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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Dicembre 2009
OK COMMISSIONE UE A RETI GAS NEL SUDEST EUROPEO  
 
Bruxelles, 16 dicembre 2009 - La Commissione Europea ha informato nei giorni scorsi il Consiglio Europeo dei Trasporti, delle Telecomunicazioni e dell´Energia di aver approvato gran parte dei progetti orientati al miglioramento delle forniture di gas nell´Unione: tra questi quelli che connetteranno la rete gas bulgara a quelle di Grecia e Romania. A tal fine, la Commissione Europea ha stanziato 45 milioni di euro per la connessione delle reti greca e bulgara e 9 milioni per quella tra Bulgaria e Romania. I fondi costituiscono un finanziamento aggiuntivo ai due progetti, per i quali precedentemente sono già stati stanziati rispettivamente 118 e 27 milioni di euro. Il Consiglio per l´energia ha inoltre discusso il co-finanziamento di 200 milioni di euro per il gasdotto Nabucco. .  
   
   
CELLE A COMBUSTIBILE: TECNOLOGIE E APPLICAZIONI “EUROPEAN FUEL CELL TECHNOLOGY AND APPLICATION PIERO LUNGHI CONFERENCE (EFC09)” 16-18 DICEMBRE 2009  
 
Roma, 16 dicembre 2009 – La capitale ospiterà dal 16 al 18 dicembre 2009Centro Conferenze Frentani, Via dei Frentani, 4 - Roma la European Fuel Cell Technology and Applications – Piero Lunghi Conference (Efc09), uno dei maggiori eventi scientifici internazionali su tecnologie ed applicazioni di celle a combustibile, promosso da Enea, Università degli studi di Perugia, Università di Napoli Parthenope ed Asme (American Society of Mechanical Engeneers). La Conferenza - giunta alla terza edizione - si pone l’obiettivo di definire lo stato dell’arte delle fonti energetiche basate su tecnologie a celle a combustibile, al fine di fornire un quadro di riferimento e delineare gli scenari energetici previsionali nonché le opportunità a livello di applicazione di mercato e vedrà riuniti i maggiori esperti mondiali del settore ed esponenti del tessuto industriale nazionale ed internazionale fortemente coinvolti nella ricerca e sviluppo di questa tecnologia. Nel corso dell’evento verranno affrontate tutte le tematiche inerenti le tecnologie delle celle a combustibile, riservando particolare attenzione alle nuove modalità applicative: nuovi modelli di celle e stack, stato dell’arte degli impianti pilota, dei materiali e dei processi di fabbricazione; verrà fatta una rassegna delle politiche europee e mondiali sull’ambiente e sull’energia, ed un quadro previsionale sullo sviluppo futuro a livello di mercato e le opportunità che questo presenterà. In linea con la politica d’azione della Ce e le linee guida delineate dal Trattato di Lisbona, la Conferenza presenterà gli avanzamenti scientifici e le più attuali applicazioni delle tecnologie della cella a combustibile, proponendosi di cementare e rinnovare la sinergia tra ricerca e industria, e trasformare la necessità di cambiamento in risorsa da coltivare. . .  
   
   
RIVOLUZIONE NEL FOTOVOLTAICO: NASCE IN ITALIA LA TECNICA PER LA “TRASFORMAZIONE” DEGLI ELEMENTI TROPPO COSTOSI LA SOFISTICATA TECNOLOGIA È STATA MESSA A PUNTO DAI RICERCATORI DELLA DICHROIC CELL IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA E CNR–INFM  
 
Roma, 15 dicembre 2009 - ‘Trasformare’ un elemento fotovoltaico in un altro, per ottimizzare le sempre più rare e preziose materie prime disponibili, ma anche per snellire tempi e costi di produzione. Quello che fino a ieri era un ambizioso progetto scientifico, oggi è una realtà grazie alla rivoluzionaria tecnica messa a punto dalla Dichroic Cell in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara e Cnr-infm (Consiglio Nazionale delle Ricerche-istituto Nazionale per la Fisica della Materia). Gli elementi alla base delle celle fotovoltaiche sono Silicio, Arseniuro di Gallio (Gaas), Fosfuro di Indio e Gallio (Ingap), ma soprattutto Germanio (Ge). Tutti rari e costosi, soprattutto il Germanio. Per aggirare questo ostacolo, la Dichroic Cell ha iniziato a sviluppare una metodologia del tutto innovativa, che mira a convertire un elemento costoso e raro come il Germanio in un altro elemento, il Silicio, più reperibile e meno dispendioso. Il procedimento si basa sull’utilizzo di un macchinario ultratecnologico, il reattore L. E. P. E. C. V. D. (Low Energy Plasma Enhanced Chemical Vapor Deposition), che lavora come una sorta di forno in grado di depositare il Germanio sul Silicio e di consentire appunto la ‘trasformazione’ di un elemento nell’altro. In base alle previsioni formulate, attraverso questa sofisticatissima tecnologia è possibile abbattere il costo del substrato delle celle fotovoltaiche di oltre il 60%. Una riduzione dei costi che diventa del 30% quando si prendono in esame le celle fotovoltaiche più costose, con substrato in puro Germanio. Quella impiegata dal gruppo di ricercatori è una tecnologia davvero sofisticata, il cui sfruttamento commerciale ha preso avvio in ambito aerospaziale negli anni ’90 per applicazioni esclusivamente orientate a tale settore. La grande intuizione della Dichroic Cell e del gruppo di ricerca pubblico-privato è stata quella di trasferire dall’ambito aerospaziale a quello terrestre una metodologia altamente sofisticata e dai costi proibitivi, riuscendo a renderla applicabile ad un’economia per uso terrestre su scala industriale. Gli straordinari risultati di questa ricerca sono stati tenuti secretati fino ad oggi, e finalmente dallo scorso settembre Dichroic Cell ha iniziato a produrre e a vendere i primi Substrati Virtuali, risultato di una tecnologia che ha quindi disponibilità di materiali, costi ed efficienze per soddisfare sino al 10% del fabbisogno energetico nazionale. “Coraggiosi imprenditori, soprattutto veneti, hanno investito negli studi e nella ricerca applicata dell’Università di Ferrara - spiega Federico Allamprese Manes Rossi, Amministratore Unico della Dichroic Cell S. R. L. – I laboratori messi a disposizione da Cnr-infm hanno portato alla realizzazione di una tecnologia strategica e all’avanguardia, valida non solo per il settore fotovoltaico, ma anche per quello aerospaziale e dell’automotive. La lungimiranza dello scorso e dell’attuale governo sta consentendo di portare all’industrializzazione questa iniziativa, patrimonio esclusivo della nostra nazione”. La tecnica, del tutto rivoluzionaria e messa a punto per la prima volta in Italia, consente realmente al team di scienziati di guidare l’innovazione tecnologica del fotovoltaico nel nostro Paese e nel Mondo. Come afferma Patrizio Bianchi, economista industriale e Rettore dell’Università di Ferrara, “questa rivoluzionaria scoperta, messa a punto con la collaborazione del nostro Dipartimento di Fisica, conferma come la nostra sia davvero un’Università di ricerca e come, in questo ambito, svolgiamo una funzione di sperimentazione e traino dell’intero sistema nazionale. Abbiamo lavorato intensamente sulla ricaduta industriale della nostra ricerca e sulla creazione d’impresa”. Altra voce autorevole dell’Università di Ferrara è quella del Prof. Giuliano Martinelli, Direttore del Dipartimento di Fisica e coordinatore scientifico del gruppo di ricercatori. “Ritengo - osserva il Prof. Martinelli - che l’investimento fatto da Dichroic Cell in questa innovativa ricerca sia stato davvero lungimirante. Ora mi auguro che gli Enti di riferimento mostrino, non solo nelle proclamate intenzioni, ma anche nei fatti, la stessa lungimiranza. In primis, promuovendo l’accesso al ‘Conto energia’ anche per i sistemi a concentrazione, ritenuti particolarmente idonei per la produzione di energia su larga scala. Questo potrebbe cancellare o limitare le perplessità di istituti finanziari e altri potenziali investitori, per ora restii a riversare le proprie risorse in una tecnologia che, non avendo accesso all’incentivo, di fatto soffre di carenza di mercato. Solo così i risultati della ricerca potranno rapidamente trasferirsi in una realtà industriale in grado di apportare un importante contributo al nostro fabbisogno energetico, fornendo un prodotto di alto valore commerciale per la nostra esportazione, in particolare nel bacino del mediterraneo”. Attualmente, tra tutti i dispositivi fotovoltaici presenti sul mercato, le celle solari basate su composti con substrato in Germanio hanno mostrato la più alta efficienza di conversione. Celle solari multigiunzione basate su questi materiali hanno ormai raggiunto efficienze record di conversione di oltre il 39% , mentre nell’immediato futuro è prevedibile che vengano raggiunte efficienze superiori al 40%. “Energie rinnovabili ed efficienti, oltre che alla portata di tutti: con questo obiettivo il Consiglio Nazionale delle Ricerche si cimenta da anni” - tiene a sottolineare il Presidente del Cnr, Prof. Luciano Maiani - “Ogni progresso in tal senso costituisce dunque un passo in avanti verso un traguardo tanto ambizioso quanto strategico per il Paese. La scoperta di una tecnica in grado di ottenere una maggiore efficienza delle celle fotovoltaiche, risparmiando sui materiali, rappresenta in tal senso un successo di cui i ricercatori del Cnr-infm, in collaborazione con quelli dell’Università degli Studi di Ferrara e della Dichroic Cell, possono andare orgogliosi. In più, la sinergia tra impresa, Università ed Ente pubblico rimarca ancora una volta l’importanza strategica del dialogo tra pubblico e privato, per il benessere e la ricchezza dell’Italia. Oltre che per il progresso e il futuro della ricerca”. .  
   
   
MICRO-COGENERAZIONE, I PROSSIMI PASSI DEL PROGETTO "CRISALIDE" IN PARTENZA PROGETTI DIMOSTRATIVI A RONZO-CHIENIS E RONCEGNO TERME UNA NUOVA FRONTIERA DEL RISPARMIO ENERGETICO, DISTRETTO TECNOLOGICO E APE IN PRIMA FILA  
 
Trento, 16 dicembre 2009 - Da alcuni mesi, diversi soggetti ed enti del mondo energetico e della ricerca si sono uniti nel Progetto "Crisalide" per accelerare lo sviluppo della tecnologia delle caldaie residenziali integrate con celle a combustibile in grado di produrre calore ma anche energia elettrica da usare per i fabbisogni domestici oppure da “riversare” in rete. Nei giorni scorsi si è svolto un incontro presso la sede della Provincia per fare il punto sull’iniziativa, che riguarda la nuova filiera della micro-cogenerazione trentina promossa con il contributo del Distretto Tecnologico Trentino e con il coordinamento dell´Agenzia provinciale per l´energia. In una prima fase del progetto è prevista, tramite lo svilupo di alcuni progetti “dimostrativi”, la messa a punto ed il collaudo della caldaia, in situazioni molteplici ma reali, anche con il coinvolgimento dei Comuni di Ronzo-chienis in val di Gresta e di Roncegno Terme in Valsugana. In una seconda fase la verifica/sperimentazione riguarderà più da vicino i problemi connessi all’inserimento, in una rete reale di distribuzione di energia elettrica, di circa 50-100 unità di cogenerazione per accertare il comportamento dei parametri caratteristici della rete medesima che verrà chiamata a gestire in modo intelligente (smart grid) da una parte la produzione distribuita proveniente dalle caldaie e, dall’altra, i consumi domestici. I risultati della seconda fase porteranno il Trentino ai livelli di stati come Giappone, Germania e Danimarca che si sono impegnati nell’ambito della micro-cogenerazione per utenze domestiche. Convinto sostenitore del Progetto "Crisalide" è il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai: "L´iniziativa è un concreto esempio di attuazione di un modello di ricerca ed innovazione, ancor più perché riferito ad un’iniziativa nel settore del risparmio energetico, che deve caratterizzare l’attività delle imprese in Trentino". Marino Simoni, presidente del Consiglio delle Autonomie Locali, nel ribadire il proprio appoggio all’iniziativa, ha annunciato l´interesse dei Comuni: "Anche i Comuni si vogliono muovere verso le micro-produzioni di energia termica ed elettrica combinata e all´auto-produzione con energie locali, distribuendo di fatto l´energia sul territorio grazie all´informatica. Le ricerche devono ora concretizzarsi ed essere collegate ad azioni tangibili". Del tema dell´Ict (tecnologie dell´informazione comunicazione) applicata alla gestione di sistemi energetici, oggetto dei primi due progetti dimostrativi caratterizzanti la prima fase dell’iniziativa, ne ha parlato più approfonditamene Alessandro Zorer, presidente del Centro Ricerche Create-net di Povo: "Il nostro centro di ricerca interazionale si pone all´avanguardia per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo di soluzioni applicate alle reti intelligenti di energia e legate alla visualizzazione ed attuazione da remoto o via rete internet". All’incontro erano presenti anche le due utilities trentine, Dolomiti Energia ed Acsm di Primiero. Dario Alessandrini, responsabile area business di Dolomiti Energia, ha proposto di associare i sistemi di micro-cogenerazione vicino ai depuratori per «sfruttare anche il bio-gas inutilizzato e prodotto in quantità dai depuratori di valle». “Ascoltare l´evoluzione della tecnologia ed implementare nuove soluzioni per i bisogni delle nostre comunità – ha invece affermato l´amministratore delegato di Acsm Luciano Zeni – è un passo che non possiamo dimenticare”. La filiera attivata non vuole riguardare solo la tecnologia, ma anche la formazione collegata. Maria Cristina Bridi, presidente di Enaip, l´istituto per la formazione professionale trentino, ha fatto riferimento ad alcune azioni già intraprese per l´anno scolastico venturo e con riferimento ad un percorso di Alta formazione per l´energia e l´ambiente. Per il Distretto Tecnologico Trentino, il consigliere delegato Petra Ragona ha fatto notare che "la micro-cogenerazione all´interno dell´iniziativa Crisalide è importante sia per dotare il Trentino di sistemi di riscaldamento innovativi, che per promuovere l´efficienza energetica nell´immagine e nell´identità del territorio. La filiera è inoltre complementare agli obiettivi del sistema di certificazione Leed per gli edifici di nuova generazione". Il responsabile dell´iniziativa Michele Gubert ha espresso l´appoggio affinché alla formazione di nuovi tecnici ed operatori professionali si affianchi da subito la nuova tecnologia delle celle a combustibile. Successivamente è intervenuto per spiegare nel dettaglio tutte le proposte di progetto presentate. Un ruolo importante in questa nuova filiera, che nasce dal mondo della ricerca, è il grande sostegno di aziende artigiane (Moratelli Impiantistica) e consorzi di imprese (Prometeo, Trentina Calore) nonché dell´industria correlata. La tecnologia delle celle a combustibile sarà fornita infatti dalla ditta Sofcpower con sede a Mezzolombardo, azienda nata anche grazie ad importanti intuizioni oltre vent´anni fa, sul tema della ricerca dei materiali, all´interno della Facoltà di Ingegneria dell´Università di Trento. .  
   
