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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Ottobre 2009
ITALIA-MACEDONIA, ACCORDO SULLE RINNOVABILI  
 
Roma, 15 ottobre 2009 - Il Ministro dell´Ambiente macedone ha annunciato una nuova iniziativa nel settore delle energie rinnovabili. Si tratta dell´utilizzo di biomassa da parte di una cartiera di Kociani, città nel sud-est del Paese. Obiettivo del progetto è quello di sostituire il petrolio nel processo produttivo, in particolare per la generazione di vapore tecnico, informa l´Ice. Sarà utilizzata biomassa da buccia di riso, grano, paglia di mais e residui della lavorazione del legno, tutti prodotti di cui Kociani dispone in abbondanza. Il progetto si inserisce nel programma di cooperazione tra il Ministero italiano dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Mattm) e l´omologo Ministero macedone. .  
   
   
BORGOFORTE (MN), DAI REFLUI L´ENERGIA PULITA ASSENSO E FONDI REGIONALI PER IMPIANTO MODELLLO DA 7 MILIONI  
 
Milano, 15 ottobre 2009 La Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con gli assessori alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità Massimo Buscemi e all´Agricoltura Luca Daniel Ferrazzi, ha approvato l´ipotesi di Accordo di Programma per la realizzazione di un impianto innovativo in campo energetico-ambientale nel Comune di Borgoforte (Mantova). Si tratta di un impianto che mira a produrre energia da digestione anaerobica di reflui zootecnici con un sistema innovativo di abbattimento dei nitrati. L´accordo di Programma coinvolge Regione Lombardia, Provincia di Mantova e Comune di Borgoforte. Il progetto attua l´impegno di Regione Lombardia nell´utilizzo di fonti energetiche alternative. "La novità del progetto - hanno spiegato gli assessori Buscemi e Ferrazzi - sta nella produzione di energia da digestione anaerobica di reflui zootecnici consentendo alle aziende di ridurre anche l´inquinamento legato ai nitrati. Si tratta di un progetto altamente innovativo e che ci si augura possa trovare altre applicazioni sul territorio regionale". Il costo dell´intervento è di 7. 150. 000 euro, di cui 3. 058. 900 a carico di Regione Lombardia con finanziamenti assicurati dal Programma attuativo regionale (Par) del Fondo aree sottoutilizzate (Fas) 2007-2013 che, nell´Asse 2, prevede la "Realizzazione di interventi fortemente innovativi e replicabili di produzioni di energia". .  
   
   
NUOVO RISCHIO NUCLEARE IN PUGLIA. DICHIARAZIONE ASSESSORE LOSAPPIO  
 
 Bari, 15 ottobre 2009 - Di seguito una dichiarazione dell’assessore Losappio sull’ipotesi del nucleare in Puglia: “Nell’intervista pubblicata oggi sul Quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” il Viceministro Urso esclude categoricamente che si possano costruire centrali nucleari in Albania perché, dichiara testualmente, “le centrali nucleari si faranno in Italia. Si devono fare in Italia perché è un principio di responsabilità, di autonomia”. “Nello scorso mese di marzo il Presidente del Consiglio, nella sua sfortunata visita elettorale a Bari, con altrettanta determinazione aveva escluso che un impianto nucleare potesse sorgere in Puglia perché, al contrario, sarebbero stati costruiti in Albania. “Dunque, uno dei due fra il Ministro ed il Primo Ministro mente. “Tutto ciò aumenta i timori di un coinvolgimento della Puglia. “A fronte di autorità così inaffidabili quale credito possono avere le promesse di rispettare la volontà del territorio del Ministro Scaiola durante l’inaugurazione della Fiera del Levante? “Resta dunque una sola possibilità: quella che il decreto che il Governo varerà a marzo e che, oltre ai criteri dei siti può indicare le zone escluse dalle centrali, raccolga la decisione della Regione –ratificata nella volontà espressa dal voto del Consiglio Regionale su uno specifico documento- e inserisca la Puglia in quella parte del territorio che sarà esentata da questa avventura. ” .  
   
