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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Novembre 2009
THE AUSTRALIAN DEDICA ALL´ABRUZZO UN SUO REPORTAGE  
 
"The Australian", il più diffuso quotidiano australiano, sabato scorso ha dedicato un ampio reportage all´Italia, soffermandosi in particolare sulle bellezze naturali e paesaggistiche dell´Abruzzo. Lo rende noto l´assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio, sottolineando come "la nostra regione sia sempre più al centro dell´interesse dei media di tutto il mondo per le sue immense e preziose risorse naturalistiche e paesaggistiche, con una immagine che si diffonde ovunque, grazie ad un´offerta turistica ampia, che spazia dalle suggestive spiagge dell´Adriatico alle affascinanti vette montane che dominano l´Appennino ed il sistema dei parchi e delle aree protette che si estende su larga parte del territorio regionale, popolato da una fauna, caratterizzata da specie tipiche come l´orso marsicano, il lupo ed il camoscio ed una ricca flora che non ha nulla da invidiare ai più celebrati paesaggi alpini". Il reportage del quotidiano australiano prende le mosse proprio dalla storia del Parco Nazionale d´Abruzzo, istituito nei primi anni Venti del secolo scorso e cita paesi e borghi particolarmente ricchi di fascino come Pescasseroli, sede dello stesso Parco Nazionale d´Abruzzo e Campo di Giove, tra le stazioni più rinomate del turismo montano in Abruzzo e nel Centromeridione d´Italia .  
   
   
VENETO: GETTATO UN PONTE TRA LA REGIONE VENETO E LA CALIFORNIA - SANDRI IN USA STRINGE ACCORDI E TESTA ECCELLENZE - TURISMO SANITARIO, NANOTECNOLOGIE E BIOTECNOLOGIE  
 
La Regione del Veneto e lo Stato Americano della California sono pronti a definire e sottoscrivere (presumibilmente nei primi mesi del 2010) un Accordo di cooperazione in campo sanitario. La collaborazione potrebbe svilupparsi su più fronti: la ricerca avanzata e i suoi sistemi di finanziamento, lo scambio di accademici e ricercatori, la collaborazione nel campo della proprietà intellettuale, la nanomedicina nell’ambito del più ampio settore delle nanotecnologie, le biotecnologie, la collaborazione tra imprese del settore biomedicale, il rafforzamento del “turismo sanitario” con la creazione di pacchetti che combinino l’offerta turistica veneta con visite e cure mediche all’avanguardia, affermando il Veneto come location europea ottimale per gli americani nel settore salute. E’ questo uno degli obbiettivi centrati dalla missione in California che sta compiendo una delegazione del Veneto, guidata dall’Assessore alla Sanità Sandro Sandri e composta da rappresentanti del settore sanitario, dell’Università e della ricerca industriale. Le basi dell’Accordo sono state gettate al termine di un incontro con le Autorità Istituzionali californiane. “Dopo quello sottoscritto con la Catalogna – sottolinea Sandri – questo che definiremo con la California è sicuramente tra gli accordi più importanti di sempre: da un lato creiamo un filo diretto con un Paese assolutamente all’avanguardia nella ricerca, con centri che fanno scuola nel mondo, dall’altro siamo la prima Regione europea che ha un contatto con gli Stati uniti a pochi giorni dal varo al Congresso della bozza di legge Obama sulla riforma del sistema sanitario statunitense, e la nostra esperienza di gestione sostenibile di un sistema universalistico è vista con grandissimo interesse. Naturalmente metteremo a disposizione questa nostra esperienza nel lavoro che sarà avviato con la California. Per quanto ci riguarda – aggiunge Sandri – essendo la California dotata di centri di ricerca e conoscenza ai vertici mondiali puntiamo a concretizzare proprio su questo fronte alcune forme di collaborazione istituzionale che diano continuità ed organicità alle relazioni già in atto in forma volontaria”. La delegazione veneta ha quindi visitato alcuni di questi centri: in particolare, l’incubatore biotecnologico “Qb3” di San Francisco e il centro di ricerca Takeda, dove di fatto è nata la biotecnologia. Il “Qb3” è frutto di una collaborazione tra le Università californiane di San Francisco, Santa Cruz e Berkley “ed attua – ha detto Sandri – un interessantissimo modello di gestione dell’innovazione che parte dall’Università e arriva al mercato, generando imprese dai risultati della ricerca. Un’iniziativa da cui anche noi possiamo trarre grandi spunti e che, come molti progetti scientifici americani, deriva da una stretta collaborazione tra imprese pubbliche ed aziende private: un investimento da 300 milioni di dollari che, con 100 milioni pubblici, ne ha mobilitato 200 di privati”. Secondo Sandri, “mentre il Veneto potrà indicare alla California i metodi più adatti per sviluppare un’assistenza sanitaria più equa ed efficiente, tra le loro esperienze che noi dovremmo assimilare ci sono i metodi per trasferire rapidamente e con successo sul mercato i risultati delle ricerche scientifiche” .  
   
