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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Settembre 2009
UN “BIOCHIP OTTICO” PER “DARE LA CACCIA” AL TUMORE NUOVA GRANDE OPPORTUNITA’ PER GLI SCREENING DI MASSA  
 
 Venezia, 28 settembre 2009 - La ricerca sui marcatori biologici di tumore è una nuova frontiera che è stata varcata nella lotta al cancro. I marcatori sono infatti in grado di segnalare la presenza di una neoplasia in un corpo umano con grande anticipo rispetto alle indagini diagnostiche tradizionali, rendendo così possibile la diagnosi precoce e un tempestivo avvio delle terapie. Il futuro prossimo della diagnostica oncologica è ora scritto in un nuovo “biochip ottico” in grado di identificare attraverso una semplice goccia di sangue la presenza di più marcatori tumorali. Se ne è parlato il 25 settembre , nell’Auditorium dell’Ospedale dell’Angelo a Mestre, nel corso di un Convegno Internazionale, “Biochip Development For Cancer Diagnosis”, al quale è intervenuto, tra gli altri, l’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri. Si tratta dell’evento finale di un Progetto Firb (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base), che ha avuto come capofila l’Associazione Biotecnologie in Oncologia (Abo) di cui è responsabile scientifico il ricercatore veneto Massimo Gion, ha coinvolto oltre 100 ricercatori, 9 Unità di ricerca costituite da Istituzioni accademiche e da imprese, permesso di identificare 20 nuovi biomarcatori studiati su 1400 persone, portato alla messa a punto di un “biochip” molto promettente per la diagnosi precoce di vari tumori, con un costo di 8 milioni di euro, dei quali 5 finanziati dal Ministero dell’Università e Ricerca. “Il Veneto – ha detto Sandri – è orgoglioso di aver partecipato, con i ricercatori di Abo, ad un progetto di tale portata, foriero di importanti applicazioni pratiche. Basti pensare – ha detto l’Assessore - alla possibilità di utilizzare in futuro questa nuova metodologia negli screening di massa, tra l’altro sottoponendo il paziente solo ad un semplicissimo prelievo di sangue. Come Regione – ha aggiunto – siamo impegnati al massimo delle nostre possibilità nello sviluppare politiche incisive di prevenzione in molti ambiti, ma quello dei tumori è un fronte particolarmente importante, sia per il timore che questa malattia incute nella popolazione, sia per i suoi esiti ancora troppo spesso infausti, sia per i costi umani e sociali che essa comporta. Oggi abbiamo un’occasione in più per combatterla e di certo non ce la lasceremo sfuggire”. Il Progetto ha anche consentito di costituire una banca biologica dove sono conservati oltre 21. 000 campioni, ed una banca di letteratura scientifica che ha esaminato 19. 000 lavori di ricerca selezionandoli sulla base della qualità. Obbiettivo unico ed imprescindibile, la diagnosi precoce, sempre importantissima, ma addirittura vitale su alcuni tumori ad alta mortalità, come quelli del pancreas e dell’ovaio. .  
   
   
NUOVE TECNOLOGIE, EASY WALK, UNA BUSSOLA DI ORIENTAMENTO PER I NON VEDENTI  
 
Torino, 28 Settembre 2009 - Nel telefono cellulare un servizio di geolocalizzazione: pronte le prime 200 licenze gratuite Al via le prime 200 licenze gratuite per gli ipo-vedenti e i non vedenti piemontesi che ne faranno richiesta. Ha inizio così il percorso di Easy Walk, il servizio di geolocalizzazione via cellulare dedicato ai cittadini ipovedenti e non vedenti e presentato il 25 settembre nel corso di una conferenza stampa dalla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, dagli assessori al Welfare e alle Politiche per l’Innovazione, Angela Teresa Migliasso e Andrea Bairati, dal presidente dell’Unione Italiana Ciechi del Piemonte, Angelo D’albano e dal responsabile del progetto, Federico Borgna. La sperimentazione del progetto, avviata nel 2006 dalla Regione Piemonte in collaborazione con l’Unione italiana Ciechi del Piemonte, ha dato esiti positivi e da oggi parte la consegna delle prime 200 licenze del servizio. Easy Walk è un servizio innovativo di navigazione, localizzazione e assistenza ideato appositamente per offrire una maggiore autonomia alle persone con disabilità visive. Pur non sostituendo il cane guida o il bastone, è in grado di semplificare la quotidianità di ipo-vedenti e non vedenti, offrendo loro maggiore autonomia nei movimenti e nelle attività di ogni giorno. Per richiedere Easy Walk, è necessario contattare la sezione dell´Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della provincia di residenza. Tutti i riferimenti sono disponibili all’indirizzo www. Uicpiemonte. It/sezioni Easy Walk nasce grazie a tecnologie di geolocalizzazione satellitare Gps (Global Positioning System), attualmente supportate dai telefoni cellulari con sistema operativo Simbian, e, attraverso un software di sintesi vocale che traduce le indicazioni in espressioni vocali facilmente comprensibili dall’utente, fornisce le informazioni per la mobilità. In sostanza, l’installazione di un programma “Text to speech” permette di trasformare in voce quando scritto sul display. Premendo un pulsante del telefonino, è infatti possibile conoscere il percorso esatto per arrivare a destinazione. Sono dunque tre le funzioni fondamentali del servizio: la localizzazione, la trasmissione in tempo reale della posizione geografica e il supporto e soccorso, garantito da un centro servizi appositamente dedicato, disponibile 24 ore su 24 per 365 giorni. “Pochi giorni fa - ha commentato la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso - il commissario europeo alle politiche sociali osservava che le infrastrutture sono importanti per l´Europa ma le persone lo sono di più. Ha ragione, anche perché l´attenzione alle persone produce ricadute positive sull´economia. L´offerta di servizi, da una parte genera reddito e lavoro, dall´altra migliora la qualità della vita. Il dialogo fra politiche sociali e politiche per l’innovazione è quindi indispensabile allo sviluppo dei servizi legati proprio alle nuove tecnologie e rivolti alle famiglie e alla persona. In quest´ottica il servizio Easy Walk costituisce un utilizzo virtuoso della telefonia mobile e satellitare, pensato per semplificare la vita quotidiana di chi ha problemi di mobilità legati alla propria disabilità”. “Il Piemonte - ha dichiarato l’assessore Bairati - è la prima Regione in Italia e in Europa ad aver attivato un servizio tecnologico simile. Il punto di forza di Easy Walk sta proprio nella sua estrema flessibilità: è costituito come una piattaforma aperta, studiata appositamente dai non vedenti per i non vedenti, pronta a recepire tutte le novità dettate dallo sviluppo tecnologico. Dopo Easy Contact dedicato ai sordomuti e Sms Help per i disabili motori e gli anziani, oggi Easy Walk diventa uno strumento all’avanguardia per aiutare gli ipovedenti e i non vedenti a muoversi in autonomia”. "Si tratta di un’iniziativa importante – ha aggiunto l’assessore Migliasso - che consentirà di favorire la mobilità e il soccorso dei non vedenti e che si affianca a servizi analoghi già attivati, sfruttando le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, per i non udenti e per le persone anziane. Essenziale è stata la collaborazione prestata dall´Unione Italiana Ciechi, che opera ogni giorno a fianco di chi vive questa condizione di disagio”. Infine il presidente dell’Unione Italiana Ciechi del Piemonte, Angelo D’albano e il responsabile del progetto, Federico Borgna hanno concluso: “La tecnologia ha contribuito fortemente a migliorare la vita dei non vedenti. Easy Walk aprirà le porte della mobilità a chi, fino a oggi, non poteva muoversi liberamente e in autonomia. Ci auguriamo che questo non rimanga un progetto isolato, ma che diventi il perno per un nuovo modo di intendere l’integrazione sociale dei ciechi”. Il servizio, ideato dalla Regione Piemonte e sviluppato da Il Village, gruppo torinese specializzato in software per la telefonia, parte oggi per sostenere chi ha bisogno di un aiuto in più per poter affrontare meglio lo spazio intorno a sé. .  
   
   
RICERCATORI USANO LA TECNOLOGIA DELLA MAPPATURA PER FAR FRONTE AI PROBLEMI DI DISABILITÀ VISIVA  
 
 Bruxelles, 28 settembre 2009 - Essere in grado di orientarsi in luoghi che non ci sono familiari non è semplice. Quindi possiamo immaginare quanto sia difficile per le persone affette da cecità o da disabilità della sfera visiva. Alcuni ricercatori del gruppo Vis (Visualization and Interactive Systems Group) presso l´Università di Stoccarda in Germania stanno sviluppando un dispositivo di navigazione mobile in grado di aiutare studenti cechi o con disabilità visive a spostarsi in ambienti sconosciuti. I ricercatori hanno detto che questo dispositivo associa informazioni provenienti da sensori locali a dati di modelli ambientali. Gli utenti possono accedere alle informazioni acusticamente o in Braille mentre si spostano. I dati provenienti dai sensori e dai modelli vengono continuamente confrontati. Lanciato a gennaio di quest´anno, il progetto Asbus (Assistance for people with sensory disabilities at the University of Stuttgart) ha l´obiettivo di mappare l´intera università. Una navigazione indipendente attraverso gli spazi pubblici dell´università, in conformità con le convenzioni e le leggi sull´accessibilità delle Nazioni Unite (Onu), offrirebbe un sostegno fondamentale agli utenti che ne hanno bisogno. Il gruppo Vis collabora con il Centro studi per gli studenti non vedenti o in parte esclusi (Szs) presso l´Università di Karlsruhe in Germania e altri ricercatori e istituzioni pubbliche hanno espresso il loro interesse a ricevere un supporto di navigazione per le persone con disabilità visive. Secondo quanto riferito dai ricercatori, sono stati costruiti modelli ambientali bidimensionali gerarchici digitali per aiutare gli utenti a orientarsi all´interno del campus. Questi modelli comprendono informazioni aumentate e punti di riferimento, tra i quali interruttori di ascensori e porte provviste di identificazione a radio frequenza. Il gruppo Vis ha inoltre sviluppato il sistema Tania (Tactile Acoustical Navigation and Information Assistent - Assistente tattile e acustico per la navigazione e l´informazione), che è in uso per aiutare gli utenti ciechi ad avere accesso a informazioni sulla loro attuale posizione e su altri oggetti mappati nella zona. Il team, guidato dal dott. Andreas Hub del gruppo Vis, ha detto che il sistema offre opzioni di navigazione per gli utenti e informazioni aumentate tra cui dati di contatto. Hanno aggiunto che si possono integrare molte informazioni testuali basate sul luogo, tra i quali elementi utili come gli orari di apertura di una biblioteca o della mensa. Fino ad ora, gli utenti ciechi del Tania sono stati in grado di orientarsi nell´edificio di scienze informatiche e nella stazione della metropolitana dell´Università di Stoccarda. La prossima fase consiste nell´espansione del sistema ad altre stazioni della metropolitana. Questo dovrebbe essere sviluppato con l´aiuto delle società di trasporti pubblici. L´obiettivo è quello di rendere il campus dell´università in centro e il percorso tra entrambi i siti accessibili a tutti. Nel frattempo, i ricercatori hanno notato che l´implementazione delle leggi di accessibilità riguardo gli edifici e gli spazi pubblici possono agevolare tutti; persone senza alcuna disabilità visiva spesso hanno difficoltà a orientarsi in varie aree del campus. Le informazioni raccolte e fornite dal progetto Asbus renderanno l´orientamento molto meno difficoltoso. Il progetto Asbus ha ricevuto oltre 370. 000 Eur in finanziamenti dall´Università di Stoccarda. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Stoccarda: http://www. Uni-stuttgart. De/index. En. Html .  
   
