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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 09 Febbraio 2011 |
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ISOLA D’ELBA, PUBBLICATO IL NUOVO BANDO PER I COLLEGAMENTI AEROPORTUALI |
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Firenze, 9 febbraio 2011 – Pubblicato il nuovo per i collegamenti aeroportuali con l’Isola d’Elba e garantire la continuità territoriale dell’isola. Le aziende interessate adesso avranno tempo fino al prossimo 4 aprile per presentare le offerte per aggiudicarsi le rotte di collegamento aereo verso gli scali di Firenze e Pisa. Lo scorso 3 febbraio è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il bando di gara per l’esercizio dei servizi aerei di linea sulle rotte Elba Marina di Campo – Firenze ed Elba Marina di Campo – Pisa. La pubblicazione contiene tutte le informazioni sul contratto, l’indirizzo presso il quale è possibile ottenere il testo del bando di gara e qualsiasi informazione o documentazione pertinente correlata alla gara e agli oneri di servizio pubblico. Soddisfazione da parte dell’assessore ai trasporti Luca Ceccobao. “I collegamenti aerei per l’isola d’Elba sono fondamentali per il turismo e lo sviluppo dell’isola. La mancata assegnazione – ha detto – rappresenta ancora oggi un grave disagio per la comunità dell’isola, con gravi effetti sul tessuto economico e sociale. Per questo ci siamo mossi subito, una volta andata deserta l’ultima gara, per richiedere con urgenza un nuovo bando da parte del Ministero dei Trasporti”. Richiesta accolta con la firma di un nuovo decreto, lo scorso 15 dicembre, che conteneva il nuovo bando di imposizione degli oneri di servizio pubblico sull’aeroporto dell’Elba, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 gennaio 2011. Il finanziamento della linea per ora è assicurato solo per un anno. “Appena saremo sicuri – ha aggiunto Ceccobao – che la rotta è stata assegnata al vettore vincitore della gara, dovremo intavolare da subito un confronto col Ministero per trovare nuovi finanziamenti per gli anni futuri, affinché attraverso un’adeguata modifica normativa, si possa garantire il mantenimento della linea aerea per l’isola d’Elba, necessaria per assicurare la continuità territoriale”. Come si ricorderà a fine ottobre 2010 era andata deserta l’ultima gara per aggiudicarsi le rotte. L’enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) aveva giudicato le tre società che avevano partecipato prive dei necessari requisiti. |
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US€: IN VIGORE L´OBBLIGO DELLE LUCI DIURNE PER I NUOVI MODELLI DI AUTO |
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Bruxelles, 9 febbraio 2011 – Dal 7 febbraio tutti i nuovi modelli di automobili e furgoni devono essere dotati di luci diurne. Per i camion e gli autobus l´obbligo si applicherà tra 18 mesi, nell´agosto 2012. Le luci diurne sono lampade speciali che si accendono automaticamente all´avvio del motore. Hanno lo scopo di aumentare la sicurezza, rendendo più visibile il veicolo agli altri utenti della strada. Rispetto ai fari anabbaglianti, hanno un basso consumo energetico. Nei paesi in cui sono già obbligatorie, si ritiene che le luci diurne abbiano dato un contributo molto positivo alla sicurezza stradale. Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l´industria e le imprese, ha dichiarato: "Le luci diurne daranno un contributo molto importante al raggiungimento del nostro obiettivo di ridurre il numero dei morti sulle strade europee. È una buona cosa anche per la protezione dell´ambiente, dato che il basso consumo energetico di queste luci permetterà di ridurre, rispetto ai fari tradizionali, le emissioni di Co2”. Nel 2009 più di 35.000 persone sono morte in Europa in incidenti stradali. Per ogni morto, si stima che vi siano quattro feriti che riportano invalidità permanenti, dieci feriti gravi e quaranta feriti leggeri. Queste cifre sono in diminuzione, grazie alle iniziative adottate e in particolare allo sviluppo delle tecnologie per la sicurezza dei veicoli, al miglioramento delle infrastrutture stradali e a quello della formazione dei conducenti (v. Ip/10/970). Secondo un recente studio, gli utenti della strada (compresi i pedoni, i ciclisti e i motociclisti) riescono ad avvistare più chiaramente e tempestivamente i veicoli equipaggiati con luci diurne