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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Febbraio 2011 |
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I CITTADINI EUROPEI A FAVORE DI UNA POLITICA ENERGETICA COMUNE |
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Bruxelles, 28 febbraio 2011 - L´unione europea è dipendente da paesi terzi per quanto riguarda il rifornimento energetico. Le crisi energetiche del 2005-2006 e del 2008-2009 hanno dimostrato ampiamente la necessità di una implementazione di una politica energetica comune, che sappia rispondere a questioni fondamentali: come assicurarsi il rifornimento energetico? Come connettere le reti di distribuzione degli Stati membri? Come sviluppare fonti di energia alternativa? Come stabilizzare i prezzi dell´energia? L´unione ha commissionato un sondaggio sulla percezione che i cittadini hanno del problema energetico e dei ruoli che Unione e Stati membri devono giocare nella politica energetica. Di seguito alcuni dei risultati del sondaggio: Il 60% degli europei crede che misure coordinate tra gli Stati membri costituiscano una garanzia contro le crisi energetiche. Il 79% è favorevole alla solidarietà tra Stati membri in occasione di difficoltà nella fornitura energetica. Il sondaggio mostra con chiarezza che la prima priorità dei cittadini europei per quanto riguarda la politica energetica è la stabilità dei prezzi. La seconda sono le energie alternative e rinnovabili; la terza la sicurezza dell´approvvigionamento energetico. L´efficienza energetica si piazza soltanto al quarto posto, essendo indicata come priorità soltanto dal 16% degli europei. Quest´ultimo risultato è particolarmente sorprendente: l´efficienza energetica è un elemento fondamentale di una politica energetica sostenibile. Per questo la Commissione si impegna a aumentare la consapevolezza dei cittadini europei in questo campo: nel marzo prossimo essa presenterà un Piano d´Azione sull´Efficienza Energetica, per dare a tutti i cittadini la possibilità di consumare meno e meglio http://ec.Europa.eu/energy/studies/doc/20110131_eurobarometer_energy.pdf |
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APER: MINISTRO ROMANI ATTENZIONE A NON GETTARE IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA, IL DECRETO LEGISLATIVO INVECE DI MORALIZZARE RISCHIA DI PARALIZZARE IL SETTORE DELLE RINNOVABILI |
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Milano, 28 febbraio 2010 – Dalla valutazione delle indiscrezioni di queste ore in merito alla bozza di decreto di recepimento delle direttiva europea 28/2009/Ce, sembra concretizzarsi il rischio che il provvedimento possa provocare la paralisi per tutto il settore delle rinnovabili. Il decreto che in recepimento della direttiva europea dovrebbe promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili ai fini del raggiungimento degli obiettivi al 2020, si sta invece rivelando uno strumento che per sanzionare presunti sviluppi speculativi del settore finisce per bloccare il settore nel suo complesso, non solo i grandi investimenti ma anche la generazione distribuita e gli impianti domestici di piccola taglia, emblematico al riguardo il blocco imposto alla crescita del fotovoltaico di qualsiasi dimensione. Per questo motivo Aper esprime un accorato appello al Ministro Romani perché consideri con la dovuta cautela gli effetti che tali disposizioni potrebbero avere sia per il settore economico in Italia sia per il raggiungimento degli obiettivi europei. |
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LIGURIA ADERISCE A CAMPAGNA LEGAMBIENTE PER SOSTITUIRE ETERNIT CON FOTOVOLTAICO |
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Genova, 28 Febbraio 2011 - La Regione Liguria, con l’assessorato all’Ambiente e Sviluppo Sostenibile, aderisce alla campagna Eternit Free lanciata da Legambiente e da Azzeroco2 per promuovere la sostituzione e la bonifica dall’amianto dei tetti in eternit con impianti fotovoltaici degli immobili pubblici o aziendali. ´Eternit Free´ si sviluppa in collaborazione con Legambiente e Azzeroco2. Obiettivo della campagna è quello di eliminare le coperture in eternit dai capannoni artigianali, industriali o agricoli sostituendole con impianti fotovoltaici beneficiando di incentivi speciali introdotti appositamente dallo Stato e ancora garantiti per tutto il 2011. ´Il problema amianto-spiega l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria Renata Briano- tocca anche la Liguria. Abbiamo aderito a questa campagna perché è coerente con gli obiettivi con le politiche regionali per la riduzione delle emissioni di Co2 e dei fattori di rischio ambientale sul territorio e alla promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili”. “Crediamo che si possa contribuire alla realizzazione di interventi virtuosi sul territorio legati a buone pratiche come, appunto, la rimozione di coperture in amianto e l’istallazione di pannelli fotovoltaici, permettendo anche a chi non fosse in condizione di affrontare interventi onerosi di risolvere problemi locali e contribuire alla qualità ambientale complessiva del territorio ligure”, ha detto la Briano. Legambiente Liguria Onlus sarà presente in prima linea con i circoli territoriali e la sede regionale, continuando la promozione sul territorio a favore della diffusione dell’utilizzo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. Spiega Stefano Sarti, presidente di Legambiente Liguria: “L’opportunità di sostituire delle coperture in eternit con pannelli fotovoltaici, oltre ad indubbi benefici all’ambiente e alla salute dei cittadini, porterà ad un consistente risparmio in termini di consumi energetici e quindi il vantaggio di avere bollette più leggere”. |
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QUALIFICAZIONE E CERTIFICAZIONE PER L’EFFICIENZA ENERGETICA E LE FONTI RINNOVABILI |
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Bologna, 28 febbraio 2011 - Si è tenuto il 25 febbraio presso il Centro Ricerche Enea “E. Clementel”, il seminario “Fabbisogni di qualificazione e certificazione (Q&c) di competenze, servizi e sistemi per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili”, organizzato dal Laboratorio Lisea, in collaborazione con Enea e Isnova-fire. Lisea (Laboratorio per l’Innovazione industriale e la Sostenibilità Energetico – Ambientale) è stato creato dall’Enea, grazie a un finanziamento del Programma regionale per la ricerca industriale, l´innovazione e il trasferimento tecnologico della Regione Emilia-romagna (Prriitt). L’enea, la sua controllata Isnova (Istituto per la promozione dell’innovazione tecnologica) e la Fire (Federazione Italiana per l´uso Razionale dell´Energia) hanno firmato di recente un accordo di collaborazione, allo scopo di promuovere l’adozione delle migliori pratiche nel campo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili tra gli operatori dei settori pubblico, privato, dei servizi e della formazione. L’enea, nelle sue funzioni di Agenzia, è chiamata a svolgere attività mirate ad accelerare il trasferimento di metodologie e tecnologie per un uso più efficiente dell’energia e a rafforzare la capacità di innovazione delle imprese nel campo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. Il seminario, rivolto agli operatori di servizi energetici dell’Emilia-romagna, ha presentato il quadro evolutivo dei servizi energetici nel mercato libero e le varie necessità di qualificazione e certificazione dei singoli operatori. Informazioni sul web: www.Lisealab.it/ www.Fire-italia.it/ www.Enea.it/ |
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BIOMASSE AL CENTRO DELLE ESPERIENZE UTENTI MICROGEN |
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Milano, 28 febbraio 2011. Sono le biomasse di ogni provenienza le vere star delle esperienze utenti che saranno presentate nel corso delle due Giornate della Microgenerazione in programma a Milano i prossimi 9 e 10 marzo. Le Giornate, giunte alla quinta edizione, sono organizzate dal settimanale web e-gazette (www.E-gazette.it/ ) e da Updating ( www.Updating.it/ ) con il patrocinio della Camera di Commercio di Milano. In base a tutte le proiezioni delle associazioni di settore e dell´autorità pubbliche, il vero problema del nostro Paese nel raggiungere gli obiettivi 20/20/20 europei si nasconde infatti nella poca disponibilità di fonti rinnovabili per soddisfare le esigenze di consumo di energia termica (non elettrica), per intenderci quella per l´autotrazione, il riscaldamento degli edifici, eccetera. Tra le possibili fonti rinnovabili di energia termica, quelle attinenti alla fliera agricolo-alimentare hanno un ruolo di primo piano. Per questo, la prima delle Giornate della Microgenerazione (9 marzo) ospita l´esperienza dell´Azienda Agricola Agrimora di Castelnuovo Scrivia che produce e utilizza biogas a partire dagli scarti delle proprie coltivazioni, una case history presentata dallo stesso titolare, Paolo Barbieri. Il concetto viene ribadito da Marco Menghini, titolare della società “I leprotti”, azienda agricola che ha realizzato una centrale termica che produce energia ricavandola dal legno e dalle biomasse rinnovabili nel comune di Abbiategrasso. La centrale è completamente a ciclo chiuso e utilizza materie prime locali a chilometri zero. Le biomasse rappresentano anche un´importante fonte nell´ambito della cogenerazione, tema della seconda giornata (10 marzo), ossia nella produzione integrata di energia elettrica ed energia termica. Esempi molto avanzati sono quelli portati da Valeria Sonvico, responsabile regionale dell´area ambiente e territori di Coldiretti Lombardia, che pone l´attenzione sulle potenzialità di sfruttamento degli scarti di filiera e di distretto. Ma la cogenerazione con biomasse agricole interessa anche ambiti non strettamente di settore: ne è un esempio il progetto presentato dal giovane agricoltore Alessandro Lorini, che prevede una centrale da teleriscaldamento che serve un cittadina in provincia di Brescia sfruttando coltivazioni apposite nel circondario. Queste sono comunque solo alcune delle numerose esperienze utenti che caratterizzano, come in ogni edizione, Le Giornate della Microgenerazione che quest´anno si svolgeranno a Milano a Palazzo Turati in Via Meravigli 9b, sede della Camera di Commercio, grazie al sostegno di aziende sponsor come Astrim, Exergy, Amga Calore, Bit e Sibsiber con il marchio Turbomass. Nel corso delle Giornate verrà presentata la seconda edizione del "Rapporto sulle Nuove Energie" realizzato da Updating ed e-gazette, che fa il punto sull´evoluzione del settore in Italia. Il rapporto, che viene preparato con il contributo di associazioni di aziende del settore, viene distribuito a tutti i registrati alle Giornate della Microgenerazione e ai media di settore. Per informazioni sulle due giornate è disponibile il sito www.Microgenforum.it/ dove si possono trovare anche le informazioni relative alle passate edizioni. |
