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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Febbraio 2011
FORMIGONI: PUNTIAMO SU PIÙ FONTI ENERGETICHE IL PRESIDENTE HA PARTECIPATO IERI ALLA MOBILITY CONFERENCE  
 
 Milano, 9 febbraio 2011 - Petrolio, energia nucleare oppure fonti rinnovabili? Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, propone al Paese di passare dalla logica dell´aut aut a quella dell´et et. L´occasione è il convegno "Politiche e azioni per dare energia al Paese", organizzato nell´ambito della nona edizione di Mobility Conference da Assolombarda e dalla Camera di commercio a Milano: ad ascoltare il presidente c´è, nella sala dedicata a Gio Ponti in via Pantano, anche il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Energia Asset Del Rilancio - "L´energia - dice Formigoni - è un asset fondamentale per il rilancio complessivo dell´economia a livello mondiale, tanto più per l´Italia. La Lombardia è la Regione più produttiva d´Italia e per noi il tema dell´energia è fondamentale: vogliamo assicurare ai nostri cittadini e alle nostre imprese un approvvigionamento energetico sicuro, differenziato, a costi più bassi. Questo della diminuzione dei costi dell´energia è un tema fondamentale perché le nostra imprese pagano un peso aggiuntivo rispetto ai loro concorrenti europei". La Strategia Di Regione Lombardia - Rinnovo del parco delle centrali con un´attenzione particolare alle energie rinnovabili, superamento del tabù antinuclearista in Italia e forte impegno per fare di Milano, entro i prossimi 3 anni, la città più teleriscaldata d´Italia: sono solo alcuni degli impegni di Regione Lombardia illustrati da Formigoni agli imprenditori. Impegni - precisa Formigoni - non privi di budget: "Il tema della green economy è un punto di forza nel nostro programma e soprattutto una sfida coraggiosa, che implica l´investimento di ingenti risorse. Per questo, pur in presenza dei tagli imposti dalla manovra, abbiamo stanziato 900 milioni di euro". La Collaborazione Pubblico-privato - Per raggiungere gli obiettivi del piano dell´Unione in tema di contrasto ai cambiamenti climatici (raggiungimento del 20 per cento della produzione energetica da fonti rinnovabili, miglioramento del 20 per cento dell´efficienza e taglio del 20 per cento nelle emissioni di anidride carbonica) Formigoni richiama tutti "a fare ciascuno la propria parte, dando un contributo aggiuntivo per raggiungere l´obiettivo entro il 2020. Si tratta di una reale opportunità di sviluppo più che un fastidioso impegno aggiuntivo". La Posizione Sul Nucleare - Al tavolo di Assolombarda il tema caldo è quello del nucleare. Formigoni ribadisce la posizione della Lombardia: "Noi riteniamo che l´Italia debba dotarsi di centrali nucleari. Quando il Governo italiano sarà pronto, discuteremo con le Regioni per l´individuazione dei migliori siti. Dalle informazioni che ho, non pare al momento che in Lombardia ci siano siti adeguati".  
   
   
“QUANDO IL GIOCO SI FA DURO... È IL MOMENTO DI CAMBIARE LE REGOLE” TRA I TEMI DELLA CONVENTION: “GRANDE ATTENZIONE AL FOTOVOLTAICO, UN MERCATO CHE CRESCE DEL 533% RISPETTO AL 2010”.  
 
Milano, 9 febbraio 2011 - Lunedì 31 gennaio - Oltre 180, tra produttori, distributori e manager hanno decretato il successo dell’incontro organizzato dalla Fme (Federazione Nazionale Grossisti Distributori di Materiale Elettrico) sul tema: “Quando il gioco si fa duro... È il momento di cambiare le regole”, svoltosi lunedì 31 gennaio nel salone della Camera di Commercio di Milano di corso Venezia 47. Il mondo del commercio elettrico ha risposto entusiasta alla convocazione di Giampaolo Ferrari, presidente Fme, che ha così colto l’occasione per parlare del mercato, dell’organizzazione della Federazione, ma soprattutto dei rapporti all’interno del binomio iniziale della filiera: produttori e distributori. Il fatturato degli associati Fme è di 5.800.000.000 euro ed ha registrato nel 2010 una crescita del 19,5% rispetto allo scorso anno, su un valore totale del canale della distribuzione di 6.600.000.000 euro. Nella parte iniziale della convention Ferrari ha tracciato un quadro della situazione attuale di mercato: uno stato soddisfacente sicuramente se confrontato con i mesi preoccupanti del 2009, ma da valutare con estrema attenzione perché drogato da due fenomeni caratterizzati nel 2010 da una fortissima quanto atipica crescita del prezzo dei cavi (+46%), conseguente all’aumento ed alla reperibilità della materia (rame alluminio e derivanti petroliferi) e dei prodotti legati al fotovoltaico (+ 553%) non presenti nell’anno 2009. Il mercato Elettrico tradizionale cresciuto del 6% si riduce ad un – 3,5% tolti gli aumenti prezzi ed i prodotti legati al fotovoltaico. 1. Il fotovoltaico. “Quello delle energie alternative” – ha sottolineato Ferrari – “è certamente un salvagente inatteso, con il quale si dovrà imparare a convivere nella maniera più corretta per evitare di sprecare una risorsa insperata” fermo restando che da quanto menzionato dal Gse (gestore servizi ecologici) si potrebbe raggiungere già dal 2011 quanto previsto e stanziato in termini di potenza nel 2020. “Che cosa aggiungere per il 2011? Il mercato cosiddetto tradizionale soffrirà, il comparto delle costruzioni è ancora fermo, credo abbiate sentito che risultano invenduti circa 175.000 appartamenti in Italia. Auguriamoci di avere qualche risposta sul piano casa; il settore industriale è sì in lenta ripresa, ma ce ne vuole per tornare ai livelli del 2008”. 2. Federazione e organizzazione. Per quanto concerne la Federazione e la sua organizzazione, il Presidente ha presentato le persone che, poco per volta, stanno completando il Consiglio che lo affianca nel suo difficile lavoro di ricostruzione dell’organismo che rappresenta i distributori sottolineandone la forza e la rappresentatività che scaturiscono da una squadra composta da Imprenditori di Aziende leader del settore. Ha anche rimarcato con orgoglio e soddisfazione il proseguimento del lavoro che sta portando alla ricostituzione delle Associazioni regionali che rappresentano un bacino importante per la Federazione in termini di contatti con il territorio fungendo da catalizzatore di richieste e istanze. E’ stata anche l’occasione per annunciare l’ultima nata, la costituzione dell’Associazione regionale Sarda e si spera che al più presto anche le regioni mancanti all’appello abbiano la loro assise. Parlando alla platea dei produttori Ferrari ha annunciato un centro studi che avrà il compito di entrare (attraverso commissioni composte secondo le necessità da produttori e dai consorzi oltre che da membri del cda Fme) nelle criticità dichiarate al fine di condividere un futuro percorso comune fatto di nuove regole. 3. Metel e Commercio Elettrico. Durante il meeting si sono registrati gli interventi di Carlo Carrara, presidente di Metel (che ha spiegato i nuovi servizi offerti dalla società creata da Fme, Anie e Arame) e Antonio Bernardi, direttore responsabile di Commercio Elettrico, organo ufficiale di Fme, che ha annunciato la prossima apertura di una Web-tv dedicata al mondo dei produttori, dei distributori e degli installatori in collaborazione con Fme che si inserisce come strumento e partner per tutta la filiera. 4. “I distributori siamo noi”. Il momento centrale della mattinata si è registrato quando, affrontando il tema principale dell’incontro, Ferrari ha ribadito ai produttori la parola d’ordine che da sempre anima i suoi discorsi: “I distributori siamo noi”. Il rispetto dei ruoli è da sempre un tema caro al Presidente Ferrari che ha voluto anche in questa occasione sottolineare con forza come ognuno deve appunto rispettare le competenze dell’altro e se quelle del produttore sono la produzione, la ricerca e la promozione quelle del distributore sono e devono tornare ad essere quelle commerciali, logistiche e finanziarie. E’ necessario che vengano riequilibrati i ruoli, è necessaria più attenzione da parte dei Fornitori nei confronti dei Distributori, di quelle che sono le esigenze e le necessità delle nostre Aziende in un’ottica di collaborazione che tenga conto delle necessità di crescita di entrambe le parti. Attenzione perché il rischio è che si sconvolga il mercato…. I Produttori diventano Distributori? E allora il rischio è che i Distributori diventino loro stessi Produttori… Sono tanti gli ambiti nei quali si evidenzia tale mancanza di equilibrio: il Presidente ha posto per esempio l’accento sui dati di mercato che, se la Distribuzione periodicamente li fornisce, la Produzione non sempre lo fa… 5. Rapporti con altre Associazioni e rapporti con le istituzioni. Infine, il presidente Ferrari ha anche sottolineato “la necessità di sfruttare le sinergie nel mercato con altre realtà associative”. “Per incidere maggiormente sui tavoli istituzionali stiamo sviluppando rapporti sempre più stretti con altre Associazioni vicine alla nostra, in particolare con Angaisa, che rappresenta il mondo termoidraulico e con la quale abbiamo già intrapreso un dialogo importante e che ha già aperto una possibilità di collaborazione”. Il tema della filiera impiantistica e della sua forza oggi dispersa permetterebbe al mercato ed ai soci Fme di incidere nei confronti delle istituzioni su temi cari al settore quali sicurezza-efficienza ricordando che la richiesta permanente di un tavolo c/o il Ministero dello sviluppo era stata condivisa dal precedente Ministro e che ad oggi è in stand-by. Fme si è mossa in tal senso per gli elementi contigui quali dipendenti-formazione ed i rapporti sono tutt’ora in corso. 6 . Raee. L’incontro si è concluso con l’intervento di Giancarlo Profeti, direttore di Fme, che ha illustrato la posizione della Federazione in merito alla “visible fee”, cioè l’ecotassa visibile legata al recupero/smaltimento dei Raee storici (ovvero prodotti immessi sul mercato prima del 2005) che in base al dlgs 151 del 25 luglio 2005 dovrebbe scadere il prossimo 13 febbraio, chiedendo come nel resto della Ce a quei produttori che hanno scelto la strada di rendere il “fee visibile” a differenza di altri produttori che dal primo momento l’avevano inserita nel prezzo dei prodotti, di rivedere la propria posizione e di considerarla nel prezzo del prodotto non più separata, né visibile.  
   
