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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 19 Febbraio 2010 |
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MILANO: PREMIATI A BIT 2010 I VINCITORI DI FILMAMI E FOTOGRAFAMI |
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Il 18 febbraio 2010, presso lo stand del Comune di Milano a Bit 2010 dall’Assessore Massimiliano Orsatti sono stati premiati i vincitori dei concorsi Filmami e Fotografami. I due concorsi ideati e promossi dall’Assessorato al Turismo, Marketing Territoriale, Identità per invogliare i milanesi a liberare la fantasia e immortalare con foto e video la città, vista con gli occhi di chi quotidianamente vive Milano. “Oggi premiamo non solo i vincitori di un concorso ma nuove forme di comunicazione chiamate e disegnare una nuova immagine di Milano,” così chiosa l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti. ” “Grazie al web e alla fantasia dei milanesi – continua Orsatti - abbiamo esplorato innovativi approcci alla promozione e alla valorizzazione del territorio permettendo al cittadino di diffondere la sua personale visione della città, da oggi Milano si veste dello sguardo dei suoi abitanti. ” Tre i vincitori designati per ognuna delle due categorie in concorso, segnalati attraverso le preferenze e l’insindacabile giudizio dagli oltre 13. 156 utenti web che dal 16 novembre 2009 all’7 febbraio 2010 hanno visitato il sito www. 100milano. Com e votato i lavori più belli, facendo segnare un totale di oltre 150. 000 pagine web consultate. Vincitori Dei Concorsi. Filmami: 1. Una Milano che Vive (Massimiliano Seregni e Noemi Basilio - Voti: 221 - Visite: 9621), 2. El pivion (Federico Di Chiara - Voti: 192 - Visite: 8460), 3. El tram fantasma (Gianluca Preti - Voti: 143 - Visite: 5339). Fotografami: 1. Colori di Milano (Chiara Alfieri - Voti: 438 - Visite: 2606), 2. Possibilities (Silvia Maria Gramegna - Voti: 400 - Visite: 8378), 3. Riflesso di un passeggero (Mirko Campeggi - Voti: 346 - Visite: 3971). I filmati e le fotografie vincitrici costituiranno un nuovo strumento di promozione del territorio e entreranno a far parte dei tools multimediali che l’Amministrazione Comunale utilizzerà per veicolare l’immagine di Milano sia a livello nazionale che internazionale. A ciascuno dei vincitori sono stati omaggiati dall’Amministrazione: 2 biglietti per le mostre in cartellone a Palazzo Reale, un kit di pubblicazioni di pregio su Milano oltre a numerosi gadget e all’attestato di partecipazione al concorso . |
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TRENTO: AL BUONCONSIGLIO PRESENTATA LA MOSTRA "L’AVVENTURA DEL VETRO" |
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Dopo il successo dell’Egitto, il prof. Romanelli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia ha annunciato il prestito di pezzi rinascimentali unici da Murano, mai usciti dalla laguna. In mostra anche il flauto in cristallo di Napoleone. Erano presenti anche l’assessore provinciale alla cultura Franco Panizza, l’assessore comunale Lucia Maestri, il direttore del Museo Franco Marzatico, il curatore della mostra Aldo Bova e Antonio Massena regista dello spettacolo Glass. In apertura il direttore Franco Marzatico ha brevemente ufficializzato i dati finali della straordinaria mostra Egitto Mai Visto, rassegna record che ha visto 180. 068 presenze con una media giornaliera di 869 visitatori. Il mese record è stato ottobre con 32. 483 presenze seguito da agosto con 28. 032, mentre il giorno con più visitatori è stato l’ 11 ottobre 2009 con 2695 persone. Ventimila le visite guidate per adulti, quasi 17mila i ragazzi delle scuole coinvolti, 200 insegnati e 372 famiglie hanno partecipato a laboratori. Un successo che anche l’assessore Franco Panizza ha voluto condividere con i presenti, elogiando il lavoro del Museo e augurando lo stesso successo per la mostra dedicata al vetro. A questo proposito l´assessore Panizza ha ricordato l´importanza che ebbero nei secoli passati le Giudicarie e la Val Rendena nell´arte vetraria trentina auspicando sinergie tra il museo e i soggetti culturali che ora stanno riscoprendo le antiche vetrerie. Come ha avuto modo di ribadire l’assessore comunale alla cultura Lucia Maestri, la mostra “L’avventura del vetro” nasce, come avvenuto per la straordinaria mostra Egitto Mai Visto, dalla preziosa e, in gran parte inedita, collezione del misterioso ufficiale asburgico Taddeo de Tonelli, donata a metà Ottocento al museo. Alla passione collezionistica di Tonelli si devono infatti due magnifici pezzi rinascimentali, unici al mondo per bellezza, rarità e valore conservati in castello: un piatto di color ametista di fine Quattrocento ed un calice con decorazioni a smalto. Aldo Bova, curatore della mostra, ha brevemente descritto le sezioni della mostra soffermandosi su alcuni capolavori che verranno in mostra, tra questi il flauto di Napoleone, trovato dagli inglesi dopo la battaglia di Waterloo, e il carico di perle e vetri di una nave veneziana affondata nel cinquecento nei fondali marini croati. Il prof. Romanelli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia ha annunciato l’arrivo dal Museo del vetro di Murano, di straordinari vetri rinascimentali mai usciti dall’isola. Antonio Massena, regista aquilano, ha presentato lo spettacolo teatrale “Glass” dell’ L’uovo Teatro Stabile di Innovazione de L’aquila scritto e realizzato proprio per questa mostra in collaborazione con l’assessorato provinciale alla cultura, il coordinamento teatrale trentino, il centro servizi culturali Santa Chiara, la camera di commercio e la fondazione Caritro. L’idea portante dell’evento spettacolo è il concetto di fusione. Fusione di linguaggi, di spazi e di espressioni artistiche a partire dallo studio e dalla visualizzazione dei quattro elementi fondamentali: aria, acqua, terra e fuoco componenti basilari di ogni ecosistema, e dei complessi meccanismi che li governano. |
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IL FAI – FONDO AMBIENTE ITALIANO E L’ACCADEMIA PIEMONTESE DEL GIARDINO PRESENTANO LA 19° EDIZIONE DELLA TRE GIORNI PER IL GIARDINO MOSTRA E MERCATO DI PIANTE INSOLITE E SPECIALI AL PARCO DEL CASTELLO DI MASINO – CARAVINO (TORINO)
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Appuntamento al parco del Castello di Masino a Caravino (To), da giovedì 29 aprile a domenica 2 maggio 2010, con la diciannovesima edizione della “Tre giorni per il giardino”, la prima e più importante manifestazione floro-vivaistica nazionale per giardini e terrazzi, organizzata dal Fai – Fondo Ambiente Italiano sotto l’accurata regia dell’architetto Paolo Pejrone, fondatore e Presidente dell’Accademia Piemontese del Giardino. Giovedì 29 aprile la mostra-mercato sarà aperta al pubblico solo di pomeriggio, dalle ore 14 alle 18, mentre venerdì 30 aprile, sabato 1 e domenica 2 maggio l’orario sarà dalle ore 10 alle 18. Un “ponte” fiorito che - vista l’alta affluenza di pubblico registrata negli anni scorsi - anche quest’anno durerà ben quattro giorni, durante i quali oltre 130 vivaisti italiani e stranieri accuratamente selezionati metteranno in mostra le loro collezioni e novità. Molte le categorie rappresentate, in particolare: piante annuali, biennali e perenni fiorite; piante decorative per la foglia; alberi e arbusti per giardino e terrazzo in vaso e in zolla, anche da bacca; piante aromatiche officinali; piante da frutta e da orto; piante acquatiche; piante cactacee e succulente; agrumi e piccoli frutti; frutti antichi; sementi rare. Dalle peonie erbacee ed arboree alle collezioni di hibiscus, di gelsomini, di gerani e di lavande; dalle collezioni di papaveri orientali a quelle di magnolie, dai rosai da giardino e in cespuglio alle tillandsie, dalle fucsie alle piante alpine e da roccia, dai rizomi da fiore alle più pregiate varietà di orchidee. Saranno anche in vendita prodotti dell’orto di primavera, quali asparagi, insalatine, rapanelli, fragoline di bosco, ciliegie precoci e tutti i sapori e i profumi dell’orto, ottima testimonianza di un utilizzo razionale della terra. In più: cesteria e intrecciati, piscine naturali, sculture in legno provenienti dall’abbattimento di vecchi alberi, terrecotte toscane, vasi decorati, serre, arredi e tende, editoria specializzata abbigliamento storico da giardino. Inoltre, la visita alla “Tre giorni per il Giardino” sarà occasione per vedere dal vivo – a quattro anni dalla messa a dimora - l’incantevole fioritura del cosiddetto “Giardino delle Nuvole”, composto da circa 7. 000 piante di candide Spireae Van Houttey, donate al Fai dalla Fondazione Zegna e sistemate nel parco del Castello di Masino su progetto di Paolo Pejrone. Questa specie floreale, il cui nome deriva dalla forma a spirale dei suoi minuscoli e numerosi fiori, è stata scelta non solo per la sua bellezza, ma anche perché necessita di pochissima irrigazione, creando così un giardino “sostenibile” che non prevede spreco d’acqua. Faimasino@fondoambiente. It www. Fondoambiente. It . |