   
PIANO EDILIZIO IN LOMBARDIA: DA VENERDI´ LEGGE IN VIGORE  
 
Milano, 15 ottobre 2009 "Da venerdì 16 ottobre la legge regionale per il rilancio edilizio sarà a tutti gli effetti operativa. I Comuni hanno, infatti, tempo fino a oggi per deliberare gli eventuali ambiti di esclusione e inclusione, così come per definire un eventuale sconto degli oneri, fino al limite del 30% fissato nel testo di legge regionale". Lo ha detto l´assessore al territorio e urbanistica, Davide Boni, ricordando i termini per l´applicazione della legge n. 13 varata dalla Giunta regionale il 3 giugno e approvata il 14 luglio dal Consiglio regionale. "Ritengo importante - continua Boni - ribadire come la legge 13 abbia la finalità di promuovere interventi di qualità nelle nostre aree urbane, senza consumare altro territorio. Essa punta su un maggiore risparmio energetico, coerentemente con le caratteristiche architettoniche e paesaggistiche proprie di ogni Comune, lascia comunque la possibilità agli enti locali di individuare zone in cui l´applicazione della legge è ritenuta meno opportuna, monitorando attentamente, attraverso il coinvolgimento della Regione, gli eventuali interventi nei centri storici". "In attesa di prendere atto della risposta dei Comuni lombardi - conclude Boni - auspichiamo ancora una volta che questa legge, tesa anche a rispondere al fabbisogno abitativo delle famiglie, sia vista da tutti come un´occasione importante per ridare slancio a un settore fortemente penalizzato dal difficile periodo economico, senza per questo snaturare il territorio lombardo". .  
   
   
RIQUALIFICAZIONE URBANA. SBLOCCATI 48 MILIONI DI EURO DELLA LEGGE 10 DEL 1990 SUL RISANAMENTO DI MESSINA  
 
Palermo, 15 ottobre 2009 – Oltre 48 milioni di euro per la realizzazione di 231 alloggi e per opere di urbanizzazione, verde attrezzato e parco urbano nella città di Messina. Si tratta di opere ex legge 10 del 1990 (legge sul risanamento della città di Messina), bloccate per carenza dei finanziamenti originali o che necessitavano di adeguamento dei progetti a prescrizioni del genio Civile ed aggiornamento dei prezzi. “L’impegno del Dipartimento dei Lavori Pubblici – dice il dirigente generale Manlio Munafò -ha permesso di reperire le somme per l’aggiornamento dei prezzi e dunque di procedere alla firma ed alla trasmissione alla ragioneria per la registrazione di 7 decreti per un totale di 21 milioni e 508 mila euro”. Gli importi complessivamente impegnati per queste opere sono 48 milioni 43 mila 382 euro, di questi circa 26 milioni e mezzo sono somme precedentemente impegnate ma non ancora utilizzate che si sbloccano grazie ai decreti di integrazione firmati oggi che ammontano a poco più di 21 milioni e mezzo. Con il completamento dei finanziamenti e gli adeguamenti di prezzi e progetti di fatto si sbloccano le procedure di gara o di consegna dei lavori a seconda dei singoli stadi di avanzamento delle opere. “Stiamo lavorando con grande dedizione – dice l’assessore ai Lavori Pubblici Nino Beninati - per il pieno e proficuo utilizzo di tutte le risorse provenienti dalla legge 10 del 1990 sul risanamento della città di Messina. Il nostro impegno per la città dello stretto passa anche attraverso lo sblocco ed il recupero di fondi già esistenti, la velocizzazione delle procedure per la realizzazione di importanti complessi già programmata da tempo ed il contestuale avvio delle opere di urbanizzazione che garantiscono spazi di vivibilità. Ciò è stato possibile grazie anche alla legge 4 del 2002 che ha semplificato ed accelerato tutte le procedure. Anche questo serve a dare risposte concrete ai messinesi in termini di efficienza amministrativa”. “Sento la necessità – conclude Beninati – di esprimere il mio compiacimento per il clima di grande collaborazione che si è instaurato fra l’amministrazione comunale, l’Iacp di Messina e gli uffici dell’assessorato ai lavori Pubblici, clima che permette di affrontare insieme grandi temi e portarli velocemente a proficua soluzione”. Queste le opere ed i finanziamenti sbloccati o decretati: Elenco decreti di finanziamento progetti risanamento Messina ex legge 10/1990
decreto Intervento Totale Lavori
1691/S2 n. 65 alloggi località Santo Bordonaro 11. 775. 000,00
1690/S2 n. 40 alloggi località Minissale Alto 7. 296. 989,83
1689/S2 n. 3 edifici n. 60 alloggi Fondo De Pasquale 11. 247. 222,02
1688/S2 Verde attrezzato e parco Camaro Bisconte 1. 926. 569,97
1687/S2 Parco urbano Fondo Basile ex Volano 1. 846. 601,64
1686/S2 n. 2 edifici n. 20 alloggi e commerc. Via Taormina 4. 606. 473,00
1685/S2 n. 2 edifici n. 46 alloggi Camaro Sottomontagna 9. 344. 525,86
48. 043. 382,32
decreto Somme già impegnate Finanz. Decreto ott,/09
1691/S2 5. 719. 434,73 6. 055. 565,27
1690/S2 3. 412. 121,15 3. 884. 868,68
1689/S2 8. 755. 915,00 2. 491. 307,02
1688/S2 114. 525,83 1. 812. 044,14
1687/S2 285. 374,87 1. 561. 226,77
1686/S2 344. 238,55 4. 262. 234,75
1685/S2 7. 902. 995,57 1. 441. 530,29
26. 534. 605,70 21. 508. 776,92
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ADICONSUM BASILICATA: CONSIGLI PER LA CALDAIA SICURA  
 
