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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Luglio 2009
Politica
CONTI PUBBLICI, COESIONE SOCIALE E IMPRESE NEL NUOVO DPEF DPEF 2010 - 2013  
 
 Roma, 22 luglio 2009 - Perseguire la stabilità dei conti pubblici, mantenere la coesione sociale e la liquidità al sistema delle imprese sono gli obiettivi confermati che il governo si prefigge di conseguire con il Dpef 2010 - 2013, varato dal Consiglio dei ministri nella riunione del 14 luglio scorso. Il governo con il Dpef 2010 - 2013 guarda al dopo-crisi e a ristabilire condizioni di crescita più robuste nel medio-lungo termine. La riforma dell´architettura istituzionale dello Stato (a partire dal federalismo fiscale) e l´investimento in capitale umano e in infrastrutture sono, in estrema sintesi, le aree di principale intervento per il rilancio della produttività e della crescita economica. Gli obiettivi rimangono quelli del pareggio di bilancio e della graduale ma costante riduzione del rapporto debito/Pil, non appena la ripresa si sarà consolidata, per continuare a dare stabilità e fiducia agli operatori economici e ai mercati finanziari. In sintesi, il Governo intende agire per trasformare l´attuale crisi in un´opportunità di sviluppo e di rilancio per l´economia italiana, e più in generale di progresso sociale per il Paese. Il Documento di programmazione economica e finanziaria per gli anni 2010-2013 definisce il quadro di finanza pubblica per il prossimo quadriennio. Il Documento indica i parametri economici essenziali, in particolare quelli relativi allo sviluppo del reddito e dell’occupazione, e le previsioni tendenziali, gli obiettivi di finanza pubblica. Il Documento si articola in due parti: - la prima analizza gli effetti della crisi e gli interventi introdotti per il suo superamento; - la seconda riassume gli interventi e politiche settoriali, su cui si svilupperà l’attività governativa nel prossimo quadriennio. Il Governo ha collegato al Dpef il Decreto Legge n. 78/2009 adottato il 1° luglio scorso contenente provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali. .  
   
   
OPERAZIONE TRASPARENZA: ON LINE I DATI DEI DIRIGENTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI  
 
Roma, 21 luglio 2009 - Continua l´operazione trasparenza - avviata un anno fa dal ministro per l´amministrazione pubblica e l´innovazione, Renato Brunetta. Per 190. 000 dirigenti, tra i quali circa 3. 800 appartenenti al comparto Ministeri, 15. 000 a Regioni ed enti locali, 137. 000 al comparto Sanità e 10. 000 appartenenti al comparto Scuola, entro luglio 2009 dovranno essere resi pubblici i dati relativi a retribuzioni, curriculum e tassi di assenza/presenza degli uffici. La legge n. 69 del 18 giugno 2009 ("Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile") impone, infatti, all’art. 21, comma 1, che tutte le pubbliche amministrazioni debbano rendere note, attraverso i propri siti internet, alcune informazioni relative ai dirigenti (curricula vitae, retribuzione, recapiti istituzionali) e i tassi di assenza e di presenza del personale, aggregati per ciascun ufficio dirigenziale. Il ministro Brunetta ha emanato un’apposita circolare (n. 3 del 2009) al fine di supportare le amministrazioni negli adempimenti relativi all’attuazione della norma. Inoltre, per consentire la standardizzazione dei dati da pubblicare e rendere omogenee le informazioni inviate, nei prossimi giorni saranno disponibili sul sito www. Innovazionepa. It le modalità da seguire per applicare la norma in maniera corretta. In particolare, verrà predisposta una procedura on-line con le istruzioni per la compilazione dei curricula e verranno individuate semplici regole per la pubblicazione dei dati sui siti istituzionali delle amministrazioni. .  
   
   
OFFERTA IN OPZIONE AGLI AZIONISTI DELLA BANCA POPOLARE DI MILANO E AGLI OBBLIGAZIONISTI DEL PRESTITO “BANCA POPOLARE DI MILANO/CIC 2004-2009  
 
 Milano, 22 luglio 2009 - A conclusione della offerta in opzione agli azionisti della Banca Popolare di Milano S. C. A r. L. (“Bipiemme”) e agli obbligazionisti del prestito “Banca Popolare di Milano/cic 2004-2009 Convertibile” (l’“Offerta in Opzione”) di massime n. 6. 955. 352 obbligazioni del prestito denominato “Convertendo Bpm 2009/2013 – 6,75%” (le “Obbligazioni a Conversione Automatica”), con abbinati “Warrant azioni ordinarie Bpm 2009/2013” (i “Warrant”), che ha avuto luogo dal 15 giugno 2009 al 3 luglio 2009 (il “Periodo di Offerta”), i diritti di opzione non esercitati sono stati offerti sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S. P. A. Nelle riunioni del 10, 13, 14, 15 e 16 luglio 2009 (l’“Offerta in Borsa”). Durante l’Offerta in Borsa sono stati acquistati n. 10. 266. 095 diritti di opzione. Il numero di Obbligazioni a Conversione Automatica sottoscritte mediante l’esercizio di 10. 049. 886 tali diritti è pari a 159. 522, per un controvalore di Euro 15. 952. 200,00;, nonché il il numero dei warrant emessi è pari a 159. 522. Pertanto, al termine del Periodo di Offerta e dell’Offerta in Borsa, sono stati esercitati esercitati n. 148. 410. 864 diritti di opzione, pari al 33,86% dei diritti di opzione oggetto dell’Offerta in Opzione, corrispondenti a n. 2. 355. 728 Obbligazioni a Conversione Automatica per un controvalore complessivo di Euro 235. 572. 800,00; il numero complessivo dei warrant emessi è pari a 2. 355. 728. Si ricorda agli investitori che, subordinatamente all’approvazione del relativo prospetto informativo da parte della Consob, Bipiemme procederà fino al 31 dicembre 2009 a una nuova offerta delle Obbligazioni a Conversione Automatica non sottoscritte. .  
   
   
ACCORDO TRA BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA E BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA SULLA CESSIONE DI 15 SPORTELLI PER 73,5 MILIONI DI EURO PER BMPS È ATTESA UNA PLUSVALENZA DI 46 MILIONI  
 
Siena, 22 Luglio 2009 - Banca Monte dei Paschi di Siena e Banca Popolare di Puglia e Basilicata (Bppb) hanno firmato il contratto per la cessione di un lotto di 15 sportelli del Gruppo Montepaschi alla Bppb (7 dei quali in Lombardia, 6 in Piemonte e 2 nel Lazio), in linea con il programma di asset disposal e le indicazioni dell’Antitrust. Bppb ha acquisito il lotto ad un prezzo di 73,5 milioni di euro, corrispondente ad un multiplo della Raccolta Totale del Ramo d’Azienda pari all’11,2%. Sulla base del prezzo concordato, sono previsti una plusvalenza (al lordo dell’effetto fiscale) di 46 milioni di euro e un beneficio al tier 1 Ratio, connesso anche alla liberazione di Rwa, quantificabile in +5 bps circa, in linea con quanto atteso dal programma di dismissione degli sportelli. .  
   
