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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 22 Ottobre 2009 |
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LA REGIONE DESIGNA CLAUDIO ROSSO ALLA PRESIDENZA DEL CEPV (AREV) IL PRIMO PIEMONTESE A GUIDARE L´ORGANISMO EUROPEO CONSULTIVO SUL VINO |
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Il piemontese Claudio Rosso, su designazione della Regione Piemonte, è stato eletto all’unanimità Presidente del Consiglio Europeo Professionale del Vino (Cepv), l’organismo che rappresenta la componente professionale nell’ambito dell’Assemblea delle Regioni Europee del Vino (Arev) cui aderiscono 70 realtà di vari Paesi – dalle Azzorre al Mar Nero – e che costituisce una sorta di “Parlamento europeo della vite e del vino”, con funzioni consultive nei confronti del Parlamento e della Commissione Europea. La nomina è avvenuta nei giorni scorsi a margine del Salone “Viteff” di Epernay (Francia). All’interno dell’Arev (Assemblée des Régions Européennes Viticoles), la cui presidenza è in questo momento ricoperta da Jean-paul Bachy, Presidente della Regione Champagne-ardenne, è costituito il Cepv (Consiglio Europeo Professionale del Vino), come organismo di rappresentanza interprofessionale. La Regione Piemonte è da anni fortemente attiva all’interno dell’organismo europeo ed è riuscita ora ad avere un proprio rappresentante (il primo piemontese e il primo italiano) alla presidenza del Cepv. Claudio Rosso, che già presiede il Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero, assume automaticamente anche la carica di Vice-presidente dell’Arev. “La nomina di Claudio Rosso alla presidenza di un organismo interprofessionale europeo di riferimento per il settore viticolo – afferma l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco – è una testimonianza del grande impegno che il Piemonte ha esercitato in questo ambito negli anni e un riconoscimento, oltre che alle capacità di Rosso, all’eccellenza e alla rilevanza della nostra regione per le politiche del vino e della vite in Europa. Mi auguro che si possa ora lavorare sulle cruciali sfide che ci attendono, dall’attuazione della riforma dell’Ocm vino, alla certificazione dei vini, alle esigenze di semplificazione burocratica per il settore. ” . |
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PER IL PARMIGGIANO-REGGIANO DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA TRE BANDI PER RENDERE PIÙ FACILE IL CREDITO E 18 MILIONI DI EURO |
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Bologna - Sostenere le aziende del Parmigiano-reggiano innanzi tutto dal punto di vista finanziario. E’ questo per la Regione l’impegno immediato più importante a fronte della grave crisi dei prezzi all’origine che sta colpendo il comparto lattiero-caseario anche in Emilia-romagna. Per questo sono in arrivo - già nelle prossime settimane - 3 bandi che mettono a disposizione ulteriori risorse per abbattere il costo del denaro. Si tratta di 5,3 milioni di euro, di cui 1 milione 800 mila per ridurre di 2 punti il costo del denaro del credito di conduzione, 1 milione 500 mila per abbattere fino a un massimo di 3 punti quello dei mutui per realizzare investimenti e i restanti 2 milioni per aumentare le garanzie offerte dai Consorzi fidi. "La Regione – ha spiegato l’Assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – ha messo in campo alcune opportunità importanti e, di fronte a una crisi così pesante, ha reperito risorse che hanno carattere straordinario, con la consapevolezza che il Parmigiano-reggiano è non solo una bandiera ma è anche un pezzo importante dell´economia di questa regione. Abbiamo fatto un intervento fuori dal comune, sia dal punto di vista delle risorse, sia dal punto di vista delle finalità che caratterizzano il nostro intervento”. Quattro filoni di intervento della Regione: aiuto alle imprese per l´esposizione finanziaria, sostegno ai progetti imprenditoriali innovativi, sostegno alla qualità del latte e del formaggio e promozione sui nuovi mercati. "Di fronte a una crisi così pesante – ha concluso Rabboni – è indispensabile operare insieme – Regione, Consorzio, Enti locali, sistema delle professioni agricole, delle imprese cooperative e private – perché occorre introdurre cambiamenti profondi, bisogna difendere il valore di questa produzione e solo insieme possiamo farlo in modo efficace". L’iniziativa è solo l’ultima in ordine di tempo di una serie di provvedimenti che la Regione ha adottato, non solo sul fronte del credito, per sostenere il comparto del Parmigiano-reggiano. A partire dai 18 milioni di euro di risorse aggiuntive che la Regione ha scelto di destinare al settore grazie al Piano di sviluppo rurale. "Questi risultati sono da ascrivere alla coesione di un "sistema territorio" che vede fianco a fianco istituzioni, produttori, associazioni imprenditoriali e Consorzio di tutela in un´azione comune e concreta per superare la crisi e ridare prospettive di sviluppo al settore". Lo ha affermato il presidente del Consorzio del Parmigiano-reggiano, Giuseppe Alai, in riferimento ai risultati conseguiti anche sul piano