   
AUSTRIA: ENERGIA IDROELETTRICA E BIOMASSE  
 
Trieste, 16 dicembre 2009 - Il gruppo austriaco Andritz, con sede a Graz, non sembra preoccuparsi degli effetti della crisi. Il gruppo punta sull´innovazione nel campo dell´energia idroelettrica e sullo sviluppo di alcune tecniche per l´utilizzo delle biomasse, che favoriranno la crescita del gruppo dopo la congiuntura. Gli obiettivi di sviluppo del gruppo Andritz fino a raggiungere i 4,5 miliardi di fatturato e l´innalzamento delle quote di dividendo del 50 per cento, sono stati già raggiunti, ma non si tratta comunque di un punto d´arrivo. Le prospettive, secondo un comunicato dell´Ice, dicono che il gruppo vuole espandersi sia attraverso una crescita nell´organico sia con nuove acquisizioni. Se da una parte nei settori della carta e della cellulosa in Nord America e in Nord Europa ci sarà una riduzione del personale a causa della crisi, i circa 2. 600 dipendenti del gruppo in Austria potrebbero essere mantenuti e si prevedono nuove assunzioni in Cina. In un nuovo impianto in Spagna Andritz ha consegnato e installato una caldaia a biomassa e una caldaia a recupero (generatore di vapore) in grado di produrre energia pulita per l´intero stabilimento da scarti del legno provenienti dalla produzione di cellulosa. L´energia idroelettrica rimane per Andritz un mercato solido con eccellenti prospettive a lungo termine: mentre in Europa e in Nord America si sta procedendo a una rimodernizzazione degli impianti idroelettrici, nei mercati emergenti si costruiscono nuove centrali elettriche. Per lo sviluppo delle tecniche e l´installazione di impianti per lo sfruttamento delle biomasse Andritz conta sul Nord America, dove sia gli Usa che il Canada si stanno impegnando per promuovere energia pulita. Nella parte sud dell´emisfero si stanno creando immense piantagioni di eucalipto per la produzione di cellulosa. In Cina e Russia si sta cercando di potenziare la capacità di produzione degli impianti di cellulosa. .  
   
   
BULGARIA, SIEMENS PARTECIPA A PROGETTO NUCLEARE  
 
Sofia, 16 dicembre 2009 - La compagnia tedesca Siemens ha dichiarato che offrirà le proprie competenze tecnologiche e il proprio supporto economico al progetto nucleare di Belene (Bulgaria), attraverso la partnership con la russa Atomstroyexport. La notizia è stata diffusa dalla stessa società russa in un comunicato stampa fatto circolare dall´Ambasciata a Sofia, rende noto la "Sofia News Agency". Secondo quanto commentato dal vicepresidente di Atomstroyexport, Genadij Tepkyan, la partecipazione al progetto da parte della compagnia tedesca assicurerà allo stesso la possibilità di introdurre le più recenti tecnologie in materia. .  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI: DALL´ALTO ADIGE UN PROGETTO PER LA REPUBBLICA DOMINICANA  
 
Bolzano, 16 dicembre 2009 - Assistenza tecnica nella pianificazione energetica in tre Province pilota, formazione di tecnici, trasferimento di knowhow: sono le strade su cui si svilupperà nel 2010 un progetto di cooperazione internazionale tra l´Alto Adige e la Repubblica dominicana. Le basi sono state gettate l’ 11 dicembre a Bolzano nell´incontro tra il presidente della Provincia Luis Durnwalder e una delegazione di funzionari pubblici del Paese del Centroamerica. Nel 2010 verrà avviato dalla Provincia un progetto di cooperazione internazionale con la Repubblica dominicana, in collaborazione con l´Unops, lo specifico ufficio delle Nazioni unite. "Tre Province dello Stato centroamericano e lo stesso Governo - sottolinea il presidente Durnwalder - hanno chiesto la nostra collaborazione in materia di produzione e distribuzione di ernergie rinnovabili. " Oggi a Palazzo Widmann Durnwalder e la delegazione dominicana - composta da funzionari pubblici e rappresentanti delle società del settore energetico - hanno gettato le premesse per il progetto di cooperazione. Si svilupperà lungo tre direttrici: l´assistenza tecnica per la pianificazione energetica, "puntando su energia alternativa e riducendo quindi la dipendenza dal fossile", la formazione di tecnici locali e il trasferimento di know how. "Il progetto interesserà tre Province della Repubblica dominicana dove fino al 30% della popolazione non ha ancora accesso all´energia elettrica", riferisce il Presidente. La partnership, nata anche per fornire assistenza nello sviluppo di modelli cooperativi nella Repubblica dominicana, vede coinvolti anche altri enti altoatesini oltre alla Provincia: la Ais (cooperativa interdisciplinare delle libere professioni), la Legacoopbund, Ctm Altromercato, l´Agenzia Casaclima e la società Sel, presenti oggi all´incontro per pianificare i prossimi passi. .  
   
   
“ECO-BUILDING INTERNATIONAL CLUB” PRESENTATI ALL’ENEA I RISULTATI DEL PROGETTO EUROPEO  
 
Roma, 16 dicembre 2009 - Sono stati presentati ieri all’Enea i risultati del progetto europeo “Eco-building International Club for advanced European sustainable Energy technology dissemination in Europe and China”, coordinato dall’Enea e sviluppato da 10 organizzazioni europee e una cinese. Per l’Italia, oltre all’Enea, hanno preso parte al progetto Isnova e Finco. Finanziato nell’ambito del 6° Programma Quadro dell’Unione Europea, il progetto ha preso il via nel settembre 2007 e ha creato una rete internazionale di soggetti operanti nel settore del “building” innovativo per favorire la cooperazione tra mondo della ricerca e operatori industriali, allo scopo di valorizzare e diffondere i risultati raggiunti dagli studi sull’efficienza energetica attraverso lo sviluppo e il trasferimento tecnologico. I partner scientifici hanno assunto un ruolo di sostegno alle aziende nell’identificazione dei risultati da promuovere e nella loro valorizzazione anche a livello internazionale. Il progetto, oltre a fornire al settore del “building” nazionale uno strumento di approccio a mercati emergenti come Cina ed Europa dell’Est, ha posto le basi per future collaborazioni tra istituti scientifici e operatori industriali per introdurre sul mercato i risultati della ricerca più promettenti. Tra i principali obiettivi del progetto: la promozione e la diffusione dei criteri eco-building, dei materiali da costruzione efficienti e delle tecnologie per il riscaldamento e raffrescamento basate su fonti energetiche rinnovabili; facilitare l’industrializzazione di tali tecnologie attraverso azioni di tipo dimostrativo e la stesura di studi di pre-fattibilità eseguiti su casi concreti; l’ulteriore stimolo e la replicazione dei migliori risultati raggiunti. Tra questi ultimi figurano l’elaborazione di schede tecniche sui risultati più innovativi, la creazione di un database degli operatori di mercato strutturato in “market target groups”, l’organizzazione di eventi di promozione anche a livello internazionale, la stesura di studi di pre-fattibilità e casi dimostrativi basati sulle necessità del mercato locale e la creazione del sito web www. Ecobuilding-club. Net per la più ampia diffusione dei risultati ottenuti. .  
   
   
LEGGE EDILIZIA IN SARDEGNA: NESSUN BLUFF  
 
Cagliari, 16 Dicembre 2009 - "Assistiamo ancora una volta a un tipico esempio di malafede, a una tentativo di strumentalizzazione politica per quello che è un semplice aggiustamento tecnico". Così l’assessore regionale dell´Urbanistica, Gabriele Asunis, ha replicato il 14 dicembre alla nota del capogruppo del Pd, Mario Bruno, che ha definito un bluff il Piano Casa. "Nel testo diffuso alle agenzie si sostiene che il Ministero dei Beni Culturali ha notificato alla Giunta regionale che la legge è inapplicabile perché illegittima. Un´affermazione - spiega l’esponente dell´esecutivo regionale – che non corrisponde al vero. Del resto, già nel corso del dibattito in aula e nelle prese di posizione seguite all’approvazione della legge di rilancio dell´edilizia, abbiamo assistito a interventi di esponenti del centrosinistra che puntavano a creare un clima di destabilizzazione. "Per fortuna i sardi - conclude l´assessore Asunis - non hanno scarsa memoria, come invece chi oggi grida al bluff o allo scippo, dimenticando arbitri, prevaricazioni e, soprattutto, nessun reale confronto e rispetto per gli enti locali e tutti gli altri attori sociali, come è avvenuto nella scorsa legislatura con il Piano paesaggistico varato dall´allora maggioranza di centrosinistra". .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE BOLOGNA IN DIMINUZIONE DEL 3.4% LE QUOTAZIONI DEGLI IMMOBILI A BOLOGNA NEL CORSO DELLA PRIMA PARTE DEL 2009.  
 