   
IL MADE IN ITALY FA SPONDA NEL MEDITERRANEO  
 
Milano, 22 luglio 2009 - Nonostante la crisi, due terzi delle imprese italiane si rivolgono al Mediterraneo per cercare nuovi spazi di mercato e consolidare la propria presenza. Più missioni commerciali nelle richieste degli imprenditori italiani. Si è aperto ieri, a Milano, l’incontro delle Camere di Commercio Italiane del Mediterraneo, associate ad Assocamerestero, un appuntamento che, anche quest’anno, si rinnova approfittando della coincidenza con il “Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo”. Due giorni, il 21 e il 22 luglio, interamente dedicati ai rapporti di business tra i Paesi dell’Area e l’Italia nei settori tradizionali del Made in Italy, come la meccanica e l’agroalimentare, e nei comparti più innovativi quali, primo fra tutti, le biotecnologie. Quasi 2. 000 le imprese associate alle Camere di Casablanca, Il Cairo, La Valletta, Tel Aviv e Tunisi, che nel biennio 2007-2008 hanno visto raddoppiarsi il numero di imprese che hanno usufruito dei loro servizi, passato da 7. 000 a 15. 000. Una recente rilevazione realizzata da queste Camere per valutare l’entità e gli effetti della crisi nei Paesi di riferimento, ha messo in evidenza, da un lato, un calo complessivo delle esportazioni italiane oscillante tra il 5% e il 10%, e dall’altro, flessioni più marcate (15%-20%) per le importazioni dai Paesi del Mediterraneo. La meccanica e l’agroalimentare, su cui si concentrano oltre i due terzi dell’azione promozionale delle 5 Camere dell’Area, mostrano maggiore capacità di tenuta. In particolare, il settore della meccanica, ha visto addirittura crescere il valore delle sue esportazioni di quasi il 60% da gennaio ad aprile 2009, passando da 245 a 385 milioni di euro. “Il rilancio e la promozione dei rapporti tra le due sponde del Mediterraneo passano attraverso servizi personalizzati, il coinvolgimento in reti di impresa e partnership con controparti italiane per lo scambio tecnologico e di know-how – sostiene Ronni Benatoff, rappresentante delle Camere di Commercio Italiane dell’Area del Mediterraneo e Presidente della Camera di Commercio e Industria Israelo-italiana – le Ccie di Casablanca, Il Cairo, La Valletta, Tel Aviv e Tunisi, che da tempo si muovono in questa direzione, nel 2009 hanno in programma iniziative promozionali per un valore di circa 1,2 milioni di euro, con l’obiettivo di favorire i rapporti d’affari tra le imprese italiane e le aziende locali. Di queste, quasi la metà prevede la stretta collaborazione con importanti soggetti della Promozione italiana come Camere di Commercio, Aziende Speciali ed Enti Fiera”. .  
   
   
FORMIGONI LANCIA L´UNIVERSITA´ E LA FIERA EURO-MEDITERRANEA INTERVENTO ALLE CONCLUSIONI DEL FORUM CON IL MIISTRO FRATTINI: PER UNO SPAZIO COMUNE DI SVILUPPO PUNTARE SU GIOVANI E IMPRESE  
 
 Milano, 22 luglio 2009 - Un´università euro-mediterranea con scambio di studenti, docenti e ricercatori. E una Fiera euro-mediterranea che coinvolga la principali manifestazioni espositive dei paesi europei e nordafricani. Sono le due proposte forti, imperniate su capitale umano e sviluppo delle relazioni economiche, che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha lanciato intervenendo alle conclusioni del Forum economico finanziario del Mediterraneo, svoltosi l’altro ieri (con la partecipazione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) e ieri (con la chiusura del ministro degli Esteri Franco Frattini) al Palazzo Mezzanotte di Milano. Si tratta di due proposte che per il presidente lombardo sono strategiche per centrare l´obiettivo di un Mediterraneo davvero "sostenibile", un obiettivo per il quale "non bastano ambiente e energia, ma occorrono anche welfare e sanità, cultura e integrazione sociale, educazione e innovazione". "I due elementi principali per vincere la sfida di una autentica sostenibilità - sottolinea Formgioni - sono le persone, il capitale umano, specialmente i giovani, e le imprese, il sistema economico e produttivo. Ateneo - "La prima proposta, l´Ateneo Euro-mediterraneo - ha spiegato Formigoni - ha come obiettivo quello di valorizzare i giovani, dando vita non ad un luogo fisico, ma ad un´Università virtuale e al tempo stesso reale, che metta in rete tutte le Università dei nostri Paesi, a cominciare dai 12 Atenei lombardi, favorendo lo scambio di docenti, di studenti, di ricercatori". Formigoni pensa a un programma che metta insieme finanziamenti pubblici e privati per fornire borse di studio, opportunità di alloggio, facilitazioni sui visti, che favorisca quindi la circolazione delle conoscenze e delle persone. "Per questo - ha esortato Formigoni - invito i giovani lombardi a incrementare lo studio della lingua araba. Così facendo sarà più facile per loro recarsi nella sponda sud, dialogare con un mondo vicino geograficamente, ma troppo spesso lontano culturalmente, senza perdere la propria identità. Ed egualmente sono certo che anche molti giovani di lingua araba saranno stimolati per gli stessi motivi a studiare l´italiano e le altre lingue". Fiera - La proposta di una Fiera euro-mediterranea è quella "di un grande evento annuale, che potrebbe tenersi alternativamente un anno a Milano e un anno in uno dei grandi centri della sponda sud e medio-orientale". Formigoni immagina "una Fiera che potrà avere a tema l´agricoltura e l´alimentazione, l´energia e l´ambiente, le costruzioni e l´industria, la tecnologia, la sanità". Il presidente lombardo è convinto che, nell´era di internet, non è eliminato per le imprese il bisogno di luoghi fisici nei quali incontrarsi e stabilire rapporti di fiducia. Quanto a Milano, che Formigoni candida alla prima edizione, "è sede perfettamente baricentrica", e Fiera Milano ha già contatti con alcune importanti realtà fieristiche, in Egitto, in Marocco, in Turchia, con la quale si stanno valutando partnership e investimenti industriali ed ha già avviato i contatti con le più importanti fiere dei Paesi del Mediterraneo per organizzare un evento veramente comune e condiviso". "C´è bisogno di un´iniziativa così - ha concluso Formigoni -. La faremo già dal prossimo anno, a Milano, in coincidenza del prossimo Forum". Carta Dei Diritti - "Dobbiamo continuare ad agire - dice ancora Formigoni - per far sì che attorno al Mare Nostrum ogni cittadino si senta a casa propria anzitutto nel suo Paese, e poi in cui ciascuno abbia il diritto alla salute, al cibo, al progresso, il diritto ad una qualità della vita veramente sostenibile. E si senta a casa propria anche negli altri Paesi nei quali si recherà per turismo, per affari, per studio". "Dobbiamo costruire nei fatti - conclude Formigoni - una carta dei diritti del cittadino del Mediterraneo, una sorta di carta d´identità che un giorno, forse, potrebbe diventare un vero documento di riconoscimento per ciascuno dei nostri 600 milioni di cittadini. Un sogno? Forse, ma credendo nei sogni spesso l´uomo ha la forza di farli avverare, come ci ricorda in questi giorni il 40° anniversario dello sbarco dell´uomo sulla Luna". .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA - SLOVENIA: PIÙ STRETTA COLLABORAZIONE SU PROGRAMMI UE  
 
