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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 06 Dicembre 2010 |
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L’ENERGIA SOLARE PER LE ISOLE MINORI ITALIANE |
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Roma, 6 dicembre 2010 – Elementi innovativi di arredo urbano, pensiline a energia solare in aree portuali, tegole fotovoltaiche completaente mimetizzate con gli edifici, sistemi di illuminazione tecnologici che valorizzano il paesaggio delle nostre isole minori. Sono solo alcuni dei componenti fotovoltaici premiati, ed esposti, il 2 dicembre a Roma nell’ambito del concorso internazionale di idee “L’energia solare per le isole minori italiane” promosso da Marevivo con il Gse, il Citera dell´Università di Roma La Sapienza, l´Enea, il Ministero dei Beni e delle Attività culturali - Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l´architettura e l´arte contemporanee e il Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Segretariato Generale. Il concorso, nato con la finalità di generare progetti innovativi mirati all´utilizzo dell´energia solare e applicati alle isole minori italiane con Comuni fino a 15mila residenti, è stato rivolto rivolto a diverse categorie di partecipanti: studenti, professionisti e imprese. Obiettivo dell’iniziativa quello di incentivare la ricerca di soluzioni che riescano a coniugare l’utilizzo di sistemi o impianti energetici da fonte solare, con la tutela e la valorizzazione delle tipicità architettoniche e paesaggistiche delle isole minori. In questo contesto è di importanza strategica il Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso aprile tra tutti gli enti promotori, per la realizzazione congiunta del Concorso d’idee internazionale con cadenza annuale che in questa edizione è stato dedicato all’energia solare. In futuro assumerà sempre più importanza la necessità di coniugare il rapido sviluppo delle rinnovabili, con l’integrazione urbanistica e ambientale. I progetti premiati dal Concorso d’idee internazionale vanno in questa direzione e testimoniano una diffusa sensibilità nei confronti di queste tematiche, soprattutto tra le imprese, gli studenti e gli studi di architettura, ingegneria o di industrial design, ai quali è stato rivolto il bando di partecipazione. Tutto il territorio nazionale, ma anche a Tra queste, per le diverse categorie e tipologie progettuali, la Giuria ha selezionato i seguenti vincitori: Categoria B – I Primo Classificato: Gruppo Pandolfo – (“Pettine di Venere”) Elemento innovativo di arredo urbano con funzionalità pratiche, inseribile in contesti tipici delle località marine. Secondo Classificato– Gruppo Sartogo Architetti Associati – Associazione professionale (“Le lune di Capri”) Rivisitazione di un classico elemento di arredo urbano, il lampione, tramite l’impiego di semplici geometrie dai tratti innovativi e di tecnologie a risparmio energetico. Categoria B – Ii Primo Classificato: Gruppo Colarossi – Coffice Studio di Architettura e Urbanistica (Pensiline aree portuali) Pannelli fotovoltaici collegati e sorretti da strutture dal design innovativo, inseribili in contesti portuali. Categoria B - Iii Primo Classificato – Gruppo Pardi (Sistema impiantistico per Capraia) Sistema impiantistico atto a soddisfare i consumi energetici di Capraia (Li), che integra diverse fonti rinnovabili, in cui il sole è la fonte predominante, sfruttando la morfologia e le caratteristiche storico-culturali del territorio isolano. Secondo Classificato – Gruppo Sartogo Architetti Associati – Associazione professionale (“I numeri di via Krupp”) Sistema di illuminazione “lineare” della Via Krupp di Capri, percorso naturale di particolare pregio paesaggistico. Categoria C – Ii Primo Classificato: Dyaqua Art Studio (Componenti fotovoltaici) Nuovi oggetti edilizi, la cui parte attiva è totalmente mimetizzata e quindi particolarmente adatta ad applicazioni di integrazione architettonica del fotovoltaico in contesti di particolare pregio. Www.gse.it |
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IL RIGASSIFICATORE DI ROVIGO VINCE IL PLATTS ENERGY AWARD 2010 COME “INFRASTRUTTURA DELL’ANNO” |
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Milano, 6 dicembre 2010 – Il terminale Adriatic Lng è stato premiato come “miglior infrastruttura mondiale dell’anno” nell’ambito della dodicesima edizione dei Platts Global Energy Awards, gli ambiti riconoscimenti per aziende e manager del settore energetico che si sono contraddistinti per leadership, innovazione e performance. Il premio è stato assegnato da Platts, uno dei leader mondiali nell’informazione in campo energetico, durante una cerimonia che si è svolta lo scorso 2 dicembre a New York. Il terminale Adriatic Lng, vincitore della categoria Best Infrastructure Project of the Year dei 2010 Platts Global Energy Awards, è stato selezionato tra cinque finalisti. L’impianto, che fa capo a Terminale Gnl Adriatico Srl - società partecipata da Qatar Terminal Limited (45%), Exxonmobil Italiana Gas (45%) e Edison (10%) - è la prima struttura offshore al mondo per la ricezione, stoccaggio e rigassificazione del gas naturale liquefatto. Posizionato nell’Alto Adriatico, a 15 chilometri dalla costa veneta – il terminale Adriatic Lng è una struttura unica al mondo ed è stata specificamente progettata per rifornire il mercato energetico italiano con una fonte d’energia diversificata, affidabile e a ridotto impatto ambientale. Il terminale Adriatic Lng - un progetto altamente innovativo, costruito con tecnologie d’avanguardia - aumenta la capacità d’importazione di Gnl in Italia e la diversificazione energetica del Paese. Il terminale ha una capacità di rigassificazione nominale pari a 8 miliardi di metri cubi di gas naturale l’anno, corrispondenti a circa il 10% del consumo nazionale di gas. Inaugurato nell’ottobre 2009, il terminale Adriatic Lng ha consentito l’apertura di nuove rotte per l’importazione del gas naturale in Italia. Dall’inizio dell’operatività ad oggi sono giunte al terminale oltre 90 navi metaniere, provenienti per la maggior parte dal Qatar, ma anche dall’Egitto, da Trinidad & Tobago e, più recentemente, dalla Guinea Equatoriale e dalla Norvegia. Il terminale Adriatic Lng rappresenta un punto d’ingresso strategico per l’importazione di Gnl in Italia da tutto il mondo e, in questo modo, contribuisce a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico del Paese. |
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MONTENEGRO, PARTNERSHIP CON TERNA PER "PONTE ELETTRICO" |
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Podgorica, 6 dicembre 2010 - Il Sistema di Trasmissione del Montenegro (Cges), gestore della rete elettrica locale, ha firmato nei giorni scorsi l´accordo per la realizzazione di una partnership strategica con l´italiana Terna, per la costruzione di un cavo energetico sottomarino che collegherà il Montenegro e l´Italia attraverso l´Adriatico. Il ´´ponte elettrico´´, come è stato ribattezzato il progetto, permetterà la produzione e l´import/export di energia verde, la creazione di una rete elettrica più affidabile, l´accesso diretto del Montenegro al mercato energetico Ue, la creazione di incentivi per ulteriori investimenti nella produzione di energia, il posizionamento del Montenegro come hub energetico della regione, effetti positivi per le azioni delle due compagnie. Il valore del progetto è stimato in circa 860 milioni di euro, 760 dei quali investiti da Terna e 100 dal Cges, del quale il Governo montenegrino terrà il 55 per cento delle azioni della compagnia, mentre Terna ne acquisirà 22 per cento. Oltre alla costruzione e alla posa del cavo tra Montenegro e Italia da parte di Terna e alla infrastruttura per la griglia del Montenegro da parte di Cges, il progetto prevede un cavo di interconnessione da 400kV tra Montenegro e Bosnia Herzegovina e/o un cavo di uguale potenza tra Montenegro e Serbia. Il cavo di interconnessione tra Montenegro e Italia sarà lungo 450 chilometri, 375 dei quali correranno sott´acqua. Nel corso della conferenza stampa organizzata dopo la firma i rappresentanti dei due Paesi hanno sottolineato le eccellenti relazioni bilaterali esistenti tra Montenegro e Italia e hanno annunciato ulteriori progetti di cooperazione, in particolare nei settori di turismo, trasporti e commercio. |
