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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Febbraio 2011
UN MINUSCOLO VOLTAGABBANA PER SCONFIGGERE LA TUBERCOLOSI?  
 
Bruxelles, 21 febbraio 2011 - Ricercatori finanziati dall´Ue al Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) di Amburgo in Germania hanno gettato nuova luce sui meccanismi degli enzimi di un gruppo particolare di batteri che comprende il Mycobacterium tuberculosis (Mtb), il bacillo responsabile della tubercolosi (Tbc). Pubblicate nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), queste scoperte potrebbero essere la chiave per nuove terapie mirate. Dati gli scopi di questo studio, il team dell´Embl, guidato dal dott. Matthias Wilmanns, si è concentrato sull´interessante capacità del bacillo di produrre istatina e triptofano, due amminoacidi essenziali, con l´aiuto di un singolo enzima. Questa abilità lo distingue dalla maggior parte degli altri organismi, che necessitano di due diversi enzimi per svolgere questo lavoro. Invece degli enzimi Hisa e Trpf, Mtb usa soltanto un enzima per catalizzare entrambe le reazioni. Questo enzima multifunzione, conosciuto come Pria, può riconoscere e legarsi a due diverse molecole o substrati. Ma come riesce a farlo? "Quando abbiamo risolto la struttura tridimensionale del Pria," ha detto il dott. Wilmanns, "abbiamo scoperto che possiede l´eccezionale capacità di formare due diversi siti attivi specifici per i substrati. Esso può formare un sito attivo specifico per la reazione, o subire ciò che chiamiamo una "metamorfosi indotta dal substrato" per formare un diverso sito attivo." Come passo successivo, il team ha esaminato 20.000 composti molecolari e ne ha identificati molti che inibiscono entrambe le reazioni catalizzate dal Pria senza colpire il Trpf. La ricerca è stata in parte finanziata dal progetto Systemtb ("Systems biology of Mycobacterium tuberculosis"), che ha ottenuto oltre 10,5 milioni di euro nell´ambito del tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue al fine di creare una base per la comprensione delle caratteristiche chiave del Mtb e delle sue interazioni con l´ospite. Il consorzio Systemtb è formato da esperti dal mondo della ricerca e dell´industria provenienti da Repubblica Ceca, Francia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Ci si aspetta che gli sforzi congiunti dei partner di Systemtb portino nuove informazioni e determinino nuove strategie efficienti in termini di costi; dei progressi che rappresenterebbero un importante contributo agli sforzi del mondo di contrastare la Tbc. Secondo stime dell´Organizzazione Mondiale della Sanità (Who), un terzo della popolazione mondiale è infettato con il bacillo. Un pensiero allarmante, dicono gli esperti, anche se non più di 1 persona infettata ogni 10 probabilmente svilupperà la malattia e, in effetti, poiché la Tbc trova terreno fertile in un sistema immunitario indebolito, il rischio è più elevato per i soggetti con Hiv/aids. L´azione globale per arginare la malattia ha prodotto notevoli risultati, tuttavia si stima che la Tbc abbia causato 1,7 milioni di morti nel mondo nel 2009. La lotta del mondo per mettere la Tbc in una situazione di difficoltà è complicata dal fatto che la malattia stessa sta contrattaccando. Sono comparsi nuovi ceppi sempre più resistenti ai farmaci, e sono necessari trattamenti e strategie di cura innovativi per tenerli sotto controllo. Questi farmaci seguiranno, con tutta probabilità, le strade proposte dal dott. Wilmanns e dal suo team. "Noi riteniamo che questa capacità di catalisi su due substrati nel Mycobacterium tuberculosis potrebbe rappresentare una nuova opportunità per lo sviluppo futuro di farmaci," ha affermato. "Questo processo di reazione specifica all´organismo potrebbe essere sfruttato, poiché solo il patogeno e nessuno degli altri batteri che vivono dentro o sull´uomo, molti dei quali sono importanti per il nostro benessere, verrebbe preso di mira." A questo studio ha contribuito l´Istituto Leibniz di farmacologia molecolare a Berlino, in Germania. Per maggiori informazioni, visitare: Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl): http://www.Embl.de  Scheda informativa del progetto Systemtb su Cordis, fare clic: qui:  Scheda informativa Who sulla tubercolosi, fare clic: qui:  Pnas: http://www.Pnas.org/content/early/2011/02/09/1015996108.abstract    
   
   
UNO STUDIO SUGGERISCE CHE IL FEGATO HA UN RUOLO FONDAMENTALE PER LA FERTILITÀ  
 
Bruxelles, 21 febbraio 2011 - Secondo alcuni ricercatori dell´Università di Milano, il fegato potrebbe avere un ruolo importante per la fertilità. Questa ricerca è stata in parte finanziata da due progetti finanziati dall´Ue: Ewa ("Estrogens and women ageing") e Dimi ("Diagnostic molecular imaging"). Ewa ha ricevuto quasi 2,4 milioni di euro in finanziamenti, mentre Dimi ha ricevuto 10,7 milioni di euro. Entrambi i progetti sono stati finanziati attraverso l´area tematica "Scienze delle vita, genomica e biotecnologia della salute" del Sesto programma quadro (6° Pq). Lo studio è stato recentemente presentato sulla rivista Cell Metabolism. Studi precedenti hanno suggerito che la dieta potrebbe avere effetti sulla fertilità, ma questa recente ricerca fornisce nuove informazioni sull´importante ruolo del fegato per la fertilità. Lo studio ha mostrato che i ricettori degli estrogeni nel fegato sono fondamentali per mantenere la fertilità e che l´espressione di tali ricettori è controllata dagli aminoacidi della dieta, i mattoni con cui sono costruite le proteine. Questi risultati, ottenuti nel corso di esperimenti sui topi, potrebbero avere implicazioni importanti per alcune forme di infertilità e per i cambiamenti del metabolismo che accompagnano la menopausa, affermano i ricercatori. "È la prima volta che si dimostra quanto sia importante il fegato per la fertilità," ha detto la professoressa Adriana Maggi del dipartimento di farmacologia e biotecnologia e Direttrice del Centro di eccellenza sulle malattie neurodegenerative presso l´Università di Milano. "L´idea che la dieta potrebbe avere effetti sulla fertilità non è ovviamente del tutto nuova, ma questo spiega come la dieta, e specialmente una dieta povera di proteine, possa avere un´influenza diretta." Gli scienziati sapevano che il fegato esprime ricettori di estrogeni e che tali ricettori hanno un qualche ruolo nel metabolismo. Ma, ha spiegato la professoressa Maggi, tali ricettori non avevano mai attirato molte attenzioni, l´interesse del suo gruppo verso di è infatti nato per caso. Durante gli studi murini "abbiamo osservato che l´organo che aveva sempre l´attivazione più alta di ricettori degli estrogeni era il fegato", ha detto. Inizialmente hanno pensato che fosse un errore e non ci hanno fatto caso, ma poi hanno cominciato a pensare che forse i topi volevano dir loro qualcosa. I ricercatori hanno scoperto che l´espressione di tali ricettori degli estrogeni dipende dagli aminoacidi della dieta. I topi che seguivano una dieta con calorie limitate e quelli che non avevano ricettori degli estrogeni nel fegato mostravano una diminuzione di un importante ormone conosciuto come Igf-1 (fattore di crescita insulino simile 1). Gli scienziati hanno dimostrato che i livelli dell´ormone nel sangue scendevano a livelli inadeguati per la crescita corretta del rivestimento dell´utero dei topi e per il normale progresso del ciclo estrale. Quando però ai topi che seguivano una dieta ad assunzione limitata di calorie sono state date più proteine, i loro cicli riproduttivi sono tornati normali. I grassi e i carboidrati della dieta, d´altra parte, non avevano effetti sui ricettori degli estrogeni o sulla fertilità. I ricercatori hanno suggerito che questa connessione tra aminoacidi, segnalazione dei ricettori degli estrogeni nel fegato e funzioni riproduttive potrebbe avere implicazioni cliniche. Per esempio, la professoressa Maggi ha detto che questo potrebbe spiegare perché le persone anoressiche sono generalmente non fertili, mentre suggerisce anche che le diete caricate con troppi carboidrati e troppo poche proteine potrebbero ostacolare la fertilità. I risultati inoltre forniscono nuovi indizi per capire l´aumento del rischio di malattie metaboliche e infiammatorie nelle donne in menopausa. La professoressa Maggi ha detto che tali cambiamenti potrebbero essere in parte spiegati dalla mancanza dell´azione degli estrogeni nel fegato e le sue conseguenze a valle. Oggi, dati i dubbi sulla terapia ormonale sostitutiva, le donne in menopausa vengono spesso trattate con farmaci che hanno come obiettivo un organo o un altro e che le protegge da malattie specifiche, come arteriosclerosi o osteoporosi. Dato il ruolo del fegato come coordinatore centrale del metabolismo e produttore di molti altri importanti ormoni, la dottoressa sostiene che i farmaci "che hanno come obiettivo solo il fegato potrebbero risolvere tutti i problemi". Per maggiori informazioni, visitare: Università di Milano: http://www.Unimi.it/  Ewa: http://www.Ewa.unimi.it/ Dimi: http://www.Dimi.eu/  Cell Metabolism: http://www.Cell.com/cell-metabolism/    
   
