione. La Presidente Bresso e l’assessore Bairati, hanno assicurato che, pur non potendo intervenire sulle leva fiscale completamente bloccata a livello statale anche per quel che riguarda i livelli che sarebbero di competenza locale, la Regione sta mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per arginare la crisi che ha investito così pesantemente il tessuto produttivo piemontese. “La Regione - ha dichiarato la Presidente Bresso - è intervenuta con tempestività per tutte quelle che sono le nostre competenze e i settori in cui possiamo intervenire: l´accesso al credito, gli interventi per rafforzare sistema di garanzie e controgaranzie, i pagamenti della pubblica amministrazione – che pure sconta pesanti ritardi nei trasferimenti dallo Stato - e l’importante contributo per la Cassa integrazione in deroga. Per quello che concerne la fiscalità, come il Ministro e il Governo sanno perfettamente, non abbiamo possibilità di intervenire con alcuna modulazione”. “Scriveremo al Ministro Tremonti - ha aggiunto Bresso - per chiedere di essere ricevuti insieme con gli imprenditori, i tanti che resistono malgrado la crisi, salvando lavoro ed economia. E’ necessario un incontro urgente per parlare delle difficoltà che attanagliano il sistema economico piemontese: l´ottimismo sarà anche giusto per non peggiorare i problemi della crisi, ma è senza dubbio indispensabile fare i conti con la realtà e intervenire concretamente e puntualmente per aiutare il sistema ad uscire dalle difficoltà del momento”. .  
   
   
“CREIAMO IMPRESA” PASSA ALLA FASE DUE SIGLATO L’ACCORDO TRA COMPRENSORI DELLE VALLI DI NON E SOLE, BIM ADIGE E TRENTINO SVILUPPO TRA GLI OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO D’INTESA QUELLO DI SUPPORTARE LA REALIZZAZIONE DELLE 21 IDEE DI IMPRESA GIÀ RACCOLTE PRESSO LO SPORTELLO DI CLES  
 
Trento, 30 giugno 2009 - Le 21 idee raccolte dallo sportello “Creiamo Impresa”, aperto nella primavera del 2008 presso la sede del Comprensorio C6 a Cles, potranno presto diventare attività imprenditoriali autonome a tutti gli effetti. I Comprensori della Valle di Non e della Valle di Sole ed il Consorzio dei Comuni B. I. M. Dell’adige-vallata del Noce hanno infatti siglato un accordo con Trentino Sviluppo che metterà a disposizione di “Creiamo Impresa” il proprio team specializzato negli interventi di animazione territoriale per seguire la fase operativa di sostegno all’elaborazione dei business plan e di supporto all’avvio delle singole attività imprenditoriali. Il protocollo d’intesa è stato firmato alle 19. 00 di giovedì 25 giugno presso la sede del Comprensorio Valle di Non da Giuseppe Negri (presidente B. I. M. Dell’adige-vallata del Noce), Gianfranco Zanon (presidente del Comprensorio Valle di Non), Carlo Daldoss (presidente del Comprensorio Valle di Sole) e Alessandro Garofalo (consigliere delegato di Trentino Sviluppo). Due gli obiettivi dell’intesa. Anzitutto analizzare le 21 idee raccolte dallo sportello “Creiamo Impresa” ed accompagnare all’avvio dell’attività i soggetti con idonei requisiti. Tra le idee che verranno sostenute nella fase di elaborazione del progetto d’impresa ci sono una ditta di pulizie, la coltivazione di un roseto con fini di reinserimento lavorativo di persone con disagio, l’apertura di un negozio di detersivi sfusi e altri prodotti per la casa, un servizio di consegna della spesa a domicilio. In questa fase sarà fondamentale l’esperienza maturata dal team dell’Area animazione territoriale di Trentino Sviluppo che negli ultimi tre anni ha coinvolto in progetti analoghi 151 comuni trentini (tra cui quelli rientranti nei Patti territoriali della Valle di Non, della Predaia, delle Maddalene) elaborando 533 progetti che hanno portato all’avvio di 87 nuove attività di impresa e di lavoro autonomo. Il secondo obiettivo è quello di promuovere la realizzazione del progetto di sviluppo dello sportello “Creiamo impresa” elaborato dal Gruppo di coordinamento nel marzo 2009 tramite Fidia Srl. In particolare verranno potenziati i servizi di animazione locale attraverso incontri, seminari, workshop con la finalità di sensibilizzare e diffondere la cultura imprenditoriale. Particolare attenzione sarà quindi rivolta alla “fase di pre-avvio”, con l’obiettivo di aiutare gli aspiranti imprenditori a sviluppare le loro idee, valutare la reale fattibilità dei progetti e la loro coerenza e sostenibilità economica. Infine i “servizi post-avvio” che prevedono attività di tutoraggio, orientamento nei settori del marketing, della normativa societaria e fiscale, delle risorse umane, etc. , supporto per l’accesso a risorse finanziarie anche in collaborazione con istituti di credito locali, e networking con un insieme di contatti professionali in grado di creare valore per le neoimprese. “Creiamo Impresa” è operativo presso la sede del Comprensorio Valle di Non a Cles (via Pilati, 17) ed è aperto da lunedì a giovedì con orario 8. 30-12. 00 e 14. 00-16. 30, il venerdì 8. 30-12. 00. Nato come servizio sperimentale nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Equal, ha come vocazione strategica quella di accompagnare e supportare l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali fortemente legate al territorio, favorendo in particolare un maggior coinvolgimento nel tessuto produttivo di donne, giovani e soggetti deboli in generale. «Da sempre l’obiettivo del Bim dell’Adige è stato quello di promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio – ha sottolineato Giuseppe Negri, presidente B. I. M. Dell’adige – e questo è sicuramente un progetto che se appropriatamente sostenuto contribuirà in maniera significativa a dare un impulso anche da questo punto di vista». Soddisfazione per la firma dell’intesa è stata espressa anche dai presidenti dei Comprensori coinvolti. «Fin dall’inizio questo progetto ci ha dato grande soddisfazione – ha detto Gianfranco Zanon, presidente del Comprensorio Valle di Non – tant’è che nel giro di pochi giorni sono state presentate ben 21 idee di impresa. Ora è nostro dovere darvi un’adeguata e quanto più rapida risposta. Il coinvolgimento istituzionale si è reso necessario per garantire una crescita costante al progetto». «L’unione delle forze di territori limitrofi e di attori diversi – ha ribadito Carlo Daldoss, presidente del Comprensorio Valle di Sole - è la condizione necessaria per affrontare con successo nuovi progetti complessi ed importanti. In Val di Sole sta per partire il progetto Leader, che si alimenta di iniziative imprenditoriali private, senza le quali perderebbe di significato». E’ toccato quindi ad Alessandro Garofalo, consigliere delegato di Trentino Sviluppo, ribadire l’impegno per arrivare in tempi rapidi a risultati concreti, quali l’avvio delle nuove attività di auto impiego presentate allo sportello di Cles. «Come sosteneva Edison – ha detto Garofalo - il successo di un’idea è dato per l’1% dall’idea in sé, e per il restante 99% dalla capacità di concretizzarla. Trentino Sviluppo offrirà tutte le competenze del suo staff di esperti in animazione territoriale a supporto di questa iniziativa, per aiutare un’idea di impresa a crescere e svilupparsi». «La firma di questo protocollo - ha concluso Sergio Remi, responsabile dell’Area animazione territoriale di Trentino Sviluppo - rappresenta un’occasione in più per fornire alla popolazione gli strumenti necessari per leggere le opportunità del proprio territorio, per interpretarne esigenze e quindi fornire delle adeguate risposte. Rafforza quindi la possibilità di fare cultura d’impresa sul territorio». Il compito di vigilare sull’attuazione del protocollo d’intesa, che ha durata di un anno e scadrà quindi il 25 giugno 2010, spetta al Gruppo di coordinamento composto da quattro membri (in rappresentanza dei soggetti firmatari), mentre invariato rimane il budget disponibile, complessivamente 30 mila euro (15. 000 euro dal Bim e 7. 500 euro ciascuno da parte dei due comprensori Valle di Non e Sole), che verrà trasferito al Comprensorio C6 individuato come soggetto gestore delle risorse finanziarie. L’accordo siglato giovedì permetterà di passare dalla fase di sperimentazione a quella di consolidamento, formalizzando in tal modo il servizio di sportello a supporto della realizzazione delle idee imprenditoriali emerse nelle valli del Noce. .  
   