internazionale e alle nuove linee d´azione dell´Ente di tutela e ai nuovi interventi annunciati dall´assessore regionale Tiberio Rabboni. Alai ha tra l´altro ricordato che i nuovi rilevanti impegni assunti dalla Regione Emilia-romagna coincidono temporalmente con la possibilità del ripristino degli aiuti alla stagionatura del prodotto (al proposito si attende la delibera definitiva di Ecofin tra un paio di giorni dopo il via libera del Consiglio dei ministri Ue) e i sostegni per 8,4 milioni deliberati da Buonitalia per Parmigiano-reggiano e Grana Padano. "La crisi non è superata – ha aggiunto Alai – ma l´unità d´intenti che oggi si riscontra nel comprensorio è una condizione che certamente agevola il raggiungimento di risultati più consoni alle attese dei produttori e al consolidamento di interventi di carattere straordinario che guardino contemporaneamente all´emergenza e alle prospettive future". Le misure di sostegno finanziario - Nel 2009 la Regione aveva già destinato 500 mila euro per ridurre il tasso di interesse sui prestiti di conduzione delle aziende zootecniche coinvolte nella crisi di Parmigiano-reggiano e di quelle del comparto suinicolo. Inoltre, negli scorsi giorni, il ministro dell’agricoltura Luca Zaia ha accolto la proposta avanzata dalle Regioni Emilia-romagna e Lombardia di differire il pagamento della sesta rata prevista per la regolarizzazione dei prelievi delle quote latte, in scadenza altrimenti al 31 dicembre. Questa misura va in particolare incontro alle esigenze dei 3. 200 allevatori dell’Emilia-romagna che hanno scelto anche a costo di gravi sacrifici di proseguire la loro attività nel pieno rispetto delle regole. Sempre per far fronte alla grave crisi di liquidità delle imprese, l’assessorato regionale all’agricoltura ha dato nei giorni scorsi disposizione di anticipare il 70% dei titoli Pac per le aziende che ne hanno diritto. Analogamente per quanto riguarda i contributi del Piano regionale di Sviluppo Rurale, si è deciso di anticipare al momento stesso della concessione dell’aiuto ben il 50% dell’importo rispetto all’attuale 20%. Infine è in corso un tavolo con le Banche regionali per definire una proposta di particolare favore per le imprese agricole. 18 milioni di euro aggiuntivi per il Parmigiano-reggiano - Nuove risorse aggiuntive per il settore lattiero-caseario pari a 18 milioni di euro sono state dunque previste dalla Regione all’interno del Piano regionale di Sviluppo Rurale utilizzando risorse rese disponibili nell’ambito dell’attivazione delle misure previste dall’health check. Si tratta in particolare di 11 milioni di euro a favore della misura 121 (ammodernamento delle aziende agricole) e 7,8 milioni di euro a favore della misura 123 (accrescimento del valore aggiunto dei prodotti). Con queste risorse che verranno rese disponibili nel 2010 salgono a quasi 72 milioni di euro i finanziamenti pubblici che il Psr 2007-2013 mette a disposizione per il comparto del Parmigiano-reggiano. Di queste, 28 milioni saranno erogati attraverso un bando - in scadenza il 16 novembre prossimo - per i progetti di filiera. Sono, invece, già state erogate tra il 2008 e il 2009 15, 3 milioni di euro per l’ammodernamento delle aziende agricole del comparto lattiero-caseario, 3,7 milioni di euro per l’insediamento dei giovani agricoltori e 6 milioni di euro per l’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti. Raddoppiate le risorse per la promozione - La Regione ha deciso di raddoppiare le risorse a disposizione per il 2009 per la promozione del Parmigiano Reggiano, portando tale cifra a 500 mila euro. A questa si affiancano i finanziamenti che la Regione destina, insieme al Parmigiano-reggiano anche agli altri prodotti tipici dell’Emilia-romagna. Le iniziative a questo riguardo sono molteplici e a tutte partecipa anche il Consorzio del Parmigiano Reggiano: da “Emilia-romagna è un Mare di Sapori” a “Deliziando” in collaborazione anche con l’Ice e Unioncamere, per ricordarne solo alcune. Sempre sul fronte della qualità va ricordato che il Ministero delle politiche agricole ha accolto la proposta della Regione Emilia-romagna di estendere i fondi comunitari previsti dall’art. 68 del Regolamento europeo 79/2009 per sostenere il prezzo all’origine del latte anche al latte di alta qualità destinato alla produzione dei formaggi Dop. Per questo intervento ci sono a disposizione a livello nazionale 40 milioni di euro La ricerca e l’assistenza tecnica - Nel 2009, la Regione ha investito circa 800 mila euro per l´attività di ricerca e sperimentazione e 500 mila euro per assistenza tecnica di livello provinciale. A tali risorse vanno aggiunte i 794 mila euro che finanzieranno un’attività di supporto strategico per il miglioramento del processo produttivo, attraverso l’analisi di caseifici “modello” e il trasferimento delle “buone pratiche” ad altri caseifici. . |
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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL VENETO – LA REGIONE INCONTRA GLI IMPRENDITORI AGRICOLI |
