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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 06 Aprile 2010 |
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CRESCE L´EXPORT DEL PROSCIUTTO DI PARMA: +1.6% NEL 2009 |
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Ottime le performance del Prosciutto di Parma sui mercati esteri. Il Consorzio del Prosciutto di Parma nel 2009 ha registrato una crescita dell’export pari all’1,6% con un incremento delle esportazioni pari a 35.000 pezzi. Sono stati 2.061.668 i Prosciutti di Parma esportati (12.662 ton), sia interi (con osso e disossati), sia preconfezionati. L’export ha assorbito il 21% della produzione, generando un fatturato stimato in 181 milioni di euro. Il risultato del 2009 è particolarmente significativo perché ottenuto in un contesto globale assolutamente negativo – crollo degli scambi in ambito Wto e pesante declino delle esportazioni italiane – dove fortunatamente il settore agroalimentare ha avuto un comportamento anticiclico e ha retto decisamente meglio di altri comparti. Va inoltre sottolineato che, proprio per far fronte alla grande crisi, lo scorso anno il Consorzio del Prosciutto di Parma – in controtendenza con quanto normalmente avviene in queste situazioni – ha scelto di incrementare gli investimenti a sostegno della promozione e valorizzazione del Prosciutto di Parma sia in Italia che all’estero. L’aumento delle esportazioni è avvenuto grazie agli ottimi risultati del prodotto in vaschetta che ha compensato la regressione del prodotto intero. Il preaffettato rappresenta oggi il 39% dell’export di Prosciutto di Parma (47% nel mercato U.e.). Tra i mercati di sbocco del Prosciutto di Parma le performance migliori sono state registrate in Gran Bretagna (+13.3%), Austria (+34.7%) e Benelux (+23.2%). Tra i mercati nuovi, stanno dando buoni risultati Hong Kong (+5.6%), Singapore (+9.8%) e Australia (+69.2%). “Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti sul mercato interno e sui mercati esteri. Il consumatore è affezionato al nostro prodotto e non ci ha abbandonato nemmeno nel periodo più nero della crisi. Auspichiamo che questi segnali positivi siano il preludio di una ripresa complessiva di un comparto che rappresenta il fiore all’occhiello del Made in Italy e che non può accontentarsi di una remunerazione così ridotta” commenta Paolo Tanara, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma. |
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I SALUMI ITALIANI PROTAGONISTI SULLE TAVOLE PASQUALI CONSUMATE OLTRE 13.300 TONNELLATE TRA SALAMI, COPPE E CAPOCOLLI |
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Milano - Pasqua ha portato sulle tavole degli italiani i salumi della tradizione. A seconda delle regioni, variano le tipologie: si va dall’immancabile salame corallina consumato principalmente a Roma, alla coppa-capocollo delle regioni del centro e sud Italia, al salame filzetta in Brianza, eccetera. Una consuetudine radicata nella cultura alimentare del Belpaese che arriva da lontano: già dal Medioevo, mentre l’addio prequaresimale alla carne (il Carnevale) era celebrato con salsicce o fette di salame cotte nel vino bianco, il giorno di Pasqua si tornava a consumare, dopo quaranta giorni, quei salumi che, in primavera, raggiungevano il perfetto grado di stagionatura. Con la tradizionale macellazione invernale del maiale (che avviene dal giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, a quello di Sant’antonio Abate, il 17 gennaio), infatti, si ottenevano salumi che avevano periodi di stagionatura diversi, da pochi mesi dei salami cacciatori ai 12/18 mesi dei prosciutti crudi. Il periodo Pasquale, tra la fine di marzo e la fine di aprile, era il periodo perfetto per consumare proprio il salame e la coppa o capocollo, questi ultimi due salumi molto simili (derivano dallo stesso taglio del maiale) il cui nome varia nelle diverse regioni (coppa al nord, capocollo al centro-sud). Questi prodotti della salumeria italiana, infatti, necessitano di una stagionatura di 3/4 mesi.
