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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Febbraio 2011
NUCLEARE, ROMANI: “MENO BUROCRAZIA, PIÙ RAPIDO RITORNO ATOMO IN ITALIA” APPROVATO LO SCHEMA DI RIFORMA DEL DECRETO LEGISLATIVO DEL 15 FEBBRAIO 2010. RECEPITA LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE, SEMPLIFICATE LE NORME PER LA COSTRUZIONE DELLE CENTRALI  
 
Roma, 21 febbraio 2011 - Su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di modifica del decreto legislativo del 15 febbraio 2010 relativo all’energia nucleare. Con questo provvedimento il governo intende dare nuovo impulso al ritorno dell’atomo in Italia ottimizzando in modo strutturale la disciplina necessaria a conseguire gli obiettivi programmatici e tecnici per velocizzare le procedure di individuazione dei siti e di realizzazione degli impianti. Queste in particolare le principali novità del decreto: adeguamento della normativa alla sentenza della Corte Costituzionale circa il parere obbligatorio, ma non vincolante, della Regione nel cui territorio ricadrà l’impianto, in merito all’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio della centrale; semplificazione delle procedure di valutazione e di autorizzazione dei nuovi impianti, nel rispetto della normativa ambientale, riducendo i tempi di costruzione e di individuazione dei siti. L’autorizzazione ambientale integrata avrà una validità di 15 anni contro i 5 ordinariamente previsti per altri tipi di impianti; altre misure di semplificazione delle procedure e di chiarificazione dei soggetti destinatari dei benefici economici; in particolare si prevede che i benefici connessi all’inizio dei lavori e all’esercizio dell’impianto siano concessi ai cittadini degli enti locali in cui è ubicato l’impianto e a quelli degli enti limitrofi in un raggio di 25 km dall’impianto. Adesso lo schema approvato dal Consiglio dei Ministri verrà trasmesso al Consiglio di Stato, alla Conferenza unificata ed alle Commissioni parlamentari per il relativo parere. “Con queste modifiche, insieme alla recente costituzione dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare – ha commentato il Ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani – diamo un nuovo impulso per la realizzazione del programma nucleare in Italia. Adesso c’è un percorso chiaro e definito che permetterà ai diversi livelli istituzionali di collaborare all’individuazione dei siti e alla realizzazione delle centrali. Dal ritorno all’atomo dipendono lo sviluppo e il recupero di competitività della nostra economia: basti pensare ai grandi vantaggi che potremo ottenere a favore del nostro tessuto produttivo soltanto riducendo i costi dell’energia elettrica, per alcuni utenti superiori del 30% rispetto ai nostri partner europei. Il nucleare è una riforma strutturale per il nostro sistema industriale e noi vogliamo percorrerla fino in fondo”.  
   
   
BOCCIATO PROGETTO 38 PALE EOLICHE OFF SHORE A PANTELLERIA  
 
 Palermo, 21 febbraio 2011 - La Commissione tecnica per la Verifica dell´Impatto Ambientale - Via e Vas" del ministero dell´Ambiente, ha espresso parere negativo sulla compatibilita´ ambientale del progetto di una "Centrale eolica off-shore Banco di Pantelleria e Banchi Avventura" presentato dalla Four Wind s.R.l, decisione presa insieme alla Regione Siciliana che, attraverso l´assessorato Territorio e Ambiente, fa parte della commissione. "Siamo estremamente soddisfatti - ha commentato l´assessore regionale al Territorio e Ambiente Gianmaria Sparma -. Questo pronunciamento conferma la correttezza della nostra posizione in linea con quanto gia´ deciso dalla Giunta di governo che ha espresso una netta contrarieta´ al rilascio di autorizzazioni per impianti eolici off-shore nel mare Mediterraneo nel tratto prospiciente le coste siciliane". "Inoltre - continua Sparma - e´ importante che tra le motivazioni, la Commissione abbia individuato quelle che noi per primi avevamo indicato, ovvero l´appartenenza delle suddette zone alla rete dell´Ue ´Natura 2000´ per la protezione degli habitat, le sue ripercussioni sull´economia ittica e il rischio sismico". Il progetto prevedeva l´installazione di 38 aerogeneratori da 6 Mega Watt ciascuno, aventi un diametro del rotore di 126 metri, per una potenza complessiva di 228Mw, distanti dalle 35 alle 26 miglia nautiche dalla costa sud orientale siciliana. Inoltre nel piano era previsto un cavidotto marino ad alta tensione (150 kV) e lungo circa 79 Km per il trasporto dell´energia elettrica alla terraferma, fino al Porto di Marina di Selinunte. Da questo, partiva un cavidotto terrestre, completamente interrato,lungo circa 19 Km, fino alla stazione elettrica ricevente di Partanna. La Commissione ha spiegato tra le motivazioni della bocciatura l´eccessiva lunghezza dei pali: questi ultimi, infatti, superando di oltre 45 metri sull´acqua la quota del terreno, costituirebbero un ostacolo alla navigazione aerea. Ancora si legge nella nota, riguardo la pesca, che "dato che alcuni esemplari censiti appartengono a specie di elevato valore naturalistico o commerciale" non siano state valutate in modo esaustivo le possibili ripercussioni sulle attivita´ di pesca, soprattutto in considerazione della sottrazione di vaste aree marine". Nella parte inerente l´on-shore, si rileva che il tracciato del cavidotto attraversa aree di territorio costiero posto a tutela e limitrofo ad ampie zone di interesse archeologico. Rientrano infatti in queste aree la Riserva naturale del "Fiume Belice e dune limitrofe", a circa 500- 600 metri ad est del punto di approdo del cavidotto che attraversa il ´Sistema dunale Capo Granitola, Porto Palo e foce del Fiume Belice´". Infine la Commissione evidenza la presenza di incongruenze sull´analisi della sismicita´ storica e sulla conseguente generazione di eventi ondametrici critici".  
   