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Da lunedì 26 ottobre prossimo prenderà il via un ciclo di incontri serali con gli imprenditori agricoli sulle tematiche del Programma di Sviluppo Rurale e le nuove sfide per l’agricoltura veneta, organizzato dall’Autorità di Gestione – Direzione Regionale Piani e Programmi del settore primario. Agli appuntamenti, che si svolgeranno in tutte le province, sarà presente il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato, assieme ai dirigenti e ai funzionari regionali preposti ai diversi settori d’intervento. “Questi incontri daranno l’opportunità di fare il punto sull’evoluzione della politica comunitaria e per una prima valutazione sui risultati fin qui conseguiti con il Psr, con il quale sono stati finanziati quasi 14 mila progetti impegnando finora quasi 300 milioni di euro. Ma saranno un’occasione preziosa per un confronto diretto con gli imprenditori agricoli e le diverse realtà presenti sul territorio – ha fatto presente Manzato – in vista dell’attuazione del prossimo bando del Psr che sarà definitivamente approvato entro dicembre e che prevede anche specifici interventi per la semplificazione delle procedure e finanziamenti per affrontare nuove priorità come la lotta ai cambiamenti climatici, lo sfruttamento delle energie rinnovabili, la gestione delle risorse idriche, la tutela della biodiversità, la ristrutturazione del settore lattiero caseario, l’innovazione. Tra le nuove linee d’intervento è previsto anche il sostegno alla diffusione della “banda larga”, per colmare il divario tecnologico delle zone rurali rispetto alle zone più avanzate”. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle 20,30. Lunedì 26 ottobre Manzato incontrerà, alla Fiera di Longarone, gli operatori agricoli della provincia di Belluno. Venerdì 13 novembre, al Russott Hotel di Mestre, sarà la volta degli imprenditori agricoli veneziani, mentre è in programma per lunedì 16 novembre, alla Fiera di Verona, il confronto con gli agricoltori veronesi. Alla Fiera di Rovigo si svolgerà giovedì 19 novembre l’incontro con gli operatori polesani; lunedì 23 novembre, alla Fiera di Padova, quello con gli imprenditori padovani; lunedì 30 novembre quello con i vicentini alla Fiera di Vicenza. Lunedì 14 dicembre ci sarà l’incontro a Treviso con gli operatori della marca, in programma all’Hotel Maggior Consiglio, che sarà preceduto da altri due incontri promossi dalle rispettive amministrazioni comunali: a Vittorio Veneto lunedì 9 novembre nell’Aula Magna del Seminario Vescovile, e a Cornuda mercoledì 2 dicembre al Cinema Casa Giovanni Xxiii. . |
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A TRACE-ID 2009 PROVARE PER CREDERE CON LE PIU´ AVANZATE TECNOLOGIE DI IDENTIFICAZIONE AUTOMATICA E TRACCIAMENTO MERCI L´AREA DIMOSTRATIVA REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON L´RF-ID LAB DELL´ATENEO DI PARMA CONTIENE ALCUNE DELLE INNOVAZIONI PIÙ DIROMPENTI APPENA GIUNTE O IN ARRIVO SUL MERCATO. |
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Provare per credere, diceva quello slogan, semanticamente confuso ma molto efficace. E a Trace-id 2009 non si potrà più non credere che le tecnologie dell´identificazione automatica abbiano compiuto passi da gigante: basterà passare per la zona dimostrativa realizzata in collaborazione con l´Rf-id Lab dell´Università di Parma all´interno dell´area espositiva al Padiglione 8 del Cibustec. L´area demo di Trace-id è organizzata ad isole, che permettono di rendersi conto di quale sia lo “stato dell´arte” pratico, non teorico, del settore oggi. La prima isola è dedicata alla gestione delle spedizioni e del ricevimento merce, lo shipping/receiving per esempio di un magazzino di un corriere espresso. Una serie di pacchi vengono etichettati in automatico con un´etichetta Rfid, ottenuta leggendo preventivamente i codici a barre caratterizzanti i vari pacchetti e “stampata” in tempo reale. I pacchi vengono quindi caricati su un carrello tipo roll e fatti passare attraverso un varco Rf-id, simulando così il processo di spedizione. Passando attraverso il varco, la lettura del tag Rfid, al quale sono stati associati tutti pacchi contenuti nel roll, dice che la spedizione è stata effettuata. Le stesse tecnologie e il medesimo procedimento si utilizza nel ricevimento. La seconda area ci porta dalla logistica delle spedizioni al monitoraggio della qualità delle merci, soprattutto quelle deperibili, alimentari ma non solo (pensiamo ai farmaci o a composti chimici). Un “totem” legge dei tag speciali su cui è presente anche un sensore di temperatura che la rileva in continuo o a momenti stabiliti e memorizza i dati. Se viene letta una temperatura che supera una determinata soglia, scatta un allarme e la merce su cui è presente il tag viene tolto dalla linea, con una gestione del flusso di merci che si definisce “per eccezione”. E´ evidente come questo sistema possa essere usato per esempio per monitorare una catena del freddo. A seguire viene dimostrato che la tracciabilità delle merci oggi può significare anche rintracciabilità. Speciali tag, infatti, consentiranno da una postazione di seguire o spostamento degli oggetti cui sono fissati all´interno dell´area, una tecnologia utile quando