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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Settembre 2009
INTERNET GOVERNANCE FORUM ITALIA 2009  
 
Pisa, 28 settembre 2009 - Dal 5 al 7 ottobre si terrà a Pisa (Italia) il secondo Internet Governance Forum Italia. L´evento, che è centrato sulle tematiche dell´Internet del Futuro e che fa seguito all´appuntamento che si è tenuto lo scorso anno a Cagliari, si pone in forte continuità con le strategie del Cnr. L´obiettivo principale dell´evento è di creare un processo permanente che tenta di coinvolgere le parti interessate italiane nel dialogo e nell´analisi continua di temi relativi alla governance della rete. I partecipanti avranno la possibilità di discutere e definire una posizione comune su temi futuri rilevanti per il prossimo "Internet Governance Forum" (Igf) internazionale, che si terrà a Sharm El Sheikh (Egitto) a novembre 2009. Le sessioni di lavoro si concentreranno sulle seguenti tematiche: sicurezza e libertà di espressione: quale equilibrio; reti sociali: cosa è pubblico, cosa è privato; diritto d´autore: tra tutela e diffusione del sapere; identità in Rete: anonimato o riconoscibilità; diritti in Rete e principi: tra globalizzazione e nuove minacce; esperienze e migliori pratiche nella gestione della rete, arte e cultura, nuove forme di impresa, nuove forme di intervento amministrativo e politico, e tecnologie del futuro. Tutte le istituzioni, organizzazioni ed esperti nell´ambito della governance della rete sono invitati a partecipare. L´evento si svolgerà in italiano. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Igf-italia. It .  
   
   
TRENTO: COSTITUITO GRUPPO DI LAVORO PER IL COORDINAMENTO DELLE POLITICHE DI ICT  
 
Milano, 28 settembre 2009 - E´ stato costituito il 25 settembre - con delibera di Giunta del presidente Lorenzo Dellai - un gruppo di lavoro per il coordinamento programmatico e di sistema delle politiche pubbliche in materia di innovazione abilitata dall´Ict (tecnologie della comunicazione e informazione). Il gruppo dovrà impostare e coordinare le iniziative volte a creare in Trentino un sistema coordinato di ricerca, innovazione e fruizione delle nuove tecnologie dell´informazione, con il concorso di tutti i soggetti interessati, istituzionali e non, pubblici e privati. L´obiettivo ultimo è quello di accreditare il Trentino come una regione leader in Europa in questo campo. Il gruppo è composto da: Fausto Giunchiglia, con funzioni di coordinamento in qualità di membro del Comitato per lo sviluppo provinciale; Sergio Bettotti, in qualità di dirigente generale del Dipartimento innovazione, ricerca e Ict della Provincia; Fernando Guarino, dirigente del Servizio università e ricerca scientifica della Provincia; Paolo Collini, presidente della Facoltà di Economia dell´Università di Trento; Franco De Natale, direttore del Dipartimento di ingegneria e scienza dell´informazione dell´Università di Trento; Paolo Traverso, direttore del Centro per l´Information technology della Fbk-fondazione Bruno Kessler; Andrea Simoni, segretario generale della Fondazione Bruno Kessler e direttore del Centro per Materiali e microsistemi; Alessandro Zorer, vicepresidente di Create-net; Maria Isabella Bressan, responsabile dell´innovazione informatica di Informatica trentina spa. .  
   
   
LA REGIONE TOSCANA SCOMMETTE SU INTERNET PER TUTTI  
 
Prato, 28 settembre 2009 - «Siamo di fronte a una svolta epocale, sta alle istituzioni non farsi cogliere impreparati e fare tutto quanto è possibile perché nessuno sia tagliato fuori dalla nuova società dell´informazione e da quelli che ormai si configurano come nuovi diritti di cittadinanza. In questo il governo regionale farà la sua parte». Questo quanto ha assicurato il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli, ai margini del dibattito che il 28 settembre Economia 3 ha dedicato allo sviluppo delle nuove tecnologie e agli effetti che questo sviluppo produrrà sui percorsi formativi ed educativi e in genere sui giovani che un giorno dovranno entrare nel mercato del lavoro. «Si parte dalla scuola, si parte dalle infrastrutture, e non è che a livello nazionale finora si sia fatto molto, per esempio per preparare i docenti a questa sfida e far sì che le nuove tecnologie siano veramente a disposizione di tutti i giovani – ha sottolineato Gelli – E quanto alle infrastrutture, mi fa pensare che a fronte di tutti i miliardi stanziati per il Ponte di Messina, il programma per la banda larga in Italia possa contare oggi su solo 800 milioni di euro a fronte di almeno i 5 miliardi che sarebbero il minimo necessario per adeguare la rete al livello europeo. Eppure il nostro futuro non può prescindere anche dalle autostrade telematiche, è bene non scordarcelo mai». Di fronte a tutto questo il governo regionale, ricorda il vicepresidente, ha impegnato su questo fronte oltre 30 milioni di euro di risorse regionali per garantire la “banda larga per tutti”, senza dimenticare il lavoro per diffondere un uso consapevole di Internet promosso insieme all´Istituto degli Innocenti con il progetto Trool (Tutti i ragazzi ora on line). «Si tratta di un percorso difficile, specie nell´attuale congiuntura po litica ed economica, ma abbiamo messo in campo strumenti importanti con il Programma regionale per la società dell´informazione e anche con la legge sulla semplificazione. Tra poche settimane, poi, una nuova legge, quella sull´amministrazione elettronica, ci aprirà nuove strategie e nuove possibilità di finanziamento. Sono convinto che si tratti di uno dei migliori investimenti per il futuro che oggi si possano fare». .  
   
   
SECONDA GIORNATA DEL FORUM ECONOMICO DI PRATO, DUTTA: «WEB 2.0, L´OPPORTUNITÀ DI UN POTERE DIFFUSO» INTERVENTO DI SOUMITRA DUTTA (INSEAD/WORLD ECONOMIC FORUM) L´ECONOMISTA INDIANO SULL´IMPATTO DELLE NUOVE TECNOLOGIE  
 
Prato, 28 settembre 2009 - «Il web 2. 0 dà a ciascuno di noi la possibilità di esprimere il proprio talento e la propria personalità. E´ una tecnologia che diffonde e dissemina il potere. La sfida è come utilizzarlo in modo efficace e per fare bene». Al termine del suo intervento al Teatro Metastasio, davanti ad una attenta platea di giovani, Soumitra Dutta, docente all´Institut Européen d´Administration des affaires e membro del Wold Economic Forum, conferisce una “pennellata” etica alla sua argomentazione, intitolata “Gestire i talenti e le nuove tecnologie:l´unica via al successo”. Cita il motto che campeggia sulla sua scrivania: «Fare meglio è bene, ma fare il bene è meglio». Tuttavia è importante, sottolinea più volte, conoscere bene le caratteristiche di una nuova tecnologia che sta letteralmente rivoluzionando l a nostra organizzazione sociale. Introdotto dall´assessore regionale Riccardo Conti, che lo ha presentato come uno degli studiosi più attenti alle nuove idee ed esperienze in atto nel mondo, Dutta ha riferito gli esiti di alcuni studi compiuti sull´impatto che il web 2. 0 ha su di noi come cittadini, come organizzazione aziendale, come leadership politica. «Le persone che oggi hanno dai 15 ai 22 anni che vivono nei paesi più sviluppati – ha detto tra l´altro – non sanno nemmeno come sarebbe fatta la vita senza internet, senza le nuove tecnologie globali, aperte, trasparenti, interattive. E soprattutto rapidissime nella loro estensione. Il web 2. 0 è una sorta di ondata globale che ci lancia una sfida. Abbiamo cercato di capire perché fino a poco tempo fa a livello aziendale l´uso di questa tecnologia fosse addirittura proibito. Perdita di produttività, ci veniva risposto, spreco di risorse, scarsa sicurezza. In realtà ci siamo resi conto che l´introduzione delle nuove tecnologie comportava uno scontro di valori, in relazione all´indentità personale, allo status e alla fine al potere, cioè in relazione ad elementi centrali in tutte le organizzazioni». Uno degli esempi portati da Dutta circa la maggiore possibilità di far emergere tramite il web le competenze ha riguardato il cosiddetto citizen journalism. «Ma le nuove tecnologia e segnatamente il web 2. 0 comportano anche un nuovo e maggiore grado di partecipazione, come si è realizzato, ad esempio nel corso della campagna elettorale del presidente Obama. La campagna ufficiale ha prodotto in tutto 2000 video, ma i sostenitori ne hanno creati e diffusi 440. 000. Il potere – ha concluso Dutta – si sposta e deve essere sempre più condiviso». .  
   
   
IN UN CONVEGNO L´ESPERIENZA TOSCANA DELLA “DEMATERIALIZZAZIONE” IMPRESE E UFFICI PUBBLICI, VIA LA CARTA DALLE PROCEDURE  
 
Firenze, 28 settembre 2009 - Poche operazioni al computer per mettere in collegamento una struttura sanitaria e un’azienda farmaceutica, per trasmettere gli ordinativi, per concludere un acquisto senza tempi morti, senza spedizioni di documenti cartacei, senza possibilità di equivoco. È questa l´esperienza realizzata nella sanità toscana grazie al progetto Sirius che sta puntando alla “dematerializzazione” dell´intero ciclo della fornitura. Ed è l´estensione di questa esperienza all´intero mondo dei rapporti tra pubblica amministrazione e imprese su cui adesso intende lavorare il governo regionale. Di questa prospettiva si è parlato il 25 settembre nel convegno “Innovazione delle relazioni tra Pa e impresa” organizzato dalla Regione Toscana al Palazzo dei Congressi di Firenze. «Per la sanità toscana abbiamo calc olato che a pieno regime la ´dematerializzazione´, cioè la sostituzione di ogni passaggio cartaceo con procedure informatiche, comporterà un risparmio di 25 euro per ogni ordine o fattura – ha spiegato il vicepresidente della Regione Federico Gelli – A prima vista non sembra una gran cosa, eppure va moltiplicata tenendo conto che le Estav toscane rappresentano circa 3. 600 ordini, 4 mila bolle e 4. 200 fatture ogni mese. Ma anche così ci sono vantaggi cospicui che nemmeno sono facilmente quantificabili, in termini per esempio di semplificazione, trasparenza, risparmi di tempo, riduzione dei possibili errori. Per questo la Regione intende scommettere per la massima estensione di questa esperienza, con la consapevolezza che soprattutto in tempi di difficoltà di bilancio come oggi percorsi di innovazione di questo tipo sono indispensabili sia per le amministrazioni pubbliche che per le imprese». La Regione Toscana ha già attivato un percorso di standardizzazione delle varie procedure in modo da far dialogare meglio imprese e uffici pubblici, facendo convergere in questo percorso anche il mercato di produttori di soluzione software. Altri tasselli di questo percorso sono stati il sistema di e-procurement regionale Start, che si sta evolvendo verso un vero e proprio mercato elettronico, nonché il lavoro che è stato fatto per costruire piattaforme per i pagamenti on line, per la firma digitale e per la conservazione dei documenti digitali. Ulteriore impulso potrà ora essere assicurato dall´attuazione della legge regionale sulla semplificazione. «Un lavoro – ha concluso Gelli – che ci permette oggi di mettere a disposizione di tutte le imprese, non solo di quelle che si occupano di farmaceutica – un sistema efficiente e collaudato per ridurre all´essenziale i tempi delle procedure che coinvolgono la pubblica amministrazione e per abbattere i costi. E tutto questo significa maggiore competitività». .  
   