   
PRESENTATO IL NUOVO SITO DEL MINISTERO DELLA SALUTE IL MINISTRO FAZIO PARLA AI MICROFONI DI UNIROMA TV DI PROMOZIONE DELLA SALUTE E INFORMAZIONE ON LINE  
 
 Roma, 21 febbraio 2011 - “Oltre un terzo dei nostri cittadini usa internet per definire il proprio accesso al sistema sanitario, il problema è rendere internet sempre più attivo in modo che il cittadino non sia un utente passivo ma sia di fatto partecipe dei processi”. Lo ha dichiarato il Ministro Ferruccio Fazio intervenendo al Workshop “La comunicazione on line per i cittadini sulla tutela e promozione della salute”, svoltosi giovedì 17 febbraio presso la nuova sede del Ministero della Salute. Nel corso dell’appuntamento, organizzato dalla Direzione Generale della Comunicazione e Relazioni Istituzionali in collaborazione con Sapienza Università di Roma, sono stati presentati i risultati di uno studio effettuato sulle esigenze informative dei cittadini in materia di promozione della salute, relativamente all’informazione on-line dei siti delle amministrazioni centrali e territoriali del Servizio sanitario nazionale. Per informare il cittadino-paziente sulle condizioni della propria salute, il Ministero della Salute, in collaborazione con la Sapienza di Roma,ha progettato e realizzato un sito istituzionale che aiuterà l´utente ad orientarsi nel variegato mondo della sanità. Il Ministro Fazio ha definito l’iniziativa come “l’espressione di una grande collaborazione tra l’Università la Sapienza e il Ministero della Salute”. “È l’inizio di un percorso” – ha continuato il Ministro- che porterà sempre di più a mettere a sistema l’intera sanità e quindi ad andare a fare in modo che i cittadini possano sapere, possano verificare ed essere costantemente informati sul grado di qualifica delle cure che vengono poi erogate in tutto il territorio nazionale.” Le categorie di soggetti più propensi all’utilizzo del web in ambito sanità sono le donne, i giovani e i soggetti con livello socio-economico medio-alto, testimoni del fenomeno per cui attraverso la rete passa un processo di costruzione sociale della malattia, elaborazione e condivisione della propria condizione. Diventa fin troppo evidente, in questo scenario la necessità di sfruttare la potenzialità del social network marketing per raggiungere target mirati e affermare la centralità del cittadino –paziente. Al workshop erano presenti anche le telecamere di Uniroma Tv che hanno raccolto le dichiarazioni del l Ministro della Salute Ferruccio Fazio e del Rettore della Sapienza Luigi Frati. Il servizio è visionabile al seguente link: http://www.Uniroma.tv/?id_video=18197    
   
   
SANITÀ, ATTIVI 5,8 MLN DI FASCICOLI ELETTRONICI STRUMENTO FONDAMENTALE DI MIGLIORAMENTO E SVILUPPO OBIETTIVO DI MEDIO TERMINE: COPERTURA DEL 100% DEI CITTADINI  
 
 Milano, 21 febbraio 2011 - In Lombardia esistono ad oggi già 5,8 milioni di Fascicoli Sanitari Elettronici (Fse) attivi; nel 2010 sono stati pubblicati con firma digitale oltre 14 milioni di documenti clinici elettronici (+19% rispetto al 2009) e sono state emesse oltre 75 milioni di prescrizioni elettroniche (+10 per cento rispetto al 2009). I dati sono stati ricordati oggi dall´assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani, che è intervenuto al seminario dedicato a ´La Qualità nel Fascicolo Sanitario Elettronico Personale´, promosso dal Politecnico di Milano. "Il Fascicolo Sanitario Elettronico - ha spiegato Bresciani - è una realtà consolidata in Lombardia e rappresenta un punto essenziale per il miglioramento della qualità del sistema e per il suo sviluppo. E´ fondamentale implementare al massimo questo strumento di ammodernamento e semplificazione che è un pilastro nell´attività di controllo di gestione oltre che un sostegno nel processo di diagnosi e cura". Obiettivo di medio termine è la messa a disposizione del Fse individuale per tutti i cittadini secondo una progressione che vede il raggiungimento del 60 per cento nel 2010, del 65 per cento nel 2011 e del 72 per cento nel 2012. Il Fse permette la condivisione dei documenti clinici (ad esempio referti di laboratorio, lettere di dimissione, verbali di pronto soccorso, referti ambulatoriali e diagnostici) e rende disponibili anche le prescrizioni diagnostiche e farmaceutiche e i dati delle vaccinazioni. All´interno del Fse sono integrate anche diverse Reti di Patologia dei "reparti virtuali", in cui specialisti della stessa patologia possono accedere contemporaneamente ai dati clinici del paziente. Nel novembre dello scoro anno il Ministero ha diffuso le ´Linee guida´ per la realizzazione del Fse con modalità omogenee e coordinate tra le varie Regioni. Il testo è stato poi approvato dalla Conferenza Stato Regioni. Dopo aver ricordato le difficoltà legate alla privacy, che è stato necessario superare per sviluppare questo sistema, Bresciani ha indicato come esempio positivo il progetto europeo Alias, che vede la Lombardia capofila e che prevede la creazione di un "ospedale virtuale" che coinvolge i territori di Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania e Slovenia. La cooperazione tra strutture ospedaliere ha lo scopo di sperimentare servizi di teleconsulto e di condivisione di informazioni cliniche. "Per poter incrementare le potenzialità di questo sistema - ha aggiunto Bresciani, sollecitato anche dalle domande del prof. Francesco Pinciroli del Politecnico che ha moderato l´incontro - è necessario investire in ricerca che rappresenta, insieme alla cronicità, la vera sfida per il futuro della sanità". La messa in rete delle 6 facoltà di medicina - con le loro 14 macro aree di ricerca, 119 aree di ricerca e 1.250 prodotti certificati all´anno - promossa dalla Regione e sancita con una legge e il coinvolgimento dell´industria e di Finlombarda per la parte finanziaria ha di fatto portato alla creazione in Lombardia di una piattaforma di sviluppo tecnologico. Già 43 i progetti presentati e finanziati dall´industria su questa piattaforma; di questi, oltre 30 sono già in corso.  
   
