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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Giugno 2010 |
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IDROGENO DAL SOLE E DALL´ACQUA AL RIFUGIO AI CADUTI DELL´ADAMELLO |
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Trento, 22 giugno 2010 - Buone nuove sul fronte della produzione di energia da fonti rinnovabili, valida alternativa all´uso dei combustibili fossili. Presto il rifugio "Ai caduti dell´Adamello" - luogo particolarmente carico di memorie e caro a trentini - potrà produrre idrogeno dal sole e dall´acqua, sfruttando le capacità del suo impianto fotovoltaico. Il tutto a oltre 3.000 metri di altezza, cioè a condizioni ottimali per lo sfruttamento dell´energia solare. Il progetto, nato nel 2008 e ormai arrivato alle battute finali, è stato presentato ieri al Consiglio di amministrazione della Fondazione "Ai caduti dell´Adamello" - presenti i presidenti delle province di Trento e Brescia Lorenzo Dellai e Daniele Molgora - dal professor Antonio Miotello, che ha coordinato l´apposito gruppo di lavoro costituitosi presso il Dipartimento di Fisica dell´Università di Trento. I lavori per la realizzazione dell´impianto sono ormai pressoché ultimati: rimangono da eseguire alcuni test sulla sua resa e sulla sua sopportazione delle basse temperature. Dopodiché il rifugio che ospitò Papa Giovanni Paolo Ii e il presidente della Repubblica Sandro Pertini - restituito a nuova vita qualche anno fa grazie agli sforzi congiunti delle province di Trento e di Brescia (con i comprensori e i comuni interessati, il Cai, l´Ana, il Parco nazionale Adamello-brenta - potrà fungere da apripista anche per altri rifugi di alta montagna sul piano della produzione di energia pulita. Energia ancora più pulita al rifugio "Ai caduti dell´Adamello", dunque; la struttura, affacciata sul ghiacciaio della Lobbia Alta, restituita alla collettività nel 2005, dopo un attento lavoro di recupero, dispone già oggi di un impianto fotovoltaico sul tetto. Il progetto sviluppato dal laboratorio Idea costituito da Miotello - che per la parte impiantistica si è appoggiato alla El.ma Electronic di Riva - punta a sfruttare appunto l´energia del fotovoltaico, quindi l´energia del sole, per produrre idrogeno, che viene immagazzinato, allo stato gassoso, e poi opportunamente "restituito" al rifugio a seconda dei suoi bisogni energetici. Finanziato dalla Provincia autonoma di Trento e dall´Agenzia provinciale per l´energia, il progetto è arrivato ormai alle battute finali. A presentarlo, ieri , nel corso della riunione del Cda della Fondazione "Ai caduti dell´Adamello", lo stesso Miotello, dopo i saluti dell´università di Trento portati, anche a nome del rettore, da Rinaldo Maffei: "Il sole è una fonte straordinaria di energia, basti pensare che l´energia irradiata in un´ora alla terra equivale a quella consumata dal pianeta in un anno. Ma pochi sanno che è tanto più vantaggioso sfruttare la radiazione solare quanto più alta è la quota alla quale viene catturata; a 3.000 metri la sua potenza è infatti superiore del 30% rispetto al livello del mare. Inoltre ad altezze elevate le temperature sono mediamente più basse e il clima più ventilato; questo comporta una maggiore efficienza dei pannelli solari con celle al silicio". Insomma, investire alle alte quote, ad esempio in un rifugio, ha più senso che non al mare. Ma perché l´idrogeno? Per molte ragioni. "Quando produciamo corrente elettrica con i pannelli fotovoltaici - ha spiegato ancora Miotello - essa viene accumulata in batterie al piombo, presenti anche in questo rifugio. Sono pesantissime - oltre 40 quintali - e immagazzinano circa 130 chilowattora. Bisogna portarle su, e poi una volta terminato il loro utilizzo smaltirle. L´idea del progetto invece è: con il surplus di energia dell´impianto produco idrogeno, che è facile da immagazzinare e la cui produzione non è inquinante. Il tutto avviene utilizzando, oltre all´energia solare, l´acqua: con un elettrolizzatore collegato all´impianto fotovoltaico si separa l´idrogeno dall´ossigeno; quindi l´idrogeno viene immagazzinato in bombole; per utilizzarlo usiamo la cella a combustibile, una tecnologia sviluppata al tempo delle missioni Apollo per l´esplorazione dello spazio. L´acqua che utilizziamo, alla fine del ciclo, viene restituita, calda. Con questo sistema, nell´arco di soli sei mesi, possiamo produrre e immagazzinare fino a 2.000 chilowattora di energia; usando il gasolio, dovrei bruciarne 1.000 litri, senza contare quanto inquinerei. Il rifugio, peraltro, consuma dai 40 ai 60 chilowattora al giorno." In futuro - un futuro che però è già quasi presente - i sistemi di immagazzinamento dell´idrogeno potranno sostituire le bombole a gas compresso oggi visibili nella piccola costruzione di cemento armato realizzata poco sopra il rifugio, dove ha sede l´impianto. La loro efficienza sarà fino a 20 volte superiore a quella delle attuali batterie al piombo, risolvendo quindi completamente il problema dello smaltimento dei rifiuti tossici. Nel frattempo, il progetto "Idrogeno dal sole e dall´acqua in Adamello" funge un po´ da apripista. E lo fa in uno dei più maestosi paesaggi di alta montagna della catena alpina, dove investire nel settore dell´energia pulita ha, se possibile, ancora maggior senso. Al gruppo di lavoro del Dipartimento di Fisica dell´Università di Trento collaborano, oltre al professor Miotello, Nicola Bazzanella, Sandro Pedrotti, Leonardo Ricci, Claudio Salomon. |
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RAVENNA PROVINCIA DEL SOLE |
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Ravenna, 22 giugno 2010 - Con il progetto “Ravenna provincia del Sole”, la Provincia di Ravenna intende favorire l’uso delle fonti energetiche rinnovabili e in particolare del fotovoltaico da parte delle piccole e medie imprese locali che operano nel turismo e nel commercio. L’iniziativa è possibile grazie alla collaborazione tra Provincia di Ravenna, Camera di Commercio, Ascom, Confesercenti, la cooperativa di garanzia Cofiter e tre importanti istituti di Credito: Cassa di Risparmio di Ravenna, le Banche di Credito Cooperativo e la Banca Popolare di Ravenna. Il progetto “Ravenna provincia del Sole” è un marchio di qualità che rappresenta un motivo di orgoglio per gli imprenditori che aderiscono al progetto e garantisce un ritorno di immagine prezioso per stimolare l’economia e il successo delle singole imprese, specie in settori come il turismo e il commercio. L’investimento, grazie al finanziamento agevolato Cofiter, è praticamente a costo zero. Consente alle imprese di conquistarsi una nuova fetta di mercato, coinvolgendo innanzitutto i clienti più sensibili alle problematiche ambientali, che le riconoscono grazie alle attività promozionali della Provincia. Le richieste di finanziamento incentivi sono prorogate al 31 dicembre 2010 Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Cofiter - Cooperativa di garanzia del finanziamento agevolato, Via Brini, 45, Tel: 051 – 0956611, Fax: 051 - 0956699 , e-mail: mail@cofiter.It |
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NUCLEARE, VENDOLA: "ANCHE LA CORTE COSTITUZIONALE DICE NO" |