   
MUSICA. ON LINE SPARTITI DELL’800 MILANESE  
 
Milano, 28 settembre 2009 - Per la prima volta, importanti documenti della musica dell’800 milanese sono stati digitalizzati e messi on line grazie al progetto “Ict Milano Città Cablata – Biblioteca aperta di Milano” condotto dal Cilea (Consorzio Interuniversitario Lombardo per l’Elaborazione Automatica) con il contributo del Comune. L’iniziativa è stata presentata il 25 settembre dall’assessore alla Ricerca, Innovazione e Capitale umano Luigi Rossi Bernardi e dal Presidente del Conservatorio “Giuseppe Verdi”, Francesco Saverio Borrelli. Il tema selezionato per la prima fase del progetto è stato l´Ottocento musicale milanese. La musica, infatti, rappresenta a pieno titolo Milano nel mondo. In particolare l´Ottocento vide Milano affermarsi come centro vitale e propulsore attraverso i suoi teatri, i suoi musicisti e i suoi editori. Il progetto ha consentito la digitalizzazione e la messa on-line di documenti di pregio, a stampa e manoscritti, appartenenti a questo luminoso periodo della storia di Milano. Il progetto prevedeva la creazione di una infrastruttura tecnologica in grado di offrire agli utenti di internet una biblioteca di documenti digitalizzati associati tra loro da informazioni che ne specificano il contesto semantico. “Il Conservatorio Verdi è titolare della memoria storica musicale milanese – ha detto l’assessore Rossi Bernardi -. Il Comune di Milano, con il suo contributo finanziario si propone di rendere disponibile a studiosi, ricercatori, musicisti internazionali e alla cittadinanza in generale questo prezioso patrimonio”. “Negli ultimi decenni – ha spiegato il Presidente Borrelli – la Biblioteca del Conservatorio, il cui patrimonio musicale è uno dei più ricchi in assoluto soprattutto per quanto riguarda la produzione musicale ottocentesca, ha registrato un eccezionale incremento dell´utenza, grazie alla crescita degli studi musicologici presso le facoltà universitarie, all’interesse dei musicisti per repertori meno noti e meno eseguiti e alla straordinaria visibilità dei patrimoni delle biblioteche e dei centri di conservazione dei documenti resa possibile dai cataloghi in rete”. Con il contributo della Regione Lombardia, dalla fine degli anni Ottanta la Biblioteca ha infatti avviato l´informatizzazione dei suoi cataloghi e dal 1991 è entrata a far parte del Servizio Bibliotecario Nazionale (Sbn) attraverso il Polo Regionale Lombardo. Nel 2007 è stato dato l’avvio ai progetti di digitalizzazione. Grazie al progetto bami, cofinanziato dal Comune e dal Cilea, la Biblioteca ha reso disponibile on line il fondo Mascarello-bravi e il fondo Santa Barbara, un patrimonio selezionato di documenti rappresentativi dell’Ottocento milanese. Il Conservatorio ha impostato i propri progetti di digitalizzazione tenendo conto delle problematiche di digital preservation e di interoperabilità con i portali culturali nazionali e internazionali grazie alle funzionalità della piattaforma Codex. Al Conservatorio, si è tenuto un concerto sinfonico di brani inediti composti da autori di quel periodo, riscoperti grazie al progetto. Le musiche saranno eseguite sugli spartiti e le parti manoscritte digitalizzate. L´intento è quello di ricreare le atmosfere musicali della Milano dell´Ottocento, riproponendo paesaggi sonori romantici e risorgimentali mai ascoltati prima. .  
   
   
TRENTO, APPROVATI CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO TIROCINI PRESSO L´UFFICIO PER I RAPPORTI CON L´UNIONE EUROPEA  
 
Trento, 28 settembre 2009 - Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha approvato i criteri e le modalità di svolgimento di tirocini formativi presso l´Ufficio per i Rapporti con l´Unione Europea di Bruxelles. Ogni anno quattro laureati potranno fare questa esperienza per tre mesi con l´assistenza di un tutor. Ad ognuno di loro sarà assegnata una borsa di studio di 2400 euro. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro il 30 settembre di ogni anno, i tirocini si svolgeranno l´anno successivo. Questa iniziativa vuole promuovere la partecipazione del Trentino al processo di integrazione europea e offrire opportunità di contatto con le istituzioni comunitarie. L´obiettivo del tirocinio è fornire un quadro generale degli obiettivi dell´integrazione europea, evidenziare i rapporti dell´amministrazione provinciale con le istituzioni comunitarie e approfondirne il funzionamento, permettere al laureato di perfezionare la preparazione conseguita con lo studio e di approfondire problematiche di rilevanza comunitaria e di interesse per la Provincia autonoma di Trento. Possono partecipare alla selezione i laureati presso qualsiasi istituto universitario che non abbiano superato i 30 anni di età. Sono necessarie una laurea conseguita secondo il vecchio ordinamento o specialistica e una buona conoscenza della lingua inglese o francese. Per partecipare non si deve avere in corso di svolgimento un´attività lavorativa e non si deve beneficiare di altre borse di studio al momento dell´avvio del tirocinio. Inoltre non si deve avere già svolto un tirocinio presso l´Ufficio per i Rapporti con l´Unione Europea di Bruxelles. Nella selezione vengono presi in considerazione prima i candidati residenti in provincia di Trento e poi gli altri. La domanda di partecipazione alla selezione deve essere consegnata a mano o a mezzo posta, fa fede la data del timbro postale, a questo indirizzo: Servizio Rapporti Comunitari e Sviluppo Locale, Provincia autonoma di Trento, via Romagnosi n. 9, 38122 Trento, entro il 30 settembre di ogni anno per i tirocini che si svolgeranno l´anno successivo. .  
   
   
TRENTO: IL REGOLAMENTO PER L’ALBO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI  
 
Trento, 28 settembre 2009 - Nella seduta, del 25 settembre. La Giunta ha approvato la delibera proposta dall’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, contenente il "Regolamento per la costituzione e la gestione dell´albo dei dirigenti delle istituzioni scolastiche e formative provinciali (articolo 101 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5)". Con la delibera odierna, la Giunta ha approvato un altro Regolamento applicativo della provinciale di riforma n. 5/2006 per la costituzione e la gestione dell’albo dei dirigenti delle istituzioni scolastiche e formative provinciali (articolo 101 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5). L´albo dei dirigenti delle istituzioni scolastiche e formative provinciali è previsto dall´articolo 101 della legge provinciale sulla scuola e contiene elementi conoscitivi di carattere formativo e professionale utili per assicurare una corretta gestione della mobilità della dirigenza. Un analogo albo è previsto dalla l. P. 7/1997 per i dirigenti provinciali e sulla base di quest´ultimo è stato elaborato il regolamento in questione. L´albo è suddiviso in due sezioni: una riferita ai dirigenti preposti ad un´istituzione scolastica provinciale e l´altra riferita ai dirigenti preposti ad un´istituzione formativa provinciale. Ogni sezione contiene un elenco nominativo e le schede individuali per ciascun dirigente. I dirigenti che hanno tale titolo ma non sono preposti ad un istituzione scolastica o formativa (es. Incaricati presso il dipartimento. ) sono temporaneamente inseriti in un elenco nominativo aggiuntivo. Il resto del regolamento disciplina le modalità di gestione concreta dei dati contenuti nell´albo e la parte organizzativa che rimane in capo al dipartimento istruzione. La versione integrale della delibera con l’allegato si può consultare e scaricare, da martedì 29 settembre prossimo, sul portale della scuola trentina: www. Vivoscuola. It .  
   
   
ISTRUZIONE: PRESENTATO PROGETTO ITALIE-SLOVENIA SENZA CONFINI  
 
Feletto Umberto (Ud), 28 settembre 2009 - La palla come simbolo dell´infinito e come attrezzo per superare i confini linguistici e mentali. L´idea è stata dei partecipanti al programma comunitario per l´apprendimento permanente Comenius Regio Italia-slovenia "Ball beyond borders - Palla senza confine - Zoga brez meja", che è stato presentato il 25 settembre alla Scuola media di Feletto Umberto (Ud). Il progetto - che vede il coinvolgimento dell´Ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia (Usr), della direzione Istruzione della Regione, dell´Istituto comprensivo di Tavagnacco (Ud), dell´Istituto tecnico commerciale "Mattiussi" (Pn), del Comune, dell´Istituto "Milojka Strukelj" e del Liceo di Nova Gorica - si propone di confrontare le offerte formative delle scuole italiane e slovene allo scopo di individuare le competenze chiave per creare moduli formativi transfrontalieri d´interesse comune, che potranno essere messi a disposizione anche di altri soggetti. L´iniziativa, che si concluderà nel 2011, prevede l´utilizzo didattico e formativo dei linguaggi non verbali (attività motoria e sportiva, teatro, musica e danza) per scoprire nuovi contesti comunicativi che superino le barriere. Si partirà dalle competenze chiave europee trasversali, quali "imparare ad imparare", creatività ed innovazione, competenze sociali e civiche. Alla presentazione - che ha visto la partecipazione, oltre ai partner sloveni, anche del direttore dell´Usr Daniela Beltrame - l´assessore regionale all´Istruzione Roberto Molinaro ha sottolineato l´importanza del progetto comunitario (su 17 progetti, assegnati all´Italia, ben 2 sono stati ottenuti dal Fvg) nell´ambito dell´internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia, obiettivo che l´Amministrazione regionale persegue. Il programma prevede anche la costruzione di un modulo Clil (Content and Language Integrated Learning) nelle scienze motorie e di percorsi di turismo scolastico (orienteering con conoscenza storica e culturale del territorio), nei quali saranno coinvolti anche i genitori e che saranno documentati in uno specifico sito web. In evidenza è stato messo dall´assessore Molinaro anche il carattere ("la ricerca del punto d´incontro in modo creativo") del progetto, che per la prima volta costruisce rapporti di collaborazione con i vicini sloveni, al di fuori dei territori di provenienza della minoranza slovena nel Friuli Venezia Giulia. In conclusione l´assessore Molinaro ha sottolineato come il progetto rappresenti uno dei tasselli di costruzione dell´Euroregione "dal basso", che prevede l´intensificarsi dei rapporti di collaborazione - nel segno della reciproca conoscenza e del rispetto dell´identità altrui - con i Paesi contermini. .  
   
