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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Dicembre 2009
PATTO PER LA SALUTE: LA POSIZIONE DELLE REGIONI DEL MEZZOGIORNO  
 
 Bari, 3 dicembre 2009 - Di seguito, il documento approvato dalle Regioni del Mezzogiorno sul Patto della Salute, dopo la riunione che si è tenuta ieri presso la sede della Regione Puglia a Roma. Il documento è stato firmato dagli assessori alla Sanità di Puglia, Sicilia, Campania, Sardegna, Calabria, Molise e Basilicata. Se si interpreta il processo di attuazione del federalismo, avviato dalla modifica del titolo V della Costituzione, come un necessario percorso di modernizzazione del paese, non si può non considerare la necessità di un impegno comune delle regioni per la realizzazione di un programma che garantisca la tenuta dei sistemi territoriali, quale condizione imprescindibile per lo sviluppo complessivo del paese. Il sistema sanitario nazionale è considerato tra i migliori nel panorama internazionale per il suo carattere universalistico e solidale nonché per la sua equità; valori questi che si concretizzano nel modello organizzativo con il quale le regioni assicurano una funzione assistenziale che coniuga la autonomia decisionale delle stesse con l’affermazione della unicità del servizio sanitario nazionale. In questo contesto va rilevato, senza alcuna ipocrisia, che il sistema sanitario nazionale è tuttavia fortemente caratterizzato dalla divaricazione strutturale nord-sud, fenomeno questo comune a tutti gli altri settori della vita sociale e maturata all’interno del processo storico del paese. Non vi è dubbio, quindi, che per difendere il diritto alla tutela della salute di tutti i cittadini, sancito dalla costituzione, e per garantire l’unicità del sistema sanitario sia necessario attuare scelte politiche che, in linea con quanto più volte sottolineato dal Presidente della Repubblica sulla necessità di colmare il divario Nord - Sud, favoriscano un progressivo adeguamento dei sistemi sanitari del mezzogiorno rispetto a quelli in esercizio nelle aree più sviluppate del paese. A questo proposito va detto che la rete di offerta dei servizi sanitari delle regioni settentrionali si è andata consolidando nel tempo grazie a scelte di riorganizzazione e ammodernamento tempestive ed appropriate realizzate attraverso opportuni investimenti. Negli ultimi anni gli elementi utilizzati ai fini del riparto del fondo sanitario nazionale, che hanno disatteso gli stessi principi previsti dal legislatore con la Legge 662/96, non hanno aiutato a ridurre il gap ma anzi hanno determinato un progressivo allargamento della forbice nord-sud. La lettura dei bisogni sanitari, infatti, è stata fatta quasi esclusivamente sulla rilevazione della popolazione pesata per età misconoscendo il fondamentale rilievo degli altri indici che misurano l’accesso ai servizi sanitari in ragione di valutazioni di ordine socio economico. Quest’ultimo criterio giustifica la più alta richiesta di prestazioni in quelle aree del paese che soffrono condizioni di indubbio disagio socio-economico. L’altro criterio che deve trovare piena applicazione fa riferimento alla necessità di garantire la piena funzionalità del sistema in tutte quelle condizioni di scarsa crescita o addirittura di decremento della popolazione, che rischiano di compromettere la sostenibilità del sistema regionale e parallelamente la tenuta complessiva del sistema sanitario nazionale. La correzione dei criteri di finanziamento del sistema sanitario delle regioni meridionali non solo rappresenta l’adempimento di un dovere di solidarietà, ma costituisce un comune obiettivo cui deve tendere l’intero sistema sanitario del Paese sia dal punto di vista dell’efficienza che della efficacia. E’ interesse comune, quindi, trovare un’ intesa per sostenere il percorso necessario a alla sua realizzazione. D’altro canto, la stessa Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome nel documento approvato il 23 ottobre 2009 ha posto l’accento sulla necessità di riequilibrare la capacità di fornire servizi di eguale qualità ed efficacia su tutto il territorio nazionale e di dare certezza di risorse per il Ssn su un arco pluriennale, in attesa della entrata in vigore del federalismo fiscale di cui alla legge 42 del 2009. La volontà di aderire al Patto della Salute 2010-2012 da parte delle regioni del mezzogiorno, pur in presenza di alcuni elementi penalizzanti, costituisce un atto di responsabilità nel contesto di un progressivo adeguamento alla architettura di uno stato federale che contemperi le esigenze di ammodernamento del Sistema Sanitario Nazionale (al quale contribuiscono tutti i Sistema Sanitari Regionali) con la equità dell’accesso e il valore dell’universalismo del modello organizzativo. Tale adesione va tuttavia correttamente connessa alla individuazione di un meccanismo di riparto che tenga conto della necessità di assicurare appropriate risorse finanziarie in grado da una parte di soddisfare i bisogni di salute espressi dalla popolazione e dall’altra di sostenere i sistemi regionali nella loro conformazione strutturale e organizzativa. Si tratta, in vero, di garantire a ciascun cittadino il diritto alla parità delle prestazioni. A tal fine, le regioni del mezzogiorno valutano ineludibile la considerazione che per la realizzazione degli obiettivi citati è necessario adottare criteri che tengano conto: 1) che nel riparto finanziario del Fondo Sanitario Nazionale si introducano criteri che implicano una allocazione delle risorse più equa e solidale; 2) che per i fenomeni di disagio socio-economico si concordino parametri di aggiustamento indispensabili per assicurare il corretto finanziamento dei relativi sistemi regionali; 3) che siano riconosciute modalità di riequilibrio per le situazioni che presentino diseconomie di scala. In un momento di forti cambiamenti ordinamentali e di continua evoluzione del contesto sociale, peraltro caratterizzato da una congiuntura economica che presenta oggettive criticità, appare responsabile da parte di tutti condividere un percorso solidale e sostenibile. Firmato gli Assessori alla Sanità: Tommaso Fiore Regione Puglia Massimo Russo Regione Sicilia Mario Santangelo Regione Campania Antonio Angelo Liori Regione Sardegna Domenico Cersosimo Regione Calabria Nicola Passarelli Regione Molise Antonio Potenza Regione Basilicata. .  
   
   
TRASPORTO SANITARIO: NUOVA LEGGE, NUOVA ORGANIZZAZIONE LA MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE TOSCANA IN SEGUITO A UNA SENTENZA EUROPEA CON VOLONTARIATO E CRI UN SALTO DI QUALITÀ NEI SERVIZI  
 
 Firenze, 3 dicembre 2009 - Le organizzazioni di volontariato, Misericordie e Anpas, e la Croce Rossa Italiana diventano parti integranti del sistema regionale di emergenza urgenza territoriale. Lo stabilisce la proposta di modifica della legge 40, che disciplina il Servizio sanitario regionale, relativa all´organizzazione del trasporto sanitario. La modifica, approvata ieri dalla giunta regionale, passa ora all´esame del consiglio. L´intervento normativo è stato reso necessario da una sentenza della Corte di giustizia europea contro l´Italia, secondo la quale l´accordo di programma regionale che ha disciplinato fino ad ora l´attività del trasporto sanitario ha le caratteristiche di un contratto concluso a titolo oneroso e quindi rientra pienamente nella nozione di appalto pubblico. Un riordino si imponeva proprio per salvaguardare quel rapporto con le organizzazioni di volontariato e Cri che ha reso possibile in questi anni la crescita del servizio così come oggi noi lo conosciamo. «L´attività di volontariato e Cri, anche nel trasporto sanitario – afferma infatti l´assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi – costituisce una delle basi per la promozione e la crescita della coesione sociale nella nostra regione. La nostra organizzazione ha radici solide e lontane nella storia, permette di alimentare il legame che l´assistito ha con il suo territorio, impegna il volontariato a sviluppare una crescente qualificazione degli interventi. Con la proposta di legge non solo superiamo un ostacolo, ma poniamo le basi per un salto di qualità di tutto il sistema sanitario di emergenza urgenza. » Questo viene definito nella proposta di legge come un sistema complesso e unitario, costituito dal sistema di allarme sanitario (le centrali operative delle Aziende, che dovranno organizzarsi per area vasta), un sistema territoriale di soccorso (Asl, Cri e Associazioni di volontariato) e un sistema ospedaliero di emergenza (le Aziende con i pronto soccorso e i vari servizi ospedalieri). A ciascuno di questi sistemi la legge affida compiti precisi. L´attività di trasporto sanitario di emergenza urgenza territoriale è quella riferita ai servizi di trasporto primari e secondari gestiti dalle centrali operative, ai servizi presenti nei Lea effettuati tramite ambulanza e ai servizi di trasporto nei quali le condizioni cliniche del paziente richiedono esclusivamente l´utilizzo di una ambulanza, l´assistenza in itinere e la garanzia della continuità delle cure. Solo nel caso in cui questa attività non possa essere assicurata da Asl, Cri e volontariato, le stesse Aziende potranno affidarla a terzi, con procedure di evidenza pubblica. Viene istituito un apposito elenco regionale a cui le associazioni di volontariato, come i comitati Cri, saranno inserite in base a requisiti stabiliti da un apposito regolamento. Per l´organizzazione dei servizi sono previsti una conferenza regionale permanente con compiti di programmazione, indirizzo, coordinamento e verifica, specifici protocolli, e un sistema di badget in base al quale definire gli obiettivi, quantificare le risorse e verificare i risultati. L´attuale sistema di intervento proseguirà fino alla data di attivazione dell´elenco regionale previsto dal regolamento. Entro il 31 maggio 2010 le Asl dovranno riorganizzare il dipartimento emergenza urgenza per realizzare l´integrazione funzionale tra il personale del sistema territoriale di emergenza urgenza e quello del pronto soccorso. .  
   
