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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Marzo 2011
FOTOVOLTAICO, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA PREOCCUPATA SUI RIFLESSI OCCUPAZIONALI RELATIVI AL DECRETO LEGISLATIVO DEL GOVERNO.  
 
 Bologna, 2 marzo 2011 - «Molte migliaia di posti di lavoro in pericolo, stop degli incentivi e obiettivi europei a rischio. Ma soprattutto un testo profondamente diverso da quello licenziato in Conferenza Stato-regioni». Sono queste le preoccupazioni dell’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli rispetto al decreto legislativo del Governo in tema di energia che «rischia di procurare danni seri all’Emilia-romagna ed a tutto il Paese». Tra gli obiettivi della Regione quello di raggiungere e superare l’obiettivo del 17% di energia prodotta da fonti rinnovabili, pari a circa 5000 Mw nel 2020. «Occorre invece pianificare una politica di incentivi equilibrati nel tempo (dopo una soglia bassissima di un sesto della Germania, Paese meno soleggiato dell´Italia) per promuovere un sempre maggior utilizzo delle fonti rinnovabili e (grazie al 55% consolidato) avere sempre più abitazioni qualificate energeticamente: chi cammina con la testa rivolta all’indietro rischia di cadere nel fosso. Il piano triennale 2011-2013 attuativo del Piano energetico regionale indicherà in modo molto netto la nostra direzione di marcia. Ridurremo i consumi e potenzieremo la quantità di energia prodotta dalle rinnovabili, come chiede l’Europa. Il settore green è in rapida espansione anche in Emilia-romagna, ed anzi è quello che cresce di più nonostante la crisi. Il Governo ne prenda atto».  
   
   
PUGLIA PROTAGONISTA NELLE RINNOVABILI IL GOVERNO PUNTI A FARE DELL´ENERGIA UNA VERA POLITICA INDUSTRIALE"  
 
Bari, 2 marzo 2011 - La vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone, ha partecipato agli incontri di Villa Vigoni, organizzati dal centro italo tedesco per l´eccellenza europea. L´appuntamento, promosso dall´Ambasciata tedesca a Roma, vede l’incontro dei massimi esponenti dell´industria italiana (quest´anno c´erano, ad esempio, l´Ad di Eni: Scaroni e l´Ad di Edison: Quadrino) con i giornalisti e le aziende tedesche. Per l´Italia protagonista è stata la Puglia. Quest´anno il tema portante è stato quello delle energie rinnovabili. La vicepresidente ha rimarcato come “La Germania abbia seguito, a differenza dell´Italia, una vera strategia di politica industriale, attraverso le rinnovabili, e punti ad avere entro il 2050 l´80% dell´energia prodotta da queste fonti, arrivando al 2020 con 52mila Mw di potenza installata. “ La Puglia, che è stata invitata a discutere a Villa Vigoni proprio per le sue politiche innovative, ha presentato i risultati raggiunti: è la regione numero uno per eolico e fotovoltaico ma si pone come obiettivo strategico quello di migliorare i rapporti tra energia e territorio, sviluppo economico e paesaggio. Le linee guida emanate, infatti, anche qui le prime in. Italia, assolvono al duplice scopo di insistere nell´uso di questa fonte alternativa e pulita di energia evitando però forti investimenti su suolo agricolo possano alterare in modo indelebile lo splendido paesaggio. “Da qui - ha spiegato la Vice Presidente- la strategia rafforzata del programma: Puglia Solarizzata che stimola il solare sui tetti degli edifici, civili e industriali. In questo modo si consente di fare beneficiare degli incentivi coloro che sostengono il costo dell´energia: famiglie e imprese e si evita che gli incentivi attraggano solo investimenti finanziari con poche ricadute locali. "Stiamo investendo sulla ricerca nel settore delle rinnovabili perché possano prodursi pannelli ecocompatibili ed un efficace microeolico e le universitá e i laboratori pugliesi sono al lavoro anche su altre fonti alternative come l´idrogeno. “Ci piacerebbe, insomma, che le rinnovabili possano diventare il fulcro di una vera e propria politica industriale nazionale, intorno a cui possano ruotate ricerca e incremento della produzione moltiplicando così le possibilità di occupazione. “In questo la Germania è veramente pilota, l´Italia invece appare confusa e incerta e l´ultimo decreto legislativo non fa che aumentare la confusione. Invece di rafforzare l´uso delle rinnovabili, modificando le norme, scoraggiando gli investimenti su suolo agricolo e promuovendo quelli strutturali sui tetti e sulle pareti degli edifici, il ministro Romani- ha rilevato Loredana Capone- tarpa le ali al settore, introducendo un obiettivo minimale di 8.000 Mw al 2020. In tal modo conferma la dipendenza dell´Italia dagli stati stranieri per le fonti fossili e la passione per il nucleare. “In controtendenza, insomma, rispetto a quanto suggerisce l´attualità e rispetto a quanto fanno paesi che, pur avendo molto meno sole dell´Italia, scelgono di stimolare l´unico settore che, in questo momento di crisi, genera occupazione e sviluppo".  
   