   
GEOTERMIA, ROSSI: “ABBIAMO TUTTE LE CARTE IN REGOLA”  
 
Firenze, 21 febbraio 2011 – “Sulla geotermia la Regione Toscana ha le carte in regola, trattando la questione con coerenza e trasparenza. Prova ne sono i numerosi studi, analisi e ricerche che negli anni ha prodotto con soggetti accreditati e qualificati”. Lo dichiara il presidente Enrico Rossi avendo appreso la notizia, pubblicata su un giornale, che è stato presentato un esposto contro la Regione per mancata prevenzione contro i danni della geotermia. “Quello che abbiamo fatto finora dimostra l’esatto contrario. La salute delle popolazioni sull’Amiata è in linea con quella del resto della Toscana, che è tra le migliori in Italia e del mondo”. Tante sono le iniziative intraprese e i soggetti coinvolti a cominciare dall’Università di Siena che nel 2008 ha realizzato uno studio che ha smentito le conclusioni di un precedente lavoro di Edra che disegnava scenari catastrofici sull’Amiata. Sulla questione si è poi espresso anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Per continuare con le analisi che sono state compiute da esponenti del Cnr Igg di Pisa e da esponenti dell’Università di Firenze. Studi e ricerche tutte in linea con le conclusioni tratte dall’Università di Siena. La Regione ha anche costituito un Comitato tecnico scientifico per la Geotermia sull’Amiata che studia tutti gli aspetti relativi alla geotermia amiatina. Nel 2007 la Regione ha inoltre commissionato uno studio epidemiologico sulle aree geotermiche all’Agenzia Regionale di Sanità (Ars) dal quale non è emersa alcuna relazione diretta tra l’attività geotermoelettrica e lo stato di salute delle popolazioni. Va aggiunto che Arpat da tempo esegue monitoraggi annuali sulla qualità dell’aria sull’Amiata. L’ultimo controllo compiuto nel 2009 sulle centrali non ha rilevato superamenti dei valori limite di emissione previsti dalla normativa vigente o dalle specifiche autorizzazioni rilasciate ai singoli impianti. “Molti studi dunque – conclude Rossi – e molti controlli tutti rassicuranti che sono costati anni di lavoro e oltre un milione euro. Tempo e denaro pubblico che abbiamo impegnato perché convinti della serietà della questione e dell’importanza di conoscere in maniera completa e attendibile lo stato della situazione. Si tratta di ricerche rigorose e puntuali che non vanno manipolate o strumentalizzate. Anche per questo motivo la Regione Toscana tutelerà la propria immagine in ogni sede, come ha già fatto sporgendo querela per diffamazione nei confronti di chi ha mistificato i fatti. Su queste cose non si può scherzare”.  
   
   
NUCLEARE IN EMILIA ROMAGNA, IL GOVERNO CORREGGE IL DECRETO BOCCIATO DALLA CONSULTA. MUZZARELLI: "UN ERRORE"  
 
Bologna, 21 febbraio 2011 - "E´ sbagliato costruire una centrale nucleare senza il consenso della Regione interessata, ma il Governo persevera nell´errore. Dopo la bocciatura della Corte costituzionale del primo decreto legislativo, si insiste nel pensare ad uno schema di nucleare imposto da Roma, alla faccia del federalismo e della trasparenza". E’ il commento dell’assessore regionale alle Attività produttive e piano energetico Gian Carlo Muzzarelli alla decisione del Governo di emanare un decreto correttivo a quello bocciato dalla Consulta. "Su temi così delicati per la salute e la sicurezza dei cittadini e del territorio, bisogna parlare chiaro – dice Muzzarelli - Nei fatti, la normativa del Governo ha una evidente conseguenza: per realizzare le centrali nucleari, l´esecutivo dovrebbe sì chiedere il parere della Regione interessata. Ma, anche di fronte ad una risposta fortemente negativa, potrebbe decidere di procedere ugualmente disinteressandosi completamente dei cittadini di quell´area”. “Ha senso tutto questo? – si chiede l’assessore - Per noi no. Questo nucleare è rischioso ed antieconomico. Piuttosto, il governo investa nella ricerca di un nucleare di nuova generazione: per assicurare garanzie alle persone ed economie vere, utilizzando tecnologie sicure e che non producano scorie".  
   
   
RINNOVABILI: DELEGAZIONE FRANCESE INTERESSATA ALLE STRATEGIE CLIMATICHE 2050 DELL´ALTO ADIGE  
 
 Bolzano, 21 febbraio 2011 - L´assessore provinciale all´energia Michl Laimer in questi gironi ha ricevuto una delegazione francese di architetti ed esperti di energia in visita in Alto Adige per informarsi sul progetto altoatesino "Klimaland" sull´impiego delle energie rinnovabili. Venti rappresentanti del Parco tecnologico Maceo di Clermont Ferrand, seguiti nella visita altoatesina dal Tis innovation park e dalla Ripartizione acque pubbliche ed energia, ha ascoltato con vivo interesse le strategie predisposte dalla Provincia di Bolzano in campo energetico per il 2050. L´obiettivo, come ha spiegato l´assessore Laimer è di giungere alla riduzione radicale del consumo energetico portando le emissioni pro capite di Co2 dagli attuali 5,1 tonnellate a 1,5 tonnellate all´anno per il 2050. A tal fine si punterà sempre più sulle nergie rinnovabili; attualmente il fabbisogno energetico complessivo, ssenza il traffico, è coperto per il 56 per cento con energie rinnovabili, nel 2020 sarà coperto per il 75 per cento per giungere al 90 per cento nel 2050. A tal fine oltre al ricorso alle fone energetiche rinnovabili, si punta al risparmio energetico e all´efficienza energetica. In questa direzione è da intendersi il progetto vincente Casaclima. La delegazione francese al termine della visita ha espresso l´intenzione di attivare collaborazioni con gli enti altoatesini.  
   
   
"VOTA SÌ PER FERMARE IL NUCLEARE": ASSESSORE VINTI ADERISCE A COMITATO UMBRO  
 
 Perugia, 21 febbraio 2011 - L´assessore Stefano Vinti aderisce personalmente al Comitato umbro "Vota sì per fermare il nucleare", presentato nella Sala Fiume di Palazzo Donini, a Perugia. "Raggiungere il quorum - sostiene Vinti - non sarà cosa facile. E´ quindi importante che ci sia un forte impegno di tutti per fermare definitivamente la scelta nucleare. Una scelta già respinta con forza dai cittadini di questo paese, ci viene ora riproposta come possibile via di sviluppo". Per l´assessore "c´è invece bisogno di misurarci con la Green Economy e sostenere scelte improntate al valore del rispetto ambientale e del risparmio energetico. Razionalizzazione dei consumi, gestione sostenibile delle risorse, sviluppo delle fonti rinnovabili devono essere le linee portanti di una politica energetica che guardi ad un futuro possibile". Vinti si è detto d´accordo con le preoccupazioni espresse dal Comitato sui rischi del nucleare, sull´inutilità per l´Italia nonché sull´ingente costo che graverebbe sulle già magre risorse destinate alla ricerca e all´innovazione. "Il nucleare sarebbe una possibile risposta alla crisi economica di questo paese? L´italia non ha bisogno né di centrali nucleari, né di altre grandi opere - sostiene Vinti. Bisogna portare avanti e sviluppare le buone pratiche di produzione e di consumo intelligente ed investire nella politica delle fonti rinnovabili, il ché offrirebbe, oltre a sicurezza, salute, salvaguardia dell´ambiente, molte nuove possibilità occupazionali".  
   