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VERONA, PALAZZO DELLA RAGIONE: PASTPRESENTFUTURE - 27 FEBBRAIO-3 GIUGNO 2010
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In occasione della mostra Pastpresentfuture - Le collezioni Fondazione Cariverona e Unicredit Group: arte per la città, in programma presso il Palazzo della Ragione di Verona dal 27 febbraio al 3 giugno, saranno esposte circa 80 opere d´arte appartenenti alla Collezione del Gruppo Unicredit assieme ad otto capolavori della Fondazione Cariverona. L´esposizione, promossa da Unicredit Group e Fondazione Cariverona con la collaborazione ed il patrocinio del Comune di Verona, arriva nella città scaligera, unica tappa in Italia, dopo la "prima" al Bank Austria Kunstforum di Vienna. Le collezioni Fondazione Cariverona e Unicredit Group: arte per la città, curata da Walter Guadagnini con un allestimento firmato da Stefano Gris, propone una continuità passato-presente-futuro attraverso quattro secoli di arte europea, presentando opere antiche e contemporanee riunite per temi, che caratterizzano le sette sezioni in cui si sviluppa la mostra. Lo spettatore è cosi stimolato a riflessioni sui temi classici della storia dell´arte: il rapporto dell´uomo con il mondo e la natura, la rappresentazione di sé, il corpo e gli oggetti. La mostra, visitabile sul sito Hyperlink "http://www. Artcollection. Unicreditgroup. Eu/" www. Artcollection. Unicreditgroup. Eu, si apre con uno dei capolavori della scultura italiana del Xx secolo, la "Donna che nuota sott´acqua", il marmo realizzato da Arturo Martini nel 1941-42, acquisito dalla Fondazione nel 2005. Tra le altre opere "veronesi" della mostra si segnalano "Barene a Burano" di Gino Rossi, due famosi lavori di Alberto Savinio e Giorgio Morandi, l´imponente "Varsavia" del 1960 di Emilio Vedova. Dopo la splendida nuotatrice di Arturo Martini, la sezione intitolata "On Classic", pone in relazione artisti contemporanei - tra cui Candida Höfer, Olivo Barbieri e Giulio Paolini - e maestri del passato come il bambocciante Van Bloemen, il pictor classicus De Chirico, suo fratello Alberto Savinio e il decadente Makart. Il percorso si inoltra quindi negli "Objects of Desire", sala in cui un´installazione di Tony Cragg dialoga con una grande composizione di Recco e quattro straordinari collages di Kurt Schwitters sono a fianco dei celebri "Flowers" di Andy Warhol e di una "Natura morta" di Morandi. Si passa poi alla sezione "On Geometry", con opere di Imi Knoebel, Gerwald Rockenschaub, Ghada Amer e altri. Segue "Sublime and Picturesque", con artisti come il pittore del Xvii secolo Paul Bril, Charles Daubigny - membro di spicco della "Scuola di Barbizon" - e gli artisti contemporanei Georg Baselitz, Gerhard Richter, Andreas Gursky e Hans Op de Beeck. La sezione "Metropolis", composta dalle opere di alcuni dei maggiori fotografi contemporanei come Andreas Gursky, Massimo Vitali, Gabriele Basilico, Fischli & Weiss, Philip-lorca diCorcia e Wolfgang Tillmans, Vincenzo Castella, Francesco Jodice, indaga e sviluppa il rapporto tra l´individuo e gli spazi urbani. Rappresentazioni del corpo e del volto sono presenti in "Body Talk" e "Face to Face", dove si alternano un capolavoro di Antonio Donghi ed una fotografia di Valie Export, protagonista della Body Art viennese, la magnifica "Psiche abbandonata da Amore" di Dossi e le fotografie di E. J. Bellocq, lo stupefacente "Ritratto di gentiluomo" di Savoldo e i volti anonimi ritratti dal giovane artista austriaco Hans Schabus, la rarissima opera "La Testa del Battista presentata ad Erode" di Baglione e la fotografia di Trude Fleischmann della maschera mortuaria di Alban Berg. Altrettanto significativo è l´accostamento tra una fotografia di Heinrich Kühn, rappresentante di primo piano del pittorialismo di inizi secolo, e una magnifica tela di Cagnaccio di San Pietro proveniente dalla Fondazione Cariverona, entrambe incentrate sul tema dello specchio, della riflessione. La mostra si chiude con due opere monumentali di Gerhard Richter ed Emilio Vedova, nelle quali il corpo dell´artista e la sua gestualità sono protagonisti, in un´affascinate traduzione pittorica del linguaggio del corpo. Le collezioni Fondazione Cariverona e Unicredit Group: arte per la città è accompagnata da un progetto di educazione e divulgazione, nato dalla collaborazione fra gli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Verona e il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, Museo di Arte Contemporanea. Fondazione Cariverona, nell´ambito delle proprie attività a favore della cultura e dell´arte, ha previsto anche una politica di acquisti di opere d´arte. A tal fine ha costituito un soggetto dedicato, la Fondazione Domus per l´arte moderna e contemporanea, segno concreto della volontà di valorizzare l´arte e di accrescere la collezione della Fondazione stessa, solo in minima parte derivante dalla ex Cassa di Risparmio. Con gli acquisti di dipinti e sculture dell´ultimo secolo, le Fondazioni Cariverona e Domus hanno così creato una delle collezioni d´arte del Novecento italiano più importanti del Paese, composta da circa 600 opere. Unicredit Group è tra i principali gruppi europei di servizi bancari e finanziari con circa 10. 000 filiali e oltre 166. 000 dipendenti in 22 paesi e un´estesa presenza in Italia, Austria, Germania e nell´Europa centro-orientale. Unicredit, oltre a possedere una collezione d´arte tra le più vaste in Europa (60 mila opere provenienti dalle banche che hanno costituito il Gruppo in Italia e dalle integrazioni di Hypovereinsbank in Germania e Bank Austria in Austria), promuove la diffusione della cultura, con iniziative per la conservazione e valorizzazione del patrimonio esistente nei Paesi in cui opera e per la crescita dei giovani talenti nel campo dell´arte contemporanea. Unicredit ha sviluppato un innovativo modello di partnership, basato sulla gestione partecipata di progetti a lungo termine con le principali istituzioni nel campo delle arti visive, della musica e della letteratura. Per informazioni e prenotazioni: tel. 199199111 . |
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GENOVA, VILLA DEL PRINCIPE: CARAVAGGIO E L´ARTE DELLA FUGA. LA PITTURA DI PAESAGGIO NELLE VILLE DORIA PAMPHILJ - 26 MARZO / 26 SETTEMBRE 2010 |
