|
|
|
GIOVEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Febbraio 2010 |
 |
|
 |
WICO - WIND OF THE COAST (POWER PROGRAMME - INTERREG IVC) |
|
|
 |
|
|
Ravenna, 11 febbraio 2010 - “Wico – Wind of the coast” è un progetto finanziato nell’ambito del Programma Europeo di cooperazione interregionale Interreg Ivc – Power Programme, il cui scopo è di favorire, attraverso azioni concrete, lo sviluppo dell’economia low carbon e la riduzione delle emissioni di gas serra. I partner hanno identificato la tecnologia del micro eolico quale interessante opportunità di produzione di energia rinnovabile e quindi di sviluppo sostenibile dei rispettivi territori: verranno raccolti dati da installazioni sperimentali e si lavorerà alla messa a punto di Linee Guida contenenti gli elementi e le soluzioni possibili per un maggior utilizzo del micro eolico quale tecnologia di produzione di energia pulita. Budget totale: 224. 200,00 €. Conclusione attività: 30 Settembre 2011. Partners: Provincia di Ravenna (capofila), Diputacion Huelva (Es), Marine South East (Gb). Con il supporto di: Seeda (Gb), Arpa Emilia-romagna, Andalucia Region (Es). . . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA SPIGOLATURA ENERGETICA: UN GENERATORE PER OGNI UTENZA LE TECNOLOGIE DI ENERGY HARVESTING RIESCONO ORMAI AD ESTRARRE ELETTRICITÀ DALLE DIVERSE FORME DI ENERGIA PRESENTI GRATUITAMENTE NELL´AMBIENTE. ONDE RADIO, LUCE, MOVIMENTO, VIBRAZIONI, DIFFERENZE DI TEMPERATURA, VENGONO USATE PER ALIMENTARE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE CHE COSÌ DIVENTANO AUTONOME: ALLE GIORNATE DELLA MICROGENERAZIONE, IL 9 E 10 MARZO A MILANO. |
|
|
 |
|
|
Milano, 11 febbraio 2010 - L´energia è tutta intorno a noi. Sembra un luogo comune ma spesso non ci rendiamo conto che moltissimi fenomeni fisici e biologici sono fonti di energia da cui si può trarre elettricità. Di più, si tratta di energia gratuita. La luce solare e i movimenti di masse d´aria nell´atmosfera (vento) sono due forme di energia di questo tipo, che vengono da anni sfruttate per produrre energia elettrica. Altre due fonti sono il moto ondoso e delle maree e anche da questi si sta iniziando a trarre energia che viene immessa nella rete elettrica. Ma se iniziamo a citare la possibilità di estrarre energia dalla pressione dei tacchi delle scarpe sul terreno, dalla differenza di temperatura esistente tra l´interno e l´esterno del cofano motore di un´auto o tra scarico e aria, dal movimento compiuto nel camminare, evidentemente entriamo in un ambito diverso da quello delle “rinnovabili” tradizionali; quello della spigolatura energetica, dall´inglese energy harvesting (o energy scavenging). In realtà, alcune delle fonti sfruttate dalla tecnologie di spigolatura energetica sono abbastanza tradizionali. Un caso è rappresentato per esempio da quei segnali stradali attivi che sono alimentati da batterie ricaricate da piccole celle solari, oppure da sensori (per esempio telecamere) alimentate in ultima analisi da mini-turbine eoliche, o boe di segnalazione con generatore a moto ondoso. La spigolatura energetica si caratterizza per due caratteristiche principali: produce energia, per ora, in quantità tali da non consentire l´alimentazione di apparecchiature meccaniche; non è concepita per produrre energia da immettere nella rete di distribuzione ma per l´alimentazione di apparecchiature parzialmente o totalmente autonome dalla rete di distribuzione. L´idea è di eliminare utenze o non aggiungerne di nuove. Nessuna apparecchiatura alimentata con tecnologie di spigolatura energetica trae elettricità direttamente dal generatore. In mezza c´è un dispositivo tampone che può essere una batteria o un supercondensatore. In alcuni casi, l´apparecchiatura alimentata è a sua volta un caricabatterie. Un esempio è il generatore biomeccanico che si applica all´articolazione del ginocchio, sviluppato dai ricercatori della Simon Fraser University di Vancouver in Canada. Il movimento a forbice della gamba attiva un meccanismo a ingranaggi e pulegge che fa girare un dinamo con una potenza di 5 W, più che sufficiente a ricaricare una batteria al litio. Il prototipo pesa un chilo e mezzo ed è lungo quindici centimetri, ma la versione in produzione dovrebbe essere più leggera. Il primo uso che si prevede è nell´ambito militare, della protezione civile e degli sport come il trekking, perché permetterebbe di eliminare le scorte di batterie (un soldato in missione isolata per 24 ore si porta dietro circa 13 chili di batterie di scorta per alimentare una varietà di apparecchiature, come radio, visori notturni, Gps, eccetera). Un tipo particolare di spigolatura energetica è quella che che utilizza l´energia dispersa nell´ambiente da un qualche tipo di generatore. Una forma estrema di questo è per esempio la cogenerazione, in cui a una stessa fonte primaria si applicano trasformazioni diverse, a cascata, che permettono una maggiore efficienza. Più confacente alle caratteristiche della spigolatura energetica sono però quelle trasformazioni che si appoggiano per esempio ad un motore termico per estrarre energia utile dal calore residuo. Un motore a combustione interna, per esempio, disperde circa il 70 per cento dell´energia che consuma sotto forma di calore attraverso i gas di scarico e il sistema di raffreddamento (radiatore). Con delle termocoppie è possibile generare elettricità sfruttando la differenza di temperatura tra marmitta e aria esterna, per esempio, e con questa ricaricare la batteria che fa funzionare gli accessori, aiutando l´alternatore (che viene fatto funzionare attraverso un collegamento meccanico ad una presa di potenza del motore, di solito piazzata sull´albero motore). Un´altra possibilità è usare una turbina a gas di scarico per far funzionare l´alternatore (senza esagerare, perché più si piazzano apparecchiature ad estrarre energia da gas di scarico più si riduce l´efficienza del motore). Altre idee sono un po´ più balzane, ma potrebbero funzionare se i costi fossero bassi. Un esempio è la generazione biomeccanica di energia elettrica sfruttando i movimenti ripetitivi che avvengono nelle palestre. Già oggi molti attrezzi da esercizio (le cyclette e i tapis roulant, per esempio) usano la forza muscolare trasformata in elettricità da una dinamo per contribuire ad alimentare la strumentazione elettrica ed elettronica di bordo. Esistono già inoltre esempi di palestre attrezzate per generare elettricità che riduce i consumi da rete delle stesse. Un altro esempio è dotare luoghi di passaggio con pavimentazioni composte da “tappeti” di elementi piezoelettrici (quelli che stanno negli accendigas da cucina). Se molta gente ci cammina sopra, viene prodotta una certa quantità di energia elettrica. In Giappone sono stati fatti