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INAUGURATO IL ¡°PARCO DEL SOLE¡±: IMPIANTO FOTOVOLTAICO CHE DAR¨¤ ENERGIA A 1.000 FAMIGLIE DELLA PROVINCIA DI MODENA |
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Modena, 6 Dicembre 2010 ¨C Il 2 dicembre ¨¨ stato inaugurato il ¡°Parco del Sole¡±, impianto fotovoltaico esteso su una superficie di oltre 50.000 mq e sito nel comune di Castelnuovo Rangone (Mo). Con oltre 2 Mwp allacciati alla rete, ¨¨ il pi¨´ grande impianto fotovoltaico della provincia emiliana, nato dalla Joint Venture tra l¡¯Epc Contractor Enerpoint S.p.a., la holding di investimenti Fin Poker S.r.l., l¡¯impresa edile Sogemont S.r.l., l¡¯installatore fotovoltaico Spazio Energia S.r.l. E lo Studio Tecnico Torricelli. L¡¯impianto fotovoltaico ha una produzione annua di circa 2.442 Mwh di energia elettrica, che potranno soddisfare i bisogni energetici di 1.000 famiglie e contribuiranno a ridurre le emissioni di anidride carbonica di 1.270.000 kg l¡¯anno. Per dare vita al ¡°Parco del Sole¡± Enerpoint e i partner del progetto hanno messo in campo tutto il loro know how nella progettazione e realizzazione di grandi parchi fotovoltaici nonch¨¦ l¡¯eccellenza tecnologica delle forniture: 9.030 moduli fotovoltaici Schott Solar al silicio policristallino da 230 Wp, gli inverter centralizzati Power One (1 Pvi 275 e 5 Pvi 300), le strutture interamente in alluminio Vettaflex e il sistema di controllo e monitoraggio a distanza e©\solar. Per l¡¯installazione e la costruzione delle cabine in media tensione Enerpoint si ¨¨ affidata a Sogemont, impresa edile specializzata in parchi fotovoltaici e Spazio Energia, consorzio di imprese del modenese attive nell¡¯installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici dal 2004. ¡°Ho pensato di portare anche nella provincia di Modena un impianto di grandi dimensioni, elevata qualit¨¤ e di impatto ambientale limitatissimo, dando anche un impulso importante alla produzione di energia fotovoltaica, sia a beneficio della comunit¨¤ locale che delle imprese del territorio che, in un momento di crisi economica, hanno potuto sviluppare un know how specifico in un settore dalle grandi potenzialit¨¤¡±, afferma Davide Lolli, ideatore del progetto e Ad di Parco del Sole. Secondo Paolo Rocco Viscontini, presidente e Ad di Enerpoint S.p.a. ¡°La rivoluzione energetica passa anche dagli impianti a terra come Parco del Sole, ma sempre affiancati a tanti piccoli e medi impianti, residenziali e aziendali. Per Enerpoint anche il fotovoltaico a terra, oltre al fotovoltaico sugli edifici, pu¨° contribuire al passaggio dalla produzione centralizzata di elettricit¨¤ alla generazione distribuita, per creare energia elettrica pulita laddove serve di pi¨´, riducendo le dispersioni energetiche¡±. |
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IN PUGLIA LA DIGA PAPPADAI PRESTO SARÀ POSSIBILE METTERLA IN FUNZIONE |
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Bari, 6 dicembre 2010 - “Le possibilità di alimentare la diga di Pappadai sono ampie e varie; ciò significa che sarà presto possibile mettere in funzione l’opera, anche grazie agli impegni che tutti i soggetti interessati hanno assunto”: lo ha detto il 3 dicembre l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile ,Fabiano Amati, a margine del tavolo tecnico che si è svolto a Potenza ed al quale hanno preso parte responsabili delle Regioni Puglia e Basilicata, delle Autorità di bacino della Puglia e della Basilicata, dell’Acquedotto pugliese, dell’Aato Puglia, dell’Eipli (Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia) e del Consorzio Speciale per la bonifica di Arneo. Il tavolo tecnico è stato convocato dall’assessore Amati per analizzare tutte le possibilità da mettere in campo per completare le fasi di collaudo e di messa in funzione della diga del Pappadai, opera che sorge in provincia di Taranto e, con una portata di circa 20 milioni di metri cubi, destinata a garantire l’approvvigionamento potabile ed irriguo dei comuni del Salento. “Siamo soddisfatti – ha dichiarato Amati - perché dalla riunione di oggi sono emerse numerose possibilità da vagliare per poter mettere a pieno regime in esercizio la diga. Siamo fieri di poter dire dunque che quest’importante opera non diventerà un monumento all’incompiutezza. Devo ringraziare la Regione Basilicata per aver manifestato la consueta e fraterna disponibilità ad erogare la risorsa idrica, pari a circa 10 milioni di metri cubi, che consentirà di completare in tempi brevi la fase del collaudo dell’invaso. La riunione di oggi è servita per tracciare linee guida che serviranno per indicare un percorso utile alla messa in funzione di un’opera di importanza strategica per la Puglia, che consentirà di garantire il fabbisogno idrico potabile”. |
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PUGLIA: APPROVATO PROGETTO PER SEDE REGIONALE A TARANTO |
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Bari, 6 dicembre 2010 - E’ stata determinata l’approvazione del progetto preliminare per la realizzazione di un edificio destinato agli uffici regionali della Provincia di Taranto. Ne danno notizia gli assessori regionali alle Opere pubbliche e al Bilancio Fabiano Amati e Michele Pelillo. Il progetto prevede un importo complessivo di riferimento dei lavori oggetto dell’appalto pari a € 7.572.480,00 ed è stato elaborato dall’Ufficio coordinamento della struttura tecnica provinciale di Taranto, Brindisi e Lecce. I lavori saranno affidati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa in base agli elementi indicati nel bando di gara per l’affidamento di un contratto di locazione in costruendo per la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione su un’area in disponibilità dell’offerente e locazione finanziaria dell’edificio destinato ad ospitare gli uffici regionali della Provincia di Taranto. La determina regionale nasce a seguito della volontà manifestata dalla Giunta regionale pugliese di realizzare una sede unica degli uffici regionali nella città di Taranto, avvalendosi proprio dello strumento della locazione finanziaria in costruendo, affidando poi al Servizio lavori pubblici della Regione Puglia l’esecuzione degli adempimenti necessari all’attivazione della procedura di gara e della elaborazione di un progetto preliminare da porre a base della stessa. “Con le somme che annualmente la Regione Puglia – ha spiegato l’assessore Amati - spende per pagare canoni di affitto che ci consentono di ospitare la delegazione provinciale degli uffici regionali della Provincia di Taranto, abbiamo deciso di pagare, attraverso lo strumento del leasing in costruendo, una rata annuale per i prossimi 30 anni al soggetto che si aggiudicherà la gara”. Sabato 4 dicembre, presso la Cittadella delle imprese di Taranto, l’Assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione Michele Pelillo, l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati e il Presidente dell’Ance Taranto Antonio Marinaro, hanno presentato alla stampa “ La nuova sede unica della Regione a Taranto”. |
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AVILA VINCE LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO EUROPEO PER LE CITTÀ A MISURA DI DISABILI |
