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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 22 Ottobre 2009 |
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VENDITA DI GAS E DI ENERGIA ELETTRICA” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 22 ottobre 2009 - La produzione nazionale di gas prosegue il calo fisiologico attestandosi a 9,1 miliardi di metri cubi, con una perdita del 5,8%. Nel 2008 il consumo totale lordo di gas naturale (inclusi gli usi elettrici e gli autoconsumi) si è attestato a 84,8 miliardi di metri cubi (-0,13 mld m3 sul 2007), con una flessione dello 0,2% rispetto all’anno precedente, a causa prevalentemente della forte contrazione dei consumi industriali (-8,0%) nonostante gli usi domestici abbiano registrato una ripresa rispetto all’anno precedente (+4,9%) per un andamento climatico più favorevole. Il settore civile, escludendo gli altri usi (agricoltura, autotrazione, ecc), è quindi calato nel 2008 da 48,8 a 48,6 miliardi di metri cubi. La produzione nazionale netta di energia elettrica, garantita per l’81,9% da fonte termoelettrica, per il 14,3% da fonte idroelettrica e per il rimanente 3,8% da fonti geotermoelettrica ed eolica, è aumentata dell’1,4% da 301,3 a 305,5 Twh mentre il saldo estero si è ridotto del 14,5%; la domanda di energia elettrica in Italia è stata pari a 337,6 Twh, inferiore dello 0,7% rispetto all’anno precedente, per il crollo dei consumi industriali nell’ultimo trimestre dell’anno. Il livello di concorrenza nell’attività di vendita di gas ed energia elettrica resta elevato tanto al livello dei clienti mass market (famiglie e/o clienti con consumi assimilabili) a seguito dell’apertura completa del mercato, che nei confronti di operatori industriali e con consumi medio-grandi. Players che godevano di posizioni di rendita quali le ex municipalizzate si trovano a dover presidiare il proprio territorio dall’aggressione sia delle grandi società energetiche che dalle piccole realtà territoriali di vendita. Prezzo e servizio (quali ad es. Energy management) sono spesso chiave per l’acquisizione o il retainment di clienti con grandi consumi Il 2009 si chiuderà con un deciso calo della richiesta energetica determinato primariamente dal crollo dei consumi industriali collegato alla crisi economica esplosa a fine 2008. Dati Di Sintesi
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Numero di aziende: |
450 |
Addetti totali |
120. 000 |
Addetti specifici vendita |
8. 000 |
Numero medio di addetti per impresa |
267 |
Numero medio di addetti specifici per impresa |
18 |
Fatturato per addetto specifico (‘000 euro) |
8. 313 |
Valore aggiunto (Mn. Euro) |
3. 485 |
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) |
435,6 |
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Valore delle mercato finale 2008 (Mld. Euro) |
66,5 |
Variazione del mercato(a) finale 2008/2007 (%) |
9,7 |
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Consumi finali energia elettrica 2008 (al netto delle perdite di rete): |
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· in valore (Mld. Euro): |
30,5 |
· in volume (Twh) |
316,1 |
Variazione consumi finali in quantità 2008/2007 (%) |
-0,9 |
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Consumi finali gas naturale 2008: |
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· in valore (Mld. Euro): |
36,0 |
· in volume (Mld. Metri cubi) |
84,8 |
Variazione consumi finali in quantità 2008/2007 (%) |
-0,1 |
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Previsioni di sviluppo del mercato finale(b) 2009/2008(%): |
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· gas |
-1,8 |
· energia elettrica |
-2,3 |
Tendenza di medio periodo (%)(b) |
1,8-2,2 |
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| a) - in valore b) - in quantità Fonte: Databank . . |
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RICERCA DIMOSTRA LA CAPACITÀ DELLE DIATOMEE DI TRASFORMARE IL SILICIO |
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Bruxelles, 22 ottobre 2009 - Uno studio in parte finanziato dall´Unione europea ha analizzato per la prima volta la capacità delle diatomee di trasportare e metabolizzare l´anidride silicica. Le scoperte aiuteranno a comprendere qual è il ruolo rivestito da questa specie di alghe nei cicli biogeochimici degli oceani. Le diatomee sono delle alghe che producono circa il 25% dell´ossigeno immesso nell´atmosfera terrestre, ovvero una quantità analoga a quella prodotta dalle foreste pluviali tropicali. Nello studio, pubblicato nella rivista a libero accesso Public Library of Science (Plos) One, l´equipe coordinata da Pascal Jean Lopez del Centro nazionale francese della ricerca scientifica (Cnrs) ha analizzato il meccanismo che controlla la formazione delle strutture extracellulari simili al vetro che caratterizzano le diatomee. Fino ad oggi non si era arrivati a comprendere appieno in che modo questi organismi assimilano, immagazzinano e trasportano il silicio. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto Margenes ("Marine phytoplankton as novel model organisms for genomic and post-genomic studies of environmental sensing and niche adaptation") del Quinto programma quadro (5°Pq), dal progetto Diatomics ("Understanding diatom biology by functional genomics approaches"), del Sesto programma quadro (6°Pq) e dalla Rete di eccellenza Marine Genomics ("Implementation of high-throughput genomic approaches to investigate the functioning of marine ecosystems and the biology of marine organisms"). Lo studio si è concentrato su una particolare specie di diatomee, chiamata Phaeodactylum tricornutum, e sulla sua sintesi del silicio. I risultati dello studio hanno dimostrato che durante lo sviluppo delle diatomee dev´essere stato particolarmente favorito un determinato raggruppamento di geni, fattore che potrebbe aver consentito una più spiccata ottimizzazione delle reazioni ai vari stimoli ambientali. Sono stati identificati alcuni geni probabilmente coinvolti nell´immagazzinamento e nel metabolismo del silicio, come anche alcuni geni coinvolti nel trasporto del silicio. I ricercatori hanno inoltre rilevato che l´aumento della capacità di adeguarsi a livelli variabili di silicio negli ambienti marini può essere legato alle regolazioni globali da gene a genoma, alla regolazione post-trascrizionale e alla distribuzione spaziale delle proteine. Il silicio, essenziale per la crescita di numerose specie di diatomee, non riveste un ruolo fondamentale nel caso della Phaeodactylum tricornutum. Quest´alga si trova in numerose regioni del mondo, solitamente nelle aree costiere caratterizzate da grandi oscillazioni della salinità. Phaeodactylum tricornutum è inoltre la prima diatomea pennata per cui sono disponibili dati completi sul genoma. Lo scopo dei ricercatori era scoprire se la diatomea, considerate le sue eccezionali proprietà, avrebbe ancora cercato di assimilare silicio. Le cellule di queste alghe sono contenute in un´eccezionale parete cellulare di silicato. L´anidride silicica biogenica che costituisce la parete cellulare è sintetizzata per via intracellulare mediante la polimerizzazione dei monomeri dell´acido di silicio. Il materiale viene successivamente spinto all´esterno della cellula e si aggiunge alla parete. La decomposizione delle diatomee è alla base della conversione di questi silicati in sedimenti. Lo svolgimento di ulteriori studi consentirà di acquisire più conoscenze nel campo della chimica del vetro e di meglio comprendere le variazioni ambientali associate al silicio e ai cicli del carbonio. Il progetto Margenes ha studiato il potenziale di diatomee e cianobatteri in relazione ad un loro eventuale impiego come modelli scientifici, mentre il progetto Diatomics ha analizzato nello specifico le diatomee marine e altri aspetti quali il sequestro del carbonio, l´acquisizione di sostanze nutritive, l´andamento delle efflorescenze algali e il fenomeno del biofouling. Marine Genomics riunisce scienziati, politici, industrie e altre parti interessate ed è dedicato allo sviluppo di approcci high-throughput per lo studio della biologia degli organismi marini. Per maggiori informazioni, visitare: Progetto Diatomics: http://www. Biomatnet. Org/secure/fp6/s1851. Htm Rete di eccellenza Marine Genomics Europe: http://www. Marine-genomics-europe. Org/ Centro nazionale francese della ricerca scientifica (Cnrs) http://www. Cnrs. Fr/ . |
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ACCORDO REGIONALE PER IL FOTOVOLTAICO “CHIAVI IN MANO” SIGLATO A FIRENZE TRA LA CNA ED ENERGIA FUTURA DI SCANDICCI |
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Firenze, 22 ottobre 2009 - Un accordo regionale rivolto a cittadini e imprese per l´installazione “chiavi in mano” di pannelli fotovoltaici capaci di produrre energia elettrica sfruttando i raggi del sole è stato siglato ieri mattina presso la Regione Toscana dalla Cna, la Confederazione nazionale dell´artigianato e da Energia futura, l´azienda nata nello stabilimento dell´ex Electrolux di Scandicci. L´intesa, valida fino al 2015, prevede la fornitura, a prezzi vantaggiosi, di moduli fotovoltaici e delle relative strutture di sostegno realizzati con tecnologie di avanguardia. «Si tratta – commenta l´assessore regionale all´energia e all´ambiente, Anna Rita Bramerini presente alla firma dell´accordo – di una doppia buona notizia e di un´intesa utile per l´economia e importante per cittadini e imprese. E´ doppia mente buona perchè testimonia della vitalità dell´azienda nata da una lunga crisi produttiva e lo è anche perchè pone le premesse per un ulteriore sviluppo della produzione di energia dal sole, che nell´ultimo anno è mezzo è cresciuta, anche grazie ai finanziamenti regionali di oltre sei volte ed è destinata a proseguire». Il costo medio per l´installazione di un impianto fotovoltaico di tipo familiare è di circa 5. 