   
LA SEAT CONNETTE LA PIÙ GRANDE INSTALLAZIONE FOTOVOLTAICA SUI TETTI DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA EUROPEA DUE INSTALLAZIONI, OLTRE 20.000 PANNELLI SOLARI E UNA POTENZA DI 4MW OLTRE 2.800 TONNELLATE DI CO2 IN MENO ALL’ANNO  
 
Verona, 21 febbraio 2011 - A testimonianza del proprio impegno a favore della tutela ambientale, la Seat ha portato a termine con successo la prima fase del progetto “Seat al Sol” con l’installazione di due strutture fotovoltaiche che generano in totale 6 milioni di kWh di energia elettrica pulita. Nell’arco del primo anno di piena operatività, il sistema produrrà molta più energia di quella consumata complessivamente dalle metropoli di Barcellona e Madrid per le luminarie nel periodo natalizio. Più di 20.000 pannelli solari, che coprono una superficie di circa 135.000 m2, sono installati sui tetti degli edifici e sulle strutture provvisorie per il deposito delle vetture; in questa fase iniziale viene raggiunta una potenziale produzione nominale di 4Mw. I risultati positivi a favore dell’ambiente sono evidenti: con questo progetto, nello stabilimento della Seat verranno tagliate 2.800 tonnellate di emissioni di Co2 in un anno, il che equivale all’effetto benefico prodotto da oltre 1.000 ettari di bosco. Il progetto “Seat al Sol” è stato sviluppato in collaborazione con Gestamp Solar, con l’obiettivo di generare localmente energia elettrica pulita, su grande scala, da poter consumare in loco (in linea con il principio ambientalista della generazione distribuita). Inoltre, la Seat è l’unica Azienda al mondo ad aver implementato, grazie alle installazioni su alcune strutture, un innovativo concetto, basato su una doppia funzionalità: generare energia rinnovabile e contemporaneamente proteggere le vetture dalle avverse condizioni meteorologiche. La realizzazione di questa prima fase ha richiesto un investimento di oltre 17 milioni di euro. Nel corso del 2011 e il 2012 i lavori proseguiranno fino al completamento di quello che sarà il più grande impianto fotovoltaico dell’industria automobilistica nel Vecchio Continente. Il progetto “Seat al Sol” prevede un totale di 6 impianti fotovoltaici su una superficie di 320.000 m2 e una potenza installata di 10,6 Mw. La Casa di Martorell sarà così in grado di produrre oltre 13 milioni di kWh annuali di energia pulita: un dato che equivale al consumo elettrico di circa 3.000 abitazioni, e che consentirà una riduzione delle emissioni di Co2 di 6.200 tonnellate, pari al 15% del contributo del Parco Naturale del Montseny. Nel 2010, in linea con la propria politica sulla sostenibilità, la Seat è risultato il primo Costruttore nella classifica di vendita delle vetture con livelli di emissioni di Co2 inferiori a 130g/km, con un incremento del 42% rispetto all’anno precedente.  
   
   
ENERGIA: ACCORDO SICILIA-TERNA PER SVILUPPO RETE E ITER SNELLO  
 
Palermo, 21 febbraio 2011 - E´ stato firmato Il 18 febbraio da Giosue´ Marino, vicepresidente della Regione siciliana con delega all´Energia, e da Luigi Roth, presidente di Terna, societa´ responsabile dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, un importante accordo per lo sviluppo sostenibile della rete elettrica in Sicilia. L´intesa integra il protocollo Vas (Valutazione ambientale strategica) siglato nel 2004 e l´accordo attuativo del 2007. Per ammodernare e potenziare la rete elettrica, in un´ottica di sostenibilita´ e di rispetto del territorio, Terna ha previsto in Sicilia investimenti per oltre 1 miliardo di euro, sui 7,5 previsti a livello nazionale. L´accordo di oggi stabilisce un´accelerazione del rilascio delle autorizzazioni per gli interventi sulla rete elettrica programmati da Terna nell´isola: sara´ istituito, nella sede dell´assessorato all´Energia, un tavolo tecnico che coinvolgera´ oltre l´amministrazione regionale, ciascuno per la propria competenza, le province, gli enti locali e il partenariato. Il vicepresidente Giosue´ Marino ha spiegato che la nuova intesa rientra nell´ambito di un piu´ ampio intervento di razionalizzazione della rete ad alta tensione. Sono previste una serie di opere destinate a potenziare e rendere piu´ sicura la rete elettrica siciliana, con un risparmio energetico del sistema e una significativa riduzione dell´impatto ambientale degli impianti. "Il riassetto della rete - ha continuato Marino - prevede infatti il rinnovo di impianti non piu´ idonei alle esigenze del sistema, in un corretto equilibrio tra il fabbisogno energetico del territorio e la tutela dell´ambiente. A beneficiarne saranno i cittadini e in particolare gli imprenditori". Per il presidente di Terna, Luigi Roth "l´accordo rappresenta una nuova, importante tappa di un percorso di concertazione che Terna e la Regione siciliana stanno portando avanti con impegno". "L´auspicio - ha detto - e´ che da questa ulteriore spinta per una piu´ stretta collaborazione possa scaturire quella necessaria accelerazione per poter aprire presto nuovi cantieri. Sensibilita´ nei confronti dell´ambiente e crescita infrastrutturale devono andare di pari passo, ma per la crescita economica della Sicilia e´ necessario che i progetti possano divenire, in tempi ragionevoli, opere concrete".  
   