   
CNR MOTORE DI SVILUPPO: 6 PROGETTI PER IL SUD PRESENTATI A REGGIO CALABRIA I PROGETTI DI RICERCA PER L´INNOVAZIONE E LO SVILUPPO NEL MEZZOGIORNO COORDINATI DAL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E FINANZIATI DALLA LEGGE DI STABILITÀ 2010 CON CIRCA 50 MILIONI DI EURO IN TRE ANNI. RIGUARDANO EFFICIENZA ENERGETICA, FONTI RINNOVABILI, GEOTERMIA, PESCA SOSTENIBILE  
 

Roma,  9  febbraio 2011 - Sono sei i progetti di ricerca per l´innovazione e lo sviluppo nel Mezzogiorno coordinati dal Consiglio nazionale delle ricerche presentati il 4 febbraio  a Reggio Calabria. I progetti sono finanziati dalla Legge di stabilità 2010 con uno stanziamento ad hoc del ministero dell’Economia, e riguardano le tecnologie avanzate per l´efficienza energetica, le fonti rinnovabili, la geotermia per la produzione elettrica, la gestione sostenibile della fascia costiera, il ‘Made in Italy’ agroalimentare e i farmaci innovativi. “La scelta del Governo di affidare al Cnr il coordinamento dei fondi per progetti legati allo sviluppo del Mezzogiorno ci inorgoglisce – commenta il presidente Luciano Maiani – e sapremo svolgere questo compito forti dell’approccio meritocratico che ci consente risultati di qualità internazionale, di una rete scientifica diffusa in modo capillare e coordinato nelle Regioni del Sud, e di una solida esperienza di collaborazione con università, enti di ricerca, industrie, istituzioni e tessuto sociale locali”. Il Cnr al Sud conta 35 sedi principali di Istituti di ricerca, 72 sedi secondarie e sei aree di ricerca, con 2.241 unità di personale addetto alla ricerca su 2.522 totali (solo l’11% di personale amministrativo). “Il Cnr è il maggior ente di ricerca nazionale ed è un motore di sviluppo per il Mezzogiorno. Oggi, in occasione della presentazione dei primi sei progetti – conclude il presidente Maiani – vogliamo rilanciare il nostro impegno affinché Amministrazioni e imprese destinino sempre maggiori risorse alle attività di ricerca e innovazione che costituiscono un elemento ineludibile per lo sviluppo di questa parte importante del Paese. Chiediamo anche al Governo, e in particolare al Ministero del Tesoro e al Miur, di continuare a credere in questa nostra azione per il Mezzogiorno e a sostenere con nuovi investimenti le nostre attività”. L’investimento stanziato per i progetti coordinati dal Cnr, alcuni dei quali si svolgeranno in collaborazione con Enea, è di 46,5 milioni di euro nel triennio, di cui 15 nel 2010, 13.5 nel 2011 e 18 nel 2012. Le ricerche affiancheranno le azioni previste dal Quadro strategico nazionale 2007-2013, cui fanno riferimento i progetti Pon e Por attivi nelle quattro regioni dell’obiettivo convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), estendendo il proprio campo di azione alle altre aree-obiettivo previste dall’articolo 44 della Legge finanziaria 2010 e integrandosi con la rete degli istituti Cnr presente sull’intero territorio nazionale per il necessario raccordo Sud-nord e per la proiezione internazionale del Mezzogiorno. Queste le schede dei progetti presentati oggi. ‘Efficienza energetica’. Prevede lo studio e la realizzazione di sistemi di trigenerazione avanzati, anche con integrazione di fonti rinnovabili. È inoltre prevista la realizzazione di sistemi di accumulo innovativi basati anche sull’utilizzo di celle a combustibile reversibili e la prototipazione di veicoli a impatto zero elettrico equivalente. Coinvolti gli Istituti Cnr di Napoli, Messina, Bari, Padova e Parma, aziende motoristiche e di componentistica per impianti con fonti rinnovabili. ‘Energia da fonti rinnovabili’. Il progetto è focalizzato sulle tecnologie per il fotovoltaico di prossima generazione e sulle tecnologie per la bioproduzione di idrogeno attraverso processi economicamente e ambientalmente più convenienti. In particolare, nel fotovoltaico di prossima generazione, è stata siglata la collaborazione degli Istituti Cnr (Itm Cosenza, Nnl Lecce, Iccom Bari, Ipcf Messina, Imm Catania, Ismn Palermo, Icb, Ictp e Imcb Napoli) con imprese quali X Group, Tozzi Renewable Energy e Dyesol Italia, intenzionate ad applicare a livello industriale i risultati di innovazione tecnologica. Per la bioproduzione di Idrogeno, accanto ad alcune Pmi ubicate nel territorio campano, una multinazionale italiana di grande rilievo è pronta a localizzare nel Mezzogiorno una linea di attività per rendere energeticamente sufficiente i propri impianti di produzione nel settore food. ‘Ambiente mare - Gestione sostenibile della pesca nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia’. Questo progetto vuole sviluppare e implementare tecnologie per la gestione sostenibile della pesca ed essere uno strumento utile a una nuova fase di sviluppo delle attività ittiche nelle regioni meridionali, che permetta di conciliare redditività ed eco-compatibilità: osservazioni dell’ambiente marino in tempo reale, informazioni dirette ai pescatori per la gestione dello sforzo di pesca, radar costieri per il monitoraggio di aree critiche. Cruciale in tal senso è la collaborazione della rete scientifica del Cnr – Iamc di Mazara del Vallo, Capo Granitola, Messina e Oristano, Ismar di Foggia e Isac di Lecce e Roma - con il Mipaaf, le cooperative di pescatori, le organizzazioni di categoria, le capitanerie di porto e gli assessorati regionali. ‘Geotermico Italia Meridionale’. Questo progetto di ricerca è focalizzato sullo sfruttamento del potenziale geotermico non convenzionale per la produzione di energia elettrica e sulla realizzazione di un atlante aggiornato delle risorse geotermiche. Il progetto prevede anche attività di formazione e informazione a operatori scientifici, tecnici e amministrativi per incrementare le competenze sui vari aspetti dell’energia geotermica, in particolare quella non convenzionale. Tra gli Istituti Cnr coinvolti: Iamc e Irea di Napoli, Imaa di Potenza, Irpi di Cosenza e Bari, Igag di Cagliari e Roma, Irsa di Bari e Roma. ‘Conoscenze integrate per sostenibilità e innovazione del Made in Italy agroalimentare’. L’obiettivo del progetto è aumentare la conoscenza del patrimonio genetico di microorganismi, piante e animali, che sono alla base dei prodotti Made in Italy per migliorare la sostenibilità e la qualità della produzione agroalimentare. Tra gli altri obiettivi e le azioni del progetto, anche una rete di diagnostica avanzata ed efficiente per la qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare; nuovi prodotti e/o processi di interesse per l’industria alimentare e per l’interazione alimentazione-salute; comunicazione, informazione ed educazione con strutture pubbliche e attori del sistema produttivo. Collaborano Istituti del Cnr di Bari, Lecce, Napoli, Palermo, Cosenza, Catania, Avellino, Sardegna e Lazio. Il Cnr già collabora con gruppi di Pmi in laboratori ‘pubblico-privati’ e in programmi finanziati da Ministeri, Regioni e Ue oltre che in distretti tecnologici e consorzi. Il