Consumi salumi della tradizione nel periodo pasquale |
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Var % Pasqua 2010/Pasqua 2009 |
Salame |
9.300 tonnellate |
+1,5% |
Coppa – Capocollo |
4.050 tonnellate |
+1% | Ancora oggi la tradizione si perpetua e i numeri danno la conferma: rispetto all’anno scorso si prevede che i consumi dei salumi della tradizione (salame, coppa e capocollo) aumenteranno dell’1,5%, con un quantitativo di oltre 13.300 tonnellate per un valore alla produzione di circa 13 milioni di euro, che al consumo si attesteranno attorno ai 25 milioni di euro. (Dati Assica - Associazione Industriali Carni). |
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SARDEGNA: POLITICHE AGRICOLE MOZIONE PDL SU LATTE IMPORTATO, REPLICA ASSESSORE PRATO |
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Cagliari - "Portare all’attenzione del Consiglio regionale e della stampa i problemi e le opportunità dell’agricoltura è sempre un fatto positivo, perché è grazie a uno scambio produttivo che si trovano le soluzioni per uno dei settori chiave della nostra economia. Premesso questo, una risposta dettagliata al documento dei consiglieri firmatari (quando si trattava ancora di un’interrogazione) è stata inviata sia alla Presidenza della Giunta che alla Presidenza del Consiglio regionale". L’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, interviene sulla mozione presentata questa mattina da Silvestro Ladu e dal gruppo consiliare Pdl. "Come ho avuto modo di anticipare già durante la discussione di una mozione dell’opposizione sulla crisi del comparto - spiega l’assessore - attualmente non si configurano rischi di alcun genere sulla commercializzazione di latte fresco, in quanto le difficoltà logistiche e l´ottima organizzazione dei produttori isolani fanno sì che il mercato interno sia praticamente inaccessibile. Diverso è il caso del cosiddetto "alto pastorizzato", una via di mezzo tra il fresco e l´Uht che, però, non è soggetto alla normativa nazionale sul fresco. Allo stato, quindi, non si configura alcun caso di prodotto spacciato per sardo in tale comparto e non risultano violazioni in merito alla tracciabilità dei prodotti". In Sardegna nel 2009, è scritto nella risposta dell’assessore all’interrogazione, sugli oltre 550 milioni di litri di latte prodotti nell’Isola (di cui oltre 200 milioni di vaccino e 350 milioni di latte ovicaprino) sono stati importati 8.820.348 litri così suddivisi: 2.720.904 litri di latte Uht confezionato di vacca, 824.568 litri di latte crudo di vacca, 167.642 litri di latte pastorizzato vaccino, 5.107.142 litri di latte termizzato ovi-caprino. Tutto il latte arriva da stabilimenti certificati secondo la normativa comunitaria che prevede, in osservanza del cosiddetto "pacchetto igiene", un visto in partenza e in arrivo da parte dei Servizi Veterinari. Il fenomeno del latte importato, che vale circa l´1,6%, è da motivare prevalentemente alla necessità di lavorare latte fresco destagionalizzato. Nel caso del latte caprino, invece, è dovuto, al deficit tra domanda e offerta. Nell´ultimo decennio, infatti, vi è stata una vera e propria riscoperta di questo prodotto, emarginato in passato dalla monocultura dell´ovino, tanto che oggi la Sardegna non è più in grado di soddisfare il fabbisogno dell´industria casearia regionale. Attualmente le statistiche Istat indicano in circa 50 milioni di litri la produzione annua, di cui oltre il 70% resta indifferenziato da quello ovino e solo il 30% viene trasformato in quanto tale da più di 150 trasformatori privati e cooperatori, grandi e piccoli. "Nella scorsa legislatura – conclude l’assessore - sia produttori che trasformatori hanno esortato la Giunta regionale a finanziare l´acquisto di capi caprini, a valere sulla legge regionale 21/2000, per procedere a soddisfare il fabbisogno. La misura avrebbe avuto il doppio vantaggio di attuare una riconversione dall´ovino e di velocizzare il processo grazie ad un contributo pubblico pari al 50% della spesa sostenuta. Il precedente esecutivo ha preferito investire invece in altre direzioni: il risultato è stata una forte contrapposizione tra chi allora produceva e trasformava e il governo regionale. Attualmente tale misura non è più finanziabile a causa del nuovo regolamento comunitario che dal 2007 disciplina gli aiuti di Stato". |
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ASP BASILICATA, CONTROLLI VETERINARI SU TRACCIABILITA’ DEI CAPI BOVINI |
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L´asp comunica "nell’ambito dei controlli eseguiti dal Servizio Veterinario, Area di Sanità Animale del Dipartimento di Prevenzione, Ambito Territoriale di Potenza, sono stati riscontrati in un’azienda del potentino, n° 4 capi bovini non identificati. Considerato che l’allevatore non è stato in grado di identificare gli animali nelle 48 ore successive alla contestazione dell’accaduto, ai fini della tutela della salute pubblica e della tracciabilità dei prodotti di origine animale, ai sensi del Regolamento Ce 494 del 27 febbraio 1998 recante “ modalità d’applicazione del Reg. Ce n.820/1997 del Consiglio per quanto riguarda l’applicazione di sanzioni amministrative minime nell’ambito del sistema di identificazione e registrazione dei bovini”, si è proceduto all’abbattimento e alla distruzione degli animali non identificati correttamente mediante l’apposizione dei marchi auricolari e privi dei documenti di identificazione individuali (passaporti)". |
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BOLZANO: DAL 7 APRILE DIVIETO DI APPLICARE PRODOTTI FITOSANITARI DANNOSI ALLE API |