   
IL LINGUAGGIO? TUTTO HA INIZIO NEL GREMBO MATERNO  
 
Bruxelles, 3 dicembre 2009 - Il grembo materno è il posto ideale nel quale un bambino può raccogliere gli elementi che andranno a costituire la sua prima lingua, questo quanto afferma una ricerca pubblicata sulla rivista Current Biology. Il team di ricerca, composto da ricercatori tedeschi e francesi, sostiene che il pianto dei bambini è affine ai modelli melodici della lingua che hanno sentito ancora prima di nascere. "I risultati dello studio sono straordinari: non solo si è scoperto che i neonati sono in grado di emettere vagiti secondo diverse melodie, ma che gli stessi preferiscono riprodurre i modelli melodici propri della lingua che hanno ascoltato prima di venire al mondo, nell´ultimo trimestre della gestazione," ha spiegato la dottoressa Kathleen Wermke dell´Università di Würzburg (Germania). "Al contrario di quanto comunemente ritenuto, questi dati testimoniano l´importanza del pianto dei neonati per lo sviluppo del linguaggio". Gli studi effettuati in passato provavano che i neonati hanno la capacità di memorizzare i suoni esterni durante gli ultimi tre mesi della gravidanza, dimostrando una particolare sensibilità per l´aspetto melodico della musica e della lingua. A un confronto tra la voce materna e un´altra voce, è stato evidenziato che i neonati preferiscono la prima. I bambini, inoltre, sono in grado di percepire il messaggio emotivo dei messaggi della voce materna convogliato dall´intonazione, ovvero dal linguaggio (detto "baby talk" o "motherese") generalmente utilizzato dagli adulti quando si rivolgono ai neonati. La melodia riveste un ruolo centrale per quanto concerne la preferenza percettiva dei neonati per il linguaggio di chi li circonda e la loro capacità di distinguere i linguaggi e le variazioni nell´ambiente a loro circostante. I ricercatori hanno a lungo ritenuto che il linguaggio utilizzato nell´ambiente dei neonati influenzasse la loro produzione linguistica durante la crescita e non già dai mesi trascorsi nel grembo materno. Quest´ultimo studio, invece, rivela l´opposto. Registrando e analizzando il pianto di 60 neonati sani, nati da 3-5 giorni (30 bambini tedeschi e 30 francesi), i ricercatori hanno evidenziato sensibili differenze nella melodia del loro pianto, in linea con la loro madrelingua. I ricercatori hanno, infatti, rilevato che i neonati tedeschi tendono a prediligere un tono discendente, mentre i neonati francesi tendono a utilizzare un tono ascendente. La dottoressa Wemke ha sottolineato che i modelli rilevati sono coerenti con le differenze peculiari tra le due lingue. Secondo l´èquipe che ha condotto la ricerca, i nuovi dati indicano un impatto della lingua materna già nei primi giorni di vita. Gli studi svolti precedentemente sull´imitazione vocale avevano dimostrato che i neonati sono in grado di riprodurre i suoni vocalici prodotti dagli adulti a loro vicini solo a partire dalla 12a settimana. Questa particolare abilità dipende dal controllo vocale, impossibile da ottenere prima dei tre mesi. Lo studio ha dimostrato che "L´imitazione della melodia, invece, si deve a un meccanismo laringo-respiratorio ben coordinato e non è ostacolato da una mancata maturità articolare". "È probabile che i neonati siano fortemente motivati ad imitare il comportamento materno in modo da attirarne l´attenzione e da rafforzare il legame" scrivono gli autori. "Il fatto che la melodia potrebbe essere l´unica peculiarità del linguaggio materno che i neonati sono in grado di riprodurre, potrebbe spiegare il motivo per cui proprio quest´aspetto è stato rilevato già nei primi giorni di vita". Hanno partecipato a questo studio anche i ricercatori dell´Istituto Max Planck per le scienze cognitive e del cervello (Germania) e dell´École Normale Supériore/centro nazionale per la Ricerca scientifica- Cnrs (Francia). Per maggiori informazioni, visitare: Current Biology: http://www. Cell. Com/current-biology/ University of Würzburg: http://www. Uni-wuerzburg. De/en/home/ .  
   
   
MEETING ANNUALE DELL´ AMERICAN ASSOCIATION FOR THE ADVANCEMENT OF SCIENCE (AAAS)  
 
San Diego, 3 dicembre 2009 - Dal 18 al 22 febbraio si terrà a San Diego, in California (Stati Uniti), il meeting annuale dell´Aaas (American Association for the Advancement of Science). Con il titolo "Bridging science and society", l´evento prevede una vasta gamma di attività, tra cui conferenze plenarie e tematiche tenute da scienziati e ingegneri di spicco, simposi multidisciplinari, workshop per lo sviluppo della carriera ed esposizioni internazionali. Sono inoltre previsti seminari che affronteranno i seguenti argomenti: medicina translazionale e personalizzata ("Evaluating and funding translational research", "Genome analyses and sequencing to advance drug discovery and treatment", "The road to personalised medicine"); scienze e società marine ("Does size matter? Rationales for large marine reserves", "Marine spatial planning: a new approach for balancing ocean uses and ecosystem health", "Arctic sea-ice loss: what this means for the conservation of Arctic marine ecosystems"); storia e futuro della tecnologia laser ("Celebrating the birth of the laser: a look back after 50 years", "Next generation of extreme optical tools and applications", "Ultra-cold, ultra-fast and ultra-hot uses of lasers"). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Aaas. Org/meetings/ .  
   
   
CONSULTORI VENETI:36 MILA GIOVANI 14-21 ANNI HANNO PARTECIPATO PROGETTO REGIONE EDUCAZIONE SESSUALITA’ PER PREVENIRE COMPORTAMENTI RISCHIO  
 
 Venezia, 3 dicembre 2009 - Sono stati circa 36 mila i giovani veneti tra i 14 e i 21 anni che hanno partecipato, nel primo semestre 2009, alle attività previste dal progetto regionale di educazione alla sessualità e all’affettività promosse dai 127 consultori familiari delle Aziende Ullss del Veneto e dai 28 privati convenzionati. Ai giovani si aggiungono oltre 1500 insegnanti, 3500 genitori e 284 operatori. Ne dà notizia con soddisfazione l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi il quale, con l’occasione, informa che la Giunta veneta, su sua proposta, ha approvato la prosecuzione anche per il 2010 di tale progetto che si è posto l’obiettivo, dal suo inizio nel 2007, di prevenire i comportamenti sessuali a rischio tra i giovani, potenziando gli spazi per gli adolescenti e i giovani all’interno dei consultori familiari del Veneto, dove possono essere ascoltati e informati convenientemente sulla sessualità e sull’affettività, e avere negli operatori riferimenti diretti per informazioni sulla salute, sulla prevenzione e sulle informazioni di educazione sanitaria e sessuale. “E’ un successo di cui andiamo orgogliosi – ha detto Valdegamberi – e per il 2010 abbiamo confermato lo stanziamento di 480 mila euro per continuare sulla strada intrapresa. Puntiamo a realizzare progetti a carattere formativo e educativo sulla sessualità e sulle dinamiche socio affettive rivolte agli adolescenti ed agli adulti. Il progetto regionale era stato avviato nel 2007 e da allora si sono radicati progetti nei vari ambiti tra cui potenziamento degli spazi adolescenti/giovani, creazione di punti d’ascolto negli istituti scolastici, interventi di sostegno alla genitorialità, rafforzamento dei servizi offerti specificamente ai ragazzi immigrati. Per quanto riguarda la salute degli adolescenti - ha aggiunto l’Assessore - sono stati previsti interventi di carattere educativo e formativo, rivolti anche agli adulti che svolgono a vario titolo una funzione educativa, sulla sessualità, sulle dinamiche delle relazioni affettive e di comunicazione tra i sessi e sulle problematiche del rapporto tra adolescenti e adulti”. .  
   
   
EMERGENZA DISABILI, A GROSSETO OLTRE 400.000 EURO PER TUTTA LA REGIONE STANZIATI COMPLESSIVAMENTE 2.500.000 EURO  
 
Firenze, 3 dicembre 2009 - Per l´emergenza disabili sono in arrivo a Grosseto oltre 400. 000 euro. Lo prevede una delibera portata in giunta dall´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori, che per sostenere azioni e strutture per l´assistenza ad anziani non autosufficienti e disabili assegna ad Asl, Società della Salute e Comuni di tutta la regione la cifra complessiva di quasi due milioni e mezzo di euro (2. 488. 975). Le risorse fanno parte del Fondo regionale per la non autosufficienza 2009. Alla Asl 9 di Grosseto andranno 350. 000 euro per l´avvio della Residenza sanitaria per disabili "Il Sole"; alla Società della Salute dell´Amiata Grossetana, 64. 000 euro per l´emergenza disabili. La residenza per disabili di Grosseto, inserita in un parco pubblico in uno dei quartieri più vitali della città, è dotata di 14 posti letto, suddivisi in due moduli da 7 ciascuno. E´ stata concepita per rispondere ai problemi del ´dopo di noi´, e accoglierà disabili gravi che hanno genitori molto anziani, o non li hanno più. La gestione sarà affidata a una cooperativa sociale. Gli ospiti entreranno nella residenza all´inizio dell´anno nuovo. La Fondazione ´Il Sole´ è stata costituita nel maggio del 2005 proprio per la costruzione e la gestione di una casa famiglia per disabili. L´obiettivo era quello di realizzare una struttura di piccole dimensioni, arredata e gestita come se fosse una vera e propria casa, e che riproducesse il più possibile le condizioni e i ritmi di vita tipici di una qualunque famiglia. .  
   
   
LAZIO: DA GENNAIO PRONTI MILLE POSTI LETTO NELLE RSA  
 
Roma, 3 dicembre 2009 - Pronti da gennaio mille posti letto in più nelle Residenze per anziani (Rsa) presenti in tutto il Lazio. La decisione presa dal vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino è il frutto di una trattativa con le parti sociali interessate e le organizzazioni datoriali (Lega Coop, Confindustria Sanità, Aiop, Aris, Federlazio e Don Gnocchi). "Abbiamo deciso che da gennaio nel Lazio ci saranno mille posti in più per anziani nelle Rsa - ha spiegato Montino al termine della riunione -. "Questo comporta un impegno di spesa aggiuntivo da parte nostra e ne dovremo tener conto nel bilancio della Regione. Dovremo definire anche i criteri di accreditamento delle Rsa perché ci sono molte decine di richieste e vorrei evitare che si innescasse una polemica su chi ha scelto cosa". "I criteri saranno molto rigidi - ha risposto Montino - e daremo una priorità alle strutture che devono riconvertirsi, alle Rsa pubbliche come il San Giacomo; all´equilibrio territoriale; e all´anzianità cronologica della domanda di accreditamento". .  
   
