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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 22 Aprile 2010 |
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SCREENING DEI TUMORI DELLA MAMMELLA PER LE DONNE IN TUTTA L´UNIONE EUROPEA |
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Bruxelles, 22 aprile 2010 - Ringraziando i firmatari della dichiarazione scritta per lo screening mammografico delle donne in tutta l´Unione europea, presentata da Liz Lynne (Alde, Uk,), il Presidente Jerzy Buzek ha comunicato all´Aula che detta dichiarazione ha raggiunto la maggioranza necessaria e è quindi approvata dal Parlamento. Nel documento si invita ogni Stato membro dell´Unione europea a introdurre, a livello nazionale, lo screening mammografico, chiedendo inoltre alla Commissione di redigere una relazione biennale sul suo stato di attuazione. Gli altri deputati che avevano presentato la dichiarazione scritta sono: Michail Tremopoulos (Ppe, El), Lívia Járóka (Ppe, Hu) e Lidia Joanna Geringer de Oedenberg (S&d, Pl). Il tumore al seno rappresenta ancora la principale causa di morte delle donne tra i 35 e 59 anni, ha ricordato Liz Lynne, ringraziando tutti i firmatari per il sostegno dimostrato. |
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QUANDO I LIEVITI DECIDONO DI ACCOPPIARSI: I RISULTATI UTILI LO STUDIANO E LO SVILUPPO DELLE CELLULE CANCEROSE E STAMINALI. |
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Bruxelles, 22 aprile 2010 - Uomini e donne di solito capiscono rapidamente dopo il loro incontro se sono attratti l´uno dall´altro, e sembra che il lievito funzioni spesso allo stesso modo. Un nuovo studio condotto da ricercatori canadesi e britannici dimostra che le cellule di lievito decidono se vogliono accoppiarsi entro due minuti dopo essersi incontrati. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature, potrebbero essere utili per gli scienziati che studiano lo sviluppo delle cellule cancerose e staminali. In quanto microbi unicellulari, i lieviti vengono spesso usati per studiare il funzionamento delle cellule. I lieviti solitamente preferiscono riprodursi in maniera asessuale, tramite un processo detto di "gemmazione", in cui dalla cellula madre si forma una protuberanza che poi si stacca dando origine a un nuovo individuo identico a quello di partenza. A volte, tuttavia, le cellule di lievito preferiscono la riproduzione sessuale. Ciò si verifica quando si staccano due cellule di sesso diverso dalla cellula principale, si uniscono, si accoppiano e poi si allontanano di nuovo. Questo processo prevede la produzione di un nodulo - chiamato "shmoo" - che le cellule utilizzano per unirsi tra loro. Il processo di accoppiamento dura circa due ore. Il gruppo di ricerca dell´Imperial College di Londra e dell´Università di Edimburgo, nel Regno Unito, e dell´Université de Montréal e dell´Università Mcgill, entrambe in Canada, hanno scoperto che la decisione di una cellula di lievito di accoppiarsi è controllata dal cambiamento chimico di una singola proteina. Questo cambiamento si verifica entro due minuti dalla rilevazione da parte della cellula della presenza di un feromone prodotto da una cellula del sesso opposto. Il team ha scoperto che affinché sia avviato il processo di accoppiamento, il feromone deve essere ad una concentrazione critica intorno alla cellula di lievito. Se questo livello non viene raggiunto, la cellula di lievito continuerà a riprodursi asessualmente. "L´accoppiamento è un processo che provoca un elevato consumo di energia per le cellule di lievito", ha spiegato il dottor Vahid Shahrezaei dell´Imperial College di Londra. "Sta forse qui il motivo - spiegano gli studiosi - per cui i lieviti si preparano all´accoppiamento solo se sono certi che questo avverrà: ovvero solo quando il partner è abbastanza vicino e disponibile". I ricercatori hanno usato un modello matematico per studiare come il desiderio