|
|
|
MARTEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Giugno 2010 |
 |
|
 |
FORTE PERFORMANCE DEL COMMISSARIO EUROPEO PER LA RICERCA, L´INNOVAZIONE E LA SCIENZA, GEOGHEGAN-QUINN DURANTE DIBATTITO ONLINE |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 22 giugno 2010 - "Questo autunno presenterò la strategia della Commissione per l´Unione dell´innovazione. Ho bisogno del vostro aiuto per la creazione di questa strategia", ha detto il commissario per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, Maire Geoghegan-quinn, all´inizio della sua prima live webchat tenutasi il 17 giugno. Circa 600 persone hanno seguito online la discussione, della durata di un´ora, il cui scopo era quello di incoraggiare il dibattito con il commissario sul concetto di Unione dell´innovazione: dove l´Europa dovrebbe trovarsi nel 2020 e che cosa dobbiamo fare per arrivarci. Prima di dare il via alle domande, il commissario ha brevemente illustrato la sua visione della strategia per la ricerca e l´innovazione. "Abbiamo bisogno di trasformare l´Europa in un´economia dell´innovazione molto vivace", ha sottolineato. Ciò significa affrontare le strozzature, sviluppare un brevetto comunitario, coordinare i finanziamenti per la ricerca nazionali e adottare misure per la mobilità dei ricercatori e le infrastrutture di ricerca. Presto sono anche giunte le osservazioni degli spettatori online e nel corso del dibattito la Geoghegan-quinn ha risposto a domande su una vasta gamma di argomenti. La futura strategia per la ricerca e l´innovazione è parte della più ampia strategia Europa 2020 dell´Unione europea, che stabilisce in che modo l´Ue intende uscire dalla crisi economica come un´"economia intelligente sostenibile e inclusiva". Un numero di partecipanti ha interrogato il commissario europeo sul perché gli europei dovrebbero avere fiducia nella strategia 2020. "In che modo la strategia 2020 dell´Ue è diversa da quella di Lisbona?" - ha chiesto un partecipante spagnolo - "L´unione europea fa davvero sul serio questa volta?". La risposta del commissario è stato un deciso "sì". Questa volta, la ricerca e l´innovazione sono al centro della politica, ha spiegato. Descrivendo la strategia 2020 come "una risposta globale" che è stata "pensata molto attentamente", ha aggiunto che ha già il sostegno del Parlamento europeo e del Consiglio. "Penso che vedrete una risposta diversa rispetto a quella della strategia di Lisbona", ha commentato. Un partecipante al dibattito ha chiesto se, a causa del peso dato all´innovazione, la Commissione potrebbe perdere di vista la ricerca in generale. Il commissario ha smentito, sottolineando che "non si può avere innovazione senza la ricerca di base da cui partire". Commentando il fatto che l´Europa è forte nella ricerca di base, ha elogiato il lavoro del Consiglio europeo della ricerca (Cer), dicendo: "Voglio che sia sviluppato ancora di più. La ricerca di base per me è fondamentale". Il problema - secondo il commissario - è collegare la ricerca all´innovazione. "Abbiamo bisogno di scoprire perché le buone idee della ricerca di base non riescono a raggiungere il mercato", ha detto. Sul tema del bilancio di ricerca, la Geoghegan-quinn ha sottolineato che "dobbiamo convincere gli Stati membri che si tratta di un settore in cui non devono fare tagli, perché alla fine darà i suoi frutti". Anche le Pmi (piccole e medie imprese), che la Geoghegan-quinn ha chiamato "la spina dorsale dell´economia", si sono rivelate un argomento popolare. "Mi dicono che hanno difficoltà ad accedere a parti del programma quadro" - ha osservato -indicando che la valutazione intermedia del Settimo programma quadro (7° Pq) dovrebbe fornire alcuni suggerimenti specifici su come migliorare le cose. La valutazione è in corso e dovrebbe essere pubblicata in autunno. Un altra "grande priorità" per il commissario è il ruolo delle donne nella scienza. Esprimendo la sua preoccupazione sul numero esiguo di donne che ce la fanno a fare carriera nel mondo della ricerca, ha sottolineato l´importanza dei modelli di ruolo e di trovare modi per incoraggiare i datori di lavoro ad assicurarsi che i posti di lavoro agevolino le famiglie. In totale, il commissario ha risposto a 20 domande, riguardanti tra gli altri i seguenti temi: il reattore a fusione Iter ("probabilmente il progetto di energia più affascinante al mondo"), gli appalti pubblici ("una grande opportunità") e la concorrenza internazionale ("non dovremmo perdere di vista i nostri punti di forza"). Anche se la webchat online si è conclusa, il dibattito continua. Il commissario Geoghegan-quinn pubblicherà sul suo sito internet le risposte alle domande più frequenti, alle quali non è riuscita a rispondere durante l´evento a causa della mancanza di tempo. Inoltre, la Commissione ha creato una pagina su Facebook dedicata all´Unione dell´innovazione. Per maggiori informazioni, visitare: Sito web di Máire Geoghegan-quinn: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/geoghegan-quinn/index_en.htm Pagina Facebook dell´Unione dell´innovazione: http://www.Facebook.com/pages/innovation-union/130524243634087 Strategia Europa 2020: http://ec.Europa.eu/eu2020/index_en.htm |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
WORKSHOP SULLA SIMULAZIONE E GLI IMPIANTI DI SUPPORTO A TERRA PER I PROGRAMMI SPAZIALI |
|
|
 |
|
|
Noordwijk, 22 giugno 2010 - Dal 28 al 30 settembre 2010 si terrà a Noordwijk (Paesi Bassi) un workshop sulla simulazione e gli impianti di supporto a terra per i programmi spaziali. L´obiettivo principale del workshop è di riunire i rappresentanti delle agenzie spaziali e dell´industria per passare in rassegna le ultime novità in materia di modellazione, simulazione e simulatori di sistemi a terra, nonché l´attrezzatura elettrica per il supporto a terra (Egse). L´evento avrà anche lo scopo di discutere nuove idee e soluzioni per il futuro. La simulazione è un´attività centrale a supporto della specifica, progettazione, verifica e gestione dei sistemi spaziali. Negli ultimi anni, la modellizzazione e la simulazione dei sistemi è cresciuta. Allo stesso tempo, vi è il riconoscimento che un approccio più coordinato e coerente in tutte le fasi di progetto di sviluppo di prodotti di simulazione può portare vantaggi sostanziali. Ciò promuoverebbe l´uso più efficace della simulazione nell´ambito del processo di ingegneria dei sistemi, riducendo al minimo i tempi complessivi, il rischio e i costi del programma spaziale. Anche l´Egse è influenzata dal software e dalla simulazione. All´interno del dominio di analisi, la simulazione offre maggiore flessibilità alla pianificazione e programmazione dell´assemblaggio, integrazione e test (Ait). Durante il workshop, l´Agenzia spaziale europea si aspetta di ricevere feedback dai partecipanti sulle nuove ricerche e le attività di sviluppo e sul ruolo previsto dell´Esa all´interno della comunità di modellazione, simulazione ed Egse spaziale europea. Per ulteriori informazioni e per l´iscrizione, visitare: http://www.Congrex.nl/10c05/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SENATORI PD A BRUNETTA: GIACALONE NON HA TITOLI PER PRESIDERE AGINNOVAZIONE |
|
|
 |
|
|
Roma, 22 giugno 2010 - «Il Ministro Brunetta ha nominato Davide Giacalone, suo consigliere, alla Presidenza dell´Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l´innovazione, ente sottoposto alla vigilanza dello stesso Ministro, ma non ha i titoli». Lo denunciano i senatori Pd Marilena Adamo, Stefano Ceccanti, Piero Ichino e Luigi Vimercati in un´interrogazione depositata oggi (in allegato). «Brunetta rilancia il suo consulente - spiegano - il cui curriculum non risponde ai requisiti richiesti, dopo aver incassato nel gennaio scorso una sonora bocciatura da parte della Commissione Affari costituzionali del Senato per una nomina alla Digitpa». «Come se non bastasse e tanto per rimanere "in casa" - concludono i senatori Pd - il nuovo Presidente ha convocato la prima riunione del Cda dell´Agenzia a Roma, anzi che a Milano, sede legale dell´Agenzia, scelta all´epoca con un preciso intento simbolico e di politica pubblica». Interrogazione A Risposta Orale Con Carattere D´urgenza Ai sensi dell´art. 151 regolamento Senato. Al Ministro per la pubblica amministrazione e l´innovazione Premesso che: il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l´innovazione del 13 maggio 2010 ha stabilito la nomina, a decorrere dalla data del decreto e per la durata di un quinquennio, del dott. Davide Giacalone alla Presidenza dell´Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l´innovazione; dalla lettura del curriculum del dott. Giacalone, reperibile on line, non pare sia rilevabile il possesso dei requisiti e dei titoli richiesti dall´articolo 4, comma 2 dello Statuto dell´Agenzia (approvato con Dpcm 8 aprile 2008) ovvero «alta competenza e professionalità nella gestione della ricerca e dell´innovazione, acquisiti nella direzione di strutture pubbliche o private di rilevanza nazionale, comunitaria ed internazionale»; considerato che: la Commissione Affari Costituzionali del Senato nella seduta del 13 gennaio 2010 aveva dato, con voto a scrutinio segreto, parere contrario alla nomina del dott. Giacalone alla presidenza dell´ente Digitpa e che, nonostante tale parere, il Consiglio dei Ministri aveva comunque approvato la nomina; valutato inoltre che: il dott. Davide Giacalone riveste a partire dal 2008 un incarico di consulente del Ministro per la pubblica amministrazione e l´innovazione; per la giornata di domani il dott. Giacalone, in qualità di Presidente appena nominato, avrebbe convocato una prima riunione del Consiglio di amministrazione dell´Agenzia a Roma ─ peraltro l´articolo 1 dello Statuto stabilisce che l´Agenzia ha sede legale a Milano, questo anche in virtù di una