Cnr impegna nel settore agroalimentare circa 900 persone, di cui circa due terzi operano nelle Regioni e Provincie indicate dal progetto. ‘Genetica, medicina predittiva, sviluppo di diagnostici e farmaci innovativi’. Le attività di ricerca del progetto ‘Farebio di Qualità’ (farmaci e reti biotecnologiche di qualità) mirano alla identificazione di nuove molecole per la cura di tumori farmaco-resistenti, malattie ereditarie rare, patologie autoimmuni e sclerosi multipla e di integratori alimentari per la prevenzione su base scientifica delle malattie. Il progetto prevede due linee di attività: dal gene al farmaco e nuovi prodotti nutrizionali per la salute. Tra le collaborazioni, gli Istituti Cnr di Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia e un network esterno di collaborazioni con oltre 20 imprese, università e centri di ricerca anche esteri. Tecnologie avanzate per l’efficienza energetica e la mobilità a impatto zero Le regioni meridionali sono il territorio ideale per lo sviluppo di un progetto che affronti con ricerca e tecnologie avanzate i temi della sostenibilità energetica e della mobilità nelle zone a forte vocazione turistica quali isole o comuni costieri (si pensi a realtà come Capri, Eolie, Positano, Taormina etc.). Tutte queste zone sono caratterizzate dalla co-presenza di grandi problematiche strettamente intercorrelate e che richiedono soluzioni innovative. In particolare: - problemi di smaltimento dei rifiuti con tecnologie adeguate a garantire il minimo impatto ambientale e al loro utilizzo per la produzione di energia elettrica; - co-presenza di misure per l’efficienza energetica degli edifici (patrimonio edilizio quasi sempre di interesse storico) mediante l’utilizzo di sistemi di trigenerazione avanzati che integrano le fonti rinnovabili con sistemi domotici di nuova generazione; - implementazione di sistemi di accumulo avanzati dell’energia elettrica per una grid sia isolata che connessa alla rete; - eventuale sfruttamento dell’energia accumulata per la movimentazione di veicoli ad impatto zero elettrico equivalente quali ibridi termico-elettrici range extender plug-in (che sfruttino eventualmente anche combustibili zero carbon quale ad esempio il biometano) con relativi sistemi di controllo integrati nel sistema più complesso della rete di connessione di tutti i sistemi. Il progetto sarà sviluppato su tre direttrici tecnologiche prioritarie: risparmio ed efficienza energetica; produzione e accumulo di energia (elettrica/termica); gestione dell’energia. La crescente disponibilità di sistemi di micro-cogenerazione di potenza inferiore ai 10 kWe apre un ulteriore segmento di mercato della micro-generazione. Disponendo di un quadro adeguato di regolamentazione (condizioni di connessione semplice alla rete, per es. “net metering”), i sistemi di micro-cogenerazione potrebbero al più presto giocare un ruolo importante in Europa. Più di 100.000 unità all’anno potrebbero essere vendute soltanto in Europa, se il 10% del mercato annuo per piccoli boiler a gas venisse sostituito da impianti di micro-cogenerazione. In un contesto dove la micro-generazione, soprattutto legata alla diffusione di impianti fotovoltaici di piccola e piccolissima taglia, cresce a ritmi esponenziali, anche l’introduzione nel mercato di unità di micro-cogenerazione utilizzanti piccoli generatori di energia elettrica basati su motori Stirling, motori a combustione interna di nuova generazione dedicati o Fuel Cell è uno scenario che si concretizzerà già nel prossimo futuro. La diffusione su larga scala di tali sistemi, tuttavia, dovrà necessariamente passare da preliminari fasi di dimostrazione dei primi prodotti basati su motori a combustione interna, Stirling e sviluppo di tecnologie non ancora mature come le Fuel Cell. Nel campo della micro-generazione, particolare interesse riscuote lo sviluppo dello sfruttamento della tecnologia fotovoltaica integrata con elementi edilizi strutturali e decorativo-funzionali. A tal fine il fotovoltaico di prossima generazione sarà sfruttato già in ambito di dimostrazione al fine di divulgarne l’uso e le potenzialità soprattutto per applicazioni di riqualificazione di edifici già esistenti. È necessario puntare sullo sviluppo di un fotovoltaico alternativo al Si, al fine spingere al massimo l’utilizzo di grandi aree superficiali ottimizzandone l’integrazione con elementi architettonici. L’incremento della penetrazione di sistemi di micro-generazione, soprattutto impianti fotovoltaici, ma anche mini-eolici, nonché la necessità di ottimizzare le risorse garantendo agli utenti finali standard qualitativi sempre migliori, obbligano a modifiche sostanziali degli attuali sistemi di interconnessione tra edificio e rete di distribuzione nonché degli attuali modelli di gestione dei flussi energetici. L’affacciarsi sui mercati energetici di nuovi attori, con dimensioni sempre più ridotte, capaci di interloquire scambiando e condividendo pacchetti di informazioni ed energia contribuirà a ripensare l’intero sistema energetico. Edifici “intelligenti” con capacità di produrre, immagazzinare e gestire flussi di informazioni ed energia diventeranno l’elemento fondante e costitutivo delle future reti di distribuzione (Smart Grids). Nuove interfacce edificio/rete ed edificio/utente dovranno essere sviluppate in modo da potere includere tali tipi di innovazioni tecnologiche con l’obiettivo e l’ambizione di integrare al massimo le risorse e di realizzare un concreto Demand Side Management. Un ruolo centrale per lo sviluppo di nuovi, più efficienti ed affidabili, schemi di gestione dei flussi energetici edificio/rete sarà svolto da sistemi di automazione avanzati e dai dispositivi avanzati di accumulo dell’energia elettrica. L’obiettivo finale del progetto è di arrivare, in tre anni, ad un dimostratore avanzato (in scala pilota) di questo schema di gestione delle risorse energetiche e del loro uso finale, in modo da trasferirlo successivamente ai soggetti industriali in grado di garantirne la implementazione sul campo per una o più località turistiche. Le competenze del Cnr per lo sviluppo del progetto saranno rese disponibili mediante l’integrazione operativa di tre dipartimenti: Energia e Trasporti, Materiali e Dispositivi e Progettazione Molecolare. Per quanto riguarda il Det gli Istituti coinvolti sono l’Istituto motori di Napoli e l’Urt Det di Napoli (sistemi di micro cogenerazione con macchine termiche avanzate, interazioni con la rete elettrica ed ibridi plug-in), l’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia di Messina (sistemi di trigenerazione con fuel cell, solar cooling, sistemi di accumulo elettrochimici avanzati, mobilità a idrogeno) e infine l’Istituto di studi sui sistemi intelligenti per l’automazione di Bari ( applicazioni di intelligenza artificiale alle smart grid). Collaborazioni con aziende motoristiche e di componentistica per impianti con fonti rinnovabili.