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La Provincia ha stabilito l´entrata in vigore da mercoledì 7 aprile del divieto di applicare prodotti fitosanitari dannosi alle api durante il periodo di fioritura dei fruttiferi per la varietà Cripps Pink e i relativi cloni. Il divieto si riferisce a tutte le zone frutticole. La Ripartizione provinciale Agricoltura ha stabilito con decreto i principi attivi, presenti in prodotti fitosanitari, considerati dannosi alle api. Il divieto di impiegare prodotti fitosanitari dannosi alle api nel periodo di fioritura dei fruttiferi ha inizio per la varietà Cripps Pink e i relativi cloni per tutte le zone frutticole a partire da mercoledì 7 aprile e rimarrà in vigore fino a revoca. Inoltre si rende noto che come misura preventiva contro la diffusione del colpo di fuoco batterico tramite le api è vietato spostare alveari di api da un impianto di pomacee all´altro dal 1° aprile fino al 15 giugno prossimo, a meno che essi non siano stati tenuti prima in un locale oscurato e chiuso per almeno 48 ore oppure per almeno 72 ore in un luogo situato a quote superiori a 1400 metri. |
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ANCHE IN TRENTINO ARRIVA IL CORSO DI “POTATURA ACROBATICA”
L’ISTITUTO AGRARIO DI SAN MICHELE ALL’ADIGE ORGANIZZA UN CORSO DI TREE CLIMBING
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Per lavorare in sicurezza e con competenza sugli alberi l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige organizza il primo corso di Tree climbing. Si tratta di una tecnica di arrampicata nata negli Stati Uniti che consente di accedere alla chioma delle piante ad alto fusto e muoversi in sicurezza, da un ramo all´altro, per eseguire operazioni di potatura, abbattimento, consolidamento o ancoraggio. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del corso di alta formazione per tecnico superiore del verde organizzato dal Centro istruzione e formazione, ma è aperto anche a manutentori del verde, studenti e tutti coloro che sono interessati all´arboricoltura. La prima lezione (teorica) è in programma lunedì 12 aprile, mentre la parte pratica si svolgerà nei giorni successivi. Il corso è organizzato in moduli indipendenti (“modulo albero” di 24 ore, “modulo corda” di 40 ore, “modulo motosega” e “modulo motosega in quota” rispettivamente di 40 e 24 ore) consentendo così di completare il curriculum di quanti già lavorano nel settore e acquisire una preparazione completa a coloro che vogliono approfondire tutte le tematiche. Le lezioni teoriche e pratiche, che prevedono attività dimostrative in pianta ed esercitazioni guidate, sono tenute da tecnici qualificati che da anni operano nel settore con una specifica preparazione e con esperienza nella formazione. Al termine del corso verrà rilasciato un atteso di partecipazione. Per informazioni ed iscrizioni (è prevista una quota per i vari moduli) rivolgersi a Marco Zanoni, marco.Zanoni@iasma.it, tel. 0461.615242, presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. |
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ROMA, APRE IL SECONDO ´SPAZIOBIO´ |
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L´esperienze di economia alternativa basate sul buon cibo biologico aumentano nella capitale. L’ ! aprile è stato inaugurato ´Spaziobio alla Cacciarella´, il nuovo punto vendita di Spaziobio presso la cooperativa La Cacciarella via Casal Bruciato 11. Sulla base dell´affascinante esperienza avviata da due anni alla Città dell´Altra Economia, nell´area del Ex Mattatoio di Testaccio, dove il punto vendita biologico è presente in maniera continuativa e con ottimo successo, il consorzio Spaziobio è felice di poter replicare l´iniziativa, anche grazie all´impegno della cooperativa la Cacciarella, e continuare a dare sempre di più risposte ai produttori e a tutti i consumatori romani. Lo Spaziobio è un punto vendita completo, dove è possibile trovare prodotti trasformati, come pasta, conserve, farine, biscotti, verdure e ortaggi freschi, nonché detersivi, tutto rigorosamente biologico e certificato. Grazie all´utilizzo di prodotti provenienti quasi esclusivamente dal Lazio, seguendo un percorso di filiera corta e km zero, i consumatori hanno la possibilità di consumare cibo di alta qualità a prezzo contenuto. Il consorzio Spaziobio vede la partecipazione di diverse realtà operanti nel settore dell´altra economia, tra cui in prima fila l´Associazione Italiana Agricoltura Biologica. |
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FINI: TORTELLONI GORGONZOLA PICCANTE DOP E NOCI |
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E’ arrivata l’ultima raffinatezza culinaria della gamma. La Gastronomia Fini per i palati più esigenti: i Tortelloni al Gorgonzola Piccante Dop e Noci, un accostamento perfetto tra la cremosa piccantezza del gorgonzola, la preziosa e ricercata croccantezza delle noci, la delicatezza della ricotta: un ripieno accuratamente bilanciato racchiuso in una sfoglia lavorata ad arte. Con La Gastronomia, una vera esperienza gastronomica che coinvolge tutti i sensi, Fini vuole portare il gusto autentico di ricette esclusive a chi sa apprezzare la qualità della gastronomia più ricercata. Offre così, ai più esigenti, prodotti di alta qualità secondo originali ricette elaborate con sapiente accostamento culinario e con processi produttivi severamente controllati e rispettosi della più alta cultura gastronomica. |
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I VINI D’ALSAZIA A MILANO CON 17 PRODUTTORI |