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Un binomio da non perdere: la riapertura degli interni restaurati e dei giardini della Villa del Principe, la più vasta e sontuosa dimora nobiliare della città di Genova, e l´allestimento di una grande mostra che, partendo dalla celeberrima "Fuga in Egitto" di Caravaggio presenta, per la prima volta, oltre ottanta dipinti di pittura di paesaggio, tutti tratti dalle Collezioni delle diverse dimore della Dinastia Doria Pamphilj, molti dei quali inediti. A proporlo, dal 26 marzo al 26 settembre prossimi, è la Società Arti Doria Pamphilj, presieduta dalla Principessa Gesine Pogson Doria Pamphilj. Era il 1521 quando Andrea Doria, valente ammiraglio e uomo d´armi leggendario, diede il via ai lavori che avrebbero portato alla costruzione della meravigliosa villa affacciata sul mare di Genova. Questo sarebbe divenuto il luogo di pace al rientro dai suoi innumerevoli viaggi e la dimora prescelta per i suoi successori: la famiglia Doria Pamphilj. In questa villa Andrea Doria diede vita ad una grande corte rinascimentale, di cui fecero parte artisti come il magnifico Perino del Vaga, che si occupò della decorazione e degli arredi di gran parte delle sale. La Villa venne poi ampliata dal successore di Andrea, Giovanni Andrea I Doria, con il quale raggiunse il suo massimo splendore. Secondo le più recenti ricerche, proprio da quest´ultimo, Caravaggio ricevette, durante il breve soggiorno a Genova dell´agosto 1605, l´offerta di affrescare una loggia del palazzo in cambio del favoloso compenso di 6000 scudi, che però l´artista rifiutò. Oggi Villa del Principe è un luogo monumentale pieno di tesori nascosti. Per rivivere i suoi fasti basta percorrerne le stanze, ammirare gli splendidi affreschi ed arazzi o passeggiare tra le fontane del meraviglioso giardino cinquecentesco. Interventi di restauro si sono succeduti in questi ultimi anni e finalmente gli interni e il giardino hanno riacquistato lo smalto di quando erano una vera e propria Reggia in città. E´ in questi sontuosi ambienti che troverà scenografia appropriata la grande mostra "Caravaggio e l´arte della fuga. La pittura di paesaggio nelle Ville Doria Pamphilj": circa ottanta opere, in parte mai esposte, che documentano come la storia del collezionismo e mecenatismo della celebre dinastia genovese-romana sia stata fortemente caratterizzata, nel corso della sua lunga storia, dalla costruzione e allestimento di magnifiche ville extra urbane, oggi monumenti nazionali. L´esposizione, curata da Massimiliano Floridi (catalogo Silvana Editoriale), tende a mostrare come l´allestimento degli edifici sia stato organicamente legato alla storia del genere pittorico del paesaggio. Le collezioni di Roma e Genova custodiscono al loro interno meravigliosi capolavori della pittura di paesaggio. Lungo venti generazioni alcuni protagonisti della famiglia hanno guidato il gusto e l´estetica dell´élite culturale italiana, attraverso straordinarie scelte di mecenatismo, che per quantità e qualità occupano un singolare rilievo nella storia dell´arte europea. La mostra esplora un aspetto di questo ideale di vita extraurbano, raccogliendo per la prima volta quadri di paesaggio un tempo pensati per accompagnare il tempo del piacere e dello svago. Spicca il capolavoro di Caravaggio noto come la Fuga in Egitto, un tempo collocato nella villa del Bel Respiro a Roma. È l´unica opera dell´artista lombardo in cui ci sia una brano significativo di paesaggio. Recenti scoperte scientifiche ne hanno messo in luce talune fasi costruttive che autorizzano a congetturare una prima idea del quadro proprio come paesaggio. Nella mostra, aperta da una preziosa sequenza di opere provenienti dalla villa cinquecentesca Centurione Doria di Pegli presso Genova, saranno esposti cicli pittorici dipinti dagli artisti a partire dalla metà del Seicento appositamente per le diverse ville di famiglia. Così la serie di Momper e Dughet, Grimaldi e Anesi per la villa del Bel Respiro, che è stata un notevole modello architettonico: Camillo Pamphilj, nipote del Papa Innocenzo X, pur curando soprattutto la raccolta di sculture antiche per l´interno e l´esterno della villa, attraverso una straordinaria campagna di acquisti abbellì con splendidi arredi le sale del casino. La mostra esplora anche un aspetto meno noto della Roma papale, attraverso delle opere di un genere del paesaggio tutto particolare, quali marine e tempeste di autori allora molto stimati. Il palazzo di Nettuno e il casino di Anzio furono teatro del mecenatismo del figlio primogenito di Camillo, Giovanni Battista e poi, soprattutto, del nipote. Anche nella villa di Ripa Grande, dimora della celebre Donna Olimpia, venne creata una piccola collezione, che ne completava il progetto di villa fluviale per bagni e giardino di delizie, lungo il fiume Tevere. Tra i quadri che la decoravano, sono presenti opere di Francesco da Ponte detto il Bassano e del noto paesaggista olandese Herman van Swanevelt. La villa d´Albano, oggi purtroppo ridotta ad un rudere, fu residenza di campagna splendidamente decorata del Cardinale Benedetto, finora conosciuto dal pubblico per il mecenatismo musicale più che per quello pittorico, ma che seppe circondarsi di un gran numero di capolavori. Si ricorda il ciclo di J. F. Van Bloemen, specialista, significativamente soprannominato "Orizzonte", che dedicò ai Pamphilj una serie impressionante d´opere, conservate oggi negli appartamenti privati e per la prima volta visibili al pubblico nella loro interezza. Una serie di foto d´autore, scattate per un nuovo edificio extraurbano della famiglia, infine, fa da appendice alla mostra, aprendo l´esposizione alla speranza che i modelli d´arte del tempo libero antichi esposti, possano aggiornarsi alle esigenze della contemporaneità. La villa montana a Guarcino, detto Rifugio Floridi Doria Pamphilj, posta alla sommità dell´Appennino a sud di Roma, è stata scelta come residenza dalla famiglia e ristrutturata sull´archetipo dei quattro elementi della natura e al crocevia di quattro percorsi naturali, che l´artista Lala Meredith Vula ha espresso attraverso alcuni scatti nelle diverse stagioni. L´artista serbo-inglese, che al centro del suo percorso formativo ha la British Academy a Roma, rinnova le tracce d´una esperienza romana, che ebbe nei pittori stranieri d´epoca moderna, i protagonisti degli allestimenti delle ville cittadine. La negazione di colore e l´astrazione lunare dei paesaggi di Meredith Vula propongono un paesaggio metafisico che, grazie alla sensibilità dell´artista, vuole porre l´attenzione dell´osservatore sul valore metafisico e morale del paesaggio appenninico, piegando la curva dell´esperienza estetica della famiglia nuovamente verso il divino, agli albori del secondo millennio. Caravaggio e l´arte della fuga. La pittura di paesaggio nelle Ville Doria Pamphilj, Genova, Villa del Principe, 26 marzo - 26 settembre 2010. Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 17, escluso il giovedì. Ingresso: intero 12 euro ; ridotto 9 euro; scuole 7 euro. Catalogo Silvana Editoriale. |
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ARCO: NELLA RIVA DELL’ARCO ALPINO |
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Si intitola: «Nella riva dell’arco alpino» la giornata di studio dedicata ai progetti di territorio sostenibile per l’Alto Garda in programma ad Arco, nella sala conferenze di Palazzo dei Panni, giovedì 18 febbraio 2010 dalle ore 14. 00 alle ore 18. 30, che si concluderà con l’inaugurazione della contestuale mostra. L’iniziativa nasce in occasione di un percorso di interazione tra l’Amministrazione comunale di Arco e l’Università degli Studi di Trento, Facoltà di Ingegneria, Corso di Laurea in Ingegneria edile/Architettura. La cittadinanza è cordialmente invitata. Il territorio dell’Alto Garda è stato uno dei temi delle esperienze didattico-progettuali coordinate dal professor Giuseppe Scaglione durante il corso e laboratorio di urbanistica del corrente anno accademico, collegato ai temi della Summer School “Brennero Ecocity 2030”, che nell’estate 2009 a Trento, ha trattato con docenti e studenti di varie nazionalità europee, l’asse del Brennero e la polarità dell’Alto Garda nella sua strategica e specifica collocazione di “Mediterraneo alpino”. Giovedì 18 febbraio è prevista una giornata di studi, aperta al pubblico, in cui sarà presentato un percorso progettuale per l’elaborazione di masterplans e progetti pilota di rigenerazione energetico-paesaggistico-ambientale, a cura dell’architetto Paola Ischia, a cui seguiranno comunicazioni, da parte dei docenti universitari Giuseppe Scaglione e Josè Manuel Pages Madrigal, su casi europei. La giornata si articolerà nella presentazione e discussione di esperienze didattico-progettuali da parte di gruppi di studenti del corso di urbanistica del Iv anno e dal seguente dibattito. Gli elaborati degli studenti saranno esposti nella mostra, aperta al pubblico a Palazzo dei Panni dal 18 al 28 febbraio 2010, dal lunedì al venerdì con orario 9. 