 
   
   
ENERGIA IN SICILIA: MARINO A PRESTIGIACOMO,"NESSUNA DISATTENZIONE"  
 
Palermo, 9 febbraio 2011 - "Mi preme sottolineare, quanto alla vicenda ormai nota del rigassificatore di Priolo, che dal mio insediamento e´ stato avviato un positivo confronto con i responsabili della societa´ per risolvere aspetti problematici di varia natura, sui quali si era ritenuto gia´ in precedenza di acquisire i pareri dell´Avvocatura Distrettuale e Generale dello Stato. Allo stato dell´arte molti di tali aspetti sono stati chiariti e risolti, mentre su altri si sta curando un sollecito approfondimento, in accordo con la Societa´, che anzi ha manifestato il proprio apprezzamento per l´impulso conferito alla procedura, confermando il proprio interesse alla realizzazione dell´opera". Lo ha precisato l´assessore all´Energia e ai Servizi di Pubblica utilita´, Giosue´ Marino, dopo l´intervista del ministro all´Ambiente Stefania Prestigiacomo, resa oggi al quotidiano "La Sicilia" in cui, con termini molto duri, esprime pesanti giudizi sull´azione del governo della Regione siciliana nel settore dell´energia e dei rifiuti. "Vale la pena osservare che la realizzazione dell´impianto - spiega Marino - e´ subordinata alla attivazione di interventi, gia´ individuati in sede di Conferenza di Servizi, destinati a garantire la sicurezza e la compatibilita´ ambientale dell´impianto stesso". "Sotto quest´ultimo aspetto - prosegue - non si puao´ non rilevare che proprio la circostanza che l´area industriale sulla quale l´impianto dovra´ essere realizzato sia contraddistinta da un alto indice di degrado non puo´ giustificare atteggiamenti di trascuratezza e sottovalutazione degli aspetti ambientali e di sicurezza. In questa direzione sono stati avviati processi di recupero e bonifica, peraltro condivisi a livello centrale". "Quanto allo ´scarabocchio´, quale e´ definito il piano a suo tempo trasmesso alla Protezione civile nazionale per l´intesa, vale la pena evidenziare - continua l´assessore all´Energia - che quella stesura e´ stata trasmessa a ridosso dei termini previsti per l´invio dall´ordinanza del presidente del Consiglio per acquisire una prima condivisione sulla strategia di fondo del piano di gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia. In ordine alla quale non e´ mancato, tra l´altro, l´apprezzamento di Confindustria e delle associazioni ambientaliste". "Tant´e´ che - ha puntualizzato l´ex prefetto - verificata detta condivisione del Dipartimento nazionale della Protezione civile, si e´ redatta la versione esecutiva ed operativa di quel documento, che in tempi assai ristretti sara´ inviato allo stesso Dipartimento per acquisirne l´intesa e quindi trasmesso al ministro dell´Ambiente per l´approvazione". "Quanto poi alle procedure di infrazione comunitaria avviate nei confronti della Regione - ha continuato Marino - si sta lavorando per porre rimedio ai ritardi registrati nella realizzazione delle opere per la depurazione delle acque, definendo d´intesa con il soggetto attuatore nominato dal ministro dell´Ambiente, gli interventi da sviluppare tempestivamente per superare le osservazioni dell´Unione europea, nonche´ il relativo piano finanziario, ben piu´ corposo di quello citato nell´articolo". "Infine, preme considerare - ha aggiunto l´assessore - che l´obiettivo e il principio ispiratore dell´azione avviata e´ quello di coniugare la doverosa attivita´ di sostegno al settore produttivo, per l´evidente ricaduta positiva anche sull´occupazione locale e per il rilancio dell´economia in un momento di pesante congiuntura negativa, con l´esigenza imprescindibile di garantire trasparenza e scongiurare il rischio di infiltrazioni della criminalita´ organizzata in settori cruciali, quali rifiuti ed energia". "Si tratta di settori che sono al centro degli interessi delle organizzazioni mafiose - ha spiegato l´ex prefetto - come testimoniato dalle numerosissime indagini giudiziarie ed evidenziato dalla Commissione parlamentare antimafia e, analiticamente, dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attivita´ illecite connesse al ciclo dei rifiuti". "Nessuna disattenzione, dunque, nei confronti dei settori produttivi - ha concluso Marino - ma un impegno quotidiano, forte e faticoso per portare avanti una strategia di rilancio dell´economia siciliana sana, con il concorso di quanti credono che questo rinnovamento possa veramente realizzarsi".  
   