 
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 I sem09
+8. 1% +6. 9% +5. 5% +8. 4% +8. 6% +3. 1% -4. 4% -7. 6 % -3. 4%
Milano, 16 dicembre 2009 - Nel cuore della città le quotazioni delle abitazioni sono diminuite del 2. 7% nei primi sei mesi dell’anno, anche se si riscontra un mercato dinamico sulle tipologie di piccolo taglio (monolocali e bilocali) e un rallentamento sui tagli più grandi (trilocali e quattro locali). Le prime sono state acquistate soprattutto da investitori che hanno investito capitali compresi tra 160 e 210 mila € con l’obiettivo di metterli poi a reddito. Si sono preferite le zone intorno al Tribunale e via D’azeglio (ad esclusione della zona pedonale che essendo più quotata attira un target più d’elite alla ricerca di abitazioni per uso diretto) dove le quotazioni medie per una tipologia usata sono comprese tra 3800 e 4000 € al mq. Gli investitori sono cittadini bolognesi che acquistano un’abitazione da mettere a reddito per poi destinarla ai figli in futuro oppure genitori di studenti universitari fuori sede. Questi ultimi in particolare sono diventati più esigenti e cercano nelle zone più centrali prestando attenzione alla qualità della zona più che al prezzo dell’immobile. Esiste poi un target di nicchia rappresentato da coloro che decidono di acquistare per migliorare la qualità abitativa e che si orienta su tagli più grandi, soluzioni di prestigio con affaccio sulle zone adiacenti piazza Maggiore o su via d’Azeglio pedonale dove si possono toccare punte di 5500 € al mq lontane dai top prices di 6000 € al mq che si potevano raggiungere un anno fa. Da segnalare una maggiore propensione ad acquistare immobili da ristrutturare sia per abbattere i costi di acquisto che per personalizzarlo. Sono in corso al momento una serie di interventi tra cui la riqualificazione dell’ex Ospedale Maternità in via d’Azeglio e la riqualificazione di un palazzo dismesso delle Ferrovie dello Stato in via Farini che diventerà la nuova sede della Procura. Anche intorno a via Galvani le quotazioni immobiliari sono in diminuzione e gli operatori hanno riscontrato una riduzione della capacità di spesa di chi acquista in zona. Da alcuni mesi ci sono immobili fermi sul mercato per difficoltà di incontro tra domanda ed offerta. A titolo di esempio, per un monolocale, la domanda sarebbe disposta a spendere intorno a 125-130 mila €, per un bilocale 160-170 mila €. La maggioranza delle richieste inserite sono destinate all’investimento; ad essere interessati sono acquirenti di Bologna e genitori di studenti universitari. Si cercano soprattutto piccoli trilocali da poter affittare al figlio e ai loro amici. Le abitazioni più richieste sono quelle situate in via Saragozza perché è una zona residenziale, non lontana dai colli bolognesi. Si tratta delle tipiche case bolognesi della fine del 1800 ed inizi del 1900 con portici. Al momento in questa zona si registra una buona presenza di piccoli tagli, monolocali e bilocali, spesso ricavati da operazioni di frazionamento. Meno richieste, soprattutto per uso diretto, le abitazioni situate in via del Pratello e via S. Isaia strade trafficate, anche per la presenza di locali notturni. Quasi sempre sono acquistate da investitori che poi affittano a studenti universitari. Per un posto letto si spendono mediamente da 250 a 300 € al mese. Anche le quotazioni in via S. Felice cambiano a seconda del posizionamento. Nel tratto che va da Porta S. Felice fino a via Riva di Reno ci sono condomini degli anni ’50-60 spesso senza ascensore che si vendono a prezzi medi 2500 € al mq. Le quotazioni salgono a 3000-3200 € al mq per le abitazioni situate nel tratto più centrale che va da via Riva di Reno fino a via Ugo Bassi. L’attenzione degli investitori si concentra sulle pertinenze esterne, sulle condizioni e la vivibilità del condominio. Il mercato delle locazioni vede protagonisti soprattutto studenti universitari e a seguire lavoratori fuori sede. Ad oggi si registra un lieve calo dei valori dei bilocali ( 650 € al mese) e dei trilocali (750 € al mese) . La macroarea che ha segnalato la contrazione dei prezzi maggiore è quella di Borgo Panigale con -9. 7% . Il ribasso si è avvertito in modo particolare nel quartiere di Borgo Panigale-lavinio alla periferia di Bologna. Si tratta di una zona popolare, con abitazioni degli anni ’60, spesso prive di ascensore, con riscaldamento centralizzato e da ristrutturare nella parti interne ed esterne. Il mercato immobiliare della zona nei primi mesi ha visto protagonisti soprattutto investitori, provenienti dai quartieri limitrofi della città e che investono cifre medie di 150-160 mila € per bilocali e trilocali che poi affittano. Infatti in zona si è registrato un aumento delle richieste di immobili in affitto. Tra coloro che cercano numerosi impiegati presso l’aeroporto “Marconi” di Bologna, che sorge non distante. Per un bilocale si spendono mediamente 550 € al mese. Borgo Panigale offre soprattutto tipologie popolari, in complessi condominiali degli anni ‘60 quasi sempre da risistemare nelle parti esterne ed interne. Negli anni precedenti in questa zona avevano acquistato anche numerosi immigrati; ad oggi molti di loro sono in difficoltà con il pagamento del mutuo. Per una tipologia già ristrutturata si spendono mediamente 2500 € al mq. Il quartiere Lavino è ancora più periferico e la presenza di terreni edificabili permette la costruzione di nuovi immobili che si trattano a prezzi medi di 2800-3300 € al mq. La zona offre anche ville semindipendenti e soluzioni indipendenti su due livelli. Ad acquistare in questa zona, dove le quotazioni difficilmente superano i 2000 € al mq sono spesso famiglie alla ricerca dell’indipendenza ma vincolate da un budget più ristretto. A seguire con una diminuzione del 5. 3% la macroarea di Fiera-san Donato che registra un calo più sensibile sui quartieri di Massarenti e San Donato. Nella prima parte del 2009 il mercato immobiliare di San Donato ha evidenziato una domanda stabile ed un aumento dell’offerta causata dalla presenza di venditori che sono ancora poco propensi a ribassare le richieste. La tipologia maggiormente richiesta è il trilocale e a cercare casa in zona sono investitori, genitori di studenti universitari, famiglie e giovani coppie. Il quartiere infatti offre tanti vantaggi tra cui la vicinanza al centro e alle facoltà universitarie. Inoltre negli ultimi mesi sono stati realizzati degli interventi di riqualificazione che hanno portato alla nascita di nuovi parcheggi e alla realizzazione di un nuovo parco in luogo della vecchia sede del Comune. Sono stati ultimati i condomini in edilizia agevolata costruiti su viale della Repubblica e le relative opere urbanistiche. La zona intorno a Porta San Donato è quella preferita dagli investitori che, negli ultimi tempi, alla luce del ribasso dei prezzi stanno chiedendo anche trilocali per aumentare il numero dei posti letto da poter affittare. Le abitazioni su viale Repubblica, via Torretta e via Duse sono preferite dalle famiglie perché vicine al centro della città e ai servizi più importanti. La zona offre appartamenti costruiti tra gli anni ’50 e gli anni ’60 che sono stati ristrutturati nel corso degli anni sia nelle parti interne che nelle parti esterne e che oggi si vendono a prezzi medi di 1900-2200 € al mq. Sul mercato delle locazioni si registra un maggiore ricorso al canone concordato essendosi ridotto il divario con i canoni del contratto libero. Un lieve ribasso delle quotazioni immobiliari ha interessato il quartiere Massarenti dove, nella prima parte dell’anno, si sono segnalati numerosi immobili sul mercato a prezzi superiori rispetto alle possibilità espresse dalla domanda. A movimentare il mercato della zona sono stati soprattutto acquisti di sostituzione e genitori che hanno comprato per i figli. Si sono apprezzati in particolare gli immobili con riscaldamento autonomo, con ascensore e posizionati vicino ai servizi. I potenziali acquirenti hanno espresso delle incertezze legate soprattutto alle difficoltà esistenti sul mercato del lavoro dal momento che alcune aziende della provincia hanno messo i propri dipendenti in cassa integrazione. Le tipologie più quotate sono quelle che sorgono in via Mengoli presso l’Ospedale “S. Orsola” perché di recente costruzione e vicine al quartiere Murri, uno dei più pregiati della città. Per un buon usato si spendono cifre medie di 2800-3000 € al mq. Meno quotate le abitazioni che sorgono nei pressi dell’attraversamento ferroviario e che si scambiano a prezzi medi di 2000-2300 € al mq. Il mercato delle locazioni segnala un ribasso dei canoni in seguito all’incremento di utilizzo del canale concordato che prevede canoni calmierati. Per un bilocale si spendono 500-550 € al mese. La macroarea di Mazzini-savena ha segnalato una contrazione dei prezzi del 4% che si è manifestata in modo uniforme in tutti i suoi quartieri. Citiamo tra questi San Ruffillo dove i prezzi sono diminuiti in seguito alla minore disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti e alla maggiore offerta di abitazioni sul mercato. Questo ha comportato la richiesta di sconti di una certa importanza, talvolta anche fino al 10% rispetto alla richiesta iniziale dei proprietari. La domanda si orienta su bilocali e trilocali, metrature che vanno da 45 a 80 mq. A cercare casa nei primi sei mesi dell’anno sono state soprattutto famiglie alla ricerca della prima casa che lasciano una precedente situazione di affitto o che decidono di migliorare la loro condizione abitativa. Il quartiere San Ruffillo è molto eterogeneo e presenta una zona collinare con abitazioni di prestigio, dalle villette indipendenti ai piccoli contesti condominiali costruiti tra gli anni ’50 e gli anni ’60. Per una soluzione usata ed in buone condizioni si spendono mediamente 3000 - 3200 € al mq. Da segnalare che sono in corso i lavori per la costruzione di villette a schiera costruite con criteri di ecocompatibilità e che si vendono a prezzi medi di 4200-4300 € al mq. Nella parte del quartiere che va da via Toscana alla linea ferroviaria prevalgono i condomini degli anni ’50-’60, alcuni privi di ascensore che si valutano a prezzi medi di 2500-2700 € al mq. Le quotazioni scendono a 2000-2100 € al mq. Sul mercato delle locazioni si registra un ribasso dei valori dal momento che molti proprietari stanno passando al canale concordato. A cercare un appartamento in affitto sono soprattutto coppie giovani. Non mancano i lavoratori fuori sede. Per un bilocale si spendono in media 550 € al mese. La zona è interessata da una serie di lavori per l’Alta Velocità che porteranno al funzionamento di una galleria sotterranea dove transiteranno i treni dell’Av mentre sull’attuale linea ferroviaria resteranno i treni merci e un collegamento di superficie tra Loiano ed il Centro di Bologna. A seguire con una contrazione dei prezzi del 3. 4% c’è la macroarea di Bolognina-corticella dove si registra una diminuzione dei prezzi nel quartiere della Bolognina che, nei primi sei mesi dell’anno, ha segnalato una minore domanda di abitazioni. Sul mercato si sono mossi soprattutto coloro che erano veramente interessati all’acquisto dell’abitazione, in particolare famiglie interessate all’acquisto di tagli medio-grandi (trilocali e quattro locali) dal momento che la diminuzione dei prezzi può permettere di acquistare metrature maggiori. Tra gli acquirenti ci sono numerosi cinesi che si concentrano soprattutto sulle abitazioni situate in via Ferrarese dove per una soluzione usata si spendono mediamente 2100-2400 € al mq. Da segnalare che sono in corso degli interventi di nuova costruzione in via Iacopo di Paolo con destinazione residenziale (e con elementi che consentono un notevole risparmio energetico come pannelli solari e impianti fotovoltaici) e commerciale. Nell’area a ridosso dell’Ippodromo si possono trovare anche delle tipologie signorili degli anni ’70 meno compravendute e trattate a prezzi medi che partono da 2300 € al mq. La maggioranza degli immobili della zona risale comunque agli anni ’50. Il mercato delle locazioni segnala una contrazione dei canoni dal momento che si sta diffondendo il canale concordato. Un’altra macroarea che ha segnalato una contrazione dei prezzi è quella di Saffi con -1. 7% . Tra i quartieri interessati c’è Ospedale Maggiore-porto. La motivazione è da ricercarsi nel fatto che le abitazioni della zona sono state costruite negli anni ’50-’60, sono di tipologia media in cattivo stato di conservazione e con riscaldamento centralizzato. Poiché nelle aree limitrofe l’offerta immobiliare è di qualità superiore, la conseguenza è stata che i proprietari delle abitazioni del quartiere hanno dovuto ribassare i prezzi per rendere più appetibile il loro immobile. Anche gli investitori sono diminuiti perché il ribasso dei canoni di locazione ha comportato una diminuzione dei rendimenti. Nella zona Porto, che ospita anche l’Ospedale Maggiore, una delle strutture ospedaliere più importanti della città, la tipologia edilizia più presente è la palazzine di medio – grandi dimensioni. Le quotazioni medie di un buon usato sono di 2500 € al mq, per salire a 2700-2800 € al mq per le abitazioni situate nella zona che va da l’Ospedale Maggiore al Cimitero della Certosa, più defilata e dove si concentrano soluzioni degli anni ’60 che in buono stato di conservazione si trattano a prezzi che vanno da 2700 a 2800 € al mq. Da segnalare il recupero della zona dei Prati di Caprara (ex-area militare di 25 ettari, sul retro dell’Ospedale Maggiore) che diventerà un grande parco pubblico, di superficie quasi pari ai Giardini Margherita. Tra i più importanti la riqualificazione della Stazione Centrale e dell’area Ravone, la riqualificazione di alcune caserme dismesse, il nuovo insediamento urbano Bertalia-lazzaretto, dove è stato ultimato il nuovo polo di ingegneria e sorgeranno strutture per l’edilizia residenziale e altre strutture direzionali e commerciali, la riqualificazione dell’ex Hera a ridosso del centro della città che prevede la nascita di un edificio per funzioni pubbliche e culturali, un parco ed un parcheggio. Novità per la città potranno esserci in seguito al progetto relativo al miglioramento del sistema di trasporti di Bologna (progetto “people mover” che collegherà stazione ed a aeroporto). Inoltre 40 mila mq ad uso direzionale e altrettanti di spazio verde interesseranno la zona fuori Porta S. Donato dove sorgerà un Business Park. Si prevedono poi lavori per la nuova bretella autostradale, il Passante Autostradale Nord, la metrotramvia per collegare il centro storico con la periferia.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘09 2. 8% 26. 3% 47. 4% 18. 8% 4. 7%
Luglio ‘08 3. 5% 21. 5% 49. 2% 21. 0% 4. 8%
Dal lato della domanda si registra un aumento della concentrazione sui bilocali (26. 3%) diminuzione tutti gli altri tagli.
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘09 9. 5% 25. 2% 37. 9% 18. 4% 9. 0%
Luglio ‘08 10. 6% 23. 3% 38. 3% 19. 7% 8. 1%
Per quanto riguarda l’offerta si segnala una maggiore presenza sul mercato di trilocali (37. 9%), seguiti dal bilocale (25. 2%). In aumento la presenza sul mercato di bilocali e di cinque locali. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
LA SALVAGUADIA DELLE VILLE PALLADIANE OGGETTO DI UN PROGETTO STRATEGICO REGIONALE VENETO  
 