   
CCIAA POTENZA: AZIONI PER AGEVOLARE ACCESSO AL CREDITO PMI  
 
Potenza, 30 giugno 2009 - La Camera di Commercio nell’ambito del ricorso al credito ordinario da parte delle imprese, continua a sostenere i processi di fusione e integrazione dei Consorzi Fidi. E´ quanto riferisce una nota della Cciaa di Potenza. Un’evoluzione oggettivamente necessaria per ottenere un maggiore peso negoziale nei confronti delle banche, spesso troppo rigide e lente nell’adeguarsi alle agevolazioni pubbliche, come sta emergendo in merito all’operatività del Fondo interistituzionale da un milione di euro istituito fra la Camera di Commercio di Potenza e la Regione Basilicata. Ad oggi, infatti, sono pochissime le banche ad avere accettato le modifiche alle convenzioni definite dalla Giunta camerale, nonostante le ripetute sollecitazioni da parte della Commisione Regionale A. B. I. “Continuità Artigiana, Cofidi Basilicata e Fidagri Basilicata - annuncia il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte - hanno raccolto questa sfida assumendo la storica decisione di avviare un programma di fusione. Inoltre, gli stessi Cofidi hanno chiesto una particolare attenzione alla Camera di Commercio di Potenza, riconoscendo all’Ente camerale il ruolo di unico interlocutore capace di mediare le diverse situazioni, promuovere l’abbandono dell’individualismo a favore di un unico grande consorzio e incentivare un percorso di sviluppo nel medio periodo. E’ un riconoscimento che ci onora e che ci gratifica rispetto all’impegno profuso negli ultimi anni e che ci spinge a programmare ulteriori iniziative”. Fin da subito, la Cciaa stanzierà 100,000 euro assumendo gli oneri per la fusione dei Consorzi fidi (progetto industriale e piano di fattibilità, spese notarili, campagna promo-pubblicitaria sugli strumenti di finanza agevolata garantita dai Consorzi, ecc. ). Sul piano finanziario verrà sostenuta la riorganizzazione funzionale alla fusione mentre a livello del consolidamento del Fondo rischi del nuovo consorzio ci sarà una ulteriore e più consistente partecipazione della Cciaa. Naturalmente, al processo di fusione verranno invitati tutti gli altri Consorzi che, al momento, non hanno rivolto una particolare attenzione a questa esigenza. Le azioni dell’Ente camerale potentino, tuttavia, non si esauriranno a livello locale, ma si inseriranno con un ruolo propositivo e ampiamente articolato nell’iniziativa straordinaria del sistema camerale nazionale tesa a sostenere l’accesso al credito delle Pmi e l’occupazione per superare uno dei periodi più difficili dell’economia mondiale e nazionale. Nelle ultime settimane Unioncamere e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno deciso di destinare 10 milioni di euro del Fondo di perequazione, attraverso un accordo di programma (di prossima sottoscrizione) nel quale saranno inseriti i criteri che consentano di “riconoscere” gli interventi del sistema camerale già realizzati o in via di perfezionamento. La Cciaa di Potenza, in questo solco, potrà avere significative premialità facendo riferimento ai vari provvedimenti già adottati: dal rafforzamento di tutte le misure di finanza innovativa e a sportello all’utilizzo del Fondo interistituzionale per i fondi rischi dei Consorzi fidi, fino al programma di fusione e consolidamento dei Cofidi in un unico soggetto. .  
   
