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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 29 Aprile 2010 |
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CREATURA VIVA E VEGETA IN ASSENZA DI OSSIGENO |
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Bruxelles, 29 aprile 2010 - Gli animali possono vivere senza ossigeno? Secondo una nuova ricerca europea ci riescono. Alcuni scienziati hanno recentemente scoperto i primi organismi pluricellulari del nostro pianeta in grado di sopravvivere e riprodursi in un ambiente completamente privo di ossigeno. Presentati sulla rivista Biomed Central (Bmc) Biology, i risultati fanno parte dei progetti Hermes e Hermione, finanziati dall´Ue con 15,56 milioni di euro e 8 milioni di euro nell´ambito del sesto e settimo programma quadro (6° e 7° Pq) rispettivamente. Le creature, che si trovano nelle profondità del Mediterraneo, sopravvivono in un ambiente privo di ossigeno, ma ricco di solfuri tossici. Gli scienziati hanno detto che gli organismi pluricellulari, che appartengono al gruppo dei Loriciferi, non solo sono vivi, ma anche metabolicamente attivi e perfino in grado di riprodursi. Il team ha scoperto gli organismi nel corso di tre spedizioni oceanografiche effettuate su un periodo di 10 anni. I ricercatori stavano cercando fauna vivente nel sedimento del bacino dell´Atalante nel Mediterraneo orientale, a circa 200 chilometri al largo della costa occidentale dell´isola greca di Creta. Questo bacino ipersalino d´altura, che è profondo circa 3,5 km, è per la maggior parte completamente anossico (assenza o grave carenza di ossigeno). "Si pensava che questi ambienti estremi fossero abitati esclusivamente da virus, batteri e archei (ovvero microrganismi unicellulari)´", ha spiegato l´autore principale, il professor Roberto Danovaro, direttore del Dipartimento di scienze marine presso l´Università Politecnica delle Marche ad Ancona. "I corpi di animali multicellulari erano già in passato stati scoperti, ma si pensava fossero affondati fin lì dalle acque ossigenate che si trovano più in alto. I nostri risultati indicano che gli animali da noi recuperati erano vivi. Alcuni, infatti, conteneva anche delle uova". Utilizzando la microscopia elettronica, i ricercatori hanno scoperto che queste minuscole creature possiedono organuli simili agl´idrogenosomi, che si trovano in organismi unicellulari che vivono in ambienti anaerobi. Commentando i risultati di questo studio rivoluzionario, la professoressa Lisa Levin della Scripps Institution of Oceanography negli Stati Uniti, ha detto: "Le scoperte di Danovaro et al. Offre l´allettante promessa di vita metazoica in altri ambienti anossici, ad esempio nell´oceano subsuperficiale al di sotto dei camini idrotermali o delle zone di subduzione o in altri bacini anossici". Da parte loro, i dottori Marek Mentel e William Martin, rispettivamente dell´Università Comenius in Slovacchia e dell´Università di Dusseldorf in Germania, hanno fatto osservato: "La scoperta di forme di vita metazoica in un ambiente permanentemente anossico e solfurico fornisce un´idea di come in passato potrebbe essere stata in buona parte l´ecologia terrestre nell´ "Oceano Canfield" [un oceano solfurico, parzialmente ossico esistente tra il periodo Acheano ed Ediacarano], prima dell´ascesa dei livelli di ossigeno nelle profondità marine e della comparsa dei primi animali di grandi dimensioni nella documentazione fossile circa 550-600 milioni di anni fa". Coordinato dalla britannico National Oceanography Centre Southampton, Hermes ("Hotspot ecosystem research on the margins of European seas") aveva come obiettivo alla previsione dei cambiamenti della biodiversità in relazione ai cambiamenti ambientali, naturali e artificiali, creando il primo sistema di informazione geografica paneuropeo completo. Il consorzio Hermes comprende 50 partner tra cui 9 piccole e medie imprese (Pmi) provenienti da 17 paesi europei, tra cui Belgio, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Romania, Russia e Ucraina. Hermes è durato dal 2005 al 2009. Hermione ("Hotspot ecosystem research and man´s impact on European seas"), il successore del progetto Hermes, cerca di migliorare la nostra conoscenza del funzionamento degli ecosistemi delle acque profonde e il loro contributo alla produzione di beni e servizi. Hermione, che è stato lanciato nel 2009 e si concluderà nel 2012, è coordinato dal Natural Environment Research Council (Nerc) nel Regno Unito e riunisce 38 partner da tutta Europa. Per maggiori informazioni, visitare: Hermes: http://www.Eu-hermes.net/ Hermione: http://www.Eu-hermione.net/ |