   
OSPEDALI IN PROJECT FINANCING, PUGLIA: "A BREVE GLI STUDI DI FATTIBILITÀ"  
 
Bari, 21 febbraio 2011 - “Tra due mesi la Asl di Brindisi presenterà un nuovo studio di fattibilità per la costruzione dell’Ospedale di Cisternino-fasano-ostuni, mentre a maggio sarà pronto quello redatto dalla Asl di Lecce per la realizzazione dell’Ospedale di Maglie-poggiardo-scorrano. Gli studi dovranno essere funzionali sia all’ipotesi di avvio della finanza di progetto che, eventualmente, a quella della locazione finanziaria”: lo ha comunicato il 18 febbraio l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, a margine delle riunioni della task force per l’analisi e la determinazione del partenariato pubblico – privato e project financing (finanza di progetto), per la realizzazione di nuove strutture ospedaliere nell’ambito del servizio sanitario regionale della Regione Puglia, che si sono svolte a Bari, presso la sede dell’assessorato regionale alle opere pubbliche. La task force ha dato priorità alla convocazione delle Asl di Lecce e Brindisi in quanto queste ultime rientrano tra quelle che avevano già presentato uno studio di prefattibilità per la realizzazione di nuove strutture ospedaliere nei rispettivi ambiti provinciali, così come richiesto da parte dell’assessorato alla Sanità. Hanno partecipato, tra gli atri, il dirigente del servizio Lavori pubblici Francesco Bitetto, il dirigente del servizio Affari generali Nicola Lopane, il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino della Puglia Antonio di Santo, il direttore generale della Asl di Lecce Guido Scoditti e il Direttore generale della Asl di Brindisi Rodolfo Rollo. “Oltre a prevedere una procedura sia per il project financing che per la locazione finanziaria - ha spiegato Amati - entrambi strumenti previsti dal Codice dei contratti, i nuovi studi di fattibilità dovranno tener conto della necessità di individuare un’area da subito idonea alla costruzione di un ospedale, che non presenti particolari problematiche idrogeologiche. Ho convocato oggi i tecnici dell’Autorità di Bacino proprio allo scopo di avviare un lavoro concreto e realizzabile in tempi brevi, che ci permetta di definire subito l’idoneità delle aree individuate in entrambi gli studi di prefattibilità. Altri obiettivi da raggiungere in fase di realizzazione di questo nuovo piano, che sarà sostanzialmente un dettagliato quadro di esigenze, saranno lo sforzo di abbattere al massimo il contributo pubblico e la valorizzazione del patrimonio immobiliare dismesso. Nel corso delle prossime riunioni di questa task force, che si svolgeranno il 29 aprile prossimo con la Asl di Brindisi e il 20 maggio con quella di Lecce, saremo in grado di scegliere lo strumento finanziario da intraprendere”. Lo studio di prefattibilità presentato dalla Asl di Lecce per l’Ospedale di Maglie-poggiardo-scorrano prevede l’occupazione di un’area di 42.000 metri quadrati nel comune di Muro Leccese, la realizzazione di circa 400 posti letto per una popolazione di circa 153.000 unità, ipotesi che comunque dovrà essere rimodulata alla luce del Piano di rientro appena approvato, per quanto riguarda i posti e la localizzazione con riferimento ad ulteriori proposte avanzate dagli enti locali. Lo studio relativo invece all’Ospedale di Ostuni-fasano-cisternino: dovrebbe sorgere in località Speziale, in un’area di circa 36.000 metri quadrati e prevede 250 posti letti per 100.000 abitanti; per quest’altra ipotesi è stata verificata la rispondenza anche con il Piano di rientro. Venerdì prossimo saranno convocate le Asl di Taranto e di Barletta Andria Trani.  
   
   
AMMINISTRATORI SOSTEGNO,A LECCO PROGETTO PILOTA FIGURA DELICATA, GESTISCE LA FRAGILITÀ DELLE PERSONE  
 
 Lecco, 21 febbraio 2011- Undici associazioni promotrici, 14 azioni già avviate, un pubblico potenziale che (nella sola città di Lecco) interessa 1.400 disabili e circa 4.000 persone con disturbi psichici. Sono questi i numeri del progetto ´Una rete di sostegno alla fragilità - per poter volare più in alto´, presentato oggi a Lecco dall´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli. L´iniziativa rientra fra gli interventi promossi da Regione Lombardia per far conoscere la figura dell´Amministratore di Sostegno" (Ads) e, in questo caso, è sostenuta dalla Fondazione Cariplo, dal Coordinamento dei Centri Servizi Volontariato e dal Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato in Lombardia, in partnership con Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) e con l´associazione ´Oltre noi...La vita´ onlus. "Regione Lombardia - ha detto Boscagli - ha salutato positivamente l´approvazione della legge statale del 2004, che ha introdotto la figura giuridica dell´Amministratore di Sostegno, rispondendo così ad un vuoto legislativo che coinvolgeva anziani e persone soggette a dipendenza. E´ una figura molto delicata, perché gestisce in tutto o in parte la fragilità delle persone". Attraverso l´Amministrazione di Sostegno, un istituto di facile accesso per le famiglie, è oggi possibile assicurare a tutti, anche ai più fragili, "reali diritti di cittadinanza", perché consente a ogni cittadino giuridicamente rappresentato di essere partecipe e protagonista, di avere pari dignità e pari opportunità. Il progetto Ads consiste in un´azione di sviluppo delle competenze del tessuto sociale che, combinata con un intervento di animazione e formazione territoriale di stimolo e accompagnamento, consentirà di individuare, sostenere e impegnare sul tema della protezione giuridica le organizzazioni del Terzo Settore, ponendole in grado di interagire con le famiglie e le istituzioni territoriali quali Asl, Comuni e loro aggregazioni, in un´ottica di sussidiarietà. La Regione Lombardia, con la Legge regionale 3/2008, ha istituito presso le Asl gli ´Uffici per la protezione giuridica delle persone fragili´ e, con la circolare attuativa del giugno 2008, ha fornito gli indirizzi per la costituzione, l´organizzazione e il funzionamento degli uffici. La circolare ha indicato, tra i primi compiti di questi nuovi uffici, la possibilità di favorire e sviluppare rapporti con le organizzazioni del terzo settore per sviluppare una, o anche tutte, le azioni previste. Nel dicembre 2008 la delibera della Giunta regionale che definisce le linee di indirizzo dei Piani di Zona prevede la "possibilità che, in un´ottica di integrazione delle politiche sanitarie, socio-sanitarie e sociali, in virtù del rapporti intercorrenti tra le Asl e i Comuni nella progettazione della rete locale delle unità d´offerta sociali, le Asl ed i Comuni associati di un ambito territoriale decidano di organizzare un unico ufficio per la protezione giuridica, avvalendosi della struttura posta all´interno del dipartimento Assi". Nel territorio di Lecco il progetto presentato oggi mira a sviluppare un´azione di infrastrutturazione sociale che, partendo dalle organizzazioni di volontariato che già si sono occupate di amministrazione di sostegno, arrivi a costruire una rete interassociativa stabile, in grado di sviluppare funzioni diversificate utili allo sviluppo di un sistema di servizi per la protezione giuridica condivisa con le istituzioni locali. Previsti interventi di animazione e formazione territoriale per stimolare l´adesione al progetto delle organizzazioni interessate e per accompagnarle nella costituzione della rete interassociativa che sarà "aggregata" attraverso protocolli di intesa. La rete, così aggregata, esprimerà un referente territoriale, che sarà a tutti gli effetti responsabile dell´azione di sistema, che si svilupperà e si muoverà stabilendo relazioni e sinergie con gli enti coinvolti nell´applicazione della normativa regionale. Alla presentazione del progetto, ospitata presso l´Unione Italiana Ciechi, sono intervenuti tra gli altri Ernesto Cantù, presidente Federazione Coordinamento Handicap di Lecco, Zaccheo Moscheni, Project Leader progetto regionale Amministratore di Sostegno, Marco Luigi Votta, direttore generale dell´Asl di Lecco, Marilanda Failla, Responsabile Servizio Anziani e Disabili Asl di Lecco, Antonio Conrater, Assessore Servizi alla Persona e alla Famiglia Provincia di Lecco. Per far meglio conoscere il quadro normativo e l´utilizzo dell´Amministratore di Sostegno a favore delle persone prive in tutto o in parte di autonomia, il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e le Assemblee Distrettuali di Bellano, Lecco e Merate hanno organizzato tre serate formative aperte alla cittadinanza: la prima è in programma martedì 22 febbraio al cine-teatro di Bellano; la seconda martedì 1 marzo al Centro Civico di Germanedo in via Dell´eremo a Lecco; la terza il 7 marzo alla Sala Civica di Merate. Tutti gli incontri inizieranno alle 20.45.  
   