00-12. 00, 14. 30-18. 00. Il programma prevede: ore 14. 00 introduzione e saluti delle autorità, Renato Veronesi, Sindaco di Arco, e Ruggero Morandi, Assessore alle Politiche del terzo polo urbano ed alla Cultura di Arco; 14. 30 masterplans e progetti pilota di rigenerazione energetico-paesaggistico-ambientale, arch Paola Ischia, Inu Istituto Nazionale di Urbanistica, Commissione Ambiente, Energia, Clima, Consumo di Suolo; 15. 00 Brennero Ecocity 2030 – Eco-boulevard Arco-riva, professor Giuseppe Scaglione, docente del Corso di Urbanistica Università degli Studi di Trento, Facoltà di Ingegneria, Corso di Laurea in Ingegneria edile/Architettura; 15. 30 lungo il fiume Lima, Portogallo, Josè Manuel Pages Madrigal, visiting professor dall’Università Fernando Pessoa di Porto; 16. 00 presentazione e discussione con i docenti di esperienze didattico-progettuali, studenti del Corso e Laboratorio di Urbanistica a. A. 2009-2010, Facoltà di Ingegneria, Corso di Laurea in Ingegneria edile/Architettura, Professor Giuseppe Scaglione, Collaboratori: Thomas Demetz, Alessandro Franceschini, Paola Ischia, Alberto Winterle; 18. 30 inaugurazione della mostra. |
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MILANO, MONDO ARTE: "I MAESTRI DEL ´900" 20 FEBBRAIO / 27 MARZO 2010 |
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Dal 20 febbraio al 27 marzo 2010 si tiene presso la Galleria Mondo Arte di Milano la mostra I Maestri del ‘900: esposte opere di Joan Miró, Pablo Picasso, Andy Warhol, Mimmo Rotella e Giorgio de Chirico. La mostra è organizzata dalla galleria Mondo Arte e la società Arte 99, in collaborazione con Spirale Milano e propone circa quaranta opere di alcuni tra i più significati artisti del Xx secolo. La Galleria ha sede in via Brera, e parlare di Via Brera è parlare della storia dell´arte italiana dell´ultimo secolo. E’ a due passi dallo storico bar Jamaica, inaugurato nel 1921 e frequentato dai personaggi più importanti della Milano del tempo. Mondo Arte è una realtà internazionale, e la sua attività spazia dalle gallerie d’arte in Italia e all’estero, al turismo culturale, agli allestimenti museali e agli eventi culturali. Nelle ampie e luminose sale della galleria Mondo Arte, una selezione dei più rappresentativi artisti del Novecento che hanno influenzato oltre al mondo dell´arte anche quello della musica e del teatro. L’idea è quella di un percorso che vuol essere un valido spunto di approfondimento delle diverse correnti artistiche del ´900. Esposte dieci opere uniche su carta realizzate da Andy Warhol tra il 1975 e il 1987: Watermelon una natura morta che rivela l’attenzione di Wahorl per i motivi iconografici classici, Fish, che traggono origine dalle carte da parati con Pesci. Tre gli esemplari tratti dalla serie Hans Christian Andersen realizzati nel 1987, opere dell’ultima produzione di Andy Warhol. In mostra anche un Autoritratto. Di Giorgio de Chirico in mostra tele degli anni ’50. Di Joan Miró pastelli e tecniche miste, uno dei 1960 e due del 1979. L´incisione di Picasso in mostra è un’opera degli anni ’50. Infine di Mimmo Rotella oltre alle famose Marilyn, tra cui Marilyn, una storia vera (2004) e Adorabile Marilyn (2003) esposto il primo décollage pubblicato, eseguito nel 1954. Per informazioni: Galleria Mondo Arte - Via Brera 3, Milano - tel 02. 8053943 - Ingresso Libero . . . |
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MILANO: ALLEN JONES. APHRODITE ON THE CATWALK |
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Giovedì 18 febbraio, a Milano da Lorenzelli arte, corso Buenos Aires 2, è stata inaugurata un’ importante mostra personale di Allen Jones dal titolo Aphrodite on the catwalk che propone fino al 17 aprile 2010 un’ampia selezione di lavori eseguiti dall’artista nell’ultimo decennio. La rassegna, frutto della collaborazione con le gallerie Thomas Levy di Amburgo e Patrice Trigano di Parigi, presenta un nucleo di opere -quaranta oli su tela- incentrato sul tema dello spettacolo e dell’illusionismo che documenta una ulteriore evoluzione della poetica dell’artista, iniziatore della Pop art inglese. Con la fervida capacità descrittiva e l’innata ironia che lo contraddistinguono Allen Jones ha attinto a questo repertorio dando vita in questi quadri ad atmosfere permeate di sensualità e immagini di sfrontata immediatezza: i musicisti ispirati e sedotti da attraenti ballerine-muse dalle lunghissime gambe, i prestigiatori che trasportano le loro partner in uno stato di sospensione, il pubblico descritto ai margini in maniera frammentaria, i sipari, gli sfondi -dipinti nel dipinto-, le passerelle all’infinito sono gli attori e gli elementi di uno spettacolo che va in scena sulla tela dove tutto evoca sorpresa in una esplosione dionisiaca di colori. Allen Jones dunque concepisce la pittura come performance e la tela come palcoscenico, un “congegno” pittorico dentro il quale vivono come una sorta di paesaggio di sfondo gli artisti che costituiscono il patrimonio della sua memoria: Matisse, Mirò, Picasso, Delaunay. Fattore decisivo nell’equazione estetica dei suoi dipinti è costituito dal pubblico la cui presenza è indispensabile perché il quadro possa dirsi risolto. Queste vivaci e vibranti messinscene oniriche rappresentano le situazioni chiave della grande ossessione per la dinamica dell’atto creativo che l’artista britannico, in tutto il suo lavoro, ha associato all’unione dei principi maschile e femminile e che ha rappresentato con la metafora dell’unione sessuale dell’uomo e della donna. Dal 1999, anno in cui ha inizio il ciclo The Magicians, l’attenzione si è concentrata sulle potenzialità di generazione artistica della magia e dell’illusionismo “i cui territori effimeri, evocati sul palcoscenico dei suoi dipinti, alludono al potere dell’immaginazione e della visione artistica nel creare mondi paralleli” (Blinda Grace Gardner, testo in catalogo). In questo ambito Jones affronta implicitamente le questioni importanti della nostra esistenza umana senza specificarle concretamente e pone la sua attenzione sull´energia creativa che considera la quintessenza della vita e dell´arte. Il lavoro dell´artista gira intorno alle potenzialità magiche dell’amore che unisce gli opposti e che fa si che nasca qualche cosa di nuovo. La dea dell’amore e della bellezza, Aphrodite on the catwalk, è centrale al concetto estetico di Jones e, anche se l’immagine di Venere che ci restituisce nei suoi quadri è più affine con l´universo del teatro, dei night-club e con gli spettacoli di varietà che alle sfere distanti dell’olimpo, il suo impatto sull´ispirazione dell´artista non è meno profondo. Informazioni: info@lorenzelliarte. Com - www. Lorenzelliarte. Com . |
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IL GRAN SASSO A ROMA |