000 euro a kilowatt. Considerando che in genere i consumi familiari si attestano su 3 kw, per soddisfare interamente il fabbisogno di una famiglia è necessario un investimento di circa 15. 000 euro, che si ammortizzano in 7 anni. Nel caso di impianti più potenti, il costo diminuisce in proporzione. «La collaborazione fra Cna Toscana – aggiunge il presidente della Confederazione, Valter Tamburini - che associa nella regione circa 45. 000 imprese di cui oltre 15. 000 del s ettore edilizia e installazione impianti, ed Energia Futura, la società che nella sede di Scandicci produce pannelli fotovoltaici, prospetta un inedito modello di filiera corta: il fotovoltaico a chilometri zero. Due gli obiettivi dell’accordo per gli imprenditori Cna: acquistare ai prezzi migliori e contribuire a rendere lo stabilimento di Scandicci punto di riferimento in Toscana per gli impianti fotovoltaici e un centro di ricerca e produzione per le energie alternative». L´accordo prevede la possibilità di acquistare i pannelli online, a prezzi che comprendono anche il trasporto all´interno della regione. «Accordi come questo – afferma Massimo Fojanesi, amministratore delegato di Energia Futura - confermano quanto il nostro gruppo ritenga strategico un forte legame con il territorio e l´inclusione degli artigiani installatori nelle politiche di sviluppo industriale della nostra azienda, per arrivare insieme alla costruzione di una vera e propria filiera toscana e italiana certificata del fotovoltaico». In base all´accordo sottoscritto questa mattina, l’impresa che installa l’impianto fotovoltaico (ma ciò vale anche per il solare termico) fornisce al cliente (cittadino o azienda che sia) un servizio completo: dalla presentazione del progetto alla parte tecnica (con il lavoro di installazione e messa in funzione dell’impianto), allo svolgimento di tutte le pratiche amministrative e burocratiche, comprese quelle per la richiesta delle agevolazioni pubbliche e anche per eventuali finanziamenti da parte di istituti bancari e istituti di credito. . |
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ENERGIA:ABRUZZO E CROAZIA UNITE DAL PROGETTO COMUNITARIO SEM LA CONTEA DI KARLOVAC COLLABORA CON AGENZIA REGIONALE ARAEN |
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Pescara, 22 ottobre 2009 - La Regione Abruzzo, attraverso l´Araen, l´agenzia regionale per l´Energia, e Karlovac County of Croatia, hanno sottoscritto un accordo per un progetto Comunitario denominato Sem. Il progetto Sem (Systematic Energy Management), che troverà applicazione nella Karlovac County (Croatia), è sviluppato in partnership con l´Araen. Lo scopo principale del progetto è di migliorare l´efficienza energetica negli edifici pubblici in Karlovac County, grazie alla condivisione delle conoscenze e strategie con gli altri paesi adriatici. Gli ospedali, i centri di benessere, i centri sociali, i centri per anziani, le farmacie, le Scuole Primarie e Secondarie, gli edifici delle amministrazione pubbliche e l´Istitute for the Public Health di Karlovac County, sono i luoghi dove applicare le misure di cui sopra, in materia di efficienza energetica e promozione delle fonti rinnovabili. Parte principale e fondamentale del Progetto è la trasmissione del know-how dalla Regione Abruzzo/araen a Karlovac County, proprio per permettere l´adattamento di queste misure sulle strutture specificate. Ciò comporta un notevole contributo per un miglior utilizzo delle tecnologie adottate in campo energetico. Una delegazione croata sarà in visita fino a domani nella nostra regione, in particolare in due cantieri a L´aquila, per seguire da vicino il processo di ricostruzione con criteri ecocompatibili ed antisismici, ed in seguito presso i principali impianti locali di produzione di energia da fonte rinnovabile. . |
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MILANO, EDILIZIA PREFABBRICATA. VERGA: “COSTI E TEMPI CONTENUTI. NO A ‘CASE ALVEARE’, SI’ A DIVERSIFICAZIONE” |