   
TBC.A MILANO PROPOSTO UNO SCREENING TRA I QUATTORDICENNI “TRA GLI SCOLARI DUE SOLI CASI CONCLAMATI"  
 
Milano, 21 febbraio 2011 - Comune e Asl sono impegnati fianco a fianco per monitorare i casi di tubercolosi nelle scuole. “Per ora - dichiara il direttore della Asl Città di Milano Walter Locatelli - possiamo affermare con certezza che i casi di Tbc conclamati restano due. Sulle voci riguardo a un terzo caso, va precisato che siamo di fronte a quello che in gergo medico viene definito ´complesso primario´, si tratta cioè di una persona che, pur essendo entrata in contatto con il batterio della Tbc, non ha sviluppato la malattia. Agli inizi di settimana prossima, la Asl sottoporrà al test di Mantoux altri 400 bambini, mentre proseguirà il lavoro di ricerca e prevenzione del comitato scientifico che viene allargato ai genitori e al Comune di Milano che esprimerà un suo rappresentante”. “In questo modo - spiega l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna - all’interno del comitato scientifico potremo tenere sotto stretto controllo, in collaborazione con la Asl, la situazione e studiare eventuali interventi per prevenire e scongiurare altri casi di tubercolosi, a cominciare dallo screening antitubercolinico tra i ragazzini di quattordici anni. Da circa 20 anni a Milano, come nel resto d’Italia, non si effettuano più gli screening antitubercolari nella popolazione scolastica prima eseguiti a sei, dieci e quattordici anni”. “La Tbc sembrava una patologia scomparsa nel nostro Paese - prosegue l’assessore -. Le recenti microepidemie in ambito scolastico hanno riproposto l´attenzione verso questa malattia anche in popolazioni ritenute indenni. Alla luce di questo nuovo scenario proporrò al comitato scientifico di effettuare uno screening antitubercolare tra i quattordicenni. La proposta di lanciare un survey tubercolinico in un’età filtro, parte dalla necessità di rilevare l´indice di tubercolinizzazione in una fascia della popolazione che rappresenta contemporaneamente il tasso di rischio anche nella popolazione generale. Dal numero delle infezioni sarà così possibile risalire anche al potenziale numero degli ammalati”. “Chi volesse ulteriori informazioni sulla Tbc - conclude Landi di Chiavenna - può consultare l’opuscolo pubblicato l’anno scorso dall’Assessorato alla Salute e disponibile sul portale www.Comune.milano.it/  e sul sito www.Asl.milano.it/  ”.  
   
   
COMITATO PANDEMICO REGIONALE. EVOLUZIONE DELL´EPIDEMIA INFLUENZALE NELLE MARCHE.  
 
Ancona, 21 Febbraio 2011 - L´evoluzione dell´epidemia influenzale segnala, nelle Marche, un andamento decrescente, in linea con quello nazionale. I casi accertati continuano a diminuire, con una contrazione da 22.150 a 16.500 nuovi ammalati ogni settimana. La maggiore incidenza si registra nelle classi di eta` pediatriche e giovanile (0-14 anni), mentre poco colpite risultano quelle oltre i 64 anni, tradizionalmente le piu` interessate durante le stagioni influenzali. Complessivamente l´85 per cento delle diagnosi rileva la presenza del virus Ah1n1 2009. Il punto e` stato fatto, questo pomeriggio, nel corso di una riunione del Comitato pandemico regionale, convocata dal direttore del dipartimento Salute e Politiche sociali, Carmine Ruta. Nelle Marche i ricoveri ospedalieri di pazienti considerati gravi per sindrome influenzale risultano 30 al 13 febbraio 2011. I decessi accertati sono quattro: tre direttamente collegati al virus, un quarto deceduto per altre patologie ma positivo anche al virus Ah1n1. Ventuno dei trenta ricoverati presentano fattori di rischio rilevanti (neoplasie, diabete, malattie polmonari e cardiovascolari), mentre per due pazienti si e` reso necessario il trasferimento a un centro specializzato con Ecmo (ossigenazione extracorporea): uno a Pavia, l´altro a Monza. Gli accessi al pronto soccorso sono risultati nella norma e comunque sotto la soglia degli attesi per una pandemia influenzale, con una quota di ricoverati attorno al 20 per cento. Il laboratorio di virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona (struttura di riferimento per la sorveglianza virologica) ha analizzato 256 campioni, 74 dei quali (28,9%) positivi a virus influenzali.  
   
   
SANITA’: VENETO; IL DEFICIT D’ESERCIZIO 2010 SCESO A 72 MILIONI CONTRO I 110 DELL’ANNO PRECEDENTE. ZAIA, “IL MIGLIOR RISULTATO DA 10 ANNI A QUESTA PARTE FRUTTO DEL LAVORO DI SQUADRA E OTTENUTO SENZA INTACCARE I SERVIZI”  
 
Venezia, 21 febbraio 2011 - Il bilancio d’esercizio 2010 della sanità veneta si è chiuso con una previsione di disavanzo di 72 milioni di euro, contro i 110 dell’anno precedente. I tecnici regionali hanno definito ieri la rendicontazione a consuntivo dell’andamento del quarto trimestre del 2010 e la documentazione è stata trasmessa al Ministero delle Finanze, dove si svolgono i monitoraggi periodici sull’andamento dei conti sanitari delle Regioni, che verranno formalmente chiusi il 30 marzo prossimo. “Questo – sottolinea con soddisfazione il presidente Luca Zaia – è il miglior risultato d’esercizio degli ultimi 10 anni, ottenuto grazie ad un importante lavoro di squadra portato avanti dalla Giunta e dall’assessore alla sanità Luca Coletto, dal Segretario regionale Domenico Mantoan e dai suoi tecnici, dai managers delle Ullss e da tutto il personale della sanità veneta”. “Lo dissi già all’inizio di legislatura – aggiunge Zaia – che fare meglio è sempre possibile e che eravamo convinti lo fosse anche nel difficile settore dei conti della sanità. Ci siamo riusciti e siamo contenti, ma proprio il risultato raggiunto deve spingerci ad insistere su questa strada, che si sta dimostrando quella giusta”. “Non vorrei si dimenticasse – aggiunge Zaia – che queste economie sono state ottenute lavorando su aspetti di spesa legati ad una miglior organizzazione aziendale, senza minimamente incidere sui servizi sanitari offerti ai nostri cittadini, che oggi hanno la prova di poter contare su una gestione della sanità più attenta ai costi, ma prima di tutto attenta alle loro necessità di salute”.  
   