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"Il Gran Sasso a Roma" è la kermesse che promuove, nella Capitale, le eccellenze paesaggistiche dell´Abruzzo, dal 18 al 21 febbraio. Organizzata dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e promossa dalla Regione, nel corso della conferenza stampa di presentazione, nella sede della Giunta a Pescara, l´assessore al Turismo, Mauro di Dalmazio, ha affermato "Il Progetto è quanto mai indovinato - ha esordito l´Assessore - per il potenziale di miglioni di turisti che il Lazio e l´area urbana di Roma possono offrire, in quanto molto vicini ai nostri Parchi. L´evento, che tende a mettere in evidenza le nostre eccellenze, è in perfetta linea con la nostra strategia d´azione - ha sottolineato - soprattutto in questo momento in cui l´Abruzzo, dopo il dramma che l´ha colpito, sta cercando di rilanciarsi. Certamente con grandi fatiche - ha commentato Di Dalmazio - ma i segnali che ci pervengono dall´Italia ed anche dall´estero sono più che positivi. Segnali - ha rimarcato - che ci comunicano di avere una considerazione importante. Siamo la Regione dei Parchi, ma non basta dirlo, occorre davvero che questo valore venga messo a sistema per trasformarlo in un volano di sviluppo". La manifestazione, che si svolgerà nell´Auditorium Parco della Musica, poggia su tre nuclei tematici, il primo dei quali consiste nell´allestimento, nei locali della Serra dell´Auditorium, della mostra "Capolavori della Natura, Capolavori della Cultura". Una mostra a carattere naturalistico in cui i valori della biodiversità e culturali dell´area protetta sono presentati al pubblico attraverso impianti fotografici innovativi. Nel contesto della mostra avranno luogo laboratori didattici per i ragazzi delle scuole romane, proiezioni di filmati ed altre attività di approfondimento sulle tematiche della conservazione della biodiversità. Nell´area pedonale antistante la Serra, sabato 20 e domenica 21 febbraio, sarà allestita la galleria "Sapori della Natura, Sapori della Cultura", dedicata ai prodotti tipici e all´artigianato d´eccellenza del Parco Gran Sasso - Laga. Nella galleria, impreziosita da immagini di grande formato degli ambienti più suggestivi dell´area protetta, Associazioni e Consorzi di produzione presenteranno ed offriranno in degustazione alcuni tra i più noti ed apprezzati prodotti tipici locali. "Il Gran Sasso a Roma" - ha dichiarato il Commissario Straordinario del Parco Gran Sasso-laga, Arturo Diaconale - costituisce nella sua complessità un invito a scoprire il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, una delle aree protette più grandi ed importanti d´Europa, il cui territorio merita senz´altro di essere conosciuto nelle tante attrattive ambientali e storico-culturali e d´essere apprezzato nella generosa ospitalità". Momento clou della manifestazione, nel pomeriggio di sabato 20 febbraio, sarà la cerimonia di consegna del Premio giornalistico "Gran Sasso d´Italia", promosso dall´Ente Parco in collaborazione con l´Ordine Nazionale dei Giornalisti. In questa prima edizione, quale riconoscimento della testimonianza resa in occasione del sisma dell’ Aquila del 6 aprile 2009, il Premio è stato assegnato a Bruno Vespa, Toni Capuozzo, Corradino Mineo, Andrea Lorusso Caputi e alle redazioni abruzzesi de Il Centro, Il Messaggero, Rai 3 e Rete 8. La cerimonia di premiazione sarà presentata da Veronica Maya e sarà impreziosita dal recital poetico musicale "I grandi Figli d´Abruzzo", a cura di Davide Cavuti, con Michele Placido accompagnato dall´Ensemble Isn dell´Aquila e dallo stesso Cavuti alla fisarmonica. "Non è a caso la scelta di presentare l´evento in sede regionale - ha ripreso l´assessore Di Dalmazio - per una ragione molto semplice ma importante. In una logica di concertazione con i Parchi, l´Amministrazione regionale e l´Assessorato al Turismo ha avviato un colloquio proficuo finalizzato alla convergenza sulle politiche di promozione e di svuluppo tutistico. Un percorso strategico, consapevoli che i nostri Parchi sono un brand di eccellenza e lo saranno ancor di più nella misura in cui riescono a collocarsi e ad integrarsi nel sistema complessivo della regione Abruzzo e con quei prodotti, diciamo così, già maturi e consolidati. Intendo dire che l´Abruzzo ha il suo differenziale competitivo nella possibilità di avere le sue eccellenze, montagna, mare, parchi, colline, città d´arte, e prodotti tipici, in stretta relazione e connessione tra loro. Lo sforzo politico, è pertanto finalizzato all´obiettivo - ha concluso l´assessore Di Dalmazio - di rende reale questa integrazione" . |
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IL CARBONAIO DEL MONTEFELTRO: REGIONE MARCHE, PROVINCIA DI PESARO E URBINO. A CAVALLO PER SCOPRIRE LE ANTICHE ORME DEI CARBONAI |
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C’era una volta il carbonaio, un lavoro antico fatto di sapienza e fatica, privazione e libertà, sorriso e miseria. Un mestiere antico tra il bosco, il fuoco ed il suo fumo. Lavorare la legna prestata da questi boschi e produrre carbone e carbonella nelle radure a ridosso dei torrenti, come nei ranchi dei boschi che vestono le nostre bellissime e aspre montagne, ha conservato caratteristiche di nomadismo stagionale, che ha costretto i lavoratori a costruire abitazioni in precario, le capanne: ripari a pianta rettangolare sostenute da uno scheletro di pali sul quale si sistemavano ordinatamente zolle erbose. I carbonai che rimanevano per molto tempo nei boschi spesso venivano raggiunti da familiari, mogli e sorelle e sino alla fine dell’Ottocento anche dai figli. Un mestiere che mantiene un rapporto d’equilibrio, duro e duraturo, tra la comunità e il territorio. Un presente dal profumo remoto e lontano ma vicino all’anima arcana delle genti, che abitano e vivono, amandole, le strette valli di questo Appennino, la sua civiltà e la sua cultura. Una memoria che tende a dissolversi come le nuvolette di fumo che, un tempo, si elevavano fitte, quasi misteriose, sui monti e fra i boschi del Montefeltro. Il carbonaio di Borgo Pace e Mercatello sul Metauro. La civiltà dei carbonai, presente in passato in tutto l’entroterra della regione Marche oltre che in molte aree dell’Appennnino, è ancora attiva nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino ed in particolare nei comuni di Borgo Pace e Mercatello sul Metauro. Tuttavia, anche in questa area, l’attività dei carbonai sta subendo un declino inesorabile e rischia la scomparsa: nel 2008 molti carbonai hanno lavorato la propria produzione per l’ultima volta. Oggi corriamo quindi il rischio di perdere un grande patrimonio che per millenni ha caratterizzato il territorio non solo di Borgo Pace e Mercatello sul Metauro, ma anche di comuni limitrofi quali ad esempio Piobbico e Apecchio. L´impatto delle carbonaie nell´ex Ducato di Urbino è stato fortissimo, in quanto si è trattato di un´attività in passato diffusissima nelle foreste dislocate attorno al vicino valico di Bocca Trabaria, ancora oggi presente nel territorio comunale nelle frazioni di Dese, Felcino, Figgiano, Lamoli, Palazzo Mucci, Parchiule, Valle e Villa. Storia e Paesaggio. Siamo a Borgo Pace e Mercatello sul Metauro, nella Provincia di Pesaro e Urbino, due comuni ricompresi nell’antica Massa Trabaria e nell’area che storicamente si è soliti definire “del Montefeltro”. Nel medioevo la Massa Trabaria, di cui il territorio di Borgo Pace e Mecatello sul Metauro facevano parte, era un piccolo cantone forestale di proprietà privata della Santa Sede ricchissimo di foreste di alto fusto. Nell’alto Medio Evo assolse al ruolo di terra tributaria di tronchi per le basiliche romane. La storia di questo piccolo feudo si può dividere in tre periodi: il primo fino al Xii sec. , come patrimonio ecclesiastico; il secondo fino al 1376 come comunità provinciale; il terzo fino al 1631 come parte del Ducato di Urbino. Durante il Xii secolo mentre la zona circostante era frazionata in piccole signorie o feudi e nell’Italia centro settentrionale iniziavano a formarsi i comuni cittadini, la Massa Trabaria si era strutturata in comune territoriale, una sorta di federazione unitaria di piccole comunità raggruppate in quattro distretti. Fu la Chiesa ad amalgamare ed a unificare in una sola “Provincia” oltre 100 territori castellani, anche distanti tra loro, ubicati nei bacini montani di quattro fiumi diversi: Marecchia, Foglia, Metauro e Candigliano. Questa originale federazione comunitaria durò circa due secoli e rappresentò il simbolo della “libertas ecclesiastica”, (in un territorio di piccoli tiranni). Nella seconda metà del ‘300, l’unità territoriale si frantumò e il nostro territorio passò al conte Antonio da Montefeltro. Sotto questa dinastia, particolarmente nel