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Milano, 22 ottobre 2009 - Alla tavola rotonda su “Social Housing in Italia: prospettive e innovazioni”, che si è svolta ieri a Roma a Palazzo Rospigliosi, l’assessore alla Casa Gianni Verga ha esposto i punti fondamentali del Piano Casa elaborato dalla Consulta dell’Anci nell’ottobre 2008 e presentato al Governo come spunto per l’edilizia sociale. “La casa è una delle emergenze più drammatiche del nostro Paese – ha detto Verga -. La domanda di abitazioni, oggi, è articolata e le esigenze sono differenziate. Il fabbisogno non riguarda solo i più indigenti, ma anche tutti coloro che non riescono ad accedere al libero mercato, le categorie speciali di lavoratori (dipendenti del comparto pubblico, di quello sanitario, di quello dei trasporti, ecc. ), gli universitari fuori sede e le esigenze per l’uso temporaneo di alloggi. Le risposte devono quindi essere molteplici, proprio perché la domanda è molto articolata”. “L’anci ha già conseguito un obiettivo nel 2008: far rientrare l’edilizia sociale tra i servizi della città e, in quanto tale, poterla realizzare sulle aree destinate a servizi, peraltro recuperando aree aggiuntive a quelle per i servizi primari, come scuola, verde, servizi sociali. Per realizzare il maggior numero di alloggi di edilizia pubblica e per far riprendere il mercato dell’affitto, è necessario ridurre i costi del prodotto finito, in modo tale che anche i privati, tramite agevolazioni fiscali, ritrovino la convenienza a investire nell’edilizia per l’affitto”. “Sono necessarie procedure snelle e veloci, come sono state messe in pratica in Abruzzo dove sono state realizzate case in meno di sei mesi dal disastro. Tra le procedure eccezionali da protezione civile e quelle ordinarie che durano interi mesi, bisogna trovare una nuova velocità applicabile anche nella costruzione di abitazioni di edilizia residenziale sociale. Il bisogno è enorme e attuale, quindi non si può aspettare”. “I costi e i tempi dell’edilizia prefabbricata per componenti (il progetto ‘Rdb Casa’, un sistema di costruzione flessibile ed energeticamente efficiente, presentato oggi: tempi ridotti del 40% rispetto al ciclo produttivo tradizionale) sembrano molto interessanti – ha proseguito l’assessore alla Casa –. Non viene imposto, infatti, di realizzare alloggi tutti uguali come alveari, ma permette di diversificarli, restando nei costi e nelle tempistiche. Quindi una buona progettazione e una buona qualità”. “Vorrei puntare l’attenzione sul ‘Caso Milano’ – ha poi aggiunto Verga -. Il Comune ha messo a disposizione 140milioni di euro, di risorse proprie, per il Programma Straordinario per la Casa. Di questi – ha spiegato l’assessore -, ben 15milioni sono andati in tasse pagate allo Stato. E’ inaccettabile che si continui così. La fiscalità dev’essere totalmente rivista. Un anno fa è stato avviato il primo Piano di Valorizzazione, pensato per affrontare la migliore gestione di un patrimonio vasto e complesso come quello del Comune di Milano e per trasformarlo in una risorsa economica per i bisogni della collettività. Si tratta di un portafoglio di 76 immobili, con un valore economico di partenza di 255 milioni di euro. Potremo così realizzare alloggi a basso costo, ma anche rimettere in moto il mercato dell’affitto. Proprio questa mattina – ha concluso Verga – Federcasa ha organizzato un incontro in cui si è lavorato alla modifica della legge 431 sugli affitti, dopo l’input dato dalla Consulta Casa dell’Anci lo scorso 9 ottobre a Torino”. . |
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PIANO CASA VENETO: NO A TROPPA BUROCRAZIA |
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Venezia, 22 ottobre 2009 - ”La paura della burocrazia rischia di frenare le grandi opportunità date dal Piano Casa”. Lo ha sottolineato l’Assessore all’Urbanistica e Politiche per il Territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon, intervenuto a Fiesso Umbertino all’incontro con i cittadini per illustrare nel dettaglio le opportunità offerte dal Piano casa. Marangon ha poi precisato che molti uffici tecnici e molti professionisti hanno la tendenza ad interpretare in modo restrittivo la legge 14/09 approvata dalla Regione per dare sostegno al settore edilizio. A questo proposito l’Assessore ha invitato gli Ordini e Collegi professionali ad avviare al più presto dei corsi di formazione, proprio per “alfabetizzare” chi si dovrà occupare dei progetti di ristrutturazione. “Non si tratta di un provvedimento urbanistico, ma di una legge per sostenere un settore particolarmente colpito dalla crisi, anche se indubbiamente – ha sottolineato – avrà effetti urbanistici. Abbiamo fatto una legge per aprire il più alto numero possibile di cantieri, mettendo meno vincoli possibili e dando una interpretazione molto estesa del concetto di prima casa e consentire così a tanti di usufruire del bonus prima casa”. E riferendosi proprio alle restrizioni inopportune poste all’interpretazione del Piano casa, l’Assessore ha precisato che sbaglia chi pretende il piano aziendale per gli aumenti