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Bruxelles, 6 dicembre 2010 - Avila, città spagnola famosa per le sue mura medievali, ha vinto oggi la prima edizione del Premio europeo attribuito alle città che migliorano l’accessibilità per le persone disabili. La Commissione europea ha aggiudicato ad Avila il Premio 2011 per le città a misura di disabili (Access City Award). Questa distinzione annuale intende premiare le iniziative volte a migliorare l’accessibilità della struttura urbana per i disabili e a favorirne la partecipazione alla pari degli altri cittadini. La Commissione ha premiato il piano di Avila, in corso dal 2002, per migliorare l’accessibilità degli edifici pubblici e assegnare incentivi a favore di iniziative private. Il piano ha anche portato alla creazione di strutture turistiche di facile accesso e, operando direttamente con le organizzazioni impegnate a favore dei portatori di handicap e degli anziani, ha migliorato le opportunità di occupazione per i disabili. La vicepresidente della Commissione, Viviane Reding, commissario europeo per la giustizia, e Sua Altezza reale la Principessa Astrid del Belgio hanno consegnato il premio nel corso di una cerimonia svoltasi a Bruxelles in occasione della Giornata europea per i disabili (3 dicembre). Si tratta di una delle azioni incluse nella nuova strategia della Commissione per un’Europa senza barriere per i portatori di handicap (cfr. Ip/10/1505). La vicepresidente Viviane Reding, commissario europeo per la giustizia, ha dichiarato: “Desidero complimentarmi con Avila e con le altre città finaliste per il loro impegno a favore di una struttura urbana priva di barriere. I disabili hanno gli stessi diritti degli altri ma, per loro, l’accessibilità è un requisito essenziale per poterne godere. Ecco perché abbiamo posto questo obiettivo al centro della nostra strategia per costruire un’Europa senza barriere. Il Premio per le città a misura di disabili è un riconoscimento per chi ha profuso il massimo impegno nel migliorare l’accessibilità. Questa distinzione dovrebbe ispirare e motivare le città che devono ancora compiere ulteriori progressi in tal senso.” Il Premio per le città a misura di disabili (Access City Award) mira a promuovere iniziative per migliorare l’accessibilità nelle città europee. Riconosce gli sforzi e i risultati ottenuti in quattro settori principali: strutture edilizie e spazi pubblici, trasporti e infrastrutture correlate, informazione e comunicazione (incluse le tecnologie informatiche e di comunicazione), nonché strutture e servizi pubblici. Il comitato europeo di selezione ha scelto Avila per il suo piano globale, per l’alto livello di impegno politico, per i progressi conseguiti finora e per il reale coinvolgimento delle persone affette da disabilità in questo processo. Nel luglio 2010, la Commissione ha bandito il primo Premio per le città a misura di disabili, aperto alle città dell’Unione europea con oltre 50.000 abitanti, poco più di un migliaio. La Commissione ha esaminato 66 candidature ammissibili, provenienti da 19 Stati membri. Successivamente, un comitato europeo di selezione ha scelto quattro finalisti: Avila e Barcellona (Spagna), Colonia (Germania), Turku (Finlandia). Anche gli altri tre finalisti hanno messo a punto piani articolati per migliorare l’accessibilità nei quattro settori indicati dal concorso. •Per migliorare l’accessibilità, Barcellona sta seguendo l’ottica della “progettazione per tutti”, con un forte accento sulle strutture edilizie e sui servizi di trasporto, incluse biglietterie automatiche di facile accesso, progettate con il coinvolgimento di persone disabili. •Colonia mostra dal 2004 un forte impegno politico a migliorare l’accessibilità, coinvolgendo un ampio ventaglio di amministrazioni cittadine con chiare responsabilità e opportunamente coordinate, prevedendo al loro interno anche una formazione specifica destinata ai progettisti e al personale incaricato della supervisione delle opere di edificazione. •L’articolato programma in materia di accessibilità presentato da Turku ─ città storica di minori dimensioni, alle prese con problemi di accessibilità di difficile soluzione, in particolare per le strutture edilizie ─ rappresenta una vera e propria strategia in cui le persone affette da disabilità sono fortemente coinvolte. Contesto Per "accessibilità" si intende la possibilità per i disabili di accedere, alla pari degli altri, all´ambiente fisico, ai trasporti, alle tecnologie e ai sistemi informatici e di comunicazione, nonché ad altri servizi e strutture. Migliorare l’accessibilità per i disabili è una delle azioni chiave della strategia europea in materia di disabilità 2010-2020, adottata nel novembre del 2010 (cfr. Ip/10/1505 e Memo/10/578). Per ulteriori informazioni: Premio europeo per le città a misura di disabili: “Access City Award” www.Accesscityaward.eu/ |
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ECOABITARE IN LOMBARDIA:COINVOLTE ALER TERRITORIALI |
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Milano, 6 dicembre 2010 "Ecoabitare, è alla sua terza presenza alla Fiera dell´artigianato, confermandosi una vera e propria ´fiera nella fiera´. E quest´anno lo abbiamo fatto in maniera speciale, coinvolgendo anche le Aler lombarde". Lo ha detto Domenico Zambetti, assessore alla casa di Regione Lombardia che ha partecipato all´inaugurazione di Artigano in Fiera che si è aperta il 4 dicemrbe alla presenza del sindaco di Milano Letizia Moratti e del vice presidente della Regione Andrea Gibelli. "Questo settore - ha detto l´assessore pochi istanti dopo il taglio ufficiale del nastro - è la dimostrazione dell´attenzione che Regione Lombardia dimostra nei confronti della famiglia, qualificando sempre di più gli interventi in campo edilizio". "Le Aler, che sono sul territorio, - ha continuato l´assessore alla Casa - devono tenere sempre più conto sia in fase di costruzione, sia in fase di ristrutturazione, di tutto quello che la tecnologia mette a disposizione a costi assolutamente contenuti". Presentando il padiglione dedicato alla casa, Zambetti, ha detto che si racchiude delle novità assolute, soprattutto in tema di "abbassamento dei consumi, come ad esempio l´utilizzo degli impianti fotovoltaici per arrivare a un sostanziale abbattimento delle spese condominiali, e quindi a un abbassamento del costo di gestione degli alloggi". |
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RIQUALIFICAZIONE URBANA, FINANZIATI CON OLTRE 22 MILIONI DI EURO 9 INTERVENTI DI RECUPERO URBANISTICO E LOTTA AL DEGRADO. MODENA, REGGIO EMILIA, PIACENZA, FERRARA, FAENZA (RA), PIANORO E CALDERARA DI RENO (BO), CESENATICO (FC), FIORENZUOLA D´ARDA (PC) I COMUNI INTERESSATI. |
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Bologna, 6 dicembre 2010 - Oltre 22 milioni 400 mila euro di euro per 9 programmi di riqualificazione urbana, lotta al degrado sociale e sostenibilità ambientale in altrettante città della regione. A tanto ammontano le risorse destinate all’Emilia-romagna dal “Piano Nazionale di Edilizia Abitativa” e che la Regione ha scelto di destinare al finanziamento di 9 interventi nelle città capoluogo di Modena, Reggio Emilia, Piacenza, Ferrara, ma anche in Comuni di minori dimensioni come Faenza (Ra), Pianoro (Bo), Cesenatico (Fc) e Calderara di Reno (Bo), Fiorenzuola d´Arda (Pc). Considerando anche il cofinanziamento locale le risorse pubbliche stanziate superano i 55 milioni di euro. “Con questo intervento – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente e riqualificazione urbana Sabrina Freda - la Regione vuole sostenere la progettualità dei Comuni in questa fase di crisi finanziaria, anche attraverso la realizzazione di progetti pilota che coniugano aspetti di sostenibilità ambientale ed energetica con obiettivi di qualità urbana e lotta al disagio sociale. E’ un impegno forte di contrasto al degrado urbano e al consumo di nuovo territorio, per intervenire in quelle aree urbane in cui più si misura il disagio abitativo, la carenza dei servizi e l’anonimato dello spazio pubblico.”Con il nuovo “Programma integrato di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana” approvato dalla Giunta regionale continua l’attività della Regione per il recupero di aree cittadine degradate. I 9 programmi sono stati selezionati su una rosa di 25 progetti presentati da altrettanti Comuni nell’ambito dei Programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile e che non avevano avuto accesso al finanziamento. Gli interventi sono localizzati sia su immobili di proprietà pubblica che di proprietà privata e realizzano una trasformazione urbanistica che metterà sul mercato dell’affitto circa 320 alloggi, la maggior parte dei quali (175) frutto di riconversione di edifici esistenti. Le costruzioni sono improntate al miglioramento dell’efficienza energetica in misura superiore ai minimi di legge. La maggior parte dei programmi finanziati prevede anche interventi urbanizzativi e miglioramenti nelle dotazioni dei servizi di quartiere e perseguono una complessivo innalzamento della qualità urbana anche attraverso l’inserimento di funzioni commerciali e l’adozione di misure per la mobilità sostenibile come piste ciclabili e attraversamenti sicuri.