   
RICERCATORI EUROPEI SVILUPPANO TEST PER INDIVIDUARE LA TUBERCOLOSI  
 
Bruxelles, 28 settembre 2009 - Un team di ricercatori europei ha sviluppato un test in grado di diagnosticare la tubercolosi attiva (Tb) anche quando i test tradizionali non riescono a rivelarla. Le scoperte sono pubblicate nell´American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine. Il team di ricerca Tuberculosis Network European Trialsgroup (Tbnet), un consorzio scientifico creato nel 2006 per condurre ricerche sui nuovi metodi diagnostici per la Tb, ha usato il test Elispot (enzyme-linked immunospot assay) per sviluppare il nuovo metodo. I ricercatori hanno scoperto che le cellule immunitarie specifiche del bacillo della Tb sono concentrate nelle vie aeree dei pazienti affetti da tubercolosi attiva. Queste cellule possono essere individuate con facilità impiegando il test Elispot. Questo test è in grado di distinguere tra l´infezione da Tb latente - conosciuta come Ltbi (lasting tuberculosis immune responses) - e la forma attiva, attraverso il confronto della frequenza dei linfociti specifici della Tb presenti nel sangue con quelli presenti nei polmoni. Circa un terzo della popolazione mondiale è infettata dal micobatterio che causa la Tb, ma soltanto il 10 - 20 per cento di essa svilupperà la malattia. Gli altri hanno l´infezione Ltbi, che può svilupparsi in Tb in qualsiasi momento. Per la diagnosi della Tb viene tradizionalmente usata l´analisi dello sputum: quando questa rivela la presenza dei bacilli della Tb, si può presto confermare una diagnosi di Tb positiva. Sfortunatamente, in circa il 50% di questi test non si riesce ad individuare i bacilli della Tb, rendendo quindi necessario un metodo più accurato. Il dottor Christoph Lange del Centro di ricerche Borstel, presso il Centro Leibniz per la medicina e le bioscienze in Germania, che ha guidato la ricerca Tbnet, ha detto: "Attraverso questo studio abbiamo dimostrato che con l´uso del test Elispot è possibile una differenziazione tra la tubercolosi polmonare attiva e la Ltbi. " La Tb si diffonde velocemente a causa della sua trasmissione aerea quando le persone infettate starnutiscono, sputano o parlano. È la settima causa più comune di morte a livello mondiale e la sua incidenza sta crescendo, dopo il periodo di declino della malattia osservato a partire dagli anni sessanta grazie all´uso efficace del vaccino Bcg (Bacille Calmette-guérin). Di solito la Tb attacca i polmoni, ma possono essere colpite anche altre parti dell´organismo come la spina dorsale e il sistema circolatorio. Per provare il metodo Elispot, i ricercatori di Tbnet hanno esaminato 347 pazienti sospettati di essere affetti da Tb, ma dei quali non si era riusciti ad analizzare lo sputum. È stato eseguito il test Elispot attraverso il lavaggio broncoalveolare (Bal), un metodo che consiste nell´introduzione di una piccola quantità di liquido nei bronchi, che viene poi recuperato e analizzato. Dei 347 pazienti, a 71 è stata diagnosticata una Tb polmonare attiva e i risultati di questi pazienti erano accurati nel 91,5% dei casi. "Queste scoperte dimostrano che i risultati positivi al test Bal Elispot erano altamente indicativi di infezione da Tb attiva", ha detto il dott. Lange. "Un risultato negativo al test Bal Elispot quasi esclude la presenza di tubercolosi attiva. " "Saranno necessarie ricerche future sulla immunodiagnosi della tubercolosi per riuscire ad individuare gli indicatori dell´efficacia del trattamento, che permetteranno l´interruzione sicura della terapia anti-tubercolare senza aumentare il rischio di riattivazione", ha spiegato. "A livello clinico questo sarà di enorme importanza per impostare il trattamento dei pazienti con Ltbi e tubercolosi attiva, in particolare in presenza di ceppi di Mycobacterium tuberculosis resistenti ai farmaci. " Il dott. Lange ha anche fatto notare che in Europa nel 2008 è stato creato un consorzio composto da 27 istituzioni per lo studio della tubercolosi resistente ai farmaci (<http://www. Tbpannet. Eu/>), finanziato dall´Unione europea con 12 milioni di euro. Da questo è risultato il progetto Tb Pan-net ("Pan-european network for the study and clinical management of drug resistant tuberculosis"), sostenuto dall´area tematica "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Per maggiori informazioni, visitare: Tuberculosis Network European Trialsgroup (Tbnet): http://www. Tb-net. Org/ Maggiori informazioni sulla ricerca sulla salute finanziata dall´Ue http://ec. Europa. Eu/research/health/index_en. Html .  
   
   
RICERCA ONCOLOGICA, BASSOLINO INCONTRA MELISI  
 
Napoli, 28 settembre 2009 - Il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha ricevuto oggi a palazzo Santa Lucia Davide Melisi, il giovane ricercatore napoletano che ieri ha presentato al congresso europeo di oncologia a Berlino i risultati dello studio realizzato a Houston per la lotta contro il tumore al pancreas. Era presente all’incontro il direttore generale dell’Istituto Nazionale Tumori "Pascale" di Napoli Antonio Pedicini. Melisi ha deciso di sviluppare a Napoli, presso l’istituto Pascale, il suo importante lavoro. "Davide - ha detto il presidente Bassolino al termine del cordiale colloquio - scommette su Napoli e noi scommettiamo su di lui e sui giovani talenti come lui. "Già da diversi anni siamo impegnati come Regione sul fronte della ricerca e dell’innovazione attraverso ingenti investimenti. Siamo tra le regioni che investono di più. Con la programmazione dei nuovi fondi europei concentriamo 1 miliardo e 500 milioni di euro nell’innovazione, nella ricerca e nelle nuove tecnologie, incrementando di 4 volte il livello di investimenti rispetto alla fase precedente. "Vogliamo continuare su questa strada. E’ una grande sfida, che sappiamo di poter vincere anche grazie all’esempio di tanti giovani come Davide Melisi", ha concluso il presidente Bassolino. .  
   
   
PERCHÉ IL CROMOSOMA Y PUÒ PROVOCARE DISTURBI SESSUALI  
 
Bruxelles, 28 settembre 2009 - Ricercatori olandesi e statunitensi hanno scoperto che un cromosoma Y debole potrebbe comportare una serie di disturbi per la salute umana tra cui la sindrome di Turner (Disgenesi gonadale) e la mancata produzione di sperma. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Cell. La ricerca sul mistero dietro il ruolo del cromosoma Y nei disturbi sessuali è stata avviata un paio di anni fa, quando il laboratorio David Page presso il Whitehead Institute for Biomedical Research negli Stati Uniti ha riferito la scoperta di otto ampie aree di sequenze palindromiche, o sequenze genetiche a specchio, lungo il cromosoma Y. Questo cromosoma sessuale, hanno riferito i ricercatori, non può scambiare i geni con un altro cromosoma perché non ha un compagno. Lo scambio dei geni aiuta a garantire geni sani e il problema del cromosoma Y è che può scambiare geni solo con sé stesso, quindi le sequenze palindromiche hanno un ruolo di primo piano in questo processo. Il cromosoma Y si piega al centro delle regioni palindromiche, accoppiando sequenze identiche per sfruttare al massimo un buono scambio genetico. Ma mentre il cromosoma Y cerca di conservarsi, il laboratorio Page ha scoperto che un´anomalia potrebbe pregiudicare questo processo. "È il seguito della storia della sequenza palindromica del cromosoma Y," ha spiegato il professor Page del Dipartimento di biologia presso il Massachussetts Institute of Technology (Mit) e direttore del Whitehead Institute for Biomedical Research. Andando avanti di sei anni dalla scoperta iniziale i risultati di questo recente studio suggeriscono che il processo di ricombinazione del cromosoma Y può trasformare senza volerlo l´intero cromosoma in una sequenza palindromica. I ricercatori lo chiamano "cromosoma Y isodicentrico" (idicY), una struttura anormale con due centromeri. Ogni cromosoma umano normale ha un centromero singolo che si trova vicino al centro o all´estremità di un cromosoma. Abbiamo bisogno di centromeri per assicurare una corretta segregazione del cromosoma. "Abbiamo cominciato a pensare seriamente ai centromeri e alle attività che li riguardano," ha detto l´autore principale, il dott. Julian Lange, un ex membro del laboratorio Page. Il dott. Lange ha cominciato a meditare sui possibili risultati di un idicY che si trasmette durante la fecondazione. "Poiché il cromosoma Y non è essenziale per la sopravvivenza di un individuo, questi Y isodicentrici possono permanere," ha sottolineato il dott. Lange, che è attualmente al Memorial Sloan-kettering Cancer Center di New York. "Si possono trovare nella popolazione. " Per questo studio, sono stati raccolti campioni di Dna (acido deossiribonucleico) da 51 pazienti selezionati su un campione di circa 2. 400 persone che erano state esaminate negli anni per una serie di problemi di salute come cromosomi Y strutturalmente anormali o sex reversal (discrepanza tra il sesso genotipico e quello fenotipico). I ricercatori hanno scoperto che gli idicY causavano una mancanza di spermatogenesi nei pazienti maschi. Ma dei 51 pazienti, 18 erano anatomicamente femmine, anche se avevano due copie del gene Sry (determinante del sesso) che determinavano il sesso maschile sui loro cromosomi idicY. Il team Page-lange ha ipotizzato che l´instabilità degli stessi idicY portava alla femminilizzazione di questi soggetti. Tenendo conto di questo, i ricercatori hanno cercato un collegamento e hanno scoperto che più erano grandi i cromosomi Y, maggiore era la probabilità di sex reversal. "Avevamo previsto questo collegamento, che si riferisce alla distanza totale tra i centromeri," ha detto il professor Page. "Ma quando lo abbiamo confermato tramite i dati dei pazienti, eravamo entusiasti. " Ricercatori dell´Università di Amsterdam nei Paesi Bassi sono stati co-autori di questo articolo. Per maggiori informazioni, visitare: Cell: http://www. Cell. Com/ Whitehead Institute for Biomedical Research: http://www. Wi. Mit. Edu/index. Html .  
   
   
SANITA´: PATTO SALUTE, PARTE TRATTATIVA COL GOVERNO  
 
Roma, 24 set - Con la riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni, è partita il 24 settembre la trattativa con il Governo per la conclusione del Patto della Salute 2010-2012. Alla riunione ha partecipato anche l´assessore alla Sanità dell’ Abruzzo, Lanfranco Venturoni. Le Regioni sono pronte a formulare una controproposta rispetto a quella fatta dal Governo, che le Regioni stesse hanno giudicato "assolutamente insufficiente". I nodi da affrontare sono diversi, ma il punto centrale rimane le risorse che il Governo vuole impegnare per il Fondo sanitario nazionale. Nella proposta governativa il Fondo 2010 è stato fissato in circa 104 miliardi di euro, di poco più alto rispetto all´anno precedente. "E´ iniziato oggi un percorso difficile - ha commentato Lanfranco Venturoni - Ma è necessario al più presto arrivare ad un accordo per liberare le risorse. Stiamo lavorando su due fronti: quello finanziario, sul quale il Governo ha mostrato una sottostima del fabbisogno sanitario regionale, e quello normativo per una riformulazione del Patto della salute più rispondente alle nuove esigenze che le Regioni devono affrontare in materia sanitaria". In sede di Conferenza, inoltre, l´assessore Venturoni ha ufficialmente sollevato un problema, e cioè che la Regione Abruzzo "viene esclusa dai Tavoli di monitoraggio per il controllo della spesa sanitaria regionale". Venturoni ha investito l´assemblea dei Presidenti, aggiungendo che "non è possibile escludere un organo politico così importante come la Regione da un Tavolo determinante per la politica regionale". "Infine - ha concluso Venturoni - dal punto di vista politico non si possono far pagare colpe ad una classe di amministratori che sulla sanità colpe non ha". .  
   