 Vicenza, 16 dicembre 2009 - Presentato l’ 11 dicembre a Vicenza il progetto strategico della valorizzazione degli insediamenti di villa di Andrea palladio. Si tratta di un progetto strategico avviato dalla Regione del Veneto in collaborazione con l’Istituto Regionale Ville Venete e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, previsto nell’ambito del Ptrc e finalizzato a garantire la salvaguardia e al tempo stesso l’ottimizzazione delle potenzialità di valorizzazione del patrimonio architettonico rappresentato dalle ville venete di Andrea Palladio. Alla presentazione, dopo il saluto del Sindaco di Vicenza Achille Variati, sono intervenuti oltre all’Assessore regionale alle politiche per il territorio Renzo Marangon, il professor Antonio Foscari docente presso l’università Iuav di Venezia, Adele Cesi dell’ufficio patrimonio mondiale U. N. E. S. C. O – Nibac e Roberto Casarin Segretario Regionale dell’ambiente e territorio. Nell’anno in cui si chiude il programma di manifestazioni per il 500esimo della nascita del grande architetto, l’ U. N. E. S. Co. Ha scritto nella “Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità” 4 siti presenti nel territorio della Regione del Veneto, riconosciuti e protetti come contesti d’eccellenza del patrimonio culturale e ambientale veneto. Tra questi è presente il sito denominato “la città di Vicenza delle ville palladiane del Veneto”, un sito articolato e complesso, che comprende appunto l’area del centro urbano, con la sua ricca realtà monumentale, insieme a 24 ville progettate da Andrea Palladio e distribuite nelle Province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza. Il progetto, che dovrebbe concludersi nel tempo di 6 mesi c. A si articola attraverso una ricognizione critica dello stato attuale delle ville e del loro intorno e la formulazione di una proposta di individuazione in ambiti di valorizzazione dei contesti interessati, che preveda l’eliminazione di funzioni urbanistiche incongrue e la riorganizzazione degli spazi aperti attorno alle ville anche attraverso la riapertura di fossati, la messa dimora di siepi e alberate, tipici della campagna veneta. Il progetto strategico dedicato alle ville venete progettate dal Palladio rappresentano uno strumento individuato dal Ptrc per definire attraverso una particolare procedura amministrativa le misure di salvaguardia di ogni singolo monumento e del contesto ambientale nel quale è inserito, in quanto parte significativa dell’ identità culturale veneta nonché la previsione di eventuali aggiornamenti della programmazione urbanistica vigente, laddove carente delle attuali sensibilità culturali e disciplinari. “Riuscirebbe oggi il Palladio a realizzare quello che ha realizzato 500 anni fa? - si è chiesto nel suo intervento l’ Assessore Marangon - Probabilmente no - ha poi sottolineato- perché il mix di competenze tra i vari livelli di governo del territorio lo impedirebbe. Ecco allora – ha precisato - che appare evidente che per gestire e governare il territorio sono necessari intelligenza e buonsenso, perchè nella logica della conservazione si sappia anche guardare avanti. Si tenga presente - che uno dei principali obiettivi del nuovo Ptrc è certamente lo sviluppo di riflessioni su tematiche quali la tutela dell’ambiente - paesaggio e dei beni culturali, da affrontare secondo la nuova nozione di paesaggio, dove quest’ultimo diventa “natura vista attraverso una cultura” e nel caso del Veneto riguardato anche attraverso gli occhi della storia e delle arti figurative”. Marangon nel concludere ha ricordato che la scelta del progetto strategico rappresenta una novità nel campo della pianificazione territoriale e che nel 5° centenario della nascita di Palladio, offre l’importante opportunità di affrontare in chiave multidisciplinare il tema della centralità delle ville, luoghi in cui si incontrano valori e saperi profondamente veneti”. .  
   
   
EDILIZIA, L’ASSESSORE VITA INCONTRA L’API DI POTENZA  
 
Potenza, 16 dicembre 2009 - Nella sede dell’Api di Potenza, su iniziativa della categoria Edile, si è svolto il 10 dicembre un incontro sulle problematiche del settore che ha visto la presenza dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture Rocco Vita e del Dirigente del Dipartimento Ing. Rocco Riviello. Lo rende noto, in un comunicato stampa, l’Api. L’assessore Vita, approfittando della presenza anche del Presidente della società Impreservice s. R. L. Di Potenza Sergio Gastone, capogruppo dell’Ati lucana che ha svolto per conto della Regione Basilicata lo studio e la redazione delle analisi dei prezzi utili per la realizzazione del Prezziario di prossima pubblicazione, ha evidenziato il lavoro svolto dagli Uffici Regionali e dal Gruppo di Lavoro, del quale l’Api di Potenza fa parte, rimarcando l’importanza del metodo utilizzato quale quello dell’analisi puntuale dei prezzi che ha permesso di mettere a punto un documento finalmente rispondente ai reali costi che le imprese sostengono e questo, ha continuato Vita, è un percorso che permetterà di adeguare annualmente il Prezziario alle dinamiche reali dei costi delle materie prime. Inoltre, l’Assessore ha voluto precisare nel corso dell’incontro che a breve verrà avviato anche lo studio relativo alla bioedilizia, che farà parte di un protocollo separato, per dare risposta alle pressanti richieste di un riferimento su queste nuove tecniche costruttive. Il Presidente della Sezione Edile dell’Api di Potenza, Ing. Pier Luigi Volta, nel suo intervento, ha particolarmente apprezzato lo sforzo fatto dalla Regione e dalla società incaricata circa il metodo adottato nella formulazione dei nuovi prezzi finalmente oggetto di un’analisi puntuale e, nel rimarcare l’impegno dell’Api per il conseguimento di questo importante risultato, ha voluto ringraziare sia l’Assessore Loguercio per l’impostazione lavoro, sia l’Assessore Vita per l’impegno che ha profuso affinché il lavoro si concludesse entro la fine dell’anno e potesse quindi essere pubblicato nel mese di gennaio 2010. “Il nuovo Prezziario Regionale, ha affermato Volta, è un documento composto da quasi 13. 000 voci – circa il doppio del precedente - per le quali è stata fatta una attenta analisi e che, a differenza delle ultime versioni che vedevano un aumento percentuale indifferenziato di tutte le voci, quest’ultimo, al contrario, va nel dettaglio dell’analisi dei prezzi, con il risultato di una maggior rispondenza agli effettivi costi del mercato”. Nel corso della discussione il Presidente ha posto l’attenzione anche sul tema degli appalti e sulla piaga dei ribassi eccessivi con punte che hanno toccato anche il 50%. Questa pratica che, ad una prima analisi può apparire economicamente vantaggiosa per la Pubblica Amministrazione la quale ottiene una notevole economia di spesa, nel tempo è invece foriera di contenziosi, di opere non portate a conclusione e scarsa sicurezza e qualità delle opere appaltate. Sembra quindi necessaria la modifica del sistema delle aggiudicazioni degli appalti preferendo una serie di strumenti quali, ad esempio, la modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa rispetto a quella del massimo ribasso per gli appalti di lavoro di importo superiore al milione di euro e ricorrere all’esclusione automatica delle offerte anomale per appalti inferiori al milione di euro. Nel corso dell’incontro, il Direttore dell’Api di Potenza Arch. Vincenzo Albano ha chiesto all’Assessore Vita di farsi promotore della costituzione di un Osservatorio Regionale per le opere pubbliche. Per superare l’annosa vicenda del Patto di Stabilità, che dal mese di ottobre ha determinato il blocco dei trasferimenti della Regione agli enti locali e dei conseguenti pagamenti alle imprese creditrici per lavori eseguiti, servizi resi e forniture effettuate, il Direttore Albano, ha chiesto uno sforzo all’Assessore Vita affinché gli Uffici Regionali potessero mettere a punto i documenti di certificazione del credito della P. A. Per poi cedere i crediti medesimi alle banche, in modo da smobilizzare subito le somme spettanti. L’assessore Vita si è impegnato a far sì che gli Uffici Regionali mettano a punto questo sistema in modo da consentire alle imprese di ottenere dalle banche linee di credito straordinarie per l’anticipazione delle somme di denaro. .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE VERONA IN DIMINUZIONE DEL 2.3 % LE QUOTAZIONI DI VERONA NEL CORSO DELLA PRIMA PARTE DEL 2009.  
 