Comuni |
Prov. |
Punteggio assegnato |
Finanziamento richiesto |
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Cofinanziamento locale |
Finanziamento assegnato |
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Faenza |
Ra |
71 |
€ 3.200.000,00 |
€ 3.200.000,00 |
€ 3.648.960,00 |
Modena |
Mo |
68 |
€ 1.756.943,00 |
€ 1.756.943,00 |
€ 2.556.016,00 |
Reggio Emilia |
Re |
66 |
€ 3.120.000,00 |
€ 3.120.000,00 |
€ 3.129.521,83 |
Piacenza |
Pc |
65 |
€ 3.500.000,00 |
€ 3.500.000,00 |
€ 4.775.606,00 |
Pianoro |
Bo |
60 |
€ 1.869.445,50 |
€ 1.869.445,50 |
€ 1.869.445,50 |
Cesenatico |
Fc |
59 |
€ 2.689.573,90 |
€ 2.689.573,90 |
€ 3.450.645,97 |
Fiorenzuola d’Arda |
Pc |
58 |
€ 2.031.210,00 |
€ 2.031.210,00 |
€ 4.082.595,00 |
Ferrara – via Bianchi |
Fe |
50 |
€ 3.360.000,00 |
€ 3.360.000,00 |
€ 3.360.000,00 |
Calderara di Reno * |
Bo |
49 |
€ 3.500.000,00 |
€ 909.387,62 |
€ 3.670.000,00 |
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* fino ad esaurimento delle risorse |
€ 25.027.172,40 |
€ 22.436.560,02 |
€ 30.542.790,30 | |
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PIANO CASA, LA LIGURIA MODIFICA LA LEGGE. SÌ AGLI AMPLIAMENTI PER INDUSTRIA E ARTIGIANATO, INSERITI ANCHE GLI EDIFICI CON PICCOLI ABUSI GIÀ CONDONATI
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Genova, 6 dicembre 2010 - Piano casa, la Regione Liguria modifica la legge 49 del 2009. Su proposta del vicepresidente e assessore all´Urbanistica Marylin Fusco, la giunta regionale ha approvato il 3 dicembre le previste modifiche alle norme sull´ampliamento degli immobili esistenti. Fra le novità della nuova bozza del disegno di legge, che andrà all´esame dell´Assemblea Regionale a gennaio, l´inserimento nel nuovo piano casa anche degli edifici in cui sono stati già condonati piccoli abusi, quelli tecnicamente definiti di “tipologia 1”, e il disco verde all´ampliamento per gli impianti produttivi industriali e artigianali con un vincolo di destinazione d’uso per vent’anni. Nessun ampliamento, invece, per gli immobili commerciali, agricoli e turistico-ricettivi. Sparisce la definizione di “edificio incongruo” e arriva quella di "edificio suscettibile di riqualificazione architettonica e ambientale", circoscrivendo i casi per meglio individuare questi edifici interessati alla demolizione e alla ricostruzione. Per questi immobili, la giunta Burlando ha concesso ai comuni, entro 45 giorni dall´entrata in vigore della nuova legge, di poter adottare delibere ad hoc per individuare le aree e gli immobili interessati. Per consentire di recuperare “l´empasse” di questi mesi sul Piano casa, la nuova legge sarà valida sfino al 31 dicembre 2013. “Un provvedimento trasparente con cui abbiamo voluto dar voce alle esigenze di modifica che arrivano dal territorio, dai sindaci, dalle associazioni di categoria, in modo da rilanciare con buon senso l´attività edilizia”, spiega il vicepresidente Fusco. |
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AL VIA IN UMBRIA IL PROGRAMMA RIQUALIFICAZIONE CASTEL RITALDI
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Perugia, 6 dicembre 2010 - E’ stato sottoscritto il 3 dicembre, in Regione, il Programma di riqualificazione urbana di Castel Ritaldi, tra quelli ammessi a finanziamento nell’ambito del bando dei “contratti di quartiere 3” (“Cq3”). “Con questa firma – ha detto l’assessore regionale ai centri storici, Silvano Rometti nel siglare il documento insieme al sindaco di Castel Ritaldi, Andrea Reali, ed al Direttore di Ater Perugia, Luca Federici - si dà formalmente avvio alla serie di interventi che concorreranno a garantire una maggiore fruibilità ed il recupero urbanistico e qualitativo di una parte significativa del centro cittadino”. Gli investimenti del Programma, per un milione e mezzo di euro derivanti da finanziamenti regionali e statali, sono finalizzati alla riqualificazione della piazza antistante Castel San Giovanni, alla riconfigurazione degli spazi interni al castello, alla realizzazione 4 alloggi in locazione a canone sociale e alla ristrutturazione di 4 alloggi in locazione a canone agevolato. |
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VALLE D’AOSTA: INCONTRO INFORMATIVO PER GLI INCENTIVI SUI FILTRI ANTIPARTICOLATO PER MACCHINE DA CANTIERE |
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Aosta, 6 dicembre 2010 - L’assessorato del territorio e ambiente e la Chambre Valdôtaine, in collaborazione con Confidustria Valle d’Aosta, Cna Valle d´Aosta, Confartigianato Valle d´Aosta e Associazioni Artigiani Valle d´Aosta, organizzano un incontro informativo dedicato al contributo regionale per l’installazione di dispositivi antiparticolato su mezzi d’opera. L’appuntamento – in programma a partire dalle ore 8,30 di lunedì 13 dicembre 2010 nella Sala Cogne della Pépinière d´Entreprises di Aosta - è rivolto alle imprese in possesso di mezzi d’opera con motori superiori a 5 mila cc (ad esempio escavatori, camion da cantiere, mezzi sgombraneve e battipista) e alle officine meccaniche che operano su tali mezzi. L’incontro fa seguito alla deliberazione della Giunta regionale sull’erogazione di contributi volti ad incentivare interventi per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell’aria. In particolare, in base al provvedimento dell’Esecutivo – che per il 2010 destina 132 mila euro all’installazione di dispositivi antiparticolato - risultano agevolabili gli interventi su mezzi regolarmente funzionanti, sia circolanti su strada che off road, di cilindrata superiore a 5 mila cc e con alimentazione diesel di classe euro 0, 1 e 2. L’entità del contributo può raggiungere l’80 per cento del costo sostenuto per ogni singolo intervento, comprensivo della fornitura e dell’installazione del dispositivo antiparticolato. Possono beneficiare del finanziamento i soggetti privati, gli Enti locali territoriali (Comuni e Comunità montane e loro Enti strumentali) e le imprese individuali o societarie aventi sede legale o operativa in Valle d’Aosta. Qualora la richiesta sia presentata da un´impresa, l´agevolazione è concessa nel rispetto del regime ”de minimis”. Le domande, compilate su appositi moduli scaricabili al seguente indirizzo web www.Regione.vda.it/territorio/aria_i/bando_fap_gas/default_i.asp devono essere trasmesse in bollo agli uffici dell’Assessorato del territorio e ambiente entro il 31 dicembre 2010. |
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DUOMO PAVIA, 4,5 MILIONI PER RIAPRIRLO AL CULTO PROSEGUE IMPEGNO PER RESTAURARE LA CATTEDRALE |
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Milano, 6 dicembre 2010 - Quattro milioni e mezzo di euro (di cui 2,2 milioni messi a disposizione dalla Regione Lombardia) per riaprire al culto il Duomo di Pavia. E´ quanto prevede la delibera, approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Cultura Massimo Buscemi. L´intervento è finanziato attraverso una convenzione tra Regione Lombardia e la Fabbriceria della Chiesa Cattedrale Monumentale di Santo Stefano Martire a Pavia. L´iniziativa dell´assessorato regionale alla Cultura, già inserita nell´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale per la provincia di Pavia siglato nel 2005, si svolge in collaborazione con la Diocesi di Pavia che, attraverso la sua Onlus, si è impegnata a finanziare la Fabbriceria con 2,3 milioni di euro. Il progetto preliminare "Riapertura della Cattedrale al culto" prevede la realizzazione di una serie di interventi tra cui la demolizione della pavimentazione, compresa la rimozione dei sottofondi e degli scavi, l´installazione di pannelli radianti e di isolamento, la revisione ed eventuale integrazione dell´impianto elettrico, opere di restauro interne e sacrestia, consolidamento delle coperture voltate. L´inizio dei lavori dovrà avvenire entro 180 giorni dalla data di sottoscrizione della convenzione che avrà una durata di tre anni. La Fabbriceria, in quanto soggetto attuatore dell´intervento, si impegna a garantire l´avvio delle opere e a produrre ogni anno una dettagliata relazione di avanzamento lavori. "Al restauro e alla valorizzazione del Duomo di Pavia, da cinquecento anni simbolo religioso, artistico e culturale della città, Regione Lombardia - commenta l´assessore Buscemi - ha dedicato e continua a dedicare grande impegno e non solo economico. Per il consolidamento e il recupero della Cattedrale la Regione ha infatti promosso e sottoscritto nel 2005 un Accordo di programma con le principali istituzioni pavesi poi inserito nell´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale per la provincia di Pavia. Continuiamo la nostra sfida: valorizzare il patrimonio culturale lombardo". |