   
APPROVATA IN PIEMONTE LA NUOVA LEGGE SUL PIANO CASA  
 
Torino, 2 Marzo 2011 - Soddisfazione da parte del Vice Presidente della Giunta regionale, Ugo Cavallera , per l’approvazione avvenuta ieri del disegno di legge 67 “Modifiche al capo I della legge regionale n° 20 del 14 luglio 2009” (Snellimento delle procedure in materia di edilizia e urbanistica), licenziato a maggioranza dalla Ii Commissione in sede referente. La legge regionale 20 ha attuato in Piemonte il Piano Casa, seguendo le indicazioni dell’accordo Stato-regioni del 1° aprile 2009, per favorire il rilancio dell’economia e incentivare il risparmio energetico in campo edilizio. La legge è entrata in vigore il 31 luglio 2009 ed è articolata in quattro capi: il primo contiene norme a termine con premi di cubatura pensati per stimolare investimenti nell’immediato, in deroga alle disposizioni contenute nei Piani Regolatori; negli altri capi vi sono norme che snelliscono e abbreviano le procedure per ottenere il titolo abilitativo a costruire e che promuovono interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente. Le norme cd. In deroga sono valide fino al 31 dicembre 2011. “ Con l’approvazione di questa legge, la Giunta regionale consegue l’obiettivo di incentivare il settore dell’edilizia, tradizionalmente considerato trainante dell’intera economia regionale, semplificando e consentendo ai cittadini di intervenire sugli edifici residenziali e non, nel rispetto dell’ambiente e con particolare attenzione ad un graduato risparmio energetico ” – ha dichiarato il Vice-presidente Cavallera . L’attuale modifica legislativa, presentata dalla Giunta regionale nel testo del 21 settembre 2010 poi discusso e licenziato a maggioranza dalla Ii Commissione consiliare il 21 dicembre, opera limitatamente al Capo I del testo vigente, ovvero sulla parte a termine contenuta nei primi 7 articoli, ed intende consentire interventi di ampliamento in deroga sugli edifici residenziali uni e bi-familiari, imponendo il rispetto dei nuovi parametri energetici alla sola parte ampliata rispetto al fabbricato esistente ed ammettendo anche la costituzione di una nuova unità abitativa. Inoltre, si consentono interventi di demolizione e ricostruzione in deroga , in questo caso sulla base dei significativi requisiti energetici previsti dall’applicazione del Protocollo Itaca/regione Piemonte 2009. Le nuove norme intendono dare nuove possibilità di ripresa agevolando interventi edilizi direttamente ed indirettamente connessi all’abitazione, chiedendo un rispetto minimo degli standard urbanistici relativi alle aree a parcheggio, mentre nel caso non si riesca a reperire le altre tipologie di servizi, queste possono essere monetizzate. L’articolo 7 cambia radicalmente il testo vigente, favorendo interventi sia di soppalco sia di ampliamento della superficie utile , nel limite del 20% fino a duemila metri quadrati in tutti quei fabbricati artigianali, produttivi e direzionali che per rinnovate esigenze produttive e tecnologiche hanno necessità di adeguarsi ai nuovi cicli di produzione. Le possibilità di ampliamento sono state esplicitamente riferite a ciascuna proprietà, ammettendo che in fabbricati frazionati la quota di ampliamento possa essere riferita alla superficie di ciascuna di esse. Per altro, in caso di demolizione totale sarà possibile riposizionare il fabbricato ricostruito. Infine, per agevolare anche il settore del turismo , l’ampliamento, la demolizione e ricostruzione in deroga, nel limite del 20% fino a millecinquecento metri quadrati , ed il recupero dei sottotetti potranno riguardare anche edifici a destinazione turistico-ricettiva, salvaguardando per tutti gli interventi le norme specifiche in materia. Rimane immutato il sistema delle limitazioni posto a tutela delle aree e degli immobili vincolati dal piano regolatore o dalle leggi nazionali, proprio a garanzia della scelta prioritaria di salvaguardare il patrimonio individuato da ciascun comune. A questo proposito, va segnalato che i Comuni , entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di modifica del testo vigente, potranno decidere se consentire quanto previsto dalle nuove norme, oppure impedirne l’applicazione sul proprio territorio con un’apposita deliberazione del Consiglio comunale.  
   
   
VAS GARANTISCE LO SVILUPPO SOSTENIBILE PGT, DOPO CERMENATE REGIONE LOMBARDIA AUSPICA LE APPROVAZIONI LA SCADENZA INDEROGABILE FISSATA AL 31 DICEMBRE 2012  
 