   
NUOVO CENTRO CT PET A UDINE RENDE FVG ATTRATTIVO  
 
Udine, 28 settembre 2009 - "Oggi il Friuli Venezia Giulia dimostra come si affronta con lungimiranza la crisi: aprendo dopo Milano e Roma un centro di eccellenza in campo diagnostico si fornisce un servizio importante alla comunità e si rafforza nel contempo anche l´intera offerta sanitaria della regione, elevandone il livello di attrazione". Lo ha affermato, il 24 settembre il presidente della Regione, Renzo Tondo, in occasione dell´inaugurazione della nuova palazzina Ct Pet e del ciclotrone per la produzione di radiofarmaco, già operativo presso l´Azienda ospedaliero-universitaria di Udine. Il centro inaugurato il 24 settembre fa di Udine un polo completo ed autosufficiente proprio grazie alla presenza del ciclotrone e della radiofarmacia ove vengono vengono prodotti flaconi per 76 esami a settimana, ma può fornire anche diversi centri satelliti come Padova e Vicenza, e presto anche Slovenia e Croazia. La macchina Pet-tac a tecnologia veloce è, inoltre, unica in Italia (oltre ad un´altra installata a Tor Vergata) e permette il massimo della produttività che si riscontra a livello italiano: l´anno scorso ha permesso di produrre 3. 500 esami, lavorando 5 giorni la settimana su doppio turno. In futuro gli esperti non escludono di poter raggiungere la soglia dei 5 mila. Un risultato così lusinghiero, che ha comportato un investimento complessivo di 4 milioni di euro più Iva completamente coperto dalle risorse della Ct Pet spa (società pubblico-privata in cui il 52 per cento delle quote appartiene alle tre Aziende ospedaliere della regione e il restante 48 alla Casa di cura Città di Udine), è stato raggiunto, secondo il presidente Tondo, anche "in virtù di una proficua sinergia tra il privato e il pubblico, che è il valore aggiunto di questa operazione di cui oggi raccogliamo i frutti. Noi - ha aggiunto - vogliamo rafforzare il sistema mettendo in competizione le risorse migliori, indipendentemente siano pubbliche o private". Risultati di eccellenza, quelli raggiunti dalla sanità regionale, che - ha detto Tondo - fanno parte ormai della storia di questa regione e che sono stati recentemente confermati anche dalla funzione di "tutor" del sistema sanitario in Abruzzo riconosciuta al Friuli Venezia Giulia, "ma che non devono farci sedere sugli allori", ha osservato Tondo. "Questi risultati indirizzano anzi in un percorso che ci assegna un´etica della responsabilità e ci induce a fare scelte precise per il futuro. Per questo - ha ricordato Tondo - abbiamo affrontato un percorso di riforma. Tenendo ben presente che il nostro obiettivo è garantire la sicurezza e i servizi ai cittadini, dobbiamo costruire un sistema sanitario regionale unitario, che si colloca all´interno di una partita complessiva che riguarda l´intera Europa. Dobbiamo per questo - ha affermato Tondo - continuare a ragionare con una logica condivisa, senza alzare le barricate ogni volta che si parla di Monfalcone piuttosto che di Gorizia, di Tolmezzo piuttosto che Gemona, di Spilimbergo piuttosto che Maniago e via elencando: ci troviamo - ha ricordato il presidente - in un momento difficile e chi ha il timone della barca deve dare indicazioni molto precise". Nel corso della cerimonia, introdotta dal direttore generale Carlo Favaretti, sono state toccate le tappe di realizzazione del progetto, avviato nel 1999 e conclusosi oggi con l´inaugurazione della palazzina completata a gennaio 2009 (560 mq) dove è stata trasferita la macchina Pet-tac, acquistata nel 2004 e in cui sono attualmente impiegati sei operatori ad alta specializzazione. Le tappe della costituzione societaria, esempio all´avanguardia di joint-venture tra pubblico e privato, sono state ricordate nell´intervento del presidente della spa, Paolo Bordon, presente in sala anche l´amministratore delegato, Claudio Riccobon. Ad illustrare invece le potenzialità della Ct Pet in ambito diagnostico è stato Onelio Geatti, direttore di Medicina nucleare del Santa Maria della Misericordia nonché del nuovo Centro servizi per la diagnostica avanzata. La Pet, tomografia ad emissione di positroni, è una tecnica di medicina nucleare che, grazie alla sua capacità di mappare la distribuzione e la concentrazione negli organismi viventi di particolari molecole radioattive somministrate preventivamente al paziente, fornisce informazioni metabolico/funzionali o più semplicemente "spia" dall´esterno di quello che avviene all´interno del corpo umano. "La Pet - ha precisato Geatti - non è un esame ma una tipologia di esami, costituiti da immagini specifiche del comportamento metabolico funzionale del radiofarmaco usato, particolarmente utile in ematologia e oncologia e in grado di migliorare notevolmente l´accuratezza diagnostica". Alla cerimonia sono inoltre intervenuti il presidente della Provincia Pietro Fontanini, il sindaco di Udine, Furio Honsell, e Stefano Kirchmayer, responsabile della filiale italiana di Iba Mulecular, multinazionale belga che gestisce la produzione del radiofarmaco. Tra il folto pubblico in sala erano presenti, tra gli altri, i consiglieri regionali Sergio Lupieri, Massimo Blasoni e il presidente della terza Commissione consiliare, Giorgio Venier Romano. .  
   
   
OSPEDALE DI FABRIANO, INAUGURATA LA CENTRALE D´AVANGUARDIA. SPACCA: "ENERGIA NUOVA PER GLI OSPEDALI DELLE MARCHE".  
 
Fabriano, 28 Settembre 2009 - L´ospedale di Fabriano si qualifica nel settore del risparmio energetico. E` stata inaugurata, il 25 settembre, la centrale di rigenerazione al servizio del nosocomio cittadino. Un intervento promosso dal servizio Ambiente della Regione Marche per ottimizzare il sistema energetico degli ospedali marchigiani attraverso lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, il sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, il direttore generale della Zona 6 dell´Asur, Guido Papiri, il vescovo di Fabriano Matelica, Giancarlo Vecerrica. A Fabriano, ha evidenziato Spacca, e` stato realizzato ´un investimento importante che potenzia il sistema sanitario del territorio e dell´entroterra, realizzato con il finanziamento comunitario erogato dalla Regione che ha sostenuto anche parte della spesa complessiva. La struttura ospedaliera sta qualificandosi, sempre piu`, come un luogo che risponde, con efficienza e tempestivita`, ai bisogni di salute dei cittadini, oltre che un centro qualificato per sperimentare innovazione e tecnologia. Rappresenta, oggi, un modello di organizzazione per la crescita e lo sviluppo in una zona particolarmente colpita dalla crisi economica´. Grazie alla nuova centrale, ha detto il presidente, si ottiene un elevato risparmio energetico e si riducono le emissioni di anidride carbonica: ´Un modo innovativo di progettare le nostre strutture sanitarie che contribuisce a tutelare l´ambiente, migliorare la qualita` della vita della comunita`, a liberare risorse da reinvestire nel territorio´. Spacca ha poi ricordato i prossimi investimenti che interesseranno il Fabrianese, realta` di differimento per la digitalizzazione degli atti amministrativi e la realizzazione del Cup (Centro unico di prenotazione). Ha ribadito l´impegno della Regione per diversificare le opportunita` occupazionali, in modo da garantire ´fiducia e speranza a una comunita` duramente colpita dalla crisi´. Scheda. L´impianto inaugurato a Fabriano e` composto da cinque turbine alimentate a gas da 100Kw elettrici ognuna con produzione di acqua a 95C. Realizzato con turbina ed assorbitore, e` uno dei primi della nostra regione e in Italia a entrare in funzione. L``importo complessivo per la realizzazione dell´apparecchiatura e` di 1. 600. 000 euro e puo` contare su un contributo pubblico di 1. 200. 000,00 euro tra Fondi europei e della Regione Marche. L´investimento e` reso possibile da una linea di finanziamento prevista nel Docup (Documento unico di programmazione) della Regione Marche che attiva due tipologie di interventi per favorire il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, in linea con quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto. Dopo una trattativa con la Commissione europea, il servizio Ambiente ha ottenuto l´autorizzazione a finanziare anche gli investimenti proposti dall´Asur. Su 74 progetti ammessi, 4 sono dell´Azienda sanitaria, per un costo complessivo superiore a 5 milioni di euro, sostenuto con circa 4 milioni di euro di contributo pubblico. Insieme a Fabriano, sono stati finanziati gli interventi alla Rsa di Amandola e ai presidi ospedalieri di Urbino e san Severino Marche. Rispetto a un impianto tradizionale di produzione di energia elettrica l´impianto di cogenerazione (produzione combinata di energia elettrica e calore) ha un rendimento totale di circa l´80%, molto superiore quindi al rendimento medio del 35% di produzione di energia elettrica con metodi tradizionali. Nel periodo estivo poi, con la produzione di acqua calda a 95C, si alimenta un assorbitore che produce acqua refrigerata per uso condizionamento. E` un impianto particolarmente adatto per gli ospedali perche` sono strutture che richiedono un consumo elevato e con base costante di energia elettrica, termica e di refrigerazione. .  
   
   
BRESCIANI:LA "NUOVA INFLUENZA" VA CURATA A CASA L´ASSESSORE A BERGAMO PER STATI GENERALI DELLA SANITA´  
 
Bergamo, 28 settembre 2009 - Chi dovesse contrarre il virus della cosiddetta "nuova influenza" (A/h1n1) "deve curarsi a casa consultando il proprio medico di famiglia", tranne se dovessero comparire complicanze, che sono comunque poco frequenti. Questo non solo perché "i sintomi sono lievi" ma anche per evitare di portare il virus in ospedale dove potrebbe essere pericoloso per le persone già seriamente ammalate. E´ questo l´appello lanciato il 25 settembre a Bergamo dall´assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani, in occasione della settima tappa (dopo Sondrio, Varese, Lecco, Valle Camonica, Mantova e Cremona) degli "Stati Generali territoriali del Sistema socio-sanitario". L´iniziativa, fortemente voluta dall´assessorato alla Sanità di Regione Lombardia e promossa in collaborazione con l´assessorato alla Famiglia e Solidarietà sociale, prevede un ciclo di incontri in forma di workshop nei territori delle quindici Asl della Lombardia durante tutto il 2009. Bresciani ha ricordato come la "nuova influenza" sia una malattia con un rischio molto basso, di gran lunga inferiore a quello provocato dall´influenza stagionale. Quest´ultima provoca un decesso ogni 1. 000 casi mentre l´influenza A/h1n1 0,4 decessi ogni 1. 000 casi. Quanto alle vaccinazioni, ha confermato quanto già detto nei giorni scorsi e cioè che questa possibilità sarà offerta in via prioritaria ad alcune categorie di persone (operatori della sanità e dei servizi di pubblica utilità, forze dell´ordine, ecc), oltre che ai soggetti a rischio (persone affette da patologie cardiache, respiratorie e renali, diabetici, ecc) e ai donatori di sangue. Scopo degli Stati Generali, cui partecipano Province, Comuni, Asl, Aziende ospedaliere, strutture socio-sanitarie, operatori sanitari e rappresentanti del volontariato e delle autonomie sociali e funzionali, come ha sottolineato Bresciani, è "realizzare un incontro che permetta a chi ha la responsabilità delle politiche sanitarie di esporre i risultati ottenuti e le idee per il futuro e allo stesso tempo raccogliere i contributi sostenibili e responsabili sulle scelte da compiere, in una logica di concerto e non più di solismo. L´obiettivo di fondo resta quello di migliorare ulteriormente la qualità del nostro sistema, che ha già tanti elementi positivi". Bresciani ha citato poi la cronicità e la non autosufficienza come due delle sfide più importanti del presente e del futuro così come il progetto di "portare più medicina sul territorio". L´assessore ha poi passato in rassegna alcune delle realizzazioni raggiunte nell´ultimo periodo: abbattimento dei costi impropri innanzitutto, cioè "più soldi nelle tasche dei cittadini", che ha permesso, oltre ad avere un bilancio in pareggio per sei anni di fila, di ampliare la platea delle esenzioni e finanziare altri interventi. "Anche con l´aiuto di Finlombarda - ha aggiunto Bresciani - siamo riusciti ad abbattere i tempi di pagamento per i fornitori che ora sono a 90 giorni". Ma anche miglior accesso ai servizi, attraverso l´abbattimento delle liste d´attesa, con la decisione per le prestazioni "extra budget", cioè senza limiti di risorse, di bloccare la libera professione (a pagamento) se non vengono rispettati i tempi stabiliti. Bresciani ha anche ricordato l´introduzione di nuove regole per l´accreditamento (diventato dinamico e a tempo) e di maggiori controlli, arrivati fino alla soglia del 10% (6,5 mirati e 3,5 random). Bresciani ha infine spiegato il progetto regionale di messa in rete delle 6 Facoltà universitarie di Medicina delle Università, che hanno 14 macro aree di ricerca, 119 aree di ricerca, con lo scopo di creare un "potente sistema di ricerca e sviluppo", coinvolgendo l´industria e Finlombarda per la parte finanziaria. Già 39 i progetti presentati su questa piattaforma, di cui 24 già attivi. Questa piattaforma di sviluppo tecnologico si è già estesa sia in Italia sia in all´estero, con le alleanze già strette o che saranno sancite nel prossimo futuro. "Il nuovo Ospedale di Bergamo - ha detto il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia, Marcello Raimondi - sarà tecnologicamente avanzato e anche adeguato alle esigenze di accoglienza e benessere delle persone. Il mio auspicio è che sia anche un luogo aperto e integrato con la città". Nel corso dell´incontro, Roberto Testa (direttore generale Asl), Carlo Bonometti (direttore generale Azienda Ospedaliera "Ospedali riuniti di Bergamo"), Amedeo Amadeo (direttore generale Azienda Ospedaliera "Ospedale Bolognini di Seriate") e Cesare Ercole (direttore generale Azienda Ospedaliera "Ospedale Treviglio e Caravaggio") hanno relazionato sulla situazione sanitaria e socio-sanitaria della provincia di Bergamo. Si tratta di una realtà territoriale che comprende 244 Comuni in cui abitano 1. 100. 000 cittadini, è organizzata in 7 Distretti e può contare su 3 Aziende Ospedaliere pubbliche ("Ospedali Riuniti" di Bergamo, "Ospedale Bolognini" di Seriate, "Ospedale Treviglio-caravaggio" di Treviglio), 10 case di cura private accreditate, 28 strutture riabilitative di ricovero comprese 6 istituti di riabilitazione riclassificati, 50 strutture territoriali psichiatriche di cui 15 centro diurni, 22 poliambulatori privati e 11 punti erogativi ambulatoriali territoriali afferenti alla Aziende Ospedaliere. Sul fronte sociale si contano 59 Residenze Sanitarie Assistenziali (5. 511 posti letto), 20 Centri Diurni per Disabili (505 posti), 9 Residenze Sanitarie per Disabili (378 posti), 27 soggetti accreditati per l´erogazione del servizio di cure domiciliari e riabilitazione. Sono intervenuti anche, tra gli altri, Camillo Andreana (prefetto di Bergamo), Marcello Raimondi (sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia), Caterina Perazzo (direttore vicario Famiglia e Solidarietà sociale di Regione Lombardia, in rappresentanza dell´assessore Giulio Boscagli), Ettore Pirovano (presidente Provincia di Bergamo), Leonio Callioni (assessore Comune di Bergamo), monsignor Maurizio Gervasoni (delegato vescovile), Mirio Bocchi (presidente della Conferenza dei sindaci) e Pietro Macconi (consigliere regionale, presidente della Commissione Sanità e Assistenza). .  
   