precisa scelta simbolica all´epoca operata in considerazione del particolare ruolo economico e industriale rivestito dal capoluogo lombardo ─ al cui ordine del giorno sembrerebbero esserci già delle proposte di incarico anch´esse rivolte a consulenti del Ministro interrogato; si chiede di sapere: se il Ministro interrogato ritiene che la nomina del dott. Giacalone risponda del tutto ai requisiti previsti dall´articolo 4 dello statuto dell´Agenzia e, in caso di risposta affermativa, se può motivare tale risposta; se non ritiene poco affine l´incarico attualmente ricoperto dal dott. Giacalone, ovvero il ruolo di consulente per il dipartimento che si occupa primariamente di pubblica amministrazione, con i compiti dell´Agenzia quali il supporto, istruttoria tecnico-scientifica, economica e finanziaria nell´ambito della valutazione dei progetti di innovazione industriale nonché la promozione e il coordinamento delle attività finalizzate alle previsione delle linee di tendenza dello sviluppo tecnologico-scientifico ed economico (cfr. Art. 2 dello Statuto); se, infine, non ritiene poco opportuno, che un consulente del suo Ministero, qual è tuttora il dott. Giacalone, venga nominato alla Presidenza di un ente sottoposto alla vigilanza dello stesso Ministro (ai sensi dell´articolo unico, comma 1, lettera m del Dpcm 13 giugno 2008), prefigurando così un´ipotetica situazione di conflitto d´interessi tra "controllore" e "controllato". Adamo, Ceccanti, Ichino, Vimercati. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CONTENUTI DIGITALI CRESCONO: NEL 2009 + 8,8%, 5,8 MLD DI EURO CROLLO DEI CONTENUTI PUBBLICI (SCUOLA, TURISMO, BENI CULTURALI): - 17,8% , 50 MLN DI EURO, PUBBLICITÀ ON-LINE IN CRESCITA: + 5%, 1,1 MLD DI EURO, BANDA LARGA: 10 MILIONI FAMIGLIE SU RETE FISSA; 9,7 MILIONI DI ITALIANI SU RETE MOBILE, +30% |
|
|
 |
|
|
Roma, 22 giugno 2010 – “Il settore dei contenuti digitali, ovvero la produzione e fruizione on line di news, cultura, video, film, musica, intrattenimento, pubblicità, nel 2009 ha continuato a crescere in modo vivace, nonostante la crisi, il calo dei consumi delle famiglie, i tagli ai budget aziendali, la scarsità degli investimenti pubblici. A fronte di un Pil sceso di - 5% e dell’entrata in recessione di tutti i principali settori dell’economia italiana, l’e-Content ha ampliato il mercato dell’ 8,8%, raggiungendo un fatturato di 5.823 milioni di euro.” è quanto affermato da Stefano Pileri, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici illustrando i risultati del Rapporto e-Content 2010, nel corso di un convegno tenutosi il 17 giugno a Roma. Oltre a Pileri, all’incontro hanno partecipato il vice Ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani, il Presidente dell’Autorità Garante per le Comunicazioni, il Commissario dell’Autorità Garante per le Comunicazioni, Stefano Mannoni, esponenti del mondo imprenditoriale e istituzionale quali Andrea Ambrogetti, Patrizia Asproni, Diego Masi, Roberto Liscia, Paolo Nuti, Massimo Passamonti, Marco Pierani, Agostino Quadrino, Mario Luigi Torsello.. Nel Rapporto, giunto alla sua quarta edizione, viene fatta una stima di crescita del settore, per il prossimo biennio, dell’ordine del 12% annuo. Stefano Parisi, presidente di Asstel e vicepresidente di Csit con delega alla concorrenza, indirizzando un messaggio alla platea dei partecipanti al convegno ha posto l’accento su un aspetto cruciale per lo sviluppo del settore, quello della regolamentazione e della fiscalità dell’on-line: "Il dibattito è aperto a livello internazionale, giacchè esiste l´esigenza di trovare soluzioni originali e lungimiranti per un settore che pone problemi del tutto nuovi – ha sottolineato Parisi - L´industria delle Tlc e dei contenuti digitali è ben consapevole della necessità di stabilire nuove norme e nuovi codici di comportamento per tutelare diritti, individuare doveri, attribuire responsabilità e per questo è impegnata nei diversi tavoli di lavoro sul tema. Ma bisogna rifuggire da percorsi che vadano nella direzione di tassare l’innovazione e limitare la concorrenza. Sarebbe un gravissimo errore: l’innovazione va sostenuta a tutti i livelli e la concorrenza deve rimanere elevata, perché sono i più importanti fattori di accelerazione dell’economia. I contenuti digitali non rubano il mestiere a nessuno: ne inventano di nuovi e favoriscono l’evoluzione di quelli tradizionali. E’ questa la scommessa per il futuro e la chiave per trovare soluzioni condivise”. Il Rapporto evidenzia come nel 2009 con 10 milioni di famiglie connesse a banda larga su rete fissa, oltre 9 milioni di navigatori usuali su banda larga mobile, 30 milioni di dispositivi per la navigazione da mobile, 18,7 milioni di famiglie dotate di un ricevitore Tv digitale, i contenuti digitali in Italia possano ormai contare su una base tecnologica di massa e un’audience che si sta rapidamente ampliando con il coinvolgimento di fasce di popolazione rimaste finora ai margini. “Il 2009 è stato l’anno in cui anche la televisione, con i suoi contenuti a larga diffusione, è entrata definitivamente nel settore digitale con gli switch off del digitale terrestre– ha precisato Andrea Ambrogetti, vicepresidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e delegato televisioni di nuova generazione – Il digitale e i suoi contenuti stanno rapidamente unificando tutti i mezzi di comunicazione e la Tv digitale, ormai presente nel 70% delle famiglie italiane e alla vigilia dello storico sorpasso in termini di ascolto dell’analogico, ne divengono fattore trainante introducendo in questo mondo milioni di cittadini che ne erano finora rimasti ai margini” Un punto di grande criticità, evidenziato dal Rapporto, è rappresentato dall’arretratezza dei contenuti pubblici digitali, denotando la scarsa attenzione dello Stato su questo settore. Con una contrazione di - 17,8%, gli investimenti pubblici in contenuti digitali l’anno scorso non hanno superato i 50 milioni di euro. Eppure si tratta di contenuti strategici per il Paese quali l’istruzione, il turismo, i beni culturali, la cui digitalizzazione porterebbe vantaggi innegabili per tutti e da tutti i punti i vista. Tenendo conto delle ristrettezze di bilancio dello Stato, dal convegno è emersa la proposta di sostenere lo sviluppo dei contenuti digitali pubblici attraverso partnership pubblico-privato e modalità di project financing. I dati principali del Rapporto e-Content 2010 (Risultati anno 2009 su 2008) - Il Mercato Dei Contenuti Digitali: 5,8 mld nel 2009 (+8,8%) - Il mercato dell’e-Content ha raggiunto a fine 2009 un valore pari a 5,8 mld di euro, con un incremento dell’8,8% rispetto all’anno precedente, in rallentamento rispetto alle previsioni, ma in controtendenza nei confronti dell’andamento dell’economia. La Pubblicità’ Digitale: +5,0% - Il mercato della pubblicità in Italia ha toccato, nel 2009, 1,119 mld di euro, con una crescita positiva pari al +5,0%, a fronte di una flessione del mercato pubblicitario nel suo complesso del 12,5%. L’andamento positivo si conferma anche nel prossimo biennio con un trend in leggero aumento: +5,7% e +7,0%, in netta controtendenza con l’andamento totale che la raccolta pubblicitaria avrà nel periodo 2008-2011. La Crescita Dei Contenuti A Pagamento: +10,2% - I contenuti a pagamento, che con oltre 4,65 mld rappresentano oltre l’80% del mercato, hanno messo a segno nel 2009 una crescita del 10,2% trascinati dai comparti Video e Giochi on-line, nonostante il forte calo nelle sottoscrizioni dei servizi a pagamento del mobile. I comparti in crescita: Video + 6,2%, ma con andamenti contrastanti tra i suoi segmenti emergenti (Ip-tv, On-line Tv e Tv Digitale Terrestre, che hanno segnato rispettivamente +16,5%, +31,1% e +42,8%) e i segmenti più maturi (Tvsatellitare, +1,3%) o mai decollati (Mobile Tv, in calo del 15% circa); Giochi e Intrattenimento on-line: +88,6% sull’onda del grande successo delle scommesse e dei giochi di abilità; Musica: +33% grazie al grande successo del principale canale di vendita di musica on-line (iTunes, rafforzatosi nel 2008-2009 in seguito al lancio dell’i-Phone). Andamenti negativi sono segnalati dai comparti: News -2,7%, determinato sia dal calo degli abbonamenti (online e mobile) sia, seppur in misura ridotta, della pubblicità (che ha finanziato fino ad oggi il 60% del mercato delle news); Contenuti Mobile -15,2%, per effetto della contrazione dei ricavi legati a “Loghi e suonerie”, che tradizionalmente rappresentano la parte più consistente del comparto. Il Calo Dei Contenuti Pubblici: -17,8% - La contrazione degli investimenti pubblici sui contenuti è stata molto significativa: - 17,8%, per un valore di mercato di 49,3 milioni di euro, divisi fra i 14 milioni della Scuola, 25 milioni del Turismo, e i 10,3 milioni dei Beni Culturali. Quest’ultimo segmento è anche quello che ha registrato un vero e proprio crollo: - 42,8%, mentre il Turismo è sceso del 10,7% e la Scuola è rimasta stabile. Le Stime Per Il Biennio 2010-2011: 7,3 miliardi (12% annuo) - Si prevede una crescita dei Contenuti Digitali ad un tasso superiore al 12% annuo, che porterà il mercato a 7,3 miliardi di euro annui, grazie ai nuovi modelli di business a pagamento che si affermeranno nel mondo dell’editoria e nel mercato Video, trascinati, rispettivamente, il primo dalla diffusione di nuove tecnologie mobili quali l’i-Pad, e il secondo dal completamento del processo di switch over alla televisione digitale terrestre. Proseguirà ad un ritmo pressoché costante la crescita della Musica digitale e dei Giochi on-line, mentre si prevede una ripresa del mercato dei contenuti su Mobile sull’onda del nuovo modello degli Application Store lanciati dai principali operatori. Ancora ridotto, ma con elevati tassi di crescita (400%) risulta il mercato degli e-Book. Anche