Milano, 2 marzo 2011 - "Ora abbiamo norme certe per la pianificazione territoriale e la Vas (Valutazione ambientale strategica) costituisce un´opportunità per tutti". Lo ha detto ieri l´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia Daniele Belotti al seminario ´Valutazione ambientale strategica in Lombardia: procedimento e rapporto ambientale di qualità´ svoltosi all´Auditorium Gaber. "La folta presenza di amministratori e professionisti, che ci ha costretti ad aprire altre sale in videoconferenza per consentire a tutti di seguire il seminario - ha spiegato Belotti - dimostra come sulla legge regionale 12 del 2005, ed in particolare sulla Vas, ci sia molto interesse e bisogno di approfondimenti tecnici". Ad oggi sono poco più del 30 per cento, su 1146, i Comuni lombardi che hanno completato l´iter del Pgt (Piano di Governo del Territorio). La vicenda del caso Cermenate (Co) ha indotto diversi Comuni ad attendere la definizione della vicenda piuttosto che rischiare di trovarsi con una procedura invalidata e ciò ha creato una situazione di stallo che ha pesantemente inciso sulle tempistiche di approvazione. "Data la situazione e cercando di andare incontro alle Amministrazioni comunali - ha detto Belotti - abbiamo deciso di prorogare il termine per l´approvazione dei Pgt al 31 dicembre 2012. Una scadenza definitiva e non ulteriormente posticipabile, anche perché ora sussistono tutte le condizioni tecniche, affinché i Comuni possano procedere con celerità e determinazione alla predisposizione dei Pgt - non ultimo il Ptr approvato nel 2010, che costituisce il principale riferimento per le scelte territoriali degli enti locali". "Proprio per questo e per incentivare la conclusione degli iter - ha proseguito l´assessore - abbiamo anche fissato una scadenza intermedia al 30 settembre prossimo, passata la quale qualsiasi piano attuativo degli strumenti urbanistici vigenti sarà bloccato". "Il caso Cermenate, da cui è emersa la bontà delle politiche della Regione per la gestione del territorio e la programmazione urbanistica, - ha sottolineato Belotti - ci ha, di fatto, imposto un´attività di approfondimento, che ha contribuito a consolidare nella cultura amministrativa ed urbanistica lombarda, l´importanza della Valutazione Ambientale Strategica nell´ambito dei procedimenti di approvazione dei Piani/programmi". "Abbiamo voluto che questo convegno - ha rimarcato l´assessore - avesse un forte contenuto pratico, in linea con ciò che i cittadini e le politiche di governo del territorio oggi necessitano. Sappiamo che la Vas viene spesso percepita più come un obbligo che come un´opportunità, ma nella realtà si tratta di uno strumento concreto e necessario a verificare la compatibilità ambientale di scelte urbanistiche che noi amministratori ci accingiamo a fare sul nostro territorio e che avranno effetti sulle future generazioni. Il seminario odierno deve costituire un´ulteriore preziosa occasione di stimolo per i Comuni per cogliere, nel processo di elaborazione dei Pgt, le importanti novità qualitative insite nei nuovi strumenti". "Sotto questo aspetto - ha continuato Belotti - il processo di Vas, costituisce indubbiamente uno dei passaggi più qualificanti nella costruzione di una pianificazione sostenibile. La struttura tecnica regionale, in continuità con quanto già fatto all´indomani della sentenza Cermenate, resta a disposizione di tutte le Amministrazioni comunali che necessitano di informazioni tecniche per l´elaborazione della Vas e del Pgt. "La legge regionale 12 del 2005 con le sue modifiche e il Ptr - ha proseguito Belotti - rappresentano strumenti fondamentali per lo sviluppo urbanistico e territoriale della nostra regione, uno sviluppo che passa per l´approvazione dei Pgt, la cui sostenibilità è garantita dal procedimento integrato di Valutazione ambientale strategica". "Come Assessorato - ha aggiunto l´assessore - abbiamo anche attivato una forte politica di condivisione delle scelte con gli enti locali attraverso un Tavolo permanente che valorizza il ruolo dei Comuni". "Ai Comuni - ha concluso Belotti - abbiamo anche attribuito, con due modifiche alla legge 12 approvate nel Collegato Ordinamentale, quelle relative agli articoli 51 e 71, maggiori poteri per la tutela dei centri storici e strumenti per evitare che nascano moschee mascherate da centri culturali".  
   
   
CAMPANIA LAVORI PUBBLICI: "E´ IN VIGORE REGOLAMENTO PER LE AUTORIZZAZIONI SISMICHE"  
 
Napoli, 2 marzo 2011 - "E´ entrato ufficialmente in vigore il Regolamento regionale per le autorizzazioni finalizzate alla prevenzione del rischio sismico in Campania". Lo rende noto l´assessore alla Protezione civile e ai Lavori pubblici Edoardo Cosenza. Sul Burc n. 14 del 28 febbraio scorso è stato pubblicato il Regolamento regionale n. 2 del 21 febbraio, che integra il Regolamento n.4/2010 per l´espletamento delle attività di autorizzazione e di deposito dei progetti connesse alla prevenzione del rischio sismico in Campania. "L´integrazione emanata – spiega l’assessore Cosenza - consente ai collaudatori in corso d´opera, in deroga temporanea e fino al 31 dicembre 2011, di presentare relazioni tecniche asseverate in base alle quali il dirigente del Genio Civile emette celermente il provvedimento di autorizzazione sismica, decorsi 60 giorni dalla presentazione della richiesta. Il regolamento integrativo e il contestuale decreto attuativo consentiranno una decisa accelerazione delle attività di autorizzazione sismica dei progetti da parte del Genio Civile. A breve sarà attivata una short list rivolta ad ingegneri ed architetti per supportare gli uffici nell’attuazione di controlli qualificati sulle pratiche presentate. Puntiamo a verifiche di qualità, non ad approvazioni meramente burocratiche". La relazione tecnica asseverata dovrà essere redatta secondo lo schema concertato con gli Ordini Professionali ed approvato con il decreto 42 del 28 febbraio, già diffuso agli Ordini professionali e che sarà scaricabile dal sito www.Regione.campania.it nelle more della sua pubblicazione sul Burc.  
   