di accoppiamento viene acceso e spento nelle cellule di lievito. Questo prevedeva l´impiego di dati sperimentali sulle concentrazioni dei feromoni intorno alle cellule di lievito e sulle diverse proteine cruciali per avviare il processo. Il dottor Shahrezaei ha detto: "Le cellule di lievito vivono in un ambiente molto rumoroso dal punto di vista chimico, perché circondate da diverse sostanze chimiche - inclusi i feromoni e i nutrienti - e il loro meccanismo intracellulare produce moltissime biomolecole che interagiscono tra loro. Volevamo vedere come le cellule interpretano questo ambiente rumoroso, per capire cosa succede a livello molecolare quando le cellule prendono una decisione importante come quella dell´accoppiamento. "Attraverso la combinazione di esperimenti e modelli matematici che prendono in considerazione parecchi fattori diversi, siamo stati in grado di mostrare esattamente ciò che accade all´interno di una cellula di lievito quando essa decide di accoppiarsi con un´altra cellula. Abbiamo anche dimostrato che il meccanismo che porta le cellule a prendere la loro decisione è molto solido, ovvero che non viene influenzato dal rumore molecolare nell´ambiente", ha aggiunto. I ricercatori ritengono che il loro modello matematico possa essere utilizzato per aiutare a sviluppare nuovi farmaci e terapie, in quanto è in grado di rilevare le cause che portano a cambiamenti nelle cellule, rendendole per esempio cancerose. Le cellule del lievito e dei mammiferi contengono molte proteine in comune e lavorano in una reazione a catena per generare alterazioni cellulari. "Benché il lievito sia profondamente diverso dall´uomo a livello molecolare e cellulare, abbiamo comunque molto in comune", ha detto l´autore principale dello studio dottor Stephen Michnick dell´Université de Montréal. "Le stesse molecole che creano la decisione di commutazione nel lievito sono presenti in forme molto simili nelle cellule umane. Decisioni di passaggio simili a quelle fatte dai lieviti sono fatte dalle cellule staminali durante lo sviluppo embrionale e diventano disfunzionali nei tumori". Per maggiori informazioni, visitare Nature: http://www.Nature.com/nature/index.html Imperial College London: http://www3.Imperial.ac.uk/ Université de Montréal: http://www.Umontreal.ca/ Mcgill University: http://www.Mcgill.ca/ |
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SANITÀ: INIZIATA UNA NUOVA ERA PER L´ABRUZZO SIGLATO L´ACCORDO CON I PRIVATI SUI TETTI DI SPESA |
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Pescara, 22 aprile 2010 - Gli imprenditori delle cliniche private hanno siglato ieri l´accordo sui tetti di spesa. Pierangeli, Villa Serena, Spatocco vanno quindi ad aggiungersi a Di Lorenzo, Ini di Canistro, Nova Salus, San Francesco, Immacolata e Villa Letizia che avevano già firmato lunedì scorso. "Questo importante risultato - ha affermato l´assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni - rappresenta un motivo di grande soddisfazione poiché in questo modo viene scongiurato definitivamente il disaccreditamento delle cliniche che avrebbe creato enormi problemi sia ai pazienti che alle centinaia di lavoratori che operano in quelle strutture sanitarie. I titolari della cliniche private hanno dimostrato senso di responsabilità che apprezziamo - ha sottolineato l´assessore ? tuttavia, non potevamo non tenere fermo il principio della determinazione dei tetti di spesa secondo regole che andavano ristabilite per evitare il caos degli anni passati. Le cliniche private, dal canto loro, - ha proseguito Venturoni - hanno compreso appieno che, dietro la fermezza del Commissario Chiodi e del Governo regionale, c´era solo l´esigenza di affermare regole nuove che da un lato evitassero contenziosi e dall´altro garantissero l´erogazione di prestazioni per le quali esiste un reale fabbisogno". Secondo l´assessore Venturoni, in questo modo, la Regione avrà la