   
COOPSERVICE CHIUDE IL BILANCIO 2008 CON 337 MILIONI DI RICAVI (+ 8,90%), CONSOLIDANDO LA PROPRIA LEADERSHIP DI MERCATO. AI SOCI DELLA COOPERATIVA UN RISTORNO DI 1,5 MILIONI DI EURO. AVVIATO IL PROCESSO DI FUSIONE CON CIR DA CUI, NEL 2010, NASCERÀ LA PIÙ GRANDE COOPERATIVA ITALIANA DI SERVIZI CON OLTRE 21 MILA OCCUPATI.  
 
Cavriago, 30 giugno 2009 - Domenica 28 giugno 2009, all’Hotel Classic di Reggio Emilia, si è tenuta l’assemblea generale dei delegati di Coopservice per approvare i risultati del bilancio 2008. I lavori sono stati aperti, dalla proiezione di un video sul bilancio sociale interpretato, com’è ormai tradizione, da un gruppo di soci della cooperativa. Sono seguite la relazione di Augusto Torreggiani, presidente di Coopservice e gli interventi di Roberto Olivi, direttore generale di Coopservice e Ildo Cigarini, presidente di Legacoop Reggio Emilia. Le conclusioni dell’assemblea sono state affidate a Alberto Armuzzi, presidente di Ancst-emilia Romagna. Sono tutti preceduti dal segno più, i risultati conseguiti da Coopservice nel corso del 2008. I ricavi hanno registrato una crescita dell’8,90%, passando da 309 a 337 milioni, con un reddito operativo (Ebit) pari al 2,6%. L’utile netto generato nel periodo è stato di 7 milioni 93 mila euro, dopo aver accantonato 5,7 milioni per imposte, 7,4 milioni per ammortamenti e dopo aver spesato 1,5 milioni di ristorno ai soci. Dei 337 milioni di ricavi, il 55% è stato originato dai servizi di igiene e sanificazione; il 27% dai servizi di vigilanza e sicurezza; il 14% dalla logistica e movimentazione merci; il 2% dai servizi di global service e infine, il restante 2%, dalla raccolta e smaltimento di rifiuti speciali. Alla fine dello scorso anno, gli occupati in Coopservice ammontavano complessivamente a 10. 340, dei quali 5. 402 (52,24%) erano soci della cooperativa. La maggioranza degli occupati in Coopservice continua ad essere costituita da donne (65%). Mentre, sempre alla fine dello scorso anno, il saldo dei lavoratori stranieri (appartenenti a 74 diverse nazionalità) si è attestato a quota 1. 651, pari al 20% degli occupati. Per quanto riguarda i principali valori patrimoniali, l’esercizio 2008 si è chiuso con risultati assai significativi. Un capitale sociale di oltre 10 milioni di euro, riserve per 65 milioni, un patrimonio netto complessivo superiore ai 76 milioni. Una solidità patrimoniale che ha consentito alla cooperativa di finanziare i propri piani di sviluppo, ma anche di far fronte ai lunghi tempi di pagamento dei clienti pubblici che, nel 2008, sono stati mediamente di 155 giorni. Altrettanto positivi i risultati del Gruppo Coopservice che, nel 2008, ha fatto registrare ricavi per 525 milioni di euro, con un patrimonio netto consolidato di oltre 133 milioni e più di 13. 700 addetti. Risultati cui ha concorso in larga misura, con 154 milioni di ricavi, la controllata Servizi Italia Spa, impresa leader nei servizi integrati di noleggio, lavaggio e sterilizzazione di materiali tessili e strumentario chirurgico per le strutture ospedaliere. Sul piano sociale, il bilancio 2008 si caratterizza ancora una volta per l’entità del ristorno distribuito ai soci della cooperativa, che ammonta a 1,5 milioni di euro e corrisponde al 64% dell’utile gestionale realizzato lo scorso anno. Una percentuale importante, che arriva a superare il 70% se al ristorno si sommano la remunerazione e rivalutazione del capitale sociale, il differenziale degli interessi riconosciuti al prestito dei soci e la somma destinata alle varie attività sociali svolte nel 2008. Si tratta di una scelta precisa dettata dalla volontà di salvaguardare il più possibile il reddito dei soci, in un momento particolarmente difficile per la nostra economia. I risultati dell’esercizio 2008 confermano che Coopservice gode di buona salute e che anche lo scorso anno la cooperativa ha continuato a crescere, affermando la propria vocazione espansiva nel mercato dei servizi alle imprese e alla collettività. L’incremento dei ricavi di quasi il 9%, risultato già di per sé considerevole, è ancora più significativo se rapportato alla recessione che ha investito la nostra economia, a partire dall’ultimo quadrimestre del 2008. Una crisi di dimensioni inedite che si è manifestata in tutta la sua portata nel corso del 2009, facendo crollare i consumi e conseguentemente la produzione di beni e servizi, con un calo del Pil che a fine anno sarà presumibilmente intorno al 5%. Per far fronte a questa difficile situazione, Coopservice ha puntato a consolidare la propria leadership ampliando l’offerta dei servizi erogati, con l’obiettivo di corrispondere sempre meglio alle esigenze del mercato sia pubblico che privato. Un mercato che sollecita la fornitura di servizi integrati secondo la formula del global service e impone la ricerca di economie di scala e la conseguente riduzione dei costi fissi. “Si colloca all’interno di questa strategia – ha affermato il presidente Augusto Torreggiani - il progetto di unificazione in atto fra Coopservice e Cir, impresa leader nella ristorazione collettiva, che nel 2010 sfocerà nella nascita di una nuova cooperativa. Che con oltre 21 mila addetti, un fatturato di 890 milioni di euro e un patrimonio netto di 149, si colloca al vertice del mercato dei servizi. Si tratta di una risposta forte alla crisi economica, che mette in campo due cooperative reggiane sane e profondamente radicate sul territorio. Un progetto d’unificazione concepito non per salvare qualche cooperativa in difficoltà, ma al contrario per aprire nuovi orizzonti di sviluppo a due cooperative che occupano posizioni primarie nei rispettivi ambiti d´attività”. .  
   