   
CONTRIBUTI PER L´ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI PRIVATI DEL PIEMONTE  
 
Torino, 21 Febbraio 2011 - E’ stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale regionale del 17 febbraio la comunicazione firmata dal Vice Presidente ed Assessore all’Edilizia, Ugo Cavallera , in merito alla legge 13/89 sul superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. La nota, rivolta ai Comuni, riguarda la definizione per il 2011 del fabbisogno regionale, sulla base della presentazione delle domande di contributo inoltrate dalle persone disabili. “ Il finanziamento regionale stanziato nel bilancio 2011 è di 3.000.000 e consentirà, prima di tutto, di finanziare le domande presentate dagli invalidi totali nel 2009 e 2010 già istruite dagli uffici . La somma disponibile, pur consentendo di finanziare parzialmente le domande, rappresenta un importante aiuto economico specialmente per le fasce di popolazione più debole .”- sottolinea il Vice Presidente Cavallera . Peraltro la Regione ha segnalato al Ministero delle Infrastrutture il fabbisogno pregresso da soddisfare. Si ricorda che hanno diritto al contributo: le persone disabili, che sostengono direttamente le spese per l’eliminazione delle barriere architettoniche; coloro che hanno a carico soggetti disabili in quanto genitori o tutori; le persone che sostengono le spese in qualità di proprietario dell’immobile o parente o altro soggetto allo scopo di adattare l’alloggio o facilitare l’accesso all’edificio in cui risiede una persona disabile; i condominii dove risiedono gli stessi soggetti, per le spese di adeguamento relative alle parti comuni; La domanda, redatta su apposito modulo, da ritirare in Comune, deve essere presentata dalla persona disabile o da chi ne esercita la potestà o tutela, al Comune ove è ubicato l’immobile oggetto dell’intervento. La data di scadenza è il 1° marzo, ma le domande vengono raccolte dai Comuni durante tutto l’anno da una scadenza all’altra. Per informazioni gli interessati, oltre al Comune, possono rivolgersi a: Regione Piemonte, Direzione Programmazione strategica, Politiche territoriali ed edilizia, Settore Programmazione ed attuazione interventi di edilizia sociale, via Lagrange 24- 10123 Torino- tel 011 432 1454- 011 432 4019, http://www.Regione.piemonte.it/edilizia/index.htm    
   
   
CALABRIA: IL PROSSIMO 3 MARZO SARÀ APPROVATO IL PROGETTO ESECUTIVO DELLA CITTADELLA REGIONALE  
 
Catanzaro, 21 febbraio 2001 - L’assessore regionale ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile ha coordinato stamani, nella sede del dipartimento, un incontro ricognitivo sullo stato dell’arte dei lavori di realizzazione della “Cittadella Regionale” di Catanzaro. Oltre all’Assessore Gentile, erano presenti – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – il Direttore Generale del Dipartimento Giovanni Laganà, il Rup Domenico Pallaria e i dirigenti regionali Antonio Capristo e Salvatore Siviglia. Per il Contraente Generale, era presente il consigliere delegato di “Regione Futura srl” Umberto Zanardi. L’assessore Gentile, che ha promosso l’iniziativa, ha sottolineato “l’importanza che l’intervento riveste, l’impegno profuso per il superamento di una serie di problematiche di natura tecnico amministrativa ed ha individuato la calendarizzazione degli adempimenti necessari per la realizzazione dell’opera”. Durante l’incontro è stata infatti fissata la data, il 3 marzo 2011, per l’approvazione, a cura della Consulta Tecnica Regionale, del progetto esecutivo. L’assessore ha inoltre evidenziato lo sforzo già profuso dal Governo Regionale che ha puntualmente individuato, nell’ambito della Legge Finanziaria Regionale del 2011, le risorse economiche necessarie per la realizzazione del complesso intervento. Con l’esame ed il parere della Co.te.r. Sarà anche definito uno stringente e definitivo cronoprogamma che porterà alla fruibilità dell’opera entro il dicembre del 2013. Il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture Giovanni Laganà ha evidenziato che “la Struttura Dipartimentale è impegnata nella valutazione finale del progetto esecutivo che contiene aspetti innovativi dal punto di vista della qualità e funzionalità dell’opera”. Laganà ha inoltre fatto presente che “l’importo inizialmente previsto non avrebbe condotto alla completa realizzazione dell’intervento con gli standards che l’opera stessa, altamente rappresentativa dell’istituzione regionale, richiede”. Domenico Pallaria, nella sua qualità di Responsabile del Procedimento, ha relazionato sullo stato dei lavori il cui andamento è condizionato dall’incompleta definizione dell’iter approvativi e ha sottolineato come “la valutazione da parte della Co.te.r. Fornirà l’impulso necessario ad una produzione del cantiere in linea con le previsioni”. Da parte sua, Umberto Zanardi, consigliere delegato del General Contractor “Regione Futura”, apprezzando l’iniziativa promossa dall’Assessore, ha confermato “l’impegno della Società ad una positiva collaborazione per il superamento degli ultimi ostacoli che, fino ad oggi, non hanno reso possibile la produzione ipotizzata per un cantiere di tale importanza e dimensioni”.  
   