certezza che verranno erogate solo prestazioni appropriate mentre i titolari delle cliniche potranno contare su un tetto di spesa chiaro e definito oltre a pagamenti certi a fronte di un sistema di controllo efficace e trasparente. Dall´accordo odierno, resta fuori solo la clinica San Raffaele di Sulmona. "In questo caso, però - ha spiegato l´assessore alla Sanità - la proprietà della clinica peligna non contesta il metodo adottato dalla Regione ma la problematica è legato alla tariffazione delle prestazioni sanitarie". Inoltre, l´assessore Venturoni lascia aperta la porta ad una evoluzione negli scenari futuri . "Non è detto che su precise prestazioni - ha sostenuto l´assessore - il tetto di spesa non possa essere aumentato. Quello che va chiarito fin da ora - ha precisato - è che rispetto alle prestazioni sanitarie richieste dai cittadini abruzzesi nelle cliniche di fuori regione, c´è una disponibilità tecnica ad erogare rimborsi solo nel caso di prestazioni appropriate e limitatamente ad accordi ben precisi". Per la fissazione del tetto di spesa, è stato preso come riferimento il fatturato 2008 delle cliniche private, che rappresenta un dato certo, depurato dall´inappropriatezza. "La maggiore conflittualità - ha spiegato Venturoni - l´abbiamo riscontrata sui ricoveri extraregionali, cioè quelli dei pazienti provenienti da altre regioni, sulla base della convinzione maturata tra gli imprenditori privati che la relativa spesa non sarebbe ricaduta sulla Regione Abruzzo. Ma non è così. Infatti, il Piano di rientro per il deficit della Sanità - ha chiarito l´assessore - obbliga alla firma di Accordi di Confine con le regioni limitrofe proprio al fine di combattere l´inappropriatezza, come del resto prevede lo stesso Patto per la Salute siglato tra Stato e Regioni . A tal proposito ? ha ricordato Venturoni - il nostro accordo tiene conto proprio di queste intese che andremo a siglare a breve, entro la prima decade di maggio, con le Regioni limitrofe Marche, Lazio e Molise". Sono stati, invece, aumentati i tetti per le prestazioni ambulatoriali dei privati dal momento che le liste d´attesa sono troppo lunghe e la sanità pubblica non riesce ad abbatterle. "Alla luce di questa intesa - ha rimarcato Venturoni - denoto finalmente un clima nuovo e costruttivo poiché si è capito che l´integrazione del pubblico con il privato è necessaria nella misura in cui quest´ultimo eroga prestazioni che servono realmente e non si sovrappone all´offerta della sanità pubblica". Dal canto suo, il Commissario Chiodi ha messo in risalto "la natura fortemente innovativa di un accordo che introduce regole chiare e su cui si è trovato un punto di equilibrio con i titolari delle cliniche". Un accordo che, secondo Chiodi, può rappresentare un modello metodologico anche per le altre Regioni. "Si sono risparmiate risorse ingenti ed al tempo stesso eviteremo gli sprechi del passato ? ha concluso il Commissario ? ma soprattutto si sono create le basi per costruire una sanità migliore e più rispondente alle reali esigenze del cittadino-paziente. Questo sforzo è stato compreso anche dagli imprenditori privati con i quale la Regione, d´ora in avanti, può fare fronte comune per garantire un´assistenza sanitaria più completa e di livello qualitativamente più elevato". |
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BOLZANO: CORSO PER OPERATORI PROFESSIONALI: “LE CAPACITÀ RELAZIONALI DI CURA” |