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AL BIC DAY DI TRENTO LA REGOLA DI SAN BENEDETTO INCROCIA LE REGOLE D’IMPRESA SPAZIO ANCHE AD OTTO AZIENDE, “CAMPIONI NASCOSTI” DI INNOVAZIONE |
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Trento, 6 dicembre 2010 – San Benedetto ha parlato al manager d’oggi. La Regola benedettina ha incrociato le regole d’impresa. Ecco “L’ordine perfetto”, essenza del Bic Day 2010. Una contaminazione inconsueta, un incontro tra due mondi solo all’apparenza contrapposti. Protagonisti, mercoledì 1 dicembre, al Polo Tecnologico di Rovereto, padre Marco Mizza, classe 1964, priore dell’Abbazia di Vallombrosa, ed Alessandro Garofalo, ideatore della Giornata dell’innovazione. Nell’occasione sono state presentate le otto aziende trentine “campioni nascosti” di innovazione “scovate” grazie al progetto europeo I3sme. «Il Bic Day – ha sottolineato Alberto Faustini nella sua introduzione - è per Trentino Sviluppo l’occasione per guardarsi dentro e guardarsi da fuori, guardare quello che si è fatto e guardare lontano. In questa trama c’è la stoffa delle persone che abbiamo incontrato negli anni su questo palco, la stoffa dei leader. Ma c’è anche una trama diversa, quella che tenteremo di tessere oggi». Una trama introdotta dalle note del maestro Stefano Raffaelli, frutto di una contaminazione tra antico e moderno, dove i canti gregoriani si incrociano con mondi e sonorità digitali. Priore dal 1995, quindi “amministratore delegato” del monastero. E’ Marco Mizza, “primo tra pari” degli otto monaci che formano la comunità benedettina di Vallombrosa, in provincia di Firenze, 1.000 metri d’altitudine ed una storia che risale all’anno 1036, quando san Giovanni Gualberto, oggi patrono dei Forestali, si ritirò con alcuni compagni per vivere l´originario spirito della regola di S. Benedetto, dedicandosi alla preghiera, al lavoro, all´accoglienza dei pellegrini. E’ luogo di silenzio, Vallombrosa, immerso in una foresta secolare, scelto negli anni da Giulio Andreotti e Romano Prodi, ma dove ogni giorno trovano ospitalità tante persone che cercano una luce per la propria vita, una mano tesa, una presenza di conforto. Ma l’Abbazia di Vallombrosa è anche luogo di lavoro, un’impresa che gestisce due “rami d’azienda”: una liquoreria e una foresteria, mentre la storica tipografia ha chiuso i battenti da pochi anni. Eccolo, allora, il collegamento tra le Regola che S. Benedetto lasciò ai suo monaci nel Vi secolo e la regola d’impresa. Tra i 73 capitoli della Regola benedettina si sono toccati alcuni punti sensibili. I temi del potere e del comando (“non si è capi ma si guida e si serve”), quello della meritocrazia (“ciascuno è utile a tutti secondo le proprie caratteristiche”) e della delega (“sia data con fiducia”), della puntualità e della disciplina, della povertà, della condivisione, della responsabilità verso il prossimo, ma anche le norme per l’accettazione dei fratelli (“in tempi di job sharing, stage e tirocini”) e il buon uso dei beni che ogni giorno ci sono affidati (“ciascun oggetto porta in se la persona che l’ha pensato e costruito”) . «Vi auguro di conservare sempre l’umiltà dei novizi – ha concluso padre Marco Mizza - che significa avere la giusta comprensione di ciò che si è e di ciò che si è capaci di fare, la giusta opinione di noi stessi». «Questo Bic Day chiude un ciclo durato sei anni – riconosce Alessandro Garofalo – e lo fa con un invito a guardarsi dentro, a guardare all’azienda per ciò che più conta, che non sono il mercato e il profitto, ma le persone che fanno l’impresa, le donne e gli uomini che ci lavorano». Gli otto “campioni nascosti” di innovazione - C’è chi, la “linfa” dell’innovazione, la trae dal coinvolgimento dei propri collaboratori, chi la distilla assecondando le esigenze del cliente, e chi riesce a sincronizzarsi come pochi con le tendenze del mercato. Che sia dal basso o dall’alto, che la scintilla arrivi dai fornitori o dai clienti, l’innovazione dà sempre una marcia in più. Per questo il Bic Day 2010, Giornata dell’innovazione, non poteva non accendere i riflettori su otto aziende trentine selezionate quali “campioni nascosti” di innovazione nell’ambito del progetto europeo I3sme, al quale hanno aderito per l’Italia la Provincia autonoma di Trento e la Provincia di Bologna. Operativamente l’iniziativa è stata seguita da Trentino Sviluppo e Ceii Trentino. «Questi che menzioniamo oggi – ha sottolineato Paolo Spagni, Dirigente del Dipartimento Industria, Artigianato e Miniere della Provincia autonoma di Trento – sono rappresentanti meritevoli di tanti altri campioni, e se talvolta sono nascosti è perché la comunità trentina non riesce a vederli. Abbiamo molta innovazione che freme dentro le nostre imprese, ed è il cemento che sorregge le nostre possibilità di superare questo momento e sul quale fondare le possibilità di crescita futura». Eccoli, allora, gli otto “Hidden Champions” (“campioni nascosti”), scelti tra un centinaio di imprese trentine coinvolte nel progetto per la loro spiccata capacità di generare innovazione: Rotaliana di Mezzolombardo, che produce sistemi di illuminazione; Cogito, insediata nel Polo Tecnologico di Rovereto, si occupa di analisi semantica; Tama sta in val di Non, a Mollaro, e produce impianti filtranti; Sant’orsola, cooperativa di Pergine, leader nella produzione e commercializzazione dei piccoli frutti; Porfidi International di Civezzano; Almax di Mori costruisce matrici ed attrezzature per l’estrusione; Innova produce nel Bic di Pieve di Bono sistemi per la climatizzazione dell’aria; infine Infomusic, con sede a Trento, che si occupa di informatica, multimedia e sicurezza dei dati. Partito nel settembre 2009, il progetto I3sme, sigla che sta per Introducing Innovation Inside Smes, è finanziato dal Programma di cooperazione territoriale Area Centro Europa dell’Unione Europea e al quale hanno partecipato nove partner in rappresentanza di sei diverse nazioni europee: Italia, Austria, Germania, Ungheria, Polonia e Slovenia. Oltre 800 le aziende che hanno aderito al progetto I3sme in tutta Europa, 100 quelle trentine. Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di agire sulla capacità di innovare delle piccole medie imprese per migliorarne la forza competitiva sul mercato. Finalità raggiunta non solo facendo una fotografia del posizionamento competitivo delle aziende coinvolte, ma anche confrontandole e misurandole con realtà dello stesso settore operanti nei vari paesi interessati. L’attività delle aziende interessate da I3sme è stata analizzata nel dettaglio dai facilitatori di innovazione: 16 esperti (due per ogni organizzazione partner, tra cui Trentino Sviluppo), appositamente formati attraverso training a livello europeo. In particolare, sono stati considerati parametri relativi all’organizzazione interna (pianificazione strategica, gestione dei processi, delle risorse umane, ecc.), alla performance ed ai processi chiave per la generazione di innovazione, non solo dal punto di vista tecnologico ma anche manageriale, di prodotto e di mercato. E’ proprio sulla capacità di generare innovazione che è stata realizzata un’attività di analisi per identificare le pratiche migliori, da diffondere e trasferire come stimolo tra le varie aziende. |