   
OPERE PUBBLICHE IN UMBRIA: ELENCO REGIONALE PREZZI STRUMENTO FONDAMENTALE PER QUALITÀ LAVORI E SICUREZZA  
 
 Perugia, 21 febbraio 2011 - "L´elenco dei prezzi e dei costi per la sicurezza, di cui la Regione Umbria si è dotata da anni, rappresenta un punto di riferimento, certo e condiviso, di come garantire l´innalzamento della qualità delle opere pubbliche e la sicurezza dei cantieri, facendo scuola anche a livello nazionale". Lo ha sottolineato l´assessore regionale ai Lavori pubblici, Stefano Vinti, illustrando il 17 febbraio nel corso di una conferenza-stampa a Palazzo Donini le principali novità dell´edizione 2010 dell´Elenco regionale, in vigore dal primo gennaio 2011. "Il primo risultato - ha rilevato - della nuova legge regionale sui lavori pubblici, la n.3 del 2010, che ha rinnovato la normativa per la formazione dell´Elenco, strumento a supporto degli operatori per il miglioramento della qualità delle opere pubbliche umbre attraverso un´adeguata remunerazione dei lavori e una particolare attenzione alle problematiche della sicurezza dei lavoratori". Il nuovo Elenco, che comprende 21 sezioni tematiche e ben 16.135 voci, è "frutto del lavoro complesso e di grandissimo rilievo svolto dalla Commissione di tecnici esperti in materia di lavori pubblici, appositamente costituita, di cui la Regione è capofila e di cui fanno parte oltre a personale della Regione, rappresentanti degli Enti locali, delle imprese e dei professionisti umbri. A tutti, soggetti pubblici e privati - ha detto Vinti - va un doveroso ringraziamento poiché, assicurando la loro collaborazione, contribuiscono a proseguire e a migliorare questo progetto ambizioso, garantendo il necessario allineamento tecnico-economico alle dinamiche del mercato". Nella composizione dei prezzi, sono indicate separatamente le voci relative ai costi della manodopera (sia edile che metalmeccanica), dei materiali di cui sono costituite le lavorazioni e dei noli delle macchine impiegate. "L´individuazione esatta del costo della manodopera - ha commentato l´assessore Vinti - è determinante per la trasparenza dei lavori e la salvaguardia della legalità degli appalti pubblici, tra le priorità delle politiche regionali. Allo stesso tempo, la definizione dell´elenco dei costi per la sicurezza che la Regione Umbria, prima in Italia, ha introdotto dall´edizione 2006, interviene a garanzia della salvaguardia della sicurezza, della salute e dell´igiene dei lavoratori impegnati nei cantieri pubblici". "L´elenco - ha detto Luciano Tortoioli, presidente della Commissione tecnica - a partire dall´avvio del progetto, nel 1984, ad oggi si è arricchito costantemente di voci, accrescendo la qualità degli appalti umbri. A dimostrazione della sua valenza, è diventato la base di riferimento anche per le opere dei privati". "L´elenco regionale - ha rilevato a sua volta Alberto Merini, dirigente del Servizio regionale Opere pubbliche - permette di valutare il costo di un´opera pubblica e consente di effettuare un´organica programmazione dei lavori pubblici, con costi e tempi certi". Per una migliore programmazione e una più efficace valutazione delle variazioni dei costi delle opere, rilevate ora per singole voci dalla segreteria tecnica-amministrativa formata da personale regionale con sede presso la Direzione competente, si prevede di costruire progetti-tipo su cui applicare l´elenco regionale. Rispetto all´anno precedente, è stato detto nel corso della conferenza-stampa, si stima che per l´edilizia corrente gli aumenti siano stati dell´ordine del 2,5-3 per cento. Il costo della manodopera è aumentato mediamente dell´1,7 per cento. Le novità dell´edizione 2010 sono state spiegate più approfonditamente da Patrizia Macaluso. "L´aggiornamento dell´Elenco prezzi - ha detto - tiene conto degli indirizzi delle nuove normative, tra cui le ´Norme Tecniche sulle Costruzioni´ del 2008, al fine di giungere a una maggiore qualità del costruito, adottando criteri prestazionali. In base a queste, ci sono importanti variazioni per quanto riguarda la riclassificazione del calcestruzzo: si passa da 15 prezzi presenti nell´Elenco 2009 ad oltre 60 prezzi, entrando nello specifico delle caratteristiche del materiale, quali la classe di consistenza, la descrizione dell´ambiente, la classe di esposizione". "Altrettanto importante - ha aggiunto - è l´inserimento di nuove voci relative all´uso di fonti di energia rinnovabile e pulita, alla geotermia per gli impianti negli edifici civili. Sono state revisionate, inoltre, le voci relative a indagini geognostiche e geotecniche, fondazioni speciali, di sostegno e pozzi per acqua, sistemazioni di aree verdi". L´elenco prezzi, composto da due volumi corredati da un cd rom, è diffuso nelle librerie convenzionate e dall´Ufficio del Bollettino Ufficiale della Regione Umbria. È inoltre pubblicato "on line" sul portale istituzionale, all´indirizzo www.Operepubbliche.regione.umbria.it, dove sarà dedicato uno spazio particolare alla rilevazione dei prezzi edili in Umbria.  
   
   
EDILIZIA PUBBLICA: REGIONE SICILIA CONFERMA ATTENZIONE VERSO ENTI LOCALI  
 
Palermo, 21 febbraio 2011 - L´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita´, Pier Carmelo Russo, ha sottoscritto il 18 febbraio l´integrazione del "Contratto di quartiere" dei Comuni di Agrigento, Comitini (Ag) e Aidone (En) per un importo complessivo di un milione di euro, destinati all´acquisto e al recupero di alloggi popolari e ad interventi di riqualificazione urbana. Per le tre amministrazioni hanno siglato il documento, rispettivamente, il vice sindaco Massimo Muglia, il vice sindaco Giuseppe Salamone e l´assessore al Decoro urbano, Giovanni Furcas. Si tratta di fondi previsti dall´Accordo quadro stipulato tra Stato e Regione nel 2005, rimasti fino ad oggi inutilizzati, che l´assessorato guidato da Pier Carmelo Russo e´ riuscito a recuperare grazie all´intesa raggiunta con il ministero delle Infrastrutture. "La Regione - ha sottolineato Russo - conferma grande attenzione verso gli enti locali, in un momento di difficolta´ economica, reperendo risorse finanziarie orientate, in particolare, al sostegno delle fasce sociali piu´ deboli, a cominciare dalle giovani coppie". Il Comune di Agrigento, che con una prima tranche di finanziamento di 6.750.000 euro aveva, tra l´altro, proceduto all´ultimazione di 16 alloggi popolari e alla sistemazione di ulteriori 122 alloggi, riceve adesso un finanziamento di 250 mila euro, destinato ad interventi di manutenzione straordinaria su un fabbricato che ospita 31 alloggi e alla riqualificazione del tessuto viario. A Comitini, che aveva gia´ ottenuto un finanziamento di 2.300.000 euro con il quale era stato realizzato anche un centro diurno per anziani, vanno 410 mila euro che serviranno alla realizzazione di 3 nuovi alloggi che si aggiungono ai 9 precedentemente acquistati e recuperati. Il Comune di Aidone, infine, gia´ destinatario di risorse per un importo di 2.160.000 euro serviti a realizzare 8 alloggi, una scuola di arte e mestieri e una sala per mostra permanente, usufruisce adesso di ulteriori 340 mila euro con i quali e´ prevista la realizzazione di altri due alloggi, oltre alle opere di urbanizzazione delle aree adiacenti.  
   