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OGGI CONVEGNO SU INFORMATICA SANITARIA IN ABRUZZO |
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Pescara, 29 aprile 2010 - E´ in programma oggi con inizio alle ore 9, presso l´Auditorium Petruzzi, a Pescara, il convegno sul tema "L´informatica sanitaria in Abruzzo. Stato dell´arte, prospettive e obiettivo del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale". Nel corso del convegno, organizzato in collaborazione con l´Arit, l´Agenzia Regionale per l´Informatica e la Telematica, verrà illustrata l´importante evoluzione del sistema regionale e nazionale in questo ambito ed i nuovi vantaggi e servizi offerti al cittadino-paziente in Abruzzo, a partire dall´adozione del Fascicolo Sanitario Elettronico e del Patient Summary. Sarà presentato, infatti, l´innovativo progetto, sviluppato da Arit e dalla rete dei medici di medicina generale d´Abruzzo, che punta ad avviare il processo di messa in rete della sanità regionale. L´obiettivo è quello di fornire un nuovo impulso alla collaborazione ed alla interoperabilità fra i medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e i presidi ospedalieri sul territorio, con lo scopo, inoltre, di razionalizzare le risorse e definire, al contempo, le migliori cure per il cittadino-paziente. |
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SANITA``, L``INDAGINE DEL MINISTERO PREMIA LE MARCHE. |
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Ancona, 29 Aprile 2010 - Le Marche escono bene dall´Operazione trasparenza del ministero della Salute tesa a individuare, secondo dieci parametri standard (fra cui l´assistenza ospedaliera, distrettuale, farmaceutica e di prevenzione) , le regioni piu` virtuose e quelle piu` indietro per quanto riguarda i servizi, le presenze e le percentuali di intervento in Sanita`. Addirittura dall´analisi del rating d´efficienza fatta per Regioni, Asl e Aziende ospedaliere, in ben due casi le Marche risultano essere terze in Italia: per la degenza media in seguito a intervento chirurgico (giorni di ricovero in meno) dove risultano avere indicatori piu` favorevoli solo Emilia Romagna e Toscana; e per la percentuale di fratture al femore operate entro due giorni (come richiede la particolare urgenza dell´operazione) dove troviamo davanti solo la Provincia autonoma di Bolzano e la Val d´Aosta. L´assessore alla Sanita` delle Marche Almerino Mezzolani ha espresso soddisfazione per tali risultati espressi dalla nostra regione su tutti gli indicatori presi in considerazione confermando il buon andamento delle nostre strutture che tengono un buon tasso di ospedalizzazione e mantengono un buon livello di prestazioni mediche a fronte dell´efficienza tecnologica e impiantistica. Soprattutto, le Marche figurano fra tutte le Regioni Italiane quelle che non solo non perdono pazienti ´in fuga´ verso regioni limitrofe bensi` attirano nelle proprie strutture sanitarie i pazienti residenti altrove, segno indiscutibile della qualita` dei servizi erogati. Tutto cio` a conferma dell´ottimo andamento della riqualificazione del sistema avviato nella scorsa legislatura, che trovera` il suo proseguimento e la sua implementazione in quella appena iniziata. |
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IN ARRIVO LA PET MOBILE ALL´OSPEDALE DI ASCOLI PICENO |