la pubblicità digitale, che si avvicinerà nel 2011 a 1,3 mld. Di euro annui di raccolta, risentirà positivamente dell’affermazione di nuovi modelli di business, specie nel segmento mobile, dove l’avvento delle “applications” porterà agli utenti nuovi servizi a valore aggiunto finanziati dal marketing. Il totale dei contenuti a pagamento supererà nel 2011 i 6 miliardi di euro. Negativa la previsione sull’andamento degli investimenti nella digitalizzazione dei Contenuti Pubblici che scenderanno a 43 milioni di euro. In calo i Beni culturali e il Turismo. Aspettative – per ora solo potenziali - di crescita si nutrono per il settore scolastico. Fondamentale sarà aprire il mercato delle banche dati pubbliche ai privati in modo da creare nuovi servizi a valore aggiunto per i cittadini. Gli Italiani On Line: +14,2%, In Crescita I Navigatori Over 55 - Sostenuti dal processo di switch over al Digitale Terrestre, i servizi televisivi a pagamento sono diffusi in oltre il 40% delle famiglie italiane. Le connessioni ad Internet in banda larga da casa su rete fissa sono diffuse in oltre 10 milioni di famiglie. Si segnala una significativa crescita del numero degli utenti internet: a febbraio 2010 il totale di coloro che dichiarano di essere connessi (a casa o al lavoro su linea fissa) supera quota 33 milioni (+14,2%). Gli utenti attivi nel mese sfiorano i 23 milioni (+13%) mentre internet viene usato quotidianamente da una media di 11,8 milioni di persone (+17%). Il profilo dell’utente quotidiano di internet ha un’età prevalentemente compresa tra i 25 e i 54 anni (68% delle persone attive nel giorno medio), ed è principalmente di sesso maschile (57%). Il fenomeno più rilevante di questi ultimi mesi è la crescita dei navigatori over 55 (+28%, con punte del 65% per gli over 74) che trovano sempre maggiori servizi utili (e-Banking ad esempio) in rete. Le donne: sono il 43% degli utenti attivi nel giorno medio, ma solo nelle classi di età più avanzate; la differenza è quasi irrilevante tra i 18 e i 34 anni, mentre tra gli adolescenti (11-17 anni) il divario di genere addirittura si inverte: le adolescenti connesse quotidianamente a internet sono più numerose dei loro coetanei maschi. Il divario geografico evidenzia un certo ritardo del Mezzogiorno: la percentuale di utenti attivi quotidianamente connessi al Sud è appena del 18,4% sul totale della popolazione dell’area, contro il 25% circa che si registra nel Nord-ovest e il 22% del Nord-est e del Centro. Il ritardo tra Nord-ovest e Mezzogiorno cresce fino a superare i 10 punti percentuali (37,6% vs 47,8%) se si considerano gli utenti attivi nel mese. Un forte fattore di sviluppo alla penetrazione di internet è venuto negli ultimi 2 anni dalla diffusione di strumenti per collegarsi ad internet tramite rete mobile. Secondo i dati diffusi dalla Commissione Europea nel 2009 l’Italia è il secondo Paese in Europa per numero di dispositivi (oltre 30 milioni) dedicati all’utilizzo dell’internet mobile. I Contenuti Digitali E La Protezione Dei Diritti Di Proprietà Intellettuale - Le questioni tuttora aperte: il diritto di accesso ai cittadini e le azioni di contrasto al digital divide; la governance della rete, i diritti degli utenti e le regole legate alla neutralità della rete così come fino ad oggi implementate; la libera circolazione dei contenuti sulla rete al di fuori dei confini nazionali così come previsto ad esempio dalle direttive della Comunità europea; una migliore armonizzazione ed un efficace adeguamento delle normative sul diritto d’autore al fine di meglio promuovere e remunerare il contributo creativo di artisti, professionisti ed esecutori nonché gli investimenti messi in atto dalle aziende editoriali (musica, news, audiovideo) sulla rete. Il perimetro dell’indagine del Rapporto e-Content 2010 - Analogamente alle scorse edizioni, il mercato dei contenuti digitali è stato segmentato sulla base dei contenuti che possono essere erogati attraverso diverse piattaforme digitali, ovvero: News, composto dagli editori di quotidiani on line e dai portali che aggregano varie tipologie di informazioni; Video, composto dagli operatori di broadcasting su Tv digitale terrestre e su Tv satellitare, dagli operatori che operano su web, attraverso l’offerta video on demand e da quegli attori che offrono servizi Ip Tv e Mobile Tv Musica, segmento su cui operano le case discografiche e i retailer di brani musicali on line o su cellulare; Contenuti su Mobile che comprende tutti i contenuti di tipo ludico erogati tramite telefono cellulare quali: loghi, sfondi, screensaver, suonerie (dalle monofoniche alle polifoniche ai truetones), servizi interattivi basati su sms; community e servizi di appuntamento su telefono cellulare; gioco; Giochi e intrattenimento on line: composto da diverse filiere di operatori attive su mercati differenti quali: gioco e scommesse on-line; servizi a valore aggiunto erogati attraverso Internet (es. Oroscopo, meteo, accesso a community on-line, Servizi di Appuntamenti ed in generale abbonamenti a servizi a valore aggiunto); gioco on-line per console e personal computer; gioco a pagamento su piattaforme Tv (Sat e Iptv). Public Content: comprende gli investimenti finanziati dalla Pubblica Amministrazione (Centrale e Locale) e che si suddivide a sua volta in tre sottosegmenti: Beni Culturali: investimenti legati ai musei e alla digitalizzazione del patrimonio bibliotecario; Turismo: realizzazione di siti che forniscono informazioni turistiche: mappe delle località turistiche, strutture ricettive, luoghi da visitare, ecc (sia a livello regionale che nazionale); Scuola: ovvero la componente di editoria scolastica fruibile in formato digitale sia su dvd/cd, sia su Internet. La distribuzione delle piattaforme tramite le quali è possibile accedere alle diverse tipologie di contenuti, comprende: Digitale Terrestre, Internet/pc, Radio, Satellite, Telefono cellulare. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL TRENTINO PER TRE GIORNI CAPITALE EUROPEA DELL’INNOVAZIONE DAL 23 AL 25 GIUGNO, SI TERRÀ A TRENTO IL PRIMO FORUM EUROPEO PER L’INNOVAZIONE (EFI) 2010. |
|
|
 |
|
|
Trento, 22 giugno 2010 - Il Trentino sarà per tre giorni la capitale europea dell´innovazione. Dal 23 al 25 giugno, si terrà a Trento il primo Forum Europeo per l’Innovazione (Efi) 2010, organizzato dalla European Alliance for Innovation (Eai) e da Create-net“, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento. "Il Trentino ha l’opportunità di consolidare il proprio ruolo di polo della ricerca in Italia”, ha spiegato ieri mattina il presidente di Create-net Imrich Chlamtac nel corso della conferenza stampa tenutasi presso il palazzo della Provincia autonoma di Trento. “Il convegno vuole essere occasione per far dialogare il mondo delle imprese con la pubblica amministrazione e la ricerca nel settore dell’Ict”, ha sottolineato Sergio Bettotti, Dirigente generale del Dipartimento Innovazione, ricerca e Ict della Provincia autonoma di Trento. In linea con gli obiettivi della Commissione Europea e del suo Presidente Josè Manuel Barroso, Efi 2010 si basa sull´idea che nell’innovazione risieda la risposta alla crisi economica e sociale che l’Italia e l’Europa stanno attraversando. La maggiore sinergia tra imprese e ricerca potrebbe creare, infatti, nuovi posti di lavoro, contribuendo a ridurre l’attuale disoccupazione e avvicinando innovazione e mercati alle esigenze della società. Durante la tre giorni si susseguiranno interventi dei rappresentanti del mondo istituzionale, industriale e della ricerca e sviluppo – quali l’on. Paolo Gentiloni (Membro del Parlamento Italiano e già Ministro delle Comunicazioni), l’on. Mario Raffaelli (Presidente di Amref Italia), il prof. Giovanni Colombo (Comitato Esecutivo Eit), Emil Abirascid (giornalista e innovatore) e molti altri – con l´intento di unire gli sforzi a favore dell´innovazione e di stabilire relazioni destinate a durare nel tempo. “È importante - ha affermato Sergio Bettotti - far dialogare la pubblica amministrazione con il mondo delle imprese private e della ricerca. Due settimane fa, in occasione degli Stati Generali dell´Ict in Trentino si è parlato di distretto dell’Ict (Information & Communication Technology) nella nostra provincia, di questo nuovo strumento innovativo nell’ambito internazionale a sostegno del mondo delle imprese. Il Forum Europeo per l’Innovazione rappresenta dunque un momento importante di incontro e interazione tra i principali leader europei del settore pubblico e privato (esponenti del mondo della finanza e delle aziende, università ed enti di ricerca, amministrazioni pubbliche ecc.) per individuare approcci e pratiche realmente innovative destinate a migliorare l´efficienza e l´impatto globale dell’Ict nel ciclo dell’innovazione in Europa”. In Italia e in Europa vi sono molteplici limiti che impediscono alla ricerca di tradursi in innovazione, primo fra tutti, come ha evidenziato il Presidente di Create-net Chlamtac “la frammentazione in termini di collaborazione tra gli stati membri dell’Unione Europea e tra le varie discipline tecnologiche” e la mancanza “di meccanismi a livello internazionale per far incontrare il mondo della ricerca e dell’industria”. Efi 2010 intende, dunque, essere un evento simbolo della volontà di superare l’attuale frammentazione europea, offrendo la possibilità ai maggiori leader dell’innovazione europea di individuare strategie comuni. “Il Forum Europeo per l’Innovazione – ha proseguito il Presidente Chlamtac – vuole essere l’evento di lancio della European Alliance for Innovation, un’organizzazione no-profit che mira a far penetrare l’innovazione in quei segmenti di mercato e nelle aree tecnologiche in cui l’Europa può contare sul maggiore potenziale di competitività”. Sarà grazie a queste attività che il Trentino potrà non solo ribadire la sua eccellenza nel campo della ricerca Ict, ma anche, come ha concluso il Presidente Chlamtac: “di diventare un magnete, un polo ricettivo, in grado di attrarre a livello internazionale tutti i meriti che gli derivano dall’essere il cuore della ricerca e dello sviluppo a livello globale”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TELECOM ITALIA: ILLUSTRATO ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI IL PIANO INDUSTRIALE DI SSC INVESTIMENTI PER 34 MILIONI DI EURO NEL PERIODO 2010-2012 |