   
INAUGURATO DA FORMIGONI CENTRO STUDI BOSISIO P.  
 
 Bosisio Parini/lc, 28 settembre 2009 - All´interno del settimo padiglione dell´Irccs "Eugenio Medea" a Bosisio Parini (Lc), il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha inaugurato il 26 settembre un nuovo centro studi di neuro immagini dell´età evolutiva, dotato di un´apparecchiatura di risonanza magnetica funzionale ad altissimo campo (3 Tesla di campo magnetico contro la media nazionale di 2 Tesla) e di una bobina a 32 canali che la Philips inizia a commercializzare in Lombardia. "Complessivamente - ha ricordato il presidente Formigoni - Regione Lombardia ha investito circa 300 milioni di euro negli ultimi 12 mesi per l´ammodernamento strutturale e tecnologico. Questo sforzo della sanità regionale si traduce in una capacità produttiva che - come dimostrano gli oltre mille bambini ricoverati ogni anno nel Polo di Bosisio e i 1. 700 progetti riabilitativi individuali offerti annualmente - consente di far fronte alle necessità cliniche sia dei cittadini lombardi che dei cittadini provenienti dalle altre regioni". Il presidente Formigoni ha posto anche l´accento sulla necessità della cooperazione internazionale: "Grazie ad accordi, intese e gemellaggi tuttora in corso la nostra Regione si candida a essere un vero e proprio hub europeo della conoscenza e delle best practice. Ben vengano dunque le reti di collaborazione tra l´Istituto Medea e le 30 più importanti università italiane e 20 centri di ricerca all´estero, in Europa, America e Oceania. Durante il suo intervento di saluto, il presidente Formigoni ha anche ricordato la figura di don Luigi Monza, il sacerdote lombardo a cui si deve la fondazione dell´Associazione "La Nostra Famiglia" di cui fa parte l´istituto "Eugenio Medea" che scompariva a Lecco proprio in questi giorni di 55 anni fa (29 settembre 1954) Luigi Monza scompariva a Lecco. "Vengono in mente le parole di Luigi Monza: "Il bene - diceva- va fatto bene". Qui, nel cuore della nostra Brianza, il bene per gli altri è fatto così bene che questo Istituto scientifico "Medea" può vantare la più ampia casistica in Italia nell´ambito dell´età evolutiva, così come la presenza di un vero e proprio osservatorio nazionale nel campo della disabilità infantile e un approccio multidisciplinare dei gruppi specialistici di operatori professionali". . .  
   
   
INFLUENZA A/H1N1: OGGI A VENEZIA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE E LE PROSPETTIVE FUTURE  
 
Venezia, 26 settembre 2009 - Modalità, andamento statistico, strategie, aspetti scientifici, organizzativi e comunicativi rispetto all’influenza H1n1 in Veneto saranno al centro di un importante Convegno regionale dal titolo “Gestione della Pandemia Influenzale da Virus A/h1n1” che si tiene oggi, con inizio alle ore 10. 00, presso la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia. Nel corso dei lavori sarà fatto il punto sul quadro nazionale e veneto di fronte ad una platea di medici, infermieri, dirigenti sanitari che saranno chiamati a fronteggiare la situazione, a partire dalla campagna vaccinale di prossima attivazione. Situazione, azioni, tipologia organizzativa prescelta saranno anche al centro di una conferenza stampa che l’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri terrà alle ore 12. 30 nella stessa sede di San Giovanni Evangelista. La prima dotazione di vaccini assegnata al Veneto in base alla ripartizione nazionale ammonta a 1. 380. 000 dosi, che sono state ripartite dalla Regione tra le diverse Aree Vaste in cui è suddiviso il territorio (Treviso-belluno, Vicenza, Venezia-rovigo, Verona, Padova) e che, al loro arrivo, saranno stoccate presso l’Azienda Ospedaliera di Padova e quindi distribuite. .  
   
   
INAUGURATO CENTRO STUDI DI NEUROIMAGING  
 
Bosisio Parini, 28 settembre 2009 - All´irccs "Eugenio Medea" di Bosisio Parini (Lc), è stato inaugurato il nuovo centro studi di Neuroimaging dell´età evolutiva Cesne, dotato di un´apparecchiatura di risonanza magnetica funzionale ad altissimo campo (3 Tesla di campo magnetico contro la media nazionale di 2 Tesla), la prima in Italia con una una bobina a 32 canali. La nuova macchina verrà utilizzata per lo studio delle patologie del sistema nervoso centrale dell´infanzia. All´inaugurazione erano presenti il Presidente Roberto Formigoni, che ha ricordato gli ingenti investimenti degli ultimi anni della Regione Lombardia per l´ammodernamento strutturale e tecnologico: "Questo sforzo della sanità regionale si traduce in una capacità produttiva che - come dimostrano gli oltre mille bambini ricoverati ogni anno nel Polo di Bosisio e i 1. 700 progetti riabilitativi individuali offerti annualmente - consente di far fronte alle necessità cliniche sia dei cittadini lombardi che dei cittadini provenienti dalle altre regioni e dall´Europa. A questi investimenti finalizzati allo sviluppo delle strutture e delle apparecchiature sono stati affiancati quelli diretti alle risorse umane che, non a caso, hanno consentito al Medea un rilevante incremento degli indici (impact factor) di produzione scientifica e la sempre più frequente pubblicazione sulle più qualificate riviste a livello internazionale (+51% nell´ultimo biennio)". Nereo Bresolin, Direttore Scientifico dell´Istituto, ha evidenziato i principali campi di applicazione dove la risonanza, con la genetica e la clinica, può aprire nuovi orizzonti per la diagnosi e la cura dei piccoli pazienti: dallo studio delle malattie neuromusocalri a quello degli stati vegetativi, dell´autismo, dei disturbi del linguaggio, delle epilessie. "Nel vasto campo delle patologie rare possiamo studiare situazioni cliniche complesse, interfacciando direttamente le alterazioni genetiche in gioco e le immagni che documentano le loro correlazioni con deficit di funzionamento cerebro-corticale o con le alterazioni che si riscontrano sul piano anatomico". "Il nostro lavoro verrà ulteriormente potenziato dall´integrazione con le attività di imaging già presenti presso gli altri nostri centri - ha sottolineato il Presidente del Medea Domenico Galbiati - siamo in rete con l´Irccs Stella Maris di Pisa per l´installazione del primo apparecchio 7 Tesla in Italia, e abbiamo appena inaugurato una risonanza a 3 Tesla con l´ospedale di Udine". Sono quindi intervenuti il responsabile del Cesne Fabio Triulzi, che ha spiegato le potenzialità del nuovo centro e Michela Tosetti, dell´Irccs Stella Maris. Soddisfatto del risultato degli investimenti fatti per la nuova risonanza dalla Fondazione Cariplo, il Presidente Giuseppe Guzzetti ha esortato le istituzioni a fare la loro parte, mentre il Presidente della Camera di Commercio Vico Valassi ha evidenziato come il Medea sia una risorsa per il territorio lecchese. Ha chiuso i lavori il Vicario episcopale per la cultura della Diocesi di Milano Mons. Franco Giulio Brambilla, con la domanda Perchè la scienza ha bisogno della carità? "La carità non ha paura della scienza e della tecnica, ma chiede alla tecnica non solo di "saper-fare", ma esige un "fare sapiente", che porti allo sviluppo della conoscenza scientifica e tecnica, che non miri solo alla salvaguardia della vita (cosa necessaria, ma non sufficiente), bensì anche a tutte le condizioni che la rendono vita "buona". Si deve però aggiungere: "bisogna fare bene proprio il ´bene´ ", cioè donare con competenza quel bene che i nostri bimbi chiedono. Noi potremmo accudirli alla perfezione, senza donare loro la presenza, l´affetto, la prossimità, il tempo, il sorriso, una carezza, la tenerezza di cui sono avidi. La sanità non ha bisogno solo di luoghi di eccellenza come questo, ma necessita anche dell´eccellenza delle buone relazioni, delle storie condivise, del clima in cui si cresce, del rinnovamento della persona e della società. Mi piace dirlo in modo semplice: oggi mentre inauguriamo uno strumento diagnostico di grande impatto terapeutico, sentiamo tutta la sfida di darvi il plusvalore contenuto nel nostro nome: La Nostra Famiglia. Perché sia anche la "vostra"! .  
   
   
COMITATO PANDEMICO REGIONALE, MARCHE PRONTE ALLE VACCINAZIONI CONTRO L``INFLUENZA STAGIONALE E CONTRO IL VIRUS PANDEMICO AH1N1.  
 
Ancona, 28 Settembre 2009 - Anche nelle Marche si anticipa la campagna annuale per prevenire l´influenza stagionale: le vaccinazioni si effettueranno nel mese di ottobre, come stabilito nella circolare ministeriale del luglio scorso. La vaccinazione e` offerta, in particolare, a tutte le persone con piu` di 65 anni, alle persone con patologie ´a rischio´ con meno di 65 anni, ai lavoratori appartenenti ad aziende ed enti che operano nei cosiddetti servizi essenziali. Ugualmente agli anni precedenti, la vaccinazione sara` effettuata principalmente dai medici di famiglia e pediatri di libera scelta, ma sara` possibile rivolgersi anche ai Servizi vaccinazioni delle Zone territoriali dell´Asur. Le Marche si preparano, poi, a gestire anche la profilassi contro l´influenza pandemica. Questa vaccinazione, secondo le indicazioni nazionali, verra` offerta a categorie di cittadini in parte diverse rispetto a quella stagionale, in quanto risultano maggiormente colpite le persone con meno di 65 anni. Tutte le indicazioni sono contenute nell´ordinanza ministeriale dell´11 settembre, firmata dal viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, in corso di pubblicazione. In attesa dell´ufficializzazione del provvedimento, il Comitato pandemico regionale ha fatto il punto della situazione, nel corso di una periodica riunione, affrontando le questioni tecniche e sanitarie legate al piano di vaccinazione: la vaccinazione pandemica verra` effettuata solo nelle strutture sanitarie pubbliche, con precedenza per gli operatori dei servizi essenziali a valenza regionale e le categorie di cittadini con malattie ´a rischio´ con meno di 65 anni. I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta si occuperanno, invece, della assistenza domiciliare e verranno sostenuti, in previsione del picco di contagi, anche attraverso il potenziamento della guardia medica, in modo da garantire un´assistenza capillare alla popolazione, riservando i ricoveri ospedalieri ai soli casi strettamente necessari. E` prevista anche l´attivazione di un numero verde regionale. Il Comitato ha poi affrontato le questioni legate alla farmacovigilanza e alle procedure di somministrazione del vaccino. La Giunta regionale approvera`, nei prossimi giorni, il Piano operativo di contrasto alla pandemia, che verra` supportato da una campagna comunicativa. Rispetto all´andamento della nuova influenza, dopo il picco delle segnalazioni di agosto, dovuto ai rientri dalle vacanze all´estero, nel mese di settembre, con andamento piu` lento, si stanno registrando nuovi casi autoctoni che non presentano complicanze di particolare gravita`. In totale, dal mese di giugno sono stati registrati, nelle Marche, circa cento casi positivi, di cui otto dall´inizio del mese di settembre. .  
   