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Bolzano, 22 aprile 2010 - Un corso della Scuola provinciale per le professioni sociali che ha sede in via S. Geltrude,3 a Bolzano, rivolto ad educatori, assistenti sociali ed infermieri. La Scuola per le Professioni Sociali L. Einaudi presenta il corso di aggiornamento: “Le capacità relazionali di cura” che si svolgerà il 14 ed il 15 maggio 2010, con orario dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Il corso è rivolto ad educatori, assistenti sociali, infermieri che in virtù del loro ruolo si confrontano quotidianamente con i bisogni, i timori e le angosce di chi si sta affrontando gli aspetti più difficili della vita. Nelle due giornate, attraverso filmati, questionari auto-valutativi, racconti e riflessioni sulle esperienze personali i partecipanti verranno guidati nell’esplorazione dei propri sentimenti e dei propri vissuti per sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e per riuscire a meglio comprendere i reali bisogni e le intenzioni che entrano in gioco in una relazione d’aiuto. Sono stati richiesti crediti Ecm. Relatrice: dott.Ssa Lucia La Torre, psicologa, psicoterapeuta e Docente ”Psicologia della relazione di aiuto” all´Università Cattolica, Piacenza. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni: Scuola Provinciale per le Professioni Sociali "L. Einaudi" - Bolzano, via S. Geltrude, 3; Uff. Formazione Continua tel.0471/ 414456--4418 – fax 0471/414455. Sito internet: http://www.Sociale-einaudi.fpbz.it/ |
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BOLZANO: CORSO DELLA SCUOLA PER LE PROFESSIONI SOCIALI: “TECNICHE DI MOBILITÀ” |
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Bolzano, 22 aprile 2010 - Sono aperte le iscrizioni al corso “Tecniche di mobilità” che avrà inizio il 3 maggio e si concluderà il 17 maggio 2010, con orario dalle 17.30 alle 21.30, presso La Scuola per le Professioni Sociali “L. Einaudi” di Bolzano. Il corso destinato ad operatori tecnici assistenziali, assistenti geriatrici, assistenti all’handicap ed educatori, è finalizzato a far acquisire ai partecipanti tecniche utili a prevenire problemi alla colonna dell’operatore e metodologie adatte a salvaguardare e tutelare la salute della persona mobilizzata. Relatrice: Daniela Battisti, fisioterapista e formatrice d’aula presso la Scuola Provinciale per le Professioni Sociali. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni: Scuola Provinciale per le Professioni Sociali L. Einaudi - Bolzano, Via S. Geltrude, 3 Uff. Formazione Continua ; tel.0471/ 414456--4418 – fax 0471/414455. Sito internet: http://www.Sociale-einaudi.fpbz.it/ |
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È DI LEONARDO L´AUTORITRATTO RITROVATO AD ACERENZA |
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Vaglio di Basilicata, 22 aprile 2010 - Le relazioni scientifiche prodotte dai tecnici preposti alle indagini sulla “tavola Lucana” ritrovata ad Acerenza, hanno confermato la piena attribuzione alla mano di Leonardo del dipinto. In proposito il Museo delle Antiche Genti di Lucania, unitamente al Museo Universitario delle Scienze Biometiche di Chieti, diretto dal Prof. Luigi Capasso, ha deciso di dedicare un seminario scientifico attraverso il quale possano definirsi i caratteri principali che hanno condotto alla tesi attributiva. L´importante appuntamento si terrà, sabato 8 maggio, presso l’auditorium del Museo Universitario di Chieti. Al convegno interverranno: Il prof. Alessandro Tomei: Storico dell’Arte, Ordinario di Storia dell´Arte Medievale - Università di Chieti/pescara; il prof. David Bershad: Docente di Storia dell’Arte Dipartimento del Rinascimento e Barocco Università di Calgary; prof. Antonio De Simone: Docente di Archeologia Ist. Universitario Suor Orsola Benincasa – Napoli; il prof. Peter Hohenstatt: Storico dell’Arte, Docente c/o Università degli Studi di Parma; Prof. Orest Kormashow: Direttore Dip. Di Storia dell’Arte Università di Tallinn; il prof. Filippo Terassi: docente c/o Università degli Studi di Napoli Ii; il prof. Giovanni Paternoster: Docente presso C/o Università degli Studi di “ Napoli Federico Ii”; il prof. Giancarlo Napoli: Docente c/o Università Suor Orsola Benincasa – Napoli e c/o sovrintendenza Archeologica di Pompei. Ancora: la prof.Ssa Silvana Iuliano: Grafologa Giudiziaria Internazionale - Spec. Università di Urbino; prof. Luigi Capasso: Docente di Antropologia – Università di Chieti/pescara, Direttore del Museo Universitario delle Scienze Biomediche di Chieti; il Ten.col. Gianfranco De Fulvio: Comandante Reparto Dattiloscopia Preventiva del Racis, “raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche”; il prof. Felice Festa: Docente di Ortognatodonzie, Gnatologia – Università di Chieti/pescara; l´Ing. Giandomenico Glinni: Ric. Museo delle Antiche Genti di Lucania; Dott. Nicola Barbatelli: Direttore del Museo delle Antiche Genti di Lucania. |