Andamento dei prezzi nel tempo
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 I sem 09
+12. 8% +12. 5% +9. 4% +8. 3% +9. 8% +5. 5% -2. 1% -6. 4% -2. 3%
Milano, 16 dicembre 2009 - I quartieri del Centro della città hanno registrato stabilità nella prima parte dell’anno. Questo andamento ha interessato i quartieri di San Zeno, Val Verde e Cittadella. Gli operatori registrano ancora una certa distanza tra domanda e offerta immobiliare che rende più lunghe le trattative e più complessa la compravendita. Tra gli acquirenti ci sono famiglie che scelgono di vivere in centro spostandosi da altri quartieri oppure che, avendo vissuto sempre in centro, cambiano abitazione. Si registra anche la presenza di acquirenti alla ricerca di un punto d’appoggio a Verona. Si sono compravenduti soprattutto i tagli compresi tra 150 e 200 mila €; mentre risulta più difficile vendere i tagli superiori a 200 mila €. In questa prima parte dell’anno i potenziali acquirenti si sono orientati soprattutto sui tagli più grandi (quattro locali e cinque locali) preferibilmente da ristrutturare, al fine di contenere i costi e di personalizzarli. Cittadella è una zona centrale, caratterizzata da soluzioni d’epoca e da tipologie degli anni ’60. Per l’acquisto di un appartamento medio usato si spendono 2100 € al mq. Sempre molto richiesta l’area di San Zeno, anche grazie a prezzi immobiliari più contenuti. In questa zona si possono acquistare immobili di tipo popolare, ex Ater, oppure soluzioni d’epoca. Il prezzo dell’usato oscilla tra 1500 e 2000 € al mq. Il mercato delle locazioni è rimasto abbastanza stabile e registra una domanda alimentata da famiglie e da giovani coppie. Tra gli interventi in corso sul territorio da segnalare la costruzione a Valverde di 150-160 di box, in parte da vendere ed in parte da affittare. Prezzi medi intorno a 60-70 mila € per un box auto e 50 mila € per un posto auto La macroarea che ha segnalato la riduzione dei prezzi più sensibile è stata quella di Borgo Venezia (-5. 3%) in seguito all’andamento del mercato immobiliare di Montorio e Musicisti. Le soluzioni usate e che necessitano di lavori di ristrutturazione hanno subito una riduzione di valore nel quartiere di Montorio; anche la disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti è in diminuzione e, nella prima parte dell’anno, sono stati acquistati immobili dal valore inferiore a 120 mila € e dal valore superiore a 350-400 mila €. In difficoltà la fascia compresa tra 180 e 250 mila € dove c’è maggiore necessità di un finanziamento. Infatti coloro che prima acquistavano abitazioni entro questa fascia di prezzo hanno optato per l’affitto dell’immobile. Tra questi giovani coppie e famiglie con situazioni lavorative precarie. La tipologia più compravenduta è stato l’appartamento abitabile degli anni ’60 situati a Borgo Venezia e con un prezzo medio di 1200 € al mq. Montorio è un quartiere che offre molte soluzioni indipendenti e semindipendenti, appartamenti in piccoli contesti condominiali costruiti negli anni ’50. Per un buon usato si spendono cifre medie di 1800-2000 € al mq. Buona anche la richiesta per la vicina zona di Mizzole dove le quotazioni sono leggermente più basse perché più decentrata. La domanda di immobili in affitto è in aumento e al momento per un bilocale si spendono cifre medie di 450-500 € al mese. Il quartiere, oltre ad essere servito e non lontano dal centro di Verona ogni anno subisce lavori di restyling e miglioramento: nell’ultimo anno, ad esempio, è stata realizzata una pista ciclabile. Tra le richieste espresse dai potenziali acquirenti la presenza del balcone sta diventando sempre più importante. Nel quartiere Musicisti si registra una contrazione dei prezzi soprattutto sulle tipologie da ristrutturare: gli acquirenti temono infatti di non riuscire a sostenere economicamente i lavori e si orientano maggiormente sulle tipologie abitabili. La maggioranza delle compravendite realizzate nella prima parte dell’anno ha riguardato in particolare le abitazioni comprese tra 150 e 220 mila € e hanno coinvolto giovani al primo acquisto che hanno lasciato la famiglia di origine o una precedente situazione di affitto per poter acquistare. Alcuni di essi erano alla ricerca della casa da tempo e vedendo il ribasso dei tassi di interesse e dei prezzi hanno pensato di acquistare in questo momento di mercato. Si sono apprezzate in particolare le abitazioni con box e con riscaldamento autonomo. Musicisti è la zona che raccoglie la maggioranza delle richieste, perché offre tipologie di più recente costruzione, è più vicina ai servizi e abbastanza verde. Per un buon usato si spendono intorno a 1900 € al mq mentre per le tipologie nuove si arriva a 2400 € al mq. Mercato più prestigioso quello di Biondella dove ci sono esclusivamente soluzioni indipendenti degli anni ’60 e soluzioni bifamiliari, quasi sempre da ristrutturare. E’ una zona meno servita apprezzata da chi cerca l’indipendenza, la casa con giardino e la tranquillità a scapito dei servizi. Per una soluzione ristrutturata nella zona si possono toccare anche 2800 € al mq. Più bassi i prezzi nel quartiere di San Pio X dove le abitazioni sono più vetuste e per questo ci sono quotazioni più basse di 200-300 € al mq rispetto al quartiere di Musicisti. A seguire nella riduzione dei prezzi troviamo la macroarea di Borgo Roma-golosine (- 2. 9%) in seguito alla performance del quartiere di Golosine che, a partire dalla primavera, registra una ripresa del mercato immobiliare, dopo mesi di stasi; gli acquirenti hanno ripreso fiducia ed iniziano ad affacciarsi nuovamente sul mercato incentivati anche dalla riduzione dei tassi di interesse sui mutui. I prezzi sono comunque al ribasso. Il quartiere, che presenta un mercato di edilizia popolare, negli anni scorsi aveva visto un buon numero di acquirenti immigrati che quest’anno invece non sono più riusciti ad acquistare. La presenza di abitazioni popolari costruite tra gli anni ’60 e gli anni ’80, valutate a prezzi medi che vanno da 1000 a 1600 € al mq ha determinato una buona domanda da parte di potenziali acquirenti con budget più contenuti. Tra i vantaggi del quartiere c’è la vicinanza al centro della città. Non lontano, nella zona della Fiera, sono in corso i lavori per gli interventi di riqualificazione dell’ex Mercato Ortofrutticolo e dei Magazzini Generali, per una superficie territoriale complessiva pari a quasi 30 ettari di area urbana, dislocata a meno di un chilometro dalle mura magistrali del centro storico. Sorgeranno abitazioni (un mix di edilizia privata e convenzionata), un Polo Finanziario ( destinazione direzionale), un Polo Culturale (servizi ed attrezzature di tipo didattico, artistico e mussale) e un Parco Urbano (aree di verde pubblico di 5,5 ettari con una piscina e strutture sportive). La macroarea di Borgo Milano-stadio ha registrato una contrazione del 2. 3%, in particolare nel quartiere di San Massimo, alla periferia di Verona. La difficoltà maggiore è in fase di trattativa: la diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti determina ribassi anche fino al 10 % del prezzo richiesto dai venditori. La contrazione di prezzi ha interessato tutte le tipologie immobiliari situate nel quartiere di San Massimo – Croce Bianca e di Bassona. Il quartiere sorge alla periferia della città e conserva le caratteristiche di un paese a se stante, tranquillo e poco caotico. Ad acquistare sono sempre persone del posto che difficilmente si spostano da altri quartieri, anche perché le quotazioni sono mediamente più alte rispetto ad altri quartieri periferici come Golosine, Borgo Lucia e Borgo Roma. A San Massimo sono molto richieste le soluzioni indipendenti e le villette a schiera costruite negli anni ’80. La maggioranza degli immobili della zona sono piccoli condomini, al massimo di tre piani, sorte dagli anni ’90. Ci sono anche costruzioni dei primi anni del 1900. Al momento sono ferme le nuove costruzioni, in attesa di nuove evoluzioni del mercato immobiliare. Nella prima parte dell’anno il mercato è stato dinamico per il segmento di spesa sotto i 200 mila € e per quello superiore a 250 mila €. Nel primo caso hanno acquistato come prima casa e quindi coloro che non avevano una notevole disponibilità di spesa e che hanno fatto poi ricorso al mutuo per importi medi di 100-130 mila €. Nel secondo caso invece si è trattato quasi sempre di acquisti di sostituzione che hanno visto una contestuale vendita ed accensione di mutuo per importi più contenuti per acquistare l’immobile. E’ in difficoltà la fascia intermedia che non ha capitale iniziale a disposizione e non riesce ad ottenere il mutuo. Non distante da San Massimo sorge il quartiere di Bassona, al confine con il comune di Bussolengo, che ha avuto negli ultimi anni un notevole sviluppo edilizio che continua ancora oggi e che ha comportato anche un surplus di offerta sul mercato. Le quotazioni sono mediamente più basse in queste zone e a comprare in zona sono soprattutto acquirenti che cercano il nuovo a prezzi più contenuti. Anche sul mercato delle locazioni si registrano delle difficoltà legate soprattutto alla bassa presenza di inquilini che offrano delle garanzie certe. Per un bilocale arredato si spendono mediamente intorno a 500 € al mese. La macroarea che ha segnalato la contrazione dei prezzi meno forte è stata quella di Borgo Trento con -0. 8% di cui vediamo l’andamento al ribasso di Ponte Crencano e della frazione di Quinzano. Il risultato del ridimensionamento dei prezzi è un mercato in graduale ripresa, con prezzi medi finalmente in linea con le possibilità reddituali della clientela. Gli acquirenti in genere sono persone che già vivono in questa area: si tratta di famiglie, giovani coppie, genitori che acquistano per i figli ed anche investitori. La tipologia maggiormente ricercata è il quadrilocale, anche perché l’offerta sul mercato è bassa, mentre il maggior numero di compravendite riguarda i trilocali, tipologia maggiormente presente in questa area della città. Chi acquista per mettere a reddito di solito investe un capitale compreso tra 140 e 150 mila € per l’acquisto di un bilocale o di un trilocale, quest’ultimo da ristrutturare. L’offerta di immobili in locazione sul mercato è in crescita, infatti molti proprietari preferiscono non vendere agli attuali prezzi di mercato e si orientano sul mercato degli affitti. In genere la richiesta di immobili in locazione proviene da giovani o dal personale del vicino Ospedale di Borgo Trento. Bilocali e trilocali si affittano ad un canone mensile compreso tra 400 e 600 €. In zona Ponte Crencano si trovano prevalentemente palazzine realizzate tra gli anni ’60 e gli anni ’70 ed in piccola parte sono presenti anche soluzioni costruite dagli anni ’80 in poi. Attualmente in via Trento è in corso un intervento per la realizzazione di nuovi trilocali e quadrilocali il cui prezzo di vendita è di 3500 € al mq. Sono sempre molto richieste le abitazioni che si trovano lungo il fiume Adige, in particolare in via Duse. Per un appartamento in buone condizioni si spendono 1800 € al mq. Molto apprezzata la parte finale di via Prati, caratterizzata da soluzioni degli anni ’80 realizzate con finiture di pregio dell’epoca. Un appartamento in buono stato si compra con 1800-1900 € al mq. Quinzano è un borgo che si è sviluppato nei primi anni del ‘900 ai piedi delle colline ed offre in prevalenza rustici terra-cielo indipendenti. L’acquisto di queste tipologie, se ben tenute, prevede una spesa di 2100-2200 € al mq, mentre per l’acquisto di soluzioni completamente da ristrutturare si arriva a spendere anche 1000 € al mq. Chi acquista a Quinzano è attratto principalmente dal verde e dalla tranquillità offerte da questo borgo. Da segnalare la presenza di due cantieri per la realizzazione di palazzine e residence con finiture di qualità e venduti a 3500-3600 € al mq.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘09 1. 3% 17. 9% 33. 0% 32. 0% 15. 8%
Luglio’08 1. 7% 15. 3% 35. 4% 31. 3% 16. 3%
A Luglio la tipologia che concentra la maggioranza delle richieste è il trilocale con il 33%, seguito dal quattro locali con il 32. 0%. In aumento la concentrazione della domanda per quattro locali e bilocali.
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘09 4. 1% 17. 3% 34. 4% 29. 1% 15. 1%
Luglio ‘08 2. 1% 21. 3% 31. 5% 28. 7% 16. 4%
Sul mercato veronese si registra una maggiore presenza di trilocali che raccolgono il 34. 4% delle preferenze, a seguire il quattro locali con il 29. 1% e il bilocale con il 17. 3%. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
BOLZANO, VERTICE CLIMA COPENHAGEN - ALTO ADIGE PRESENTA PROGETTO CASACLIMA  
 
Bolzano, 16 dicembre 2009 - Il progetto altoatesino Casaclima è stato presentato nell´ambito delle iniziative collaterali dell´Alleanza europea per il clima al margine del vertice mondiale per il clima in corso a Copenhagen. La Provincia di Bolzano seguendo il principio che è necessario pensare in modo globale ed agire a livello locale ha già percorso un bel tragitto riducendo di un ulteriore 9 per cento le sue emissioni di Co2 rispetto a quelle del 1995. In tal senso come spiega l´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer, i possessori di un edificio Casaclima forniscono un grande contributo; questa tipologia abitativa ha raggiunto già oltre 2. 000 edifici certificati che consentono di risparmiare ogni anno circa 12. 000 tonnellate di Co2. Accanto alla realizzazione di Casaclima punta a migliorare l´efficienza energetica avvalendosi di energie rinnovabilio che coprono ormai il 56 per cento del consumo energetico complessivo. Come sottolinea l´assessore Laimer, le misure a tutela del clima non comportano vantaggi solo per l´ambiente, ma generano un ritorno economico a livello locale, nuovi posti di lavoro consentendo di avicinarsi ad una maggiore indipendenhza e sicurezza negli approvvigionamenti energetici. Esempi di buone pratiche, come prosegue Armin Gluderer che segue i lavori del vertice di Copenhagen a nome del Dipartimento ambiente, vengono mostrati volentieri perché dimostrano la molteplicità di idee e soluzioni per avversare il cambiamento climatico. . .  
   
   
PARCO DELL´APPIA ANTICA; AUTODEMOLITO ENTRO UN MESE EDIFICIO ABUSIVO  
 
 Roma, 16 dicembre 2009 - La Regione Lazio prosegue la lotta all´abusivismo edilizio. Per avviare la demolizione di un fabbricato abusivo, ieri mattina la task-force composta dall´Ufficio Antiabusivismo edilizio della Regione Lazio, guidato da Massimo Miglio, dall´Ufficio tecnico del Municipio Xi, dalla Sovrintendenza archeologica di Stato, dall´Ente Parco Appia Antica e dai Vigili Urbani dell´Xi gruppo ha effettuato un intervento in via dei Casali delle Cornacchiole, a ridosso del Parco dell´Appia Antica, nel Municipio Xi di Roma. L´edificio di circa 300 metri cubi sarà autodemolito entro 30 giorni. Questo è l´impegno assunto in forma ufficiale questa mattina dal responsabile dell´abuso nel corso dell´intervento. La demolizione avrebbe comportato un´anticipazione di spesa da parte della Regione Lazio di oltre 30. 000 euro che in tal modo non sarà necessaria perché sarà la stessa proprietà a ripristinare le condizioni originarie dell´area vincolata sotto il controllo degli uffici tecnici regionali e municipali. "La Regione Lazio prosegue la lotta all´abusivismo edilizio, con particolare attenzione alle aree vincolate e di pregio - ha detto Esterino Montino, vicepresidente della Giunta della Regione Lazio - La diretta assunzione di responsabilità da parte del cittadino che ha commesso l´abuso è un ottimo risultato delle politiche avviate in questi mesi grazie alla collaborazione tra la Regione Lazio, la Soprintendenza ai beni archeologici di Stato, il Municipio di Roma Xi e l´Ente Parco Appia Antica. A partire da oggi è avviato il percorso per il ritorno alla legalità in un´area di inestimabile pregio, sottoposta a plurimi vincoli di tipo paesaggistico, archeologico e ambientale. E l´intento della Regione è di proseguire in questa direzione sull´intero territorio del Lazio. A tale riguardo proprio la settimana scorsa abbiamo stipulato una convenzione con l´Ente Parco del Circeo e il Comune di Sabaudia". L´edificio di via dei Casali delle Cornacchiole, che sarà autodemolito dal proprietrio, costituisce la dependance di una villa, che si trova all´interno di una vasta area occupata da un edificio principale, con parco e piscina. Il proprietario dell´immobile aveva fatto ricorso al Tar che, prima con un´ordinanza e poi con una sentenza, ha respinto il ricorso e la domanda di condono edilizio presentata, ritenuta inattendibile. .  
   
   
ACIMAC, 2009 STIMATO IN FLESSIONE DEL -29,2% TIENE L’OCCUPAZIONE: IL RICORSO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI RISULTA SOTTO LA MEDIA NAZIONALE ESTREMAMENTE CAUTE LE PREVISIONI PER IL 2010. L’EXPORT PREVISTO IN LEGGERA RIPRESA  
 
Modena, 16 dicembre 2009 - L’analisi previsionale del Centro Studi di Acimac conferma che il 2009 è stato un annus horribilis per il settore italiano dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per l’industria ceramica e del laterizio. Secondo le prime stime a campione, il fatturato del settore (pari nel 2008 a 1. 825,5 milioni di euro) risulta in calo di circa il -29,2%. Il ridimensionamento del giro d’affari ha interessato nei dodici mesi appena passati la quasi totalità delle aziende del settore, eccezion fatta per quelle che operano in particolari nicchie produttive, come ad esempio i dispositivi tecnologici per l’ottimizzazione della combustione e il risparmio energetico, o sono market leader in quei pochi mercati solo in parte interessati dalla crisi globale. A soffrire maggiormente sono state le piccole imprese con fatturati inferiori ai 5 milioni di euro, che rappresentano ancora la maggioranza numerica del settore seppur il loro peso sia pari solamente al 10% del giro d’affari totale. Queste realtà hanno subito ridimensionamenti superiori al -32%, in linea con i cali produttivi registrati dalle ceramiche clienti in Italia, dove queste aziende realizzano la quasi totalità del loro business. Per questo motivo, le micro-aziende associate ad Acimac sono le più pessimiste sull’andamento del 2010 che prevedono altrettanto difficile. Sono sempre queste aziende ad aver fatto ricorso in misura maggiore a forme di ammortizzatori sociali e prevedono di farne uso anche il prossimo anno. Lievemente meno negativi i risultati delle aziende di dimensioni maggiori. Si tratta di aziende più attive sui mercati internazionali e per questo meno legate a singoli mercati. Anche per questo le loro previsioni sull’andamento del 2010 sono cautamente positive. Segnali di ripresa sono iniziati ad arrivare negli ultimi mesi dell’anno e fanno sperare nella tenuta del settore e in un ridotto ricorso a forme di ammortizzatori sociali. Il nodo occupazione - Appare meno preoccupante della media nazionale del settore dei beni strumentali la situazione occupazionale nel settore dei costruttori di macchine e attrezzature per la ceramica e il laterizio. La maggioranza delle aziende hanno fatto un uso limitato degli ammortizzatori sociali disponibili. In media la cassa integrazione è stata attivata per circa 3 mesi e ha riguardato principalmente il solo personale di produzione. Più caute le previsioni sul 2010 anche se la maggioranza delle aziende del campione conferma che non ne farà uso, almeno che non si verifichi un peggioramento delle condizioni di mercato. Questa situazione è dovuta in parte alla struttura organizzativa delle aziende del settore meccano-ceramico, da sempre caratterizzate da organici molto snelli, che fanno un uso importante dell’outsourcing produttivo. Pur non disponendo di dati ufficiali, il Centro Studi Acimac ritiene per questo che la situazione occupazionale sia sicuramente più difficile per fornitori e sub-fornitori delle sue aziende associate. Le previsioni per il 2010 - Si confermano leggermente positive le previsioni del Centro Studi Acimac sul 2010. Segnali incoraggianti, seppur non consolidati, arrivano da alcuni mercati esteri, in particolare dai Paesi del Nord Africa, dalla Turchia e dell’America meridionale dove, il Brasile, tra le maggiori manifatture ceramiche mondiali, pare abbia imboccato nuovamente la via della crescita. Resta, invece, alta la preoccupazione sul mercato europeo previsto ancora in forte stallo. .  
   