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a Milano una delegazione di 17 produttori alsaziani si é riunita per presentare i prodotti di punta della loro produzione. L’incontro mira ad ampliare la conoscenza dei vini alsaziani da parte del pubblico italiano, facendo scoprire le diverse qualità che contraddistinguono questi vini, esaltandone le variegate caratteristiche: dalle Aoc Alsace, Alsace Grand Cru sino ad arrivare ai Crémant d’Alsace che soddisferanno i palati più esigenti. Si ricorda nel dettaglio: Sylvaner – Fresco e leggero, offre un bouquet discretamente fruttato di agrumi, fiori bianchi oppure note erbacee. Ottimo degustato con frutti di mare, pesce e salumi. Pinot Blanc – Tenero e delicato, possiede aromi fruttati e nuance floreali. Si sposa perfettamente con la maggior parte dei piatti. Riesling – Fine e strutturato, presenta note fruttate d’agrumi e degli accenni minerali. E’ il vino gastronomico per eccellenza, non ha eguali in abbinamento con pesce, crostacei e carni bianche. Muscat – Fresco e floreale, evoca la sensazione di sgranocchiare un grappolo d’uva croccante. Perfetto al momento dell’aperitivo. Pinot Gris – Opulento e ricco, questo vino offre aromi complessi di sottobosco talvolta lievemente fumé. Si sposa con foie gras, selvaggina, carni bianche, arrosti. Gewurztraminer – Robusto e ampio, si caratterizza per aromi fruttati, floreali e speziati. Si adatta al momento dell’aperitivo, a cucine esotiche, a piatti profumati e piccanti, a formaggi forti e dessert. Pinot Noir – Fresco e croccante, denota aromi di frutti rossi e leggere note di bosco. Si accompagna a carni rosse, selvaggina, salumi e formaggi di capra. Www.vinialsazia.it/ Il Civa, Consorzio Interprofessionale dei Vini d’Alsazia, riunisce e rappresenta i produttori e maison della regione, che insieme si prodigano per la diffusione dei vini alsaziani nel mondo. |
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LA COOPERATIVA PONTE DI PONTE DI PIAVE SI COLLOCA COME AZIENDA DI RIFERIMENTO PER LA PRODUZIONE DEL PROSECCO DOC. CONTRO LA CRISI, LA SCELTA DI UN APPROCCIO PIú VICINO AL CONSUMATORE |
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A un anno dall’insediamento del Dg Massimo Benetello, la Cooperativa Ponte risponde alla crisi con un’ondata di cambiamenti coraggiosi: nuovo marchio, comunicazione strategica, immagine rinnovata. L’obiettivo: diventare un’azienda di riferimento per il Prosecco Doc, più vicina alle esigenze del consumatore. Una scelta imprenditoriale coraggiosa, per rispondere alla crisi con fermezza e originalità: è qui che si sta giocando la partita del rinnovamento in atto nella Cooperativa Ponte che, con i suoi 1.500 soci presieduti da Giancarlo Guidolin e i 2.000 ettari di vigneti coltivati, rappresenta una delle realtà vitivinicole più importanti del Veneto. Il suo vasto territorio si estende dal nord di Venezia fino alla zona pedemontana della provincia di Treviso con quattro punti di raccolta e vinificazione. Spiega Massimo Benetello, da un anno direttore generale della Cooperativa: <Siamo consapevoli che la congiuntura economica attuale ci chiede di affrontare sfide importanti e per questo ci siamo messi in gioco rivedendo il nostro rapporto con il consumatore, avvicinandolo al nostro modo di pensare la viticoltura e il vino, vero patrimonio della Cooperativa>. La strada del cambiamento intrapresa richiede sforzi economici e risorse per ripensare la nuova corporate identity. La strategia per il 2010 prevede la creazione del nuovo brand, che tiene conto dei valori portanti - territorio, identità, prodotto -. Raggiungere il target “giovane”, facendo leva sul profondo legame con il territorio, è ciò su cui si concentra la strategia di comunicazione della Cantina Ponte. La scelta di utilizzare un linguaggio vicino ai giovani passa per la realizzazione del nuovo sito internet e la visibilità sul web, oltre che attraverso la presenza nei luoghi di aggregazione, con mirate attività di sponsorizzazione e partnership. Un ideale filo rosso lega, infatti, le terre trevigiane sede della Cooperativa, a Jesolo e Venezia, vera fucina di eventi di tendenza. |
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AGRICOLTURA: ABRUZZO PROTAGONISTA A VINITALY 2010 110 AZIENDE PRESENTI AL VINITALY E AL SOL DALL´8 AL 12 |
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Pescara - Un padiglione intero, il numero undici, dedicato esclusivamente alla Regione Abruzzo con 61 aziende presenti nell´area istituzionale di oltre 1600 metri quadrati, quasi 160 metri quadrati in più rispetto all´edizione precedente, ed altre venticinque aziende con propri stand, allestiti, comunque, sempre all´interno dello stesso spazio espositivo. Sono i numeri della presenza dell´Abruzzo all´edizione 2010 del Vinitaly di Verona che aprirà i battenti giovedì prossimo per concludersi lunedì 12. Ma l´Abruzzo, con ben ventiquattro aziende, sarà in prima fila anche alla sedicesima edizione del Sol, il salone internazionale dell´olio extravergine di qualità, in svolgimento nello stesso periodo e nella stessa area fieristica del capoluogo scaligero. A presentare la "spedizione" a Verona dell´intero sistema della produzione vinicolo-olivicola abruzzese è stato, questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione, l´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche Innocenzo Chieffo, direttore del Centro Interno delle Camere di Commercio regionali, il direttore dell´Enoteca regionale, Tito Cieri, e la sommelier Adua Villa, "ambasciatrice" del vino abruzzese al G8 dell´Aquila. "Per la prima volta l´Abruzzo avrà un posto d´onore al Vinitaly - ha esordito l´assessore Febbo - infatti, nella mattinata di giovedì prossimo, saremo al fianco del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del Ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, neo