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Bari, 22 giugno 2010 - La Corte Costituzionale ha bocciato la legge 102/09, la legge che permetteva il ritorno all’energia nucleare nel nostro paese (sentenza numero 215 del 9 giugno 2010, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale venerdì scorso). “Questa legge – ha commentato il presidente Vendola – era stata fortemente voluta dal presidente del Consiglio e dall’ex ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola. Era considerata uno dei fiori all’occhiello del governo nazionale. La Corte Costituzionale fa giustizia cassandola, restituendo agli enti locali, ed in particolar modo alle regioni, la facoltà di appoggiare o rigettare integralmente le scelte operative e territoriali dell´esecutivo nazionale in materia di energia nucleare. Finisce anche ogni possibilità di commissariamento, essendo stata dichiarate illegittima ogni urgenza in materia”. “Numerosi erano stati i ricorsi presentati, anche dalla Regione Puglia – ha precisato Vendola - Ma avevamo anche ricordato al Governo che sarebbe stato possibile costruire centrali nucleari in regioni come la Puglia soltanto facendo ricorso ai carri armati”. “La Consulta – ha proseguito Vendola – ha restituito dignità al rapporto tra Stato e Regioni, reso impraticabile dall’arroganza del governo nazionale che voleva – in sintonia con non meglio precisati interessi privati anche stranieri – trasferire in Italia tecnologie vecchie e pericolose e costosissime sotto ogni punto di vista e soprattutto per la gestione futura di scorie e siti contaminate” “Rimarremo vigili – ha concluso il presidente – perché ci aspettiamo altre sorprese. Molti sono gli interessi in gioco: noi tuteleremo solo il nostro territorio e i nostri cittadini”. |
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GASDOTTO ITGI: EDISON, DEPA E BOTAS FIRMANO ACCORDO PER IL TRANSITO IN TURCHIA ACCELERA LA REALIZZAZIONE DEL GASDOTTO ITGI (TURCHIA-GRECIA-ITALIA), PRIMA FASE DEL CORRIDOIO SUD, INFRASTRUTTURA STRATEGICA PER LA SICUREZZA ENERGETICA EUROPEA |
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Ankara, 22 giugno 2010 – Edison, Depa, la società di stato del gas greca, e Botas, la società di stato del gas turca, hanno firmato oggi il Memorandum of Understanding per il transito in Turchia del gas del progetto Itgi (Interconnessione Turchia-grecia-italia), prima realizzazione europea del cosiddetto “Corridoio Sud”, riconosciuto dall’Ue come “Progetto d’Interesse Europeo” all’interno dell’European Recovery Plan con una proposta di finanziamento di 100 milioni di Euro. L’accordo definisce i termini generali e le condizioni transito per l’Itgi in Turchia e l’utilizzo della capacità esistente della rete turca di proprietà di Botas fino al confine greco per la quantità di gas richiesta dal gasdotto Itgi. L’accordo rafforza la partnership tra Edison, Depa e Botas, attraverso la possibile partecipazione di Botas nella società Igi Poseidon Sa, attualmente controllata in modo paritetico da Edison e Depa e responsabile dello sviluppo e costruzione del gasdotto sottomarino tra Grecia e Italia (gasdotto Poseidon), e congiuntamente sarà anche valutata una collaborazione tra le società per la realizzazione dei potenziamenti della rete turca necessari per il transito dei volumi di gas per Itgi. “La firma di oggi rappresenta un grande passo avanti per l’Itgi perché completa il quadro relativo ai diritti di transito in Turchia e ci consente di accelerare la finalizzazione dei contratti d’acquisto del gas con l’Azerbaigian”, ha dichiarato Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison. “L’itgi è in grado di aprire nel breve termine il Corridoio Sud, assicurando l’export verso l’Europa delle produzioni gas dell’Azerbaigian. E’ un’infrastruttura strategica che aumenterà significativamente la sicurezza energetica europea, costituendo il primo collegamento con l’area del Mar Caspio che detiene circa il 20% delle riserve mondiali di gas”. Background Corridoio Sud: Itgi - Interconnector Turkey-greece-italy Il gasdotto Itgi si articola nelle seguenti sezioni: la rete nazionale dei gasdotti turca (Turkish grid), che sarà potenziata al fine di consentire il transito dei volumi destinati alla Grecia e all’Italia; l’interconnessione Turchia-grecia (Itg), completata nel 2007, con una capacità di trasporto massima di circa 11,5 miliardi di metri cubi di gas all’anno; l’interconnessione Grecia-italia (Igi), in via di realizzazione, con una capacità di trasporto di circa 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Il gasdotto Igi sarà lungo circa 800 chilometri e sarà composto da due sezioni: Igi Poseidon (200 km offshore, nel tratto marino tra la costa greca e quella pugliese che sarà costruito da Igi Poseidon Sa (joint venture paritetica tra Edison e Depa) e Igi Onshore (600 km onshore, da realizzare in territorio greco a cura di Desfa, società controllata da Depa e proprietaria della rete di trasporto in Grecia). L’interconnessione Grecia-bulgaria (Igb) che avrà una capacità di trasporto di 3-5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Lungo 160 km, il gasdotto collegherà Komotini (Grecia) e Stara Zagora (Bulgaria). Itgi rappresenta una nuova via di approvvigionamento del sistema energetico europeo, in grado di incrementarne la sicurezza e favorire lo sviluppo della concorrenza sul mercato del gas nell’Unione Europea. Il metanodotto è stato riconosciuto dall’Ue come Progetto d’Interesse Europeo inserendolo nei progetti per lo sviluppo del Corridoio Sud dell’European Recovery Plan con una proposta di finanziamento di 100 milioni di Euro. Il progetto Igb è stato incluso nell’ambito dello stesso piano con una proposta di finanziamento di 45 milioni di Euro. |
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ENEL AMMODERNA LA RETE ELETTRICA DI BUCAREST |
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Bucarest, 22 giugno 2010 - L´enel è attualmente impegnata in Romania nei lavori di ammodernamento dell´infrastruttura elettrica di Bucarest (basata su attrezzature molto obsolete risalenti agli anni 1960 e 1970), in 20 cantieri e 11 stazioni di alta tensione, informa l´Ice. Al riguardo è stato recentemente aperto un nuovo cantiere nel quartiere di Giulesti, zona in cui sono stati registrati guasti frequenti dovuti all´obsolescenza della rete elettrica e all´alto consumo di elettricità. I lavori includono la sostituzione di una stazione di trasformazione (operativa dal lontano 1959) con una di ultima generazione; saranno sostituiti i cavi a bassa tensione con una rete di cavi più sicuri e con una sezione più grande e saranno anche effettuati lavori di sostituzione degli allacciamenti e installati dei contatori più avanzati. I lavori porteranno al miglioramento della qualita dell´energia elettrica distribuita e ridurranno considerevolmente la durata delle interruzioni. L´ammodernamento della rete elettrica di Bucarest fa parte di un più ampio programma d´investimenti volto a modernizzare e a migliorare le reti di distribuzione dell´energia elettrica nelle regioni Muntenia, Banat e Dobrogea. Il programma ha un valore complessivo di 700 milioni di euro e verrà realizzato nell´arco di 5 anni. Solo nei primi 5 mesi del 2010, Enel ha firmato contratti per un valore di circa 100 milioni di euro, di cui 40 milioni di euro stanziati per lavori di ammodernamento della rete elettrica della regione Muntenia Sud. Dal 2005, anno di ingresso sul mercato romeno, alla fine del 2009, Enel ha investito in Romania 328 milioni di euro, destinati soprattutto al miglioramento e ammodernamento dell´infrastruttura elettrica. Con 2,5 milioni di clienti, una rete di 93 mila chilometri e circa 5.500 dipendenti, Enel è il più importante investitore privato nel settore dell´elettricità in Romania. La società fornisce energia elettrica attraverso Enel Energie ed Enel Energie Muntenia, mentre opera nella gestione e nel potenziamento della rete tramite Enel Distributie Banat, Enel Distributie Dobrogea ed Enel Distributie Muntenia. |