   
SANITA´: CHIODI, OGGI FIRMA INTESA CON NAS PESCARA A TUTELA SALUTE CITTADINI. SOLO LOMBARDIA PRIMA DELL’ABRUZZO  
 
L´aquila, 21 febbraio 2001 - Questa mattina alle ore 11, presso l´Auditorium di palazzo Silone, all´Aquila, viene siglato un importante Protocollo d´intesa tra la Regione Abruzzo e il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute. Si tratta di un´iniziativa che a livello nazionale è stata realizzata solo dalla Lombardia. Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e il generale comandante, Cosimo Piccinno, firmeranno un accordo attraverso il quale si svilupperà una collaborazione per il potenziamento delle attività di vigilanza, controllo e monitoraggio delle strutture sanitarie regionali. L´obiettivo è migliorare il sistema di tutela e garanzia della salute dei cittadini, utilizzando le sinergie derivanti dall´azione congiunta della Regione e del Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità (Nas) di Pescara. L´intesa mira altresì a valorizzare ulteriormente l´eccellente lavoro quotidiano dei Nas di Pescara attraverso un continuo e costante scambio di flussi di informazioni con la Regione, orientate alla prevenzione ed al controllo delle prestazioni sanitarie. Durante la cerimonia di domani, il presidente Chiodi consegnerà un dono al capitano Marcello Sciarappa, Comandante del Nucleo Nas di Pescara, segno della riconoscenza per il generoso contributo offerto alla popolazione aquilana dopo il sisma del 6 aprile 2009. Riconoscenza anche per la professionalità con cui i Nas affrontano i compiti di tutela della salute loro affidati quotidianamente, contribuendo con risultati di rilevo a prevenire violazioni che creano danni ai cittadini e al servizio sanitario.  
   
   
SU DEFICIT SANITA’ VENETA: “RISULTATO ECCEZIONALE. A ROMA CON I CONTI SOSTANZIALMENTE IN ORDINE”  
 
Venezia, 21 febbraio 2011 - “Un risultato eccezionale, raggiunto senza disporre dell’addizionale Irpef e riuscendo comunque a coprire 103 milioni di euro di prestazioni extra Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) e 57 milioni di finanziamenti all’Arpav”. Con queste parole l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto commenta la previsione di disavanzo d’esercizio 2010 della sanità veneta, fissata a 72 milioni 564 mila euro. La previsione di disavanzo dell’anno precedente si era chiusa a 110 milioni di euro, per poi scendere a consuntivo a 92 milioni 693 mila euro. “ E’ molto importante notare – specifica l’assessore – che i dati 2010 sono previsionali e non escludo che il consuntivo, che avremo entro il 30 marzo prossimo, possa essere ancora migliore”. “Sono orgoglioso – aggiunge Coletto – del lavoro fatto da tutta la squadra della sanità veneta, ivi compresi i direttori generali, le organizzazioni di categoria dei medici ospedalieri e territoriali e di tutto il personale, i sindacati. Qualche mese fa, tutti hanno capito la difficoltà del momento ed ognuno ha fatto la sua parte, riuscendo a contribuire ad un sostanzioso rientro senza intaccare i servizi erogati ai cittadini, che era la cosa più importante”. “Ridurre la costosità del sistema senza tagli – aggiunge Coletto – è stato possibile grazie ad un pacchetto di azioni, tra le quali notevole rilievo hanno avuto il lavoro sull’appropriatezza delle prestazioni e delle prescrizioni, il contenimento della spesa farmaceutica e le nuove modalità introdotte nella gare d’acquisto”. Coletto fa quindi riferimento ad alcuni dati significativi. Il risultato d’esercizio 2010 delle aziende sanitarie è stato fissato a meno 456 milioni 335 mila euro (il dato più basso da molti anni), dei quali 173 milioni 873 mila di ammortamenti non sterilizzati, e 11 milioni 536 mila di voci riconosciute a scomputo dal tavolo di Monitoraggio nazionale. Il rimanente, circa 270 milioni, è stato coperto con 198 milioni di risorse reperite all’interno del budget della sanità regionale. “Un trend – sottolinea ancora Coletto – in vistosa diminuzione rispetto agli anni precedenti. Al vaglio del Ministero dell’economia – conclude Coletto – possiamo davvero dire che ci presenteremo con i conti sostanzialmente in ordine”.  
   
   
VALLE D’AOSTA: CERTIFICATI DI MALATTIA ON LINE  
 
Aosta, 21 febbraio 2011 - L’assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali informa che in sede di gruppo misto Stato – Regioni, l’8 febbraio 2011, le Regioni, inclusa la Regione Autonoma Valle d’Aosta, hanno presentato un documento dal quale sono emerse le criticità derivanti dal processo in atto relativo alla trasmissione per via telematica dei certificati di malattia sia a livello di medicina di base che a livello ospedaliero, in attuazione del Dm 26 febbraio 2010. Le Regioni, a seguito dell’analisi congiunta, hanno ritenuto che non sia possibile, ad oggi, applicare ai medici le sanzioni, in quanto non sono disponibili tutti gli strumenti utili per la loro applicabilità ed hanno proposto di proseguire le attività con il tavolo di monitoraggio istituito a livello nazionale, avviando un piano lavori che preveda il completamento delle attività entro fine 2011. Il Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione ha dichiarato l’intenzione di emanare in tempi brevi una nuova circolare esplicativa che tenga conto anche delle indicazioni fornite dalle Regioni nell’incontro citato. Considerato che la circolare dovrà permettere di superare tutte le criticità dovute all’attuale quadro normativo e che avrà una significativa ricaduta organizzativa ed economica per il governo del processo dell’erogazione delle sanzioni da parte delle aziende sanitarie e delle regioni, si è richiesto che la circolare stessa, prima dell’emanazione, sia condivisa dal tavolo tecnico istituito presso la Conferenza Stato Regioni. L’assessore alla sanità, Albert Lanièce, illustrerà compiutamente la posizione regionale alle organizzazioni sindacali rappresentative della medicina generale e della pediatria di base nel corso di un incontro sindacale già programmato per domani, venerdì 18 febbraio, presso la sede dell’Assessorato, assicurando sin d’ora che la Regione Valle d’Aosta proseguirà fattivamente il percorso avviato in collaborazione con le stesse organizzazioni sindacali e con tutti gli attori coinvolti in tale processo e che seguirà attentamente l’evolversi della problematica a livello nazionale, ribadendo la volontà - così come esplicitato da tutte le regioni - di applicare il sistema sanzionatorio soltanto quando tutte le criticità saranno risolte e si renderanno disponibili tutte le informazioni necessarie, così come illustrato nel documento tecnico approvato l’8 febbraio che verrà consegnato alle organizzazioni sindacali nel corso dell’incontro di venerdì 18 febbraio.  
   
   
TRASPORTO SANITARIO: CHIODI, DA ANALISI GRAVI CRITICITA´ SERVONO NORME E REGOLE CERTE PER UN SERVIZIO ADEGUATO  
 
 L´aquila, 21 febbraio 2011 - "Servono norme e regole certe per il trasporto sanitario al fine di garantire la tutela della salute e la sicurezza dei cittadini. Questo settore mostra gravi criticità che riguardano, in particolare, le modalità di remunerazione degli enti convenzionati. Sono state accertate, infatti, differenze significative nella remunerazione tra le Asl e disomogeneità nella tipologia dei servizi e nel numero delle convenzioni attivate". A lanciare l´allarme è il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, dopo che l´Ufficio Commissariale ha effettuato un´accurata analisi sulle convenzioni per il trasporto sanitario nella Regione Abruzzo come richiesto dai Ministeri e come previsto dal Programma Operativo 2010. Le criticità riguardano sia i servizi di emergenza legati al 118, sia il trasporto programmato, ad esempio per pazienti in dialisi, oncologici, ect.. "A questo punto - ha aggiunto il Presidente - dobbiamo ricorrere a una linea dura se vogliamo garantire il funzionamento e un grado di efficienza del servizio per arrivare a un livello di assistenza alla popolazione adeguato. Solo dopo un´attenta valutazione dei dati riferiti alle attività e al fabbisogno, quindi, potrà essere stabilito un rimborso massimo per le diverse tipologie di servizi. Ciò consentirà alle Aziende Sanitarie di provvedere tempestivamente alla stipula delle convenzioni". Occorre, dunque, fare chiarezza e assicurarsi che gli enti convenzionati dimostrino attività, attrezzature e personale adeguato ai rimborsi previsti. "Abbiamo scoperto - ha proseguito Chiodi - che esiste una copertura del territorio non uniforme con il rischio di avere una zona molto servita ed una poco servita per motivi inspiegabili e, non ultimo, disomogeneità nelle modalità di convenzionamento che non rispondono alle norme condivise a livello nazionale". Dagli accertamenti effettuati risulta che fino ad oggi sono mancati i protocolli operativi che rendono coerente l´attività svolta rispetto ai fabbisogni e alle necessità della popolazione. Una forte criticità è rappresentata anche dal fatto che non vi è stata chiarezza nella definizione degli standard delle dotazioni di bordo dei mezzi di soccorso, della dotazione del personale degli enti convenzionati in relazione alla tipologia del trasporto prestato, alla formazione svolta e alla competenza dimostrata per rendere più qualificato questo settore.Infine, l´analisi ha mostrato una grave carenza di flussi informativi e quindi l´impossibilità di rendicontare l´attività e le spese effettivamente sostenute con il risultato di non consentire alle Aziende Sanitarie una programmazione ed un controllo efficace ed efficiente.  
   