   
REGIONE LAZIO, POLVERINI: "SELVA DI PALIANO SALVATA DAL CEMENTO, SARA´ VALORIZZATA"  
 
Roma, 21 febbraio 2011 - “La Selva di Paliano è una priorità di questo territorio e la Regione ha deciso di acquistarla e trasformarla in Monumento naturale per proteggerla sia da una colata di cemento, sia da interessi di altra natura”. Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, intervenendo al convegno “La Regione crede e investe nel territorio”, a Paliano, riferendosi alla recente acquisizione di 58 ettari della Selva da parte della Regione. All´incontro hanno partecipato anche gli assessori regionali Stefano Cetica e Marco Mattei, il commissario Europeo alle Attività produttive Antonio Tajani, il vice coordinatore del Pdl del Lazio Alfredo Pallone, il presidente del Consiglio Regionale Mario Abruzzese e il sindaco di Paliano Maurizio Sturvi. “Ciò che va all´asta - ha sottolineato Polverini - va messo al riparo da ogni infiltrazione, non dobbiamo avere paura di dirlo. Lo continueremo a fare, anche con il consorzio rifiuti Gaia, perché quello è un settore molto esposto”. Polverini ha spiegato che per l´acquisizione della Selva “sono stati investiti 6,2 milioni. Nella nostra situazione economica, sono tanti, per cui vi assicuro che non li vogliamo buttare, perché sarebbe spreco di denaro pubblico, ma li vogliamo valorizzare”. L´assessore all´Ambiente della Regione Lazio, Marco Mattei, ha spiegato che l´intervento si è svolto su due binari: la perimetrazione dell´area che verrà presto sancita da un decreto e l´acquisto della prima tranche della Selva, circa 58 ettari, quelli di maggior pregio. L´assessore regionale al Bilancio, Stefano Cetica, ha sottolineato che per Paliano questa “ è una giornata di festa, c´erano sotto molti interessi, per cui non è stato facile portare avanti le procedure”. Polverini ha anche confermato l´impegno per il rilancio del turismo nella provincia di Frosinone in cui Paliano, le terme di Fiuggi e il nuovo parco a tema Valmontone "rappresentano un triangolo strategico. Dobbiamo valorizzare il turismo ambientale, termale, culturale e religioso e quello congressuale e colgo qui l´occasione per annunciare che nella finanziaria regionale e´ prevista la realizzazione del nuovo palazzo dei congressi a Fiuggi che se saremo bravi, e lo saremo, sara´ pronto in sei mesi".  
   
   
PUGLIA: VIA LIBERA PER FONDO AFFITTI E CONTRIBUTO COOP EDILIZIE  
 
Bari, 21 febbraio 2011 - Quest’anno la Regione pagherà molto prima i contributi per il Fondo affitti: da una media di liquidazioni che toccava Aprile, si è passati a febbraio. “La Regione – ha spiegato oggi l’assessore all’assetto del Territorio, Angela Barbanente – continua a finanziare il fondo affitti, mettendo a disposizione 15 milioni di euro a sostegno delle famiglie disagiate, a fronte di un crollo del finanziamento statale che passa in cinque anni da venti a meno di dieci milioni di euro”. I mandati, dopo l’approvazione ieri in Giunta della delibera sul fondo affitti, passano alla ragioneria per le liquidazioni ai comuni. “In tutta la regione – prosegue la Barbanente – sono oltre cinquantamila le famiglie che usufruiscono dei contributi, 6153 solo a Bari, che vedrà un contributo di 3 milioni di euro oltre ai 740mila di premialità per il cofinanziamento”. L’anno scorso ci furono difficoltà – a causa del patto di stabilità – per le liquidazioni, quest’anno gli uffici regionali hanno risolto i problemi e hanno dato luce verde ai sussidi. L’assessore Barbanente ha presentato oggi un’altra delibera approvata ieri, quella che sblocca 27 milioni di euro per le cooperative edilizie, soprattutto nei grandi e medi comuni, con l’approvazione della graduatoria che finanzia anche i progetti finora esclusi, recuperando i fondi dalle coop che si trasformano da proprietà divisa in indivisa. “Bari, Barletta, Modugno, Lecce, Trani, Noicattaro – spiega l’assessore - sono alcuni dei comuni dove ci sono coop che saranno finanziati, privilegiando chi concederà le case in locazione lunga, da 8 a 16 anni, con interventi edilizi di qualità ambientale ed energetica. Sul sito web dell’Osservatorio regionale della condizione abitativa (Orca) ci saranno le graduatorie. Il provvedimento da una mano ai soci delle coop che hanno difficoltà a reperire i finanziamenti per costruire gli appartamenti a causa delle peggiorate condizioni economiche e delle difficoltà ad ottenere mutui bancari: si passa da un contributo di 50mila euro a uno di 15mila per alloggio, secondo la possibilità o meno che le case siano concesse in locazione”.  
   
   
NUOVO AVVISO PER IMPRESE: L’INCUBATORE DELLA VAL D’AGRI DI SVILUPPO BASILICATA SCEGLIE LA PROSPETTIVA DELLA GREEN ECONOMY PER LE IMPRESE E PER LO SVILUPPO DELL’AREA  
 
Potenza, 21 febbraio 2011 - E´ stato pubblicato il 16 febbraio 2011 sul Bur Basilicata Ii Parte l’Avviso rivolto ad imprese, da costituire o già costituite, che intendono localizzare nell’Incubatore (sito nella zona industriale Alta Val D’agri della Basilicata) la propria sede o unità produttiva ed operare nei settori di attività della bioarchitettura e bioedilizia, energia da fonti rinnovabili, tecnologie verdi, agricoltura sostenibile, chimica sostenibile, management ambientale. In accordo con le linee strategiche di sviluppo regionali ed in continuità con l’azione specifica del progetto Fidibe, l’Incubatore della Val D’agri prosegue il percorso avviato nel 2010 per sostenere il sistema imprenditoriale locale. La linea dell’innovazione promossa con il primo avviso si rafforza in un percorso orientato verso la prospettiva della Green Economy. Lo sforzo di policy effettuato da Sviluppo Basilicata durante la recente fase di lancio dell’Incubatore nel territorio della Val D’agri e l’analisi di sollecitazioni imprenditoriali pervenute dal territorio stesso proprio durante questa prima fase esplorativa, consentono di raccogliere e promuovere con questo Avviso l’esplicitazione di percorsi potenziali già presenti nell’area. L’incubatore d’imprese, precisa Raffaele Ricciuti Amministratore Unico di Sviluppo Basilicata, soggetto gestore dell’Incubatore, luogo virtuoso per far nascere o sviluppare attività alternative, è uno strumento flessibile e dinamico per il territorio, e come tale si ripensa costantemente e rafforza la sua posizione mettendosi a disposizione delle imprese oltrechè ricercare continue sinergie con gli stakeholders dell’area (Università, Centri di Ricerca, Fondazioni) per poter svolgere un ruolo propulsivo e di scouting. Nell’incubatore sono disponibili 7 laboratori produttivi (con ampiezza variabile tra i 161 mq a1 312 mq) e 4 Laboratori di servizi (con ampiezza variabile dai 41 mq ai 54 mq ca). L’incubatore dispone inoltre di sala polivalente per conferenze e di salette per riunioni e formazione. E’ dotato di riscaldamento e linea Shdsl per l’accesso veloce alla rete internet. La modulistica è scaricabile dal sito www.Sviluppobasilicata.it/    
   