   
TRENTO: ECCO IL NUOVO CONSIGLIO DEL SISTEMA EDUCATIVO PROVINCIALE  
 
Trento, 28 settembre 2009 – Approvata dalla Giunta la delibera proposta dall’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, contenente la “Disciplina delle modalità di costituzione, di elezione e di funzionamento del consiglio del sistema educativo provinciale (articolo 39 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5" Attualmente le funzioni che la Legge di riforma n. 2/2006 assegna al previsto nuovo “Consiglio del sistema educativo provinciale” vengono esercitate ancora dal “Consiglio provinciale dell’istruzione”. Con la delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale viene indicata la disciplina sia per le modalità di costituzione che di elezione e funzionamento del nuovo organo. L’attuale “Consiglio provinciale dell’istruzione” verrà sostituito dal Consiglio del sistema educativo provinciale dalla data di elezione e nomina di quest’ultimo, in base alla nuova disciplina. Per quanto riguarda le modalità di elezione, per tutte le componenti è prevista la modalità della votazione a suffragio universale (votano direttamente tutti gli aventi diritto) con la novità, rispetto alla disciplina in vigore finora, che potranno partecipare al voto, per la componente genitori, anche quelli che hanno i propri figli iscritti nella scuola dell’infanzia, come previsto dalla legge provinciale n. 5/2006. Per gli studenti, invece, resta ancora la modalità della designazione dei propri rappresentanti da parte della Consulta provinciale degli studenti. La versione integrale della delibera con l’allegato si può consultare e scaricare, da martedì 29 settembre prossimo, sul portale della scuola trentina: www. Vivoscuola. It .  
   
   
ISTRUZIONE IN PIEMONTE: DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO 2010-2011: APPROVATI I CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELLA RETE SCOLASTICA E DELL´OFFERTA FORMATIVA  
 
 Torino, 28 Settembre 2009 - Il Tavolo interistituzionale convocato il 24 settembre dall’ assessore all’Istruzione Gianna Pentenero e costituito dagli assessori provinciali all’Istruzione, Anci; Uncem; Asapi Anpi, Anci e sindacati scuola, ha approvato il documento che definisce i criteri per l’organica revisione del piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2010-2011. La definizione di criteri per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa integrata si rendono quanto mai necessari sia in vista di un possibile trasferimento delle competenze alle Regioni della gestione dell’istruzione sia per attutire gli effetti dei tagli agli organici del personale docente e ausiliario, secondo le previsioni pluriennali del Piano Programmatico del Ministero, che prevedono per l’anno scolastico 2010/11 e per quello successivo una riduzione dell’organico almeno pari a quella prevista per l’anno scolastico 2009/10. Tale documento sarà approvato dalla Giunta regionale nei prossimi giorni e successivamente portato in consiglio per l’approvazione finale entro il 31 dicembre 2009. In particolare il piano prevede: Per le scuole dell’infanzia e primo ciclo. Il processo di riorganizzazione del mondo della scuola, finalizzato alla razionalizzazione e al contenimento della spesa, rischia di incidere profondamente sull’assetto organizzativo delle istituzioni scolastiche che per acquisire e mantenere l’autonomia, dovranno avere una popolazione scolastica tra 500 e 900. Per le istituzioni scolastiche situate nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da situazione di marginalità il numero minimo di 500 alunni potrà essere ridotto a 300. I plessi di scuola dell’infanzia dovranno essere costituiti da almeno 20 bambini; i plessi di scuola primaria da almeno 35 . Diversi sono invece i parametri per le scuole situate nei comuni montani e nelle aree geografiche ad alta marginalità: ai plessi di scuola dell’infanzia sarà richiesta la presenza di almeno 10 bambini; per quelli della scuola primaria almeno 18 alunni. Per le istituzioni scolastiche del Ii ciclo. L’offerta formativa in questo caso sarà programmata tenendo conto dei flussi di mobilità, del sistema dei trasporti, del patrimonio edilizio e delle condizioni territoriali. Secondo i nuovi interventi le autonomie dovranno assumere una dimensione tendenzialmente non inferiore a 500 alunni e non superiore a 900. Il numero minimo di alunni potrà essere ridotto a 300 in caso gli istituti siano situati in zone montane e nelle aree geografiche ad alta marginalità. L’unificazione degli istituti di Ii grado, si realizzerà, prioritariamente, tra istituti della medesima area. Considerato il momento di transizione in atto, al fine di consentire la realizzazione di una completa programmazione di offerta formativa integrata di istruzione e formazione professionale, per l’anno scolastico 2010/11, non potrà essere autorizzata né l’attivazione negli istituti scolastici di indirizzi aggiuntivi rispetto all’anno scolastico precedete, né la modifica di denominazione degli istituti. Negli istituti di Ii grado, le scuole coordinate, le sezioni staccate, le sezioni annesse o aggregate, nonché gli indirizzi di studio e le specializzazioni funzionanti nella medesima sede scolastica, sono costituite con non meno di 15 alunni per ogni classe, con la previsione del funzionamento del corso intero. “Si tratta di un documento equilibrato - sottolinea l’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero - in cui abbiamo tentato di esprimere le esigenze di tutti i territori della nostra regione. Una competenza questa della Regione che rischia però essere compromessa dall’attribuzione dei budget dell’organico, attualmente propria del Governo centrale che per l’anno scolastico 2009/10 non ha esercitato alcun confronto diretto con le Regioni. In sostanza per quanto il piano di dimensionamento scolastico tenti di tutelare la sopravvivenza della nostra scuola, dovrà sempre fare i conti con i tagli agli organici disposti dal Ministero”. .  
   
   
SARDEGNA, LA SPISA: "PIÙ RISORSE PER LA RICERCA DI BASE"  
 
Cagliari, 28 Settembre 2009 - "Per uscire dalla crisi dobbiamo puntare sulla persona, dunque sulla formazione e sulla ricerca. Proprio perché crediamo nel valore espresso dalle nostre università, stiamo proponendo in Finanziaria un forte incremento per le risorse da destinare alla Legge Regionale 7 per la ricerca di base". E´ quanto ha affermato il 24 settembre l’Assessore regionale della Programmazione e Bilancio, Giorgio La Spisa, intervenendo al "1° Workshop Regionale Assegnisti di Ricerca", alla Cittadella Universitaria di Monserrato. "Vogliamo valorizzare le eccellenze – ha sottolineato l’assessore – siamo a conoscenza delle difficoltà che incontrano i nostri ricercatori e l’intento è quello di rendere partecipe la Regione nel colmare il gap creato dal taglio dei fondi nazionali". "Il nostro obiettivo – ha concluso l´assessore Giorgio La Spisa – è quello di far sì che i laureati sardi rimangano o abbiano la possibilità di tornare nell’isola. Tra le proposte che esaminerà la Giunta c’è anche quella di destinare alla didattica maggiori risorse attraverso il fondo unico Ffo per le spese delle università". .  
   
   
BASILICATA POP - BASILICATA ROCK, AL VIA LA SECONDA EDIZIONE  
 
 Potenza, 28 settembre 2009 - Al via la seconda edizione del bando “Basilicata Rock – Basilicata Pop”. Il progetto, che assegnerà 30 borse di studio per la partecipazione alla scuola Cet music di Mogol, è stato, infatti, approvato dalla Giunta regionale su proposta del presidente, Vito De Filippo. “Abbiamo deciso di rifinanziare il progetto – afferma il presidente della Regione, Vito De Filippo – per il grande successo di partecipazione e per i positivi risultati ottenuti al termine della prima esperienza”. E´ stato, infatti, grazie a questo bando che la cantante di Pignola, Arisa, scoperta da Mogol proprio alla Cet Music, ha potuto concretizzare il suo sogno di salire sul palcoscenico e vincere il festival di Sanremo. “Questo progetto – afferma De Filippo – rappresenta una straordinaria occasione per sostenere il talento dei giovani lucani attraverso il lavoro e l’impegno in uno dei centri didattici più apprezzati in Europa. La Regione Basilicata intende continuare a investire sulla creatività che rappresenta uno dei terreni più importanti su cui giocare la partita dello sviluppo. Vogliamo ampliare gli spazi della elaborazione artistica per consentire ai nostri giovani di esprimere il proprio talento, le proprie ambizioni e tramutarle, così come è successo per Arisa, in reale occasione di lavoro”. Al bando, che verrà pubblicato nelle prossime settimane potranno partecipare tutti i giovani residenti in Basilicata, dai 18 ai 30 anni d’età e in possesso di diploma di scuola media inferiore. Al termine della selezione, che porterà per tre giorni Mogol in Basilicata, ragazzi e ragazze si contenderanno la partecipazione per 15 giorni alla scuola Cet Music di Tuscolano, in Umbria. Le borse di studio saranno per tre categorie: interpreti, autori e compositori. Il progetto è stato accolto positivamente anche da Mogol che in un messaggio indirizzato a De Filippo ha detto: “La decisione della Regione Basilicata di assegnare 30 borse di studio ai giovani di questa regione ha molto gratificato sia me che tutti i miei straordinari collaboratori. Ringrazio di cuore per questo gesto che oltre che favorire la creatività lucana è anche un atto di grande fiducia nella nostra scuola”. La scuola di Mogol è al sito: www. Cetmusic. It. .  
   