periodo del suo più grande esponente, Federico Ii, l’intera area conobbe la splendida stagione del Rinascimento urbinate. Il territorio dei comuni di Borgo Pace e di Mercatello sul Metauro, ricadente all’interno della Comunità Montana dell’Alto e Medio Matauro, si dispiega fra l’area geografica dell’Alta Valle del Metauro e quella denominata dell’ “Alpe della Luna”, estesa a cavallo di Toscana, Marche ed Umbria, delimitata dai bacini idrografici del Marecchia, del Tevere e del Metauro. Si tratta dunque di un’area che, oltre a racchiudere alcune fra le più tipiche caratteristiche dell’entroterra marchigiano, ha costituito per tutta la sua storia e fino ad oggi un importante crocevia di scambio e di influenza con le realtà regionali limitrofe: proprio il versante toscano dell’Alpe della Luna è stato dichiarato Riserva Naturale Regionale già dal 1998, mentre la parte ricadente nella Provincia di Pesaro e Urbino è stata proposta come parco naturale nel Piano Paesistico Ambientale fin dal 1990, senza tuttavia trovare una attuazione definitiva. Il territorio condensa alcune fra le caratteristiche salienti tipiche delle aree interne dell’Italia centrale e delle zone montane della dorsale appenninica, tali da costituire un ambito di grande complessità e ricchezza, contraddistinto da habitat naturali profondamente integrati con l’attività umana, da testimonianze storiche e beni culturali, da importanti sistemi insediativi rurali e montani, da grandi itinerari storico-religiosi. Il carbonaio e la tutela della memoria storica. L’attività dei Carbonai rappresenta oggi la miglior tutela della memoria storica, ancora vitale, delle tradizioni antiche dei contadini e dei residenti delle aree montane, e ci dimostra con l’esempio concreto, sedimentato non solo nel ricordo della popolazione locale, ma anche nella conformazione attuale del paesaggio, il profondo impatto socio-economico sul tessuto sociale ed ambientale, nonché la corretta ed equilibrata utilizzazione delle risorse naturalitstiche (boschive, forestali, agrarie) della zona. Basti pensare che le conseguenze dell’utilizzo delle antiche tecniche adottate per secoli dai Carbonai possano addirittura approdare alla tutela dei prodotti gastronomici del territorio: basti ricordare come la valorizzazione della tradizione culinaria marchigiana debba infatti tenere conto anche della fonte di calore. Inoltre e importante, il carbone utilizzato per la cottura dei prodotti tipici non può e non deve essere di origine dubbia, compromesso da agenti chimici di ignota provenienza. Il Museo del Carbonaio. Il Museo del Carbonaio è posto nell’edificio, recentemente restaurato, di una conceria ormai dismessa nel comune di Borgo Pace. La costruzione è stata destinata a documentare il lavoro dei carbonai, in passato diffusissima nelle foreste dislocate attorno al vicino valico di Bocca Trabaria, ancora oggi presente nel territorio comunale nelle frazioni di Dese, Felcino, Figgiano, Lamoli, Palazzo Mucci, Parchiule, Valle e Villa. Il Museo è stato realizzato nell’ambito del progetto “Musei Partecipati” grazie al finanziamento della Comunità Montana dell’Alto e Medio Metauro, del comune di Borgo Pace e della Provincia di Pesaro e Urbino. L’allestimento che risponde contemporaneamente a esigenze documentarie e didattiche, utilizza i materiali fotografici e le testimonianze raccolte nell’estate del 1976 da Giovanni Lucerna e Giorgio Pedrocco, nonché il reportage “L’industria del carbon fossile nelle Marche” di Luigi Rinaldi, apparso sulla rivista “Le vie d’Italia” nel 1927 che raccoglie le testimonianze dei carbonai che lavoravano nei fitti e scoscesi boschi collocati attorno al passo di Bocca Trabaria. Il Dvd sui Carbonai del Montefeltro. E’ uscito in questi giorni un documentario sui carbonai del Montefeltro, con il quale si intende promuovere la conoscenza del lavoro degli ultimi carbonai, documentarne la tradizione orale e gestuale, diffonderne lo spirito non solo presso i cittadini, le istituzioni del territorio e le scuole, ma anche rilanciarne il ruolo attraverso una più ampia prospettiva, che tenga conto di tutti gli aspetti – ambientali, socio- economici, culturali e storici – legati al territorio specifico. Il film documentario, della durata di circa 1 ora, farà quindi comprendere le fasi di lavorazione del carbone, attraverso la voce diretta dei protagonisti e le testimonianze ricavate da una ricerca approfondita sulle risorse del territorio, mediante interviste audiovisive e l’utilizzo di documenti d’archivio, repertori fotografici, cinematografici e documentali d’epoca. Seguendo il duplice binario delle testimonianze orali degli ultimi protagonisti e le spiegazioni dei ricercatori e degli storici, unitamente all’utilizzo di documenti d’epoca, il filmato fornirà dunque non solo un reportage giornalistico completo sul funzionamento delle carbonaie e sull’attività dei carbonai, ma indagherà anche sulla civiltà che attorno ad essi ha ruotato per lungo tempo, e sulla memoria che ancora oggi se ne conserva: una memoria che tende a dissolversi come le nuvolette di fumo che, un tempo, si elevavano fitte, quasi misteriose, sui monti e fra i boschi del Montefeltro. La produzione del documentario (riprese, regìa, montaggio) sarà a cura di Giovanni Lani, giornalista professionista e presidente dell’Associazione “Videomemorie”, autore di numerosi documentari stampati su dvd, tutti inerenti la valorizzazione delle tradizioni locali del territorio (l’ultimo prodotto realizzato, su commissione della Provincia di Pesaro e Urbino, concerne le riprese e il montaggio di «Mulini – Uomini e macine della Provincia di Pesaro e Urbino»). Alla realizzazione del filmato è prevista la partecipazione e la collaborazione del dottor Giovanni Lucerna, ricercatore storico, Biblioteca di Urbania, curatore del Museo dei Carboani di Borgo Pace, autore di numerosi saggi e ricerche focalizzate sulle tradizioni e le risorse storico-culturali del territorio, l’ultima delle quali relativa ai mulini del Ducato di Urbino (Bononia University Press); del professor Giorgio Pedrocco, curatore del Museo dei Carboani di Borgo Pace, docente dell’Università degli Studi di Bologna; del professor Roberto Mantovani, responsabile del Gabinetto di Fisica dell’Università degli Studi di Urbino. A cavallo per scoprire le antiche orme dei carbonai. Sarà possibile scoprire le orme dei carbonai e seguire le bellezze del territorio in sella ad un cavallo sulle sponde del Metauro. Un lungo percorso che segue il circuito di sentieri esistente nella zona: esso ha una forma approssimativa di quadrilatero, con lato attestato al crinale Appenninico che, procedendo in senso orario, ha come vertici Mercatello sul Metauro (429 m. Slm ) il Montaccio (1. 072 m. Slm), Sbocco delle Bucine (1. 225 m. Slm) e Case Sabatini (737 m. Slm). I sentieri raggiungeranno attraverso rami secondari i maggiori agglomerati rurali dei due capoluoghi: Montedale, Lamoli, Parchiule, Palazzo Mucci, Figgiano e Castello della Pieve. Da Borgo Pace si dipartono altri sentieri di cui il principale corre sulla sommità della dorsale che funge da linea di displuvio tra il torrente Auro a Nord ed il torrente Meta a Sud, immettendosi percorso G. E. A. , in località Poggio dei Tre Termini (1. 