   
CONVEGNO A UDINE SU DISLESSIA  
 
Udine, 28 settembre 2009 - "La disgrafìa non diventi una disgrazia": un gioco di parole che è divenuto il leit motiv del convegno "Essere dislessici in Friuli Venezia Giulia", svoltosi il 25 settembre nella sala convegni della Fondazione Crup a Udine ed al quale è intervenuto l´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic. Come ha messo in evidenza la presidente della cooperativa sociale "Hattivalab onlus", Paola Benini, il convegno giunge al termine del terzo anno di lavoro con bambini e ragazzi con disturbi di apprendimento per riflettere assieme - operatori, educatori, rappresentanti delle istituzioni, soggetti sociali - sullo stato delle cose, sulle possibilità di prevenzione del problema. Nel portare il saluto e l´apprezzamento della Regione per il lavoro svolto e l´impegno profuso, l´assessore Kosic ha posto l´accento sull´importanza, "direi la necessità, di non diminuire l´attenzione su aspetti come scrittura e lettura che sono fondamentali per rendere autonoma la persona con la sua capacità di apprendere e produrre", un´attenzione che è ancor maggiore se rivolta a minori. "Gli interventi correttivi e di sostegno - ha continuato Kosic - vanno fatti salvaguardando le competenze specifiche sia di carattere sanitario che educativo: conoscendo per tempo la cause del disturbo è possibile intervenire con maggiore rapidità e risultati migliori". Va quindi favorita, secondo l´assessore, la formazione di un collegamento fra istituzioni e professionisti al di fuori del sistema, che possono offrire competenze e servizi utili a sostenere i minori in difficoltà e a correggerne il disturbo di apprendimento. In definitiva vanno messe in rete tutte le esperienze utili e fin qui realizzate: "tutte convergono - ha concluso Kosic - nell´indicazione di una strada da seguire". .  
   
   
TRIESTE: INAUGURATE NUOVE SALE OPERATORIE AL CATTINARA  
 
Trieste, 28 settembre 2009 - L´assessore regionale alla Salute e alla Protezione sociale Vladimir Kosic ha inaugurato, il 25 settembre , all´ospedale di Cattinara di Trieste, cinque nuove sale operatorie, passo importante verso la completa riqualificazione di tutta la "Piastra interventistica" che si concluderà a metà del prossimo anno con un investimento complessivo di 20 milioni di euro, interamente stanziati dalla Regione. Alla cerimonia erano fra gli altri presenti, assieme a Kosic, il sottosegretario Roberto Menia, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il rettore dell´Università di Trieste Francesco Peroni e il vescovo di Trieste Eugenio Ravignani, che ha impartito la benedizione, oltre a numerosi medici e operatori del settore sanitario. Come ha spiegato il direttore dell´Azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Trieste, Franco Zigrino, con la riqualificazione dell´area chirurgica si supera finalmente quella "strozzatura" che, sin dall´inizio, ha frenato le potenzialità di Cattinara, e cioè proprio il numero limitato di sale operatorie. Ora sarà possibile, secondo il direttore, rispondere pienamente alle esigenze della popolazione e assolvere a quelle funzioni - acuti, emergenza e urgenza - che la Regione assegna a Cattinara. Per Kosic i nuovi investimenti realizzati nell´ospedale triestino vanno nella direzione che sarà indicata dal nuovo Piano socio-sanitario, attualmente in fase di preparazione. "Nella riorganizzazione della rete ospedaliera, puntiamo - ha detto Kosic - a concentrare le specialità in pochi luoghi dove sia possibile trovare una sintesi efficiente di saperi e strutture. E in questo senso Cattinara sarà una punta di diamante". "Occorrerà però individuare - secondo l´assessore regionale - un adeguato raccordo con gli ospedali di rete, con i distretti, con i medici di medicina generale, in una parola con il territorio, per arrivare ad una vera integrazione socio-sanitaria. E per realizzare questo fondamentale obiettivo le singole organizzazioni devono superare la loro visione particolare". Le cinque nuove sale, che dispongono di apparecchiature biomedicali e di sistemi informatici all´avanguardia, hanno richiesto un investimento di oltre 15 milioni di euro. Una volta ultimato, il nuovo blocco operatorio, che è distribuito su una superficie di 2. 500 metri quadrati, potrà contare su 11 sale operatorie ed una "recovery room" per il risveglio dei pazienti, con 12 posti letto. Ma una volta completato l´intero piano di potenziamento dell´area chirurgica, a metà del prossimo anno, l´ospedale di Cattinara avrà in tutto 14 sale operatorie e anche 16 posti letto per la terapia intensiva, contro le nove sale e gli 11 posti letto su cui poteva contare inizialmente. . .  
   
   
LIGURIA: IDENTIFICATI I PROGETTI DEL BANDO SULLA RICERCA IN SANITÀ  
 
Genova, 25 Settembre 2009 - Sono 13 i progetti identificati dalla commissione regionale e ammessi al finanziamento del primo bando regionale per favorire la ricerca in sanità. La comunicazione è stata data il 25 settembre dall´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo. Quattro progetti sono stati presentati dall´Ist, l´Istituto tumori di Genova, a cura di Francesco Boccardo, Massimo Costantini, Lucia Del Mastro e Paola Queirolo, tre dall´azienda ospedaliera San Martino a cura di Francesco Frassoni, Gianluigi Mancardi e Renato Spaziante, tre dall´Istituto Gaslini di Genova, a cura di Vito Pistoia, Alberto Martini e Carlo Minetti, uno dall´Asl 1 Imperiese a cura di Roberto Ravera, uno dall´Asl 5 Spezzina a cura di Silvio Roncella e uno dall´Asl 2 Savonese a cura di Roberto Testa. I progetti selezionati, in una prima fase dal gruppo tecnico regionale e in un secondo momento da revisori esterni alla Regione Liguria e individuati sulla base delle loro esperienze nel campo della ricerca e in quello della valutazione e revisione dei progetti scientifici, riguardano l´area del carcinoma prostatico, le cure di fine vita negli hospice, il carcinoma mammario in gravidanza, le cellule staminali ematopoietiche, la sclerosi laterale amiotrofica , l´artrite idiopatica giovanile, il trattamento della distrofia muscolare, l´endotelio di derivazione tumorale, le terapie biologiche per il melanoma della coroide, l´attività di contrasto all´abuso di minori, il mesotelioma pleurico, le alterazioni genetiche nelle neoplasie cerebrali, la diagnosi precoce dell´epatopatia cronica da Hbv, Hcv o con coinfezione Hiv. "Sono orgoglioso di questo bando - ha detto l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - che è stato valutato esclusivamente dai tecnici che hanno effettuato un compito di scrematura degli iniziali 34 progetti presentati dalla aziende. Non c´è stata alcuna responsabilità politica nella scelta dei progetti". I 13 progetti hanno richiesto finanziamenti che vanno da un minimo di 81. 000 euro a un massimo di 300. 000 per un totale di 2. 273. 000 euro. Sarà probabilmente necessaria una rimodulazione economica per rimanere entro lo stanziamento dei due milioni di euro a cui si potranno aggiungere finanziamenti provenienti da sponsor privati che avranno tempo fino al 16 ottobre per presentare le loro proposte. L´erogazione dei fondi avverrà, per il 50% come anticipo per l´avvio delle attività progettuali entro la fine del 2009, per un 40% successivamente all´invio e all´approvazione della rendicontazione annuale, e per un 10% al termine della ricerca, previa rendicontazione scientifica e economica finale. Il saldo del 10% sarà erogato solo dopo che il responsabile del progetto avrà inviato in Regione il rapporto finale sui risultati ottenuti e l´elenco delle spese sostenute con un dettagliato rendiconto. Risale al maggio 2009 l´approvazione da parte della Giunta regionale del bando sulla ricerca in sanità per stimolare proposte nell´ambito della ricerca sanitaria e bio-medica finalizzata alla produzione di informazioni utili per le scelte cliniche. Le proposte inviate sono state valutate sulla base della coerenza con gli obiettivi programmatori regionali e della trasferibilità al servizio sanitario, originalità della proposta, qualificazione scientifica e competenza sull´argomento, presenza di co-finanziamenti di tipo pubblico e privato uguali o superiori al 10% del finanziamento richiesto. Dopo una prima selezione i progetti completi sono stati sottoposti ad una seconda fase di valutazione da parte di una commissione esterna composta da revisori esterni alla Regione. . .  
   
   
SANITA’ IN VENETO: PRONTI A FARE PROPOSTE PER DECRETI ATTUATIVI FEDERALISMO FISCALE”. L’ANNUNCIO AL CONGRESSO NAZIONALE DELLA CIMO AD ABANO  
 
 Abano Terme, 25 Settembre 2009 - “In questo momento esistono ancora troppe divisioni all’ interno delle regioni italiane su come affrontare un cambiamento della sanità oramai non più rinviabile. Occorre maggiore disponibilità al dialogo con il governo, più coraggio nell’ affrontare evoluzioni come l’abbandono della spesa storica nel riparto dei fondi, più disponibilità concreta ad affrontare una seria lotta agli sprechi, che oggi portano poche regioni (di certo non il Veneto) a determinare l’80% del deficit sanitario nazionale, per il semplice motivo che non sono in grado di governare come si dovrebbe la spesa sanitaria”. Lo ha detto il 25 settembre ad Abano Terme l’ Assessore regionale alla Sanità del Veneto Sandro Sandri, intervenendo al 29° Congresso Nazionale della Cimo, importante sindacato dei medici ospedalieri. “Queste sfide il Veneto è pronto a coglierle – ha aggiunto Sandri – perché vogliamo e dobbiamo (come dovrebbero tutte le regioni) essere pronti all’ ingresso del federalismo fiscale ed alle conseguenze (positive) che esso avrà anche sulla Sanità Regionale”. A questo proposito Sandri ha sottolineato che “noi e, ritengo, anche altre regioni virtuose come Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, siamo pronti a confrontarci col governo e a presentare proposte concrete rispetto ai contenuti dei decreti attuativi che realizzeranno il federalismo fiscale”. Rispetto ai rapporti con la Cimo, Sandri li ha definiti “ sereni, rispettosi e costruttivi”, ed ha citato come esempi vari accordi raggiunti con la Regione sul piano economico e sull’ organizzazione del lavoro, come quello, “non facile ma alla fine definito con reciproca soddisfazione”, sui riposi dopo i turni di guardia. Rivolgendo parole di gratitudine ai medici per la dedizione con cui prestano la loro opera, Sandri ha concluso sottolineando che “per tutte le riforme che ci aspettano, tra le certezze che abbiamo c’è la qualità delle risorse umane sulle quali la Sanità può contare”. .  
   