   
ROMA: SPALLANZANI, TEST AIDS FATTO DA 123 PERSONE, 10 VOLTE MEDIA GIORNALIERA  
 
Roma, 3 dicembre 2009 - È stata un successo l´iniziativa "Un test per tutti" realizzata dall´Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma in occasione del 1° Dicembre, Giornata mondiale per la lotta contro l´Aids. Nel corso dell´apertura speciale dell´ambulatorio dell´Istituto, protrattasi fino alle ore venti, è stato eseguito il test per Hiv su 123 persone, un numero quasi dieci volte più alto di quello che si registra in una normale giornata di attività dell´ambulatorio. La metà delle persone che hanno eseguito il test non lo aveva mai fatto in precedenza e circa un terzo sono donne. L´età media è stata di 29 anni per le donne e di 38 per gli uomini; il 10% ha più di 60 anni ed il 15% meno di 25. "Al buon esito di questa iniziativa - ha dichiarato il Direttore Generale dell´Istituto dott. Ssa Laura Pellegrini - hanno sicuramente contributo i mezzi di informazione, stampa radio e televisione, che hanno fatto si che i cittadini potessero cogliere questa opportunità. " "La prevenzione e l´informazione in questo campo - ha aggiunto- sono fondamentali, anche per la permanenza di barriere psicologiche che frenano le persone a sottoporsi al test. " L´istituto Spallanzani è impegnato da oltre due decenni nella realizzazione di interventi di sensibilizzazione e informazione sull´Hiv. Tutte le mattine presso l´ambulatorio dell´Istituto è possibile eseguire gratuitamente il test per Hiv e ricevere informazioni su questa infezione da parte di personale medico specializzato. .  
   
   
PEDIATRI E RICERCATORI DI OLTRE 20 PAESI DEL MONDO SI INCONTRANO A FIRENZE PER DISCUTERE, IN OTTICA MULTIDISCIPLINARE, I TEMI DI MAGGIORE RILEVANZA NELLE STRATEGIE MEDICHE UTILIZZATE PER LA DIFESA E LA CURA DELLA SALUTE DEL BAMBINO DAL 3 AL 6 DICEMBRE, FORTEZZA DA BASSO (FIRENZE)  
 
Firenze, 3 dicembre 2009  - Duemila delegati provenienti da oltre 20 Paesi del mondo, 75 sessioni, costituite da relazioni, tavole rotonde, dibattiti e workshop a cui partecipano 60 specialisti ed esperti di varie discipline pediatriche. Sono i numeri e i volti del Congresso Internazionale Annuale di Pediatria “Execellence in Paediatrics”, in programma alla Fortezza da Basso (Firenze), dal 3 al 6 dicembre 2009. Un importante appuntamento medico-scientifico presentato dall’Associazione Europea Pediatrica e da Wiley-blackwell, una delle più importanti società editrici del mondo in ambito medico scientifico. I lavori saranno coordinati da un Comitato Scientifico internazionale composto da specialisti di elevato livello accademico e professionale scelti, in modo prevalente, in base alla qualità e alla rilevanza delle loro pubblicazioni scientifiche in ambito pediatrico. Chairman del Congresso è il Professor Stuart Logan, Director Institute of Health Service Research, Peninsula Medical School (Uk), Cerebra Professor of Paediatric Epidemiology, Editor di “Child: Care, Health and Development”. L’azienda Ospedaliero Universitaria Meyer è l’istituzione ospitante. Tra gli speakers dell’Università di Firenze ci saranno i professori Maurizio de Martino (Pediatria), Renzo Guerrini (Neurologia) e Antonio Messineo (Chirurgia) e tra gli specialisti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer, interverranno Rolando Cimaz (Reumatologia) e Simone Lazzeri (Traumatologia) nonchè consulenti protagonisti di progetti importanti come il professor Kevin Ban Harvard University per il Trauma Center del Meyer. Obiettivo del Congresso è presentare alla comunità scientifica, nazionale ed internazionale, una rassegna aggiornata delle più significative acquisizioni nei settori chiave della pediatria e di favorire lo scambio di conoscenze tra le diverse specializzazioni che si occupano della salute del bambino. Il programma del Convegno prevede relazioni che affrontano tematiche relative a tutti gli ambiti principali della pediatria: le Malattie infettive, le Allergie e l’Immunologia, la Neurologia, la Pediatria Sociale e Ambientale, l’Endocrinologia, la Gastroenterologia, la Nefrologia e Urologia, la Dermatologia, la Cardiologia, la Chirurgia e i Trapianti, l’Ematologia, l’Oncologia, la Reumatologia, la Genetica e la Neonatologia. E’ prevista una sessione speciale dove Harvard Medical School e l’ospedale pediatrico “Children’s Hospital Boston” organizzano una tavola rotonda dal titolo Cura degli Infortuni Infantili e un case-study interattivo. Il 3 dicembre è in programma un evento speciale, della durata di un’intera giornata, dedicato alla nutrizione infantile e organizzato dal Cochrane Collaboration-child Health Field in collaborazione con l’Associazione Pediatrica Europea (Epa/unepsa). Il meeting ha per titolo: “Evidence Based Medicine and Child Nutrition” ed ha lo scopo preminente di richiamare l’attenzione sull’importanza di integrare sempre meglio e sempre più diffusamente l’Evidence Based Medicine nella pratica pediatrica quotidiana. Il Comitato Scientifico di questo incontro è composto da autorevoli esperti del settore tra cui il Professor Armidio Rubino (Università Federico Ii di Napoli), il professor Maurizio De Martino (Università di Firenze) e il Professor Giorgio Tamburlini (Istituto di Ricovero e Cura Burlo Garofolo di Trieste) Per stimolare sempre di più il contributo che medici e specialisti di tutto il mondo possono dare con le loro esperienze personali all’ampliamento delle conoscenze scientifiche in questo settore, il Comitato Scientifico del Congresso ha previsto di conferire un “Excellence in Paediatrics Award“ agli Autori dei 12 migliori lavori scientifici presentati nella sessione poster. Per ulteriori informazioni: www. Excellence-in-paediatrics. Org .  
   
   
INFLUENZA A : CALA L’INCIDENZA SETTIMANALE IN VENETO, ORA AL 7,71 PER MILLE PARI A 38.000 NUOVI CASI.  
 
Venezia, 3 dicembre 2009 - I dati elaborati ieri dalla Direzione Prevenzione della Regione sulla base delle segnalazioni pervenute dalla rete di sorveglianza dei medici sentinella indicano che, nell’ultima settimana, il tasso d’incidenza dell’influenza H1n1 in Veneto è stato del 7,71 per mille abitanti, pari a 38. 000 nuovi casi. Nelle due settimane precedenti il tasso era stato stabile al 12,8 per mille. Questa settimana la fascia d’età più colpita è stata quella tra 0 e 4 anni, seguita da quella tra 5 e 14 anni. Lo rende noto l’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri. “Siamo in presenza del primo calo d’incidenza dall’inizio dell’epidemia – sottolinea l’Assessore – ma non è il caso di abbassare la guardia, motivo per cui rinnovo alla gente l’invito a vaccinarsi, che è importante non tanto e non solo in relazione alla situazione attuale, ma anche per creare nella popolazione la massima copertura possibile, stante che nessuno può garantire che il virus, passata questa fase, possa rinfocolarsi anche nell’arco dei prossimi mesi come ipotizzano vari esperti”. “Il vaccino – aggiunge Sandri – è sicuro ed efficace. A questo proposito ho incontrato i responsabili della ditta produttrice che mi faranno avere una nota tecnica sulle caratteristiche di sicurezza del preparato. Rispetto a notizie rimbalzate da altre parti del mondo – aggiunge – è importante sapere che il Focetria usato da noi è stato interamente prodotto in Italia e ampiamente testato, nonché valutato e approvato da tutti i maggiori organismi tecnici di controllo”. I dati relativi alle ultime due settimane di sorveglianza indicano che i ricoveri ospedalieri sono stati 89, dei quali 11 in terapia intensiva, con 7 decessi registrati, che portano il totale ad 8 (il primo era avvenuto ai primi di novembre). Statisticamente è interessante notare che le fasce d’età più colpite continuano ad essere quelle giovanili, ma a dover ricorrere più spesso all’ospedalizzazione sono gli adulti con più di 55 anni. “Questo – commenta Sandri – conferma l’opportunità delle scelte effettuate in sede di Unità di Crisi Regionale quando abbiamo deciso di aprire la vaccinazione prima ai giovani tra 6 mesi e 27 anni e poi agli ultrasessantacinquenni, fatte ovviamente salve tutte le categorie prioritarie indicate a livello nazionale”. .  
   
   
INFLUENZA A H1N1 IN EMILIA ROMAGNA: FORTE CALO LA DIFFUSIONE DELL´INFEZIONE. SONO OLTRE 127MILA LE PERSONE GIÀ VACCINATE. PARTE LA PROPOSTA DI VACCINAZIONE ANCHE A TUTTE LE PERSONE DA 6 MESI A 27 ANNI, CON PRIORITÀ AI MINORI  
 