esperimenti nelle stazioni della metropolitana e della ferrovia e funzionano. Il problema è il costo dei “tappeti”, di installazione e di manutenzione. Un´idea simile è quella di piazzare strisce di elementi piezoelettrici attraverso le corsie autostradali e sfruttare il passaggio delle auto per alimentare cartelli di indicazione. In caso di ingorgo e scarso traffico, però, niente energia. La spigolatura energetica ancora per i prossimi cinque anni almeno avrà un´applicazione molto reale nella microelettronica, nei casi dove utilizzare una batteria è complicato, e soprattutto dove sostituirla è proibitivo. Il caso classico è quello delle reti di microsensori sparsi nell´ambiente che devono funzionare per molto tempo in modo autonomo. Qui la spigolatura energetica è la soluzione: minicelle solari, microturbine eoliche che operano anche con vento debolissimo, sistemi più esotici, che sfruttano per esempio il metabolismo degli alberi. Un settore affascinante, che segna il passaggio dalla micro alla nanogenerazione. Si parlerà di spigolatura energetica, per la prima volta in Italia fuori dall´ambito accademico, alle Giornate della Microgenerazione, il 9 e 10 marzo a Milano, dove tutte le fonti della nuova energia verranno esaminate nella loro realtà tecnica ed economica, per i vantaggi che possono dare in casi reali, che non possono prescindere da tutti i fattori in gioco, come gli incentivi e le agevolazioni. In agenda infatti largo spazio viene dedicato proprio a queste componenti dell´equazione della convenienza energetica per l´utilizzatore finale. E´ un´impostazione che viene da quattro anni molto apprezzata dal pubblico e dalle aziende, che hanno anche quest´anno confermato il loro appoggio, come Astrim (Gold Sponsor), Ab Energy (Silver Sponsor), Edison e Turboden (Speech Sponsors). Per ogni dettaglio su come sponsorizzare e partecipare alle Giornate della Microgenerazione di e-gazette ed Updating è disponibile il sito www. Microgenforum. It , dove sono disponibili anche le informazioni relative alle passate edizioni ed è già possibile registrarsi per la partecipazione gratuita. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PARMA: CASA PROTETTA DI ROCCABIANCA: IN ARRIVO ENERGIA PULITA IL PRIMO DEL GENERE A LIVELLO NAZIONALE |
|
|
 |
|
|
Parma, 11 febbraio 2010 – Nuova energia per la casa protetta Gottofredi di Roccabianca: è infatti pronto l’impianto fotovoltaico che permetterà di produrre energia pulita. L’opera rientra nel progetto più ampio della Provincia “Case protette fotovoltaiche”, il primo del genere a livello nazionale che prevede l’installazione di impianti fotovoltaici su una ventina di case protette del Parmense. Il nuovo impianto sarà presentato venerdì prossimo, 12 febbraio, alle 9. 30 nella sala consigliare del Comune di Roccabianca. Interverranno l’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani, il sindaco Giorgio Quarantelli e l’assessore all’ambiente Ermes Volpi del Comune di Roccabianca, il presidente e direttore dell’Asp di Fidenza Francesco Meduri e Maria Teresa Guarnieri. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLOGNA: RIQUALIFICAZIONE DELL´ "AREA RAZZABONI" A PARCO FOTOVOLTAICO |
|
|
 |
|
|
Bologna, 11 febbraio 2010 - Nella seduta del 9 febbraio la Giunta provinciale ha approvato lo schema di Accordo di Programma per riqualificare l´area "Razzaboni", nel Comune di San Giovanni in Persiceto, a parco fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da destinare prevalentemente ad un impianto pilota per il trattamento elettrocinetico dei fanghi inquinanti in accumulo. Con l´accordo di programma, i soggetti pubblici aderenti - Provincia di Bologna, Comune di San Giovanni in Persiceto, Arpa di Bologna e Regione Emilia-romagna - si impegnano a coordinare entro 36 mesi dalla sottoscrizione le rispettive azioni di risanamento ambientale e riqualificazione dell´area considerata gravemente inquinata. L´area, di proprietà della Razzaboni srl, era adibita in passato ad impianto per il deposito e recupero di rifiuti non pericolosi. Nel 2001 vennero rinvenute ingenti quantità di materiali identificati come fanghi industriali provenienti da centri di stoccaggio e impianti di depurazione di numerose aziende del nord Italia. Il conferimento di questi rifiuti, identificati come speciali pericolosi, non era autorizzato presso questo impianto. Dopo la sospensione dell´autorizzazione da parte della Provincia, nel 2005 il sito venne assoggettato a regime fallimentare. Il Comune di San Giovanni in Persiceto, pur non avendo la proprietà e responsabilità del sito, ha promosso e attuato una serie di interventi per mettere in sicurezza l´area e avviare la bonifica, con risorse messe a disposizione nel 2007 dalla Regione. Nonostante la situazione complessa e la causa in atto contro la Razzaboni srl, nel 2009 è stato avviato un tavolo interistituzionale che prevede insieme alle indagini di caratterizzazione dell´area anche la contestuale realizzazione di un parco fotovoltaico finalizzato alla produzione di energia necessaria per il funzionamento dell´impianto di trattamento elettrocinetico di carattere altamente innovativo. La firma dello schema di Accordo di Programma consentirà così l´attivazione di un percorso di risanamento dell´area conferendole una funzione di elevata valenza ambientale. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GORIZIA: SVILUPPO DI ENERGIE ALTERNATIVE |
|
|
 |
|
|
Gorizia, 11 febbraio 2010 - La Provincia di Gorizia intende promuovere un’azione di sostegno di iniziative, senza vincolo di esclusività, di soggetti pubblici o privati, che si impegnino a sostenere le spese per la progettazione, l’istallazione, la messa in opera, la manutenzione, la gestione e lo smaltimento finale di impianti fotovoltaici miranti alla produzione di energia elettrica, da installare su pensiline poste a copertura di aree adibite a parcheggio, private o pubbliche, quali, ad esempio piazzali antistanti a esercizi commerciali, scuole od impianti sportivi. Tali progetti saranno realizzati secondo il meccanismo denominato “conto energia”, previsto dal D. Lgs 387 del 29/12/2003 e nel rispetto dei “criteri per l’incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare” stabiliti dal D. M. 28/7/2005. Per favorire tali interventi la Provincia di Gorizia, nell´ambito del Progetto "Sportello energia, piano Co2, piano energetico, interramento linee elettriche, fotovoltaico", darà il proprio patrocinio al progetto e lo promuoverà presso le imprese e i Comuni del suo territorio. Il meccanismo prevede che il proponente proceda direttamente alla realizzazione dell’impianto richiedendo al Gestore dei Servizi Elettrici il riconoscimento per 20 anni della tariffa incentivante relativa alla tipologia dell’impianto realizzato. Le imprese e le pubbliche amministrazioni proprietarie delle aree, da parte loro, si obbligheranno ad autorizzare le coperture dei parcheggi e a garantire le aree gratuitamente per 20 anni, ma potranno usufruire, per tale periodo, gratuitamente della energia prodotta. Eventuali spese a carico dei proprietari delle aree, dovranno essere precisate nella proposta da parte degli interessati. I soggetti pubblici o privati che sono interessati a proporre iniziative in tal senso, sono pregati di trasmettere la propria adesione entro la data del 10 marzo 2010 presso la Direzione Sviluppo Territoriale e Ambiente della Provincia – Gorizia, Corso Italia, 55 - evidenziando i particolari e le modalità della proposta che intendono offrire. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CONVEGNO “ENERGIE RINNOVABILI E PAESAGGIO” PER UN FUTURO SOSTENIBILE |