   
IMPRESE, CCIAA POTENZA: MISURE PER PASSAGGIO GENERAZIONALE  
 
Imprese giovani, imprenditori sempre più in là con l’età. Potenza, 16 dicembre 2009 - Nel potentino il 42 per cento dei titolari di impresa ha superato i 50 anni e addirittura il 9 per cento i 70. La soglia fisiologica del passaggio generazionale è già stata superata, eppure il processo della transizione è tutt’altro che fluido e rischia di creare pericolosi impasse, in un momento in cui occorrerebbe invece essere tempestivi per non perdere terreno sul piano della competitività. E’ questo lo scenario emerso dalla tre giorni organizzata dalla Forim, azienda speciale della Camera di Commercio di Potenza, sul tema del ricambio generazionale. Una questione delicata, che ha visto Paolo Zaramella di Studio Centro Veneto formare dapprima un gruppo di “facilitatori” (consulenti incaricati di orientare e agevolare le fasi del ricambio) e successivamente dei giovani imprenditori, chiamati a raccogliere un’eredità spesso pesante, anche dal punto di vista psicologico. “La tematica - afferma il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte - ci sta molto a cuore. Del resto, ricordo che è già da qualche anno che la nostra Camera ha ideato e promosso un apposito Bando a sportello che concede agevolazioni sul ricambio generazionale. Una misura unica nel suo genere, in Italia, che non ha trovato la risposta numerica auspicata proprio per i fattori a cui si faceva riferimento. Occorre insistere, dunque, perché il passaggio da criticità rappresenti occasione di rinnovamento e rilancio per l’impresa". .  
   
   
TRENTO: PICCOLE IMPRESE PUNTO DI FORZA DEL SISTEMA  
 
Milano, 16 dicembre 2009 - "Le piccole imprese sono il punto di forza della nostra economia, un fattore che ha garantito anche la tenuta del sistema in questa fase di crisi economica agendo con una funzione antirecessiva che si è combinata con l´azione promossa dalla Provincia". E´ quanto ha affermato l´assessore all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi intervenendo l’ 11 dicembre alla Sala Rosa della Regione alla presentazione dei risultati della seconda edizione del progetto del Ceii "Le piccole imprese che fanno grande il Trentino". Definendo "una felice intuizione" l´aver affidato al Centro europeo d´impresa e innovazione la promozione culturale dell’artigianato trentino, Olivi ha tessuto un elogio della capacità delle imprese artigiane trentine di incamminarsi lungo la strada dell’innovazione, della qualità e del consolidamento economico delle proprie aziende. "Si tratta di imprese che preferiscono operare nel silenzio e mostrarsi poco, ma che perseguono, molto più di quanto non appaia, l´apertura ai mercati e all´innovazione, una innovazione che è prima di tutto, al di là degli incentivi pubblici, dentro la testa degli imprenditori artigiani. Compito della politica è quello di promuoverla e sostenerla". Obiettivo del progetto e del monitoraggio del Ceii sulle "imprese eccellenti", iniziato nel 2005 con il supporto dell´Assessorato all´Industria, artigianato e commercio, è quello - come ha affermato il presidente Ilos Parisi - di "estrapolare la ricetta vincente" e trarre elementi oggettivi di valutazione in grado di indirizzare al meglio le possibili strategie politiche a sostegno del settore. "La nostra mission - ha detto Parisi - è la valorizzazione delle piccole imprese, non vogliamo fare discriminazione tra aziende ma dare risalto a quelle che si distinguono per sapersi aprire al mercato e per la propensione all´innovazione". Per Roberto De Laurentis, presidente dell´Associazione Artigiani e Piccole imprese della Provincia di Trento - "l’eccellenza non può essere di pochi ma dev´essere di tutte le aziende artigiane. Nella nostra galassia artigianale ci sono stelle che vivono di luce propria e che irradiano modelli virtuosi ed informazioni a tutto il sistema. Noi abbiamo il grande vantaggio di avere 14 mila aziende con 36 mila occupati che stanno tenendo duro nelle proprie comunità, senza scappare all’estero e senza portare via capitali, siamo comunità, le vene in cui scorre la linfa che fa vivere le comunità, come dimostra il fatto che molti artigiani fanno politica, intesa come polis, e sono nei cda degli enti e delle banche. Il Trentino è percepito come terra dove c’è senso del dovere, serietà, capacità di lavorare, spesso in silenzio. Se ci guardiamo intorno non vediamo fenomeni, siamo noi dei fenomeni e non dobbiamo avere paura di essere “provinciali” e di dire che questo è un mondo artigiano che genera arte e sviluppo". .  
   
   
BASILICATA: RITARDI SU FONDO GARANZIE ALLE IMPRESE  
 
Potenza, 16 dicembre 2009 - “Non vorremo che la politica degli annunci sull’istituzione del fantomatico fondo di garanzia per l’accesso al credito per le imprese prosegua infruttuosa fino al momento in cui di imprese non ne rimarrà nemmeno una” . A dichiararlo il consigliere regionale del gruppo An-pdl, Pasquael Di Lorenzo, il quale ricorda che “l’anno scorso il Consiglio regionale stanziò, nella sessione di bilancio, 20 milioni di euro che sarebbero dovuti servire nel corso dell’anno (che si sta oramai concludendo) ad attivare un fondo di garanzie per rendere agevole l’accesso al credito delle imprese lucane che hanno patito nel frattempo una delle più gravi crisi economiche e molte di loro hanno dovuto purtroppo soccombere”. “Oggi apprendiamo che questa dotazione – sottolinea Di Lorenzo - è passata a 35 milioni di euro perché sono stati aggiunti altri 15 milioni. Contestualmente si invoca, giustamente, un aggiuntivo stanziamento nazionale per rendere ancor più efficace e diffuso l’intervento del Fondo di garanzia ma dobbiamo aspettare l’operatività di un nuovo ente regionale, Sviluppo Basilicata, perché quest’ultimo dovrà gestire questo fondo e questi soldi. Nel frattempo si consumano vertici e riunioni tra istituzioni ed organizzazioni del mondo imprese ma la gravità della difficoltà che le nostre imprese sono costrette a superare per ottenere linee di credito accessibili e fruibili senza lungaggini burocratiche sconfortanti e senza pesanti condizioni al limite delle condizioni di mercato sembrano ancora irrisolte, nonostante il paradosso che le risorse regionali sono lì inutilizzate e altre ancora se ne aggiungono”. “Denunciamo la stessa situazione critica - continua il consigliere - circa la effettiva operatività dell’operatività del nuovo fondo detto di ‘Garanzia diretta’ sul capitale circolante, approvato con delibera di Giunta numero 327 dello scorso febbraio, che aveva una dotazione di due milioni di euro di cui la metà destinato alla sole aziende del mobile imbottito a cui sembrano aver potuto accedere pochissime aziende per un meccanismo farraginoso che prevede un iter che passa prima per l‘istruttoria del Mediocredito, poi per un comitato regionale e poi ancora per l’istituto di credito convenzionato. Mentre le nostre aziende muoiono e si perdono posti di lavoro è grave constatare la sussistenza di fondi pubblici che per incapacità e burocrazia non giungono mai in tempo a chi ne ha un bisogno vitale” . .  
   
   
WIN, IL WORKSHOP PER FAR VINCERE LA TRASPARENZA PARTECIPAZIONE E INFORMAZIONE SUL BILANCIO SOCIALE PER ACCRESCERE IL SENSO DI RESPONSABILITÀ E LA CAPACITÀ DI DIALOGO DELLE CAMERE DI COMMERCIO  
 
Torino, 16 dicembre 2009 - Si è svolto ieri, l’appuntamento al Centro Congressi Torino Incontra con il secondo Win – workshop informativo – dal titolo Win&bilancio sociale: responsabilità, dialogo e chiarezza dal Sistema camerale realizzato da Retecamere (Società delle Camere di commercio che si occupa di progetti integrati per lo sviluppo) con la collaborazione di Unioncamere Piemonte e il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo e Torino. Il workshop ha visto la partecipazione del presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello e di altri esponenti del sistema camerale, oltre che amministratori locali, docenti universitari, giornalisti e imprenditori accomunati da una lunga esperienza sul tema della responsabilità sociale. L’incontro è stato trasmesso in streaming e, grazie alla sua forma particolarmente innovativa, tutti gli interessati hanno potuto intervenire in diretta, via e-mail, con domande e commenti. “La rendicontazione sociale è un tema a noi caro, poiché già nel 2006 Unioncamere Piemonte, prima Unione regionale in Italia, presentava insieme al Bilancio d’esercizio il proprio Bilancio sociale, che si proponeva di far emergere nella sua globalità la dimensione operativa ed istituzionale dell’ente. Siamo qui oggi per testimoniare la nostra volontà ed impegno a valorizzare e diffondere, a partire dalla rendicontazione sociale, la responsabilità d’impresa in senso più ampio. Il Sistema camerale, essendo il principale referente del sistema produttivo, è tra i soggetti più idonei a promuovere e diffondere la cultura della Csr nel territorio, valorizzando le pratiche esemplari” ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere Piemonte. Il Win ha offerto una mattina dedicata alla partecipazione attiva e alla condivisione di idee sulle attività legate alla realizzazione di uno dei principali strumenti utilizzati per rispondere alle necessità dettate dalla Social responsibility: il bilancio sociale. Il successo di un’organizzazione, infatti, viene sempre più valutato in base alla capacità di ricercare la sostenibilità economica, sociale e ambientale: ogni istituzione è responsabile degli effetti che la propria azione produce nei confronti dei suoi interlocutori e della comunità. Questa responsabilità richiede non solo di dare conto delle proprie azioni ai diversi interlocutori, ma anche di costruire con loro un rapporto di fiducia e di dialogo costante. Il bilancio sociale è uno degli strumenti principali che il Sistema camerale ha a disposizione per informare i propri stakeholder su quanto è stato realizzato, superando i limiti della rendicontazione economico-finanziaria, arrivando a esplorare e comunicare gli effetti positivi delle proprie azioni sul territorio. Per questo, per essere davvero efficace, il bilancio sociale non può ridursi a una semplice pubblicazione, ma dev’essere supportato da una logica di definizione partecipata delle politiche, di valutazione dei risultati condivisa con gli stakeholder, di verifica sulla correttezza dei processi dell’ente e della partecipazione degli stakeholder alla definizione stessa del bilancio sociale. Su tutto questo, e su altro ancora, ci si confrontati nel corso del Win: responsabilità, etica, trasparenza, dialogo e confronto sono solo alcune delle parole chiave che hanno guidato l’incontro, con l’obiettivo di trovare risposte efficaci all’esigenza di supportare le relazioni tra le Camere di commercio e i propri stakeholder. .  
   
   
COMMERCIO: GIUNTA ABRUZZESE,6 MLN PER COOPERATIVE DI GARANZIA  
 
Pescara, 16 dicembre 3009 - La Giunta regionale, su proposta del vice presidente e assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, ha approvato lo stanziamento complessivo di 6 milioni di euro a beneficio delle Cooperative di garanzia dei commercianti, per il consolidamento del patrimonio e per i prestiti ai commercianti garantiti dalle stesse cooperative. Il finanziamento, inserito nell´ambito del programma di utilizzo del Fondo unico per gli incentivi alle imprese, è suddiviso in due quote, da 3 milioni di euro ciascuna, di cui la prima già disponibile e la seconda a seguire. Le somme sono comunque legate all´approvazione delle modifiche della legge sul commercio, in via di accoglimento. L´erogazione effettiva dei fondi avverrà quindi seguendo i criteri di riparto previsti nella legge sul commercio, dal momento dell´approvazione delle modifiche. "Confido che questo passaggio avvenga in tempi rapidi - ha auspicato l´assessore Castiglione - in modo da consentire l´erogazione effettiva dei contributi". . .  
   