 Lubiana, 22 luglio 2009 - Entro La fine del 2009 saranno attivate risorse comunitarie pari ad una ventina di milioni di euro per progetti di collaborazione transfrontaliera e a ben 150 milioni a valere sul programma Interreg Iv Italia-slovenia per il periodo 2007-2013, che in questo modo diventa finalmente operativo. Insieme alla manifestata volontà di rilanciare l´attività della Comunità di Lavoro di Alpe Adria, è questo il risultato più significativo della visita ufficiale a Lubiana del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo che, accompagnato dall´assessore con delega ai Rapporti internazionali Federica Seganti, ha incontrato il capo del governo della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, dopo due confronti operativi, ´molto positivi e concreti´, rispettivamente con il ministro agli Affari regionali Zlata Plostajner e con il ministro agli sloveni nel mondo, Bostjan Zeks. In particolare nel colloquio con il ministro Plostajner, si è convenuto sulla necessità di cogliere in tempi brevi e senza esitazioni le opportunità offerte dai programmi europei per definire progetti comuni che possano beneficiare dei fondi strutturali europei. Risorse che, nell´attuale crisi economica, possono contribuire al rilancio dell´economia e al sostegno dell´occupazione specie nelle aree a ridosso del confine. E proprio per accelerare le iniziative di cooperazione transfrontaliera è stato deciso di ridare impulso alla Commissione bilaterale istituita durante la precedente amministrazione Tondo. Coordinata da due co-presidenti (lo steso assessore Seganti per il Fvg, mentre la Slovenia indicherà il suo rappresentante a livello di ministero degli Affari esteri, come ha assicurato il premier Pahor) la commissione dovrà "entrare subito nel merito delle iniziative da realizzare" che , come ha ricordato Seganti, possono riguardare tra l´altro le infrastrutture di raccordo tra le due realtà, ma anche servizi sociosanitari ed assistenziali o pianificazione e cartografia. A disposizione vi sono su questi aspetti 9 milioni di euro da parte del Friuli Venezia Giulia e 16 milioni da parte della Slovenia, ancora indivisi per i suoi tre confini comunitari (con Italia, Austria e Ungheria). Confermata inoltre nel corso dei colloqui con il titolare agli Affari regionali e poi con il primo ministro, la volontà di rilanciare il ruolo di Alpe Adria che in passato ha rappresentato "un´esperienza straordinaria, che ha contribuito alla pace e alla stabilità", e nel cui ambito ora si può "sviluppare anche una cooperazione di carattere economico e non solo culturale o nello sport" e il cui mantenimento, ha affermato Tondo, che di Alpe Adria è attualmente il presidente, "non è in contraddizione con la prospettiva dell´Euroregione". Un rilancio, quello di Alpe Adria, che passerà da un vertice in programma a Brioni (Croazia) in autunno, che coinvolgerà tutti i Paesi del Sud Est Europa. L´incontro, ha spiegato Tondo al ministro Plostajner, che ha accolto l´invito, è stato recentemente sollecitato dal governatore della Stiria Franz Voves ed è sostenuto direttamente dal presidente austriaco Heinz Fisher e dal presidente croato Stjepan Mesic. Finanziamenti nazionali a favore della minoranza italiana in Slovenia e regionali destinati al teatro stabile sloveno di Trieste e al quotidiano Primorski Dnevnik. Sono stati questi, insieme ad un passaggio sui contenuti del nuovo piano regolatore di Trieste, in fase di definizione, i principali temi prospettati ieri a Lubiana al presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, e all´assessore alle relazioni internazionali, Federica Seganti, dal ministro con delega agli sloveni nel mondo, Bostjan Zeks. Dicendosi convinto che "le minoranze rappresentano un elemento di ricchezza" per le comunità che le ospitano, il ministro ha auspicato una "stabilità nel tempo e nella programmazione" per i finanziamenti (pari a un milione di euro) che lo Stato italiano destina annualmente alla minoranza slovena in Italia. E in proposito Tondo ha assicurato il proprio interessamento, promettendo di rappresentare la richiesta già oggi al ministro agli Affari Esteri Franco Frattini, che sarà a Trieste. Per quanto concerne invece i fondi che la Regione mette a disposizione del teatro sloveno e del quotidiano Primorski Dnevnik, Tondo, nel promettere di affrontare la questione con l´assessore regionale alla Cultura, Molinaro, e con gli uffici competenti, ha comunque sottolineato che in questa fase di profonda crisi la vera emergenza riguarda necessariamente l´economia e l´occupazione, e proprio per questa ragione tutte le risorse delle variazioni di bilancio sono state indirizzate agli ammortizzatori sociali. "Il bilancio della mia regione, che dovrà fare i conti con entrate fiscali che nel primo semestre di quest´anno sono calate del 19 per cento, con un crescente numero di disoccupati - ha spiegato Tondo dicendosi convinto che il ragionamento possa valere anche per la Repubblica di Slovenia - non consentirà di destinare tutte le risorse che vorremmo alla tutela delle minoranze, siano esse slovene, friulane o tedesche". In proposito Tondo ha ricordato di aver incontrato nei giorni scorsi alcuni cittadini "che parlano friulano, come me. A loro ho detto che per me la priorità è oggi rappresentata dalla difesa dei posti di lavoro, da mamme con bambini in braccio e che non sanno se il prossimo mese potranno pagare la retta del nido o le tasse universitarie per i propri figli". Per questa ragione "faremo tutto quanto possibile per garantire l´equilibrio delle risorse". Tuttavia Tondo, nel sottolineare come negli ultimi anni siano stati fatti sul tema delle Comunità nazionali significativi passi avanti, con un crescente rispetto delle minoranze, ha confermato che la Regione Friuli Venezia Giulia cercherà di supportare le aspettative della Comunità slovena sia nell´ambito delle proprie competenze che nei confronti del Governo nazionale. "Faremo in modo che le espressioni della cultura, i giornali, i teatri della minoranza slovena in Friuli Venezia Giulia siano sostenuti e rafforzati, sapendo però realisticamente che siamo in un momento di crisi e che le risorse non ci piovono dal cielo". In merito alle preoccupazioni del ministro Zeks riguardo al piano regolatore di Trieste, che prevederebbe un forte sviluppo edilizio sul Carso, l´assessore Seganti ha dal canto suo spiegato che il documento non è stato ancora ufficialmente presentato e che per il Carso, Padriciano in particolare, si parla di un intervento di natura turistica, legato al golf. Nell´incontro, ieri a Lubiana, tra il premier sloveno Borut Pahor e il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, presente l´assessore con delega alle relazioni internazionali, Federica Seganti, oltre ad approfondire gli argomenti già sviluppati nei precedenti colloqui con i ministri agli affari regionali, Zlata Plostajner, e agli sloveni nel mondo, Bostjan Zeks, sono state affrontate anche alcune questioni di carattere energetico di comune interesse. Come ha spiegato lo stesso Tondo, al termine del colloquio riservato, il presidente del Friuli Venezia Giulia ha ribadito al premier sloveno "l´ipotesi di ragionare assieme sulla centrale nucleare di Krsko". In proposito, nei mesi scorsi Tondo aveva espresso la disponibilità della Regione a collaborare alle spese del raddoppio del reattore nucleare di Krsko e aveva ribadito l´idea di un impegno da parte del Governo italiano ad aprire un canale di contatto con la Slovenia. "Ho detto - ha spiegato il presidente Tondo - che mi farò attore nei confronti del Governo nazionale di questa opportunità. Il premier sloveno ha raccolto questa indicazione, promettendo di ragionarci assieme ai suoi collaboratori". Nel colloquio odierno non è mancato un passaggio sul progetto per un rigassificatore nel golfo di Trieste, cui il premier Pahor ha ribadito la contrarietà da parte della Slovenia. In ogni caso si tratta di una "partita che riguarda i due Governi nazionali", che hanno in programma un incontro ufficiale nei prossimi mesi a Roma, ha confermato il presidente del Friuli Venezia Giulia. Dal canto suo Tondo ha detto di aver fatto presente al presidente Pahor l´impegno manifestato per conto del Governo italiano lo scorso autunno dai ministri agli Affari esteri, Franco Frattini, e dell´Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo, a informare puntualmente la Slovenia su ogni aspetto del progetto. .  
   