   
APPALTI IN SICILIA: VIA AI CONTROLLI SULLE AGGIUDICAZIONI CON FORTI RIBASSI  
 
Palermo, 2 marzo 2011 - "L´amministrazione regionale procedera´ da subito ad una verifica a posteriori delle gare aggiudicate, nell´ultimo biennio, con ribassi pari o superiori al 35%, accertando se le modalita´ di valutazione delle offerte anomale siano state correttamente applicate. Prenderemo in considerazione almeno il 10% dei casi e porteremo a sistema questo meccanismo di controllo. L´accertamento ispettivo non intende avere finalita´ punitive ma si pone il solo obiettivo di migliorare ulteriormente l´attivita´ svolta dalle stazioni appaltanti, monitorandone i risultati". Lo ha annunciato l´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita´, Pier Carmelo Russo, insediando il tavolo tecnico con i rappresentanti dei costruttori, delle piccole e medie imprese, dei professionisti, dei sindacati e degli enti locali, che dovra´ predisporre il disegno di legge di recepimento in Sicilia della normativa nazionale sugli appalti, nonche´ le linee guida per l´applicazione del metodo di aggiudicazione tramite l´offerta economicamente piu´ vantaggiosa.  
   
   
BOLZANO, CETO MEDIO, ENTRO FINE ANNO CONSEGNATI I PRIMI 60 ALLOGGI A CASANOVA  
 
Bolzano, 2 marzo 2011 - Saranno consegnati entro la fine del 2011, nel quartiere bolzanino di Casanova, i primi 60 alloggi previsti dal programma per il ceto medio e destinati al sistema dell´affitto decennale a rotazione. "Si tratta del primo passo - ha commentato l´assessore Christian Tommasini - per consentire ai giovani di trovare un alloggio a prezzi accettabili". Le domande dovranno essere presentate entro il 31 marzo. Il programma per il ceto medio prevede la realizzazione di mille alloggi in tutto l´Alto Adige, 700 dei quali riservati ai Comuni più grandi (330 solo a Bolzano), quelli con oltre 10mila abitanti. "Per i giovani - ha spiegato l´assessore all´edilizia abitativa Christian Tommasini - è sempre più difficile riuscire a trovare un´abitazione a costi contenuti. Molti di loro, e pensiamo soprattutto alle famiglie, hanno un reddito troppo alto per riuscire ad entrare nel sistema degli alloggi sociali, ma troppo basso per poter acquistare un appartamento sul libero mercato. Ecco perchè abbiamo elaborato un piano ad hoc pensato proprio per loro". Il programma per il ceto medio prevede due possibilità: da un lato il sistema dell´acquisto a rate (il cosiddetto riscatto) di appartamenti realizzati dalle cooperative con il contributo della Provincia, dall´altro l´affitto decennale a rotazione di alloggi costruiti dall´Ipes. Proprio in ques´ultima "area" ricadono i primi 60 alloggi che verranno consegnati entro la fine del 2011 nel quartiere bolzanino di Casanova. Il progetto prevede 15 alloggi fino a 47 m² netti, 16 alloggi fino a 65 m² netti, 15 alloggi fino a 77 m² netti e altri 14 fino a 94 m² netti. "Tutto ciò - ha sottolineato Tommasini - per consentire ad un´ampia fascia di persone, dai single alle famiglie composte da un massimo di 4 persone, di accedere al programma". I requisiti sono i medesimi dell´edilizia abitativa, e anche la graduatoria verrà stilata secondo le stesse modalità di punteggio: 5 anni di residenza o il posto di lavoro nel Comune di Bolzano, un´età compresa tra i 23 e i 40 anni, un reddito "depurato" compreso tra i 20.100 e i 50.200 euro (2^-5^ fascia). Il canone mensile, calcolato sulla base del reddito, varierà da un minimo di 440 euro per l´appartamento più piccolo e la seconda fascia di reddito, ad un massimo di 925 euro per l´appartamento più grande e la quinta fascia di reddito. "Le domande dovranno essere presentate all´Ipes dal 1° al 31 marzo - ha spiegato il presidente dell´Istituto per l´edilizia sociale Konrad Pfitscher - l´assegnazione degli alloggi è prevista ad inizio estate, mentre la consegna avverrà entro la fine dell´anno". Per quanto riguarda i successivi step del programma per il ceto medio, l´assessore Tommasini ha annunciato che entro breve l´Ipes potrebbe dare il via ad una serie di bandi: "Pensiamo all´acquisto di terreni liberi - ha spiegato - ma anche alle convenzioni con i privati proprietari delle aree che s´impegnano a realizzare gli edifici entro 24 mesi. Potremmo anche accedere alle abitazioni sfitte presenti sul libero mercato, ma solo per un massimo del 30% degli alloggi previsti dal piano, e in ogni caso con prezzi d´acquisto non superiori ai costi convenzionali, quindi un massimo di circa 2.300 euro al m²"  
   