|
|
 |
|
|
Roma, 22 giugno 2010 - Stefano Gigli, amministratore delegato di Ssc, ha presentato alle Oo.ss. Il Piano Industriale 2010-2012 dell’Azienda. Come noto, dando seguito ad una manifestazione di interesse pervenuta da un operatore del settore, il Gruppo Telecom Italia aveva avviato, sul finire dello scorso anno, la cessione di Ssc in considerazione delle difficoltà competitive presenti sul mercato di riferimento, ma ha successivamente ritenuto preferibile mantenere all’interno le attività informatiche, facendosi carico degli interventi necessari a restituire competitività al settore in considerazione della sua strategicità. Conseguentemente, il ramo d’azienda relativo alle attività di sviluppo, esercizio e gestione delle infrastrutture informatiche svolte dalla struttura It Operations di Telecom Italia è stato conferito ad Ssc a inizio maggio 2010, mentre contestualmente le attività di ingegneria presenti in Telecom Italia sono state riorganizzate. L’ad di Ssc ha illustrato un programma di azioni specifiche per il miglioramento dei processi industriali, per l’adeguamento delle competenze del proprio personale, per l’impiego ottimale delle tecnologie e per una maggiore accountability, che sarà realizzato grazie a investimenti per un ammontare complessivo di 34 milioni di euro nel periodo 2010-2012. Tale piano si inquadra nell’ambito del Piano Strategico di Gruppo già presentato alla Comunità Finanziaria lo scorso aprile. Il processo di ottimizzazione e creazione di efficienza fa emergere peraltro un’eccedenza di 646 risorse, che ha radici lontane, derivando: dalle condizioni storiche di sovradimensionamento e sovra inquadramento di Ssc, che ne hanno determinato la non competitività; dalla situazione complessiva del settore di telecomunicazioni con riferimento alla maturità del mercato ed alla riduzione dei volumi di domanda informatica; dall’evoluzione delle tecnologie dell’informazione. Per contenere il numero degli esuberi l’Azienda per parte sua ha avviato interventi di contenimento dei servizi acquistati dall’esterno, che l’Ad di Ssc ha illustrato, riferendo di avere altresì richiesto a Telecom Italia di rendere disponibili opportunità di reimpiego delle risorse Ssc in eccesso in settori diversi del perimetro di Gruppo. Nell’incontro è stato esplicitato come, in conseguenza di tale richiesta, il Gruppo si appresti ad operare l’internalizzazione di attività per un volume equivalente a 100 unità ed abbia deciso di riservare esclusivamente ad Ssc, fino al 30 giugno, la conseguente opportunità di rioccupazione. Telecom Italia ha formalizzato il 17 giugno la nascita dei settori dedicati alla gestione delle attività internalizzate. Le condizioni di reclutamento del personale eccedente in Ssc, illustrate alle Oo.ss., saranno diffuse sui posti di lavoro aziendali a partire dal 18 giugno. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TELECOM: PRECISAZIONE SU ARGENTINA |
|
|
 |
|
|
Roma, 22 giugno 2010 - Telecom Italia, su richiesta delle autorità di mercato, con riferimento a notizie di stampa pubblicate nel fine settimana, conferma di aver ricevuto notifica dell’annullamento da parte della competente Corte d´Appello argentina delle risoluzioni Cndc n. 44/09, che prevedeva l´inibizione di Telecom Italia dall´esercizio dei “diritti politici” nel Gruppo Telecom Argentina, e n. 123/08, che sospendeva l’esercizio e la cessione della Call Option sulla partecipazione detenuta dal consocio in Sofora, Los Werthein. L´annullamento suddetto non determina la revoca delle decisioni giudiziali che, sugli stessi temi, hanno posto analoghi vincoli a Telecom Italia, e che restano ad oggi ancora efficaci. La Corte ha anche parzialmente annullato la risoluzione 4/09 della Cndc, nella parte in cui analizzava la sussistenza di una presunta concentrazione sul mercato argentino derivante dall´Operazione Telco. La risoluzione permane invece efficace laddove impone alle parti dell’Operazione Telco la notifica della stessa all’antitrust locale. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CONCLUSA LA TRE GIORNI DEDICATA AL BUSINESS PLAN TERMINATO I IL PRIMO CICLO DI SEMINARI SUL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO, ORGANIZZATO DALL’ARTI NELL’AMBITO DEL PROGETTO ILO2 |
|
|
 |
|
|
Valenzano, 22 giugno 2010 - Illustrare la centralità del business plan nell’avvio di una nuova impresa: questo il principale obiettivo del seminario “Opportunità di avvio di un’impresa innovativa, scrittura e presentazione del suo Business Plan”, tenutosi il 15 giugno a Foggia, il 16 a Bari e il 17 (9.00 – 13.00) a Lecce. Relatore dell’incontro Riccardo Barberi, coordinatore scientifico dell’Ufficio per il Trasferimento Tecnologico dell’Università della Calabria, che ha inteso fornire, nell’arco di mezza giornata, gli strumenti necessari alla scrittura di un piano d’impresa e alla sua presentazione a potenziali partner e investitori. Ma non solo: nelle tre sedi universitarie si è discusso, infatti, del concetto di innovazione e si è aperto un proficuo confronto tra ricercatori ed imprenditori pugliesi, cui l’iniziativa è rivolta. Quello dei giorni scorsi è stato il primo di un ciclo di nove incontri, che si svolgerà nel corso di un intero anno (l’ultimo appuntamento, infatti, è in programma nel maggio 2011), organizzato dall’Arti sulle tematiche del trasferimento tecnologico, della valorizzazione della proprietà intellettuale, dell’avvio di spin off e start up innovative e del finanziamento dell’innovazione. L’iniziativa fa parte del progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca-Ilo2” , promosso dall’Arti, in collaborazione con i cinque atenei pugliesi, il Cnr e l’Enea, su incarico dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia. Poiché l’innovazione si costruisce attraverso reti tra soggetti e strutture, il principale obiettivo del progetto è quello di potenziare la rete regionale degli uffici per il trasferimento tecnologico (gli “Ilo”) delle università e degli enti pubblici di ricerca pugliesi, con lo scopo di rafforzare la cooperazione tra impresa e ricerca, valorizzando i risultati di quest’ultima. Il prossimo ciclo di incontri, dedicati all’ “Accesso alle forme di finanziamento pubbliche e a debito bancario”, è previsto per le giornate del 21, 22 e 23 settembre, rispettivamente a Foggia, a Bari e a Lecce. Il calendario completo dei workshop è disponibile online su www.Arti.puglia.it/ La partecipazione ai seminari è gratuita, ma soggetta a iscrizione sul sito. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
INNOVAZIONE TECNOLOGICA, ACCORDO TRA INVITALIA E AREA SCIENCE PARK FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA CHE AVVIA LA COLLABORAZIONE A SOSTEGNO DELLA COMPETITIVITÀ |
|
|
 |
|
|
Trieste, 22 giugno 2010 - Un accordo a livello nazionale tra Area Science Park e Invitalia, l´Agenzia governativa per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo d´impresa, è stato sottoscritto da Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, e Giancarlo Michellone, presidente del parco scientifico e tecnologico di Trieste. Promuovere e rafforzare l’interazione tra ricerca e imprese, valorizzare la proprietà intellettuale, attrarre talenti, competenze e investimenti, sostenere lo sviluppo di distretti industriali, poli di innovazione e filiere high-tech sono gli ambiti prioritari sui quali si inizierà a lavorare. Ll Protocollo di intesa consolida il rapporto di collaborazione tra l’Agenzia, fortemente impegnata nel sostegno alle attività ad alto tasso di innovazione, e Area, da 13 anni impegnato in attività di trasferimento tecnologico, alcune delle quali indicate quali best practice dall’Unione Europea. “Questo accordo – ha affermato Domenico Arcuri, Ad di Invitalia – ribadisce e consolida il nostro impegno a sostenere le dinamiche innovative del sistema industriale italiano, soprattutto favorendo gli scambi collaborativi tra il mondo della ricerca e quello delle imprese. L’attrazione degli investimenti in Italia, che è al centro della mission assegnata dal Governo a Invitalia, è tanto più decisiva per la crescita del territorio quanto più si concentra sui progetti ad elevato livello tecnologico e ad alto valore aggiunto”. “Le aree di collaborazione individuate costituiscono il nucleo principale delle competenze distintive della nostra organizzazione – commenta Giancarlo Michellone, presidente di Area Science Park. Intendiamo rendere disponibili queste competenze alle imprese dei diversi territori regionali, in un quadro coordinato di interventi che Invitalia è in grado di garantire nella sua veste di agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Con la sottoscrizione di questo accordo si consolida la strategia di presenza a livello nazionale di Area. Siamo dunque particolarmente soddisfatti di questa importante collaborazione e pronti a dare avvio a progetti operativi congiunti”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
L’UNIVERSITA’ VITA-SALUTE SAN RAFFAELE PRESENTA L’INTERNATIONAL MD PROGRAM, UN NUOVO CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA CHE SI APRE AL MONDO. |
|
|
 |
|
|