Potenza, 15 ottobre 209 - Quest´anno il freddo è in anticipo sul calendario, ma rispetta la legge. Dal 15 ottobre, infatti, si potranno accendere i riscaldamenti nei comuni che appartengono alla zona climatica E. Per questi comuni, tra cui figura anche la città di Potenza e la sua provincia, in base alla normativa vigente i riscaldamenti potranno essere accessi per un massimo di 14 ore al giorno fino al 15 aprile. A Matera e provincia bisognerà invece aspettare il 1 novembre e si potrà tenere il riscaldamento accesso per 12 ore al giorno fino al 15 aprile. Come ogni anno, in questo periodo, diverse sono le telefonate giunte allo sportello Adiconsum di persone che vogliono chiarimenti riguardanti la normativa sulla manutenzione obbligatoria degli impianti. Sulla questione infatti, regna sovrana la confusione, complice i cattivi e interessati consigli di alcuni installatori. E allora è il caso di fare un po´ di chiarezza. In base al decreto legislativo 192/2005, che regolamenta i tempi e le modalità delle verifiche degli impianti, "per gli impianti di potenza nominale del focolare maggiore o uguale a 35 kW" (ad esempio quelli condominiali centralizzati) i controlli vanno effettuati almeno ogni anno, sia per gli impianti a combustibile liquido o solido che per quelli alimentati a gas. Per gli impianti autonomi, invece, con potenza inferiore a 35 kW, ovvero gli appartamenti di dimensioni medie, gli impianti devono essere verificati ogni due anni, qualora "il generatore di calore abbia un´anzianità di installazione superiore a otto anni e per gli impianti dotati di generatore di calore ad acqua calda a focolare aperto, installati all´interno di locali abitati". Per gli altri impianti con potenza inferiore a 35kW, dunque le caldaie con tiraggio forzato e quelle a focolare aperto situate all´esterno, il decreto sancisce l´obbligo di controllo addirittura ogni quattro anni. Riassumendo: controllo dei fumi (con annessa pulizia) ogni 4 anni se la caldaia ha meno di 8 anni ed è a camera stagna oppure installata esternamente all´appartamento; controllo dei fumi (con annessa pulizia) ogni due anni se la caldaia ha più di 8 anni ed è a camera stagna oppure installata esternamente all´appartamento; infine, se la caldaia è installata da meno di 8 anni ma non è a camera stagna ed è installata all´interno dell´abitazione, i controlli di efficienza termica vanno effettuati ogni due anni. Per eventuali ulteriori chiarimenti gli operatori Adiconsum sono a disposizione a Potenza presso la sede regionale della Cisl, in via del Gallitello 56, e nelle sedi territoriali di: Avigliano, Lagonegro, Montemilone, Picerno e Villa d´Agri. È consigliato prendere appuntamento chiamando al numero 0971. 476773. .  
   
   
COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI: GRANDE ATTESA PER LA TAVOLA ROTONDA DI PORDENONE SULL’ALBO UNICO SABATO 17 IL CONVEGNO CHIUDE CON UNO DEI TEMI PIÙ DELICATI IN MATERIA FISCALE  
 