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Ancona, 29 Aprile 2010 - La Regione Marche ha autorizzato l´Ospedale di Ascoli Piceno a noleggiare una Pet mobile, strumento per la diagnosi oncologica. Il provvedimento della Giunta regionale e` stato illustrato nel corso di una conferenza stampa che si e` svolta nel capoluogo piceno. All´incontro con la stampa sono intervenuti il neo assessore regionale Antonio Canzian, il commissario straordinario Massimo Del Moro dell´Asur´ztr 13 di Ascoli Piceno, il direttore della U.o. Di Medicina, Alfonso Berbellini. La sigla Pet rappresenta l´acronimo anglosassone di Positron Emission Tomography (tomografia ad emissione di positroni). Lo strumento permette di individuare le metastasi e la loro collocazione a uno stadio primitivo, con una diagnostica strumentale di medicina nucleare, non invasiva, che consente di misurare quantitativamente, e con alta risoluzione spaziale, le funzione metaboliche delle cellule ed e` oggi ampiamente usato nei reparti di oncologia di tutto il mondo. Inoltre, questa apparecchiatura, per molti anni relegata in pochi centri di ricerca di altissima specializzazione, consente ai cittadini di effettuare l´esame senza doversi sottoporre a lunghi viaggi e senza costi. A titolo di esempio, per una diagnosi su un paziente ascolano, effettuata presso un ospedale milanese, la Regione Lombardia richiederebbe alla Regione Marche un rimborso di 1.286,00 euro. Attualmente, nella nostra regione, esistono tre Pet: una fissa a Macerata, una mobile ad Ancona e l´altra a Pesaro. ´La quarta Pet mobile nella nostra regione ´ ha detto Del Moro - sara` qui ad Ascoli Piceno in attesa che si concludano, entro un anno, le opere murarie per predisporre una Pet fissa. Grazie alla Regione Marche, che ha approvato il progetto di noleggio di una struttura mobile, abbiamo evitato il pericolo che nella nostra zona venissero effettuati esami, con questa particolare apparecchiatura, da parte di privati´. Soddisfatto Canzian che ha sottolineato come, ancora una volta, la Regione Marche abbia mantenuto gli impegni presi. ´Con la Pet ´ ha proseguito l´Assessore ´ la sanita` marchigiana si diffonde sul nostro territorio. Spettera` a noi, attraverso una comunita` d´intenti, lavorare affinche` nei prossimi anni si sviluppino sempre piu` nuove specializzazioni a beneficio delle prestazioni altamente qualitative date alla nostra comunita`. Questa apparecchiatura e` un punto di partenza per iniziare a cerare un gruppo di lavoro che accresca l´offerta sanitaria per i nostri cittadini. Ora l´altro tassello sara` quello di realizzare, nel piu` breve tempo possibile, gli Ospedali Riuniti Marche Sud, con Ascoli e San Benedetto del Tronto.´ Soddisfazione e` stata espressa anche da Berbellini, nel ´vedere realizzato un progetto tanto desiderato. La Pet, oltre a esser un fiore all´occhiello per le cure oncologiche, ci permettera` di studiare le patologie cardiache e neurologiche´. |
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SALUTE FVG: ADOTTATO PROGRAMMA DI INVESTIMENTI PER 135 ML. EURO |
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Trieste, 29 aprile 2010 - Su proposta dell´assessore alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali, Vladimir Kosic,la Giunta regionale ha approvato il programma degli investimenti del Servizio sanitario regionale per il 2010, che può complessivamente contare su risorse pari a 135 milioni di euro. I finanziamenti sono possibili prevalentemente grazie a disponibilità di risorse regionali, in conto capitale, pari a 97 milioni, cui si aggiungono 5.875.000 euro, derivanti da una nuova programmazione di fondi relativi al 2009, per un totale di circa 103 milioni di euro. In generale queste risorse sono destinate ad interventi edili ed impiantistici di rilievo regionale per 62 milioni ed a acquisti di beni mobili e tecnologie di rilievo regionale per 18 milioni di euro, mentre la quota rimanente sarà impiegata secondo le necessità delle singole Aziende per investimenti (edilizia o acquisti) di rilievo aziendale. Parallelamente sono disponibili altri 13,6 milioni provenienti dal piano regionale di cartolarizzazione (alienazione) di immobili di proprietà delle Aziende sanitarie; 7,5 milioni derivanti da utili del 2008; 635 mila euro di risorse proprie delle Aziende; 6,4 milioni di fondi statali destinati al Cro di Aviano; 1,5 milioni raccolti con il 5 per mille a favore del Cro e 200 mila euro, sempre dal 5 per mille, per il Burlo di Trieste; poco più di 1 milione attribuito alla Regione dal ministero della Salute e destinato al progetto della Cittadella della Salute di Pordenone (ripartiti tra l´Azienda ospedaliera e quella territoriale). Per quanto riguarda gli interventi edili ed impiantistici, nel corso del 2010 