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AZIENDE LATTIERO-CASEARIE: COME RIDURRE I GAS SERRA OGGI LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “GAS –OFF”. PRODUZIONE DI BIOGAS E LA PRODUZIONE DI BIOMASSE DA COLTURE. |
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Parma, 28 febbraio 2011 – Valutare le strategie volte a ridurre le emissioni di gas serra nelle aziende lattiero-casearie, incluse la produzione di biogas e la produzione di biomasse da colture. È questo l’obiettivo del progetto “Gas-off” che viene presentato lunedì 28 febbraio, a partire dalle 10 all’Azienda agraria sperimentale Stuard a San Pancrazio (strada madonna dell’aiuto, 7/a). Il progetto, co-finanziato dalla Comunità Europea e coordinato dall’Azienda Sperimentale “Vittorio Tadini”, è realizzato in collaborazione con l’Azienda agraria sperimentale “Stuard”, l’Università degli Studi di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Associazione provinciale Allevatori di Milano-lodi, la Società agricola “Vittorio Tadini” Srl, e con la partecipazione della Provincia. In particolare, il progetto si rivolge a imprenditori agro-zootecnici, alle autorità locali (provinciali e regionali), ai produttori di impianti di biogas, alle aziende mangimistiche e ai consorzi di allevatori. Il convegno viene aperto alle 10 dai saluti di Nicola Dall’olio, del Servizio Agricoltura e Risorse naturali della Provincia e presidente dell’Azienda agraria sperimentale “Stuard”, cui seguiranno diversi interventi: Luigi Stefanini, coordinatore del progetto dell’Azienda sperimentale “Vittorio Tadini”, illustrerà contenuti e obiettivi; Stefano Amaducci della Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza approfondirà l’ “Impatto della produzione di biomasse e della gestione degli effluenti d’allevamento e del digestato sulle emissioni di carbonio”; Giacomo Panella dell’Azienda sperimentale “Vittorio Tadini” interverrà sul tema “Strategie alimentari per ridurre le emissioni di metano: azioni dimostrative e di supporto alle aziende zootecniche”; mentre Massimo Brambilla dell’Università degli Studi di Milano parlerà di “Progettazione e ristrutturazione degli edifici zootecnici”. Al termine degli interventi e del dibattito, intorno alle 12.30, il progetto sarà presentato alla stampa. |
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DISPONIBILE ONLINE LA CARTOGRAFIA DELLE AREE IDONEE ALL´INSTALLAZIONE A TERRA DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI |
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Bologna, 28 febbraio 2011 – Una cartografia aggiornata e completa delle aree adatte all’installazione a terra degli impianti fotovoltaici in Emilia-romagna. Realizzata alle scale 1:250.000 e 1:25.000, la carta unica dei criteri generali localizzativi degli impianti fotovoltaici è disponibile sul sito http://www.Regione.emilia-romagna.it/wcm/geologia/canali/cartografia/cart_geotematica/cartogrfia_fotovoltaico.htm del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione. In particolare la cartografia segnala le aree idonee o meno all’istallazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati al suolo. Per le singole zone sono indicati i diversi livelli di tutela, tenendo conto della presenza di vincoli di natura paesaggistica e ambientale e delle caratteristiche del territorio. La cartografia tiene conto dei criteri generali di localizzazione degli impianti, approvati dall’Assemblea legislativa regionale, che fanno riferimento a norme e piani in materia ambientale, paesaggistica, di tutela dei beni ambientali e culturali, prodotte da Stato, Regione e Province. “Alla base della normativa - spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo - c’è la convinzione che anche lo sviluppo e la valorizzazione delle fonti rinnovabili di energia debba avvenire assicurando le condizioni di compatibilità ambientale, paesaggistica e territoriale delle attività energetiche. Considerato che l’installazione di un impianto fotovoltaico con moduli ubicati sul suolo comporta la modifica dell’uso del suolo la Regione ha ritenuto necessario dotarsi di uno strumento conoscitivo per una preliminare ricognizione sul proprio territorio delle aree idonee a tale uso”. Nella cartografia non si fa riferimento agli impianti collocati su edifici poiché questi possono essere montati sugli immobili esistenti fermo restando il rispetto delle norme di tutela degli stessi e di sicurezza sismica. La carta, approvata con la delibera di Giunta n. 46 del 17/01/2011, è stata realizzata sulla base dei dati raccolti dal Servizio geologico, sismico e dei suoli e dal Servizio parchi e risorse forestali della Direzione ambiente, difesa del suolo e della costa e dai Servizi della Direzione generale programmazione territoriale e negoziata e della Direzione generale agricoltura. |
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‘RIGENERARE’ LE CITTÀ: PROBLEMI (DI TUTTI) CHE DIVENTANO PROGETTI (PER TUTTI) |
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Firenze, 28 febbraio 2011 – Il degrado di un quartiere può sembrare un problema solo locale. Come il recupero, in una scala più ampia, di intere aree già urbanizzate. “Ed invece no: sono problemi, di tutti, che possono diventare progetti (per tutti)” dice Oriol Nello, docente all’Università di Barcellona e per dieci anni responsabile del territorio nella Generalitad della Catalunya, il livello amministrativo che corrisponde alla Regione in Italia. Il degrado di un quartiere, il recupero di una parte della città che ha smarrito la sua anima o la riqualificazione di aree dismesse, tutta da ripensare, “è un problema strutturale” ribadisce Nello, che poi spiega quello che in Catalogna la Regione negli ultimi anni ha fatto per aiutare i Comuni. Ed è un po’ questo il cuore del seminario che il 24 febbraio ha portato una cinquantina di esperti, amministratori ed addetti ai lavori a confrontarsi nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati: una giornata di studio organizzata dall’assessore all’urbanistica e alla pianificazione territoriale della Toscana, Anna Marson. In quindici anni la Catalogna è passata da 6,2 a 7,6 milioni di abitanti. Un milione di abitanti in più, per lo più immigrati e stranieri. Ebbene, la prima lezione che arriva dalla Spagna è: serve una prospettiva regionale ed un intervento, da parte della Regione, che sia magari preventivo, mai eccezionale, generale ed indefinito nel tempo. Seconda lezione: occorre privilegiare le situazioni di maggior degrado, ma premiare (e pesare) anche i progetti di maggior qualità. Terza lezione: c’è bisogno di interventi trasversali, urbanistici ma anche sociali, chiaramente, di un ruolo guida affidato al Comune ma anche di un coordinamento tra i diversi livelli amministrativi. Il seminario (“Esperienze innovative di rigenerazione urbana”) si era aperto stamani con l’intervento del professor Cervellati, con un’ampia panoramica sulla problematica della ‘rigenerazione urbana’ in Italia. Daniela Gasparini, sindaco di Cinisello Balsamo alle porte di Milano, città di immigrati fin dagli anni Sessanta ed ex città industriale, ha portato l’esempio del recupero del quartiere della Crocetta, accennando all’importanza della progettazione partecipata, dell’urbanistica negoziata, spiegando come l’edilizia convenzionata può sostituire l’edilizia popolare o come il territorio, in una fase post-industriale, diventi luogo di socializzazione al posto delle grandi fabbriche che non ci sono più. E quindi sul territorio occorre investire. Sempre il sindaco della città lombarda ha parlato di semplificazione, della necessità di imparare a “governare con scale diverse”, ma anche della necessità comunque di un “decisore” e di “tempi certi”. Il seminario ha raccontato stamani anche le più recenti esperienze di riqualificazione urbana condotte in Emilia Romagna, con l’intervento di Michele Zanelli. Quindi è stata la volta de ll’Ile de France, la regione di Parigi – regione vasta e complessa ma anche area industriale – e di Jean Pierre Palisse, tra i direttore dell’Iau.idf, ente pubblico che è consulente della regione francese per quanto riguarda i temi urbanistici. Sono stati citati anche i casi di Trento e Zurigo. Lo ha fatto Francesco Berni, funzionario della Regione Toscana, come esempi di modelli progettuali dinamici e versatili (nel caso della città svizzera, soprattutto) e per sottolineare come di interventi condotti su singoli quartieri può beneficiare un intero contesto urbano, il cui tessuto sfilacciato o diviso viene, grazie a quelli interventi, magari ricucito. Nel pomeriggio il seminario riprenderà attorno alle 15 e si concluderà con una tavola rotonda sulle innovazioni possibili. Si confronteranno l’assessore all’urbanistica e pianificazione territoriale della Regione Toscana Anna Marson, il presidente della Vi Commissione in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, Massimo Ghiloni per l’Ance (l’associazione dei costruttori edili ndr), il presidente della provincia di Grosseto e delegato dell’Upi Toscana Leonardo Marras, il professor Pierluigi Cervellati e il coordinatore della Federazione degli Ordini Architetti della Toscana Elvio Cecchini. |
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BERGAMO, ZAMBETTI: PRESTO APRE LO SPORTELLO CASA NOVITA´ PER QUARTIERE ZINGONIA CON FIRMA INTEGRAZIONE INTESA |