   
ISTRUZIONE: ACCORDO CON BCC FVG  
 
Trieste, 28 settembre 2009 - "Ogni giorno abbiamo a che fare con l´uso delle risorse economiche. Se la scuola deve preparare alla vita, l´iniziativa che aiuta i nostri studenti a comprendere i meccanismi dell´economia e della finanza è molto positiva, anche perché l´esigenza di conoscenza su questi argomenti è fortissima", ha detto l´assessore regionale all´istruzione, Roberto Molinaro, sottoscrivendo uno protocollo d´intesa con la Federazione delle Bcc del Friuli Venezia Giulia (guidate dal presidente Giuseppe Graffi Brunoro), che avrà per oggetto l´educazione economica e finanziaria da diffondere nelle scuole regionali e tra i cittadini. Il documento è stato pure sottoscritto da Nevio Puntin (in qualità di segretario generale dell´Anci regionale) e da Daniela Beltrame, direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale. L´utilità di avviare questa azione formativa, deriva da una serie di considerazioni. L´84 per cento degli italiani ritiene che la corretta gestione del denaro sia fondamentale per progettare il proprio futuro e quello della famiglia. Al 51 per cento dei risparmiatori, però, interessarsi con attenzione al conto corrente, genera ansia, probabilmente perché, un buon 63 per cento di essi non capisce le parole della finanza e , finora, ci dedica scarsa considerazione: le famiglie italiane, infatti, impiegano mediamente un tempo 5 volte superiore per decidere quale Tv o Hi-fi acquistare rispetto a quello dedicato a scegliere il mutuo di casa. Tra i giovani, il 32 per cento dichiara di non saper usare al meglio il proprio denaro, mentre il 43 per cento quando sente parlare di soldi, investimenti, risparmi, non capisce nulla. Così, diventa logico che 8 ragazzi su 10 (e ben 9 adulti su 10), affermino che è importante imparare a usare bene il proprio denaro fin da giovani. L´80 per cento degli adulti e il 69 per cento dei giovani, sono favorevoli a che nella scuola siano introdotte le tematiche finanziarie e 2 italiani su 5 identificano le banche come interlocutore principale per la loro alfabetizzazione economica. "Il coinvolgimento delle Banche di Credito Cooperativo da parte della Regione - specifica Graffi Brunoro - è stato valutato opportuno in quanto esse, per scopo statutario, perseguono il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche dei soci e degli appartenenti alle comunità locali, promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l´educazione al risparmio e alla previdenza". A tal fine, dunque, in accordo con l´Assessorato all´Istruzione, le Bcc progetteranno una serie di percorsi formativi e informativi comuni finalizzati alla promozione di procedure snelle e semplificate volte e incrementare la consapevolezza e la cultura finanziaria anche nella dimensione dell´educazione alla cittadinanza regionale. Sensibilizzazione dei risparmiatori sull´importanza di costruirsi un´adeguata consapevolezza finanziaria per amministrare le proprie risorse in maniera informata e sostenibilità dell´indebitamento delle famiglie, saranno i cardini del progetto. .  
   
   
TRENTO: INCONTRO SU "RUOLO DEL RICERCATORE E CRESCITA DEI TERRITORI"  
 
 Trento, 28 settembre 2009 - Di ruolo del ricercatore e crescita del territorio si è discusso il 25 settembre presso la sala stampa della Provincia, in un´incontro organizzato nell´ambito dell´iniziativa "La notte dei ricercatori". Sono intervenuti Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, Andrea Zanotti, presidente della Fondazione Bruno Kessler, Enrico Zaninotto dell´Università degli Studi di Trento e Paolo Mazzalai, presidente di Trentino Sviluppo. Alberto Piazza, professore ordinario di genetica umana alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell´Università di Torino e membro del Comitato Nazionale di Bioetica ha introdotto il tema oggetto dell´incontro. "Ci tenevo - ha detto il presidente Dellai - a condividere con voi alcune considerazioni, nell´ambito di questa iniziativa che ha il merito di far conoscere meglio il grande investimento in ricerca che si sta facendo. Si deve trasmettere, come in questo caso, una forte consapevolezza del ruolo della ricerca. In Trentino sono più di 40 anni che si investe in questo ambito. Non smetteremo mai di ringraziare i pionieri che hanno fatto nascere e poi consolidato realtà di eccellenza. Il sistema si è poi internazionalizzato. Oggi si deve fare una scelta irreversibile verso la maturità del sistema della ricerca e dell´alta formazione. Questo significa rendere ancora più evidente il rapporto tra investimento in ricerca e sviluppo della comunità. Oggi si fa ricerca in modo nuovo, ci sono le condizioni per cui i territori se vogliono, possono ottenere grandi risultati. La Giunta provinciale vede nella ricerca e nell´alta formazione uno snodo cruciale. Al primo posto ci deve essere però la qualità delle persone che fanno ricerca, questo è l´elemento principale. Il Trentino ha dimostrato e dimostra la capacità di attrarre persone. Ciò significa che si deve investire ancora nel valorizzare la qualità all´interno del mondo dei ricercatori. Dovremo però focalizzare - ed è il secondo punto - meglio le nostre attenzioni nei settori che hanno una valenza o una tradizione particolare per il nostro territorio. Serve un rapporto virtuoso tra i settori di eccellenza e lo sviluppo complessivo della comunità. Si deve fare massa critica attorno ad alcuni settori della nostra ricerca. Terzo aspetto: si deve puntare all´innovazione, dobbiamo porci il problema di creare valore economico attraverso gli investimenti che stiamo facendo in ricerca. Anche la comunità scientifica è chiamata a questo compito. Questo presuppone un rafforzamento del rapporto con il mondo dell´impresa. Come quarto punto intendiamo lavorare con grande impegno nell´internazionalizzazione del sistema trentino. Infine vogliamo rafforzare il sistema territoriale dell´alta formazione e della ricerca. Dobbiamo individuare una piattaforma comune che svolga funzioni per l´università e anche per i centri di ricerca. Alcune attività potranno essere fatte assieme, anche dal punto di vista logistico e organizzativo. In un mondo globale i territori devono mettere assieme le loro risorse. Va rafforzato infine anche l´asse con Bolzano e Innsbruck. " "Questa - ha detto Andrea Zanotti - è sopratutto una giornata di festa, ricca di appuntamenti che hanno fatto registrare sinergie importanti. Con questo incontro abbiamo voluto proporre un confronto su un tema largo che chiama in causa competenze e sensibilità che rientrano nelle nostre corde". " Ammiro questo territorio - ha detto Alberto Piazza - per la sua sensibilità verso il mondo della ricerca. " Davanti ad un pubblico numeroso e a molti ricercatori dei centri di ricerca trentini, il professor Piazza ha parlato dell´interazione della ricerca con la società. L´idea che la conoscenza sia considerata oggi un fattore di sviluppo, è stato detto durante gli altri interventi, rappresenta uno dei principali cambiamenti di questi tempi. I territori, ha sottolineato il professor Zaninotto, non possono puntare solo ad essere i primi in un determinato settore della ricerca ma devono creare le condizioni per cui la ricerca arrivi all´infrastruttura sociale e a far sì che questa ne colga i risultati e i cambiamenti che la ricerca genera. Produrre novità ma anche capacità di contaminazione con il mondo, è stato detto, sono capacità indispensabili perchè la conoscenza sia veramente produttiva. .  
   
   
UNIVERSITÀ, DUE GIORNATE DI STUDIO PER RICORDARE FLAVIO BARONCELLI: LUNEDÌ 28 E MARTEDÌ 29 A LETTERE E FILOSOFIA  
 
Genova, 28 Settembre 2009 - Due giornate di studio promosse dall´Università e dalla Regione Liguria su "Linguaggio, storia e tolleranza, "lunedì 28 e martedì 29 settembre, nell´aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia (via Balbi, 2) in memoria di Flavio Baroncelli. Il convegno avrà inizio lunedi alle 14. 45. Baroncelli, scomparso prematuramente due anni fa, è stato uno studioso fortemente radicato nella cultura cittadina genovese e nella vita culturale e politica della regione , ma soprattutto uno studioso attento a problematiche di grande importanza e attualità, come la tolleranza, le identità culturali, il clima politico e culturale degli Stati Uniti e la sua ricezione nella cultura italiana. "Nel convegno - ha spiegato il docente Daniele Rolando, presentando l´iniziativa in Regione Liguria con l´assessore alla Cultura Fabio Morchio - si cercherà di far emergere tutta la ricchezza di queste problematiche, facendo parlare tutti, o la maggior parte di coloro che sono stati, per periodi di tempo più o meno lunghi, suoi compagni di strada in queste ricerche: storici della filosofia, filosofi morali, filosofi del diritto". Le giornate saranno articolate quindi in quattro sezioni tematiche: Storia, politica e società, con la partecipazione dei proff. Carlo Augusto Viano (Università di Torino), Giorgio Rebuffa (Università di Genova)e Domenico Ferraro (Università di Roma ´Tor Vergata´), presiede il prof. Luciano Malusa (Università di Genova); Etica pubblica con la partecipazione dei proff. Antonella Besussi (Università Statale di Milano), Anna Elisabetta Galeotti (Università del Piemonte orientale), Paolo Comanducci Università di Genova), presiede Riccardo Guastini (Università di Genova) Hume e il ´700 con la partecipazione dei proff. Silvana Castignone (Università di Genova). Emilio Mazza (Iulm), Gianni Francioni (Università di Pavia) presiede Letterio Mauro (Università di Genova) Razzismo, linguaggio e tolleranza, con la partecipazione dei proff. Salvatore Veca (Iuss Pavia), Carlo penco (Università di Genova), Luisella Battaglia (Università di Genova), presiede Dino Cofrancesco (Università di Genova) . .  
   