Bologna, 3 dicembre 2009 – Confermato anche dai dati della settimana dal 21 al 29 novembre il forte calo della diffusione del contagio da virus A H1n1. In diminuzione anche il ricorso ai servizi assistenziali per sindromi influenzali. Cresce, seppure in modo minore rispetto alle settimane precedenti, il numero di persone vaccinate. E’, in sintesi, quanto emerge dal report settimanale sull’andamento della epidemia da virus A H1n1, prodotto dal Servizio sanità pubblica dell’assessorato Politiche per la salute della Regione Emilia-romagna, che riporta stime della diffusione dell’influenza A H1n1, accessi ai pronto soccorso per sintomi influenzali, ricoveri di persone con gravi sintomi respiratori, numero di persone vaccinate. L’influenza A H1n1, dal 21 al 29 novembre, secondo le stime dei 124 “medici sentinella” (medici e pediatri di famiglia che monitorano la diffusione dell’influenza tra i loro assistiti), ha colpito circa 35. 000 persone, il 7,5 per mille della popolazione (il 15 per mille la settimana precedente), che diventa circa il 20 per mille (dato anch’esso in forte calo, la settimana scorsa era il 42 per mille) se si considera la popolazione con meno di 14 anni, più esposta a contrarre il virus. In forte diminuzione anche le assenze scolastiche, monitorate da 200 “scuole sentinella” (dai nidi alle superiori) che registrano le assenze in un giorno della settimana: gli assenti nella giornata di giovedì scorso erano il 12% della popolazione scolastica (il 16% il giovedì della settimana precedente). Dall’inizio dell’epidemia si stima che in Emilia-romagna siano state colpite complessivamente circa 380mila persone. In calo l’accesso ai servizi di pronto soccorso, anche per bimbi e adolescenti: è attorno al 2,5 per mille della popolazione da 0 a 6 anni (era il 3,5 per mille) e intorno all’1 per mille dei bimbi da 7 a 13 anni (era il 2 per mille la settimana precedente); rimane a livelli molto più bassi per gli adulti. I casi di persone ricoverate con grave sintomatologia respiratoria sono 9, come i casi registrati la settimana precedente. In questa ultima settimana non ci sono stati decessi. Dall’inizio dell’epidemia le persone decedute sono 8, tutte con gravi patologie pregresse. “Nelle ultime due settimane si registra un netto rallentamento della circolazione virale e una riduzione del numero dei casi, maggiormente evidente tra i bambini e i ragazzi. E’ difficile prevedere l’evoluzione dell’epidemia, e non si può escludere che più avanti, con l’arrivo di temperature più rigide, si possa verificare una seconda successiva ondata, come già si è verificato nel passato per altre pandemie influenzali. La vaccinazione resta comunque raccomandata per tutte le persone che appartengono ai gruppi già indicati”, ha detto Pierluigi Macini, responsabile del Servizio sanità pubblica della Regione, che coordina l’Unità di crisi istituita per seguire l’andamento dell’influenza A H1n1. Dopo operatori sanitari e socio-sanitari, minori e adulti con patologie croniche, donne in gravidanza, bimbi che frequentano gli asili nido, minori ospitati in strutture residenziali, operatori dei servizi essenziali, questa settimana parte anche la proposta di vaccinazione all’ultimo gruppo di persone a cui la vaccinazione è fortemente raccomandata: tutte le persone dai 6 mesi ai 27 anni, con priorità ai minori. In via precauzionale, e considerando che le richieste di assistenza per i minori, pur in calo, restano comunque elevate rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, resta attivo il potenziamento in tutto il territorio regionale dei servizi di pronto soccorso pediatrico, con ambulatori dedicati a bimbi con sindromi influenzali gravi. Per i servizi di guardia medica, a supporto dei medici e pediatri di famiglia, saranno le singole Aziende Usl a valutare l’opportunità o meno, a seconda delle situazioni locali, di tenere attivo il potenziamento nelle 24 ore. Il numero verde del Servizio sanitario regionale 800 033 033 garantisce informazioni sull’influenza A H1n1 e sulla campagna di vaccinazione dalle ore 8,30 alle ore 17,30 tutti i giorni, anche sabato 5, domenica 6 e martedì 8 dicembre. I gruppi di persone a cui è fortemente raccomandata la vaccinazione. Le vaccinazioni effettuate al 29 novembre Secondo le priorità e le modalità stabilite dal Ministero della salute, la vaccinazione è rivolta a specifici gruppi di persone o perché a rischio di complicanze in caso di infezione o perché impegnate nei servizi di cura o in servizi di pubblica utilità che potrebbero andare in crisi in caso di assenze dal lavoro per malattia. Già in corso le vaccinazioni a operatori sanitari e socio-sanitari, donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza, bimbi e adulti con patologie croniche, bimbi che frequentano i nidi d’infanzia, minori ospitati in strutture residenziali, operatori di servizi essenziali (operatori di servizi pubblici, personale della scuola, personale dei trasporti, donatori di sangue, vigili del fuoco …) Da questa settimana iniziano anche le vaccinazioni a tutte le persone di età compresa tra i 6 mesi e i 27 anni che non rientrano nei gruppi precedentemente descritti, a partire dai minori. E’ di 127. 203 il totale delle persone vaccinate al 29 novembre (112. 524 la settimana precedente): 18. 878 operatori sanitari e sociosanitari (il 17% del totale, era il 16% la scorsa settimana); 13. 915 minori, da 6 mesi a 17 anni, con patologie croniche (il 70% del totale, era il 55% la settimana precedente); 2. 152 donne in gravidanza (9% del totale, era 7% la scorsa settimana); 82. 480 adulti, da 18 a 64 anni, con patologie croniche (il 26% del totale, era 24% la scorsa settimana), 6. 983 operatori di servizi essenziali (il 4% del totale), altri soggetti 2. 795. La consegna dei vaccini da parte del ministero della Salute avviene secondo il programma: già consegnate 364. 014 dosi di vaccino; previste, a partire dal 4 dicembre, altre 171. 600 dosi; il totale per l’Emilia-romagna sarà di 535. 614 vaccini. Per informazioni e approfondimenti sull’ influenza A H1n1 è attivo anche un sito internet dedicato consultabile all’indirizzo: http://www. Saluter. It/ah1n1/ .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: COMMENTO SUGLI ORIENTAMENTI DI AIFA SULLA PILLOLA ABORTIVA RU486  
 
Bologna, 3 dicembre 2009 – “L’aifa non entra nel merito della natura del ricovero ospedaliero, ordinario o day hospital, semplicemente perchè si tratta di un tema che non compete all’Agenzia e quindi mi riconosco pienamente nelle decisioni del Cda”. Lo ha detto Giovanni Bissoni, Assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-romagna e componente del Consiglio di Amministrazione di Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) a proposito della pillola abortiva Ru486 al termine della seduta di ieri del Cda. “Per quanto riguarda le prassi seguite in Emilia-romagna – ha spiegato Bissoni – esse discendono esclusivamente dal confronto fra i professionisti, nel pieno rispetto della loro autonomia, della legge 194 e delle imprescindibili esigenze di tutela della salute della donna, come peraltro dimostrano tre anni di esperienza, condivisa a livello europeo, anche se tali esperienze sembrano purtroppo ininfluenti nella discussione in corso”. “Aggiungo solo – conclude Giovanni Bissoni – una considerazione: quando la politica affronta temi di questa rilevanza, se non vuole scadere su posizioni ideologiche, dovrebbe in primo luogo avvalersi delle competenze professionali e del principio di ragionevolezza delle cure”. .  
   
   
PREZIOSA COLLABORAZIONE CON SALISBURGO PER LA CURA DEL “LABBRO LEPORINO” 50 PAZIENTI ALTOATESINI SONO STATI SINORA VISITATI E CURATI A BOLZANO DA UN TEAM DI MEDICI DI SALISBURGO.  
 
Bolzano, 3 dicembre 2009 - Grazie ad un accordo siglato dall’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, e dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige con gli Enti ospedalieri regionali di Salisburgo un team di medici specializzati austriaci in questi mesi ha visitato e curato presso l’Ospedale di Bolzano 50 giovani pazienti affetti da schisi-labio palatine (labbro leporino), una malattia che colpisce un bambino su 600. Una particolare soddisfazione per i risultati sinora ottenuti è stata espressa dalla signora Barbara Franzelin Santa, dell’Associazione dei pazienti affetti da schisi-labio palatine. Grazie all’accordo siglato con l’Ente austriaco i pazienti altoatesini che soffrono di questa rara malattia possono ora effettuare a Bolzano anche le indispensabili visite di controllo, risparmiando i due viaggi all’anno a Salisburgo, che finora dovevano affrontare L’assessore Theiner sottolinea l’importanza di poter contare su medici specializzati e di fama internazionale come quelli di Salisburgo, che si sono subito dimostrati disponibili a venire regolarmente a Bolzano e sottolinea che “La collaborazione in questo specifico settore dimostra una ancora una volta come la medicina moderna consenta, anche a realtà specialistiche lontane tra loro, do lavorare sempre più in rete per ottenere risultati preziosi per la salute e la qualità della vita dei pazienti”. .  
   
   
ASP: A LAGONEGRO CORSO SU UROGINECOLOGIA  
 
Potenza, 3 dicembre 209 - Si terrà il 3 e il 4 prossimi presso l’Hotel Midi di Lagonegro a partire dalle 9,00 il corso sull’incontinenza urinaria. Sono previsti cinque ambiti di frequenza pratica per esercitazioni nel campo uro ginecologico. E’ quanto comunica una nota dell’Asp. Nell’ambulatorio uroginecologico il discente apprenderà la modalità di compilazione dei questionari sulla qualità della vita, il diario minzionale, i test uroginecologici e la semeiotica. Durante il counseling uroginecologico gli uditori saranno messi in grado di interagire con le pazienti ed affrontare la problematica. Saranno presenti il direttore generale dell’Asp, Pasquale Amendola ed il direttore amministrativo dell’Asp, Mario Marra. .  
   
   
SUL QUADERNO N.63 DELL’ ASSOCIAZIONE CARLO CATTANEO: “SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLA COLLABORAZIONE IN CAMPO MEDICO TRA IL TICINO E LA VICINA ITALIA”  
 
 Lugano, 3 dicembre 2009 - L’associazione Carlo Cattaneo presenta il suo Quaderno n. 63 dedicato all’attualissimo tema della collaborazione in campo medico esistente tra Ospedali, Cliniche e medici del Cantone con Ospedali, Centri di ricerca e medici italiani. Infatti, di recente è stato siglato un accordo operativo dall´assessore alla sanità della Lombardia Luciano Bresciani e da Patrizia Pesenti, direttrice del Dipartimento sanità e socialità e Consigliera di Stato del Canton Ticino su formazione, ricerca, nuove tecnologie e innovazione in campo sanitario. Il Quaderno n. 63 dell’Associazione Carlo Cattaneo, che prosegue e riafferma una consolidata tradizione di proposta e stimolo culturale a cavallo tra le frontiere, è dedicato a “Situazione e prospettive della collaborazione in campo medico tra il Ticino e la vicina Italia” prende in esame le molteplici forme di collaborazione esistenti con benefici reciproci. Molte iniziative comuni hanno potuto essere attuate, ad esempio nell’oncologia, nella ricerca farmacologica, nella cura di pazienti, nella senologia, nella medicina della procreazione, nella medicina legale, nella formazione, nella vigilanza sanitaria e nel perfezionamento di giovani laureati svizzeri e italiani. Diversi medici ticinesi esplicano settimanalmente una parte della loro attività in strutture italiane; reciprocamente parecchi medici italiani portano le loro conoscenze a favore di pazienti curati in Ticino. Queste forme di collaborazione rappresentano un’opportunità e un prezioso arricchimento, in particolare per una piccola regione periferica come il nostro Cantone. Il Quaderno no. 63, distribuito a tutti i nostri soci in questi giorni in regola con il pagamento della quota annuale, è in vendita a Sfr. 30. —previo richiesta alla Segreteria dell’Associazione. Www. Associazionecattaneo. Ch .  
   