   
DALLA REGIONE LAZIO 220 MILIONI PER CHI PERDE IL LAVORO  
 
Roma, 30 giugno 2009 - La Regione Lazio ha messo a disposizione dei lavoratori delle Piccole e medie imprese a rischio di espulsione dal mercato del lavoro o licenziati, la somma di 220 milioni di euro del Fondo sociale europeo. E´ quanto prevede la delibera sugli ammortizzatori sociali in deroga, proposta dall´assessore all´Istruzione Silvia Costa, e approvata il 26 giugno dalla giunta regionale. Si tratta di misure, concordate con la commissione di concertazione con le parti sociali, che hanno il fine di tutelare i lavoratori di imprese fino a 15 addetti e di particolari settori che non possono accedere agli ammortizzatori sociali a legislazione ordinaria. La somma va ad integrare i fondi resi disponibili dallo Stato sulla base dell´Accordo approvato in Conferenza della Regioni l´8 aprile scorso, in attuazione del Piano anticrisi del 12 febbraio. "Vogliamo scongiurare il rischio di chiusura delle aziende - ha affermato l´assessore Costa - e dare una nuova prospettiva a chi perde il lavoro in questo periodo di pesante crisi economica. Con questo accordo l´assessorato impegnerà somme fino ad un tetto di 220 milioni di euro del Fse per il periodo di programmazione 2007/2013, per sostenere politiche attive e passive del lavoro dirette ai dipendenti delle imprese fino a 15 addetti. Somme pari a più della metà dei fondi stanziati, nella programmazione stessa, negli Assi Occupabilità e Adattabilità. Con tale importo si stima di coprire le esigenze di circa il 10% dei dipendenti attuali delle Pmi del Lazio, pari a circa 30. 000 addetti". .  
   
   
DISPONIBILITA´ FINANZIARIA ANCHE PER IL CONTRATTO DI PROGRAMMA A FAVORE DEI TERRITORI DELL´A.MERLONI.  
 
Ancona, 30 Giugno 2009 - Le pressioni della Regione Marche hanno conseguito un importante risultato per le piccole imprese che costituiscono l´indotto dell´A. Merloni: il Cipe ha definito una disponibilita` finanziaria per il contratto di programma che riguarda queste aree. Lo annuncia il Presidente della Regione Gian Mario Spacca, che cosi` commenta la decisione del Cipe: ´Un passo in avanti lo abbiamo compiuto. Ora e` necessario stipulare al piu` presto l´accordo di programma per utilizzare le risorse che sono state rese disponibili´. Il Cipe ha definito le priorita` finanziarie per nuovi contratti di programma diretti a favorire investimenti produttivi. Tra questi contratti di programma c´e` anche quello per i territori colpiti dalla crisi dell´A. Merloni, oltre a quelli previsti per gli stabilimenti Fiat e per la Itierre in Molise. Complessivamente per tutti i contratti di programma il Cipe ha previsto una dotazione di 300 milioni di euro. La decisione del Cipe richiede un immediato approfondimento operativo per definire le modalita` d´intervento e far scattare prima possibile i benefici per le piccole imprese e l´intero territorio, attraverso l´accordo di programma gia` richiesto da oltre 9 mesi dalle Regioni Marche, Umbria ed Emilia-romagna. .  
   
   
FIRMATO IL CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE FRA IL GRUPPO GSA E I SINDACATI VALDOSTANI  
 
Aosta, 30 giugno 2009 - La Presidenza della Regione informa che ieri, giovedì 25 giugno, è stato sottoscritto, nella sede del Dipartimento politiche del lavoro e della formazione, il contratto collettivo integrativo aziendale fra il Gruppo Gsa e i sindacati valdostani Savt Trasporti, Fit-cisl, Uil Trasporti, Filt-cgil per i circa 70 lavoratori impiegati nell’Appalto per il Servizio Antincendio e di Primo Soccorso al Traforo del Monte Bianco. Il tavolo della trattativa era iniziato 3 anni fa con la stipula di accordi settoriali, che non si erano mai concretizzati in un contratto unico. Le parti firmatarie hanno espresso soddisfazione per l’accordo di ieri che, primo e unico in Italia nel settore dei trasporti, introduce, oltre agli aumenti salariali, anche importanti novità contrattuali. .  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE PIÙ LUNGA PER EVITARE I LICENZIAMENTI PREOCCUPAZIONE PER LA SCADENZA DEI TERMINI IN MOLTE AZIENDE TOSCANE  
 