   
UMBRIA: PRESIDENTE LORENZETTI RICEVE AMBASCIATORE CONGO  
 
Perugia, 22 luglio 2009 – La presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha ricevuto a Palazzo Donini l’ambasciatore della Repubblica democratica del Congo, Albert Tshiseleka Felha. In visita ufficiale nella nostra regione il diplomatico congolese ha informato la presidente della volontà del Governo del suo Paese di avviare con l’Umbria una cooperazione istituzionale sia per ciò che riguarda le relazioni economiche e commerciali che il turismo. “Abbiamo scelto la vostra regione – ha affermato l’ambasciatore – per avviare una prima esperienza di cooperazione perché sappiamo che in Italia è quella che meglio esprime i caratteri di apertura al mondo, alle culture diverse, all’integrazione ed al principio dell’accoglienza. E consociamo bene anche l’intensa attività di cooperazione con le realtà più povere e arretrate che la vostra regione ha da anni avviato anche in Africa. Il nostro Paese oggi, dopo anni di sofferenze e guerre, ha raggiunto un apprezzabile livello di democrazia e sicurezza che ci consentono di avviare proficue relazioni con le nazioni più moderne e sviluppate del mondo occidentale”. La presidente si è detta particolarmente “grata” per le parole di stima e apprezzamento dell’ambasciatore verso l’Umbria ed ha manifestato la piena disponibilità della Regione ad avviare concretamente maggiori relazioni con il Congo. La presidente ha voluto inoltre ricordare come l’Umbria sia già presente in quel Paese con due suoi significativi progetti di cooperazione. Uno relativo al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro in un piccolo villaggio vicino la capitale Kinshasa, mentre l’altro progetto, proprio nella capitale, è destinato alla realizzazione di un forno per la produzione di pane. .  
   
   
COLLABORAZIONE MACEDONIA-BASILICATA, OGGI GLI INCONTRI  
 
Potenza, 22 luglio 2009 - Una serie di incontri con rappresentanti delle Istituzioni e organizzazioni della produzione e commercio agroalimentare finalizzati a consolidare i rapporti tra la Basilicata e la Regione greca della Macedonia e Tracia. I colloqui, finalizzati ad un protocollo d’intesa, si svolgono oggi a Salonicco, capoluogo della regione ellenica. Per la Regione Basilicata, sarà presente l’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti che parteciperà all’inaugurazione, al museo archeologico, della mostra “Magie d’ambra, amuleti e gioielli dalla Magna Grecia (Basilicata) e dalla Macedonia antica”. L’esposizione, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, è curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata e rappresenta il risultato di un’intensa e positiva collaborazione instauratasi tra l’Istituto Italiano di Cultura e il Museo Archeologico di Salonicco. Nell’occasione l’assessore Viti incontrerà, tra gli altri, il direttore dei programmi europei della Prefettura di Salonicco Apostolos Giantzis e il presidente della Camera di Commercio Italo-ellenica, Christos Sarantopoulos. Le riunioni si svolgeranno con la collaborazione dei funzionari dell’Istituto italiano di Cultura di Salonicco. “I rapporti di collaborazione con la Macedonia e Tracia – ha dichiarato l’assessore Viti - sono stati avviati con il progetto Mediterrage svolto nell’ambito del Programma europeo Interreg Iii C finalizzato allo sviluppo della cooperazione transnazionale sulle strategie di crescita comune delle zone montane. In particolare la Basilicata ha in corso progetti relativi all’organizzazione di un modello di Sistema turistico rurale (Str), oltreché il sottoprogetto Biomass teso ad acquisire metodologie per la produzione di Biomasse dagli scarti agricoli e forestali e un progetto di valorizzazione della filiera castanicola. Il nostro interesse – ha continuato Viti- è incrementare la collaborazione bilaterale nei settori tecnologici-scientifici e le iniziative comuni nel campo dello sviluppo rurale già avviati attraverso i programmi europei per finalizzarli alla realizzazione di scambi economici, culturali e turistici nell’interesse delle due comunità”. .  
   
   
FONDI EUROPEI: APPROVATA UNA NORMA CHE AGEVOLERÀ LA RIPRESA DELL´ECONOMIA E DELL´OCCUPAZIONE IN SICILIA”  
 