sono previsti: l´avvio delle procedure di affidamento del riordino della rete ospedaliera triestina, che contemplano l´adeguamento di Cattinara, la realizzazione della nuova sede del Burlo e la sistemazione logistica del comprensorio (con finanziamento pari a 8,1 milioni quale quota annuale dei 55,9 milioni complessivamente a disposizione fino al 2012); quote integrative per gli interventi relativi alla ristrutturazione dell´Ospedale Maggiore di Trieste ed alla ristrutturazione del blocco operatorio dell´ospedale di Cattinara (complessivamente 3 milioni) - l´avanzamento dei lavori del primo e secondo lotto del nuovo ospedale di Udine e l´avvio della progettazione del terzo lotto, oltre alla conclusione della progettazione esecutiva e all´avvio dei lavori della centrale impiantistica e dei laboratori (3 milioni circa); - l´avvio delle procedure per l´affidamento del nuovo ospedale di Pordenone (con finanziamento pari a 25 milioni quale quota annuale dei 90 milioni complessivamente a disposizione fino al 2012), che si affianca ad interventi nell´attuale comprensorio (3 milioni 850 mila euro) - l´avvio della progettazione e realizzazione della "Cittadella della salute" a Pordenone (complessivamente 12milioni: 10 di fondi regionali attribuiti nel 2010, circa 1 milione di fondi statali e circa 1 milione a carico delle due Aziende); - la ristrutturazione dell´Ospedale di San Vito al Tagliamento (9 milioni). A questi macrointerventi si aggiungono 200 mila euro per interventi eccezionali di bonifica da rifiuti ospedalieri del terreno su cui verrà realizzato un parcheggio adiacente all´ospedale di Latisana, un contributo straordinario per la realizzazione del nuovo poliambulatorio a Pontebba (100 mila) e la sistemazione delle aree a verde del Comprensorio di San Giovanni, a Trieste (150 mila). In merito al tema delle attrezzature, la Giunta ha autorizzato il Cro di Aviano ad acquisire una risonanza magnetica a 3 tesla, e non a 1,5 tesla come indicato nei piani degli investimenti degli anni precedenti. Tale decisione è stata assunta in quanto vi sono evidenze che l´impiego di tale tecnologia possa risultare vantaggioso per le attività cliniche di tipo oncologico. Inoltre, tale acquisizione è coerente con la previsione programmatoria di concentrare l´offerta regionale di diagnostica per immagini mediante risonaza magnetica "total body" ad alto campo, affiancandosi alla risonanza magnetica a 3 tesla già presente all´Ospedale di Udine e a quella che in un prossimo futuro potrà essere autorizzata a Trieste. Infine la Giunta si è impegnata a garantire agli ospedali di rete la presenza di un´apparecchiatura per risonanza magnetica 0,5 tesla. |
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GIUNTA FVG NOMINA DG AZIENDA SANITARIA 6 |
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Udine, 29 aprile 2010 - Su proposta dell´assessore alla salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic, la Giunta regionale ha nominato il dottor Giuseppe Tonutti direttore generale dell´Azienda per i servizi sanitari n. 6 "Friuli occidentale". Subentra a Nicola Delli Quadri, che ha ricoperto il medesimo incarico a partire dal 3 maggio 2007. Il rapporto di lavoro, di durata quinquennale, decorrerà dal prossimo 4 maggio. |
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SALUTE FVG: REGIONE-SINDACATI, CONFRONTO APERTO SUL ORGANICI |
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Trieste, 29 aprile 2010 - Confronto aperto e costruttivo tra Regione e Organizzazioni sindacali sulla situazione occupazionale del sistema sanitario regionale, con l´impegno a condividere ed analizzare i dati a disposizione, dall´una e dall´altra parte, e con l´obiettivo di superare le attuali criticità riorganizzando i servizi, e facendo "funzionare meglio la macchina anche superando il malessere tra dipendenti", registrato in alcune aree di attività. All´incontro, svoltosi a Trieste e richiesto dagli stessi sindacati, l´assessore regionale alla salute Vladimir Kosic, insieme al direttore Paolo Basaglia, ha presentato una serie di dati sul trend dell´attività e sulle dotazioni organiche tra il 1994 (anno di avvio dell´aziendalizzazione) e il 2009, "senza - hanno sottolineato - esprimere giudizi", ma con