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SECONDA FASE PROGETTO DI ARTE PUBBLICA A CASTELFRANCO VENETO |
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Venezia, 22 aprile 2010 - Sarà inaugurata venerdì (ore 18.00) presso Porta Vicenza a Castelfranco Veneto (Treviso) la seconda fase – dedicata a Francesco Candeloro (Venezia, 1974) - del progetto di arte pubblica “Castelfranco Veneto città d’arte. Contemporanea”, intitolato “Transizionitransitions” e promosso da Regione del Veneto e associazione culturale “Startup”, con il sostegno del Comune. L’obiettivo è rendere contemporanea una città d’arte ricca di un antico patrimonio monumentale, storico e artistico, creando interazioni all’interno del tessuto urbano tra i segni del paesaggio culturale che ne sostanziano la storia millenaria e le forme espressive del linguaggio artistico contemporaneo. Il progetto a cura di Elena Forin è focalizzato sul tema dell’interazione tra architetto e artista, figure chiamate ad operare sullo stesso territorio ma su diversi campi d’azione, partendo da un tema comune: la Porta della città, storica e contemporanea. A ciascuno degli artisti selezionati (insieme a Candeloro, Valerio Bevilacqua a cui è stata dedicata la prima fase e David Rickard a cui sarà dedicata la terza) è affidata la realizzazione di un intervento installativo o performativo che coinvolge le tre porte storiche della città di Castelfranco Veneto, secondo una scansione temporale articolata in fasi successive: nel dicembre 2009 si è svolta la prima, domani si inaugura la seconda mentre la terza è prevista a luglio 2010. Il progetto viene realizzato in concomitanza con il cinquecentesimo anniversario della morte di Giorgione. Ciò non solo per sottolineare nuovamente la centralità della figura dell’artista simbolo della città ma anche per trasformare le porte stesse in un luogo di passaggio e transizione tra arte storica e arte contemporanea. L’intervento “Contenitore del tempo” di Candeloro interesserà le finestre sulla cinta muraria sopra Porta Vicenza, mettendole in relazione con l’antistante torre civica. Su entrambi i lati l’artista posizionerà un “filtro di colore” composto da due lastre di plexiglass colorato e sagomato che, al variare della luce, darà vita ad un gioco di riflessi evidenziando le possibilità di espansione dell’opera. |
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BOLZANO: INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA E ABORTI SPONTANEI IN PROVINCIA DI BOLZANO - 2009 - ASTAT |
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Bolzano, 22 aprile 2010 - Usp - L’astat - Istituto provinciale di statistica - comunica che gli interventi di interruzione volontaria di gravidanza praticati nel corso del 2009 nelle strutture sanitarie della provincia di Bolzano sono stati 571, il 2,6% in meno rispetto al dato dell’anno precedente. Più di quattro donne su dieci erano straniere. Nel 2009 si sono registrati 790 casi di aborto spontaneo, per i quali si sia reso necessario il ricovero in strutture pubbliche o private della provincia di Bolzano. Il 18,4% dei casi ha riguardato donne con cittadinanza straniera. |
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CASTLE ON A CLOUD PERSONALE DI GIUSEPPE BIASIO SIRMIONE DAL 24 APRILE AL 16 MAGGIO 2010 |