|
|
 |
|
|
Ladispoli, 11 febbraio 2010 - La Delegazione Ladispoli dell’Associazione Ambientalista Marevivo, con il contributo dell’Assessorato all’Ambiente e cooperazione tra i popoli della Regione Lazio e con il Patrocinio del Comune di Ladispoli - Delegato al Patrimonio Ambientale, organizza il quarto incontro tra quelli previsti dal progetto “una vita sostenibile”. La sfida dell´energia rinnovabile non è più l´utopia degli ecologisti: oggi la sfida si colloca in uno scenario economico in cui molte imprese hanno iniziato ad investire i propri capitali. Da un lato il prezzo del petrolio crescerà sempre di più a causa della scarsità delle riserve, dall´altro i costi dell´energia rinnovabile scenderanno come effetto delle economie di scala dovute alla nascita del nuovo mercato. Non è un caso che le principali compagnie petrolifere stiano investendo anche nel settore dell´energia rinnovabile. Il nostro territorio è ben dotato di fonti energetiche rinnovabili e sostenibili quali il sole, il vento ed il mare: il loro utilizzo permetterebbe lo sviluppo di impianti destinati alla produzione di energia pulita. Questa premessa è alla base del convegno organizzato da Marevivo Ladispoli finalizzato a promuovere l’uso di energie rinnovabili nel nostro territorio, coinvolgendo anche il mondo della scuola nella considerazione di nuove professioni. 11 Febbraio 2010 - ore 10,00 Aula Consiliare Comune di Ladispoli. Introduzione di: Filiberto Zaratti Assessore all’ambiente e cooperazione fra i popoli della Regione Lazio - Crescenzo Paliotta - Sindaco di Ladispoli - Fabia Baldi - Preside Liceo Scientifico Sandro Pertini Ladispoli - Santino Esigibili - Del. All’ambiente Comune di Ladispoli - Alessandro Putero - Del. Al Patrimonio Ambientale Comune Ladispoli; - Marina Cozzi - Del. Agenda 21 Comune di Ladispoli - Fabrizio Paganini - Azienda locale installatrice di pannelli fotovoltaici Relatori: - Raffaele Autullo - Assessore all’Urbanistica Comune Ladispoli - Emanuele Cagiola - Ass. Lavori Pubblici Comune Ladispoli; - Alex Sorokin - Direttore Interenergy - Raffaello Giacchetti - Area manager Lazio Sunray Italy - Arch. Rita D’amico - progettista e coord. Di cantiere Moderatore dell’evento il Direttore del quotidiano La Voce dott. Alberto Sava. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
INNOVAZIONE: PROGETTO RETS ENERGIE RINNOVABILI E MOBILITÀ |
|
|
 |
|
|
Varese, 11 febbraio 2010 - L’amministrazione provinciale, unica realtà italiana, ha partecipato alla conferenza di lancio del progetto Rets, su energie rinnovabili e mobilità, finanziato dall’Unione Europea. L’obiettivo è quello di migliorare le conoscenze e le competenze degli amministratori e funzionari degli Enti Locali in materia di energie rinnovabili, al fine di attivare politiche energetiche strategiche coerenti con il rispetto dell’ambiente. Durante il primo incontro, che si è tenuto in Portogallo e che ha visto la presenza di rappresentanti ed esperti provenienti da 9 Paesi dell’Unione Europea (Francia, Germania, Ungheria, Portogallo, Italia, Gran Bretagna, Olanda, Romania e Slovenia) è stato illustrato il percorso formativo triennale che si concluderà nel dicembre 2012. Durante gli incontri in calendario, i partecipanti avranno l’opportunità di fare una ricognizione, a livello europeo, dei più importanti progetti di energia rinnovabile attuati da alcune Amministrazioni locali; potranno poi confrontarsi con i massimi esperti europei e poi riversare le competenze acquisite nell’azione amministrativa dei rispettivi Enti. In questo percorso la Provincia di Varese è affiancata, dal punto di vista tecnico/operativo, dal Sistema Confapi Varese, Associazione delle Piccole e Medie Industrie. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PD: NO AL NUCLEARE IN FVG E A IMPEGNO REGIONE SU KRSKO |
|
|
 |
|
|
Trieste, 11 febbraio 2010 - "Il Pd incalza il presidente della Regione Renzo Tondo perché si pronunci con chiarezza sulla contrarietà alla realizzazione di una centrale nucleare in Friuli Venezia Giulia". Lo ribadisce il suo capogruppo Gianfranco Moretton che in Commissione, durante l´audizione del presidente, ha evidenziato i problemi che depongono a favore del no, "come il fatto che il territorio regionale abbia già pagato un prezzo altissimo in termini ambientali e di ricadute negative per la salute dell´uomo: ci sono, infatti, ben due siti inquinati di rilevanza nazionale, Marano-grado e Trieste, troppi impianti inquinanti, e un livello di sismicità così elevato che sconsiglia categoricamente l´individuazione di un sito per centrali nucleari". "Altre fonti energetiche sono utilizzabili - prosegue la nota - purché la volontà politica del centrodestra sappia investire in settori alternativi al nucleare. "Inoltre, in Commissione è stata contestata l´ipotesi di una partecipazione al raddoppio di Krsko, visto che si tratta di una centrale non sicura, di seconda generazione, costruita dai russi ancora ai tempi della ex Unione sovietica. "I componenti del Pd in Commissione hanno infine registrato favorevolmente la contrarietà, oltre che del centrosinistra, anche della Lega Nord e dell´Udc alla realizzazione di nuove centrali nucleari in regione. Un fatto, conclude Moretton, che ha messo in luce il disaccordo di gran parte della maggioranza che assieme all´opposizione potrà fare argine nel caso in cui Tondo volesse ostinatamente continuare sulla strada del nucleare in Friuli Venezia Giulia". . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: NUOVI SITI NUCLEARI: PER LAIMER "NUOVA DIPENDENZA E NUOVI PERICOLI" |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 11 febbraio 2010 - Con il decreto varato oggi il 10 febbraio dal Governo sui criteri di individuazione dei nuovi siti nucleari "nella politica energetica l´Italia si avvia sulla strada sbagliata, il contrario di tutti gli sforzi fatti sinora dalla Provincia di Bolzano per garantire un approvvigionamento di energia più pulita e più sicura": è quanto sottolinea l´assessore provinciale all´Ambiente e energia Michl Laimer, secondo cui la decisione governativa apre le porte a una nuova dipendenza e a nuovi pericoli. "Chi crede che il futuro dell´approvvigionamento energetico stia nell´energia nucleare non ha imparato le lezioni degli ultimi anni", sottolinea l´assessore Laimer commentando l´odierno decreto governativo che ha dato via libera ai criteri di individuazione dei nuovi siti nucleari in Italia. La scelta del nucleare non è una strategia duratura, secondo Laimer, e costituisce pertanto la strada sbagliata. "Negli ultimi anni l´Alto Adige ha dimostrato che il futuro sta in una produzione di energia sicura, pulita e sostenibile", afferma Laimer. Le enormi somme necessarie per il ritorno al nucleare, continua l´assessore provinciale, "dovrebbero invece essere investite nel risparmio energetico e nelle fonti di energia rinnovabili. Senza dimenticare i possibili pericoli che la produzione nucleare comporta. " Laimer si riferisce non solo alle incognite in termini di sicurezza, ma anche al fatto che "con l´avvento delle energie alternative e rinnovabili si raggiungerebbe gradualmente l´indipendenza dal combustibile fossile, un´autonomia che avrebbe conseguenze positive anche a livello di politica mondiale. " Il ritorno al nucleare, invece, "sostituisce l´attuale dipendenza energetica con una nuova, poichè l´uranio non potrà durare che per altri 50 anni e dovrà essere interamente acquistato all´estero. Anche in materia di gestione e smaltimento delle scorie nucleari non mancheranno i problemi, che ricadranno sulle future generazioni", prosegue Laimer. Un altro punto critico riguarda l´individuazione dei siti nucleari sul territorio nazionale: "Non posso immaginare che la popolazione residente in un potenziale sito possa accettare senza reagire la costruzione di una centrale nucleare, al contrario: non si troveranno i siti perchè i cittadini interessati si muoveranno per difendersi", conclude Laimer. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
APPROVATA LA LEGGE SULLE RADIAZIONI IONIZZANTI UNO STRUMENTO EFFICACE PER L´EMERGENZA NUCLEARE PIEMONTESE |
|
|
 |
|
|
Torino, 11 Febbraio 2010 - “Mentre il Governo riafferma la sua volontà di non volere dialogare con le Regioni sulla nuova avventura nucleare in Italia, tagliando fuori dal confronto la nostra competenza sancita dalla Costituzione, il Piemonte si assume le proprie responsabilità in modo netto per uscire dalla pesante eredità della vecchia era dell´atomo italiana. La legge regionale “Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti” approvata ieri dal Consiglio Regionale - sostiene l’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero - rappresenta innanzitutto la risposta alla necessità di effettuare un complessivo riordino della materia, in primo luogo per quanto concerne l’attribuzione di compiti e funzioni, nonché la definizione di procedure, previsti in capo alle Regioni dalla normativa nazionale”. Con la nuova legge, in considerazione della pluralità di occasioni in cui la Regione è coinvolta in attività connesse con la gestione degli impianti del ciclo del nucleare ancora presenti sul territorio, si da ampio spazio alle attività di analisi, controllo, partecipazione ed informazione sugli esiti del nucleare sul territorio e sull’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti. “Per questa ragione - aggiunge de Ruggiero - la legge formalizza l’istituzione del “tavolo della trasparenza” e del “tavolo tecnico nucleare”, già operativi da un tre anni su nostra iniziativa. Che, insieme all’ “archivio delle sorgenti di radiazioni ionizzanti” ed al “sistema informativo regionale sulle radiazioni ionizzanti”, costituiscono lo strumento per garantire la partecipazione, la trasparenza e la diffusione delle conoscenze, nonché la cooperazione ed il raccordo, istituzionale e tecnico, tra i soggetti interessati”. La nuova normativa annovera anche le norme che hanno ad oggetto la “prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’esposizione alla radioattività di origine naturale” e “la tutela dei lavoratori esposti”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CENTRALE TURBOGAS NELL´EX CARTIERA DI LAMA DI RENO "ATTENZIONE ALLE RICHIESTE DEI CITTADINI E SOLUZIONI PER EX DIPENDENTI" |
|
|
 |
|
|
Bologna, 11 febbraio 2010 - Il Consiglio provinciale ha approvato, l’ 8 febbraio, all´unanimità un ordine del giorno presentato dal consigliere Fabio Tartarini (Idv) e firmato da tutti i gruppi di maggioranza (Pd, Idv, Pdc/prc) sulla realizzazione di una centrale Turbogas a Lama di Reno (Marzabotto) nell´area dell´ex Cartiera Burgo. Il testo approvato ha sostitutito un odg presentato precedentemente dai soli consiglieri dell´Idv. Con l´odg il Consiglio auspica che gli Enti competenti, in primo luogo il Comune, prestino massima attenzione alle indicazioni dei cittadini di Marzabotto e a quelle dei Comuni limitrofi, per arrivare a una decisione condivisa. Inoltre, l´odg invita la Giunta provinciale ad attivarsi nel ricercare le possibili soluzioni per risolvere la necessità occupazionale degli ex dipendenti della Cartiera Burgo. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FONDI UE PER RINNOVARE GLI ALLOGGI DELLE COMUNITÀ EMARGINATE |
|
|
 |
|
|
Strasburgo, 11 febbraio 2010 - Il Parlamento ha adottato un regolamento che permetterà alle comunità emarginate di tutti gli Stati membri di beneficiare dei fondi europei per la ristrutturazione, il rinnovo o la sostituzione delle loro abitazioni. Con 588 voti favorevoli, 57 contrari e 16 astensioni, il Parlamento ha adottato un testo di compromesso negoziato con il Consiglio che modifica il regolamento sul Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) al fine di estendere a tutti gli Stati membri la possibilità di ricorrere ai finanziamenti Ue per ristrutturare, rinnovare o sostituire le abitazioni esistenti delle comunità emarginate che vivono nelle zone urbane o rurali. Questa possibilità era finora riservata ai 12 Stati membri che hanno aderito all´Ue nel 2004 e nel 2007. Più in particolare, le spese per l´edilizia abitativa (eccettuate le spese per i miglioramenti dell´efficienza energetica e per l´utilizzo di energie rinnovabili) sono ammissibili per le zone colpite o minacciate dal deterioramento fisico e dall´esclusione sociale negli Stati membri che hanno aderito all´Unione europea il 1° maggio 2004 o successivamente e "nell´ambito di un´operazione di sviluppo urbano integrato o di un asse prioritario". In tutti gli Stati membri sono invece ammissibili soltanto "nell´ambito di un approccio integrato per le comunità emarginate". L´allocazione per l´edilizia abitativa può ammontare a un massimo del 3% della dotazione del Fesr destinata ai programmi operativi interessati ovvero al 2% della dotazione totale del Fesr. Le spese potranno essere destinate al rinnovo delle parti comuni in alloggi multifamiliari esistenti e al rinnovo e cambio d´uso di edifici di proprietà di autorità pubbliche o di operatori senza scopo di lucro da destinare a famiglie a basso reddito o a persone con esigenze particolari. Nei "vecchi" Stati membri, gli interventi potranno comprendere il rinnovo e la sostituzione degli edifici esistenti. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MILANO, 32 NUOVI SOTTOTETTI AL "FELTRINELLI" CANONE DA 351 A 515 |