che quelli con fari anabbaglianti. Le luci diurne si azionano automaticamente all´avvio del motore. Quando è buio, il conducente deve azionare manualmente i fari anabbaglianti. In questo caso, le luci diurne si disattivano automaticamente. Da un punto di vista ambientale, le luci diurne sono una soluzione efficace per migliorare la visibilità dei veicoli. Essendo stato concepito per essere utilizzato alla luce del giorno, questo dispositivo è molto più efficace ed efficiente dei dispositivi di illuminazione esistenti. Il consumo di energia è pari al 25 - 30 % di quello dei fari anabbaglianti tradizionali. Se per le luci diurne si utilizza la tecnologia Led (diodi a emissione luminosa), il consumo di energia si riduce ulteriormente, fino al 10% soltanto. La direttiva 2008/89/Ce, che introduce l´obbligo delle luci diurne per i nuovi modelli di veicoli ed entra in applicazione oggi, contribuirà a migliorare la sicurezza delle strade in Europa e permetterà di armonizzare le normative nazionali esistenti in materia, finora molto diverse l´una dall´altra. |
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MOBILITY CONFERENCE. MORATTI: “INTEGRARE LE POLITICHE DELL’AMBIENTE E DELLA MOBILITÀ E AGIRE INSIEME” |
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Milano, 9 febbraio 2011 - “Dopo trent’anni Milano ha ripreso a progettare se stessa, dando una nuova direzione al proprio cammino di sviluppo. Con il Piano di Governo del Territorio, nato dall’ascolto di tutte le componenti della città e approvato la scorsa settimana dal Consiglio Comunale, sapremo costruire una città più verde, più vivibile, facile da raggiungere e da percorrere. Le parole chiave del nuovo Pgt sono: verde, servizi, cultura, meno rigidità, più attenzione ai quartieri.”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta ieri al convegno di chiusura della 9˚ edizione di Mobility Conference, sul tema: “Governo del territorio e infrastrutture per la Milano del futuro”. Tra i presenti il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, il vice Presidente Territorio e Infrastrutture di Assolombarda Giuliano Asperti e il Consigliere della Camera di Commercio di Milano Antonio Pastore. “Mobilità e ambiente sono due dimensioni attraverso le quali si esprime la vivibilità di una città: una sintesi che il Pgt fa sua – ha dichiarato il Sindaco – in linea con quel modello di mobilità urbana all’avanguardia che si basa sull’offerta di un uso integrato di diversi mezzi di trasporto pubblico. Dalle metropolitane ai tram, dai bus ai filobus, dal bike-sharing al car-sharing. Una città sempre più moderna, capitale dell’innovazione, della cultura, della creatività, della ricerca e della tecnologia. Una Milano dove il turismo cresce del 5%, in controtendenza rispetto alle altre città italiane, e che il New York Times ha inserito al 5˚ posto nell’elenco delle città da visitare”. Il Sindaco ha, poi, sottolineato la straordinaria opportunità che l’Esposizione Universale del 2015 significa per Milano in termini di infrastrutture. “Grazie ad Expo Milano 2015 – ha proseguito Letizia Moratti – abbiamo potuto dare avvio a una nuova stagione di aggiornamento infrastrutturale. Dal potenziamento di strade e autostrade al potenziamento del sistema metropolitano attraverso la realizzazione di nuove linee, la M4 e la M5, e il prolungamento di quelle esistenti. Penso all’alta velocità ferroviaria e al potenziamento di Malpensa e di tutto il sistema aeroportuale milanese. Sono 772 i milioni investiti tra il 2008 e il 2010 nel Piano di Impresa Atm: all’avanguardia anche in termini di mezzi elettrici (pari al 72% la più alta in Europa), e in termini di produzione di energia, grazie ai primi due impianti fotovoltaici per alimentare la metropolitana”. “Abbiamo raggiunto risultati importanti, che confermano l’impegno concreto per una mobilità sostenibile, aggiornata, efficiente, ecologica. Milano, come è nel suo stile, ha aperto la strada all’innovazione metodologica. Lo ha fatto anche in materia di mobilità - ha concluso il Sindaco - ora abbiamo una sfida davanti a noi: integrare le politiche dell’ambiente e della mobilità a livello regionale. Ora è il momento di agire insieme. Milano è pronta a lavorare con tutti”. |
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ROMA, BICI IN METRO ? ACCESSO A FASCE ORARIE |