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Bergamo, 28 febbraio 2011 - Oltre 8.000 alloggi e 17.000 inquilini. Sono questi i numeri del patrimonio di edilizia residenziale pubblica nella provincia di Bergamo ricordati il 24 febbraio, presso la Sede territoriale della Regione Lombardia, dall´assessore alla Casa Domenico Zambetti, durante un convegno nato proprio con l´obiettivo di fare luce sulla ´situazione casa´ nella Bergamasca. Presenti anche gli assessori regionali al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti e all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi; l´assessore all´Urbanistica e Agricoltura della Provincia di Bergamo Enrico Piccinelli; l´assessore alle Politiche della casa e all´edilizia privata del Comune di Bergamo Tommaso D´aloia; il presidente dell´Aler di Bergamo Narno Poli; il delegato del vescovo di Bergamo Maurizio Gervasoni. Gli Interventi - Zambetti ha voluto scattare una fotografia molto nitida di quello che è stato fatto, si sta facendo, ed è in fase di ultimazione a Bergamo e Provincia. Il Piano Casa Nazionale - Rientrano in questo ambito i due interventi, promossi dal Comune e dall´Opera diocesana San Vincenzo, per la realizzazione di 50 alloggi con un finanziamento regionale di quasi 2,5 milioni di euro. L´edilizia Universitaria - Anche nel campo dell´edilizia universitaria sono previsti interventi cofinanziati da Regione Lombardia per la realizzazione di nuovi alloggi, spazi per la didattica, la ricerca e lo studio. "Nel Comune di Bergamo - ha detto Zambetti - è previsto un cofinanziamento regionale di 3,5 milioni di euro, a fronte di un costo complessivo di 13,7 milioni, per la ristrutturazione degli uffici del rettorato, di aule e laboratori dell´ex collegio Baroni, destinato a ospitare la sede della facoltà di Chimica". L´inizio dei lavori è previsto per maggio. L´accordo Quadro Di Sviluppo Territoriale - All´interno di questo maxi progetto rientrano i Contratti di quartiere, gli Aqst per la casa 2006 e 2008 e il programma regionale per l´emergenza abitativa. Complessivamente è prevista la realizzazione di 794 alloggi - 372 sono già stati ultimati - a canone sociale e moderato cofinanziati da Regione Lombardia con 41,6 milioni di euro. Nello specifico, a Grumello del Piano è in corso un intervento per la costruzione di 42 nuovi alloggi, rispondenti ai principi di sostenibilità ambientale e risparmio energetico, promosso dall´Aler e dalla Fondazione Mia all´interno del programma dei Contratti di quartiere. L´acquisto Della Prima Casa - Nel 2010, per la provincia di Bergamo, sono pervenute circa 830 domande, la maggior parte da giovani coppie, per complessivi 2,8 milioni di euro. Il Fondo Sostegno Affitti - Nello stesso anno sono state finanziate, con la partecipazione delle Amministrazioni comunali, circa 6.800 domande, per complessivi 5,9 milioni di euro. Zingonia, Al Via La Fase 2- La seconda parte della mattinata di lavori si è incentrata sull´aggiornamento del Protocollo d´Intesa per Zingonia. Oltre a Zambetti lo hanno sottoscritto Prefettura, Provincia, Aler e Comuni di Boltiere, Ciserano, Osio Sotto, Verdellino e Verdello "Il Protocollo - ha sottolineato Zambetti - è finalizzato ad individuare e attuare una soluzione complessiva per il recupero della legalità e lo sviluppo di Zingonia". L´area è infatti tuttora caratterizzata da un patrimonio edilizio privato fortemente degradato con conseguente presenza di immigrazione multiproblematica, abbandono della popolazione più abbiente e sostituzione delle attività commerciali con altre di minor valore. "Gli edifici oggetto della riqualificazione - ha precisato l´assessore - sono 32, interessano 750 alloggi e circa 2.000 cittadini". La Provincia di Bergamo e le amministrazioni comunali si sono impegnate a reperire le risorse necessarie per la prima fase dello studio del masterplan, il cui incarico è affidato a Infrastrutture Lombarde. Una Bella Novita´, Al Via Lo Sportello Casa - Concludendo i lavori, Zambetti ha annunciato che, a breve, così come a Brescia e a Pavia, aprirà lo Sportello casa. "Si tratta - ha concluso l´assessore - di un presidio informativo in grado di orientare sui servizi pubblici in materia di casa e politiche abitative, offerti e promossi nel contesto regionale da diversi enti, quali Regione, Aler, e Comuni". |
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L’EMILIA ROMAGNA LANCIA L´ALLARME SUI TAGLI DEL GOVERNO AL FONDO PER L´AFFITTO |
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Bologna, 28 febbraio 2011 - “Il Governo taglia le risorse destinate ai poveri e azzera sostanzialmente il fondo per l’affitto”. E’ l’allarme sui tagli del Governo lanciato il 24 febbraio in Regione dall’assessore regionale alle Attività produttive ed Edilizia Gian Carlo Muzzarelli, nel corso del “Tavolo casa”, che ha visto riunite le associazioni regionali degli inquilini, dei proprietari, i sindacati, le associazioni imprenditoriali, le autonomie locali (Anci, Upi) e i rappresentanti delle Acer. Muzzarelli ha rilevato con preoccupazione “il sostanziale azzeramento del fondo per l’affitto da 12 milioni di euro a 2,5 milioni di euro per l’anno in corso, sino ai soli 1,5 milioni per il 2012, procedendo così verso l’estinzione. E’ un colpo di scure che fa seguito al taglio di altre fonti di finanziamento previste in passato per gli alloggi di edilizia residenziale popolare, oggi azzerate”. “Già i finanziamenti esistenti (il Governo Prodi nel 2006 aveva messo a disposizione 30 milioni di euro) erano largamente insufficienti a fare fronte alle domande dei cittadini – ha concluso l’assessore - per cui il fondo per l’affitto assicurava un contributo solamente parziale a chi non ha risorse a sufficienza per pagare il canone d’affitto. Con i nuovi tagli, siamo veramente all’elemosina”. |
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DISEGNO LEGGE ANNESSI AGRICOLI: UMBRIA, REGOLAMENTAZIONE PASSA ATTRAVERSO STRUMENTI NORMATIVI GENERALI |
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Perugia, 28 febbraio 2011 - "L´urbanistica e edilizia occupano un posto di primo piano nell´ambito della programmazione regionale. Proprio per questo, la Giunta regionale ritiene di dover affrontare il tema del governo del territorio in un quadro generale di rivisitazione normativa e non a ´random´ per singoli argomenti": commenta così, il 24 febbraio l´assessore regionale all´Urbanistica, Silvano Rometti, la presentazione del disegno di legge sugli annessi agricoli da parte dei consiglieri regionali Smacchi, Galanello e Barberini. "Quella degli annessi agricoli - dice Rometti - rappresenta un´esigenza sentita da parte di molti cittadini verso la quale l´amministrazione regionale non è rimasta insensibile, ma la loro regolamentazione deve passare attraverso strumenti normativi più generali, in un quadro complessivo di tutela e valorizzazione del paesaggio agricolo e rurale". "In proposito - aggiunge - vorrei ricordare che è in corso l´iter di approvazione del Piano Paesaggistico Regionale che dovrà costituire lo strumento di regolazione e sostegno alla qualità paesaggistica locale comprendendo, al proprio interno, anche elementi di sviluppo regionale compatibili con politiche di tutela e valorizzazione. Inoltre - prosegue l´assessore - in ambito edilizio e urbanistico, come definito nel Dap, si andrà nel corso dell´anno alla rivisitazione della L. R. 11/2005 ´Norme in materia di governo del territorio: pianificazione urbanistica comunale´, che costituisce il punto di riferimento normativo entro il quale eventualmente inserire problematiche ed esigenze provenienti da vari soggetti". "Pur nella legittimità del ruolo dei consiglieri regionali - sottolinea - ritengo opportuno inserire eventuali modifiche alla normativa edilizia e urbanistica in un quadro più generale e tenendo conto che non saranno possibili condoni o sanatorie generalizzate". Secondo Rometti, "l´Umbria ha da tempo intrapreso la giusta via di valorizzare la qualità del proprio patrimonio edilizio esistente e del paesaggio agricolo e rurale. L´attuale normativa (L.r. 31/2005) consente già a tutti i soggetti di recuperare gli edifici rurali dismessi o sottoutilizzati e di trasformarli in residenza, con la possibilità di una loro delocalizzazione, al fine di riqualificare il territorio da strutture prive di valore storico e architettonico, relative ad attività agricole dismesse". "Attualmente - precisa - in Umbria vi sono ampie possibilità per le imprese agricole di riorganizzare i propri spazi aziendali evitando al contempo la possibilità di realizzare in maniera indiscriminata manufatti non legati a tale attività, rischiando di compromettere i paesaggi rurali che caratterizzano il nostro territorio". "Va inoltre considerato - conclude - che il regolamento regionale ´9/2008´ nel disciplinare le modalità di calcolo della superficie utile coperta degli edifici, esclude una serie di opere o edifici pertinenziali in ambito agricolo. In base a queste premesse, viste le sollecitazioni che giungono da diversi territori da parte di cittadini, che pur non rivestendo la qualifica di imprenditori agricoli, manifestano l´utilità di una piccola struttura per il deposito di piccoli attrezzi agricoli, si possono dare risposte anche celeri, apportando modifiche o integrazioni al regolamento 9/2008, prevedendo possibili installazioni di modeste dimensioni che abbiano il carattere di temporaneità". |
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EDILIZIA FVG: 47,3 ML. PER PRIMA CASA (EDILIZIA AGEVOLATA) 2011-2020
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Trieste, 28 febbraio 2011 - Su indicazione dell´assessore ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi, il Governo regionale ha approvato il 25 febbraio una serie di finanziamenti a favore dei comparti dell´edilizia agevolata e di quella convenzionata in Friuli Venezia Giulia. Per l´edilizia agevolata (prima casa), a ulteriore copertura delle domande presentate con iter amministrativo ancora in corso e a parziale copertura delle domande in ´´lista di attesa´´, è stato deliberato un impegno finanziario di complessivi 47,350 milioni di euro nell´arco di tempo 2011-2020. A favore dell´edilizia convenzionata, invece, viene messa a disposizione la somma di 100 mila euro all´anno per dieci anni, sempre nel periodo 2011-2020. |