la sola volontà di "dare risposte eque ed omogenee ai bisogni di tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia, garantire adeguate tecnologie, tenendo al tempo stesso conto dei diritti contrattuali del personale dipendente". Tra essi, accanto alla riduzione dei posti letto ospedalieri, dei ricoveri (quasi dimezzati) e delle giornate di degenze, spicca in particolare il dato sugli infermieri: 63 ogni mille abitanti a fronte di una media nazionale di 49. I sindacati (erano presenti i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Confsal, Usae) hanno parlato di "dati importanti ma da verificare quello sugli infermieri", dichiarando la loro disponibilità a offrire un contributo ("è compito del sindacato entrare in questa partita"). Ma hanno esposto le preoccupazioni legate al rallentamento nella sostituzione del personale che va in pensione, stabilito dalla finanziaria regionale, parlando anche di 225 nuovi pensionati nei primi tre mesi dell´anno. Ed hanno sottolineato come, a fronte dei ricoveri ordinari in calo, c´é una forte crescita del day hospital e del day surgery, "che richiedono una maggiore intensità assistenziale", c´è l´esplosione dell´assistenza domiciliare sia infermieristica che riabilitativa ("andare a casa della gente non è assimilabile al lavoro in corsia"), è comunque cresciuta la complessità nella gestione delle patologie acute e gravi, il che "esige più personale". E hanno ricordato come siano diffusi i casi di ferie arretrate anche di due anni, di esaurimento dei fondi per gli straordinari comunque richiesti ed effettuati. Preoccupazioni a cui Kosic ha promesso "giusta attenzione", perché "i temi esposti sono reali", ha aggiunto Basaglia. Anche se in ogni caso si tratta di "riorganizzare il servizio sanitario regionale sulla base di quanto indicato dal Piano sociosanitario triennale" e quindi anche "verificare se ulteriori assunzioni sono in coerenza con esso"; tenendo ben presente che alla fine "non saranno riconfermate le stesse Articolazioni organizzative", anche "perché aggiungere risorse senza rigore di governo non risolve i problemi". Da qui l´impegno a rivedersi subito dopo i confronti sugli stessi temi che la Regione avrà con i direttori generali delle aziende sanitarie. |
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VIRUS WEST NILE: SOLLECITATI PIANO E INTERVENTI |
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Rovigo, 29 aprile 2010 - “Esiste in Regione Veneto un piano dove sono previsti rapidi e diffusi interventi di disinfestazione per combattere il virus west nile disease?”. E’ quanto ha chiesto con una nota inviata in questi giorni l’assessore alla Salute Guglielmo Brusco al collega regionale alle Politiche della Sanità Luca Coletto ed indirizzata pure ai direttori generali dell’Asl 18 e 19 Adriano Marcolongo e Giuseppe Del Ben, al prefetto Aldo Adinolfi ed ai presidenti della Conferenza dei sindaci Mariana Bovolenta e Antonio Bombonato. “Negli ultimi due anni – scrive Brusco - la malattia infettiva ha prodotto in Polesine gravi problemi per la salute delle persone e di alcuni tipi di animali e con il verificarsi di casi di contagio sull’uomo, c’è stata subito grande preoccupazione tra le autorità. A quanto mi risulta però non ci sono state ancora rilevanti campagne di disinfestazione preventive per eliminare la zanzara portatrice del virus. Come Provincia abbiamo sempre cercato di sollecitare interventi straordinari alla Regione Veneto, anche con incontri tra la presidente Tiziana Virgili e l’allora assessore Sandro Sandri, che portassero ad un contrasto forte alla zanzara e contemporaneamente permettessero ai comuni di non sopportare spese che competono alla Regione. Fino ad oggi, l’azione più importante è stata il progetto pilota “Lotta alle zanzare” che al proprio interno prevede un finanziamento, certamente insufficiente ma almeno concreto, per attività di disinfestazione nell’Asl 18 per 135 mila euro e nell’Asl 19 per 65 mila. Avendo in questo periodo ricevuto notizie di situazioni di possibile pericolo, anche per la grande quantità d’acqua ristagnante, sono a chiederle se in Regione Veneto esiste un piano, se gli interventi sono mirati o generici, se s’interviene con azioni di carattere larvicida, se non si intenda informare la popolazione sul possibile ripresentarsi del problema, se si è preso in considerazione l’utilizzo del vaccino nei cavalli, se non lo si intende diffondere, anche con misure economiche di sostegno, tra gli allevatori delle zone venete che possono essere interessate al virus che nel 2008 ha causato nel mondo, la morte di migliaia di cavalli, se esiste, oltre al piano pilota di monitoraggio, una tempistica sugli interventi da svolgere in questo anno e se è previsto infine un ulteriore finanziamento per azioni di disinfestazione contro le zanzare responsabili del virus?”. |