si deve tenere sotto controllo la posizione, per esempio, di attrezzature di piccole dimensioni e di alto prezzo, come apparecchiature diagnostiche e da laboratorio (ma anche più sorprendenti, come verrà spiegato in una presentazione in programma il giorno 30 ottobre nella sala convegni di Trace-id). Ultima dimostrazione, la lettura di tag applicati a oggetti molto vicini tra di loro, un caso classico di difficoltà contro cui si sono infrante in passato diverse idee di utilizzo dell´Rf-id. A Parma verrà quindi dimostrata una “box” di lettura in grado di identificare i singoli tag applicati ai tappi di molte bottiglie di vino ammassate. Le possibili applicazioni sono molte, dalla farmaceutica alle analisi diagnostiche sino al commercio retail di prodotti, per ora, ad elevato prezzo unitario. Insomma, l´identificazione automatica sta uscendo dall´adolescenza, questo è il messaggio delle dimostrazioni dell´Rf-id Lab e di tutto Trace-id 2009. Non resta che registrasi, andarci e … provare per credere. Trace-id 2009, in programma il 28, 29 e 30 ottobre al Padiglione 8 delle Fiere di Parma, è l´evento imprescindibile di Data Collection su l´Rf-id, l´identificazione automatica, la tracciabilità e la logistica. Il sito www. Trace-id. Eu è a disposizione per consultare l´agenda delle conferenze e registrarsi gratuitamente per la partecipazione, ricevendo inoltre un biglietto omaggio per l´ingresso a Cibustec. . |
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COLDIRETTI: UNA FILIERA OLIVICOLA 100% LUCANA DA QUEST’ANNO IN ETICHETTA IL MARCHIO DI GARANZIA “I.O.O. %” |
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Nuovo appello della Coldiretti Basilicata: durante il convegno di ieri mattina “Olio extra vergine di oliva. Il miglioramento della qualità e le nuove norme sull’origine obbligatoria” svoltosi presso il frantoio F. Lli Quarto a Matera ha chiesto con urgenza alla giunta regionale la convocazione di un tavolo agroalimentare per affrontare le emergenze del mondo agricolo. Durante la mattinata sono state presentate le innovazioni tecnologiche per la raccolta delle olive e per la frangitura. Gli imprenditori olivicoli della collina materana si sono incontrati per ragionare sulle opportunità del Piano di sviluppo rurale (Psr) della Basilicata 2007-2013 e sull’annunciato bando di filiera. Sia l’Asso. Prol (associazione di produttori olivicoli aderenti a Unaprol e Coldiretti) sia l’Organizzazione di categoria hanno rappresentato alla Regione la necessità di ragionare anche oltre la filiera produttiva e di attivare delle azioni sinergiche con settori come la ricerca e il turismo che, anche se non direttamente coinvolti, possono portare valore aggiunto all’olio in termini di storia e di cultura di un territorio. “Negli ultimi anni – ha detto Piergiorgio Quarto, presidente dell’Op Asso. Prol – il settore olivicolo nella nostra Regione è cresciuto in termini di qualità e capacità imprenditoriale e lo dimostrano le presenze sul mercato di etichette aziendali, mentre prima l’olio veniva venduto in cisterna e in maniera anonima. Il nostro olio extra vergine di oliva sta percorrendo una linea di valorizzazione, di qualità e di distintività delle cultivar. Oggi, però, da parte del mondo olivicolo si leva un grido di allarme per lo scarso valore riconosciuto sul mercato anche per un olio di elevata qualità come il nostro. È urgente un tavolo agroalimentare per avere delle risposte politiche e operative per evitare la chiusura di imprese agricole che oggi stanno soffrendo per prezzi alla produzione eccessivamente alti non corrisposti dal valore delle vendite. L’occasione dei fondi del Psr – ha continuato Quarto - non dovrà essere disattesa né dalle imprese olivicole che devono decidere di investire sull’innovazione tecnologica e sul miglioramento qualitativo attraverso l’aggregazione di produttori, né da parte della Regione che deve metter in campo tutti gli strumenti per facilitare l’utilizzo dei fondi e non seguir il vecchio percorso che preferiva solo sistemi vincolistici e lunghe procedure burocratiche”. L’innovazione e la velocizzazione delle pratiche sono due elementi che insieme al progetto nazionale della Coldiretti, quello della costituzione di una filiera agricola tutta italiana firmata dagli agricoltori, potranno rendere competitiva l’impresa agricola lucana. Arriva la novità per la campagna 2009 dell’olio. Saranno in commercio con il marchio di garanzia “I. O. O. % - Italian Olive Oil” bottiglie di olio extra vergine di oliva di alta qualità che rispetteranno procedure di rintracciabilità, produzione e trasformazione nonché precisi parametri analitici, sensoriali e nutrizionali descritti in uno specifico disciplinare che tutela e valorizza l’origine territoriale delle olive. Al consorzio “100% I. O. O. ” dell’Unaprol hanno aderito anche le imprese dell’Asso. Prol Basilicata per costituire insieme un grande progetto di filiera, tutta agricola e tutta italiana, affinché l’olio extra vergine di oliva italiano rappresenti davvero l’eccellenza del made in Italy nel mondo. Dal primo luglio – ha detto Ranieri Filo Della Torre, direttore nazionale Unaprol – con l’entrata in vigore del regolamento 182 dell’Ue che prevede l’obbligo indicare in etichetta l’origine delle olive abbiamo notato un effetto immediato sul marcato. I prezzi dell’olio nelle ultime annate erano scesi del 30%, ma con l’obbligo in etichetta c’è stato un riequilibrio e una ripresa della domanda e dei prezzi. Questo è una garanzia per il consumatore e una tutela per il produttore. Finalmente, dopo una lunga battaglia, c’è una tutela per la produzione olivicola italiana. La nuova campagna si prospetta interessante. Da una parte ci sarà un calo in termini di quantità del 15%, ma dall’altra sarà prodotto dell’olio di alta qualità”. . |