presidente della Regione Veneto, al taglio del nastro per l´inaugurazione di questa quarantaquattresima edizione del Vinitaly e della sedicesima edizione del Sol. Si tratta di una presenza dal grande valore simbolico - ha proseguito - anche alla luce del triste evento sismico che lo scorso anno ha colpito L´aquila ed il suo territorio. Una notizia terribile che arrivò proprio a poche ore dalla giornata conclusiva dell´edizione 2009 del Vinitaly. Anche per questo, - ha rimarcato Febbo - l´organizzazione di Veronafiere ci ha garantito, per tutta la durata dell´evento, un´attenzione particolare per i nostri eventi e per il lancio delle nostre produzioni". La massiccia e prestigiosa presenza delle aziende abruzzesi al Vinitaly ed al Sol di quest´anno a Verona nasce dalla sinergia tra assessorato all´Agricoltura, Arssa, Enoteca regionale e Centro interno delle Camere di Commercio regionali. "Tuttavia, - ha sottolineato l´assessore Febbo - una delle principali novità di questa edizione è rappresentata dal preziosissimo apporto dell´Aptr, l´azienda di promozione turistica regionale, che sarà presente per la prima volta a Verona con un proprio stand. Circostanza che, oltretutto, ci consentirà di promuovere sul serio le bellezze artistiche, architettoniche e naturali del nostro Abruzzo - ha proseguito Febbo - costituendo anche un essenziale punto di riferimento per fornire informazioni su ricettività, itinerari turistici e tutto ciò di cui possa aver bisogno un potenziale turista che ami legare le specificità del nostro territorio alla qualità eccelsa del vino che vi si produce. Inoltre, - ha aggiunto - abbiamo voluto coinvolgere per la prima volta anche il sistema dei Parchi poichè l´Abruzzo è universalmente conosciuto come la regione verde d´Europa ma se una vetrina internazionale come il Vinitaly non vine sfruttata per presentare il meglio della nostra offerta turistica, come in passato, finisce per rivelarsi un´occasione persa". L´altra grande novità è data da una concreta opportunità che la regione Abruzzo intende concedere alle aziende per aiutarle a penetrare meglio i mercati esteri. "Abbiamo invitato circa una ventina di buyers internazionali - ha assicurato l´assessore all´Agricoltura - si tratta di contatti veri, sia in termini di affidabilità che di esperienza nel settore, che potranno rendersi conto di persona della qualità dei nostri vini e della serietà delle strategie di mercato dei nostri produttori". Un momento di particolare attenzione il padiglione della Regione lo vivrà con la visita del giornalista e conduttore della Rai, l´aquilano Bruno Vespa, prevista per le ore 12.30 di venerdì 9. Alle 15, invece, l´assessore Febbo accompagnerà Vespa nella visita dello spazio espositivo delle aziende abruzzesi presenti al Sol. "Bruno Vespa è ormai una sorta di testimonial dei nostri prodotti eno-gastronomici - ha tenuto a sottolineare l´assessore Febbo - con lui si è creato davvero un bel rapporto, iniziato con la manifestazione dello scorso mese di dicembre a Montecitorio che tanto successo ha riscosso. Ma un altro fiore all´occhiello di questa edizione è la cucina del ristorante Abruzzo che valorizzerà al massimo le nostre produzioni agricole. Fino allo scorso anno era sotto un tendone all´ esterno dei padiglione mentre quest´anno è parte integrante della nostra presenza accanto agli stand abruzzesi". Al Concorso enologico dello scorso anno, l´Abruzzo riuscì a guadagnare ben 10 medaglie, tra cui 3 Gran Medaglie d´Oro. Oggi la regione conta in totale oltre 20 mila produttori viticoli, che lavorano una superficie vitata di circa 35 mila ettari, il 5% del territorio nazionale. L´abruzzo, inoltre, ha una produzione totale di quasi 3,5 milioni di ettolitri, di cui 1,1 milioni di Hl sono produzioni Doc. "Vinitaly rappresenta un appuntamento strategico per la promozione e per la commercializzazione dei nostri vini - ha dichiarato il direttore del Centro Interno della Camere di Commercio regionali, Innocenzo Chieffo - e nell´ultimo decennio ha consentito all´Abruzzo di riportare un crescendo di successi, sia in termini di critica con le tante medaglie conquistate ogni anno dai nostri produttori al Concorso enologico internazionale, sia in termini di interesse degli operatori economici italiani e stranieri. Ci sono tutte le condizioni - ha concluso - per fare ancora meglio". L´eno-gastronoma e sommelier, Adua Villa, "ambasciatrice" del vino abruzzese nel mondo e presenza fissa di diversi programmi sulle reti Rai, curerà quattro incontri dedicati alle degustazioni. "Nonostante quest´anno vengano messe in vetrina anche altre produzioni vinicole, il vitigno principe resta sempre il Montepulciano d´Abruzzo - ha osservato Adua Villa - e, a tal proposito, ripercorreremo la sua evoluzione nell´arco degli ultimi dieci anni. Ma faremo anche degli interessanti approfondimenti sugli abbinamenti tra le migliori espressioni vinicole regionali ed alcuni piatti tipici della cucina abruzzese. Uno spazio importante sarà dedicato anche alla spumantistica - ha aggiunto Adua Villa - sulla quale in Abruzzo si comincia ad investire con una certa continuità come nel caso del Montonico che è un vitigno autoctono". Questo, nel dettaglio, il programma delle degustazioni: giovedì 8 aprile alle 16.15 "La spumantistica :una nuova realtà". La tipologia spumante costituisce un interessante campo di prova e di sperimentazione per diverse aziende regionali le quali, consapevoli delle potenzialità intrinseche di alcuni vitigni (in particolare il Montepulciano, il Montonico e la Passerina), hanno a lungo lavorato fino ad ottenere prodotti di assoluto livello. Venerdì 9 aprile alle 12.00: "Montepulciano