Firenze, 30 giugno 2009 - Preoccupazione per l´approssimarsi della scadenza degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e mobilità) per i lavoratori di molte aziende toscane da più tempo investite dalla crisi. Una volta esaurito il percorso previsto dalla legge, infatti, questi lavoratori rischiano di essere espulsi definitivamente dal processo produttivo. A lanciare l´allarme è l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini che, in una lettera al ministro del lavoro Maurizio Sacconi, sostiene la richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali di misure che privilegino la cassa integrazione ordinaria rispetto alla straordinaria e, in particolare, la necessità di un prolungamento della durata della cassa ordinaria con il raddoppio delle 52 settimane attuali (sostenuto anche da Confindustria e parti sociali). L´obiettivo, per la Regione, deve essere quello di non interrompere il rapporto di lavoro e di mantenere aperte le prospettive di ripresa per l’apparato produttivo. La fine degli ammortizzatori sociali è un rischio, scrive l´assessore Simoncini, «presente in molte realtà produttive toscane, dove a breve termine si avrà l’esaurimento del periodo di cassa integrazione consentito dall’attuale normativa». Il settore più a rischio – ma non il solo – è quello della componentistica auto, dove molte aziende stanno arrivando al limite delle 52 settimane di Cassa integrazione ordinaria e dove, come sottolinea l´assessore, occorre evitare che lo strumento della cassa straordinaria sia preludio alla perdita dei posti di lavoro. L’estensione della Cassa integrazione ordinaria oltre il limite delle 52 settimane consentirebbe «di evitare il ricorso a strumenti straordinari di sostegno al reddito e del resto lo stesso Presidente del Consiglio, nel corso del suo intervento di salut o all´assemblea annuale di Confindustria, ha rilevato che le disponibilità finanziarie permettono di poter pensare di allungare l´attuale periodo di cassa integrazione». «La profondità della crisi - si legge ancora nella lettera - e il suo continuo aggravarsi determinano il rischio di un’espulsione definitiva dal processo produttivo con l’apertura di interrogativi pesanti sulle condizioni di vita dei lavoratori, delle lavoratrici e delle loro famiglie, oltre che sulle possibilità delle aziende di poter avere un futuro al momento in cui si prospetterà l’uscita dalla crisi. La situazione impone l’adozione immediata di misure di salvaguardia dell’occupazione e del reddito dei lavoratori con ulteriori interventi mirati sugli ammortizzatori sociali, sulla loro estensione e capacità di copertura». .  
   
   
PAVIA - CONTRIBUTI PER LA STABILIZZAZIONE DEI POSTI DI LAVORO  
 
Pavia, 30 giugno 2009 - La Camera di Commercio di Pavia investe 300 mila euro per finanziare un bando di agevolazioni a fondo perduto destinato ad aiutare le piccole imprese della Provincia a superare la crisi occupazionale in atto, consolidando le competenze e le capacità delle risorse umane a disposizione. Le tre misure di intervento previste dal bando sono destinate alle imprese della provincia di Pavia con meno di 15 addetti che nel periodo dal 1° luglio al 30 novembre 2009: trasformino contratti da tempo determinato a tempo indeterminato oppure · confermino a tempo indeterminato apprendisti già inseriti in azienda oppure · assumano a tempo indeterminato personale interinale, con contratto di somministrazione e collaboratori a progetto, già presenti in azienda. Il contributo a fondo perduto è pari a 3. 000 euro per ogni trasformazione di contratto, con un massimo di due assunzioni per impresa. Le domande possono essere presentate dal 1° luglio al 31 dicembre 2009. Maggiori informazioni sui termini e le modalità di accesso sono contenute nel bando e nella modulistica, scaricabili sul sito camerale nella sezione dedicata ai Finanziamenti. .  
   
   
APPRENDISTI, 6 MILIONI PER LO SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE DEL 2003 IN SICILIA  
 
Palermo, 30 giugno 2009 – Sei milioni e centomila euro per le imprese artigiane che hanno assunto apprendisti nel 2003. L’agenzia per l’Impiego ha emanato il decreto di impegno delle somme e ha già erogato i contributi alle aziende che avevano presentato, il 15 dicembre del 2003, la richiesta di ammissione ai benefici previsti dagli articoli 27 e 28 della legge regionale 3 del 1986, e che erano già state inserite negli elenchi delle istanze ammissibili al contributo, del 9 gennaio 2008. Per queste aziende era stato pubblicato un bando per accedere allo scorrimento delle graduatorie, allo scopo di erogare i contribuiti agli artigiani ed evitare il disimpegno, da parte dell’Ue, delle somme non utilizzate. Si tratta di risorse di Agenda 2000, che sono state recuperate attraverso le economie e le revoche di finanziamenti, che erano stati impegnati per i contributi alle aziende artigiane che avevano assunto apprendisti. La quota più consistente di finanziamenti va ad aziende della provincia di Palermo, 2. 064. 750 euro; 1. 836. 256 euro ad aziende della provincia di Catania; 728. 835 euro ad aziende della provincia di Messina; 484. 218 euro a quelle del siracusano; alle imprese della provincia di Trapani, 274. 462 euro; in provincia di Ragusa 255. 737; in provincia di Enna 249. 197; e 85. 023 alle aziende della provincia di Caltanissetta. “Con questo provvedimento, l’Agenzia per l’impiego – dice l’assessore al Lavoro, Luigi Gentile - ha utilizzato e speso totalmente la dotazione finanziaria delle misure 3. 18 (ex 4. 05) e 3. 01 di Agenda 2000”. .  
   