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CALABRIA: PRECISAZIONI DEL DIPARTIMENTO REGIONALE LL.PP. SUL BANDO CHE RIGUARDA L’EDILIZIA SOCIALE |
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Catanzaro, 28 febbraio 2011 - In relazione alla notizia, apparsa oil 24 febbraio su alcuni quotidiani, circa un presunto stop del Consiglio di Stato all’annullamento del Bando sull’Edilizia Sociale operato dalla Regione Calabria (cosiddetta Legge 36che ha generato )- precisa il Dipartimento regionale Lavori Pubblici - confusione e sconcerto tra i numerosi operatori del settore, è opportuno effettuare alcune importanti precisazioni. Con l’ordinanza n. 885/2011 del 22.02.2011, il Consiglio di Stato ha valutato l’istanza cautelare proposta dalla società “Gatto Costruzioni” esclusivamente “…al limitato fine della delibazione della causa nel merito da parte del Tar”. “In buona sostanza – dice il Dipartimento Ll.pp. - il Consiglio di Stato, senza operare alcuna valutazione di merito, ha ritenuto che questa debba essere effettuata dal Tar medesimo con sentenza da esprimersi, con urgenza, in via definitiva. Appare quindi opportuno precisare, al fine di evitare sterili quanto inutili strumentalizzazioni, che il pronunciamento del Consiglio di Stato non sposta affatto i termini della vicenda e, soprattutto, non scalfisce in alcun modo le puntuali argomentazioni con cui il Tar Calabria medesimo, in sede cautelare, ha evidenziato che il ricorso “…non presenta profili di fondatezza, considerato, in particolare, che il provvedimento di auto annullamento risulta adeguatamente motivato, essendo stati rappresentati i numerosi aspetti di illegittimità in cui è incorsa la procedura annullata”. Null’altro". |
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EDILIZIA FVG: 47,3 ML. PER PRIMA CASA (ED. AGEVOLATA) 2011-2020 |
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Trieste, 28 febbraio 2011 - Su indicazione dell´assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, il Governo regionale ha approvato il 25 febbraio una serie di finanziamenti a favore dei comparti dell´edilizia agevolata e di quella convenzionata in Friuli Venezia Giulia. Per l´edilizia agevolata (prima casa), a ulteriore copertura delle domande presentate con iter amministrativo ancora in corso e a parziale copertura delle domande in "lista di attesa", è stato deliberato un impegno finanziario di complessivi 47,350 milioni di euro nell´arco di tempo 2011-2020. A favore dell´edilizia convenzionata, invece, viene messa a disposizione la somma di 100 mila euro all´anno per dieci anni, sempre nel periodo 2011-2020. |
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ASSEGNAZIONI ERP: PRESTO NUOVE REGOLE IN LOMBARDIA |
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Milano, 28 febbraio 2011 - Importanti innovazioni per favorire il mix sociale nell´edilizia pubblica, il recupero di situazioni di irregolarità amministrativa, la disponibilità di alloggi di piccole dimensioni, la mobilità tra alloggi con differente tipologia di canone e la disciplina dei subentri. Questi, in sintesi, i principali punti del testo che contiene le proposte di modifica alla vigente disciplina degli accessi all´Edilizia residenziale pubblica (Regolamento regionale n. 1/2004 ´Criteri generali per l´assegnazione e gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica´) esaminato dall´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, delle Organizzazioni sindacali dell´utenza Sunia, Sicet, Uniat, Unione degli inquilini, Conia, dell´Anci e di Federcasa, che rappresenta le Aler lombarde. E´ l´esito di un percorso partecipato, fortemente voluto dall´assessore Zambetti, al fine di pervenire a soluzioni condivise nel primario interesse dei cittadini. E´ stata così completata la fase di predisposizione della nuova normativa in materia, che verrà sottoposta ora all´esame della Giunta regionale e, quindi, del Consiglio. Di rilievo anche la previsione, nei Comuni con più di 20.000 abitanti, di Commissioni consultive con tutti i soggetti interessati, per l´esame di problematiche particolari nell´assegnazione e fruizione degli alloggi. |
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NEL 2011 LA PROVINCIA DI TRENTO INVESTE 337 MILIONI NELLE OPERE PUBBLICHE |
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Trento, 28 febbraio 2011 - Si è svolto il 24 febbraio nell’Aula Magna della Libera Università di Bolzano l’incontro informativo organizzato dall’assessore provinciale ai lavori pubblici, Florian Mussner, per illustrare nel dettaglio le opere pubbliche realizzate per incarico della Provincia, i progetti in fase di realizzazione ed in generale per approfondire le tematiche riguardanti il settore edile. Panoramica e prospettive sulle opere pubbliche con l’assessore Mussner nell’aula magna della Lub “Nel corso del 2011 la Provincia mette a disposizione 337 milioni di euro per investimenti nel settore dei lavori pubblici. Si tratta indubbiamente di un contributo considerevole per ridare slancio alla congiuntura economica nel settore edile” ha dichiarato questa mattina nel corso dell’incontro con gli operatori economico del settore presso la Lub l’assessore ai lavori pubblici, Florian Mussner. L’assessore ha inoltre sottolineato che “Nel corso del 2011 intendiamo assegnare un maggior numero di lavori al di sotto della soglia dei 150.000 euro allo scopo di assicurare lavori anche alle imprese prive della certificazione Soa. Una parte di questi appalti riguarderà ad esempio lavori nelle strutture ospedaliere, un settore nel quale operano numerose piccole imprese edili ed artigianali”. Nel corso del 2010 sono stati impegnati complessivamente 360 milioni di euro nel settore dei lavori pubblici e sono stati stipulati complessivamente 2788 contratti, 204 in più rispetto al 2009. Da parte sua il direttore di Dipartimento, Josef March, ha sottolineato il fatto che grazie all’elevato livello qualitativo delle imprese locali una parte considerevole degli appalti è stata assegnata a ditte altoatesine. Infatti nel 2010 a fronte di appalti per un valore complessivo di 152,968 euro le imprese locali sono state in grado di aggiudicarsi il 92,4% del totale, pari a 141 milioni di euro. Nel 2009 le imprese locali si erano assicurate appalti per 104,2 milioni di euro pari al 79,3% del totale (131,4 milioni). Nel corso dell’incontro sono quindi stati illustrati gli aspetti più significativi del regolamento al codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture approvato dalla Giunta provinciale il 24 gennaio scorso che sono esposti nel dettaglio all’indirizzo Internet: www.Provinz.bz.it/land/landesregierung/mussner. |
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MEDIOBANCA: APPROVATA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 31/12/2010 UTILE NETTO DEL 4°TRIM10 + 6% T/T1 A €135M |
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Milano, 28 febbraio 2011 - Sotto la presidenza di Renato Pagliaro, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha approvato, il 25 febbraio, la relazione semestrale al 31 dicembre scorso del gruppo Mediobanca, illustrata dall’Amministratore Delegato Alberto Nagel. Risultati consolidati - Malgrado il peggioramento dei mercati finanziari conseguente alla crisi dei debiti sovrani nell’ultima parte del 2010, il semestre chiude con un utile netto di 262,9 milioni, raddoppiato rispetto ai precedenti sei mesi (130,7 milioni) e allineato al primo semestre dello scorso esercizio (270,1 milioni), che peraltro beneficiava di maggiori utili su cessioni di titoli disponibili per la vendita (131,1 milioni di cui oltre 70 milioni derivanti dalla cessione di una tranche dell’investimento Fiat) e di utili da trading particolarmente elevati (173,3 milioni contro 105,4 milioni del corrente esercizio). Il Roe di Gruppo si attesta all’8% e il Rorwa all’1,4%, trainati dalla dinamica reddituale delle attività bancarie ed in particolare dalla vivace ripresa reddituale della divisione Retail e Private Banking (“Rpb”). I ricavi di Gruppo, al netto del contributo del portafoglio titoli, sono in crescita del 9% a/a riflettendo: la continua progressione del margine di interesse a 531,5 milioni (+20,3% a/a) connessa nell’ultimo trimestre soprattutto alla ripresa dei volumi e al minor costo del funding nel Rpb (315 milioni, +29,5% a/a). Il margine di interesse del Corporate e Investment Banking (“Cib”) (223,6 milioni, +3.6% a/a) consolida nell’ultimo trimestre i livelli elevati raggiunti nei precedenti trimestri; la ripresa delle commissioni nette ed altri proventi nell’ultimo trimestre per il maggior apporto del Cib, in particolare dell’estero; le commissioni rimangono comunque in calo su base annua (-6,5% a/a a 265,9 milioni) per la riflessività del mercato conseguente alla debolezza della ripresa economica e alla crisi dei debiti sovrani; il contributo volatile ma sempre ampiamente positivo del trading, che si attesta a 126m senza significative cessioni di titoli Afs (15,2 milioni); il primo semestre dello scorso esercizio beneficiava di 131,1 milioni di utili su cessioni di titoli disponibili per la vendita e di utili da trading elevati (173,3 milioni contro 105,4 milioni), connessi ad uno scenario di mercato particolarmente favorevole (soprattutto nel trimestre luglio-settembre 2009); l’aumento degli utili delle società consolidate a patrimonio netto, da 106,3 a 110,2 milioni per il contributo positivo del Principal Investing (“Pi”) (da 105,6 a 116,7 milioni, grazie anche al ritorno all’utile di Rcs Mediagroup) che ha assorbito la perdita di Pirelli & C. (–5,7 milioni, collegata alla valutazione di mercato connessa allo spin-off di Prelios). I costi di esercizio si mantengono nel trend degli ultimi trimestri, con un modesto aumento (+3,2% a/a, da 394,4 a 407,2 milioni) che ha riguardato i costi del personale per 5,2 milioni (+2,5% a/a) e le spese amministrative per 7,6 milioni (+4,1% a/a). Le rettifiche di valore su crediti diminuiscono del 18,9% a/a (da 270,4 a 219,4 milioni) confermando i segnali di miglioramento dei trimestri precedenti nei segmenti corporate e credito al consumo. La voce riguarda per 169,9 milioni il comparto famiglie (182,7 milioni), per 36,9 milioni il wholesale banking (70,5 milioni) e per 12,6 milioni il leasing (17,2 milioni). Le