volumetrici degli edifici in zona agricola, perché la legge non lo prevede. Marangon ha poi ricordato l’ulteriore opportunità, questa in termini finanziari, offerta dalle Casse di Risparmio del veneto e dalla cassa di Risparmio di Venezia, che hanno messo a disposizione delle famiglie e delle imprese venete un plafond di 500 milioni di euro a sostegno del Piano casa. E’ una soluzione – ha sottolineato l’Assessore – che rappresenta quell’aspetto finanziario che noi, come Regione, non avevamo potuto inserire nella legge, perché non avevamo le risorse necessarie. Si tratta dell’ultimo tassello di un provvedimento che la Regione ha voluto per sostenere il settore edile in particolare e la nostra economia in generale e che ora ha per davvero tutte le condizioni per tradursi in realtà”. Nel concludere il suo intervento Marangon, pur dichiarandosi fiducioso nel pensare che quasi tutte le amministrazioni comunali adottino il piano entro la data prevista del 30 ottobre, ha invitato i Consigli ad una collaborazione istituzionale. “E’ una decisione che molte famiglie, moltissimi artigiani e altrettante imprese attendono ed è una decisione che non va a favore di questa o quella parte politica, ma va solo ed unicamente a favore dell’economia veneta”. . |
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LAVORI PUBBLICI FVG: INCONTRO REGIONE - CDA ATER DI UDINE |
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Udine, 22 ottobre 2009 - Si è svolto ieri a Udine un incontro tra l´assessore regionale ai Lavori pubblici, Elio De Anna, e il Consiglio di amministrazione dell´Azienda Territoriale per l´Edilizia Residenziale (Ater) di Udine, nel corso del quale è stata presentata la struttura e l´attività dell´azienda pubblica. Il patrimonio dell´Ater di Udine è localizzato in 85 comuni ed è molto differenziato per quanto concerne l´epoca di costruzione, le condizioni di manutenzione e la qualità progettuale degli edifici. Circa il 75 per cento dell´intero patrimonio ha più di 25 anni e il 55 per cento ne ha più di 35. L´ater di Udine per il triennio 2009-2011 ha progetti in esecuzione per la costruzione di 203 nuovi alloggi per un totale di quasi 30 milioni di euro e interventi in progettazione per 22 milioni di euro. L´attività dell´azienda si è concentrata nell´ultimo triennio nel recupero del patrimonio esistente, sia attraverso la riqualificazione di interi fabbricati sia con il recupero di alloggi sfitti (800), che necessitavano di radicali interventi di manutenzione straordinaria. La struttura dell´azienda è stata inoltre oggetto di una riorganizzazione e razionalizzazione, che ha visto tra l´altro la riduzione delle figure dirigenziali. Venendo a conoscenza della realtà visitata, l´assessore De Anna si è complimentato per il raggiungimento di questi risultati e ha richiamato l´attenzione sul basso tasso di morosità (pari al 3 per cento) che posiziona l´Ater di Udine al terzo posto a livello nazionale ed è addirittura inferiore allo stesso tasso presente nel mercato libero. Nel corso dell´incontro l´Ater di Udine ha riconosciuto il forte impegno della Regione nel mettere a disposizione le risorse necessarie per l´edilizia sovvenzionata. Queste però, a seguito della crisi e dei cambiamenti sociali intervenuti negli ultimi decenni, non riescono a esaurire la domanda di edilizia pubblica che è in forte aumento. L´ater ha poi presentato alcune proposte, definite da De Anna "interessanti", in merito all´edilizia in questione. La prima riguarda una rivisitazione dei finanziamenti regionali (in seguito alle mutate condizioni storiche e sociali alla base di queste suddivisioni), la seconda invece il futuro dell´assegnazione degli alloggi (rivisitazione del concetto dell´inamovibilità dell´assegnatario dell´alloggio che crea vere e proprie dinastie) per poter dare la possibilità a tutti di accedere all´abitazione popolare. All´incontro si è parlato anche del canone. Le recenti misure introdotte dall´Amministrazione regionale sul risparmio energetico (protocollo Vea) consentiranno infatti un risparmio, non solo sulle spese condominiali, ma anche per le singole utenze. "Chiedere un contributo di solidarietà per la manutenzione e la costruzione dei nuovi alloggi per chi non ne ha sembra, quindi, logico. La proposta sarà portata al vaglio del Consiglio in occasione della prossima legge finanziaria", ha spiegato l´assessore De Anna. Infine, nel corso della visita si è affrontato la questione della valorizzazione delle aree delle ex caserme, che rischiano di diventare un peso per le Amministrazioni comunali. In merito a ciò è emersa la necessità di una regia comune per recuperare tali aree dal punto di vista urbanistico. La Regione sta pensando al ripristino di queste superfici con lo sviluppo degli interventi d´edilizia sovvenzionata, nei quali poter attrarre anche i capitali privati, ha spiegato l´assessore De Anna. . |