 Pordenone, 15 ottobre 2009 - L’unione nazionale dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili Ungdcec presenta il programma della 3 giorni dedicata agli addetti ai lavori e annuncia che l’evento sarà chiuso con un dibattito su uno dei temi più delicati per la categoria, l’albo unico per dottori commercialisti ed esperti contabili. Il nuovo albo unico, introdotto dal decreto legislativo 139 del 2005, unisce i dottori commercialisti appartenenti al vecchio ordine con i ragionieri commercialisti del vecchio albo, creando un albo unico diviso in 2 sezioni, una per dottori e ragionieri commercialisti (cioè ordine e albo sono stati fusi in un’unica sezione) e l’altra per gli esperti contabili. “La sezione degli esperti contabili –afferma Paolo Ingrao, Presidente della delegazione pordenonese- ha di fatto aperto la porte della professione a nuove figure di laureati di un percorso triennale, come da riforma universitaria Moratti, ma non ha chiarito alcuni punti cruciali che la regolamentano, come, ad esempio, l’inquadramento previdenziale per queste nuove figure: siamo fiduciosi nel cercare, proprio con il convegno di Pordenone, delle proposte che possano portare delle modifiche ai punti che necessitano una rivisitazione del decreto”. Giovedì 15 si riunisce l’assemblea nazionale dei presidenti; venerdì si asseconderanno 8 interventi tra i quali citiamo una pordenonese illustre, l’assessore comunale al bilancio Chiara Mio, nelle vesti di responsabile del comitato scientifico; sabato altri 5 interventi, l’ultimo sul nodo del sopraccitato decreto legislativo 139/05 moderato da Giuseppe Cruciani, giornalista del Sole 24 Ore. Premiata l’idea di networking del territorio: note aziende locali sponsorizzeranno l’evento, come la Pontarolo Engineering, l’acqua Dolomia, la cooperativa Coopcofin, la Friuladria, costruzioni fratelli Fabris, la casa vitivinicola Florutis e le cantina Da Dalt e molte altre ancora: alcune presenzieranno con degli infopoint al foyer del secondo piano del teatro comunale Giuseppe Verdi. .  
   
   
GIUSTIZIA TRIBUTARIA: È ANCORA POSSIBILE NEL NOSTRO PAESE? DAI COMMERCIALISTI DI MILANO LE "RICETTE" PER UN RAPPORTO DI FIDUCIA FISCO-IMPRESA-CITTADINI  
 
Milano, 15 ottobre 2009 – “L’applicazione delle imposte tra doveri di giustizia tributaria e obiettivi di massimizzazione del gettito” è il titolo del convegno organizzato dalla Scuola di Alta Formazione e dalla Commissione Diritto Tributario Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, che si terrà domani, giovedì 15 ottobre, all’Auditorium di Milano, Largo Mahler. Il simposio ha l’obiettivo di chiarire tutti gli aspetti utili a promuovere una “giusta” applicazione delle imposte, sensibilizzando gli operatori del settore e le istituzioni su un tema che la crisi attuale rende più che mai nevralgico per la collettività (vedi programma allegato). Evasione ed elusione fiscale riducono le risorse necessarie per lo sviluppo economico e sociale e aumentano la pressione su imprese e cittadini onesti. I Commercialisti sono in prima linea nel combatterle e nel diffondere e sostenere la cultura del rispetto delle norme. Tuttavia il rapporto tra imprenditori onesti e fisco è sempre più difficile perché complicato dall´incertezza delle regole, da orientamenti non univoci della giustizia tributaria e da un rapporto con l´amministrazione finanziaria più spesso conflittuale che basato sulla fiducia reciproca. Sempre più spesso esigenze di gettito prevalgono infatti sulle quelle di equità e imparzialità. I contribuenti onesti, lungi dall´essere premiati, sono sovente sottoposti ad accertamenti infondati che congestionano le commissioni tributarie con contenzioso inutile. È urgente quindi un cambio di rotta per ristabilire un rapporto di fiducia con il Fisco basato su una più equa distribuzione del carico tributario rispetto alla reale capacità contributiva. .  
   
   
CONCLUSA CON SUCCESSO LA MISSIONE IN TUNISIA DEGLI IMPRENDITORI MARCHIGIANI .  
 