   
TECNOLOGIA DOMOTICA: LA CLAAI DI CASERTA ORGANIZZA UN SEMINARIO INFORMATIVO  
 
Caserta, 2 marzo 2011 - La Claai di Caserta organizza un seminario informativo rivolto alle imprese edili, ai progettisti ed agli installatori per rendere note le nuove applicazioni dell’informatica all’insieme dei dispositivi e degli impianti usati nelle abitazioni per un totale automatismo e controllo a distanza (ad esempio l’accensione di luci, la regolazione del riscaldamento, l’inserimento o il disinserimento dell’antifurto, la visualizzazione delle immagini delle telecamere, ed altro ancora). Ingegneri della società Bticino sono stati incaricati dalla Claai di Caserta di tenere il seminario per illustrare con chiarezza i vantaggi economici e sociali della tecnologia domotica a cui seguiranno corsi di formazione per coloro che saranno interessati. “E’ una nuova opportunità per i progettisti ed i costruttori di toccare con mano i nuovi vantaggi della tecnologia – ha dichiarato Adelaide Tronco, responsabile provinciale della Claai – La nostra iniziativa avviata in collaborazione con la Bticino, fornirà le conoscenze di base che consentiranno di approcciarsi ai sistemi di automazione domestica. Una vera occasione di sviluppo – ha aggiunto la presidentessa delle associazioni di artigiani ed imprenditori - Dotare i nuovi appartamenti di servizi efficienti accrescerà la funzionalità ed il valore degli immobili, e per gli installatori significherà specializzarsi in un settore in crescita, per offrire ai propri clienti soluzioni innovative e convenienti”. La partecipazione al convegno, al termine del quale sarà rilasciato un attestato di partecipazione, è gratuita. E’ possibile aderire all’iniziativa attraverso la compilazione di un modulo che si può ottenere contattando la sede Claai di Caserta, C.so Trieste, 158 al numero 0823/ 35 66 61.  
   
   
FSE, ABRUZZO: 1 MIL EURO PER FORMAZIONE CONTINUA A IMPRENDITORI PUBBLICATO AVVISO SELEZIONE PERCORSI FORMATIVI  
 
L´aquila, 2 marzo 2011 - E´ stato pubblicato l´avviso per il progetto speciale "Imprenditori in formazione" finanziato con un milione di euro del Piano Operativo 2009/10/11 del Fondo Sociale Europeo 2007/13. Il progetto si propone di rafforzare e consolidare le competenze manageriali dei "piccoli imprenditori" e rendere le strutture organizzative interne alle aziende abruzzesi più competitive. "Con questo primo bando diamo inizio ? commenta l´assessore Paolo Gatti - all´attività di pubblicazione e attivazione dei 23 progetti contenuti nel nuovo Piano Operativo del Fondo Sociale Europeo. Nel corso dell´anno concretizzeremo il lavoro di programmazione svolto nei mesi scorsi immettendo nell´economia abruzzese ben 134 milioni di euro". "Partiamo con un avviso dedicato alle piccole imprese - prosegue - che desiderano migliorare il loro capitale umano per rendere le loro strutture più competitive e in grado di stare al passo con l´evoluzione del mercato, dei prodotti e dei processi produttivi. Il sistema della formazione continua per gli imprenditori si è dimostrato un ambito operativo di estremo interesse. Per questa ragione, anche nella nuova programmazione, abbiamo inteso promuoverlo con diversi progetti e importanti risorse finanziarie, sostenendo così sia le piccole, come in questo caso, sia le medie e grandi imprese abruzzesi. Investiamo tanto in formazione dei lavoratori - conclude Gatti - per riqualificare le loro competenze, ma occorre formare anche gli imprenditori per consentire loro di restare al passo con i tempi in questo sistema economico in piena evoluzione". L´avviso si rivolge a gruppi di imprenditori che operano in ambiti omogenei di attività economiche o tra loro collegate. Saranno finanziati corsi per una spesa massima di 125.000 euro ciascuno. Sono 12 le tipologie di interventi finanziabili: gestione di impresa, strategie di mercato, sviluppo dell´innovazione di processo, prodotto/servizio, gestione della qualità dei problemi ambientali, consumo e risparmio energetico, valorizzazione delle risorse umane, sistemi di gestione della sicurezza, alleanze economiche e commerciali, commercio estero e processi di internazionalizzazione, acceso al credito e aiuti di stato da parte delle imprese, politiche statali, regionali di sviluppo dei sistemi produttivi, altri aspetti di particolare rilevanza imprenditoriale. Potranno presentare domanda le Ats nelle quali siano presenti un organismo di formazione accreditato nella Regione Abruzzo nella macrotipologia "formazione continua", almeno una organizzazione datoriale e almeno un ente pubblico o un privato specializzato nella materie oggetto dell´intervento formativo presentato.  
   