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AUSTRIA, ESTAG COSTRUISCE CENTRALE IN SLOVACCHIA |
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Vienna, 22 giugno 2010 - Il gruppo stiriano Estag, la quarta impresa energetica più importante dell´Austria, specializzata nel gas naturale, nel teleriscaldamento e nel riciclaggio dei rifiuti, ha investito più di 5 milioni di euro per la costruzione di una nuova centrale elettrica di biomassa in Slovacchia, nazione dove opera da 15 anni come impresa di approvvigionamento di calore e dove occupa il secondo posto per importanza dopo il gruppo Dalkia. Oggi la Estag raggiunge 200 mila case in 20 città e comuni slovacchi; grazie a questa nuova centrale con sede nella città di Rimavska Sobota che produrrà annualmente 33 gigawattori di calore e 13 di energia elettrica e ad altri tre progetti simili nel sud della nazione, il gruppo spera di diventare il numero uno impiegando soluzioni tecniche innovative e nuovi concetti gestionali. Più della metà del calore prodotto ha origine fuori dalla Stiria, oltre alla Slovacchia, nella Repubblica Ceca, in Ungheria, Slovenia e Romania. I committenti sono per lo più enti comunali, società di costruzione, gruppi industriali e centri commerciali. Il fatturato aziendale realizzato all´estero ammonta a 96 milioni di euro, mentre il giro d´affari del gruppo stiriano si aggira intorno a 1,094 miliardi l´anno. |
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BASILICATA, SOGIN: CAORSO, TRASFERITE LE ULTIME BARRE DI URANIO IL COMBUSTIBILE IRRAGGIATO È IN FRANCIA PER IL RIPROCESSAMENTO |
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Potenza, 22 giugno 2010 - Si è concluso all’alba di ieri l’ultimo trasporto verso la Francia del combustibile irraggiato presente nella centrale di Caorso. Lo rende noto l’ufficio stampa della Sogin. Dall’impianto – prosegue il comunicato - sono partiti, all’interno di quattro contenitori speciali, gli ultimi 64 elementi di combustibile, degli originari 1.032, pari a 11 tonnellate, che saranno riprocessati nell’impianto francese di La Hague. Dal 16 dicembre 2007 ad oggi, sono state effettuate 16 spedizioni. Le operazioni di trasferimento rientrano nell’accordo fra Sogin e Areva, siglato nel 2007, che prevede il trattamento in Francia delle 235 tonnellate di combustibile irraggiato allora presenti in Italia, con lo scopo di recuperare le materie nucleari riutilizzabili e separare i residui riducendone i volumi. Concluso l’allontanamento di tutte le 190 tonnellate di combustibile irraggiato della centrale di Caorso, ad oggi rimangono da trasferire 15 tonnellate dalla centrale di Trino e 30 tonnellate dal deposito Avogadro di Saluggia, da dove inizieranno a breve le attività di trasporto verso le Francia. Un particolare ringraziamento – sottolinea il comunicato Sogin - va alle Istituzioni, agli Enti, alle Forze dell’Ordine, ai Corpi dello Stato e a tutti coloro che hanno contribuito, con il loro impegno, al raggiungimento di una tappa fondamentale del programma di dismissione della centrale di Caorso. Sogin, - conlcude la nota - oltre a proseguire nel decommissioning degli impianti nucleari italiani, ha il compito di realizzare e gestire il Parco Tecnologico, comprensivo del Deposito Nazionale, ed è impegnata a rafforzare il suo ruolo di global player nel mercato internazionale di settore. |
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BASILICATA VERTICE SU DIGA DEL PERTUSILLO, PRIMO INTERVENTO SI PROCEDERÀ ALLA RIPULITURA DELLA COSTA E DELLE SEZIONI INTERNE |
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Potenza, 22 giugno 2010 - Già dal primo pomeriggio di ieri un tavolo tecnico interdipartimentale si attiverà per mettere in campo un Piano di intervento che sia risolutivo del fenomeno della proliferazione delle alghe nel lago del Pertusillo e della conseguente morìa di pesci nell’invaso. E’ quanto emerso al termine di una riunione, convocata dall’assessore regionale all’Ambiente, Agatino Mancusi, cui hanno partecipato l’assessore alle Infrastrutture con delega alla Protezione Civile, Rosa Gentile, il direttore dell’Arpab Vincenzo Sigillito, il Commissario del Parco dell’Appenino lucano Domenico Totaro, il Corpo Forestale dello Stato, la Provincia di Potenza e i sindaci di Montemurro, Viggiano, Sarconi e Grumento Nova. Il primo intervento sarà quello di procedere alla ripulitura della costa e delle sezioni interne del lago del Pertusillo, rimuovendo le carcasse dei pesci. “Un’azione che ha il carattere dell’urgenza – ha rimarcato Mancusi – per ragioni di salute pubblica e per tutelare l’immagine dell’area alla vigilia della stagione turistica”. L’assessore Gentile ha garantito la collaborazione della Protezione Civile regionale, impegnandosi a mettere a disposizione per l’intervento di bonifica mezzi e operatori del sistema regionale, sottolineando che “il lago è una risorsa non solo per i Comuni ma per tutta la Basilicata” e che perciò “saranno eseguiti tutti gli interventi necessari per risolvere l’emergenza”. Anche se le indagini effettuate al momento escludono la presenza di inquinanti chimici o batteriologici, individuando la causa della moria nella scarsità di ossigeno dovuta alla forte presenza di alghe, l’assessore Mancusi ha ribadito che “la Regione, in sinergia con gli altri enti preposti continuerà a monitorare la situazione del lago per cercare di capire le cause del fenomeno ed evitare che si ripeta. Le emergenze ambientali – ha concluso Mancusi – non devono più coglierci impreparati, ma è necessario stabilire dei protocolli di intervento per fronteggiare le situazioni di rischio e inquinanti”. |
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IMPIANTO ENI TARANTO, LA REGIONE PUGLIA IMPUGNA IL DECRETO MINISTERIALE DINANZI AL TAR |