   
MILANO, PIO ALBERGO TRIVULZIO, ELENCO NOMI AFFITTI È IRRICEVIBILE  
 
Milano, 17 febbraio 2011 - "L´elenco dei nominativi degli inquilini degli alloggi del Pio Albergo Trivulzio è irricevibile da parte della Commissione Regionale di Controllo sulle Asp". E´ quanto si legge in una Nota della Regione Lombardia, in riferimento alle decisioni odierne del Cda della struttura. "Alla Commissione - spiega la Nota - spetta controllare: a) che la regolamentazione dell´ente circa le assegnazioni degli alloggi sia conforme ai fini istituzionali dell´ente e ai criteri di correttezza e trasparenza della gestione; b) che le assegnazioni siano effettuate in conformità alla stessa regolamentazione". "La Commissione Regionale di Controllo sulle Asp (composta da 2 rappresentanti di Regione Lombardia, 2 di Anci, 1 di Upl e 1 dell´Asl) - prosegue la Nota - è in attesa da tempo, da parte del Pio Albergo Trivulzio, di documentazione relativa al patrimonio immobiliare, per le verifiche di competenza sopra ricordate e che ovviamente non riguardano la conoscenza dei nominativi degli inquilini". "Per queste ragioni - conclude la Nota - l´elenco dei nominativi è irricevibile da parte della Commissione Regionale di Controllo".  
   
   
FVG: PRODOTTI E CUCINA LOCALI PER PASTI IN OSPEDALI  
 
Udine, 21 febbraio 2011 - Cogliendo l´occasione della presentazione avvenuta il 16 febbraio a Udine del progetto per la valorizzazione dell´agricoltura periurbana, l´assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Claudio Violino, si è soffermato sul valore del cibo, derivato dalla produzione della civiltà contadina, quale elemento culturale della nostra gente. Il cibo, secondo Violino, fa ormai parte integrante della nostra società, non semplicemente come alimento, bensì quale strumento atto non solo ad appagare i sensi del gusto e dell´olfatto, o a saziare lo stimolo della fame. Bensì quale strumento per la nutrizione, considerata quale attività dell´uomo indispensabile per l´apporto all´organismo di elementi proteici, minerali, zuccherini e altri ancora. Il cibo però, proprio in quanto cultura di ogni civiltà, caratterizzato dalle abitudini culinarie e gastronomiche delle diverse genti, ha anche un effetto terapeutico, rassicurante e stimolante sulle persone. Violino si è riferito in particolare ai malati, a coloro che sono ricoverati negli ospedali e nelle case di cura. I quali, sostenuti da un pasto caldo cotto in prossimità o all´interno dei luoghi di degenza, possono spesso imboccare con maggior vigore e con uno stato d´animo più positivo la strada della guarigione. Cibo, come alimento apportatore di sostanze utili a favorire l´efficacia delle terapie dunque. Ma per raggiungere questo risultato occorre che i pasti destinati ai degenti, secondo Violino siano confezionati sul posto. Possibilmente con prodotti genuini, biologici, sani, freschi, certificati, a chilometri zero, che la nostra agricoltura può produrre. E ove la quantità prodotta non sia sufficiente a rispondere alle esigenze di mercato, il nostro sistema rurale può così trovare un´occasione proficua di redditività. L´assessore ha quindi lanciato una proposta al sistema sanitario regionale, coinvolgendo per ora l´azienda ospedaliera universitaria di Udine in tale ipotesi progettuale: indirizzare, per ora a titolo sperimentale, verso le cucine dei luoghi di degenza della città di Udine, gli ortaggi e la frutta prodotti nelle aziende agricole dell´Ersa, e di quella sperimentale dell´Università di Udine, che si trova a Sant´osvaldo, ed è l´azienda Servadei.  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: CHIODI E BARALDI,NESSUN TAGLIO A DISABILI E ANZIANI I SERVIZI VERRANNO RIQUALIFICATI E MIGLIORATI  
 
L´aquila, 21 febbraio 2011 - Il commissario ad acta per la sanità, Gianni Chiodi e il sub commissario Giovanna Baraldi, riguardo a ipotetici tagli dell´assistenza riabilitativa e residenziale a disabili, anziani e pazienti psichiatrici, informano tutte le famiglie che hanno pazienti in trattamento nelle strutture pubbliche e private della Regione che il Piano di riordino non prevede alcun taglio in questo settore. "Non solo - sostengono - l´analisi dei fabbisogni della popolazione ha permesso di valutare puntualmente le esigenze attuali, di individuare patologie che finora non hanno trovato risposte adeguate come Alzheimer, autismo, tossicodipendenze, demenza, e altre, che prevedono la riorganizzazione delle attuali strutture ma anche l´immediata attivazione di nuove. Il Piano permette di superare le enormi criticità esistenti in termini di disomogeneità di distribuzione delle strutture nel territorio regionale o, addirittura la totale assenza di servizi in molte aree dell´interno, ma anche l´incertezza normativa e contrattuale. Nel garantire - concludono - le famiglie e gli operatori delle strutture che il Piano necessario e indispensabile, ha l´obiettivo di riorganizzare e riqualificare i servizi offerti mantenendo costanti le risorse a disposizione"  
   
   
PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA 73 CAPOLAVORI DALLO STERLING AND FRANCINE CLARK ART INSTITUTE, USA A PALAZZO REALE DI MILANO  
 