   
PIANO ANTICRISI DELLA CALABRIA, IL PRESIDENTE LOIERO I SINDACATI  
 
Reggio Calabria, 30 giugno 2009 - Un tavolo di concertazione con tutti i soggetti attivi della società calabrese, sindacati e mondo del partenariato, per esaminare cosa è stato fatto per la Calabria e cosa resta ancora da fare. Il presidente della Giunta regionale Agazio Loiero ha anticipato l’iniziativa, che si svolgerà nella seconda settimana del prossimo mese di luglio, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri, nella sede di Palazzo Alemanni, al termine di un incontro con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil e con il rappresentante dell’Ugl. “Ho lanciato la proposta ai sindacati - ha detto Loiero - di allargare questo tavolo al massimo dei livelli con partenariato sociale e Università. Un tavolo composto con un´articolazione molto ampia, dove ci sono tutti i soggetti attivi della nostra regione. Come Giunta regionale dobbiamo sempre privilegiare il rapporto con tutta la parte sociale e imprenditoriale calabrese perché senza di loro non si va da nessuna parte. Anche quando tra di noi ci sono stati fraintendimenti , io ho tenuto sempre dritta la barra perché in Calabria non si va da nessuna parte senza il partenariato sociale”. Nell’incontro odierno con i sindacati, che giunge all’indomani della visita del Commissario europeo sull’utilizzazione e la programmazione dei fondi europei, rispetto alle quali “l’Europa - ha affermato Loiero - ci ha detto che c’e´ stato un miracolo in quello che ha fatto la Giunta regionale calabrese”, sono stati analizzati i provvedimenti varati nel Piano anticrisi dal governo regionale. Provvedimenti messi in campo per fronteggiare la situazione economica fortemente critica che si sta vivendo in Calabria e che secondo i segretari generali di Cgil, Sergio Genco, di Cisl, Luigi Sbarra, dell’Uil, Roberto Castagna, e dell’Ugl, Gianluca Persico, ´´vanno nella giusta direzione´´. La riunione, a cui erano presenti anche il vice presidente della Giunta, Domenico Cersosismo, l’assessore alla Programmazione, Mario Maiolo, e il dirigente regionale Salvatore Orlando, ha avuto come momento di confronto la situazione economica della Calabria così come avevano chiesto, in una lettera inviata al presidente Loiero, i sindacati confederali, “al fine di dare corso ai provvedimenti e alle politiche di intervento che si renderanno necessari per fronteggiare e superare l’attuale stato di cose che penalizza il mondo del lavoro, i precari, il sistema delle imprese, le famiglie calabresi”. “Il sistema economico e produttivo regionale – secondo i sindacati - registra il permanere di vaste aree di crisi sia settoriali che territoriali, che sono all’origine di una forte flessione dei livelli occupazionali e parimente di un aumento del lavoro nero e precario che alimenta l’area del disagio sociale e della povertà, spingendo in particolare i giovani laureati e diplomati ad abbandonare il proprio territorio d´origine e a trasferirsi fuori regione”. Un’emergenza, questa, all´interno della quale s´inserisce il Piano anticrisi varato dal Governo regionale nel tentativo di fronteggiare la situazione e rispetto al quale i sindacati non hanno dubbi. Per il segretario generale della Cgil Genco, “c’è una situazione di sofferenza economico e sociale, come evidenziato dallo Svimez. La nostra preoccupazione è come avviare politiche per lo sblocco della situazione e fare riprendere l’economia calabrese”. Il segretario della Cgil ha anche sottolineato le azioni positive messe in atto dalla Giunta regionale, ricordando che “i tempi diventano importanti, in particolare per il piano anticrisi”. Tra le proposte formulate dai sindacati, una legge per l’apprendistato, una per il contrasto al lavoro nero e ai temi socio-assistenziali, un testo unico per gli incentivi alle imprese, tenendo chiaro l’obiettivo di ottenere un piano per lo sviluppo e il lavoro in Calabria. Secondo il segretario generale della Cisl Calabria, Luigi Sbarra, la preoccupazione è quella della tenuta occupazionale nella regione. “Chiediamo alla Giunta regionale - ha affermato Sbarra - di operare una forte accelerazione della spesa, perché queste risorse possono essere utilizzate nel minore tempo possibile”. Rispetto a questo, il segretario della Cisl ha chiesto che possa essere “migliorata l’attività legislativa del Consiglio regionale”. Sbarra ha, quindi, ripreso le iniziative positive avviate dalla Regione e il plauso ottenuto dall’Unione europea rispetto alla gestione dei finanziamenti. Un confronto serrato con il Governo nazionale e la gestione delle cose positive fatte in Calabria, sono state al centro dell’intervento del segretario generale della Uil, Robero Castagna, mentre il componente della segreteria regionale dell’Ugl, Gianluca Persico, ha richiamato l’attenzione sull’iniziativa positiva della Regione, che ha anche messo in piedi azioni a favore della tutela dell’ambiente e per l’eliminazione del bacino dei lavoratori precari. .  
   
   
UNIONE INTERPORTI RIUNITI: ADESSO SIAMO IN 24 CRESCE LA RAPPRESENTANZA IN UIR: L’INTERPORTO CAMPANO DI NOLA SI AGGIUNGE ALLA LISTA DEI SOCI  
 
Roma, 30 giugno 2009 - L’assemblea dei soci Uir (Unione Interporti Riuniti) ha approvato in data 26 giugno l’ingresso nell’associazione dell’Interporto Campano di Nola. Soddisfazione è stata espressa dal Presidente Alessandro Ricci che, in sede di Assemblea, ha sottolineato come in seno all’associazione, siano adesso presenti i rappresentanti di tutte le realtà interportuali più significative del sud Italia. La Uir si è fatta di recente promotrice di una serie di iniziative interessanti che espongono gli interporti come non mai in passato evidenziandone il ruolo, le funzioni e i benefici socio economici, per cui la possibilità di poter contare su ulteriori collaborazioni, del calibro dell’Interporto Campano, rappresenta un sicuro punto di forza dell’associazione. Rafforzare le relazioni con le Regioni e con tutto il sistema territoriale di riferimento, continuare il dialogo con la parte ferroviaria, consolidare i rapporti di collaborazione messi in campo con le parti governative e con altri organismi associativi, sono alcune delle linee che l’Associazione ha deciso di percorrere e per le quali sarà di supporto anche l’esperienza dell’Interporto Campano. .  
   