Ancona, 15 Ottobre 2009 - Si e` conclusa con successo la missione di due giorni degli imprenditori marchigiani in Tunisia. All´iniziativa, svoltasi lunedi` 12 e martedi` 13 ottobre, hanno partecipato 25 imprese marchigiane e 80 aziende tunisine; un centinaio gli incontri di lavoro con imprenditori tunisini; numerose anche le visite nei parchi industriali e nei centri di trasferimento tecnologici di Tunisi e delle zone limitrofe. Di rilievo gli interventi di Afif Chiboub, Vice-presidente della Camera dei Deputati e dell´ambasciatore italiano, Antonio D´andria, che ha sottolineato la ´grande amicizia´ tra Tunisia e le Marche; il Ministro della Cooperazione e Sviluppo Karima Ghribi ha parlato della volonta` concreta di sottoscrivere un memorandum d´intesa con le Marche, come prima esperienza pilota di cooperazione concreta e fattiva. La missione, promossa dalla Regione Marche e coordinata dalla Svim, Agenzia di Sviluppo della Regione Marche, era rivolta agli operatori dei settori dell´agroalimentare, delle energie rinnovabili, dei comparti della meccanica, elettronica, tessile e abbigliamento, pelle e componentistica per mobili. Obiettivo: sostenere l´export delle aziende marchigiane nell´area tunisina, valorizzando investimenti e opportunita` commerciali. A rendere appetibili i rapporti commerciali con la Tunisia sono la sua vicinanza geografica, la sua stabilita` politica e sociale, gli accordi commerciali sottoscritti con i paesi maghrebini e arabi che ne fanno un´area particolarmente privilegiata per realizzare investimenti e allargare gli scambi commerciali con i paesi vicini: Turchia, Egitto,giordania, Marocco, Iraq, Libia. Le Marche sono la terza regione per esportazioni di prodotti agro alimentari e apparecchi per uso domestico verso la Tunisia (il 16 per cento delle esportazioni nazionali di questo tipo vanno verso tale paese) e la seconda regione italiana per esportazioni di calzature (quasi il 20 per cento del dato nazionale). Nel 2008, le Marche hanno esportato in Tunisia prodotti per un ammontare dioltre 113 milioni di euro, con un aumento rispetto all´anno precedente del 4 per cento. I settori maggiormente interessati sono il calzaturiero, la meccanica, le apparecchiature elettriche e l´elettronica; performance positive si registrano anche nei comparti degli strumenti musicali, dei materiali edili e del mobile. .  
   
   
“RIDUTTORI DI VELOCITA´” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 15 ottobre 2009 - Nonostante la brusca inversione di tendenza avvenuta a partire dall’ottobre 2008, la produzione totale ha comunque raggiunto i 1. 670 milioni di euro con una crescita dell’11,3%, grazie al positivo andamento delle applicazioni mobili (macchine movimento terra, macchine edili e da cantiere). Anche nel 2008 la produzione destinata ai mercati esteri è cresciuta in misura notevole, trainata in primo luogo dai riduttori epicicloidali. Nell’attuale contesto mondiale, segnato dalla contrazione progressiva della domanda, i pochi grandi gruppi industriali, pur accusando il calo dell’attività, consolidano il predominio a livello internazionale poiché le tantissime piccole imprese che competono nei diversi mercati locali avvertono la crisi in termini molto più marcati, in ragione, soprattutto, di una maggiore capacità finanziaria. Le aziende sono inoltre impegnate sul fronte tecnico per sviluppare nuovi prodotti al fine di non trovarsi impreparate al momento della ripresa. Nel frattempo alcune delle attività prima decentrate sono state, dove possibile, reinternalizzate. Gli operatori maggiormente internazionalizzati tendono a difendere il posizionamento competitivo consolidando la rete commerciale e le iniziative produttive all’estero finalizzate al presidio diretto dei mercati. Le previsioni per il 2009 sono decisamente negative per la generalità delle famiglie di prodotto poiché il ridimensionamento della domanda riguarda la totalità delle applicazioni. Il nuovo contesto recessivo è destinato ad intensificare la competizione a livello internazionale ed a mettere in discussione il posizionamento raggiunto da molte delle imprese italiane del settore. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese 70
Numero di addetti specifici 6. 100
Numero di addetti per impresa 66
Valore della produzione interna, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 670
Variazione media annua della produzione 2008/2004(a) (%) 16. 7
Fatturato per addetto (‘000 euro) 273,8
Valore aggiunto (Mn. Euro) 417,5
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 68,4
Quota della produzione prime 4 imprese o gruppi(a) (%) 64,6
Quota della produzione prime 8 imprese o gruppi(a) (%) 80,6
Export/produzione(a) (%) 69,2
Import/consumo(a) (%) 27,0
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica(b) (Mn. Euro) 705,0
Variazione media annua del mercato 2008/2004(a) (%) 10,6
Quota di mercato prime 4 imprese o gruppi(a) (%) 48,2
Quota di mercato prime 8 imprese o gruppi(a) (%) 66,6
Previsioni di sviluppo della produzione(a)
· 2009/2008 (%) -24,6
· tendenza di medio periodo ripresa
a) - in valore b) - incluso il ricarico commerciale degli importatori Fonte: Databank .
 