   
SANITA´: CHIODI A ROMA PER NUOVO PATTO SALUTE 2010-2012  
 
L´aquila, 3 dicembre 2009 - Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, unitamente all´assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni, parteciperà, giovedì 3 dicembre, alla riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni e Province autonome, convocata dal presidente Vasco Errani per l´approvazione del "Nuovo Patto per la salute per gli anni 2010-2012". La riunione è in programma alle ore 9, presso la segreteria della Conferenza, in via Parigi 11, a Roma. .  
   
   
"CHIRURGIA VASCOLARE OPEN ED ENDOVASCOLARE: COMPETIZIONE O INTEGRAZIONE?" CREMONA, 11-12 DICEMBRE 2009 VENERDÌ 11 DICEMBRE 2009 A CREMONA ALLA TAVOLA ROTONDA MODERA SERGIO ANGELETTI  
 
Cremona, 3 dicembre 2009 la Struttura Dipartimentale di Chirurgia Vascolare degli Istituti Ospitalieri di Cremona compie 5 anni; 5 anni carichi di impegno e di lavoro, ma ricchi di molte soddisfazioni umane e professionali, testimoniate da un costante incremento quantitativo e qualitativo in linea con l’impegno profuso. La struttura ha ritenuto giunto il momento di suggellare questo quinquennio con un Corso d’aggiornamento che portasse a Cremona, i maggiori esperti italiani di chirurgia vascolare allo scopo di valutare criticamente, nell’ambito di tre grandi capitoli della patologia vascolare, il ruolo della chirurgia tradizionale ed endovascolare. Per offrire risposte ampie e multiformi sono stati invitati non solo chirurghi vascolari: saranno presenti infatti numerosi specialisti di altre branche che abitualmente collaborano al nostro lavoro. L’inarrestabile espansione delle metodiche endovascolari, determinata dal costante progresso tecnologico e dalla sua diffusione anche in ambito non chirurgico, ci impone infatti una continua revisione critica delle diverse opzioni terapeutiche. Tutto ciò allo scopo di migliorare e potenziare l’offerta di salute per i nostri pazienti e di riacquisire quel ruolo centrale, che il chirurgo deve mantenere nella gestione delle patologie vascolari. Il chirurgo vascolare è e deve restare anche istituzionalmente il “clinico” delle malattie del distretto vascolare periferico. In particolare, è stato posto il problema se esista una competizione, o non piuttosto un’integrazione, fra chirurgia vascolare open ed endovascolare. Noi, al riguardo, un’opinione crediamo di averla, ma sarà molto interessante e piacevole conoscere quella di quanti vorranno partecipare al Corso, discutendone insieme, nella “dolce” e “croccante” atmosfera prenatalizia della città del torrone, del Torrazzo e dei violini. .  
   
   
COSENZA: “GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ”.  
 
Cosenza, 3 dicembre 2009 Oggi dalle ore 9. 30, nell’area museale della Biblioteca Nazionale Universitaria Cosenza e successivamente nel Salone di Rappresentanza del Comune di Cosenza, si celebrerà, con un nutrito programma, la “Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità”. La finalità dell’iniziativa è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica verso la piena integrazione dei disabili nella società. Il “Programma di azione mondiale per le persone disabili”, adottato nel 1982 dall’Assemblea generale dell’Onu, ha, infatti, proprio questo obiettivo. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali partecipa a tale nobile iniziativa con lo slogan Un giorno all’anno tutto l’anno proprio per sancire il principio che la tutela dei diritti dei disabili non debba valere per un solo giorno all’anno, ma per un tempo illimitato. Questo, di seguito indicato, il programma previsto per l’iniziativa cosentina: 1^ Sessione - ore 9. 30 - Biblioteca Nazionale Universitaria Cosenza - Area Museale -che affronterà la tematica “Disabilità e cultura, un binomio . Difficile? Storie e Testimonianze”. Parteciperanno ai lavori moderati dallo scrivente: Elvira Graziani, direttore della Biblioteca Nazionale Universitaria Cosenza; Pietro Testa, presidente U. I. C. I. Onlus Cosenza; Enrico Marchianò, presidente Club Unesco Cosenza; Salvatore Perugini, sindaco di Cosenza; Gerardo Mario Oliverio, presidente Provincia di Cosenza; Maria Francesca Corigliano, assessore alla cultura Provincia di Cosenza; Vito Romagno, presidente Nazionale U. N. I. Vo. C . ; Salvatore Dionesalvi, assessore alla cultura del Comune di Cosenza; Annamaria Palummo, responsabile istruzione U. I. C. I . Onlus e Lia Turano, responsabile dell’associazione culturale Amici Beni Culturali (Ami. Be. C. ) Calabria. Seguiranno interventi sul tema da parte delle associazioni di e per disabili. 2^ Sessione - ore 16. 00 - Comune di Cosenza - Salone di Rappresentanza – Approfondimento sul tema: “Disabilità come risorsa”. Interverranno: Francesca Bozzo, assessore Pari Opportunità del Comune di Cosenza; Marilena Matta, assessore ai Servizi Sociali Provincia di Cosenza; Enrico Marchianò, presidente Club Unesco Cosenza; Eugenio Gagliardi e Pietro Chiappetta del Cenacolo di Cultura “Città di Cosenza”; Antonio Cupelli, Fisiatra; Gina Volpentesta, psichiatra Csm Asp Cosenza; don Giacomo Panizza, Comunità Progetto Sud e Giacomo Guglielmelli,vice presidente Club Unesco Cosenza. Seguiranno interventi e proposte dei rappresentanti delle associazioni. Concluderà l’iniziativa uno spettacolo teatrale a cura dell’associazione “Gli amici del sorriso” e di “ Radio 180 ”. Esprime soddisfazione Massimo De Buono, responsabile della Sezione Braille della Biblioteca Nazionale Universitaria Cosenza, per un evento importante che certamente darà un valido contributo nel sostenere i diritti dei disabili nella nostra società. .  
   
   
DA OGGI A PALERMO MOSTRA INTERATTIVA CONTRO IL FUMO  
 
 Palermo, 2 dicembre 2009 - Parte oggi da Palermo una imponente campagna informativa, rivolta sia ai giovani che agli adulti, sui danni provocati dal fumo di sigaretta nel corpo umano. L’assessorato regionale alla Sanità ha infatti aderito a una interessante iniziativa, promossa dalla Fondazione Veronesi, che verrà presentata alla stampa giovedì 3 dicembre, alle 11. 00, nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà al Giardino Inglese di Palermo. Si tratta di una mostra interattiva, che resterà aperta dal 3 al 16 dicembre, dal titolo “No smoking be happy”: un percorso interattivo e multisensoriale all’interno del corpo umano per una informazione nuova ed originale sui danni provocati dal fumo. I visitatori entreranno in un tunnel a forma di sigaretta percorrendo le vie aeree del fumo: potranno cioè vedere, sentire, annusare e toccare quello che la sigaretta provoca nell’organismo non solo dei fumatori ma anche di coloro che subiscono il fumo passivo. Il percorso esplorativo sarà caratterizzato da forti sensazioni visive, olfattive e uditive: catrame, nicotina, piombo, benzene, monossido di carbonio, ammoniaca sono solo alcune delle 5. 000 sostanze nocive che il fumo contiene. La mostra sarà davvero interattiva grazie a sensori termici a contatto, in grado di attivare diversi dispositivi acustici, visivi o olfattivi al passaggio delle persone. Alla conferenza stampa di domani prenderanno parte anche l’assessore regionale alla sanità Massimo Russo e il direttore generale del dipartimento attività strategiche Antonella Bullara. La mostra ha avuto anche il patrocinio del comune di Palermo e il sostegno della Fondazione Pfizer .  
   
   
OSPEDALE DI BOLZANO: APPROVATE LAVORI RIFINITURA DELLA NUOVA CLINICA  
 
Bolzano, 3 dicembre 2009 - Il progetto esecutivo per l´ultimo dei complessivi quattro lotti per la Nuova Clinica presso l´Ospedale di Bolzano sono stati accolti dal Comitato tecnico provinciale nella seduta del 30 novembre. Si tratta di lavori di rifinitura che ora potranno essere appaltati. Accolto anche il progetto esecutivo per l´ampliamento della casa di riposo "Lorenzerhof" a Lana. Sull´areale dell´Ospedale di Bolzano è in fase di costruzione il grezzo per la Nuova Clinica destinata ad ospitare una dozzina di sale operatorie, la rianimazione, il servizio centrale di sterilizzazione eda ltri laboratori di alto livello tecnologico. Per la realizzazione della Nuova Clinica erano stati previsti complessivi quattro lotti di lavori. Ieri pomeriggio il Comitato tecnico provinciale ha espresso parere positivo in merito al progetto esecutivo relativo al quarto ed ultimo lotto relativo ai lavori di rifinitura, fra cui la posa delle pavimentazioni e le intonacature. Approvati anche i costi preventivati in pocomeno di 29 milioni di Euro. Ora l´Ufficio appalti della Provincia può avviare la procedura per l´appalto dei lavori. Al momento attuale è in corso la gara relativa agli impianti tecnici. Parere positivo anche in merito al progetto esecutivo per l´ampiamento della casa di riposo "Lorenzerhof" a Lana presentato dall´omonima fondazione. La struttura sarà dotata di ulteriori 20 posti letto. I costi indicati ammontano a 8,7 milioni di Euro. .  
   