   
VAL D’AOSTA: SERVIZIO ORCHIDEA DI ACCOGLIENZA ED ASSISTENZA DIURNA A PERSONE CON DISABILITÀ  
 
Aosta, 28 settembre 2009 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali comunica che martedì 29 settembre, alle ore 14,30, nel salone della Biblioteca regionale di Aosta, verrà presentata la nuova edizione del “Servizio Orchidea”, servizio di accoglienza ed assistenza diurna a persone con disabilità psicofisiche e ai loro familiari. Inaugurato all’inizio del 2007, il servizio offre occasioni di relazione e scambio sia ai partecipanti con disabilità che ai loro familiari, attraverso attività ludico-creative, motorie e comunque rivolte allo sviluppo delle risorse individuali, in un’ottica di miglioramento della qualità di vita. Figure professionali qualificate garantiscono l’efficace gestione delle attività previste, nel rispetto dei progetti individuali e della condivisione del percorso effettuato con il competente Servizio regionale. Il servizio, che ha ottenuto nelle precedenti edizioni un ottimo riscontro, sarà gestito dalla Cooperativa sociale Onlus “Bourgeon de vie”, in due sedi, completamente accessibili: una a Quart, in località Amérique 47, e una a Donnas, in via Roma 83. Le attività inizieranno il 15 settembre 2009 e si concluderanno il 15 giugno 2013, prevedendo almeno 40 incontri annuali, organizzati in base al calendario scolastico, per ognuno dei 60 partecipanti. Per l’ammissione al servizio è richiesto il possesso della certificazione rilasciata dalle competenti Commissioni mediche ai sensi della legge104/1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, articoli 3 e 4, e un’età compresa fra zero e 65 anni. Le domande di inserimento possono essere presentate, a partire dal 15 settembre 2009, all’ufficio della Cooperativa sociale “Bourgeon de vie”, a Quart, in località Amérique 47, al primo piano, su apposito modello ivi disponibile. La presa in carico dei partecipanti, sino ad esaurimento dei posti disponibili, sarà comunicata sia al Servizio disabili che al dirigente scolastico di riferimento dei partecipanti inseriti nel percorso scolastico o all’équipe socio-sanitaria competente per territorio. Ulteriori informazioni possono essere richieste alla responsabile del servizio “Orchidea” (dott. Ssa Battistina Bertino, tel 0165 775139 – 3406306601- orchidea2@tiscali. It) della Società Cooperativa sociale “Bourgeon de vie”, o al Servizio disabili dell’Assessorato sanità, salute e politiche sociali (al numero telefonico 0165527015). .  
   
   
RISCHIO CLINICO, PIÙ FIDUCIA E INFORMAZIONE  
 
 Trieste, 28 settembre 2009 - Come gestire ed affrontare l´errore, che è, così come negli altri settori, inevitabile anche nel corso dello svolgimento delle attività sanitarie? Alla domanda hanno cercato le risposte i medici, che si sono riuniti il 26 settembre al convegno, organizzato dall´Associazione Medica Triestina (Amt) presso la Mib School of Managment di Trieste. Il tema del "risk managment" (la gestione del rischio in medicina) è attuale. Nello specifico, la Giunta regionale, come ricordato dall´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, si appresta a valutare in tale materia 3 proposte di legge. La possibilità che un paziente subisca un danno o un disagio all´interno di una struttura ospedaliera è fisiologica, è stato detto. I medici, come controparte, si sentono demotivati dalle denunce e da come viene gestito questo rischio. "La questione non va affrontata in termini di contrapposizione, bensì costruendo un rapporto di fiducia, che cresce se vi è un´opportuna comunicazione: oggi i cittadini non hanno l´informazione e quindi nemmeno la consapevolezza, che l´errore possa capitare", ha precisato l´assessore regionale Kosic. Se una buona capacità di comunicazione del medico diminuisce le lamentele nei suoi confronti da parte dei pazienti, piano sul quale i medici intendono impegnarsi, difficile secondo gli stessi sarà il confronto con una società che predilige la logica del risarcimento. Aspetto, che è stato messo in evidenza anche dall´assessore Kosic nel considerare come "in questo Paese ci sia un astio crescente che non produce le condizioni per il confronto e la ricerca delle risposte: bisogna cercare le alleanze sui contenuti". Per far fronte agli aspetti negativi del rischio, i medici hanno messo in rilievo anche l´importanza della formazione continua, del consenso informato e della copertura assicurativa. Sono inoltre del parere, che ragionare in modo disincantato sui propri errori sia produttivo per il non ripetersi degli stessi. .  
   
   
CONGRESSO NAZIONALE ALCOLISTI  
 
Lignano Sabbiadoro, 25 set - "Il fenomeno dell´alcolismo è cambiato, e per questo è necessario aggiornare le risposte terapeutiche". Lo ha detto l´assessore regionale alla Salute e alla Protezione sociale Vladimir Kosic intervenendo il 25 settembre al 18. Mo Congresso nazionale dei Club degli alcolisti in trattamento, che si è aperto al Villaggio Ge. Tur. Di Lignano Sabbiadoro e si è concluso ieri domenica. L´appuntamento di Lignano è organizzato dall´Arcat (Associazione regionale dei Club degli alcolisti in trattamento) del Friuli Venezia Giulia con la collaborazione del Centro servizi volontariato. "Le famiglie dei club per una comunità solidale" è il tema del congresso, che coincide con il trentesimo anniversario della costituzione del primo Club in Italia, sotto la spinta della diffusione internazionale del movimento associativo promosso dal medico croato Vladimir Hudolin. "Il metodo Hudolin ha dimostrato - secondo l´assessore - una straordinaria progettualità terapeutica, ha dato una speranza a migliaia di persone e un sostegno alle famiglie. Tuttavia oggi il problema dell´alcolismo non solo non è diminuito, ma è in aumento soprattutto fra i giovani". "Rispetto 30 anni fa - ha aggiunto - non abbiamo risposte pronte, perché il fenomeno si presenta in forme epidemiologiche e culturali diverse, con ricadute complessive sul sistema. Le proposte terapeutiche debbono essere dunque aggiornate di fronte alle sfide che abbiamo oggi di fronte". Secondo Kosic, è necessaria una risposta "organizzata e strutturata", che coinvolga anche le scuole e i luoghi di lavoro. La Regione è ad esempio recentemente intervenuta, ha ricordato l´assessore, per affrontare il problema dell´alcolismo sul lavoro, non in senso repressivo, ma per mettere a disposizione le strutture e le risposte che il Servizio sanitario regionale è in grado di offrire. .  
   
   
MANTOVA, 72 NUOVI POSTI LETTO IN 4 RSA  
 
Milano, 28 settembre 2009 - La Giunta regionale della Lombardia ha deciso, su proposta dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, di accreditare 72 nuovi posti letto in quattro Rsa (residenze sanitarie assistenziali) della provincia di Mantova. Sono: la Rsa di Asola, che aumenterà di 6 posti letto gli attuali 108 già accreditati; la "Fondazione Monsignor Beedini Onlus" di Marcaria: 18 nuovi posti letto che si aggiungono agli attuali 25 esiste; la "Casa Rosanna" di Monzambano: accreditati i primi 20 posti letto della struttura; la "Ernesta Bovi" di Pegognaga: accreditati i primi 28 posti letto. .  
   
   
OPEN E INCLUSIONE SOCIALE: SECONDO SEMINARIO ALL``INRCA IL 28 SETTEMBRE. "´NUOVE OPPORTUNITA´ PER GLI ANZIANI´.  
 
Ancona, 25 Settembre 2009 - Assicurare a tutti l´accesso ad un´assistenza socio-sanitaria di alta qualita` e` un elemento essenziale del Modello Sociale Europeo, con l´obiettivo di garantire a tutti gli individui il diritto di ricevere assistenza senza che si creino situazioni di disuguaglianza nell´accesso ai servizi. Di questo si parlera` il 28 settembre nel seminario ´Nuove opportunita` per gli anziani:la non autosufficienza nelle politiche pubbliche locali e regionali´, il secondo del ciclo, dopo quello dedicato al lavoro e inclusione sociale, promosso dalla Regione Marche- Programma Open e curato dal Servizio Politiche sociali. Il seminario che si svolgera` all´Auditorium dell´Inrca di Ancona, Via della Montagnola, centrera` l´attenzione sulle strategie di programmazione sociale e sanitaria avviate dalla Regione Marche relativamente agli anziani non autosufficienti, in considerazione della importante consistenza numerica del fenomeno. Infatti le Marche sono la settima regione italiana per indice di invecchiamento e la popolazione di eta` pari o superiore a 65 anni rappresenta il 23% circa dei residenti. Le previsioni demografiche inoltre indicano che nel 2051 nelle Marche vivranno quasi 520 mila anziani. Ad aprire dalle 9. 30 i lavori del seminario, moderato dal presidente dell´Ordine dei Giornalisti delle Marche, Gianni Rossetti, sara` il presidente della Regione, Gian Mario Spacca. Seguiranno gli interventi degli assessori regionali ai Servizi Sociali, Marco Amagliani e alla Salute, Almerino Mezzolani. Quindi il direttore generale dell´Inrca, Antonio Aprile. Paolo Mannucci ´ dirigente del Servizio Politiche sociali ´ presentera` gli obiettivi di Open che vede le Marche capofila di un partenariato internazionale composto dal Ministero degli Affari Sociali della Sassonia (Germania), West Midlands (Regno Unito), Federazione Aragonese dei Municipi e delle Province (Spagna) a da molti altri partner di supporto marchigiani, italiani e dei Paesi partner tra cui il Ministero italiano del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, la Regione Molise, la Croce Rossa tedesca, la Fondazione Brodolini. La principale finalita` di Open e` quella di promuovere il dibattito relativo ai principali temi di inclusione sociale coinvolgendo attivamente la cittadinanza e tutti gli attori rilevanti per la definizione delle politiche sociali. Carmine Ruta ( dirigente servizio regionale Sanita`) e Giovanni Santarelli ( dirigente programmazione sociale e integrazione socio-sanitaria) illustreranno i Percorsi di assistenza socio-sanitaria per gli anziani non auto-sufficienti. La Regione sta infatti predisponendo un piano di intervento sulla non autosufficienza sulla base delle indicazioni nazionali contenute nel decreto del Ministero della Solidarieta` Sociale che stabilisce il riparto del fondo nazionale per la non autosufficienza e che prevede una serie di interventi destinati a garantire idonee condizioni di permanenza in famiglia delle persone non autosufficienti. Alla luce di queste premesse verra` illustrata la ricaduta delle scelte fatte sul territorio regionale, sulla qualita` dell´offerta dei servizi e delle sulle modalita` organizzative. Nella seconda sezione del seminario le testimonianze di Stefano Ricci -Agenzia Regionale Sanitaria; Gabriele Paolucci- Cgil, Cisl e Uil; Giuliano Tacchi -Coordinatori di Ambito sociale; Giovanna Picciotti ´Dir. Distretto Sanitario San Benedetto del Tronto; Fabio Ragaini -Coordinamento Associazioni di Tutela; Marta Carassai- Auser, Anteas, Ada; Fabrizia Lattanzio- dir. Scientifico Inrca. E´ prevista anche l´ illustrazione dello stato di attuazione di un progetto nazionale a cui partecipano alcune regioni tra cui le Marche per la costruzione di un sistema informativo nazionale sociale sulla non autosufficienza (Sina) che si affianchera` al sistema informativo sanitario (Nsis) intervenendo sui servizi prodotti dal sistema degli enti locali. .  
   