   
RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: IL 17 DICEMBRE SEMINARIO ICEA ALL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA  
 
 Bologna, 16 dicembre 2009 – Non una semplice assemblea di un organismo di controllo, ma una due giorni con un prologo di alto livello: il seminario su “Responsabilità sociale d’impresa, dalla teoria alla pratica”, in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia “Achille Ardigò” dell’Università di Bologna e l’Associazione Valore Sociale. E´ quanto organizza per il 17 dicembre, nella città delle due torri, Icea - Istituto Certificazione Etica e Ambientale. “Responsabilità sociale d’impresa, dalla teoria alla pratica” è il seminario organizzato da Icea per giovedì 17 dicembre nell’aula del Dipartimento di Sociologia della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna (Strada Maggiore 45). Si apre alle ore 11,30 con la presentazione dei lavori a cura di Maurizio Agostino (Icea); quindi la lezione “Il paradigma della Responsabilità Sociale”, introdotta dal prof. Giovanni Pieretti (Direttore Dipartimento Sociologia “A. Ardigò”, Università di Bologna), con relazione di Roberta Paltrinieri (docente di Sociologia, Università di Bologna). Alle 14,30 spazio i casi studio su “Esperienze di Responsabilità Sociale d’Impresa”: introduce e coordina Lorenzo Paluan (Responsabile Area Responsabilità Sociale Icea). Partecipano Mariarosa Cutillo (Direttrice Associazione Valore Sociale), Giuseppe Lanzi (Titolare Sifiso), Massimiliano Bellini (Responsabile sistemi di gestione Palm), Bartolomeo Matteo (Presidente Avanzi), Andrea Bertoldi (Amministratore Delegato Brio Spa), Giorgio Mantovani (Titolare Corman Spa), Nicola Ruggero (Presidente Oliveti d’Italia). Conclusioni di Nino Paparella (Presidente di Icea). Il giorno dopo sempre a Bologna, è in programma l´assemblea generale di Icea. . .  
   
   
MATERA, AL VIA SEMINARIO CREATIVO SU GESTIONE IMPRESA  
 
Matera, 16 dicembre 209- Dall’azienda al vissuto quotidiano, dalla terminologia tecnicistica a quelle delle frasi fatte o dei luoghi comuni per formarsi e capire le dinamiche di gestione di una impresa. “L’ottimizzazione del piano di progetto, Nozze & Fichi secchi”, “Ragioniere è la somma che fa il totale! Riflessioni economiche- finanziarie”, “Il progetto tra “sfiga’’ e opportunità!”, “Work Breakdown Structure: facciamo “sushi” di progetto”, sono alcuni dei contenuti, dal tema ironico e stimolante del modulo formativo denominato “Tanto Pe’ Ganttà”, one day seminar in programma a Matera il 17 dicembre, con inizio alle 9. 00, presso la sala convegni della Camera di Commercio. L’iniziativa è stata promossa dall’Ente camerale in collaborazione con il Comitato per l’Imprenditoria Femminile. L’incontro sarà condotto da Enzo Memoli, ideatore del modulo formativo, nonché esperto di Edutainment (Educational & Entertainment) che utilizza un innovativo e creativo mix didattico basato sul “sorriso” e sui principi dell’intelligenza emotiva per illustrare, senza inutili “appesantimenti”, tecniche e strumenti relativi ad una corretta ed efficace gestione progetti. L’incontro è rivolto prevalentemente alle donne manager, imprenditrici locali ed aspiranti tali, ma anche a operatori economici e a quanti mostrano interesse verso le dinamiche e le esigenze del sistema produttivo, delle società e del mercato. L’iniziativa segue il programma formativo “Project Mannàggia’a Mènte” Il project management all’ombra del Vesuvio, realizzato sempre da Memoli lo scorso anno a Matera. “L’originale formula didattica del seminario – ha detto Rosa Gentile, Presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile presso la Camera di Commercio – intende fornire una visione completa delle logiche, ma anche delle tecniche che sono alla base di una corretta e razionale gestione delle imprese, valorizzando le risorse umane. Obiettivo dell’iniziativa è quella di acquisire conoscenza sul processo di gestione dei progetti, affinare le capacità di impostazione, programmazione e controllo e approfondire le dinamiche che si creano nella squadra che lavora a un progetto. Per il nostro territorio è una ulteriore opportunità per approfondire aspetti importanti della vita di impresa, in una fase difficile della economia locale e nazionale, che deve trovare proprio nella formazione la leva per riprendere la sfida sulla competitività”. .  
   
   
LAVORO FVG: 3,5 ML. EURO PER OCCUPAZIONE DISABILI  
 
Trieste, 16 dicembre 2009 - Le imprese del Friuli Venezia Giulia potranno usufruire di un importante contributo per l´assunzione di disabili (contratti di 18+18 mesi) con oltre il 67 per cento di invalidità o con patologie psichiche, utilizzando a questo scopo un finanziamento complessivo di 3,5 milioni di euro stanziati dalla Regione e relativi alla programmazione 2007-13 del Fondo sociale europeo (Fse). Il regolamento che garantirà incentivi pro-capite dai 4 ai 15 mila euro, modulati soprattutto in base alla percentuale di disabilità, è stato approvato l’ 11 dicembre dalla Commissione regionale Lavoro, organo presieduto dall´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, e composto dai quattro assessori provinciali oltre che da sindacati, datori di lavoro, consigliere di parità, associazioni disabili ed Anci. Fissati anche i limiti minimi di età per l´accesso alle agevolazioni (45 anni per gli uomini, 35 per le donne) ed una serie di priorità concesse a chi è rimasto coinvolto dalla crisi economica o, in ogni caso, è disoccupato da più di un anno. Secondo le prime previsioni, potrebbero pervenire nei prossimi mesi 3-400 domande da parte delle aziende dell´estremo Nordest. .  
   
   
LA REGIONE INTERVIENE PER ANTICIPARE LA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA PER T.T. ELETTROMECCANICA (EX IMIT) DI NOVARA  
 
Torino, 16 dicembre 2009 Sono 52 le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda T. T. Elettromeccanica (ex Imit) di Castelletto Ticino (Novara) che beneficeranno dell’anticipo di indennità di cassa integrazione straordinaria, già deliberato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Lavoro, Teresa Angela Migliasso e previsto dalla Finanziaria regionale 2009. L’anticipo della cassa sarà erogato dall’Agenzia Piemonte Lavoro per un importo di 600 euro mensili (300 euro per i lavoratori part-time) per un massimo di sei mesi, prorogabili fino a dodici in caso di difficoltà nel pagamento ai lavoratori. “Con l’anticipo della Cigs all’azienda di Novara - dichiara l’Assessore regionale al Lavoro e Welfare, Teresa Angela Migliasso - la Regione mantiene il proprio impegno per aiutare le famiglie in difficoltà economiche e accelerare i tempi di pagamento, al fine di fronteggiare i rischi di tensioni sociali che l’attuale situazione potrebbe generare. L’erogazione della cassa integrazione richiesta dall’azienda al Ministero del Lavoro prevede una procedura amministrativa particolarmente lunga e normalmente sono le aziende in crisi ad anticipare l’indennità. Con questo intervento vogliamo sostenere le lavoratrici e i lavoratori della T. T. Elettromeccanica, in considerazione del fatto che l’azienda non è in grado di attivare la procedura di anticipo dell’indennità e che, quindi, metterebbe i propri dipendenti nella condizione di non percepire alcun reddito per diversi mesi”. Per ottenere l’anticipo dalla cassa integrazione è necessario essere dipendenti di aziende interessate da procedure concorsuali (fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria, qualora la continuazione dell’attività non sia stata disposta o sia cessata) in situazioni di crisi per cessazione dell’attività ed essere residenti o domiciliati in Piemonte. .  
   
   
PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DA 55 MILIONI PER IL MUSE EMESSO DA PATRIMONIO DEL TRENTINO SPA  
 
Trento, 16 dicembre 2009 - Patrimonio del Trentino Spa ha perfezionato nei giorni scorsi, con il supporto di Natixis in qualità di arranger, l’emissione di un bond per un ammontare di 55 milioni di euro. Il prestito obbligazionario è destinato al finanziamento del Muse, progettato da Renzo Piano e i cui lavori sono iniziati nei mesi scorsi. Il costo del nuovo Museo della Scienza ammonterà a 75 milioni di Euro, di cui 20 milioni sono stati pagati utilizzando liquidità prodotta dalla gestione aziendale. L’emissione del prestito obbligazionario si è conclusa con successo: nonostante la difficile situazione dei mercati finanziari, Patrimonio del Trentino ha visto riconosciuta e premiata la qualità del suo eccellente merito di credito (Aa+). Gli investitori, che in un momento di volatilità sui mercati finanziari richiedono soprattutto “carta” di elevata qualità e di conseguenza emittenti di prestigio, sono stati fortemente interessati a questa emissione. Il prestito obbligazionario, che non è assistito da nessuna garanzia, ha la durata di un anno con rimborso unico del capitale a scadenza; prevede il pagamento con cadenza trimestrale ad un tasso variabile Euribor di 3 mesi con uno spread di soli 52 basis point ed è stato collocato su investitori istituzionali (prima cedola 1,241%). .  
   
   
SI ESPANDE LA TECNOCLIMA DI PERGINE: NUOVI POSTI DI LAVORO  
 
Trento, 16 dicembre 2009 - Sottoscritto recentemente dall´assessore all’industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi un accordo sindacale per l’espansione aziendale della Tecnoclima s. P. A. Di Pergine. Si tratta di un progetto volto alla creazione di una nuova unità produttiva, con apposito capannone e l’inserimento di macchinari ad alta tecnologia e strumentazioni da laboratorio, che si collocherà in zona Fosnoccheri, per la fabbricazione di apparecchiature e sistemi speciali di grandi dimensioni per il trattamento e condizionamento dell’aria. Il progetto della Tecnoclima, leader nel settore della termoventilazione, si pone come obiettivo l’incremento della capacità produttiva aziendale, prevedendo nuove tecnologie produttive e l’apertura verso nuovi mercati europei. Il relativo piano industriale ha carattere triennale e prevede un aumento dell’occupazione di 25 addetti, scelti dalle liste di mobilità o da altre aziende che abbiano ridotto la propria occupazione. L’accordo è stato sottoscritto dal legale rappresentante di Tecnoclima, Alfonso Vescovi, accompagnato dalla figlia Ilaria, Presidente di Confindustria Trento, e dai sindacalisti Nobis per la Cisl e Bernardi per la Cgil. I presenti, fra cui anche i vertici del Dipartimento industria della Provincia, dell’Agenzia per gli incentivi e i rappresentanti dell’Agenzia del lavoro, hanno sottolineato l’importanza di questa occasione, che rappresenta un segnale di vitalità industriale anche per la Valsugana, oggi interessata a momenti di crisi per alcune realtà aziendali, e che fa ben sperare per il futuro. Il titolare della Tecnoclima s. P. A. Ha quindi illustrato le strategie di mercato dell’azienda, alla luce della situazione complessiva del settore. L’assessore Olivi ha evidenziato, con soddisfazione, l’importanza delle strategie imprenditoriali impostate sulla continua ricerca di nuove tecnologie e sull’apertura verso nuovi orizzonti commerciali, auspicando che sia questo lo spirito che connota l’industria trentina, al passo con i tempi e proiettata verso il futuro. .  
   