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Roma, 9 febbraio 2011 - «Quello di oggi è il primo sopralluogo per stabilire lo stato dei flussi sulle metropolitane e per poter così ripensare le fasce degli orari di accesso delle biciclette sui mezzi di trasporto pubblico». È quanto ha dichiarato l’assessore alle Politiche della Mobilità di Roma Capitale, Antonello Aurigemma, il 7 febbraio sera in visita con Bici Roma alla stazione Metro A di San Giovanni. «I rappresentanti dei ciclisti romani, nei due incontri precedenti - ricorda l’Assessore - hanno infatti presentato all’Amministrazione capitolina un piano di accesso delle biciclette in metropolitana diviso in fasce orarie: dall’apertura alle sette del mattino, dalle dieci alle sedici e dalle venti fino a fine servizio». «Un proposta - sottolinea Aurigemma - di cui occorre verificare la fattibilità. Per questo oggi siamo venuti a San Giovanni, per prendere insieme ai rappresentanti delle associazioni la metro alle venti e valutare se il flusso di utenza consente l’ingresso anche delle bici a quest’ora della giornata senza creare disagi». «A quello di oggi - continua l’Assessore - seguiranno, nelle prossime settimane, altri due appuntamenti in metropolitana e sulla Roma Lido per studiare i flussi delle altre due fasce orarie». «Sarà inoltre premura degli uffici tecnici - conclude Aurigemma - verificare la possibilità di estendere anche a tutto il sabato l’ingresso alle biciclette sui treni delle linee A e B della metropolitana e su quelli della Roma Lido. Ingresso full time oggi possibile solo nei festivi». |
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TRASPORTI IN SICILIA: PIU´ CONTROLLI SU AZIENDE NOLEGGIO BUS |
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Palermo, 9 febbraio 2011 - "Conosciamo e riconosciamo le ragioni della protesta della F.n.a.n.c. (Federazione nazionale autisti noleggiatori conducente), gia´ oggetto di confronto tra questa amministrazione e l´associazione nel corso del 2010. Abbiamo sensibilizzato anche per il 2001 l´Ispettorato del Lavoro della Regione siciliana per ampliare il numero dei controlli da effettuarsi nelle aziende iscritte all´Albo regionale, anche con riguardo alle imprese abitualmente operanti sul territorio e prive di iscrizione al registro, al fine di contrastare il fenomeno dell´illegalita´ denunciato". Cosi´ l´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita´, Pier Carmelo Russo, risponde al grido d´allarme lanciato dalla Federazione nazionale autisti noleggiatori con conducente, che ha denunciato il proliferare del fenomeno del lavoro nero nel settore. "Firmero´ gia´ oggi - annuncia Russo - una ulteriore richiesta di supporto ai prefetti di tutta l´isola per ottenere una maggiore collaborazione da parte delle forze dell´ordine e intensificare i controlli su strada, dandocene comunicazione per potere procedere all´eventuale revoca dell´iscrizione all´Albo regionale. Scrivero´ anche quest´anno, come fatto in passato, alla direzione scolastica regionale per invitare le scuole, nella fase di selezione dei mezzi per le gite dei nostri ragazzi, ad affidarsi esclusivamente alle aziende iscritte all´Albo regionale e ad effettuare, cosi´, un severo controllo nel momento della verifica delle proposte ricevute". "Ho gia´ chiesto al dipartimento regionale delle Infrastrutture - aggiunge l´assessore - di riproporre, per la definitiva adozione, il decreto con l´aggiornamento delle condizioni di iscrizione all´Albo regionale dei noleggiatori con conducente, con particolare riferimento alle tematiche della tutela dei lavoratori". "Non possiamo, tuttavia, sottacere - conclude Russo - che vige una normativa che consente la piu´ ampia circolazione di uomini e mezzi sul territorio dell´Unione e che, pertanto, la fase di controllo da parte degli organi competenti e´, e resta, la principale arma per la difesa della legalita´". |
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SASSARI - OLBIA, CAPPELLACCI: "VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE ALTRO PASSO AVANTI IMPORTANTE" |