   
TRENTO: CONVEGNO SU PAESAGGIO E VIVIBILILITÀ IN UN BENE UNESCO  
 
Si è concluso con soddisfazione dei promotori (Provincia autonoma di Trento in collaborazione con Trentino School of Management) per aver raggiunto un primo obiettivo e soprattutto dei molti partecipanti - oltre 160 persone - il convegno "Dolomiti paesaggio e vivibilità in un Bene Unesco". Otto i relatori - Ugo Morelli, Engelbert Ruoss, Massimo Venturi Ferriolo, Giuseppe Scaglione, Matteo G. Caroli, Gian Piero Quaglino, Beat Ruppen e Cesare Micheletti - che in due sessioni moderate da Franco de Battaglia (al mattino) e Gianpaolo Carbonetto (al pomeriggio) hanno condiviso il progetto del convegno voluto dall´assessore provinciale all´urbanistica e agli enti locali, Mauro Gilmozzi. Una proposta di riflessione articolata che costituisce il primo passo per un progetto di formazione a 360 gradi sul significato di paesaggio come elemento base per un processo di cambiamento che non può prescindere dalla condivisione e partecipazione dei soggetti del territorio. Una progettualità che trova nella Scuola di governo del territorio e del paesaggio (Step), gestita da Trentino School of Management per conto della Provincia autonoma, lo strumento ideale per la valorizzazione delle capacità gestionali e competitive del sistema Trentino. In Sala Depero ad ascoltare gli interventi proposti da esperti ed architetti del paesaggio, filosofi, psicologi, economisti e professori universitari c´erano sindaci, consiglieri provinciali, rappresentanti della Trentino S. P. A. , direttori di aziende di promozione turistica, di parchi e musei, esponenti delle associazioni ambientalistiche e culturali, cittadini e operatori degli ambiti sociali. Una vasta platea interessata ai ragionamenti che gli otto relatori hanno proposto partendo dall´importanza della formazione per un giusto approccio che l´uomo deve stabilire con il paesaggio in cui vive ed opera. Tema irrinunciabile quello della formazione per un innovativo processo di cambiamento nella gestione del territorio nella nuova prospettiva proposta dalle Dolomiti, ora patrimonio dell´Umanità e, più in generale, nella fase di mutamento che il Trentino sta vivendo all´indomani dell´approvazione del nuovo Piano urbanistico provinciale e della Riforma istituzionale. "Il Trentino - ha detto l´assessore Mauro Gilmozzi - non si omologa, cerca l´eccellenza e lo fa in tanti modi. Le Dolomiti fanno parte del paesaggio nella loro intierezza, sono uno spazio di vita che va governato e considerato nel giusto approccio. L´uomo c´è, si integra con il paesaggio attraverso il suo lavoro e la qualità della vita. Con il riconoscimento delle Dolomiti si è aperta una sfida - ha continuato l´assessore - non solo per allineare le politiche dei cinque territori su cui insistono le Dolomiti, ma per cominciare a discutere di politica ed economia della montagna a livello nazionale. Un´opportunità importante proposta in particolare al ministro per l´ambiente, Stefania Prestigiacomo. Un´occasione perchè lo Stato investa culturalmente in questa prospettiva. E´ necessario - ha detto ancora l´assessore - tornare a discutere di futuro con la gente. E l´elemento innovativo forte è proprio quello di farlo attraverso una vera partecipazione allo sviluppo, una coesione sociale. Un capitale, quello sociale, che ha bisogno di far lavorare le imprese su un tessuto di qualità e per farlo abbiamo bisogno di conoscenza e di piani di azione. Abbiamo bisogno di essere accompagnati in un percorso di crescita comune. Per questo è nata la Step, Scuola di governo del territorio e del paesaggio. Punto di riferimento importantissimo per gli osservatori e per ragionare sull´urbanistica, sull´architettura, sul modo di costruire, sulle Dolomiti come grande opportunità di sviluppo sostenibile" Ugo Morelli ha posto all´attenzione dell´assemblea "l´importanza di innovare per cambiare". Ha riassunto i tre modi per rapportarsi al paesaggio: 1) appartenenza tacita e inconsapevole; 2) conoscenza critica volta all´utilizzo e tutela; 3) riconoscimento, percezione e fruizione estetica. Ha insistito sul fatto che "è la conoscenza che genera valore". Ha citato l´esempio Melinda e la capacità di rinvenzione della mela. "Innovazione e creatività sono necessarie per passare dalla dimensione di utilizzare valore a quella di creare valore - ha detto Ugo Morelli - Per cambiare la prospettiva verso il paesaggio