Milano, 22 giugno 2010 - L‘università Vita-salute San Raffaele entra nella sua seconda fase di vita, quella dell’internazionalizzazione. Già l’Ospedale San Raffaele opera da tempo in quattro Continenti. Ora la sua Università istituisce un corso di Laurea internazionale in Medicina e Chirurgia, denominato San Raffaele International Medical Doctor (Md) Program,che sarà attivo dal prossimo anno accademico (cioè dall’ottobre 2010). Il 21 giugno 2010, alle ore 11:30, presenti le Autorità Accademiche e Ministeriali, l’Università Vita-salute San Raffaele illustra, nella sala Ovale, il suo progetto formativo internazionale in Medicina e Chirurgia. Tale corso è stato appositamente studiato per formare una nuova tipologia di medico, con una preparazione umana, culturale e professionale adatta a un mondo sanitario globalizzato. I principali elementi innovativi del San Raffaele International Md Program includono: 1) piano di studi completamente rivisto in maniera da essere compatibile con una doppia abilitazione professionale, sia europea che nord americana. Ciò permetterà un rapido accesso a corsi di specializzazione dei due ambiti sanitari più importanti del mondo occidentale. In altre parole, non è una mera ripetizione, in lingua inglese, dei corsi già esistenti nel nostro Paese ma un corso nuovo con nuove finalità. Per il conseguimento del titolo di studio e dell’abilitazione professionale con validità europea, il Corso recepisce il Decreto Ministeriale 270/04 per la classe della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia (classe Lm-41) che, a sua volta, mette in essere la direttiva Europea 75/363/Cee (e successive integrazioni e modifiche) intesa a uniformare i piani di studio europei in maniera da agevolare la libera circolazione dei medici e dei loro diplomi all’interno della Comunità Europea. Per il conseguimento del titolo di studio e dell’abilitazione professionale con validità Usa (necessario per poter accedere alla “residency” negli Usa), il Corso è organizzato in maniera da integrare nel percorso formativo, la preparazione e il sostenimento degli esami dell’Ecfmg (Educational Commission for Foreign Medical Graduates) che include lo Step 1 e Step 2 dell’Usmle (United States Medical Licensing Examination). 2) curriculum di studi innovativo e personalizzato: viene proposto un biennio propedeutico in cui sono insegnate le materie precliniche e di base, a costruire una solida fondazione teorico-pratica alla professione medica. Verrà anche dedicato ampio spazio alle scienze umane, alle neuroscienze cognitive, allo studio del rapporto medico-paziente e al modo in cui l’informazione medico scientifica viene resa operativa. Questo biennio vuole essere un momento di riflessione sui fondamenti del sapere medico e sul fine ultimo di questa professione, anche nelle sue sempre più importanti implicazioni sociali; al biennio farà seguito un quadriennio clinico, in cui verrà dato ampio spazio alla formazione di competenze mediche operative. Si noti come questa parte del curriculum si differenzia da quello della maggior parte delle “Medical Schools” statunitensi, puntando a dare una solida preparazione clinica generale, basata su una forte esposizione alla pratica medica, prima di proporre corsi ad orientamento specialistico. Crediamo che questo approccio favorisca una scelta maggiormente consapevole della specializzazione futura e prepari in generale un medico più versatile e sicuro nelle sue decisioni. 3) progressivo inserimento nel piano formativo di un ampio numero di attività pratiche professionalizzanti ad orientamento specialistico, in maniera da sviluppare quelle conoscenze medico-chirurgiche su cui sarà costruita la successiva formazione specialistica. 4) la progressione dell’apprendimento degli studenti e l’efficacia dei corsi verrà costantemente monitorata in collaborazione con il National Board of Medical Examiners (Nbme), l’organizzazione che prepara i test di abilitazione professionale per il Nord America e che vanta una fondamentale esperienza nella valutazione del sapere medico nelle sue varie forme e manifestazioni. 5) è previsto il reclutamento di un numero limitato di studenti (40 per questo anno accademico), metà dei quali saranno giovani provenienti da Paesi extracomunitari. 6) i corsi, le esercitazioni e gli esami verranno svolti esclusivamente in lingua inglese, in quanto lingua ufficiale del mondo biomedico. Il progetto educativo del San Raffaele International Md Program affonda le sue radici nella vocazione internazionale dell’Opera San Raffaele e, più specificamente, nella missione della sua Università che vuole fondere in una unità inscindibile cultura, scienza e assistenza sanitaria al fine di promuovere un costante miglioramento non solo della salute ma anche del ben-essere dell’Uomo, ens intelligens. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UNIVERSITÀ DI PAVIA, LA VALUTAZIONE DELLA DIDATTICA DA PARTE DEGLI STUDENTI: PAOLO GIUDICI PRESENTAAL MIUR GLI ESITI DELLA RICERCA |
|
|
 |
|
|
Pavia, 22 giugno 2010 - Paolo Giudici è stato invitato dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario a presentare una relazione sulla ricerca, la lui coordinata su La valutazione della didattica da parte degli studenti: modalità di rilevazione via web, in occasione dell’incontro seminario in programma al Miur (Sala Conferenze C, nella sede Miur di Piazza Kennedy 20) il 23 giugno. Programma: “La valutazione della didattica da parte degli studenti: lo svolgimento delle rilevazioni via web” 23 giugno 2010 Sala Conferenze C del Miur, Piazza Kennedy 20, Roma. 9.30 Registrazione dei partecipanti; 10.00 Indirizzi di saluto; 10.10 L. Fabbris, I motivi dell’incontro; 10.20 P. Giudici, Esperimenti sulle modalità di rilevazione via web; 10.40 L. D’ambra, Le scale per la misura delle valutazioni studentesche via web; 11.00 Interventi e dibattito; 11.45-13.00 Interventi e dibattito; 13.30 Conclusioni. L’obiettivo principale è quello di discutere - dal punto di vista tecnico – la validità di alcune proposte sulle quali sono state svolti esperimenti di tipo statistico da parte di esperti incaricati dal Cnvsu. Il punto di partenza è che molte università italiane stanno per passare al questionario elettronico, somministrato via web, al fine di rilevare la valutazione della didattica da parte degli studenti nei corsi universitari. Alcune università o facoltà hanno, autonomamente, già compiuto questo passo. La rilevazione della qualità della didattica tramite web sta avvenendo in modo spontaneo, anche improvvisato, cercando di far conciliare le modalità di rilevazione via web con quelle della rilevazione cartacea conforme ai criteri definiti dal Cnvsu. In molti casi, il passaggio al web avviene senza criteri metodologici chiari. L’assenza di chiarezza e di armonia metodologica può compromettere la confrontabilità delle statistiche ricavate dalle valutazioni e, in ultima analisi, il significato stesso di valutazione di sistema in questo campo. Non solo, ma il passaggio alla rilevazione via web può essere un salto metodologico che rende non comparabili persino le precedenti statistiche ottenute con il questionario cartaceo presso la stessa università. Da questo è nata la volontà del Cnvsu di determinare regole chiare – e possibilmente condivise con le università – al fine di rendere i dati rilevati dalle università non soltanto utili a fini interni, ma, se possibile, anche confrontabili tra corsi e tra università. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA. 200 UNIVERSITARI PREMIATI PER PROGETTO T4T PRESENTI GLI ASSESSORI RAIMONDI (AMBIENTE) E RIZZI (GIOVANI INIZIATIVA DI ENERGYLAB CON REGIONE E UNIVERSITA´ MILANESI |
|
|
 |
|
|
Milano, 22 giugno 2010 - Oltre 400 studenti del secondo anno di università (di cui 200 sono stati premiati) hanno aderito al progetto T4t (venti per venti, ovvero le idee dei ventenni di oggi per i prossimi vent´anni) indetto dalla Fondazione Energylab, il laboratorio dell´energia composto da Regione Lombardia, Comune di Milano, dalle 5 Università milanesi (Bicocca, Bocconi, Cattolica, Statale e Politecnico), Aem, Edison e da Erse, il ramo di ricerca sui sistemi elettrici dell´Enea (Ente nazionale energia ambiente). Tra tutti i progetti presentati, da una giuria composta da 9 docenti delle cinque università milanesi ne sono stati scelti cinque. I 200 vincitori hanno ricevuto una targa, un abbonamento annuale sulle Ferrovie nord Milano e un week end - benessere. Alla premiazione erano presenti gli assessori regionali all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi e allo Sport e Giovani, Monica Rizzi oltre ai rappresentanti delle 5 università, degli sponsor che hanno messo a disposizione i premi e della Fondazione Energylab. "Chi studia l´energia oggi - ha detto l´assessore Raimondi all´apertura della cerimonia - lavora per una società diversa e sicuramente migliore che interessa tutti. Per questo a questi giovani va tutta l´attenzione della Regione Lombardia, da sempre impegnata per la salvaguardia e la tutela dell´ambiente". Questi i titoli dei progetti vincenti: "Driving in a better future" (studio sull´utilizzo dell´auto elettrica e sulla ricarica delle batterie), "You can" (nuovo sistema di raccolta e riciclo delle lattine di alluminio), "Idee e progetti per la mobilità milanese" (trasporti pubblici con veicoli ibridi e nuove aree verdi), "La natura semplicemente" (gestione dei rifiuti e depurazione delle acque) e "Mobilità punto zero" (premio speciale dell´assessorato allo Sport e Giovani della Regione Lombardia per lo studio dei problemi legati alla mobilità lombarda). "La premiazione di oggi - ha detto l´assessore Rizzi - è il frutto di un percorso fatto di formazione, discussione e confronto. Un percorso che ha acceso i riflettori sulle notevoli capacità di questi ragazzi. Credere in loro e trasmettergli fiducia - ha aggiunto Monica Rizzi - è un elemento fondamentale per un corretto ed efficace processo di crescita personale e professionale". L´iniziativa T4t sarà ripetuta anche il prossimo anno e tra le novità avrà un social network per confrontarsi con altri studenti dell´Unione europea che si sono impegnati sulle stesse ricerche. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: TRE MESI IN GERMANIA PER 45 STUDENTI DEGLI ISTITUTI SUPERIORI DI LINGUA ITALIANA |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 22 giugno 2010 - Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro organizzativo con i ragazzi che da settembre a dicembre prenderanno parte al soggiorno di studio in Germania organizzato dall’Intendenza scolastica di lingua italiana. Sono 45 gli studenti degli istituti superiori di lingua italiana della provincia che prenderanno parte al soggiorno di studio di tre mesi in Germania organizzato dall’Intendenza scolastica. Si tratta di un progetto molto interessante che prevede l’inserimento degli studenti altoatesini in istituti superiori tedeschi e la loro sistemazione presso famiglie locali. “I soggiorni trimestrali in Germania sono una grande opportunità che 45 ragazzi delle nostre scuole hanno deciso di prendere al volo. Un’occasione unica, di crescita linguistica e personale, oltre che di arricchimento culturale” afferma il vicepresidente della provincia e assessore alla scuola italiana Christian Tommasini. In particolare prenderanno parte al progetto 16 studenti del terzo e 29 del Iv anno provenienti da sette istituti superiori altoatesini. Nel dettaglio si tratta di 15 studenti del Liceo scientifico “E. Torricelli”, 7 del Liceo classico “G. Carducci” di Bolzano (4 dell’indirizzo classico e 3 dell’indirizzo linguistico), 10 del Liceo classico/scientifico e pedagogico di Merano (4 indirizzo classico, 1 scientifico, 3 tecnologico e 2 linguistico), 3 del Liceo pedagogico/artistico “G.pascoli” (2 studenti indirizzo socio-psico-pedag. E 1 indirizzo artistico), 4 delle I.t.i./i.p.i.a “G. Galilei” (indirizzo scientifico-tecnologico), 5 I.t.g. “A. E P. Delai” (3 indirizzo Arredo-design e 2 Territorio-ambiente), 1 I.t.c. “C. Battisti” (indirizzo Igea). Le scuole che frequenteranno in Germania dal 12 settembre al 5 dicembre 2010 si trovano a Bonn, Eichstätt, Freiburg, Passau e Neckarbischofsheim. Il progetto si inserisce nel programma "Scuola cultura" presentato ai dirigenti scolastici nello scorso mese di marzo ed è coordinato dall’Intendenza scolastica italiana, mentre la Ripartizione cultura italiana eroga l´eventuale contributo economico alle famiglie. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
L´UE CREA UN SISTEMA DI PREALLARME PER GLI TSUNAMI |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 22 giugno 2010 - Alcuni ricercatori finanziati dall´Ue hanno contribuito allo sviluppo di un sistema di preallarme che proteggerà le comunità vulnerabili dagli tsunami ed eviterà in futuro le terribili perdite in vite umane avutesi in Indonesia e Sri Lanka nel dicembre del 2004, quando si stima che 230.000 persone sono rimaste uccise. L´ue ha sostenuto la ricerca attraverso il progetto Dews ("Distant early warning system"), che ha ricevuto appena più di 4 milioni di euro tramite l´area tematica "Tecnologie della società dell´informazione" (Tsi) del Sesto programma quadro (6° Pq), per sviluppare un sistema di preallarme per gli tsunami interoperabile con buone capacità di dare allarmi preventivi. Quando un segmento di 1.600 chilometri della placca tettonica indiana ha subito una scossa verso il basso al largo delle coste dell´Indonesia 6 anni fa, ha provocato il secondo terremoto più forte mai misurato (9.2 di magnitudine) e onde anomale di 30 metri. La devastazione che ne è risultata ha fatto emergere l´urgente bisogno di un sistema in grado di dare alle popolazioni a rischio tsunami un preavviso più lungo possibile. La Germania è stata la prima ad agire con un sistema congiunto tedesco-indonesiano di rilevazione e allarme per gli tsunami (Gitews). L´ue ha deciso di portare avanti tale innovazione fondando e lanciando nel 2007 il progetto Dews con lo scopo di dare protezione a tutte le nazioni dell´Oceano Indiano. "È quasi impossibile fornire numeri, ma se il Dews fosse stato attivo nel dicembre del 2004 si sarebbero potute salvare molte vite," ha detto Andreas Küppers del Helmohltz-zentrum Potsdam, Centro di ricerca tedesco di geoscienze (Gfz), il ricercatore responsabile di Dews. Il progetto è attualmente usato per rilevare e analizzare episodi sismici nell´Ocean Indiano, valutare velocemente il loro potenziale di provocare uno tsunami e avvertire i paesi a rischio attraverso una rete di rilevatori compresi sismometri a banda larga, strumenti di Gps basati sulla terra e sulla superficie del mare, mareografi e dispositivi di controllo della pressione del fondo dell´oceano. I dati generati da questi strumenti vengono indirizzati attraverso dei satelliti a una stazione centrale a Jakarta, in Indonesia, dove vengono elaborati. Il software Seiscomp3, sviluppato dal Gfz, determina rapidamente la magnitudine e la posizione dell´episodio sismico. "I sistemi precedenti avevano bisogno di 11 o 12 minuti per rilevare un segnale e localizzare la fonte," ha detto il professor Küppers. "Adesso si può fare la stessa cosa in quattro minuti." Una volta che il sistema rileva un terremoto abbastanza potente da creare uno tsunami, comincia ad analizzare e crea un modello del rischio di tsunami. Ma anche con potenti capacità informatiche, ci vorrebbe troppo tempo per creare un modello di tsunami in tempo reale. I ricercatori del Dews quindi usano raccolte di scosse di diverse magnitudini e fonti, associate a simulazioni dettagliate delle onde che creerebbero sulla costa dell´Oceano Indiano, per determinare quali aree sono a rischio. Oltre a questa sfida contro il tempo, il Dews ha dovuto anche fare i conti con la difficoltà di dover avvertire 20 paesi in una moltitudine di lingue diverse, molti dei quali non vanno d´accordo dal punto di vista politico. "È un sistema multilingue che può distribuire diversi messaggi a persone diverse in lingue diverse," ha sottolineato il professor Küppers. "È stato persino più difficile politicamente riunire tutti gli interessati intorno a un tavolo, ma siamo a buon punto anche per quanto riguarda questi problemi." I ricercatori si stanno adesso rivolgendo la loro attenzione all´Europa e ai paesi a rischio di tsunami, e cioè quelli intorno al Mediterraneo e nel nord-est dell´Atlantico. Hanno richiesto lo sviluppo di una nuova professione - quella di "ingegnere specializzato nel preallarme" - per offrire la massima protezione alle comunità vulnerabili. "Se si vogliono affrontare adeguatamente questi problemi, bisogna investire tempo e impegno per coinvolgere tutti," ha detto il professor Küppers. "Ci piacerebbe quindi vedere le persone ottenere una nuova professionalità completa per occuparsi del campo del preallarme." Per maggiori informazioni, visitare: Dews: http://www.Dews-online.org/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ARGE ARP: UNA CONFERENZA SUL CLIMA IN ALTO ADIGE, PROGETTO PER LA SICUREZZA SULLE PISTE DA SCI |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 22 giugno 2010 - Sarà l´Alto Adige ad ospitare, nel prossimo settembre, la Conferenza sul clima promossa dalle Regioni aderenti ad Arge Alp: è uno dei progetti approvati il 18 giugno a Missiano di Appiano nel corso della Conferenza dei Governatori presieduta da Luis Durnwalder. Tra le altre iniziative, una rete per affrontare la fuga dei cervelli, le collaborazioni nei settori dell´energia verde e della sicurezza sulle piste da sci. Il prossimo 23 settembre verrà organizzata a Bolzano una Conferenza sul clima promossa dalle Regioni Arge Alp (Baviera, Grigioni, San Gallo, Ticino, Alto Adige, Trentino, Lombardia, Salisburgo, Tirolo e Vorarlberg). L´iniziativa è stata approvata dai Governatori nel vertice a Castel Korb assieme alle due risoluzioni su sviluppo culturale e divieto dei mega Tir (si vedano comunicati a parte). La seduta si è aperta con un minuto di raccoglimento per Silvius Magnago, "uno dei padri fondatori della comunità di lavoro delle regioni alpine", ha ricordato il presidente Durnwalder. "Con la Conferenza sul clima vogliamo studiare assieme strategie di adattamento nell´arco alpino, definire una possibile azione comune per la tutela climatica e dare avvio a un programma per ridurre il Co2 nel lungo periodo", ha spiegato Durnwalder. Un altro progetto approvato riguarda le misure per fronteggiare il cosiddetto "brain drain", l´emigrazione di personale qualificato verso altre regioni o parti del mondo. Una fuga di cervelli vista non come perdita ma come valore aggiunto, negli auspici dell´Arge Alp, se si riuscirà a creare una rete sociale tra i talenti emigrati all´estero che permette a persone e imprese di allacciare contatti internazionali. Tra gli altri nuovi progetti decisi nel vertice: la collaborazione nel settore delle energie rinnovabili (con la creazione di un corridoio verde nelle grandi direttrici alpine e una gestione corretta delle risorse idriche), il lavoro congiunto per la sicurezza sulle piste da sci, l´utilizzo delle risorse dell´arco alpino per curare le malattie respiratorie. Luis Durnwalder ha infine passato la tradizionale campana della presidenza di Arge Alp alla Landeshauptfrau Gabi Burgstaller: concluso l´anno a guida altoatesina, tocca infatti a Salisburgo gestire Arge Alp fino a metá 2011. Nata nel 1972, oggi questa comunità ha ancora un senso? "Sì, perchè solo assieme, e non guardando unicamente in casa propria, possiamo gestire le trasformazioni e le sfide dello spazio alpino, dal traffico all´ambiente, dall´economia alla cultura e alla convivenza", ha concluso Durnwalder. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RICOSTRUIRE IL FUTURO DOPO COP 15 GREEN ECONOMY E COMPETITIVITÀ UN TENTATIVO DI DIALOGO E CONFRONTO TRA ESPERIENZE NORDICHE E ITALIANE IN MATERIA DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE |
|
|
 |
|
|
Milano, 22 giugno 2010 - E’ davvero possibile immaginare un sistema economico competitivo che possa fare a meno dei combustibili fossili? Se ne discute oggi presso l’Università Bocconi di Milano (aula As01). La conferenza, dedicata ai temi della green economy, nasce da un progetto dell’Associazione culturale Ragnarock, da sempre attenta alla promozione del dialogo tra le culture. L’obiettivo è di avvicinare rappresentanti istituzionali ed economici del Nord Europa e i corrispettivi italiani e discutere su temi legati alla sostenibilità e all’ambiente. Questi temi costituiscono una prioritá nella strategia per lo sviluppo economico e l’occupazione dell’Unione Europea, che favorisce lo scambio di buone pratiche tra i diversi Paesi e territori. La sessione mattutina, dalle ore 9.30, è dedicata alla politica, con gli interventi di: Clara Poletti, Direttore Iefe – Università Bocconi ; Luigi Rossi Bernardi, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Capitale Umano ; Marco Germinario, Presidente dell’Associazione Ragnarock ; Adriano Gasperi, Segretario Generale Comitato Scientifico Expo Milano 2015 ; Edoardo Croci, Direttore di Ricerca della Divisione Ambiente presso Iefe – Università Commerciale Luigi Bocconi ; Carlo Corazza, Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea ; Mariagrazia Cavenaghi Smith, Direttrice dell’Ufficio a Milano del Parlamento Europeo ; Niccolò Cusumano, Iefe – Università Bocconi ; Rappresentante del Governo di Norvegia ; Ulf Hedin, Direttore del Dipartimento dei Servizi Tecnici e membro del Comitato Esecutivo del Comune di Växjö - the Greenest City in Europe, Svezia ; Elizabeth Hagemann, Consigliere speciale dell’Ufficio del Primo Ministro di Danimarca ; Oras Tynkkynen, Parlamento Finlandese (In diretta video da Helsinki) ; Fortunato Vettraino, Ingegnere Dipartimento Fusione, Tecnologie e Presidio Nucleare Enea ; Árni Snævarr, Rappresentante Unric per i Paesi Nordici (Nazioni Unite) ; Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia Wwf Italia ; Vittorio Chiesa, Direttore Energy Strategy Group, Politecnico di Milano ; Antonio Tencati, Università Commerciale Luigi Bocconi Nella sessione pomeridiana, dalle ore 14.30, la politica lascia il posto all’economia: ; Augusto Ninni, Iefe – Università Bocconi ; Jakob Larsen, consulente presso Dansk Industri ; Kristofer Svartling, Country Manager presso Export Rådet Italien – Ufficio Commerciale dell’Ambasciata di Svezia ; Nunzia Ricciardi, Country Manager di Kinnarps Italia ; Maximiliano M. Mutti, Country Manager Italy presso Envac Italy ; Morten Sørensen, Consulente Commerciale presso il Consolato Generale di Danimarca a Milano ; Massimo Buccilli, A.d. Di Velux Italia S.p.a. ; Federico Serra, Public Affairs Manager presso Novo Nordisk Farmaceutici S.p.a ; Birgitte Kankaro, Consulente Finpro Italia – Confederazione delle aziende Finlandesi ; Elisabeth Svanholm Meyer, Direttore di Innovation Norway ; Mikael Marco Angelo Nogara, A.d. Di Solkraft Italia “La conferenza rappresenta un’occasione per avviare un dialogo costruttivo sulle politiche economicoambientali messe in atto dai governi nordici e dal governo italiano nel contesto europeo” afferma Marco Germinario, presidente e fondatore dell’Associazione culturale Ragnarock. “I Paesi nordici sono caratterizzati da uno spirito pionieristico e da una costante ricerca dell’innovazione, riuscendo in molti casi a raggiungere un’intesa tra politica ed economia in molti settori centrali: dall’energia al welfare, dalle telecomunicazioni alle infrastrutture, dall’ambiente allo sviluppo industriale. L’analisi critica, lo scambio, il dialogo portano sempre molto lontano - prosegue Marco Germinario - se poi tutto questo avviene anche grazie all’utilizzo di linguaggi svariati, che vanno dalla politica, all’economia, alle arti visive, alla musica, il risultato può essere incoraggiante. L’obiettivo è anche quello di avvicinare i giovani a questi temi, spesso percepiti come distanti o poco comprensibili. L’associazione culturale Ragnarock, composta soprattutto da giovani under 30, ci crede fermamente portando avanti un progetto ambizioso che, ne siamo certi, possa crescere e dare frutti importanti” Per ulteriori informazioni: www.Ragnarock.eu/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MONITORAGGIO DELLE ZONE A RISCHIO: SOPRALLUOGO A LASA |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 22 giugno 2010 - La Provincia di Bolzano partecipa con partner di Austria, Slovenia, Grecia, Romania, Serbia e Bulgaria al progetto transfrontaliero Monitor Ii, che ha come scopo il monitoraggio in tempo reale di fenomeni naturali ai fini di protezione civile. Un sopralluogo si è svolto a Lasa, dove verrà installato un sistema innovativo di monitoraggio delle zone a rischio. Monitor Ii (Practical Use of Monitoring in Natural Disaster Management) è il nome del progetto Interreg transfrontaliero a cui l´Alto Adige - attraverso la ripartizione Protezione antincendi e civile e l’ufficio Geologia e prove materiali - partecipa con partner provenienti da Austria, Slovenia, Grecia, Romania, Serbia e Bulgaria, con l´obiettivo di monitorare in tempo reale di fenomeni naturali ai fini di protezione civile. La ripartizione Opere Idrauliche contribuisce nell’area di studio di Gadria, nella zona tra Lasa e Silandro. Il progetto è partito nell’settembre del 2009 e terminerà a maggio 2012. È stato effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo nell’area di indagine tra Lasa e Silandro, caratterizzata da frequenti fenomeni di debris flow (le colate di detriti), dove verrà installato un sistema di monitoraggio innovativo utilizzato non solo per la raccolta di dati utili per lo studio scientifico del fenomeno, ma anche ai fini di protezione civile come prototipo di un sistema d’allerta. Professori e studenti dell’Universitá di Padova, della Libera Universitá di Bolzano e del centro di ricerca Cnr-irpi di Padova hanno visitato il sito in alta Venosta per poter predisporre le prossime azioni da svolgere. Il progetto è finanziato dal fondo di sviluppo regionale Fesr attraverso il programma South East Europe, da contributi statali e provinciali. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FEDERLAZIO APRE UNO SPORTELLO INFORMATIVO SU “ROMA FORMULA FUTURO” |
|
|
 |
|
|
Roma, 22 giugno 2010 - “Sul programma Roma Formula Futuro, che prevede già a partire dal 2011 una pluralità di eventi di arte, cultura, scienza, entertainment, trading e sport, tra i quali anche il G.p di Formula Uno a Roma, si continua ad assistere ad una campagna di sistematica disinformazione, che nel migliore dei casi ha origine da una certa superficialità che non permette di conoscere realmente i dati di fatto e, nel peggiore, da una pregiudiziale ideologica sbandierata in modo strumentale”. E’ quanto afferma Giovanni Quintieri, direttore generale della Federlazio. Il quale prosegue: “Ormai ascoltiamo da varie parti messaggi inutilmente allarmistici su ipotetici impatti catastrofici che il suddetto programma avrebbe sull’ambiente e sulla mobilità degli abitanti dell’Eur. Tali messaggi, oltre a generare ansie del tutto prive di fondamento, mettono in circolazione notizie non veritiere, sulle quali si innestano speculazioni politiche costruite ad arte. Non si comprende – o forse si comprende fin troppo bene – per quale motivo non si voglia prendere atto, da parte di singoli esponenti del mondo politico o da parte di sedicenti comitati dei cittadini, di un fatto molto semplice, inoppugnabile e ampiamente dimostrabile, ovvero che il programma Roma Formula Futuro non avrà impatto negativo sul quartiere dell’Eur dal punto di vista della mobilità e dell’ambiente. In effetti un impatto ce l’avrà, ma sarà positivo sul piano della rivitalizzazione culturale, della vivibilità sociale e dello sviluppo economico, che si riverbererà in primo luogo proprio sul quartiere e sui suoi abitanti, oltre che sull’intera città”. “Al fine dunque di ristabilire un´informazione corretta, che rassereni gli animi e rassicuri gli abitanti dell’Eur in ordine al progetto che ridarà nuovo slancio a questa parte di Roma – annuncia Quintieri – la Federlazio, che peraltro fin dalla nascita ha stabilito la propria sede proprio in questo quartiere, di cui si sente a tutti gli effetti parte integrante, ha deciso di aprire uno sportello dove tutti i cittadini che intendano conoscere nel dettaglio le caratteristiche del programma con tutte le sue implicazioni, o desiderino porre domande o richiedere chiarimenti, potranno recarsi, previo appuntamento da concordare telefonando agli uffici dell’Associazione al n. 06.549121. Qui troveranno una persona in grado di fornire tutte le delucidazioni al riguardo”. “E’ questo – conclude il direttore generale – un contributo che la Federlazio sente il dovere di dare, per fare chiarezza intorno ad un argomento sul quale in molti si pronunciano senza la dovuta conoscenza del progetto”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LEGGE SPECIALE VENEZIA. INCONTRO IERI BRUNETTA - CHISSO |
|
|
 |
|
|