rettifiche su altre attività finanziarie si attestano a 19,9 milioni (contro 90,4 milioni), contabilizzate prevalentemente nell’ultimo trimestre, e riguardano per 12,5 milioni investimenti azionari disponibili per la vendita. La ripresa dei mercati azionari nel semestre ha determinato, tra l’altro, un incremento della relativa riserva da valutazione (+40,8 milioni), per buona parte (27,3 milioni) relativa a titoli oggetto di impairment nei precedenti esercizi. Sul piano patrimoniale, si confermano la solidità patrimoniale, la posizione di liquidità e la diversificazione delle fonti di raccolta. Gli aggregati patrimoniali mostrano un calo della tesoreria (da 15 a 11,1 miliardi) a favore e degli impieghi a clientela (da 33,7 a 35,1 miliardi) e del portafoglio a reddito fisso disponibile per la vendita (da 5,2 a 5,9 miliardi) ed immobilizzato (da 1,5 a 2 miliardi). La provvista scende da 53,9 a 52,9 miliardi, di cui 10 miliardi provenienti dal canale retail di Chebanca! (9,6 miliardi). Le masse gestite nel private banking sono salite da 11,7 a 12,1 miliardi. Il patrimonio netto aumenta del 4% a 6,6 miliardi. Il Tier 1 si colloca al 11,1% (11,1% a giugno 10) e il Total capital ratio sale dal 13,0% al 14,3% a seguito dell’emissione di un prestito subordinato Lower Tier 2 di 750 milioni. Risultati divisionali - Il primo semestre chiude con un risultato netto di 144,7 milioni; il calo rispetto allo scorso anno (208,4 milioni) è in larga misura attribuibile ai minori proventi da negoziazione (97,2 milioni contro 263,9 milioni che scontano uno scenario di mercato decisamente meno favorevole rispetto allo scorso anno). Il calo dei ricavi (da 659,7 a 477,3 milioni) riflette i seguenti andamenti: il margine di interesse aumenta del 3,6%, da 215,8 a 223,6 milioni, esclusivamente per l’apporto del segmento corporate (da 178,8 a 187,5 milioni) che beneficia su base annua di un favorevole repricing dell’attivo, ma flette lievemente nell’ultimo trimestre per l’aumentato costo della raccolta wholesale; stabile il leasing (36,1 milioni contro 37 milioni); i proventi da negoziazione diminuiscono da 263,9 a 97,2 milioni per effetto di minori utili da cessione del portafoglio disponibile per la vendita (3,9 milioni contro 84,6 milioni a dicembre 09 di cui oltre 70 milioni derivanti dalla cessione di una tranche dell’investimento Fiat) e di utili da trading più che dimezzati (da 170,8 a 87,5 milioni) in linea con l’andamento altalenante degli spread creditizi; le commissioni ed altri proventi si riducono da 178,5 a 163,7 milioni, scontando una fase di mercato ancora incerta per l’attività di corporate e investment banking. Le commissioni sono peraltro in ripresa nell’ultimo trimestre (+58%). Sul totale dei ricavi Cib le filiali estere contribuiscono per il 32% nel semestre; l’apporto è ben diversificato sia in termini di fonti di ricavo (margine di interesse ~30%, commissioni nette ~45% e trading ~25%) che di geografie (Uk ~40%, Spagna ~30%, Germania ~20% e Francia ~10%). L’aumento dei costi (+8,4%, da 157,7 a 171 milioni) riflette maggiori costi del personale (124,1 milioni contro 113,8 milioni) connessi al rafforzamento della struttura in Italia ed all’estero ed il correlato aumento dei costi amministrativi (da 43,9 a 46,9 milioni). Le rettifiche su crediti (49,5 milioni) registrano un vistoso calo rispetto allo scorso anno (87,7 milioni), interamente attribuibile al comparto corporate (36,9 milioni contro 70,5 milioni) che nel semestre registra il rimborso di due partite incagliate senza ulteriori perdite di valore; le attività deteriorate corporate si riducono da 243,6 a 161,5 milioni ossia dall’1,5% allo 0,9%. Di conseguenza i margini degli attivi al netto del rischio sono in miglioramento su base annua e anche nell’ultimo trimestre conservano i livelli elevati raggiunti nei trimestri precedenti. Le svalutazioni su altre attività finanziarie (15,0 milioni) riguardano l’allineamento al fair value di azioni quotate già oggetto di impairment (2,6 milioni) e perdite durevoli di valore su azioni non quotate e obbligazioni (12,4 milioni). Gli aggregati patrimoniali indicano una crescita del portafoglio titoli disponibili per la vendita (da 5,1 a 6,2 miliardi) e degli impieghi a clientela (da 24,6 a 26,5 miliardi) finanziati dalla riduzione degli impieghi netti di tesoreria (da 16,4 a 12,8 miliardi). Principal Investing: apporto crescente - La quota degli utili di competenza del periodo aumenta da 105,6 milioni a 116,7 milioni con un apporto positivo per tutte le partecipazioni: Generali per 105,1 milioni (116,4 milioni), Rcs Mediagroup 4,6 milioni ( contro una perdita di 4,7 milioni) e Telco 7,3 milioni (contro una perdita di 4,2 milioni). Rpb: ritorno all’utile - Il semestre segna il ritorno all’utile che si attesta a 38 milioni (rispetto alla perdita di 26,2 milioni registrata lo scorso anno) per effetto dell’incremento dei ricavi (+19,8%, da 406 a 486,2 milioni), risparmi di costo (–2,1%, da 254,5 a 249,2 milioni) e minori rettifiche su crediti (–7%, da 182,7 a 169,9 milioni). I ricavi beneficiano del maggior margine di interesse (+29,5%, da 243,3 a 315 milioni) sostenuto dal contributo positivo di tutti e tre i comparti e dei maggiori proventi da negoziazione (49 milioni contro 37,2 milioni) realizzati da Chebanca! nell’ambito dell’attività di gestione della tesoreria. I risparmi di costo conseguiti da Chebanca! e Cmb hanno assorbito la lieve crescita del credito al consumo (+2 milioni) connessa al rafforzamento delle strutture. Le minori rettifiche su crediti (da 182,7 a 169,9 milioni) riguardano unicamente il credito al consumo (–10,3%, da 172,3 a 154,5 milioni) mentre il comparto mutui ipotecari mostra un aumento rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (da 9,1 a 15 milioni) che tuttavia conferma i livelli registrati negli ultimi quattro trimestri. Quanto ai dati patrimoniali: gli impieghi a clientela sono in crescita del 2,6% a 12,9 miliardi, di cui 8,5 miliardi rivenienti dal credito al consumo e 3,7 miliardi dai mutui ipotecari; i depositi della clientela Chebanca! aumentano da 9,6 a 10,0 miliardi; gli attivi gestiti/amministrati ammontano a 12,1 miliardi (11,7 miliardi), di cui 5,7 miliardi per Cmb (invariati) e 6,4 miliardi per Banca Esperia (6 miliardi). Credito al consumo: confermata la sostenibilità profittevole della crescita: Prosegue l’aumento della nuova produzione (+18% a/a) con quota di mercato che raggiunge a dicembre il 9,3% (+2pp negli ultimi 12 mesi); Ricavi: +10%, trainati dal margine di interesse (+14% a/a); Rallentamento della crescita dei costi (+2% a/a). Cost/income al 35%, valore minimo degli ultimi due anni; Costo del rischio in costante e graduale riduzione (a 375 bps da 420 bps di dicembre 09 e 405 bps di giugno 10); Utile netto: 40m (6m a dicembre 09) e Rorwa a 1.8%. Il credito al consumo mostra ricavi in crescita da 310 a 341 milioni (+10% a/a) per l’andamento del margine di interesse (cresciuto da 225,4 a 257,5 milioni) e di un flusso commissionale pressoché in linea con lo scorso anno (83,3 milioni contro 84,8 milioni). I maggiori costi (da 115,9 a 117,9 milioni) scontano un limitato incremento contrattuale del costo del lavoro e l’adeguamento delle strutture (+1,8 milioni di costi del personale). L’utile netto cresce da 5,8 a 39,7 milioni dopo minori rettifiche su crediti (154,5 milioni contro 172,3 milioni) che riflettono la migliorata rischiosità del portafoglio confermata dal calo delle attività deteriorate (scese da 238,2 a 192,9 milioni, ossia dal 2,89% al 2,26%). Parallelamente gli impieghi sono cresciuti nel semestre del 2,5% (da 8.271 a 8.475,8 milioni) con un erogato di periodo di 2.205,5 milioni, in aumento del 17,7% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (1.873,2 milioni). Retail Banking: Chebanca!: apporto visibile ai ricavi di Gruppo: Ricavi raddoppiati a 90m; Al 31 dicembre 10: 385 mila clienti (340 mila a giugno 10) e 460 mila prodotti venduti (440 mila a giugno 10); Perdita netta ridotta a 15m (49m a dicembre 09); Depositi stabili a 10,0 mld. L’attività di banca retail (Chebanca!) evidenzia una perdita netta di 14,7 milioni, in diminuzione rispetto allo scorso anno (48,8 milioni) per l’incremento dei ricavi (da 37,3 a 90,1 milioni) attribuibili al miglioramento del margine di interesse (43,4 milioni contro 5,4 milioni) e ai maggiori utili da realizzo (43,2 milioni contro 29,2 milioni). Rispetto all’esercizio precedente i costi di struttura diminuiscono da 93,3 a 90,4 milioni beneficiando soprattutto della cessazione di erogazione dell’attività in Francia a partire dal 1° gennaio 2010. In aumento il costo del rischio (15 milioni contro 9,1 milioni), in linea però con la media degli ultimi 4 trimestri; specularmente crescono le attività deteriorate da 90,2 a 100,7 milioni. A fine dicembre la provvista retail è pari a 9.950,8 milioni, in aumento del 4,1% rispetto al 30 giugno scorso (9.561,1 milioni). Gli impieghi sono cresciuti a 3.698,8 milioni (3.545,8 milioni) con un minor erogato nei sei mesi (383,5 milioni contro 443 milioni). Private Bankin- Masse gestite a 12,1mld (+3% su giugno 10), in crescita per Banca Esperia (+7%, a 6,4mld), stabili per Cmb (a 5,7 mld) - l private banking chiude con un utile di 13 milioni, in calo rispetto allo scorso esercizio (16,8 milioni dopo proventi straordinari per 5,5 milioni). I ricavi flettono (da 58,7 a 55,1 milioni) per i minori utili da negoziazione (5,6 milioni contro 8 milioni); la discesa delle commissioni (35,4 milioni contro 38,2 milioni) è assorbita dal maggior margine di interesse (da 12,5 a 14,1 milioni). Il risultato lordo, al netto dei proventi straordinari, aumenta da 11,3 a 13,5 milioni anche per i minori costi di struttura e rettifiche su crediti e titoli (rispettivamente 40,9 milioni contro 45,3 milioni e 0,7 milioni contro 2,2 milioni). Gli attivi gestiti/amministrati a fine semestre ammontano a 12,1 miliardi (11,7 miliardi), di cui 5,7 miliardi (invariati) per la Compagnie e 6,4 miliardi (6 miliardi) per Banca Esperia. |
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MEDIOBANCA BOARD OF DIRECTORS’ MEETING: FINANCIAL STATEMENTS FOR SIX MONTHS ENDED 31 DECEMBER 2010 APPROVED Q4 2010 NET PROFIT UP 6% Q.O.Q.1 TO €135M |