è decisiva l´educazione e la formazione. E´ fondamentale sostenere le capacità degli amministratori per ridisegnare il paesaggio". Massimo Venturi Ferriolo ha parlato dell´importanza di consegnare le risorse e il paesaggio alle generazioni del futuro. Ha detto che "l´etica è un assunto fondamentale, il rapporto corretto attraverso cui misurarsi con un luogo. L´uomo crea luoghi di vita e il nostro tempo fa i conti con la disacralizzazione della natura. Per questo è importante una spiritualità e un´etica e la formazione paesaggistica deve entrare nel cuore della gente". Matteo Caroli ha insistito sul ruolo della formazione "leva fondamentale per la gestione del cambiamento nel modo di vivere il territorio, di fare economia, di fare business. L´aggiornamento del capitale umano è importante a tutti i livelli da coloro che decidono a chi svolge compiti più operativi. La sfida che propongono le Dolomiti - ha detto Caroli - è delicata perchè ci sono livelli di sviluppo diversi. E´ necessaria una visione di sistema, mettere a sistema le specificità dei territori. La formazione ha un ruolo centrale in tutto questo. Non può esserci vera formazione senza attività di ricerca. E lavorare in ambiti di ricerca significa sviluppare e comprendere fabbisogni". Tre, secondo Caroli, gli obiettivi di formazione del bene intangibile Dolomiti: 1) Paesaggio con le infrastrutture di trasporto e di comunicazione, con il turismo, l´agricoltura, l´artigianato, l´edilizia (A questo proposito Caroli ha detto che "il Trentino si connota a livello nazionale per i nuovi modi di costruire usando il legno, materiale più compatibile con le problematiche dei cambiamenti climatici"); 2) accrescere sensibilità e soluzioni di ricerca innovative; 3) comunicazione dei luoghi nella giusta prospettiva, capire a chi indirizzare la comunicazione secondo due criteri e cioè l´appartenenza al sistema dolomiti - chi ci vive - e la natura. Per Matteo Caroli "avviare e gestire al meglio il cambiamento significa pensare in grande senza fermarsi al contingente. Un progetto organico di lungo respiro, aggregando prospettive diverse e strategie volte a sviluppare le diversità, accompagnando sistemi produttivi legati alla montagna. Bisogna - ha concluso Caroli - sviluppare l´economia di montagna. Tanto si è fatto per l´economia del mare. Ora è necessario sviluppare quella di montagna". Gian Piero Quaglino ha distinto la formazione in tre diversi livelli attribuendo al primo e al secondo livello il compito di occuparsi di concetti e idee "una litania - ha detto - del saper fare, del saper essere. Ma esiste anche un terzo livello che è il luogo dei pensieri. Non un ergastolo di seminari ma una formazione che rispetti la vocazione più autentica che non vuol dire istruzione o trasferimento di contenuti ma che ha attinenza con la vita stessa. Con l´esperienza da cui dobbiamo partire che è quella della nostra natura. Al di là delle pretese della logica e della teoria - ha continuato Quaglino definendo questa terzo livello ´formazione del terzo paesaggio inteso come paesaggio interiore´ - questa formazione non è predeterminata, è indeterminata, è cogliere il sentimento la nostra stessa natura che parla dei nostri pensieri, dell´effetto che ci fanno, di quale significato hanno". Con la citazione di Karl Gustav Jung "la natura fiorisce anche là dove nessuna teoria è mai penetrata" Quaglino ha stimolato la platea a porre al centro dell´avventura formativa la nostra interiorità. "La formazione - ha insistito il professore - pone la pratica della riflessione al centro. La pratica dell´interpretazione ci sfugge ma è cruciale per la formazione di sè. La riflessione è un percorso che, con pazienza e ostinazione, ci porta a coltivare i nostri pensieri e quelli che ci sono piaciuti". Cesare Micheletti, architetto del paesaggio che ha condotto l´iter di candidatura delle Dolomiti fin dall´inizio, ha portato all´attenzione dei presenti un progetto "Catinaccio-ciadinac-rosengarten" che, attraverso una carta - cordanza del cadenac - si è posto come obiettivo quello di diluire la curring-capacity di questo territorio. Un lungo percorso che, attraverso 32 incontri serviti per valutare il patrimonio esistente di quel territorio (rifugi, alberghi etc. ), ha portato alla cordanza del cadenac per valorizzare le capacità esistenti e riconoscersi in questo riportando identità e turismo in equilibrio. .  
   