Venezia, 22 giugno 2010 - La nuova Legge Speciale per Venezia è stata al centro dell’incontro svoltosi domenica, tra il ministro Renato Brunetta e l’assessore regionale Renato Chisso. “Abbiamo ragionato su proposte e contenuti – ha fatto presente l’assessore – toccando tutti i temi e i punti che devono essere interessati al futuro provvedimento legislativo a favore della città lagunare. L’obiettivo comune è quello di procedere rapidamente per arrivare quanto prima ad un documento condiviso”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PARCO GENNARGENTU E DECRETO MINISTERO, CAPPELLACCI: "CI OPPORREMO IN TUTTE LE SEDI" |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 22 Giugno 2010 - "Respingeremo con forza questa intrusione vergognosa. Non accetteremo un sopruso che rappresenterebbe una grave violazione della nostra autonomia". Così il Presidente Cappellacci ha manifestato tutto il suo disappunto per il decreto del Ministero dell’Ambiente, con cui viene aggiornato l’elenco dei parchi nazionali e ha immediatamente annunciato battaglia. "Durante la riunione di Giunta convocata per lunedì - ha detto il Presidente - valuteremo le iniziative da porre in essere per contrastare un decreto che non condividiamo nel merito e che riteniamo intollerabile nel metodo. Ogni determinazione deve essere prima concordata con le Istituzioni locali. Le decisioni in materia ambientale spettano al popolo sardo, che sul tema ha una sensibilità sicuramente maggiore rispetto a quella di chi si trova dall’altra parte del mare. Nessuno pensi di calare decreti dall’alto e di relegare al ruolo di spettatori passivi quelle comunità che, a buon diritto, vogliono e devono essere protagoniste del governo del territorio. Infatti, l´istituzione da parte di organi statali di parchi nazionali nel territorio regionale sarebbe un grave vulnus alle competenze primarie statutariamente garantite alla Regione Sardegna e rappresenterebbe una violazione dei principi di sussidiarietà e leale cooperazione. A quest´ultimo fa riferimento la stessa legge quadro istitutiva delle aree protette che rimette alla previa intesa con le regioni a statuto speciale l´istituzione dei parchi nazionali. "Questa intesa - ha concluso Cappellacci - deve essere sostanziale e va realizzata concordando forme, modi e tempi. Per questo deve avvenire con il massimo coinvolgimento delle comunità locali, come auspicato dalla stessa legge 266/2005". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UN ASTEROIDE DI NOME CIAMBETTI, PER PREMIARE IL VENETO VIRTUOSO CHE TUTELA L’AMBIENTE E RISPARMIA ENERGIA |
|
|
 |
|
|
Venezia, 22 giugno 2010 - E’ stata attribuita ieri ufficialmente a Venezia, Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta, la denominazione “Ciambetti” all’asteroide 24087, scoperto nel 1999 dall’astrofilo veronese Luciano Lai. L’intitolazione del corpo celeste all’attuale assessore al bilancio della Regione, Roberto Ciambetti, è avvenuta con la consegna di una targa da parte del presidente dell’associazione “Venetostellato”, Leopoldo Dalla Gassa, promotore dell’iniziativa insieme a Fabio Falchi, presidente di un’altra associazione che si occupa di tutela dell’ambiente notturno, “Cielobuio”. Ma è stata la comunità astronomica internazionale a voler manifestare la propria gratitudine e stima a Ciambetti e in particolare il Minor Planet Center, un’organizzazione dell’International Astronomical Union (Iau), con sede presso l’Università di Harvard negli Stati Uniti, il cui logo campeggia sul riconoscimento consegnato all’assessore con la motivazione: “Dal 2005 Roberto Ciambetti ha promosso una nuova legge contro l´inquinamento luminoso nella regione Veneto. Questa legge è stata rinnovata nel corso dell´Anno Internazionale dell´Astronomia e gli osservatori astronomici saranno ora più protetti” “Abbiamo voluto premiare – ha spiegato il presidente Dalla Gassa – l’impegno con il quale Roberto Ciambetti nella passata legislatura, in veste di consigliere regionale, si è adoperato per dotare il Veneto di una norma all’avanguardia, non solo a livello nazionale, in materia di tutela dei cieli”. E’ dello scorso anno, infatti la legge regionale che detta nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico per l’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici. “Una legge che impone buone pratiche in materia ambientale – come ha sottolineato lo stesso Ciambetti – ma che ha risvolti pratici tutt’altro che trascurabili in quanto consente alla comunità veneta un notevole risparmio di consumi energetici. Un aspetto, quello dell’attenzione per il contenimento dei costi, che è quanto mai attuale”. Lo scopritore dell’asteroide, Luciano Lai, ha ricordato che l’identificazione del “pianetino” è avvenuta nell’ottobre del 1999, dall’Osservatorio di Madonna di Dossobuono (Verona), la sua orbita si colloca tra Marte e Giove ed ha un diametro di circa un chilometro e mezzo. “Non è di tutti i giorni vedersi attribuito il nome di un corpo celeste – ha concluso l’assessore Ciambetti, ringraziando le associazioni per il riconoscimento – ma ciò che più mi inorgoglisce è la consapevolezza di aver contribuito non solo a dare delle risposte alla comunità scientifica e in particolare a quella astronomica, ma anche a garantire un uso più oculato e rispettoso delle nostre ricchezze, materiali e immateriali”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SARDEGNANUOVEIDEE, OGGI A CARBONIA PROSEGUE IL CICLO DEI LABORATORI |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 22 Giugno 2010 - Il 22 giugno alle 9:30, presso la sede del Centro Regionale di Formazione Professionale, sito in via Costituente 43 a Carbonia, si terrà il Tavolo 1 del Laboratorio 3 - Ambito di paesaggio 5 – “Anfiteatro del Sulcis”, comprendente i comuni di Carbonia, Giba, Masainas, Piscinas, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’anna Arresi, Sant’antioco, Teulada, Tratalias e Villaperuccio. Prosegue così il processo partecipativo finalizzato alla revisione e aggiornamento del Piano Paesaggistico Regionale, strumento fondamentale di attuazione della strategia per la tutela e la valorizzazione del paesaggio della Sardegna. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MOLISE: "ADOTTA UN´AIUOLA", IL CONSIGLIO REGIONALE DÀ L´ESEMPIO |
|
|
 |
|
|
Campobasso, 22 giugno 2010 - Si chiama "Adotta un´aiuola" l´iniziativa del Comune di Campobasso tesa a sensibilizzare i cittadini alla cura del verde pubblico e, nel contempo, ad avviare un programma di riqualificazione urbana ed ambientale. In tale ottica, l´Amministrazione della città capoluogo intende migliorare anche la manutenzione delle numerose piccole aree a verde presenti sull´intero territorio comunale, mediante l´affidamento in gestione a terzi di alcuni spazi. I titolari di esercizi commerciali e i privati cittadini, interessati all´ iniziativa, potranno far richiesta di affidamento di piccole aree verdi, presenti lungo le sedi viarie, fermo restando che dovranno assumersi gli oneri di manutenzione ed abbellimento delle aree stesse. Il soggetto che adotterà l´area, avrà la facoltà di pubblicizzare la sua adozione tramite la collocazione di uno o più targhe informative, comunque non superiori a cm 50 x cm 60, a seconda delle dimensioni dell´area, direttamente in loco. Tali targhe, a spese dello sponsor, riporteranno il logo del Comune, quello della ditta che si farà carico della manutenzione, nonché la dicitura: "Il verde di questa area è curato da...". In questo modo, la sponsorizzazione permetterà di creare e mantenere il verde nelle aree all´interno della città, migliorandone l´aspetto e, soprattutto, assicurandone la cura e la custodia, consentendo allo sponsor di accreditare positivamente il proprio marchio. All´appello ha risposto il Consiglio regionale del Molise che "adotterà" le aiuole delle isole spartitraffico antistanti Palazzo Moffa "per contribuire a rendere Campobasso una città più verde e più bella", come sottolinea il Presidente Michele Picciano. "E´ un fatto estremamente positivo - commenta Picciano - che rende i cittadini protagonisti, ancora di più, della propria città. Prendersi cura del verde pubblico deve essere interesse di tutti noi, per questo io e i miei colleghi abbiamo deciso di aderire a questa lodevole iniziativa. Esprimo i miei complimenti per il progetto al Sindaco Di Bartolomeo, al Vicesindaco Cimino ed ai consiglieri Sabelli e Colagiovanni per la brillante idea". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AATO VERONESE, ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE: E’ MAURO MARTELLI “LE AATO AL SERVIZIO DEI CITTADINI: PORTEREMO IL BUON ESEMPIO DI VERONA IN REGIONE” |
|
|
 |
|
|
Verona, 22 giugno 2010 – E’ Mauro Martelli il nuovo presidente dell’Aato Veronese. Eletto ieri durante l’Assemblea dei Sindaci, il neopresidente dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale Veronese prende il posto di Luigi Pisa, Presidente Aato dal luglio 2009 recentemente nominato Assessore alle Strade Giardini e Arredo Urbano al Comune di Verona. Nel corso dell’assemblea dei sindaci che, ieri pomeriggio, lo ha eletto all’unanimità, si è provveduto inoltre a modificare il contratto di servizio in essere recependo alcune richieste da parte delle Società di Gestione, al fine di avere più favorevole accesso al credito bancario Nel discorso effettuato in occasione del suo insediamento Mauro Martelli ha subito chiarito qual è l’obiettivo primario: “Lavorando sempre in squadra, come sinora è sempre stato fatto, cercheremo di portare l’esperienza e i risultati prodotti dall’Aato Veronese all’attenzione delle politiche della Regione Veneto, affinché questi vengano salvaguardati. L’aato Veronese fino ad ora ha prodotto investimenti sul territorio, nel merito dell’idrico integrato. Adesso si è di fronte a una nuova prospettiva, in linea con l’evoluzione normativa sulla privatizzazione dei servizi”. Mauro Martelli, 49 anni, Lega Nord, già vicesindaco di Mozzecane, diplomato perito industriale, si occupa di pianificazione del territorio e di studi sull’impatto ambientale. Assessore all’Urbanistica nel Comune di Mozzecane dal 2004 al 2008, nel 2006 diviene presidente di Ecocisi, carica che svolge fino al 2010. Nel 2009 nel Comune di Mozzecane riceve l’incarico di Vicesindaco, che tuttora ricopre. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|