   
INFRASTRUTTURE: DAL CIPE FINANZIAMENTI PER LO STABILIMENTO DI TERMINI IMERESE, L´INTERPORTO E LA AG-CL  
 
Palermo, 30 giugno 2008 – “Esprimo particolare soddisfazione - dichiara il presidente della Regione, Raffaele Lombardo - per la decisione assunta oggi (26/6) dal Cipe di sostenere le aree di crisi di Termini Imerese e Pomigliano d´Arco con un investimento complessivo di 300 milioni di euro. Se a questi aggiungiamo il finanziamento specifico previsto per l´interporto di Termini Imerese possiamo affermare con serenità che le scelte fatte dalla Regione su tutto il comprensorio, e in modo particolare per sostenere lo stabilimento sicilifiat, erano quelle giuste”. “Siamo di fronte ad una grande opportunità che non intendiamo perdere - precisa Lombardo – perché di grande rilievo in questo momento di difficoltà che sarà messa a servizio dello sviluppo di tutta la Regione”. L´investimento previsto è di 990 milioni di euro per la Agrigento-caltanissetta e di 80 milioni di euro per l´interporto termitano. Si tratta di progetti definitivi di opere di cui possono partire già le gare. “Questi stanziamenti - ha aggiunto l´assessore all´Industria Marco Venturi - sono particolarmente utili perché costituiscono un volano in grado di ridare fiato a tutta l´economia regionale e a sostenere l´occupazione in un settore così delicato come quello dell´edilizia” .  
   
   
DA ASOLO E DA MONTEBELLUNA UN ESEMPIO DI SINERGIA DA PRENDERE A MODELLO. SERVONO NUOVE ALLEANZE TERRITORIALI PER CONQUISTARE MERCATI NAZIONALI E INTERNAZIONALI  
 
Treviso, 30 giugno 2009 - Confartigianato Asolo e Confartigianato Montebelluna hanno approvato la fusione e ieri mattina nella sede della Camera di Commercio di Treviso hanno illustrato le linee guida del piano industriale e le ragioni che hanno ispirato questo cambiamento. Confartigianato Asolomontebelluna nascerà formalmente il 1° gennaio 2010 e avrà come scopo raggiungere obiettivi di maggiore efficienza, di ampliamento dei servizi e di rinnovamento del ruolo di rappresentanza. I soci sono 3. 000 in 25 comuni con 60 delegati territoriali, 2 sedi locali e 6 uffici di zona. “ E’ una giornata straordinaria – ha detto l’Assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, alla presentazione del progetto – che mi auguro possa essere uno stimolo anche per le altre realtà territoriali. L’adesione unanime dei due congressi evidenzia la convinzione e il senso di responsabilità verso i soci e verso il sistema. Si creerà una massa critica capace di offrire un contributo significativo alla creazione di condizioni socio economiche favorevoli allo sviluppo dell’impresa. ” Per l’Assessore, è essenziale instaurare un dialogo più stretto e più attento con le piccole imprese le cui esigenze nel mercato globale si avvicinano per molti aspetti a quelle delle medie e grandi aziende. La realizzazione del piano industriale collegato alla fusione si articolerà in 3 anni. Le linee guida saranno più qualità dei servizi, gestione più intelligente delle risorse umane, una rappresentanza più forte e radicata, una rinnovata alleanza con il territorio. Infine lo scopo da raggiungere sarà puntare sempre di più all’innovazione: centro di uno sviluppo maggiormente sostenibile. .  
   
   
BASILICATA: INTERNAZIONALIZZAZIONE, CONCLUSO CORSO REGIONE-ICE  
 
Potenza, 30 giugno 2009 - Ha avuto luogo il 26 giugno a Potenza, nella Sala Giunta della Regione Basilicata, la conferenza stampa di chiusura del Corso di Specializzazione in Commercio Estero realizzato congiuntamente dalla Regione Basilicata e dall´Ice - Istituto nazionale per il Commercio Estero, nell´ambito della convenzione 2005 attuativa dell´accordo di programma stipulato con l´allora Ministero delle Attività Produttive e cofinanziata dal Fondo Sociale dell´Unione Europea. Nove giovani, laureati con un punteggio non inferiore a 99/110 e tutti residenti in Basilicata, si sono misurati in un programma formativo che prevedeva oltre alla consueta attività didattica in aula, uno stage di due mesi in un´azienda lucana ed una permanenza di altri due mesi all´estero, per conto della stessa azienda. Le aziende aderenti hanno avuto modo di percepire praticamente i vantaggi di una competenza professionale così specialistica, al punto tale che, alcune di esse, stanno valutando di integrare il proprio organico attraverso le risorse formate dal corso. I lavori si sono aperti con la proiezione di una video intervista che ha consentito di rilevare le impressioni sul corso dai diretti interessati: la giovane Chiara Andrulli di Matera ha esposto aspettative e conferme del percorso formativo, che nel suo caso ha previsto uno stage di circa due mesi in azienda ed altri due in Bulgaria. L’azienda lucana che l’ha ospitata è la Brecav, il cui titolare Antonio Braia ha sottolineato l’interesse della sua impresa verso forme di collaborazione che favoriscano un’immediata fruibilità delle risorse impegnate nella fase didattica. Tutti i punti di forza dell’attività hanno favorito il consolidamento della posizione lavorativa della giovane corsista, che entro breve tempo sarà interessata da un tirocinio formativo presso la Brecav. Anna Maria Gallitelli, il funzionario dell’Ice che ha curato la produzione del corso, ne ha confermato la conclusione particolarmente positiva, atteso che sono, al momento, in tutto quattro su nove i discenti che proseguiranno il percorso professionale presso l’azienda ospitante. Successivamente, il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo ha posto l’accento sulla positiva esperienza di collaborazione delle istituzioni, tendente a porre rimedio ad una delle grandi questioni della vita regionale: l’esodo di ragazzi laureati e diplomati determinato dalla forte disparità tra domanda ed offerta di lavoro. Una grande quantità di laureati che pretende infrastrutture di livello elevato contrasta le contenute dimensioni medie delle aziende regionali e la scarsa propensione all’internazionalizzazione, che pure andrebbe adottata in momenti di crisi come quello attuale; per ovviare a tali difficoltà oggettive, la Regione ha da tempo avviato una serie di iniziative di di incentivazione all’assunzione, tra cui il bando “Generazioni verso il lavoro” che finora ha coinvolto circa 700 aziende con l’assunzione di 2000 nuovi occupati laureati a tempo indeterminato. Ed in ogni caso, l’acquisizione di una competenza è un patrimonio indissolubile per il futuro della vita professionale. In questa fase di difficoltà e di competizione tra territori e tra professionalità, è senza dubbio un vantaggio competitivo. Giuseppe Lamacchia, direttore della Sede Ice di Bari per Puglia e Basilicata, conferma il particolare apprezzamento delle imprese: "Le aziende del nostro territorio sono spesso di dimensioni contenute, e nelle loro strategie raramente trovano spazio per l´investimento in risorse professionali che pure contribuirebbero alla crescita sia dell´impresa, sia - più in generale - del territorio. Con il supporto della Regione Basilicata e la collaborazione dell´Ice, oggi possono resistere alla difficoltà dei periodi di crisi e rilanciare la competizione in ambito internazionale. La gestione del cambiamento, con una sempre maggiore flessibilità, sono alla base delle nuove politiche di gestione aziendale; noi dell´Ice siamo pronti per affiancare le imprese, grazie sia alla forte radicazione nel territorio nazionale, sia alla fitta rete di uffici all´estero ed alla grande tradizione nell´attività di formazione orientata alle opportunità economiche emergenti. Il nostro dipartimento Formazione seleziona accuratamente docenti esperti e preparati, con cui elabora percorsi didattici di grande motivazione per i giovani professionisti che vi prendono parte". Il placement (il parametro di collocamento conseguente ad un’attività formativa) del 44% è un risultato troppo interessante per non indurre una seria riflessione sulla replicabilità e sulla estensione del modello formativo testé applicato. L´assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione Basilicata, Antonio Autilio, esprime soddisfazione per l´esperienza testé conclusa: "Questo particolare evento formativo traccia le linee di una nuova prospettiva per i giovani laureati lucani, che troppo spesso continuano a rappresentare una risorsa fondamentale per la crescita di altri territori. Il confronto tra gli imprenditori ed i portatori di una professionalità avanzata, induce ad innestare nella trama economica delle imprese della nostra regione una rinnovata fiducia verso la classe di specialisti locali, opportunamente orientati, e la legittima aspettativa verso strategie ed applicazioni fondate su qualità e preparazione. Esistono in Basilicata numerosi casi di eccellenza tra le nostre imprese, che hanno dimostrato resistenza alle avversità, tenacia nel conseguimento dei risultati, apprezzamento da parte dei mercati globali; è certamente giunto il tempo di moltiplicare virtù ed effetti, grazie ad una rete di giovani volenterosi e competenti. " Le imprese che hanno accolto i giovani corsisti nella fase di stage sono: Incanto (Jesce/matera), Brecav (Matera), Consorzio di Valorizzazione e Tutela Matera Doc (attraverso le Cantine Battifarano Vincenzo di Nova Siri Marina - Mt), Fratelli Laurieri (Matera), Campoverde (Policoro - Mt) e Associazione Agricola Taverna di Nova Siri - Mt). .  
   