   
TRIESTE: CONTRIBUTO A PROVINCIA DI TRIESTE PER MARKETING CARSO  
 
La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, ha autorizzato l´assegnazione di un contributo complessivo pari 2. 250. 000 euro (in quindici quote annue di 150 mila euro) a favore dell´Amministrazione provinciale di Trieste, al fine di realizzare un programma di investimenti relativo al progetto denominato "Marketing del Carso". L´iniziativa, promossa dalla Giunta provinciale di Trieste, si pone l´obiettivo di migliorare l´attrattività turistica del Carso triestino, in collaborazione con Turismo Fvg. Previsti anche interventi tesi al recupero e alla valorizzazione delle aree agricole sul ciglione carsico nelle località di Prosecco, Contovello e Santa Croce.  
   
   
BELLUNO: UN MARCHIO DI QUALITÀ PER LE STRUTTURE ALBERGHIERE DI DOLOMITI STARS E DELLA PROVINCIA DI BELLUNO  
 
E’ stato recentemente assegnato presso la Camera di Commercio di Belluno il Marchio di Qualità dell’impresa alberghiera. Un riconoscimento che quest’anno ha festeggiato la sua tredicesima edizione. Tra le 62 strutture ricettive della Provincia di Belluno in classifica per l’anno 2010 figurano anche 18 strutture appartenenti alle aree del Consorzio Turistico Dolomiti Stars; un numero considerevole. Nello specifico si tratta di 4 strutture dello Ski Civetta: l’Hotel Alla Posta di Caprile e gli Hotel Barance, Europa e La Maison di Alleghe. Di 4 strutture di Falcade nella Val Biois: gli Hotel Arnica, Belvedere, Cristal e Stella Alpina. Di 4 strutture nell’area Marmolada: l’Hotel Il Cirmolo e l’Hotel La Montanara a Rocca Pietore, il Garnì Roberta e l’Hotel Roy a Malga Ciapela. E di 6 strutture dell’area di Arabba: l’Hotel Al Forte, l´Hotel Alpenrose, l’Hotel Cesa Padon, il Garnì Laura, l’Hotel Malita e il Garnì Serena. “L’offerta di Dolomiti Stars può contare complessivamente su oltre 35 mila posti letto suddivisi in strutture di ogni livello per venire incontro alle esigenze di tutti i target di ospiti – spiega Sergio Pra, Presidente del Consorzio - . Un’offerta completa e diversificata, si va dai B&b e i garnì, fino agli hotel da 2 a 4 stelle passando per residence, appartamenti e camping. Chiaramente questo riconoscimento del Marchio di Qualità non vuole essere una discriminante nei confronti delle altre strutture, ma anzi è motivo di orgoglio per gli albergatori che lo anno ricevuto e allo stesso tempo un segnale importante del livello di qualità che contraddistingue l’ospitalità nelle valli dell’alto agordino così come in tutte le località delle Dolomiti bellunesi. ” Il marchio di qualità “Q” si conferma come una garanzia per il turista, un punto di riferimento chiaro e comprensibile in relazione all’ospitalità e al livello dei servizi offerti dalle strutture. Un marchio che tutela le aspettative e le necessità del turista attraverso il costante monitoraggio degli standard di qualità delle strutture, stimolando allo stesso tempo gli operatori a un continuo miglioramento dell’offerta. Un marchio assegnato non esclusivamente sulla base del lusso o della grandezza della infrastruttura, ma basandosi su valori quali l’ospitalità, la funzionalità e l’efficacia della struttura e dei servizi offerti agli ospiti. Www. Dolomitistars. Com . .  
   
   
PIEMONTE: 6,3 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE PER IL SISTEMA SCIISTICO DELLA VALSESIA  
 
Tra gli interventi previsti anche il rifacimento della funivia della Balma. Via libera dalla Giunta all’Accordo di Programma che verrà siglato nei prossimi giorni: tra gli interventi previsti anche il rifacimento della funivia della Balma. La Giunta Regionale ha dato il via libera all’Accordo di Programma per il completamento del sistema sciistico della Valsesia. Il Piano prevede interventi per un totale di 9,8 milioni di euro, dei quali 6,3 milioni stanziati dalla Regione Piemonte e i restanti 3,5 milioni di euro dalla Monterosa 2000 spa. L’intervento più consistente riguarda il rifacimento dell’impianto funiviario della Balma, ad Alagna Valsesia, oltre alle opere connesse e alla manutenzione straordinaria della pista. Verrà anche completato l’impianto di innevamento programmato sulla pista di sci dell’Olen e realizzata una centralina idroelettrica in corrispondenza del ponte sull’omonimo torrente. Realizzazione e potenziamento dell’impianto per l’innevamento programmato anche per le piste di Mullero e di Mullero2. Infine, ad Alagna, verranno realizzati locali ricovero per i mezzi battipista, magazzini, officina meccanica e infermeria e un deposito per esplosivo per il distacco programmato delle valanghe. Nei prossimi giorni sarà annunciata la data della firma dell’Accordo di Programma tra la Regione Piemonte, la Provincia di Vercelli, la Comunità Montana della Valsesia, il Comune di Alagna, il Comune di Scopello e la Camera di commercio di Vercelli. ”Si tratta di un ulteriore passo avanti - dichiara Giuliana Manica, assessore al Turismo della Regione – per il potenziamento di uno dei comprensori sciistici più importanti del nostro territorio. Con i precedenti interventi abbiamo rafforzato il collegamento tra Alagna e Gressoney strategico per lo sci alpino, adesso puntiamo anche alla diversificazione dell’offerta sciistica, valorizzando, ad esempio, grazie al rifacimento della funivia della Balma una discesa come quella da Punta Indren lungo il Vallone di Bors, ideale per gli amanti del freeride. " . . .  
   