   
TRENTO: SPORTELLO IMPRESA ON LINE: LE IMPRESE ARTIGIANE RISPONDONO BENE ALL´INNOVAZIONE  
 
Trento, 2 marzo 2011 - E´ un buon avvio quello dello sportello on-line per le imprese, attivato lo scorso novembre dall´Apiae-agenzia per l´incentivazione delle attività economiche. Si è partiti con il settore artigianato: il 66% delle domande per accedere agli incentivi economici previsti dalla legge 6 del 1999 è stato inoltrato via internet. Buone le prospettive per gestire a breve in questo modo tutte le domande di competenza dell´Apiae per tutti i settori economici. Tramite il sito www.Sportelloimpresa.provincia.tn.it/  a partire dal novembre scorso, gli artigiani hanno potuto presentare on-line le proprie domande per accedere agli incentivi economici della legge 6/99. L’artigianato è il settore che tradizionalmente inoltra il maggior numero di domande - il 55% sul totale delle richieste di contribuzione - ed è beneficiario del 22% di quanto la Provincia eroga in incentivi sulla base della legge in questione. E’ anche un settore che per le caratteristiche dimensionali delle imprese - in media 2,5 addetti/impresa - e per caratteristiche di mercato, potrebbe maggiormente soffrire di divario digitale, rispetto, per esempio, a settori come il turismo, che per vocazione di mercato usano da più tempo il web. Per avviare questo processo innovativo, l’Apiae ha individuato come partner l´Associazione artigiani che, ad oggi è l´associazione che raccoglie il maggior numero di domande di contributo, con sedi su tutto il territorio, e che è quindi in grado di offrire una buona vista sugli eventuali punti di forza e criticità dell’innovazione in atto. Si tratta pertanto di un inizio da leggere non solo per i risultati specifici, ma in visione del suo allargamento a tutti i settori interessati ed ai relativi utenti: imprese, associazioni di categoria, commercialisti e così via. Il 66% delle domande raccolte dall’Associazione artigiani è stato inoltrato on-line. Guardando i dati nel dettaglio, si riscontrano le tre classiche tipologie di reazione all’innovazione: c’è chi si è “fidato” inviando il 100% delle pratiche on-line (1 sede di raccolta dati ogni 2 sedi - dato decisamente positivo); c’è chi ha reagito con una “sperimentazione cauta”, un po’ on-line e un po’ cartaceo (1 sede ogni 4 sedi) e c’è chi ha mostrato un atteggiamento del tipo “voglio capire meglio come va e poi mi fido” (un´altra sede ogni 4 sedi). A giudizio degli esperti del settore, quindi, si tratta di un avvio positivo e sicuramente in crescita. Lo sportello on-line ha funzionato senza problemi, per tutti quelli che hanno scelto di fidarsi. Come spesso accade per i processi di cambiamento, ora il testimone passa alla comunicazione, all’informazione e alla formazione per diffondere questa pratica. A tal fine, le associazioni di categoria, ma anche gli studi professionali, hanno mostrato un grande interesse e una fondamentale voglia di collaborare per spingere in questa direzione le proprie utenze. Si tratta di segnali positivi per una innovazione tecnologica che incide sulle pratiche abituali delle persone e che si traduce di solito in una naturale fonte di pubblicizzazione e diffusione dell’innovazione. Anche per questo è importante parlare di questi dati già da oggi. E’ utile ricordare, però, ancora una volta cosa c’è dietro a ciò che oggi chiamiamo “servizi on-line”. Ogni risultato sul fronte dell’utenza ha infatti alle spalle tre passaggi cruciali che stanno cambiando strutturalmente il lavoro della pubblica amministrazione. In primo luogo la semplificazione. L’apiae, assieme al Servizio competente per la semplificazione amministrativa, ha rivisto le procedure per la presentazione della richieste di contributo all’insegna della domanda: “E’ proprio necessario? Come posso ottenere questa informazione in altro modo? Come posso garantire la validità di domande che sono inoltrate utilizzando gli strumenti informatici?” Il secondo punto riguarda le nuove tecnologie, che hanno permesso la revisione completa del flusso di informazioni (domanda – istruttoria - risposta) in un’ottica di integrazione fra banche dati e di visione non parcellizzata dei flussi di informazioni; la cooperazione applicativa fra gli attori che nei diversi uffici hanno necessità delle informazioni per poter ottenere un contributo. In questo passaggio è stato fondamentale il ruolo di Informatica Trentina. Infine il tema della mediazione. Il ruolo dell’associazione di categoria è stato cruciale su più piani: perché è vicina all’utente finale;perché può veicolare la fiducia nel processo informatico; per il ruolo che ha di informazione e comunicazione fra gli associati. Dal punto di vista dell’utente tutto questo potrebbe sembrare “solo una novità” o “solo qualcosa di moderno, al passo coi tempi” ma i benefici di questa innovazione spaziano su molti fronti che l’utente potrebbe non vedere o dare per scontati: dal non doversi spostare dalle sedi delle associazioni fino a Trento, alla garanzia immediata ed automatica della “ricevuta”, al fatto che i dati, una volta inseriti, sono già “attivi” e non necessitano di un nuovo inserimento. Si riducono così i rischi di errore umano e si annullano i tempi di giacenza delle pratiche: minori energie, maggiore certezza del dato, grazie a sistemi informativi certificati, attenti, e focalizzati sul servizio all’utente.  
   