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Bari, 22 giugno 2010 – Ieri l’Assessore Nicastro ha inoltrato all’Avvocatura regionale la richiesta di impugnativa, dinanzi al Tar Lazio, del Decreto Ministeriale n. 209 del 26 aprile scorso, con cui il Ministero dell’Ambiente, di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha espresso giudizio favorevole sulla pronuncia di compatibilità ambientale presentata dalla società Eni Power S.p.a., concernente la realizzazione di una centrale a ciclo combinato da 240 Mwe all’interno della Raffineria Eni di Taranto. “A nostro avviso – spiega l’Assessore - il decreto in questione è stato emanato senza tenere in debita considerazione il parere negativo espresso dalla Regione Puglia sulla realizzazione di tale impianto in un’area, fortemente antropizzata, già compromessa da elevati livelli di inquinamento e per questo dichiarata, per legge, ad grave rischio di crisi ambientale”. “Tra l’altro – continua l’Assessore – la proposta di Eni, pur contemplando alcuni interventi di miglioramento ambientale, quale ad esempio la conversione dell’attuale centrale ad olio con altra alimentata a gas naturale, prevede un aumento di produzione di energia elettrica superiore, di ben 5 volte, a quello attuale, il che, come è facilmente comprensibile, comporterebbe un sensibile aumento di emissioni di gas climalteranti, in aperto contrasto con le previsioni del Piano Energetico Ambientale Regionale, aspetto quest’ultimo non adeguatamente valutato nell’ambito dello Studio di Impatto Ambientale”. “ Infine – osserva l’Assessore – duole, ancora una volta, dover rilevare il mancato coinvolgimento partecipativo del nostro rappresentante regionale in seno alla Commissione Nazionale Via – Vas, benché, allo stato, designato ed integrato dallo stesso Ministero”. |
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SICUREZZA: INQUILINI CLANDESTINI, PROPRIETARI CASA ASSOLTI: A MILANO NORMA SU AFFITTO A IRREGOLARI E’ GIÀ DISAPPLICATA DAI GIUDICI, ORA ANCHE DAL TRIBUNALE. RISCHIO PARALISI |
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Milano, 22 giugno 2010 - “Una sentenza che rischia di vanificare una norma fondamentale del ‘pacchetto’ sicurezza. A Milano un gip ha avuto il coraggio di disporre un sequestro richiesto dalle forze dell’ordine per affitto a clandestini in viale Certosa. Una mosca bianca. Tanto che il giudice monocratico ha deciso per il dissequestro e l’assoluzione dei proprietari dell’alloggio occupato da irregolari. Con il rischio che ora facciano pure causa e avanzino una richiesta di risarcimento del danno. Un’autentica beffa. Finora abbiamo avuto sequestri centellinati, se non azzerati, da parte dell’autorità giudiziaria. Ora rischiamo lo zero assoluto e l’autentica paralisi”. Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato dopo che un giudice monocratico ha assolto due proprietari per affitto a clandestini e dissequestrato l’alloggio in quanto non è stato provato l’ingiusto profitto. “Su 38 richieste di sequestro avanzate dalla Polizia Locale per appartamenti affittati a clandestini in via Padova e via Sarpi - spiega De Corato – finora nessun decreto è stato emesso dai giudici. Un problema legato al fatto che la Procura di Milano dà un’interpretazione eccessivamente rigorosa del concetto di ‘ingiusto profitto’. E che è ora trova seguito al Tribunale. Così si rischia di disattivare una norma importante legata al contrasto della clandestinità. Non possiamo trattare con i guanti bianchi i clandestini che dicono di essere ospiti o fanno gli omertosi per aggirare la legge. Così come non possiamo giustificare sempre la negligenza di proprietari che chiudono gli occhi di fronte ad abusivi e a occupazioni in nero di decine di clandestini. Con questo sistema si rischia di disattivare anche le ordinanze che il Comune di Milano intende adottare per altri quartieri come via Imbonati o Corvetto. Come parlamentare – conclude De Corato – ho proposto di cancellare dalla norma il termine ‘ingiusto’: deve bastare il profitto per poter sequestrare un alloggio affittato a irregolari” |
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MILANO: PROSTITUZIONE, IMMOBILI E CONTI CORRENTI SEQUESTRATI DA GDF; TUTTO ERA NATO DA UNA LETTERA DI UN CITTADINO CHE INFORMAVA IL VICESINDACO DI UNO STRANO VIA VAI IN UNO STABILE |
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Milano, 22 giugno 2010 - “I beni immobili e conti bancari sequestrati dalla Guardia di Finanza di Milano a un calabrese già arrestato dalla Polizia Locale nel 2009 per sfruttamento alla prostituzione conferma la bontà del l’operazione svolta nell’ottobre di quell’anno e per la quale ringrazio il Comandante Tullio Mastrangelo. Gli agenti di Zona 6, coordinati dal sostituto procuratore Ester Nocera, avevano sgominato una banda italo-romena dedita alla tratta di connazionali e sequestrato undici appartamenti di proprietà del calabrese. Cui si era aggiunto, poi, un dodicesimo sempre di proprietà dell’arrestato, in via Clitumno 11, unico immobile in questo stabile del degrado per cui l’autorità giudiziaria ha autorizzato i sigilli”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “L’ intervento dello scorso ottobre – spiega De Corato – aveva chiuso lunghe indagine scattate su mia segnalazione, allorquando un cittadino mi aveva informato del perpetuarsi di gravi irregolarità nello stabile al civico 5 di via Spezia, con prostitute che adescavano i clienti sotto casa e consumavano negli appartamenti. Da qui avevo allertato la Polizia Locale, la Polizia di Stato, i Carabinieri e l’Asl”. “Dopo mesi di intercettazioni telefoniche, pedinamenti e attività investigativa – prosegue De Corato - la Polizia Locale era riuscita a ricostruire l’intero organigramma dei soggetti, attribuendone precise responsabilità. In particolare quattro rom romeni reclutavano le donne in Romania, le portavano in Italia, e le costringevano con metodi violenti all’esercizio in due appartamenti di via Spezia 5 e Tibaldi 14. I rom abitavano in un appartamento di via Vittorini di proprietà del calabrese, 55 anni, incensurato. L’ italiano, che è proprietario di molti immobili, traeva profitto dall’affitto di 11 dove si svolgeva attività di meretricio e che gli sono stati sequestrati”. “Il vero volto della prostituzione – sottolinea De Corato – è fatto di brutalità sulla pelle di donne schiavizzate per alimentare enormi guadagni. Ecco perché Milano ha inflitto 12.496 multe nel 2009 per contrastare l’ esercizio su strada. E 5470 nei primi cinque mesi del 2010. E gli introiti poi confluiscono anche in un progetto di accoglienza e tutela delle prostitute, gestito dai Servizi Sociali del Comune, che ha salvato dal 2001 quasi 700 donne, con una media di circa 80- 90 l’anno. E ’azione deterrente ha avuto di nuovo il plauso del Questore Vincenzo Indolfi nella recente Festa della Polizia di Stato. Allorché ha elogiato i risultati dell’ordinanza che ha contribuito a diradare le presenze delle ‘lucciole’ sulle strade”. “Ancora questa notte – conclude De Corato - 18 agenti del Settore Sicurezza hanno multato 23 prostitute (14 romene, 3 uruguagie, 2 bulgare, 2 albanesi, 1 marocchina, 1 brasiliana) per un totale di 10.350. Violazioni registrate in piazza Aspromonte, nelle vie Rombon, Teodosio e nei viali Toscana, Abruzzi, Lombardia”. |
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CASA IN LOMBARDIA: TAVOLO PERMANENTE CON SINDACATI |
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Milano, 22 giugno 2010 - Un Tavolo permanente con le organizzazioni sindacali per rendere stabile il confronto sulle politiche regionali per la Casa. È questo il risultato dell´incontro che l´assessore alla Casa della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, ha avuto questa mattina con Cgil, Cisl, Uil e le organizzazioni degli inquilini (Uniat, Sicet, Sunia e Unione inquilini Lombardia). "Il problema della casa - ha spiegato Zambetti - è uno dei temi di maggiore rilievo per le politiche di sviluppo e di coesione sociale. Per questo abbiamo deciso di impegnarci per promuovere strategie condivise di intervento per una risposta che sia proporzionata e diversificata rispetto ai bisogni del territorio Questo in rapporto con l´impegno politico-programmatico di Regione Lombardia per un Patto per la Casa". "Sia questo incontro - ha concluso Zambetti - sia quello che ho avuto sempre questa mattina con i rappresentanti di Anci sono stati momenti di positivo confronto. È il metodo voluto dal presidente Roberto Formigoni, che porta sempre a risultati positivi". Il tavolo permanente si riunirà il prossimo 7 luglio e sempre in luglio l´assessorato alla Casa provvederà a convocare l´Osservatorio regionale della condizione abitativa. |