d´Abruzzo doc 2000: dieci anni vissuti straordinariamente". A dieci anni di distanza si inetende verificare se il Montepulciano d´Abruzzo prodotto in quell´annata ha conservato appieno le sue caratteristiche, dimostrando di essere, qualora qualcuno avesse ancora dubbi, uno dei vini più longevi del panorama enologico nazionale. Venerdì 9 aprile alle 15.00: "Passiti d´Abruzzo: patrimonio Italiano, patrimonio della nostra regione. Abbinamenti gastronomici dentro e fuori confini. Diverse aziende hanno iniziato la produzione, ottenendo prodotti di eccellente livello qualitativo. Le produzioni sono ancora molto limitate, pertanto sono vini che non tutti conoscono o hanno potuto provare. Infine, domenica 11 aprile ore 12,00: "Bianchi da vitigni autoctoni: da semplici comparse a protagonisti dell´enologia abruzzese". I vini bianchi di qualità, soprattutto da vitigni autoctoni, da tempo suscitano la curiosità e l´interesse di molti consumatori i quali vanno alla ricerca di prodotti "diversi" e ben volentieri accettano la sfida del cambiamento. Con questa degustazione, la Regione Abruzzo intende far conoscere, ad un selezionato pubblico di esperti, le produzioni vinicole regionali provenienti da alcuni vitigni bianchi autoctoni che in Abruzzo hanno trovato le migliori condizioni per estrinsecare appieno le loro peculiarità, quali : La Cococciola, la Passerina, il Pecorino. Con le quattro degustazioni si andranno a degustare 28 tipologie di vini. Infine, un evento speciale riguarderà i festeggimenti per i cinquanta anni di attività della Cantina sociale frentana, la seconda in assoluto ad essere fondata in Abruzzo dopo la storica Cantina sociale di Bomba. Una realtà molto presente sui mercati esteri che, a distanza di moilti anni, continua a coniugare qualità e competitività dei prezzi. Il vino abruzzese (Montepulciano d´Abruzzo, il Trebbiano d´Abruzzo e il Montepulciano d´Abruzzo Cerasuolo), è uno dei vini italiani maggiormente esportati all´estero. Nei primi nove mesi del 2009, l´export del vino "made in Abruzzo" ha fatto registrare un incremento del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2008, a fronte di un decremento dell´export nazionale del 5,7%. Dati che hanno premiato la scelta del Governo regionale, e nello specifico dell´assessorato all´Agricoltura, di incentivare la promozione del prodotto vino sui mercati di oltre confine. I contributi assegnati dall´assessorato all´Agricoltura ai produttori vitivinicoli abruzzesi per favorire la partecipazione ai mercati esteri, nella misura del 70 per cento dell´investimento complessivo, hanno, infatti, generato investimenti per circa 2 milioni 900 mila euro in relazione all´annualità 2009. Lo ha detto, questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione della partecipazione al Vinitaly ed al Sol, il presidente dell´Enoteca regionale, Tito Cieri. "Si tratta di un programma di promozione che contiamo di proporre di nuovo - ha assicurato Cieri - poichè riteniamo debba essere appoggiato lo sforzo di quegli imprenditori vitivinicoli capaci di raccogliere la sfida dei mercati esteri". |
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L’ UMBRIA AL “VINITALY 2010” |
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Perugia – 45 aziende vitivinicole e tre Consorzi di Tutela, riuniti nell’associazione “Umbria Top” e collocate nel padiglione della Regione Umbria, altre 68 aziende umbre con propri “stand” in diversi spazi della fiera, una campagna pubblicitaria su quotidiani e periodici nazionali che ripropone il “fraticello” amante del vino, ideato lo scorso anno da Oliviero Toscani, dibattiti ed iniziative promozionali mirate sul tema vino, turismo e territorio, con la partecipazione, per la prima volta quest’anno, dell’Agenzia Regionale di Promozione Turistica: sono questi i principali aspetti della partecipazione dell’Umbria al “Vinitaly 2010”, che si svolgerà a Verona dall’8 al 12 aprile, illustrati stamani a Perugia in una conferenza-stampa dal presidente di “Umbria Top” Piero Peppucci e dal Direttore dell’area agricoltura e foreste della Regione Umbria Maria Ernesta Ranieri. “Se le aziende si mettono insieme in uno spirito di collaborazione serio e reale, concentrando gli sforzi per fare squadra, senza disperdere risorse – ha detto Piero Peppucci -, le possibilità di superare questo momento di crisi sono molto più concrete. Nel padiglione 7b – ha continuato – ci sono 48 aziende, con un incremento rispetto allo scorso anno, in cui per la prima volta i produttori si presentarono associati in ‘Umbria Top’. Sarebbe bello, l’anno prossimo, che tutte le aziende umbre, anche quelle che continueranno ad esporre per proprio conto, si ritrovassero insieme perlomeno in una contiguità spaziale. Il vino umbro, infatti, è un vino fortemente identitario e legato al territorio, che ha bisogno di promozione e di contatti”. Per far fare al vino umbro un salto dalla “qualità di nicchia” all’eccellenza – ha sostenuto Maria Ernesta Ranieri – va rafforzato il segmento della commercializzazione. 2 milioni e mezzo di euro sono stati stanziati dal Piano di Sviluppo Rurale per la attività promozionali legate al vino umbro, soprattutto per aiutare le imprese sui mercati terzi, anche in collaborazione con l’Istituto Italiano per il Commercio Estero (una iniziativa è prevista in giugno a Mosca e San Pietroburgo). “Il vino – ha aggiunto Ranieri – deve comunque essere una componente costante della promozione integrata, che unisce prodotti tipici, cultura e turismo”. Venerdì 9 aprile, nel padiglione dell’Umbria al “Vinitaly”, una tavola rotonda moderata dal giornalista Federico Quaranta di “Decanter” (in onda su Radio Due della Rai) farà il punto su vino e territorio. Nello stesso giorno, l’Agenzia di Promozione Turistica dell’Umbria ha organizzato un talk-show sul tema dell’enogastronomia, ed una presentazione, sabato 10, del “vino di Cana”, prodotto in Palestina con l’aiuto dei Frati Francescani. |