|
|
 |
|
|
Mensili Milano, 11 febbraio 2010 - Con la consegna di 32 nuovi sottotetti in Via Amadeo a Milano, cambia volto il quartiere Feltrinelli. Sono i mono (43,77 mq) e bilocali (66,74) consegnati questa mattina dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, insieme all´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, e al presidente dell´Aler di Milano, Loris Zaffra. Alloggi con tutti i confort, molto curati nei particolari e nelle rifiniture che Regione Lombardia ha cofinanziato con circa 2,1 milioni di euro. "Oggi - ha detto il presidente Formigoni - consegnando le chiavi ai primi inquilini - arriva a compimento un´importante opera di riqualificazione. La casa, infatti, è sempre stata una delle nostre priorità perché rappresenta, oltre che un diritto, un bene irrinunciabile, che abbiamo il dovere di difendere e valorizzare". Non a caso, solo nell´ottava legislatura, il Governo regionale ha riservato al "pacchetto casa" qualcosa come 850 milioni di euro. Soldi che hanno permesso non solo di realizzare 6. 000 nuovi alloggi e recuperare 30 quartieri popolari, ma anche di aiutare centinaia di migliaia di famiglie nell´acquisto della prima casa o nel pagamento del canone di locazione. In particolare, in via Feltrinelli, trova compimento quel mix abitativo che è diventato uno dei punti forti nella riqualificazione dei quartieri, garantendo integrazione sociale e maggiore vivibilità. In via Amedeo, da oggi abiteranno lavoratori che in precedenza erano collocati in unità di "locazione temporanea" a causa della loro condizione di precariato e che ora devono lasciare l´abitazione assegnata perché sono stati assunti con contratti a tempo indeterminato. Sono persone con redditi medio-bassi e che quindi hanno serie difficoltà ad affrontare il libero mercato. Pagheranno una canone mensile di 351 euro per il monolocale e di 515 per il bilocale. "Alloggi - ha aggiunto il presidente - che siamo riusciti a realizzare in tempi rapidi (2 anni circa) grazie anche alla semplificazione e alla flessibilità delle procedure: le vecchie norme per l´edilizia pubblica, che certamente hanno fornito da una parte la risposta al bisogno di migliaia di cittadini lombardi, hanno però concentrato problemi sociali in quartieri che oggi sono in condizioni critiche. Al contrario le norme regionali che si sono succedute in questa legislatura delineano un quadro organico in cui già ora Comuni e soggetti pubblici, privati e del terzo settore possono trovare un contesto favorevole in cui operare secondo le proprie esigenze e le proprie capacità". Norme che stanno dando risultati importanti anche contro l´abusivismo "una piaga - ha detto Formigoni - che dobbiamo debellare con l´accordo forte di tutte le Istituzioni e la collaborazione dei cittadini stessi. Le leggi ci sono e vanno fatte rispettare". . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PARTONO IN BASILICATA I PROGETTI UTILIZZO CASE SFITTE |
|
|
 |
|
|
Potenza, 11 febbraio 2010 - Dopo il Comune di Bella anche il Comune di Palazzo San Gervasio, in quanto capofila dei Comuni dell’ Ambito Sociale del Bradano, ha presentato, entro il termine fissato, le proposte relative al piano di indirizzo delle case sfitte da locare anche agli immigrati nonché ai cittadini senza casa. Il gruppo di lavoro che si occupa delle questioni relative al reclutamento e all’accoglienza dei migranti, specie quelli stagionali, ha preso atto dei progetti, della indicazione proveniente dal Comune di Lavello sull’utilizzo di appartamenti dell’ex Zuccherificio e ha dato mandato agli uffici competenti, ai Comuni e all’Ater di Potenza, presente all’incontro, di procedere alla messa a punto dei relativi bandi e delle condizioni di locazione da assicurare ai proprietari delle case sfitte e agli utenti. Già da venerdì prossimo inizieranno gli incontri tecnici per la definizione delle misure sopra indicate che riguardano come è noto i Comuni di Bella, i Comuni dell’area del Bradano, a partire da Palazzo San Gervasio ed altri territori che vorranno partecipare all’iniziativa anche per assicurare l’alloggio a giovani coppie così come sta avvenendo a Sant’arcangelo. Il Comune di Palazzo ha pure presentato, con l’intesa dei Comuni dell’area, il progetto relativo al Centro di emergenza per le calamità naturali, anche per uso alternativo, ed è in corso la messa a punto, di concerto con la Protezione Civile, del progetto esecutivo e del capitolato di appalto e di gestione del Centro in parola. Con il Dipartimento Sicurezza e Solidarietà Sociale e le Associazioni del volontariato, Nel corso dell’incontro che ha visto la partecipazione dei Dipartimenti regionali, dell’Amministrazione Provinciale di Potenza, delle Organizzazioni Sindacali, dei datori di lavoro, degli organismi del Ministero del Lavoro, dell’Ater di Potenza, del Vescovato di Acerenza e dei sindaci di Bella e Palazzo, si è confermato che l’avvio della prenotazione da parte dei lavoratori stagionali da un lato e dei datori di lavoro dall’altro per la campagna del pomodoro 2010 avverrà a partire dal 1 di marzo presso il Centro per l’Impiego di Lavello in collaborazione con le altre strutture utilizzate. Si potrà anche utilizzare il numero verde 800. 29. 20. 20, il Contact Center della Regione che girerà le richieste ai referenti preposti. Su questo terreno sarà effettuata una campagna di informazione anche a livello nazionale per veicolare l’informazione ai lavoratori anche migranti in possesso dei permessi di soggiorno nonché a tutti gli stagionali interessati. I rappresentanti del Dipartimento Agricoltura della Regione, con una apposita e puntuale relazione hanno stimato, sulla base delle precedenti campagne, in circa 1. 200 ettari l’area che sarà seminata per la raccolta del pomodoro nella campagna 2010 e il fabbisogno di oltre 550 lavoratori per il periodo destinato alla semina. L’amministrazione Provinciale di Potenza si interesserà anche della questione relativa ai trasporti con corse a chiamata per i lavoratori interessati. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
VALORIZZAZIONE O DISMISSIONE DI IMMOBILI: SÌ DELLA PUGLIA ALLE VARIANTI URBANISTICHE |