173 m. Slm). L’itinerario rileva le testimonianze di carattere artistico-culturale e paesaggistico-ambientale, e tutti i punti di interesse (culturale, turistico, storico ed enogastronomico, ivi compresi gli agriturismi, le strutture ricettive ed i produttori di enogastronomia tipica del territorio). Sarete guidati da un’apposita cartellonistica della cartografia schematica della rete escursionistica, con i riferimenti geografici dell’intera zona; gli itinerari escursionistici con le caratteristiche morfologiche, paesistico-ambientali e naturalistiche (tanto geologiche quanto botanico-vegetazionali che faunistiche) dell’area, nonché i principali punti di interesse individuati; elementi storico-culturali ed ambientali del paesaggio che possano divulgare e documentare l’attività dei Carbonai ed il loro impatto sul territorio, particolarmente presente nell’area. Le sopracitate iniziative rientrano nel progetto di “Attuazione di iniziative a favore della montagna” presentato da Marche Verdi di Ancona (Consorzio fra Cooperative di indirizzo Agro-forestale e ambientale per la tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale finanziato dalla Regione Marche (D. G. R. 451 del 23/03/2009 – Decreto 13/S01 09/09/2009). Dove dormire e mangiare. Country House Castello della Pieve La Torre, Castello della Pieve - Mercatello sul Metauro – Provincia di Pesaro e Urbino, Tel. 0722-89525, www. Castellodellapieve. It. Arroccata su una collina immersa nel verde a quattro chilometri da Mercatello sul Metauro – comune dell’entroterra marchigiano distinto dalla prestigiosa Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club - la Country House è situata in territorio di confine tra Marche, Toscana e Umbria. Soggiorno privilegiato per visitare splendide città d’arte: Urbino, San Leo, Arezzo, Siena, Perugia, Gubbio, Assisi e Repubblica di San Marino. Hotel ristorante La Diligenza, Piazza del Pino, 9 - Borgo Pace – Provincia di Pesaro e Urbino, Tel. 0722-89124, www. Centrobebladiligenza. It. La Diligenza si trova a Borgo Pace, un piccolo paese immerso nel verde dell’alta valle del Metauro, nelle Marche, in provincia di Pesaro-urbino, al confine con Umbria e Toscana. |
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TANTI MODI PER TRASCORRERE IL WEEKEND NEI PARCHI |
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Il 18 febbraio - escursione notturna al Parco della Collina Torinese (Piemonte) Un Bosco Di Luna Affascinante escursione nel bosco del Parco della Collina Torinese alla scoperta dei suoni e degli odori della notte e delle sensazioni uniche che la visione crepuscolare suscita. Un viaggio in un mondo notturno sconosciuto; un modo diverso di percepire l´ambiente naturale scoprendone gli aspetti più nascosti e inconsueti. Escursioni su vari percorsi con differenti durate e difficoltà, dalle ore 21. 00 alle ore 23. 00: Bric Giardin - 1,5 ore - semplice - proposta anche in versione dedicata ai bambini; Valle Gola - 2 ore - semplice (ritrovo: piazzale Basilica di Superga - h 21. 00); Monte Cervet - 2,5 ore - medio/impegnativo - (ritrovo: piazzale Basilica di Superga - h 21. 00); Sassi-superga - 2,5 ore - impegnativo - (ritrovo: stazione di Sassi - h 20. 00 - salita in dentiera). Raccomandate calzature da escursionismo. Prenotazione obbligatoria. Quota: Prezzo intero Euro 8,00 adulti, Euro 5,00 bambini sino ai 14 anni; Tessera Caleidoscopio Euro 6,50 adulti, Euro 4,00 bambini sino ai 14 anni. Handicap fisico: non adatta; psichico: adatta; relazionale: adatta. Per informazioni e prenotazioni: Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese - Tel. /fax: 011/8903667 - E-mail: cvparcosuperga@artefatto. Com Altre info sul Parco della Collina Torinese http://www. Parks. It/parco. Collina. Torinese Dal 18 al 21 febbraio - scopriamo il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (Abruzzo) Il Gran Sasso A Roma Incontri con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga dal 18/21 febbraio 2010 a Roma, Auditorium "Parco della Musica". La manifestazione "Il Gran Sasso a Roma" è un invito a scoprire il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, una delle aree protette più grandi ed importanti d´Europa, della quale, per la prossimità geografica con l´Abruzzo, quello romano potrebbe senz´altro divenire un bacino d´utenza privilegiato. Venite a scoprire il fascino di un territorio unico e gustate la generosa ospitalità della sua gente. Qui, dove ambienti incontaminati custodiscono, di ogni epoca storica, innumerevoli tracce dell´opera umana, sarete senz´altro conquistati dal raro equilibrio tra capolavori della natura e capolavori della cultura. Segreteria Organizzativa: Tel. 348 1401958 - 0862 6052247 - www. Gransassolagapark. It Altre info sul Parco Nazionale del Gran Sasso http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Gran. Sasso Il 20 febbraio - i profumi della notte e i colori delle ombre al Parco Nazionale del Gran Paradiso (Valle d´Aosta, Piemonte) Dal Fantabosco Alla Pietra Filosofale Facile escursione su percorso ad anello attraverso vecchie borgate per giungere ed attraversare il Fantabosco, bosco misto di Larici e Abeti rossi, dove il paesaggio particolare ed i numerosi segni di presenza degli animali, lasciano spazio a fantasia ed immaginazione. Costo a persona: Euro 10,00. Partenza per le escursioni notturne sempre prevista alle ore 17. 30; arrivo alle ore 21. 00 ca. L´escursione si effettuerà con un minimo di 10 partecipanti, per i bambini sotto i 12 anni l´escursione è a metà prezzo. Si consiglia abbigliamento impermeabile, una pila frontale almeno ogni due persone, ghette e scarponcini da trekking per poter calzare le racchette da neve. La quota non comprende l´affitto delle racchette da neve; al momento della prenotazione sarà possibile farne richiesta alla guida. Prenotazione obbligatoria entro le 48 ore precedenti l´iniziativa. Info e prenotazioni: Tel. 340/3653595 - info@naturalp. It Altre info sul Parco Nazionale del Gran Paradiso http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Gran. Paradiso Il 20 febbraio - ciaspolata notturna al Parco dei Cento Laghi (Emilia-romagna) Attraverso La Foresta Della Vezzosa Ciaspolata notturna con partenza al crepuscolo, lungo un sentiero tra i più vari, che attraversa il fitto e scuro bosco di abeti, poi la chiara faggeta per giungere ai prati del Tavola e iniziare la salita verso i solitari faggi che punteggiano i pascoli coperti dalla neve. Grado di difficoltà: E - medio/basso. Dislivello complessivo: salita circa 250 m - discesa circa 250 m. Tempo di percorrenza: 2/3 ore. Percorso: Rifugio Lagdei (1250 m s. L. M. ), prima lungo la strada che porta ai Cancelli, poi scendendo fino all´Ex Vivaio Forestale della Vezzosa e quindi risalendo per riprendere il sentiero 725 per lo più pianeggiante fino al Prato della Valle (1249 m s. L. M. ), da qui eventuale salita fino ai primi prati del Monte Tavola per poi rientrare lungo il sentiero 725. Ritrovo e partenza: Loc. Lagdei (Comune di Corniglio - Pr) presso il Rifugio alle ore 17. 30. Luogo e ora (presunta) del ritorno: Loc. Lagdei (Comune di Corniglio - Pr) presso il Rifugio alle ore 20. 00. Numero minimo di partecipanti: 5. Organizzata da: Antonio Rinaldi. Guida: Antonio Rinaldi. Costo a persona: 10,00 Euro per gli adulti, 6,00 Euro per minori di 10 anni. Possibilità di cenare tutti insieme all´arrivo presso il Rifugio Lagdei (Tel. 0521/889353). Prenotazione obbligatoria: Antonio Rinaldi - Cell. 328/8116651 - www. Terre-emerse. It - E-mail: rnlantonio@inwind. It Altre info sul Parco dei Cento Laghi http://www. Parks. It/parco. Cento. Laghi Il 20 e 21 febbraio - laboratori ed escursioni a tema al Parco Regionale La Mandria (Piemonte) C. S. I. Mandria: A Caccia Di Tracce Rotte e sentieri pullulano di vita e di abitanti ad ogni ora del giorno. Cosa accade dopo il loro passaggio? Laboratori ed escursioni a tema dedicati a famiglie curiose per natura: sabato e domenica dalle ore 14. 00 presso il museo interattivo "Al. Bo - conoscere e giocare con l´albero e il bosco". Per ulteriori informazioni, contattare il Centro Visita: Tel. 011/4993381 - E-mail: info@parcomandria. It Altre info sul Parco La Mandria http://www. Parks. It/parco. Mandria Il 21 febbraio - visita guidata naturalistica al Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell´Abbadessa (Emilia-romagna) I Colori Dell´inverno Visita guidata naturalistica alla scoperta delle fioriture precoci in Dolina di Gaibola con i Guardiaparco. Nel bosco privo di foglie, con un aspetto invernale, spiccano tra gli altri colori il giallo del corniolo e della primula, il violetto della scilla fino all´insospettabile fioritura bianca della saxifraga. Ritrovo alle ore 9. 