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VINITALY: ´GERARD DEPARDIEU TESTIMONIAL DEL FVG´ |
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Villa Manin di Passariano - "Sarà Gerard Depardieu il volto del Friuli Venezia Giulia a questa edizione di Vinitaly". Ad annunciarlo è il vicepresidente della Regione Luca Ciriani, che ufficializza così l´accordo di collaborazione fra la Regione e il grande attore francese. "Abbiamo fortemente voluto questo testimonial d´eccezione perché è nota a tutti la passione di Depardieu per l´enogastronomia, non si tratta quindi solo di un volto noto ma di un vero esperto del settore, produttore lui stesso di ottimi vini che potrà quindi promuovere quelli del Friuli Venezia Giulia con competenza ed estrema credibilità". "Sarà un´occasione imperdibile - prosegue Luca Ciriani, assessore alle Attività produttive - per far puntare tutti i riflettori dei media nazionali e internazionali sullo stand del Friuli Venezia Giulia. Il nostro desiderio, infatti, è quello di dare la massima visibilità all´intero territorio regionale e ai produttori presenti in collettiva, anche ricorrendo a personalità di forte richiamo che con la loro presenza possono contribuire ad aumentare l´attenzione del pubblico". La star francese sarà presente per l´intera giornata di sabato 10 aprile nel padiglione del Friuli Venezia Giulia: la mattina Gérard Depardieu presenzierà alla conferenza stampa a lui dedicata, successivamente visiterà lo stand e, soprattutto, avrà modo di conoscere i produttori della collettiva regionale e degustare le loro migliori etichette. Il momento più atteso però è previsto il pomeriggio quando sarà proprio l´attore francese a condurre per un´ora il laboratorio di degustazione dedicato ai bianchi autoctoni della regione. "Ascoltare Depardieu - ha aggiunto Ciriani - mentre decanta la bontà del Friulano, della Malvasia, del Pinot e degli altri vini del Friuli Venezia Giulia illustrandone le varie peculiarità, si preannuncia quindi un appuntamento indimenticabile e la Regione è estremamente orgogliosa di poter mettere a disposizione dei nostri produttori e del nostro comparto vitivinicolo un testimonial di questo livello". I motivi per visitare il padiglione 6, riservato al Friuli Venezia Giulia, sono molteplici: un concept architettonico e di comunicazione completamente nuovo e i produttori regionali riuniti nella prima vera collettiva sono le carte vincenti che gioca la Regione per promuovere con forza il comparto vitivinicolo. Lo stand, di quasi 2000 metri quadrati, avrà un´immagine unica e coordinata in grado di esprimere la tradizione e l´origine dei vini per poi passare a raccontare le tipicità delle singole produzioni presenti. I colori tenui e i materiali ed elementi di arredo ricercati, inoltre, contribuiranno a far conoscere l´eccellenza dei prodotti e del territorio. Tra i momenti più attesi del programma del Friuli Venezia Giulia al Vinitaly ci sono sicuramente le degustazioni dei vini della regione. Oltre al laboratorio del Friulano, che da venerdì a domenica si terrà ogni giorno alle 16.00, e a quelli organizzati dall´Agenzia Turismofvg dedicati al prosciutto di San Daniele (giovedì alle 14.00) e al formaggio Montasio (sempre giovedì alle 16.00), durante la cinque giorni di Vinitaly ogni consorzio di tutela organizzerà un laboratorio dove il pubblico potrà degustare le migliori etichette prodotte nella zona di riferimento. Con un fitto calendario di conferenze, infine, saranno presentati progetti regionali legati al turismo enogastronomico e alla promozione del comparto vitivinicolo regionale. |
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44 VINITALY, I PRODOTTI DELLE MARCHE TRA I PROTAGONISTI. |
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Sempre presenti i prodotti vitivinicoli marchigiani all´appuntamento di livello mondiale per la promozione dei vini e dei distillati di qualita`. Anche quest``anno, come negli anni passati, le Marche si presentano alla quarantaquattresima edizione di Vinitaly (Veronafiere, 8-12 aprile) con l´eccellenza dei propri prodotti, sempre protagonisti a questa importante manifestazione enologica. Gia` negli anni passati il padiglione istituzionale delle Marche e` stato frequentatissimo. E quest´anno lo sara` ancora di piu` visto il look rinnovato. Circa mille metri quadrati di stand (padiglione 7 area C6/7/8 e D4) dove spicca il colore bianco, con inserti gialli e viola e diverse cromature ad hoc. Su tutto il perimetro del padiglione, a forma di pellicola cinematografica, tantissime gigantografie di Dustin Hoffman, che raffigurano l´attore immerso tra vigneti e paesaggi marchigiani. All´interno troveranno spazio 79 aziende che presenteranno i propri prodotti non piu` con box separati, ma attraverso aree del tipo ´open space´ adibite ad ognuno di loro, con vetrine che mostreranno i vini. Come sempre non poteva mancare il wine bar istituzionale, anche´esso rinnovato nella forma circolare del diametro di circa sette metri, predisposto su un pavimento color oro e con un soppalco allestito a minienoteca e a zona workshop. Tantissimi i vini marchigiani, vere sinfonie di profumi e struttura complessa che vanno dal Verdicchio alla Passerina e Pecorino, dal Rosso Conero, Rosso Piceno e dei Colli Pesaresi alla Lacrima di Morro d´Alba, dalla Vernaccia di Serrapetrona al Verdicchio di Matelica e al Falerio dei Colli ascolani. In totale sono 2.750 le aziende nelle Marche che trasformano le uve in vino o che imbottigliano, una bella squadra in prima linea, che raggiunge le 18mila unita` se includiamo tutte le aziende viticole, cioe` anche solo i vignaioli che cedono le proprie uve. Instancabili e abili lavoratori che anche nel settore vitivinicolo hanno energie da vendere. Negli stessi giorni del Vinitaly, infine, le Marche saranno presenti anche al Salone dell´olio vergine ed extra vergine d´oliva, nel padiglione padiglione C area 9. Ricco il calendario degli eventi (in allegato al presente comunicato stampa) con inizio venerdi` 9 e termine domenica 11 che vedra` la presentazione delle aziende con le loro etichette e anche con le produzioni oleiche. |