|
|
 |
|
|
Bari, 11 Febbraio 2010 - L’assessore Barbanente esprime viva soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio regionale della disciplina delle varianti urbanistiche relative ai piani di valorizzazione o dismissione di immobili approvati dai Comuni ai sensi dell’art. 58 della legge n. 133 del 2008. Si colma così il vuoto normativo creato dalla sentenza n. 340 del 30 dicembre 2009 con la quale la Corte costituzionale ha riconosciuto l’illegittima invasione da parte dello Stato di un ambito della competenza legislativa delle Regioni in materia di governo del territorio. La norma regionale prevede una procedura semplificata che non si discosta molto dalla norma statale abrogata al fine di evitare problemi ai Comuni che hanno già avviato procedimenti amministrativi in base alla disciplina statale previgente. Di interesse ancora più ampio sono le modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 20/2001 proposte al Consiglio regionale per semplificare e velocizzare alcuni procedimenti amministrativi inerenti alla variazione di strumenti urbanistici generali ed esecutivi. Per effetto delle nuove norme non sono più soggette ad approvazione regionale le “varianti di lieve entità” o “varianti minori” agli strumenti urbanistici generali, mentre è estesa la possibilità approvare con deliberazione del Consiglio comunale, previa acquisizione di eventuali atti di consenso necessari, le variazioni che non modifichino il dimensionamento globale degli strumenti urbanistici esecutivi, il perimetro, gli indici di fabbricabilità e le dotazioni di spazi pubblici o di uso pubblico. Infine, è stata approvata la nuova proroga al 31 ottobre 2010 dei termini per la presentazione delle domande di accatastamento degli immobili necessarie per l’ottenimento dei titolo abilitativi ai sensi della legge 14/2009 “Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell´attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CORSI DI APPROFONDIMENTO SUL LEGNO A CHIETI LA FORMAZIONE PROMO_LEGNO PER L’ABRUZZO |
|
|
 |
|
|
Milano, 11 febbraio 2010 - Giovedì 4 e venerdì 5 marzo 2010 si terranno a Chieti (Pe) due corsi di approfondimento del programma promo_legno, dedicati ai tecnici (architetti, ingegneri, geometri) che già possiedono nozioni di base sulle costruzioni in legno. Si tratta del corso “Tetti e coperture in legno” e del corso “Edifici in legno”. Entrambi in moduli formativi, già sperimentati con successo in altre città italiane, sono organizzati per la prima volta in due giornate consecutive, permettendo a chi lo desidera di frequentarli entrambi. Si otterrà così una formazione specialistica completa, che spazierà dal sempre attuale tema dei tetti e delle coperture in legno (fisica tecnica, "Il tetto certificato": aspetti giuridici ed economici, concezione della struttura portante, particolari costruttivi e collegamenti, esempi di “pacchetti tetto” e applicazioni, produzione e montaggio, esempi pratici. ), all’innovativo tema degli edifici con struttura portante in legno (pannelli di legno massiccio Xlam: proprietà e caratteristiche, principi del calcolo, fuoco, solette e pareti, collegamenti e connessioni, principi della sismica, fisica tecnica). I singoli corsi sono organizzati in collaborazione con le Università di Graz (Austria) e Trento e prevedono 8 ore di lezione (una giornata) tenute da docenti qualificati (Prof. Ing. Andrea Bernasconi, Prof. Ing. Maurizio Piazza, Ing. Gűnther Gantioler, Ing. Roberto Tomasi e per il corso “Tetti e coperture” anche gli Ing. Marco Ghizzoni, Mauro Andreolli e Maurizio Follesa). Le seguenti ditte saranno presenti con uno stand a disposizione dei partecipanti: Celenit (Onara di Tombolo, Pd), Damiani Legnami/marchio Balken (Bressanone, Bz), Holzbau (Bressanone, Bz), Rasom Wood Technology (Predazzo, Tn). La quota di iscrizione è di 300 euro (Iva esclusa) per ogni singolo corso, oppure 500 euro per entrambi i corsi. Per informazioni ed iscrizioni: www. Promolegno. Com. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AL VIA IN BASILICATA NUOVA FASE DI FINANZIAMENTO PER L’EDILIZIA DI CULTO |
|
|
 |
|
|
Potenza, 11 febbraio 2010 - Proseguire nell’azione integrata a supporto della riqualificazione e della valorizzazione architettonica degli edifici religiosi nel comprensorio del Programma Operativo Val d’Agri-melandro-sauro-camastra. E’ questo l’obiettivo dell’incontro organizzato ieri mattina dalla Struttura di Progetto Val d’Agri, che ha dato il via al nuovo programma di finanziamenti per l’edilizia di culto nei comuni del comprensorio interessati dalle estrazioni petrolifere. Questa nuova fase, per la quale sono disponibili poco meno di 4,5 milioni di euro, consentirà di proseguire e completare le attività messe in campo con la prima dotazione di circa 7 milioni di euro. Oltre al dirigente e allo staff della Struttura di Progetto Val d’Agri, all’incontro hanno preso parte i sindaci dei Comuni del comprensorio, i rappresentanti delle Diocesi coinvolte e una rappresentanza della Direzione generale regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Durante il lavori sono stati definiti anche alcuni elementi procedurali per l’attivazione delle richieste di finanziamento e la definizione degli interventi da realizzare. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BASILICATA: RASSEGNA URBANISTICA NAZIONALE, SI INSEDIA COMITATO D´ONORE |
|
|
 |
|
|
Potenza, 11 febbraio 2010 - La Rassegna Urbanistica Nazionale (Run), promossa e organizzata dall´Istituto Nazionale di Urbanistica con la collaborazione della Regione Basilicata, approda per la prima volta nel Mezzogiorno d´Italia, a Matera. L´evento quinquennale giunge alla sesta edizione dopo le prime due di Stresa (1984), Ferrara (1989) e le tre successive svoltesi a Venezia (1994, 1999, 2004). Quest´anno, dal 1° al 14 marzo, sarà la città lucana il suggestivo scenario nel quale gli specialisti del settore, pubblici e privati, intraprenderanno una riflessione sugli ultimi cinque anni di urbanistica italiana gettando uno sguardo sugli scenari e le evoluzioni future. I numeri sono significativi: più di 150 enti espositori, quasi 200 casi illustrati in quasi 800 pannelli, 30 tra convegni, seminari, colloqui, presentazioni editoriali, concentrati nella prima settimana dell´evento. La mostra sarà ospitata dagli edifici più prestigiosi (tra questi, i Palazzi Lanfranchi e Viceconte e il museo Ridola) posti lungo l´itinerario urbano che coincide con la quinta - fondale barocca della città, realizzata tra Xvii e Xviii secolo a coronamento del tessuto frastagliato dei Rioni Sassi. "Si tratta - afferma l´assessore all´Urbanistica della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico - di un evento straordinario se si considera