   
I LOVE LIGURIA E PIEMONTE PER MIGLIAIA DI MOTOBIKERS TEDESCHI  
 
Non solo le alleanze con le compagnie aeree low cost per far crescere gli arrivi dal bacino turistico di lingua tedesca, cioè il 40% delle presenze straniere a Genova e in Liguria. L´assessore regionale al Turismo Margherita Bozzano ha presentato giovedì 19 il progetto "Borghi e castelli di Liguria e Piemonte in moto". Un accordo fra i sei Stl - servizi Turistici Locali liguri, i quattro confinanti del Piemonte (Asti, Alessandria, Alba e Cuneo) e l´autorevole rivista motociclistica specializzata tedesca Motoradd, 180 mila, letta, anche in versione on line, da oltre 800 mila appassionati di Germania, Austria e Svizzera le cui fila, fra quelli che già vengono su due ruote da queste parti, fra qualche mese, potrebbero ingrossarsi. E non solo sotto il solleone. Con la Bozzano, il progetto "Liguria in moto" è stato presentato da Damiano Pinelli, presidente del Sistema Turistico Locale Golfo dei Poeti, Val di Magra e Val di Vara, capofila dell´iniziativa, dal responsabile dei servizi speciali di Motorrad Daniel Lengwenus , arrivato in Liguria con alcuni collaboratori per individuare e valutare gli itinerari, 250-300 km giornalieri, con un percorso ad "anello" fra le varie località toccate, oltre alla base, in alberghi a tre - quattro stelle. Gli esperti tedeschi, dopo la conferenza stampa genovese, hanno raggiunto l´estremo ponente ligure con tappa a Dolceacqua e in Val Nervia ,domani saranno nel Genovesato, per poi terminare l´educational nella riviera di levante. Gli itinerari in questione saranno quelli segnalati dai sistemi turistici nelle settimane scorse, e a questi si aggiungeranno i percorsi proposti dagli esperti tedeschi, in seguito a questa visita e alle prossime. Il target del progetto è rivolto principalmente ai motociclisti over 30, reddito medio-alto, amanti dei bei paesaggi, dei caratteristici borghi italiani, delle strade sinuose da percorrere a velocità moderata e della buona gastronomia. Risorse di cui il territorio ligure, oltre al clima, è ricchissimo. Un afflusso facilitato da Autozug, noto charter ferroviario, con vagoni predisposti per il trasporto di auto e moto, che due volte la settimana collega le aree di Berlino, Amburgo e Francoforte con la stazione di Alessandria. Il 60% per cento dei passeggeri sono motociclisti con le loro fiammanti "Gran Turismo" al seguito. I primi passi per questa nuova collaborazione tra Liguria e Piemonte per impulso del Sistema turistico spezzino. I soggetti interessati, gran parte dei quali hanno partecipato alla fortunata avventura di "Trekking tra i vigneti di Piemonte e Liguria", mettono in campo una gran quantità di risorse e possono contare sui finanziamenti provenienti dalle Regioni. Verranno realizzate 30 mila copie, in italiano, inglese e tedesco del catalogo, che conterrà venti percorsi (2 per Stl o Atl). La presentazione avverrà, a febbraio, alla Bit-borsa Internazionale del Turismo di Milano, quindi seguirà l´appuntamento alle Fiera di Berlino. L´offerta, così, sarà negli scaffali dei tour operator del nord Europa già nel 2010. È stata decisa, inoltre, una campagna di promozione su periodici e riviste che comprenderà un educational -rigorosamente in moto- per giornalisti del settore nel maggio prossimo. Sicuramente di buon auspicio il commento di Daniel Lengwenus: "Meglio Piemonte e Liguria, sono più vicine di Toscana e Umbria e quanto a clima e bellezza non hanno nulla da invidiare a nessuno" .  
   
   
LATINA: BANDIERE ARANCIONI - AL VIA LA I EDIZIONE  
 
La Camera di Commercio di Latina e il Touring Club Italiano hanno avviato il Programma territoriale “Bandiere arancioni”. La Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico e ambientale assegnato dal Touring Club Italiano al termine di un rigoroso percorso d’analisi alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. "Una provincia, come quella di Latina, - ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio Vincenzo Zottola - ad alto potenziale turistico (ancora in gran parte inespresso) non può sottrarsi al mercato, ma deve avere una forte politica turistica attivando i suoi naturali plus di prodotto. Turismo integrato e qualità rappresentano gli elementi necessari per avviare una politica di sviluppo sostenibile". L’innovativa partnership tra un Ente camerale e il Touring Club Italiano esprime il vero modello di sistema integrato contestualizzando territorio, imprese e qualità turistica. Oggi, in Italia i Comuni certificati sono 162, distribuiti sulla quasi totalità del territorio nazionale (19 regioni); in provincia di Latina si fregiano del riconoscimento Campodimele e Sermoneta. “Tutti i Comuni privi di tratti costieri e con popolazione inferiore ai 15. 000 abitanti sono dunque invitati a presentare la propria candidatura all’iniziativa che ha l’obiettivo di promuovere un turismo evoluto e di qualità, che favorisca la valorizzazione e la promozione del territorio e della sua identità e che sia in grado di rispettare le straordinarie e spesso sconosciute eccellenze paesaggistiche, storico-culturali, eno-gastronomiche del nostro Paese”, ha affermato il Direttore Generale del Touring Club Italiano, Fabrizio Galeotti. Le località che riusciranno a superare i 250 rigorosi criteri di valutazione previsti dal Touring, raggruppati in 5 macroaree (Accoglienza, Ricettività e Servizi complementari, Fattori di attrazione turistica, Qualità ambientale, Struttura e qualità della località) e che risulteranno in linea con gli standard qualitativi previsti dal Modello di Analisi Territoriale Touring verranno certificati con la Bandiera arancione. I Comuni che, a seguito dell’analisi e del sopralluogo, effettuato in forma anonima e autonoma da parte dello staff di esperti Touring, non risulteranno in linea con gli standard richiesti riceveranno il Piano di miglioramento, un utile strumento che indica le principali azioni che il Comune può attivare per potenziare il sistema di offerta turistica locale. La data di scadenza per la presentazione delle candidature è fissata per martedì 22 dicembre 2009 alle ore 15. 00. Per informazioni: Touring Club Italiano, tel. 028526828, e-mail: bandiere. Arancioni@touringclub. It Centro Studi sul Turismo – Cdc Latina, tel. 0773672288, e-mail: centrostuditurismo@lt. Camcom. It .  
   