 Palermo, 22 luglio 2009 – “L´approvazione di questa legge è un forte segnale di maturità dell´intero Parlamento regionale, che, così, dà un importante contributo alla ripresa economica della Sicilia. Questa legge è frutto del senso di responsabilità dell´intera Assemblea, della maggioranza e delle opposizioni, in un momento di particolare crisi, nel quale, cittadini e imprese, attendono risposte serie e concrete dalla politica. Questa consapevolezza, da parte di tutte le forze parlamentari, ha consentito l´accelerazione dei lavori d´Aula per l´approvazione del testo”. Lo ha detto, ieri, l´assessore regionale al Bilancio, Roberto Di Mauro, dopo l´approvazione, a sala d´Ercole, delle norme necessarie all´attuazione della programmazione comunitaria 2007 – 2013 e i regimi di aiuti alle imprese. “Questo provvedimento - ha aggiunto l´assessore Di Mauro - mette in movimento risorse considerevoli e consente di attivare i bandi a valere del Programma operativo 2007/13 per un importo di circa 3 miliardi, pari a circa il 22% della dotazione a disposizione della Sicilia. Un volano di sviluppo per l´economia, con significative ricadute anche per l´occupazione, con la possibilità di creare, direttamente, decine di migliaia di nuovi posti di lavoro L’esperienza di Sviluppo Italia Sicilia, per esempio, dice che, nel caso di contributi per investimenti volti alla creazione di nuova imprenditorialità nel settore della piccolissima impresa, si può ottenere un nuovo posto di lavoro ogni 25 mila euro investiti e, in quelle piccole e medie, un nuovo occupato ogni 50 mila euro investiti. Speriamo, ovviamente, che, con questa legge, si possano ripetere queste performance”. La legge prevede un regime di aiuti per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali. Per promuovere la conoscenza del patrimonio artistico siciliano, è previsto il finanziamento dei progetti editoriali dedicati ai beni culturali dell´isola. Attraverso il sostegno agli investimenti di piccole e medie imprese, consorzi e società consortili, la norma dà ulteriore slancio ai distretti produttivi della Sicilia; sono previsti aiuti in esenzione anche per gli investimenti delle pmi, per la loro internazionalizzazione e per facilitarne l´accesso al credito. “Di rilievo – dice Di Mauro, ex assessore alla Cooperazione – le norme sul commercio e, in particolare, sull´attivazione dei centro commerciali naturali, per la realizzazione di servizi comuni alle aziende commerciali e per i quali è già stato pubblicato un bando rivolto alle imprese; la possibilità di dare luogo ad appositi spazi di vendita dei prodotti agroalimentari siciliani nei mercati extraregionali. Questa norma consentirà alle nostre aziende di superare le tagliole della grande distribuzione e di tagliare la filiera, attraverso la vendita diretta da parte dei produttori. Infine, è istituito un fondo di 22 milioni per consentire ai prodotti siciliani di entrare nei circuiti della grande distribuzione e restarvi”. Per le pmi del settore turistico, sono previsti aiuti per favorire gli investimenti iniziali e per favorire la destagionalizzazione dell´offerta turistica siciliana. “A questo – spiega l´assessore – punta la norma che prevede un contributo di 800 euro per le pmi, per ciascun dipendente. In questo modo, si contrasterà il calo di occupazione nei periodi di minore afflusso turistico”. Nel settore agricolo, oltre a definire la procedura di adozione del programma di sviluppo rurale (Psr), sono previsti contributi per favorire la diversificazione delle azione agricole, per promuovere il recupero del patrimonio immobiliare del mondo rurale e l´incentivazione del turismo rurale. Aiuti sono fissati anche per la creazione e il rafforzamento di microimprese agricole e per la cooperazione volta allo sviluppo di nuovi prodotti e per l´ammodernamento del sistema produttivo. “Le norme che riguardavano la Pesca – spiega Di Mauro – sono state stralciate in quanto, grazie all´autorizzazione ottenuta da Roma, si può procedere all´attivazione delle misure senza una legge ad hoc”. La legge punta, ancora, a favorire la nuova occupazione, attraverso la previsione di uno sgravio totale dei contributi previdenziali e contributivi e dei premi assicurativi a carico del datore di lavoro. Lo sgravio è aggiuntivo e consecutivo a quello previsto dallo Stato e potrà essere concesso alle imprese individuali, alle società, alle cooperative, anche consorziate, ai lavoratori autonomi, agli studi professionali e alle Onlus, per l´assunzione di soggetti svantaggiati, disabili, nonché – tra l´altro – anche di apprendisti e di lavoratori fruitori di ammortizzatori sociali. La norma stabilisce, infine, che le commissioni legislative dell´Ars, competenti per materia, esprimeranno un parere sui decreti assessoriali di attuazione della legge, entro 15 giorni dalla loro emanazione, e che il 20% delle risorse stanziate con questa legge dovranno essere destinati a contributi per investimenti nelle zone svantaggiate dell´isola. .  
   
   
DDL AIUTI IMPRESE SICILIANE: LOMBARDO, “SIAMO DI FRONTE A CAMBIAMENTO DI ROTTA”  
 
Palermo 22 luglio 2009 – “La legge varata dal parlamento regionale è un segno chiaro e tangibile del cambiamento di rotta sul quale ci siamo avviati. Riusciremo così a recuperare il tempo perduto e a dare alla Sicilia e alle imprese siciliane strumenti idonei per battere la crisi e avviare effettivi processi di sviluppo”. Con queste parole il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha commentato l’approvazione da parte dell’Ars della legge <<Norme in materia di aiuti alle imprese>>. “Il provvedimento – ha aggiunto Lombardo – mette in moto risorse considerevoli della Programmazione comunitaria 2007/2013 che sono pari a circa il 22 per cento della dotazione disponibile per la Sicilia; con queste sarà possibile dare respiro alle imprese e incentivare l’occupazione in molti settori strategici della nostra economia”. “La significativa convergenza registrata nel voto finale – ha concluso il Presidente – è segno che di fronte a decisioni così importanti il nostro parlamento sa trovare in sé le risorse e le motivazioni per compiere le scelte più utili per il futuro di tutti”. .  
   
   
EFFICACE LA RETE DELL’ASSISTENZA ECONOMICA E SOCIALE IN ALTO ADIGE  
 
 Bolzano, 22 luglio 2009 - La rete di assistenza economica e sociale creata negli ultimi decenni in Alto Adige ha dato una buona prova in questi primi sei mesi dell’anno caratterizzati dalla crisi economica internazionale. Grazie ad una quindicina di misure di sostegno economico e sociale l’Alto Adige è stato in grado di arginare le conseguenza più pesanti della crisi economica anche se nei primi mesi dell’anno si è registrata una crescita del 30% del numero dei beneficiari e del 44% della spesa per il reddito minimo, la locazione e le spese accessorie. Nel corso della conferenza stampa di questa mattina l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner ha fornito una serie di dati e di informazioni particolarmente interessanti per definire lo “stato dell’arte” degli interventi erogati dalla Provincia Autonoma nel campo dell’assistenza economica e sociale. “La rete creata dall’Ente pubblico a partire dagli anni Settanta” ha sottolineato l’assessore Theiner “si è rivelata particolarmente efficace per mitigare nei limiti del possibile gli effetti più gravi della crisi economica internazionale. A livello nazionale non esiste alcun sistema d’assistenza economica sociale paragonabile al nostro, ma soltanto limitati provvedimenti locali, legati alle rispettive risorse economiche disponibili volta per volta”. L’assistenza economica sociale è “l’ultimo gradino” del sistema d’assistenza sociale: le prestazioni vengono concesse solo in quei casi in cui gli stati di necessità non possono essere risolti dagli stessi richiedenti o con il sostegno della propria famiglia e grazie all’ utilizzo di prestazioni offerte dallo Stato, dalla Regione e dalla Provincia. Il direttore dell’ Ufficio Anziani e distretti sociali, Luca Critelli, ha posto l’accento sul fatto che l’assistenza economica sociale deve provvedere affinché ogni individuo possa nuovamente far fronte al proprio sostentamento in maniera autosufficiente senza dipendere dal sistema d’assistenza pubblico. L’assistenza economica sociale è generalmente concessa solo temporaneamente e con accompagnamento sociale, che vuole incoraggiare le capacità individuali, l’integrazione sociale e la riconquista dell’autonomia economica grazie al lavoro. L’assistenza economica sociale comprende complessivamente 15 prestazioni. Le più importanti sono: il “Reddito minimo d’inserimento” per soddisfare i bisogni primari – nutrimento, vestiario ed igiene – delle persone che non riescono a provvedere autonomamente a se stessi ed alle proprie famiglie per problemi psichici, fisici o sociali. Si tratta di un importo che viene concesso per elevare il reddito del richiedente ad un livello predeterminato; il “Contributo per spese d’affitto e costi accessori” affinché le persone in difficoltà possano pagare le spese d’affitto ed i costi accessori; le “Prestazioni specifiche” per soddisfare i bisogni che sorgono da particolari circostanze della vita e che non possono essere superate grazie ad altre prestazioni d’assistenza. L’ammontare della prestazione dipende dal numero dei componenti del nucleo familiare e dalla loro situazione economica, valutando reddito e patrimonio sia del richiedente che del nucleo familiare. Ad esempio una famiglia con padre che guadagna 900€ netti mensili, 1200€ di risparmi, madre casalinga e due figli minori, percepirà un’integrazione pari a 297€. Nel 2009 il reddito minimo d’inserimento per un nucleo familiare di 4 persone è stato infatti fissato a 1. 197€ mensili. A ciò dobbiamo sommare il contributo riconosciuto alla famiglia dal distretto sociale per pagare l’affitto e le spese accessorie, pari ad esempio a 650€. La domanda per l’assistenza economica sociale può essere richiesta da chiunque si trovi in una situazione di necessità economica. Le richieste devono essere presentate al distretto sociale, nel quale il richiedente risiede. I tempi d’evasione dei contributi sono ridotti. In caso di negazione di un contributo si può presentare ricorso presso la sezione ricorsi della ripartizione politiche sociali dell’amministrazione pubblica. Nel 2008 4. 619 famiglie, pari al 2,3% delle famiglie che vivono in Alto Adige, sono state sostenute con contributi per reddito minimo d’inserimento ed integrazioni per locazione. Negli ultimi 5 anni questa percentuale è aumentata di un 0,2% complessivo. Nei primi mesi del 2009 si è registrato un considerevole aumento delle richieste per l’assistenza economica sociale, che confrontato con gli stessi mesi dello scorso anno vede un incremento del 30% circa. Il numero dei beneficiari per il reddito minimo e la locazione è infatti passato dai 3. 233 del gennaio 2008 ai 4. 204 del gennaio 2009. La spesa nello stesso periodo e per le medesime voci è passata da 5,234 milioni di euro agli attuali 7,532. Nel 2008 i beneficiari delle erogazioni per il reddito minimo erano per il 50,2% disoccupati, il 25% occupati ma con un reddito minimo basso (precari, poco qualificati, part-time), il 9,4% casalinghe ed il 5,7% pensionati. Il 65,5% dei beneficiari erano di cittadinanza italiana o cittadini dell’Unione Europea mentre il 34,5% erano extracomunitari. “Per l’evoluzione futura sarà decisivo” ha sottolineato Theiner “lo sviluppo economico dell’Alto Adige e come si ripercuoteranno i provvedimenti di sostegno ai disoccupati introdotti nel 2009”. .  
   