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Cagliari, 9 febbraio 2011 - "Abbiamo compiuto un altro passo in avanti importante per la realizzazione di un´opera fondamentale per il territorio e strategica per la Sardegna. Il nostro è un impegno che trova conferma nelle varie fasi che si stanno via via compiendo e che proseguirà giorno per giorno con la massima determinazione fino al risultato finale.” Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha commentato la firma da parte del ministro Prestigiacomo della Valutazione di impatto ambientale per la Sassari-olbia. La notizia è stata comunicata il 7 febbraio dall´assessore dei Lavori pubblici, Sebastiano Sannitu, a Olbia in occasione del consueto incontro con il comitato popolare "Pro strada Sassari-olbia a quattro corsie". "La definizione della Via era molto attesa - ha detto l´assessore - ora resta solo il visto formale del ministero dei Beni culturali che riteniamo si avrà in settimana con la firma del ministro Bondi". All´incontro odierno hanno preso parte il presidente della Provincia di Olbia-tempio, Fedele Sanciu, e, in rappresentanza del Comitato, Rita Padre, Alessandra Sanna, esponenti del sindacato, Marco Tarantola e Stefano Lubrano, rispettivamente direttore e presidente della Confindustria Nord Sardegna. Sannitu ha quindi riferito la nomina da parte dell´Anas dei due tecnici responsabili dei procedimenti per gli interventi sulla nuova strada. "Le prossime scadenze - ha concluso l´assessore dei Lavori pubblici - riguardano la consegna dei progetti dei lotti 0 e 1 e quindi le conferenze di servizi conseguenti da tenersi a fine mese o nei primi giorni di marzo". |
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VIABILITá FVG: VERSO LA REALIZZAZIONE DEL SECONDO ACCESSO ALLA ZIAC |
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Udine, 9 febbraio 2011 - Importante risultato conseguito ieri per la viabilità di accesso alla Zona industriale Aussa-corno: nel corso di una riunione fra l´assessore regionale alla Viabilità, Riccardo Riccardi, e i rappresentanti del Consorzio industriale, della Provincia di Udine e degli enti locali interessati (i Comuni di San Giorgio di Nogaro, Torviscosa e Porpetto) è stato raggiunto l´accordo per procedere con il progetto preliminare, l´iter di legge e per giungere nel più breve tempo possibile all´appalto del secondo accesso alla Ziac. "Un problema annoso - ha commentato l´assessore Riccardi - ha trovato i binari giusti per arrivare a soluzione con un progetto condiviso. Ora la Giunta regionale dovrà approvare il progetto preliminare, quindi vi sarà lo screening per la segnalazione di eventuali osservazioni e quindi si potrà procedere con il progetto definitivo e con l´appalto". L´opera in questione - che unirà la Statale 14 con la Provinciale 80 dell´Aussa-corno - è di soli 3,9 km, ma appare piuttosto complessa per le diverse opere d´arte da realizzare. Si tratterà di una strada di categoria C1, vale a dire a scorrimento veloce senza accessi laterali per una velocità massima di 90 km/h; lungo il percorso saranno realizzate due grandi rotatorie e un ponte "strallato" di 120 metri. Vi saranno poi 3 viadotti ferroviari (di 120, 153 e 305 metri), 2 sovrappassi agricoli di 70 metri l´uno, 2 ponti da 12 e 8 metri, 1 sottopasso stradale da 16 metri. Il tutto per una spesa di 22 milioni e 800 mila euro (più Iva), 18,7 dei quali di opere. |
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SIGLATA CONVENZIONE PER MIGLIORAMENTO VIABILITÀ LUNGO LA STRADA REGIONALE DEL LYS |
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Aosta, 9 febbraio 2011 - L’assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica Marco Vierin e il Sindaco del Comune di Gaby Pierluigi Ropele hanno siglato martedì 8 febbraio, una convenzione per la risoluzione di una criticità viaria in località Palatz lungo la Strada Regionale n. 44 della Valle del Lys. L’intervento concordato mira ad eliminare il forte restringimento della carreggiata stradale al km 17+500, determinato dalla presenza di edifici tra essi prospicienti, attraverso la parziale demolizione di un immobile, e, nel contempo, a riqualificare il corrispondente tratto di strada regionale mediante l’allargamento della carreggiata. Parallelamente, è previsto il completamento del collegamento dei marciapiedi esistenti, posti a monte e a valle dell’interferenza e attualmente non raccordati, tramite la realizzazione di un tratto di marciapiede e di una passerella pedonale sul torrente Niel. I lavori miglioreranno l’accessibilità, ridurranno i tempi di percorrenza e aumenteranno la sicurezza lungo la Strada Regionale della Valle del Lys. «La firma di oggi – ha detto l’Assessore Vierin – da avvio all’acquisizione di una frazione dell’immobile da parte del Comune e, contestualmente, all’inizio della fase progettuale in capo alla Regione. L’accordo siglato rappresenta un esempio di come si possa abbinare il miglioramento della sicurezza lungo una rete stradale di montagna con la riqualificazione sia viaria che pedonale di un centro abitato.» |