   
NASCE L´UNIONE GRUPPI FOLKLORISTICI MARCHIGIANI  
 
Per gli appassionati del folklore, delle tradizioni popolari, dei costumi, dei canti, dei balli, del passato, e` nata l´Unione Gruppi Folkloristici Marchigiani. La costituzione ufficiale e` stata siglata questa mattina, nella sede regionale, alla presenza dell´assessore ai Beni e attivita` culturali, Vittoriano Solazzi, che ha rivolto parole di elogio all´iniziativa:´Con la costituzione di un unico interlocutore ´ ha detto ´ viene messa in atto quella filosofia del fare sistema che porta sempre benefici. La Regione e` vicina a questa cultura del recupero delle tradizioni popolari legate saldamente al territorio´. I gruppi folk, ha aggiunto Solazzi, ´oltre ad essere una valida offerta di aggregazione culturale e di recupero della nostra memoria storica, rappresentano uno straordinario attrattore culturale e turistico per chi e` in visita nelle Marche, regione dalle infinite ricchezze, artistiche e paesaggistiche. Una regione dove la consapevolezza delle nostre origini, il saper custodire i valori e le tradizioni del passato, ci permette di affrontare le sfide del presente e quelle future´. La presidente dell´Unione, Donatella Bastari, che ha visto realizzarsi un sogno ventennale, ha esposto le finalita` del progetto: ´Obiettivo principale - ha detto - e` la visibilita`: che premi e valorizzi le persone che si dedicano al folklore, che incuriosisca i giovani all´aspetto ludico del mondo rurale. Una visibilita` che intendiamo meritare continuando a fare ricerca storica attraverso seminari e gruppi di studio´. All´unione Gruppi Folkloristici Marchigiani appartengono gruppi provenienti da tutto il territorio marchigiano, 22 le associazioni iscritte per un totale di mille artisti tra ballerini e musicisti, oltre ai tanti collaboratori che ruotano attorno a questa grande passione. Obiettivo primario sara` quello di stimolare i gruppi aderenti e quelli che si avvicineranno, all´attivita` di studio e recupero delle tradizioni e di ricerca dei profili identitari dei marchigiani. Le Marche, quindi, saranno promosse nel mondo anche attraverso i gruppi folk e di canto popolare. La prima esibizione dell´Ugfm si terra` il 28 febbraio 2010 a Recanati, al teatro Persiani, evento che e` stato illustrato in sala dal direttore Amat, Gilberto Santini. L´appuntamento con il folklore marchigiano diventera` poi annuale ed itinerante. All´incontro di oggi, in una sala festosa per gli abiti della tradizione popolare indossati da musicisti e ballerini, hanno partecipato anche i rappresentanti istituzionali delle province che hanno espresso il loro sostegno all´iniziativa .  
   
   
CAGLIARI: LA SARDEGNA REGISTRA INCREMENTI NEGLI ARRIVI E UNA CRESCITA DEL MERCATO STRANIERO  
 
La stagione tiene. Nonostante la crisi generalizzata la Sardegna registra incrementi negli arrivi e una crescita del mercato straniero. Gli italiani sono in calo. Bene gli esercizi extralberghieri. Oggi l´assessore del Turismo Sebastiano Sannitu ha presentato alla stampa i dati sui flussi turistici in Sardegna relativi al periodo gennaio - agosto 2009. Sannitu ha confermato che la stagione turistica estiva in Sardegna ha tenuto, soprattutto rispetto al trend sul piano nazionale: "Certo è che la crisi sta modificando le abitudini dei turisti, fa testo a questo proposito la diminuzione della permanenza", ha continuato l’assessore, "mentre è certamente positivo il nostro dato sugli arrivi. Rispetto ad altre regioni italiane la Sardegna ha registrato risultati nettamente migliori". Sul piano tecnico l’analisi dei flussi turistici registrati nel totale degli esercizi ricettivi della Sardegna mostra, rispetto alla stagione precedente, un incremento degli arrivi (+1,9%) a fronte di un leggero arretramento delle presenze (-0,6%). Il trend risulta sostenuto dai flussi stranieri (+9,3% degli arrivi, +5,1% delle presenze): gli incrementi di Spagna e Francia e, in seconda battuta, di Germania e Svizzera sono tali da compensare la flessione accusata dal mercato britannico. Di contro si assiste ad una contrazione del mercato nazionale (-1,5% degli arrivi, -2,9% delle presenze), a seguito di un diffuso arretramento delle principali regioni di provenienza (tra tutte Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna) attenuato dal discreto avanzamento del mercato interno e da una sostanziale tenuta del Lazio. La distribuzione dei flussi per tipologia ricettiva indica la crescita significativa degli esercizi extralberghieri (+3,6% degli arrivi, +2,1% delle presenze), i quali sono i primi a beneficiare dell’espansione del bacino internazionale in misura tale da contenere la flessione dei flussi di provenienza nazionale. La dinamica espansiva risulta attenuata dalla evoluzione delle strutture alberghiere (+1,3% degli arrivi, -1,9% delle presenze), per le quali ad un generalizzato incremento degli arrivi nazionali ed internazionali corrisponde una altrettanto diffusa diminuzione dei pernottamenti. In tali esercizi si osserva una sostanziale stabilità del tasso di utilizzazione netta delle strutture, con una percentuale prossima al 40% dei posti letto disponibili nell’intero periodo gennaio-agosto .  
   