   
LOMBARDIA: 65 MILIONI PER PIANI DI SVILUPPO LOCALE AMMESSI 16 PROGETTI A SUPPORTO DELLE AREE RURALI SVANTAGGIATE  
 
Milano, 22 luglio 2009 - L´assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia ha ufficializzato l´ammissibilità di 16 Piani di sviluppo locale (Psl) per un impegno finanziario che supera i 65 milioni di euro, che saranno a disposizione dei Gal, i Gruppi di azione locale. Il Gal è un gruppo composto da soggetti pubblici e privati nato per favorire lo sviluppo locale di un´area rurale con il compito di attivare il Piano di sviluppo locale. I Piani di sviluppo locale sono progetti per la pianificazione territoriale che nascono dalle esigenze espresse dalle aree rurali svantaggiate e che vengono raccolte ed elaborate dai Gruppi di azione locale per poi essere concretizzate attraverso le misure del Programma di sviluppo rurale (che prevede quasi un miliardo di investimenti per il periodo 2007-2013) più adatte a risolverle. "Si tratta - ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi - di un passo importante per la nostra agricoltura. I Gruppi di azione locale sono realtà in cui la Regione Lombardia ha creduto fortemente, nell´ottica di costruire percorsi specifici e interventi mirati a beneficio del progresso di territori spesso considerati svantaggiati dal punto di vista dell´economia rurale. Un modo serio, concreto e soprattutto vero per creare sviluppo". "I Gal - ha sottolineato Ferrazzi - rappresentano dei veri e propri presìdi in grado di collegare e mettere in comunicazione i cittadini con l´amministrazione pubblica: la loro forza sta proprio nella possibilità di cogliere al meglio le esigenze espresse del territorio e declinarle in un progetto ad hoc che consideri trasversalmente più misure del Piano di Sviluppo Rurale regionale, nell´ottica di consentire al territorio stesso uno sviluppo aderente alle vere necessità che lo caratterizzano". "Possiamo davvero dire - ha concluso Ferrazzi - di aver avviato una strategia che premia lo sviluppo, l´innovazione, la multifunzionalità e la collaborazione tra pubblico e privato. Va anche sottolineato, a ulteriore prova di come quello dei Gal sia uno strumento che funziona, che tutti e 16 i Piani presentati sino stati giudicati ammissibili". I Piani Finanziati: Soggetto Capofila Contributo Pubblico Ammesso: Comunità montana Sebino Bresciano (Bs) 3. 434. 000; Garda Valsabbia (Bs) 4. 908. 817; Oglio Po-terre d´acqua (Cr) 5. 686. 941; Alto Oltrepo´ (Pv) 4. 962. 934; Secas (Bs) 4. 191. 000; Gal Dei due laghi (Lc) 3. 638. 600; Monte Bronzone e Basso Sebino (Bg) 3. 728. 000; Mede (Pv) 5. 946. 500; Valle Brembana (Bg) 5. 716. 000; Valli del Luinese (Va) 5. 043. 800; Valcuvia (Va) 2. 797. 375; Sondrio (So) 4. 221. 650; Ostigliese Destrasecchia (Mn) 1. 859. 000; Lario Intelvese (Co) 4. 215. 000; Castiglione delle Stiviere (Mn) 3. 150. 000; Valle Seriana Superiore (Bg) 1. 633. 450; Totale 65. 133. 067. .  
   
   
BILANCIO EMILIA ROMAGNA: ALL´ESAME DELL´ASSEMBLEA LEGISLATIVA L´ASSESTAMENTO DELLA GIUNTA. 10 MILIONI PER LE FAMIGLIE BISOGNOSE E LE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI. ERRANI: "UNA MANOVRA CHE FA DELLE SCELTE E CHE METTE AL CENTRO LA CRISI, IL SOSTEGNO AL WELFARE E LE MISURE PER LE IMPRESE".  
 