che la Rassegna dell´Inu non era mai stata proposta in una città del Mezzogiorno. E la scelta non poteva non cadere su Matera non solo per la sua storia millenaria, ma anche e soprattutto per recuperare e valorizzare l´esperienza di laboratorio urbanistico e architettonico che negli anni ´50 si realizzò con la partecipazione di studiosi di fama internazionale, fra cui Adriano Olivetti, in quel tempo presidente dell´Inu. "Questa iniziativa, quindi, servirà a riprendere il confronto sulla qualità urbanistica delle città per evitare, soprattutto nel Mezzogiorno, gli errori del passato e per aprire una nuova pagina dello sviluppo urbano con evidenti ripercussioni positive non solo in chiave nazionale, ma anche regionale e locale". Domani 11 febbraio, alle 16, si insedierà, presso la sala Giunta della Camera di Commercio di Matera in via Lucana 82, il Comitato d´onore, che avrà la responsabilità della supervisione "politica e culturale" dell´evento. La cerimonia sarà anche l´occasione, per i rappresentanti del Comitato, di rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Nel Comitato sono rappresentate tutte le più importanti istituzioni, locali e non, coinvolte nell´organizzazione della Rassegna. Domani ci sarà per l´Istituto Nazionale di Urbanistica il presidente Federico Oliva, per la Regione Basilicata il presidente Vito De Filippo con il vice e assessore all´Urbanistica Santochirico. Presenti inoltre il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, il commissario prefettizio Sandro Callosa, il prefetto Giovanni Francesco Monteleone, i presidenti delle sezioni lucane di Unioncamere, Upi e Anci Angelo Tortorelli, Piero Lacorazza e Vito Santarsiero assieme al rettore dell´Università della Basilicata, Mauro Fiorentino. Presenzieranno anche gli assessori al Territorio di Puglia, Calabria e Campania, Angela Barbanente, Michelangelo Tripodi e Gabriella Cundari. Per il presidente del Comitato scientifico e organizzatore della Vi Run e vicepresidente dell´Inu Carlo Alberto Barbieri "si tratta di momento molto importante, il Comitato d´Onore ha infatti la finalità di svolgere un significativo ruolo di contestualizzazione politico-istituzionale della Run e di promozione dei temi che si discuteranno e delle pratiche provenienti da tutta Italia esposte nella Mostra della Rassegna, nel ciclo di vita delle istituzioni locali in particolare del Mezzogiorno. " . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CONSIGLIO DEI MINISTRI: VARATA LA RIFORMA DELLE CAMERE DI COMMERCIO SCAJOLA: “UN INTERVENTO PER RENDERE PIÙ COMPETITIVO IL SISTEMA ITALIA ATTRAVERSO IL RAFFORZAMENTO DELLA CAPACITÀ DI AZIONE DEGLI ENTI CAMERALI” |
|
|
 |
|
|
Roma, 11 febbraio 2010 – A 16 anni dal precedente riordino, la riforma delle Camere di Commercio ha avuto il suo definitivo via libera dal Governo. Ll Consiglio dei ministri, su proposta di Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, ha infatti approvato un decreto legislativo di riforma della disciplina delle Camere di Commercio, dando così attuazione alla delega contenuta nella Legge Sviluppo. “Con questa riforma”, ha detto il Ministro Scajola, “si introduce un significativo rafforzamento della capacità di azione delle Camere di Commercio soprattutto per la promozione per lo sviluppo delle autonomie locali, utile non solo in questa fase di ripresa economica ma, soprattutto, come elemento funzionale a rendere più competitivo il Sistema Italia“. Dopo un positivo confronto con le Regioni, cambia così la disciplina delle 105 Camere di Commercio italiane, che rappresentano oltre 6 milioni di imprese e gestiscono quote significative di molte infrastrutture del Paese (aeroporti, autostrade, fiere, ecc. ). Queste le novità di maggior rilievo: • Organi - Viene inserita la rappresentanza dei professionisti nei Consigli camerali e vengono semplificate le modalità di composizione degli organi. - Compiti - Si rafforzano le competenze delle Camere su tre linee di lavoro: internazionalizzazione e promozione all’estero delle nostre aziende, in raccordo con le strategie del Governo; semplificazione per le attività delle imprese attraverso la telematica; promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. • Efficienza E Riduzione Dei Costi - Si introduce il “Patto di Stabilità” per il sistema camerale; si prevede che le Camere più piccole debbano accorpare i loro servizi; non si possono istituire nuove Camere di commercio se non in presenza di un numero minimo di aziende (40. 000). • Federalismo - Vengono potenziate le Unioni regionali delle Camere di commercio e valorizzato il raccordo con le Regioni anche attraverso lo strumento degli accordi di programma. . . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PIEMONTE - FONDO REGIONALE DI GARANZIA PER IL MICROCREDITO |
|
|
 |
|
|
Torino, 11 febbraio 2010 - La Regione Piemonte ha messo a disposizione 2. 000. 000 euro per agevolare l’avvio di attività imprenditoriali e di lavoro autonomo da parte di soggetti “non bancabili”. Al progetto hanno aderito anche la Compagnia di San Paolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Unioncamere Piemonte che hanno contribuito innalzando lo stanziamento iniziale a complessivi 4. 300. 000 euro. Nato nei paesi in via di sviluppo come forma di sostegno all’autoimpiego e alla creazione di piccole attività imprenditoriali, il microcredito si è diffuso negli ultimi anni anche nei mercati occidentali, poiché offre opportunità importanti per i giovani, le donne e per tutti quei soggetti di solito esclusi dal circuito tradizionale del credito che vogliono avviare un’attività economica. I soggetti beneficiari della misura saranno imprese di nuova costituzione, aventi forma giuridica di: ditte individuali - società di persone; - società cooperative di produzione lavoro, incluse le cooperative sociali; - soggetti titolari di Partita Iva. I beneficiari potranno richiedere un credito massimo di 25. 000 euro tramite l’erogazione di finanziamenti a condizioni di particolare favore da parte di Istituti bancari convenzionati con Finpiemonte S. P. A. Che quest’ultimo garantirà nella misura dell’80%, a costo zero. Il Fondo, gestito da Finpiemonte S. P. A, opererà come garanzia “sostitutiva”: si chiederà, infatti, agli Istituti di credito di non richiedere ulteriori garanzie ai soggetti beneficiari. La misura prevede, inoltre, un accompagnamento e una formazione imprenditoriale in itinere ai micro-imprenditori, fornita da fondazioni Onlus, già attive sul territorio in progetti di microcredito che si avvalgono dell’attività di volontari (ex dirigenti d’azienda, ex direttori di banca) e da un’Associazione Temporanea di Scopo composta da nove Associazioni datoriali fortemente presenti sul territorio regionale. La misura sarà attiva dalla fine di marzo. Per ulteriori informazioni consultare il sito di Finpiemonte S. P. A. Al seguente link: http://http://www. Finpiemonte. It/index. Php?option=com_content&task=view&id=205&itemid=18 . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