   
OLBIA: STATI GENERALI DEL TURISMO ATTIVO  
 
Il 3 e 4 dicembre a Olbia il primo seminario regionale sul turismo attivo, la nuova frontiera del turismo sostenibile, in vista del workshop 2010. Chi amati a raccolta dall’Assessorato e dall’Agenzia Sardegna Promozione tutti gli operatori del settore: hanno già risposto in 200. Scadenza delle iscrizioni il 25 novembre. Un seminario per fare il punto sul turi smo attivo in Sardegna, per effettuare una mappatura regionale di operatori, infrastrutture e risorse e per stilare il primo rapporto sull’offerta “outdoor”. Il 3 e il 4 dicembre al Geovillage di Olbia (Circonvallazione Nord direzione Golfo Aranci) l’assessorato del Turismo e l’Agenzia governativa regionale “Sardegna Promozione” chiamano a raccolta tutti gli attori di una importante fetta dell’industria delle vacanze isolana che alimenta soprattutto le stagi oni di spalla. Il progetto è stato presentato oggi alla stampa dall’assessore del Turismo, Sebastiano Sannitu, e dal direttore centrale dell’Agenzia, Adamo Pili. Al seminario sono state previste più di 20 relazioni: dalle descrizioni del fenomeno “turismo attivo”, agli interventi sulle sue varie declinazioni quali cicloturismo, trekking, equitazione, roccia, vela, sport da onda, diving, attività dedicate ai diversamente abili e tanto altro. Tra gli ospiti si segnala la presenza di un esper to di fama internazionale come lo spagnolo Josep Ejarque, presidente di Fourtourism e consulente del Ministero del Turismo. Alla fine si stilerà un rapporto che servirà a definire una strategia per lanciare la Sardegna come destinazi one ideale del turismo attivo. Con questo semi nario l’Agenzia Sardegna Promozione comincia anche a gettare le basi per il 1° Workshop internazionale del turismo attivo in Sardegna "Bitas", previsto nel 2010. Iniziativa per favorire l’incontro tra offerta turistica sarda e domanda nazi onale e internazionale . La partecipazione al seminario è libera e aperta a tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti nel turismo attivo: operatori, rappresentanti di istituzioni territoriali, enti locali, strutture ricettive, associazioni, università. Per prendere parte al seminario è necessario compilare dei moduli scaricabili dalla home page del portale regionale www. Sardegnaturismo. It. Si possono richiedere informazioni scrivendo all’indirizzo email turismoattivo. Sarpro@regione. Sardegna. It. Dal 5 novembre, giorno di apertura delle iscrizioni, ad oggi, sono state già trasmesse agli uffici dell’Agenzia Sardegna Promozione 195 domande. Le iscrizioni scadono mercoledì 25 novembr e. Ma cosa si intende più precisamente per “turismo attivo”? Si può definire la nuova frontiera del turismo sostenibile. Si tratta di una filosofia di viaggio che combina avventura, ecoturismo e cultura. Nel turismo attivo rientrano sicuramente tutte le tipologie di fruizione turistica a basso impatto ambientale che non sono esclusiva osservazione del territorio ma implicano un impegno del visitatore. Già detto cicloturismo e trekking ma anche windsurf, kayak, arrampicata, deltaplano, paracadutismo, parapendio, nordic walking. L’elenco è davver o lungo. Il turismo attivo rappresenta un segmento i n forte espansione del mercato global e. Rispetto alle forme di turismo più classico, questo ha il vantaggio di garantire flussi nell’arco di tutto l’anno, di coinvolgere territori a vocazione tradizionalmente non turistica e di attrarre nuove tipologie di visitatori normalmente non catturat i dall’offerta tradizionale. Secondo le stime del Wto (World Tourism Organisation), i tassi di crescita generati nei prossimi anni dalla vacanza attiva saranno vicini al 20 per cento a fronte di un 4 per cento dei segmenti di turismo tradizionali. La Sardegna, per le peculiarità uniche del suo territorio, ben si presta allo sviluppo di questo settore nell’ottica di una delocalizzazione dell’offerta verso le zone interne e di un arricchimento dell’universo marino balneare. Chi già opera nel turismo attivo nell’isola riscontra ogni anno un sensibile aumento delle presenze. Le potenzialità sono enormi ma ancora in larga parte inespresse. È emblematico il paragone con Mallorca, un’isola con caratteristiche molto simili alle nostre ma dalle dimensioni molto ridotte che attrae ogni anno oltre 200mila cicloturisti, quasi il 10 per cento degli arrivi totali della Sardegna .  
   
   
PUGLIA: UN PERCORSO DI SUCCESSI  
 
La Puglia ha raccolto un grande successo sia al World Travel Market, la fiera londinese conclusasi con un bilancio positivo riguardo l’interesse dimostrato dai tour operator per la nostra regione, sia a Mosca con il progetto ‘Tipicamente Puglia’ presentato a oltre 50 buyers interessati a conoscere la Puglia per proporla al mercato turistico russo. “Con ‘Tipicamente Puglia’ intendiamo invitare i turisti russi a ‘viaggiare in Puglia’ facendo ‘turismo sostenibile’ percorrendo le strade delle eccellenze pugliesi: enogastronomia, parchi, riserve naturali, itinerari culturali e della fede, per suscitare la loro curiosità mediante la conoscenza di luoghi e territori”. Ha così commentato Magda Terrevoli, assessore al Turismo, durante la conferenza stampa organizzata dall’Enit di Mosca in collaborazione con l’Aicai, l’azienda speciale della Camera di commercio di Bari e l’assessorato regionale al Turismo, che si è svolta alla presenza dell’ambasciatore Vittorio Surdo; Carlo Biraschi, direttore Enit Mosca; Marisa Florio, direttore Camera di commercio italo-russa; Vittorio Fumelli, direttore di Alitalia. “La Puglia è una regione con un dinamismo straordinario che per la Russia sta realizzando importanti progetti. Dalla reliquia di san Nicola alla donazione della chiesa russa, sono gesti di grande affetto che le istituzioni pugliesi hanno dimostrato nei confronti del governo russo, interessato a consolidare ulteriori rapporti di cooperazione economica”, ha aggiunto l’ambasciatore Surdo, il quale ha inoltre auspicato “l’attivazione del volo diretto Bari-mosca”. “Insomma, con ‘Tipicamente Puglia’ promuoviamo e valorizziamo il nostro territorio realizzando politiche turistiche di destagionalizzazione diversificando e innovando l’offerta turistica pugliese”, ha concluso l’assessore Terrevoli .  
   