   
VILLA MANIN OSPITA GLI IMPRESSIONISTI EUROPEI  
 
 Villa Manin, 25 settembre 2009 - Parigi e la Francia, che dalla seconda metà dell´800 sarebbero divenute il centro del "nuovo" nell´arte, fino a quell´epoca ricoprivano, invece, un ruolo secondario, accademico. Più innovativi erano gli artisti inglesi e tedeschi, entrambi legati al Romanticismo, sia pure visto con ottiche ed esiti artistici differenti. Alla base del cambiamento dell´arte francese, ma che avrebbe di lì a poco avuto conseguenze sorprendenti in tutta Europa, ci fu la "Scuola di Barbizon", ovvero quel gruppo di artisti (come Courbet, Corot, Rousseau e molti altri) che abbandonarono i loro atelier per andare a dipingere il "vero" e il "reale" nei boschi attorno a Parigi, fra cui Barbizon, appunto. Di ciò ci si può render conto nella mostra "L´età di Courbet e Monet. La diffusione del realismo e dell´impressionismo nell´Europa centrale e orientale", ospitata nella sale di Villa Manin di Passariano (Udine) e che da sabato 26 settembre è aperta al pubblico fino al 7 marzo 2010. Curata da Marco Goldin, la mostra è promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall´Azienda Speciale Villa Manin in collaborazione con Linea d´ombra Libri e con il contributo di Fondazione Crup, Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, Fondazione Carigo, Fondazione Antonveneta. Una mostra concretamente "grande": grande per l´epopea artistica che racconta, per la qualità e rarità delle opere che riunisce, per il territorio di cui, per la prima volta, delinea le vicende. Grande, infine, perché affronta in modo nuovo gli infiniti, talvolta carsici, percorsi dell´arte che, superando ogni singolo confine nazionale, sanno creare un gioco assolutamente affascinante di reciproche contaminazioni. Il fascino di questa mostra - dopo le numerosissime sull´impressionismo - dipende dal fatto che per la prima volta viene organicamente studiato e raccontato il rapporto tra la nascita della Scuola di Barbizon in Francia e la diffusione del realismo e del naturalismo nei Paesi dell´Europa centrale e orientale. E subito dopo, a partire dagli anni Settanta a Parigi, come l´affermazione dell´impressionismo abbia segnato in modo fondamentale la pittura di molte tra quelle Nazioni, addirittura fino al Xx secolo inoltrato. Oltre 130 sono i dipinti, provenienti da musei di tutto il mondo, che compongono l´esposizione. Sulle pareti di Villa Manin i capolavori più noti della pittura francese vengono posti in dialogo, senza alcuna gerarchia, con opere egualmente importanti, ma sostanzialmente ignote al pubblico: capolavori "nazionali" che raccontano come la pittura francese del secondo Ottocento abbia "fecondato" i talenti maggiori del resto d´Europa, dall´Olanda, all´Ungheria, dalla Polonia a Romania e Russia. Talenti che hanno saputo trarre da Parigi stimoli nuovi, conservando però le caratteristiche nazionali, che hanno fatto di tanta pittura ottocentesca del Centro ed Est Europa un caso di assoluta bellezza. Entro quattro, ampi capitoli - "Boschi, campagne e case", "Acque", "Ritratti" e "Natura abitata" - 78 artisti si confrontano alla pari, senza steccati nazionali, nel resoconto di quella grande ventata di novità che nel secondo Ottocento rinnovò la pittura in tutta Europa. I viaggi degli artisti, e poi anche dei grandi collezionisti, verso Parigi non sono che il punto di partenza della mostra. Cuore della rassegna sono gli effetti che quel vento portò nel resto d´Europa. E non solo i viaggi verso Parigi, ma anche le mostre che in molte capitali portarono le opere degli stessi artisti francesi. O addirittura taluni quadri che in quelle Nazioni vennero realizzati soltanto sul racconto di chi a Parigi era stato, e testimoniava ai pittori che mai vi erano giunti il loro entusiasmo. .  
   
   
EMILIO LONGONI 2 COLLEZIONI: LE OPERE DEL GRANDE MAESTRO LOMBARDO NELLE RACCOLTE DELLA GALLERIA D’ARTE MODERNA DI MILANO E DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI BARLASSINA DIALOGANO IN UNA PREZIOSA MOSTRA A MILANO  
 
 Milano, 28 settembre 2009 - Alla Galleria d’Arte Moderna dal 21 ottobre 2009 al 31 gennaio 2010 La mostra dedicata a Emilio Longoni (Barlassina 1859-Milano 1932) in occasione dei 150 anni dalla sua nascita, si inaugura il 21 ottobre alla Galleria d’Arte Moderna di Milano. La rassegna racchiude in sé tre forti punti di interesse: mette innanzi tutto a confronto opere di grandissima qualità del grande maestro lombardo vissuto tra Ottocento e Novecento, otto appartenenti alla stessa Gam e quindici di proprietà della Banca di Credito Cooperativo di Barlassina, cittadina natale dell’artista; permette poi di ammirare gli otto capolavori di Longoni appartenenti alla Gam, indagati e studiati nella loro essenza materica e restituiti alla loro originaria luminosità, grazie alla generosità della Banca di Barlassina che ne ha sostenuto un sapiente restauro; infine, ma si tratta di un punto importante per la vita culturale di Milano, l’incontro tra la Banca ed il Museo si qualifica come una operazione culturale di alto livello e contribuisce a ricreare un rapporto virtuoso tra pubblico e privato che si è da tempo spezzato, arricchendo la stessa collezione privata, diffondendo la conoscenza di un grande artista come Longoni e delle sue opere da tempo custodite dalla Gam. La mostra, inoltre, offre un percorso di intensa emozione con una rilettura di eccellente carattere scientifico, grazie ai molti anni di studio che Giovanna Ginex, curatrice dell’esposizione, ha dedicato all’artista. Promossa dunque dalla Banca di Credito Cooperativo di Barlassina e dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura, Galleria d’Arte Moderna, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, che ha attivato una sistematica campagna di analisi scientifiche e indagini non invasive su tutte le opere di Longoni appartenenti alle due raccolte, l’esposizione offre uno spaccato dell’opera di Emilio Longoni, presentandone ventitre straordinari dipinti, dalle prime nature morte passando per le figure e per le opere d’impegno sociale, sino ai grandi paesaggi di montagna dell’ultimo ventennio di intensa attività. .  
   
   
PITTURA NAïF. OPERE SCELTE DALLA COLLEZIONE ZANDER. DAL 10 OTTOBRE 2009 AL 31 GENNAIO 2010 NEL CASTELLO DI MIRADOLO A S. SECONDO DI PINEROLO  
 
 Milano, 28 settembre 2009 - La Fondazione Cosso organizza dal 10 ottobre 2009 al 31 gennaio 2010 presso il Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo, la mostra Pittura naïf. Opere scelte dalla Collezione Zander, una selezione dei capolavori della collezione Zander di Bönnigheim (Germania), che con i suoi circa 4000 quadri e sculture naïf, è la più grande in Europa. La mostra, a cura di Daniela Magnetti e Francesco Poli, propone le opere di 21 artisti che, pur non avendo alcuna formazione accademica, e pur non essendo uniti da nessuna visione estetica comune, affascinano da sempre il pubblico di tutto il mondo. Nonostante il termine “naïf” venga talvolta utilizzato con una connotazione negativa, ad indicare qualcosa di sciocco o di ingenuo, in realtà - spiega la collezionista, Charlotte Zander – “ i pittori naïf che provengono da tutti i ceti sociali e dalle attività più disparate si confrontano con le loro esperienze di vita e dipingono quadri di desideri, sogni e ricordi, per nulla influenzati dalle tradizioni artistiche. I temi vertono per lo più sull’infanzia, la religione ed i miti, la patria e l’ambiente circostante, il mondo del lavoro, le feste, ma anche su questioni politiche e storiche, problemi sociali e il mondo delle utopie. Gli artisti naïf sono dei personaggi il cui stile è originario, inconfondibile e indipendente. “È per questo motivo – sottolinea il curatore Francesco Poli – che è sbagliato parlare, in generale, di un movimento d´arte naïf, oppure di tendenze o scuole, non solo per la grande diversità di contesti geografici, sociali e culturali, ma anche perché i naïf più veri e geniali sono personaggi isolati, che hanno sviluppato la loro vocazione creativa in chiave fortemente individuale. Ed è per questo motivo che sono stati riconosciuti come “veri” artisti. ” La mostra, il cui nucleo principale è costituito dai pittori francesi – Bauchant, Bombois, Eve, Rousseau, Louis, Vivin- e dai croati – Feješ, Generalić, Rabuzin, Sekulic, Skurjeni – non si pone alcun obiettivo di ordine storico, né critico: quello che la Fondazione Cosso si ripropone è di offrire al pubblico una mostra che abbia la capacità di comunicare attraverso la semplicità, con presenze internazionali di notevole valore che oltrepassano anche i confini europei. La spontaneità e l’istintività di questi artisti sono un ottimo stimolo per parlare ai bambini ed ai ragazzi, punto di riferimento della Fondazione Cosso, che intorno alla mostra organizzerà anche una ricca serie di appuntamenti didattici, di approfondimento e di divertimento. Con questo nuovo appuntamento la Fondazione Cosso rinnova, nel suo secondo anno di attività, lo spirito di conoscenza e di confronto con culture diverse e nello stesso tempo sottolinea il forte legame con il territorio pinerolese. Continuerà infatti la collaborazione con l´Iiss “M. Buniva” - Sezione Liceo Artistico, alcune allieve del quale quest’estate hanno partecipato ad un interessane stage in cui hanno realizzato attività attinenti al loro percorso di studi. Le attività didattiche e di laboratorio saranno rivolte a tutte le scuole pinerolesi ed anche le famiglie saranno coinvolte in piacevoli momenti. .  
   
   
MILANO: FONDI REGIONE PER MOSTRA GIOVANI ARTISTI ALLA FABBRICA DEL VAPORE DAL 10 NOVEMBRE AL 23 DICEMBRE  
 
Milano, 28 settembre 2009 - E´ di 24. 000 euro il contributo assegnato all´ Associazione Care Off di Milano dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, per la realizzazione della mostra "Il raccolto è stato abbondante", che si terrà alla Fabbrica del Vapore (Milano) dal 10 novembre al 23 dicembre2009. L´evento è finalizzato a diffondere la conoscenza dei contenuti dell´arte contemporanea mettendo in mostra opere di giovani artisti conservate nell´archivio Docva della Associazione Care Off. Saranno inoltre realizzate iniziative didattiche rivolte ai ragazzi della scuola primaria e secondaria. La mostra fa parte di un programma triennale, realizzato anche con il contributo della Fondazione Cariplo, finalizzato a diffondere presso il vasto pubblico la conoscenza delle tematiche attuali nel dibattito artistico contemporaneo. .  
   
   
LO SPIRITO MILANESE NELL’ARTE DEL NOVECENTO: 8 INCONTRI SU ARTISTI, OPERE, CORRENTI DALL’INIZIO DEL SECOLO AL SECONDO DOPOGUERRA  
 
Milano, 28 settembre 2009 - Il Fai – Fondo Ambiente Italiano presenta tra gli eventi autunnali di Villa Necchi Campiglio, un ciclo di conferenze dal titolo “Lo spirito milanese nell’arte del Novecento”: otto incontri, dall’8 ottobre al 26 novembre alle ore 18. 15, sull’arte e i suoi protagonisti dall’inizio del secolo al secondo dopoguerra, curati dallo storico dell’arte Paolo Baldacci, in collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Milano, che verranno approfonditi con professori universitari ed esperti. Nella splendida sede di Villa Necchi Campiglio, proprietà della Fondazione nel cuore di Milano, si approfondirà in particolare quello che è stato lo “spirito milanese” nei principali elementi costitutivi dell’arte italiana moderna. Oltre all’aspetto artistico vero e proprio verranno indagati anche i fattori sociali, economici e politici che orientarono la cultura artistica lombarda nel definire i caratteri specifici del proprio apporto alla modernità italiana. Gli incontri si terranno tutti i giovedì 8/15/22/29 ottobre e i giovedì 5/12/19/26 novembre presso Villa Necchi Campiglio alle ore 18. 15 (in allegato il calendario). La partecipazione al corso può essere relativa a una singola lezione oppure è possibile abbonarsi all’intero ciclo. La sottoscrizione dell’abbonamento prevede una visita gratuita alla Villa, da effettuare previo accordo con la biglietteria. Fainecchi@fondoambiente. It .  
   
   
CANTU´(CO), FONDI REGIONE A BIENNALE MERLETTO  
 
Milano, 28 settembre 2009 - E´ di 50. 000 euro il contributo assegnato al Comune di Cantù, in provincia di Como, dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, per la realizzazione della "Ix Biennale Internazionale del Merletto" che si terrà a Cantù dal 18 ottobre al 31 dicembre. Il costo dell´evento è di 100. 000 euro. Sono previste iniziative legate alla storia e alla tradizione manifatturiera di Cantù, in particolare, ai merletti e agli arredi e al forte legame che da sempre esiste tra le due attività. In particolare la mostra "Trainanti Trine" metterà in evidenza il comune ambito di applicazione dei due filoni dell´artigianato canturino, i merletti e i mobili in legno di pregio, attraverso una loro esposizione abbinata. La mostra "Da Cluny a Cantù" ricostruirà invece la storia dell´introduzione dell´arte del tessere i merletti ad opera delle monache benedettine provenienti da Cluny. Secondo una lunga tradizione, l´antica arte del merletto al tombolo a fuselli sarebbe stata introdotta in Cantù dalle monache cluniacensi. .  
   