   
EFFICIENZA ENERGETICA: FIRMATO ACCORDO FRA AGENZIA CASACLIMA E POLO FOTOVOLTAICO DELLA SICILIA  
 
 Palermo E Bolzano, 9 febbraio 2011 - L’agenzia Casaclima altoatesina e il Polo Fotovoltaico della Sicilia avviano la collaborazione in materia di efficienza energetica degli edifici: l´accordo è stato firmato l’ 8 febbraio dal direttore dell’Agenzia Norbert Lantschner e dal responsabile del Polo siciliano, il ricercatore del Cnr Mario Pagliaro. In sinergia con l’Agenzia altoatesina, i ricercatori del Polo siciliano cureranno l’introduzione dello standard per il risparmio energetico degli edifici ‘Casaclima’ in Sicilia, attraverso attività di formazione costanti e periodiche. L’agenzia di Bolzano condurrà l’accreditamento dei professionisti formati dal Polo solare siciliano e curerà la concessione della certificazione volontaria ‘Casaclima’ per i proprietari degli edifici che ne faranno richiesta. ‘Il nostro know-how nel campo del risanamento energetico -- dice Lantschner -- ormai suscita grandissimo interesse in tutta Italia, e siamo particolarmente lieti di siglare questo accordo con la Sicilia’. ‘Si tratta di un accordo di importanza fondamentale -- aggiunge Pagliaro -- perché in Sicilia gli edifici sono largamente inefficienti e la loro riqualificazione energetica porterà grandi benefici di tipo economico e ambientale’. ‘Per cogliere i massimi benefici -- concludono Pagliaro e Lantschner -- le tecnologie dell´energia solare e quelle dell´efficienza energetica negli edifici devono essere integrate in modo organico. E questo accordo è un contributo importante che va esattamente in questa direzione’. L’agenzia Casaclima della Provincia di Bolzano opera da dieci anni attività di formazione e certificazione nel campo dell’efficienza energetica degli edifici che l’hanno resa l’organizzazione di riferimento in Italia. Nato a Palermo nel 2008 dall’integrazione dei Laboratori di Mario Pagliaro al Cnr e Leonardo Palmisano all’Università degli Studi, il Polo Fotovoltaico della Sicilia opera attività di ricerca e formazione nel campo dell’energia solare frequentate a Palermo da giovani e professionisti di ogni parte d’Italia.  
   
   
CROAZIA, KONCAR NEL SETTORE DELL´ENERGIA EOLICA  
 
Zagabria, 9 febbraio 2011 - L´importante gruppo industriale croato Koncar (settore elettronico/elettrodomestici) ha firmato un accordo per il finanziamento di un progetto di costruzione di una centrale eolica a Pometeno Brdo vicino a Spalato. Il progetto sarà completato entro il 2012 ed è stato finanziato dalla Banca croata per la ricostruzione e lo sviluppo (Hbor) e dalla Zagrebacka banka (il gruppo Unicredit). Vicino a Dugopolje si costruiranno 15 pale eoliche da 1 Mw e una da 2,5 Mw. La produzione annua prevista è di 30 Gwh. Koncar investirà 252 milioni di kune (circa 34,5 milioni di euro). Koncar nell´anno in corso investirà circa 400 milioni di kune (54,79 milioni di euro) per sviluppo dei nuovi prodotti .  
   
   
PIEMONTE, TRASPORTO SCORIE NUCLEARI: IL TRASFERIMENTO E´ AVVENUTO IN PIENA SICUREZZA, NELLA MASSIMA TRASPARENZA E CON IL COINVOLGIMENTO DI TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI  
 
Torino, 9 Febbraio 2011 - L’assessore Ravello, rispondendo ieri in aula, all’interrogazione del consigliere regionale Biolè sul “Transito di rifiuti liquidi su territorio Piemontese”, ha dichiarato: “Ritengo opportuno precisare che il carico di scorie nucleari partite ieri dall’Italia verso il centro francese di La Hague, rappresenta la prima di dieci spedizioni necessarie per completare il trasferimento del combustibile piemontese verso la Francia, come previsto dall’accordo intergovernativo stipulato tra il governo francese ed il governo italiano nel 2006. Le operazioni di allontanamento del combustibile sono avvenute rispettando i migliori standard in termini di sicurezza e modalità di trasporto. Sono infatti stati utilizzati contenitori certificati secondo le normative e prescrizioni internazionali ed italiane, su tracciati che non prevedevano l’incrocio con alcun tipo di altro convoglio, costantemente monitorati da squadre radiometriche e antincendio pronte ad intervenire in caso di emergenza. Non è inoltre corretto parlare di mancata informazione delle amministrazioni interessate dal passaggio del convoglio poiché tutte le notizie relative al cronoprogramma dei trasferimenti di combustibile sono sempre state condivise dal “Tavolo della Trasparenza nucleare”, periodicamente riunitosi presso l’assessorato regionale all’Ambiente. Ulteriori aggiornamenti sulle modalità di svolgimento delle operazioni di trasporto e di predisposizione dei piani di emergenza disposti dalle Prefetture competenti per territorio, sono inoltre stati forniti nel corso di un incontro convocato dalla Regione lo scorso 12 gennaio. Al tavolo hanno partecipato tutte le amministrazioni locali interessate, rappresentanti della Sogin, del trasportatore autorizzato (Mit Nucleare), dell’Arpa, delle Province e gli amministratori di 166 Comuni. Per quanto riguarda invece l’informazione alla popolazione, la normativa non prevede un’informazione preventiva ma la tempestiva informazione in caso di incidente e indicazioni sul comportamento da adottare e sui provvedimenti di protezione sanitaria. Alla luce di tutto questo, le ragioni della manifestazione e del blocco avvenuto nella giornata di ieri sono incomprensibili. È infatti paradossale che, dietro le insegne ambientaliste, si sia tentato di impedire il transito di materiale “in uscita” dal nostro Paese. Condanniamo fermamente le modalità e la violenza con cui è stato espresso il dissenso: le cronache parlano di aggressioni, del ferimento di un agente di Polizia e di disagi volutamente provocati ai pendolari della linea Torino-modane. Ad essi, e in particolare alle Forze dell’ordine, va tutta la nostra solidarietà”.  
   