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INTERMIZOO: RILANCIATA L’AZIENDA A COSTO ZERO PER TUTTI. GRAZIE A VENETO AGRICOLTURA E ALL’ARAV |
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“Ringrazio l’Amministratore unico dimissionario Antonello Contiero per aver portato avanti, nell’ambito di Intermizoo, una situazione complessa e difficile, dovuta alla crisi generale e della zootecnia. Con risorse forzatamente ristrette ha chiuso il suo lavoro con il rilancio di un’azienda che ambisce a divenire capofila del settore zootecnico a livello italiano. Parallelamente il mio grazie più sincero va a Veneto Agricoltura, che ha portato avanti il piano di rilancio di Intermizoo, e al suo Amministratore unico Paolo Pizzolato che presiederà il nuovo Cda fino alla definizione del futuro assetto aziendale”. Con queste parole il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato ha commentato il cambio di guida all’interno di Intermizoo, che da martedì sera ha un nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da cinque elementi: tre nominati da Veneto Agricoltura e due dall’Arav (Associazione Regionale Allevatori), che ha acquisito le quote non regionali dell’Istituto per il miglioramento del patrimonio zootecnico. “Davanti al notaio – ha spiegato Manzato – è stato modificato lo statuto, sancendo il definitivo rilancio di Intermizoo. Un’operazione a costo zero per tutti, ma soprattutto una risposta positiva al settore della zootecnica, entrato come partner di qualità per tenere in piedi un grandissimo patrimonio a livello italiano”. Con il nuovo Statuto, l’Arav entra in Intermizoo con una quota societaria di poco meno il 30 per cento; il restante è in capo a Veneto Agricoltura. L’attuale Cda a 5 membri, presieduto da Paolo Pizzolato, si ridurrà entro breve a 3 elementi che sceglieranno il nuovo Amministratore delegato. . |
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IL NUOVO BANDO DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL VENETO INIZIA L’ITER PER L’APPROVAZIONE |
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Ha preso formalmente il via ieri l’iter del nuovo Bando del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto. La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Franco Manzato, ha infatti adottato la delibera che apre i termini per la presentazione delle domande per alcune misure dei cosiddetti Assi 1 (miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale) e 3 (qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia). Il provvedimento passerà ora all’esame della Commissione Consiliare Agricoltura prima della definitiva approvazione. “L’importo complessivo messo a bando – ha ricordato Manzato – è di 161 milioni 50 mila euro: ho infatti pienamente condiviso le richieste delle organizzazioni professionali agricole di aumentare la dotazione finanziaria per la misura 121 dell’Asse 1 (ammodernamento delle aziende agricole), portata dall’iniziale previsione di 38 milioni a 47 milioni, destinati sia alle azioni tradizionali che alle nuove esigenze con particolare riferimento al settore lattiero caseario. Per il “pacchetto giovani”, riservato ai giovani insediati a partire dal 2009, sono stati resi disponibili 33 milioni di euro. Un importo significativo (38 milioni) è stato previsto anche per la misura relativa agli investimenti nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, mentre per le misure di diversificazione e animazione delle aree rurali previste dall’Asse 3 sono a bando 19 milioni di euro”. Le procedure generali di applicazione per la presentazione, l’istruttoria e la selezione delle domande, la realizzazione degli interventi, l’ammissibilità delle spese, la sorveglianza e la pubblicità degli interventi, rimangono quelle già adottate con il primo bando, del quale è confermata la validità di elenchi, tabelle e disposizioni tecniche. Gli indirizzi procedurali generali e specifici saranno compiutamente dettagliati, a livello operativo, da parte dell’Organismo Pagatore Regionale Avepa, con proprio specifico provvedimento. . |
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SARDEGNA: PSR, DA BRUXELLES VIA LIBERA ALLE MODIFICHE |