   
PIÙ QUALITÀ ALL´ALTA FORMAZIONE PER USCIRE DALLA CRISI PLAUSO DEL MONDO ACCADEMICO ALLE INIZIATIVE DELLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 28 settembre 2009 - Un prototipo di macchina da corsa, interamente progettato e realizzato nella facoltà di Ingegneria dell´Università di Pisa ha gareggiato qualche mese fa, piazzandosi al secondo posto, preceduta solo dal prototipo realizzato dal politecnico torinese. L´università in Toscana è anche questo. Una macchina che vince e tante persone che hanno studiato, si sono formate e poi hanno trasferito il loro sapere a qualcuno che, grazie ad esso, ha costruito un prodotto. E´ uno dei tanti ma, di sicuro, fra i più suggestivi dei possibili esempi di raccordo fra alta formazione e mercato del lavoro. Lo ha citato, auspicando che possa essere potenziato grazie ai finanziamenti messi a disposizione della Regione con il Fondo sociale Europeo, il prorettore dell´Università di Pisa Nicoletta De Francesco al convegno, organizzato nell´ambito di Economia3, sul tema “Regione e Università: un progetto per l´alta formazione in Toscana”. A illustrarlo, il 25 settembre, nel corso di una riflessione fatta insieme ai rappresentanti di tutti gli atenei della regione, è stato l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini che ha ribadito l´attenzione per tutto ciò che contribuisce a rafforzare il nostro capitale umano, orientando sapere e conoscenza verso le esigenze di innovazione del sistema produttivo toscano, aiutandolo ad uscire dalla crisi più forte e competitivo. A partire dal 2007, con l´obiettivo di innalzare le competenze e favorire la qualità del sistema produttivo, la Regione ha deciso di finanziare borse di studio, tirocinii, visite guidate, outplacement e attività di orientamento e mobilità internazionale attraverso piani mirati e concordati con le Università interessate, adeguando le iniziative di volta in volta alle necessità del territorio e del sistema produttivo locale. «Su queste attività – ha spiegato Simoncini - sono state convogliate risorse pari a 3 milioni per il primo anno, poi salite a 5 milioni per ciascun anno fino al 2013: in tutto oltre 30 milioni che serviranno a favorire un contatto fra studenti e neolaureati e imprese, aumentare le opportunità di occupazione, incentivare da parte delle piccole e medie imprese che costituiscono l´ossatura del sistema toscano l´assunzione di personale più qualificato». Un obiettivo condiviso dal sistema universitario toscano che, per bocca dei Rettori e prorettori presenti al convegno, ha decretato l´apprezzamento per l´iniziativa e in particolare per il metodo di selezione dei progetti da finanziare, chiedendone non solo la prosecuzione ma, se possibile, anche il potenziamento, magari attraverso forme di monitoraggio e verifica dell´efficacia. .  
   
   
SONIC STATES: ROBIN RIMBAUD AKA SCANNER ALLO IED MILANO PER TRE GIORNATE DI WORKSHOP DI SOUND DESIGN  
 
 Milano, 28 settembre 2009 - Dal 28 al 30 settembre 2009, il sound designer, musicista elettronico ed artista multimediale britannico Robin Rimbaud, noto anche come Scanner, guiderà per tre giorni Sonic States, un workshop per gli studenti del Ii e Iii anno del Corso di Sound Design dell’Istituto Europeo di Design di Milano. Per chiunque fosse interessato, sarà possibile assistere al workshop, con ingresso libero e gratuito, lunedì 28 e martedì 29 settembre, giornata quest’ultima di Open Day organizzato da Ied Milano e dedicato alle Scuole di Arti Visive e Design. Il workshop nasce dalla collaborazione tra Ied Milano e Club To Club, iniziata nel 2007, ed è finalizzato alla produzione di performance e paesaggi sonori che saranno presentati ed eseguiti in occasione dell’evento Viva Club To Club del 22 ottobre a Milano (Spazio Teatro, Via Pompeo Leoni 3) e durante il Festival Club To Club il 7 novembre a Torino (Teatro Gobetti, Via Rossini 8). Seguendone il claim "State of Indepen/dance", il lavoro degli studenti verterà sui temi dell´identità nazionale e culturale affrontandoli attraverso la produzione ed elaborazioni di suoni. Per maggiori informazioni sul workshop Sonic States e sul programma dell’Open Day: www. Ied. It Per maggiori informazioni su Club To Club: www. Clubtoclub. It .  
   
   
STRANIERI A SCUOLA: IN TRE ANNI FINANZIATI 600.000 EURO PER PROGETTI DI MEDIAZIONE CULTURALE NELLE SCUOLE DELLA LIGURIA  
 
Genova, 28 Settembre 2009 - "In tre anni come Regione abbiamo finanziato con 600. 000 euro progetti di mediazione culturale e interventi a favore di alunni stranieri in tutte le scuole della Liguria". Lo ha detto la mattina di giovedì 24, il vicepresidente della Liguria Massimiliano Costa nel corso della presentazione della ricerca "La scuola plurale in Liguria" realizzata dal Centro Studi Medì e dall´Università di Genova sulla situazione degli alunni stranieri e della mediazione culturale negli istituti scolastici. "Attraverso la legge sul diritto allo studio - ha spiegato Costa - abbiamo finanziato circa 15 progetti all´anno realizzati nelle scuole elementari, medie e superiori sul tema dell´accoglienza e dell´integrazione degli stranieri per contrastare anche il fenomeno dell´abbandono". Il vicepresidente ha anche reso noto che dall´anno scorso la Regione Liguria ha finanziato alla cooperativa Federazione solidarietà e lavoro di Genova l´apertura - in via sperimentale - di uno sportello informativo per genitori e studenti stranieri per offrire orientamento, consulenza e supporto nell´inserimento scolastico dei giovani stranieri. .  
   
   
SCIENZIATI AFFRONTANO I PROBLEMI GLOBALI CAUSATI DALLA DESERTIFICAZIONE  
 
 Bruxelles, 28 settembre 2009 - Che ruolo ha l´uso del suolo per fini agricoli per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra? Un ruolo determinante, affermano gli scienziati più preminenti nel campo della gestione del suolo in ampie regioni aride. Riuniti a Buenos Aires (Argentina) dal 22 al 24 settembre per parlare di cambiamenti climatici e desertificazione delle terre aride, gli esperti affermano che la prevenzione della desertificazione non costituisce un´opzione bensì un imperativo per un nuovo accordo sul clima. Il consorzio Dryland Science for Development (Dsd) ha organizzato l´evento "Understanding Desertification and Land Degradation Trends" in concomitanza alla nona sessione della conferenza delle parti (Cop) dedicata alla convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta contro la desertificazione (Unccd). Il consorzio è composto da cinque organizzazioni, tra le quali figura anche l´Istituto per l´ambiente e la sostenibilità del Centro comune di ricerca, che dispongono di approfondite conoscenze sulla gestione sostenibile del suolo e sulle campagne per combattere il degrado del territorio. I partecipanti alla conferenza hanno messo in evidenza una questione cruciale: per combattere la desertificazione è necessario sviluppare e implementare metodi scientifici e standardizzati per sostenere i cittadini nel controllo e nella valutazione del degrado del territorio. I metodi finora applicati hanno risolto solo superficialmente il problema. Secondo gli scienziati, per affrontare le cause della desertificazione e per trovare delle risposte si richiede l´impiego di approcci scientifici e tecnologici innovativi. È un approccio olistico, dunque, quello necessario per creare consapevolezza e per aiutare le persone a superare gli effetti negativi di questo processo geologico ascrivibile alle condizioni climatiche e all´attività umana. L´avanzare della desertificazione è direttamente proporzionale alla perdita di produttività del terreno. Nei mesi precedenti tre gruppi di lavoro hanno elaborato alcuni libri bianchi per la conferenza dedicata alla convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta contro la desertificazione, in cui hanno riassunto le conoscenze scientifiche disponibili in materia di gestione del suolo e delle acque. In uno di questi documenti si afferma che le terre aride rappresentano più del 40% del suolo a livello globale. Un altro dato significativo è che circa un terzo della popolazione risiede in queste regioni. Il dato più allarmante è però che la desertificazione ha già colpito circa il 20% di queste zone. "Dobbiamo vedere le terre aride come la nostra ´prima linea´ nell´impegno profuso a livello globale per aiutare i meno abbienti che vivono nelle aree rurali ad affrontare il cambiamento climatico", ha spiegato il dottor William Dar, direttore generale dell´International Crops Research Institute for the Semi-arid Tropics (Icrisat), membro del consorzio supportato dal gruppo di consultazione sulla ricerca agricola internazionale, ovvero dal Consultative Group on International Agricultural Research (Cgiar). Il presidente del consorzio, Mahmoud Sohl, ha affermato: "I fragili ecosistemi delle regioni aride sono estremamente vulnerabili al degrado del territorio e alla desertificazione. In queste aree gli agricoltori si trovano già a dover fronteggiare condizioni meteorologiche difficili e variabili e risorse limitate". Il dottor Sohl, che è anche direttore generale dell´International Center for Agriculture Research in the Dry Areas, ha evidenziato che "dobbiamo fare passi avanti evidenti nell´aiutarli ad affrontare le limitazioni di oggi se vogliamo che possano sperare di adeguarsi ai cambiamenti climatici di domani". Gli scienziati sottolineano che la biodiversità subirà una perdita sostanziale (un´analisi effettuata in Rajastan, in India, ha rilevato che il numero delle specie vegetali è passato da 54 a 9) e che le terre aride, infine, non offriranno più condizioni di vita adeguate per gli esseri umani. Il risultato finale sarà un aumento dell´instabilità sociale e politica come anche della povertà nelle aree rurali. Gli ultimi dati diffusi dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) suggeriscono che il cambiamento climatico continuerà ad avere effetti negativi sulle terre aride e ne provocherà una crescita pari all´11%. Secondo gli esperti, le terre aride esposte a degrado non hanno la capacità di sequestrare carbonio (ovvero la rimozione e lo stoccaggio dell´anidride carbonica dall´atmosfera nei pozzi di carbonio). Secondo le ultime stime i terreni delle zone aride contengono una quota di carbonio organico che corrisponde a più del 25% dello stoccaggio globale. Il degrado di queste terre causa il rilascio dell´anidride carbonica nell´atmosfera. In breve, le terre aride generano il 4% delle emissioni globali annue. "La scienza e la tecnologia sono la chiave per rispondere al binomio desertificazione-cambiamento climatico", ha detto il dottor Dar. "Utilizzando la giusta combinazione di politiche esaustive e un´azione globale supportata, la scienza praticata a livelli d´avanguardia può aiutare a ridurre il degrado del territorio, migliorando le condizioni di vita dei milioni di persone che vivono in queste regioni". Per maggiori informazioni, visitare: International Crops Research Institute for the Semi-arid Tropics: http://www. Icrisat. Org/ Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione: http://www. Unccd. Int/ Dryland Science for Development: http://dsd-consortium. Jrc. Ec. Europa. Eu/php/index. Php?action=view&id=160 .  
   