   
FOTOVOLTAICO: ENERPOINT NEL 2010 TRIPLICA IL SUO FATTURATO CONSOLIDATO RISPETTO AL 2009 E GUARDA AL NUOVO ANNO CON GRANDE OTTIMISMO. GIÀ CONCLUSI ACCORDI PER UN TOTALE DI 150 MWP DI MODULI FOTOVOLTAICI PER IL 2011.  
 
 Desio, 9 febbraio 2011 – Il 2010 è stato un anno record per il mercato fotovoltaico in Italia, ormai al 2° posto a livello mondiale dopo la solida Germania, e un anno straordinario per Enerpoint che ha messo a segno un incremento di fatturato consolidato superiore al 200% rispetto al 2009. Enerpoint, azienda che si posiziona tra i top player del mercato fotovoltaico europeo, ha chiuso l’anno oltre ogni aspettativa con un fatturato consolidato stimato superiore ai 250 milioni di Euro complessivi, di cui 39 milioni di Euro registrati dalla filiale tedesca, al suo 2° anno di attività. Nel 2010 l’azienda ha messo a segno importanti risultati su entrambe le linee di business: distribuzione di componentistica fotovoltaica per operatori e realizzazione di grandi impianti per investitori. Il gruppo ha totalizzato 105 Mwp di moduli fotovoltaici distribuiti nell’ultimo anno e con la divisione Epc ha portato a termine la realizzazione di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni per una potenza complessiva pari a circa 15 Mwp. Tra le referenze del 2010 spiccano una serra fotovoltaica da 4 Mwp in Sardegna, 3,9 Mwp sui tetti di 149 case antisismiche a L’aquila e il “Parco del Sole” che, con i suoi 2 Mwp, è il più grande impianto fotovoltaico della provincia di Modena. Il 2011 si presenta ancor più promettente grazie a 26 Mwp di impianti già contrattualizzati che verranno installati entro l’estate e a una pipeline di circa 50 Mwp di installazioni in sviluppo su tutto il territorio italiano. “Il 2010 è stato un anno eccezionale per Enerpoint: abbiamo quadruplicato i Mwp rispetto al 2009 e, per affrontare al meglio il 2011, abbiamo stretto accordi per un totale di 150 Mwp con i migliori fornitori al mondo di moduli fotovoltaici. Siamo molto soddisfatti di questi risultati che ci collocano tra i primi 10 operatori del fotovoltaico a livello europeo” afferma Paolo Rocco Viscontini, Presidente e Ad di Enerpoint. “Stiamo inoltre puntando con grande convinzione a un rafforzamento di Enerpoint sia attraverso una maggiore presenza all’estero sia mediante un processo di rafforzamento dell’organico e dei processi, che ci consentirà di crescere ancora garantendo ai nostri clienti sempre migliori servizi”.  
   
   
EDIPOWER: STEFANO PASTORI NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO  
 
Milano, 9 febbraio 2011 - Stefano Pastori è stato nominato nuovo Amministratore Delegato di Edipower Spa. Già in Edipower dal 2002 con il ruolo di Direttore Operations, responsabilità che mantiene ad interim, Pastori ha maturato significative esperienze professionali in primari gruppi italiani del settore energetico. Stefano Pastori ha lavorato dal 1991 al 2002 in Edison Spa, società nella quale ha ricoperto il ruolo di Responsabile Gestione Termoelettrica e, in precedenza, Direttore e Vice Direttore del Gruppo Impianti di Porto Marghera. Dal 1981 al 1991, Pastori ha assunto diversi incarichi di responsabilità presso l’impianto nucleare di Enel Spa a Caorso. In questo periodo ha ottenuto la patente da Capoturno per impianti nucleari e l’attestato per la Direzione Tecnica degli impianti nucleari di potenza. Nato a Caorso nel 1955, Stefano Pastori si è laureato nel 1980 in Ingegneria Nucleare presso il Politecnico di Torino.  
   
   
OPERATIVO IL FONDO DI GARANZIA PER L’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA PER GLI UNDER 35  
 
Roma, 9 febbraio 2011 - In vigore dal 18 febbraio 2011 il Regolamento del Fondo per l´accesso al credito per l´acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie o dei nuclei familiari monogenitoriali. Il Decreto del 17 dicembre 2010, n. 256 è stato pubblicato nella Gu n. 27 del 3 febbraio 2011. Il Fondo per l´accesso al credito per l´acquisto della prima casa istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù è destinato a giovani coppie o a nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, con priorità per quelli i cui componenti non risultano occupati con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e la cui complessiva dotazione è pari a 4 milioni di euro per l´anno 2008 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009 e 2010. (Art. 1) Soggetto attuatore è il Dipartimento, il quale per le operazioni relative alla gestione amministrativa del Fondo si avvale della prestazione di una società a capitale interamente pubblico, affidandole direttamente l´esecuzione delle seguenti attività: a) esame della documentazione trasmessa dai soggetti finanziatori; b) corresponsione ai soggetti finanziatori delle somme dovute in caso di intervento della garanzia del Fondo; c) controllo a campione dei documenti presentati dal Mutuatario. Per l´esecuzione delle attività il Dipartimento emana un apposito disciplinare con il quale vengono stabilite le modalità di svolgimento del servizio e i relativi rapporti economici, nonché le forme di vigilanza sull´attività del Gestore. In particolare: a) il Dipartimento esercita nei confronti del Gestore poteri di indirizzo, impartendo direttive ed istruzioni anche di carattere tecnico-operativo e può disporre ispezioni, anche al fine di verificare il corretto adempimento dei compiti demandati al Gestore; b) il Gestore è tenuto a fornire al Dipartimento tutti i dati e le informazioni concernenti la regolarità, la tempestività, l´efficienza e l´efficacia del servizio, con la periodicità richiesta dal Dipartimento. I mutui ammissibili alla garanzia del Fondo non devono superare 200.000 euro, e saranno sottoscritti con un tasso massimo pari o equivalente a Euribor + 150 punti base per mutui di durata superiore a venti anni ed a Euribor + 120 punti base per mutui di durata inferiore, nel caso di mutui a tasso variabile, nonché ad un tasso massimo pari o equivalente a I.r.s. + 150 punti base per mutui di durata superiore a venti anni ed a I.r.s. + 120 punti base per mutui di durata inferiore, nel caso di mutui a tasso fisso. I Mutuatari devono avere alla data di presentazione della domanda di mutuo i seguenti requisiti: a) età inferiore a 35 anni (anche per le coppie coniugate tale requisito deve essere soddisfatto da entrambi i componenti il nucleo familiare); b) un reddito complessivo rilevato dall´indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 35.000 euro. Inoltre, non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef deve derivare da contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato; c) non essere proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli di cui il Mutuatario abbia acquistato la proprietà per successione a causa di morte, anche in comunione con altro successore, e che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. L´immobile da acquistare per essere adibito ad abitazione principale non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9 e non deve avere una superficie superiore a 90 metri quadrati. Nella concessione della garanzia viene data priorità ai casi nei quali l´immobile sia situato in aree a forte tensione abitativa e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969. (Art. 2)  
   