   
LA REGIONE FVG SOSTENGA LA COOPERAZIONE SOCIALE IL PIANO SOCIO-SANITARIO REGIONALE TENGA CONTO DEL TERZO SETTORE E DELLA COOPERAZIONE SOCIALE  
 
Cervignano del Friuli, 3 dicembre 2009 - La Cooperazione sociale del Friuli Venezia Giulia va sostenuta non solo “con adeguati finanziamenti” ma anche con maggiore attenzione da parte della Regione, che deve rivedere il bilancio regionale 2010 e quello pluriennale. Lo afferma il Consiglio comunale di Cervignano del Friuli che ha approvato all’unanimità una mozione che invita l’Amministrazione guidata da Renzo Tondo a tenere conto nel piano socio sanitario regionale della Cooperazione sociale “favorendone la partecipazione in sede di programmazione locale”. Con l’approvazione unanime del documento, l’assise municipale di Cervignano ha inoltre invitato la Regione a dare “piena attuazione alla legislazione regionale di settore attraverso una serie di provvedimenti mirati”, tra cui “l’emanazione dell’Atto di indirizzo per gli affidamenti di servizi alle organizzazioni del Terzo Settore e la determinazione di quote percentuali di servizi e forniture da affidare in forma mirata alla Cooperazione sociale di inserimento lavorativo”. La mozione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Cervignano che ha considerato “il ruolo storicamente importante del Terzo Settore nel quadro dei sistemi di Welfare regionale, ed al suo interno il ruolo della Cooperazione Sociale, sorta fra le prime nella nostra regione, come forma di autorganizzazione sociale di operatori del settore e di utenti dei servizi socio-sanitari”. Quanto ai dati del comparto parlano da soli: 9 mila gli occupati nella Cooperazione sociale del Friuli Venezia Giulia, di cui 3 mila nelle Cooperative sociali di inserimento lavorativo - che occupano 1000 persone certificate come svantaggiate dai Servizi socio-sanitari pubblici: Aziende dei Servizi sanitari, Amministrazioni comunali ed Uffici per l’Esecuzione esterna della pena. La presa di posizione dell’assise consiliare di Cervignano si riferisce peraltro alle “normative di riforma del settore sociale, ed in particolare le leggi 6 e 20 del 2006, che prevedono – si legge nella delibera - una valorizzazione delle metodiche di coinvolgimento della Cooperazione sociale e dei soggetti del Terzo settore nella programmazione socio-sanitaria, attraverso i Piani di zona, la coprogettazione ed il ricorso prevalente a modalità di affidamento dei servizi diverse dalle mere procedure di appalto, in particolare con un’indicazione generale di esclusione delle modalità di affidamento basate sul prezzo”. Anche perché “la stessa legge regionale 20 (all’art. 11, c. 1, lettera c) prevede in particolare nuove forme di incentivazione alle Amministrazioni locali ed alle aziende a partecipazione pubblica, finalizzate a produrre attraverso nuovi affidamenti di servizi lo sviluppo della Cooperazione sociale di inserimento lavorativo”. Ciononostante “la proposta di bilancio regionale 2010 risulta duramente punitiva nei confronti della Cooperazione sociale, dimezzando i già ridotti incentivi dedicati, oltre a mancare del tutto di un adeguato stanziamento aggiuntivo dedicato all’incentivazione alle Amministrazioni locali ed aziende a partecipazione pubblica, finalizzata all’inserimento lavorativo”. La delibera adottata all’unanimità dal Consiglio comunale di Cervignano considera inoltre “come il Terzo settore e la Cooperazione sociale siano del tutto esclusi dal testo del Piano socio sanitario regionale 2010-2013, fra l’altro introducendo pericolose discriminazioni fra i soggetti dichiarati “disabili” dalla legge 68/1999 e quelli dichiarati “svantaggiati” dalla legge 381/1991”. Un “clima di incertezza” che pesa certo “negativamente – al di là dell’attuale crisi economica generale – sull’evoluzione del settore, le cui lavoratrici e lavoratori sono già penalizzati da inquadramenti contrattuali di gran lunga inferiori a quelli dei dipendenti pubblici di pari qualifica”. Per questi motivi l’assise municipale si è pronunciata “affinché l’Amministrazione regionale riveda le previsioni di Bilancio 2010 e quelle pluriennali al fine di sostenere con adeguati finanziamenti la Cooperazione sociale e gli Enti pubblici locali impegnati nelle iniziative di inserimento lavorativo finalizzato”. Il dispositivo della mozione prevede altresì che “la programmazione socio-sanitaria regionale tenga adeguatamente conto del Terzo settore e della Cooperazione sociale, favorendone la partecipazione in sede di programmazione locale dei servizi e avvii il percorso di elaborazione del Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. B) della L. R. N. 23/2004”. Il Consiglio di Cervignano ha finanche chiesto che “si dia piena attuazione alla legislazione regionale di settore, attraverso una serie di provvedimenti mirati, quali in particolare l’emanazione dell’Atto di indirizzo per gli affidamenti di servizi alle organizzazioni del Terzo settore (previsto dall’art. 35 della l. R. 6) e la determinazione di quote percentuali di servizi e forniture da affidare in forma mirata alla Cooperazione sociale di inserimento lavorativo”. Il documento approvato sarà ora inviato in copia al presidente della giunta regionale, Renzo Tondo, all’assessore regionale alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, all’assessore regionale alle Attività produttive, Luca Ciriani, ai capigruppo del Consiglio regionale, ai presidenti della Iii commissione permanente, Giorgio Venier Romano, e della Iv commissione permanente, Alessandro Colautti. .  
   
   
A GORIZIA, SEMINARIO SU SANITÀ E SOCIALE  
 
Trieste, 3 dicembre 2009 - La Regione Friuli Venezia Giulia, insieme all´Ufficio europeo per gli Investimenti nella salute e lo sviluppo dell´Oms-organizzazione mondiale della Sanità ed a Federsanità Anci Fvg, hanno organizzato per venerdì 4 dicembre, dalle 9. 30 alle 17. 30, a Gorizia, nell´Aula magna del Polo universitario, Scienze Internazionali e diplomatiche di Gorizia (via Alviano 18), il convegno "La salute in tutte le politiche. Piano socio-sanitario regionale e la Tallin Chart: metodologie per l´implementazione a livello locale". In programma, dopo l´introduzione di Carlo Francescutti, responsabile del Centro collaboratore dell´Oms, sono previsti in particolare gli interventi di Erio Ziglio, direttore dell´Ufficio europeo per gli Investimenti nella salute, di Giuseppe Napoli, presidente di Federsanità Anci Fvg, e di Carlo Favaretti, direttore generale Azienda Ospedaliera Universitaria S. Maria della Misericordia di Udine. Le conclusioni sono affidate al segretario di Stato della Salute della Repubblica di Slovenia, Ivan Erzen, e all´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale Vladimir Kosic. L´articolo 152 del Trattato europeo dispone che "nella definizione e nell´attuazione di tutte le politiche ed attività della Comunità è garantito un livello elevato di protezione della salute umana". La presente strategia consolida l´importanza della salute in politiche quali la strategia di Lisbona per la crescita e l´occupazione, sottolineando il legame fra salute e prosperità economica, e l´agenda dei cittadini, riconoscendo alla gente il diritto di operare le proprie scelte in materia di salute e assistenza sanitaria. Le azioni della strategia riguardano la salute in tutti i settori. Il servizio sanitario del nostro Paese si basa sui principi cardine dell´universalità di accesso e della solidarietà sociale che lo hanno portato ad essere uno dei più apprezzati al mondo. Nella nostra regione tali principi si sono sempre coniugati con una costante ricerca della qualità. "È necessario, però, un ulteriore sforzo per mettere al centro dell´attenzione la salute delle persone e per proseguire nell´opera di modernizzazione dei servizi alla persona. "Equità, Qualità, Sostenibilità, Trasparenza, Sicurezza, Responsabilità, Semplificazione" sono i principi che ispirano le politiche sociosanitarie della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, si legge nella presentazione dell´assessore Kosic. La salute è infatti fondamentale per la vita delle persone e va sostenuta mediante politiche e interventi efficaci a livello locale, nazionale, europeo e su scala mondiale. La creazione di un Sistema di promozione della salute regionale è un passo fondamentale per l´integrazione e la massimizzazione delle risorse disponibili a livello regionale. La Carta di Tallinn (Who European Ministerial Conference on Health Systems - Tallinn, Estonia, 25-27 Giugno 2008) detta i principi generali per la creazione di Sistemi sanitari ed in particolar modo spinge gli Stati ad impegnarsi a promuovere valori condivisi di solidarietà, equità e partecipazione attraverso le politiche sanitarie. .  
   
   
MILANO: INAUGURATE DA FORMIGONI MOSTRA E PROIEZIONI SUL PIRELLI  
 
Milano, 3 dicembre 2009 - Il presidente Roberto Formigoni ha inaugurato ufficialmente ieri in serata, insieme al presidente della Fondazione Stelline, Camillo Fornasieri, la mostra "Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco", l´Artbox con il quadro di Francesco Hayez, allestiti al Palazzo della Regione e le proiezioni dei quadri sulla facciata del grattacielo Pirelli. Le tre iniziative si svolgono nell´ambito del progetto "La Regione dà luce all´arte". La mostra e l´Artbox saranno aperti alle visite a partire da giovedì 3 dicembre. "Con questo progetto - ha detto Formigoni rivolgendo un saluto agli ospiti presenti per l´inaugurazione - abbiamo deciso di far incontrare alcune straordinarie opere d´arte del Rinascimento e del Barocco con un´altra opera d´arte che è il Palazzo Pirelli, uno dei capolavori dell´architettura del Novecento". "Le opere - ha ricordato Formigoni - appartengono agli enti ospedalieri lombardi, che hanno un patrimonio di oltre 20. 000 oggetti, di cui circa 8. 000 quadri, che sono stati donati dai cittadini lombardi come segno di gratitudine per le cure ricevute". L´incontro tra i quadri e il Palazzo Pirelli è arricchito dall´apporto di una moderna tecnologia che permette di proiettare l´immagine delle opere sulla facciata del Palazzo, da stasera e per tutta la prossima settimana dalle 18. 00 a mezzanotte. "Il nostro obiettivo - ha concluso Formigoni - è quello di far conoscere questo patrimonio, che è di proprietà dei cittadini lombardi, e di rendere fruibile la bellezza". .  
   