   
IL PERMAFROST “TERMOMETRO” DELLA SITUAZIONE AMBIENTALE  
 
Venezia, 28 settembre 2009 - La sede di Arabba dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (Arpav) provvederà a dotarsi di una stazione nivometeorologica per il monitoraggio del permafrost, a realizzare l’aggiornamento della carta di distribuzione potenziale del terreno perennemente ghiacciato estendendola a tutta la provincia di Belluno, a completare il data base relativo ai “rock glacier” e a produrre il relativo materiale divulgativo. Lo ha deciso la Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore Renato Chisso, nell’ambito del progetto “Permanet”, uno dei dodici finanziati nell’ambito dell’iniziativa comunitaria “Alpine Space” per la cooperazione territoriale europea. “Il Permanet – ha spiegato Chisso – riguarda la caratterizzazione e il rilevamento della distribuzione del permafrost in area montana, evidenziando gli aspetti che ne legano l’evoluzione al cambiamento climatico ed elaborando scenari evolutivi e impatti sul territorio e le sue risorse; il tutto tenendo conto dell’interferenza del riscaldamento globale sul permafrost, individuato come terreno che presenta per almeno due anni consecutivi una temperatura media annua inferiore a 0 gradi centigradi”. Il monitoraggio del permafrost assume quindi un duplice significato: come indicatore climatico e come elemento che influenza la stabilità dei versanti e dunque le possibilità di dissento e la loro evoluzione. Studiare questo aspetti significa dunque accrescere la conoscenza finalizzata alla pianificazione del territorio montano, con lo scopo di individuare le situazioni a rischio e di prevenirle attivamente. Nell’ultima fase del progetto verranno implementati i servizi a supporto della fruibilità del territorio, anche dal punto di vista del turismo montano e sarà approfondito l’inventario delle risorse idriche montane. Al progetto “Permanet”, il cui capofila transnazionale è la Provincia Autonoma di Bolzano, partecipano oltre al Veneto: l’Agenzia per l’Ambiente bavarese; l’Arpa Piemonte; la Regione Autonoma Valle d’Aosta; la Provincia Autonoma di Trento; il Ministero Federale Austriaco per l’Ambiente; l’Università di Innsbruck; l’Università di Graz; l’Istituto centrale per la Meteorologia e la Geodinamica di Salisburgo; l’Università Joseph Fouriere, il Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica e l’Istituto per la Tecnologia di Grenoble; l’Ufficio Federale svizzero per l’Ambiente. .  
   
   
FESTIVAL AMBIENTE. CROCI: “MILANO IMPEGNATA A RIDURRE EMISSIONI PER MIGLIORARE CLIMA”  
 
Milano, 28 settembre 2009 - Si è svolto il 25 settembre, presso la sede della Regione Lombardia, il convegno inaugurale della seconda edizione del “Festival internazionale dell’ambiente”, organizzato da Legambiente e Umana Dimora con il patrocinio del Comune di Milano. Al convegno di apertura “Verso Copenhagen 2009” sono intervenuti il Presidente Roberto Formigoni, il Presidente della Provincia Guido Podestà, l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci e l’amministratore delegato di Expo 2015 Lucio Stanca. “La città di Milano è concretamente impegnata per il miglioramento del clima con un piano di riduzione del 20% delle emissioni di gas serra entro il 2020 – ha detto Croci -. Il Festival Internazionale dell’Ambiente rappresenta un partner ideale tra noi e Copenhagen, dove a dicembre avrà luogo la quindicesima Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul clima. In vista di Expo 2015, Milano sta mettendo in campo una serie di azioni per diventare un modello di sostenibilità ambientale”. Croci, che ha portato il saluto del Sindaco Moratti, ha sottolineato la coerenza tematica del festival, focalizzato quest’anno sulla sostenibilità energetica, ed Expo 2015, il cui tema è “Energy for life”. L’assessore ha poi ricordato l’impegno di Milano a difesa degli equilibri climatici: “il Comune – ha detto - ha sottoscritto il Covenant of Mayors, promosso dalla Commissione Europea che impegna le città a ridurre del 20% le emissioni responsabili dell’effetto serra entro il 2020. A seguito della sottoscrizione, Milano ha predisposto un piano per il clima che prevede un insieme di azioni misurabili e verificabili dalla Commissione”. Nella prossima Conferenza della Parti sul clima promossa dall’Onu che si terrà in dicembre a Copenhagen, la comunità internazionale sarà chiamata a definire nuovi impegni per la riduzione dei gas serra in sostituzione del protocollo di Kyoto adottato nel 1997 ed entrato in vigore nel 2005. Le città che oggi sono responsabili di circa i tre quarti delle emissioni totali sono chiamate ad assumere un ruolo rilevante. Nella sua relazione l’assessore Croci ha sottolineato anche i risultati raggiunti dal Comune a favore dell’ambiente, riferendosi in particolare al tema dell’efficienza energetica. Oggi sono più di 200. 000 - con un incremento del 54% rispetto al 2006 - gli abitanti serviti dal teleriscaldamento, con una rete che si estende per oltre 60 km, che consente di produrre 3 tonnellate in meno di Pm10 e 30. 661 tonnellate in meno di Co2. Per migliorare l’efficienza degli impianti di riscaldamento e contribuire quindi alla riduzione delle emissioni inquinanti, nel 2008 il Comune ha pubblicato due bandi per l’assegnazione di contributi a fronte della trasformazione a gas naturale degli impianti termici e la sostituzione delle caldaie con più di quindici anni. Complessivamente sono stati assegnati contributi per 1. 205. 000 euro, corrispondenti alla riqualificazione di 99 impianti termici. Per la stagione termica 2008-2009, il Comune ha effettuato 13. 500 controlli sugli impianti termici domestici e 100 verifiche a campione nei locali di pubblico esercizio e uffici. Inoltre, per promuovere la costruzione di edifici più efficienti in termini di consumi energetici, il Comune ha ridotto gli oneri di urbanizzazione ai costruttori che realizzano immobili con un fabbisogno di riscaldamento inferiore ai limiti di legge. L’incentivo aumenta con il livello di efficienza energetica raggiunto e può arrivare fino al 30% dell’onere dovuto per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni. Ulteriori riduzioni sono previste se si utilizzano sistemi che sfruttano le fonti rinnovabili di energia, come gli impianti solari termici e fotovoltaici e le pompe di calore. .  
   
   
AMBIENTE. A RAVENNA FESTIVAL DELLA SOSTENIBILITÀ, DAL 30 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE  
 
Bologna, 28 settembre 2009 - Un festival nazionale dedicato ai temi della sostenibilità e dell’innovazione in campo ambientale: è “Ravenna 2009. Rifiuti, acqua, energia”, l’iniziativa organizzata da Labelab, laboratorio per la gestione dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia, dal 30 settembre al 2 ottobre. In programma una cinquantina di appuntamenti, tra conferenze, workshop, labmeeting, eventi culturali, illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa in municipio dal sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, dall’assessore regionale all’Ambiente Lino Zanichelli e da Giovanni Montresori e Mario Sunseri, fondatori di Labelab. All’incontro con i giornalisti era inoltre presente in qualità di testimonial il geologo e conduttore televisivo Mario Tozzi. “Acqua, rifiuti ed energia – ha detto Mario Tozzi – costituiscono il cardine della riconversione ecologica del pianeta. Popolazioni informate e amministratori illuminati, che si facciano adeguatamente supportare nelle loro scelte dalla comunità scientifica, dovranno vincere le sfide che oggi si pongono in questi ambiti, attraverso decisioni coraggiose a tutela dell’interesse della collettività”. “Un evento molto importante, che siamo felici di vedere realizzato proprio a Ravenna – ha detto il sindaco Matteucci nell’aprire la conferenza stampa – Questi temi segneranno la nostra vita per i prossimi decenni. Gli amministratori romagnoli negli anni Settanta, attraverso la realizzazione della diga di Ridracoli, fecero una scelta lungimirante che ha reso il nostro territorio autosufficiente per l’approvvigionamento idrico, ed ora Ravenna è una capitale dell’energia e in particolare nel settore delle energie rinnovabili”. “Iniziative come questa, alla quale saremo direttamente presenti come Regione attraverso due convegni, sono importanti perché danno un forte contributo alla realizzazione della green economy – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Lino Zanichelli – ma per centrare questo obiettivo tutti i problemi, dell’economia, della società e dell’ambiente, devono essere affrontati in una logica di rete. La Regione sta lavorando su tre elementi: stabilire regole a tutela dell’ambiente, creare un adeguato senso civico tra i cittadini ma allo stesso tempo prevedere meccanismi di sviluppo dell’economia. Come, ad esempio, i provvedimenti voluti dal ministro Bersani, che hanno consentito di creare in tre anni in Emilia-romagna attraverso politiche di defiscalizzazione 65 megawatt di fotovoltaico solare termico”. Le iniziative di Labelab - L’incontro con il padre italiano della progettazione sostenibile Sergio Los; le proposte innovative per la raccolta differenziata adatte per ogni ambiente; le “buone pratiche” locali in campo ambientale e il loro ruolo per il rilancio di un nuovo sviluppo economico; la prima guida per un uso consapevole dell’acqua da bere; il Brasile, esempio di sviluppo sociale ed economico. Sono solo alcuni dei 1. 500 progetti, buone pratiche e tecnologie per l’acqua, energia e rifiuti raccolti da Labelab, che saranno presentati a "Ravenna 2009". La manifestazione, quest’anno alla 2^ edizione, si svolgerà interamente nel centro storico pedonale di Ravenna, all’interno di dodici sale attrezzate, in un teatro tenda in Piazza del Popolo e al Mar, il Museo d´Arte Moderna di Ravenna. Tutte le iniziative sono gratuite, con l’esclusione solo dei corsi di formazione. Www. Ravenna2009. It .  
   