   
FRANK O. GEHRY DAL 1997 IN MOSTRA ALLA TRIENNALE DI MILANO  
 
Milano, 28 settembre 2009 - La Triennale di Milano, nell’ambito di Triennale Architettura, presenta Frank O. Gehry dal 1997, a cura di Germano Celant, la prima esposizione dedicata a Frank O. Gehry che riunisce la selezione dei progetti realizzati a partire dall’importante svolta stilistica del 1997, costituita dal Guggenheim Museum di Bilbao, fino ad oggi. La mostra, curata da Germano Celant, è realizzata in collaborazione con Frank O. Gehry e Gehry Partners Llp, e resa possibile anche grazie all’assistenza di importanti istituzioni internazionali quali il Guggenheim Museum di Bilbao, Ago – Art Gallery of Ontario di Montreal e Dac - Dansk Arkitektur Center di Copenhagen. I progetti in mostra, per la maggior parte inediti, sono stati selezionati insieme all’architetto americano, ideando un evento espositivo che indaghi oltre agli edifici anche le loro relazioni con il territorio in un’ottica di progettazione più urbanistica: da Dz Bank Building di Berlino (1995-2001), a Ago - Art Gallery of Ontario (2000-2008), dal Jay Pritzker Pavilion di Chicago (1999-2004), all’Interactive Corporation Headquarter di New York (2003-2007), fino al resort Atlantis Sentosa di Singapore e alla sede di Abu Dhabi del Guggenheim Museum, la progettazione dei quali è cominciata tra il 2005 e il 2006. Le architetture, che costituiscono l’highlight del lavoro di Gehry Partners Llp negli ultimi dieci anni, saranno raccontate attraverso i filmati, le fotografie, i disegni, i modelli relativi alle varie fasi di elaborazione del progetto, nonché le parole dell’architetto. Parallelamente, saranno proiettati in video i materiali relativi alle tecnologie utilizzate da Gehry nelle diverse fasi del processo creativo e costruttivo. Interviste e display che illustrano la nascita e la specificità del gruppo Gehry Technologies, le modalità dell’ideazione con il software Catia in rapporto alla progettazione tradizionale, la sua complessità e le possibilità di ottimizzazione nel processo di creazione architettonica. L’esposizione sarà arricchita da un catalogo, che riunirà tutti i progetti di Frank O. Gehry, esposti e non esposti a Milano, dall’innovativo strappo linguistico del Guggenheim Museum di Bilbao ad oggi. Introdotto da un saggio critico di Germano Celant, il libro ripercorre dal 1997 i recenti progetti dell’architetto vincitore del Pritzker Architecture Prize 1989, per la maggior parte inediti, attraverso i disegni a mano, i disegni di studio, le elaborazioni in 3D, i modelli e le fotografie del costruito: dal Walt Disney Concert Hall di Los Angeles (1989-2003), alla Corcoran Gallery di Washington Dc (1999-2005), dal The Experience Music Project di Seattle (1995-2000), al complesso abitativo di Beekman Street a New York (2003-2009). Www. Triennale. It .  
   
   
GOLF - NEL TOUR CHAMPIONSHIP KENNY PERRY SORPASSA TIGER WOODS  
 
Roma, 28 settembre 2009 - Si è fatto avanti un nuovo pretendente nella caccia ai 10 milioni di primo premio della Fedex Cup, il veterano Kenny Perry (202 - 72 66 64) che con un terzo giro in 64 colpi (7 birdie, 1 bogey) si è portato in vetta al Tour Championship. Sul percorso dell’East Lake Gc, ad Atlanta in Georgia, Perry ha superato Tiger Woods, secondo con 204 (67 68 69), ma il numero uno mondiale pur avendo perso la leadership ha tratto vantaggio dalla giornata, poiché ha allungato su Sean O’hair, terzo con 206 insieme a Phil Mickelson, e sull’irlandese Padraig Harrington, quinto con 207 alla pari con Steve Marino. Inoltre Woods (primo nella classifica della Fedex con 2. 500 punti) ha messo fuori gioco quasi tutti coloro che vincendo lo avrebbero superato indipendentemente dalla sua prestazione. Fa eccezione Steve Stricker (2° con 2. 250), salito dal 21° al settimo posto con 208, che comunque ha chances molto ridotte. Out Jim Furyk (3°) 15° con 211, Heath Slocum (5°) 17° con 212 e Zach Johnson (4°) 24° con 215. Con la classifica attuale i 10 milioni di dollari finirebbero per la seconda volta su tre edizioni nelle tasche di Woods, che ha già prevalso nel 2007 e che lo scorso anno lasciò strada a Vijay Singh, causa lo stop per infortunio. Ancora varie comunque le soluzioni, ma tutte o quasi legate al rendimento del campione, che non ha problemi se non scende oltre il secondo posto purché occupato in solitudine (salvo se il titolo va a Stricker). Altre ipotesti legate solo alla vittoria dei seguenti giocatori: Harrington (6° con 1. 400) vince con Woods secondo pari merito; O’hair (7° con 1. 200) ha ma meglio con il numero uno mondiale secondo pari merito con almeno altri due concorrenti o terzo; Perry (9° con 800) prevale con Woods quarto e con Stricker terzo; Mickelson (12° con 420) ha ragione con Woods nono, oppure settimo insieme ad altri tre concorrenti o ottavo pari merito, e con Stricker quarto pari merito. Fedex a parte, non è trascurabile neanche il primo premio al vincitore della gara che è di 1. 350. 000 dollari su un montepremi di 7. 500. 000 Lpga: Lorena Ochoa Raggiunge Sophie Gustafson - La messicana Lorena Ochoa (200 - 68 67 65) ha raggiunto la svedese Sophie Gustafson (65 69 66) in vetta alla classifica del Cvs/pharmacy Challenge (Lpga Tour) che si sta disputando al Blackhawk Cc di Danville, in California. Le due proettes, che stanno mettendo in mostra un ottimo gioco, si disputeranno il titolo nel giro finale avendo praticamente escluso dalla lotta tutte le altre concorrenti. Appare, infatti, improbabile il recupero per Angela Stanford e per la coreana Sun Young Yoo, terze con 206, e per Paula Creamer, Morgan Pressel, Leta Lindley e per la svedese Maria Hjorth, quinte con 207. Al 17° posto con 210 la norvegese Suzann Pettersen e al 25° con 212 l’australiana Karrie Webb. Sono uscite al taglio Giulia Sergas, 80ª con 147 (75 72) e fuori per un colpo, e Silvia Cavalleri, 114ª con 151 (77 74). Il montepremi è di 1. 100. 000 dollari. Lacoste 4 Nations: L’italia In Finale - L’italia ha battuto la Spagna, detentrice del titolo, per 7-5 e ha conquistato la finale nel Lacoste 4 Nations Golf Challenge che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club Peralada, nei pressi di Barcellona in Spagna. Gli azzurri affronteranno la Francia, che ha sconfitto l’Olanda per 8-4. La compagine azzurra, formati da quattro ragazzi e altrettante ragazze, è andata in vantaggio nei doppi per 2,5 a 1,5 grazie ai successi di Corrado De Stefani/laura Sedda e di Lorenzo Guanti/anna Taboni e al pari ottenuto da Emanuele Sesia/eugenia Ferrero. Sono stati sconfitti Riccardo Michelini/bianca Maria Fabrizio. Nei doppi i punti decisivi sono arrivati da Bianca Maria Fabrizio, Laura Sedda, Riccardo Michelini e Corrado De Stefani, mentre Emanuele Sesia ha perfezionato il punteggio con un pari. Lo stesso Sesia, De Stefani e la Sedda sono rimasti imbattuti. I risultati Foursome: Corrado De Stefani/laura Sedda b Jon Rham/camilla Hedberg 1 up; Lorenzo Guanti/anna Taboni b Jorge Simon/rocio Sanchez 1 up; Emanuele Sesia/eugenia Ferrero pari con Adria Arnaus-noemi Jimenez; Borja Virto/anna Arrese b Riccardo Michelini/bianca Maria Fabrizio 6/5 Risultato parziale: Italia 2,5, Spagna 1,5 Singoli: Bianca Maria Fabrizio b Camilla Hedberg 4/2; Laura Sedda b Anna Arrese 3/2; Riccardo Michelini b Jorge Simon 3/1; Corrado De Stefani b Adria Arnaus 4/3; Emanuele Sesia pari con Borja Virto; Rocio Sanchez b Anna Taboni 4/3; Noemi Jimenez b Eugenia Ferrero 2/1; Jon Rham b Lorenzo Guanti 2/1 Risultato parziale: Italia p 5,4, Spagna 3,5 Risultato finale: Italia b Spagna 7-5 .  
   
   
GOLF - VIVENDI TROPHY WITH SEVERIANO BALLESTEROS ALLA GB&I (16,5-11,5) FRANCESCO MOLINARI TRAVOLGE NEL SINGOLO OLIVER WILSON  
 
 Bari, 28 settembre 2009 - La Gran Bretagna & Irlanda ha vinto il Vivendi Trophy with Severiano Ballesteros (ex Seve Trophy) battendo con un secco 16,5-11,5 la selezione dell’Europa Continentale. Sul percorso parigino di Saint-nom-la Bretèche Gc in Francia non ci sono state emozioni nella giornata finale, poiché il risultato era scontato sin dalla terza quando i britannici, guidati dall’irlandese Paul Mcginley, hanno fatto quasi cappotto agli avversari sia nei greensomes (3-1), che nei foursomes (3,5-0,5). C’era stato più equilibrio nelle prime due giornate con due parziali di 3-2 in favore della Gb&i. Nell’ultimo turno, sul punteggio di 12,5-5,5, ai britannici sarebbero bastati due punti nei dieci singoli per conquistare il trofeo che sono arrivati subito con gli irlandesi Rory Mcilroy (1 up su Henrik Stenson) e con Graeme Mcdowell (3/2 su Robert Karlsson). L’europa Continentale, affidata al danese Thomas Bjorn, ha comunque prevalso nel parziale per 6 a 4 e Francesco Molinari ha colto uno dei punti travolgendo l’inglese Oliver Wilson (5/4). In sostanza non c’è stata partita perché il torinese è partito come una furia e ha chiuso il conto con un 5 up dopo 7 buche. Al termine delle 14 giocate Molinari era quattro colpi sotto par (cinque birdie e un bogey). Gli altri punti pieni dei continentali sono stati conquistati da Miguel Angel Jimenez (3/1 su Ross Fisher), Soren Hansen (4/2 su Steve Webster), Soren Kjeldsen (3/1 su Simon Dyson) e Anders Hansen (7/6 su Nick Dugherty), mentre il terzo punto britannico lo ha ottenuto Robert Rock (1 up su Gonzalo Fernandez Castaño). Pari tra Alvaro Quiros (Eu) e Anthony Wall e tra Peter Hanson (Eu) e Chris Wood. Nei doppi Molinari ha disputato tutti e quattro gli incontri sempre in coppia con il danese Anders Hansen. Sono state due vittorie nei fourballs (4/3 su Robert Rock/steve Webster e 3/1 su Graeme Mcdowell/rory Mcilroy) e due sconfitte entrambe subite contro Ross Fisher/chris Wood (1 up nel greensome e 3/2 nel foursome). La Gb&i ha vinto il trofeo per la quinta volta consecutiva. In precedenza si era imposta nel 2002, 2003, 2005 e 2007, mentre aveva perso l’edizione inaugurale nel 2000. Let: Tenerife Open A Felicity Johnson, 12ª Zorzi, 16ª Croce - La ventiduenne inglese Felicity Johnson (274 - 69 72 66 67) ha ottenuto il primo successo nel Ladies European Tour imponendosi nel Tenerife Ladies Open, disputato al Golf Costa Adeje, nella località da cui il circolo prende il nome, nell’isola spagnola di Tenerife. Nel giro finale ha recuperato nelle prime quindici buche i tre colpi di svantaggio che aveva dopo tre turni dalla gallese Becky Brewerton (276 - 66 69 69 72) e poi l’ha sorpassata con due birdie conclusivi. Al terzo posto si è classificata con 281 la tedesca Bettina Hauert, al quarto con 282 la spagnola Tania Elosegui e l’inglese Melissa Reid, al sesto con 284 la tedesca Anja Monke e l’inglese Laura Davies, che sarà una delle ‘stelle’ nel prossimo Cartasi Ladies Italian Open (Gc Le Rovedine, 15-17 ottobre). Dopo una gara fatta di alti e bassi Veronica Zorzi ha concluso in 12ª posizione con 288 (71 72 74 71) risalendo dal 21ª, mentre Stefania Croce è terminata 16ª con 289 (68 76 67 78), scivolando dalla quinta. In bassa classifica Margherita Rigon, 71ª con 302 (71 77 76 78). Non hanno superato il taglio Matia Maffiuletti, 97ª con 153 (74 79), e Federica Piovano, 117ª con 162 (82 80). La Johnson ha ricevuto un assegno di 45. 000 euro su un montepremi di 300. 000 euro. .