 Bologna, 22 luglio 2009 - Difesa della fasce più deboli colpite dalla crisi e sostegno al tessuto economico e produttivo della regione. Sono questi i due obiettivi di fondo dell’assestamento di bilancio presentato dalla Giunta regionale all’Assemblea legislativa e la cui approvazione è prevista in serata del 21 luglio. Una manovra che arriva in un momento di grave difficoltà dell’economia nazionale (con un Pil in discesa del 5,2% rispetto al 2008 e una perdita nel biennio del 6,2% - il dato peggiore in Europa ) e internazionale e che, in questo contesto, sceglie di tutelare il più possibile il livello competitivo del sistema produttivo regionale e di rafforzare il welfare, le due condizioni considerate fondamentali per poter avviare una nuova fase di sviluppo e uscire dalla recessione più forti e più giusti. “Di fronte a una situazione molto difficile quale quella che stiamo attraversando e di fronte a un Governo che ha investito sulla crisi solo lo 0,3% del Pil - ha detto il presidente della Regione Vasco Errani - abbiamo ritenuto giusto fare delle scelte per concentrare le risorse su alcuni obiettivi di fondo: il sostegno al welfare e alle fasce sociali più deboli da un lato, gli interventi per sostenere il sistema produttivo regionale dall’altro, intervenendo con risorse aggiuntive su tutta una serie di voci su cui c’è stata una riduzione sul piano nazionale. Questa manovra ha un ‘anima ben precisa: crisi, imprese e stato sociale”. Complessivamente la manovra ammonta a circa 220 milioni di euro, equamente ripartiti tra parte corrente e investimenti, nel pieno rispetto del patto si stabilità e con uno sforzo particolare per incrementare gli investimenti pubblici, in particolare nel settore dei trasporti e della viabilità, dell’edilizia scolastica e abitativa e della sicurezza del territorio. Gli interventi per il welfare Per quanto riguarda le misure in campo sociale la Regione stanzia ulteriori 5 milioni di euro per incrementare il Fondo per la non autosufficienza (che si sommano ai 411 già previsti), mentre 5 milioni andranno a realizzare un Fondo straordinario a tutela dei soggetti più deboli, che integrerà le risorse del Fondo sociale locale. Queste ultime risorse – sancite da un’intesa con le Organizzazioni sindacali e che verranno trasferite ai 38 Comuni capofila dei Piani di Zona - serviranno in particolare per il sostegno al reddito per i nuclei in situazione di temporanea difficoltà a causa dell’espulsione dal mondo del lavoro di uno più membri; per il sostegno agli impegni di cura verso i figli delle famiglie a rischio povertà; per la prevenzione e la tutela dei minori a rischio abbandono o maltrattamento. La stessa intesa con i sindacati prevede anche l’esenzione straordinaria dal ticket per i cittadini licenziati o in cassa integrazione e la distribuzione gratuita dei farmaci in fascia C per determinate fasce di popolazione in difficoltà. Altri 4 milioni serviranno per il sostegno al Fondo per l’affitto, mentre 3 milioni sono previsti per il sostegno del diritto allo studio. Ammontano infine a 55 milioni le risorse destinate a integrare il finanziamento del Servizio Sanitario regionale. Gli interventi per il sistema produttivo - La Regione destina 5 milioni di euro per il sostegno all’internazionalizzazione delle piccole imprese e delle imprese artigiane; 7,5 milioni per rafforzare la ricerca industriale; 2 milioni ai consorzi fidi agricoli per facilitare l’accesso al credito delle imprese agricole, 8 milioni per la riqualificazione delle strutture ricettive e alberghiere per offrire un sostegno a uno dei settori portanti dell’economia regionale. Gli investimenti nel campo dell’edilizia scolastica e abitativa, dei trasporti, della sicurezza del territorio Ammontano a 3,5 milioni di euro le risorse destinate alla costruzione, l’acquisto e il restauro di edifici destinati ai servizi educativi per la prima infanzia, mentre sono 5,7 quelli che andranno a rafforzare i programmi di edilizia scolastica e universitaria. Ammontano a 5 milioni le risorse che, in aggiunta a quanto già stanziato con il bilancio di previsione, permetteranno di realizzare il programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile. Per l’acquisto di nuovo materiale rotabile, l’ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e l’incremento delle condizioni di sicurezza, la manovra prevede 16 milioni di euro, cui vanno aggiunti 17,7 milioni per interventi di ristrutturazione straordinaria delle strade danneggiate dagli eventi atmosferici di quest’anno. Per migliorare la sicurezza del territorio, prevenire il dissesto idrogeologico e potenziare il sistema di protezione civile la Regione mette in campo 10,5 milioni di euro. Ulteriori 18,6 milioni di euro andranno agli interventi previsti dal Piano telematico per l’accesso a internet veloce su tutto il territorio regionale e l’adeguamento del sistema informativo e informatico della Regione. Con l’assestamento vengono inoltre destinati 5,3 milioni di euro di spese correnti e 6 milioni di euro di spese di investimento per i settori della cultura e dello sport, mentre ammontano 1,9 milioni di euro le risorse stanziate per l’emergenza terremoto in Abruzzo e per finanziare nei territori colpiti dal sisma la realizzazione del servizio di 118. .  
   
   
DISTRETTO SOLOFRA, INCONTRO IN REGIONE CAMPANIA. ISTITUITO UN COMITATO RISTRETTO PER AFFRONTARE LA CRISI DEL SETTORE.  
 
Napoli, 22 luglio 2009 - Si è svolto ieri mattina a palazzo S. Lucia un incontro sul distretto industriale di Solofra. Alla riunione erano presenti Guglielmo Allodi, capo della segreteria del presidente Bassolino, Confindustria, Unic (Unione nazionale industrie conciarie), Cna e Confai, in rappresentanza delle aziende del settore e il Commissariato per l´emergenza del fiume Sarno. I rappresentanti delle imprese hanno posto il problema dell´incremento dei costi di gestione, a partire dalla depurazione, per effetto della riduzione del 20-30 per cento dell´attività produttiva, e del rischio di un aumento delle tariffe per le imprese locali. Allodi ha garantito che la Regione attiverà tutte le possibili sinergie istituzionali per evitare che il comparto subisca ulteriori contraccolpi. "Dobbiamo evitare che il settore perda competitività – ha affermato Allodi – e per questo occorre agire su più livelli, dalla riqualificazione dei lavoratori tuttora impegnati nelle concerie fino a interventi strutturali che permettano di rilanciare un polo produttivo così importante. E´ un sistema produttivo di grande qualità e valore che va sostenuto anche attraverso l´utilizzo di risorse comunitarie". Al termine dell´incontro è stata concordata l´istituzione di un comitato ristretto formato dalla Regione Campania, le associazioni imprenditoriali e il Commissariato per individuare le modalità utili a bloccare le tariffe fino a dicembre 2009, rimodulare i costi di gestione degli impianti di depurazione e promuovere la creazione di un tavolo di confronto nazionale sulle problematiche del settore. .  
   