   
STEPHAN SPICHER A LOCARNO IN UNA GRANDE MOSTRA PERSONALE "BLOSSOM REDUX"  
 
Locarno, 3 dicembre 2009 – Si inaugura venerdì 11 dicembre 2009 a partire dalle 18:30 al Rivellino di Leonardo da Vinci a Locarno, angolo Via al Castello 4/Via Rusca, la mostra Blossom Redux, un grande personale dell’artista basilese Stephan Spicher che amplia e prolunga la sua precedente esposizione “Blossom” con la presenza di numerose nuovissime opere di grande formato. L’esposizione, che sarà aperta dal 12 dicembre 2009 al 13 gennaio 2010, presenta un´istallazione murale sulla facciata della casa floreale, primo edificio Liberty di Locarno dell´arch. Remonda (1907), inoltre, l´artista esporrà nove lacche su alluminio (di cui tre polittici e un trittico), 15 lacche su olio a forma di fiore, sette pannelli fosforescenti in vetro acrilico installati all´interno della pancia del rivellino, con la collaborazione musicale del compositore Pietro Luca Congedo (già protégé di H. K. Stockhausen) che crea un sorprendente scenario audiovisivo tridimensionale che coinvolge profondamente il pubblico, in collaborazione con l´arch. Paolo Sciolli e l´illuminazione dell´artista visivo basilese Ulrich Muchenberger. L´artista Stephan Spicher attraversa una feconda fase creativa coronata con diverse mostre di alto livello internazionale a San Pietroburgo (nei prestigiosi spazi della Collezione Ludwig al Museo Russo), Barcellona (Fundacion Niebla), Basilea (Galleria Beyeler), Singapore (Biblioteca Nazionale), Indonesia, California (Look Gallery, Santa Barbara) Stephan Spicher, nato a Basilea nel 1950, vive e opera tra Basilea e Maggia ed è uno dei più originali e intensi artisti svizzeri contemporanei. .  
   
   
ANDREA BOTTAI TRASCRITTASI-INVERSA IL CORAGGIO DELLA NATURA ROMA, DAL 10 AL 30 DICEMBRE 2009  
 
 Roma, 3 dicembre 2009 - Dal 10 (ore 19. 00) al 30 dicembre 2009, Andrea Bottai presenterà alla Galleria Pian de’ Giullari la mostra Trascrittasi inversa – Il coraggio della natura: circa cinquanta opere di recente produzione, prevalentemente in legno, che illustrano la riflessione dell’artista sul rapporto tra uomo e natura e sull’impossibilità di spiegarne con leggi scientifiche alcuni dei suoi misteri. In mostra saranno esposti una “biblioteca della natura”, 22 libri di legno dipinti a tempera ed olio; un “erbario” originale datato formato da 8 tavole di cartoncino con interventi a tempera e lavori in legno e paglietta di ferro. La trascrittasi inversa è un enzima che catalizza la trascrizione di Rna in Dna, vale a dire l’inverso del normale processo di trascrizione genica. Scrive il Prof. Fabrizio Sabelli «la trascrittasi inversa è il nome di un enzima che, in chiave metaforica, definirei “il coraggio della natura nello spiazzare costantemente le certezze umane”. Andrea Bottai ha usato questo composto proteico come un rivelatore, come un ispiratore di creazioni che non hanno alcuna pretesa didattica, ma che parlano di “naturalezza”, intesa come messaggio che la vita invia agli umani perché accettino, con amore, umiltà e meraviglia, i suoi propri misteri. Le creazioni di Andrea sono ricerche volontariamente incompiute, quasi a significare l’impossibile controllo della vita nel suo ambiente, come se rivendicassero l’attualità del pensiero animista, sensibile, nella sua umiltà, al rispetto della vita…nella vita. Le creazioni di Andrea non hanno alcuna pretesa di risuscitare le stucchevoli dispute sui dualismi filosofici; siamo oltre l’antico dibattito sulla supposta inconciliabilità della razionalità con l’intuizione o sul difficile se non impossibile contagio fra i due emisferi del nostro cervello che la società delle tecniche ha imposto agli umani nel loro percorso verso l’ineluttabile robotizzazione della loro esistenza. Ogni opera racconta un’avventura “vitale”, la cui lettura non è facile, poiché dai materiali e dai colori di Andrea, nascono, cullate in veli di nostalgica tristezza, costruzioni evocative di attimi fuggenti e ricorrenti». .  
   
   
MOSTRA COLLETTIVA DENUNCIA E PROIEZIONE DEL FILM DI ALFREDO JAAR, LE CENERI DI PASOLINI, CSOA COX 18, MILANO, 16 DICEMBRE 2009  
 
Milano, 3 dicembre 2009 - Csoa Cox 18 mercoledì 16 dicembre dalle ore 18. 30 ospita la mostra collettiva Denuncia, con Roberto De Luca, Stefano Lupatini, Daniele Pario Perra, Maria Vittoria Perrelli, Ciro Vitale e la proiezione del film di Alfredo Jaar Le ceneri di Pasolini, seguita da dibattito. Ore 18. 30 apertura della mostra, Denuncia: Roberto De Luca, Stefano Lupatini, Daniele Pario Perra, Maria Vittoria Perrelli, Ciro Vitale a cura di Valentina Briguglio, Francesca Guerisoli e Rossella Moratto. Gli artisti invitati condividono con Alfredo Jaar l´idea dell´arte e della cultura come intervento critico sul presente, assumendosi un ruolo attivo nella società, affrontando temi di urgenza e rilevanza internazionale, non tralasciando la qualità estetica dei loro lavori. La mostra – che si svolge esclusivamente durante la sera della proiezione del film di Jaar Le ceneri di Pasolini –, indaga diversi tipi di presa di posizione socio-politica sul presente: essa denuncia dallo sbiadimento della democrazia alle diverse forme di dittatura, tra cui quella mediatica; riflette sul nostro quotidiano mentre nel mondo sono in corso una trentina di guerre e sulla mancanza di giustizia. In mostra il wallpaper Tee-service (2005) di Roberto De Luca, il video Quarto Potere (2009) di Stefano Lupatini, il disegno Senza titolo - Padre Pio e Khomeini (2006) di Daniele Pario Perra, l´installazione fotografica Gioventù ribelle. Archivio del dissenso (2005-2009) di Maria Vittoria Perrelli, l´installazione Rewind (2009) di Ciro Vitale. Ore 21. 30 proiezione del film: Alfredo Jaar, Le ceneri di Pasolini 2009, 37´ a cura di Rossella Moratto. Alfredo Jaar, architetto, film-maker e artista, nasce nel 1956 in Cile. Realizza i primi interventi artistici durante la dittatura di Pinochet. Nel 1982 si trasferisce a New York. Jaar crede in una stretta relazione tra etica ed estetica e nel ruolo attivo e socialmente responsabile della cultura e dell’arte. Le ceneri di Pasolini è stato realizzato per The Fear Society Pavilion, Biennale di Venezia. Il film è un omaggio a Pierpaolo Pasolini, considerato da Jaar come «uno degli artisti più straordinari e uno degli in- tellettuali più completi, regista, poeta, scrittore, giornalista, critico e polemista», totalmente partecipe alla vita sociale e politica dell´Italia del suo tempo. Dopo la proiezione, Enzo Di Mauro (critico letterario) e Massimiliano Guareschi (docente di Politiche Glo- bali all´Università di Genova), partendo dal film porteranno la discussione alla situazione attuale. . .  
   
   
“LA CITTÀ RADIOSA”, A PUBLIC ART PROJECT TRIESTE, CASA ROSA, PARCO DI SAN GIOVANNI, TRIESTE, STAZIONE ROGERS, 4 – 18 DICEMBRE  
 