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LA SCUOLA EDILE IRPINA OSPITA I COSTRUTTORI RUMENI |
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Avellino, 22 giugno 2010 - L’edilizia rumena incontra quella irpina. Sarà il Centro per la Formazione e Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino (Scuola Edile) ad ospitare, lunedì 21 e martedì 22 giugno, una rappresentanza istituzionale della Casa de Meserii a Constructorilor (Cmc): l’organizzazione bilaterale imprenditori-sindacati che si occupa di formazione per il settore edile in Romania. L’ente paritetico irpino, insieme alla Scuola Edile di Salerno, è stato scelto nell’ambito del progetto europeo Cale (Educazione di qualità), di cui è partner il Formedil (Organismo Nazionale per la Formazione e l´Addestramento Professionale nell’Edilizia), tra i modelli di eccellenza al Sud-italia nel comparto costruzioni e sicurezza nei luoghi di lavoro e in quello della formazione professionale. Un importante riconoscimento di best practice, su scala meridionale, che premia il Cfs come caso-studio oggetto di analisi della delegazione rumena nel campo della prevenzione degli infortuni sui cantieri. Il comitato, composto tra gli altri da rappresentanti sindacali, dal direttore e presidente dell’Associazione dei costruttori di Bucarest nonché dal presidente di Araco (Associazione Nazionale dei Costruttori), sbarcherà in provincia di Avellino lunedì 21 giugno. A fare gli onori di casa il Cfs che ospiterà alle ore 9.30, nella sua sede di Atripalda, la rappresentanza rumena per una visita studio. Sarà lo staff di presidenza e direzione dell’Ente irpino ad accoglierli, illustrando loro il settore delle costruzioni in provincia di Avellino con riferimento alla formazione e sicurezza in ambito lavorativo. Sotto i riflettori analitici: l’intera didattica di settore e il modello di valutazione delle competenze professionali adoperato dal Cfs per la pianificazione coerente delle attività formative. A seguire, alle ore 11.00, la visita istituzionale presso l’Assessorato provinciale al Lavoro e Formazione dove la delegazione rumena incontrerà il presidente di Palazzo Caracciolo, Cosimo Sibilia, e l’assessore al ramo, Giuseppe Solimine, impegnato nel creare, sul fronte formazione, proficue sinergie nel comparto domestico delle costruzioni in collaborazione con il Cfs. “La visita rumena in Irpinia – dichiara entusiasta Solimine – rappresenta una significativa opportunità di cui ci si può arricchire vicendevomente in termini di insegnamenti e di scambi culturali”. “La Scuola Edile di Avellino – continua – costituisce senza dubbio un’importante esperienza nella formazione professionale di settore. Non a caso è stata scelta dal Formedil”. “Credo – aggiunge – che ci siano tutti i pressupposti perchè l’Ente bilaterale irpino possa trasferire al mondo dell’edilizia rumena la sua esperienza di comparto affinchè essi possano trarre degli insegnamenti utili, laddove vi si presenti la necessità, sul fronte prevenzione e sicurezza”. Ma non solo. “Penso – conclude Solimine - anche alla ricadute locali di questo scambio culturale che può mettere in moto un virtuoso percorso di formazione e crescita”. Nel pomeriggio di lunedì (ore 15.00) si continuerà con tappa presso l’azienda Mastroberardino di Atripalda dove si discuterà, insieme ai vertici dell’impresa vitivinicola, di formazione continua. Ricco il programma di iniziative anche per la seconda giornata. La mattina di martedì 22 giugno l’incontro, alle ore 10.00, all’Ance di Avellino con i massimi rappresentanti dell’Associazione dei Costruttori irpini. Presenti anche le organizzazioni sindacali di settore. Poi, alle ore 16.00, partenza per due visite studio in alcuni cantieri irpini particolarmente significativi per complessità delle lavorazioni. L’intera iniziativa di carattere internazionale rientra nel progetto Cale (Educazione di qualità). Finanzianto dal Fondo Sociale Europeo, l’intervento punta allo sviluppo del capitale umano e all’aumento di competitività sul mercato del lavoro nel settore edile. In sostanza, l’obiettivo è creare ed implementere meccanismi e strumenti per migliorare la qualità |
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VALLE D’AOSTA: NOMINE DI COMPETENZA REGIONALE - AZIENDA REGIONALE PER L´EDILIZIA RESIDENZIALE - ARER |
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Aosta, 22 giugno 2010 - In applicazione della legge regionale n.11 del 1997 e successive modificazioni, si comunica che, entro giovedì 15 luglio 2010, è possibile presentare la candidatura per un posto di Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione dell’Arer - Azienda regionale per l’edilizia residenziale. La documentazione e la modulistica sono a disposizione degli interessati all’Ufficio nomine della Segreteria della Giunta regionale, al quarto piano di Palazzo regionale, ad Aosta, (telefono 0165 27.38.34) e reperibili on line sul sito dell’Amministrazione regionale, alla pagina http://www.Regione.vda.it/amministrazione/nomine/default_i.asp , nella sezione Amministrazione regionale>Nomine in scadenza. |
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FIRMATO ACCORDO DI PROGRAMMA PER CENTRO BASILICATA STORICO S. FELE IL PROGETTO È FINANZIATO CON 1 MILIONE E 850 MILA EURO. |
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Potenza, 22 giugno 2010 - Il presidente della Regione, Vito De Filippo, e il sindaco di San Fele, Gerardo Fasanella, hanno sottoscritto il 17 giugno un Accordo di Programma per la realizzazione di un programma innovativo in ambito urbano nel Comune di San Fele. Il progetto è finanziato complessivamente con 1 milione e 850 mila euro, di cui 1 milione e 540 mila di fondi regionali e 310 mila euro a carico del bilancio comunale. I lavori interesseranno il Rione Costa. E’ previsto il recupero di immobili da destinare a edilizia residenziale pubblica, la riqualificazione delle opere di urbanizzazione esistenti e la realizzazione di un impianto sperimentale energetico integrato tra fotovoltaico e gas metano. Soddisfazione è stata manifestata dai presenti, tra i quali il consigliere provinciale Donato Sperduto. Il presidente De Filippo ha espresso apprezzamento per l’iniziativa che va “nella direzione di rivitalizzare i centri storici dei nostri paesi con interventi che ne preservino le caratteristiche pur incentivandone la fruibilità e la vivibilità”. La realizzazione di un centro energetico sperimentale “è un’idea innovativa – ha aggiunto il presidente – che si inquadra nelle politiche energetiche contenute nei programmi del governo regionale, tese all’efficienza, alla sostenibilità e all’autosufficienza degli edifici pubblici e privati”. |
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BASILICATA: FENEAL-UIL SU SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI |
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Potenza, 22 giugno 2010 - “La Conferenza nazionale dei Comitati Paritetici Territoriali organizzata a Lecce, nei giorni scorsi, dalla (Cncpt) Commissione Nazionale per la prevenzione infortuni, l´igiene e l´ambiente di lavoro per le attività in edilizia, ha rappresentato un momento fondamentale per fare il punto delle attività di prevenzione realizzate sul territorio nazionale dai Cpt che operano in tutte le regioni (sedi operative sono da anni a Potenza e Matera) e per rilanciare una politica attiva della sicurezza anche e soprattutto alla luce dell’emanazione del nuovo Testo Unico in materia e del rinnovato contratto di categoria”. A sottolinearlo è il segretario generale regionale della Basilicata della Feneal-uil, Domenico Palma. “E’ stata anche l’occasione – aggiunge – per ribadire l’essenzialità della bilateralità per il settore delle costruzioni che richiede nella nostra realtà territoriale una riflessione puntuale ed approfondita finalizzata ad elevarne la qualità e l’efficacia. Ciò comporta necessariamente il rilancio degli Enti Paritetici con interventi più convinti a sostegno delle loro funzioni perché possano ulteriormente far evolvere e migliorare le condizioni lavorative degli addetti”. “L’articolata discussione, che si è sviluppata ha coinvolto il sistema Cpt in un’ intensa discussione sul ruolo e sull’attività svolta dalle quasi cento strutture disseminate in tutta Italia, tra le quali quelle lucane, attraverso il confronto con le istituzioni e le parti sociali ed il rapporto con le analoghe esperienze europee. I lavori della conferenza, inoltre, hanno evidenziato la volontà comune di far compiere un salto di qualità al sistema dei Cpt, coinvolgendo il sistema paritetico in un ruolo strategico e concreto di sostegno alla qualificazione delle imprese che costituisce l’orientamento più moderno ed efficace per ridurre il numero degli infortuni sul lavoro. L’azione di accompagnamento continuo del sistema bilaterale alle imprese edili, infatti – sottolinea Palma – ha il compito di creare le condizioni per una crescita del settore e nello stesso tempo di avviare un processo di valorizzazione del sistema Cpt. Il quadro di riferimento sulle operatività degli enti ha messo in evidenza, accanto alla ricchezza delle esperienze, anche alcune criticità e livelli di disomogeneità su cui è necessario intervenire. Oltre ad un necessario riequilibrio normativo si è poi parlato di come rendere il cantiere edile un luogo sicuro tanto per le imprese quanto per i lavoratori. Da decenni, ormai, insieme alla Scuola Edile, ai sindacati di categoria Feneal, Filca, Fillea e ad Ance affrontiamo il tema della sicurezza nei cantieri nella consapevolezza che informazione, formazione e prevenzione siano strumenti indispensabili per creare una vera e propria cultura della sicurezza stessa. Credo che il tema della sicurezza – continua il segretario della Feneal - debba rientrare nell´agenda dei temi centrali del Paese. Solo pochi anni fa un incidente sul lavoro otteneva la prima pagina dei giornali, oggi, purtroppo, non è più così”. |
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CLUSTERPLAST |
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Lione, 22 giugno 2010 - Il 28 e 29 giugno 2010 si terrà a Lione (Francia) l´evento finale del progetto Clusterplast. A seguito di una collaborazione di 18 mesi tra le regioni e i cluster che partecipano al progetto europeo Clusterplast, questo evento di due giorni riunirà i partner coinvolti e le parti interessate per creare reti e opportunità commerciali, e promuovere gli interessi comuni nel settore dei polimeri. Sono previsti una serie di sessioni plenarie e dibattiti, e ci si interrogherà su cosa aspettarsi in futuro dal settore dei polimeri. Clusterplast è un´iniziativa dell´Ue per sviluppare e promuovere l´industria europea di trasformazione dei polimeri. Clusterplast ha sviluppato azioni di sostegno in sei raggruppamenti regionali in Europa con l´obiettivo di migliorare la cooperazione tra le autorità regionali, le organizzazioni di ricerca e le imprese locali, nonché di rafforzare lo sviluppo economico basato sulla conoscenza e favorire la competitività. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Clusterplast.eu/ |
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DUE SETTIMANE PER IL PIANO INDUSTRIALE DELLA MARIELLA BURANI |
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Roma, 22 giugno 2010 - I Commissari della società “Mariella Burani” hanno incontrato il 18 giugno i Sindacati presso il Ministero dello Sviluppo Economico per un aggiornamento del loro impegno finalizzato alla salvaguardia ed al rilancio del noto marchio del Made in Italy. Entro i primi giorni di luglio sarà ultimato il Programma in base al quale i Commissari chiederanno al Ministero dello Sviluppo economico ed ai creditori il mandato a gestire l’azienda. Non hanno nascosto le difficoltà, ma hanno anche confermato fiducia che si possano onorare le prossime scadenze, compresa la presentazione della collezione autunno-inverno. Il Ministero dello Sviluppo economico ha garantito la massima attenzione e disponibilità a favorire ogni azione che possa portare fuori dalle secche un marchio glorioso del nostro sistema Moda. Un prossimo incontro di verifica è previsto entro il 10 luglio prossimo. |
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1° INCONTRO TRA UNIONCAMERE MARCHE E UNIONCAMERE PIEMONTE DARDANELLO: “UN’OCCASIONE UNICA PER INDIVIDUARE SINERGIE TERRITORIALI CHE SERVIRANNO AL NOSTRO PAESE” |
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Torino, 21 giugno 2010 - Si è svolto il 18 giugno , presso la sede di Unioncamere Piemonte di via Cavour 17, il primoincontro tra le Unioni regionali delle Camere di commercio delle Marche e del Piemonte per individuare e definire strategie e opportunità da cogliere insieme per rilanciare l’economia dei territori, in un’ottica di sistema. I Presidenti Ferruccio Dardanello (Unioncamere Piemonte) e Alberto Drudi (Unioncamere Marche) si sono confrontati sulle diverse realtà economiche delle due regioni, individuando nuovi strumenti di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese e delle economie locali. Tra i temi centrali della discussione: la competitività e l’accesso al credito delle Pmi, la promozione del territorio e delle economie locali, gli osservatori dell’economia e la diffusione dell’informazione economica, il supporto all’internazionalizzazione, la promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. “Un momento importante per trovare sinergie territoriali comuni e confrontare metodologie e piani di lavoro che serviranno per l’intero sistema camerale nazionale – ha commentato Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte -. Questa è un’occasione unica per progettare e definire interventi economici e iniziative in un’ottica diversa, in una sfida di complementarietà e non di concorrenza. In un momento così delicato per le nostre economie, dobbiamo imparare a mettere insieme i valori per far raggiungere al nostro Paese importanti obiettivi strategici”. |
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SARDEGNA: GIUNTA APPROVA DIRETTIVE RIPARTIZIONE CONTRIBUTI ASSOCIAZIONI COOPERATIVE |