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Sirmione, 22 aprile 2010 - Il Comune di Sirmione rende omaggio a Giuseppe Biasio, pittore padovano classe 1928 che ha partecipato attivamente ai movimenti artistici legati all’Informale. Una mostra antologica che ripercorre le orme dell’artista portandoci ad ammirare l’evoluzione e lo stratificarsi del suo prezioso lavoro dagli anni Settanta fino a oggi. Nella splendida coreografia delle cinque sale di Palazzo Callas nel cuore di Sirmione viene proposto un percorso affascinante dove è possibile, di volta in volta, perdersi nella lettura delle scritte e dei segni, rivivere nuovi incontri e scoperte, ritrovare oggetti perduti per assegnare a loro nuovi significati. Il tutto per ripercorrere assieme i passi di un lungo viaggio che permesso a Biasio di testimoniare il suo passaggio e la sua presenza. “Biasio fa lievitare qui in superficie gli esiti di folgoranti suggestioni che hanno l’immediata valenza di un promemoria, di un foglio di taccuino su cui segnare una traccia di verità. Proprio come avviene per i segni sui muri lasciati dai viandanti. Non occorre altro per testimoniare una presenza, per rimarcare una presa di coscienza del tempo che ci attraversa e ci contamina di impronte.” Luciano Caprile Castle on a Cloud (Castello su una nuvola) è il titolo scelto per questa mostra. Ma è anche il titolo della colonna sonora del famoso musical degli anni Ottanta “I Miserabili”, tratto dall’omonimo capolavoro di Victor Hugo. Una vera e propria ossessione per Biasio che dal 1985 a oggi ritorna nelle sue tele. Brandelli di testi si sovrappongono per lasciare una traccia senza svelarsi mai completamente. Come grida nel silenzio che non possiamo ignorare, che ci tormentano perché non ne conosciamo la fonte e il motivo. Il “castello sulla nuvola” rappresenta quindi la ricerca di un domani migliore, e la sua traccia la possiamo scorgere così in un semplice “Aren’t” o in un “Not My” che appaiono in molte delle sue tele, ma anche nell’enigmatica presenza di un favo, scelto come metafora perché la “casa delle api” diventa facilmente ai nostri occhi proprio una fantastica “casa nel cielo”. La mostra, a cura del prof. Luciano Caprile, propone all’incirca una quarantina di opere realizzate tra il 1973 e il 2010. In occasione della rassegna viene presentato il volume “Giuseppe Biasio – Castle on a Cloud” con testo critico di Luciano Caprile in italiano e inglese. Una monografia attenta ricca di foto d’epoca di particolari e di opere, arricchita da un indice analitico conclusivo che vuole essere il primo tentativo di raccolta di un cospicuo numero di opere, utile alla futura realizzazione del catalogo generale. La mostra e il catalogo sono stati realizzati con la sponsorizzazione di Casamania by Frezza che da anni dimostra un sentito interesse verso l’arte moderna e contemporanea, appoggiando eventi artistici di qualità. Con la collaborazione della galleria Anfiteatro Arte, Padova e Milano, e il supporto di Matteo Vanzan della galleria Arte Sgarro, Lonigo. La mostra verrà inaugurata sabato 24 aprile, dalle ore 11.30, con presenza dell’artista e presentazione di Luciano Caprile. Resterà aperta al pubblico dal 24 aprile al 16 maggio, aperto sabato e domenica, orario: 10.00/12.30 – 15.30/19.30, Palazzo Callas, piazza Carducci, Sirmione. Per informazioni: 049 8075616, info@anfiteatroarte.Com Biografia dell’artista: Giuseppe Biasio nasce nel 1928 a Piazzola sul Brenta in provincia di Padova. Fin da bambino manifesta il suo talento artistico. L’artista Dino Lazzaro decide di portarlo con sé e gli insegna l’arte pittorica. Frequenta l´Istituto d’Arte Pietro Selvatico di Padova dove Amleto Sartori, suo docente di Plastica, gli fa capire la sua vera vocazione. Ben presto le circostanze lo spingono a cercare lavoro in Venezuela. Questo è il primo di una lunga serie di viaggi che cambiano il suo modo di relazionarsi all’arte. Al rientro in Italia viene affascinato dai Grandi Maestri, guarda al Caravaggio, ma sempre con una sua singolare