   
COMMERCIO: PRESENTATO BANDO REGIONE UMBRIA PER RIQUALIFICARE IMPRESE SU AREA PUBBLICA, RISORSE PER 758MILA EURO  
 
Perugia, 16 dicembre 2009 – “La Regione Umbria vuol favorire la qualificazione di un comparto importante del commercio come è quello dell’ambulantato, perché anche in una situazione di crisi come l’attuale innovazione e qualificazione sono fondamentali per garantire lo sviluppo”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale al Commercio, Mario Giovannetti, illustrando il bando con cui la Regione Umbria destina circa 758mila, con un cofinanziamento del Ministero dello Sviluppo economico, a favore degli investimenti delle imprese che operano su area pubblica. Un comparto, come ha sottolineato il dirigente del Servizio Commercio della Regione Umbria, Enzo Santucci, che annovera in Umbria quasi duemila operatori (1918, secondo i dati aggiornati a giugno 2009) dei quali quasi 1100 operano su posteggio, mentre gli altri esercitano commercio itinerante in particolare nelle fiere. “Il bando – ha sottolineato l’assessore Giovannetti - prevede un contributo del 30 per cento del costo del progetto ammesso e considera prioritari gli investimenti delle imprese che si aggregano e che, con il sostegno dei Comuni umbri, intendano realizzare interventi per migliorare le aree mercatali. Auspichiamo che le imprese vogliano cogliere questa opportunità, che rappresenta anche un’occasione di rinnovamento per i nostri centri storici e aree delle nostre città”. “Il settore dell’ambulantato – ha rilevato Giuseppe Lomurno, assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Perugia Giuseppe Lomurno e coordinatore dell’Anci per il Commercio – pur avendo resistito meglio di altri comparti alla crisi e avendo contribuito alla vitalità stessa del sistema economico, ha bisogno proprio di specializzarsi e qualificarsi, in modo da rispondere alle esigenze sempre più complesse dei consumatori e in particolare di quella fascia di popolazione che ne costituisce il target di riferimento e ora è maggiormente colpita dalla crisi economica. In questa fase – ha concluso - è pertanto essenziale mettere in campo interventi a sostegno delle imprese commerciali su area pubblica”. “Il bando della Regione Umbria – ha detto Massimiliano Baccari, presidente della Fiva Confcommercio di Perugia - è di straordinaria rilevanza sia per l’entità delle agevolazioni sia perché riconosce al commercio ambulante il suo ruolo determinante. In tempi di contrazione dei consumi – ha aggiunto – non è semplice investire e, oltre a stimolare le imprese a fare investimenti, la Confcommercio è perciò pronta a sostenerle attraverso il proprio Consorzio Fidi”. Le imprese commerciali su area pubblica potranno presentare le domande per le agevolazioni dal 15 al 30 gennaio 2010. “I progetti – ha rilevato Santucci – dovranno essere realizzati in tempi brevi, entro agosto 2010, in modo da dare impulso al rilancio degli investimenti nel settore del commercio”. La Scheda. Rientrano anche gli investimenti per l’installazione e il potenziamento degli impianti di sicurezza tra le azioni per la riqualificazione delle attività commerciali su area pubblica che la Regione Umbria ha inteso sostenere con un apposito bando (Bando legge 266 – Commercio su aree pubbliche), pubblicato il 25 novembre scorso. Sono stati stanziati complessivamente circa 758mila euro, con un cofinanziamento del Ministero dello Sviluppo economico, che serviranno al miglioramento e allo sviluppo di mercati e fiere. Il bando rientra tra le misure della Regione Umbria volte a favorire i progetti per rivitalizzare e riqualificare il sistema distributivo con l’incremento e l’ammodernamento delle attività commerciali, in coerenza anche con gli obiettivi della legge regionale per i centri storici (n. 12/2008). Possono presentare domanda per accedere ai contributi le piccole e medie imprese che esercitano attività commerciale su area pubblica, con sede legale in Umbria e autorizzate all’esercizio del commercio da un Comune umbro e le reti costituite da almeno dieci imprese con il sostegno dei Comuni umbri finalizzato alla realizzazione di interventi strutturali per il miglioramento delle aree dove si svolge il mercato, con investimenti a carico del raggruppamento. Saranno ammissibili al beneficio, esclusivamente nell’ambito di un progetto di rete, anche organismi associati di ambulanti in forma consortile, purché realizzino investimenti funzionali alla rete stessa e nei limiti di finanziamento generali previsti. I subentri di imprese sono possibili solo se autorizzati dalla Regione. I contributi possono essere chiesti per acquisto e installazione di impianti di videosorveglianza, antifurto, antintrusione e antirapina, cristalli antisfondamento, porte di sicurezza e/o serrande, armadi blindati, casseforti e sistemi di pagamento elettronici; arredi interni ed esterni, anche di arredo urbano connesso alle funzioni fieristiche, ed attrezzature fisse e mobili purché fisicamente collocate nei luoghi di vendita; illuminazione esterna; sostituzione banchi e tende; insegne. Sono ammessi per la richiesta di agevolazioni anche investimenti specifici volti alla riduzione dell’impatto ambientale, allo smaltimento/riciclaggio dei rifiuti e alla riduzione dei consumi energetici e idrici, investimenti per la realizzazione e gestione di spazi e servizi comuni e creazione di punti di informazione a favore dei consumatori, anche con l’uso di strumenti telematici, a favore dei consumatori; l’allestimento dei mezzi di trasporto e investimenti per i sistemi “Ict” per l’innovazione tecnologica. Tutti i beni mobili acquisiti devono essere nuovi di fabbrica. L’intervento finanziario consiste in un contributo pubblico a fondo perduto nella misura del 30 per cento del costo complessivo del progetto integrato ammesso; la spesa non deve essere inferiore a 10mila euro né superare 30mila euro. I progetti ammessi di importo superiore dovranno essere complessivamente realizzati, nel limite minimo del 90%, pena esclusione dall’agevolazione. Il limite di contributo per rete è di 80mila euro. Nella valutazione delle richieste di contributo, si terrà conto della spesa complessivamente ammessa, del numero di partecipanti alla rete (per istanze di reti), della cronologia dell’invio delle istanze a parità di spesa. Le richieste promosse dalle reti di imprese hanno priorità rispetto a tutti gli altri interventi presentati. Le domande vanno presentate dal 15 al 30 gennaio 2010, inviandole a Regione Umbria, Direzione Regionale sviluppo economico e attività produttive, istruzione, formazione e lavoro -Servizio Commercio - Via Mario Angeloni 61, 06124 Perugia - Centro Direzionale Fontivegge. I progetti dovranno essere ultimati entro il 31 agosto 2010 e la rendicontazione andrà presentata entro il 30 settembre 2010. Bando e moduli sono disponibili anche “on-line” sul sito internet della Regione Umbria, all’indirizzo www. Regione. Umbria. It, alla voce “Bandi”. .  
   
   
ASSEGNATI 8,6 MLN EURO A 52 AZIENDE FVG  
 
Trieste, 16 dicembre 2009 - 8,6 milioni di euro assegnati dalla Regione a 52 imprese del settore industriale del Friuli Venezia Giulia per progetti di ricerca e sviluppo, che permettono investimenti per 30 milioni. È stato approvato nei giorni scorsi, con un decreto della Direzione centrale Attività produttive, il riparto dei fondi a disposizione per il 2009 sul tema della Ricerca e Sviluppo, come previsto dalla Lr 47/1978 e successive modificazioni e integrazioni. Dei 52 progetti finanziati, 39 sono stati presentati da aziende del Friuli Venezia Giulia di piccola dimensione (per un totale di 5,2 milioni di euro finanziati), 4 da aziende di media dimensione (795 mila euro) e 9 da aziende di grande dimensione (2,6 milioni di euro). Gli 8,6 milioni di euro investiti dalla Regione in questo settore permetteranno alle 52 aziende di avviare i progetti di ricerca e sviluppo per un totale di oltre 30 milioni di euro di investimento nel breve periodo, un dato complessivo che somma le risorse pubbliche a quelle private dei singoli imprenditori. "Anche in un momento di crisi come quello attuale - ha rilevato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani - abbiamo lavorato affinché le aziende potessero contare su un cospicuo contributo per l´Innovazione e la Ricerca. Si tratta di fondi che vanno letti oggi in chiave anticrisi, come accesso a nuove possibilità di sviluppo del business". L´assessorato alle Attività produttive ha valutato, attraverso una commissione tecnica, in totale 137 progetti di Ricerca e Sviluppo presentati entro il primo semestre scorso da altrettante imprese con sede in Friuli Venezia Giulia: di questi, poco più del 10 per cento sono stati esclusi dalla commissione perché non ritenuti in linea con il bando, mentre i restanti 122 progetti sono stati suddivisi in tre categorie relativamente al ruolo di Ricerca e Sviluppo definito da una commissione tecnica. Nove progetti sono stati ritenuti meritevoli di un elevato livello di finanziamento grazie alla qualità del progetto, ottenendo in totale 2,6 milioni di euro; ulteriori 44 progetti, facenti parte della categoria "medio livello di R&s", hanno ottenuto un finanziamento complessivo di 6 milioni di euro. I fondi a disposizione, infatti, hanno permesso in questa fase di finanziare i primi 52 piani di Ricerca e Sviluppo della graduatoria di merito, aiutando così le imprese a investire in questo settore anche in un periodo di crisi. Ulteriori progetti inseriti in graduatoria dopo il 52/esimo posto - ha confermato il vicepresidente - verranno finanziati nei primi mesi del 2010. I dati - secondo Luca Ciriani - sono importanti ed evidenziano segnali positivi: "52 aziende della regione potranno portare avanti anche grazie ai nostri fondi progetti importanti per lo sviluppo della competitività e del business futuro. Senza dubbio, avendo avuto più fondi a disposizione avremmo avuto come allocarli, in quanto buona parte dei progetti presentati erano di qualità, e proprio per questo motivo la graduatoria verrà tenuta attiva anche nei prossimi mesi e ulteriori fondi verranno stanziati". "Una delle scelte importanti effettuate nel riparto riguarda - ha continuato - la volontà di aiutare fattivamente i progetti più promettenti a livello di innovazione e qualità, o quelli con un "time to market" non elevato: avremmo potuto dividere i finanziamenti per un numero più ampio di progetti, ma avremmo ottenuto un falso risultato, in quanto sostenere la Ricerca e Sviluppo significa concentrare le risorse creando una massa critica tale da permettere alle imprese di ottenere risultati concreti in un tempo accettabile". "I 52 progetti finanziati - ha concluso il vicepresidente - risultano in grado di attivare positivi feedback sia per le aziende che per il territorio regionale tutto. Nella propensione alla Ricerca e Sviluppo giocano un ruolo chiave incubatori e aree di ricerca ma anche - ed è importante sottolinearlo - la capacità degli imprenditori di guardare a questo settore e credere nell´innovazione". Denominazione azienda e importo finanziato (contributo concesso) A. P. E. Research Srl - 278. 924,15 Tecna Srl - 235. 573,21 Shoreline Società Cooperativa - 112. 792,72 Transactiva S. R. L. - 124. 742,11 Elcon Elettronica Srl - 257. 813,31 Alphagenics Diaco Biotechnologies Srl - 442. 210,45 Cimteclab Srl - 150. 307,80 Sincrotrone Trieste Societá Consortile Per Azioni scpa -1. 057. 560,39 Teorema Engineering S. R. L. - 136. 461,85 Tersa Srl - 179. 520,79 G. M. A. S. R. L. - 116. 991,37 Polistuc S. P. A. - 101. 615,77 Test Spa - 177. 023,06 Tellus S. R. L. - 146. 940,11 Impresa Legnolandia Srl - 149. 750,60 Datamind S. R. L. - 49. 886,76 Bracco Imaging Spa - 359. 990,91 Lima Lto Spa - 187. 496,86 Friulco Spa - 432. 466,64 Datalens S. R. L. - 93. 353,95 Cybertech The Planning & Scheduling Company Srl - 48. 649,67 Alumag Technology S. R. L. Unipersonale - 292. 757,41 Deteco S. R. L. - 170. 586,09 Sincrotrone Trieste Societá Consortile Per Azioni scpa -300. 108,11 T-connect Srl - 125. 117,67 Ctsi Servizi Industriali Srl - 108. 952,71 Lab Laboratorio Alla Borsa Srl - 136. 088,72 Kaires S. R. L. - 163. 539,80 Tekno Data S. R. L. - 68. 849,47 Harpo Spa - 64. 013,84 T-connect Srl - 72. 108,75 Eco Due S. R. L. - 163. 943,17 Durante & Vivan S. P. A. - 159. 868,04 Metalpack Srl - 139. 479,67 Vivabiocell Spa - 72. 656,47 Electrolux Italia Spa - 288. 740,24 Metso Paper Gorizia S. P. A. - 108. 826,88 Snaidero Rino S. P. A. - 133. 240,04 Settimo Costruzioni Generali S. R. L. - 188. 271,78 Qnet Srl - 153. 462,18 G. E. M. Srl - 42. 565,89 C. M. M. Srl - 31. 635,55 Synaps Technology S. R. L. - 120. 475,08 Oralplant Srl. - 121. 774,04 Polistuc S. P. A. - 76. 548,57 Ocn S. P. A. - 196. 226,06 Digitech S. R. L. - 43. 568,34 Marmax Srl - 32. 277,19 Idea Prototipi Srl - 61. 239,65 Chinesport Spa - 93. 603,02 Carniaflex S. R. L. - 67. 373,74 Blurosso Technology Spa - 38. 344,13 .  
   
   
WORKSHOP INTERNAZIONALE SULLA SICUREZZA AL FUOCO  
 
Belfast, 16 dicembre 2009 - Il 25 e 26 febbraio 2010 si terrà a Belfast (Regno Unito) un workshop internazionale sulla sicurezza al fuoco. L´evento ha l´obiettivo di fornire informazioni sui più recenti sviluppi, strategie e soluzioni relativi alle principali questioni di sicurezza antincendio, permettendo ai professionisti dell´edilizia di aggiornarsi su come creare edifici il più sicuri possibile. Attraverso presentazioni tenute da esperti internazionali si indagherà su argomenti quali: - diffusione della conoscenza ingegneristica strutturale relativa alla sicurezza al fuoco; - come creare edifici innovativi sicuri superando i limiti posti dalla progettazione antincendio; - cambiamenti futuri alla normativa sulla sicurezza al fuoco e il loro impatto sulla progettazione degli edifici residenziali; - valutare l´efficacia di vari nuovi prodotti e sistemi per la prevenzione e la protezione dal fuoco. La conferenza è rivolta ad architetti, progettisti, ingegneri strutturalisti, personale dei vigili del fuoco, periti edili, gestori di impianti, nonché appaltatori, sviluppatori, produttori e rappresentanti del settore pubblico alla ricerca di aggiornamenti sui più recenti sistemi, prodotti e design. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Firesert. Ulster. Ac. Uk/fsiw/ . .  
   
   
CONFERENZA SULLA PERCEZIONE DELLA SICUREZZA DEI CITTADINI  
 
Garmisch-partenkirchen, 16 dicembre 2009 - L´iniziativa Esci 2010 (European Security Conference Initiative) organizza una conferenza intitolata "Changing perceptions of citizen security and acceptance of security-enhancing interventions", che si terrà il 4 e 5 marzo a Garmisch-partenkirchen, in Germania. Esci è una conferenza annuale multinazionale sulla sicurezza, che riunisce esperti dell´università, della ricerca, del processo di legislazione, del mondo degli affari e dell´industria di oltre 20 paesi. La struttura tematica dell´evento riflette i temi principali della ricerca sulla sicurezza del Settimo programma quadro (7° Pq), concentrandosi sui punti deboli e la capacità di ripresa della società, oltre che i risultati tangibili dell´indagine scientifica relativa ai principali temi della ricerca sulla sicurezza comunitaria. Esci 2010 ospiterà anche il simposio conclusivo del progetto Cpsi ("Changing perceptions of security and interventions") finanziato nell´ambito del 7° Pq. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Esci. At/ .