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Via libera dall’Unione europea alle modifiche del Programma di sviluppo rurale della Sardegna. Alla dotazione iniziale del Psr si aggiungeranno nuove risorse comunitarie, regionali, statali e private per circa 49,6 milioni di euro. "Siamo la prima Regione, assieme alla Toscana e a livello di Paesi membri tra i primi in Europa – dichiara soddisfatto l’assessore regionale dell’Agricoltura - a vedere approvata la nuova versione del Programma di sviluppo rurale. Uno strumento che non solo potrà contare su ulteriori e significative risorse, ma soprattutto queste andranno a soddisfare le nuove esigenze del comparto, piegato da una profonda crisi internazionale. Voglio solo ricordare i settori chiave nei quali i nuovi fondi saranno utilizzati: investimenti più incisivi sulle energie rinnovabili, sulla gestione più efficiente e razionale della risorsa acqua e delle bonifiche, sulle infrastrutture per la banda larga e di internet nelle nostre zone rurali, troppo spesso abbandonate e mai valorizzate quanto invece dovrebbero. L’obiettivo primario sarà incentivare un’agricoltura sostenibile e remunerativa per conservare al meglio il comparto agricolo e zootecnico sardo, prima di tutto un patrimonio culturale della nostra Isola". L’approvazione del nuovo Psr della Regione è avvenuta durante la prima seduta del Comitato Star (Sviluppo rurale) della Commissione Ue a seguito della revisione prevista dall’health check della Pac (Politica agricola comune) e all’European Recovery Plan. Altro fattore di rilievo è che il via libera da parte del Comitato di Bruxelles è avvenuto con votazione all’unanimità: fatto questo che testimonia l’apprezzamento dell’organismo comunitario nei confronti dello strumento programmatico in agricoltura della Regione. Per ora gli altri Paesi Ue che possono contare sul Psr approvato sono Cipro, Polonia, Austria, Finlandia e Irlanda del nord, mentre a livello nazionale finora solo quello della Sardegna e della Toscana hanno avuto l’ok. . |
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PUBBLICATA DALL’ISTITUTO VALORIZZAZIONE SALUMI ITALIANI LA PRIMA GUIDA COMPLETA DEI SALUMI DOP E IGP IN LINGUA INGLESE |
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Milano - Quarantaquattro pagine che raccontano la storia della salumeria italiana attraverso informazioni sulle tradizioni, sulla produzione, sulle curiosità e schede informative complete su tutti i salumi italiani che hanno ottenuto gli ambiti riconoscimenti Dop e Igp … il tutto in lingua inglese! Ad oggi sono 31 i salumi italiani tutelati dall’Unione Europea e nella pubblicazione “A guide to Pdo and Pgi deli meats: Territories, tastes, traditions, recipes and tales of the great traditional deli meats”, per ogni salume tutelato, si illustrano storia, produzione, consigli per la degustazione, curiosità e certificazioni. “La necessità di comunicare ad un pubblico straniero di consumatori e professionisti del settore le qualità intrinseche dei salumi italiani è da sempre obiettivo fondamentale delle attività del nostro Istituto. A guide to Pdo and Pgi deli meats rappresenta una pubblicazione di grande interesse e uno strumento di marketing e di comunicazione necessario ad esportare la cultura della salumeria italiana nei Paesi europei e in quelli oltreoceano” ha affermato Monica Malavasi, Responsabile della Comunicazione Ivsi. E’ possibile ricevere la pubblicazione scrivendo a ivsi@ivsi. It . |
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SIAMO LIETI DI INVITARVI ALLA 18° FESTA DELL´OLIO NUOVO 2009 FRANTOI APERTI!!! |
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La società Agricola Trevi “Il Frantoio” raccoglie l´esperienza di 59 soci olivicoltori per produrre un Olio Extravergine di Oliva di assoluto pregio. Prediligendo un rapporto diretto con il consumatore l´olio arriva direttamente alle famiglie. Siamo lieti di invitarvi alla 18° Festa Dell´olio Nuovo 2009 Frantoi Aperti!!! L´evento si terrà il 31 Ottobre - 1 Novembre e 7-8 Novembre, sotto uno spazio coperto di 300 mq. I cibi e le bevande saranno serviti in materiali biodegradabili. Oltre alla degustazione della tipica bruschetta con Olio Famiglia filtrato e non filtrato quest´anno abbiamo organizzato numerose “buonissime” e simpatiche iniziative: L´olio E´ Servito ( 31 ottobre – i novembre e 7/8 novembre dalle 11:00 alle 18:00). Degustazione Di Piatti Tipici Con Olio Extra Vergine Di Oliva Svolta In Collaborazione Con L´istituto Alberghiero Di Assisi. Oltre alla buonissima bruschetta potrete gustare numerosissime prelibatezze: Angolo Bruschetta: Degustazione di Bruschette – Pane cotto a legna con Olio Extravergine di Oliva Famiglia filtrato e non filtrato. Angolo Finger Food: Aperitivo di benvenuto; Crema di Roveja con olio al limone e limone caramellato; Bruschette saporite; Focaccia alle olive e olio all´origano; Bottoncini alle cicerchie con olio al rosmarino e mousse ai carciofi; Tagliere di formaggi con composte. Angolo degustazioni: Insalata di lenticchie con composta di cipolle e olio al peperoncino; Zuppa d´orzo e porcini all´Olio Trevi D. O. P. Umbria; Zuppa di Roveja, patate e tartufo con Olio Famiglia; Tagliatelle al Sagrantino con zucca, barbozza croccante e Olio Trevi D. O. P. Umbria; Arrostino di maiale con Olio Famiglia al miele d´acacia e tartufo; Crostata all´Olio Elite con confettura di fichi e noci; Crostata di lenticchie all´Olio Elite; Gelato