   
   
INDUSTRIA SICILIANA. NOMINATI COMPONENTI CONSIGLIO REGIONALE MINIERE  
 
Palermo 14 ottobre 2009 – L’assessore all’Industria, Marco Venturi, ha nominato i componenti del Consiglio Regionale delle Miniere, l’organismo che cui sono state attribuite le competenze della Commissione Regionale per i materiali da cava. Il Consiglio Regionale delle Miniere, che resterà in carica per il triennio 2009-2012, risulta così composto: Avvocato Sofia Lamesa (presidente), professore Nicola Gullo (esperto in discipline giuridiche), dottor Giuseppe Marino (esperto in discipline geologiche e minerarie), dottor Carlo Cassaniti (esperto in discipline geologiche e minerarie), Salvatore Iozzia (rappresentante degli Industriali del settore minerario), ingegnere Alfredo Caputo (rappresentante degli ingegneri minerari), perito industriale Gianluca Gattuso (rappresentante dei periti minerari). Sono membri di diritto Nicola Vernuccio (dirigente generale del dipartimento regionale Industria e delle miniere), Rossana Interlandi (dirigente generale del dipartimento regionale Territorio e Ambiente), Enzo Emanuele (dirigente generale ad interim del dipartimento regionale dei Beni culturali e ambientali, dell’educazione permanente e dell’arte contemporanea), Michele Gerbino (geologo iscritto all’ordine regionale dei geologi di Siclia). “Il consiglio potrà formalmente insediarsi – spiega Venturi – poiché è composto per i due terzi. I rappresentanti dei lavoratori minerari saranno nominati non appena perverranno da parte dei sindacati i nominativi dei lavoratori”. Uno dei primi incarichi che il Consiglio delle miniere dovrà urgentemente portare avanti sarà l’approvazione del “piano cave”: “uno strumento importante di cui la Sicilia non si è mai dotata. Grazie a questo infatti si potrà regolamentare un settore importante dell’industria siciliana poiché – spiega Venturi – si avrà contezza di tutte le attività estrattive siciliane, non solo per quanto riguarda le cave di materiale lapideo ma anche nel settore minerario, dei metalli, dei siti per l’estrazione del petrolio e dei minerali preziosi”. Il decreto è stato firmato da Venturi nei giorni scorsi e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. .  
   
   
INDUSTRIA SARDA: RIUNIONE SULLA QUESTIONE PORTOVESME SRL  
 
Cagliari, 15 Ottobre 2009 - Al vertice, svoltosi nel palazzo regionale di viale Trento, hanno preso parte, per la Regione, l’assessore dell’industria Andreina Farris, l’assessore della programmazione e presidente del Comitato interassessoriale per le emergenze economiche, Giorgio La Spisa, e il direttore generale della presidenza della Regione, Gabriella Massidda, nonché rappresentanti di Confindustria e Apisarda, la stessa azienda Portovesme srl e le rappresentanze sindacali e dei lavoratori. Nel corso dell’incontro sono state affrontate e definite le diverse rivendicazioni delle quali domani si farà portavoce la Regione nell´incontro con il Governo ed in particolare le questioni legate autoproduzione dell´energia da parte dell’azienda con l’eolico, l´attuazione del Vpp e la necessità di far ripartire l’Accordo di programma e i corsi di formazione per i lavoratori. Al termine del vertice, l’assessore La Spisa ha sottolineato l’importanza dell’incontro, servito a "delineare una linea comune da sottoporre domani a Roma, nella speranza di ottenere una soluzione condivisa”, mentre l’assessore dell’industria Andreina Farris ha riaffermando l’impegno dalla Regione sulla questione Portovesme, che vede lo stesso presidente Cappellacci occuparsi della vertenza in prima linea, convinta – ha detto Farris – che “dal lavorare insieme e dall’impegno comune si potranno individuare percorsi soddisfacenti,forse già dall’incontro di domani” .  
   