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Milan, 28 February 2011 - With Renato Pagliaro in the chair, the Directors of Mediobanca approved, Milan, 25 February, the Group’s financial statements for the six months ended 31 December 2010, as illustrated by Chief Executive Officer Alberto Nagel. Consolidated results - Despite the deterioration in financial markets due to the sovereign debt crisis at the tail-end of 2010, the Mediobanca Group earned a net profit of €262.9m in the six months. This result is double the €130.7m earned during the previous six months, and in line with the €270.1m posted at the same stage last year, which was boosted by higher gains on disposals of Afs securities (€131.1m, over €70m of which from the sale of a tranche of Fiat shares) and exceptionally high trading profits (€173.3m, compared with €105.4m this year). Group Roe stood at 8% and Rorwa 1.4%, driven by the earnings trend in banking activities and the strong recovery in profits by the Retail and Private Banking (“Rpb”) division in particular. Total income at Group level was up 9% Y.o.y. Net of the securities portfolio, reflecting the following performances: net interest income continued to grow, reaching €531.5m (up 20.3% Y.o.y.), in the last quarter particularly due to a recovery in volumes plus a reduced cost of funding in Rpb (up 29.5% Y.o.y., to €315m); net interest income in Corporate and Investment Banking (“Cib”), up 3.6% Y.o.y. To €223.6m, saw the high levels reported in previous quarters confirmed in the last quarter as well; net fee and commission income recovered in the last quarter due to an improved contribution from Cib, the international operations in particular; however, year-on-year fees were down 6.5% Y.o.y., to €265.9m, reflecting the sticky market conditions as a result of the weak economic recovery and the sovereign debt crisis; net trading income was volatile but comfortably profitable the whole time, totalling €126m without significant gains from disposals of Afs securities (€15.2m), unlike the first six months last year, when gains of €131.1m were recorded, along with exceptionally high trading profits of €173.3m (compared with €105.4m this year) due to the more favourable market environment (in particular during the three months to end-September 2009); profits from equity-accounted companies increased from €106.3m to €110.2m, as a result of a positive contribution from the principal investing companies (up from €105.6m to €116.7m, in part due to Rcs Mediagroup returning to profit), which offset the loss on Pirelli & C. (€5.7m, due to market valuations in connection with the Prelios spinoff). Operating costs continued the trend seen in recent quarters, up slightly by 3.2% year-on-year, from €394.4m to €407.2m, €5.2m of which was due to staff costs (up 2.5%) and €7.6m to administrative expenses (up 4.1%). Loan loss provisions were down 18.9%, from €270.4m to €219.4m, confirming the signs of improvement seen in the previous quarters, in the corporate and consumer credit segments particularly. Of the total amount for this item, €169.9m involved households (31/12/09: €182.7m), €36.9m (€70.5m) wholesale banking, and €12.6m (€17.2m) leasing. Provisions for financial assets, most of which were taken during the last quarter, also declined sharply, from €90.4m to €19.9m, €12.5m of which in respect of Afs equities. The stock market recovery led, among other things, to an increase of €40.8m in the relevant valuation reserve, €27.3m of which in respect of shares already subject to impairment charges in previous years. On the balance-sheet side, the Group’s capital solidity, liquidity position and diversified funding sources are all confirmed. There was a reduction in treasury funds, from €15bn to €11.1bn, while loans and advances to customers rose from €33.7bn to €35.1bn and the Afs fixed-income portfolio also increased, from €5.2 to €5.9bn, as did the fixed asset portfolio (from €1.5bn to €2bn). Funding was stable at €52.9bn (€53.9bn), €10bn of which from the Chebanca! retail banking channel (€9.6bn). Assets under management in private banking rose from €11.7bn to €12.1bn. Net equity was up 4%, to €6.6bn. The Group’s core Tier 1 ratio was at 11.1% (30/6/10: 11.1%), while the total capital ratio increased from 13.0% to 14.3% following the issue of a €750m Lower Tier 2 subordinated bond. Divisional results - This division reported a net profit of €144.7m. The reduction compared to the €208.4m at the same stage last year is largely attributable to lower net trading income of €97.2m (€263.9m), reflecting a much less favourable market scenario than twelve months previously. The reduction in total income, from €659.7m to €477.3m, reflects the following performances by individual items: net interest income rose by 3.6%, from €215.8m to €223.6m, due solely to the contribution from wholesale banking (which increased from €178.8m to €187.5m) on the back of favourable repricing of assets; net interest income earned from leasing operations was stable at €36.1m (€37m); net trading income fell from €263.9m to €97.2m, due to lower gains on disposals of Afs securities totalling €3.9m (compared with €84.6m in the six months ended 31 December 2009, over €70m of which from the sale of a tranche of Fiat shares), and dealing profits virtually halving, from €170.8m to €87.5m, in line with the market fluctuations; net fee and commission income declined from €178.5m to €163.7m, reflecting the ongoing market uncertainty for corporate and investment banking. Fees recovered in the last quarter (up 58% Q.o.q). International branches contributed 32% of Cib total income for the six months; well diversified in terms of both revenue sources (Nii approx. 30%, fees 45%, trading 25%) and geography (Uk approx. 40%, Spain 30%, Germany 20%, France 10%). The 8.4% increase in costs, from €157.7m to €171m, reflects higher labour costs of €124.1m (€113.8m) due to strengthening the headcount both in Italy and elsewhere, and the related increase in administrative expenses, from €43.9m to €46.9m. Loan loss provisions of €49.5m show a sharp reduction from last year’s €87.7m, due entirely to corporate business (€36.9m, versus €70.5m), with two sub-standard accounts having been repaid during the six months, and no further losses of value; corporate impaired assets fell from €243.6m to €161.5m, i.E. From 1.5% to 0.9%. This means that margins on assets net of risk improved year-on-year, and the high levels recorded in previous quarters were confirmed in the last quarter as well. Provisions for other financial assets of €15m involved adjustments to reflect fair value for shares already subject to impairment charges (€2.6m) and long-term reductions in value for unlisted shares and bonds totalling €12.4m. Turning to the balance-sheet aggregates, the Afs securities portfolio grew from €5.1bn to €6.2bn, and loans and advances to customers from €24.6bn to €26.5bn, financed by the reduction in treasury funds from €16.4bn to €12.8bn. Principal Investing: growing contribution - The share of the investee companies’ profits attributable to the Group rose from €105.6m to €116.7m, with all the investments contributing positively: Assicurazioni Generali contributed €105.1m (€116.4m), Rcs Mediagroup €4.6m (compared with a €4.7m loss) and Telco €7.3m (as compared with a €4.2m). Rpb: return to profit - This division returned to profit during the period under review, with a bottom line of €38m, compared with the €26.2m loss reported at the same stage last year, due to an increase in total income (up 19.8%, from €406m to €486.2m), cost savings (down 2.1%, from €254.5m to €249.2m) and lower loan loss provisions (down 7%, from €182.7m to €169.9m). Revenues were boosted by higher net interest income (up 29.5%, from €243.3m to €315m), on the back of healthy contributions from all three segments, and higher net trading income of €49m (€37.2m) generated by Chebanca! as part of treasury management. The cost savings achieved by Chebanca! and Cmb offset the slight, €2m increase in consumer credit due to strengthening the headcount. The reduction in loan loss provisions, from €182.7m to €169.9m, was attributable solely to consumer credit operations (down 10.3%, from €172.3m to €154.5m), while for mortgage loans provisioning was higher than for the equivalent period last year, up from €9.1m to €15m, but confirmed at the levels seen in the last four quarters. Turning to the balance-sheet aggregates, loans and advances to customers were up 2.6% to €12.9bn, €8.5bn of which from consumer credit and €3.7bn from mortgage lending; Chebanca! customer deposits rose from €9.6bn to €10.0bn, while assets under management totalled €12.1bn (€11.7bn), €5.67bn of which for Cmb (unchanged) and €6.4bn (€6bn) for Banca Esperia. Consumer credit: profitable, sustainable growth confirmed - Growth in new business continued, up 18% Y.o.y., with market share reaching at end-December 9.3% (up 2 pp in the last 12 months); Total income up 10%, driven by net interest income (up 14% Y.o.y.); Growth rate in costs slowing (up 2% Y.o.y); Cost of risk constantly and gradually reducing (now 375 bps, vs 420 bps at 31 December 2009 and 405 bps at 30 June 2010); Net profit €40m (31/12/09: €6m), Rorwa 1.8%. Consumer credit reported a 10% increase in revenues, from €310m to €341m, on higher net interest income (up from €225.4m to €257.5m) and fees more or less in line with last year (€83.3m, compared with €84.8m). The increase in costs, from €115.9m to €117.9m, reflects a small contractual increase in the cost of labour and upgrades to the facilities (labour costs up €1.8m). Net profit increased, from €5.8m to €39.7m, on lower loan loss provisions (down from €172.3m to €154.5m) reflecting the improved risk profile of the portfolio confirmed by the reduction in impaired assets (from €238.2m to €192.3m, or from 2.89% to 2.26% of the loan book). At the same time loans and advances to customers for the six months were up 2.5%, from €8,271m to €8,475.8m, on new loans of €2,205.5m for the period, up 17.7% year-on-year (€1,873.2m). Retail Banking: Chebanca!: tangible contribution to Group revenues- Total income doubled to reach €90m; Customers at end-December 2010 totalling 385,000 (30/6/10: 