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LA PROVINCIA DI PERUGIA DICE "NO" AL MELANOMA |
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Perugia, 29 aprile 2010 – Un testimonial d’eccezione, un supereroe “Super Ado” per dire “No al melanoma”, rivolto a ragazzi della prima e seconda infanzia per iniziare ad infondere la cultura della prevenzione fin dai primi anni di vita, scegliendo la via del fumetto quale canale privilegiato per attirare la loro attenzione. La Provincia di Perugia ha siglato ieri un Protocollo d’Intesa con l’Associazione umbra “No al melanoma - Onlus”, davanti ad una platea di alunni della terza elementare dell’Istituto Gabelli di Case Bruciate. Presenti all’incontro il Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi, il Vice Presidente Aviano Rossi che ha promosso l’iniziativa, il Presidente dell’Associazione “No al melanoma” Mario Tomassini e i Consiglieri della stessa Associazione Vincenzo Ansidei di Catrano e Gian Marco Tomassini. L’accordo siglato da Rossi e da Tomassini è della durata di 5 anni e si pone l’obiettivo di attuare progetti ed iniziative finalizzate alla prevenzione, all’orientamento e al sostegno del malato ed allo sviluppo della ricerca scientifica sul melanoma, con forme congiunte di collaborazione, utilizzando anche la rete di Sportelli del Cittadino e Servizi Decentrati attiva sul territorio provinciale per promuovere attività ed eventi. In particolare saranno attuate iniziative di informazione ed educazione sanitaria che permetteranno di chiarire come la prevenzione sia al momento una delle armi più efficaci che abbiamo a disposizione. L’iniziativa rientra nel più ampio progetto ‘Provincia amica…della salute’ che prevede la collaborazione ed il sostegno delle associazioni, senza scopo di lucro, che operano in ambito socio-sanitario. L’associazione Umbra “No al Melanoma Onlus”, nata per iniziativa di alcuni medici e professionisti perugini per promuovere la ricerca sul melanoma, opera senza fini di lucro, considera come scopo prioritario quello di informare ed orientare i pazienti per risolvere i loro reali bisogni, fornire un appoggio psicologico agli stessi ed alle loro famiglie, aggiornarli sui più recenti risultati della ricerca in tale campo. “Bisogna investire sulla prevenzione – ha detto Rossi – la salute è un bene prezioso che va salvaguardato e non bisogna attendere che la malattia si manifesti con la propria sintomatologia per intervenire quando il processo è irreversibile. Una visione della risposta sanitaria ancora spesso ospedale-centrica e quindi più attenta ai problemi acuti – ha proseguito -, non è confacente a questo tipo di approccio. Per questo motivo la Provincia di Perugia ha scelto di sostenere le associazioni che promuovono la salute attraverso la diffusione della cultura della prevenzione”. “Di melanoma si può guarire – ha detto il presidente dell’associazione Tomassini – soprattutto se si segue una scrupolosa prevenzione. Abbiamo deciso di rivolgerci ad un pubblico di giovanissimi poiché gli psicologi pediatrici sostengono che già da questa età è bene parlare di salute in tutte le accezioni”. “Una scottatura solare in giovane età – ha detto Gian Marco Tomassini – può portare allo sviluppo di un melanoma anche a distanza di 20 anni. Ecco perché è necessario sapersi riparare dai raggi del sole. Abbiamo scelto il fumetto – ha continuato – in quanto in Australia, il paese a più alta incidenza di melanoma, è stata divulgata la stessa forma nel 1982 e ad oggi, a più di venti anni di distanza è risultato un calo vertiginoso di questa malattia”. Il Presidente Guasticchi si è complimentato per la trovata di “alta comunicazione ed ha voluto sottolineare che la Provincia, per quanto riguarda la sanità, è sempre a sostegno delle associazioni che operano nel territori |