all´Olio Trevi D. O. P. Umbria. Angolo del Sommelier: Degustazione vini “Cantina Scacciadiavoli”. Olientexpress (31 Ottobre - 1 Novembre Ore 11:00-12:30 E 15:00-16:30 7-8 Novembre Ore 11:00-12:30 E 14:00 16:30). Trenino Dell´olio Gratuito, un´emozionante percorso attraverso un panorama incantevole alla scoperta dell´Olio e dell´Ulivo con fermate a richiesta: Stazione della raccolta all´Oliveto "La Chiusa De Li Maleditti"; Stazione dell´Olivo di S. Emiliano, l´Olivo millenario; Stazione del Museo della Civiltà dell´Olivo e dell´Olio; Stazione di Trevi, “ la ridente cittadina”, denominata la Capitale dell´Olio. Il Frantoio (31 Ottobre-1 Novembre / 7-8 Novembre Ore 10:00-18:00) . Visita al nostro Frantoio, la produzione dell´Olio extravergine di oliva Dop Umbria, video proiezione della raccolta e lavorazione delle olive e mostra di attrezzature agricole di fine ´800. Olio Farm 31 Ottobre - 1 Novembre / 7-8 Novembre Orario:sabato 15:00-17:00 e Domenica 11:00-17:00. Trattamenti Estetici Gratuiti Con Suaves, cosmetici all´Olio Extravergine di Oliva Trevi Dop Umbria. Percorsi Benessere Viso E Mani: energizzante, ristrutturante, ossigenante, anti-aging eseguiti da professionisti del settore basati sulle proprietà antiossidanti, protettive, emollienti, nutritive e anti-aging dell´Olio extravergine di oliva. Giocolia - Mini Club Animazione 31 Ottobre - 1 Novembre / 7-8 Novembre Orario: Sabato 15:00-17:00 Domenica 11:00-17:00. Spazio animato per bambini: giochi, laboratori sensoriali, disegni all´olio e tanto divertimento per tutti i bambini da 3 a 12 anni!!!! L´olio E´ Trendy (7-8 Novembre) 1° Raduno Amici Di Facebook Al Frantoio (08 Novembre 12:00-18:00). Chiedi l´amicizia a “Olio Trevi Il Frantoio”, stampa l´invito all´evento e presentalo il giorno del raduno al punto d´incontro per ritirare il tuo omaggio. Max Radio Energy (08 Novembre 15:00-17:00) Diretta dal Frantoio con Jvoice e Mone. Concerto Funky (8 Novembre 12:00-17:00) Concerto del gruppo "Bess Flower". Come raggiungerci: Societa´ Agricola Trevi "Il Frantoio" Spa Via Fosso Rio, Localita´ Torre Matigge, Trevi. Uscita Ss Flaminia S. Eraclio Zona Industriale . (Siamo Proprio Dietro Al Centro Commerciale “Piazza Umbra”). Tel. 0742/391631 800/862157 www. Oliotrevi. It info@oliotrevi. It . |
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AGRICOLTURA IN ABRUZZO: FEBBO, SENSIBILI ALLE PROBLEMATICHE DELL´ARA GIA´ EROGATI QUASI TRE MILIONI DI EURO |
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Pescara - "Spiace constatare che gli sforzi compiuti nell´arco di questi nove mesi dall´assessorato regionale all´Agricoltura per mettere riparo ai ritardi accumulati dalla precedente Giunta e trovare una soluzione al pagamento delle mensilità arretrate ai dipendenti dell´Ara, l´associazione regionale degli allevatori, non vengano apprezzati dalle organizzazioni sindacali. Eppure i sindacati dovrebbero sapere che, al momento, per 15 degli 84 lavoratori in organico, 82 con contratto a tempo indeterminato e due a tempo determinato, non c´è copertura finanziaria". L´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, fa il punto sulla situazione e ricorda come "solo grazie alla disponibilità ed alla sensibilità di questa Giunta regionale, nonostante la sensibile riduzione dello stanziamento nazionale e l´assenza di linee guida che il precedente Governo regionale avrebbe dovuto approvare, è stata mantenuta costante l´erogazione delle anticipazioni". Inoltre - ha spiegato Febbo - abbiamo anche creato le condizioni per ripianare i debiti pregressi dell´associazione a tutto il 2007 ed è stata data ampia assicurazione sull´anticipazione dell´80% di quanto spettante per il 2010, entro il prossimo novembre. Dallo scorso mese di maggio ad oggi - ha proseguito l´assessore - sono stati erogati 2 milioni 900 mila euro mentre ulteriori 2 milioni e 500 mila euro sono a disposizione per parte dei programmi 2009 e 2010. In ogni caso, - ha concluso - abbiamo già fissato per il prossimo 3 novembre un incontro con le organizzazioni di categoria per approfondire tutti gli aspetti della problematica e cominciare ad immaginare un percorso che porti alla revoca del commissariamento dell´Ara". . |
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AGRICOLTURA E WELFARE, VENERDI’ UN CONVEGNO A MATERA |
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Il mondo agricolo nella recente ottica di agricoltura multifunzionale e di sviluppo sostenibile delle aree rurali sta scoprendo nuovi orizzonti per l´agricoltura sociale, cioè quell´agricoltura caratterizzata da esperienze che fanno uso delle risorse presenti nel mondo rurale per far fronte al ripristino di valori etici nel campo agricolo quali il benessere dei cittadini, il lavoro solidale, l´inclusione sociale. Di questi temi si discuterà nel convegno nazionale “Agricoltura sociale e nuovo welfare rurale” in programma venerdì 23 ottobre alle 16 nel centro congressi dell´Hilton Garden Inn a Borgo Venusio. L´iniziativa è promossa dalla presidenza nazionale di Acli Terra in collaborazione con la sede provinciale di Acli Terra, il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, il