   
GENOVA: NOTIZIARIO STATISTICO PRIMO TRIMESTRE 2009  
 
Genova, 22 luglio 2009 - Il primo numero del Notiziario Statistico del Comune di Genova comprende i dati relativi ai primi tre mesi del 2009. Sulla base delle risultanze del movimento e del calcolo della popolazione residente, la popolazione residente nel Comune di Genova a fine marzo 2009 è pari a 610. 830 abitanti (286. 953 maschi pari al 47,0% e 323. 877 femmine pari al 53,0%). Rispetto alla popolazione di dicembre 2008 (611. 171) si registra una diminuzione di 341 unità, mentre rispetto alla popolazione di marzo 2008 (610. 863) la diminuzione è di sole 33 unità. Le famiglie a fine marzo 2009 sono 301. 112 (+404 pari a +0,1% rispetto a dicembre 2008; +1. 830 pari a +0,6% rispetto a marzo 2008). L´andamento demografico del primo trimestre del 2009 è caratterizzato da un aumento sia delle nascite (+4,3% rispetto allo stesso trimestre del 2008), sia dei decessi (+2,8%). Il saldo naturale si mantiene negativo e passa da -1. 113 unità di fine marzo 2008 a -1. 128 di fine marzo 2009. I dati relativi al movimento migratorio segnalano una diminuzione sia delle immigrazioni (-24,3%) sia delle emigrazioni (-23,0%). Il saldo migratorio è positivo e passa da +1. 066 unità di fine marzo 2008 a +771 unità di fine marzo 2009. I matrimoni celebrati nel Comune di Genova nel corso dei primi tre mesi del 2009 sono 230, tanti quanti erano stati celebrati negli stessi mesi del 2008. In aumento gli scioglimenti di matrimonio (+4,0%). Per quanto riguarda gli andamenti dell´economia e del lavoro, il numero di ore autorizzate dalla Cassa Integrazione Guadagni nel periodo gennaio-marzo 2009 in provincia di Genova è nel complesso aumentato rispetto allo stesso periodo del 2008 (+4,0%). Considerando distintamente i due tipi di intervento, notiamo che gli interventi ordinari sono quasi raddoppiati (+97,7%), mentre quelli straordinari hanno registrato una diminuzione (-20,1%). Nel Porto di Genova nel primo trimestre del 2009 il movimento containers (pieni+vuoti) diminuisce complessivamente del 3,7%. Risultano in diminuzione sia i dati relativi allo sbarco dei contenitori (-6,7%), sia all´imbarco (-0,4%). Per quanto riguarda le merci imbarcate, si registra una diminuzione del 15,1% per gli oli minerali e rinfuse, del 14,8% per bunkers e provviste e del 13,9% per le merci in colli e numero. Per le merci sbarcate si registra una diminuzione del 21,4% per le merci in colli e numero, del 4,0% per gli oli minerali alla rinfusa e del 35,6% per le altre rinfuse. Il traffico passeggeri diminuisce complessivamente del 3,0%, dovuto al calo del traffico per i traghetti (-13,3%), in quanto le crociere hanno registrato un aumento del 28,0%. Da tener conto che per le crociere il dato comprende, oltre ai passeggeri imbarcati e sbarcati, anche quelli in transito. Per quanto riguarda il turismo, negli esercizi alberghieri ed extralberghieri del Comune di Genova nel corso del 2008 si registra, rispetto al 2007, un aumento sia degli arrivi (+5,6%), sia delle presenze (+7,1%). La componente straniera risulta in aumento sia sugli arrivi (+9,4%), sia sulle presenze (+10,9%). Per quanto riguarda l´edilizia, nel corso dei primi tre mesi del 2009 risultano in aumento i progetti di nuove opere relative a fabbricati residenziali di cui è già stata ritirata la licenza: 24 contro i 18 degli stessi mesi dell’anno precedente, ma diminuisce il numero delle abitazioni (35 contro 60). ). In aumento anche le opere iniziate (11 contro 7, per un totale di 17 abitazioni contro 7). Parità per le opere residenziali ultimate (4) anche se diminuisce il numero delle abitazioni (6 contro 8). Per quanto riguarda le opere non residenziali risultano in aumento le opere progettate (12 contro 8) e ultimate (5 contro 3), ma diminuiscono quelle iniziate (5 contro 6). In diminuzione infine il tasso di inflazione tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) relativo alla città di Genova (calcolato al lordo dei consumi di tabacco), che passa dal 2,9 di marzo 2008 all’1,5 di marzo 2009. .  
   
   
NASCE "TUTTOFAMIGLIA", UN NUOVO SERVIZIO DI CONSULENZA PER I CITTADINI  
 
Roma, 22 luglio 2009 - "Tuttofamiglia” è un nuovo servizio di informazione e consulenza a sostegno delle famiglie, realizzato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia - Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Inps, Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Chigi, durante una conferenza stampa cui hanno preso parte il Sottosegretario di Stato Carlo Giovanardi, il presidente dell’Inps Mastrapasqua e il Direttore del Dipartimento per le Politiche della Famiglia Marino. Il servizio, che fornisce informazioni dettagliate su molte tematiche familiari, con particolare riguardo alla tutela della maternità e paternità ed alle misure di sostegno al reddito, si caratterizza per essere particolarmente personalizzato. Lo slogan “soluzioni casa per casa” vuole proprio indicare questa personalizzazione, visto che ogni famiglia ha le sue domande ed ha bisogno di consigli su misura. “Il servizio riguarda tutte le tematiche tradizionalmente collegate alla maternità e paternità e all’assegno del nucleo familiare, ma anche le novità legislative” ha ricordato il sott. Giovanardi “bonus famiglia, carta acquisti, bonus elettrico, sono tantissime le sfaccettature delle problematiche che possono interessare le famiglie” Attivato un call center, al numero 803. 164, ed una sezione dedicata all’interno del portale dell’Inps. A partire dal 16 luglio sarà trasmesso uno spot su tutte le reti Rai, insieme alla campagna di comunicazione istituzionale creata a supporto dell’iniziativa. Il sito internet fornisce, oltre ad informazioni di carattere generale raccolte in schede distinte per tipologia di lavoratore e per le diverse forme di tutela, anche riferimenti normativi, una serie di risposte alle domande più frequenti (Faq) ed un glossario, contenente la spiegazione per esteso di alcune parole contenute nelle informazioni generali. È possibile chiedere informazioni al servizio “Chiama Ora”, da un pc dotato di cuffia e microfono, con cui si attiverà una chiamata telefonica via internet. Richieste specifiche possono essere inoltrate al servizio "Inps risponde". .  
   
   
IN VENETO APPROVATI PIANI ATTIVITA’ OSSERVATORI REGIONALI AREA SOCIALE PER 2009; STRUMENTI VALIDI PER INTERVENTI EFFICACI SU MINORI, ANZIANI, DISABILI, FAMIGLIE”  
 
Venezia, 22 luglio 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, ha adottato un provvedimento che approva i piani di attività e i conseguenti finanziamenti di complessivi 1,5 milioni di euro per il 2009 degli Osservatori Regionali di Area Sociale. La deliberazione si riferisce a quanto previsto da precedenti atti regionali che hanno stabilito la riorganizzazione e razionalizzazione della rete integrata degli Osservatori. Si tratta dell’Osservatorio Nuove Generazioni e Famiglia (con sede nell’Azienda Ulss n. 3 di Bassano) a cui è stato assegnato un finanziamento di circa 850 mila euro; dell’Osservatorio sulla Condizione della Persona Anziana e Disabile (sede nell’Azienda Ulss n. 12 Veneziana) con finanziamento di circa 340 mila euro; dell’Osservatorio per l’Inclusione sociale (sede nell’Azienda Ulss n. 16 di Padova) con finanziamento di 350 mila euro. In relazione a quest’ultimo osservatorio va ricordato che la denominazione attuale sostituisce quella precedente che era “osservatorio devianze, carcere, marginalità sociali” per arrivare alla concezione più allargata di inclusione sociale (che comprende anche le iniziative regionali sul reddito di cittadinanza. E sul salario minimo garantito). “Gli osservatori regionali – spiega Valdegamberi – hanno dimostrato in questi anni di lavoro, di studio, di realizzazione degli indirizzi di programmazione della Regione in tutti i settori del sociale, dai bambini agli anziani, dalle famiglie alle persone disabili ed altri soggetti fragili, di essere strumenti validi per il coordinamento tra i diversi soggettI, la verifica dei risultati delle azioni messe in campo dal Governo veneto a favore dei suoi cittadini, la realizzazione di banche dati continuamente aggiornate che sono indispensabili ad esprimere politiche efficaci nella gestione dei settori sociali in quanto forniscono il polso delle situazioni che il Veneto vive e i cambiamenti in atto. L’istituzione e l’attività sperimentata di questi enti rappresentano una realtà tra le più avanzate e originali a livello nazionale”. .