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LOMBARDIA: IMPEGNO STRAORDINARIO CONTRO BUROCRAZIA PRESTO POCHE ORE PER APRIRE UN´IMPRESA |
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Mantova, 6 dicembre 2010 - L´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari ha partecipato questa mattina alla tavola rotonda "Piccole imprese, costruire il futuro", organizzata dall´Associazione Mantovana Artigiani, intervenendo per illustrare le attività in corso in tema di semplificazione. "Non servono giri di parole - ha dichiarato Maccari - dato che tutto il mondo dell´impresa chiede a gran voce di essere liberato dall´eccesso di burocrazia perché su questa sfida si gioca prima la sopravvivenza delle aziende, poi la loro competitività. Su questo punto Regione Lombardia ha già fatto molto e non intende fermarsi". In questa sede, Maccari ha ricordato come con l´avvio della Ix Legislatura, proprio per rispondere al meglio alle istanze di semplificazione espresse dalla società civile, la Regione abbia istituito un assessorato ad hoc per intensificare il lavoro finora svolto su tale priorità. "La semplificazione - ha continuato Maccari - deve riferirsi a tutte le fasi della vita delle imprese, agevolandole non solo in fase di avvio e deve essere improntata alla volontà di farsi carico di un percorso completo agile, non solo di carattere normativo, ma anche procedurale, organizzativo, informatico, formativo e di comunicazione". "Proprio l´altro ieri -ha continuato Maccari - in occasione della riunione della Task Force ´Zero Burocrazia´ coordinata dalla Regione, cui erano presenti anche i rappresentanti di Confartigianato Lombardia, è stata presentata ´Lombardia Semplice´, la bozza di agenda di legislatura, che ha la finalità di delineare un percorso di lavoro pluriennale, coinvolgente, cadenzato e verificabile su tutti gli aspetti attuativi di un tema che interessa a tutti i livelli e in tutti i settori il nostro mondo economico". Parlando del Suap (Sportello Unico Attività Produttive), uno degli strumenti fondamentali per le piccole imprese per il cui rilancio la Regione sta investendo molto, Maccari ha ricordato che grazie alla tecnologia, a partire dai prossimi mesi per l´apertura di un´impresa basteranno poche ore, mettendo in rete tutti i soggetti che devono validare l´iter di autorizzazione". "Anche in un altro tema caro alle imprese come quello dei Bandi -ha commentato l´assessore - stiamo lavorando per migliorare l´accesso on-line attraverso la realizzazione in un´unica piattaforma e di un punto unico di accesso via web agli incentivi e ai servizi disponibili alle imprese" . "Innovazione e semplificazione -ha concluso Maccari- sono le due chiavi per disinnescare il pericolo che la lentezza burocratica fa gravare come un macigno su chi fa impresa. Su questo fronte, Regione Lombardia sta facendo e farà sempre di più la sua parte". |
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LAVORO, MOBILITÀ IN DEROGA: TRE INIZIATIVE DELLA REGIONE ANCORA UNA VOLTA LA BASILICATA COSTRETTA A SOSTITUIRSI AL GOVERNO NAZIONALE |
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Potenza, 6 dicembre 2010 - Tre importanti novità per i lavoratori che sono stati espulsi dal mondo produttivo. In particolare, nei giorni scorsi il Dipartimento Formazione e Lavoro ha sottoscritto l´accordo quadro regionale integrativo con i rappresentanti dei lavoratori, dei datori di lavoro, della direzione regionale del Lavoro, dell´Inps e di Italia Lavoro finalizzato a fornire chiarimenti in relazione a due punti essenziali: il riconoscimento dell´indennità di mobilità in deroga ai lavoratori ultracinquantacinquenni; i criteri per il riconoscimento del trattamento di ammontare equivalente all´indennità di mobilità. Dall´intesa si evince che possono presentare la domanda, alle competenti sedi Inps, entro e non oltre il 20 dicembre 2010, pena la decadenza dell’eventuale diritto alla percezione dell’ammortizzatore, i lavoratori ultra-cinquantacinquenni, dipendenti da aziende, non in grado di completare la maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi necessari per il pensionamento di anzianità o di vecchiaia e che risultino disoccupati alla data del 1° gennaio 2010 il cui rapporto di lavoro sia cessato nell’anno 2009. I requisiti richiesti per tali lavoratori sono: alla data del 1° gennaio 2010 devono aver compiuto i 55 anni di età; risultare disoccupati alla data del 1° gennaio 2010; nella verifica del requisito per l’accesso alla pensione di vecchiaia/anzianità si deve tener conto della ipotetica contribuzione figurativa al periodo dal 1.01.2009 al 31.12.2017. Ai lavoratori in possesso di questi requisiti sarà riconosciuta la mobilità in deroga, previa verifica da parte dell’Inps, limitatamente all’anno 2010 e fatta salva la disponibilità delle risorse finanziarie che in primo luogo devono garantire la copertura per l’erogazione di Cassa integrazione guadagni e mobilità in deroga. Nel caso in cui le risorse non risultassero sufficienti per tutti, si darà la precedenza a coloro che risultano più anziani per età anagrafica. Sono compresi nella platea anche i lavoratori residenti in Basilicata che risultano essere stati licenziati da aziende non operanti nel territorio regionale, e i lavoratori residenti in Basilicata licenziati da aziende con stabilimenti in Regione ma con accentramento contributivo in altre Regioni. La seconda novità riguarda l´approvazione del documento “Linee Guida per l’applicazione degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2010-2011” che regolamenta la continuità degli ammortizzatori sociali in deroga nella Regione Basilicata. A causa del perdurare della crisi produttiva ed occupazionale anche sul territorio regionale, ai datori di lavoro e ai lavoratori loro dipendenti che, in base alla normativa ordinaria vigente non possono ricorrere agli strumenti di cassa integrazione guadagni e mobilità per l’anno 2011, in via transitoria, è stata regolamentata la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga al fine di assicurare la continuità lavorativa e un sostegno a imprese o lavoratori, anche attraverso accordi preliminari. La Regione Basilicata si è impegnata a mettere in campo azioni di politiche attive (bandi di autoimpiego, formazione mirata per i lavoratori espulsi o sospesi dal mondo del lavoro) volte al mantenimento e all’incremento delle competenze professionali per una maggiore adattabilità alle trasformazioni del mercato e della produzione al fine di consentire una più agevole ricollocazione dei lavoratori percettori dell’indennità di mobilità in deroga anche attraverso l’autoimpiego oltre ad azioni specifiche a favore di lavoratori ultra-cinquantacinquenni. Infine, il tavolo tecnico costituito dalla Regione Basilicata, dai rappresentanti dei lavoratori e dell’Inps ha approvato gli elenchi dei lavoratori ai quali è stato riconosciuto il beneficio dell’indennità di mobilità in deroga. L’inps, previa verifica dei requisiti soggettivi, nei prossimi giorni effettuerà i relativi pagamenti fino al 31 dicembre 2010. "Ancora una volta - afferma l´assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone - siamo costretti a sostenere gli ammortizzatori sociali colmando l´assenza di iniziative del Governo nazionale in questo settore. La Regione Basilicata - conclude Mastrosimone - continuerà a mettere in campo ogni utile iniziativa per assicurare a questa vasta platea di lavoratori le condizioni minime di un orizzonte più sereno nella speranza che presto anche il Governo nazionale faccia la sua parte". |
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LA RIFORMA DEL COMMERCIO: SECONDO INCONTRO A TRENTO |