Milano, 21 febbraio 2011 - E’ la prima tappa dell’eccezionale e inedito tour mondiale dei capolavori della famosa collezione americana del Sterling and Francine Clark Art Institute, di Williamstown, Stati Uniti, che comprende grandi opere francesi del Xix secolo, con stupendi dipinti di Pierre-auguste Renoir, Claude Monet, Edgar Degas, Édouard Manet, Berthe Morisot e Camille Pissarro. La mostra Impressionisti. Capolavori della Collezione Clark si terrà dal 2 marzo al 19 giugno 2011 e conterà 73 opere dei maestri francesi dell’Ottocento. Successivamente la collezione Clark sarà ospitata in Francia, al Musée des Impressionnismes di Giverny, dal 13 luglio al 31 ottobre 2011, in Spagna, alla Caixaforum di Barcelona, dal 18 novembre 2011 al 12 febbraio 2012, e proseguirà nei maggiori musei di tutto il mondo. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, l’evento è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, vanta il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Consolato Generale degli Stati Uniti di Milano e della Camera di Commercio Americana in Italia ed è organizzato dallo Sterling and Francine Clark Art Institute, insieme a Palazzo Reale e Arthemisia Group. La mostra nasce dalla collaborazione internazionale tra Arthemisia Group - nota per le grandi produzioni internazionali -, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e lo Sterling and Francine Clark Art Institute. Grazie a questa intesa l’Italia è stata scelta come prima sede dell’eccezionale tour. "Con questa mostra - ha dichiarato l´Assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory - Milano ribadisce ancora una volta come l´arte sia il terreno d´incontro e d´integrazione tra Europa e Stati Uniti, per un Occidente che riconosce sino in fondo la propria storia, i propri simboli, e che vede negli Impressionisti e nelle loro opere uno specchio in cui si riflette la nostra identità". Lo Sterling and Francine Clark Art Institute nasce nel 1955 a Williamstown, New England, Massachusetts, grazie a Robert Sterling Clark, uno degli eredi del patrimonio delle macchine da cucire Singer, e alla moglie Francine Clary Clark, che insieme acquistarono il nucleo principale della collezione fra il 1910 e il 1950. Il fiore all’occhiello dell’istituzione è la sua collezione di dipinti francesi oltre a capolavori europei e americani che vanno dal Rinascimento alla fine dell’Ottocento. La collezione Clark ha continuato a crescere grazie ad acquisizioni e donazioni e la holding dei Clark riunisce oggi circa 8000 pezzi tra i quali 500 quadri e importanti collezioni di opere su carta e di arte decorativa. L’istitituto riveste da sempre la duplice missione di museo d’arte e di centro di ricerca e alto perfezionamento nel campo delle arti visive e le sue consistenti risorse nonché le esposizioni e i vivaci programmi accademici proposti in sede, attirano visitatori, studenti e studiosi da ogni dove. Il Clark Art Institute organizza inoltre grandi mostre esportando le proprie opere in tutto il mondo. L’ultima e più recente è l’importante monografica Pasión por Renoir, aperta ad ottobre 2010 al Museu Nacional del Prado di Madrid, con l’intera collezione di trentuno dipinti di Pierre-auguste Renoir, mai usciti prima insieme dalla sede di Williamstown. Dopo Madrid, ventuno di questi capolavori giungono a Milano per l’appuntamento dedicato agli Impressionisti come corpus centrale di un inedito e suggestivo percorso che, accanto ai dipinti di Renoir, Monet, Degas, Manet, Morisot e Pissarro, include altresì opere fondamentali dei pittori barbizonniers quali Jean-baptiste-camille Corot, Jean-françois Millet, e Theodore Rousseau, dei maggiori pittori accademici del tempo quali William-adolphe Bouguereau, Jean-léon Gérôme e Alfred Stevens, e di post-impressionisti quali Pierre Bonnard, Paul Gauguin e Henri de Toulouse-lautrec. La mostra è curata da Richard Rand, Senior Curator presso lo Sterling and Francine Clark Art Institute e il percorso espositivo, organizzato con la consulenza scientifica di Stefano Zuffi, è articolato in dieci sezioni incentrate sui temi fondamentali che testimoniano le innovazioni stilistiche e tecniche della seconda metà dell’Ottocento: Impressione, Luce, Natura, Città e campagna, Mare, Viaggi, Società, Corpo, Volti e Piaceri. Esattamente un secolo fa, nel 1911, l’americano Robert Sterling Clark si trasferiva a Parigi, dopo una giovinezza ricca di avventure e di successi. La passione per l’arte, condivisa dalla moglie Francine, si traduce in una attività di collezionismo di grande sensibilità: capolavori sceltissimi di maestri rinascimentali, attenzione alle cosiddette arti applicate, sostegno ai pittori americani, e, soprattutto, una approfondita e accurata selezione di dipinti francesi dell’Ottocento. Sterling e Francine Clark vivevano a Parigi, al centro della vita culturale e del mercato artistico; pertanto le loro scelte non si basavano - come per altre collezioni d’oltre Atlantico - su segnalazioni estemporanee o opportunità casuali, legate a occasionali viaggi in Europa. Al contrario, i coniugi Clark hanno costruito una collezione di emozionanti dipinti impressionisti (Monet, Manet, Pissarro, Sisley, Degas e il prediletto Renoir), ma hanno altresì allargato il campo ai precursori, agli sviluppi e al seguito del movimento impressionista, lungo l’arco di tre generazioni di artisti tra il 1830 e il 1900, ovvero da Corot a Bonnard. La mostra propone questa caratteristica peculiare della collezione Clark, presentando una ricca selezione delle opere più importanti: dipinti di grande poesia, in alcuni casi assoluti capolavori, sono parte integrante di un organico percorso che non “isola” le gemme, ma al contrario le inserisce in uno sviluppo di stili, di movimenti, di ricerche. Per questo, accanto e intorno alle opere degli Impressionisti si trovano dipinti degli artisti che hanno costituito le premesse immediate per la nascita della nuova pittura “indipendente”; non mancano i rivali (come gli esponenti della tradizione accademica) e gli artisti che, alla fine del Xix secolo, hanno proposto nuovi scenari e soluzioni originali, come ad esempio Gauguin e Toulouse-lautrec. Inoltre, se Parigi resta sempre il fulcro intorno al quale ruotano le scelte dei coniugi Clark, proprio la funzione cosmopolita della capitale francese fa sì che nella raccolta entrino opere di artisti inglesi, olandesi, belgi, italiani, statunitensi, ad arricchire in modo straordinario la trama dei rapporti e degli intrecci culturali in riva alla Senna. Gli artisti presenti in mostra sono ventisei e l’allestimento si lega alle ragioni culturali di questa intelligente collezione, per condurre il visitatore a entrare nelle dinamiche dell’arte del secondo Ottocento, nel passaggio tra la tradizione “classica” e la prima, vera pittura “moderna”. Il percorso in dieci sezioni Il percorso, articolato in dieci sezioni tematiche dedicate a diversi soggetti e situazioni, si apre con un prezioso nucleo di dipinti strettamente legati alla nascita dell’impressionismo. Impressione (un termine coniato quasi casualmente da Monet) è il titolo del primo capitolo introduttivo, dove si propone un confronto serrato e ad altissimo livello tra i paesaggi di Monet, Pissarro e Sisley, i fiori di Manet, Renoir e della Morisot, e i volti evocati da Renoir: tutte opere che aiutano a comprendere le caratteristiche dello stile, della tecnica e della poesia impressionista. La seconda sezione è dedicata alla Luce, “materia” fondamentale per la pittura impressionista, e protagonista assoluta dell’immagine di Parigi (non a caso ribattezzata la “Ville Lumiére”). La luce della pittura en plein air risplende soprattutto sui paesaggi (ed ecco le opere di Monet, Pissarro e lo straordinario Tramonto, 1879 o 1881, di Renoir), ma viene interpretata con estrema sensibilità anche nelle “nature morte”, in questo caso da Sisley e da Renoir. Natura, Mare, Città e campagna sono le sezioni centrali della mostra e sono strettamente concatenate fra loro; in tutte queste sezioni i dipinti impressionisti sono messi a confronto con opere appartenenti ad altri movimenti artistici. Nella sezione dedicata alla natura, si può comprendere come l’eleganza di Corot e le ricerche di Théodore Rousseau costituiscano una premessa importante per gli esiti di Monet, mentre lo splendido angolo della Senna ad Argenteuil (1892 circa), dipinto da Caillebotte, costituisce un raffinato caso di sviluppo post-impressionista. Le splendide marine di Jongkind e Boudin offrono un punto di confronto diretto con due capolavori di Monet ispirati alle coste della Normandia, mentre nella sezione dedicata al dialogo tra città e campagna sarà una sorpresa incontrare una fremente scena parigina, Attraversando la strada (1873 -1875) di Boldini. Se Parigi è lo scenario privilegiato per le ricerche e le proposte artistiche, una sezione di grande importanza è quella dedicata ai Viaggi dei pittori: momento irrinunciabile per arricchire le esperienze visive, per mettersi a confronto con vedute storiche o per scoprire nuove emozioni. E’ questa la sezione più “italiana”: città e paesaggi del nostro Paese vengono ammirati da Corot (Castel Sant’angelo, Roma, 1835 -1840, e Bagnanti delle Isole Borromeo, 1865 - 1870, sul Lago Maggiore) e da Renoir (Venezia, Palazzo Ducale e La baia di Napoli, sera del 1881): ma non mancano temi orientali, come la scena egiziana descritta da Gerôme. Da questa sezione si passa naturalmente a quella dedicata alla Società, per vedere come l’arco espressivo della pittura francese del secondo Ottocento si allarghi a ogni ambito sociale. Ecco la Pastorella: pianura di Barbizon, prima del 1862, di Millet accanto alla giovane viaggiatrice Louise Harduin (1831) di Corot; l’animazione de Il Porto di Rouen: scarico di legname (1898) osservata da Pissarro accanto al tranquillo Interno ad Arcachon (1871) di Manet; le eleganti dame di Stevens e di Boldini accanto alla prostituta in Attesa (1888 c.) dei clienti di Toulouse-lautrec. La sezione successiva è dedicata al Corpo. Il Mercato di schiavi (1866) di Gerôme propone un’esotica sensualità, e apre la riflessione sul soggetto più “classico” dell’arte: l’immagine del corpo umano. Tra l’accademica perfezione di Bouguereau e la rigogliosa sontuosità della Bagnante bionda (1881) di Renoir, Berthe Morisot inserisce un tocco prezioso di sensibilità femminile. Avvicinando ulteriormente il rapporto con i soggetti, dal “corpo” si passa ai Volti di personaggi, e dietro a ogni volto c’è una storia. Ad alcuni autoritratti (Degas, Renoir) si associano personaggi di diverso genere, da Il Giardiniere dell’artista (1893) di Carolus-durand alla Ragazza che lavora all’uncinetto (1875 c.) di Renoir, il primo quadro acquistato dai coniugi Clark, fino alla solenne Carmen (1884) ritratta da Toulouse-lautrec nella sua energica, disincantata eppure a suo modo nobile realtà. La mostra si conclude con un capitolo dedicato ai Piaceri. Il primo, e forse il più importante, è sottinteso: il piacere del collezionismo, da parte di Sterling e Francine Clark, evocato dal dipinto di Daumier con i Collezionisti di stampe (1860 – 1863 c.), coniugato con il piacere di condividere con il pubblico i capolavori del loro museo. In questa sezione conclusiva incontriamo i gusti raffinati di Degas, che prediligeva le corse ippiche a Longchamp e le ballerine dell’Opéra, con il profumo dei fiori (e delle fanciulle che li accompagnano) di Tissot e di Renoir; il brivido esotico evocato da Gerôme e l’intima gioia che ci può dare un cagnolino descritta da Bonnard. Si riassume così, attraverso opere di grande bellezza, il senso di una collezione che ha come fulcro gli impressionisti come straordinario momento di una storia incessante di idee, di gusto, di poesia. La mostra sarà accompagnata da un catalogo illustrato pubblicato dalla Clark con Skira. Le dettagliate voci del catalogo sono accompagnate da ricche immagini a colori per ogni opera esposta, comprese numerose riproduzioni a pagina intera. Affascinanti saggi di James A. Ganz e Richard R. Brettell, importanti studiosi dell’arte europea del Xix secolo, illuminano altri aspetti della collezione Clark e offrono un’introduzione biografica a Sterling Clark, inserendolo così nel contesto di altri collezionisti dell’inizio del Xx secolo come Albert Barnes, Henry Clay Frick, e Duncan Phillips.  
   