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TRA NOVE GIORNI IL SOPRALLUOGO NEL TIGULLIO SU TUNNEL RAPALLO-SANTA POSTICIPATO A VENERDÌ 18 FEBBRAIO |
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Rapallo, 9 febbraio febbraio 2011. Slitta a venerdì 18 febbraio, con partenza alle 14 dal comune di Rapallo, il sopralluogo nel Tigullio dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria Raffaella Paita, già annunciato per martedì 15 febbraio. Sopralluogo che si è reso necessario dopo l’incontro delle scorse settimane con i sindaci di Rapallo e di Santa Margherita Ligure Mentore Campodonico e Roberto De Marchi conclusosi senza alcuna intesa sulla fattibilità di un tunnel Rapallo- Santa Margherita Ligure per migliorare la viabilità fra i due centri. L’incontro, svoltosi nella sede della Regione Liguria, aveva registrato posizioni nettamente contrapposte. Alla necessità di alleggerire il traffico autostradale in uscita a Rapallo, per il 25-30% diretto a Santa Margherita, da quest’ultimo comune era arrivato un sonoro “no” a ogni ipotesi di tunnel in territorio sanmargheritese. Raffaella Paita ha sottolineato come l’opera sia compresa nella convenzione con Autostrade Spa e che nonostante le complessità emerse, sia doveroso che la Regione Liguria compia ogni azione per mettere a sistema e facilitare le posizioni dei due comuni, per arrivare a soluzioni possibili e alternative per migliorare la viabilità fra i due centri. |
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TAV: CONCLUSO SECONDO INCONTRO CON ENTI LOCALI PROVINCIA DI UDINE |
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Udine, 9 febbraio 2011 - Si è concluso ieri pomeriggio il secondo incontro in programma nella sede della Regione a Udine con il quale è stato avviato ufficialmente il percorso di analisi del progetto preliminare della linea ferroviaria ad alta capacità/alta velocità Venezia Trieste nella tratta Portogruaro-ronchi dei Legionari da parte degli enti locali della provincia di Udine interessati alla linea che attraversa il Friuli Venezia Giulia sulla direttrice Ovest-est. La seconda tranche di Comuni convocati dall´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti, Riccardo Riccardi, per assistere all´illustrazione del tracciato da parte dei tecnici di Rfi/rete ferroviaria italiana - ovvero Carlino, Castions di Strada, Gonars, Muzzana del Turgnano, Palazzolo, Pocenia, Ronchis, Teor - hanno convenuto sulla comune procedura di lavoro proposta dall´Amministrazione regionale. La metodologia - è stato ribadito - prevede l´elaborazione da parte dei Comuni delle osservazioni nei tempi e modi ritenuti opportuni, senza dunque scadenze ravvicinate, e la trasmissione degli elaborati alla Regione che provvederà a trasferirli a Rfi che a sua volta li esaminerà dal punto di vista tecnico. In seguito a questo percorso verranno attivate assemblee pubbliche per giungere ad un documento condiviso. Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato anche l´assessore provinciale alla Viabilità, Fabio Marchetti, il direttore Programmi Investimenti Est-ovest di Rfi, Osvaldo Mastroianni, ha dato rassicurazione agli amministratori sul fatto che gli edifici che saranno espropriati ed abbattuti per lasciare spazio al tracciato ferroviario sono un ristretto numero: in particolare, nel tratto in questione in provincia di Udine, sono nove (5 a Villa Vicentina e, rispettivamente, uno a Palmanova, Palazzolo dello Stella, Ronchis e Teor). Domani mattina a Trieste proseguiranno gli incontri sulla Tav: alle 10.30 in Regione è in programma l´analisi del tracciato Ronchi Sud-trieste con gli altri enti locali interessati. |
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BLOCCO LINEA FERROVIARIA TORINO-MODANE SETTE TRENI DEL MATTINO SOPPRESSI E 13 RITARDI CONSISTENTI |