   
WEISSENFELS: CIRIANI, NECESSARIO SENSO DI RESPONSABILITÀ  
 
Trieste, 15 ottobre 2009 - "Su Weissenfels, giunti a questo punto, è necessaria da parte dei sindacati e delle forze politiche una grande azione di responsabilità". Così ieri il vicepresidente della Regione Luca Ciriani ha commentato le dichiarazioni dei rappresentanti dei lavoratori e di alcuni esponenti politici locali, relative al futuro dello stabilimento tarvisiano. "I sindacati - ha commentato Ciriani - hanno il ruolo di rappresentare la forza lavoro, ma hanno anche l´obbligo di essere coerenti, e di tenere in considerazione la drammatica situazione economica dell´azienda". "La Regione e l´Amministrazione comunale di Tarvisio, negli ultimi 18 mesi, hanno organizzato decine e decine di riunioni, pubbliche e private, con i sindacati e gli imprenditori, riuscendo a scongiurare per ben due volte il fallimento dell´azienda, che avrebbe ovviamente comportato il licenziamento di tutta la forza lavoro". "E´ del tutto evidente a questo punto - ha detto ancora Ciriani - che le difficoltà strutturali della Weissenfels sono tali da richiedere, nell´ambito della ristrutturazione, una riduzione della forza lavoro. Non ammettere questo, significa ignorare volontariamente la parte centrale del problema, su cui si è a lungo dibattuto negli ultimi due anni, proponendo una soluzione impossibile dal punto di vista economico. Il compromesso trovato con gli acquirenti è un punto di partenza per l´obiettivo di recupero e rilancio dello stabilimento, strategico per tutta l´area del Tarvisiano". "L´impegno richiesto dalla Regione all´acquirente è quello di assorbire il maggior numero di lavoratori nel medio periodo, un impegno sul quale questa Amministrazione regionale vigilerà con rigore". .  
   
   
UN FISCO EQUO PER SOSTENERE I REDDITI DA LAVORO E DA PENSIONE  
 
Roma, 15 ottobre 2009 - Il Dipartimento Politiche Economiche della Cgil insieme all’Ires Cgil, nell’ambito delle iniziative di presentazione del volume “Salari in crisi”, ha organizzato una giornata di studi su “Un fisco equo per sostenere i redditi da lavoro e da pensione”. L’iniziativa si terrà il 15 ottobre 2009, alle ore 09. 30 presso dal sede della Cgil nazionale (sala Santi). Introduce Riccardo Zelinotti, Dip. Pol. Economiche Cgil. Intervengono Claudio De Vincenti, Ordinario Sapienza Università di Roma, Stefano Fassina, Direttore Nens, Ruggero Paladini, Ordinario Sapienza Università di Roma, Giorgio Macciotta, Consigliere Cnel. Coordina Beniamino Lapadula, Responsabile Dip. Pol. Economiche Cgil. Ne discutono Maurizio Petriccioli, Segretario confederale Cisl, Domenico Proietti, Segretario confederale Uil e Agostino Megale, Segretario confederale Cgil – Pres. Ires Cgil. .  
   
   
VERTENZA CALL CENTER OMNIA. DICHIARAZIONE ASSESSORE AL LAVORO, LOSAPPIO  
 
 Bari, 15 ottobre 2009 - “Sembra concludersi favorevolmente la vertenza dei 170 dipendenti della Omnia di Bitritto, Società di call center che opera principalmente per conto di Inps-inail. “La perdita dal prossimo mese di gennaio di una importante commessa di questi Enti, commessa aggiudicata ad altre società e specificamente alla Transcom-visiant, aveva determinato un forte allarme delle maestranze e dei sindacati che avevano attivato la Regione e la Prefettura di Bari in una serie di incontri finalizzati ad una risoluzione positiva. “Oggi le Società vincitrici dichiarano, con nota formale del 13 ottobre, l’impegno “ad assumere senza soluzione di continuità ed alle condizioni economiche e normative in atto tutti i lavoratori in forza presso le sedi di Roma e di Bitritto impiegati sulla commessa Inps-inail”. “C’è dunque da augurarsi che si proceda rapidamente agli atti necessari per consentire il passaggio del personale a Transcom-visiant secondo modalità da concordare tra la Omnia Network ed i Sindacati” –ha dichiarato l’Assessore al Lavoro Losappio- “lieti che anche l’azione della Regione abbia potuto contribuire al buon esito della vertenza”. .  
   
   
MANULI DI ASCOLI PICENO, DELUDE L´INCONTRO AL MINISTERO .  
 