 Trieste, 3 dicembre 2009 - Verrà inaugurata il 4 dicembre prossimo la nuova proposta espositiva curata da Maria Campitelli del Gruppo78 dal titolo La Citta’ Radiosa. Allestita in due diverse sedi - la Casa Rosa all’ex Opp e alla Stazione Rogers di Trieste - la mostra raccoglierà le prime proposte di intervento nate a seguito della presentazione dell’innovativo sito www. Lacittaradiosa. Eu per una mappatura, progettazione e realizzazione di interventi artistici, architettonici su aree abbandonate, “sospese” della provincia e della città di Trieste. La Citta’ Radiosa è l’ottimistico titolo che rimanda direttamente a Le Corbusier, nello specifico ad un progetto che nel 1935 ridisegnò l’architettura e lo spazio abitativo in chiave razional/funzionalista per una nuova concezione urbana, positivamente proiettata nel futuro. Oggi, a Trieste, si rinnova questo impulso però su un terreno opposto, di mancanza e di abbandono, colorandosi dunque d’ironia, ma contenendo nel contempo una potenziale spinta alla trasformazione e al recupero. Si tratta infatti di individuare luoghi abbandonati, sia strutture architettoniche che spazi aperti, parchi, giardini o quegli interstizi anonimi - che Gilles Clement definirebbe “spazi indecisi”, lacerati - di insediamenti naturali ai margini delle costruzioni, che s’insinuano nel tessuto del territorio urbano e soprattutto suburbano. Luoghi abbandonati, disabitati e dismessi, in una parola deantropizzati, della città di Trieste e della sua provincia, che con questo progetto, vengono dapprima individuati, scandagliati, documentati e sui quali poi s’innescano ipotesi d’intervento creative, anche utopiche e visionarie, per il loro riconoscimento e per un eventuale riassetto ed utilizzo. E’ ancora una volta il Gruppo 78, associazione culturale triestina attestata sulla contemporaneità da oltre un trentennio, a proporre questa indagine che s’innesta nella Public Art e consegue al grande progetto “Public Art a Trieste e dintorni” svoltosi tra il 2007 e il 2008 sul territorio del capoluogo giuliano. Fascinosi da sempre, i luoghi abbandonati, oggi suscitano nuova attenzione ed interesse in una rilettura del territorio urbanizzato e non. All’eccesso di pianificazione, di organizzazione razionale, di invasivo costruire, alla saturazione del concetto di urbanizzazione si contrappone una ricerca e una valorizzazione dello scarto, di ciò che si insinua tra il costruito, di ciò che rimane al margine, lasciato da parte perchè non produttivo. Insignificanti frammenti territoriali, di cui è intessuta ogni regione, nel loro abbandono garantiscono diversità biologiche, altrimenti schiacciate dal cemento. Gli Stalker, ad esempio, attestati su questo fronte, parlano di “territori attuali” che costituiscono il negativo della città costruita, “luoghi del divenire inconscio dei sistemi urbani” dove attuale significa “diventare altro” in proiezione futura. Luoghi della trasformazione dunque, con ipotesi di ridefinizione e di rinascita tra gli anfratti di una natura non costretta, spesso intrecciata in imprevedibili rapporti con residui strutturali deantropizzati. Raccontare dunque la città in ombra che pulsa attorno e dentro a quella costruita, che chiede attenzione ed interventi diversamente pianificati, per rinascere a nuova vita contestualizzandosi con la città della luce, quella riconosciuta e praticata. Auspica perciò un’idonea progettualià che non la distrugga per continuare ad alimentare la linfa che contiene. Contrappunto compensatorio e necessario per una città più viva e vivibile dove lo spontaneo possa essere accolto e utilmente praticato col già costruito. Potrebbe diventare così una “Città radiosa” non solo emblematica, ma radicata nella realtà del quotidiano. La Mostra E Il Successivo Sviluppo Del Sito Www. Lacittaradiosa. Eu E’ un progetto aperto ai giovani e a nuove idee. Riveste anche una funzione educativa in quanto si propone di far conoscere luoghi dimenticati e accantonati della nostra città, stimolando la loro scoperta e relativa indagine per un approfondimento cognitivo e una successiva eventuale revitalizzazione. Quest’ultima da effettuarsi tramite i linguaggi ibridati dell’espressività contemporanea e le più aggiornate versioni della ricerca architettonica/urbanistica, così da integrare passato e futuro con uno sguardo attento all’ambiente. E’ un progetto collettivo che insiste sul territorio con l’obiettivo di provocarne una rinnovata sensibilizzazione e una consapevole appropriazione. Si articola in tre segmenti : mappatura o censimento dei siti pubblici e privati definibili come”luoghi dismessi” progettazione di interventi realizzazione di uno o più interventi progettati La mappatura è lo strumento basilare di conoscenza che fornisce i dati multimediali – immagini, contributi testuali, video, suoni raccolti nel nuovo sito interattivo del gruppo 78 www. Lacittaradiosa. Eu, aperto da poco, ma già ricco di informazioni - su cui poi intessere i propri ragionamenti ed ideazioni di intervento. È interessante rilevare l’aspetto innovativo di questa ricerca che utilizza la tecnologia avanzata - con l’apporto dell’informatico Massimo Angelini, la grafica di Carlo Andreasi e la collaborazione di Paola Vattovani - per attuare un’informazione interattiva con un utenza potenzialmente planetaria. È il data-base, propedeutico sì alle fasi successive, ma inteso con una sua autonomia e come una vera e propria opera d’arte sociale. Da esso inizia la ricerca territoriale e di variegata informazione, aperta a tutti, con l’intento di promuovere un diverso interesse verso il territorio in cui si svolge la nostra vita, e di conseguenza una rinnovata coscienza degli spazi urbani e suburbani in cui essa si compie. La successiva fase progettale, ora in atto, produrrà una prima mostra di ipotesi di intervento, a partire dal 4 dicembre 2009, presso la “Casa Rosa”, al Parco di S. Giovanni, ex Ospedale Psichiatrico e contemporaneamente alla Stazione Rogers, riva Grumula 14, Trieste. Opening rispettivamente alle ore 18. 30 e 20. 30 Vi approdano oltre venti progetti. La volontà di evidenziare e revitalizzare svariati luoghi dismessi spazia in situazioni disparate, dagli alloggi abbandonati degli operai della Ferriera, ai residui militari della prima e seconda guerra mondiale, dagli alberghi sfasciati a splendide ville inghiottite dalla vegetazione, ai grandi impianti produttivi dismessi per il mutare dei tempi e delle condizioni socio/economiche…. Due nuclei in particolare destano uno spiccato interesse : l’ex Ospedale psichiatrico - da cui è partita la rivoluzione basagliana e dove si svolge appunto una parte della mostra - e il Porto Vecchio, grandiosa isola a se stante prospiciente il mare, dove sono anche ancorate straordinarie strutture vetero-industriali come il pontone Ursus, con la gru alta 70 metri, del 1914. Ecco gli autori, per lo più artisti, fotografi, architetti ,ma anche giovani creativi di varia matrice: Carlo Andreasi, Elisabetta Bacci, Giuliana Balbi, Anna Valeria Borsari, Roberta Cianciola, Pierpaolo Ciana, Florentia Corsani, Myriam del Bianco, Cecilia Donaggio, Federico Duse, Fabiola Faidiga, Lucia Flego, Daniela Frausin, Guillermo Giampietro, Lucia Krasovec Lucas, Cristina Lombardo, Elena Marchigiani, professore di progettazione urbanistica con Marina Bradicic, Eugenia Gotti, Elisa Longanes, Alice Martinelli studenti della facoltà di architettura dell’Università di Trieste, Daniela Michelli, Lucio Perini, Giuseppe Pedi, Massimo Premuda, Adriano Riosa, Alessandro Ruzzier, Sonia Squillaci, Erika Stocker, Paolo Toffolutti, Cristina Treppo, Giancarlo Venuto, Elisa Zurlo. .  
   
   
VELA: AL VIA OGGI L’ IMPERIA WINTER REGATTA 2009  
 
 Imperia, 3 dicembre 2009 – Tutto è pronto per l’inizio ufficiale della 20a edizione dell’Imperia Winter Regatta, la manifestazione organizzata dallo Yacht Club Imperia e che da oggi vede arrivare sulle barchine della calata Cuneo-porto di Oneglia i velisti delle classi 420 (doppio, open e femminile) e Byte Cii (singolo). Questi ultimi prenderanno parte al campionato Europeo di classe, regata valida anche come selezione europee per le Olimpiadi Giovanili 2010, in programma a Singapore la prossima estate. Oggi il programma prevede le operazioni di stazza della imbarcazioni e il perfezionamento delle iscrizioni, la prima prova in mare, per entrambe le classi) è prevista per la mattina di venerdì 4 dicembre, su due dei campi di regata antistanti la città di Imperia. Durante il campionato Europeo Byte Cii sono previste un massimo di 16 prove, mentre i 420 non disputeranno più di 9 manche. Il Campionato Europeo Cii si concluderà lunedì 7 dicembre 2009, i 420 concluderanno domenica 6 dicembre. Il Byte Cii è un singolo, evoluzione del Laser, con albero in carbonio in due parti e randa interamente steccata riservato ai velisti nati negli anni 1994-1995: in questa occasione saranno in mare 77 timonieri (32 ragazze, 44 ragazzi) in rappresentanza di di 27 nazioni: Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Lituania, Monaco, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, San Marino, Singapore, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina, Ungheria. Giovedì 4 dicembre alle ore 18. 00, presso il quartier generale di Iwr 2009 (ex Deposito Franco nel porto di Oneglia), è prevista la cerimonia ufficiale di apertura alla presenza dei responsabili dell’organizzazione dello Y. C. Imperia e delle autorità. Come sempre la gestione sportiva della manifestazione sarà affidata a giudici internazionali provenienti da Austria, Francia, Germania, Grecia, Israele, Italia, nonché da tre Comitati di Regata presieduti dal genovese Fabio Barrasso, dal forlivese Paolo Collina e dall’andorese Pierangelo Morelli. A partire da venerdì 5 dicembre inizieranno anche le regate per le classi Laser (maschile e femminile) e Laser Radial, 470 (maschile e femminile), 29er, L’equipe. 3-7 dicembre 2009 Campionato Europeo Byte Cii. 4-6 dicembre 2009 420. 5-7 dicembre 2009 L’equipe, 29er. 5-8 dicembre 2009 470, Laser. Programma: 3 Dicembre Iscrizioni: h. 10. 00-19. 00 Controlli di stazza classe Byte Cii: h. 9. 00- 17. 00 Briefing Ir: h. 18. 00. 4 Dicembre Regata di prova classe Byte: h. 10. 00 Regate classi Byte Cii, 420 open, 420 femminile Cerimonia di apertura: h. 18. 00. 5 e 6 Dicembre Regate classi Byte Cii, 470 maschile, 470 femminile, 420 open, 420 femminile, Laser, Laser radial, 29er, L´equipe Premiazione classi 420 a conclusione delle regate. 7 Dicembre regate classi Byte Cii, 470 maschile, 470 femminile, Laser, Laser radial, 29er, L´equipe premiazione Europeo classe Byte Cii, classi 29er, L’equipe a conclusione delle regate. 8 Dicembre Regate classi 470 maschile, 470 femminile, Laser, Laser radial Premiazione classi 470 e Laser a conclusione delle regate. Iwr è un evento Isaf di grado 3. Http://i-w-r. Com Iwr 2009 è anche su Facebook .  
   
   
NUOVO STADIO A CAGLIARI, LA REGIONE D´ACCORDO CON IL COMUNE  
 
Cagliari, 3 Dicembre 2009 - "La Giunta regionale intende facilitare il percorso dei buoni progetti che provengono dagli enti locali e dal territorio in generale". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha replicato all´appello di Italia Nostra contro la realizzazione del nuovo stadio di Cagliari. "Con questo spirito - ha aggiunto - abbiamo ben volentieri fatto il nostro dovere per rimuovere gli ostacoli che avrebbero potuto rallentare le decisioni del Comune di Cagliari circa la realizzazione di un nuovo stadio. Nel merito della questione riteniamo, infatti, che avere un´arena adeguata ad ospitare la massima serie italiana e le competizioni internazionali sia un’esigenza della città, dell´intera regione, dei tifosi sardi e di una squadra che porta il nome della Sardegna oltre i confini dell’Isola". Il presidente ha sottolineato, altresì, i risvolti positivi, il valore simbolico e mediatico di avere una squadra di calcio sarda in serie A e un impianto sportivo al passo coi tempi: "Poiché non è solo un fatto di grande orgoglio, ma le ricadute in termini di immagine e di indotto sono tutt´altro che eventuali, quest’ultimo è per la Sardegna un aspetto da tenere in considerazione, insieme alla possibilità di essere sempre pronti a proporsi, da protagonisti, ad ospitare importanti manifestazioni sportive. " .