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Torino, 9 Febbraio 2011 - A seguito del blocco della linea ferroviaria Torino-modane, avvenuta nella mattinata di ieri, gli assessori regionali Roberto Ravello e Barbara Bonino hanno dichiarato: “Nell’ambito del processo di messa in sicurezza e disattivazione dei vecchi impianti italiani del ciclo nucleare è previsto che il combustibile irraggiato sia trasferito in Francia dove verrà inertizzato e reso non più pericoloso; inoltre per garantire la sicurezza per questa tipologia di trasporto, il convoglio non deve subire arresti o fermate imprevisti. Nel nostro Paese ognuno ha il diritto di esporre le proprie idee ed anche di contestare: però non bisogna mai prevaricare i diritti della comunità nazionale, rispettandola sia nei modi che nella forma. Alcuni esponenti di una minoranza rumorosa hanno bloccato la linea ferroviaria impedendo la circolazione dei treni in modo non solo scorretto ma causando danni economici e sociali ai lavoratori ed ai pendolari, cioè alla gente vera del nostro Piemonte. La vergognosa azione di stamattina, oltre ad aver arrecato gravi disagi ai pendolari, si rivela una atto pericoloso, inutile e demagogico culminato nell’aggressione all’agente della polizia di stato a cui va tutta la nostra solidarietà” . Roberto Ravello aggiunge “ Le dichiarazioni di Legambiente sono irresponsabili: fingono di non sapere il coinvolgimento che la Regione e le prefetture hanno esercitato informando e convocando tutti i sindaci dei comuni interessati dal percorso dei convogli. Ringraziamo per la collaborazione e per il senso di responsabilità gli amministratori dei comuni piemontesi che hanno dichiarato la loro adesione alla trasparenza del metodo adottato.” Barbara Bonino conclude dicendo che “Gruppi di professionisti della contestazione appartenenti ai centri sociali torinesi hanno costretto i pendolari a patire gravi disagi. Sette treni del mattino sono stati soppressi e 13 hanno subito ritardi consistenti. Come al solito, a fare le spese di queste azioni di protesta è il cittadino che ogni mattina si alza all’alba per andare a lavorare, magari a decine di chilometri di distanza.” |
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OSMANNORO FONDAMENTALE PER UN DISTRETTO FERROVIARIO TOSCANO D’AVANGUARDIA |
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Firenze, 9 febbraio 2011 – “Vanno messi in sinergia tutti i soggetti interessati per creare un polo di sviluppo toscano. Il centro sperimentale dell’Osmannoro, che sta per essere completato, adesso deve funzionare e dare un impulso a fare della Toscana un distretto ferroviario nazionale d’avanguardia.” A dirlo è l’assessore regionale a trasporti e infrastrutture Luca Ceccobao in merito alle preoccupazioni di questi giorni sul funzionamento del Centro di dinamica sperimentale dell’Osmannoro. Il Centro sperimentale delle ferrovie all’Osmannoro (Firenze) è stato progettato per unire le migliori intelligenze e capacità del settore trasporto su rotaie. Il centro comprende una camera “anecoica” che consente simulazioni e prove per il materiale, 40 banchi di prova elettronici e meccanici, laboratori ed apparecchiature per testare le locomotive sparate fino a 400 chilometri orari. “Con la presenza dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria – prosegue Ceccobao – e il futuro completamento dei lavori del sottoattraversamento, Firenze e la Toscana si confermano un nodo centrale del sistema ferroviario nazionale, non una terra di passaggio. Per questo dobbiamo pretendere un ruolo da protagonisti nello scenario nazionale che passi anche dal Centro dell’Osmannoro. La Toscana può mettere sul piatto le sue competenze scientifiche, grazie alle sue tre università, e quelle industriali”. La Ansaldo Breda di Pistoia infatti è impegnata insieme a Bombardier in una commessa per la fornitura di 50 treni ad Alta Velocità, “una partita importante – dice l’assessore ai trasporti – che ci auguriamo possa avere una ricaduta occupazionale significativa sul territorio attraverso il coinvolgimento dell’indotto”. “La Regione Toscana – conclude l’assessore – si impegna a costruire una rete di soggetti che, anche attraverso un protocollo d’intesa, individui competenze e impegni precisi, per garantire la funzionalità del centro sperimentale dell’Osmannoro, e che quindi porti lavoro qualificato nei settori della ricerca e dello sviluppo. Su questo invitiamo il Ministero e Rfi a smettere di defilarsi e a mantenere gli impegni presi a suo tempo e sempre confermati. Si tratta di un investimento troppo importante per essere utilizzato solo a metà.” |
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