interpretazione. Frequenta gli ambienti veneziani dove conosce Rauschenberg nel 1964 in occasione della biennale veneziana. Questo incontro e i successivi con Mario Schifano, Julian Schnabel e Emilio Vedova appaiono i più significativi perché ognuno di questi lascia una traccia nel suo linguaggio pittorico. Da sempre appassionato viaggiatore e scopritore del mondo ha usato il viaggio come strumento evolutivo per mutare e arricchire la propria pittura, attraverso le più svariate contaminazioni. Questa sete di conoscenza e di confronto lo ha portato a cercare in modo quasi ossessivo vite lontane, per immergersi in culture e lingue sconosciute, appropriandosi di tutte le diversità incontrate per renderle intime e tradurle nel suo personalissimo racconto. |
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IL “GRAFFIALISMO” SU TELA A GAETA L’ARTE RIVOLUZIONARIA DI ANTONELLA MAGLIOZZI: DAL 1 AL 30 MAGGIO 2010 |
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Gaeta, 22 aprile 2010 - La creatività al servizio della società è uno degli obiettivi che si è prefissa la giovane ma già nota pittrice italiana Antonella Magliozzi, fondatrice del “Graffialismo”, termine che è stato utilizzato per la prima volta nell’anno 2009 in occasione della sua mostra personale al Museo Diocesano di Gaeta, a cui sono seguite numerose pubblicazioni. L’interesse riscontrato per questa nuova tecnica pittorica, in tempi recenti, da critici di fama nazionale ha decretato il successo della Magliozzi, influendo significativamente sullo sviluppo di un vero e proprio movimento artistico che trova nell’esperienza gestuale e nell’immediatezza della pennellata il suo apice espressivo. Gesto e segno si fondono in un connubio di massima concezione energetica, generando uno straordinario universo di linee, tracciate sulla tela con forza pittorica e audacia cromatica. I colori rappresentano, infatti, il ponte di collegamento della tecnica graffialista con l’universo interiore dell’autrice, diventano dunque imprescindibili canali di comunicazione che si celano nella complessità del segno ma si svelano nella rapidità del tratto, spontaneo e istintivo. Come graffi dell’anima, graffi di memoria, graffi gestuali sottesi alla voce dello spirito, i dipinti di Antonella Magliozzi vengono realizzati con una inaspettata padronanza pittorica. Antonella Magliozzi è stata selezionata per partecipare all’esposizione d’arte contemporanea "Emozioni tra cielo e mare", insieme ad altri promettenti artisti e maestri d’arte, che sarà allestita nel mese di maggio presso il rinomato locale Il Gazebo, una splendida terrazza sul mare situata a Gaeta nel Lazio meridionale. |
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DECENTRAMENTO: PRESENTATA A VERONA LA TERZA EDIZIONE “L’ARTE RACCONTA I QUARTIERI” |
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Verona, 22 aprile 2010 - L’assessore al Decentramento Marco Padovani ha presentato il 20 aprile la terza edizione della mostra-concorso di pittura, scultura e grafica “L’arte racconta i Quartieri 2010 – Verona e la sua storia” organizzata del Comune di Verona in collaborazione con le otto Circoscrizioni cittadine e la Fondazione Cattolica assicurazioni. Presenti i presidenti delle Circoscrizioni prima Matteo Gelmetti, terza Luca Zanotto, quarta Giuseppe Simone, sesta Mauro Spada, settima Daniele Perbellini e ottava Dino Andreoli ed il presidente della Società di Belle Arti Gianni Lollis. “Dopo l’importante successo registrato nelle prime due edizioni – dichiara l’assessore – torna anche quest’anno l’appuntamento con l’arte alla riscoperta del territorio. Artisti ed appassionati avranno la possibilità di esprimersi reinterpretando, con opere di pittura, scultura e grafica, le bellezze di Verona e dei suoi quartieri”. La partecipazione al concorso è gratuita e aperta ai residenti o domiciliati a Verona con più di 18 anni e a tutti coloro che sono iscritti a corsi, scuole