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Trento, 6 dicembre 2010 - Secondo appuntamento per illustrare gli obiettivi che caratterizzano la riforma del commercio, diventata la legge provinciale 30 luglio 2010 n.17 "Disciplina dell´attività commerciale". Dopo l´incontro di Rovereto dell´11 novembre, il prossimo 6 dicembre l´assessore provinciale all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi incontrerà tutti i soggetti del nuovo sistema alle 20.30, presso la sala conferenze del Consorzio dei Comuni Trentini, in via Torre Verde n. 23 a Trento. La nuova legge sul commercio, approvata recentemente, introduce importanti elementi di novità e di discontinuità per quanto riguarda le scelte, gli orientamenti strategici e le prospettive future per lo sviluppo di una rete distributiva moderna, ma anche compatibile con la specificità del territorio trentino. Come già avvenuto a Rovereto, l´incontro rappresenterà un´occasione importante per raccogliere proposte, opinioni e suggerimenti utili per la predisposizione dei provvedimenti attuativi della legge in materia di programmazione commerciale, orari e valorizzazione dei centri storici; per questo, lunedì 6 dicembre, sono invitati tutti gli attori del nuovo sistema, le categorie economiche e i loro rappresentanti, ma anche gli amministratori locali. Prosegue dunque, un percorso di confronto e dialogo con il territorio, voluto dall´assessore all’industria, artigianato e commercio, per illustrare lo spirito e le linee guida di questa riforma che ha, tra le sue caratteristiche principali, il contrasto alla speculazione edilizia legata alla realizzazione di grandi poli commerciali, la valorizzazione dei centri storici, visti come centri commerciali naturali, e delle piccole e medie imprese della rete di distribuzione delle comunità trentine. |
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CREDITO: ACCORDO CONFINDUSTRIA PADOVA-FRIULADRIA. 20 MILIONI DI EURO PER FINANZIARE LA RIPRESA |
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Padova, 6 dicembre 2010 - Venti milioni di euro per le imprese associate a Confindustria Padova. Per garantire liquidità, rispondere alle esigenze di gestione corrente, agevolare gli investimenti per l’attività produttiva. È il plafond messo a disposizione dall’accordo sottoscritto il 2 dicembre da Confindustria Padova e Banca Popolare Friuladria, che prevede linee di credito “su misura” per rispondere a temporanei squilibri finanziari, finanziare investimenti in innovazione tecnologica, ricapitalizzazioni aziendali, progetti nelle energie alternative, programmi di internazionalizzazione, acquisto di macchinari e attrezzature. L’accordo è stato firmato nella sede di Confindustria Padova dal presidente degli industriali padovani Francesco Peghin e da Carlo Giuseppe Guardalben responsabile Servizio Imprese di Banca Popolare Friuladria. Accanto al prestito per liquidità aziendale per finanziamento del circolante e al prestito per investimenti produttivi di media durata, l’offerta prevede anche, grazie alla partnership con Sace, un’ampia gamma di strumenti per lo sviluppo e il sostegno di progetti sui mercati esteri. L’intesa si spinge oltre, con l’obiettivo di garantire tempi di risposta certi alle imprese associate. Friuladria ha infatti condiviso il nuovo e rivoluzionario strumento predisposto da Confindustria Padova per agevolare l’accesso al credito e rendere più trasparente il rapporto banca-impresa. Lo Sportello Credito dell’Associazione supporterà le aziende nella compilazione di un Fascicolo informativo che riporta tutte le notizie di carattere quantitativo e qualitativo necessarie a far meglio conoscere l’impresa, focalizzando, oltre i dati economici e patrimoniali, prospettive di sviluppo, mercati di espansione, governance. Per le imprese che nelle richieste di affidamento o di rinnovo fidi si avvarranno di questo Fascicolo, Friuladria si impegna a dare una risposta entro il termine di massimo di 30 giorni dal ricevimento. «L’alleanza banca-impresa fa bene al sistema - dichiara Francesco Peghin, presidente Confindustria Padova -. Le difficoltà non sono certo finite, la tensione finanziaria resta alta e per stare sui mercati le aziende hanno bisogno di liquidità, di banche che diano fiducia a progetti e potenzialità. L’accordo con Friuladria va in questa direzione, con l’obiettivo comune di sostenere la ripresa con un’adeguata offerta di credito per realizzare investimenti e rilanciare le attività». «Facilitare il dialogo e la trasparenza tra Pmi e istituti di credito - aggiunge Peghin - significa anche garantire tempi più rapidi e certi di risposta alle richieste. La condivisione del Fascicolo informativo è un altro prezioso passo in avanti. Ai nostri imprenditori chiediamo lo sforzo di “raccontarsi”, alle banche la capacità di “leggere” il valore aziendale oltre i numeri». «Friuladria avvia un’altra importante collaborazione con Confindustria Padova confermando così la grande attenzione della nostra banca verso i temi della ripresa e dello sviluppo dei settori produttivi, con particolare riferimento al comparto delle imprese, espressione primaria del nostro territorio - dichiara Carlo Giuseppe Guardalben responsabile Servizio Imprese di Banca Popolare Friuladria -. Ricordo che l´anno scorso, in piena crisi economica, la nostra banca è stata tra i primi istituti di credito italiani a mettere a disposizione della clientela strumenti per assicurare alle imprese adeguati flussi finanziari». |
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CRISI, ACCORDO IN REGIONE COOPERATIVA FACCHINI DI REGGIO EMILIA: PER I 220 DIPENDENTI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA DI SEI MESI |
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Bologna, 6 dicembre 2010 - Garantita la Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) in deroga per sei mesi (a partire dal 3 novembre scorso) per i 220 dipendenti della Cooperativa Facchini di Reggio Emilia. L’accordo è stato sottoscritto il 3 dicembre in Regione l’accordo tra il Gruppo Facchini Emiliano Scrl, Confcooperative, Filt-cgil, le organizzazioni sindacali dei lavoratori, Regione Emilia-romagna e Provincia di Reggio Emilia. «L’accordo di oggi – spiega l’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli – prende atto delle gravi difficoltà cooperativa reggiana, ed assicura un pò di respiro ai 220 dipendenti. La situazione è difficile, e garantire, per questa ed altre crisi aperte, il proseguimento degli ammortizzatori sociali, è un atto di responsabilità. Stiamo lavorando per un’economia più forte, e la sfida si vince partendo necessariamente da tutela dell’occupazione, dei redditi e della dignità dei lavoratori». Il Gruppo Facchini aveva già ottenuto per i 6 mesi precedenti (scaduti il 2 novembre 2010) il trattamento di Cassa integrazione guadagni ordinaria per i suoi lavoratori. A causa delle difficoltà, aveva registrato cali di fatturato tali da causare una diminuzione dei dipendenti dai 480 di maggio 2010 ai 220 attuali, per i quali si registrano ora le condizioni per la Cigs a zero ore. |
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A&B FRAMES DI VENTURINA, PROSEGUE IL CONFRONTO DALLA REGIONE TOSCANA IMPEGNO PER SALVAGUARDARE PRODUZIONE E OCCUPAZIONE |
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Firenze, 6 dicembre 2010 - I problemi dell´azienda A&b Frames di Venturina, nel Comune di Campiglia marittima, sono stati affrontati nel corso di una riunione convocata questa mattina dall´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. All´incontro, che si è svolto alla Fortezza da Basso di Firenze dove era in corso il convegno sui fondi strutturali europei, hanno partecipato, oltre all´assessore Simoncini, il sindaco di Campiglia marittima Rossana Soffritti, l´assessore al lavoro della Provincia di Livorno Ringo Anselmi, Fidi Toscana e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali provinciali e i rappresentanti aziendali. L´assessore Simoncini ha ribadito l´impegno della Regione a lavorare, insieme a istituzioni e sindacati e con il pieno coinvolgimento di Fidi Toscana, per una soluzione in grado di risolvere la grave situazione finanziaria che rende incerte le prospettiv e dell´azienda, in modo da salvaguardarne il futuro produttivo e garantire l´occupazione. La A&b Frames di Venturina produce infissi e serramenti e occupa circa 50 persone, in maggioranza donne. |