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Cagliari, 22 Giugno 2010 - La Giunta regionale ha approvato la proposta dell´assessore del Lavoro, Franco Manca, in merito alle Direttive di ripartizione dei contributi a favore delle Associazioni cooperativistiche per l’anno 2010, pari a 1,6 milioni di euro. Il 12% di tali risorse andrà all’Agci (Associazione generale cooperative italiane), il 36,75 % alla Confcooperative, il 37% alla Lega delle Cooperative, l’11% all’Unci (Unione nazionale cooperative italiane) e il 3,25% all’Uni.coop (Unione italiana cooperative). Entro sette giorni dal ricevimento della comunicazione da parte della Regione, attraverso la pubblicazione della notizia nel Buras, ciascun organismo regionale delle rispettive Associazioni dovrà trasmettere il quadro dettagliato di suddivisione del contributo tra lo stesso organismo e le organizzazioni territoriali appartenenti all’Associazione rappresentata. Successivamente dovranno essere presentate alla Regione le domande di contributo. Il Servizio competente, a fronte di una regolare rendicontazione dei contributi percepiti nelle annualità precedenti, provvederà all’assegnazione del contributo per il 2010 entro 20 giorni dal ricevimento dei nuovi piani di spesa, fatta salva la necessità di richiedere integrazioni o chiarimenti, e alla successiva liquidazione del contributo previa acquisizione, per ciascun organismo regionale e per ciascuna organizzazione territoriale, di una polizza fideiussoria bancaria o assicurativa o rilasciata da dagli intermediari finanziari iscritti all’elenco speciale, di importo pari alla somma da erogare. Infine, entro il 31 marzo 2011 tutti i beneficiari dovranno presentare il rendiconto delle spese effettivamente sostenute nel corso dell’anno precedente. |
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CRISI A.MERLONI: RIUNITO IL GRUPPO DI LAVORO. IL PRESIDENTE SPACCA: ´CREARE LE CONDIZIONI PER UNA SOLUZIONE STRUTTURALE´ |
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Ancona, 22 Giugno 2010 - Si e` riunito ieri mattina a Fabriano il Gruppo di lavoro sulle aree di crisi della Antonio Merloni in amministrazione controllata. Alla riunione hanno partecipato i presidenti della Regione Marche Gian Mario Spacca e Umbria Catiuscia Marini, gli assessori regionali alle Attivita` produttive delle due Regioni, Sara Giannini e Gianluca Rossi, il vicepresidente della Provincia di Ancona Giancarlo Sagramola e il sindaco di Fabriano Roberto Sorci, i commissari della A.merloni, i direttori di Confindustria Marche Paola Bichisecchi e Confindustria Ancona Filippo Schittone, i segretari regionali di Cgil Gianni Venturi, Cisl Stefano Mastrovincenzo e Uil Graziano Fioretti, i rappresentanti dell´Ugl Catia Silvestrini ed Ennio Mezzopera, rappresentanti dei sindacati di categoria e della Rsu aziendale, Giorgio Cippitelli e Franco Gattari per Confartigianato Marche, Walter Recchia per Cna Marche e Nello Baldoni per Confcommercio. La riunione, seguita in teleconferenza dal ministero dello Sviluppo economico, e` servita per fare il punto, dopo la firma, da parte del ministero, della proroga della Marzano e del prolungamento della cassa integrazione per i lavoratori del gruppo. Il presidente della Regione Marche Spacca ha confermato l´interesse da parte di soggetti internazionali ad investire sul gruppo, ferma restando la disponibilita` di un partner italiano. E proprio in questo senso starebbe emergendo la disponibilita` di un gruppo di imprenditori-manager con importanti esperienze nel settore del bianco, a redigere, anche in tempi rapidi, un piano industriale su cui poi far convergere il ruolo finanziario dei soggetti internazionali. Il tutto in vista della pubblicazione del nuovo bando per le manifestazioni d´interesse a rilevare il gruppo: il commissario Massimo Confortini ha annunciato che l´istanza per la pubblicazione e` stata depositata e il Comitato di sorveglianza la sta esaminando in queste ore. Entro qualche giorno, dunque, potrebbe essere pubblicato il nuovo bando. ´In questa fase, nonostante le grandissime difficolta` ´ ha detto il presidente Spacca ´ esistono ancora interessi che non dobbiamo lasciar cadere per questa azienda. Per come e` al momento la situazione, dobbiamo poter mettere tutti questi soggetti nella condizioni di costruire un piano industriale che sia credibile e concreto. Ora e` necessario procedere con un profilo sostanziale e di massima concretezza. Quella che ci interessa e` una soluzione strutturale alla vicenda A.merloni, una soluzione che riguardi tutto il territorio umbro-marchigiano coinvolto´. |
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MARCHE: SOSTEGNI FINANZIARI PER LE PICCOLE IMPRESE DEL COMMERCIO. |
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Ancona, 22 Giugno 2010 - Un aiuto concreto alle imprese piu` piccole, quelle del Commercio, arriva dall´approvazione in giunta dei ´Criteri e modalita` per la concessione dei contributi alle Pmi commerciali´. Molto soddisfatto l´assessore Antonio Canzian: ´Si tratta di un ulteriore impegno mantenuto dalla Regione per sostenere il Commercio e le nostre imprese a tutto vantaggio del consumatore e quindi di tutta la comunita` marchigiana che da sempre si caratterizza per le sue attivita` imprenditoriali commerciali vivaci e brillanti che danno un forte contributo all´economia, anche se piccole e a volte piccolissime´. La Regione Marche applicando quanto previsto dal Testo unico per il Commercio per sostenere ´progetti per la riqualificazione e valorizzazione delle imprese commerciali´ concedera` dunque finanziamenti in conto capitale ai commercianti che intendano costruire, acquistare ristrutturare o ampliare locali per attivita` commerciali di qualsiasi tipo, oppure acquistare attrezzature fisse come mobili e arredi. Sono ammessi lavori di ristrutturazione di negozi e magazzini, depositi e sedi, come pavimenti, infissi, porte, impiantistica e riscaldamenti, aria condizionata, ascensori, vetrine, insegne, etc e per gli arredi banconi, scaffalature, cucine e frigo, forni, casseforti, registratori di cassa, computer e programmi informatici, attrezzature varie etc.. Le risorse complessive sono pari a 1.394.000 euro di cui 396.000 riservati alle imprese commerciali nei comuni sotto i 5.000 abitanti. Il contributo concesso sara` pari al 30% della spesa riconosciuta ammissibile che non potra` essere inferiore a 20 mila euro ne` superiore a 150mila. I progetti approvati dovranno essere realizzati entro sei mesi. Sono ammessi anche progetti gia` realizzati dall´anno scorso, cioe` a fare data dal 1 gennaio 2009. La scadenza per la presentazione della domanda all´indirizzo Regione Marche ´ Pf Commercio e Tutela del consumatore ´ via Tiziano 44 60125 Ancona, (con il riferimento ai ´Progetti per la riqualificazione e valorizzazione delle imprese commerciali´), e` il 30 luglio. |
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BORMIOLI LUIGI, RIPRENDE LA TRATTATIVA IN PROVINCIA LA RIUNIONE DEL TAVOLO ISTITUZIONALE. “CONGELATI” GLI SCIOPERI PREVISTI PER LA PROSSIMA SETTIMANA |