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“HOPE. TENDERNESS. RESISTANCE” ELEONORA ROSSI 1- 31 MAGGIO 2010 MASSA, PALAZZO DUCALE |
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Massa, 29 aprile 2010 - “Hope. Tenderness, Resistance” di Eleonora Rossi è a cura di Valerio Dehò, Francesca Baboni e Stefano Taddei e sarà inaugurata presso la Sala degli Specchi del Palazzo Ducale di Massa. L´esposizione è realizzata con il patrocinio della Regione Toscana, in collaborazione con la Provincia di Massa-carrara, il Comune di Massa, il Comune di Carrara, la Camera di Commercio di Massa Carrara, la Comunità Montana della Lunigiana, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. Per questa mostra l’artista ha realizzato opere appositamente per la prestigiosa sede espositiva di cui, tra le altre cose, due video installazioni dal titolo F/r The Water e F/r The Air, affiancate da frame fotografici e dipinti a tema. Le opere sono parte del ciclo Forward/rewind, costituito complessivamente da cinque video sui quattro elementi e un quinto elemento legato al sé. I Video intendono riflettere in modo metaforico sul concetto di esistenza umana e su quello connesso di tempo nelle sue varie implicazioni. Il primo - F/r The Water - è una installazione costituita da un’unica proiezione in cui un uomo, seduto su una poltrona bianca all’interno di un magazzino, guarda un film proiettato sulla parete di fronte. Il nucleo poltrona - sedia - schermo, posizionato in uno spazio enorme, crea nello spettatore un senso di spaesamento, amplificato e sottolineato a sua volta dalla tranquillità dell’uomo. F/r The Air è invece costituito da due installazioni video in simultanea, di cui la prima riprende un uomo e una donna in equilibrio precario all’interno di un metrò, abbracciati nel tentativo di non cadere, mentre l’altra ha come protagonista un uomo solo in cima ad un vulcano dove il vento soffia fortissimo. L’uomo del primo video soffia in un orecchio alla donna, con un soffio amorevole e protettivo; l’uomo solo del secondo video mette in pericolo la propria vita, sottolineando come la solitudine sia spesso fonte di estrema fragilità. L’esposizione ospitata dalla Contemporary Concept di Bologna – galleria particolarmente attenta ai talenti emergenti – è costituita da una video installazione dal titolo “Hope is the last to die”, affiancata da due still fotografici e dieci dipinti. Tutte le opere in mostra sono state appositamente realizzate per l’occasione e riflettono sul concetto di resistenza e di persistente ossessione. La mostra è una produzione Timecode con il coordinamento organizzativo ed editoriale di Alessandro Romanini per Artlab. Di formazione accademica, Eleonora Rossi conduce la propria ricerca artistica attraverso l’utilizzo di diversi media espressivi - dalla pittura al disegno, passando per video, installazioni e fotografia - per sviluppare i temi cardine di una poetica incentrata sulla continua sperimentazione, come lei stessa afferma: “Pittura e disegno mi permettono una forma espressiva allo stesso tempo rapida, che risponde all’urgenza espressiva e assecondano la decantazione necessaria alla riflessione. Mi permettono di sperimentare attraverso il segno e il colore, stratificando acrilici, spray e bitume la dimensione spaziale, mentre il video consente di declinare i temi e le visioni connesse in una dimensione fluida, in un processo in cui è il tempo, con le sue varie implicazioni di avvenimenti e casualità il vero protagonista e la fotografia mi costringe ad un esercizio disciplinato per cristallizzare immagini pregnanti, scolpite che bloccano il tempo, l’evento per consegnarlo alla memoria”. Temi alimentati da forte tensione verso il reale che ruotano da sempre attorno alle varie declinazioni della relazione arte e vita, nei quali la componente biografica e della memoria assume una forma metaforica per trasformare la dimensione personale in una visione universale. Il progetto espositivo “Hope. Tenderness, Resistance” include la pubblicazione di un catalogo con video in allegato, contenente