WIPO - NUOVA PIATTAFORMA PATENTSCOPE PER RICERCA BREVETTI |
|
|
 |
|
|
Roma, 11 febbraio 2010 - E´ on-line il nuovo servizio Wipo Patentscope , lanciato dall´Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (Wipo) per facilitare l´accesso alle informazioni sui brevetti depositati e concessi in tutto il mondo. In particolare, lo strumento Wipo Patentscope - che ospita attualmente più di 1,6 milioni di domande di brevetto internazionale - è stato esteso ai dati provenienti da altri otto uffici brevetti: African Regional Intellectual Property Organization (Aripo), Cuba, Israele, Repubblica di Corea, Messico, Singapore, Sud Africa e Vietnam. L’obiettivo a lungo termine è quello di implementare la piattaforma attraverso accordi con altri uffici brevetti in tutto il mondo. E’ possibile accedere alla piattaforma Patentscope attraverso questo link: www. Wipo. Int/patentscope/en/dbsearch . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
WORKSHOP: “IL RUOLO DEL CAPITALE UMANO PER RILANCIARE LE IMPRESE” |
|
|
 |
|
|
Varese, 11 febbraio 2010 - Il lavoro produce ricchezza materiale ed è sempre più fonte di benessere soggettivo e di miglioramento della qualità della vita. La gestione del personale si evolve di conseguenza incentrandosi sempre di più sulle persone in tutte le loro componenti. Il workshop organizzato da Confapi Varese in collaborazione con Corno Consulting Group vedrà la partecipazione di esperti che si confronteranno sulle strategie per vivere le grandi trasformazioni che caratterizzano questi anni come un’opportunità. In Italia ci sono 36 forme di contratto di lavoro la maggior parte delle quali sono tese a favorire l’assunzione di nuovi lavoratori mediante incentivi economici o organizzativi, rendendo flessibile l’orario di lavoro senza incidere sui costi. Utilizzare al meglio queste e altre possibilità può aumentare la competitività delle imprese di questo parlerà il Dott. Molteni di Corno Consulting. Il Dott. Roberto Corno affronterà tematiche relative al capitale Umano, che è il fattore che più incide sui costi ma anche sui risultati di ogni impresa ed il più complesso da gestire e sviluppare. Per tale ragione saperne riconoscere il valore e saper aumentare la responsabilità di ciascun collaboratore diviene elemento indispensabile per il rilancio delle imprese. Giorgio Tamaro, Direttore Fondo Formazione Pmi, illustrerà le opportunità offerte dal Fapi - Fondo Formazione Pmi - che è lo strumento innovativo a favore delle imprese e dei lavoratori, per il finanziamento della formazione. “Il ruolo del capitale umano per rilanciare le imprese” 11 Febbraio 2010 alle ore 17. 00 Villa Recalcati - piazza Libertà 1 – Varese. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LUCCHINI, PER LA REGIONE TOSCANA È QUESTIONE NAZIONALE PIOMBINO NON VALE MENO DI TERMINI IMERESE. IL 17 FEBBRAIO INCONTRO A ROMA |
|
|
 |
|
|
Firenze, 11 febbraio 2010 - Il sito produttivo di Piombino va difeso e al Governo nazionale Regione ed Enti locali chiedono un´attenzione e un impegno pari almeno a quelli profusi per lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, in Sicilia, o per l´Alitalia. Perché i destini del polo siderurgico della Lucchini sono una questione strategica non solo per la città di Piombino o la Val di Cornia, sottolineano dalla Presidenza della Giunta regionale, ma una questione dirimente per la regione tutta e l´Italia stessa. Si tratta del secondo polo siderurgico italiano, con una storia radicata alle spalle. E lo stabilimento di Piombino – 650 ettari di territorio occupato, 35-40 anni l´età media degli operai - conta da solo circa duemila dipendenti e almeno un altro migliaio in ditte che lavorano per lo stabilimento o nell´indotto. Più di quanti, appunto, ne siano occupati a Termini Imerese. Quel la vocazione va mantenuta, ripetono i sindacati. La questione è stata affrontata stamani a Firenze: prima con un incontro tra i vertici della Regione – erano presenti il presidente e gli assessori al lavoro e alle attività produttive -, il Comune di Piombino e la Provincia di Livorno. E poi un´ora più tardi, sempre nelle stesse stanze del Consiglio regionale, a Palazzo Panciatichi, con i sindacati e una delegazione dei lavoratori della Lucchini. Progetti di ampliamento, poi l´annuncio della vendita - Fino a poco tempo fa si parlava di sviluppo e di ampliamenti per lo stabilimento di Piombino. Poi all´improvviso Severstal, il gruppo russo del magnate Mordashov che detiene l´80 per cento delle azioni della Lucchini acquistate appena nel 2005, ha annunciato di voler mettere sul mercato l´intero suo pacchetto. Da subito. Senza spiegazioni. Colpa probabilmente anche della crisi, della stretta creditizia delle banche e di un mercato che si è fatto più asfittico. Il problema non è la vendita, commentano Regione e Enti locali; anche se, così inattesa, di fatto ha sconfessato e tradito gli impegni che l´azienda ha condiviso con il territorio negli ultimi anni. Il problema, aggiungono sempre Regione e enti locali, è la vendita al buio: senza trattative, senza che si intraveda ad oggi un possibile acquirente e senza capire quale disegno strategico si voglia perseguire. Intervenga il governo - La Regione farà la sua parte. Ma occorre che anche il Governo nazionale, sottolinea la Presidenza regionale, faccia sentire il suo peso ed entri in campo. E non può essere sufficiente un rinvio della questione o una sospensione della vendita: il problema va affrontato valutando le prospettive e gli scenari futuri, con una seria strategia nazionale per la siderurgia. Tre cessioni in pochi anni - Sindacati e lavoratori sono preoccupati. Si parla del possibile interesse da parte di alcuni fondi di investimenti: loro ribattono che è necessario un acquirente con una vocazione industriale, per il futuro dell´impianto e la città. Ma soprattutto non è possibile ricominciare tutto daccapo ogni quattro o cinque anni, come ha sottolineato un lavoratore della Rsu che ha raccontato di aver assistito già a tre passaggi di proprietà: prima da Iri a Lucchini, poi da Lucchini a Severstal e ora la nuova cessione. E´ la riprova, ha detto, che in Italia manca una seria politica industriale. L´incontro a Roma il 17 febbraio - Dal governo lavoratori e sindacati pretendono una parola chiara. E lo stesso auspica la Regione, che con questa attesa e con queste richieste parteciperà all´incontro già convocato per il 17 febbraio presso il Ministero delle attività produttive a Roma. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|