Gal Bradanica e la Rete Fattorie Sociali. Anche in Italia, come già da tempo in Europa, l´agricoltura sociale ha conosciuto un sostanziale e importante sviluppo, evidente in molteplici esperienze di buone pratiche che, con differenti motivazioni, hanno incrociato ed anche coinvolto, a vario titolo, soggetti sociali, economici e istituzionali. L´agricoltura sociale può essere una nuova grande occasione per il mondo agricolo e per l´ambiente rurale che consente di integrare le attività produttive con la generazione di benefici a favore dei gruppi più deboli e vulnerabili della popolazione rurale. Si punta ad incentiva un´agricoltura che mentre esige più welfare pubblico a sostegno di persone e territori, che salvaguardano comunità, paesaggi, tradizioni e biodiversità, promuova altresì forme originali di welfare rigenerativo. . |
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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL VENETO – LA REGIONE INCONTRA GLI IMPRENDITORI AGRICOLI |
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Da lunedì 26 ottobre prossimo prenderà il via un ciclo di incontri serali con gli imprenditori agricoli sulle tematiche del Programma di Sviluppo Rurale e le nuove sfide per l’agricoltura veneta, organizzato dall’Autorità di Gestione – Direzione Regionale Piani e Programmi del settore primario. Agli appuntamenti, che si svolgeranno in tutte le province, sarà presente il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato, assieme ai dirigenti e ai funzionari regionali preposti ai diversi settori d’intervento. “Questi incontri daranno l’opportunità di fare il punto sull’evoluzione della politica comunitaria e per una prima valutazione sui risultati fin qui conseguiti con il Psr, con il quale sono stati finanziati quasi 14 mila progetti impegnando finora quasi 300 milioni di euro. Ma saranno un’occasione preziosa per un confronto diretto con gli imprenditori agricoli e le diverse realtà presenti sul territorio – ha fatto presente Manzato – in vista dell’attuazione del prossimo bando del Psr che sarà definitivamente approvato entro dicembre e che prevede anche specifici interventi per la semplificazione delle procedure e finanziamenti per affrontare nuove priorità come la lotta ai cambiamenti climatici, lo sfruttamento delle energie rinnovabili, la gestione delle risorse idriche, la tutela della biodiversità, la ristrutturazione del settore lattiero caseario, l’innovazione. Tra le nuove linee d’intervento è previsto anche il sostegno alla diffusione della “banda larga”, per colmare il divario tecnologico delle zone rurali rispetto alle zone più avanzate”. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle 20,30. Lunedì 26 ottobre Manzato incontrerà, alla Fiera di Longarone, gli operatori agricoli della provincia di Belluno. Venerdì 13 novembre, al Russott Hotel di Mestre, sarà la volta degli imprenditori agricoli veneziani, mentre è in programma per lunedì 16 novembre, alla Fiera di Verona, il confronto con gli agricoltori veronesi. Alla Fiera di Rovigo si svolgerà giovedì 19 novembre l’incontro con gli operatori polesani; lunedì 23 novembre, alla Fiera di Padova, quello con gli imprenditori padovani; lunedì 30 novembre quello con i vicentini alla Fiera di Vicenza. Lunedì 14 dicembre ci sarà l’incontro a Treviso con gli operatori della marca, in programma all’Hotel Maggior Consiglio, che sarà preceduto da altri due incontri promossi dalle rispettive amministrazioni comunali: a Vittorio Veneto lunedì 9 novembre nell’Aula Magna del Seminario Vescovile, e a Cornuda mercoledì 2 dicembre al Cinema Casa Giovanni Xxiii. . |
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PSR, 16 MILIONI A COMUNITA´ MONTANE E PROVINCE DELLA LOMBARDIA 102 LE DOMANDE DEL TERRITORIO AMMESSE FINANZIATE |
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Sono 16 i milioni di euro destinati a diverse Comunità Montane e Province lombarde nell´ambito di un riparto finanziario per la misura 226 del Programma di sviluppo rurale, che promuove iniziative di ricostruzione del patrimonio forestale e interventi preventivi. L´assessore regionale all´Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, ricorda che si tratta del primo bando che assegna risorse finanziarie alle Comunità montane e alle Province su questa misura del Piano di sviluppo rurale (Psr). "Il Psr - ricorda Ferrazzi - è lo strumento che mette a disposizione la maggiore entità di risorse destinate al settore agricolo lombardo, pari a quasi 1 miliardo di euro da qui al 2015. Uno strumento oggi pienamente operativo, che ci ha finora permesso di approvare finanziamenti per quasi 200 milioni di euro". La misura 226 finanzia interventi per ricostituire e ripristinare i boschi danneggiati da eventi naturali e da incendi ed effettuare adeguate operazioni di prevenzione quali la stabilizzazione dei versanti potenzialmente instabili. Dopo la valutazione delle domande di finanziamento pervenute sono state ammesse al finanziamento 102 richieste con un contributo regionale complessivo che sfiora i 16 milioni di euro. . |
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