340,000), and 460,000 products sold (440,000); Net loss reduced to €15m (31/12/09: €49m); Deposits stable at €10.0bn. Retail banking activity (Chebanca!) showed a net loss of €14.7m, lower than the €48.8m loss recorded one year previously due to an increase in revenues, from €37.3m to €90.1m, on higher net interest income (€43.4m, against €5.4m) and gains on disposals (€43.2m, compared with €29.2m). Operating costs decreased, from €93.3m last year to €90.4m, helped by the French mortgage lending operations closing from 1 January 2010. The cost of risk increased, from €9.1m to €15m, albeit in line with the average for the last four quarters, while impaired assets grew €90.2m to €100.7m. As at end- December, funding raised from the retail channel totalled €9,950.8m, up 4.1% since the balance-sheet date (€9,561.1m). Loans and advances to customers also increased, from €3,545m to €3,698.8m, while new loans for the period were lower, at €383.5m (€443m). Private Banking- Aum up 3% in the six months, to €12.1bn, Banca Esperia increasing (up 7% to €6.4bn), Cmb stable (at €5.7bn). Private banking showed a profit of €13m, down from the €16.8m reported last year (after one-off gains of €5.5m). Revenues decreased, from €58.7m to €55.1m, on lower trading income (€5.6m, versus €8m), while the reduction in fees (from €38.2m to €35.4m) was offset by the higher net interest income, from €12.5m to €14.1m. Gross operating profit, net of one-off items, grew from €11.3m to €13.5m, in part due to lower operating costs and provisions for loan losses and securities (€40.9m compared with €45.3m, and €0.7m compared with €2.2m respectively). Assets under management on a discretionary/nondiscretionary basis at the reporting date totalled €12.1bn (€11.7bn), €5.7bn of which was attributable to Cmb (unchanged) and €6.4bn (€6bn) to Banca Esperia. |
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ELECTROLUX, ROMANI E SACCONI INCONTRANO AZIENDA E SINDACATI |
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Roma,28 febbraio 2011-I Ministri Romani e Sacconi hanno incontrato presso , il 24 febbraio, il dicastero di via Veneto i rappresentanti della Electrolux Zanussi e delle organizzazioni sindacali per l´esame del piano industriale di riorganizzazione e dei relativi esuberi occupazionali ipotizzati. Il Governo, anche alla luce dei cambiamenti intervenuti nel top management del Gruppo multinazionale, ha chiesto un rinnovato accordo tra istituzioni e parti sociali sul posizionamento strategico delle attività di direzione, progettazione e produzione italiane nell´ambito delle più complessive strategie globali. Romani e Sacconi hanno inoltre invitato i rappresentanti di Electrolux a fornire ulteriori chiarimenti e dettagli sul ruolo degli stabilimenti italiani in relazione alle strategie internazionali dell’azienda. La ricerca di una condivisione degli impegni di medio e lungo periodo costituisce la necessaria premessa per definire eventuali esuberi e le modalità con le quali dare protezione ai lavoratori interessati. |
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SOTTOSCRITTO UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA REGIONE CALABRIA E LA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN AUSTRALIA DI SIDNEY |
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Catanzaro, 28 febbraio 2011 - E’ stato sottoscritto, nei giorni scorsi, a Palazzo Campanella un protocollo d’intesa tra la Regione Calabria e la Camera di Commercio italiana in Australia di Sidney. A firmare l’accordo, avvenuto alla presenza del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, l’assessore ai Programmi Speciali U.e., Politiche Euro-mediterranee, Internazionalizzazione, Fabrizio Capua e l’ing. Nicola Carè, Segretario Generale dell’ente camerale. Con il protocollo è stato avviato il progetto denominato “Il Sistema Calabria a livello Internazionale”. Con questa iniziativa la Regione Calabria promuoverà le tipicità regionali in Australia e Nuova Zelanda. Al termine della firma del protocollo d’intesa è stato presentato l’evento “ Tutto Italia 2011”. Si tratta di una celebrazione dell’Italia che si terrà nei prossimi 16, 17 e 18 settembre 2011 a Sidney in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia. La manifestazione è organizzata in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia, la Camera di Commercio italiana in Australia, l’Enit e l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero. Il protocollo siglato fa parte di un programma regionale promosso dall’assessorato all’Internazionalizzazione che sviluppa azioni di promozione del “Made in Calabria” in contesti internazionali favorevoli, offrendo opportunità al tessuto imprenditoriale per un più agevolato accesso ai processi di internazionalizzazione. L’australia rappresenta un mercato che ha subìto in minima parte gli effetti della crisi e che costituisce una reale opportunità per le Pmi italiane. |
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IMPRESE: POSSIBILE ESSERE PRIMI IN LOMBARDIA |
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Verdellino-zingonia/bg, 28 febbraio 2011 - "E´ possibile primeggiare nel mondo rimanendo in questa terra di Lombardia, se ci sono imprenditori che hanno una mentalità non fatta di slogan, ma di fatti concreti. Lo ha detto Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato, nel corso di una conferenza stampa a margine della diciassettesima tappa dell´iniziativa ´Assessorato Itinerante´ in corso di svolgimento alla azienda Rubor spa di Verdellino/zingonia (Bg). Gibelli ha ricordato come la Rubor sia un esempio di grande efficienza energetica. "Questo è il posto riscaldato - ha detto l´assessore all´Industria - più efficiente al mondo ed è a Bergamo e vanta di essere un´impresa a chilometro zero, sfruttando tutte le capacità imprenditoriali del territorio". Gibelli nel corso del suo intervento ha voluto evidenziare come la maggior parte delle persone impiegate all´interno della Rubor siano bergamaschi e lombardi". "Dunque - ha sottolineato ancora il vice presidente di Regione Lombardia - è possibile primeggiare in Europa e nel mondo rimanendo in questa terra attraverso un´eccezionale condizione che si basa su questa mentalità". Gibelli ha voluto ribadire, ancora una volta, l´importanza dell´elemento umano e ha poi ha invitato i dirigenti della Rubor a partecipare all´iniziativa ´Dal Dire al Fare´ per quanto riguarda la capacità di unire il sociale, in materia di tutela ambientale. Infatti, ha precisato, "5000 impianti della Robur equivalgono a 3 milioni di alberi per quanto riguarda il risparmio di emissioni di Co2". |
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COMMERCIO: INNOVARE E QUALIFICARE SISTEMA PER SVILUPPO UMBRIA E DIRITTI CONSUMATORI |
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Perugia, 28 febbraio 2011 - "È irrinunciabile e non più rinviabile per l´Umbria ripensare al suo modello di sviluppo, con un riposizionamento dei settori produttivi in cui al terziario venga riconosciuto un peso maggiore rispetto a quanto finora avvenuto, con risorse e strumenti adeguati". Lo ha sottolineato il 24 febbraio l´assessore regionale al Commercio, Fabrizio Bracco, concludendo il convegno sulla distribuzione commerciale in Umbria nel corso del quale è stato presentato il Rapporto 2009 realizzato dall´Agenzia Umbria Ricerche. "Una ricerca approfondita, frutto di un lavoro prezioso che svolge l´Aur - ha rilevato Bracco - fornendo, nell´ambito dell´Osservatorio regionale sul commercio, il supporto conoscitivo fondamentale per le scelte che la Regione ha attuato e sta attuando per lo sviluppo di un settore così importante e delicato. I dati dovranno essere aggiornati ogni sei mesi per far sì che le decisioni politiche rispondano in maniera sempre più puntuale alle esigenze del comparto". "Il commercio non ha solo una valenza economica - ha detto - ma caratterizza anche l´organizzazione delle città e la vita sociale. Un ruolo che la Regione, impegnata nell´attuazione della legge regionale 15 del 2010 che ha recepito la Direttiva comunitaria relativa ai servizi e prevede la pianificazione territoriale e urbanistica del settore, intende ulteriormente sostenere e valorizzare. A questo scopo sono indirizzati gli interventi per il rilancio dei centri storici, gli investimenti per accrescere l´attrattività turistica, le azioni volte a riattivare lo ´spirito di comunità´ delle nostre città". "Diventa fondamentale l´innovazione e la qualificazione del sistema commerciale - ha proseguito - garantendo una rete adeguata, con un equilibrio dell´offerta, che garantisca la libertà e il diritto del consumatore a poter scegliere tra i tutti i tipi di esercizi e i sistemi di vendita e prezzi". "Uno degli elementi di innovazione è rappresentato dalla realizzazione dei centri commerciali naturali - ha detto l´assessore regionale - La Regione vuol favorire, inoltre, la crescita dell´imprenditoria attraverso il sostegno agli investimenti per la formazione. Ma vanno mobilitate tutte le energie dell´Umbria per non perdere il ´treno´ della ripresa, in uno scenario internazionale che va ogni giorno mutando". |
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IMPRESE.GIBELLI:ALL´ESTERO SOLO TECNICI, BASTA CON I BALLI SERVONO RETI D´IMPRESA PER GLI ARTIGIANI OCCORRONO PUNTI ECONOMICI EFFICIENTI, NON FESTE IN AMBASCIATE |