00 presso il Centro Parco Casa Fantini. Numero di posti limitato, prenotazione obbligatoria. Costo: 5 Euro per i maggiorenni. Per informazioni: Parco Gessi, Via Jussi 171 - 40068 Farneto - San Lazzaro di Savena (Bo) - Tel. 051/6254811 - www. Parcogessibolognesi. It Altre info sul Parco dei Gessi Bolognesi http://www. Parks. It/parco. Gessi. Bolognesi Il 21 febbraio - tradizioni locali al Parco delle Alpi Marittime (Piemonte) Carnevale Alpino Di Valdieri Protagonista del carnevale di Valdieri è lo straordinario orso di segale. Una figura simbolica nella cui rappresentazione ci sono la rincorsa e la lotta con il domatore il quale cerca di "strappare" all´animale tutti i saperi e i poteri possibili dalla sua forza fisica a quella sessuale. Nel carnevale vi sono poi altre figure protagoniste tra cui i simpatici "Frà" che cantano epistole ironiche su personaggi e genti delle valli. La manifestazione sarà arricchita da animazioni, da musica occitana e dalla distribuzione di frittelle e bevande calde, a cura della Proloco. Per tutta la giornata sarà aperto al pubblico il Museo della Resistenza e del territorio con servizio di visite guidate agli allestimenti e alla necropoli protostorica di Valdieri. Appuntamento in Piazza della Resistenza, dalle ore 15. 00. Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 0171/97397 - Fax 0171/97542 - E-mail: info@parcoalpimarittime. It Altre info sul Parco delle Alpi Marittime http://www. Parks. It/parco. Alpi. Marittime Il 21 febbraio - l´ambiente è in scena al Parco Fluviale Regionale del Taro (Emilia-romagna) A Testa In Giu´, Chiacchierando Con Ino E Ina Apamea scopre un mondo dalle 1000 sorprese. Al Parco del Taro tornano le laboteche, l´ormai tradizionale appuntamento per famiglie che coinvolge bambini e genitori in divertenti momenti di animazione teatrale a cui si integrano laboratori di creatività. L´iniziativa si terrà presso il teatro alla Corte di Giarola, sede del Parco del Taro e del Centro di Educazione Ambientale "Borgo della Pulce". Per informazioni e contatti: Parco del Taro - Centro Parco Corte di Giarola - Strada Giarola, 11 - 43044 Collecchio (Pr) - Tel. 0521/802688 - Web: www. Parcotaro. It - E-mail: info@parcotaro. It Altre info sul Parco del Taro http://www. Parks. It/parco. Taro Il 21 febbraio - trekking al Parco Naturale dei Monti Aurunci (Lazio) A Cavallo Degli Aurunci Trekking di un giorno con ristoro, all´interno del parco a contatto con la natura per scoprire vecchi sentieri tra prati, pascoli e boschi montani. Itinerario: Via Appia antica (Fondi) - Taverna (Campodimele). Partenza ore 8. 00 parcheggio via Appia Antica / tra Itri e Fondi rientro in serata. Grado di difficoltà del percorso: Media (buona capacità di gestione del cavallo e preparazione fisica del cavaliere). Abbigliamento/attrezzatura: Comodo, da equitazione, giacca a vento, o mantellina per la pioggia, borraccia per l´acqua, coltellino serramanico; pranzo al sacco. Quota di partecipazione: 65,00 Euro (guida, ristoro). Noleggio cavallo: 40,00 Euro al giorno. Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 0771/598114 - Fax 0771/598166 - Email: info@parcoaurunci. It Altre info sul Parco dei Monti Aurunci http://www. Parks. It/parco. Monti. Aurunci Il 21 febbraio - alla scoperta del Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone (Emilia-romagna) I Lupi D´inverno Trekking o ciaspolata (in presenza di neve). Dalle 10. 00 alle 13. 30 circa. Per l´itinerario (a seconda dei segni di presenza rilevati) i prenotati verranno contattati direttamente. Costo: Euro 10,00 per gli adulti, Euro 5,00 per i minori di 14 anni, eventuale noleggio ciaspole Euro 5,00. Evento organizzato dalla Cooperativa Madreselva con il patrocinio del Parco dei Laghi. Prenotazione obbligatoria telefonando al 0534/46712, via mail promozione. Parcodeilaghi@cosea. Bo. It oppure info@coopmadreselva. It Altre info sul Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone http://www. Parks. It/parco. Suviana. Brasimone . |
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STOCCARDA: UNA NOTTE AI MUSEI |
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La Lunga Notte dei Musei il 20 marzo per fare le ore piccole tra arte e cultura, scoprendo fino a 90 tra mostre, esposizioni permanenti, esibizioni e appuntamenti ad-hoc Accogliente e vivace, cosmopolita e a misura d’uomo, legata alla tradizione e al tempo stesso all’avanguardia – Stoccarda, il capoluogo del Baden-württemberg, è una città dalle mille sfaccettature che riesce sempre a sorprendere in modo positivo i suoi visitatori. Più vicino ai patri confini di quanto si pensi, la città invita a scoprire o riscoprire la sua affascinante architettura (un perfetto mix tra antico, moderno e futuristico), i suoi ampi spazi verdi e la sua ricca offerta culturale e gastronomica. Pretesto per un fine settimana di primavera potrebbe essere uno dei tanti appuntamenti con l’arte e la cultura. O meglio, l’appuntamento per eccellenza con l’arte e la cultura a Stoccarda: l’edizione 2010 della Lunga Notte dei Musei. La Lunga Notte dei Musei (sabato 20 marzo 2010) Una notte per conoscere l’offerta museale di Stoccarda, assistere a performance artistiche, partecipare a speciali visite guidate, scoprire nuovi autori ed espressioni culturali o visitare mostre temporanee, in un’atmosfera di festa collettiva. La Lunga Notte dei Musei nel capoluogo del Baden-württemberg torna per la 13esima volta sabato 20 marzo per offrire una vera e propria full immersion nell’arte. Stoccarda celebra il primo fine settimana primaverile dell’anno con un’offerta culturale non-stop, con 90 fra location e appuntamenti e un servizio continuo di bus, che rende semplici e agevoli gli spostamenti da un punto all’altro della città e permette di massimizzare le visite. Molti i musei da non perdere. Primo fra tutti la Staatsgalerie (www. Staatsgalerie. De), con le collezioni permanenti della Alte Staatsgalerie, l’edificio neoclassico che ospita le opere pittoriche dei più grandi maestri dal Xix al Xx secolo, e quelle della Neue Staatsgalerie, dedicata all’arte dal Medioevo al Xviii secolo. E poi ancora il Kunstmuseum (www. Kunstmuseum-stuttgart. Com), il nuovo museo per l’arte racchiuso in uno spettacolare edificio a forma di cubo in vetro che, su 5000 metri quadrati di superficie espositiva, ospita, tra le altre, la collezione più grande al mondo del pittore e grafico tedesco Otto Dix. Senza dimenticare i due nuovi musei che hanno cambiato lo skyline di Stoccarda: gli avveniristici musei Mercedes-benz e Porsche. Grazie a essi la “città dell’automobile“ rende omaggio ai marchi “di casa”, che hanno fatto la storia dell’auto. Tra le mostre temporanee spicca “Brücke Bauhaus Blauer Reiter. La collezione Max Fischer”. Fino al 20 giugno 2010 la Staatsgalerie espone, per la prima volta, una sezione rappresentativa della collezione che l’imprenditore di Stoccarda Max Fischer creò a partire dagli anni Venti del secolo scorso. La raccolta, di grande valore, comprende opere di Ernst Ludwig Kirchner, Edvard Munch, Max Beckmann, Franz Marc, August Macke, Oskar Kokoschka, Emil Nolde, Ernst Barlach e molti altri (www. Staatsgalerie. De/ausstellung_e/vorabinfo. Php?id=73). Fino al 16 maggio il Kunstmuseum ospita la mostra fotografica “Gerda Taro. War in Focus”, una retrospettiva di circa 85 scatti a cento anni dalla nascita della famosa fotoreporter tedesca, vera e propria pioniera del reportage di guerra. Collega e compagna di Robert Capa, la Taro è entrata nella storia della fotografia soprattutto per i suoi reportage realizzati durante la Guerra di Spagna, dove morì giovanissima (www. Kunstmuseum-stuttgart. Com). Il programma completo della Lunga Notte dei Musei sarà disponibile da febbraio sul sito www. Lange-nacht. De e negli Info-point dell’Ente Turismo di Stoccarda. Per maggiori informazioni sui musei di Stoccarda e la città: www. Stuttgart-tourist. De (sito anche in versione italiana). |
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