   
ANNA MARIA GENTILI: L´AFRICA DEI LEONI E DEI CACCIATORI LA CONFERENZA DELLA NOTA AFRICANISTA NELL´AMBITO DI "SULLE ROTTE DEL MONDO"  
 
Trento, 28 settembre 2009 - Affollata conferenza il 23 settembre alla biblioteca civica di Trento con Anna Maria Gentili, nota africanista, docente di "Storia e istituzioni dei paesi afroasiatici" alla facoltà di Scienze politiche dell´Università di Bologna, che questa settimana ha anche tenuto un corso presso il Centro di formazione alla solidarietà internazionale della Provincia. Si è parlato di Africa, naturalmente, in vista dell´evento "Sulle rotte del mondo", che prenderà il via lunedì 28 e che porterà in Trentino i missionari che operano nel Continente nero. Un affresco complesso e ricco di chiaroscuri, quello tracciato dalla Gentili nel raccontare un continente che da un lato sperimenta percorsi importanti di democrazia e di riconciliazione ma dall´altro continua a scontare la sua dipendenza dalle economie straniere e dagli aiuti internazionali, i quali pure hanno una loro innegabile utilità, se utilizzati bene. Un´africa lontana dalle generalizzazioni e dai luoghi comuni quella illustrata ieri da Anna Maria Gentili, che ha presentato per l´occasione la rivista "Afriche e Orienti", di cui è cofondatrice, e la nuova edizione del suo libro "Il leone e il cacciatore", titolo mutuato dallo scrittore nigeriano Chinua Achebe, per il quale "anche il leone (l´Africa) deve raccontare la sua storia, non solo il cacciatore (i colonialisti)". L´africa innanzitutto ha una storia, che va conosciuta e compresa, e che spesso invece ignoriamo, anche perché ad esempio gli stessi nostri programmi scolastici dedicano a questioni come la tratta degli schiavi o il colonialismo uno spazio ridottissimo. Venendo ai giorni nostri, a parte le situazioni di istabilità e di guerra (Somalia, Congo, Zimbabwe. ), da un lato assistiamo allo sviluppo di esperienze di democratizzazione che lasciano ben sperare (il Ghana è una di queste, non a caso il paese è stato il primo ad essere stato visitato dal neopresidente americano Obama) ma anche a situazioni di democrazia "bloccata" (lo stesso partito che continua ad essere rieletto ad ogni elezione, senza possibilità di un´alternanza) e di calo della partecipazione dei cittadini alla vita politica e alle elezioni. "Ma la democrazia in Africa è cosa nuova - ha detto la docente - quindi io sono ottimista. " In quanto alle prospettive di sviluppo, gli indicatori continuano a collocare i paesi dell´Africa subsahariana in testa alle classifiche sulla povertà. In parte questo è dovuto alle condizioni ereditate dall´Africa al momento delle indipendenze (gravissime carenze infrastrutturali, bassi livelli di scolarizzazione) ma in parte pesano le scelte sbagliate fatte in seguito e ora gli effetti della crisi economica mondiale. Inolte l´Africa continua ad essere dipendente dall´esterno, ad esempio dall´esportazione di materie prime o di generi "coloniali", esposti alle fluttuazioni dei mercati. In quanto alle critiche mosse da più parti agli aiuti internazionali, Anna Maria Gentili la pensa diversamente: "Non è vero che sono stati dati troppi aiuti, semmai troppo pochi. Certo, dipende da come gli aiuti vengono utilizzati. Ma trovo un po´ ´pelose´ queste critiche che stanno andando molto di moda. " Infine, una lancia spezzata in favore dell´Africa rurale, dei contadini che, anche se poveri, non sono affatto indifferenti a questioni come quelle della democratizzazione e potrebbero giocare un ruolo importante nello sfamare le popolazioni dell´Africa se venissero adeguatamente supportati. Ma spesso, da questo orecchio, gli stessi organismi internazionali - come la Banca mondiale - non ci sentono proprio. .  
   
   
APPROVATA IN COMMISSIONE AMBIENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA LA PROPOSTA DI LEGGE SULLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE  
 
Reggio Calabria, 28 settembre 2009 - La commissione Ambiente del Consiglio Regionale ha approvato la proposta di legge quadro sulle Attività Estrattive. “In Calabria si è fatto, così, un altro passo importante verso l’approvazione definitiva di un testo destinato a superare ritardi ed inefficienze in un settore produttivo della Regione, capace di aprire possibilità di occupazione e di nuove opportunità di sviluppo per la Calabria”. Lo ha dichiarato l’assessore l’assessore regionale alle Attività Produttive, Francesco Sulla, al termine della seduta della Iv Commissione consiliare. “È stata una riunione estremamente positiva – ha proseguito Sulla – non solo per il risultato conseguito, ma soprattutto per il confronto propositivo e impegnato che si è sviluppato sulla proposta di legge con il contributo dei Consiglieri Regionali presenti. Vi è la consapevolezza che siamo di fronte ad una necessità non rinviabile per la Calabria che ancora opera nel campo delle attività estrattive con l’unico riferimento del R. D. Del 1927. Per questo non è esagerato parlare di un passaggio storico per la regione, riconoscendo finalmente il valore produttivo dell’attività estrattiva e quindi la necessità di farla rientrare nei processi di sviluppo territoriale più complessivi”. Secondo l’assessore Sulla “la logica è quella di far rientrare anche questo comparto in un’attività di programmazione e pianificazione specifica capace di coniugare domanda di risorse minerarie, salvaguardia dei valori paesaggististi e ambientali, compatibilità con le condizioni idrogeologiche del territorio. Insieme al riordino di tutto il settore – ha spiegato - con l’attribuzioni di competenze chiare e specifiche ai diversi livelli istituzionali - Regione, Province e Comuni - la nuova norma mira a razionalizzare l’iter dei processo produttivo, dalla ricerca alla coltivazione di cave e miniere, favorendo in maniera innovativa il recupero e il ripristino delle cave dismesse. L’idea – ha detto infine Sulla - è quella di affermare che le cave da possibili ‘ferite’ sul territorio possono diventare occasioni di progetto e quindi di servizi ed attrezzature per la collettività. Per questo la legge prevede nuovi contributi finalizzati alla ricerca mineraria ed al recupero delle cave dimesse”. .  
   
   
FVG APRIPISTA SU STUDIO SERIE VEGETALI  
 
Udine, 25 set - "La Regione Friuli Venezia Giulia è stata tra le prime ad applicare le tecnologie legate alla cartografia regionale e a dotarsi di un piano urbanistico grazie alla competenza primaria in materia. Si trova dunque all´avanguardia anche oggi nel momento in cui si studiano metodologie per poter valutare in maniera dinamica le potenzialità vegetazionali e paesaggistiche del territorio". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Risorse agricole, naturali e forestali Claudio Violino introducendo il convegno "Serie di vegetazione e piani paesaggistici", che si è tenuto il 25 settembre nella sede della Regione di Udine. Si è trattato di un congresso dedicato alla presentazione della "Cartografia nazionale delle serie dinamiche della vegetazione delle regioni italiane" realizzata nell´ambito del progetto "Completamento delle conoscenze naturalistiche di base d´Italia", finanziata dal ministero dell´Ambiente e coordinata dal dipartimento di Biologia vegetale della Sapienza, Università di Roma. Questo documento scientifico, che costituisce la messa a punto di una metodologia per individuare aree ecologiche omogenee di un territorio, aventi cioè la stessa potenzialità dinamica e vegetazionale, potrebbe costituire la premessa fondamentale per la gestione delle aree Natura 2000, ossia la rete ecologica diffusa su tutto il territorio Ue per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario, per la programmazione dei finanziamenti dei Piani di sviluppo rurale, per la redazione dei Piani paesaggistici regionali. La finalità del lavoro è determinare parametri quanto più possibile oggettivi per la descrizione del paesaggio, individuando una metodologia comune per le varietà regionali. Il convegno, al quale sono stati invitati relatori dalla Liguria, Valle d´Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino-alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia è coordinato dal responsabile scientifico del progetto e presidente della Società italiana di Scienza della vegetazione, Carlo Blasi. Esperto di fitosociologia, ossia la scienza che si occupa delle comunità di vegetali, delle loro relazioni con l´ambiente, dei processi temporali che le modificano e delle loro ecofunzioni, Blasi ha spiegato che "si tratta di una disciplina di grande importanza per lo studio e la soluzione di delicati problemi ambientali con cui l´umanità deve confrontarsi. Il metodo fitosociologico racchiude infatti una grande potenzialità di lettura del paesaggio ed ha acquistato negli ultimi anni un ruolo sempre più importante nello studio ecologico, nella progettazione ambientale, nella pianificazione territoriale e in particolare nell´ecologia del paesaggio. A livello regionale, è stato illustrato nel corso delle relazioni tecniche, per la cartografia della vegetazione già dal 1997 si lavora alle tipologie forestali, sono state prodotte carte degli habitat della rete Natura 2000, ad esempio quelle della Laguna e delle Risorgive dello Stella, è stata realizzata in parte quella dei Magredi di Pordenone e del Carso, mentre è in corso di appalto la redazione di quelle rimanenti, è stato redatto l´inventario dei prati stabili naturali della pianura. "Ci si trova ancora in una fase di studio - ha comentato l´assessore Violino - e in un momento preamministrativo, ma è necessario ed importante monitorare lo stato delle conoscenze e dei piani, nei quali comunque il Friuli Venezia Giulia è apripista a livello italiano". .  
   
   
DIFESA SUOLO, LA GIUNTA DELLA CAMPANIA STANZIA OLTRE 15 MILIONI E MEZZO  
 
Napoli, 28 settembre 2009 - La Giunta regionale della Campania, su proposta del presidente Antonio Bassolino e dell’assessore all’Ambiente Walter Ganapini, ha stanziato 15 milioni e 765 mila euro per una serie di interventi di contrasto ai dissesti idrogeologici. Gli interventi si inseriscono nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Difesa del Suolo” stipulato con l’Intesa istituzionale di Programma tra il ministero dell’Economia, il ministero dell’Ambiente e la Regione Campania. Nel dettaglio, sono previsti: 1. Lavori urgenti per la messa in sicurezza del sistema franoso di Montaguto, in provincia di Avellino, con riferimento in particolare alla strada statale n. 90 delle Puglie, all’altezza del km. 43, e al tratto ferroviario Napoli-foggia, per il quale sussiste la dichiarazione dello stato di emergenza, per un importo di 4 milioni e 800 mila euro; 2. Risanamento idrogeologico del Vallone Selva della Casa a tutela dell’abitato di via Cupa, frazione Aterrana nel comune di Montoro Superiore, in provincia di Avellino, per un importo di 1 milione e 900 mila euro; 3. Sistemazione idrogeologica del Vallone Scuro a Solofra, in provincia di Avellino, per un importo di 1 milione e 65 mila euro; 4. Sistemazione idraulica e ambientale del tratto terminale del fiume Mingardo, nei comuni di Camerota e Centola, in provincia di Salerno, per un importo di 3 milioni di euro; 5. Difesa delle coste e ripascimento dei litorali nel tratto tra Ercolano e Castellammare di Stabia, quarto stralcio, per un importo di 5 milioni. L´accordo di Programma Quadro persegue gli obiettivi di riduzione del rischio frana, inondazione ed erosione costiera; la rimozione dei principali nodi strutturali del dissesto idrogeologico, la realizzazione di interventi urgenti per la mitigazione del rischio per le vite umane; e la manutenzione straordinaria delle opere di sistemazione idraulica e di bonifica dei versanti. .  
   