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PIANO ARTICOLATO PER RICONVERSIONE FERRIERA DI TRIESTE |
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Udine, 6 dicembre 2010 - L´amministrazione regionale ha attivato, nella prospettiva di una dismissione dello stabilimento siderurgico della Ferriera di Servola, degli specifici tavoli di lavoro di cui uno, coordinato dalla Direzione regionale del lavoro, aveva il compito di definire il programma di riconversione socio occupazionale dei lavoratori della Ferriera di Servola. "I lavori del tavolo - sottolinea l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi - hanno preso le mosse, da un lato, dalle ricerche realizzate dall´Agenzia regionale del lavoro e, dall´altro lato, dalle esperienze di rioccupazione dei lavoratori coinvolti nelle crisi in applicazione della legge regionale 18/2005". "Si è trattato - prosegue Brandi - di un accurato esame che non ha trascurato di prendere in considerazione esperienze e scelte compiute sia a livello italiano che europeo nella gestione dei processi di riconversione nel settore della siderurgia e che ha coinvolto tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati alle problematiche della dismissione dell´impianto". Le conclusioni cui è giunto il tavolo sul lavoro hanno evidenziato due priorità nell´azione che l´Amministrazione regionale si propone di intraprendere nel percorso di riconversione della Ferriera. Anzitutto la realizzazione di un accordo di programma tra Amministrazione regionale, ministero per lo Sviluppo economico, proprietà. E´ questo uno strumento già utilizzato positivamente in diversi progetti (ad esempio l´Ilva di Cogne - Valle d´Aosta - e di Cornigliano - Genova) che ha lo scopo di definire i tempi del percorso di riconversione e la dimensione degli interventi che ci si propone di realizzare. In secondo luogo la progettazione ed approvazione di un atto normativo regionale che disegni l´intero processo di riconversione, gli attori che intervengono, la dimensione, le caratteristiche degli interventi da realizzare, i benefici messi a disposizione per le imprese e per i lavoratori coinvolti, i tempi e la durata delle diverse iniziative. "In particolare - fa notare l´assessore - si tratta di definire un programma di riconversione articolato in diversi filoni che, partendo dall´individuazione delle strumentazioni anche organizzative delle azioni, finisce per utilizzare percorsi formativi e di reinserimento dedicati". Nel documento finale prodotto dal tavolo sul lavoro, anche sulla base di un´attenta analisi delle caratteristiche socio - anagrafiche specifiche dell´occupazione diretta e indotta interessata dalla riconversione della Ferriera di Servola, vengono individuate in modo puntuale le linee portanti dell´azione complessiva. La prima riguarda la creazione di una struttura mista pubblico privata che prenda in carico la gestione di tutto il programma di riconversione e, quindi, non solo la ricollocazione occupazionale, ma anche le attività imprenditoriali legate alla bonifica ed alla realizzazione dei nuovi investimenti produttivi ed occupazionali. "Si può ipotizzare - precisa l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi - un Consorzio tra soggetti privati e pubblici che vede la partecipazione di Regione, Provincia e Comune di Trieste, Autorità portuale, Consorzio industriale, imprese industriali e di servizi che operano nel campo delle bonifiche, della logistica, della produzione di beni e servizi, ed infine, le associazioni sindacali ed imprenditoriali, ecc.". In secondo luogo la realizzazione di un Programma di formazione nei confronti dei lavoratori della Ferriera e dell´indotto allo scopo di migliorare l´occupabilità e facilitare l´inserimento lavorativo. "Occorre provvedere - sottolinea Brandi - da un lato a recuperare l´occupabilità pregressa e dall´altro a fornire nuovi contenuti professionali nella prospettiva della concreta rioccupazione". Questo intervento, oltre alla strutturazione in corsi tradizionali, per facilitare l´inserimento nelle aziende, prevede anche il sostegno a corsi brevi e stages. Le linee prevedono inoltre la previsione della concessione di cassa integrazione straordinaria per chiusura aziendale e concessione della mobilità per chiusura di unità produttiva per un biennio alle imprese coinvolte nel processo di riconversione; l´avvio di un Programma straordinario di lavori socialmente utili allo scopo di integrare il reddito dei lavoratori coinvolti nel processo di riconversione della Ferriera e delle altre imprese di fornitura; la realizzazione di una specifica attività di ricerca delle vacancies, presa in carico dei lavoratori e accompagnamento al lavoro. "Si tratta, in questo caso, di un´azione proiettata su base quinquennale che si pensa debba coinvolgere - afferma l´assessore - le Agenzie per il lavoro ed i Cpi che operano in provincia di Trieste e di Gorizia, sia per il pubblico che per il privato, prevedendo un contributo per i servizi prestati e un premio per la ricollocazione a tempo indeterminato e determinato". Altra misure sono l´incentivazione in favore delle imprese che assumono estendendo, con qualche norma di maggior favore, gli incentivi già in essere previsti dalla Legge regionale 18/2005; in favore dei lavoratori che avviano una propria iniziativa imprenditoriale ovvero che si ricollocano in autonomia. "Come si può rilevare - conclude Brandi - si tratta di un ampio mix di interventi che si rende necessario e opportuno per poter affrontare le criticità occupazionali derivanti dalla dismissione dell´impianto della Ferriera di Servola e le conseguenti ricadute sull´indotto. L´obiettivo è quello di affrontare tali problematiche da più angolazioni, riuscendo così a coprire l´intero ventaglio degli strumenti oggi disponibili: dalla garanzia del reddito, alla formazione e riqualificazione professionale, dall´accompagnamento verso la nuova attività lavorativa, alla concreta attività di incontro tra domanda e offerta di lavoro, anche attraverso gli stages. Questo perché nessuna opportunità venga tralasciata nella salvaguardia del tessuto occupazionale del territorio triestino". |
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BAT: A MSE ACCORDO PER REINDUSTRIALIZZAZIONE STABILIMENTO LECCE |
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Roma, 6 dicembre 2010 - E´ stato firmato il 2 dicembre al Ministero dello Sviluppo Economico l´accordo per la reindustrializzazione della Manifattura Tabacchi di Lecce. Si pone fine in questo modo alla fase di crisi societaria scaturita dalla decisione della multinazionale americana "British American Tobacco" di cessare le attività di produzione di sigarette. Grazie a questo risultato, importanti realtà industriali e di servizi potranno insediarsi già dai prossimi mesi nel sito leccese, garantendo i livelli occupazionali e produttivi ai dipendenti della Manifattura Tabacchi e a quelli delle pmi dell´indotto. Sono quattro le società che subentreranno nell´attuale insediamento: la Iacobucci Hf Electronics, che opera nel settore dei complementi e degli arredi interni per aerei. La Korus, azienda di produzione di infissi in legno e alluminio, la Call Gest, che insedierà nel sito un´attività di call center, e la Hds Fm, che opera nella gestione di strutture industriali e turistiche. L´accordo raggiunto oggi al dicastero di via Veneto - grazie alla collaborazione tra Mse, istituzioni locali, parti imprenditoriali e sociali - consentirà di garantire un futuro produttivo e occupazionale a oltre 400 lavoratori di un´importante area del Mezzogiorno. |
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