   
IMPRESE DEL LAZIO: POLVERINI, DALLA REGIONE 500 MLN PER CREDITI  
 
Roma, 21 febbraio 2011 - 500 milioni di euro dalla Regione per la certificazione dei crediti alle imprese. Lo ha annunciato la presidente Renata Polverini al termine di un incontro con le associazioni imprenditoriali che si è svolto il 18 febbraio nella sede della giunta regionale. Al tavolo di lavoro hanno preso parte rappresentanti di Confindustria, Federlazio, Confcoperative, Legacoop, Agci, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casartigiani. “Provvederemo a garantire i pagamenti attraverso un Fondo di rotazione. La prossima settimana – ha garantito Polverini -partirà a un tavolo tecnico che sottoscriverà un protocollo con tutte le associazioni imprenditoriali e gli istituti finanziari. Pagheremo tutti i fornitori rispetto alle spese di investimento dirette della Regione come lavori pubblici, strade, costruzioni e acquisto di macchinari. Questo fondo - ha proseguito Polverini - sarà rimpinguato mano a mano che la Regione assumerà i suoi crediti, entrando così in un circuito virtuoso che speriamo possa togliere dall´emergenza molte imprese del territorio regionale”. Polverini ha anche ricordato come gia´ nella legge di bilancio 2011 fosse stata approvata una norma per le modalita´ di certificazione dei crediti e che l´intesa che sara´ sottoscritta ricalca il progetto pilota gia´ avviato con l´Anche e Sace e che ha visto l´adesione di 70 imprese.  
   
   
MOLISE – IMPRESE: IL SALDO MIGLIORE DELL’ULTIMO TRIENNIO  
 
Campobasso, 21 febbraio 2011 - Alla fine dell’anno, infatti, il rapporto tra le aziende nate e quelle che hanno cessato l’attività ha fatto registrare un saldo positivo dello 0,89% rispetto all’anno precedente. L’esito positivo rappresenta il saldo migliore dell’ultimo triennio ed è dovuto alla ripresa delle nuove iscrizioni, risultate pari a 2.130 e al contemporaneo rallentamento del flusso delle cessazioni, pari a 1.839, con uno stock totale di imprese attive in regione al 31 dicembre 2010 di 35.905. Un dato rilevante è sicuramente il risultato della provincia di Isernia che si piazza tra i primi posti con quasi il 2% di crescita, considerando che la media nazionale si attesta all’1,2%. Infatti, nella provincia di Isernia nel 2010 risultano 609 nuove imprese iscritte e 441 cessate, con un saldo positivo di 191 imprese. Positivo anche il dato nella provincia di Campobasso: al Registro Imprese della Camere di Commercio del capoluogo regionale risultano, nel 2010, 1521 nuove imprese e 1398 cessate con un saldo di 123 imprese . Del ritorno alla “normalità” della dinamica imprenditoriale non ha beneficiato però, il comparto artigiano che nei dodici mesi del 2010 in Molise registra un segno negativo dell’ 1,83% . Il dato regionale conferma il trend nazionale di crisi del settore, che vede la chiusura di oltre 5 mila aziende. Nel 2010 le imprese artigiane cessate in Molise sono 505 contro le 445 neo-costituite. Questi i dati di sintesi più significativi diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese condotta da Infocamere, la società di informatica delle Camere di Commercio italiane.  
   
   
MERAKLON - SITUAZIONE PRECIPITA, ROSSI: “URGENTE TAVOLO NAZIONALE”  
 
Perugia, 21 febbraio 2011 - L´assessore regionale all´industria, Gianluca Rossi, è tornato il 18 febbraio nuovamente a rivolgersi al ministro dello sviluppo economico per rinnovare la richiesta di istituzione di "un tavolo nazionale" per la crisi della Meraklon. La situazione del polo chimico ternano pare avviata a precipitare dopo la decisione dell´impresa di bloccare le produzioni del "fiocco" per una settimana a far data da martedì prossimo, decisione cui i sindacati hanno opposto il proposito di blocco in uscita di tutte le merci (sia fiocco che filo). "I fatti, purtroppo - ha dichiarato l´assessore - si incaricano di smentire l´ottimismo col quale il ministro Romani aveva risposto all´interrogazione parlamentare dell´on. Trappolino e altri. C´è la necessità urgente - ha proseguito Rossi - di uno strumento istituzionale che coordini le iniziative e gli interventi dei diversi soggetti coinvolti, a partire dal governo nazionale, come proposto ormai da otto mesi dalla Regione e dalle istituzioni locali e che si riconferma indispensabile anche in funzione di un progetto di reindustrializzazione del polo chimico ternano". L´assessore Rossi sarà presente domani alla manifestazione dei lavoratori davanti ai cancelli del polo chimico per esprimere solidarietà e vicinanza alle loro richieste.  
   