   
AZIENDA BIGNAMI, INCONTRO IN REGIONE EMILIA ROMANAGNA.  
 
Bologna, 30 giugno 2009 - Attivare un immediato intervento per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici a fronte della decisione di attivare la liquidazione delle due società facenti capo all’attività Bignami, Bignami S. P. A. Impegnata nella commercializzazione e Cooperativa Agricola Anzolese impegnata nella trasformazione del prodotto (così come per la terza società Aviscaligera di Verona che curava gli allevamenti). E´ quanto deciso nell’incontro tenuto in Regione, con la partecipazione dell´Assessore regionale Duccio Campagnoli, la Presidente della Provincia Beatrice Draghetti, del Sindaco di Anzola Loris Ropa, delle Organizzazioni sindacali e del titolare dell´azienda Franco Bignami. E’ stato già definito un accordo sulla base del quale la Regione ha già attivato la concessione del trattamento di cassa integrazione straordinaria in deroga per la Bignami S. P. A. , consentito dalla recente deliberazione regionale e condivisa tra le parti la procedura per l’attivazione della Cigs anche per la Cooperativa Agricola Anzolese, di competenza del Ministero. Istituzioni ed Organizzazioni sindacali hanno anche convenuto che, al di là del deterioramento finanziario determinatosi anche per gli effetti non assorbiti della grande crisi dell’aviaria di tre anni fa, resta il significativo valore del prodotto e delle capacità produttive. Occorre quindi promuovere l’attenzione degli operatori del settore per ricercare possibili altre soluzioni produttive anche sulla base della disponibilità, già espressa dalla Società Bignami, di poter utilizzare strutture e capacità produttive anche nel processo di liquidazione. .  
   
   
IL RAGGRUPPAMENTO NOMISMA-DEMETRA SI AGGIUDICA LA GARA PER LA REALIZZAZIONE DELL’OSSERVATORIO CONGIUNTURALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO UDINE  
 
Bologna, 30 giugno 2009 - Nomisma, in cordata con Demetra, ha vinto la realizzazione dell’Osservatorio Congiunturale sull’imprenditorialità della provincia di Udine. In uno scenario in continua evoluzione, nonché in questa fase particolarmente incerta ed articolata, il contributo di Nomisma-demetra garantirà alla Camera di Commercio friulana un patrimonio conoscitivo delle caratteristiche distintive del territorio, fondamentale per implementare e qualificare il ruolo guida e di supporto nei confronti delle imprese. L’attività di analisi si baserà prevalentemente sulla realizzazione di un’indagine campionaria ad un panel di circa 600 imprese della provincia di Udine, appartenenti ai settori (legno e arredo, meccanica, commercio al dettaglio, alberghi e ristoranti e il comparto vitivinicolo), capitoli strategici dell’economia della provincia, sia in termini di diffusione che di capitale umano impiegato. L’analisi prevede anche l’approfondimento tematico dell’acceso al credito, ovvero del rapporto banca-impresa, con particolare attenzione alle dinamiche che coinvolgono le piccole e medie imprese. .