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Treviolo/Bg, 28 febbraio 2011 - "Il lavoro lombardo è molto apprezzato ma non sempre visibile all´estero. Ed è per questo che Regione Lombardia sta mettendo in atto tutti quegli strumenti che fanno riferimento alle reti d´impresa per far vendere i prodotti lombardi e bergamaschi all´estero". E´ stato questo il commento del vice presidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli nel corso della visita al Consorzio Centro le Fontane di Treviolo in provincia di Bergamo, a margine della diciassettesima tappa dell´´Assessorato Itinerante´: iniziativa istituzionale fortemente voluta da Gibelli, per recepire le esigenze del mondo delle industrie e dell´artigianato. Il Centro Le Fontane è una grande Cittadella dell´artigianato bergamasco. Rispondendo alle richieste degli imprenditori per un maggiore impegno delle istituzioni a loro favore, Gibelli ha detto: "Noi stiamo per approvare forti misure per aumentare l´attrattività delle imprese in questa regione. Non ci si può permettere che le nostre aziende decidano di lasciare". Altro strumento fondamentale, ha detto ancora il vice presidente Gibelli, "è il tavolo territoriale, dove le istituzioni, i sindacati, le associazioni di categoria decidano il futuro di un territorio". Altro tema trattato è stato quello del credito all´impresa. "Sto incalzando le banche - ha detto l´assessore - devono credere alle imprese, e soprattutto alla loro realtà storica e non solo ai dati di bilancio. Stanno arrivando segnali positivi - ha spiegato Gibelli - da parte degli istituti, perché anche loro hanno iniziato a riguardare la produzione". "Per favorire le imprese - ha concluso l´assessore - c´è bisogno di personale all´estero preparato, che possa aiutare l´imprenditore a svilupparsi sui mercati internazionali. Balli e feste alle ambasciate non servono più. La mentalità è cambiata". |
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IMPRESE: STA CAMBIANDO IL PASSO ALL´ABRUZZO ELOGI ALLO STRUMENTO DEL PATTO PER LO SVILUPPO |
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Pescara, 28 febbraio 2011 - "L´abruzzo deve ripartire e questa crisi ci consegnerà certamente un futuro diverso, anche come pensiero. La firma del Patto per lo sviluppo è stata senz´altro un momento importante, così come le riforme industriali. Da quella dei consorzi industriali, all´iniziativa di riordino dei consorzi fidi. Io sono abituato come forma mentis a predispormi alla risoluzione dei problemi, non a vedere di chi è la colpa dei buchi neri". E´ un passo dell´intervento del vice presidente ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, nel corso della quarta Convention delle Imprese a Chieti Scalo, nel polo fieristico dell´ex Foro boario, dal titolo "Impresa è Sviluppo: l´Abruzzo nell´Italia del futuro", organizzata da Confindustria Abruzzo. Castiglione ha preso parte alla prima tavola rotonda dedicata ad "Un patto per l´Abruzzo: la centralità dell´impresa del lavoro". "Confindustria dice che la politica rappresenta un ostacolo allo sviluppo, ma sa che non è così - ha esordito Castiglione - sa bene, invece, che l´attuale classe dirigente abruzzese sta cercando il cambio di passo. Il vero problema è che la nostra regione è uscita troppo presto dall´Obiettivo 1 è ciò ha comportato che non avesse più i finanziamenti della Comunità Europea. Questo ha prodotto come conseguenza il localismo, il campanile. Ne è scaturita una divisione con la ricerca del politico che potesse tutelare il pezzettino di territorio. Una frammentazione controproducente. Perciò, ora noi stiamo facendo delle riforme che possono anche risultare impopolari, ma sono necessarie. E poi devo dire che alcune associazioni di categoria, invece di pensare al commerciale o all´artigiano, hanno fatto troppo spesso gli interessi di se stesse come se fossero dei partiti e non delle associazioni". |
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SLOVENIA, FINANZIAMENTI "FRESCHI" PER LO SVILUPPO
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Lubiana, 28 febbraio 2011 - Quest´anno la Banca Sid (Slovenska Izvozna in Razvojna Banka - Banca slovena per l´esportazione e lo sviluppo) ha l´intenzione di acquisire 800 milioni di euro di finanziamenti dai mercati finanziari internazionali stanziati come incentivi per le tecnologie innovative e di sviluppo. È quanto è emerso alla conferenza stampa organizzata dalla Banca Sid e dalla Camera di Commercio della Slovenia, per presentare e promuovere le opportunità che offre la banca con i suoi servizi alle imprese slovene. Il Presidente dell´Amministrazione della Banca Sid Sibil Svilan ha affermato che la trattativa riguarda già parecchi possibili creditori stranieri. Gli incentivi saranno destinati principalmente per i progetti riguardanti l´ecologia e l´efficacia energetica ed anche per gli investimenti che garantiranno la diminuzione dell´emissione di monossido di carbonio. È stato inoltre messo in evidenza che tutti i progetti che saranno supportati dalla Banca Sid, dovranno garantire l´apertura di nuovi posti di lavoro o in alternativa garantire il mantenimento di quelli già esistenti. Anche nel periodo di crisi la banca Sid ha finanziato progetti in tutta la Slovenia per un totale di 2,8 miliardi di euro. |
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FIAT: DA COMMISSIONI ARS PARERE POSITIVO AD APQ TERMINI |
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Palermo, 28 febbraio 2011 - "Intendo esprimere il mio ringraziamento e vivo apprezzamento ai parlamentari delle commissioni Bilancio e Attivita´ Produttive che oggi, riunendosi in seduta comune, hanno espresso parere favorevole all´Accordo di Programma per Termini Imerese, siglato tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Siciliana, nei giorni scorsi a Roma". Lo ha dichiarato il 24 febbraio l´assessore regionale alle Attivita´ Produttive, Marco Venturi, immediatamente dopo la conclusione dei lavori delle commissioni parlamentari Ii e Iii (Bilancio e Attivita´ Produttive) dell´Ars. "Si tratta di un accordo di portata storica per la Sicilia - afferma Venturi - perche´, a fronte dell´addio di Fiat, registriamo la presenza di sette proposte da parte di imprese che intendono insediarsi in Sicilia, per un investimento complessivo di circa 1 miliardo di euro, 350 milioni dei quali saranno coperti da risorse della Regione e 100 dello Stato. Ora e´ importante che il ministero acceleri al massimo le procedure - ha aggiunto Venturi - affinche´ al piu´ presto si possano creare le condizioni per l´insediamento delle nuove imprese nell´area di Termini Imerese. Inoltre credo che sia opportuno che il Ministero valuti anche l´ottava proposta giunta da parte del costruttore di automobili Di Risio, perche´ nessuna opportunita´ deve essere tralasciata". Venturi ha dunque concluso ribadendo "apprezzamento per il lavoro svolto dalle due commissioni, oggi riunite in seduta comune, rivolgendo un ringraziamento ai presidenti Savona e Caputo e all´intero Parlamento regionale per la fattiva e costruttiva collaborazione". |
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MERLONI: INCONTRO A FABRIANO: UTILIZZARE STRUMENTI ACCORDO PROGRAMMA |
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Perugia, 28 febbraio 2011 - L´individuazione di un percorso che porterà, entro il 15 marzo, alla formulazione di offerte vincolanti da parte dei gruppi industriali che si sono rappresentati nella prima fase di procedura di amministrazione straordinaria e la necessità di attivare, da subito, l´accordo di programma: sono alcune delle decisioni prese il 24 febbraio durante la riunione istituzionale sulle aree di crisi della Antonio Merloni, che si è tenuta a Fabriano, alla presenza del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, dell´assessore della Regione Umbria allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, dei commissari straordinari, dei rappresentanti del ministero allo sviluppo economico e dei rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati. "Durante l´incontro - ha reso noto l´assessore Rossi - è stata rimarcata la necessità e l´opportunità di utilizzare gli strumenti previsti dall´Accordo di programma, avviando tra le Regioni Umbria e Marche e il Ministero un percorso tecnico amministrativo per utilizzare lo strumento, sia sotto il profilo di un accompagnamento dei progetti industriali che saranno eventualmente presentati, sia come veicolo di messa in sicurezza e reindustrializzazione dell´area umbro-marchigiana. In proposito - precisa l´assessore - è stata formalizzata la data della prossima riunione del tavolo tecnico tra Ministero e Regioni che si terrà a Roma il 3 marzo alle 11". Infine, il presidente della Regione Marche e l´assessore Rossi, vista la delicatezza delle trattative, hanno condiviso, relativamente alla comunicazione esterna dei soggetti pubblici, di adottare un profilo istituzionale anche per altri eventuali incontri con parti interessate o finalizzati a conoscere interlocutori e rassicurare gli stessi su interessi delle Regioni relativi a progetti industriali che abbiano concrete prospettive di sviluppo e quindi reimpiego dei lavoratori della Antonio Merloni. "Tutto ciò - ha concluso l´assessore - fermo restando il punto che la sede istituzionale e quindi di confronto e trattative tra i soggetti industriali è rappresentata dalla procedura di amministrazione straordinaria e dai commissari delegati". |
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BASILICATA: DALLA GIUNTA REGIONALE 2.451.000 EURO AD AZIENDA VAL BASENTO |
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Potenza, 28 febbraio 2011 - Un contributo di 2 milioni e 451 mila euro è stato concesso dalla Giunta regionale, nell’ultima seduta, alla ditta Main Spa, per la realizzazione di un programma di spesa relativo all’ampliamento dell’impianto produttivo ubicato nell’area industriale della Val Basento, nel comune di Pisticci, in provincia di Matera. Lo rende noto l’assessore alle Attività produttive, Politiche dell’Impresa ed Innovazione tecnologica Erminio Restaino. Lo stanziamento è stato assegnato secondo quanto previsto dalla legge regionale n.1/2009 e dalla delibera di giunta regionale n. 2123/2009 relative all’Avviso Pubblico per la reindustrializzazione della Val Basento. “Il governo regionale – ha commentato l’assessore Restaino – prosegue nell’azione mirata al rilancio e allo sviluppo di un’area, quella della Val Basento, che ha, come già sottolineato nei giorni scorsi a seguito del finanziamento di altre due iniziative imprenditoriali, le potenzialità, a cominciare da quelle infrastrutturali e dei servizi tecnologici avanzati, per tornare, gradualmente, a occupare un ruolo centrale nelle politiche di rilancio industriale in Basilicata e a fornire, nel contempo, risposte occupazionali significative”. L’azienda manifatturiera Main Spa produce tessuti non tessuti e di articoli in materie, e attraverso il finanziamento prevede 15 nuove assunzioni di cui 12 rivenienti dalle liste di mobilità. |
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