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MATERA, PROVINCIA INVESTE IN EDILIZIA SCOLASTICA |
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Matera, 22 ottobre 2009 - L’edilizia scolastica una priorità per la Provincia di Matera. A dichiaralo l’assessore alle Reti e Infrastrutture strategiche Gianni Rondinone che spiega come “le problematiche che si trova ad affrontare l’Amministrazione provinciale in questo settore sono tutt’altro che semplici. In questi due mesi di attività istituzionale ci siamo resi conto delle numerose emergenze che affliggono gli edifici che ospitano gli studenti del Materano. La maggior parte di essi, infatti, necessita di interventi per garantire un migliore livello di sicurezza e comfort indispensabili per rispondere adeguatamente alle esigenze didattiche. La Provincia, nei limiti delle proprie possibilità economiche, ha predisposto una serie di interventi per affrontare le criticità. Sono partite in questi giorni, un primo gruppo di procedure di appalto per un importo che supera il 1. 600. 000 €. Gli interventi interessano: l’Istituto professionale servizi sociali “I. Morra” di Matera € 135. 000, l’Istituto professionale maschile “L. Da Vinci ” di Matera € 200. 000, il Liceo Scientifico “C. Levi” di Tricarico € 650. 000 il Liceo Artistico “C. Levi” di Matera € 450. 000, il Convitto dell´Alberghiero “A. Turi”di Matera € 90. 000, il Liceo Classico “E. Duni” di Matera € 140. 000 . “Stante la cospicua dotazione scolastica che amministra la Provincia, – ha proseguito l’assessore Rondinone – che ci vede impegnati nella gestione di 32 istituti con 38 plessi per una superficie coperta complessiva di oltre mq 150. 000 , la pur generosa attenzione posta all´edilizia scolastica anche nell´ultimo Piano Triennale delle Oo. Pp. Approvato dalla Giunta nella seduta del 15 ottobre non ci consente di affrontare tutte le emergenze e necessità , è indispensabile che vengano resi disponibili al più presto i fondi nazionali per poter predisporre un Piano organico di edilizia scolastica che dia risposta alle emergenze, adegui le strutture alle normative e costruisca edifici scolastici adeguati alle esigenze del prossimo decennio. Naturalmente su un obiettivo strategico come la scuola con le sue strutture decisivo sarà anche l´apporto della Regione Basilicata". “Gli interventi messi in campo da questa Amministrazione provinciale – ha sottolineato il presidente della Provincia Franco Stella – per rendere sicure le scuole del proprio territorio, sono numerosi e onerosi. Un capitolo di spesa importante che pesa particolarmente sul bilancio dell’Ente, a causa dei vincoli che ci impone il Patto di stabilità, ma che rappresenta la conferma della volontà di investire concretamente sulle nostre risorse. Perché i giovani meritano un’attenzione costante che si nutra di fatti e di iniziative in grado di tutelare i loro interessi e di garantire a questa regione un futuro libero dalla piaga della fuga dei cervelli". . |
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INDUSTRIA:CASTIGLIONE,LEGGE QUADRO DI RIFORMA ENTRO NOVEMBRE PRESENTATO NUOVO CDA ABRUZZO SVILUPPO |
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Pescara, 22 ottobre 2009 - Una legge quadro per l´industria sarà pronta entro novembre, avviando una riforma del settore che punti allo snellimento burocratico e alla capacità di arrivare a cogliere le opportunità offerte dai finanziamenti europei in maniera più rapida, senza vincoli e senza nodi. Lo ha annunciato stamani il vice presidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, in occasione della presentazione del nuovo consiglio d´amministrazione dell´ente Abruzzo Sviluppo. Presidente dell´ente è Nello Rapini, con consiglieri Leandro Verzulli e Salvatore Occhiuto. "L´ente Abruzzo Sviluppo è il braccio operativo dell´assessorato allo Sviluppo economico - ha sottolineato Castiglione - dal nuovo consiglio d´amministrazione attendiamo perciò grande collaborazione, allo scopo di ridisegnare la geografia economica e produttiva dell´Abruzzo". Due sono gli obiettivi generali del nuovo consiglio d´amministrazione, concordati con l´assessore Castiglione. Anzitutto la condivisione con il territorio di azioni, attività e progettualità. A tale scopo sarà istituito in tempi brevi un Comitato tecnico scientifico rappresentativo di tutti i portatori d´interesse locali, come istituzioni, imprese, sindacati, sistema universitario. Quindi il secondo obiettivo sarà quello di coordinare e concertare le azioni della Regione e in tale ottica verrà istituita una Consulta regionale per lo sviluppo