   
ISI SI ALLUNGANO I TEMPI: CONVOCATE LE PARTI PER SCONGIURARE RITARDI NELL’AVVIO DELLE ATTIVITÀ  
 
Firenze, 2 marzo 2011 – L’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha convocato ieri tre incontri per valutare la situazione della Isi – Easy Green di Scandicci, alla luce dei problemi che hanno determinato il mancato deposito della richiesta di concordato preventivo da parte della vecchia proprietà, determinando così uno slittamento dei tempi. Nel corso del primo incontro – al quale hanno partecipato Provincia di Firenze, Comune di Scandicci, Rsu e organizzazioni sindacali di categoria, Fidi Toscana e i rappresentanti della nuova proprietà – l’assessore ha preso atto del fatto che il percorso che doveva portare, da oggi, all’entrata in vigore del contratto non si è concluso. “Registriamo però un fatto positivo – aggiunge l’assessore – e cioè che resta da parte della nuova società, la piena volontà ad andare avanti con l’operazione”. L’assessore ha quindi incontrato, con istituzioni e sindacati, l’amministratore unico di Isi Massimo Foianesi che ha spiegato come Isi si sia trovata nell’impossibilità di ottemperare nei tempi alle clausole del contratto, che prevedevano la presentazione del concordato entro il 28 febbraio, per la mancanza di un documento fiscale necessario alla presentazione della domanda. Oltre a ribadire l’intenzione della Regione a seguire passo passo gli sviluppi della vicenda tenendo aperto il tavolo di crisi, l’assessore ha dato mandato ai suoi uffici di intervenire presso l’agenzia delle entrate di Roma per sollecitare il documento necessario al deposito della domanda di concordato. Simoncini ha assicurato che la Regione sta rispettando gli impegni presi: Fidi ha deliberato nei giorni scorsi la sua partecipazione al capitale sociale, mentre si sta andando avanti con gli anticipi degli stipendi arretrati dei lavoratori. E’ stato inoltre deciso di richiedere la proroga della cassa integrazione, scaduta da ieri, per i 370 lavoratori. L’assessore Simoncini si è infine incontrato con rappresentanti della nuova proprietà (Gattorno, Tesserini) e della vecchia (Foianesi) insieme a Ricciardi e Rafanelli di Fidi Toscana. Nel corso dell’incontro è stata riaffermata da parte di tutti la volontà di arrivare quanto prima a chiudere positivamente il percorso. “La Regione farà di tutto – ha affermato l’assessore – per agevolare con ogni mezzo a sua disposizione questa conclusione”.  
   
   
INDAGINE DI CONFINDUSTRIA: PARMA FRA LE PROVINCE PIÙ SVILUPPATE  
 
Parma, 2 marzo 2011 - “La classifica di Confindustria, basata non solo sul Pil ma su un insieme più complesso e completo di indicatori, anche se non esaustivi delle condizioni di vita del nostro territorio, conferma per la nostra provincia un ruolo di primordine nel panorama nazionale e di guida nell´area dell´Emilia ovest”. Così Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia di Parma sui risultati dell’indagine realizzata da Confindustria. “Si tratta di un risultato importante che affonda le proprie radici soprattutto nella capacità che abbiamo dimostrato nelle scorse stagioni di rimanere uniti, come sistema territoriale, e reagire insieme alla crisi mettendo in valore i nostri punti di forza. Ora si apre la sfida della ripresa, della scommessa sul nostro futuro, che deve vederci ancora capaci di fare un gioco di squadra nel quale pubblico e privato si dimostrino capaci di fare ognuno e insieme la propria parte con serietà ed efficacia, per garantire alla nostra provincia un futuro di coesione e di sviluppo”.  
   
   
TRENTO: UN MIGLIAIO LE AZIENDE COINVOLTE NELL’ATTIVITÀ DEL CONSORZIO IN TUTTO IL 2010  
 
Trento, 2 marzo 2011 - Cresce l’impegno di Ceii Trentino, consolidata realtà a supporto dell’artigianato e delle piccole imprese, nell’avvio di nuove iniziative imprenditoriali e nello sviluppo di progetti innovativi. I numeri lo dimostrano. Nel corso del 2010 si sono registrate 104 attività di servizio da che hanno coinvolto 210 aziende, più del doppio rispetto al 2009. I settori del legno, della meccanica, dell’impiantistica e dell’Ict si confermano come quelli più rilevanti per l’attività di Ceii Trentino. In ogni caso tutte le categorie dell’artigianato sono ricomprese nel folto numero di aziende assistite provenienti da tutto il territorio provinciale. In particolare 87 sono stati i progetti di sviluppo e di supporto all’innovazione - all’interno del programma del giardinaggio economico, con il supporto dell’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento. Di questi, 8 servizi hanno riguardato l’avvio di imprese innovative, 17 la tutela dell’innovazione, 3 il monitoraggio tecnologico, 24 l’analisi tecnologico-organizzativa, 35 l’accompagnamento alla ricerca. Se si considerano inoltre i progetti di sistema le cifre aumentano ancora e si arriva ad un migliaio di aziende coinvolte nel corso dell’anno, distribuite su tutto il territorio provinciale. Questi i numeri chiave che sono stati presentati nel corso dell’assemblea dei soci (tenutasi questa mattina presso la sede della Cooperativa Artigiana di Garanzia) che ha approvato il bilancio d’esercizio. Erano presenti in rappresentanza dei soci Fabiano Condini per il Comune di Trento, Tiziano Fait per il Comune di Rovereto, Mario Zen per la Fondazione Bruno Kessler, Giuseppe Bertolini per la Cooperativa Artigiana di Garanzia, Roberto De Laurentis per l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento (e Sapi) e Paolo Spagni per la Provincia autonoma di Trento. Nel corso dell’assemblea è stato nominato anche un nuovo membro del comitato direttivo in rappresentanza della Provincia autonoma di Trento: si tratta del dr. Michele Michelini, dirigente sostituto del Servizio Finanza, Ricerca e Sviluppo di Apiae. Fra le iniziative rilevanti realizzate da Ceii Trentino ricordiamo il progetto Dea – Design & Artigianato per qualificare le imprese artigiane attraverso un modello evoluto di promozione dell’innovazione guidata dal design. Dalla sinergia tra giovani designer e aziende artigiane sono nati nuovi progetti, poi presentati in anteprima al Fuori Salone di Milano; Per Vincere Domani: Business Game per la valutazione dell’avvio di impresa, ispirato ai giochi di simulazione con l’obiettivo di scoprire gli imprenditori del futuro; B.i.s. – Business Idee per le Scuole Superiori, che ha già generato più di sessanta business plan da parte di ragazzi sotto i 18 anni; St.art che nel 2010 ha affrontato il rilancio delle aziende alimentari artigiane. Tra gli eventi sul territorio coordinati da Ceii Trentino nel corso del 2010 non si può dimenticare Artingegna 2010, che lo scorso settembre a Rovereto ha riscosso un grande successo. Infine Ceii Trentino ha organizzato per conto della Provincia il Premio Artigiano, per la valorizzazione della creatività e del saper fare delle imprese artigiane, ed il Premio Lavoro in Sicurezza.  
   