testi critici di Francesca Baboni, Valerio Dehò, Alessandro Romanini, Stefano Taddei ed edito, nella collana Skip Intro, dalla casa editrice Shin Production. Eleonora Rossi: nata a Milano nel 1976, lavora fra Milano e La Spezia. Ha studiato all’Accademia di Brera ed ha cominciato a lavorare a Milano esponendo in collettive e personali. Ha esposto in Italia, Europa e Africa. In particolare, nell’ultimo anno, è stata protagonista di un ciclo di mostre in Italia e all’estero che includono: la partecipazione a Scope Miami e Art Paris; una personale presso la Joao Ferreira Gallery di Cape Town; le collettive “Appetite for Destruction” - Museo Nazionale di Villa Guinigi, Lucca e “Undercover” - Galleria Archimede, Roma; la presentazione di due installazioni video al Festival Suoni & Visioni e, a marzo 2010, l’esposizione di una tela di grandi dimensioni alla mostra collettiva Xxl presso il Superstudio Più di Milano. |
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VARESE: UNA COLLETTIVA AL CHIOSTRO CHE TORNA AD ANIMARSI E PER LA PRIMA VOLTA CON UNA COLLETTIVA “INVITATION AU VOYAGE”, CURATA DA CRISTINA TAVERNARI. |
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Varese, 29 aprile 2010 - È stata l’assessore provinciale al Turismo e Cultura, Francesca Brianza, in rappresentanza della giunta di villa Recalcati, a fare gli onori di casa:«si tratta di un’esperienza nuova per la programmazione del Chiostro, che darà spazio ad alcuni dei maggiori illustratori degli ultimi cinquant’anni con 130 opere esposte che offriranno l’opportunità ai visitatori di spaziare tra paesaggi lontani e quelli del nostro territorio». Al Chiostro quindi per i prossimi mesi ci attende un viaggio nel viaggio. Sarà allestito infatti un percorso tra le illustrazioni di: Giorgio Maria Griffa, Giancarlo Iliprandi, Loustal, Lorenzo Mattotti, José Muñoz, Tullio Pericoli, Roberto Perini, Hugo Pratt, Sempé, e del giovanissimo Lucio Schiavon. A raccontare l’idea da cui è nata la mostra è Caterina Carletti, direttrice del Chiostro, «da un’iniziativa editoriale di Cristina Taverna che ha sempre dato ampio spazio agli illustratori. Grazie, a questa collettiva viaggeremo tra stili e tecniche espressive nuove che traducono differenti territori, visti da una molteplicità di autori con provenienze articolate. Ci auguriamo che l’impatto col nuovo approccio sia condiviso dal pubblico». L’inaugurazione della mostra sarà l’occasione anche per presentare un album jazz dell’artista gaviratese Alex Bioli dal titolo “Circle Trip”. Oltre a Cristina Tavernari, che ha descritto dettagliatamente il percorso che ha condotto alla realizzazione della mostra, era presente anche Felice Paronelli, Sindaco di Gavirate in veste anche di Presidente dell’Associazione Amici del Chiostro. Invitation Au Voyage Chiostro di Voltorre - Gavirate (Va) . Dal 29 aprile al 12 settembre 2010 www.Chiostrodivoltorre.it |
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OLIMPIADI 2020. ZORZATO: CANDIDATURA VENEZIA E’ DI TUTTO IL NORDEST |
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Venezia, 29 aprile 2010 “Ritengo positivo che la delegazione tecnica del Coni abbia chiesto chiarimenti sui dossier di Venezia e Roma, relativi alla candidatura per le Olimpiadi 2020, al fine di rendere più agevole la valutazione che dovrebbe avvenire in tempi brevi. Ma la candidatura di Venezia, più che mai in lizza, è quella di un intero sistema – quello del Nordest – che intende proporsi compatto per questo grande evento”. Marino Zorzato, vicepresidente della giunta veneta e assessore allo sport, ribadisce il forte sostegno della Regione alla candidatura di Venezia a sede dei giochi olimpici del 2020, dicendosi inoltre convinto che, anche dopo i sopralluoghi effettuati nei giorni scorsi dai rappresentanti della segreteria tecnica della Commissione di valutazione del Coni, restino del tutto impregiudicate le possibilità che possa essere accolta con successo. “Nei programmi della Regione – conclude Zorzato - le Olimpiadi a Venezia sono viste come fattore di ulteriore crescita e sviluppo non solo del territorio veneto ma dell’intero Nordest, che è area di riferimento per l’economia di tutto il Paese”. |
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