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IL NUOVO FRANCIACORTA BRUT MAJOLINI VALENTINO MAIOLINI CUVÉE |
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Quattro nuove etichette di pregio vestiranno, proprio come un abito firmato, il Brut, il Pas Dosè, il Rosè Altèra e il Brut Satén. Il restyling “doc” del brand Majolini nasce dalla prestigiosa collaborazione con Claessens International, agenzia londinese leader nel design e nella consulenza d’immagine: il risultato è una rivisitazione raffinata del carisma e della personalità di ogni prodotto, capace di esaltarne la storia, l’identità e le caratteristiche specifiche. Una vera e propria “guest-star”: Valentino Maiolini Cuvée Franciacorta Brut. Si tratta di una cuvée a tiratura limitata di sole 3350 bottiglie, composta da due annate 1999 e 2000, un piccolo capolavoro enologico, risultato di 120 mesi di permanenza sui lieviti per un Franciacorta Brut, 90% Chardonnay e 10% Pinot Nero. Evoluto, complesso con prevalenza di profumi terziari, note di lievito e crosta di pane, è un vino dal sapore fresco, pieno, elegante ed avvolgente, un abbinamento perfetto con tutti i piatti, con preferenza di carni rosse e pesce. Il passato come bagaglio culturale solido per credere con fiducia in nuove evoluzioni future: con questo spirito Majolini si presenterà al Vinitaly 2010, come anticipa lo stesso Ezio Maiolini “Oltre all’estrema qualità, tanto da essere tra il primo gruppo italiano di aziende vinicole che hanno in corso il monitoraggio del bilancio carbonico con l´obiettivo di raggiungere il famigerato bilancio zero, abbiamo sempre ritenuto importante avere un’immagine che sappia tradurre la storia della nostra famiglia e, quindi, della nostra azienda. Abbiamo ritenuto fosse giunto il momento di studiare un nuovo design in grado di proiettare il nostro marchio verso il futuro, mantenendo inalterate la passione, lo stile e i valori che ci hanno da sempre contraddistinto”. |
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AL VINITALY DEL PROSECCO IL TRIBUNAL VENETO DE L’INQUISITHION PROCESSA I FALSI. |
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Sarà il Prosecco, con la nuova Doc del Nord Est e le Docg Conegliano Valdobbiadene e Asolo, il principale protagonista di Vinitaly 2010. La 48ª edizione della rassegna mondiale dell’enologia, in programma alla Fiera di Verona dall’8 al 12 aprile prossimi, sarà infatti salutata dalla stappatura delle prime bottiglie delle nuove Denominazioni d’Origine Controllata e Garantita, che contraddistinguono, nella qualità e formalmente, la vetta della piramide produttiva di quello che è diventato lo spumante italiano Doc di maggiore successo sui mercati di tutti i continenti. A questo e agli altri traguardi raggiunti dai suoi vini a livello nazionale e internazionale, la Regione del Veneto dedicherà il tradizionale spazio espositivo istituzionale, allestito nel Padiglione 4 (Settore D4), posto di fronte all’ingresso principale della Fiera e che assieme al Padiglione 5 ospita la gran parte delle aziende vitivinicole venete. Lo stand regionale ospiterà quotidianamente degustazioni guidate dei vini Doc e Docg del Veneto, ma anche appuntamenti di primo piano. Lo stand verrà inaugurato ufficialmente giovedì 8 aprile alle ore 12, alla presenza del ministro dell’agricoltura Luca Zaia, presidente eletto del Veneto. La cerimonia sarà l’occasione per fare il punto sul comparto enologico regionale, che rappresenta uno dei maggiori distretti mondiali di vino di territorio e che copre circa il 28 per cento dell’intero export italiano di vini e mosti per quantità e valore (circa un miliardo di euro). Dopo l’inaugurazione, si insedierà il Serenissimo Tribunal de l’Inquisithion per processare i “falsi” Prosecco e i falsi vini veneti, all’insegna dell’esigenza di “bere l’originale”. Venerdì 9 aprile, alle 10,30, il giornalista Bruno Vespa, alla presenza di Luca Zaia, presenterà il suo nuovo libro “Veneto. Il vino, la vita”, dedicato ai vini della regione. Subito dopo, farà visita allo spazio del Veneto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel pomeriggio, alle 14,30, i ragazzi dell’Associazione Persone Down della Marca Trevigiana Treviso proporranno al pubblico il loro Raboso del Piave e, per la prima volta, la loro grappa. Sabato, alle 12, per “Veneto, terra di campioni”, interverranno gli olimpionici Pietro Piller Cottrer (sci da fondo), Rossano Galtarossa (canottaggio) e Matteo Tagliariol (spada), mentre alle 14,30 saranno premiate dall’Ais le migliori Carte dei Vini della ristorazione del Veneto. Domenica alle 12, infine, è in programma “Vino in meta”, con il campione di rugby della nazionale e dello Stade de France Mauro Bergamasco, reduce dall’esperienza del 6 Nazioni. Ogni giorno dallo stand del Veneto si svolgeranno inoltre dirette del Tg3 Rai regionale e di Radio 24. |
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