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Parma, 22 giugno 2010 – Riprendono le trattative tra le parti. È l’esito dell’incontro del 17 giugno pomeriggio in Provincia sulla difficile situazione della Bormioli Luigi, convocato a seguito di una sostanziale interruzione del dialogo e di una prima tranche di scioperi proclamati per questi giorni da sindacati e lavoratori. Sul piatto rimane la crisi dell’azienda vetraria parmense, che qualche mese fa aveva annunciato la necessità di riorganizzare e la volontà di aprire la procedura di mobilità per 145 lavoratori. Le procedure sono state avviate, ora si prova a “ricucire” per riavvicinare le posizioni tra le parti. Alla riunione di oggi hanno partecipato il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, l’assessore alla Formazione professionale e alle Politiche del lavoro Manuela Amoretti, l’assessore al Commercio del Comune di Parma Paolo Zoni, il direttore generale della Bormioli Vincenzo Digiuseppeantonio, il direttore delle Risorse umane Davide Ferrari, una rappresentanza dell’Unione Parmense degli Industriali, rappresentanti di Filcem-cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil e le Rsu aziendali. “È stato accettato l’invito a riprendere il confronto chiedendo il superamento del vincolo pregiudiziale dell’unità per macchina, cioè di un uomo per ogni macchina: vincolo che aveva fatto interrompere le trattative – ha detto al termine il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari -. Ora, con questa apertura da parte dell’azienda, abbiamo chiesto alle parti di riiniziare una trattativa e di riprendere una riflessione generale, con l’impegno che già da domani si fissino una serie di incontri tra le parti stesse. Alla luce di questa ripresa la seconda tranche di scioperi, prevista per la prossima settimana, sarà congelata”. |
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VENDOLA SCRIVE AL PRESIDENTE FINMECCANICA GUARGUAGLINI |
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Bari, 22 giugno 2010 - Sulla minacciata chiusura dello stabilimento di Brindisi di Alenia Aeronautica da parte del gruppo Finmeccanica, il presidente della regione Puglia Nichi Vendola ha scritto una lettera al presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini per evidenziare “la grande preoccupazione con la quale la comunità brindisina sta guardando le vicende relative all’insediamento industriale Alenia Aeronavali e la minacciata dismissione da parte del gruppo del settore manutenzioni e trasformazioni nel sito di Brindisi”. Vendola ha manifestato allarme, oltre che “per le questioni attinenti il mantenimento dell’occupazione, anche per la circostanza che un sito di grande tradizione industriale, che ha avviato l’industria aeronautica pugliese, possa cessare l’attività. Ciò, in realtà, accade – ha sottolineato il Presidente - nonostante la grande attenzione che le istituzioni pubbliche pugliesi (e tra esse la Regione, in primo luogo) hanno rivolto e stanno rivolgendo alle iniziative industriali di Alenia ed in genere del Gruppo Finmeccanica. Per queste ragioni – ha concluso Vendola - sento, la necessità di avere un colloquio con Lei sulle prospettive del Gruppo Finmeccanica in Puglia, anche in conseguenza del nostro ultimo incontro del 21 dicembre scorso”. |
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NUOVA CARTIERA DI ARBATAX: ACCORDO PER IL REIMPIEGO DEI LAVORATORI |
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Cagliari, 22 Giugno 2010 - Siglato all´Assessorato regionale del Lavoro l´accordo per l’attuazione di un programma mirato all’inserimento occupazionale di sette lavoratori della Nuova Cartiera di Arbatax in quinta proroga dell’indennità di mobilità in deroga. Saranno impiegati “a progetto” negli Enti locali e nelle Asl che hanno aderito, oppure nelle aziende private che manifesteranno interessamento verso il loro utilizzo. L’assessore del Lavoro, Franco Manca, è impegnato per individuare una soluzione a favore di altre 21 lavoratori: 12 sono in mobilità secondo la legge 223 mentre 9 rientrano nel provvedimento contenuto nel Decreto Maroni (D.l. 68). L’accordo firmato ieri porta la firma dei rappresentanti di Regione, Inps, Agenzia regionale per il lavoro, Provincia dell’Ogliastra, Asl 4, dei Comuni di Lotzorai, Tertenia e Tortolì, e di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. “La Cartiera di Arbatax – ha commentato l’assessore Manca – è un’azienda con un importante passato alle spalle, ma con la lunga agonia degli ultimi anni che ha messo in difficoltà tante famiglie ogliastrine. Siamo impegnati per trovare una soluzione per tutti i lavoratori, in quanto non vogliamo lasciare nessuno di loro senza un’opportunità di lavoro. Tutti questi interventi mirano al reinserimento nel mercato del lavoro attraverso percorsi formativi che li riqualifichino”. L’eventuale allargamento dell’accordo di oggi agli altri 21 lavoratori comporterebbe il coinvolgimento di altri Comuni: quelli di Barisardo, Lanusei e Ulassai. |
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ARQUATI, SI DECIDE IL 28 DOPO UN ANNO DI TRATTATIVE È FISSATA A FINE GIUGNO L’ASSEMBLEA DEI CREDITORI CHE DOVRÀ PRONUNCIARSI PER DARE IL VIA LIBERA ALL’ASSUNTORE. |
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Parma, 22 giugno 2010 – Sembra avviarsi a una conclusione la lunga trattativa sulla crisi dell’Arquati. A un anno dalla prima riunione del tavolo istituzionale, il 17 giugno in Provincia si sono raccolti segnali incoraggianti sul futuro dell’azienda, marchio storico da sempre radicato nel Parmense. All’incontro hanno partecipato il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, il sindaco di Sala Baganza Cristina Merusi, i rappresentanti sindacali, le Rsu aziendali, l’assuntore Stefano Calza, il commissario giudiziale Giovanni Massera e una rappresentanza dell’Unione parmense degli industriali. Il 28 giugno prossimo l’assemblea dei creditori deciderà del destino dell’Arquati: è infatti chiamata ad esprimersi sulla proposta dell’assuntore del concordato Stefano Calza. “Noi ci auguriamo che questo lungo percorso si concluda con una soluzione positiva, cosa che darebbe all’azienda una buona possibilità di riprendersi”, ha detto al termine dell’incontro il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, che ha tenuto a rimarcare che “questa trattativa, durata circa un anno, è sempre stata improntata a un grande spirito di responsabilità e di condivisione degli obiettivi da parte di tutti i soggetti coinvolti. Ribadiamo inoltre la grande volontà del tavolo di seguire da vicino questa azienda, e conoscendo l’importanza del radicamento territoriale e delle tante risorse umane coinvolte vogliamo chiedere alle banche e agli altri soggetti del contesto il massimo dell’impegno e il massimo della vicinanza, perché qui si gioca una partita fondamentale: tutto questo significa rilanciare una realtà, un prodotto e un marchio che è conosciuto in tutto il mondo”. “Ci auguriamo che si arrivi a una conclusione positiva – ha commentato il sindaco di Sala Baganza Cristina Merusi, che ha ringraziato i sindacati per come hanno saputo gestire la vicenda anche con i lavoratori -. È un anno che ci stiamo lavorando, sempre con molta apprensione, e speriamo che il 28 si apra un nuovo capitolo di rinascita: ci sono tutti i presupposti per veder risorgere un’azienda molto importante per il territorio e per i lavoratori, che per quest’azienda hanno dato tanto.” |
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