   
SCHERMA, DISABILI E NORMODOTATI INSIEME IN PEDANA LA DISCIPLINA PARALIMPICA ENTRA NELLA FEDERAZIONE ITALIANA SPORT IMPORTANTE STRUMENTO DI INTEGRAZIONE SOCIALE  
 
Lonato del Garda/Bs, 21 febbraio 2011 - "La pratica sportiva ha per i diversamente abili una valenza decisamente positiva, perché porta una persona, che è sempre stata limitata nel tempo e nello spazio, a raggiungere gli stessi traguardi degli atleti normodotati". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi, intervenendo il 17 febbraio, a Lonato del Garda (Bs), alla presentazione del nuovo protocollo d´intesa per il passaggio della scherma in carrozzina dal Cip (Comitato Italiano Paralimpico) - Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) alla Federazione Italiana Scherma, sottoscritto lo scorso gennaio. Oltre all´assessore Rizzi sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Federazione italiana scherma Giorgio Scarso e il presidente internazionale della scherma in carrozzina Alberto Martinez Vassallo. "Con il protocollo presentato oggi - ha spigato Monica Rizzi - la scherma diventa realmente sport per tutti e gli schermidori disabili che lo praticano possono finalmente competere con gli schermidori normodotati. Con il passaggio della scherma in carrozzina dal Comitato italiano paralimpico alla Federazione italiana scherma, gli atleti saranno, almeno in pedana, tutti uguali". L´assessore Rizzi ha spiegato come la scherma nella nostra regione abbia radici profonde ricordando che, la Società del Giardino, la più antica e tuttora esistente società di scherma, risale addirittura alla fine del ´700. "Regione Lombardia, che tanti campioni ha dato al mondo della scherma - ha ribadito l´assessore Rizzi - è vicina a questa disciplina sportiva e accoglie con grande entusiasmo questo protocollo, in piena linea con le politiche regionali in materia e con lo slogan adottato dall´assessorato allo Sport e Giovani: ´Regione Lombardia, lo Sport per Tutti´". "Lo sport - ha detto l´assessore Rizzi, concludendo il suo intervento - è un importante strumento di integrazione sociale della persona con disabilità; l´attività sportiva costituisce infatti un fondamentale mezzo di socializzazione e di sviluppo della personalità in tutte le sue dimensioni: cognitiva, affettiva e comportamentale".  
   
   
SPORT: APERTURA CAMPIONATI SCIALPINISMO  
 
 Claut (Ud), 21 febbraio 2011 - I concetti di "Valcellina spirito unico e magico", dei valori universali dello sport, del Parco delle Dolomiti Friulane nell´ambito delle Dolomiti Patrimonio dell´Umanità (Unisco), sono fra i tanti che sono rieccheggiati questa sera nel Palaghiaccio di Calut, dove sono stati inaugurati - in uno spirito di festa e alla presenza di atleti di una ventina di nazioni - i Campionati Mondiali di Scialpinismo, che dal 19 si protrarranno fino al 25 febbraio. A rappresentare la Regione il vicepresidente Luca Ciriani e l´assessore alle Risorse agricole, Claudio Violino, con il vicepresidente del Consiglio regionale Maurizio Salvador. Numerosi gli interventi, fra i quali quelli del sindaco di Claut, Gionata Sturam, e del presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani. Il vicepresidente della Regione ha ricordato il felice connubio fra turismo e sport, che la Regione sta portando avanti da alcuni anni con esiti positivi per la promozione dell´immagine del Friuli Venezia Giulia e delle sue ricchezze ambientali, storiche, artistiche, eno-gastronomiche; mentre l´assessore Violino ha affermato che la Direzione regionale è presente a questi Campionati con gli uomini del Corpo Forestale regionale e con l´Ersa proprio per promuovere il "tipicamente friulano". Violino ha anche detto che dalla Valcellina e dalla montagna friulana sono partiti in tanti "per lavorare nel mondo; oggi grazie allo sport il mondo viene in Valcellina". Infine un grazie - portato da Luca Ciriani - a quanti hanno lavorato a lungo e duramente per rendere possibili questi Campionati: forze istituzionali, ma anche tanti volontari. Il vicepresidente Salvador ha portato il saluto del consiglio regionale, mentre Stefano Mazzolini ha ricordato l´impegno di Promotur per la migliore organizzazione delle gare.