o associazioni d’arte della città. Presenti da quest’anno, due diverse categorie di partecipazione: Artisti dilettanti od esordienti (allievi di scuole d’arte, artisti di recente formazione); Artisti esperti, con attività già accreditata attraverso mostre personali e cataloghi, insegnanti d’arte, artisti professionisti. “Una scelta – spiega Padovani – pensata per garantire a tutti i partecipanti, professionisti e non, maggiori possibilità di successo, contribuendo a valorizzare e a promuovere le attività culturali delle scuole, delle associazioni e dei cittadini veronesi”. Le opere di pittura, scultura e grafica, dovranno avere come riferimento scorci, momenti di vita, impressioni o paesaggi dei quartieri cittadini. Inoltre, Gli artisti potranno partecipare con le fotografie di una o più opere che dovranno pervenire all’ufficio Servizi Progettuali Culturali per i Quartieri (piazza Mura Gallieno 3, 37121 Verona) entro le ore 13 del 25 giugno 2010. Una commissione istituita dalla Società di Belle Arti di Verona selezionerà le opere per la mostra finale che si terrà nel Palazzo della Gran Guardia dal 3 al 12 dicembre 2010. Tra gli espositori verranno premiati, per le due categorie in gara, gli artisti vincitori che meglio avranno interpretato le otto circoscrizioni cittadine. I vincitori saranno invitati ad esporre all’interno della Sala Birolli nel mese di novembre 2011 in due mostre organizzate dall’Assessorato al Decentramento. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ufficio Servizi Progettuali Culturali per i Quartieri telefonando al numero 045 8078950/53/29, dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13, o scrivendo all’indirizzo e-mail decentramento@comune.Verona.it |
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DISABILI E PERSONAGGI NOTI DIPINGONO CONTRO L´EMARGINAZIONE: MOSTRA NEL PALAZZO PROVINCIALE 7 |
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Bolzano, 22 aprile 2001 - Assi di legno colorate, frutto della performance congiunta di persone diversamente abili e personaggi pubblici, abbelliscono le scale del Palazzo provinciale 7, in via Andreas Hofer 18 a Bolzano: un´originale installazione per sensibilizzare i cittadini verso il superamento di barriere e emarginazione. Un´esposizione molto particolare quella che arricchisce a Bolzano il Palazzo provinciale 7 in via Andreas Hofer 18, sede dell´Assessorato alla cultura tedesca: assi di legno colorate da persone con handicap insieme a rappresentanti del mondo della politica, educazione, cultura e degli affari sociali da ora abbelliscono le scale del Palazzo provinciale 7, in via Andreas Hofer 18 a Bolzano. Sotto la regia del noto artista bolzanino Giorgioppi il laboratorio protetto Kimm della Comunità Comprensoriale Salto Sciliar ha costruito questa originale installazione. Le assi di legno sono state colorate in occasione dell’esposizione eArth vision alla Libera Università di Bolzano a giugno 2009. Simbolicamente rappresentano barriere con le quali le persone diversamente abili, ma non solo loro, si confrontano tutti i giorni. "Dovrebbero però anche spingere - sottolinea l´assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur - a riflettere sui recinti invisibili nella nostra testa e ad aprirli un po’ verso gli altri, i meno fortunati: persone anziane, povere, malate, persone con handicap, persone che hanno perso la loro patria, persone che sono state emarginate." Pezzi dello steccato dipinti e colorati si trovano in Germania, Austria, Romania, Svezia e in Svizzera. Da ora anche in Alto Adige grazie alle performances tra gli altri di Walter Lorenz, Antonio Lampis, Regina Schick, Karin Dalla Torre, Ida Psaier, Luigi Loddi, Franz Josef Mathá, Salvatore Perlongo, Reinhard Gunsch, Karl Tragust, Josef Ochsenreiter, Daniela Chinellato, Christian Reisigl, Dieter Roth, l’ideatore di questo progetto. |
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