   
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA, LA REGIONE TOSCANA INVESTE SULLA QUALITÀ  
 
Firenze, 9 febbraio 2011 – Prosegue l’impegno della Regione per garantire sempre maggior qualità nel settore dell’edilizia residenziale pubblica. Una delibera approvata il 7 febbraio dalla Giunta regionale prevede che l’adeguamento dei costi per la realizzazione di alloggi Erp avvenga in modo stabile, per consentire l’allineamento della qualità delle costruzioni alle prestazioni richieste dai più moderni standard e normative. I costi dell’edilizia residenziale pubblica, regolati da provvedimenti ministeriali, vengono annualmente rivalutati secondo l’indice Istat di aumento del costo della vita. La Regione, già da tempo, ha introdotto in via sperimentale delle maggiorazioni legate al raggiungimento di standard più elevati di efficienza energetica, il che si traduce in maggior comfort, minori consumi, minori emissioni nocive. Un’attenta valutazione delle caratteristiche costruttive dell’intervento favorisce inoltre una più puntuale rispondenza ai reali costi di realizzazione e quindi una maggiore trasparenza e controllo in fase di appalto. La giunta regionale, valutata positivamente la fase di sperimentazione, ha deciso di rendere stabile questo “aggiornamento straordinario” dei costi riconoscibili, in seguito all’introduzione di nuovi requisiti tecnici impiegati per la realizzazione degli alloggi. Oltre all’efficienza energetica questi riguardano la sicurezza nei cantieri e l’adeguamento delle strutture alle norme tecniche in materia di prevenzione antisismica. Con questo provvedimento, che prevede un maggior costo riconoscibile valutabile intorno al 25-30%, lo scopo è dare una decisa spinta al settore nella direzione di una maggior qualità e sicurezza sia a vantaggio degli abitanti che dei lavoratori.  
   
   
CALABRIA: INCONTRO CON I VERTICI DEI COSTRUTTORI DI “ANCE CALABRIA”  
 
Catanzaro, 9 febbraio 2011 - L’assessore regionale ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile ha presieduto un incontro con i vertici dei costruttori di “Ance Calabria” per esaminare, alla luce dei programmi posti in essere dalla Regione, le possibilità di sviluppo delle politiche abitative sociali, e le possibili integrazioni e sinergie con gli investimenti privati e con le opportunità offerte dai fondi di investimento attraverso la “Cassa Depositi e Prestiti”. Erano presenti all’iniziativa anche il dirigente generale del Dipartimento Lavori Pubblici Giovanni Laganà, il dirigente del settore Politiche della Casa Antonio Capristo, il direttore generale di Sgr di “Cassa Depositi e Prestiti” Marco Sangiorgio, l’amministratore delegato di Ispredil Maria Grazia Esposito ed il presidente di Ance Calabria Francesco Cava con i presidenti delle Associazioni territoriali. L’assessore Gentile, tracciando il percorso avviato dall’assessorato sull’edilizia sociale, ha ricordato che “è ancora attivo un Bando (L. 36/08) per il quale sono stati stanziati 155 milioni di euro per far fronte alle esigenze abitative delle fasce più deboli dei cittadini calabresi. Gli investimenti già programmati dalla Regione nel settore delle politiche abitative – ha aggiunto - ammontano ad oltre 350 ml, attraverso i quali si potrebbero generare investimenti che, complessivamente, dovrebbero superare i 900 ml di euro. È nostra intenzione - ha ribadito Gentile - consolidare e sviluppare con nuove risorse le attività in questo specifico settore”. “Perciò – ha aggiunto il dirigente generale Laganà - è stato avviato un monitoraggio ed una ricognizione delle risorse finanziarie perenti presso la stessa Cassa Depositi e Prestiti per consentirne un riutilizzo in termini di grande efficacia ed impatto sul territorio calabrese”. “A tale proposito – ha sottolineato l’assessore Gentile - attraverso l’interazione dei fondi pubblici con gli investimenti privati e gli specifici fondi di investimento per l’housing sociale, si può sortire quell’effetto catalizzatore e moltiplicatore tale da consentire di dare risposta alla domanda di alloggi ed alle numerose richieste abitative provenienti da tutto il territorio regionale”. Marco Sangiorgio dal canto suo ha esposto i possibili sviluppi connessi alle attività di uno specifico fondo di investimento nella nostra regione, evidenziando le positive esperienze avviate in altre Regioni d’Italia e sottolineando come la Calabria potrebbe, su questo terreno, divenire l’esperienza pilota per l’intero Mezzogiorno d’Italia. Il presidente di “Ance Calabria” Cava, dopo aver espresso apprezzamento per la disponibilità dell’assessore Gentile e del dirigente generale Laganà e per le misure avviate in materia di politiche abitative, ha evidenziato la positività dell’incontro e l’intenzione dei costruttori calabresi di supportare fattivamente progetti di sviluppo capaci di cambiare il volto alla Regione. “In questo senso – ha detto Cava - accanto alle tematiche legate all’edilizia sociale è possibile sviluppare anche ulteriori filoni di progettualità, quali ad esempio quello sull’edilizia scolastica, che, in una Regione come la Calabria, presenta numerose criticità e problematiche”. Al termine è stato istituito un gruppo tecnico di lavoro finalizzato alla stesura di un progetto specifico di sviluppo delle politiche abitative in Calabria, di cui fanno parte, oltre al settore Politiche della Casa della Regione ed Ance Calabria, anche l’Ispredil e la Sgr di “Cassa Depositi e Prestiti”.  
   
   
A REGGIO CALABRIA PROSEGUONO I SEMINARI SUI “LABORATORI URBANI” ORGANIZZATI DAL DIPARTIMENTO URBANISTICA  
 
 Catanzaro, 9 febbraio 2011 - L’assessore regionale all’Urbanistica Piero Aiello ha annunciato che proseguiranno a Reggio Calabria, il prossimo 11 febbraio, a partire dalle ore 10, i Seminari di approfondimento e di confronto tra Enti locali organizzati dal Dipartimento Urbanistica regionale assieme alle cinque Città capoluogo di provincia della Calabria. Dopo il successo che l’iniziativa ha ottenuto a Catanzaro e a Cosenza – riferisce una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale -, dove si è avuta la partecipazione attiva di moltissimi Sindaci e tecnici comunali impegnati nella redazione dei nuovi piani urbanistici, la Città dello Stretto diventerà, per una intera giornata, “Laboratorio Urbano”, aperto ad accogliere i contributi di idee e buone pratiche urbanistiche messe in atto dai Comuni della provincia, ma anche elementi di criticità ed eventuali difficoltà operative ed interpretative riscontrate dagli Enti nella attuazione della Legge Urbanistica (L. 19/02). L’incontro di Reggio Calabria assume inoltre importanza strategica regionale, essendo essa Città Metropolitana e pertanto ineludibilmente coinvolta da scelte innovative sia sul piano istituzionale che su quello strutturale. L’appuntamento è per venerdi 11 febbraio, ore 10,00 presso la Sala Conferenze della Provincia in Piazza Italia.  
   