Ancona, 15 ottobre 2009 - Nonostante alcuni segnali positivi emersi l’altroieri in occasione dell´incontro con proprieta` e rappresentanze sindacali della Manuli al Ministero dello Sviluppo economico, sono forti le preoccupazioni per il mantenimento della capacita` produttiva e i livelli occupazionali dello stabilimento da 40 anni ad Ascoli. Dovrebbe scattare infatti nei prossimi giorni, dopo il periodo di trattative previsto dalla legge, la mobilita` per tutti i 375 dipendenti. L´assessore Badiali che ha partecipato all´incontro riferisce che la nuova impostazione del piano industriale della Manuli prevede una diminuzione delle risorse in esubero come auspicato dai sindacati e dalle istituzioni, ma che il loro numero e` ancora lontano dal mantenimento di una capacita` occupazionale e di conseguenza produttiva. ´Ci aspettavamo comunque un drastico taglio alla forza lavoro ´ commenta Badiali - a fronte pero` della rinuncia all´avvio della procedura di mobilita`. Le proposte dell´azienda sono ancora lontane dai livelli occupazionali che riteniamo compatibili con la situazione complessiva dell´ascolano. Le istituzioni si sono comunque dichiarate disponibili a porre in essere tutte le misure di accompagnamento sia in termini di ammortizzatori sociali sia per favorire processi di riconversione industriale del sito produttivo. Contiamo per questo ultimo aspetto nel rispetto degli impegni assunti dal Ministro Scajola nei confronti dei territori dell´ascolano e del teramano che soffrono di una diffusa crisi produttiva ed occupazionale per definire rapidamente un accordo di programma che metta a disposizione concretamente le risorse per attivare le misure di sostegno necessarie. ´ ´Regione, Provincia e Comune ´ conclude Badiali - confermano di volersi impegnare per quanto di loro competenza e attendono ora l´esito delle consultazioni che i sindacati avvieranno nelle prossime ore con i lavoratori, per verificare nel concreto le implicazioni del nuovo piano industriale sui diversi reparti dello stabilimento. Resta comunque il fatto, molto importante, che la chiusura totale dello stabilimento appare per il momento scongiurata, il mantenimento di una seppur limitata capacita` produttiva e` comunque un segnale per far scendere la tensione e riprendere il dialogo tra proprieta` e lavoratori allargando la capacita` produttiva. Mi auguro che nei prossimi giorni, dopo gli approfondimenti che abbiamo chiesto all´azienda vengano riconsiderati il numero di esuberi nell´ottica di una composizione fattiva della vertenza. ´ . .  
   
   
“IMBALLAGGI IN ACCIAIO E ALLUMINIO” EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Roma, 16 ottobre 2009 - Il valore complessivo della produzione realizzata nel 2008 è pari a 1. 900 milioni di euro, con un incremento del 3,3% rispetto all’anno precedente. La produzione nazionale è concentrata prevalentemente negli imballaggi in acciaio che rimangono stabili nella loro componente di banda stagnata, mentre calano nella componente in lamierino destinata ai fusti, e gli imballaggi in alluminio che mettono in luce una sostanziale stabilità. Le diverse aree di prodotto hanno messo in luce andamenti diversi: è diminuita la produzione di imballaggi aerosol e di chiusure destinate in larghissima misura all’export, così come la produzione di imballaggi destinati all’edilizia, a causa dei minori investimenti. E’ rimasta decisamente critica la produzione di imballaggi di banda stagnata come le scatole fantasia. Sul mercato interno le vendite sono cresciute del 3,1%, merito soprattutto delle condizioni della domanda alimentare nella prima parte dell’anno; si invece esaurita la spinta alla crescita esercitata dal segmento dei prodotti aerosol. Il mercato degli imballaggi metallici è caratterizzato da una grande disomogeneità dell’offerta e delle strategie delle singole imprese, dall’importanza della localizzazione degli stabilimenti, dalla difficoltà di differenziazione del prodotto e dal basso grado di redditività. Sulla base dell’andamento di questi primi mesi le prospettive di breve periodo risultano problematiche e si prevede una contrazione ulteriore dei livelli produttivi principalmente per i prodotti destinati alle applicazioni industriali. La congiuntura economica negativa riguarda principalmente l’area non food e, tra le applicazioni maggiormente penalizzate, vi sono quelle dei materiali per l’edilizia che, dopo anni di crescita, è entrata in una fase pesantemente riflessiva, e degli imballaggi metallici per oli e prodotti chimici. I settori applicativi destinati a risentire meno della crisi sono quelli dell’alimentare e farmaceutico. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese 100
Numero di addetti specifici 6. 200
Numero di addetti per impresa 62
Valore della produzione interna, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 900
Variazione media annua della produzione 2008/2004(a) (%) 5,2
Fatturato per addetto (‘000 euro) 306,5
Valore aggiunto (Mn. Euro) 361,0
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 58,2
Quota della produzione prime 4 imprese o gruppi(a) (%) 45,4
Quota della produzione prime 8 imprese o gruppi(a) (%) 57,0
Export/produzione(a) (%) 32,6
Import/consumo(a) (%) 7,7
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 387
Variazione media annua del mercato 2008/2004(a) (%) 4,6
Quota di mercato prime 4 imprese o gruppi(a) (%) 42,4
Quota di mercato prime 8 imprese o gruppi(a) (%) 55,3
Previsioni di sviluppo della produzione(a)
· 2009/2008 (%) - 6,3
· tendenza di medio periodo Ripresa
a) - valore Fonte: Databank .