   
IL PRESIDENTE ROSSI INCONTRA I LAVORATORI DELLA BTP  
 
Firenze, 21 febbraio 2011 – La Regione chiederà un incontro al commissario giudiziale che gestisce, dai primi giorni di febbraio, il gruppo Btp (Baldassini Tognozzi Pontello) in seguito alla grave crisi che da circa due anni ha investito l’azienda. Ad avanzare la richiesta sarà il presidente Enrico Rossi, che ha preso questo impegno stamani, nel corso dell’incontro con le rappresentanze aziendali e i sindacati. “Chiederò al commissario un incontro – ha precisato il presidente – per uno scambio di informazioni e per approfondire con lui, se lo vorrà e senza che questo interferisca in alcun modo con la sua attività, tutte le notizie che riguardano questa importante realtà produttiva. E’ una realtà che merita, da parte della Regione e delle istituzioni locali, la massima attenzione. E la Regione non intende farla mancare”. Il presidente Rossi ha ribadito che la Regione segue da vicino la vicenda, che coinvolge circa 400 lavoratori toscani impegnati prevalentemente nella sede amministrativa di Calenzano e nel settore dell’edilizia privata. A questi si devono aggiungere quelli impegnati nel settore delle infrastrutture, occupati nei numerosi grandi cantieri aperti anche fuori regione, nonché i dipendenti del ramo alberghiero. A questi tre filoni di attività sono legate, nel territorio fiorentino e toscano, centinaia di imprese dell’indotto. “E’ un pezzo rilevante del nostro tessuto produttivo – ha sottolineato Rossi – la prima azienda nel settore dell’edilizia a livello toscano e fra le prime a livello nazionale. Come abbiamo fatto e continuiamo a fare per altre situazioni di crisi, cercheremo anche in questo caso di dare il nostro contributo per trovare una soluzione in grado di assicurare il mantenimento di queste attività sul nostro territorio”.  
   
   
TECNOL DI BARBERINO DI MUGELLO, SIMONCINI INCONTRA L’AZIENDA  
 
Firenze, 21 febbraio 2011 – L’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha incontrato il 17 febbraio l’amministratore delegato della Tecnol di Barberino di Mugello, azienda metalmeccanica specializzata, fra l’altro, nella produzione di cilindri per moto e parte integrante del gruppo Mape con sede a Bologna . “Prendiamo atto con soddisfazione – ha detto Simoncini al termine dell’incontro – del fatto che i vertici dell’azienda hanno confermato che Baberino di Mugello resta uno dei punti qualificanti del gruppo Mape che pure è impegnato, in questa fase, in un lavoro di ristrutturazione complessiva che riguarderà lo stabilimento Tecnol”. L’assessore ha ribadito che la Regione segue con attenzione gli sviluppi della vicenda ed è disponibile, nel caso si rendesse necessario, ad accompagnare, in accordo con le istituzioni locali, percorsi di riqualificazione dei lavoratori, a sostenere nuove iniziative industriali nell’area, a favorire processi di innovazione e trasferimento tecnologico in grado di dare una solida prospettiva di sviluppo all’azienda. L’incontro con l’azienda fa seguito all’incontro che l’assessore Simoncini, insieme ai rappresentanti del Comune di Barberino e della Provincia di Firenze, aveva avuto qualche settimana fa con i rappresentanti dei lavoratori e le organizzazioni sindacali di categoria.  
   
   
MILANO - NASCE IL REGISTRO DELLE IMPRESE CENTENARIE  
 
Milano, 21 febbraio 2011 - Nasce il Registro delle Imprese Storiche Italiane: premio alle 150 più antiche. In occasione dei festeggiamenti del 150° anniversario dell´Unità d´Italia, le Camere di commercio italiane hanno istituito il Registro delle imprese storiche per riconoscere un premio a 150 imprese iscritte nel Registro delle imprese ed attive, con esercizio ininterrotto dell´attività nell´ambito dello stesso settore merceologico, per un periodo non inferiore a 100 anni. Ci sarà un premio per le 150 imprese italiane più antiche. La partecipazione al bando è gratuita e l’iscrizione va effettuata entro il 28 febbraio 2011. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito camerale. Le imprese longeve a Milano e in Lombardia - Sono 2.116 le imprese lombarde con oltre 70 anni di vita. Più della metà di quelle ancora attive nel 2010 ha sede a Milano e Monza: sono infatti 1.285 su un totale nazionale di 5.868, più di una su cinque (primo posto nazionale, seguono, a grande distanza, Torino, Roma, Genova). Quasi 300 si concentrano poi a Varese (quinta in Italia) e 140 a Como (nona a livello nazionale). Supera il centinaio anche Bergamo. I settori più rappresentati tra le longeve lombarde? Il manifatturiero con 26,3% del totale e il commercio con il 25,2%. Una specializzazione più forte nell’agricoltura si trova invece a Mantova (15,4% delle sue imprese storiche), nel commercio a Lodi (35%), nelle attività immobiliari a Como (27,9%), nella ristorazione e alloggio a Varese (23,8%) e nelle attività finanziarie e assicurative a Brescia (18%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al Ii trimestre 2010.  
   
   
OMSA, RAGGIUNTO L´ACCORDO. ERRANI: "ORA SI APRE UNA FASE NUOVA"  
 
Roma, 21 febbraio 2011 – Accordo raggiunto il 18 febbrai o a Roma per l’Omsa di Faenza. Presenti al tavolo convocato presso il ministero dello Sviluppo economico - insieme ai rappresentanti dell’azienda, della Confindustria di Ravenna e delle organizzazioni sindacali – il presidente della Regione Vasco Errani, il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, l’assessore provinciale Paolo Valenti. “E’ un accordo positivo che segue una trattativa molto complessa e difficile, soprattutto per l’atteggiamento tenuto dall’azienda – è il commento del presidente della Regione Errani - Ora si apre una fase nuova, di impegno per tutti i firmatari, per affrontare le due questioni più importanti: il problema occupazionale e la reindustrializzazione del sito e del faentino”. Tre i punti dell’intesa raggiunta oggi. Il primo: la Golden Lady si è impegnata a ricercare soluzioni imprenditoriali che diano occupazione a tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’Omsa di Faenza, così come prevede l’accordo del 25 febbraio 2010. A questo fine, darà incarico a una società che raggiungerà “concreti risultati in tempi brevi” anche attraverso il confronto con le istituzioni. Il secondo: al fine di favorire la conferma del secondo anno di cassa integrazione, è stato definito l’incentivo economico per l’esodo di un numero massimo di 80 dipendenti. Il valore dell’incentivo è di 30.000 euro loro per ciascun lavoratore che si renderà disponibile alla mobilità entro il prossimo 12 marzo. L’incentivo per chi accetterà la mobilità oltre quella data (ed entro il termine di scadenza della cassa integrazione) sarà di 5.000 euro lordi. Il terzo: Golden Lady si impegna a mantenere l’attività produttiva ancora presente nello stabilimento di Faenza, fino all’individuazione di nuove soluzioni imprenditoriali. Il tavolo ministeriale si riunirà ogni due mesi.