   
UNO SCONOSCIUTO LATO B DELLA COOPERAZIONE SOCIALE PAOLINO RUFFINI COMICO MODERATORE DEL DIBATTITO CON IL SINDACO RENZI L ’EVENTO ORGANIZZATO DA CONFCOOPERATIVE E LEGACOOPERATIVE E SI SVOLGERÀ IL 4 MARZO ALLE 16,30 AL TEATRO SASCHALL CON RIFLESSIONI, MUSICA E TEATRO  
 
 Firenze, 2 Marzo 2011 Si svolgerà venerdì 4 marzo al Teatro Saschall alle 16,30 l’evento “Uno sconosciuto lato B della cooperazione sociale”, promosso dalle cooperative sociali di inserimento lavorativo che aderiscono a Confcooperative Firenze-prato e dalle associazioni di rappresentanza Confcooperative-federsolidarietà e Legacoopsociali, con il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Firenze e della Provincia di Firenze. Una giornata speciale aperta a tutti e dedicata a promuovere e valorizzare l’operato della Cooperazione sociale di tipo B, quella particolare forma di impresa che cerca di stare sul mercato conciliando l’aspetto “sociale” con quello “imprenditoriale”, occupandosi dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati svolgendo un ruolo di pubblica utilità. Il movimento cooperativo infatti contribuisce in modo sostanziale ad offrire risposte ad alcuni urgenti problemi della collettività. “Come Comune riconosciamo molta importanza alla cooperazione sociale, che è per noi uno strumento utile e necessario per il nostro operato”, ha detto l’assessore comunale alle politiche socio-sanitarie Stefania Saccardi, stamattina alla presentazione dell’iniziativa. “Con questa importante iniziativa vogliamo trattare temi molto importanti e seri ma in maniera ludica: così facendo speriamo di avvicinare tanti cittadini e di sensibilizzarli alle problematiche del settore”, ha dichiarato Francesco Fragola, responsabile regionale di Confcooperative Federsolidarietà Toscana. “Nell’ambito di quel welfare che vogliamo, auspichiamo che la cooperazione sociale diventi centrale perché abbiamo ei numeri significativi: 32 cooperative attive a Firenze e provincia, 26 milioni di fatturato e oltre 1000 occupati”, ha detto Eleonora Vanni, responsabile regionale Cooperative Sociali Legacoopservizi Toscana. Al dare il via alla giornata saranno gli attori della Compagnia "Isole comprese" con la "Conferenza su Amleto", uno spettacolo di teatro sociale in cui l´arte e la poesia danno voce all’umano tormento interiore che il personaggio di Amleto rappresenta: un pretesto per ricercare la propria identità smarrita e interrogarsi sulla vita reale. Seguirà il matching, una tavola rotonda sui generis perché sarà l’attore comico livornese Paolino Ruffini, nei panni di un cooperatore sociale, a moderare, con la sua verve comica che lo contraddistingue, il dibattito e a porre domande sul lavoro, la cooperazione sociale, i diritti dei lavoratori, al parterre di politici composto da: il sindaco di Firenze Matteo Renzi, l´Assessore Regionale alla Salute, Daniela Scaramuccia, il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, il Direttore Generale dell´Asl10 di Firenze, Luigi Marroni e rappresentanti del mondo cooperativo e delle imprese for profit. La giornata proseguirà poi con alcuni momenti musicali curati dal gruppo Grown Up composto da Filomena Menna e Paolo Clementi e con le testimonianze di amici del mondo dello spettacolo che hanno voluto omaggiare quest´evento con saluti e riflessioni: fra gli ospiti ci sarà anche Sergio Staino, autore della vignetta dell’evento. L’iniziativa si concluderà con la degustazione enogastronomica di prodotti offerti dalle cooperative aderenti all’iniziativa come vini, formaggi e salumi. L’evento fa seguito all’iniziativa di due anni fa “Si può fare” svoltasi a maggio 2009 all’Auditorium Stensen di Firenze, con la proiezione dell’omonimo film e vuole diventare un’occasione stabile di incontro, condivisione e contaminazione per “raccontare” la cooperazione di inserimento lavorativo con forme nuove di comunicazione. Confcooperative Firenze- Prato, Piazza San Lorenzo 1 – 50123 Firenze Tel. 055.280891; Fax 055.2398593; e-mail: firenze-prato@confcooperative.It