   
AREA DI CRISI DI MASSA E CARRARA : URGENTE UN INCONTRO AL MINISTERO  
 
 Firenze, 9 febbraio 2011 – Dal Ministero dello sviluppo economico è arrivata la bozza del protocollo di intesa per l’area di crisi di Massa e Carrara. Un atto che giunge tre giorni dopo la lettera del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al ministro Paolo Romani per chiedere l’attivazione da parte del Governo della procedura di riconoscimento della provincia di Massa Carrara e del distretto tessile di Prato quali aree di crisi ai sensi dell’articolo 2 della legge 99/2009. “A questo punto – commenta l’assessore regionale al lavoro e attività produttive, Gianfranco Simoncini – è urgente una convocazione a Roma al Ministero di tutti i soggetti coinvolti che stanno per essere convocati anche a livello regionale”. Dopo intensi contatti in questi giorni, proprio mentre era in corso l’assemblea dei Nuovi cantieri Apuania, il Ministero per lo sviluppo economico ha inviato la bozza del protocollo per il territorio di Massa e Carrara, premessa dell’apposito accordo di programma che disciplinerà gli interventi previsti dall’art.2 della legge 99 del 2009 per l’agevolazione degli investimenti produttivi e la riqualificazione e ristrutturazione delle aree di crisi industriale.  
   
   
ZAIA: BENE PATTO TRA UNINDUSTRIA TREVISO E SINDACATI. UN NUOVO MODELLO FONDATO SUI TERRITORI È POSSIBILE  
 
 Venezia, 8 febbraio 2011 - “Il Patto per lo Sviluppo sottoscritto tra il mondo delle imprese, con Unindustria Treviso, e quello dei lavoratori, rappresentati dai principali sindacati provinciali, conferma la vocazione del territorio trevigiano e veneto a farsi laboratorio di un nuovo modello economico e sociale in cui a una logica conflittuale ormai superata si sostituisca la capacità di fare squadra, il segno di una autentica modernità.” Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, commentando la firma del Patto per lo sviluppo sostenibile tra Unindustria Treviso e Cgil, Cisl e Uil provinciali, con il quale si vuole avviare un sistema innovativo di relazioni su base territoriale. “Negli ultimi anni – ha dichiarato il Presidente – siamo stati testimoni di un progressivo allargamento dei confini dell’agone economico, accentuato dall’introduzione dell’euro e dalla presenza sempre più massiccia di una competizione, non sempre leale, da parte di economie a basso costo. Questa dimensione globale del mercato ha un effetto dirompente non solo sui grandi processi economici, ma sulla vita stessa della comunità. Dover competere con realtà che introducono nel mercato prodotti infinitamente più economici non è semplice, come del resto è difficile mantenersi lavorativamente appetibili in un contesto allargato di manodopera a basso costo. Il rischio, soprattutto nella fase di crisi in cui ancora ci troviamo, è che le nuove sfide si trasformino in turbolenza e in conflitto, se non si cercano soluzioni comuni alle esigenze di ciascuno. È un lavoro di sintesi e di dialogo che richiede pazienza, apertura e l’abbandono di ogni forma di preclusione ideologica. Sono fermamente convinto che i territori abbiano la possibilità di formulare una proposta autonoma e innovativa per consentire lo sviluppo e allo stesso tempo rilanciare e migliorare l’occupazione, sia quanto ai numeri che alla qualità del lavoro e della resa per i lavoratori. Proprio la struttura del tessuto produttivo trevigiano, fatto di realtà piccole e medie fortemente diversificate e improntate sull’eccellenza e la specializzazione, può rendere possibile questo grande progetto sociale ed economico.” “Il principio ispiratore federale – ha concluso Zaia – risponde proprio a questa esigenza di liberarsi dai vincoli opprimenti di un centro decisionale univoco e, per analogia, di una globalizzazione omologante, per elaborare una propria proposta, autonoma, libera, responsabile. Il Patto sottoscritto tra imprese e lavoratori trevigiani, che dichiara la disponibilità a fondare un sistema di relazioni innovativo, è un tassello importante di questo nuovo mosaico dello sviluppo veneto.”  
   
   
VERTENZA DEI LAVORATORI DI PHONOMEDIA  
 
 Catanzaro 9 febbraio 2011 - L’assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani ha incontrato ieri i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e una delegazione dei lavoratori di Phonemedia. La riunione – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - ha avuto lo scopo di chiarire alcuni aspetti in ambito amministrativo. Nella fattispecie, i lavoratori hanno chiesto all’assessorato delucidazioni circa il mancato pagamento del sussidio per la cassa integrazione spettante alle maestranze per il periodo che va dal 31 dicembre al 31 marzo 2011. Dall’incontro è emersa la chiara competenza del Ministero e quindi dell’Inps per il pagamento delle spettanze dovute ai lavoratori dei call center, per come, tra l’altro, si evince nettamente dalla convenzione sottoscritta tra Regione Calabria e lo stesso Ministero. La Regione Calabria, infatti, è stata tenuta infatti, fino al 31 dicembre 2010 a corrispondere il 30% del sussidio ai lavoratori, mentre per il 2011 l’onere passa a totale carico del Ministero, che dovrebbe procedere pertanto, tramite l’Inps al pagamento delle spettanze lavorative per il primo trimestre 2011. Ugualmente compete al Ministero la comunicazione alla Regione Calabria degli elenchi dei lavoratori che hanno diritto alla cassa integrazione. Un incontro chiarificatore dunque ed inconfutabile sotto il punto di vista amministrativo, che ha completamente fugato, grazie all’intervento dell’assessore, ogni dubbio ai lavoratori e alle parti sindacali. A fine incontro i lavoratori hanno chiesto all’assessore Stillitani di voler considerare il loro rientro nel mondo lavorativo, evidenziando una realtà che solo nella città di Catanzaro comprende oltre 1200 unità lavorative.  
   
   
TAVOLO TECNICO PER RISOLVERE VERTENZA KELLER  
 
Palermo, 9 febbraio 2011 - Il modello di rilancio industriale gia´ applicato per Termini Imerese, e´ la strada per garantire i livelli occupazionali dello stabilimento Keller di Carini, attraverso la valorizzazione produttiva dell´intera area. E´ questa la proposta che il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha presentato il 7 febbraio alle sigle sindacali di categoria, Fiom, Fim e Uilm, nel corso di una riunione svoltasi a Palazzo d´Orleans. Il presidente Lombardo ha delineato le tappe per un possibile percorso con il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, con l´obiettivo di stipulare un accordo di programma tra Stato-regione che possa garantire gli necessari incentivi per la riconversione del sito ed il riassorbimento delle maestranze. Si lavora a tappe forzate: infatti, e´ gia´ operativo un tavolo tecnico fra i vari dipartimenti dell´amministrazione, per collegare, attraverso Sviluppo Sicilia, la Regione siciliana con Invitalia. Inoltre, sono gia´ state avviate le procedure con il Ministero del lavoro per il riesame della cassa integrazione straordinaria per i 204 lavoratori dello stabilimento Keller. "I programmi di sviluppo - afferma il presidente Lombardo - che il governo regionale sostiene in questo momento sono tutti accompagnati da misure idonee a superare la crisi congiunturale del nostro paese". "Sono fiducioso - ha concluso - che dalla collaborazione con il ministro Romani, anche in questa vertenza, si produrranno risultati positivi".