   
ESERCITAZIONE ANTINCENDIO ITALIA-SLOVENIA M.TE KOLOVRAT  
 
Trieste, 28 settembre 2009 - Domenica 27 settembre l´Ispettorato ripartimentale foreste di Udine, la Stazione forestale di Cividale del Friuli ed il Comune di Drenchia hanno organizzato un´esercitazione di antincendio boschivo in località passo Solarie, lungo la dorsale del Monte Kolovrat, al confine tra Italia e Slovenia. L´esercitazione prevedeva la simulazione di un intervento da parte dei volontari delle Squadre comunali antincendio e di personale del Corpo forestale regionale su di un incendio boschivo sviluppatosi nella prime ore della mattina sul versante sloveno del Kolovrat stesso. Sono stati impiegati, anche con l´ausilio di elicotteri, circa 60 volontari comunali di Protezione civile provenienti soprattutto dalle Valli del Natisone e del Torre, oltre a volontari della Croce Rossa Italiana, tutti in collegamento con la Sala operativa regionale di Palmanova, mentre il Corpo forestale regionale sarà presente con personale proveniente dagli Ispettorati di Udine, Pordenone e Tolmezzo. Di particolare rilievo ed interesse è stqta la partecipazione all´esercitazione di forze provenienti da Slovenia e Veneto, quali le delegazioni del corpo dei pompieri sloveni di Caporetto, Canale d´Isonzo e Plezzo e di una squadra antincendio boschivo dei Servizi forestali di Verona. L´esercitazione prevedeva anche l´"attacco" idrico diretto all´incendio nella zona di cresta fruendo della riduzione della potenza del fuoco e della buona percorribilità del terreno. Verranno quindi predisposte tre linee di approvvigionamento che consentiranno di portare in quota l´acqua, prelevata da due grandi vasche mobili poste in corrispondenza del bivacco e del Passo Solarie, superando una distanza di circa 2 chilometri e mezzo ed un dislivello di 200 metri. .  
   
   
FIRMATO TRA REGIONE E CONAI IL RINNOVO DEL PROTOCOLLO PER L’INCREMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA  
 
Reggio Calabria, 28 settembre 2009 - E’ stato rinnovato il 25 settembre, nella sede della Presidenza di Palazzo “Alemanni, il Protocollo d’intesa per l’incremento del recupero e del riciclo dei rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata urbana. Il Protocollo, di durata biennale, è stato sottoscritto dal Presidente della Regione Agazio Loiero e da Piero Perron, Presidente del Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi). La presentazione dell’intesa è avvenuta contemporaneamente alla pubblicazione di un Bando regionale che prevede lo stanziamento di contributi per quindici milioni di euro a favore dei Comuni, o Consorzi di Comuni, che progetteranno e realizzeranno servizi di raccolta differenziata efficaci ed efficienti su tutto il territorio regionale. Per mettere i Comuni nelle condizioni di operare nonché di accedere ai fondi previsti dal Bando, la Regione ed il Conai realizzeranno un importante programma di formazione e sensibilizzazione sulla gestione integrata dei rifiuti, rivolto ai tecnici comunali ed agli amministratori locali. “Questo protocollo – ha detto il Presidente Loiero - conferma l’impegno della Regione in un settore così delicato ed importante per la salvaguardia dell’ambiente. Rientra, tra l’altro, nel nostro piano di informazione verso i cittadini e gli amministratori pubblici per rendere più incisiva ogni azione in materia di gestione dei rifiuti. Si tratta di una nuova azione che consentirà alla Regione di avviarsi verso l’autonomia gestionale nel settore dei rifiuti e, allo stesso tempo, di essere pronta ad affrontare le diverse nuove problematiche che si dovessero presentare, nel momento in cui sarà superata questa fase commissariale”. Il programma servirà proprio a fornire il “know how” e gli strumenti per una corretta progettazione e per l’avvio dei piani di raccolta: i dieci moduli formativi riguarderanno, infatti, la normativa italiana ed europea, la gestione degli imballaggi, la definizione di modelli ottimali di raccolta, l’applicazione della tariffa sui rifiuti urbani, la redazione dei contratti di servizio ed i relativi controlli di qualità, la comunicazione per i cittadini. Il piano di interventi sarà supportato dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione attraverso un Tavolo Tecnico, costituito insieme ai rappresentanti di Conai, con l’obiettivo di fornire ai vari soggetti interessati tutto il supporto tecnico e la consulenza necessari a dare concreta attuazione al piano e garantire pertanto l’effettiva crescita dei risultati di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. “Questo protocollo - ha dichiarato, poi, il Presidente del Conai risulta notevolmente potenziato rispetto al precedente. Abbiamo deciso di rinnovare il nostro impegno con l’obiettivo di favorire la massima crescita qualitativa della raccolta e soprattutto la destinazione dei rifiuti di imballaggio a risorsa recuperabile, attraverso il riciclo. Nell’ambito di questa intesa, infatti, Conai rappresenta la garanzia che tutti i rifiuti di imballaggio – acciaio, alluminio, carta, plastica, legno e vetro - provenienti dalla raccolta differenziata, vengano avviati a realtà industriali in grado di trasformarli in materia prima seconda utilizzabile in nuovi cicli produttivi. ” Gli interventi previsti rientrano nel più ampio progetto che la Regione sta portando avanti, in ottemperanza al Piano regionale di gestione dei rifiuti, per l’adeguamento del sistema impiantistico: tra le azioni previste, la realizzazione di nuovi Centri di raccolta e l’adattamento dei Centri di raccolta esistenti alla normativa vigente. .  
   
   
LA TERZA GIORNATA DEL FORUM “ECONOMIA3” A PRATO (24-27SETTEMBRE) LA SFIDA ECOLOGICA? UNA NUOVA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE PASSA PER LA FORMAZIONE CONTINUA LA RISPOSTA DELL´EFFICIENZA  
 
Prato, 28 settembre 2009 - «Il limite delle risorse pone di per sé la sfida ecologica, la ricerca di un modello produttivo sostenibile. Altrimenti è il declino, o peggio il disastro per tutti. E in questo scenario la formazione, intesa come un processo che impegna tutta la vita dell´individuo per adeguarlo alle scoperte della ricerca, è un elemento fondamentale che può cambiare la tendenza e aiutarci a costruire a vincere questa sfida che sta crescendo». Queste parole dell´assessore regionale alla ricerca e all´università Eugenio Baronti condensano un ventaglio di opinioni orientate verso la stessa direzione di marcia che si sono confrontate stamani, nell´ambito di Economia3, all´Istituto tecnico Buzzi di Prato. Il tema affrontato era appunto “La sfida ecologica: verso una nuova rivoluzione industriale”; e un rinnovamento complessivo della produzione energetica, della mobilità, dell´edilizia (che assorbe da sola il 45 per cento dell´energia e copre il 50 per cento delle emissioni) è la nuova via economica e sociale individuata unanimemente dai tecnici intervenuti. «Insomma, deve esserci chiaro che la crisi che stiamo attraversando – ha aggiunto Baronti – non è solamente economica e finanziaria, ma anche ambientale e di scarsità di risorse: una crisi di sostenibilità, che rimette in discussioni modelli di esistenza, interi modi di vita che dovranno sempre più confrontarsi con la necessità di nuove forme di produzione, di consumo e di gestione dei territori. E, voglio sottolinearlo di nuovo, con un nuovo sistema formativo capace di uscire dalla settorialità per puntare alla società della conoscenza sostenibile, così come dovranno farlo la politica e il mondo produttivo. Solo così potremo riportare il nostro paese a livelli di moder na efficienza che oggi non possiede, tanto da essere in coda all´Europa». .  
   
   
RACCOLTA DIFFERENZIATA, BENE PASSI AVANTI GENOVA, MA NON BASTA  
 
Genova, 25 Settembre 2009 - La Liguria, in molti comuni, da Albenga, Caporosso, Cairo, Busalla, Deiva Marina caporosso e altri, sta raggiungendo risultati importanti, con oltre al 40% nella raccolta differenziata, grazie anche al sostegno regionale con oltre due milioni di euro annui allo strumento sperimentale del "porta a porta". Occorre superare, però, le criticità dei comuni capoluogo, Genova ha fatto passi in avanti, passando in due anni dal 13, al 20, 9 per cento nel 2008, grazie anche alla raccolta "porta a porta" in alcuni quartieri, ma c´è ancora da lavorare, siamo ancora sotto la media regionale attualmente del 22,7%. Lo ha affermato l´assessore all´Ambiente della Regione Liguria Franco Zunino nel corso della presentazione dell´iniziativa "Puliamo il Mondo" di Legambiente. .  
   
   
IN PROVINCIA DI BARI NESSUNA EMERGENZA RIFIUTI  
 
Bari, 28 settembre 2009 - L’assessore all’Ecologia, Onofrio Introna, ha rilasciato la seguente dichiarazione sul ciclo dei rifiuti in provincia di Bari. “Siamo a disposizione del presidente Schittulli per un incontro ufficiale da concordarsi quanto prima per illustrargli le cose fatte e le cose da fare in merito al problema dei rifiuti”. Introna spiega che “già da tempo i nostri tecnici sono in contatto con quelli della Provincia e tengono sotto controllo la situazione, che grazie agli sforzi congiunti con gli Ato, non è al livello di emergenza e che va gestita per mantenere l’ordinarietà dei conferimenti e la chiusura del ciclo”. Secondo Introna “occorre recuperare il ritardo nei processi di autorizzazione di alcuni impianti, per evitare che l’eventuale protrarsi dei ritardi possa essere strumentalizzato. Le autorizzazioni, dopo il puntuale finanziamento degli impianti da parte della Regione, vanno rilasciate dalla Provincia come nel caso delle strutture di Giovinazzo e di Molfetta. Siamo sicuri che in sede di approfondimento della tematica – e una riunione è già convocata per il giorno 2 ottobre sulla questione della Bat – tutti gli enti preposti concorreranno ad affrontare e risolvere i problemi, perché sicuramente Regione e Provincia non sono parte dei problemi, ma li vogliono risolvere”. .