economico, organismo informale che comprenderà i rappresentanti delle Agenzie regionali Fira, Abruzzo Sviluppo e Arit e i direttori regionali delle direzioni relative. Altri obiettivi indicati dall´assessorato allo Sviluppo economico per Abruzzo Sviluppo sono il coordinamento delle azioni relazionali del sistema economico verso il Governo centrale, l´affiancamento delle aziende regionali per la partecipazione a bandi comunitari, soprattutto nel campo della ricerca e dell´innovazione, la creazione di un sistema regionale della ricerca, come motore di sviluppo economico e sociale del territorio, attraverso l´istituzione di una piattaforma regionale per l´eco-innovazione, il sostegno alla cultura d´impresa, con l´acquisizione da parte di Invitalia spa delle società Sviluppo Italia Abruzzo spa, che ha tre incubatori d´impresa ad Avezzano, Sulmona e Mosciano S. Angelo ed un nuovo disegno del territorio regionale arrivando alla costruzione di cluster o poli d´innovazione, con lo scioglimento dei Consorzi industriali. . |
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TELESPAZIO, ASSEMBLEA FIM CISL A MATERA |
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Matera, 22 ottobre 2009 - Il futuro del centro di geodesia spaziale di Matera, che occupa un centinaio di persone, è stato al centro ieri mattina del coordinamento nazionale delle Rsu della Fim Cisl delle società E-geos e Telespazio. Un settore di frontiera, quello spaziale, che proietta Matera e la Basilicata nel panorama scientifico nazionale. Un concetto più volte sottolineato durante l´assemblea, che ha visto la partecipazione del coordinatore nazionale Giovanni Aureli, del segretario regionale Gerardo Evangelista e del componente del direttivo regionale Vittorio Agnese. “Il ruolo del centro di geodesia spaziale di Matera e i programmi in corso sull´osservazione della Terra – ha spiegato il coordinatore nazionale delle Rsu di Telespazio, Giovanni Aureli – rappresentano per la società E-geos e per i lavoratori una grande opportunità di crescita per il settore e per il territorio. La nascita di E-geos – ha aggiunto Aureli – rappresenta per il centro di Matera e per la Basilicata una grande opportunità di crescita”, aggiungendo che “accanto agli impieghi di natura ambientale è possibile pensare ad impieghi anche nel settore della sicurezza”. Sulla stessa lunghezza d´onda si è espresso il segretario regionale della Fim, Gerardo Evangelista, secondo cui “la centralità prospettata alla società E-geos come polo industriale ad altissima tecnologia per l’osservazione della terra non può prescindere da nuovi investimenti con l´obiettivo di consolidare ulteriormente il ruolo del centro materano nello scacchiere scientifico nazionale”. . |
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VALORIZZAZIONE DEL COMMERCIO URBANO DAL 2000 AL 2009 LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE PIEMONTESE PER LA QUALIFICAZIONE DEI CENTRI URBANI |
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Torino, 22 ottobre 2009 - Per la valorizzazione del commercio nei centri urbani piemontesi, dal 2000 al 2005 sono stati avviati interventi pubblici in 68 Comuni e interventi privati in 40 Comuni, con la costituzione di 19 Organismi Associati di Imprese - O. A. D. I, attivando complessivamente investimenti per 34,5 milioni di euro con una contribuzione regionale di 15 milioni di euro. Dal 2006 al 2009 la Giunta regionale ha proseguito con nuove politiche in materia di Programmi di qualificazione urbana, accogliendo 49 dossier di candidatura presentati dai Comuni e assicurando fino al 2010 una disponibilità di contributi di oltre 31 milioni di euro, dei quali 3 milioni provenienti da fondi dello Stato e 28 milioni da fondi regionali. Negli ultimi cinque anni sono quindi raddoppiate le risorse economiche e gli interventi hanno interessato quei comuni in cui sono concentrati il 78% di abitanti e l’85% degli esercizi commerciali del Piemonte, con opere di qualificazione urbana e commerciale, quali pedonalizzazione, arredo urbano, realizzazione di aree mercatali, parcheggi e aree verdi; rifacimento di facciate e vetrine, insegne, dehors degli esercizi commerciali. I dati sono stati presentati oggi durante il convegno “Valorizzazione del Commercio Urbano. Dieci anni di esperienze a confronto”, organizzato dall’Assessorato regionale al Commercio per illustrate la pianificazione commerciale del nostro territorio, anche attraverso il confronto con altri casi in Belgio, Francia, Spagna, Svezia, Stati Uniti. “La programmazione decennale ha dato risultati positivi – ha commentato la presidente Mercedes Bresso, all’apertura dei lavori – nel contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale e il deficit di servizi