   
BARI: “AUREA” , LA BORSA DEL TURISMO RELIGIOSO E DELLA AREE PROTETTE DI FOGGIA  
 
Grande attenzione della Regione Puglia per un segmento in continua crescita. “Il turismo religioso rappresenta un segmento di mercato dell’economia pugliese in continua crescita, considerato ormai il volano per lo sviluppo del settore a livello internazionale, perché può contare su oltre 300milioni di viaggiatori all’anno che generano un fatturato di circa 18miliardi di dollari. Si impone oggi sul mercato domestico con un +20% e su quello internazionale con un +36%, generando in Italia un giro d’affari di oltre 4miliardi di euro”, ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Magda Terrevoli, durante la conferenza stampa di presentazione di ‘Aurea’, la Borsa del turismo religioso in programma alla fiera di Foggia dal 26 al 28 novembre. “Il turismo religioso si presenta come un fenomeno in evoluzione, caratterizzato dalla capacità di valorizzare una nuova cultura del viaggio e, dunque, capace di contribuire a destagionalizzare i flussi incoming. Un recente studio di settore ha tratteggiato il nuovo viaggiatore-pellegrino: è alla ricerca di occasioni che arricchiscano la sua crescita interiore, attento alla salvaguardia e alla fruibilità sostenibile dell’ambiente e alla cultura dei territori. La Puglia è tutto questo. ”, ha concluso l’assessore Terrevoli .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA, CARINZIA E SLOVENIA INSIEME PER UN TURISMO SENZA CONFINI  
 
Si apre con importanti novità la partecipazione dell’Agenzia Turismofvg alla trentesima edizione del World Travel Market di Londra, l’annuale appuntamento durante cui si incontrano i rappresentanti dell’industria del turismo provenienti da tutto il mondo. Viene infatti presentato in questa occasione “Playing Together” un progetto di partnership che coinvolge il Friuli Venezia Giulia, la regione austriaca della Carinzia e la Slovenia con l’obiettivo di promuovere e coordinare la propria offerta turistica nei confronti del mercato globale, per un turismo senza confini. Grazie a “Playing Together” i turisti potranno sperimentare una vera vacanza mitteleuropea, scegliendo fra numerosi itinerari turistici e pacchetti messi a punto grazie ad un’attività di marketing congiunto. E’ una collaborazione che supera i tradizionali confini geografici e che consente al Friuli Venezia Giulia di evidenziare la propria posizione al centro del contesto Europeo. Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Slovenia diventano agli occhi del turista straniero un’unica destinazione con strutture e servizi di altissimo livello, eventi unici e un’enogastronomia che rappresenta le peculiarità dei tre territori. “Playing Together valorizza la vicinanza geografica fra questi tre Paesi, così prossimi l’uno all’altro, e rappresenta la risposta per il turista che vive il viaggio come un’emozione: l’emozione di fare colazione in Slovenia, pranzare in Italia e poi chiudere la giornata con una tipica cena della Carinzia. In un solo giorno ascolterà tre differenti lingue e incontrerà tre diverse culture. ” Ha commentato Andrea Di Giovanni, Direttore Generale dell’Agenzia Turismofvg. Sul sito www. Playingtogether. Com è possibile scoprire numerose attività legate al benessere, al golf, allo sport, alla gastronomia e tutti i pacchetti soggiorno ad esse legate. Nell’ambito del più ampio progetto “Playing Together”, l’inverno nella regione Friuli Venezia Giulia si apre con un’altra grande novità che rivoluzionerà il turismo regionale: il 5 dicembre verrà inaugurato, infatti, il primo polo sciistico transfrontaliero che collegherà con un solo sky pass il comprensorio di Sella Nevea a quello sloveno di Bovec per dar vita a un´unica stazione sciistica nel cuore delle Alpi Orientali . .  
   
   
CROAZIA: 30 MILIONI DI EURO PER IL TURISMO  
 
La Croazia intende impegnare circa 30 milioni di euro per promuovere il settore turistico nel 2010: di questi, circa 16 milioni saranno investiti in 9 progetti basati sulla cooperazione tra settore pubblico e privato. Lo rende noto Informest. Del totale, circa 7 milioni di euro saranno destinati agli uffici per il turismo locali, alle agenzie di viaggio ed alle aziende del settore, mentre quasi 7 milioni andranno all´Ufficio nazionale per il turismo (Htz). Da gennaio a settembre di quest´anno, il numero di turisti stranieri giunti nel Paese è sceso a 8,82 milioni, mentre quello dei loro pernottamenti è diminuito a 48,9 milioni. Il numero complessivo di turisti che ha visitato la Croazia nei primi 9 mesi del 2009 è calato in termini annuali a 10,1 milioni di unità, mentre il loro pernottamenti sono scesi a 54,1 milioni .