soprattutto nelle aree caratterizzate dai piccoli comuni. Gli interventi regionali hanno contribuito alla riqualificazione e al rilancio turistico del territorio e hanno restituito ai cittadini molti centri storici, rendendoli più fruibili e vivibili”. “L’offerta commerciale nei centri storici – ha proseguito l’assessore regionale al Commercio Sergio Luigi Ricca – è un’offerta di tipo spontaneo in cui l’operatore agisce individualmente e quindi ha difficoltà a competere con strutture organizzative centralizzate come i grandi centri urbani. Pertanto attraverso i Programmi regionali di qualificazione urbana abbiamo chiesto agli operatori di rapportarsi sia con il Comune sia con le Associazioni di categoria dando vita ad una forma di impresa territoriale”. “Il commercio è dunque un’attività economica e produttiva - ha proseguito Ricca - che garantisce migliaia di posti di lavoro, in grado di svolgere la funzione di valorizzazione delle risorse del territorio e, in particolare nei centri urbani, aumentando anche il valore degli immobili. Può avere inoltre una funzione sociale nel ripopolare e rendere attrattiva un’area urbana degradata” . “Per consolidare le politiche di riqualificazione del commercio urbano- ha concluso l’assessore - è in fase di attivazione una misura specifica che riguarderà per la prima volta le città con oltre 100 mila abitanti, vale a dire Torino e Novara; che sarà portata all’approvazione della Giunta regionale nei prossimi giorni”. . |
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COMMERCIO IN TOSCANA: BASTA CON GLI ASSIST, È L´ORA DI TIRARE IN PORTA UNA GRANDE OCCASIONE DAI PIUSS PER RILANCIARE L´INTERO SETTORE |
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Firenze, 22 ottobre 2009 - “Il commercio si è conquistato una nuova centralità, torna a essere strategico, davanti alla grande distribuzione non è più marginale, può garantire nuova e buona occupazione ma tutti dobbiamo cambiare qualcosa affinché le prospettive si trasformino in realtà”. Così Paolo Cocchi nel suo intervento conclusivo di ieri alla conferenza regionale del commercio, poco prima di un confronto con associazioni europee di commercianti. L´assessore toscano ha esordito criticando certe acritiche adesioni date in passato alle politiche di liberalizzazione (“nel settore del commercio non funzionano e noi non le vogliamo”) per chiedere “maggiore equilibrio” in materia di pianificazione commerciale (“mi rifiuto di pensare, per fare un esempio, che si possa discutere di nuovi centri commerciali alla luce del centravanti di una squadra di calcio”) . Cocchi ha quindi sottolineato l´importanza di politiche nuove nel settore (“mentre si globalizza, le persone vivono su territori specifici, vogliono riconfermarsi nelle loro radici”) chiedendo “aiuto” ai piccoli operatori del commercio (“è per fortuna finito il tempo delle crociate gli uni contro gli altri”) e ai detentori di grandi rendite finanziarie (“è, per tutti, il momento dell´innovazione: occorrerebbe un centro commerciale in meno, villette a schiera in quantità minore e un centro per l´energia pulita in più”). Ma anche la politica – ha aggiunto Paolo Cocchi – compresa quella della Regione Toscana deve dimostrare maggiore protagonismo nell´innovazione (“basta con gli assist, è il momento di tirare in porta”). Favorire una nuova centralità per un nuovo commercio – ha specificato Cocchi portando come esempio il progetto regionale di “Vetrina Toscana” e i 150 centri commerciali naturali sparsi per la regione con 10 mila operatori associati - potrebbe ad esempio “unire le forze, pubbliche e private, per far nascere un grande centro di distribuzione e logistica a servizio dei prodotti tipici di una Toscana patria mondiale del mangiar bene, in modo da evitare umilianti accattonaggi di questi prodotti sui banchi della grande distribuzione”. Per l´assessore toscano “la grande occasione per modificare in senso innovativo” la struttura commerciale toscana è rappresentata anche dai Piuss: i 16 progetti per uno sviluppo urbano sostenibile che stanno per mettere in modo “un ambaradan da 600 milioni di euro” con l´obiettivo di qualificare spazi importanti nelle città (“si creeranno ambienti migliori dove anche il piccolo commercio potrà svilupparsi”). C´è poi – ha concluso Paolo Cocchi – tutta la partita delle nuove tecnologie (“di cui fa parte anche l´e-commerce”). Mauro Lombardi, docente di Innovazione Economica all´Università di Firenze, aveva appena finito di raccontare, ai piccoli commercianti toscani, come rispetto al nostro Paese siano fortemente avanzate, nel commercio a distanza attraverso l´uso del cellulare, addirittura certe aree dell´Africa interna. . |
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